C.E.I.:

Atti 13-14

13,1 C'erano nella comunità di Antiochia profeti e dottori: Barnaba, Simeone soprannominato Niger, Lucio di Cirène, Manaèn, compagno d'infanzia di Erode tetrarca, e Saulo. 2 Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: «Riservate per me Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati». 3 Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li accomiatarono.
4 Essi dunque, inviati dallo Spirito Santo, discesero a Selèucia e di qui salparono verso Cipro. 5 Giunti a Salamina cominciarono ad annunziare la parola di Dio nelle sinagoghe dei Giudei, avendo con loro anche Giovanni come aiutante. 6 Attraversata tutta l'isola fino a Pafo, vi trovarono un tale, mago e falso profeta giudeo, di nome Bar-Iesus, 7 al seguito del proconsole Sergio Paolo, persona di senno, che aveva fatto chiamare a sé Barnaba e Saulo e desiderava ascoltare la parola di Dio. 8 Ma Elimas, il mago, - ciò infatti significa il suo nome - faceva loro opposizione cercando di distogliere il proconsole dalla fede. 9 Allora Saulo, detto anche Paolo, pieno di Spirito Santo, fissò gli occhi su di lui e disse: 10 «O uomo pieno di ogni frode e di ogni malizia, figlio del diavolo, nemico di ogni giustizia, quando cesserai di sconvolgere le vie diritte del Signore? 11 Ecco la mano del Signore è sopra di te: sarai cieco e per un certo tempo non vedrai il sole». Di colpo piombò su di lui oscurità e tenebra, e brancolando cercava chi lo guidasse per mano. 12 Quando vide l'accaduto, il proconsole credette, colpito dalla dottrina del Signore.
13 Salpati da Pafo, Paolo e i suoi compagni giunsero a Perge di Panfilia. Giovanni si separò da loro e ritornò a Gerusalemme. 14 Essi invece proseguendo da Perge, arrivarono ad Antiochia di Pisidia ed entrati nella sinagoga nel giorno di sabato, si sedettero. 15 Dopo la lettura della Legge e dei Profeti, i capi della sinagoga mandarono a dire loro: «Fratelli, se avete qualche parola di esortazione per il popolo, parlate!».
16 Si alzò Paolo e fatto cenno con la mano disse: «Uomini di Israele e voi timorati di Dio, ascoltate. 17 Il Dio di questo popolo d'Israele scelse i nostri padri ed esaltò il popolo durante il suo esilio in terra d'Egitto, e con braccio potente li condusse via di là. 18 Quindi, dopo essersi preso cura di loro per circa quarant'anni nel deserto, 19 distrusse sette popoli nel paese di Canaan e concesse loro in eredità quelle terre, 20 per circa quattrocentocinquanta anni. Dopo questo diede loro dei Giudici, fino al profeta Samuele. 21 Allora essi chiesero un re e Dio diede loro Saul, figlio di Cis, della tribù di Beniamino, per quaranta anni. 22 E, dopo averlo rimosso dal regno, suscitò per loro come re Davide, al quale rese questa testimonianza: Ho trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore; egli adempirà tutti i miei voleri.
23 Dalla discendenza di lui, secondo la promessa, Dio trasse per Israele un salvatore, Gesù. 24 Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimo di penitenza a tutto il popolo d'Israele. 25 Diceva Giovanni sul finire della sua missione: Io non sono ciò che voi pensate che io sia! Ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di sciogliere i sandali.
26 Fratelli, figli della stirpe di Abramo, e quanti fra voi siete timorati di Dio, a noi è stata mandata questa parola di salvezza. 27 Gli abitanti di Gerusalemme infatti e i loro capi non l'hanno riconosciuto e condannandolo hanno adempiuto le parole dei profeti che si leggono ogni sabato; 28 e, pur non avendo trovato in lui nessun motivo di condanna a morte, chiesero a Pilato che fosse ucciso. 29 Dopo aver compiuto tutto quanto era stato scritto di lui, lo deposero dalla croce e lo misero nel sepolcro. 30 Ma Dio lo ha risuscitato dai morti 31 ed egli è apparso per molti giorni a quelli che erano saliti con lui dalla Galilea a Gerusalemme, e questi ora sono i suoi testimoni davanti al popolo.
32 E noi vi annunziamo la buona novella che la promessa fatta ai padri si è compiuta, 33 poiché Dio l'ha attuata per noi, loro figli, risuscitando Gesù, come anche sta scritto nel salmo secondo:
Mio figlio sei tu, oggi ti ho generato.
34 E che Dio lo ha risuscitato dai morti, in modo che non abbia mai più a tornare alla corruzione, è quanto ha dichiarato:
Darò a voi le cose sante promesse a Davide, quelle sicure.
35 Per questo anche in un altro luogo dice:
Non permetterai che il tuo santo subisca la corruzione.
36 Ora Davide, dopo aver eseguito il volere di Dio nella sua generazione, morì e fu unito ai suoi padri e subì la corruzione. 37 Ma colui che Dio ha risuscitato, non ha subìto la corruzione. 38 Vi sia dunque noto, fratelli, che per opera di lui vi viene annunziata la remissione dei peccati 39 e che per lui chiunque crede riceve giustificazione da tutto ciò da cui non vi fu possibile essere giustificati mediante la legge di Mosè. 40 Guardate dunque che non avvenga su di voi ciò che è detto nei Profeti:
41 Mirate, beffardi,
stupite e nascondetevi,
poiché un'opera io compio ai vostri giorni,
un'opera che non credereste, se vi fosse raccontata
!».
42 E, mentre uscivano, li pregavano di esporre ancora queste cose nel prossimo sabato. 43 Sciolta poi l'assemblea, molti Giudei e proseliti credenti in Dio seguirono Paolo e Barnaba ed essi, intrattenendosi con loro, li esortavano a perseverare nella grazia di Dio.
44 Il sabato seguente quasi tutta la città si radunò per ascoltare la parola di Dio. 45 Quando videro quella moltitudine, i Giudei furono pieni di gelosia e contraddicevano le affermazioni di Paolo, bestemmiando. 46 Allora Paolo e Barnaba con franchezza dichiararono: «Era necessario che fosse annunziata a voi per primi la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco noi ci rivolgiamo ai pagani. 47 Così infatti ci ha ordinato il Signore:
Io ti ho posto come luce per le genti,
perché tu porti la salvezza sino all'estremità della terra
».
48 Nell'udir ciò, i pagani si rallegravano e glorificavano la parola di Dio e abbracciarono la fede tutti quelli che erano destinati alla vita eterna. 49 La parola di Dio si diffondeva per tutta la regione. 50 Ma i Giudei sobillarono le donne pie di alto rango e i notabili della città e suscitarono una persecuzione contro Paolo e Barnaba e li scacciarono dal loro territorio. 51 Allora essi, scossa contro di loro la polvere dei piedi, andarono a Icònio, 52 mentre i discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo.

