C.E.I.:

Ezechiele 6-24

6,1 Mi fu quindi rivolta questa parola del Signore: 2 «Figlio dell'uomo, volgi la faccia verso i monti d'Israele e profetizza contro di essi: 3 Monti d'Israele, udite la parola del Signore Dio. Così dice il Signore Dio ai monti e alle colline, alle gole e alle valli: Ecco, manderò sopra di voi la spada e distruggerò le vostre alture; 4 i vostri altari saranno devastati e infranti i vostri altari per l'incenso; getterò i vostri cadaveri davanti ai vostri idoli 5 e disseminerò le vostre ossa intorno ai vostri altari. 6 Su tutto il vostro suolo le vostre città saranno rovinate, le vostre alture demolite, distrutte, e i vostri altari spariranno. Saranno frantumati e scompariranno i vostri idoli, spezzati i vostri altari per l'incenso, periranno le vostre opere. 7 Trafitti a morte cadranno in mezzo a voi e saprete che io sono il Signore.
8 Tuttavia lascerò alcuni di voi scampati alla spada in mezzo alle genti, quando vi avrò dispersi nei vari paesi: 9 i vostri scampati si ricorderanno di me fra le genti in mezzo alle quali saranno deportati; perché io avrò spezzato il loro cuore infedele che si è allontanato da me e i loro occhi che si sono prostituiti ai loro idoli; avranno orrore di se stessi per le iniquità commesse e per tutte le loro nefandezze.
10 Sapranno allora che io sono il Signore e che non invano ho minacciato di infliggere loro questi mali.
11 Così dice il Signore Dio : Batti le mani, pesta i piedi in terra e di': Oh, per tutti i loro orribili abomini il popolo d'Israele perirà di spada, di fame e di peste! 12 Chi è lontano morirà di peste, chi è vicino cadrà di spada, chi è assediato morirà di fame: sfogherò su di loro il mio sdegno.
13 Saprete allora che io sono il Signore, quando i loro cadaveri giaceranno fra i loro idoli, intorno ai loro altari, su ogni colle elevato, su ogni cima di monte, sotto ogni albero verde e ogni quercia frondosa, dovunque hanno bruciato profumi soavi ai loro idoli. 14 Stenderò la mano su di loro e renderò la terra desolata e brulla dal deserto fino a Ribla, dovunque dimorino; sapranno allora che io sono il Signore».

7,1 Questa parola del Signore mi fu rivolta: 2 «Ora, figlio dell'uomo riferisci: Così dice il Signore Dio al paese d'Israele: La fine! Giunge la fine per i quattro punti cardinali del paese. 3 Ora che su di te pende la fine, io scaglio contro di te la mia ira per giudicarti delle tue opere e per domandarti conto delle tue nefandezze. 4 Non s'impietosirà per te il mio occhio e non avrò compassione, anzi ti terrò responsabile della tua condotta e saranno palesi in mezzo a te le tue nefandezze; saprete allora che io sono il Signore. 5 Così dice il Signore Dio: Sventura su sventura, ecco, arriva. 6 Viene la fine, la fine viene su di te; ecco, viene.
7 Sopraggiunge il tuo destino, o abitante del paese: arriva il tempo, è prossimo il giorno terribile e non di tripudio sui monti. 8 Ora, fra breve, rovescerò il mio furore su di te e su di te darò sfogo alla mia ira. Ti giudicherò secondo le tue opere e ti domanderò conto di tutte le tue nefandezze. 9 Né s'impietosirà il mio occhio e non avrò compassione, ma ti terrò responsabile della tua condotta e saranno palesi in mezzo a te le tue nefandezze: saprete allora che sono io, il Signore, colui che colpisce. 10 Ecco il giorno, eccolo che arriva. È giunta la tua sorte. L'ingiustizia fiorisce, germoglia l'orgoglio 11 e la violenza si leva a scettro d'iniquità. 12 È giunto il tempo, è vicino il giorno: chi ha comprato non si allieti, chi ha venduto non rimpianga; perché l'ira pende su tutti! 13 Chi ha venduto non tornerà in possesso di ciò che ha venduto anche se rimarrà in vita, perché la condanna contro il loro fasto non sarà revocata e nessuno nella sua perversità potrà preservare la sua esistenza.
14 Si suona la tromba e tutto è pronto; ma nessuno muove a battaglia, perché il mio furore è contro tutta quella moltitudine.
15 La spada all'esterno, la peste e la fame di dentro: chi è per la campagna perirà di spada, chi è in città sarà divorato dalla fame e dalla peste. 16 Chi di loro potrà fuggire e salvarsi sui monti gemerà come le colombe delle valli, ognuno per la sua iniquità.
17 Tutte le mani cadranno
e tutte le ginocchia si scioglieranno come acqua.
18 Vestiranno il sacco
e lo spavento li avvolgerà.
Su tutti i volti sarà la vergogna
e tutte le teste saranno rasate.
19 Getteranno l'argento per le strade
e il loro oro si cambierà in immondizia,
con esso non si sfameranno,
non si riempiranno il ventre,
perché è stato per loro causa di peccato.
20 Della bellezza dei loro gioielli
fecero oggetto d'orgoglio
e fabbricarono con essi
le abominevoli statue dei loro idoli:
per questo li tratterò come immondizia,
21 li darò in preda agli stranieri
e in bottino alla feccia del paese
e lo profaneranno.
22 Rivolgerò da loro la mia faccia,
sarà profanato il mio tesoro,
vi entreranno i ladri e lo profaneranno.
23 Prepàrati una catena,
poiché il paese è pieno di assassini
e la città è piena di violenza.
24 Io manderò i popoli più feroci
e s'impadroniranno delle loro case,
abbatterò la superbia dei potenti,
i santuari saranno profanati.
25 Giungerà l'angoscia e cercheranno pace,
ma pace non vi sarà.
26 Sventura seguirà a sventura,
allarme seguirà ad allarme:
ai profeti chiederanno responsi,
ai sacerdoti verrà meno la dottrina,
agli anziani il consiglio.
27 Il re sarà in lutto, il principe ammantato di
desolazione,
tremeranno le mani del popolo del paese.
Li tratterò secondo la loro condotta,
li giudicherò secondo i loro giudizi:
così sapranno che io sono il Signore».

8,1 Al quinto giorno del sesto mese dell'anno sesto, mentre mi trovavo in casa e dinanzi a me sedevano gli anziani di Giuda, la mano del Signore Dio si posò su di me 2 e vidi qualcosa dall'aspetto d'uomo: da ciò che sembravano i suoi fianchi in giù, appariva come di fuoco e dai fianchi in su appariva come uno splendore simile all'elettro. 3 Stese come una mano e mi afferrò per i capelli: uno spirito mi sollevò fra terra e cielo e mi portò in visioni divine a Gerusalemme, all'ingresso del cortile interno, che guarda a settentrione, dove era collocato l'idolo della gelosia, che provocava la gelosia. 4 Ed ecco là era la gloria del Dio d'Israele, simile a quella che avevo visto nella valle. 5 Mi disse: «Figlio dell'uomo, alza gli occhi verso settentrione!». Ed ecco a settentrione della porta dell'altare l'idolo della gelosia, proprio all'ingresso. 6 Mi disse: «Figlio dell'uomo, vedi che fanno costoro? Guarda i grandi abomini che la casa d'Israele commette qui per allontanarmi dal mio santuario! Ne vedrai altri ancora peggiori». 7 Mi condusse allora all'ingresso del cortile e vidi un foro nella parete. 8 Mi disse: «Figlio dell'uomo, sfonda la parete». Sfondai la parete, ed ecco apparve una porta. 9 Mi disse: «Entra e osserva gli abomini malvagi che commettono costoro». 10 Io entrai e vidi ogni sorta di rettili e di animali abominevoli e tutti gli idoli del popolo d'Israele raffigurati intorno alle pareti 11 e settanta anziani della casa d'Israele, fra i quali Iazanià figlio di Safàn, in piedi, davanti ad essi, ciascuno con il turibolo in mano, mentre il profumo saliva in nubi d'incenso. 12 Mi disse: «Hai visto, figlio dell'uomo, quello che fanno gli anziani del popolo d'Israele nelle tenebre, ciascuno nella stanza recondita del proprio idolo? Vanno dicendo: Il Signore non ci vede... il Signore ha abbandonato il paese...». 13 Poi mi disse: «Hai visto, figlio dell'uomo? Vedrai che si commettono nefandezze peggiori di queste». 14 Mi condusse all'ingresso del portico della casa del Signore che guarda a settentrione e vidi donne sedute che piangevano Tammuz. 15 Mi disse: «Hai visto, figlio dell'uomo? Vedrai abomini peggiori di questi». 16 Mi condusse nell'atrio interno del tempio; ed ecco all'ingresso del tempio, fra il vestibolo e l'altare, circa venticinque uomini, con le spalle voltate al tempio e la faccia a oriente che, prostrati, adoravano il sole. 17 Mi disse: «Hai visto, figlio dell'uomo? Come se fosse piccola cosa per la casa di Giuda, commettere simili nefandezze in questo luogo, hanno riempito il paese di violenze, per provocare la mia collera. Eccoli, vedi, che si portano il ramoscello sacro alle narici. 18 Ebbene anch'io agirò con furore. Il mio occhio non s'impietosirà; non avrò compassione: manderanno alte grida ai miei orecchi, ma non li ascolterò».

9,1 Allora una voce potente gridò ai miei orecchi: «Avvicinatevi, voi che dovete punire la città, ognuno con lo strumento di sterminio in mano». 2 Ecco sei uomini giungere dalla direzione della porta superiore che guarda a settentrione, ciascuno con lo strumento di sterminio in mano. In mezzo a loro c'era un altro uomo, vestito di lino, con una borsa da scriba al fianco. Appena giunti, si fermarono accanto all'altare di bronzo. 3 La gloria del Dio di Israele, dal cherubino sul quale si posava si alzò verso la soglia del tempio e chiamò l'uomo vestito di lino che aveva al fianco la borsa da scriba. 4 Il Signore gli disse: «Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme e segna un tau sulla fronte degli uomini che sospirano e piangono per tutti gli abomini che vi si compiono». 5 Agli altri disse, in modo che io sentissi: «Seguitelo attraverso la città e colpite! Il vostro occhio non perdoni, non abbiate misericordia. 6 Vecchi, giovani, ragazze, bambini e donne, ammazzate fino allo sterminio: solo non toccate chi abbia il tau in fronte; cominciate dal mio santuario!». Incominciarono dagli anziani che erano davanti al tempio. 7 Disse loro: «Profanate pure il santuario, riempite di cadaveri i cortili. Uscite!». Quelli uscirono e fecero strage nella città. 8 Mentre essi facevano strage, io ero rimasto solo: mi gettai con la faccia a terra e gridai: «Ah! Signore Dio, sterminerai tu quanto è rimasto di Israele, rovesciando il tuo furore sopra Gerusalemme?».
9 Mi disse: «L'iniquità di Israele e di Giuda è enorme, la terra è coperta di sangue, la città è piena di violenza. Infatti vanno dicendo: Il Signore ha abbandonato il paese: il Signore non vede. 10 Ebbene, neppure il mio occhio avrà compassione e non userò misericordia: farò ricadere sul loro capo le loro opere». 11 Ed ecco l'uomo vestito di lino, che aveva la borsa al fianco, fece questo rapporto: «Ho fatto come tu mi hai comandato».

10,1 Io guardavo ed ecco sul firmamento che stava sopra il capo dei cherubini vidi come una pietra di zaffìro e al di sopra appariva qualcosa che aveva la forma di un trono. 2 Disse all'uomo vestito di lino: «Va' fra le ruote che sono sotto il cherubino e riempi il cavo delle mani dei carboni accesi che sono fra i cherubini e spargili sulla città». Egli vi andò mentre io lo seguivo con lo sguardo.
3 Ora i cherubini erano fermi a destra del tempio, quando l'uomo vi andò, e una nube riempiva il cortile interno. 4 La gloria del Signore si alzò sopra il cherubino verso la soglia del tempio e il tempio fu riempito dalla nube e il cortile fu pieno dello splendore della gloria del Signore. 5 Il fragore delle ali dei cherubini giungeva fino al cortile esterno, come la voce di Dio onnipotente quando parla.
6 Appena ebbe dato all'uomo vestito di lino l'ordine di prendere il fuoco fra le ruote in mezzo ai cherubini, egli avanzò e si fermò vicino alla ruota. 7 Il cherubino tese la mano per prendere il fuoco che era fra i cherubini; ne prese e lo mise nel cavo delle mani dell'uomo vestito di lino, il quale lo prese e uscì. 8 Io stavo guardando: i cherubini avevano sotto le ali la forma di una mano d'uomo. 9 Guardai ancora ed ecco che al fianco dei cherubini vi erano quattro ruote, una ruota al fianco di ciascun cherubino. Quelle ruote avevano l'aspetto del topazio. 10 Sembrava che tutte e quattro fossero di una medesima forma, come se una ruota fosse in mezzo all'altra. 11 Muovendosi, potevano andare nelle quattro direzioni senza voltarsi, perché si muovevano verso il lato dove era rivolta la testa, senza voltarsi durante il movimento.
12 Tutto il loro corpo, il dorso, le mani, le ali e le ruote erano pieni di occhi tutt'intorno; ognuno dei quattro aveva la propria ruota. 13 Io sentii che le ruote venivano chiamate «Turbine». 14 Ogni cherubino aveva quattro sembianze: la prima quella di cherubino, la seconda quella di uomo, la terza quella di leone e la quarta quella di aquila. 15 I cherubini si alzarono in alto: essi erano quegli esseri viventi che avevo visti al canale Chebàr. 16 Quando i cherubini si muovevano, anche le ruote avanzavano al loro fianco: quando i cherubini spiegavano le ali per sollevarsi da terra, le ruote non si allontanavano dal loro fianco; 17 quando si fermavano, anche le ruote si fermavano; quando si alzavano, anche le ruote si alzavano con loro perché lo spirito di quegli esseri era in loro.
18 La gloria del Signore uscì dalla soglia del tempio e si fermò sui cherubini. 19 I cherubini spiegarono le ali e si sollevarono da terra sotto i miei occhi; anche le ruote si alzarono con loro e si fermarono all'ingresso della porta orientale del tempio, mentre la gloria del Dio d'Israele era in alto su di loro. 20 Erano i medesimi esseri che io avevo visti sotto il Dio d'Israele lungo il canale Chebàr e riconobbi che erano cherubini. 21 Ciascuno aveva quattro aspetti e ciascuno quattro ali e qualcosa simile a mani d'uomo sotto le ali. 22 Il loro sembiante era il medesimo che avevo visto lungo il canale Chebàr. Ciascuno di loro procedeva di fronte a sé.

11,1 Uno spirito mi sollevò e mi trasportò alla porta orientale del tempio che guarda a oriente; ed ecco davanti alla porta vi erano venticinque uomini e in mezzo a loro vidi Iazanià figlio d'Azzùr, e Pelatìa figlio di Benaià, capi del popolo. 2 Il Signore mi disse: «Figlio dell'uomo, questi sono gli uomini che tramano il male e danno consigli cattivi in questa città; 3 sono coloro che dicono: Non in breve tempo si costruiscon le case: questa città è la pentola e noi siamo la carne. 4 Per questo profetizza contro di loro, profetizza, figlio dell'uomo».
5 Lo spirito del Signore venne su di me e mi disse: «Parla, dice il Signore: Così avete detto, o Israeliti, e io conosco ciò che vi passa per la mente. 6 Voi avete moltiplicato i morti in questa città, avete riempito di cadaveri le sue strade. 7 Per questo così dice il Signore Dio: I cadaveri che avete gettati in mezzo a essa sono la carne, e la città è la pentola. Ma io vi scaccerò. 8 Avete paura della spada e io manderò la spada contro di voi, dice il Signore Dio! 9 Vi scaccerò dalla città e vi metterò in mano agli stranieri e farò giustizia su di voi. 10 Cadrete di spada: sulla frontiera d'Israele io vi giudicherò e saprete che io sono il Signore. 11 La città non sarà per voi la pentola e voi non ne sarete la carne! Sulla frontiera di Israele vi giudicherò: 12 allora saprete che io sono il Signore, di cui non avete eseguito i comandi né osservate le leggi, mentre avete agito secondo i costumi delle genti vicine».
13 Non avevo finito di profetizzare quando Pelatìa figlio di Benaià cadde morto. Io mi gettai con la faccia a terra e gridai con tutta la voce: «Ah! Signore Dio, vuoi proprio distruggere quanto resta d'Israele?».
14 Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: 15 «Figlio dell'uomo, ai tuoi fratelli, ai deportati con te, a tutta la casa d'Israele gli abitanti di Gerusalemme vanno dicendo: Voi andate pure lontano dal Signore: a noi è stata data in possesso questa terra. 16 Di' loro dunque: Dice il Signore Dio: Se li ho mandati lontano fra le genti, se li ho dispersi in terre straniere, sarò per loro un santuario per poco tempo nelle terre dove hanno emigrato. 17 Riferisci: Così dice il Signore Dio: Vi raccoglierò in mezzo alle genti e vi radunerò dalle terre in cui siete stati dispersi e a voi darò il paese d'Israele. 18 Essi vi entreranno e vi elimineranno tutti i suoi idoli e tutti i suoi abomini. 19 Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro; toglierò dal loro petto il cuore di pietra e darò loro un cuore di carne, 20 perché seguano i miei decreti e osservino le mie leggi e li mettano in pratica; saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio. 21 Ma su coloro che seguono con il cuore i loro idoli e le loro nefandezze farò ricadere le loro opere, dice il Signore Dio».
22 I cherubini allora alzarono le ali e le ruote si mossero insieme con loro mentre la gloria del Dio d'Israele era in alto su di loro. 23 Quindi dal centro della città la gloria del Signore si alzò e andò a fermarsi sul monte che è ad oriente della città. 24 E uno spirito mi sollevò e mi portò in Caldea fra i deportati, in visione, in spirito di Dio, e la visione che avevo visto disparve davanti a me. 25 E io raccontai ai deportati quanto il Signore mi aveva mostrato.

12,1 Questa parola del Signore mi fu riferita: 2 «Figlio dell'uomo, tu abiti in mezzo a una genìa di ribelli, che hanno occhi per vedere e non vedono, hanno orecchi per udire e non odono, perché sono una genìa di ribelli.
3 Tu, figlio dell'uomo, fa' il tuo bagaglio da deportato e, di giorno davanti ai loro occhi, prepàrati a emigrare; emigrerai dal luogo dove stai verso un altro luogo, davanti ai loro occhi: forse comprenderanno che sono una genìa di ribelli. 4 Prepara di giorno il tuo bagaglio, come il bagaglio d'un esiliato, davanti ai loro occhi; uscirai però al tramonto, davanti a loro, come partirebbe un esiliato. 5 Fa' alla loro presenza un'apertura nel muro ed esci di lì. 6 Mettiti alla loro presenza il bagaglio sulle spalle ed esci nell'oscurità: ti coprirai la faccia in modo da non vedere il paese, perché io ho fatto di te un simbolo per gli Israeliti».
7 Io feci come mi era stato comandato: preparai di giorno il mio bagaglio come il bagaglio d'un esiliato e sul tramonto feci un foro nel muro con le mani, uscii nell'oscurità e mi misi il bagaglio sulle spalle sotto i loro occhi.
8 Al mattino mi fu rivolta questa parola del Signore: 9 «Figlio dell'uomo, non t'ha chiesto il popolo d'Israele, quella genìa di ribelli, che cosa stai facendo? 10 Rispondi loro: Così dice il Signore Dio: Quest'oracolo è per il principe di Gerusalemme e per tutti gli Israeliti che vi abitano.
11 Tu dirai: Io sono un simbolo per voi; infatti quello che ho fatto a te, sarà fatto a loro; saranno deportati e andranno in schiavitù. 12 Il principe, che è in mezzo a loro si caricherà il bagaglio sulle spalle, nell'oscurità, e uscirà per la breccia che verrà fatta nel muro per farlo partire; si coprirà il viso, per non vedere con gli occhi il paese. 13 Ma io tenderò la mia rete contro di lui ed egli rimarrà preso nei miei lacci: lo condurrò in Babilonia, nel paese dei Caldei, ma egli non la vedrà e là morirà. 14 Disperderò ad ogni vento quanti sono intorno a lui, le sue guardie e tutte le sue truppe, e snuderò dietro a loro la spada. 15 Allora sapranno che io sono il Signore, quando li avrò dispersi fra le genti e li avrò disseminati in paesi stranieri. 16 Tuttavia ne risparmierò alcuni, superstiti alla spada, alla fame e alla peste, perché raccontino tutte le loro scelleratezze alle genti fra le quali andranno e anch'esse sappiano che io sono il Signore».
17 Mi fu rivolta ancora questa parola del Signore: 18 «Figlio dell'uomo, mangia il pane con paura e bevi l'acqua con trepidazione e con angoscia. 19 Al popolo del paese dirai: Così dice il Signore Dio agli abitanti di Gerusalemme, al paese d'Israele: Mangeranno il loro pane nell'angoscia e berranno la loro acqua nella desolazione, perché la loro terra sarà spogliata della sua abbondanza per l'empietà di tutti i suoi abitanti. 20 Le città popolose saranno distrutte e la campagna ridotta a un deserto: saprete che io sono il Signore».
21 Mi fu ancora rivolta questa parola del Signore: 22 «Figlio dell'uomo, che cos'è questo proverbio che si va ripetendo nel paese di Israele: Passano i giorni e ogni visione svanisce? 23 Ebbene, riferisci loro: Così dice il Signore Dio: Farò cessare questo proverbio e non si sentirà più ripetere in Israele; anzi riferisci loro: Si avvicinano i giorni in cui si avvererà ogni visione.
24 Infatti non ci sarà più visione falsa, né predizione fallace in mezzo agli Israeliti, 25 perché io, il Signore, parlerò e attuerò senza indugio la parola che ho detta. Anzi, ai vostri giorni, o genìa di ribelli, pronunzierò una parola e l'attuerò: parola del Signore Dio».
26 Mi fu rivolta ancora questa parola del Signore: 27 «Figlio dell'uomo, ecco, gli Israeliti van dicendo: La visione che costui vede è per i giorni futuri; costui predice per i tempi lontani. 28 Ebbene, riferisci loro: Dice il Signore Dio: Non sarà ritardata più a lungo ogni mia parola: la parola che dirò l'eseguirò. Oracolo del Signore Dio».

13,1 Mi fu rivolta ancora questa parola del Signore: 2 «Figlio dell'uomo, profetizza contro i profeti d'Israele, profetizza e di' a coloro che profetizzano secondo i propri desideri: Udite la parola del Signore: 3 Così dice il Signore Dio:
Guai ai profeti stolti, che seguono il loro spirito senza avere avuto visioni. 4 Come sciacalli fra le macerie, tali sono i tuoi profeti, Israele. 5 Voi non siete saliti sulle brecce e non avete costruito alcun baluardo in difesa degli Israeliti, perché potessero resistere al combattimento nel giorno del Signore. 6 Hanno avuto visioni false, vaticini menzogneri coloro che dicono: Oracolo del Signore, mentre il Signore non li ha inviati. Eppure confidano che si avveri la loro parola! 7 Non avete forse avuto una falsa visione e preannunziato vaticini bugiardi, quando dite: Parola del Signore, mentre io non vi ho parlato? 8 Pertanto dice il Signore Dio: Poiché voi avete detto il falso e avuto visioni bugiarde, eccomi dunque contro di voi, dice il Signore Dio. 9 La mia mano sarà sopra i profeti dalle false visioni e dai vaticini bugiardi; non avranno parte nell'assemblea del mio popolo, non saranno scritti nel libro d'Israele e non entreranno nel paese d'Israele: saprete che io sono il Signore Dio, 10 poiché ingannano il mio popolo dicendo: Pace! e la pace non c'è; mentre egli costruisce un muro, ecco essi lo intonacano di mota. 11 Di' a quegli intonacatori di mota: Cadrà! Scenderà una pioggia torrenziale, una grandine grossa, si scatenerà un uragano 12 ed ecco, il muro è abbattuto. Allora non vi sarà forse domandato: Dov'è la calcina con cui lo avevate intonacato? 13 Perciò dice il Signore Dio: Con ira scatenerò un uragano, per la mia collera cadrà una pioggia torrenziale, nel mio furore per la distruzione cadrà grandine come pietre; 14 demolirò il muro che avete intonacato di mota, lo atterrerò e le sue fondamenta rimarranno scoperte; esso crollerà e voi perirete insieme con esso e saprete che io sono il Signore.
15 Quando avrò sfogato l'ira contro il muro e contro coloro che lo intonacarono di mota, io vi dirò: Il muro non c'è più e neppure gli intonacatori, 16 i profeti d'Israele che profetavano su Gerusalemme e vedevano per essa una visione di pace, mentre non vi era pace. Oracolo del Signore.
17 Ora tu, figlio dell'uomo, rivolgiti alle figlie del tuo popolo che profetizzano secondo i loro desideri e profetizza contro di loro. 18 Dirai loro: Dice il Signore Dio: Guai a quelle che cuciono nastri magici a ogni polso e preparano veli per le teste di ogni grandezza per dar la caccia alle persone. Pretendete forse di dare la caccia alla gente del mio popolo e salvare voi stesse? 19 Voi mi avete disonorato presso il mio popolo per qualche manciata d'orzo e per un tozzo di pane, facendo morire chi non doveva morire e facendo vivere chi non doveva vivere, ingannando il mio popolo che crede alle menzogne.
20 Perciò dice il Signore Dio: Eccomi contro i vostri nastri magici con i quali voi date la caccia alla gente come a uccelli; li strapperò dalle vostre braccia e libererò la gente che voi avete catturato come uccelli. 21 Straccerò i vostri veli e libererò il mio popolo dalle vostre mani e non sarà più una preda in mano vostra; saprete così che io sono il Signore. 22 Voi infatti avete rattristato con menzogne il cuore del giusto, mentre io non l'avevo rattristato e avete rafforzato il malvagio perché non desistesse dalla sua vita malvagia e vivesse. 23 Per questo non avrete più visioni false, né più spaccerete incantesimi: libererò il mio popolo dalle vostre mani e saprete che io sono il Signore».

