C.E.I.:

Deuteronomio 9,12-21

12 Poi il Signore mi disse: Scendi in fretta di qui, perché il tuo popolo, che hai fatto uscire dall'Egitto, si è traviato; presto si sono allontanati dalla via che io avevo loro indicata: si sono fatti un idolo di metallo fuso. 13 Il Signore mi aggiunse: Io ho visto questo popolo; ecco, è un popolo di dura cervice; 14 lasciami fare; io li distruggerò e cancellerò il loro nome sotto i cieli e farò di te una nazione più potente e più grande di loro. 15 Così io mi volsi e scesi dal monte, dal monte tutto in fiamme, tenendo nelle mani le due tavole dell'alleanza. 16 Guardai ed ecco, avevate peccato contro il Signore vostro Dio; vi eravate fatto un vitello di metallo fuso; avevate ben presto lasciato la via che il Signore vi aveva imposta. 17 Allora afferrai le due tavole, le gettai con le mie mani e le spezzai sotto i vostri occhi. 18 Poi mi prostrai davanti al Signore, come avevo fatto la prima volta, per quaranta giorni e per quaranta notti; non mangiai pane né bevvi acqua, a causa del gran peccato che avevate commesso, facendo ciò che è male agli occhi del Signore per provocarlo. 19 Io avevo paura di fronte all'ira e al furore di cui il Signore era acceso contro di voi, al punto di volervi distruggere. Ma il Signore mi esaudì anche quella volta. 20 Anche contro Aronne il Signore si era fortemente adirato, al punto di volerlo far perire; io pregai in quell'occasione anche per Aronne. 21 Poi presi l'oggetto del vostro peccato, il vitello che avevate fatto, lo bruciai nel fuoco, lo feci a pezzi, frantumandolo finché fosse ridotto in polvere, e buttai quella polvere nel torrente che scende dal monte.

Nuova Riveduta:

Deuteronomio 9,12-21

12 Poi il SIGNORE mi disse: «Muoviti, scendi presto di qui, perché il tuo popolo che hai fatto uscire dall'Egitto si è corrotto; hanno ben presto lasciato la via che io avevo loro ordinato di seguire; si sono fatti un'immagine di metallo fuso». 13 Il SIGNORE mi parlò ancora e disse: «Io l'ho visto questo popolo; è un popolo dal collo duro; 14 lasciami fare; io li distruggerò e cancellerò il loro nome sotto il cielo e farò di te una nazione più potente e più grande di loro». 15 Così io mi volsi e scesi dal monte che era tutto in fiamme; tenevo nelle mie mani le due tavole del patto. 16 Guardai, e vidi che avevate peccato contro il SIGNORE Dio vostro; vi eravate fatti un vitello di metallo fuso, avevate ben presto lasciato la via che il SIGNORE vi aveva ordinato di seguire. 17 Presi le due tavole, le gettai dalle mie mani e le spezzai sotto i vostri occhi. 18 Poi mi prostrai davanti al SIGNORE, come avevo fatto la prima volta, per quaranta giorni e per quaranta notti; non mangiai pane e non bevvi acqua, a causa del gran peccato che avevate commesso facendo ciò che è male agli occhi del SIGNORE, per irritarlo. 19 Poiché io avevo paura davanti all'ira e al furore da cui il SIGNORE era invaso contro di voi, al punto di volervi distruggere. Ma il SIGNORE mi esaudì anche quella volta. 20 Il SIGNORE si adirò fortemente anche contro Aaronne, al punto di volerlo far perire; io pregai in quell'occasione anche per Aaronne. 21 Poi presi l'oggetto del vostro delitto, il vitello che avevate fatto, lo gettai nel fuoco, lo frantumai riducendolo in polvere, e buttai quella polvere nel torrente che scende dal monte.