14,1 Anche ad Icònio essi entrarono nella sinagoga dei Giudei e vi parlarono in modo tale che un gran numero di Giudei e di Greci divennero credenti. 2 Ma i Giudei rimasti increduli eccitarono e inasprirono gli animi dei pagani contro i fratelli. 3 Rimasero tuttavia colà per un certo tempo e parlavano fiduciosi nel Signore, che rendeva testimonianza alla predicazione della sua grazia e concedeva che per mano loro si operassero segni e prodigi. 4 E la popolazione della città si divise, schierandosi gli uni dalla parte dei Giudei, gli altri dalla parte degli apostoli. 5 Ma quando ci fu un tentativo dei pagani e dei Giudei con i loro capi per maltrattarli e lapidarli, 6 essi se ne accorsero e fuggirono nelle città della Licaònia, Listra e Derbe e nei dintorni, 7 e là continuavano a predicare il vangelo.
8 C'era a Listra un uomo paralizzato alle gambe, storpio sin dalla nascita, che non aveva mai camminato. 9 Egli ascoltava il discorso di Paolo e questi, fissandolo con lo sguardo e notando che aveva fede di esser risanato, 10 disse a gran voce: «Alzati diritto in piedi!». Egli fece un balzo e si mise a camminare. 11 La gente allora, al vedere ciò che Paolo aveva fatto, esclamò in dialetto licaonio e disse: «Gli dèi sono scesi tra di noi in figura umana!». 12 E chiamavano Barnaba Zeus e Paolo Hermes, perché era lui il più eloquente.
13 Intanto il sacerdote di Zeus, il cui tempio era all'ingresso della città, recando alle porte tori e corone, voleva offrire un sacrificio insieme alla folla. 14 Sentendo ciò, gli apostoli Barnaba e Paolo si strapparono le vesti e si precipitarono tra la folla, gridando: 15 «Cittadini, perché fate questo? Anche noi siamo esseri umani, mortali come voi, e vi predichiamo di convertirvi da queste vanità al Dio vivente che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che in essi si trovano. 16 Egli, nelle generazioni passate, ha lasciato che ogni popolo seguisse la sua strada; 17 ma non ha cessato di dar prova di sé beneficando, concedendovi dal cielo piogge e stagioni ricche di frutti, fornendovi il cibo e riempiendo di letizia i vostri cuori». 18 E così dicendo, riuscirono a fatica a far desistere la folla dall'offrire loro un sacrificio.
19 Ma giunsero da Antiochia e da Icònio alcuni Giudei, i quali trassero dalla loro parte la folla; essi presero Paolo a sassate e quindi lo trascinarono fuori della città, credendolo morto. 20 Allora gli si fecero attorno i discepoli ed egli, alzatosi, entrò in città. Il giorno dopo partì con Barnaba alla volta di Derbe.
21 Dopo aver predicato il vangelo in quella città e fatto un numero considerevole di discepoli, ritornarono a Listra, Icònio e Antiochia, 22 rianimando i discepoli ed esortandoli a restare saldi nella fede poiché, dicevano, è necessario attraversare molte tribolazioni per entrare nel regno di Dio. 23 Costituirono quindi per loro in ogni comunità alcuni anziani e dopo avere pregato e digiunato li affidarono al Signore, nel quale avevano creduto. 24 Attraversata poi la Pisidia, raggiunsero la Panfilia 25 e dopo avere predicato la parola di Dio a Perge, scesero ad Attalìa; 26 di qui fecero vela per Antiochia là dove erano stati affidati alla grazia del Signore per l'impresa che avevano compiuto.
27 Non appena furono arrivati, riunirono la comunità e riferirono tutto quello che Dio aveva compiuto per mezzo loro e come aveva aperto ai pagani la porta della fede. 28 E si fermarono per non poco tempo insieme ai discepoli.

Nuova Riveduta:

Atti 13-14

Primo viaggio missionario
Barnaba e Saulo scelti dallo Spirito Santo

(Ga 2:7-9; At 14:26-27) 2Ti 3:8-9
13,1 Nella chiesa che era ad Antiochia c'erano profeti e dottori: Barnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirene, Manaem, amico d'infanzia di Erode il tetrarca, e Saulo. 2 Mentre celebravano il culto del Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: «Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati». 3 Allora, dopo aver digiunato, pregato e imposto loro le mani, li lasciarono partire.

