C.E.I.:

Atti 12,1-23

1 In quel tempo il re Erode cominciò a perseguitare alcuni membri della Chiesa 2 e fece uccidere di spada Giacomo, fratello di Giovanni. 3 Vedendo che questo era gradito ai Giudei, decise di arrestare anche Pietro. Erano quelli i giorni degli Azzimi. 4 Fattolo catturare, lo gettò in prigione, consegnandolo in custodia a quattro picchetti di quattro soldati ciascuno, col proposito di farlo comparire davanti al popolo dopo la Pasqua. 5 Pietro dunque era tenuto in prigione, mentre una preghiera saliva incessantemente a Dio dalla Chiesa per lui. 6 E in quella notte, quando poi Erode stava per farlo comparire davanti al popolo, Pietro piantonato da due soldati e legato con due catene stava dormendo, mentre davanti alla porta le sentinelle custodivano il carcere. 7 Ed ecco gli si presentò un angelo del Signore e una luce sfolgorò nella cella. Egli toccò il fianco di Pietro, lo destò e disse: «Alzati, in fretta!». E le catene gli caddero dalle mani. 8 E l'angelo a lui: «Mettiti la cintura e legati i sandali». E così fece. L'angelo disse: «Avvolgiti il mantello, e seguimi!». 9 Pietro uscì e prese a seguirlo, ma non si era ancora accorto che era realtà ciò che stava succedendo per opera dell'angelo: credeva infatti di avere una visione.
10 Essi oltrepassarono la prima guardia e la seconda e arrivarono alla porta di ferro che conduce in città: la porta si aprì da sé davanti a loro. Uscirono, percorsero una strada e a un tratto l'angelo si dileguò da lui. 11 Pietro allora, rientrato in sé, disse: «Ora sono veramente certo che il Signore ha mandato il suo angelo e mi ha strappato dalla mano di Erode e da tutto ciò che si attendeva il popolo dei Giudei». 12 Dopo aver riflettuto, si recò alla casa di Maria, madre di Giovanni detto anche Marco, dove si trovava un buon numero di persone raccolte in preghiera. 13 Appena ebbe bussato alla porta esterna, una fanciulla di nome Rode si avvicinò per sentire chi era. 14 Riconosciuta la voce di Pietro, per la gioia non aprì la porta, ma corse ad annunziare che fuori c'era Pietro. 15 «Tu vaneggi!» le dissero. Ma essa insisteva che la cosa stava così. E quelli dicevano: «È l'angelo di Pietro». 16 Questi intanto continuava a bussare e quando aprirono la porta e lo videro, rimasero stupefatti. 17 Egli allora, fatto segno con la mano di tacere, narrò come il Signore lo aveva tratto fuori del carcere, e aggiunse: «Riferite questo a Giacomo e ai fratelli». Poi uscì e s'incamminò verso un altro luogo.
18 Fattosi giorno, c'era non poco scompiglio tra i soldati: che cosa mai era accaduto di Pietro? 19 Erode lo fece cercare accuratamente, ma non essendo riuscito a trovarlo, fece processare i soldati e ordinò che fossero messi a morte; poi scese dalla Giudea e soggiornò a Cesarèa.
20 Egli era infuriato contro i cittadini di Tiro e Sidone. Questi però si presentarono a lui di comune accordo e, dopo aver tratto alla loro causa Blasto, ciambellano del re, chiedevano pace, perché il loro paese riceveva i viveri dal paese del re. 21 Nel giorno fissato Erode, vestito del manto regale e seduto sul podio, tenne loro un discorso. 22 Il popolo acclamava: «Parola di un dio e non di un uomo!». 23 Ma improvvisamente un angelo del Signore lo colpì, perché non aveva dato gloria a Dio; e roso, dai vermi, spirò.