Nuova Diodati:

Deuteronomio 9,12-21

12 Poi l'Eterno mi disse: "Levati, scendi in fretta di qui, perché il tuo popolo che hai fatto uscire dall'Egitto si è corrotto; hanno presto deviato dalla via che io avevo loro ordinato di seguire e si son fatti una immagine di metallo fuso". 13 L'Eterno mi parlò ancora, dicendo: "Io l'ho visto questo popolo; ecco, è un popolo dal collo duro; 14 lascia che li distrugga e cancelli il loro nome di sotto i cieli, e farò di te una nazione più potente e più grande di loro". 15 Così mi voltai e scesi dal monte, mentre il monte ardeva col fuoco; e le due tavole del patto erano nelle mie mani. 16 Guardai, ed ecco che avevate peccato contro l'Eterno, il vostro DIO, e vi eravate fatto un vitello di metallo fuso. Avevate ben presto lasciata la via che l'Eterno vi aveva ordinato di seguire. 17 Allora afferrai le due tavole, le scagliai dalle mie mani e le spezzai sotto i vostri occhi. 18 Poi mi gettai davanti all'Eterno, come la prima volta, per quaranta giorni e per quaranta notti; non mangiai pane né bevvi acqua, a motivo di tutti i vostri peccati che avevate commesso, facendo ciò che è male agli occhi dell'Eterno, per provocarlo ad ira. 19 Poiché io avevo paura dell'ira e del furore con cui l'Eterno era acceso contro di voi, al punto di volervi distruggere. Ma l'Eterno mi esaudì anche quella volta. 20 L'Eterno si adirò pure grandemente contro Aaronne, al punto di volerlo distruggere; così quella volta io pregai anche per Aaronne. 21 Poi presi l'oggetto del vostro peccato, il vitello che avevate fatto, lo bruciai col fuoco, e lo frantumai e macinai in minuscoli frammenti, fino a ridurlo in polvere minuta, e ne gettai la polvere nel torrente che scende dal monte.

Riveduta 2020:

Deuteronomio 9,12-21

12 Poi l'Eterno mi disse: 'Alzati, scendi immediatamente di qui, perché il tuo popolo che hai fatto uscire dall'Egitto si è corrotto; hanno ben presto lasciato la via che io avevo loro ordinato di seguire; si sono fatti una immagine di metallo fuso'. 13 L'Eterno mi parlò ancora, dicendo: 'Io l'ho visto questo popolo; ecco, è un popolo di collo duro; 14 lasciami fare, io li distruggerò e cancellerò il loro nome sotto il cielo, e farò di te una nazione più potente e più grande di loro'. 15 Così io mi voltai e scesi dal monte, dal monte tutto in fiamme, tenendo nelle mie due mani le due tavole del patto. 16 Guardai, ed ecco che avevate peccato contro l'Eterno, il vostro Dio; vi eravate fatti un vitello di metallo fuso; avevate ben presto lasciato la via che l'Eterno vi aveva ordinato di seguire. 17 Allora afferrai le due tavole, le gettai dalle mie mani, e le spezzai sotto i vostri occhi. 18 Poi mi prostrai davanti all'Eterno, come avevo fatto la prima volta, per quaranta giorni e per quaranta notti; non mangiai pane né bevvi acqua, a causa del gran peccato che avevate commesso, facendo ciò che è male agli occhi dell'Eterno, per irritarlo. 19 Poiché io avevo paura nel vedere l'ira e il furore con cui l'Eterno si era acceso contro di voi, al punto di volervi distruggere. Ma l'Eterno mi esaudì anche questa volta. 20 L'Eterno si adirò anche fortemente contro Aaronne, al punto di volerlo far perire, e io pregai in quell'occasione anche per Aaronne. 21 Poi presi l'oggetto del vostro peccato, il vitello che avevate fatto, lo diedi alle fiamme, lo feci a pezzi, frantumandolo finché fosse ridotto in polvere, e buttai quella polvere nel torrente che scende dal monte.

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