Barnaba e Saulo a Cipro
4 Essi dunque, mandati dallo Spirito Santo, scesero a Seleucia, e di là salparono verso Cipro.
5 Giunti a Salamina, annunciarono la Parola di Dio nelle sinagoghe dei Giudei; e avevano con loro Giovanni come aiutante.
6 Poi, attraversata tutta l'isola fino a Pafo, trovarono un tale, mago e falso profeta giudeo, di nome Bar-Gesù, 7 il quale era con il proconsole Sergio Paolo, uomo intelligente. Questi, chiamati a sé Barnaba e Saulo, chiese di ascoltare la Parola di Dio. 8 Ma Elima, il mago (questo è il significato del suo nome), faceva loro opposizione cercando di distogliere il proconsole dalla fede. 9 Allora Saulo, detto anche Paolo, pieno di Spirito Santo, guardandolo fisso, gli disse: 10 «O uomo pieno d'ogni frode e d'ogni malizia, figlio del diavolo, nemico di ogni giustizia, non cesserai mai di pervertire le rette vie del Signore? 11 Ecco, ora la mano del Signore è su di te, e sarai cieco per un certo tempo, senza vedere il sole». In quell'istante, oscurità e tenebre piombarono su di lui; e andando qua e là cercava chi lo conducesse per la mano. 12 Allora il proconsole, visto quello che era accaduto, credette, colpito dalla dottrina del Signore.
13 Paolo e i suoi compagni, imbarcatisi a Pafo, arrivarono a Perga di Panfilia; ma Giovanni, separatosi da loro, ritornò a Gerusalemme.

Predicazione di Paolo ad Antiochia di Pisidia
At 7:1-50; 10:36-43; 2:22-36
14 Essi, passando oltre Perga, giunsero ad Antiochia di Pisidia; ed entrati di sabato nella sinagoga, si sedettero. 15 Dopo la lettura della legge e dei profeti, i capi della sinagoga mandarono a dire loro: «Fratelli, se avete qualche parola di esortazione da rivolgere al popolo, ditela».
16 Allora Paolo si alzò e, fatto cenno con la mano, disse:
«Israeliti, e voi che temete Dio, ascoltate. 17 Il Dio di questo popolo d'Israele scelse i nostri padri, fece grande il popolo durante la sua dimora nel paese d'Egitto, e con braccio potente, lo trasse fuori. 18 E per circa quarant'anni sopportò la loro condotta nel deserto. 19 Poi, dopo aver distrutto sette nazioni nel paese di Canaan, distribuì loro come eredità il paese di quelle. 20 Tutto questo per circa quattrocentocinquant'anni. Dopo queste cose, diede loro dei giudici fino al profeta Samuele. 21 In seguito chiesero un re; e Dio diede loro Saul, figlio di Chis, della tribù di Beniamino, per un periodo di quarant'anni. 22 Poi lo rimosse e suscitò loro come re Davide, al quale rese questa testimonianza:
"Io ho trovato Davide,
figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore, che eseguirà ogni mio volere
".
23 Dalla discendenza di lui, secondo la promessa, Dio ha suscitato a Israele un salvatore, Gesù. 24 Giovanni, prima della venuta di lui, aveva predicato il battesimo del ravvedimento a tutto il popolo d'Israele. 25 E quando Giovanni stava per concludere la sua missione disse: "Che cosa pensate voi che io sia? Io non sono il Messia; ma ecco, dopo di me viene uno al quale io non sono degno di slacciare i calzari".
26 Fratelli, figli della discendenza di Abraamo, e tutti voi che avete timor di Dio, a noi è stata mandata la Parola di questa salvezza. 27 Infatti gli abitanti di Gerusalemme e i loro capi non hanno riconosciuto questo Gesù e, condannandolo, adempirono le dichiarazioni dei profeti che si leggono ogni sabato. 28 Benché non trovassero in lui nulla che fosse degno di morte, chiesero a Pilato che fosse ucciso. 29 Dopo aver compiuto tutte le cose che erano scritte di lui, lo trassero giù dal legno e lo deposero in un sepolcro. 30 Ma Dio lo risuscitò dai morti; 31 e per molti giorni egli apparve a quelli che erano saliti con lui dalla Galilea a Gerusalemme, i quali ora sono suoi testimoni davanti al popolo.
32 E noi vi portiamo il lieto messaggio che la promessa fatta ai padri 33 Dio l'ha adempiuta per noi, loro figli, risuscitando Gesù, come anche è scritto nel salmo secondo:
"Tu sei mio Figlio,
oggi io t'ho generato
".
34 Siccome lo ha risuscitato dai morti, in modo che non abbia più a tornare alla decomposizione, Dio ha detto così:
"Io vi manterrò le sacre e fedeli promesse fatte a Davide".
35 Difatti egli dice altrove:
"Tu non permetterai che il tuo Santo subisca la decomposizione".
36 Ora Davide, dopo aver eseguito il volere di Dio nella sua generazione, si è addormentato ed è stato unito ai suoi padri, e il suo corpo si è decomposto; 37 ma colui che Dio ha risuscitato non ha subìto decomposizione.
38 Vi sia dunque noto, fratelli, che per mezzo di lui vi è annunciato il perdono dei peccati; 39 e, per mezzo di lui, chiunque crede è giustificato di tutte le cose, delle quali voi non avete potuto essere giustificati mediante la legge di Mosè. 40 Guardate dunque che non vi accada ciò che è detto nei profeti:
41 "Guardate, o disprezzatori,
stupite e nascondetevi,
perché io compio un'opera ai giorni vostri,
un'opera che voi non credereste, se qualcuno ve la raccontasse
"».