Nuova Riveduta:

Atti 12,1-23

Erode Agrippa fa uccidere Giacomo; Pietro liberato dal carcere
(At 5:17-24; Da 6:16-23; Is 49:24-25; Eb 1:14) Ap 2:10; Mt 18:19-20
1 In quel periodo il re Erode cominciò a maltrattare alcuni della chiesa; 2 e fece uccidere di spada Giacomo, fratello di Giovanni. 3 Vedendo che ciò era gradito ai Giudei, continuò e fece arrestare anche Pietro. Erano i giorni degli Azzimi. 4 Dopo averlo fatto arrestare, lo mise in prigione, affidandolo alla custodia di quattro picchetti di quattro soldati ciascuno; perché voleva farlo comparire davanti al popolo dopo la Pasqua. 5 Pietro dunque era custodito nella prigione; ma fervide preghiere a Dio erano fatte per lui dalla chiesa.
6 Nella notte che precedeva il giorno in cui Erode voleva farlo comparire, Pietro stava dormendo in mezzo a due soldati, legato con due catene; e le sentinelle davanti alla porta custodivano il carcere. 7 Ed ecco, un angelo del Signore sopraggiunse e una luce risplendette nella cella. L'angelo, battendo il fianco a Pietro, lo svegliò, dicendo: «Àlzati, presto!» E le catene gli caddero dalle mani. 8 L'angelo disse: «Vèstiti e mettiti i sandali». E Pietro fece così. Poi gli disse ancora: «Mettiti il mantello e seguimi». 9 Ed egli, uscito, lo seguiva, non sapendo che era realtà ciò che stava succedendo per opera dell'angelo: credeva infatti di avere una visione. 10 Come ebbero oltrepassata la prima e la seconda guardia, giunsero alla porta di ferro che immette in città, la quale si aprì da sé davanti a loro; uscirono e s'inoltrarono per una strada; e, all'improvviso, l'angelo si allontanò da lui.
11 Pietro, rientrato in sé, disse: «Ora so di sicuro che il Signore ha mandato il suo angelo e mi ha liberato dalla mano di Erode e da tutto ciò che si attendeva il popolo dei Giudei». 12 Egli dunque, consapevole della situazione, andò a casa di Maria, madre di Giovanni detto anche Marco, dove molti fratelli erano riuniti in preghiera. 13 Quando ebbe bussato alla porta d'ingresso, una serva di nome Rode si avvicinò per sentire chi era 14 e, riconosciuta la voce di Pietro, per la gioia non aprì la porta, ma corse dentro ad annunciare che Pietro stava davanti alla porta. 15 Quelli le dissero: «Tu sei pazza!» Ma ella insisteva che la cosa stava così. Ed essi dicevano: «È il suo angelo». 16 Pietro intanto continuava a bussare e, quando ebbero aperto, lo videro e rimasero stupiti. 17 Ma egli, con la mano, fece loro cenno di tacere e raccontò in che modo il Signore lo aveva fatto uscire dal carcere. Poi disse: «Fate sapere queste cose a Giacomo e ai fratelli». Quindi uscì e se ne andò in un altro luogo.
18 Fattosi giorno, i soldati furono molto agitati, perché non sapevano che cosa fosse avvenuto di Pietro. 19 Erode lo fece cercare e, non avendolo trovato, processò le guardie e comandò che fossero condotte al supplizio. Poi scese dalla Giudea e soggiornò a Cesarea.

Erode colpito dal castigo di Dio
(Da 5:18-30; Pr 16:18; Sl 37:35-36) Is 51:7-8
20 Erode era fortemente irritato contro i Tiri e i Sidoni; ma essi di comune accordo si presentarono a lui; e, guadagnato il favore di Blasto, ciambellano del re, chiesero pace, perché il loro paese riceveva i viveri dal paese del re. 21 Nel giorno fissato Erode indossò l'abito regale e, sedutosi sul trono, tenne loro un pubblico discorso. 22 E il popolo acclamava: «Voce di un dio e non di un uomo!» 23 In quell'istante un angelo del Signore lo colpì, perché non aveva dato la gloria a Dio; e, roso dai vermi, morì.