14,1 Vennero a trovarmi alcuni anziani d'Israele e sedettero dinanzi a me. 2 Mi fu rivolta allora questa parola del Signore: 3 «Figlio dell'uomo, questi uomini hanno posto idoli nel loro cuore e tengono fisso lo sguardo all'occasione della loro iniquità appena si mostri. Mi lascerò interrogare da loro? 4 Parla quindi e di' loro: Dice il Signore Dio: Qualunque Israelita avrà innalzato i suoi idoli nel proprio cuore e avrà rivolto lo sguardo all'occasione della propria iniquità e verrà dal profeta, gli risponderò io, il Signore, riguardo alla moltitudine dei suoi idoli, 5 per raggiungere al cuore gli Israeliti, che si sono allontanati da me a causa di tutti i loro idoli. 6 Riferisci pertanto al popolo d'Israele: Dice il Signore Dio: Convertitevi, abbandonate i vostri idoli e distogliete la faccia da tutte le vostre immondezze, 7 poiché a qualunque Israelita e a qualunque straniero abitante in Israele, che si allontana da me e innalza nel suo cuore i suoi idoli e rivolge lo sguardo all'occasione della propria iniquità e poi viene dal profeta a consultarmi, risponderò io, il Signore, da me stesso. 8 Distoglierò la faccia da costui e ne farò un esempio e un proverbio, e lo sterminerò dal mio popolo: saprete così che io sono il Signore.
9 Se un profeta si lascia sedurre e fa una profezia, io, il Signore, ho sedotto quel profeta: stenderò la mano contro di lui e lo cancellerò dal mio popolo Israele. 10 Ambedue porteranno la pena della loro iniquità. La pena di chi consulta sarà uguale a quella del profeta, 11 perché gli Israeliti non vadano più errando lontano da me, né più si contaminino con tutte le loro prevaricazioni: essi saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio. Parola del Signore».
12 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 13 «Figlio dell'uomo, se un paese pecca contro di me e si rende infedele, io stendo la mano sopra di lui e gli tolgo la riserva del pane e gli mando contro la fame e stèrmino uomini e bestie; 14 anche se nel paese vivessero questi tre uomini: Noè, Daniele e Giobbe, essi con la loro giustizia salverebbero solo se stessi, dice il Signore Dio. 15 Oppure se io infestassi quel paese di bestie feroci, che lo privassero dei suoi figli e ne facessero un deserto che nessuno potesse attraversare a causa delle bestie feroci, 16 anche se in mezzo a quella terra ci fossero questi tre uomini, giuro com'è vero ch'io vivo, dice il Signore Dio: non salverebbero né figli né figlie, soltanto loro si salverebbero, ma la terra sarebbe un deserto.
17 Oppure, se io mandassi la spada contro quel paese e dicessi: Spada, percorri quel paese; e sterminassi uomini e bestie, 18 anche se in mezzo a quel paese ci fossero questi tre uomini, giuro com'è vero ch'io vivo, dice il Signore: non salverebbero né figli né figlie, soltanto loro si salverebbero.
19 Oppure, se io mandassi la peste contro quella terra e sfogassi nella strage lo sdegno e sterminassi uomini e bestie, 20 anche se in mezzo a quella terra ci fossero Noè, Daniele e Giobbe, giuro com'è vero ch'io vivo, dice il Signore Dio: non salverebbero né figli né figlie, soltanto essi si salverebbero per la loro giustizia.
21 Dice infatti il Signore Dio: Quando manderò contro Gerusalemme i miei quattro tremendi castighi: la spada, la fame, le bestie feroci e la peste, per estirpare da essa uomini e bestie, 22 ecco vi sarà in mezzo un residuo che si metterà in salvo con i figli e le figlie. Essi verranno da voi perché vediate la loro condotta e le loro opere e vi consoliate del male che ho mandato contro Gerusalemme, di quanto ho mandato contro di lei. 23 Essi vi consoleranno quando vedrete la loro condotta e le loro opere e saprete che non invano ho fatto quello che ho fatto in mezzo a lei». Parola del Signore Dio.

15,1 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2 «Figlio dell'uomo, che pregi ha il legno della vite di fronte a tutti gli altri legni della foresta?
3 Si adopera forse quel legno per farne un oggetto?
Ci si fa forse un piolo per attaccarci qualcosa?
4 Ecco, lo si getta sul fuoco a bruciare,
il fuoco ne divora i due capi
e anche il centro è bruciacchiato.
Potrà essere utile a qualche lavoro?
5 Anche quand'era intatto,
non serviva a niente:
ora, dopo che il fuoco lo ha divorato,
l'ha bruciato,
ci si ricaverà forse qualcosa?
6 Perciò così dice il Signore Dio:
Come il legno della vite
fra i legnami della foresta
io l'ho messo sul fuoco a bruciare,
così tratterò gli abitanti di Gerusalemme.
7 Volgerò contro di loro la faccia.
Da un fuoco sono scampati,
ma un fuoco li divorerà!
Allora saprete che io sono il Signore
quando volgerò contro di loro la faccia
8 e renderò il paese deserto,
poiché sono stati infedeli»,
dice il Signore Dio.

16,1 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2 «Figlio dell'uomo, fa' conoscere a Gerusalemme tutti i suoi abomini. 3 Dirai loro: Così dice il Signore Dio a Gerusalemme: Tu sei, per origine e nascita, del paese dei Cananei; tuo padre era Amorreo e tua madre Hittita. 4 Alla tua nascita, quando fosti partorita, non ti fu tagliato l'ombelico e non fosti lavata con l'acqua per purificarti; non ti fecero le frizioni di sale, né fosti avvolta in fasce. 5 Occhio pietoso non si volse su di te per farti una sola di queste cose e usarti compassione, ma come oggetto ripugnante fosti gettata via in piena campagna, il giorno della tua nascita.
6 Passai vicino a te e ti vidi mentre ti dibattevi nel sangue e ti dissi: Vivi nel tuo sangue 7 e cresci come l'erba del campo. Crescesti e ti facesti grande e giungesti al fiore della giovinezza: il tuo petto divenne fiorente ed eri giunta ormai alla pubertà; ma eri nuda e scoperta.
8 Passai vicino a te e ti vidi; ecco, la tua età era l'età dell'amore; io stesi il lembo del mio mantello su di te e coprii la tua nudità; giurai alleanza con te, dice il Signore Dio, e divenisti mia. 9 Ti lavai con acqua, ti ripulii del sangue e ti unsi con olio; 10 ti vestii di ricami, ti calzai di pelle di tasso, ti cinsi il capo di bisso e ti ricoprii di seta; 11 ti adornai di gioielli: ti misi braccialetti ai polsi e una collana al collo: 12 misi al tuo naso un anello, orecchini agli orecchi e una splendida corona sul tuo capo. 13 Così fosti adorna d'oro e d'argento; le tue vesti eran di bisso, di seta e ricami; fior di farina e miele e olio furono il tuo cibo; diventasti sempre più bella e giungesti fino ad esser regina. 14 La tua fama si diffuse fra le genti per la tua bellezza, che era perfetta, per la gloria che io avevo posta in te, parola del Signore Dio.
15 Tu però, infatuata per la tua bellezza e approfittando della tua fama, ti sei prostituita concedendo i tuoi favori ad ogni passante. 16 Prendesti i tuoi abiti per adornare a vari colori le alture su cui ti prostituivi. 17 Con i tuoi splendidi gioielli d'oro e d'argento, che io ti avevo dati, facesti immagini umane e te ne servisti per peccare; 18 poi tu le adornasti con le tue vesti ricamate e davanti a quelle immagini presentasti il mio olio e i miei profumi. 19 Il pane che io ti avevo dato, il fior di farina, l'olio e il miele di cui ti nutrivo ponesti davanti ad esse come offerta di soave odore. Oracolo del Signore Dio.
20 Prendesti i figli e le figlie che mi avevi generati e li sacrificasti loro in cibo. Erano forse poca cosa le tue infedeltà? 21 Immolasti i miei figli e li offristi a loro, facendoli passare per il fuoco. 22 Fra tutte le tue nefandezze e infedeltà non ti ricordasti del tempo della tua giovinezza, quando eri nuda e ti dibattevi nel sangue! 23 Ora, dopo tutta la tua perversione, guai, guai a te! Oracolo del Signore Dio. 24 In ogni piazza ti sei fabbricata un tempietto e costruita una altura; 25 ad ogni crocicchio ti sei fatta un altare, disonorando la tua bellezza, offrendo il tuo corpo a ogni passante, moltiplicando le tue prostituzioni. 26 Hai concesso i tuoi favori ai figli d'Egitto, tuoi corpulenti vicini, e hai moltiplicato le tue infedeltà per irritarmi. 27 Ed ecco io ho steso la mano su di te; ho ridotto il tuo cibo e ti ho abbandonato in potere delle tue nemiche, le figlie dei Filistei, che erano disgustate della tua condotta sfrontata.
28 Non ancora sazia, hai concesso i tuoi favori agli Assiri; ma non soddisfatta 29 hai moltiplicato le tue infedeltà nel paese di Canaan, fino nella Caldea: e neppure allora ti sei saziata. 30 Come è stato abbietto il tuo cuore - dice il Signore Dio - facendo tutte queste azioni degne di una spudorata sgualdrina! 31 Quando ti costruivi un postribolo ad ogni crocevia e ti facevi un'altura in ogni piazza, tu non eri come una prostituta in cerca di guadagno, 32 ma come un'adultera che, invece del marito, accoglie gli stranieri! 33 Ad ogni prostituta si dà un compenso, ma tu hai dato il compenso a tutti i tuoi amanti e hai distribuito loro doni perché da ogni parte venissero da te per le tue prostituzioni. 34 Tu hai fatto il contrario delle altre donne, quando ti prostituivi: nessuno è corso dietro a te, mentre tu hai distribuito doni e non ne hai ricevuti, tanto eri pervertita.
35 Perciò, o prostituta, ascolta la parola del Signore. 36 Così dice il Signore Dio: Per le tue ricchezze sperperate, per la tua nudità scoperta nelle prostituzioni con i tuoi amanti e con tutti i tuoi idoli abominevoli, per il sangue dei tuoi figli che hai offerto a loro, 37 ecco, io adunerò da ogni parte tutti i tuoi amanti con i quali sei stata compiacente, coloro che hai amati insieme con coloro che hai odiati, e scoprirò di fronte a loro la tua nudità perché essi la vedano tutta.
38 Ti infliggerò la condanna delle adultere e delle sanguinarie e riverserò su di te furore e gelosia.
39 Ti abbandonerò nelle loro mani e distruggeranno i tuoi postriboli, demoliranno le tue alture; ti spoglieranno delle tue vesti e ti toglieranno i tuoi splendidi ornamenti: ti lasceranno scoperta e nuda. 40 Poi ecciteranno contro di te la folla, ti lapideranno e ti trafiggeranno con la spada. 41 Incendieranno le tue case e sarà fatta giustizia di te sotto gli occhi di numerose donne: ti farò smettere di prostituirti e non distribuirai più doni. 42 Quando avrò saziato il mio sdegno su di te, la mia gelosia si allontanerà da te; mi calmerò e non mi adirerò più. 43 Per il fatto che tu non ti sei ricordata del tempo della tua giovinezza e mi hai provocato all'ira con tutte queste cose, ecco anch'io farò ricadere sul tuo capo le tue azioni, parola del Signore Dio; non accumulerai altre scelleratezze oltre tutti gli altri tuoi abomini.
44 Ecco, ogni esperto di proverbi dovrà dire questo proverbio a tuo riguardo: Quale la madre, tale la figlia. 45 Tu sei la degna figlia di tua madre, che ha abbandonato il marito e i suoi figli: tu sei sorella delle tue sorelle, che hanno abbandonato il marito e i loro figli. Vostra madre era una Hittita e vostro padre un Amorreo. 46 Tua sorella maggiore è Samaria, che con le sue figlie abita alla tua sinistra; tua sorella più piccola è Sòdoma, che con le sue figlie abita alla tua destra. 47 Tu non soltanto hai seguito la loro condotta e agito secondo i loro costumi abominevoli, ma come se ciò fosse stato troppo poco, ti sei comportata peggio di loro in tutta la tua condotta. 48 Per la mia vita - dice il Signore Dio - tua sorella Sòdoma e le sue figlie non fecero quanto hai fatto tu e le tue figlie! 49 Ecco, questa fu l'iniquità di tua sorella Sòdoma: essa e le sue figlie avevano superbia, ingordigia, ozio indolente, ma non stesero la mano al povero e all'indigente: 50 insuperbirono e commisero ciò che è abominevole dinanzi a me: io le vidi e le eliminai. 51 Samaria non ha peccato la metà di quanto hai peccato tu. Tu hai moltiplicato le tue nefandezze più di loro, le tue sorelle, tanto da farle apparire giuste, con tutte le nefandezze che hai commesse.
52 Devi portare anche tu la tua umiliazione, tu che hai giustificato le tue sorelle. Per i tuoi peccati che superano i loro esse sono più giuste di te: anche tu dunque devi essere svergognata e portare la tua umiliazione, perché hai giustificato le tue sorelle. 53 Ma io cambierò le loro sorti: cambierò le sorti di Sòdoma e delle città dipendenti, cambierò le sorti di Samaria e delle città dipendenti; anche le tue sorti muterò in mezzo a loro, 54 perché tu porti la tua umiliazione e tu senta vergogna di quanto hai fatto per consolarle. 55 Tua sorella Sòdoma e le città dipendenti torneranno al loro stato di prima; Samaria e le città dipendenti torneranno al loro stato di prima e anche tu e le città dipendenti tornerete allo stato di prima. 56 Eppure tua sorella Sòdoma non era forse sulla tua bocca al tempo del tuo orgoglio, 57 prima che fosse scoperta la tua malvagità? Perché ora tu sei disprezzata dalle figlie di Aram e da tutte le figlie dei Filistei che sono intorno a te, le quali ti dileggiano da ogni parte? 58 Tu stai scontando la tua scelleratezza e i tuoi abomini. Parola del Signore. 59 Poiché, dice il Signore Dio: Io ho ricambiato a te quello che hai fatto tu, che hai disprezzato il giuramento e violato l'alleanza. 60 Anch'io mi ricorderò dell'alleanza conclusa con te al tempo della tua giovinezza e stabilirò con te un'alleanza eterna. 61 Allora ti ricorderai della tua condotta e ne sarai confusa, quando riceverai le tue sorelle maggiori insieme a quelle più piccole e io le darò a te per figlie, ma non in forza della tua alleanza; 62 io ratificherò la mia alleanza con te e tu saprai che io sono il Signore, 63 perché te ne ricordi e ti vergogni e, nella tua confusione, tu non apra più bocca, quando ti avrò perdonato quello che hai fatto. Parola del Signore Dio».

17,1 Mi fu rivolta ancora questa parola del Signore: 2 «Figlio dell'uomo, proponi un enigma e racconta una parabola agli Israeliti. 3 Tu dirai: Dice il Signore Dio:
Un'aquila grande
dalle grandi ali
e dalle lunghe penne,
folta di piume
dal colore variopinto,
venne sul Libano
e portò via la cima del cedro;
4 stroncò il ramo più alto
e lo portò in un paese di mercanti,
lo depose in una città di negozianti.
5 Scelse un germoglio del paese
e lo depose in un campo da seme;
lungo il corso di grandi acque,
lo piantò come un salice,
6 perché germogliasse
e diventasse una vite estesa,
poco elevata,
che verso l'aquila volgesse i rami
e le radici crescessero sotto di essa.
Divenne una vite,
che fece crescere i tralci
e distese i rami.
7 Ma c'era un'altra aquila grande,
larga di ali,
folta di penne.
Ed ecco quella vite
rivolse verso di lei le radici
e tese verso di lei i suoi tralci,
perché la irrigasse
dall'aiuola dove era piantata.
8 In un campo fertile,
lungo il corso di grandi acque,
essa era piantata,
per metter rami e dar frutto
e diventare una vite magnifica.
9 Riferisci loro: Dice il Signore Dio:
Riuscirà a prosperare?
O non svellerà forse l'aquila le sue radici
e vendemmierà il suo frutto
e seccheranno tutti i tralci che ha messo?
Non ci vorrà un grande sforzo
o molta gente
per svellerla dalle radici.
10 Ecco, essa è piantata:
riuscirà a prosperare?
O non seccherà del tutto
non appena l'avrà sfiorata il vento d'oriente?
Proprio nell'aiuola dove è germogliata, seccherà!».
11 Mi fu rivolta ancora questa parola del Signore: 12 «Parla dunque a quella genìa di ribelli: Non sapete che cosa significa questo? Di' ancora: Ecco, il re di Babilonia è giunto a Gerusalemme, ha preso il re e i prìncipi e li ha trasportati con sé in Babilonia. 13 Si è scelto uno di stirpe reale e ha fatto un patto con lui, obbligandolo con giuramento. Ha deportato i potenti del paese, 14 perché il regno fosse debole e non potesse innalzarsi ed egli osservasse e mantenesse l'alleanza con lui. 15 Ma questi gli si è ribellato e ha mandato messaggeri in Egitto, perché gli fossero dati cavalli e molti soldati. Potrà prosperare, potrà scampare chi ha agito così? Chi ha infranto un patto potrà uscirne senza danno? 16 Per la mia vita, dice il Signore Dio, proprio nel paese del re che gli aveva dato il trono, di cui ha disprezzato il giuramento e infranto l'alleanza, presso di lui, morirà, in Babilonia. 17 Il faraone con le sue grandi forze e il suo ingente esercito non gli sarà di valido aiuto in guerra, quando si eleveranno terrapieni e si costruiranno baluardi per distruggere tante vite umane. 18 Ha disprezzato un giuramento, ha infranto un'alleanza: ecco, aveva dato la mano e poi ha agito in tal modo. Non potrà trovare scampo.
19 Perciò così dice il Signore Dio: Com'è vero ch'io vivo, il mio giuramento che egli ha disprezzato, la mia alleanza che ha infranta li farò ricadere sopra il suo capo. 20 Stenderò su di lui la mia rete e rimarrà preso nel mio laccio. Lo porterò in Babilonia e là lo giudicherò per l'infedeltà commessa contro di me. 21 Tutti i migliori delle sue schiere cadranno di spada e i superstiti saranno dispersi a tutti i venti: così saprete che io, il Signore, ho parlato.
22 Dice il Signore Dio:
Anch'io prenderò dalla cima del cedro,
dalle punte dei suoi rami coglierò un ramoscello
e lo pianterò sopra un monte alto, massiccio;
23 lo pianterò sul monte alto d'Israele.
Metterà rami e farà frutti
e diventerà un cedro magnifico.
Sotto di lui tutti gli uccelli dimoreranno,
ogni volatile all'ombra dei suoi rami riposerà.
24 Sapranno tutti gli alberi della foresta
che io sono il Signore,
che umilio l'albero alto e innalzo l'albero basso;
faccio seccare l'albero verde e germogliare l'albero secco.
Io, il Signore, ho parlato e lo farò».

18,1 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2 «Perché andate ripetendo questo proverbio sul paese d'Israele:
I padri han mangiato l'uva acerba
e i denti dei figli si sono allegati?
3 Com'è vero ch'io vivo, dice il Signore Dio, voi non ripeterete più questo proverbio in Israele. 4 Ecco, tutte le vite sono mie: la vita del padre e quella del figlio è mia; chi pecca morirà.
5 Se uno è giusto e osserva il diritto e la giustizia, 6 se non mangia sulle alture e non alza gli occhi agli idoli della casa d'Israele, se non disonora la moglie del suo prossimo e non si accosta a una donna durante il suo stato di impurità, 7 se non opprime alcuno, restituisce il pegno al debitore, non commette rapina, divide il pane con l'affamato e copre di vesti l'ignudo, 8 se non presta a usura e non esige interesse, desiste dall'iniquità e pronunzia retto giudizio fra un uomo e un altro, 9 se cammina nei miei decreti e osserva le mie leggi agendo con fedeltà, egli è giusto ed egli vivrà, parola del Signore Dio. 10 Ma se uno ha generato un figlio violento e sanguinario che commette qualcuna di tali azioni, 11 mentre egli non le commette, e questo figlio mangia sulle alture, disonora la donna del prossimo, 12 opprime il povero e l'indigente, commette rapine, non restituisce il pegno, volge gli occhi agli idoli, compie azioni abominevoli, 13 presta a usura ed esige gli interessi, egli non vivrà; poiché ha commesso queste azioni abominevoli, costui morirà e dovrà a se stesso la propria morte. 14 Ma, se uno ha generato un figlio che vedendo tutti i peccati commessi dal padre, sebbene li veda, non li commette, 15 non mangia sulle alture, non volge gli occhi agli idoli di Israele, non disonora la donna del prossimo, 16 non opprime alcuno, non trattiene il pegno, non commette rapina, dà il pane all'affamato e copre di vesti l'ignudo, 17 desiste dall'iniquità, non presta a usura né a interesse, osserva i miei decreti, cammina secondo le mie leggi, costui non morirà per l'iniquità di suo padre, ma certo vivrà. 18 Suo padre invece, che ha oppresso e derubato il suo prossimo, che non ha agito bene in mezzo al popolo, morirà per la sua iniquità.
19 Voi dite: Perché il figlio non sconta l'iniquità del padre? Perché il figlio ha agito secondo giustizia e rettitudine, ha osservato tutti i miei comandamenti e li ha messi in pratica, perciò egli vivrà.
20 Colui che ha peccato e non altri deve morire; il figlio non sconta l'iniquità del padre, né il padre l'iniquità del figlio. Al giusto sarà accreditata la sua giustizia e al malvagio la sua malvagità.
21 Ma se il malvagio si ritrae da tutti i peccati che ha commessi e osserva tutti i miei decreti e agisce con giustizia e rettitudine, egli vivrà, non morirà. 22 Nessuna delle colpe commesse sarà ricordata, ma vivrà per la giustizia che ha praticata.
23 Forse che io ho piacere della morte del malvagio - dice il Signore Dio - o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva?
24 Ma se il giusto si allontana dalla giustizia e commette l'iniquità e agisce secondo tutti gli abomini che l'empio commette, potrà egli vivere? Tutte le opere giuste da lui fatte saranno dimenticate; a causa della prevaricazione in cui è caduto e del peccato che ha commesso, egli morirà.
25 Voi dite: Non è retto il modo di agire del Signore.
Ascolta dunque, popolo d'Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra? 26 Se il giusto si allontana dalla giustizia per commettere l'iniquità e a causa di questa muore, egli muore appunto per l'iniquità che ha commessa. 27 E se l'ingiusto desiste dall'ingiustizia che ha commessa e agisce con giustizia e rettitudine, egli fa vivere se stesso. 28 Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà. 29 Eppure gli Israeliti van dicendo: Non è retta la via del Signore. O popolo d'Israele, non sono rette le mie vie o piuttosto non sono rette le vostre?
30 Perciò, o Israeliti, io giudicherò ognuno di voi secondo la sua condotta. Oracolo del Signore Dio. Convertitevi e desistete da tutte le vostre iniquità, e l'iniquità non sarà più causa della vostra rovina. 31 Liberatevi da tutte le iniquità commesse e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo. Perché volete morire, o Israeliti? 32 Io non godo della morte di chi muore. Parola del Signore Dio. Convertitevi e vivrete».

19,1 Intona ora un lamento sui capi d'Israele 2 dicendo:
«Che cos'era tua madre?
Una leonessa fra leoni.
Accovacciata in mezzo ai leoni
allevava i suoi cuccioli.
3 Essa innalzò uno dei cuccioli
che divenne leone,
imparò a sbranare la preda,
a divorare gli uomini.
4 Ma contro di lui le genti fecero lega,
restò preso nella loro fossa
e in catene fu condotto in Egitto.
5 Quando essa vide che era lunga l'attesa
e delusa la sua speranza,
prese un altro cucciolo
e ne fece un leoncino.
6 Egli se ne andava e veniva fra i leoni,
divenuto leoncello,
e imparò a sbranare la preda,
a divorare gli uomini.
7 Penetrò nei loro palazzi,
devastò le loro città.
Il paese e i suoi abitanti
sbigottivano al rumore del suo ruggito.
8 Lo assalirono le genti,
le contrade all'intorno;
tesero un laccio contro di lui
e restò preso nella loro fossa.
9 Lo chiusero in una gabbia,
lo condussero in catene al re di Babilonia
e lo misero in una prigione,
perché non se ne sentisse la voce sui monti d'Israele.
10 Tua madre era come una vite
piantata vicino alle acque.
Era rigogliosa e frondosa
per l'abbondanza dell'acqua;
11 ebbe rami robusti
buoni per scettri regali;
il suo fusto si elevò
in mezzo agli arbusti
mirabile per la sua altezza
e per l'abbondanza dei suoi rami.
12 Ma essa fu sradicata con furore
e gettata a terra;
il vento d'oriente la disseccò,
disseccò i suoi frutti;
il suo ramo robusto inaridì
e il fuoco lo divorò.
13 Ora è trapiantata nel deserto,
in una terra secca e riarsa;
14 un fuoco uscì da un suo ramo,
divorò tralci e frutti
ed essa non ha più alcun ramo robusto,
uno scettro per dominare».
Questo è un lamento e come lamento è passato nell'uso.

20,1 Il dieci del quinto mese, anno settimo, alcuni anziani d'Israele vennero a consultare il Signore e sedettero davanti a me. 2 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 3 «Figlio dell'uomo, parla agli anziani d'Israele e di' loro: Dice il Signore Dio: Venite voi per consultarmi? Com'è vero ch'io vivo, non mi lascerò consultare da voi. Oracolo del Signore Dio. 4 Vuoi giudicarli? Li vuoi giudicare, figlio dell'uomo? Mostra loro gli abomini dei loro padri. 5 Di' loro: Dice il Signore Dio: Quando io scelsi Israele e alzai la mano e giurai per la stirpe della casa di Giacobbe, apparvi loro nel paese d'Egitto e giurai per loro dicendo: Io, il Signore, sono vostro Dio. 6 Allora alzai la mano e giurai di farli uscire dal paese d'Egitto e condurli in una terra scelta per loro, stillante latte e miele, che è la più bella fra tutte le terre. 7 Dissi loro: Ognuno getti via gli abomini dei propri occhi e non vi contaminate con gl'idoli d'Egitto: sono io il vostro Dio.
8 Ma essi mi si ribellarono e non mi vollero ascoltare: non gettarono via gli abomini dei propri occhi e non abbandonarono gli idoli d'Egitto. Allora io decisi di riversare sopra di loro il mio furore e di sfogare contro di loro la mia ira, in mezzo al paese d'Egitto. 9 Ma feci diversamente per riguardo al mio nome, perché non fosse profanato agli occhi delle genti in mezzo alle quali si trovavano, poiché avevo dichiarato che li avrei fatti uscire dal paese d'Egitto sotto i loro occhi. 10 Così li feci uscire dall'Egitto e li condussi nel deserto; 11 diedi loro i miei statuti e feci loro conoscere le mie leggi, perché colui che le osserva viva per esse. 12 Diedi loro anche i miei sabati come un segno fra me e loro, perché sapessero che sono io, il Signore, che li santifico.
13 Ma gli Israeliti si ribellarono contro di me nel deserto: essi non camminarono secondo i miei decreti, disprezzarono le mie leggi, che bisogna osservare perché l'uomo viva, e violarono sempre i miei sabati. Allora io decisi di riversare su di loro il mio sdegno nel deserto e di sterminarli.
14 Ma agii diversamente per il mio nome, perché non fosse profanato agli occhi delle genti di fronte alle quali io li avevo fatti uscire. 15 Avevo giurato su di loro nel deserto che non li avrei più condotti nella terra che io avevo loro assegnato, terra stillante latte e miele, la più bella fra tutte le terre, 16 perché avevano disprezzato i miei comandamenti, non avevano seguito i miei statuti e avevano profanato i miei sabati, mentre il loro cuore si era attaccato ai loro idoli. 17 Tuttavia il mio occhio ebbe pietà di loro e non li distrussi, non li sterminai tutti nel deserto.
18 Dissi ai loro figli nel deserto: Non seguite le regole dei vostri padri, non osservate le loro leggi, non vi contaminate con i loro idoli: 19 sono io, il Signore, il vostro Dio. Camminate secondo i miei decreti, osservate le mie leggi e mettetele in pratica. 20 Santificate i miei sabati e siano un segno fra me e voi, perché si sappia che sono io, il Signore vostro Dio.
21 Ma anche i figli mi si ribellarono, non camminarono secondo i miei decreti, non osservarono e non misero in pratica le mie leggi, che danno la vita a chi le osserva; profanarono i miei sabati. Allora io decisi di riversare il mio sdegno su di loro e di sfogare contro di essi l'ira nel deserto.
22 Ma ritirai la mano e feci diversamente per riguardo al mio nome, perché non fosse profanato agli occhi delle genti, alla cui presenza io li avevo fatti uscire. 23 E nel deserto giurai loro, alzando la mia mano, che li avrei dispersi fra le genti e disseminati in paesi stranieri, 24 perché non avevano praticato le mie leggi, anzi, avevano disprezzato i miei decreti, profanato i miei sabati e i loro occhi erano sempre rivolti agli idoli dei loro padri.
25 Allora io diedi loro perfino statuti non buoni e leggi per le quali non potevano vivere. 26 Feci sì che si contaminassero nelle loro offerte facendo passare per il fuoco ogni loro primogenito, per atterrirli, perché riconoscessero che io sono il Signore. 27 Parla dunque agli Israeliti, figlio dell'uomo, e di' loro: Dice il Signore Dio: Ancora in questo mi offesero i vostri padri agendo con infedeltà verso di me: 28 dopo che io li ebbi introdotti nel paese che, levando la mia mano, avevo giurato di dare loro, essi guardarono ogni colle elevato, ogni albero verde e là fecero i sacrifici e portarono le loro offerte provocatrici: là depositarono i loro profumi soavi e versarono le loro libazioni. 29 Io dissi loro: Che cos'è quest'altura alla quale voi andate? Il nome altura è rimasto fino ai nostri giorni.
30 Ebbene, di' agli Israeliti: Così dice il Signore Dio: Vi contaminate secondo il costume dei vostri padri, vi prostituite secondo i loro abomini, 31 vi contaminate con tutti i vostri idoli fino ad oggi, facendo le vostre offerte e facendo passare per il fuoco i vostri figli e io mi dovrei lasciare consultare da voi, uomini d'Israele? Com'è vero ch'io vivo - parola del Signore Dio - non mi lascerò consultare da voi. 32 E ciò che v'immaginate in cuor vostro non avverrà, mentre voi andate dicendo: Saremo come le genti, come le tribù degli altri paesi che prestano culto al legno e alla pietra. 33 Com'è vero ch'io vivo - parola del Signore Dio - io regnerò su di voi con mano forte, con braccio possente e rovesciando la mia ira. 34 Poi vi farò uscire di mezzo ai popoli e vi radunerò da quei territori dove foste dispersi con mano forte, con braccio possente e con la mia ira traboccante 35 e vi condurrò nel deserto dei popoli e lì a faccia a faccia vi giudicherò. 36 Come giudicai i vostri padri nel deserto del paese di Egitto così giudicherò voi, dice il Signore Dio. 37 Vi farò passare sotto il mio bastone e vi condurrò sotto il giogo dell'alleanza. 38 Separerò da voi i ribelli e quelli che si sono staccati da me; li farò uscire dal paese in cui dimorano, ma non entreranno nel paese d'Israele: così saprete che io sono il Signore. 39 A voi, uomini d'Israele, così dice il Signore Dio: Andate, servite pure ognuno i vostri idoli, ma infine mi ascolterete e il mio santo nome non profanerete più con le vostre offerte, con i vostri idoli; 40 poiché sul mio monte santo, sull'alto monte d'Israele - oracolo del Signore Dio - mi servirà tutta la casa d'Israele, tutta riunita in quel paese; là mi saranno graditi e là richiederò le vostre offerte, le primizie dei vostri doni in qualunque forma me li consacrerete. 41 Io vi accetterò come soave profumo, quando vi avrò liberati dai popoli e vi avrò radunati dai paesi nei quali foste dispersi: mi mostrerò santo in voi agli occhi delle genti.
42 Allora voi saprete che io sono il Signore, quando vi condurrò nel paese d'Israele, nel paese che alzando la mia mano giurai di dare ai vostri padri. 43 Là vi ricorderete della vostra condotta, di tutti i misfatti dei quali vi siete macchiati, e proverete disgusto di voi stessi, per tutte le malvagità che avete commesse. 44 Allora saprete che io sono il Signore, quando agirò con voi per l'onore del mio nome e non secondo la vostra malvagia condotta e i vostri costumi corrotti, uomini d'Israele». Parola del Signore Dio.