(Is 49:5-6; Ro 15:8-13) 1Te 2:14-16
42 Mentre uscivano, furono pregati di parlare di quelle medesime cose il sabato seguente. 43 Dopo che la riunione si fu sciolta, molti Giudei e proseliti pii seguirono Paolo e Barnaba; i quali, parlando loro, li convincevano a perseverare nella grazia di Dio.
44 Il sabato seguente quasi tutta la città si radunò per udire la Parola di Signore. 45 Ma i Giudei, vedendo la folla, furono pieni di invidia e, bestemmiando, contraddicevano le cose dette da Paolo. 46 Ma Paolo e Barnaba dissero con franchezza: «Era necessario che a voi per primi si annunciasse la Parola di Dio; ma poiché la respingete e non vi ritenete degni della vita eterna, ecco, ci rivolgiamo agli stranieri. 47 Così infatti ci ha ordinato il Signore, dicendo:
"Io ti ho posto come luce dei popoli,
perché tu porti la salvezza fino all'estremità della terra
"».
48 Gli stranieri, udendo queste cose, si rallegravano e glorificavano la Parola di Signore; e tutti quelli che erano ordinati a vita eterna, credettero.
49 E la Parola del Signore si diffondeva per tutta la regione. 50 Ma i Giudei istigarono le donne pie e ragguardevoli e i notabili della città, scatenarono una persecuzione contro Paolo e Barnaba e li cacciarono fuori dal loro territorio. 51 Allora essi, scossa la polvere dei piedi contro di loro, andarono a Iconio, 52 mentre i discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo.

Paolo e Barnaba a Iconio
At 17:1-15; Mt 10:23; 2Ti 3:11
14,1 Anche a Iconio Paolo e Barnaba entrarono nella sinagoga dei Giudei e parlarono in modo tale che una gran folla di Giudei e di Greci credette. 2 Ma i Giudei che avevano rifiutato di credere aizzarono e inasprirono gli animi dei pagani contro i fratelli. 3 Tuttavia rimasero là per molto tempo, predicando con franchezza e confidando nel Signore che rendeva testimonianza alla Parola della sua grazia e concedeva che per mano loro avvenissero segni e prodigi. 4 Ma la popolazione della città era divisa: gli uni tenevano per i Giudei, e gli altri per gli apostoli. 5 Ma quando ci fu un tentativo dei pagani e dei Giudei, d'accordo con i loro capi, di oltraggiare gli apostoli e lapidarli, 6 questi lo seppero e fuggirono nelle città di Licaonia, Listra e Derba e nei dintorni; 7 e là continuarono a evangelizzare.

Il vangelo predicato a Listra
At 3:1-12; 17:22-31; Gr 10:3-16
8 A Listra c'era un uomo che, paralizzato ai piedi, se ne stava sempre seduto e, siccome era zoppo fin dalla nascita, non aveva mai potuto camminare. 9 Egli udì parlare Paolo; il quale, fissati gli occhi su di lui e vedendo che aveva fede per essere guarito, 10 disse ad alta voce: «Àlzati in piedi». Ed egli saltò su e si mise a camminare.
11 La folla, veduto ciò che Paolo aveva fatto, alzò la voce, dicendo in lingua licaonica: «Gli dèi hanno preso forma umana e sono scesi fino a noi». 12 E chiamavano Barnaba, Giove e Paolo, Mercurio, perché era lui che teneva il discorso. 13 Il sacerdote di Giove, il cui tempio era all'entrata della città, condusse davanti alle porte tori e ghirlande e voleva offrire un sacrificio con la folla. 14 Ma gli apostoli Barnaba e Paolo, udito ciò, si strapparono le vesti e balzarono in mezzo alla folla, gridando: 15 «Uomini, perché fate queste cose? Anche noi siamo esseri umani come voi; e vi predichiamo che da queste vanità vi convertiate al Dio vivente, che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi. 16 Egli, nelle generazioni passate, ha lasciato che ogni popolo seguisse la propria via, 17 senza però lasciare se stesso privo di testimonianza, facendo del bene, mandandovi dal cielo pioggia e stagioni fruttifere e saziando i vostri cuori di cibo e di letizia». 18 E con queste parole riuscirono a stento a impedire che la folla offrisse loro un sacrificio.

Lapidazione di Paolo a Listra
2Ti 3:11-12; 2Co 6:4-9
19 Allora giunsero da Antiochia e da Iconio alcuni Giudei, i quali sobillarono la folla; essi lapidarono Paolo e lo trascinarono fuori della città, credendolo morto. 20 Ma mentre i discepoli venivano attorno a lui, egli si rialzò ed entrò nella città.

Evangelizzazione a Derba e ritorno ad Antiochia
(At 13:1-3; 15:3-4, 12)
Il giorno seguente partì con Barnaba per Derba. 21 E, dopo aver evangelizzato quella città e fatto molti discepoli, se ne tornarono a Listra, a Iconio e ad Antiochia, 22 fortificando gli animi dei discepoli ed esortandoli a perseverare nella fede, dicendo loro che dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni. 23 Dopo aver designato per loro degli anziani in ciascuna chiesa, e aver pregato e digiunato, li raccomandarono al Signore, nel quale avevano creduto. 24 Quindi, attraversata la Pisidia, giunsero in Panfilia. 25 Dopo aver annunciato la Parola a Perga, scesero ad Attalia; 26 e di là salparono verso Antiochia, da dove erano stati raccomandati alla grazia di Dio per l'opera che avevano compiuta.
27 Giunti là e riunita la chiesa, riferirono tutte le cose che Dio aveva compiute per mezzo di loro e come aveva aperto la porta della fede agli stranieri. 28 E rimasero con i discepoli parecchio tempo.

