C.E.I.:Daniele 4,9-229 I suoi rami erano belli e i suoi frutti abbondanti | Nuova Riveduta:Daniele 4,9-229 «Baltazzar, capo dei magi, io so che lo spirito degli dèi santi è in te e che nessun mistero ti mette in difficoltà. Ecco le visioni che ho avuto nel sogno: tu dammi la loro interpretazione. 10 Queste sono le visioni della mia mente mentre ero sul mio letto: Io guardavo, ed ecco in mezzo alla terra c'era un albero la cui altezza era grande. 11 L'albero era diventato alto e robusto, la sua altezza giungeva al cielo ed era visibile dalle estremità di tutta la terra. 12 Il suo fogliame era bello, il suo frutto era così abbondante che tutti potevano nutrirsene. Le bestie dei campi si riparavano sotto la sua ombra, gli uccelli del cielo abitavano fra i suoi rami e ogni creatura si nutriva del suo frutto. 13 Nelle visioni che ebbi, mentre ero a letto, vidi uno dei santi veglianti scendere dal cielo 14 e gridare con forza: "Abbattete l'albero e tagliate i suoi rami; scotete il fogliame e disperdete il suo frutto; fuggano gli animali dalla sua ombra e gli uccelli dai suoi rami! 15 Però, lasciate in terra il ceppo e le sue radici, ma legati con catene di ferro e di bronzo, tra l'erba dei campi; sia bagnato dalla rugiada del cielo e, come gli animali, abbia in sorte l'erba della terra. 16 Gli sia cambiato il cuore; invece di un cuore umano, gli sia dato un cuore di bestia; e passino su di lui sette tempi. 17 Questa è la decisione dei veglianti e la sentenza proviene dai santi, affinché i viventi sappiano che l'Altissimo domina sul regno degli uomini e che egli lo dà a chi vuole, e vi innalza il più misero degli uomini". 18 Questo è il sogno che io, il re Nabucodonosor, ho fatto; ora tu, Baltazzar, dammene l'interpretazione, perché nessuno dei saggi del mio regno è in grado di darmela; ma tu puoi, perché lo spirito degli dèi santi è in te». | Nuova Diodati:Daniele 4,9-229 Beltshatsar, capo dei maghi, poiché io so che lo spirito degli dèi santi è in te e che nessun segreto ti preoccupa, raccontami le visioni del mio sogno che ho fatto e la sua interpretazione. 10 Le visioni della mia mente mentre ero sul mio letto sono queste: Io guardavo, ed ecco un albero in mezzo alla terra, la cui altezza era grande. 11 L'albero crebbe e divenne forte; la sua cima giungeva al cielo e si poteva vedere dalle estremità di tutta la terra. 12 Il suo fogliame era bello, il suo frutto abbondante e in esso c'era cibo per tutti; sotto di esso trovavano ombra le bestie dei campi, gli uccelli del cielo dimoravano fra i suoi rami e da lui prendeva cibo ogni essere vivente. 13 Mentre sul mio letto osservavo le visioni della mia mente, ecco un guardiano, un santo, scese dal cielo, 14 gridò con forza e disse così: "Tagliate l'albero e troncate i suoi rami, scuotete le sue foglie e disperdetene i frutti; fuggano gli animali di sotto a lui e gli uccelli di tra i suoi rami. 15 Lasciate però nella terra il ceppo delle sue radici, legato con catene di ferro e di bronzo fra l'erba dei campi. Sia bagnato dalla rugiada del cielo e abbia con gli animali la sua parte d'erba della terra. 16 Il suo cuore sia cambiato, e invece di un cuore d'uomo gli sia dato un cuore di bestia e passino su di lui sette tempi. 17 La cosa è decretata dai guardiani e la sentenza viene dalla parola dei santi, perché i viventi sappiano che l'Altissimo domina sul regno degli uomini; egli lo dà a chi vuole e vi innalza l'infimo degli uomini". 18 Questo è il sogno che io, re Nebukadnetsar, ho fatto. Ora tu, Beltshatsar, danne l'interpretazione, perché nessuno dei savi del mio regno è in grado di farmi conoscere l'interpretazione; ma tu lo puoi, perché lo spirito degli dèi santi è in te». Daniele interpreta il sogno | Riveduta 2020:Daniele 4,9-229 'Baltazzar, capo dei magi, siccome io so che lo spirito degli dèi santi è in te e che nessun segreto ti mette in difficoltà, dimmi le visioni che ho avuto nel mio sogno e la loro interpretazione. 10 Ecco le visioni della mia mente mentre ero a letto. Io guardavo, ed ecco un albero in mezzo alla terra, la cui altezza era grande. 11 L'albero era cresciuto e diventato forte, la sua cima giungeva al cielo ed era visibile dalle estremità di tutta la terra. 12 Il suo fogliame era bello, il suo frutto abbondante, in esso c'era nutrimento per tutti. Le bestie dei campi si rifugiavano sotto la sua ombra, gli uccelli del cielo abitavano fra i suoi rami e ogni creatura era nutrita da esso. 13 Nelle visioni della mia mente, mentre ero a letto, io guardavo, ed ecco che uno dei santi veglianti scese dal cielo, 14 gridò con forza, dicendo così: - Abbattete l'albero e tagliatene i rami; scuotetene il fogliame e disperdetene il frutto; fuggano gli animali sotto di lui e gli uccelli dai suoi rami! 15 Però, lasciate in terra il ceppo delle sue radici, ma legati con catene di ferro e di bronzo, fra l'erba dei campi; sia bagnato dalla rugiada del cielo e abbia con gli animali la sua parte di erba della terra. 16 Gli sia cambiato il cuore; al posto di un cuore umano, gli sia dato un cuore di bestia, e passino su di lui sette tempi. 17 La cosa è decretata dai veglianti e la sentenza emanata dai santi, affinché i viventi conoscano che l'Altissimo domina sul regno degli uomini, che egli lo dà a chi vuole e vi innalza l'infimo degli uomini -. 18 Questo è il sogno che io, il re Nabucodonosor, ho fatto; ora tu, Baltazzar, danne l'interpretazione, poiché nessuno dei saggi del mio regno me lo può interpretare; ma tu puoi, perché lo spirito degli dèi santi è in te'”. 19 Allora Daniele, il cui nome è Baltazzar, rimase per un momento stupefatto e i suoi pensieri lo spaventavano. Il re prese a dire: “Baltazzar, il sogno e l'interpretazione non ti spaventino!”. Baltazzar rispose dicendo: “Mio signore, il sogno si avveri per i tuoi nemici, e la sua interpretazione per i tuoi avversari! 20 L'albero che il re ha visto, che era diventato grande e forte, la cui cima giungeva al cielo e che era visibile da tutti i punti della terra, 21 l'albero dal fogliame bello, dal frutto abbondante e in cui c'era nutrimento per tutti, sotto il quale si rifugiavano le bestie dei campi e fra i cui rami abitavano gli uccelli del cielo, 22 sei tu, o re; tu, che sei diventato grande e forte, la cui grandezza è cresciuta e giunge fino al cielo, e il cui dominio si estende fino alle estremità della terra. |
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