21,1 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2 «Figlio dell'uomo, volgi la faccia verso il mezzogiorno, parla alla regione australe e predici contro la selva del mezzogiorno. 3 Dirai alla selva del mezzogiorno: Ascolta la parola del Signore: Dice il Signore Dio: Ecco, io accenderò in te un fuoco che divorerà in te ogni albero verde e ogni albero secco: la fiamma ardente non si spegnerà e ogni sembiante sarà bruciato dal mezzogiorno al settentrione. 4 Ogni vivente vedrà che io, il Signore, l'ho incendiato e non si spegnerà».
5 Io dissi: «Ah! Signore Dio, essi vanno dicendo di me: Non è forse costui uno che racconta delle favole?».
6 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 7 «Figlio dell'uomo, volgi la faccia verso Gerusalemme e parla contro i suoi santuari, predici contro il paese d'Israele. 8 Tu riferirai al paese d'Israele: Così dice il Signore Dio: Eccomi contro di te. Sguainerò la spada e ucciderò in te il giusto e il peccatore. 9 Se ucciderò in te il giusto e il peccatore, significa che la spada sguainata sarà contro ogni carne, dal mezzogiorno al settentrione. 10 Così ogni vivente saprà che io, il Signore, ho sguainato la spada ed essa non rientrerà nel fodero. 11 Tu, figlio dell'uomo, piangi: piangi davanti a loro con il cuore infranto e pieno d'amarezza. 12 Quando ti domanderanno: Perché piangi?, risponderai: Perché è giunta la notizia che il cuore verrà meno, le mani s'indeboliranno, lo spirito sarà costernato, le ginocchia vacilleranno. Ecco è giunta e si compie». Parola del Signore Dio. 13 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 14 «Figlio dell'uomo, profetizza e di' loro: Così dice il Signore Dio:
Spada, spada aguzza e affilata,
15 aguzza per scannare, affilata per lampeggiare!
16 L'ha fatta affilare perché la si impugni,
l'ha aguzzata e affilata
per darla in mano al massacratore!
17 Grida e lamèntati, o figlio dell'uomo,
perché essa pesa sul mio popolo,
su tutti i prìncipi d'Israele:
essi cadranno di spada insieme con il mio popolo.
Perciò battiti il fianco,
18 perché è una prova:
che cosa accadrebbe se nemmeno un bastone sprezzante ci fosse?
Parola del Signore Dio.
19 Tu, o figlio dell'uomo,
predici e batti le mani:
la spada si raddoppi e si triplichi,
è la spada dei massacri,
la grande spada del massacro che li circonda.
20 Perché i cuori si struggano e si moltiplichino le
vittime,
ho messo ad ogni porta la punta della spada,
fatta per lampeggiare, affilata per il massacro.
21 Volgiti a destra, volgiti a sinistra,
ovunque si diriga la tua lama.
22 Anch'io batterò le mani e sazierò la mia ira.
Io, il Signore, ho parlato».
23 Mi fu rivolta questa parola del Signore:
24 «Figlio dell'uomo, traccia due strade per il passaggio della spada del re di Babilonia; proverranno tutte e due dallo stesso paese; tu metti un segnale a capo della strada che conduce nella città. 25 Traccia la strada per cui la spada giunga a Rabbà degli Ammoniti e in Giuda, a Gerusalemme nella città fortificata. 26 Infatti il re di Babilonia è fermo al bivio, all'inizio delle due strade, per interrogare le sorti: agita le frecce, interroga gli dèi domestici, osserva il fegato. 27 Nella sua destra è uscito il responso: Gerusalemme, per porre contro di essa gli arieti, per farle udire l'ordine del massacro, echeggiare grida di guerra, disporre gli arieti contro le sue porte, innalzare terrapieni, costruire trincee.
28 Ma questo non è che un vano presagio agli occhi di quelli che hanno fatto loro solenni giuramenti. Egli però ricorda loro l'iniquità per cui saranno catturati». 29 Perciò dice il Signore: «Poiché voi avete fatto ricordare le vostre iniquità, rendendo manifeste le vostre trasgressioni e palesi i vostri peccati in tutto il vostro modo di agire, poiché ve ne vantate, voi resterete presi al laccio. 30 A te, sconsacrato, empio principe d'Israele, di cui è giunto il giorno con il tempo della tua iniquità finale, 31 così dice il Signore Dio: Deponi il turbante e togliti la corona: tutto sarà cambiato: ciò che è basso sarà elevato e ciò che è alto sarà abbassato. 32 In rovina, in rovina, in rovina la ridurrò e non si rialzerà più finché non giunga colui al quale appartiene di diritto e al quale io la darò».
33 Tu, figlio dell'uomo, profetizza e annunzia: «Così dice il Signore Dio agli Ammoniti e riguardo ai loro insulti. Di' dunque: La spada, la spada è sguainata per la strage, è affilata per sterminare, per lampeggiare, 34 mentre tu hai false visioni e ti si predicono sorti bugiarde, la spada sarà messa alla gola degli empi perversi, il cui giorno è venuto, al colmo della loro malvagità.
35 Rimettila nel fodero. Nel luogo stesso in cui tu fosti creato, nella terra stessa in cui sei nato, io ti giudicherò; 36 rovescerò su di te il mio sdegno, contro di te soffierò nel fuoco della mia ira e ti abbandonerò in mano di uomini violenti, portatori di distruzione. 37 Sarai preda del fuoco, del tuo sangue sarà intrisa la terra, non ti si ricorderà più perché io, il Signore, ho parlato».

22,1 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2 «Tu, figlio dell'uomo, forse non giudicherai, non giudicherai tu la città sanguinaria? Mostrale tutti i suoi abomini. 3 Tu riferirai: Dice il Signore Dio: O città che sparge il sangue in mezzo a se stessa, perché giunga il suo tempo, e fabbrica a suo danno idoli con cui contaminarsi! 4 Per il sangue che hai sparso, ti sei resa colpevole e ti sei contaminata con gli idoli che hai fabbricato: hai affrettato il tuo giorno, sei giunta al termine dei tuoi anni. Ti renderò perciò l'obbrobrio dei popoli e lo scherno di tutta la terra. 5 I vicini e i lontani si faran beffe di te o città infamata e piena di disordini. 6 Ecco in te i prìncipi d'Israele, ognuno secondo il suo potere, intenti a spargere sangue. 7 In te si disprezza il padre e la madre, in te si maltratta il forestiero, in te si opprime l'orfano e la vedova. 8 Hai disprezzato i miei santuari, hai profanato i miei sabati. 9 Vi sono in te calunniatori che versano il sangue. C'è in te chi banchetta sui monti e chi commette scelleratezze. 10 In te si hanno rapporti col proprio padre, in te si giace con la donna in stato di mestruazione. 11 Uno reca oltraggio alla donna del prossimo, l'altro contamina con incesto la nuora, altri viola la sorella, figlia del padre. 12 In te si ricevono doni per spargere il sangue, tu presti a interesse e a usura, spogli con la violenza il tuo prossimo e di me ti dimentichi. Oracolo del Signore Dio.
13 Ecco, io batto le mani per le frodi che hai commesse e per il sangue che è versato in mezzo a te. 14 Reggerà il tuo cuore e saranno forti le mani per i giorni che io ti preparo? Io, il Signore, l'ho detto e lo farò; 15 ti disperderò fra le nazioni e ti disseminerò in paesi stranieri; ti purificherò della tua immondezza, 16 poi ti riprenderò in eredità davanti alle nazioni e tu saprai che io sono il Signore».
17 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 18 «Figlio dell'uomo, gli Israeliti si son cambiati in scoria per me; sono tutti rame, stagno, ferro e piombo dentro un crogiuolo: sono scoria di argento. 19 Perciò così dice il Signore: Poiché vi siete tutti cambiati in scoria, io vi radunerò dentro Gerusalemme. 20 Come si mette insieme argento, rame, ferro, piombo, stagno dentro un crogiuolo e si soffia nel fuoco per fonderli, così io, con ira e con sdegno, vi metterò tutti insieme e vi farò fondere; 21 vi radunerò, contro di voi soffierò nel fuoco del mio sdegno e vi fonderò in mezzo alla città. 22 Come si fonde l'argento nel crogiuolo, così sarete fusi in mezzo ad essa: saprete che io, il Signore, ho riversato il mio sdegno contro di voi».
23 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 24 «Figlio dell'uomo, di' a Gerusalemme: Tu sei una terra non purificata, non lavata da pioggia in un giorno di tempesta. 25 Dentro di essa i suoi prìncipi, come un leone ruggente che sbrana la preda, divorano la gente, s'impadroniscono di tesori e ricchezze, moltiplicano le vedove in mezzo ad essa. 26 I suoi sacerdoti violano la mia legge, profanano le cose sante. Non fanno distinzione fra il sacro e il profano, non insegnano a distinguere fra puro e impuro, non osservano i miei sabati e io sono disonorato in mezzo a loro. 27 I suoi capi in mezzo ad essa sono come lupi che dilaniano la preda, versano il sangue, fanno perire la gente per turpi guadagni. 28 I suoi profeti hanno come intonacato tutti questi delitti con false visioni e oracoli fallaci e vanno dicendo: Così parla il Signore Dio, mentre invece il Signore non ha parlato. 29 Gli abitanti della campagna commettono violenze e si danno alla rapina, calpestano il povero e il bisognoso, maltrattano il forestiero, contro ogni diritto. 30 Io ho cercato fra loro un uomo che costruisse un muro e si ergesse sulla breccia di fronte a me, per difendere il paese perché io non lo devastassi, ma non l'ho trovato. 31 Io rovescerò su di essi il mio sdegno: li consumerò con il fuoco della mia collera: la loro condotta farò ricadere sulle loro teste». Oracolo del Signore Dio.

23,1 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2 «Figlio dell'uomo, vi erano due donne, figlie della stessa madre, 3 le quali si erano prostituite in Egitto fin dalla loro giovinezza, dove venne profanato il loro petto e oppresso il loro seno verginale. 4 Esse si chiamano Oolà la maggiore e Oolibà la più piccola, sua sorella. L'una e l'altra divennero mie e partorirono figli e figlie. Oolà è Samaria e Oolibà è Gerusalemme. 5 Oolà mentre era mia si dimostrò infedele: arse d'amore per i suoi spasimanti, gli Assiri suoi vicini, 6 vestiti di porpora, prìncipi e governatori, tutti giovani attraenti, cavalieri montati su cavalli. 7 Concesse loro i suoi favori, al fiore degli Assiri, e si contaminò con gli idoli di coloro dei quali si era innamorata. 8 Non rinunciò alle sue relazioni amorose con gli Egiziani, i quali avevano abusato di lei nella sua giovinezza, avevano profanato il suo seno verginale, sfogando su di lei la loro libidine. 9 Per questo l'ho data in mano ai suoi amanti, in mano agli Assiri, dei quali si era innamorata. 10 Essi scoprirono la sua nudità, presero i suoi figli e le sue figlie e la uccisero di spada. Divenne così come un monito fra le donne, per la condanna esemplare che essi avevano eseguita su di lei.
11 Sua sorella Oolibà la vide e si corruppe più di lei nei suoi amoreggiamenti; con le sue infedeltà superò la sorella. 12 Spasimò per gli Assiri suoi vicini, prìncipi e capi, vestiti di porpora, cavalieri montati su cavalli, tutti giovani attraenti. 13 Io vidi che si era contaminata e che tutt'e due seguivano la stessa via. 14 Ma essa moltiplicò le prostituzioni. Vide uomini effigiati su una parete, figure di Caldei, disegnati con il minio, 15 con cinture ai fianchi, ampi turbanti in capo, dall'aspetto di grandi capi, rappresentanti i figli di Babilonia, originari di Caldea: 16 essa se ne innamorò non appena li vide e inviò loro messaggeri in Caldea. 17 I figli di Babilonia andarono da lei al letto degli amori e la contaminarono con le loro fornicazioni ed essa si contaminò con loro finché ne fu nauseata. 18 Poiché aveva messo in pubblico le sue tresche e scoperto la sua nudità, anch'io mi allontanai da lei come mi ero allontanato dalla sorella. 19 Ma essa continuò a moltiplicare prostituzioni, ricordando il tempo della sua gioventù, quando si prostituiva in Egitto. 20 Arse di libidine per quegli amanti lussuriosi come asini, libidinosi come stalloni, 21 e così rinnovò l'infamia della sua giovinezza, quando in Egitto veniva profanato il suo petto, oppresso il suo seno verginale. 22 Per questo, Oolibà, così dice il Signore Dio: Ecco, io suscito contro di te gli amanti di cui mi sono disgustato e li condurrò contro di te da ogni parte, 23 i figli di Babilonia e di tutti i Caldei, quelli di Pekòd, di Soa e di Koa e con loro tutti gli Assiri, tutti i giovani attraenti, prìncipi e capi, tutti capitani e cavalieri famosi; 24 verranno contro di te dal settentrione con cocchi e carri e con una moltitudine di popolo e si schiereranno contro di te da ogni parte con scudi grandi e piccoli ed elmi. A loro ho rimesso il giudizio e ti giudicheranno secondo le loro leggi. 25 Scatenerò la mia gelosia contro di te e ti tratteranno con furore: ti taglieranno il naso e gli orecchi e i superstiti cadranno di spada; deporteranno i tuoi figli e le tue figlie e ciò che rimarrà di te sarà preda del fuoco. 26 Ti spoglieranno delle tue vesti e s'impadroniranno dei tuoi gioielli. 27 Metterò fine alle tue scelleratezze e alle tue prostituzioni commesse in Egitto: non alzerai più gli occhi verso di loro, non ricorderai più l'Egitto.
28 Perché così dice il Signore Dio: Ecco, io ti consegno in mano a coloro che tu odii, in mano a coloro di cui sei nauseata. 29 Ti tratteranno con odio e si impadroniranno di tutti i tuoi beni, lasciandoti nuda e scoperta; sarà svelata la turpitudine delle tue scelleratezze, la tua libidine e la tua disonestà. 30 Così sarai trattata perché tu mi hai tradito con le genti, perché ti sei contaminata con i loro idoli. 31 Hai seguito la via di tua sorella, la sua coppa porrò nelle tue mani».
32 Dice il Signore Dio:
«Berrai la coppa di tua sorella,
profonda e larga,
sarai oggetto di derisione e di scherno;
la coppa sarà di grande capacità.
33 Tu sarai colma d'ubriachezza e d'affanno,
coppa di desolazione e di sterminio
era la coppa di tua sorella Samaria.
34 Anche tu la berrai, la vuoterai, ne succhierai i cocci,
ti lacererai il seno,
poiché io ho parlato». Parola del Signore.
35 Perciò dice il Signore Dio: «Poiché tu mi hai dimenticato e mi hai voltato le spalle, sconterai dunque la tua disonestà e le tue dissolutezze!».
36 Il Signore mi disse: «Figlio dell'uomo, non giudicherai tu Oolà e Oolibà? Non mostrerai ad esse i loro abomini? 37 Sono state adultere e le loro mani sono lorde di sangue, hanno commesso adulterio con i loro idoli; perfino i figli che mi avevano partorito, li hanno fatti passare per il fuoco in loro pasto. 38 Ancor questo mi hanno fatto: in quello stesso giorno hanno contaminato il mio santuario e profanato i miei sabati; 39 dopo avere immolato i loro figli ai loro idoli, sono venute in quel medesimo giorno al mio santuario per profanarlo: ecco quello che hanno fatto dentro la mia casa!
40 Si rivolsero anche a uomini di paesi lontani, invitandoli per mezzo di messaggeri, ed essi giunsero. Per loro ti sei lavata, ti sei dipinta gli occhi, ti sei adornata dei tuoi vestiti preziosi, 41 ti sei stesa su un magnifico divano davanti ad una tavola imbandita, su cui hai posto il mio olio, i miei profumi. 42 Si udiva lo strepito di una moltitudine festante di uomini venuti dal deserto, i quali avevano messo braccialetti ai polsi e una corona di gloria sul loro capo. 43 Io pensavo di costei, abituata agli adultèri: Ora costoro si faranno complici delle sue prostituzioni. 44 Infatti entrarono da lei, come si entra da una prostituta: così entrarono da Oolà e da Oolibà, donne di malaffare. 45 Ma uomini retti le giudicheranno come si giudicano le adultere e le assassine. Le loro mani sono lorde di sangue».
46 Dice infatti il Signore Dio: «Si farà venire contro di loro una folla ed esse saranno abbandonate alle malversazioni e al saccheggio. 47 La folla le lapiderà e le farà a pezzi con le spade; ne ucciderà i figli e le figlie e darà alle fiamme le case. 48 Eliminerò così un'infamia dalla terra e tutte le donne impareranno a non commettere infamie simili. 49 Faranno ricadere la vostra infamia su di voi e sconterete i vostri peccati di idolatria: saprete così che io sono il Signore Dio».

24,1 Il dieci del decimo mese, dell'anno nono, mi fu rivolta questa parola del Signore: 2 «Figlio dell'uomo, metti per iscritto la data di oggi, di questo giorno, perché proprio oggi il re di Babilonia punta contro Gerusalemme. 3 Proponi una parabola a questa genìa di ribelli dicendo loro: Così dice il Signore Dio:
Metti su la pentola,
mettila e versavi acqua.
4 Mettici dentro i pezzi di carne,
tutti i pezzi buoni, la coscia e la spalla,
e riempila di ossi scelti;
5 prendi il meglio del gregge.
Mettici sotto la legna e falla bollire molto,
sì che si cuociano dentro anche gli ossi.
6 Poiché dice il Signore Dio:
Guai alla città sanguinaria,
alla pentola arrugginita,
da cui non si stacca la ruggine!
Vuotala pezzo per pezzo, senza fare le parti,
7 poiché il suo sangue è dentro,
lo ha versato sulla nuda roccia,
non l'ha sparso in terra per ricoprirlo di polvere.
8 Per provocare la mia collera,
per farne vendetta,
ha posto il suo sangue
sulla nuda roccia, senza ricoprirlo.
9 Perciò dice il Signore Dio:
Guai alla città sanguinaria!
Anch'io farò grande il rogo.
10 Ammassa la legna,
fa' divampare il fuoco,
fa' consumare la carne,
riducila in poltiglia
e le ossa siano riarse.
11 Vuota la pentola sulla brace,
perché si riscaldi
e il rame si arroventi;
si distrugga la sozzura che c'è dentro
e si consumi la sua ruggine.
12 Quanta fatica!
Ma l'abbondante sua ruggine non si stacca,
non scompare da essa neppure con il fuoco.
13 La tua immondezza è esecrabile: ho cercato di purificarti, ma tu non ti sei lasciata purificare. Perciò dalla tua immondezza non sarai purificata finché non avrò sfogato su di te la mia collera. 14 Io, il Signore, ho parlato! Questo avverrà, lo compirò senza revoca; non avrò né pietà, né compassione. Ti giudicherò secondo la tua condotta e i tuoi misfatti». Oracolo del Signore Dio.
15 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 16 «Figlio dell'uomo ecco, io ti tolgo all'improvviso colei che è la delizia dei tuoi occhi: ma tu non fare il lamento, non piangere, non versare una lacrima. 17 Sospira in silenzio e non fare il lutto dei morti: avvolgiti il capo con il turbante, mettiti i sandali ai piedi, non ti velare fino alla bocca, non mangiare il pane del lutto».
18 La mattina avevo parlato al popolo e la sera mia moglie morì. La mattina dopo feci come mi era stato comandato 19 e la gente mi domandava: «Non vuoi spiegarci che cosa significa quello che tu fai?». 20 Io risposi: «Il Signore mi ha parlato: 21 Annunzia agli Israeliti: Così dice il Signore Dio: Ecco, io faccio profanare il mio santuario, orgoglio della vostra forza, delizia dei vostri occhi e amore delle vostre anime. I figli e le figlie che avete lasciato cadranno di spada. 22 Voi farete come ho fatto io: non vi velerete fino alla bocca, non mangerete il pane del lutto. 23 Avrete i vostri turbanti in capo e i sandali ai piedi: non farete il lamento e non piangerete: ma vi consumerete per le vostre iniquità e gemerete l'uno con l'altro. 24 Ezechiele sarà per voi un segno: quando ciò avverrà, voi farete in tutto come ha fatto lui e saprete che io sono il Signore. 25 Tu, figlio dell'uomo, il giorno in cui toglierò loro la loro fortezza, la gioia della loro gloria, l'amore dei loro occhi, la brama delle loro anime, i loro figli e le loro figlie, 26 allora verrà a te un profugo per dartene notizia. 27 In quel giorno la tua bocca si aprirà per parlare con il profugo, parlerai e non sarai più muto e sarai per loro un segno: essi sapranno che io sono il Signore».

Nuova Riveduta:

Ezechiele 6-24

Distruzione dell'idolatria
De 12:1-7 (Ez 20:27-33; Gr 2:19-20, 28; Le 26:30-41)
6,1 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
2 «Figlio d'uomo, volta la tua faccia verso i monti d'Israele,
profetizza contro di loro,
3 e di': "O monti d'Israele,
ascoltate la parola del Signore, DIO!
Così parla il Signore, DIO,
ai monti e ai colli, ai burroni e alle valli:
Eccomi, io farò venire su di voi la spada
e distruggerò i vostri alti luoghi.
4 I vostri altari saranno devastati,
le vostre colonne solari saranno spezzate,
e farò cadere i vostri cadaveri davanti ai vostri idoli.
5 Disseminerò i cadaveri dei figli d'Israele davanti ai loro idoli,
spargerò le vostre ossa attorno ai vostri altari.
6 Dovunque abitate, le città saranno rese desolate,
gli alti luoghi devastati,
affinché i vostri altari siano desolati e segno di colpa,
i vostri idoli siano infranti e scompaiano,
le vostre colonne solari siano spezzate
e tutte le vostre opere siano spazzate via.
7 I morti cadranno in mezzo a voi,
e voi conoscerete che io sono il SIGNORE.
8 Tuttavia, io vi lascerò un residuo;
poiché avrete alcuni scampati dalla spada in mezzo alle nazioni,
quando sarete dispersi in vari paesi.
9 I vostri superstiti si ricorderanno di me
fra i popoli dove saranno stati deportati,
poiché io spezzerò il loro cuore adultero che si è allontanato da me
e farò piangere i loro occhi che hanno commesso adulterio con i loro idoli;
avranno disgusto di loro stessi,
per i mali che hanno commessi
con tutte le loro abominazioni.
10 Conosceranno che io sono il SIGNORE,
e che non invano li ho minacciati
di far loro questo male.
11 Così parla il Signore, DIO:
"Batti le mani e i piedi, e di': 'Ahimè!'
a causa di tutte le scellerate abominazioni della casa d'Israele,
che cadrà di spada, di fame e di peste.
12 Chi sarà lontano morirà di peste;
chi sarà vicino cadrà di spada;
chi sarà rimasto e sarà assediato, perirà di fame;
io sfogherò così il mio furore su di loro.
13 Voi conoscerete che io sono il SIGNORE,
quando i loro morti saranno in mezzo ai loro idoli,
attorno ai loro altari,
sopra ogni alto colle, su tutte le vette dei monti,
sotto ogni albero verdeggiante, sotto ogni quercia dal folto fogliame,
là dove essi offrivano profumi d'odor soave
a tutti i loro idoli.
14 Io stenderò su di loro la mia mano
e renderò il paese più solitario e desolato
del deserto di Dibla,
dovunque essi abitano;
conosceranno che io sono il SIGNORE"».

Imminenza del castigo
Ez 12:21-28; So 1:14-18
7,1 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
2 «Figlio d'uomo, così parla il Signore, DIO,
riguardo al paese d'Israele: "La fine,
la fine viene sulle quattro estremità del paese!
3 La tua fine è imminente;
io manderò contro di te la mia ira,
ti giudicherò secondo la tua condotta,
ti farò ricadere addosso tutte le tue abominazioni.
4 Il mio occhio ti sarà addosso senza pietà,
io non avrò compassione;
ti farò ricadere addosso la tua condotta,
le tue abominazioni saranno in mezzo a te;
e voi conoscerete che io sono il SIGNORE".
5 Così parla il Signore, DIO:
"Sventura!
ecco viene una sventura!
6 La fine viene, viene la fine! Essa si sveglia per te!
ecco viene!
7 Viene il tuo turno, o abitante del paese!
Il tempo viene, il giorno si avvicina: giorno di tumulto,
e non di grida gioiose su per i monti.
8 Ora, tra breve, io spanderò su di te il mio furore,
sfogherò su di te la mia ira,
ti giudicherò secondo la tua condotta,
ti farò ricadere addosso tutte le tue abominazioni.
9 Il mio occhio sarà senza pietà,
io non avrò compassione;
ti farò ricadere addosso la tua condotta,
le tue abominazioni saranno in mezzo a te,
e voi conoscerete che io sono il SIGNORE, colui che colpisce.
10 Ecco il giorno! ecco viene!
Viene il tuo turno!
La verga è fiorita!
l'orgoglio è sbocciato!
11 La violenza si alza come verga dell'empietà;
nulla più rimane di essi, della loro folla tumultuosa, del loro fracasso,
nulla della loro magnificenza!
12 Giunge il tempo, il giorno si avvicina!
Chi compra non si rallegri,
chi vende non se ne dispiaccia,
perché un'ira ardente è sospesa su tutta la loro moltitudine.
13 Infatti chi vende non tornerà in possesso di ciò che avrà venduto,
anche se fosse tuttora in vita;
poiché la visione contro tutta la loro moltitudine non sarà revocata,
e nessuno potrà con il suo peccato salvare la propria vita.
14 Suona la tromba, tutto è pronto,
ma nessuno va alla battaglia;
infatti la mia ira ardente è sospesa su tutta la loro moltitudine.