Nuova Diodati:

Atti 13-14

Barnaba e Saulo, mandati in missione dallo Spirito Santo, predicano in Cipro; il mago Elimas
13,1 Or, nella chiesa di Antiochia, vi erano profeti e dottori: Barnaba, Simeone chiamato Niger, Lucio di Cirene, Manaen, allevato assieme a Erode il tetrarca, e Saulo. 2 Or, mentre celebravano il servizio al Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: «Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati». 3 Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li congedarono. 4 Essi dunque, mandati dallo Spirito Santo, scesero a Seleucia e di là si imbarcarono per Cipro. 5 Giunti a Salamina, annunziarono la parola di Dio nelle sinagoghe dei Giudei; or avevano anche Giovanni come aiutante. 6 Poi, attraversata l'isola fino a Pafo, trovarono un mago, falso profeta giudeo, di nome Bar-Gesù, 7 che stava col proconsole Sergio Paolo, uomo prudente. Costui, chiamati a sé Barnaba e Saulo, cercava di ascoltare la parola di Dio, 8 ma Elimas, il mago (questo infatti è il significato del suo nome) resisteva loro, cercando di allontanare il proconsole dalla fede. 9 Allora Saulo, detto anche Paolo, ripieno di Spirito Santo, fissando gli occhi su di lui, disse: 10 «O uomo pieno di ogni frode e di ogni malizia, figlio del diavolo, nemico di ogni giustizia, non la smetterai tu di pervertire le diritte vie del Signore? 11 Ora dunque, ecco, la mano del Signore è su di te, e sarai cieco senza vedere il sole per un certo tempo». Immediatamente caddero su di lui caligine e tenebre; e andava attorno in cerca di chi lo conducesse per mano. 12 Allora il proconsole, visto ciò che era accaduto, credette, colpito dalla dottrina del Signore.

Discorso di Paolo nella sinagoga di Antiochia di Pisidia; opposizione dei Giudei
13 Or Paolo e i suoi compagni salparono da Pafo e arrivarono per via mare a Perge di Panfilia; ma Giovanni, separatosi da loro, ritornò a Gerusalemme. 14 Or essi, proseguendo da Perge, giunsero ad Antiochia di Pisidia; e, entrati nella sinagoga in giorno di sabato, si sedettero. 15 Dopo la lettura della legge e dei profeti, i capi della sinagoga mandarono loro a dire: «Fratelli, se avete qualche parola di esortazione da rivolgere al popolo, ditela». 16 Allora Paolo si alzò e, fatto cenno con la mano, disse: «Israeliti e voi che temete Dio, ascoltate. 17 Il Dio di questo popolo d'Israele elesse i nostri padri, e rese grande il popolo durante la sua dimora nel paese di Egitto; poi, con braccio potente, lo fece uscire fuori di là. 18 E, per circa quarant'anni li sopportò nel deserto. 19 Poi distrusse sette nazioni nel paese di Canaan e distribuì ad essi in eredità il loro paese. 20 Dopo di che, per circa quattrocentocinquant'anni, diede loro dei Giudici fino al profeta Samuele. 21 In seguito essi chiesero un re; e Dio diede loro Saul, figlio di Kis, un uomo della tribù di Beniamino, per quarant'anni. 22 Poi Dio lo rimosse e suscitò loro come re, Davide, a cui rese testimonianza, dicendo: "Ho trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore, il quale eseguirà tutti i miei voleri". 23 Dalla sua discendenza Dio, secondo la sua promessa, ha suscitato ad Israele il Salvatore Gesù. 24 Prima della sua venuta Giovanni predicò un battesimo di ravvedimento a tutto il popolo d'Israele. 25 E, come Giovanni stava per finire la sua missione, disse: "Chi pensate voi che io sia? Io non sono il Cristo; ma ecco, dopo di me viene uno, a cui io non sono degno di sciogliere i sandali dei piedi". 26 Fratelli, figli della progenie di Abrahamo, e quelli fra di voi che temono Dio, a voi è stata mandata la parola di questa salvezza. 27 Poiché gli abitanti di Gerusalemme e i loro capi, non avendo riconosciuto questo Gesù, condannandolo, hanno adempiuto le parole dei profeti che si leggono ogni sabato. 28 E, benché non trovassero in lui alcuna colpa degna di morte, richiesero a Pilato che fosse fatto morire. 29 Dopo aver compiuto tutte le cose che sono scritte di lui, egli fu tratto giù dal legno e fu posto in un sepolcro. 30 Ma Dio lo risuscitò dai morti; 31 ed egli fu visto per molti giorni da coloro che erano saliti con lui dalla Galilea a Gerusalemme, i quali sono ora i suoi testimoni presso il popolo. 32 E noi vi annunziamo la buona novella della promessa fatta ai padri, 33 dicendovi, che Dio l'ha adempiuta per noi, loro figli, avendo risuscitato Gesù, come anche è scritto nel secondo salmo: "Tu sei il mio Figlio, oggi ti ho generato". 34 E poiché lo ha risuscitato dai morti per non tornare più nella corruzione, egli ha detto così: "Io vi darò le fedeli promesse fatte a Davide". 35 Per questo egli dice anche in un altro Salmo: "Tu non permetterai che il tuo Santo veda la corruzione". 36 Or Davide, dopo aver eseguito il consiglio di Dio nella sua generazione, si addormentò e fu aggiunto ai suoi padri, e vide la corruzione, 37 ma colui che Dio ha risuscitato, non ha visto corruzione. 38 Vi sia dunque noto, fratelli, che per mezzo di lui vi è annunziato il perdono dei peccati, 39 e che, mediante lui, chiunque crede è giustificato di tutte le cose, di cui non avete potuto essere giustificati mediante la legge di Mosè. 40 Guardatevi dunque che non vi accada ciò che è detto nei profeti: 41 "Guardate, o sprezzatori, meravigliatevi e siate consumati, perché io compio un'opera ai vostri giorni, un'opera che non credereste, se qualcuno ve la raccontasse"». 42 Ora, quando i Giudei furono usciti dalla sinagoga, i gentili li pregarono che il sabato seguente fossero loro proposte le stesse cose. 43 E, dopo che fu sciolta la riunione, molti fra i Giudei e pii proseliti seguirono Paolo e Barnaba, i quali, parlando loro, li persuasero a perseverare nella grazia di Dio. 44 Il sabato seguente quasi tutta la città si radunò per ascoltare la parola di Dio. 45 Ma i Giudei, vedendo la folla, furono ripieni d'invidia e si opponevano alle cose dette da Paolo, contraddicendo e bestemmiando. 46 Allora Paolo e Barnaba, parlando con franchezza, dissero: «Era necessario che fosse annunziata a voi per primi la parola di Dio; ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco, noi ci rivolgiamo ai gentili. 47 Poiché così ci ha comandato il Signore: "Io ti ho posto come luce delle genti perché tu porti la salvezza fino all'estremità della terra"». 48 I gentili, udendo queste cose, si rallegrarono e glorificavano la parola del Signore; e tutti coloro che erano preordinati alla vita eterna credettero. 49 E la parola del Signore si diffondeva per tutto il paese. 50 Ma i Giudei istigarono le donne pie di alto rango e i notabili della città e suscitarono una persecuzione contro Paolo e Barnaba, e li scacciarono dai loro confini. 51 Essi allora, scossa la polvere dai loro piedi contro di loro, si recarono a Iconio. 52 E i discepoli erano ripieni di gioia e di Spirito Santo.