Nuova Diodati:

Atti 12,1-23

Erode fa morire Giacomo; Pietro liberato dal carcere; morte di Erode
1 Or in quel tempo il re Erode cominciò a perseguitare alcuni membri della chiesa. 2 E fece morire di spada Giacomo, fratello di Giovanni. 3 E, vedendo che questo era gradito ai Giudei, fece arrestare anche Pietro (or erano i giorni degli Azzimi). 4 Dopo averlo arrestato, lo mise in prigione e lo affidò alla custodia di quattro picchetti di quattro soldati ciascuno, intendendo di farlo comparire davanti al popolo dopo la Pasqua. 5 Ma, mentre Pietro era custodito nella prigione, continue orazioni a Dio erano fatte dalla chiesa per lui. 6 Or la notte, prima che Erode lo facesse comparire in pubblico, Pietro dormiva in mezzo a due soldati, legato con due catene; e le guardie davanti alla porta custodivano la prigione. 7 Ed ecco, un angelo del Signore sopraggiunse e una luce risplendette nella cella; e, percosso il fianco di Pietro, lo svegliò, dicendo: «Alzati in fretta!». E le catene gli caddero dalle mani. 8 Quindi l'angelo gli disse: «Cingiti e allacciati i sandali». Ed egli fece così. Poi gli disse: «Avvolgiti nel mantello e seguimi». 9 E Pietro, uscito, lo seguiva senza rendersi conto che ciò che gli stava accadendo per mezzo dell'angelo fosse vero; infatti egli pensava di avere una visione. 10 Ora, come oltrepassarono il primo e il secondo posto di guardia, giunsero alla porta di ferro che conduceva in città, ed essa si aprì da sé davanti a loro; e, usciti, percorsero una strada, e all'improvviso l'angelo lo lasciò. 11 Quando rientrò in sé, Pietro disse: «Ora per certo riconosco che il Signore ha mandato il suo angelo e mi ha liberato dalle mani di Erode e ha resa vana tutta l'attesa del popolo dei Giudei». 12 Quando si rese conto della situazione, si recò alla casa di Maria, madre di Giovanni, soprannominato Marco, dove molti fratelli erano radunati e pregavano. 13 Appena Pietro bussò alla porta d'ingresso, una serva di nome Rode si avvicinò cautamente per ascoltare. 14 E, riconosciuta la voce di Pietro, per la gioia non aprì la porta, ma corse dentro e annunziò che Pietro stava davanti all'ingresso. 15 Ma essi le dissero: «Tu vaneggi». Ella però affermava che era così. E quelli dicevano: «È il suo angelo». 16 Pietro intanto continuava a bussare. Or essi, avendo aperto, lo videro e sbigottirono. 17 Ma egli, fatto loro cenno con la mano di tacere, raccontò loro come il Signore lo aveva fatto uscire dalla prigione. Poi disse: «Riferite queste cose a Giacomo e ai fratelli». Poi uscì e si recò in un altro luogo. 18 Quando si fece giorno vi fu un gran subbuglio fra i soldati, perché non sapevano cosa fosse avvenuto di Pietro. 19 Ed Erode lo mandò a cercare ma non lo trovò e, dopo avere interrogato le guardie, comandò che fossero condotte al supplizio. Poi discese dalla Giudea a Cesarea e là si fermò per un po' di tempo. 20 Or Erode era indignato contro i Tiri e i Sidoni; ma essi di comune accordo si presentarono a lui e, persuaso Blasto, ciambellano del re, chiedevano pace, perché il loro paese era rifornito di viveri dalla liberalità del re. 21 Nel giorno stabilito Erode, vestito del manto regale e seduto sul trono, teneva loro un discorso. 22 Il popolo lo acclamava, dicendo: «Voce di Dio e non di uomo!». 23 In quell'istante un angelo del Signore lo colpì, perché non aveva dato gloria a Dio; e morì roso dai vermi.