Gr 6:22-26; Ez 6
15 Di fuori, la spada; di dentro, la peste e la fame!
Chi è nei campi morirà di spada;
chi è in città sarà divorato dalla fame e dalla peste.
16 Quelli di loro che riusciranno a scampare
staranno su per i monti come le colombe delle valli;
tutti quanti gemendo,
ognuno per la propria iniquità.
17 Tutte le mani diverranno fiacche,
tutte le ginocchia si scioglieranno in acqua.
18 Si vestiranno di sacchi,
lo spavento servirà loro di coperta;
la vergogna sarà su tutti i volti,
avranno tutti il capo rasato.
19 Getteranno il loro argento per le strade,
il loro oro sarà per essi immondizia;
il loro argento e il loro oro non li potranno salvare
nel giorno del furore del SIGNORE;
non potranno saziare la loro fame,
né riempirsi le viscere;
perché furono quelli la causa per cui caddero nella loro iniquità.
20 La bellezza dei loro ornamenti era per loro fonte d'orgoglio;
e ne hanno fatto delle immagini delle loro abominazioni, delle loro divinità esecrande;
perciò io farò in modo che siano per essi una cosa immonda;
21 abbandonerò tutto come preda in mano degli stranieri,
come bottino in mano degli empi della terra,
che lo profaneranno.
22 Allontanerò la mia faccia da loro
e i nemici profaneranno il mio tesoro:
dei briganti vi entreranno e lo profaneranno.
23 Prepara le catene!
poiché questo paese è pieno di assassini,
questa città è piena di violenza.
24 Io farò venire le più malvagie delle nazioni,
che s'impadroniranno delle loro case;
farò venir meno la superbia dei potenti
e i loro santuari saranno profanati.
25 Viene la rovina!
Essi cercheranno la pace, ma non la troveranno.
26 Verrà sventura dopo sventura,
allarme dopo allarme;
chiederanno visioni ai profeti,
ai sacerdoti mancherà la conoscenza della legge,
agli anziani il consiglio.
27 Il re sarà in lutto, il principe rivestito di desolazione,
le mani del popolo del paese tremeranno di spavento.
Io li tratterò secondo la loro condotta,
li giudicherò secondo quanto meritano;
e conosceranno che io sono il SIGNORE"».

Idolatria d'Israele
Ez 1:26-28 (De 5:8-9; 32:16, 21; 2R 21:7)
8,1 Il sesto anno, il quinto giorno del sesto mese, mentre stavo seduto in casa mia e gli anziani di Giuda erano seduti in mia presenza, la mano del Signore, di DIO, cadde su di me.
2 Io guardai, ed ecco una figura d'uomo, che aveva l'aspetto del fuoco; dai fianchi in giù pareva fuoco; e dai fianchi in su aveva un aspetto risplendente, come un bagliore di metallo. 3 Egli stese una forma di mano e mi prese per una ciocca dei miei capelli; lo Spirito mi sollevò fra terra e cielo, e mi trasportò in visioni divine a Gerusalemme, all'ingresso della porta interna che guarda verso il settentrione, dov'era situato l'idolo della gelosia, che provoca gelosia. 4 Ed ecco, là era la gloria del DIO d'Israele, come nella visione che avevo avuta nella valle.
5 Egli mi disse: «Figlio d'uomo, alza ora gli occhi verso il settentrione». Io alzai gli occhi verso il settentrione, ed ecco che al settentrione della porta dell'altare, all'ingresso, stava quell'idolo della gelosia. 6 Egli mi disse: «Figlio d'uomo, vedi ciò che fanno costoro? le grandi abominazioni che la casa d'Israele commette qui, perché io mi allontani dal mio santuario? Ma tu vedrai altre abominazioni ancora più grandi».
7 Egli mi condusse all'ingresso del cortile. Io guardai, ed ecco un buco nel muro. 8 Allora egli mi disse: «Figlio d'uomo, adesso fa' un'apertura nel muro». Quando io ebbi fatto un'apertura nel muro, ecco una porta. 9 Egli mi disse: «Entra, e guarda le scellerate abominazioni che costoro commettono qui». 10 Io entrai, e guardai; ed ecco ogni sorta di figure di rettili e di bestie abominevoli, e tutti gli idoli della casa d'Israele dipinti sul muro tutto attorno; 11 settanta fra gli anziani della casa d'Israele, in mezzo ai quali era Iaazania, figlio di Safan, stavano in piedi davanti a quelli, tenendo ciascuno un turibolo in mano, dal quale saliva il profumo in nuvole d'incenso. 12 Egli mi disse: «Figlio d'uomo, hai visto ciò che gli anziani della casa d'Israele fanno nelle tenebre, ciascuno nelle camere riservate alle sue immagini? Infatti dicono: "Il SIGNORE non ci vede, il SIGNORE ha abbandonato il paese"». 13 Poi mi disse: «Tu vedrai altre abominazioni, ancora più grandi, che costoro commettono».

2R 21:4-5; Gr 7:17-20
14 Mi condusse all'ingresso della porta della casa del SIGNORE, che è verso settentrione; ed ecco là sedevano delle donne che piangevano Tammuz. 15 Egli mi disse: «Hai visto, figlio d'uomo? Tu vedrai abominazioni ancora più grandi di queste».
16 Mi condusse nel cortile della casa del SIGNORE; ed ecco, all'ingresso del tempio del SIGNORE, fra il portico e l'altare, circa venticinque uomini che voltavano le spalle alla casa del SIGNORE, e la faccia verso l'oriente; si prostravano verso l'oriente, davanti al sole. 17 Egli mi disse: «Hai visto, figlio d'uomo? È forse poca cosa per la casa di Giuda commettere le abominazioni che commette qui, perché debba anche riempire il paese di violenza, e tornare sempre a provocare la mia ira? Ecco che s'accostano il ramo al naso. 18 Anch'io agirò con furore; il mio occhio sarà senza pietà; io non avrò misericordia; per quanto gridino ad alta voce ai miei orecchi, io non darò loro ascolto».

Giudizio contro gli idolatri
(Ap 7:2-8; 9:4) 2Cr 36:14-17 (Ml 3:16-18; 4:1-2)
9,1 Poi gridò ad alta voce alle mie orecchie, e disse: «Fate avvicinare quelli che debbono punire la città, e ciascuno abbia in mano la sua arma di distruzione».
2 Ed ecco venire dal lato della porta superiore che guarda verso settentrione sei uomini, ognuno dei quali aveva in mano la sua arma di distruzione. In mezzo a loro c'era un uomo vestito di lino, che aveva un corno da scrivano alla cintura; essi vennero a mettersi di fianco all'altare di bronzo. 3 E la gloria del Dio d'Israele si alzò dal cherubino sul quale stava, e andò verso la soglia della casa. Il SIGNORE chiamò l'uomo vestito di lino, che aveva il calamaio da scrivano alla cintura, e gli disse: 4 «Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme, e fa' un segno sulla fronte degli uomini che sospirano e gemono per tutte le abominazioni che si commettono in mezzo a lei». 5 Agli altri, in modo che io sentissi, disse: «Passate per la città dietro a lui, e colpite; il vostro occhio sia senza pietà, e non abbiate compassione; 6 uccidete, sterminate vecchi, giovani, vergini, bambini e donne, ma non vi avvicinate ad alcuno che porti il segno; cominciate dal mio santuario». Essi cominciarono da quegli anziani che stavano davanti alla casa. 7 Poi egli disse loro: «Contaminate la casa e riempite di cadaveri i cortili! Uscite!» Quelli uscirono, e andarono colpendo per la città.
8 Mentre essi colpivano e io ero rimasto solo, caddi faccia a terra, e gridai: «Ahimè, Signore, DIO, distruggerai forse tutto ciò che è rimasto d'Israele, riversando il tuo furore su Gerusalemme?» 9 Egli mi rispose: «L'iniquità della casa d'Israele e di Giuda è troppo grande; il paese è pieno di sangue, e la città è piena d'ingiustizie; poiché dicono: "Il SIGNORE ha abbandonato il paese, il SIGNORE non vede nulla". 10 Perciò, anche il mio occhio sarà senza pietà, io non avrò compassione, e farò ricadere sul loro capo la loro condotta».
11 Ed ecco, l'uomo vestito di lino, che aveva il calamaio da scrivano alla cintura, venne a fare il suo rapporto, e disse: «Ho fatto come tu mi hai comandato».

La gloria di DIO abbandona il tempio
Am 2:4-5; 2R 25:8-10
10,1 Io guardai, ed ecco, sulla distesa sopra il capo dei cherubini, c'era come una pietra di zaffiro; si vedeva come una specie di trono che stava sopra di loro. 2 Il SIGNORE parlò all'uomo vestito di lino, e disse: «Va' fra le ruote sotto i cherubini, rièmpiti le mani di carboni ardenti tolti in mezzo ai cherubini, e spargili sulla città». Ed egli vi andò in mia presenza.
3 I cherubini stavano al lato destro della casa, quando l'uomo entrò là; la nuvola riempì il cortile interno. 4 La gloria del SIGNORE si alzò sopra i cherubini, movendosi verso la soglia della casa; la casa fu riempita della nuvola; il cortile fu ricolmo dello splendore della gloria del SIGNORE. 5 Il rumore delle ali dei cherubini si udì fino al cortile esterno, simile alla voce del Dio onnipotente quando egli parla.
6 Quando il SIGNORE ebbe dato all'uomo vestito di lino l'ordine di prendere del fuoco in mezzo alle ruote che sono tra i cherubini, quegli venne a fermarsi presso una delle ruote. 7 Uno dei cherubini stese la mano fra gli altri cherubini verso il fuoco che era in mezzo ai cherubini, ne prese e lo mise nelle mani dell'uomo vestito di lino, che lo ricevette, e uscì. 8 Vidi che i cherubini avevano una forma di mano d'uomo sotto le ali.

(Ez 1; 11:22-23) Mt 23:38
9 Io guardai, ed ecco quattro ruote presso i cherubini, una ruota presso ogni cherubino; e le ruote avevano il bagliore di una pietra di crisolito. 10 A vederle, tutte e quattro avevano una medesima forma, come se una ruota fosse in mezzo all'altra. 11 Quando si movevano, si movevano dai loro quattro lati; e movendosi, non si voltavano, ma seguivano la direzione dal luogo verso il quale guardava il capo, e, andando, non si voltavano. 12 Tutto il corpo dei cherubini, i loro dorsi, le loro mani, le loro ali, come pure le ruote, le ruote di tutti e quattro, erano pieni d'occhi tutto attorno. 13 Udii che le ruote erano chiamate «Turbine». 14 Ogni cherubino aveva quattro facce: la prima faccia era una faccia di cherubino; la seconda faccia, una faccia d'uomo; la terza, una faccia di leone; la quarta, una faccia d'aquila. 15 I cherubini si alzarono. Erano gli stessi esseri viventi che avevo visti presso il fiume Chebar. 16 Quando i cherubini si movevano, anche le ruote si movevano accanto a loro; e quando i cherubini spiegavano le ali per alzarsi da terra, anche le ruote non deviavano dal loro lato. 17 Quando quelli si fermavano, anche queste si fermavano; quando quelli s'innalzavano, anche queste s'innalzavano con loro, perché lo spirito degli esseri viventi era in esse.
18 La gloria del SIGNORE partì dalla soglia della casa e si fermò sui cherubini. 19 I cherubini spiegarono le loro ali e s'innalzarono su dalla terra; io li vidi partire, con le ruote accanto a loro. Si fermarono all'ingresso della porta orientale della casa del SIGNORE; e la gloria del Dio d'Israele stava sopra di loro, su in alto. 20 Erano gli stessi esseri viventi che avevo visti sotto il Dio d'Israele presso il fiume Chebar; riconobbi che erano cherubini. 21 Ognuno di essi aveva quattro facce, ognuno quattro ali; sotto le loro ali appariva la forma di mani d'uomo. 22 Quanto all'aspetto delle loro facce, erano le facce che avevo viste presso il fiume Chebar; erano le stesse sembianze, i medesimi cherubini. Ognuno andava diritto davanti a sé.

Giudizio contro gli empi; promessa della restaurazione
Ez 24:1-14
11,1 Poi lo Spirito mi portò in alto, e mi condusse alla porta orientale della casa del SIGNORE che guardava verso oriente; ed ecco, all'ingresso della porta, venticinque uomini; in mezzo a essi vidi Iaazania, figlio di Azzur, e Pelatia, figlio di Benaia, capi del popolo. 2 Il SIGNORE mi disse: «Figlio d'uomo, questi sono gli uomini che tramano iniquità, e danno cattivi consigli in questa città. 3 Essi dicono: "Il tempo non è così vicino! Costruiamo pure delle case! Questa città è la pentola e noi siamo la carne". 4 Perciò profetizza contro di loro, profetizza, figlio d'uomo!»
5 Lo Spirito del SIGNORE cadde su di me, e mi disse:
«Di': Così parla il SIGNORE:
"Voi parlate a quel modo, casa d'Israele,
e io conosco le cose che vi passano per la mente.
6 Voi avete moltiplicato i vostri omicidi in questa città,
ne avete riempito di cadaveri le strade".
7 Perciò così parla il Signore, DIO:
"I vostri morti, che avete stesi in mezzo a questa città,
sono la carne, e la città è la pentola;
ma voi ne sarete portati fuori.
8 Voi avete paura della spada,
e io farò venire su di voi la spada",
dice il Signore, DIO.
9 "Io vi porterò fuori dalla città
e vi darò in mano di stranieri;
eseguirò su di voi i miei giudizi.
10 Voi cadrete per la spada,
io vi giudicherò sulle frontiere d'Israele,
e voi conoscerete che io sono il SIGNORE.
11 Questa città non sarà per voi una pentola,
voi non sarete in mezzo a lei la carne;
io vi giudicherò sulle frontiere d'Israele.
12 Voi conoscerete che io sono il SIGNORE,
del quale non avete seguito le prescrizioni
né messo in pratica le leggi,
ma avete agito secondo le leggi delle nazioni che vi circondano"».

Gr 24 (Ez 36:24, ecc.; Gr 32:36, ecc.)
13 Mentre io profetizzavo, Pelatia, figlio di Benaia morì; io caddi faccia a terra, e gridai ad alta voce: «Ahimè, Signore, DIO, vuoi tu porre fine al resto d'Israele?»
14 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
15 «Figlio d'uomo, i tuoi fratelli, i tuoi fratelli,
gli uomini del tuo parentado e tutta quanta la casa d'Israele
sono quelli ai quali gli abitanti di Gerusalemme hanno detto:
"Statevene lontani dal SIGNORE!
a noi è dato il possesso del paese".
16 Perciò di': Così parla il Signore, DIO:
"Sebbene io li abbia allontanati fra le nazioni
e li abbia dispersi per i paesi,
io sarò per loro, per qualche tempo, un santuario
nei paesi dove sono andati".
17 Perciò di': Così parla il Signore, DIO:
"Io vi raccoglierò in mezzo ai popoli,
vi radunerò dai paesi dove siete stati dispersi,
e vi darò la terra d'Israele.
18 Quelli vi giungeranno,
e ne toglieranno tutte le cose esecrande e tutte le abominazioni.
19 Io darò loro un medesimo cuore,
metterò dentro di loro un nuovo spirito,
toglierò dal loro corpo il cuore di pietra,
e metterò in loro un cuore di carne,
20 perché camminino secondo le mie prescrizioni
e osservino le mie leggi e le mettano in pratica;
essi saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio.
21 Ma quanto a quelli il cui cuore è attaccato alle loro cose esecrande e alle loro abominazioni,
io farò ricadere sul loro capo la loro condotta",
dice il Signore, DIO».

Ez 43:1-7
22 Poi i cherubini spiegarono le loro ali, e le ruote si mossero accanto a loro; la gloria del Dio d'Israele stava su di loro, in alto. 23 La gloria del SIGNORE s'innalzò in mezzo alla città e si fermò sul monte situato a oriente della città. 24 Lo Spirito mi portò in alto, e mi condusse in Caldea presso i deportati, in visione, mediante lo Spirito di Dio; la visione che avevo avuta scomparve davanti a me; 25 io riferii ai deportati tutte le parole che il SIGNORE mi aveva dette in visione.

Giudizio contro il re; dispersione del popolo
Gr 52:3-11, 15
12,1 La parola del SIGNORE mi fu ancora rivolta in questi termini:
2 «Figlio d'uomo, tu abiti in mezzo a una casa ribelle che ha occhi per vedere e non vede, orecchi per udire e non ode, perché è una casa ribelle. 3 Perciò, figlio d'uomo, prepàrati un bagaglio da esiliato, e parti di giorno, in loro presenza, come se tu andassi in esilio; parti, in loro presenza, dal luogo dove tu sei, per un altro luogo; forse vi porranno mente; perché sono una casa ribelle. 4 Metti dunque fuori, di giorno, in loro presenza, il tuo bagaglio, simile a quello di chi va in esilio; poi la sera, esci tu stesso, in loro presenza, come fanno quelli che se ne vanno esuli. 5 Fa', in loro presenza, un foro nel muro, e attraverso di esso porta fuori il tuo bagaglio. 6 Portalo sulle spalle, in loro presenza; portalo fuori quando farà buio; copriti la faccia per non veder la terra; perché io faccio di te un segno per la casa d'Israele».
7 Io feci così come mi era stato comandato; portai fuori di giorno il mio bagaglio, bagaglio di esiliato, e sulla sera feci con le mie mani un foro nel muro; quando fu buio portai fuori il bagaglio e me lo misi sulle spalle in loro presenza.
8 La mattina la parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
9 «Figlio d'uomo, la casa d'Israele, questa casa ribelle, non ti ha chiesto: "Che fai?" 10 Di' loro: Così parla il Signore, DIO: "Quest'oracolo concerne il principe che è in Gerusalemme, e tutta la casa d'Israele di cui essi fanno parte.
11 Di': 'Io sono per voi un segno;
come ho fatto io, così sarà fatto a loro:
essi andranno in esilio, in schiavitù'.
12 Il principe che è in mezzo a loro
porterà il suo bagaglio sulle spalle quando farà buio, e partirà;
si farà un foro nel muro, per farlo uscire di là;
egli si coprirà la faccia
per non vedere con i suoi occhi la terra.
13 Io stenderò su di lui la mia rete,
egli sarà preso nel mio laccio;
lo deporterò a Babilonia, nella terra dei Caldei,
ma egli non la vedrà, e laggiù morrà.
14 Io disperderò a tutti i venti quelli che lo circondano per aiutarlo,
tutti i suoi eserciti,
e sguainerò la spada dietro a loro.
15 Essi conosceranno che io sono il SIGNORE,
quando li avrò sparsi fra le nazioni
e dispersi nei paesi stranieri.
16 Ma lascerò di loro alcuni pochi uomini
scampati dalla spada, dalla fame e dalla peste,
affinché raccontino tutte le loro abominazioni
fra le nazioni dove saranno giunti;
conosceranno che io sono il SIGNORE"».

Ez 4:9, ecc. (Cfr. 2R 25:1-10)
17 La parola del SIGNORE mi fu ancora rivolta, in questi termini:
18 «Figlio d'uomo, mangia il tuo pane con tremore,
bevi la tua acqua con preoccupazione e angoscia;
19 di' al popolo del paese:
Così parla il Signore, DIO,
riguardo agli abitanti di Gerusalemme nella terra d'Israele:
"Mangeranno il loro pane con angoscia
e berranno la loro acqua con spavento,
poiché il loro paese sarà desolato, spogliato di tutto ciò che contiene,
a causa della violenza di tutti quelli che l'abitano.
20 Le città abitate saranno ridotte in rovine,
e il paese sarà desolato;
e voi conoscerete che io sono il SIGNORE"».

Ez 7:1-13; 2P 3:3-4
21 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
22 «Figlio d'uomo: Che proverbio è questo
che voi ripetete nel paese d'Israele
quando dite: "Passano i giorni
e ogni visione si è dimostrata vana"?
23 Perciò di' loro:
Così parla il Signore, DIO:
"Io farò cessare questo proverbio,
non lo si ripeterà più in Israele";
di' loro, invece:
"Si avvicinano i giorni
in cui si realizzerà ogni visione;
24 poiché nessuna visione sarà più vana,
né vi sarà più divinazione ingannevole
in mezzo alla casa d'Israele.
25 Io, infatti, sono il SIGNORE;
qualunque sia la parola che avrò detta, essa sarà messa ad effetto;
non sarà più rinviata;
poiché nei vostri giorni, casa ribelle,
io pronuncerò una parola, e la metterò a effetto",
dice il Signore, DIO».
26 La parola del SIGNORE mi fu ancora rivolta in questi termini:
27 «Figlio d'uomo, ecco, quelli della casa d'Israele dicono:
"La visione che ha costui riguarda giorni futuri,
egli profetizza per tempi lontani".
28 Perciò di' loro:
Così parla il Signore, DIO:
"Nessuna delle mie parole sarà più rinviata;
la parola che avrò pronunciata sarà messa ad effetto",
dice il Signore, DIO».

Contro i falsi profeti e le false profetesse
Gr 14:13-16; 23:9-32; 29:20, ecc.; Mi 3:5-6
13,1 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
2 «Figlio d'uomo, profetizza contro i profeti d'Israele che profetizzano, e di' a quelli che profetizzano secondo la propria volontà:
"Ascoltate la parola del SIGNORE!"
3 Così parla il Signore, DIO:
"Guai ai profeti stolti,
che seguono il loro proprio spirito, e parlano di cose che non hanno viste!
4 O Israele, i tuoi profeti sono stati
come volpi tra le rovine!
5 Voi non siete saliti alle brecce,
non avete costruito riparo attorno alla casa d'Israele, per poter resistere alla battaglia
nel giorno del SIGNORE.
6 Hanno visioni vane, divinazioni bugiarde,
costoro che dicono: 'Il SIGNORE ha detto!',
mentre il SIGNORE non li ha mandati;
e sperano che la loro parola si adempirà!
7 Non avete voi visioni vane
e non pronunciate forse divinazioni bugiarde,
quando dite: 'Il SIGNORE ha detto',
e io non ho parlato?"
8 Perciò, così parla il Signore, DIO:
"Poiché proferite cose vane
e avete visioni bugiarde,
eccomi contro di voi",
dice il Signore, DIO.
9 "La mia mano sarà contro i profeti
dalle visioni vane e dalle divinazioni bugiarde;
essi non saranno più nel consiglio del mio popolo,
non saranno più iscritti nel registro della casa d'Israele,
non entreranno nel paese d'Israele;
voi conoscerete che io sono il Signore, DIO.
10 Proprio perché sviano il mio popolo,
dicendo: 'Pace!' quando non c'è alcuna pace,
e perché quando il popolo costruisce un muro,
ecco che costoro lo intonacano di malta che non regge,
11 di' a quelli che lo intonacano di malta che non regge, che esso cadrà;
verrà una pioggia scrosciante,
e voi, o pietre di grandine, cadrete;
e si scatenerà un vento tempestoso.
12 Ed ecco, quando il muro cadrà,
non vi si dirà forse:
'E dov'è la malta con cui l'avevate intonacato?'".
13 Perciò così parla il Signore, DIO:
"Io, nel mio furore, farò scatenare un vento tempestoso,
nella mia ira farò cadere una pioggia scrosciante,
e nella mia indignazione, delle pietre di grandine sterminatrice.
14 Demolirò il muro che voi avete intonacato con malta che non regge,
lo rovescerò a terra e i suoi fondamenti saranno messi allo scoperto;
esso cadrà e voi sarete distrutti assieme a esso;
conoscerete che io sono il SIGNORE.
15 Così sfogherò il mio furore su quel muro
e su quelli che l'hanno intonacato di malta che non regge;
vi dirò: 'Il muro non è più,
e quelli che lo intonacavano non sono più',
16 cioè i profeti d'Israele, che profetizzavano riguardo a Gerusalemme
e hanno per lei delle visioni di pace,
benché non vi sia alcuna pace",
dice il Signore, DIO.

Ap 2:20-23
17 Tu, figlio d'uomo, volgi la faccia verso le figlie del tuo popolo
che profetizzano secondo la propria volontà
e profetizza contro di loro,
18 e di': Così parla il Signore, DIO:
"Guai alle donne che cuciono nastri per tutti i gomiti,
e fanno veli per le teste d'ogni altezza,
per dare la caccia alle persone!
Pretendereste forse di dare la caccia alle persone del mio popolo
e salvare voi stesse?
19 Voi mi oltraggiate in mezzo al mio popolo
per delle manciate d'orzo e per dei pezzi di pane,
facendo morire coloro che non devono morire
e facendo vivere coloro che non devono vivere,
mentendo al mio popolo, che dà ascolto alle menzogne".
20 Perciò, così parla il Signore, DIO:
"Eccomi ai vostri nastri,
con i quali voi date la caccia alle persone come agli uccelli!
Io ve li strapperò dalle braccia,
e lascerò andare le persone: le persone che voi catturate al laccio come gli uccelli.
21 Strapperò pure i vostri veli,
libererò il mio popolo dalle vostre mani;
ed egli non sarà più nelle vostre mani per cadere nei lacci,
e voi saprete che io sono il SIGNORE.
22 Poiché avete rattristato il cuore del giusto con le menzogne,
quando io non lo rattristavo,
e avete rafforzato le mani dell'empio,
perché non si convertisse dalla sua via malvagia per ottenere la vita,
23 voi non avrete più visioni vane
e non praticherete più la divinazione;
io libererò il mio popolo dalle vostre mani
e voi conoscerete che io sono il SIGNORE"».

Il Signore non permette agli idolatri di consultarlo
Za 7; Pr 28:9
14,1 Vennero da me alcuni anziani d'Israele e si sedettero davanti a me. 2 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
3 «Figlio d'uomo, questi uomini hanno innalzato idoli nel loro cuore e si sono messi davanti all'intoppo che li fa cadere nella loro iniquità; come potrei io essere consultato da costoro? 4 Perciò parla e di' loro: Così dice il Signore, DIO: "Chiunque della casa d'Israele innalza i suoi idoli nel suo cuore e pone davanti a sé l'intoppo che lo fa cadere nella sua iniquità, e poi viene al profeta, io, il SIGNORE, gli risponderò come si merita per la moltitudine dei suoi idoli, 5 allo scopo di toccare il cuore di quelli della casa d'Israele che si sono allontanati da me per i loro idoli". 6 Perciò di' alla casa d'Israele: Così parla il Signore, DIO: "Tornate, allontanatevi dai vostri idoli, distogliete le vostre facce da tutte le vostre abominazioni. 7 Poiché, a chiunque della casa d'Israele o degli stranieri che soggiornano in Israele si separa da me, innalza i suoi idoli nel suo cuore e pone davanti a sé l'intoppo che lo fa cadere nella sua iniquità e poi viene al profeta per consultarmi per suo mezzo, risponderò io, il SIGNORE, proprio io. 8 Io volgerò la mia faccia contro quell'uomo, ne farò un segno e un proverbio, e lo eliminerò dal mezzo del mio popolo; e voi conoscerete che io sono il SIGNORE.
9 Se il profeta si lascia sedurre e dice qualche parola, io, il SIGNORE, sono colui che avrò sedotto quel profeta; stenderò la mia mano contro di lui e lo distruggerò in mezzo al mio popolo d'Israele. 10 Entrambi porteranno la pena della loro iniquità: la pena del profeta sarà pari alla pena di colui che lo consulta, 11 affinché quelli della casa d'Israele non vadano più sviandosi lontano da me, non si contaminino più con tutte le loro trasgressioni, siano invece mio popolo e io sia il loro Dio", dice il Signore, DIO».