Il vangelo predicato a Iconio, a Listra e a Derbe; successi e persecuzioni; ritorno in Antiochia
14,1 Or avvenne che anche a Iconio essi entrarono nella sinagoga dei Giudei e parlarono in modo tale che una grande folla di Giudei e di Greci credette, 2 ma i Giudei increduli sollevarono e inasprirono gli animi dei gentili contro i fratelli. 3 Essi dunque rimasero molto tempo, parlando francamente nel Signore, il quale rendeva testimonianza alla parola della sua grazia, concedendo che segni e prodigi si operassero per mano loro. 4 Or la popolazione della città fu divisa: gli uni parteggiavano per i Giudei e gli altri per gli apostoli. 5 Ma quando ci fu un tentativo dei gentili e dei Giudei con i loro capi di maltrattare gli apostoli e lapidarli, 6 essi lo vennero a sapere e fuggirono nelle città della Licaonia, a Listra, a Derbe, e nella regione circostante, 7 e là continuarono ad evangelizzare. 8 Or a Listra c'era un uomo paralizzato ai piedi, che stava sempre seduto e non aveva mai camminato, essendo storpio sin dal grembo di sua madre. 9 Costui udì parlare Paolo che, fissati gli occhi su di lui, e vedendo che egli aveva fede per essere guarito, 10 disse ad alta voce: «Alzati in piedi». Ed egli saltò su e si mise a camminare. 11 Quando la folla vide ciò che Paolo aveva fatto, alzò la voce, dicendo in lingua licaonica: «Gli dèi sono discesi fino a noi, in forma umana». 12 E chiamavano Barnaba Giove, Paolo Mercurio, perché era lui che parlava di più. 13 Or il sacerdote di Giove, il cui tempio era all'ingresso della loro città, condusse dei tori con ghirlande alle porte e voleva offrire un sacrificio assieme alla folla. 14 Ma gli apostoli Barnaba e Paolo, udito ciò, si stracciarono le vesti e si precipitarono in mezzo alla folla, gridando e dicendo: 15 «Uomini, perché fate queste cose? Anche noi siamo esseri umani con la vostra stessa natura e vi annunziamo la buona novella, affinché da queste cose vane vi convertiate al Dio vivente che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi. 16 Nelle generazioni passate egli ha lasciato che tutte le nazioni seguissero le loro strade; 17 ma non ha lasciato se stesso senza testimonianza, facendo del bene, dandoci dal cielo piogge e stagioni fruttifere e riempiendo i nostri cuori di cibo e di gioia». 18 Dicendo queste cose, riuscirono a stento a trattenere le folle dall'offrire loro un sacrificio. 19 Or sopraggiunsero certi Giudei da Antiochia e da Iconio; essi, dopo aver persuaso la folla, lapidarono Paolo e, pensando che fosse morto, lo trascinarono fuori della città. 20 Ma, essendosi i discepoli radunati intorno a lui, egli si alzò ed entrò in città; e il giorno seguente partì con Barnaba alla volta di Derbe. 21 E, dopo aver evangelizzato quella città e fatto molti discepoli, se ne ritornarono a Listra, a Iconio e ad Antiochia, 22 confermando gli animi dei discepoli e esortandoli a perseverare nella fede, e dicendo che attraverso molte afflizioni dobbiamo entrare nel regno di Dio. 23 E dopo aver designato per loro degli anziani in ciascuna chiesa, avendo pregato e digiunato, li raccomandarono al Signore nel quale avevano creduto. 24 Attraversata poi la Pisidia, vennero nella Panfilia. 25 E, dopo aver annunziata la parola a Perge, scesero ad Attalia. 26 Poi di là salparono per Antiochia, da dove erano stati raccomandati alla grazia di Dio per l'opera che avevano appena compiuta. 27 Giunti là, radunarono la chiesa e riferirono quante grandi cose Dio aveva compiuto per mezzo loro e come egli aveva aperto ai gentili la porta della fede. 28 E rimasero qui con i discepoli per parecchio tempo.