Riveduta 2020:

Atti 12,1-23

Giacomo ucciso e Pietro arrestato
1 In quel periodo il re Erode iniziò a maltrattare alcuni della chiesa 2 e fece morire di spada Giacomo, fratello di Giovanni. 3 Vedendo che ciò era gradito ai Giudei, continuò e fece arrestare anche Pietro. Erano i giorni degli Azzimi. 4 Fattolo arrestare, lo mise in prigione, affidandolo in custodia a quattro mute di soldati di quattro ciascuna, perché voleva farlo comparire davanti al popolo dopo la Pasqua. 5 Pietro dunque era custodito nella prigione, ma fervide preghiere erano fatte dalla chiesa a Dio per lui.

Pietro liberato
6 Ora la notte prima di quando Erode voleva farlo comparire, Pietro stava dormendo in mezzo a due soldati, legato con due catene, e le guardie davanti alla porta custodivano la prigione. 7 Ed ecco, un angelo del Signore sopraggiunse e una luce risplendette nella cella; l'angelo, toccato il fianco a Pietro, lo svegliò, dicendo: “Alzati, presto!”. E le catene gli caddero dalle mani. 8 Poi l'angelo disse: “Vestiti e legati i sandali”. E Pietro fece così. Poi gli disse: “Mettiti il mantello e seguimi”. 9 Ed egli, uscito, lo seguiva, non sapendo che fosse vero ciò che stava succedendo per mezzo dell'angelo, pensava infatti di avere una visione. 10 Come ebbero oltrepassato la prima e la seconda guardia, giunsero alla porta di ferro che immette in città, la quale si aprì da sé davanti a loro; usciti, s'inoltrarono per una strada e, all'improvviso, l'angelo si allontanò da lui.
11 Pietro, rientrato in sé, disse: “Ora so per certo che il Signore ha mandato il suo angelo e mi ha liberato dalla mano di Erode e da tutto ciò che si aspettavano i Giudei”. 12 E, considerando la cosa, si recò a casa di Maria, madre di Giovanni soprannominato Marco, dove molti fratelli erano riuniti in preghiera. 13 Appena Pietro bussò alla porta del vestibolo, una serva chiamata Rode si avvicinò per ascoltare 14 e, riconosciuta la voce di Pietro, per la gioia non aprì la porta, ma corse dentro ad annunciare che Pietro stava davanti alla porta. 15 E quelli le dissero: “Tu sei pazza!”. Ma lei insisteva che era così. Ed essi dicevano: “È il suo angelo”. 16 Pietro intanto continuava a bussare e, quando ebbero aperto, lo videro e stupirono. 17 Ma egli, fatto loro cenno con la mano che tacessero, raccontò loro in quale modo il Signore lo aveva fatto uscire dal carcere. Poi disse: “Fate sapere queste cose a Giacomo e ai fratelli”. Poi uscì e se ne andò in un altro luogo.
18 Fattosi giorno, i soldati furono molto agitati, perché non sapevano che cosa fosse avvenuto di Pietro. 19 Erode, cercatolo e non avendolo trovato, esaminate le guardie, comandò che fossero condotte al supplizio. Poi, sceso dalla Giudea a Cesarea, vi si trattenne.

Erode colpito dal giudizio di Dio
20 Erode era fortemente adirato contro i Tiri e i Sidoni, ma essi di comune accordo si presentarono a lui e, guadagnato il favore di Blasto, ciambellano del re, chiesero pace, perché il loro paese traeva i viveri dal paese del re. 21 Nel giorno fissato Erode, indossato l'abito reale e, postosi a sedere sul trono, tenne loro un pubblico discorso. 22 E il popolo si mise a gridare: “Voce di un dio e non di un uomo!”. 23 In quell'istante un angelo del Signore lo colpì, perché non aveva dato a Dio la gloria, e morì roso dai vermi.

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