L'esempio dei tre uomini giusti
Gr 15:1-4; Ge 18:20-32; Gr 24
12 La parola del SIGNORE mi fu ancora rivolta, in questi termini:
13 «Figlio d'uomo, se un popolo peccasse contro di me commettendo qualche infedeltà, e io stendessi la mia mano contro di lui, e gli spezzassi l'asse del pane, e gli mandassi contro la fame, e ne sterminassi uomini e bestie, 14 e in mezzo a esso si trovassero questi tre uomini: Noè, Daniele e Giobbe, questi non salverebbero che se stessi, per la loro giustizia», dice il Signore, DIO. 15 «Se io facessi passare per quel paese delle bestie feroci che lo spopolassero, al punto da renderlo un deserto dove nessuno passasse più a causa di quelle bestie, 16 se in mezzo ad esso si trovassero quei tre uomini, com'è vero che io vivo», dice il Signore, DIO, «essi non salverebbero né figli né figlie; essi soltanto sarebbero salvati, ma il paese rimarrebbe desolato. 17 O se io facessi venire la spada contro quel paese, e dicessi: "Passi la spada per il paese!" in modo che ne sterminasse uomini e bestie, 18 se in mezzo ad esso si trovassero quei tre uomini, com'è vero che io vivo», dice il Signore, DIO, «essi non salverebbero né figli né figlie, ma essi soltanto sarebbero salvati. 19 O se contro quel paese mandassi la peste, e riversassi su di esso il mio furore fino al sangue, per sterminare uomini e bestie, 20 se in mezzo ad esso si trovassero Noè, Daniele, Giobbe, com'è vero che io vivo», dice il Signore, DIO, «essi non salverebbero né figli né figlie; non salverebbero che se stessi, per la loro giustizia.
21 Infatti così parla il Signore, DIO: «Non altrimenti avverrà quando manderò contro Gerusalemme i miei quattro tremendi giudizi: la spada, la fame, le bestie feroci e la peste, per sterminare uomini e bestie. 22 Ma ecco, ne scamperà un residuo, dei figli e delle figlie, che saranno condotti fuori, che giungeranno a voi, e di cui vedrete la condotta e le azioni; allora vi consolerete del male che io faccio venire su Gerusalemme, di tutto quello che faccio venire su di lei. 23 Essi vi consoleranno quando vedrete la loro condotta e le loro azioni, e riconoscerete che, non senza ragione, io faccio quello che faccio contro di lei, dice il Signore, DIO».

L'inutilità dell'Israele infedele
Is 5:1-7; Gv 15:5-6
15,1 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
2 «Figlio d'uomo, il legno della vite che cos'è più di qualunque altro legno?
che cos'è il tralcio che è fra gli alberi della foresta?
3 Se ne può prendere il legno per farne un qualunque lavoro?
Si può forse ricavarne un piolo per appendervi un qualche oggetto?
4 Ecco, esso è gettato nel fuoco, perché si consumi:
il fuoco ne consuma i due capi, e il mezzo si carbonizza;
è forse adatto a farne qualcosa?
5 Ecco, mentre era intatto, non se ne poteva fare alcun lavoro;
quanto meno se ne potrà fare qualche lavoro
quando il fuoco l'abbia consumato o carbonizzato!
6 Perciò, così parla il Signore, DIO:
"Com'è tra gli alberi della foresta il legno della vite,
che io destino al fuoco perché lo consumi,
così farò degli abitanti di Gerusalemme.
7 Io volgerò la mia faccia contro di loro;
dal fuoco sono usciti e il fuoco li consumerà;
riconoscerete che io sono il SIGNORE,
quando avrò girato la mia faccia contro di loro.
8 Renderò il paese desolato,
perché hanno agito in modo infedele",
dice il Signore, DIO».

Gerusalemme paragonata a una prostituta
(De 32:8-21; Gr 2:1-13; Ez 23:1-21) Ap 17
16,1 La parola del SIGNORE mi fu ancora rivolta, in questi termini:
2 «Figlio d'uomo, fa' conoscere a Gerusalemme le sue abominazioni 3 e di':
Così parla il Signore, DIO, a Gerusalemme: "Per la tua origine e per la tua nascita sei del paese del Cananeo; tuo padre era un Amoreo, tua madre un'Ittita. 4 Quanto alla tua nascita, il giorno che nascesti l'ombelico non ti fu tagliato, non fosti lavata con acqua per pulirti, non fosti sfregata con sale, né fosti fasciata. 5 Nessuno ebbe sguardi di pietà per te, per farti una sola di queste cose, mosso a compassione di te; ma fosti gettata nell'aperta campagna, il giorno che nascesti, per il disprezzo che si aveva di te.
6 Io ti passai accanto, vidi che ti dibattevi nel sangue e ti dissi: 'Vivi, tu che sei nel sangue!' Ti ripetei: 'Vivi, tu che sei nel sangue!' 7 Io ti farò moltiplicare per miriadi, come il germoglio dei campi. Tu ti sviluppasti, crescesti, giungesti al colmo della bellezza, il tuo seno si formò, la tua capigliatura crebbe abbondante, ma tu eri nuda e scoperta. 8 Io ti passai accanto, ti guardai, ed ecco, il tuo tempo era giunto: il tempo degli amori; io stesi su di te il lembo della mia veste e coprii la tua nudità; ti feci un giuramento, entrai in un patto con te", dice il Signore, DIO, "e tu fosti mia.
9 Ti lavai con acqua, ti ripulii del sangue che avevi addosso e ti unsi con olio. 10 Ti misi delle vesti ricamate, dei calzari di pelle di delfino, ti cinsi il capo di lino fino, ti ricoprii di seta. 11 Ti fornii d'ornamenti, ti misi dei braccialetti ai polsi e una collana al collo. 12 Ti misi un anello al naso, dei pendenti agli orecchi e una magnifica corona in capo. 13 Così fosti adorna d'oro e d'argento; fosti vestita di lino fino, di seta e di ricami; tu mangiasti fior di farina, miele e olio; diventasti bellissima e giungesti fino a regnare. 14 La tua fama si sparse fra le nazioni, per la tua bellezza; essa infatti era perfetta, perché io ti avevo rivestita della mia magnificenza", dice il Signore, DIO.
15 "Ma tu, inebriata della tua bellezza, ti prostituisti sfruttando la tua fama e offrendoti a ogni passante, a chi voleva. 16 Tu prendesti delle tue vesti, ti facesti degli alti luoghi ornati di vari colori, e là ti prostituisti: cose tali non ne avvennero mai, e non ne avverranno più. 17 Prendesti pure i tuoi bei gioielli fatti del mio oro e del mio argento, che io ti avevo dati, te ne facesti delle immagini d'uomo, e ad esse ti prostituisti; 18 prendesti le tue vesti ricamate e ne ricopristi quelle immagini, davanti alle quali tu mettesti il mio olio e il mio profumo. 19 Così anche il mio pane che ti avevo dato, il fior di farina, l'olio e il miele con cui ti nutrivo, tu li mettesti davanti a loro, come un profumo di soave odore. Questo si fece!", dice il Signore, DIO.
20 "Prendesti inoltre i tuoi figli e le tue figlie, che mi avevi partoriti, e li offristi loro in sacrificio, perché li divorassero. Non bastavano dunque le tue prostituzioni, 21 perché tu avessi anche a scannare i miei figli, e a darli loro facendoli passare per il fuoco? 22 In mezzo a tutte le tue abominazioni e alle tue prostituzioni, non ti sei ricordata dei giorni della tua giovinezza, quando eri nuda, scoperta, e ti dibattevi nel sangue.
23 Ora dopo tutta la tua malvagità, guai! guai a te!", dice il Signore, DIO, 24 "ti sei costruita un bordello; ti sei fatta un alto luogo in ogni piazza pubblica: 25 hai costruito un alto luogo a ogni capo di strada, hai reso abominevole la tua bellezza, ti sei offerta a ogni passante; hai moltiplicato le tue prostituzioni. 26 Ti sei prostituita agli Egiziani, tuoi vicini dalle membra vigorose, e hai moltiplicato le tue prostituzioni per provocare la mia ira. 27 Perciò, ecco, io ho steso la mia mano contro di te, ho diminuito la razione che ti avevo fissata, e ti ho abbandonata in balìa delle figlie dei Filistei, che ti odiano e hanno vergogna della tua condotta scellerata. 28 Non sazia ancora, ti sei pure prostituita agli Assiri; ti sei prostituita a loro; ma neppure allora sei stata sazia! 29 Hai moltiplicato le tue prostituzioni con il paese di Canaan fino in Caldea, ma neppure con questo sei stata sazia. 30 Com'è vile il tuo cuore", dice il Signore, DIO, "a ridurti a fare tutte queste cose, da sfacciata prostituta! 31 Quando ti costruivi il bordello a ogni capo di strada e ti facevi gli alti luoghi in ogni pubblica piazza, tu non eri come una prostituta, poiché disprezzavi il salario, 32 ma come una donna adultera, che riceve gli stranieri invece di suo marito. 33 A tutte le prostitute si fanno regali; ma tu hai dato regali a tutti i tuoi amanti, li hai sedotti con i doni, perché venissero a te, da tutte le parti, per le tue prostituzioni. 34 Con te, nelle tue prostituzioni è avvenuto il contrario delle altre donne; poiché non eri tu la sollecitata; in quanto tu pagavi, invece di essere pagata, facevi il contrario delle altre".

(Ez 23:22-49; Os 2:4-15) Da 9:7-14
35 Perciò, prostituta, ascolta la parola del SIGNORE. 36 Così parla il Signore, DIO: "Poiché il tuo denaro è stato dilapidato e la tua nudità è stata scoperta nelle tue prostituzioni con i tuoi amanti, a motivo di tutti i tuoi idoli abominevoli e a causa del sangue dei tuoi figli che hai dato loro, 37 ecco, io radunerò tutti i tuoi amanti ai quali ti sei resa gradita, tutti quelli che hai amati e tutti quelli che hai odiati; li radunerò da tutte le parti contro di te, scoprirò davanti a loro la tua nudità ed essi vedranno tutta la tua nudità. 38 Io ti giudicherò alla stregua delle donne che commettono adulterio e spargono il sangue; farò che il tuo sangue sia sparso dal furore e dalla gelosia. 39 Ti darò nelle loro mani ed essi abbatteranno il tuo bordello, distruggeranno i tuoi alti luoghi, ti spoglieranno delle tue vesti, ti prenderanno i bei gioielli e ti lasceranno nuda e scoperta; 40 faranno salire contro di te una moltitudine e ti lapideranno e ti trafiggeranno con le loro spade; 41 daranno alle fiamme le tue case, faranno giustizia di te in presenza di molte donne; io ti farò cessare dal fare la prostituta e tu non pagherai più nessuno. 42 Così io sfogherò il mio furore su di te e la mia gelosia si distoglierà da te; mi calmerò e non sarò più adirato. 43 Poiché tu non ti sei ricordata dei giorni della tua giovinezza e hai provocato la mia ira con tutte queste cose, ecco, anch'io ti farò ricadere sul capo la tua condotta", dice il Signore, DIO, "e tu non aggiungerai altri delitti a tutte le tue abominazioni.

Gr 3:6-11; Mt 11:20-24
44 Ecco, tutti quelli che usano proverbi faranno di te un proverbio, e diranno: 'Quale la madre, tale la figlia'. 45 Tu sei figlia di tua madre, che ebbe a sdegno suo marito e i suoi figli; sei sorella delle tue sorelle, che ebbero a sdegno i loro mariti e i loro figli. Vostra madre era un'Ittita, e vostro padre un Amoreo. 46 Tua sorella maggiore, che ti sta a sinistra, è Samaria, con le sue figlie; tua sorella minore, che ti sta a destra, è Sodoma, con le sue figlie. 47 Tu, non soltanto hai camminato nelle loro vie e commesso le stesse loro abominazioni; era troppo poco! ma in tutte le tue vie ti sei corrotta più di loro. 48 Com'è vero che io vivo", dice il Signore, DIO, "tua sorella Sodoma e le sue figlie non hanno fatto ciò che avete fatto tu e le figlie tue. 49 Ecco, questa fu l'iniquità di Sodoma, tua sorella: lei e le sue figlie vivevano nell'orgoglio, nell'abbondanza del pane, e nell'ozio indolente; ma non sostenevano la mano dell'afflitto e del povero. 50 Erano superbe e commettevano abominazioni in mia presenza; perciò le feci sparire, quando vidi ciò. 51 Samaria non ha commesso la metà dei tuoi peccati; tu hai moltiplicato le tue abominazioni più dell'una e dell'altra; hai giustificato le tue sorelle, con tutte le abominazioni che hai commesse. 52 Anche tu, che difendevi le tue sorelle, subisci il disonore a causa dei tuoi peccati con cui ti sei resa più abominevole di loro! Esse sono più giuste di te. Tu, dunque, vergògnati e subisci il disonore, poiché tu hai fatto apparire giuste le tue sorelle! 53 Ma io farò tornare dalla deportazione quanti di Sodoma e delle sue figlie si trovano là, quanti di Samaria e delle sue figlie, e anche dei tuoi sono in mezzo a essi, 54 affinché tu subisca il disonore e porti la vergogna di quanto hai fatto, e sia così loro di conforto. 55 Tua sorella Sodoma e le sue figlie torneranno nella loro condizione di prima, Samaria e le sue figlie torneranno nella loro condizione di prima, e tu e le tue figlie tornerete nella vostra condizione di prima. 56 Sodoma, tua sorella, non era neppure nominata dalla tua bocca, nei giorni della tua superbia, 57 prima che la tua malvagità fosse messa a nudo, come avvenne quando fosti disprezzata dalle figlie della Siria e da tutti i paesi circostanti, dalle figlie dei Filistei, che t'insultavano da tutte le parti. 58 Tu porti a tua volta il peso della tua scelleratezza e delle tue abominazioni", dice il SIGNORE.

Ez 36:22-32; Gr 32:36-41
59 Poiché, così parla il Signore, DIO: "Io farò a te come hai fatto tu, che hai disprezzato il giuramento, infrangendo il patto. 60 Tuttavia mi ricorderò del patto che feci con te nei giorni della tua giovinezza e stabilirò per te un patto eterno. 61 Tu ti ricorderai della tua condotta e ne avrai vergogna, quando riceverai le tue sorelle, quelle che sono più grandi e quelle che sono più piccole di te; io te le darò per figlie, ma non in virtù del tuo patto. 62 Io stabilirò il mio patto con te e tu conoscerai che io sono il SIGNORE, 63 affinché tu ricordi, tu arrossisca e tu non possa più aprir la bocca dalla vergogna, quando ti avrò perdonato tutto quello che hai fatto", dice il Signore, DIO».

Parabola delle due aquile; punizione di Sedechia
Ez 19:5-9 (2R 24:10-20; 25:1-7; 2Cr 36:9-13)
17,1 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
2 «Figlio d'uomo, proponi un enigma e racconta una parabola alla casa d'Israele e di': 3 Così parla il Signore, DIO: "Una grande aquila, dalle ampie ali, dalle lunghe penne, coperta di piume di svariati colori, venne al Libano e tolse la cima a un cedro; 4 ne spezzò il più alto dei ramoscelli, lo portò in un paese di commercio e lo mise in una città di mercanti. 5 Poi prese un germoglio del paese e lo mise in un campo da sementa; lo collocò presso acque abbondanti e lo piantò alla maniera del salice. 6 Esso crebbe e diventò una vite estesa, di pianta bassa, in modo da avere i suoi tralci rivolti verso l'aquila, e le sue radici sotto di lei. Così diventò una vite che fece dei pampini e mise dei rami.
7 Ma c'era un'altra grande aquila, dalle ampie ali, e dalle piume abbondanti; ed ecco che questa vite volse le sue radici verso di lei; dal suolo dov'era piantata, stese verso l'aquila i suoi tralci perché essa l'annaffiasse. 8 Essa era piantata in un buon terreno, presso acque abbondanti, in modo da poter mettere rami, portar frutto e diventare una vite magnifica".
9 Di': Così parla il Signore, DIO: "Può essa prosperare? La prima aquila non strapperà forse le sue radici e non toglierà via i suoi frutti al punto che si secchi e si secchino tutte le giovani foglie che metteva? Né ci sarà bisogno di molta forza né di molta gente per strapparla dalle radici. 10 Ecco, essa è piantata. Prospererà? Non si seccherà forse completamente appena l'avrà toccata il vento orientale? Seccherà sul suolo dove ha germogliato"».
11 Poi la parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: 12 «Di' dunque a questa casa ribelle: "Non sapete voi che cosa significano queste cose?" Di' loro: "Ecco, il re di Babilonia è venuto a Gerusalemme, ne ha preso il re e i capi, e li ha condotti con sé a Babilonia. 13 Poi ha preso uno di sangue reale, ha stabilito un patto con lui, e gli ha fatto prestare giuramento; ha deportato pure gli uomini potenti del paese, 14 perché il regno fosse tenuto umile senza potersi innalzare, e quegli osservasse il patto stabilito con lui e si mantenesse fedele. 15 Ma il nuovo re si è ribellato a lui; ha mandato i suoi ambasciatori in Egitto perché gli fossero dati cavalli e molti uomini. Colui che fa tali cose potrà prosperare? Scamperà? Ha rotto il patto e potrebbe scampare? 16 Com'è vero che io vivo, dice il Signore, DIO, nel paese di quel re che l'aveva fatto re, e verso il quale non ha rispettato il giuramento, né osservato il patto, vicino a lui, in mezzo a Babilonia, egli morirà. 17 Il faraone non andrà con il suo potente esercito e con molti uomini a soccorrerlo in guerra, quando si innalzeranno bastioni e si costruiranno torri per sterminare tanti uomini. 18 Egli ha violato il giuramento infrangendo il patto, eppure, aveva dato la mano! Ha fatto tutte queste cose, e non scamperà". 19 Perciò così parla il Signore, DIO: "Com'è vero che io vivo, il mio giuramento che egli ha violato, il mio patto che egli ha infranto, io glieli farò ricadere sul capo. 20 Tenderò su di lui la mia rete ed egli rimarrà preso nel mio laccio; lo deporterò a Babilonia e là entrerò in giudizio con lui, per la perfidia di cui si è reso colpevole verso di me. 21 Tutti i fuggiaschi delle sue schiere cadranno per la spada; quelli che rimarranno saranno dispersi a tutti i venti; voi conoscerete che io, il SIGNORE, ho parlato".

Gr 23:5-6; Lu 1:30-33
22 Così dice il Signore, DIO: "Ma io prenderò l'alta vetta del cedro e la porrò in terra; dai più alti dei suoi giovani rami strapperò un tenero ramoscello e lo pianterò sopra un monte alto, elevato. 23 Lo pianterò sull'alto monte d'Israele; esso metterà rami, porterà frutto, e diventerà un cedro magnifico. Gli uccelli di ogni specie si rifugeranno sotto di lui; troveranno rifugio all'ombra dei suoi rami. 24 Tutti gli alberi della campagna sapranno che io, il SIGNORE, ho abbassato l'albero che era su in alto, ho innalzato l'albero che era giù in basso, ho fatto seccare l'albero verde, e ho fatto germogliare l'albero secco. Io, il SIGNORE, l'ho detto e lo farò"».

Ognuno raccoglie ciò che ha seminato
Gr 31:29-30 (Gb 34:10-23; Ro 2:6-11; Is 3:10-11)
18,1 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
2 «Perché dite nel paese d'Israele questo proverbio: "I padri hanno mangiato uva acerba e i denti dei figli si sono allegati"? 3 Com'è vero che io vivo», dice il Signore, DIO, «non avrete più occasione di dire questo proverbio in Israele. 4 Ecco, tutte le vite sono mie; è mia tanto la vita del padre quanto quella del figlio; chi pecca morirà.
5 Se uno è giusto e pratica l'equità e la giustizia, 6 se non mangia sui monti e non alza gli occhi verso gli idoli della casa d'Israele, se non contamina la moglie del suo prossimo, se non si accosta a donna mentre è impura, 7 se non opprime nessuno, se restituisce al debitore il suo pegno, se non commette rapine, se dà il suo pane a chi ha fame e copre di vesti chi è nudo, 8 se non presta a interesse e non dà a usura, se allontana la sua mano dall'iniquità e giudica secondo verità fra uomo e uomo, 9 se segue le mie leggi e osserva le mie prescrizioni agendo con fedeltà, egli è giusto; certamente vivrà», dice il Signore, DIO.
10 «Ma se ha generato un figlio che è un violento, che sparge il sangue e fa a suo fratello qualcuna di queste cose 11 (cose che il padre non commette affatto): mangia sui monti, e contamina la moglie del suo prossimo, 12 opprime l'afflitto e il povero, commette rapine, non restituisce il pegno, alza gli occhi verso gli idoli, fa delle abominazioni, 13 presta a interesse e dà a usura, questo figlio vivrà forse? No, non vivrà! Egli ha commesso tutte queste abominazioni, e sarà certamente messo a morte; il suo sangue ricadrà su di lui.
14 Ma se egli ha generato un figlio, il quale, dopo aver visto tutti i peccati che suo padre ha commesso, vi riflette e non fa tali cose: 15 non mangia sui monti, non alza gli occhi verso gli idoli della casa d'Israele, non contamina la moglie del suo prossimo, 16 non opprime nessuno, non prende pegni, non commette rapine, ma dà il suo pane a chi ha fame, copre di vesti chi è nudo, 17 non fa pesare la mano sul povero, non prende interesse né usura, osserva le mie prescrizioni e segue le mie leggi, questo figlio non morrà per l'iniquità del padre; egli certamente vivrà. 18 Suo padre, siccome è stato un oppressore, ha commesso rapine a danno del fratello e ha fatto ciò che non è bene in mezzo al suo popolo, ecco che muore per la sua iniquità.

Ez 33:7-20; Os 14
19 Se voi diceste: "Perché il figlio non paga per l'iniquità del padre?" Ciò è perché quel figlio pratica l'equità e la giustizia, osserva tutte le mie leggi e le mette a effetto. Certamente egli vivrà. 20 La persona che pecca è quella che morirà, il figlio non pagherà per l'iniquità del padre, e il padre non pagherà per l'iniquità del figlio; la giustizia del giusto sarà sul giusto, l'empietà dell'empio sarà sull'empio. 21 Se l'empio si allontana da tutti i peccati che commetteva, se osserva tutte le mie leggi e pratica l'equità e la giustizia, egli certamente vivrà, non morirà. 22 Nessuna delle trasgressioni che ha commesse sarà più ricordata contro di lui; per la giustizia che pratica, egli vivrà. 23 Io provo forse piacere se l'empio muore?», dice il Signore, DIO. «Non ne provo piuttosto quando egli si converte dalle sue vie e vive? 24 Se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquità e imita tutte le abominazioni che l'empio fa, vivrà egli? Nessuno dei suoi atti di giustizia sarà ricordato, perché si è abbandonato all'iniquità e al peccato; per tutto questo morirà.
25 Ma voi dite: "La via del Signore non è retta". Ascoltate dunque, casa d'Israele! È proprio la mia via quella che non è retta? Non sono piuttosto le vie vostre quelle che non sono rette? 26 Se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquità, e per questo muore, muore per l'iniquità che ha commessa. 27 Se l'empio si allontana dall'empietà che commetteva e pratica l'equità e la giustizia, rimarrà in vita. 28 Se ha cura di allontanarsi da tutte le trasgressioni che commetteva, certamente vivrà; non morirà.
29 Ma la casa d'Israele dice: "La via del Signore non è retta". Sono proprio le mie vie quelle che non sono rette, casa d'Israele? Non sono piuttosto le vie vostre quelle che non sono rette? 30 Perciò, io vi giudicherò ciascuno secondo le sue vie, casa d'Israele», dice il Signore, DIO. «Tornate, convertitevi da tutte le vostre trasgressioni e non avrete più occasione di caduta nell'iniquità! 31 Gettate via da voi tutte le vostre trasgressioni per le quali avete peccato; fatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo; perché dovreste morire, casa d'Israele? 32 Io infatti non provo nessun piacere per la morte di colui che muore», dice il Signore, DIO. «Convertitevi dunque, e vivete!»

Lamentazione sui prìncipi d'Israele
Gr 22:10-19 (2R 23:30-37; 24:1-6; 2Cr 36:1-8)
19,1 «Pronuncia un lamento sui prìncipi d'Israele, e di':
2 "Che cos'era tua madre? Una leonessa.
Fra i leoni stava accovacciata;
in mezzo ai leoncelli
allevava i suoi piccoli.
3 Allevò uno dei suoi piccoli,
il quale divenne leoncello,
imparò a sbranare la preda,
a divorare gli uomini.
4 Ma le nazioni ne sentirono parlare,
ed esso fu preso nella loro fossa;
lo condussero, con dei ferri alle mascelle,
nel paese d'Egitto.
5 Quando essa vide che aspettava invano
e la sua speranza era delusa,
prese un altro dei suoi piccoli
e ne fece un leoncello.
6 Questo andava e veniva fra i leoni
e divenne un leoncello;
imparò a sbranare la preda,
a divorare gli uomini.
7 Devastò i loro palazzi,
desolò le loro città;
il paese, con tutto quello che conteneva, fu atterrito
al rumore dei suoi ruggiti.
8 Ma da tutte le province circostanti
le nazioni gli diedero addosso,
gli tesero contro le loro reti
e fu preso nella loro fossa.
9 Lo misero in una gabbia con dei ferri alle mascelle
e lo condussero al re di Babilonia;
lo chiusero in una prigione,
perché la sua voce non fosse più udita sui monti d'Israele.

Sl 80:8-16; Is 5:1-7
10 Tua madre era, come te, simile a una vigna,
piantata presso le acque;
era feconda, ricca di tralci,
per l'abbondanza delle acque.
11 Aveva rami forti, adatti per scettri da governatori;
si elevava sublime tra il folto dei tralci;
era appariscente per la sua elevatezza,
per la moltitudine dei suoi rami.
12 Ma è stata sradicata con furore e gettata a terra;
il vento orientale ne ha seccato il frutto;
i rami forti ne sono stati rotti e seccati,
il fuoco li ha divorati.
13 Ora è piantata nel deserto,
in un suolo arido e assetato;
14 un fuoco è uscito dal suo ramo
e ne ha divorato fronda e frutto,
al punto che in essa non c'è più né ramo forte
né scettro per governare".
Questo il lamento che rimarrà un lamento».