Riveduta 2020:

Atti 13-14

Primo viaggio missionario
Barnaba e Saulo scelti dallo Spirito Santo
13,1 Nella chiesa di Antiochia c'erano dei profeti e dei dottori: Barnaba, Simeone chiamato Niger, Lucio di Cirene, Manaem, fratello di latte di Erode il tetrarca, e Saulo. 2 Mentre celebravano il culto del Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: “Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati”. 3 Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li lasciarono partire.

Barnaba e Saulo mandati a Cipro. Il mago Bar-Gesù
4 Essi dunque, mandati dallo Spirito Santo, scesero a Seleucia e di là navigarono verso Cipro. 5 Giunti a Salamina, annunciarono la parola di Dio nelle sinagoghe dei Giudei; avevano con loro Giovanni come aiuto.
6 Poi, attraversata tutta l'isola fino a Pafo, trovarono un certo mago, un falso profeta giudeo, di nome Bar-Gesù, 7 il quale era con il proconsole Sergio Paolo, uomo intelligente. Questi, chiamati a sé Barnaba e Saulo, chiese di udire la parola di Dio. 8 Ma Elima, il mago (perché così s'interpreta il suo nome), resisteva loro, cercando di distogliere il proconsole dalla fede. 9 Allora Saulo, chiamato anche Paolo, pieno di Spirito Santo, guardandolo fisso, gli disse: 10 “O pieno di ogni frode e di ogni malizia, figlio del diavolo, nemico di ogni giustizia, non cesserai tu di pervertire le diritte vie del Signore? 11 E ora, ecco, la mano del Signore è sopra di te e sarai cieco, senza vedere il sole, per un certo tempo”. In quell'istante oscurità e tenebre piombarono su di lui e, andando qua e là, cercava chi lo conducesse per la mano. 12 Allora il proconsole, visto quello che era accaduto, credette, colpito dalla dottrina del Signore.
13 Paolo e i suoi compagni, imbarcatisi a Pafo, arrivarono a Perga di Panfilia, ma Giovanni, separatosi da loro, ritornò a Gerusalemme.

Paolo ad Antiochia di Pisidia
14 Essi, passando oltre Perga, giunsero ad Antiochia di Pisidia e, recatisi il sabato nella sinagoga, si misero a sedere. 15 Dopo la lettura della legge e dei profeti, i capi della sinagoga mandarono a dire loro: “Fratelli, se avete qualche parola di esortazione da rivolgere al popolo, ditela”.
16 Allora Paolo, alzatosi, e fatto cenno con la mano, disse: “Uomini Israeliti e voi che temete Dio, udite. 17 Il Dio di questo popolo d'Israele scelse i nostri padri, fece grande il popolo durante la sua dimora nel paese di Egitto e, con braccio potente, lo trasse fuori. 18 E per circa quarant'anni sopportò la loro condotta nel deserto. 19 Poi, dopo aver distrutto sette nazioni nel paese di Canaan, distribuì loro come eredità il paese di quelle. 20 Dopo queste cose, per circa quattrocentocinquant'anni, diede loro dei giudici fino al profeta Samuele. 21 Dopo chiesero un re e Dio diede loro Saul, figlio di Chis, della tribù di Beniamino, per lo spazio di quarant'anni. 22 Poi, rimossolo, suscitò loro Davide per re, al quale rese anche questa testimonianza:
'Io ho trovato Davide, figlio di Isai, un uomo secondo il mio cuore, che eseguirà ogni mio volere'.
23 Dalla sua discendenza, secondo la sua promessa, Dio ha suscitato a Israele un Salvatore nella persona di Gesù, 24 avendo Giovanni, prima della sua venuta, predicato il battesimo del ravvedimento a tutto il popolo d'Israele. 25 E mentre Giovanni stava completando il suo corso, diceva: 'Che cosa pensate voi che io sia? Io non sono il Messia ma, ecco, dietro di me viene uno al quale io non sono degno di slacciare i calzari'.
26 Fratelli miei, figli della discendenza di Abraamo, e voi tutti che temete Dio, a noi è stata mandata la parola di questa salvezza. 27 Infatti gli abitanti di Gerusalemme e i loro capi, avendo disconosciuto questo Gesù e le dichiarazioni dei profeti che si leggono ogni sabato, le adempirono, condannandolo. 28 E, benché non trovassero in lui nulla che fosse degno di morte, chiesero a Pilato che fosse fatto morire. 29 Dopo aver compiuto tutte le cose che erano scritte di lui, lo trassero giù dal legno e lo deposero in un sepolcro. 30 Ma Dio lo risuscitò dai morti 31 e per molti giorni egli si fece vedere da quelli che erano saliti con lui dalla Galilea a Gerusalemme, i quali sono ora suoi testimoni davanti al popolo.
32 E noi vi annunciamo la buona notizia che, la promessa fatta ai padri, 33 Dio l'ha adempiuta per noi, loro figli, risuscitando Gesù, come anche è scritto nel salmo secondo:
'Tu sei mio Figlio, oggi io t'ho generato'.
34 Siccome lo ha risuscitato dai morti, per non tornare più nella corruzione, egli ha detto così:
'Io vi manterrò le sacre e fedeli promesse fatte a Davide'.
35 Difatti egli dice altrove:
'Tu non permetterai che il tuo Santo veda la corruzione'.
36 Poiché Davide, dopo aver servito al consiglio di Dio nella sua generazione, si è addormentato ed è stato riunito con i suoi padri e ha visto la corruzione; 37 ma colui che Dio ha risuscitato non ha subito la corruzione.
38 Vi sia dunque noto, fratelli, che per mezzo di lui vi è annunciato il perdono dei peccati 39 e, per mezzo di lui, chiunque crede è giustificato di tutte le cose, delle quali voi non avete potuto essere giustificati per la legge di Mosè. 40 Guardate dunque che non venga su voi quello che è detto nei profeti:
41 'Guardate, o disprezzatori, stupite e nascondetevi, perché io compio un'opera ai giorni vostri, un'opera che voi non credereste, se qualcuno ve la narrasse'”.
42 Mentre uscivano, furono pregati di parlare di quelle medesime cose al popolo il sabato seguente. 43 Dopo che la riunione fu sciolta, molti dei Giudei e dei proseliti pii seguirono Paolo e Barnaba, i quali, parlando loro, li persuasero a perseverare nella grazia di Dio.
44 Il sabato seguente, quasi tutta la città si radunò per udire la parola del Signore. 45 Ma i Giudei, vedendo la folla, furono ripieni d'invidia e, bestemmiando, contraddicevano le cose dette da Paolo. 46 Allora Paolo e Barnaba dissero loro francamente: “Era necessario che a voi per primi si annunciasse la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco, noi ci volgiamo ai Gentili. 47 Perché così ci ha ordinato il Signore, dicendo:
'Io ti ho posto per essere luce dei Gentili, affinché tu sia strumento di salvezza fino alle estremità della terra'”.
48 I Gentili, udendo queste cose, si rallegravano e glorificavano la parola del Signore e tutti quelli che erano ordinati a vita eterna credettero.
49 E la parola del Signore si spandeva per tutto il paese. 50 Ma i Giudei istigarono le donne pie e ragguardevoli e i principali uomini della città, scatenarono una persecuzione contro Paolo e Barnaba e li scacciarono dai loro confini. 51 Ma essi, scossa la polvere dei piedi contro di loro, se ne andarono a Iconio 52 e i discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo.