Infedeltà d'Israele e bontà di Dio
Ne 9:9-28; Sl 106:1-40
20,1 Il settimo anno, il decimo giorno del quinto mese, alcuni anziani d'Israele vennero a consultare il SIGNORE e si sedettero davanti a me. 2 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
3 «Figlio d'uomo, parla agli anziani d'Israele e di' loro: Così parla il Signore, DIO: "Siete venuti per consultarmi? Com'è vero che io vivo, io non mi lascerò consultare da voi", dice il Signore, DIO. 4 "Giudicali tu, figlio d'uomo, giudicali tu! Fa' loro conoscere le abominazioni dei loro padri". 5 Di' loro:
Così parla il Signore, DIO: "Il giorno che io scelsi Israele e alzai la mano, per fare un giuramento alla discendenza della casa di Giacobbe, e mi feci loro conoscere nel paese d'Egitto, e alzai la mano per loro, dicendo: 'Io sono il SIGNORE, il vostro Dio'. Quel giorno alzai la mano, 6 giurando che li avrei fatti uscire dal paese d'Egitto per introdurli in un paese che io avevo cercato per loro, paese dove scorrono il latte e il miele, il più splendido di tutti i paesi. 7 Dissi loro: 'Gettate via, ognuno di voi, le abominazioni che attirano i vostri sguardi e non vi contaminate con gli idoli d'Egitto; io sono il SIGNORE, il vostro Dio!'
8 Ma essi si ribellarono a me e non vollero darmi ascolto; nessuno di essi gettò via le abominazioni che attiravano il suo sguardo e non abbandonò gli idoli d'Egitto; allora parlai di voler riversare su di loro il mio furore e sfogare su di loro la mia ira in mezzo al paese d'Egitto. 9 Tuttavia io agii per amor del mio nome, perché non fosse profanato agli occhi delle nazioni in mezzo alle quali essi si trovavano, in presenza delle quali io mi ero fatto loro conoscere, allo scopo di farli uscire dal paese d'Egitto. 10 Così li condussi fuori dal paese d'Egitto e li guidai nel deserto. 11 Diedi loro le mie leggi e feci loro conoscere i miei precetti, per i quali l'uomo che li metterà in pratica vivrà. 12 A loro diedi anche i miei sabati perché servissero di segno tra me e loro, perché conoscessero che io sono il SIGNORE che li santifico.
13 Ma la casa d'Israele si ribellò contro di me nel deserto; non camminarono secondo le mie leggi e rigettarono i miei precetti, per i quali l'uomo che li metterà in pratica vivrà; profanarono gravemente i miei sabati; perciò io parlai di riversare su di loro il mio furore nel deserto, per distruggerli. 14 Io agii tuttavia per amor del mio nome, perché non fosse profanato agli occhi delle nazioni, in presenza delle quali io li avevo condotti fuori dall'Egitto. 15 Alzai perfino la mano nel deserto, giurando loro che non li avrei fatti entrare nel paese che avevo loro dato, paese dove scorrono il latte e il miele, il più splendido di tutti i paesi, 16 perché avevano rigettato i miei precetti, non avevano camminato secondo le mie leggi e avevano profanato i miei sabati, poiché il loro cuore andava dietro ai loro idoli. 17 Ma l'occhio mio li guardò con misericordia e non li distrussi, non li sterminai del tutto nel deserto, 18 ma dissi ai loro figli nel deserto: 'Non camminate secondo i precetti dei vostri padri, non osservate le loro prescrizioni, non vi contaminate mediante i loro idoli! 19 Io sono il SIGNORE, il vostro Dio; camminate secondo le mie leggi, osservate i miei precetti e metteteli in pratica; 20 santificate i miei sabati e siano essi un segno fra me e voi, dal quale si conosca che io sono il SIGNORE, il vostro Dio'.
21 Ma i figli si ribellarono a me, non camminarono secondo le mie leggi e non osservarono i miei precetti per metterli in pratica (le leggi per le quali l'uomo che le mette in pratica vivrà). Profanarono i miei sabati e perciò parlai di riversare su di loro il mio furore e di sfogare su di loro la mia ira nel deserto. 22 Tuttavia ritirai la mia mano e agii per amor del mio nome, perché non fosse profanato agli occhi delle nazioni, in presenza delle quali li avevo condotti fuori dall'Egitto. 23 Ma alzai pure la mano nel deserto, giurando loro che li avrei dispersi fra le nazioni e li avrei disseminati per tutti i paesi, 24 perché non mettevano in pratica i miei precetti, rigettavano le mie leggi, profanavano i miei sabati e i loro occhi andavano dietro agli idoli dei loro padri. 25 Diedi loro perfino delle leggi non buone e dei precetti per i quali non potevano vivere. 26 Li contaminai con i loro doni, quando facevano passare per il fuoco ogni primogenito, per ridurli alla desolazione affinché conoscessero che io sono il SIGNORE".

2R 17:7-20; Os 2:7-17
27 Perciò, figlio d'uomo, parla alla casa d'Israele e di' loro: Così parla il Signore, DIO: "I vostri padri mi hanno ancora oltraggiato in questo, comportandosi perfidamente verso di me: 28 quando li ebbi introdotti nel paese che avevo giurato di dare loro, volsero i loro sguardi verso ogni alto colle e verso ogni albero verdeggiante; là offrirono i loro sacrifici, presentarono le loro offerte provocanti, misero i loro profumi di odore soave e sparsero le loro libazioni. 29 Io dissi loro: 'Che cos'è l'alto luogo dove andate?' Tuttavia si è continuato a chiamarlo alto luogo fino a oggi".
30 Perciò, di' alla casa d'Israele: Così parla il Signore, DIO: "Quando vi contaminate seguendo le vie dei vostri padri e vi prostituite ai loro idoli esecrandi, 31 quando, offrendo i vostri doni e facendo passare per il fuoco i vostri figli, vi contaminate fino a oggi con tutti i vostri idoli, dovrei forse lasciarmi consultare da voi, casa d'Israele? Com'è vero che io vivo", dice il Signore, DIO, "io non mi lascerò consultare da voi! 32 Non avverrà affatto quello che vi passa per la mente quando dite: 'Noi saremo come le nazioni, come le famiglie degli altri paesi, e renderemo un culto al legno e alla pietra!' 33 Com'è vero che io vivo", dice il Signore, DIO, "con mano forte, con braccio disteso, con furore scatenato, io regnerò su di voi! 34 Vi condurrò fuori dai popoli, vi raccoglierò dai paesi dove sarete stati dispersi, con mano forte, con braccio disteso e con furore scatenato; 35 vi condurrò nel deserto dei popoli e verrò in giudizio con voi a faccia a faccia; 36 come venni in giudizio con i vostri padri nel deserto del paese d'Egitto, così verrò in giudizio con voi", dice il Signore, DIO; 37 "vi farò passare sotto la verga e vi rimetterò nei vincoli del patto; 38 separerò da voi i ribelli e quelli che mi sono infedeli; io li condurrò fuori dal paese dove sono stranieri, ma non entreranno nel paese d'Israele, e voi conoscerete che io sono il SIGNORE".

Promessa di restaurazione
Ez 11:17-20; 36:22-32
39 «A voi dunque, casa d'Israele, così parla il Signore, DIO: "Andate, servite ognuno i vostri idoli, poiché non volete ascoltarmi! ma il mio santo nome non lo profanerete più con i vostri doni e con i vostri idoli! 40 Poiché sul mio monte santo, sull'alto monte d'Israele", dice il Signore, DIO, "là tutti quelli della casa d'Israele, tutti coloro che saranno nel paese, mi serviranno; là io mi compiacerò di loro, là io chiederò le vostre offerte e le primizie dei vostri doni in tutto quello che mi consacrerete. 41 Io mi compiacerò di voi come di un profumo di odore soave, quando vi avrò condotti fuori dai popoli e vi avrò radunati dai paesi dove sarete stati dispersi; io sarò santificato in voi davanti alle nazioni; 42 voi conoscerete che io sono il SIGNORE, quando vi avrò condotti nella terra d'Israele, paese che giurai di dare ai vostri padri. 43 Là vi ricorderete della vostra condotta e di tutte le azioni con le quali vi siete contaminati; sarete disgustati di voi stessi, per tutte le malvagità che avete commesse; 44 conoscerete che io sono il SIGNORE, quando avrò agito con voi per amor del mio nome e non secondo la vostra condotta malvagia, né secondo le vostre azioni corrotte, o casa d'Israele!", dice il Signore, DIO».

La spada del Signore contro Gerusalemme e contro gli Ammoniti
Ez 15
21,1 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
2 «Figlio d'uomo, volgi la faccia verso il mezzogiorno,
rivolgi la parola al sud,
profetizza contro la foresta della regione meridionale,
3 e di' alla foresta della regione meridionale:
"Ascolta la parola del SIGNORE!"
Così parla il Signore, DIO:
"Ecco, io accendo in te un fuoco
che divorerà in te ogni albero verde e ogni albero secco;
la fiamma dell'incendio non si spegnerà
e tutto ciò che è sulla faccia del suolo ne sarà bruciato,
dalla regione meridionale al settentrione;
4 ogni carne vedrà
che io, il SIGNORE, ho acceso il fuoco
ed esso non sarà spento!"».
5 E io dissi: «Ahimè, Signore, DIO! Costoro dicono di me: "Egli non fa che parlare in parabole"».

De 32:41-42; Ez 7
6 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
7 «Figlio d'uomo, volgi la faccia verso Gerusalemme,
rivolgi la parola ai luoghi santi,
profetizza contro il paese d'Israele
8 e di' al paese d'Israele:
Così parla il SIGNORE:
"Eccomi a te!
Io toglierò la mia spada dal fodero
e sterminerò in mezzo a te giusti e malvagi.
9 Appunto perché voglio sterminare in mezzo a te giusti e malvagi,
la mia spada uscirà dal fodero
per colpire ogni carne
dalla regione meridionale al settentrione;
10 ogni carne saprà
che io, il SIGNORE, ho tolto la mia spada dal fodero
e non vi sarà più rimessa".
11 Tu, figlio d'uomo, gemi!
con il cuore rotto, nell'amarezza,
gemi davanti ai loro occhi.
12 Quando ti chiederanno: "Perché gemi?",
rispondi: "Per la notizia che sta per giungere;
ogni cuore sarà afflitto,
tutte le mani diverranno fiacche,
tutti gli spiriti verranno meno,
tutte le ginocchia si scioglieranno in acqua.
Ecco, la cosa giunge e avverrà!",
dice il Signore, DIO».
13 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
14 «Figlio d'uomo, profetizza e di':
"Così parla il Signore".
Di': "La spada, la spada è aguzza;
essa è anche affilata:
15 aguzza, per fare un macello;
affilata, per scintillare.
Dovremmo dunque rallegrarci,
ripetendo: 'Lo scettro di mio figlio disprezza ogni legno'?
16 Il Signore l'ha data ad affilare,
perché la s'impugni;
la spada è aguzza e affilata,
per metterla in mano di chi uccide".
17 Grida e urla, figlio d'uomo,
poiché essa è per il mio popolo,
è per tutti i prìncipi d'Israele;
essi sono dati in balìa della spada con il mio popolo;
perciò percuotiti la coscia!
18 "Sì, la prova sarà fatta.
Che accadrà, se questo scettro che disprezza tutto non sarà più?",
dice il Signore, DIO.
19 Tu, figlio d'uomo, profetizza
e batti le mani;
la spada raddoppi, triplichi i suoi colpi;
la spada che fa strage, la spada che uccide anche chi è grande,
la spada che li circonda.
20 Io ho rivolto la punta della spada contro tutte le loro porte,
perché il loro cuore venga meno
e cresca il numero dei caduti;
sì, essa è fatta per folgorare,
è aguzza per il macello.
21 Spada, raccogliti! Volgiti a destra, attenta!
Volgiti a sinistra,
dovunque è diretto il tuo filo!
22 Anch'io batterò le mani
e sfogherò il mio furore!
Io, il SIGNORE, ho parlato».

(Gr 52:1-15; 2Cr 36:11-20) Pr 16:1, 33
23 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
24 «Tu, figlio d'uomo, fatti due vie per le quali passi la spada del re di Babilonia; partano entrambe dal medesimo paese; traccia un segnale indicatore all'inizio della strada che porta a una città. 25 Fa' una strada per la quale la spada vada a Rabba, città dei figli di Ammon, e un'altra perché vada in Giuda, a Gerusalemme, città fortificata. 26 Infatti il re di Babilonia sta sul bivio, all'inizio delle due strade, per tirare presagi: scuote le frecce, consulta gli idoli, esamina il fegato. 27 La sorte, che è nella destra, designa Gerusalemme per collocarvi degli arieti, per aprire la bocca a ordinare il massacro, per alzare la voce in gridi di guerra, per collocare gli arieti contro le porte, per elevare bastioni, per costruire torri. 28 Ma essi non vedono in questo che una divinazione bugiarda; essi, a cui sono stati fatti tanti giuramenti. Ma ora egli si ricorderà della loro iniquità, perché siano presi.
29 Perciò, così parla il Signore, DIO: "Poiché avete fatto ricordare la vostra iniquità mediante le vostre manifeste trasgressioni, al punto che i vostri peccati si manifestano in tutte le vostre azioni, poiché ne rievocate il ricordo, sarete presi dalla sua mano.
30 Tu, empio, condannato alla spada, o principe d'Israele, il cui giorno è giunto al tempo del colmo dell'iniquità; 31 così parla il Signore, DIO: Il turbante sarà tolto, il diadema sarà levato; le cose cambieranno; ciò che è in basso sarà innalzato; ciò che è in alto sarà abbassato. 32 Rovina, rovina, rovina. Questo farò di lei; anch'essa non sarà più, finché non venga colui a cui appartiene il giudizio e al quale lo rimetterò".

Ez 25:1-7; Gr 49:1-6
33 Tu, figlio d'uomo, profetizza e di': Così parla il Signore, DIO, riguardo ai figli di Ammon e al loro obbrobrio, di': "La spada, la spada è sguainata; è affilata per massacrare, per divorare, per folgorare. 34 Mentre ci sono per te visioni vane, mentre ci sono per te divinazioni bugiarde, essa ti farà cadere fra i cadaveri degli empi, il cui giorno è giunto al tempo del colmo dell'iniquità. 35 Riponi la spada nel fodero! Io ti giudicherò nel luogo stesso dove fosti creata, nel paese della tua origine; 36 riverserò su di te la mia indignazione, soffierò contro di te nel fuoco della mia ira e ti darò in mano di uomini brutali, artefici di distruzione. 37 Tu sarai preda del fuoco, il tuo sangue sarà in mezzo al paese; tu non sarai più ricordata, perché io, il SIGNORE ho parlato"».

I delitti di Gerusalemme
2Cr 36:14-17 (Is 59:1-8; Gr 5:7-9, 26-31; 9:2-9) Ga 6:7
22,1 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
2 «Ora, figlio d'uomo, non giudicherai tu, non giudicherai tu questa città di sangue? Falle dunque conoscere tutte le sue abominazioni 3 e di': Così parla il Signore, DIO: "O città che spandi il sangue in mezzo a te stessa perché il tuo tempo giunga, e che ti fai idoli per contaminarti! 4 Per il sangue che hai sparso ti sei resa colpevole, e per gli idoli che hai fatto ti sei contaminata; tu hai fatto avvicinare i tuoi giorni e sei giunta al termine dei tuoi anni; perciò io ti espongo all'insulto delle nazioni e allo scherno di tutti i paesi. 5 Quelli che ti sono vicini e quelli che ti sono lontani si faranno beffe di te, o tu che sei macchiata d'infamia e piena di disordine!
6 Ecco, i prìncipi d'Israele, ognuno secondo il suo potere, sono intenti a spargere il sangue in mezzo a te; 7 in te si disprezza il padre e la madre; in mezzo a te si opprime lo straniero; in te si calpesta l'orfano e la vedova. 8 Tu disprezzi le mie cose sante, tu profani i miei sabati. 9 In te c'è gente che calunnia per spargere il sangue; in te si mangia sui monti, in mezzo a te si commettono scelleratezze. 10 In te si viola l'intimità del proprio padre, in te si violenta la donna impura per le sue mestruazioni; 11 in te l'uno commette abominazioni con la moglie del prossimo, l'altro contamina con incesto la propria nuora, l'altro violenta sua sorella, figlia di suo padre. 12 In te si prendono regali per spargere il sangue; tu prendi interessi, dai ad usura, trai guadagno dal prossimo con la violenza, e dimentichi me", dice il Signore, DIO.
13 "Ma ecco, io batto le mani, a motivo del disonesto guadagno che fai, e del sangue da te sparso in mezzo a te. 14 Il tuo cuore reggerà forse, o le tue mani saranno forti il giorno che io agirò contro di te? Io, il SIGNORE, ho parlato e lo farò. 15 Io ti disperderò fra le nazioni, ti disseminerò per i paesi e toglierò via da te tutta la tua immondezza; 16 tu sarai profanata da te stessa agli occhi delle nazioni e conoscerai che io sono il SIGNORE"».

Ez 24:1-14; Gr 6:28-30
17 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
18 «Figlio d'uomo, quelli della casa d'Israele per me sono diventati tante scorie: tutti quanti non sono che bronzo, stagno, ferro, piombo, in mezzo al crogiuolo; sono tutti scorie d'argento. 19 Perciò, così parla il Signore, DIO: "Poiché siete tutti diventati tante scorie, ecco, io vi raduno in mezzo a Gerusalemme. 20 Come si raduna l'argento, il bronzo, il ferro, il piombo, e lo stagno nel crogiuolo e si soffia sul fuoco per fonderli, così, nella mia ira e nel mio furore io vi radunerò, vi metterò là, e vi fonderò. 21 Vi radunerò, soffierò contro di voi sul fuoco del mio furore e voi sarete fusi in mezzo a Gerusalemme. 22 Come l'argento è fuso nel crogiuolo, così voi sarete fusi nella città; voi saprete che io, il SIGNORE, riverso su di voi il mio furore"».

Peccati dei capi e del popolo d'Israele
So 3:1-8; Mi 3
23 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
24 «Figlio d'uomo, di' a Gerusalemme: "Tu sei una terra che non è stata purificata, che non è stata bagnata di pioggia in un giorno d'ira". 25 In lei i suoi profeti cospirano; come un leone ruggente che sbrana la preda, costoro divorano la gente, pigliano tesori e cose preziose, moltiplicano le vedove in mezzo a lei. 26 I suoi sacerdoti violano la mia legge e profanano le mie cose sante; non distinguono fra santo e profano, non fanno conoscere la differenza che passa fra ciò che è impuro e ciò che è puro, chiudono gli occhi sui miei sabati, e io sono disonorato in mezzo a loro. 27 I suoi capi, in mezzo a lei, sono come lupi che sbranano la loro preda: spargono il sangue, fanno perire la gente per saziare la loro cupidigia. 28 I loro profeti intonacano per loro tutto questo con malta che non regge: hanno visioni vane, pronosticano loro la menzogna, e dicono: "Così parla il Signore, DIO", mentre il SIGNORE non ha parlato affatto. 29 Il popolo del paese si dà alla violenza, commette rapine, calpesta l'afflitto e il povero, opprime lo straniero, contro ogni giustizia. 30 Io ho cercato fra loro qualcuno che riparasse il muro e stesse sulla breccia davanti a me in favore del paese, perché io non lo distruggessi; ma non l'ho trovato. 31 Perciò, io riverserò su di loro il mio sdegno; io li consumerò con il fuoco della mia ira e farò ricadere sul loro capo la loro condotta», dice il Signore, DIO.

Le due sorelle prostitute: Samaria e Gerusalemme
Ez 16; Gr 3:6-11
23,1 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
2 «Figlio d'uomo, c'erano due donne,
figlie di una medesima madre,
3 le quali si prostituirono in Egitto;
si prostituirono nella loro giovinezza;
là furono premute le loro mammelle,
e là fu schiacciato il loro vergine seno.
4 I loro nomi sono: quello della maggiore, Oola;
quello della sorella, Ooliba.
Esse divennero mie
e mi partorirono figli e figlie;
questi sono i loro veri nomi: Oola è Samaria,
Ooliba è Gerusalemme.
5 E, mentre era mia, Oola si prostituì,
si appassionò per i suoi amanti,
gli Assiri, che erano suoi vicini,
6 vestiti di porpora,
governatori e magistrati,
tutti bei giovani,
cavalieri in groppa ai loro cavalli.
7 Essa si prostituì con loro,
che erano tutti il fiore dei figli d'Assiria,
e si contaminò con tutti quelli per i quali s'appassionava,
con tutti i loro idoli.
8 Essa non rinunciò alle prostituzioni commesse con gli Egiziani,
quando quelli si erano uniti a lei nella sua giovinezza,
schiacciavano il suo vergine seno
e sfogavano su di lei la loro lussuria.
9 Perciò io l'abbandonai in balìa dei suoi amanti,
in balìa dei figli d'Assiria,
per i quali si era appassionata.
10 Essi ebbero rapporti sessuali con lei,
presero i suoi figli e le sue figlie,
e la uccisero con la spada.
Essa diventò famosa fra le donne,
e su di lei furono eseguiti dei giudizi.
11 Sua sorella vide questo,
e tuttavia si corruppe più di lei nei suoi amori;
le sue prostituzioni sorpassarono le prostituzioni di sua sorella.
12 Si appassionò per i figli d'Assiria,
che erano suoi vicini, governatori e magistrati,
vestiti pomposamente,
cavalieri in groppa ai loro cavalli,
tutti giovani e belli.
13 Io vidi che essa si contaminava;
entrambe seguivano la medesima via;
14 ma questa superò l'altra nelle sue prostituzioni;
vide degli uomini disegnati sui muri,
delle immagini di Caldei dipinte in rosso,
15 con delle cinture ai fianchi,
con degli ampi turbanti in capo,
dall'aspetto di capitani,
tutti quanti ritratti dei figli di Babilonia,
della Caldea, loro terra natìa;
16 e, come li vide, si appassionò per loro,
e mandò a essi dei messaggeri, in Caldea.
17 I figli di Babilonia vennero da lei,
al letto degli amori,
e la contaminarono con le loro fornicazioni;
ed essa si contaminò con loro;
poi, si allontanò da loro.
18 Essa mise a nudo le sue prostituzioni,
mise a nudo la sua vergogna,
e io mi allontanai da lei,
come mi ero allontanato da sua sorella.
19 Tuttavia essa moltiplicò le sue prostituzioni,
ricordandosi dei giorni della sua giovinezza,
quando si era prostituita nel paese d'Egitto;
20 si appassionò per quei fornicatori
dalla carne come la carne degli asini
e dal membro come il membro dei cavalli.
21 Così tu tornasti all'infamia della tua giovinezza,
quando gli Egiziani ti schiacciavano le mammelle
a motivo del tuo vergine seno.
22 Perciò, Ooliba, così parla il Signore, DIO:
"Ecco, io susciterò contro di te i tuoi amanti,
da cui ti sei allontanata,
e li farò venire contro di te da tutte le parti:
23 i figli di Babilonia e tutti i Caldei,
prìncipi, ricchi e grandi,
e tutti i figli d'Assiria con loro,
giovani e belli,
tutti, governatori e magistrati,
capitani e consiglieri,
tutti in groppa ai loro cavalli.
24 Essi verranno contro di te con armi, carri e veicoli,
e con una moltitudine di popoli;
con scudi grandi e piccoli, e con elmi,
si schierano contro di te tutto intorno;
io rimetto in mano loro il giudizio,
ed essi ti giudicheranno secondo le loro leggi.
25 Io darò sfogo alla mia gelosia contro di te
ed essi ti tratteranno con furore:
ti taglieranno il naso e le orecchie,
e ciò che rimarrà di te cadrà per la spada;
prenderanno i tuoi figli e le tue figlie,
e ciò che rimarrà di te sarà divorato dal fuoco.
26 Ti spoglieranno delle tue vesti,
porteranno via gli oggetti di cui ti adorni.
27 Io farò cessare la tua lussuria,
la tua prostituzione cominciata nel paese d'Egitto,
e tu non alzerai più gli occhi verso di loro,
non ti ricorderai più dell'Egitto".
28 Infatti così parla il Signore, DIO:
"Ecco, io ti do in mano di quelli che detesti,
in mano di quelli da cui ti sei allontanata.
29 Essi ti tratteranno con odio,
porteranno via tutto il frutto del tuo lavoro,
e ti lasceranno nuda e scoperta;
così saranno messe allo scoperto la vergogna della tua impudicizia,
la tua lussuria e le tue prostituzioni.
30 Queste cose ti saranno fatte,
perché ti sei prostituita correndo dietro alle nazioni,
perché ti sei contaminata con i loro idoli.
31 Tu hai camminato per la via di tua sorella
e io ti metto in mano la sua coppa".
32 Così parla il Signore, DIO:
"Tu berrai la coppa di tua sorella:
coppa profonda e ampia;
sarai esposta alle risa e alle beffe;
la coppa è di gran capacità.
33 Tu sarai riempita di ebbrezza e di dolore:
è la coppa della desolazione e della devastazione,
è la coppa di tua sorella Samaria.
34 Tu la berrai, la vuoterai,
ne morderai i pezzi,
e te ne squarcerai il seno;
poiché io ho parlato",
dice il Signore, DIO.
35 Perciò così parla il Signore, DIO:
"Poiché tu mi hai dimenticato
e mi hai buttato dietro alle spalle,
porta dunque anche tu, la pena della tua scelleratezza e delle tue prostituzioni"».
36 Il SIGNORE mi disse:
«Figlio d'uomo, non dovrai giudicare forse Oola e Ooliba?
Dichiara loro dunque le loro abominazioni!
37 Infatti hanno commesso adulterio, hanno sangue nelle loro mani;
hanno commesso adulterio con i loro idoli,
e gli stessi figli che mi avevano partoriti,
li hanno fatti passare per il fuoco
perché servissero loro di pasto.
38 Anche questo mi hanno fatto:
in quel medesimo giorno hanno contaminato il mio santuario
e hanno profanato i miei sabati.
39 Dopo aver immolato i loro figli ai loro idoli,
in quello stesso giorno sono venute nel mio santuario
per profanarlo;
ecco, quello che hanno fatto in mezzo alla mia casa.
40 Oltre a questo, hanno mandato a cercare uomini che vengono da lontano;
a loro hanno inviato messaggeri, ed ecco che sono venuti.
Per loro ti sei lavata, ti sei imbellettata gli occhi,
ti sei coperta di ornamenti;
41 ti sei messa sopra un letto sontuoso,
davanti al quale era disposta una tavola;
su quella hai messo il mio profumo e il mio olio.
42 Là si udiva il rumore di una folla che si divertiva,
e oltre alla gente presa tra la folla degli uomini,
sono stati introdotti degli ubriachi venuti dal deserto,
che hanno messo dei braccialetti ai polsi delle due sorelle,
e dei magnifici diademi sul loro capo.
43 Io ho detto di quella invecchiata negli adulteri:
"Anche ora commettono prostituzioni con lei, proprio con lei!"
44 Si viene da essa, come si va da una prostituta!
Così si viene da Oola e da Ooliba,
da queste donne scellerate.
45 Ma uomini giusti le giudicheranno,
come si giudicano le adultere,
come si giudicano le donne che spargono il sangue;
perché sono adultere e hanno del sangue nelle mani.
46 Perciò così parla il Signore, DIO:
"Sarà fatta salire contro di loro una moltitudine
ed esse saranno date in balìa del terrore e del saccheggio.
47 Quella moltitudine le lapiderà
e le farà a pezzi con la spada;
ucciderà i loro figli e le loro figlie
e darà alle fiamme le loro case.
48 Io farò cessare la scelleratezza nel paese
e tutte le donne impareranno
a non commettere più turpitudini come le vostre.
49 La vostra scelleratezza vi sarà fatta ricadere addosso,
voi porterete la pena della vostra idolatria,
e conoscerete che io sono il Signore, DIO"».

Segni profetici della rovina di Gerusalemme
Ez 22:1-5, 14-22; 2R 25; Eb 6:8
24,1 La parola del SIGNORE mi fu rivolta il nono anno, il decimo mese, il decimo giorno del mese, in questi termini:
2 «Figlio d'uomo, scriviti la data di questo giorno, di quest'oggi! Oggi stesso, il re di Babilonia marcia contro Gerusalemme. 3 Proponi una parabola a questa casa ribelle, e di' loro: Così parla il Signore, DIO: "Metti, metti la pentola sul fuoco, e versaci dentro dell'acqua; 4 raccoglici dentro i pezzi di carne, tutti i buoni pezzi, coscia e spalla; riempila d'ossa scelte. 5 Prendi il meglio del gregge, ammucchia sotto la pentola la legna per far bollire le ossa; falla bollire molto, affinché anche le ossa che ci sono dentro cuociano".
6 Perciò, così parla il Signore, DIO: "Guai alla città sanguinaria, pentola piena di verderame, il cui verderame non si stacca! Vuotala dei pezzi, uno dopo l'altro, senza tirare a sorte! 7 Poiché il sangue che ha versato è in mezzo a lei; essa lo ha posto sulla roccia nuda; non l'ha sparso in terra, per coprirlo di polvere. 8 Per eccitare il furore, per farne vendetta, ho fatto mettere quel sangue sulla roccia nuda, perché non fosse coperto".
9 Perciò, così parla il Signore, DIO: "Guai alla città sanguinaria! Anch'io voglio fare un gran fuoco! 10 Ammucchia la legna, fa' alzare la fiamma, fa' cuocere bene la carne, fa' sciogliere il grasso, e fa' in modo che le ossa si brucino! 11 Poi metti la pentola vuota sui carboni perché si riscaldi e il suo bronzo diventi rovente, affinché la sua impurità si sciolga in mezzo a essa e il suo verderame sia consumato. 12 Ogni sforzo è inutile; il suo abbondante verderame non si stacca; il suo verderame non se ne andrà che mediante il fuoco. 13 C'è della scelleratezza nella tua impurità; perché io ti ho voluto purificare e tu non sei diventata pura; non sarai più purificata della tua impurità, finché io non abbia sfogato su di te il mio furore. 14 Io, il SIGNORE, ho parlato; la cosa avverrà, io la compirò; non indietreggerò, non avrò pietà, non mi pentirò; tu sarai giudicata secondo la tua condotta, secondo le tue azioni", dice il Signore, DIO».

Gr 16:1-13
15 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
16 «Figlio d'uomo, ecco, con un colpo improvviso io ti tolgo la delizia dei tuoi occhi; ma tu non fare lamento, non piangere, non versare lacrime. 17 Sospira in silenzio; non portare lutto per i morti, copri il capo con il turbante, mettiti i calzari ai piedi, non ti coprire la barba, e non mangiare il pane che la gente ti manda».
18 La mattina parlai al popolo e la sera mia moglie morì. La mattina dopo feci come mi era stato comandato. 19 Il popolo mi chiedeva: «Non dovrai forse spiegarci che cosa significhi quello che fai?» 20 E io risposi loro: «La parola del SIGNORE mi è stata rivolta in questi termini: 21 "Di' alla casa d'Israele: Così parla il Signore, DIO: 'Ecco, io profanerò il mio santuario, orgoglio della vostra forza, delizia dei vostri occhi, oggetto di venerazione delle vostre anime; i vostri figli e le vostre figlie che avete lasciati a Gerusalemme cadranno per la spada'". 22 Voi farete come ho fatto io: non vi coprirete la barba e non mangerete il pane che la gente vi manda; 23 avrete i vostri turbanti in capo, i vostri calzari ai piedi; non farete lamento e non piangerete, ma vi consumerete nelle vostre iniquità, e gemerete l'uno con l'altro. 24 "Ezechiele sarà per voi un simbolo; tutto quello che fa lui, lo farete voi; quando queste cose accadranno voi conoscerete che io sono il Signore, DIO"».
25 «Tu, figlio d'uomo, il giorno che io toglierò loro ciò che fa la loro forza, la gioia della loro gloria, il desiderio dei loro occhi, la brama dell'anima loro, i loro figli e le loro figlie, 26 in quel giorno un fuggiasco verrà da te a recartene la notizia. 27 In quel giorno la tua bocca si aprirà, all'arrivo del fuggiasco; tu parlerai, non sarai più muto, e sarai per loro un simbolo; essi conosceranno che io sono il SIGNORE».

Nuova Diodati:

Ezechiele 6-24

Denunzia dell'idolatria e sue conseguenze
6,1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: 2 «Figlio d'uomo, volgi la tua faccia verso i monti d'Israele e profetizza contro di essi, 3 e di': "O monti d'Israele, ascoltate la parola del Signore, l'Eterno. Così dice il Signore, l'Eterno, ai monti e ai colli, ai burroni e alle valli: Ecco, io farò venire su di voi la spada e distruggerò i vostri alti luoghi. 4 I vostri altari saranno desolati e i vostri altari per l'incenso saranno infranti, e farò cadere i vostri uccisi davanti ai vostri idoli. 5 Stenderò i cadaveri dei figli d'Israele davanti ai loro idoli e spargerò le vostre ossa attorno ai vostri altari. 6 In tutti i vostri luoghi abitati le città saranno devastate e gli alti luoghi desolati, affinché i vostri altari siano devastati e desolati, i vostri idoli siano infranti e fatti scomparire, i vostri altari siano distrutti e le vostre opere siano spazzate via. 7 I morti cadranno in mezzo a voi e voi riconoscerete che io sono l'Eterno. 8 Tuttavia vi lascerò un residuo, poiché avrete alcuni che scamperanno dalla spada fra le nazioni, quando sarete dispersi in vari paesi. 9 E i vostri scampati si ricorderanno di me fra le nazioni dove saranno condotti in cattività, perché sono stato fiaccato per il loro cuore adultero che si è allontanato da me e per i loro occhi che si prostituiscono dietro i loro idoli. Proveranno disgusto per se stessi per le malvagità da loro commesse in tutte le loro abominazioni. 10 Allora riconosceranno che io sono l'Eterno e che non invano ho parlato di fare loro questo male"». 11 Così dice il Signore, l'Eterno: «Batti le mani, pesta i piedi e di': "Ahimè, per tutte le malvagie abominazioni della casa d'Israele, perché cadranno di spada, di fame e di peste. 12 Chi è lontano morirà di peste, chi è vicino cadrà di spada e chi è rimasto ed è assediato perirà di fame; così sfogherò il mio furore su di loro. 13 Allora riconoscerete che io sono l'Eterno, quando i loro uccisi cadranno in mezzo ai loro idoli, attorno ai loro altari, sopra ogni alto colle, su tutte le sommità dei monti, sotto ogni albero verdeggiante, sotto ogni quercia frondosa, ovunque offrivano profumi odorosi a tutti i loro idoli. 14 Così stenderò contro di loro la mia mano e renderò il paese desolato, sì, più desolato del deserto di Diblah, in tutti i loro luoghi abitati; allora riconosceranno che io sono l'Eterno"».

Imminenza della punizione divina
7,1 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo: 2 «E tu, figlio d'uomo, così dice il Signore, l'Eterno, al paese d'Israele: La fine! È giunta la fine sulle quattro estremità del paese. 3 Ora ti sovrasta la fine e io manderò contro di te la mia ira, ti giudicherò secondo le tue vie e ti farò ricadere addosso tutte le tue abominazioni. 4 Il mio occhio non ti risparmierà e non avrò pietà, ma ti farò ricadere addosso le tue vie, e le tue abominazioni saranno in mezzo a te; allora riconoscerete che io sono l'Eterno». 5 Così dice il Signore, l'Eterno: «Una calamità, una calamità senza precedenti, ecco è venuta. 6 La fine è giunta, la fine è giunta. Si è destata per te; ecco, è giunta. 7 È giunta su di te la rovina, o abitante del paese. Il tempo è arrivato; è vicino il giorno dei guai e non di grida di gioia sui monti. 8 Ora, tra poco, verserò il mio furore su di te e sfogherò su di te la mia ira, ti giudicherò secondo le tue vie e ti farò ricadere addosso tutte le tue abominazioni. 9 Il mio occhio non ti risparmierà e non avrò pietà, ma ti farò ricadere addosso le tue vie e le tue abominazioni saranno in mezzo a te; allora riconoscerete che io sono l'Eterno che colpisce. 10 Ecco il giorno, eccolo giunto. È arrivata la rovina. La verga è fiorita, l'orgoglio è sbocciato. 11 La violenza è cresciuta come verga di empietà. Non rimarrà nessuno di essi, nessuno della loro moltitudine, nessuno di essi; non ci sarà alcun lamento per loro. 12 Il tempo è arrivato, il giorno si avvicina. Chi compra non si rallegri, chi vende non si addolori, perché un'ira ardente sovrasta su tutta la loro moltitudine. 13 Poiché chi vende non tornerà in possesso di ciò che ha venduto, anche se rimarrà ancora in vita, perché la visione riguarda tutta la sua moltitudine e non sarà revocata, e nessuno potrà preservare la propria vita, vivendo nell'iniquità. 14 Hanno suonato la tromba, e tutti sono pronti, ma nessuno va alla battaglia, perché l'ardore della mia ira è contro tutta la loro moltitudine. 15 Di fuori la spada, di dentro la peste e la fame. Chi è nei campi morirà per la spada, chi è in città sarà divorato dalla fame e dalla peste. 16 Ma i loro fuggiaschi che riusciranno a mettersi in salvo staranno su per i monti come le colombe della valle, tutti gemendo ciascuno per la propria iniquità. 17 Tutte le mani diverranno fiacche e tutte le ginocchia saranno deboli come acqua. 18 Si vestiranno di sacco e lo spavento li coprirà, la vergogna sarà su tutti i volti e la calvizie su tutte le loro teste. 19 Getteranno il loro argento per le strade e il loro oro diventerà un'immondezza. Il loro argento e il loro oro non li potranno salvare nel giorno del furore dell'Eterno; non potranno saziare la loro anima né riempire il loro ventre, perché la loro iniquità è divenuta una causa d'intoppo. 20 Hanno fatto della bellezza dei loro ornamenti un motivo di orgoglio; ne hanno fatto immagini delle loro abominazioni e i loro idoli esecrandi. Per questo li renderò per loro un'immondezza, 21 e li darò come preda nelle mani degli stranieri e come bottino agli empi della terra che lo profaneranno. 22 Distoglierò da loro la mia faccia ed essi profaneranno il mio luogo segreto; vi entreranno uomini violenti e lo profaneranno. 23 Prepara una catena, perché il paese è pieno di delitti di sangue e la città è piena di violenza. 24 Farò venire le nazioni malvagie che s'impadroniranno delle loro case; farò venir meno la superbia dei potenti e i loro luoghi sacri saranno profanati. 25 La distruzione giunge. Essi cercheranno la pace, ma non vi sarà. 26 Verrà calamità su calamità, e ci saranno cattive notizie dietro cattive notizie. Allora chiederanno una visione a un profeta, ma la legge verrà meno al sacerdote e il consiglio agli anziani. 27 Il re sarà in lutto, il principe si vestirà di desolazione e le mani del popolo del paese saranno prese da spavento. Io li tratterò secondo la loro condotta e li giudicherò secondo i loro giudizi; allora riconosceranno che io sono l'Eterno».

La visione della gloria dell'Eterno a Gerusalemme
8,1 Nel sesto anno, nel sesto mese, il cinque del mese, avvenne che mentre ero seduto in casa mia e gli anziani di Giuda stavano seduti di fronte a me, la mano del Signore, l'Eterno, cadde in quel luogo su di me. 2 Io guardai, ed ecco una figura di uomo dall'aspetto di fuoco; da ciò che sembravano i suoi lombi in giù pareva di fuoco, e da ciò che sembravano i suoi lombi in su pareva splendente come il colore di bronzo incandescente. 3 Egli stese una forma di mano e mi afferrò per una ciocca dei miei capelli, e lo Spirito mi sollevò fra terra e cielo e mi trasportò in visioni di DIO a Gerusalemme, all'ingresso della porta interna che guarda a nord, dove era posto l'idolo della gelosia, che provoca a gelosia. 4 Ed ecco, là era la gloria del DIO d'Israele, simile alla visione che avevo visto nella pianura.

Le varie abominazioni commesse a Gerusalemme: L'idolo della gelosia
5 Quindi egli mi disse: «Figlio d'uomo, alza ora i tuoi occhi verso il nord». Così alzai i miei occhi verso il nord, ed ecco, a nord della porta dell'altare, proprio all'ingresso, c'era l'idolo della gelosia. 6 Ed egli mi disse: «Figlio d'uomo, vedi ciò che fanno costoro, le grandi abominazioni che qui commette la casa d'Israele e che mi fanno allontanare dal mio santuario? Ma tu vedrai abominazioni ancora più grandi».

I culti segreti dei settanta anziani
7 Così egli mi condusse all'ingresso del cortile. Io guardai, ed ecco un buco nella parete. 8 Allora mi disse: «Figlio d'uomo, fa' un foro nella parete». Così feci un foro nella parete, ed ecco un'apertura. 9 Egli mi disse: «Entra e guarda le malvagie abominazioni che costoro commettono qui». 10 Così entrai a guardare, ed ecco ogni sorta di rettili e di bestie abominevoli e tutti gl'idoli della casa d'Israele, intagliati tutt'intorno sulla parete. 11 E davanti ad essi stavano settanta uomini fra gli anziani della casa d'Israele, in mezzo ai quali era Jaazaniah, figlio di Shafan, ciascuno con il suo turibolo in mano, dal quale saliva una densa nuvola d'incenso. 12 Quindi mi disse: «Figlio d'uomo, hai visto ciò che gli anziani della casa d'Israele fanno nell'oscurità, ciascuno nella camera delle sue immagini? Infatti dicono: "L'Eterno non ci vede, l'Eterno ha abbandonato il paese"».

Donne che piangono Tammuz
13 Poi mi disse: «Tu vedrai abominazioni ancora più grandi che commettono». 14 Allora mi condusse all'ingresso della porta della casa dell'Eterno, che è verso il nord; ed ecco, là sedevano donne che piangevano Tammuz.

Venticinque uomini che adorano il sole rivolti a est
15 Quindi mi disse: «Hai visto, figlio d'uomo? Tu vedrai abominazioni ancora più grandi di queste». 16 Allora mi condusse nel cortile interno della casa dell'Eterno; ed ecco, all'ingresso del tempio dell'Eterno, fra il portico e l'altare, circa venticinque uomini, con le spalle voltate al tempio dell'Eterno e la faccia rivolta a est, che adoravano il sole a est. 17 Poi mi disse: «Hai visto, figlio d'uomo? È forse piccola cosa per la casa di Giuda commettere le abominazioni che commette qui? Essi infatti hanno riempito il paese di violenza e mi hanno ripetutamente provocato ad ira. Ed ecco, si portano il ramo al naso. 18 Perciò anch'io agirò con furore; il mio occhio non avrà compassione e non userò alcuna pietà. Anche se faranno pervenire alte grida ai miei orecchi, non li ascolterò».

Sei uomini ricevono l'ordine di fare strage dei malvagi in Gerusalemme
9,1 Poi gridò ad alta voce ai miei orecchi, dicendo: «Fate avvicinare quelli che devono punire la città, ognuno con la sua arma di distruzione in mano». 2 Ed ecco venire dalla direzione della porta superiore che guarda a nord sei uomini, ognuno con la sua arma di sterminio in mano. In mezzo a loro stava un uomo vestito di lino, che aveva un calamaio di corno da scriba al fianco. Appena giunti, si fermarono presso l'altare di bronzo. 3 Allora la gloria del DIO d'Israele si alzò dal cherubino sul quale stava, andando verso la soglia del tempio. Egli chiamò l'uomo vestito di lino, che aveva il calamaio di corno da scriba al fianco, 4 e l'Eterno disse: «Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme, e fa' un segno sulla fronte degli uomini che sospirano e gemono per tutte le abominazioni che si commettono nel suo mezzo». 5 E agli altri disse, in modo che io sentissi: «Passate per la città dietro di lui e colpite; il vostro occhio non abbia compassione e non usate alcuna pietà. 6 Uccidete fino allo sterminio vecchi, giovani, vergini, bambini e donne, ma non avvicinatevi ad alcuno su cui ci sia il segno; incominciate dal mio santuario». Così essi incominciarono dagli anziani che erano davanti al tempio. 7 Quindi disse loro: «Contaminate il tempio e riempite di uccisi i cortili. Uscite!». Essi allora uscirono e fecero strage nella città. 8 Mentre essi facevano strage ed io ero rimasto solo, caddi sulla mia faccia e gridai, dicendo: «Ah, Signore, Eterno, distruggerai tu tutto il residuo d'Israele, riversando il tuo furore su Gerusalemme?». 9 Egli mi rispose: «L'iniquità della casa d'Israele e di Giuda è estremamente grande; il paese è pieno di sangue e la città è piena di depravazione. Infatti dicono: "L'Eterno ha abbandonato il paese, l'Eterno non vede". 10 Perciò anche il mio occhio non avrà compassione e non userò alcuna pietà, ma farò ricadere sul loro capo la loro condotta». 11 Ed ecco l'uomo vestito di lino, che aveva un calamaio di corno da scriba al fianco, fece il suo rapporto, dicendo: «Ho fatto come mi hai comandato».

La gloria dell'Eterno si allontana dal tempio
10,1 Io guardavo ed ecco, sul firmamento che stava sopra il capo dei cherubini, appariva sopra di essi come una pietra di zaffiro che somigliava nella forma a un trono. 2 L'Eterno parlò quindi all'uomo vestito di lino e disse: «Va' fra le ruote sotto il cherubino, riempiti le mani di carboni ardenti che sono fra i cherubini e spargili sulla città». Ed egli vi andò mentre io guardavo. 3 Quando l'uomo entrò, i cherubini stavano sulla destra del tempio e la nuvola riempiva il cortile interno. 4 Quindi la gloria dell'Eterno si alzò sopra il cherubino muovendo verso la soglia del tempio; allora il tempio fu ripieno della nuvola e il cortile fu ripieno dello splendore della gloria dell'Eterno. 5 Il rumore delle ali dei cherubini fu udito fin nel cortile esterno, come la voce di Dio onnipotente quando parla. 6 Ora, quando l'Eterno ebbe comandato all'uomo vestito di lino, dicendo: «Prendi il fuoco fra le ruote che sono tra i cherubini», egli andò a fermarsi vicino a una ruota. 7 Allora un cherubino stese la mano fra i cherubini verso il fuoco che era fra i cherubini, ne prese e lo mise nelle mani dell'uomo vestito di lino, che lo ricevette ed uscì. 8 Ora i cherubini sembravano avere la forma di una mano d'uomo sotto alle ali. 9 Guardai ancora ed ecco, a fianco dei cherubini vi erano quattro ruote, una ruota a fianco di ogni cherubino e un'altra ruota per ogni altro cherubino; le ruote avevano l'aspetto di una pietra di topazio. 10 Sembravano avere tutt'e quattro la medesima forma, come se una ruota fosse in mezzo all'altra. 11 Quando si muovevano, andavano verso una delle loro quattro direzioni e, andando non si voltavano, ma seguivano la direzione verso la quale la testa era rivolta e, andando, non si voltavano. 12 Tutto il loro corpo, il loro dorso, le loro mani, le loro ali e le ruote erano pieni di occhi tutt'intorno, , le ruote stesse che i quattro avevano. 13 Io udii che le ruote erano chiamate "Turbine". 14 Ogni cherubino aveva quattro facce: la prima faccia era faccia di cherubino, la seconda faccia era faccia d'uomo, la terza faccia di leone, la quarta faccia di aquila. 15 Poi i cherubini si alzarono. Essi erano gli stessi esseri viventi che avevo visto presso il fiume Kebar. 16 Quando i cherubini si muovevano, anche le ruote si muovevano al loro fianco e, quando i cherubini spiegavano le ali per alzarsi da terra, le ruote non si allontanavano dal loro fianco. 17 Quando essi si fermavano, si fermavano anch'esse; quando essi si alzavano, si alzavano anch'esse con loro, perché lo spirito degli esseri viventi era in esse. 18 La gloria dell'Eterno si allontanò quindi dalla soglia del tempio e si fermò sui cherubini. 19 Poi i cherubini spiegarono le loro ali e si sollevarono da terra sotto i miei occhi; mentre si allontanavano anche le ruote erano accanto a loro. Si fermarono quindi all'ingresso della porta che guarda a est della casa dell'Eterno, mentre la gloria del DIO d'Israele stava in alto su di loro. 20 Erano gli stessi esseri viventi che avevo visto sotto il DIO d'Israele presso il fiume Kebar e riconobbi che erano cherubini. 21 Ognuno di loro aveva quattro facce, ognuno quattro ali, e sotto le loro ali appariva la forma di mani d'uomo. 22 Quanto all'aspetto delle loro facce, erano le stesse facce che avevo visto presso il fiume Kebar; erano le stesse loro sembianze e gli stessi cherubini. Ognuno andava diritto davanti a sé.

I venticinque capi malvagi che Dio giudicherà
11,1 Poi lo Spirito mi sollevò e mi trasportò alla porta orientale della casa dell'Eterno che guarda a est; ed ecco, all'ingresso della porta c'erano venticinque uomini, tra i quali vidi Jaazaniah, figlio di Azzur, e Pelatiah, figlio di Benaiah, capi del popolo. 2 Egli mi disse: «Figlio d'uomo, questi sono gli uomini che tramano il male e danno cattivi consigli in questa città. 3 Essi dicono: "Il tempo non è vicino. Edifichiamo case! Questa città è la pentola e noi siamo la carne". 4 Perciò profetizza contro di loro, profetizza, figlio d'uomo». 5 Quindi lo Spirito dell'Eterno cadde su di me e mi disse: «Di': Così dice l'Eterno: Voi dite così, o casa d'Israele, e io conosco le cose che vi passano per la mente. 6 Voi avete moltiplicato quelli da voi trafitti a morte in questa città e avete riempito di uccisi le sue strade». 7 Perciò così dice il Signore, l'Eterno: «I vostri uccisi che avete ammucchiato in mezzo ad essa sono la carne e questa città è la pentola, ma io vi farò uscire dal suo mezzo. 8 Voi avete paura della spada, e io farò venire su di voi la spada», dice il Signore, l'Eterno. 9 «Io vi farò uscire dal suo mezzo, vi darò in mano di stranieri ed eseguirò su di voi i miei giudizi. 10 Voi cadrete di spada, vi giudicherò sui confini d'Israele; allora riconoscerete che io sono l'Eterno. 11 Questa città non sarà per voi una pentola e voi non sarete la carne nel suo mezzo; io vi giudicherò sui confini d'Israele. 12 Allora riconoscerete che io sono l'Eterno, perché non avete camminato nei miei statuti né avete eseguito le mie leggi, ma avete agito secondo le leggi delle nazioni che vi circondano».

Promessa di restaurazione
13 Or avvenne che, mentre io profetizzavo, Pelatiah, figlio di Benaiah, morì. Allora mi gettai con la faccia a terra e gridai ad alta voce, dicendo: «Ah, Signore, Eterno, vuoi distruggere completamente il residuo d'Israele?». 14 Allora la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: 15 «Figlio d'uomo, i tuoi fratelli, i tuoi stessi parenti, quelli con te redenti e tutta la casa d'Israele sono coloro ai quali gli abitanti di Gerusalemme hanno detto: "Allontanatevi pure dall'Eterno; questo paese ci è stato dato in eredità". 16 Perciò di': Così dice il Signore, l'Eterno: Benché io li abbia allontanati fra le nazioni e li abbia dispersi in paesi stranieri, io sarò per loro per un po' di tempo un santuario nei paesi dove sono andati. 17 Perciò di': Così dice il Signore, l'Eterno: Vi raccoglierò fra i popoli, vi radunerò dai paesi in cui siete stati dispersi e vi darò la terra d'Israele. 18 Essi vi ritorneranno e toglieranno via tutte le sue cose esecrande e tutte le sue abominazioni. 19 E io darò loro un altro cuore e metterò dentro di loro un nuovo spirito, toglierò via dalla loro carne il cuore di pietra e darò loro un cuore di carne, 20 perché camminino nei miei statuti e osservino le mie leggi e le mettano in pratica; allora essi saranno il mio popolo e io sarò il loro DIO. 21 Ma quanto a quelli il cui cuore esegue le loro cose esecrande e le loro abominazioni, farò ricadere sul loro capo la loro condotta», dice il Signore, l'Eterno.

La gloria di Dio si allontana dal monte
22 Poi i cherubini spiegarono le loro ali e le ruote si mossero accanto a loro, e la gloria del DIO d'Israele stava in alto su di loro. 23 La gloria dell'Eterno si alzò dal mezzo della città e si fermò sul monte che è ad est della città. 24 Quindi lo Spirito mi sollevò e mi trasportò in Caldea fra quelli che erano in cattività, in una visione per lo Spirito di DIO, e la visione che avevo visto scomparve davanti a me levandosi in alto; 25 e io riferii a quelli che erano in cattività tutte le cose che l'Eterno mi aveva fatto vedere.

Annuncio della fuga del re Sedekia e della dispersione del popolo
12,1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: 2 «Figlio d'uomo, tu abiti in mezzo a una casa ribelle, che hanno occhi per vedere ma non vedono, orecchi per udire ma non odono, perché sono una casa ribelle. 3 Perciò, figlio d'uomo, preparati un bagaglio da esule e va' in esilio di giorno sotto i loro occhi. Tu partirai per l'esilio dal luogo dove stai a un altro luogo sotto i loro occhi; forse si renderanno conto che sono una casa ribelle. 4 Porterai dunque fuori di giorno, sotto i loro occhi, il tuo bagaglio, come il bagaglio di uno che va in esilio; poi alla sera uscirai sotto i loro occhi, come quelli che vanno in esilio. 5 Fa' un foro nella parete sotto i loro occhi e attraverso questo porta fuori il tuo bagaglio. 6 Lo porterai sulle spalle sotto i loro occhi, lo porterai fuori al buio; ti coprirai la faccia per non vedere la terra, perché ho fatto di te un segno per la casa d'Israele». 7 Io feci esattamente come mi era stato comandato: di giorno portai fuori il mio bagaglio, come il bagaglio di uno che va in esilio e alla sera feci un foro nella parete con le mani; quando fu buio portai fuori il bagaglio e me lo misi sulle spalle sotto i loro occhi. 8 Al mattino la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: 9 «Figlio d'uomo, non ti ha chiesto la casa d'Israele, questa casa ribelle: "Che cosa fai?". 10 Di' loro: Così dice il Signore, l'Eterno: "Questo oracolo riguarda il principe che è in Gerusalemme e tutta la casa d'Israele che vi abita". 11 Di': Io sono un segno per voi; come ho fatto io, così sarà fatto a loro: essi andranno in esilio, in cattività. 12 Il principe che è in mezzo a loro porterà il suo bagaglio sulle spalle al buio e uscirà; faranno un foro nella parete per farlo uscire attraverso di esso; egli si coprirà la faccia per non vedere con i suoi occhi la terra. 13 Ma io stenderò la mia rete su di lui ed egli sarà preso nel mio laccio; lo condurrò quindi a Babilonia, nel paese dei Caldei; egli però non la vedrà e là morirà. 14 Disperderò a tutti i venti quelli che gli stanno intorno per aiutarlo e tutte le sue truppe, e snuderò la spada dietro a loro. 15 Allora riconosceranno che io sono l'Eterno quando li avrò disseminati tra le nazioni e dispersi nei vari paesi. 16 Ma ne risparmierò un piccolo numero dalla spada, dalla fame e dalla peste, affinché raccontino tutte le loro abominazioni tra le nazioni dove andranno; allora riconosceranno che io sono l'Eterno». 17 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo: 18 «Figlio d'uomo, mangia il tuo pane con tremore e bevi la tua acqua con trepidazione e con ansietà. 19 Dirai quindi al popolo del paese: Così dice il Signore, l'Eterno, agli abitanti di Gerusalemme nella terra d'Israele: Mangeranno il loro pane nell'afflizione e berranno la loro acqua nel terrore, perché il loro paese sarà spogliato di tutto ciò che contiene per la malvagità di tutti quelli che l'abitano. 20 Le città abitate saranno distrutte e il paese sarà desolato; così riconoscerete che io sono l'Eterno». 21 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo: 22 «Figlio d'uomo: Che cos'è questo detto che avete riguardo al paese d'Israele e che afferma: "I giorni si prolungano e ogni visione viene meno"? 23 Perciò di' loro: Così dice il Signore, l'Eterno: Io farò cessare questo detto, e non lo proferiranno più in Israele. Anzi di' loro: Si avvicinano i giorni e l'attuazione della parola di ogni visione, 24 perché non ci sarà più nessuna visione falsa né divinazione ingannevole in mezzo alla casa d'Israele. 25 Poiché io, l'Eterno, parlerò, e la parola che pronuncerò si compirà senza alcun indugio. Sì, nei vostri giorni, o casa ribelle, io pronuncerò una parola e la manderò a compimento», dice il Signore, l'Eterno. 26 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo: 27 «Figlio d'uomo, ecco, la casa d'Israele dice: "La visione che costui vede riguarda molti giorni nel futuro, ed egli profetizza per tempi lontani". 28 Perciò di' loro: Così dice il Signore, l'Eterno: Nessuna delle mie parole sarà più rinviata, ma la parola che pronuncerò sarà mandata a compimento», dice il Signore, l'Eterno.