Paolo e Barnaba a Iconio
14,1 Anche a Iconio Paolo e Barnaba entrarono nella sinagoga dei Giudei e parlarono in maniera che una gran folla di Giudei e di Greci credette. 2 Ma i Giudei, che avevano rifiutato di credere, aizzarono e inasprirono gli animi dei Gentili contro i fratelli. 3 Tuttavia rimasero là per molto tempo, predicando con franchezza e fiduciosi nel Signore, il quale rendeva testimonianza alla parola della sua grazia, concedendo che per mano loro si facessero segni e prodigi. 4 Ma la popolazione della città era divisa: alcuni tenevano per i Giudei e gli altri per gli apostoli. 5 Ma quando ci fu un tentativo dei Gentili e dei Giudei, con i loro capi, di maltrattare gli apostoli e lapidarli, 6 questi, saputa la cosa, se ne fuggirono nelle città di Licaonia, Listra e Derba e nei dintorni; 7 e là continuarono a evangelizzare.

Paolo e Barnaba a Listra
8 A Listra c'era un uomo, paralizzato ai piedi, che stava sempre seduto, ed essendo zoppo dalla nascita non aveva mai camminato. 9 Egli udì parlare Paolo, il quale, fissati gli occhi su di lui e vedendo che aveva fede da essere guarito, 10 disse ad alta voce: “Alzati in piedi”. Ed egli saltò su e si mise a camminare.
11 La folla, visto ciò che Paolo aveva fatto, alzò la voce, dicendo in lingua licaonica: “Gli dèi hanno preso forma umana e sono discesi fino a noi”. 12 E chiamavano Barnaba, Giove e Paolo, Mercurio, perché lui era il primo a parlare. 13 Il sacerdote di Giove, il cui tempio era all'entrata della città, condusse davanti alle porte tori e ghirlande e voleva offrire un sacrificio con la folla. 14 Ma gli apostoli Barnaba e Paolo, udito ciò, si stracciarono le vesti e saltarono in mezzo alla folla, esclamando: 15 “Uomini, perché fate queste cose? Anche noi siamo uomini della vostra stessa natura e vi predichiamo che da queste cose vane vi convertiate al Dio vivente, che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi; 16 che nelle età passate ha lasciato camminare nelle loro vie tutte le nazioni, 17 ma non ha lasciato sé stesso senza testimonianza, facendo del bene, mandandovi dal cielo piogge e stagioni fruttifere, dandovi cibo in abbondanza e letizia nei vostri cuori”. 18 Con queste parole riuscirono a stento a impedire che la folla offrisse loro un sacrificio.

Paolo lapidato a Listra
19 Allora giunsero da Antiochia e da Iconio alcuni Giudei, i quali sobillarono la folla; essi lapidarono Paolo e lo trascinarono fuori della città, credendolo morto.
20 Ma, essendosi i discepoli riuniti intorno a lui, egli si rialzò ed entrò nella città.

Paolo e Barnaba a Derba, ritorno ad Antiochia di Siria
Il giorno seguente partì con Barnaba per Derba. 21 E, dopo aver evangelizzato quella città e fatti molti discepoli, se ne tornarono a Listra, a Iconio e ad Antiochia, 22 fortificando gli animi dei discepoli ed esortandoli a perseverare nella fede, dicendo loro che dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni. 23 E, fatti eleggere per ciascuna chiesa degli anziani, dopo aver pregato e digiunato, raccomandarono i fratelli al Signore, nel quale avevano creduto. 24 E attraversata la Pisidia, vennero in Panfilia. 25 Dopo aver annunciato la Parola a Perga, scesero ad Attalia 26 e di là navigarono verso Antiochia, da dove erano stati raccomandati alla grazia di Dio per l'opera che avevano compiuta. 27 Giunti là e riunita la chiesa, riferirono tutte le cose che Dio aveva compiuto per mezzo di loro e come aveva aperto la porta della fede ai Gentili. 28 E stettero non poco tempo con i discepoli.

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