Condanna dei falsi profeti e delle false profetesse
13,1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: 2 «Figlio d'uomo, profetizza contro i profeti d'Israele che profetizzano e di' a quelli che profetizzano secondo il loro cuore: Ascoltate la parola dell'Eterno. 3 Così dice il Signore, l'Eterno: Guai ai profeti stolti che seguono il loro spirito senza aver visto nulla. 4 O Israele, i tuoi profeti sono stati come volpi nei deserti. 5 Voi non siete saliti sulle brecce né avete costruito alcun muro intorno alla casa d'Israele, per resistere nella battaglia nel giorno dell'Eterno. 6 Hanno avuto visioni false e divinazioni bugiarde e dicono: "L'Eterno ha detto", mentre l'Eterno non li ha mandati. Tuttavia essi sperano che la loro parola si adempi. 7 Non avete forse avuto visioni false e non avete proferito divinazioni bugiarde? Voi dite: "L'Eterno ha detto", ma io non ho parlato». 8 Perciò così dice il Signore, l'Eterno: «Poiché avete proferito falsità e avete avuto visioni bugiarde, eccomi contro di voi», dice il Signore, l'Eterno. 9 «La mia mano sarà contro i profeti che hanno visioni false e proferiscono divinazioni bugiarde. Essi non faranno più parte al consiglio del mio popolo, non saranno più scritti nel registro della casa d'Israele e non entreranno nel paese d'Israele; allora riconoscerete che io sono il Signore, l'Eterno. 10 Poiché, sì, poiché hanno fatto sviare il mio popolo, dicendo: 'Pace', quando non c'è pace, e quando uno costruisce un muro, essi lo intonacano di malta che non regge, 11 di' a quelli che lo intonacano di malta che non regge, che esso cadrà: Verrà una pioggia scrosciante e voi, o pietre di grandine, cadrete; si scatenerà un vento tempestoso, 12 ed ecco, quando il muro cadrà, non vi si dirà forse: "Dov'è la malta con cui l'avevate intonacato?"». 13 Perciò così dice il Signore, l'Eterno: «Nel mio furore farò scatenare un vento tempestoso, nella mia ira farò cadere una pioggia scrosciante e nel mio furore delle pietre di grandine per un completo sterminio. 14 Così demolirò il muro che avete intonacato con malta che non regge, lo rovescerò a terra, e le sue fondamenta saranno scoperte; esso cadrà e voi sarete distrutti insieme ad esso; allora riconoscerete che io sono l'Eterno. 15 Così sfogherò il mio furore sul muro e su quelli che l'hanno intonacato di malta che non regge; e vi dirò: "Il muro non c'è più e neppure quelli che lo intonacavano, 16 cioè, i profeti d'Israele che profetizzavano su Gerusalemme e avevano per essa visioni di pace, mentre non c'era pace"», dice il Signore, l'Eterno. 17 «Ora tu, figlio d'uomo, volgi la faccia verso le figlie del tuo popolo che profetizzano secondo il loro cuore e profetizza contro di loro, 18 e di': Così dice il Signore, l'Eterno: Guai alle donne che cuciono fasce a tutti i polsi e fanno veli per le teste di ogni altezza per dar la caccia alle anime. Credete voi di dar la caccia alle anime del mio popolo e salvare le vostre vite? 19 Voi mi profanate in mezzo al mio popolo per delle manciate d'orzo e per dei pezzi di pane, facendo morire anime che non dovrebbero morire e facendo vivere anime che non dovrebbero vivere, mentendo al mio popolo, che dà ascolto alle menzogne». 20 Perciò così dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, io sono contro le vostre fasce con le quali date la caccia alle anime come a uccelli; le strapperò dalle vostre braccia e metterò in libertà le anime, quelle anime alle quali date la caccia come a uccelli. 21 Strapperò pure i vostri veli e libererò il mio popolo dalle vostre mani, ed essi non saranno più come preda nelle vostre mani; allora riconoscerete che io sono l'Eterno. 22 Infatti avete rattristato il cuore del giusto con menzogne, quando io non lo rattristavo, e avete fortificato le mani dell'empio, perché non si convertisse dalla sua via malvagia per rimanere in vita. 23 Perciò non avrete più visioni false e non praticherete più la divinazione, e io libererò il mio popolo dalle vostre mani; allora riconoscerete che io sono l'Eterno».

Condanna degli anziani idolatri
14,1 Poi vennero da me alcuni anziani d'Israele e sedettero davanti a me. 2 Allora la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: 3 «Figlio d'uomo, questi uomini hanno eretto i loro idoli nel loro cuore e hanno posto davanti a sé l'intoppo che li fa cadere nell'iniquità. Mi lascerò dunque consultare da costoro? 4 Perciò parla e di' loro: Così dice il Signore, l'Eterno: Chiunque della casa d'Israele erige i suoi idoli nel suo cuore e pone davanti a sé l'intoppo che lo fa cadere nell'iniquità e poi viene dal profeta, gli risponderò io, l'Eterno, a proposito di questo, secondo la moltitudine dei suoi idoli, 5 per far presa sui cuori di quelli della casa d'Israele che si sono allontanati da me a motivo di tutti i loro idoli. 6 Perciò di' alla casa d'Israele: Così dice il Signore, l'Eterno: Convertitevi, allontanatevi dai vostri idoli e distogliete la faccia da tutte le vostre abominazioni. 7 Poiché, se un individuo qualsiasi della casa d'Israele o degli stranieri che risiedono in Israele si separa da me, erige i suoi idoli nel suo cuore e pone davanti a sé l'intoppo che lo fa cadere nell'iniquità e poi viene dal profeta per consultarmi per suo mezzo, gli risponderò io, l'Eterno, da me stesso. 8 Volgerò la mia faccia contro quell'uomo, ne farò un segno e un proverbio e lo sterminerò di mezzo al mio popolo; allora riconoscerete che io sono l'Eterno. 9 Ma se il profeta si lascia sedurre e dice qualche parola, io l'Eterno, ho sedotto quel profeta; stenderò quindi la mia mano contro di lui e lo distruggerò di mezzo al mio popolo d'Israele. 10 Ambedue porteranno la pena della loro iniquità: la pena del profeta sarà uguale alla pena di chi lo consulta, 11 affinché quelli della casa d'Israele non vadano più errando lontano da me e non si contaminino più con tutte le loro trasgressioni, ma siano mio popolo e io sia il loro DIO», dice il Signore, l'Eterno.

Gerusalemme sarà distrutta
12 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo: 13 «Figlio d'uomo, se un paese pecca contro di me essendo ripetutamente infedele, io stenderò la mia mano contro di lui, gli spezzerò il sostegno del pane, gli manderò contro la fame e ne sterminerò uomini e bestie. 14 Anche se nel suo mezzo ci fossero questi tre uomini, Noè, Daniele e Giobbe, per la loro giustizia salverebbero unicamente se stessi», dice il Signore, l'Eterno. 15 «Se invece facessi passare per quel paese delle bestie feroci che lo spopolassero e diventasse una desolazione, dove più nessuno passasse a motivo di quelle bestie, 16 anche se nel suo mezzo ci fossero quei tre uomini, com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «essi non salverebbero né figli né figlie; salverebbero unicamente se stessi, ma il paese sarebbe una desolazione. 17 Oppure se facessi venire la spada contro quel paese e dicessi: "Passi la spada per il paese", e ne sterminasse uomini e bestie, 18 anche se nel suo mezzo ci fossero quei tre uomini, com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «essi non salverebbero né figli né figlie, ma salverebbero unicamente se stessi. 19 Oppure se mandassi contro quel paese la peste e riversassi su di esso il mio furore facendo strage e sterminando uomini e bestie, 20 anche se nel suo mezzo ci fossero Noè, Daniele e Giobbe, com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno «essi non salverebbero né figli né figlie; per la loro giustizia salverebbero unicamente se stessi». 21 Poiché così dice il Signore, l'Eterno: «Lo stesso avverrà quando manderò contro Gerusalemme i miei quattro tremendi giudizi, la spada, la fame, le bestie feroci e la peste, per sterminare uomini e bestie. 22 Ma ecco, vi sarà lasciato un residuo che sarà condotto fuori, figli e figlie; essi verranno da voi e voi vedrete la loro condotta e le loro azioni. Allora sarete consolati del male che ho fatto venire su Gerusalemme, per tutto ciò che ho fatto venire su di lei. 23 Essi vi consoleranno quando vedrete la loro condotta e le loro azioni. Così riconoscerete che non senza ragione ho fatto quel che ho fatto in mezzo a lei», dice il Signore, l'Eterno.

Gerusalemme sarà trattata come il legno della vite, che serve solo per il fuoco
15,1 La parola dell'Eterno mi fu nuovamente rivolta, dicendo: 2 «Figlio d'uomo, cos'è mai il legno della vite a confronto di tutti gli altri alberi o di qualsiasi ramo che si trova fra gli alberi della foresta? 3 Si può forse prendere il legno per fare qualche lavoro? Si può ricavarne un piolo per appendervi qualche oggetto? 4 Ecco, lo si getta nel fuoco a bruciare; il fuoco ne divora due capi e la sua parte centrale è carbonizzata. Può essere mai utile per qualche lavoro? 5 Ecco, se quando era intero non serviva per alcun lavoro, quanto meno potrà servire per qualche lavoro, quando il fuoco l'ha divorato e carbonizzato. 6 Perciò, così dice il Signore, l'Eterno: Come il legno della vite fra gli alberi della foresta l'ho destinato ad essere bruciato nel fuoco, così farò con gli abitanti di Gerusalemme. 7 Volgerò contro di loro la mia faccia. Sono usciti da un fuoco, ma un'altro fuoco li divorerà. Allora riconoscerete che io sono l'Eterno, quando volgerò contro di loro la mia faccia. 8 Così renderò il paese una desolazione, perché sono stati ripetutamente infedeli», dice il Signore, l'Eterno.

L'infedeltà d'Israele e il conseguente giudizio di Dio
16,1 La parola dell'Eterno mi fu nuovamente rivolta, dicendo: 2 «Figlio d'uomo, fa' conoscere a Gerusalemme le sue abominazioni, 3 e di': «Così dice il Signore, l'Eterno, a Gerusalemme: La tua origine e la tua nascita sono dal paese di Canaan; tuo padre era un Amorreo e tua madre una Hittea. 4 Alla tua nascita, il giorno in cui fosti partorita, non ti fu tagliato l'ombelico, non fosti lavata con acqua per pulirti, non fosti sfregata con sale né fosti avvolta in fasce. 5 Nessun occhio ebbe alcun riguardo di te per farti una sola di queste cose, avendo compassione di te; il giorno in cui nascesti tu fosti invece gettata in aperta campagna, per la ripugnanza che avevano nei tuoi confronti. 6 Io ti passai vicino, vidi che ti dibattevi nel sangue e ti dissi mentre eri nel tuo sangue: "Vivi!". Sì, ti dissi mentre eri nel tuo sangue: "Vivi!". 7 Ti feci crescere a miriadi come i germogli dei campi; e tu crescesti, ti facesti grande e diventasti molto bella. Il tuo seno si formò, la tua capigliatura crebbe abbondante ma tu eri nuda e nel bisogno. 8 Io ti passai vicino e ti guardai, ed ecco, il tuo tempo era il tempo dell'amore. Così stesi il lembo della mia veste su di te e copersi la tua nudità; ti feci un giuramento, stabilii un patto con te e tu divenisti mia», dice il Signore, l'Eterno. 9 «Ti lavai con acqua, ti ripulii interamente del sangue e ti unsi con olio. 10 Ti feci quindi indossare vesti ricamate, ti misi calzari di pelle di tasso, ti cinsi il capo di lino fino e ti ricopersi di seta. 11 Ti abbellii di ornamenti, ti misi i braccialetti ai polsi e una collana al collo. 12 Ti misi un anello al naso, orecchini agli orecchi e una splendida corona sul capo. 13 Così fosti adorna d'oro e d'argento e fosti rivestita di lino fino, di seta e di ricami. Tu mangiasti fior di farina, miele e olio; diventasti molto, molto bella e giungesti fino a regnare. 14 La tua fama si diffuse tra le nazioni per la tua bellezza, che era perfetta, a motivo del mio splendore che avevo riposto su di te», dice il Signore, l'Eterno. 15 «Ma tu ponesti la fiducia nella tua bellezza e ti prostituisti a motivo della tua fama e prodigasti le tue prostituzioni a ogni passante, che era consenziente. 16 Tu prendesti alcune delle tue vesti, ti facesti degli alti luoghi di vari colori e su di essi ti prostituisti, cose che non avrebbero dovuto accadere e neppure esserci. 17 Prendesti pure i tuoi bei gioielli fatti del mio oro e del mio argento, che io ti avevo dato, te ne facesti delle immagini d'uomo e ad esse ti prostituisti; 18 poi prendesti le tue vesti ricamate, le ricopristi e offristi davanti ad esse il mio olio e il mio incenso. 19 Anche il mio pane che ti avevo dato, il fior di farina, l'olio e il miele di cui ti nutrivo, li ponesti davanti ad esse come un profumo di soave odore; così è avvenuto», dice il Signore, l'Eterno. 20 «Inoltre prendesti i tuoi figli e le tue figlie che mi avevi partorito e li sacrificasti loro per essere divorati. Erano forse poca cosa le tue prostituzioni, 21 che tu dovesti scannare i miei figli e offrirli loro facendoli passare per il fuoco? 22 Con tutte le tue abominazioni e le tue prostituzioni non ti sei ricordata dei giorni della tua giovinezza, quando eri nuda e nel bisogno e ti dibattevi nel sangue. 23 Ora dopo tutta la tua malvagità, "guai, guai a te!"», dice il Signore, l'Eterno; 24 «in ogni piazza ti sei costruita una nicchia e ti sei fatta un alto luogo; 25 all'inizio di ogni strada hai costruito un alto luogo, hai reso abominevole la tua bellezza, e hai allargato le tue gambe ad ogni passante, moltiplicando le tue prostituzioni. 26 Ti sei pure prostituita agli Egiziani, tuoi corpulenti vicini, e hai moltiplicato le tue prostituzioni per provocarmi ad ira. 27 Perciò, ecco, io ho steso la mia mano contro di te, ho diminuito la tua porzione assegnata e ti ho dato in balìa di quelli che ti odiano, le figlie dei Filistei, che hanno vergogna della tua condotta scellerata. 28 Non ancora soddisfatta, ti sei prostituita agli Assiri; sì, ti sei prostituita a loro, senza però essere soddisfatta. 29 Così hai moltiplicato le tue prostituzioni col paese di Canaan fino in Caldea, ma neppure con questo sei stata soddisfatta. 30 Com'è depravato il tuo cuore», dice il Signore, l'Eterno, «nel fare tutte queste cose da sfacciata prostituta! 31 Ti costruivi la nicchia all'inizio di ogni strada e ti facevi gli alti luoghi in ogni piazza, però non eri come una prostituta, perché disprezzavi la paga, 32 ma come una donna adultera, che invece di suo marito accoglie gli stranieri. 33 A tutte le prostitute si fanno regali, ma tu hai fatto regali a tutti i tuoi amanti e con doni li hai indotti a venire a te da ogni parte per le tue prostituzioni. 34 Nelle tue prostituzioni ti sei comportata al contrario delle altre donne: nessuno ti correva dietro per prostituirsi, in quanto tu davi la paga invece di ricevere la paga; così ti sei comportata al contrario delle altre». 35 Perciò, o prostituta, ascolta la parola dell'Eterno. 36 Così dice il Signore, l'Eterno: «Poiché il tuo denaro è stato sperperato e la tua nudità scoperta nelle tue prostituzioni con i tuoi amanti e con tutti i tuoi idoli abominevoli e a motivo del sangue dei tuoi figli che hai loro offerto, 37 ecco, io radunerò tutti i tuoi amanti con i quali hai provato piacere, tutti quelli che hai amato insieme a quelli che hai odiato; li radunerò da ogni parte contro di te e scoprirò davanti a loro la tua nudità, perché essi vedano tutta la tua nudità. 38 Ti giudicherò come si giudicano le adultere e quelle che spandono sangue e farò venire su di te il sangue del furore e della gelosia. 39 Ti darò quindi nelle loro mani ed essi abbatteranno la tua nicchia e demoliranno i tuoi alti luoghi; ti spoglieranno inoltre delle tue vesti, porteranno via i tuoi splendidi gioielli e ti lasceranno nuda e nel bisogno. 40 Poi faranno salire contro di te una moltitudine e ti lapideranno con pietre e ti trafiggeranno con le loro spade. 41 Daranno alle fiamme le tue case ed eseguiranno giudizi su di te sotto gli occhi di molte donne; ti farò smettere dal prostituirti e non darai più alcuna paga. 42 Così placherò il mio furore su di te e la mia gelosia si allontanerà da te; mi acqueterò e non mi adirerò più. 43 Poiché tu non ti sei ricordata dei giorni della tua giovinezza e mi hai fatto infuriare con tutte queste cose, ecco, anch'io ti farò ricadere sul capo le tue azioni», dice il Signore, l'Eterno, «così non commetterai altre scelleratezze oltre tutte le tue abominazioni. 44 Chiunque proferirà proverbi, proferirà questo proverbio contro di te: "Quale la madre, tale la figlia". 45 Tu sei veramente figlia di tua madre che ha rigettato il proprio marito e i propri figli, e sei sorella delle tue sorelle che hanno rigettato i loro mariti e i loro figli. Vostra madre era una Hittea e vostro padre un Amorreo. 46 Tua sorella maggiore è Samaria, che con le sue figlie abita alla tua sinistra; tua sorella minore è Sodoma, che con le sue figlie abita alla tua destra. 47 Tu non soltanto hai camminato nelle loro vie e commesso le loro abominazioni ma, come se questo fosse troppo poco, in tutte le tue vie ti sei corrotta più di loro. 48 Com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «tua sorella Sodoma e le sue figlie non hanno fatto ciò che hai fatto tu con le tue figlie. 49 Ecco, questa fu l'iniquità di tua sorella Sodoma: lei e le sue figlie vivevano nell'orgoglio, nell'abbondanza del pane e in una grande indolenza, ma non sostenevano la mano dell'afflitto e del povero. 50 Erano altezzose e commettevano abominazioni davanti a me; perciò le tolsi di mezzo, quando vidi ciò. 51 Samaria non ha neppure commesso la metà dei tuoi peccati; tu hai moltiplicato le tue abominazioni più di loro e hai giustificato le tue sorelle con tutte le abominazioni che hai commesso. 52 Tu, che hai giudicato le tue sorelle, porta il tuo vituperio, perché con i peccati che hai commesso ti sei resa più abominevole di loro; esse sono più giuste di te. Sì, vergognati e porta il tuo vituperio, perché hai giustificato le tue sorelle. 53 Quando farò ritornare i loro prigionieri, i prigionieri di Sodoma e le sue figlie, i prigionieri di Samaria e le sue figlie, allora farò ritornare anche i prigionieri della tua cattività che sono in mezzo a loro, 54 affinché porti il tuo vituperio e ti vergogni di tutto ciò che hai fatto, quando le hai confortate. 55 Quando le tue sorelle, Sodoma e le sue figlie, ritorneranno nella loro condizione di prima e Samaria e le sue figlie ritorneranno nella loro condizione di prima, anche tu e le tue figlie ritornerete nella vostra condizione di prima. 56 Tua sorella Sodoma non era neppure menzionata dalla tua bocca nei giorni del tuo orgoglio, 57 prima che la tua malvagità fosse messa a nudo, come avvenne quando fosti oltraggiata dalle figlie della Siria e da tutti quelli intorno ad essa, dalle figlie dei Filistei, che ti disprezzavano da ogni parte. 58 Tu porti la pena della tua scelleratezza e delle tue abominazioni», dice l'Eterno. 59 Poiché così dice il Signore, l'Eterno: «Io farò a te come hai fatto tu, che hai disprezzato il giuramento, rompendo il patto».

Dio ricorda il suo patto
60 «Tuttavia mi ricorderò del patto stabilito con te nei giorni della tua giovinezza e stabilirò con te un patto eterno. 61 Allora ti ricorderai della tua condotta e ti vergognerai, quando riceverai le tue sorelle, quelle che sono più grandi e quelle che sono più piccole di te; e io le darò a te per figlie, ma non in virtù del tuo patto. 62 Io stabilirò il mio patto con te e tu riconoscerai che io sono l'Eterno, 63 perché ti ricordi, ti vergogni e non apra più la tua bocca a motivo della tua confusione, quando avrò fatto espiazione per tutto ciò che hai fatto», dice il Signore, l'Eterno».

Parabola delle due aquile e della vite
17,1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: 2 «Figlio d'uomo, proponi un enigma e racconta una parabola alla casa d'Israele, e di': 3 Così dice il Signore, l'Eterno: Una grande aquila dalle grandi ali e dalle lunghe penne, ricoperta di piume di svariati colori, andò al Libano e tolse la cima di un cedro; 4 staccò il più alto dei suoi ramoscelli, lo portò in un paese di commercio e lo pose in una città di mercanti. 5 Poi prese un po' di seme del paese e lo piantò in un campo fertile; lo collocò presso acque abbondanti e lo piantò come un salice. 6 Esso crebbe e divenne una vite estesa, ma bassa, i cui rami erano rivolti verso l'aquila, mentre le sue radici erano sotto di essa. Così diventò una vite che fece rami e mise fronde. 7 Ma c'era un'altra grande aquila, dalle grandi ali e dalle molte piume; ed ecco questa vite rivolse le sue radici verso di essa e distese i suoi rami verso di essa, perché l'irrigasse dal solco dov'era piantata. 8 Essa era piantata in un buon terreno, presso acque abbondanti, perché potesse mettere rami, portare frutto e diventare una vite magnifica. 9 Di': Così dice il Signore, l'Eterno. Potrà prosperare? L'aquila non sradicherà forse le sue radici e non taglierà via i suoi frutti per lasciare che si secchi? Così tutte le foglie che ha messo si seccheranno. Non ci vorrà tanta forza né molta gente per svellerla dalle radici. 10 Ecco, essa è piantata. Potrà prosperare? Non si seccherà forse completamente, quando il vento dell'est la toccherà? Seccherà nel solco dov'era cresciuta!». 11 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo: 12 «Di' dunque a questa casa ribelle: Non capite cosa significano queste cose? Di' loro: Ecco, il re di Babilonia è venuto a Gerusalemme, ne ha preso il re e i capi e li ha condotti con sé a Babilonia. 13 Poi ha preso uno di stirpe reale, ha stabilito un patto con lui e gli ha fatto prestare giuramento. Egli ha portato via anche gli uomini potenti del paese, 14 perché il regno fosse abbassato e non si innalzasse ma, osservando il suo patto, potesse essere stabile. 15 Ma questi si è ribellato contro di lui mandando i suoi ambasciatori in Egitto, perché gli dessero cavalli e tanta gente. Potrà prosperare, potrà scampare chi ha fatto tali cose? Può rompere il patto e ciò nonostante scampare? 16 Com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «egli morirà nel luogo dove dimora il re che lo ha fatto re e di cui ha disprezzato il giuramento e rotto il patto, vicino a lui, in mezzo a Babilonia. 17 Faraone non gli presterà aiuto col suo potente esercito e con tanta gente in guerra, quando eleveranno terrapieni e costruiranno torri per sterminare molte vite umane. 18 Egli ha disprezzato il giuramento infrangendo il patto; eppure, ecco, dopo aver dato la mano, ha fatto tutte queste cose. Egli non scamperà». 19 Perciò così dice il Signore, l'Eterno: «Com'è vero che io vivo, il mio giuramento che ha disprezzato e il mio patto che ha infranto li farò ricadere sul suo capo. 20 Stenderò su di lui la mia rete e sarà preso nel mio laccio. Lo condurrò a Babilonia e là eseguirò il giudizio su di lui per il tradimento commesso contro di me. 21 Tutti i fuggiaschi con le sue schiere cadranno di spada, mentre i superstiti saranno dispersi a tutti i venti. Così riconoscerete che io, l'Eterno, ho parlato». 22 Così dice il Signore, l'Eterno: «Io prenderò un ramoscello dalla punta del cedro più alto e lo pianterò; dalla cima dei suoi giovani rami staccherò un tenero ramoscello e lo pianterò sopra un monte alto ed elevato. 23 Lo pianterò sull'alto monte d'Israele; metterà rami, porterà frutto e diventerà un cedro magnifico. Sotto di lui dimoreranno uccelli di ogni specie; essi dimoreranno all'ombra dei suoi rami. 24 Così tutti gli alberi della campagna sapranno che io, l'Eterno, ho abbassato l'albero alto e innalzato l'albero basso, ho fatto seccare l'albero verde e fatto germogliare l'albero secco. Io, l'Eterno, ho parlato e lo farò».

Dio giudica individualmente ogni persona secondo le sue azioni
18,1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: 2 «Cosa intendete dire quando usate questo proverbio circa il paese d'Israele dicendo: "I padri hanno mangiato l'uva acerba e i denti dei figli si sono allegati"? 3 Com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «non userete più questo proverbio in Israele. 4 Ecco, tutte le anime sono mie; tanto l'anima del padre come l'anima del figlio sono mie. L'anima che pecca morirà. 5 Se uno è giusto e pratica l'equità e la giustizia, 6 se non mangia sui monti e non alza gli occhi agli idoli della casa d'Israele, se non contamina la moglie del suo vicino e non si accosta a donna mentre è impura, 7 se non opprime nessuno, se restituisce il suo pegno al debitore, se non compie alcuna rapina, se dà il suo pane all'affamato e copre di vesti l'ignudo, 8 se non presta a interesse e non dà ad usura, se ritrae la sua mano dall'iniquità e giudica secondo equità fra uomo e uomo, 9 se cammina nei miei statuti e osserva i miei decreti agendo con fedeltà, questi è giusto e certamente vivrà», dice il Signore, l'Eterno. 10 «Ma se ha generato un figlio violento, che spande il sangue e fa a suo fratello qualcuna di queste cose 11 (mentre il padre non ha commesso nessuna di queste cose), e mangia sui monti e contamina la moglie del suo vicino, 12 opprime il povero e il bisognoso, compie rapine, non restituisce il pegno, alza gli occhi agli idoli, commette abominazioni, 13 presta a interesse e dà ad usura, vivrà forse costui? Egli non vivrà. Poiché ha commesso tutte queste abominazioni certamente morrà; il suo sangue ricadrà su lui. 14 Ma se costui genera un figlio che, vedendo tutti i peccati commessi dal padre, se ne rende conto ma non li commette, 15 non mangia sui monti, non alza gli occhi agli idoli della casa d'Israele, non contamina la moglie del suo vicino, 16 non opprime alcuno, non prende pegni, non compie rapine, ma dà il suo pane all'affamato, copre di vesti l'ignudo, 17 trattiene la sua mano dall'opprimere il povero, non prende interesse né usura, osserva i miei decreti e cammina nei miei statuti, costui non morirà per l'iniquità del padre; egli certamente vivrà. 18 Suo padre invece, poiché ha oppresso e ha compiuto rapine a danno del fratello e ha fatto ciò che non è bene in mezzo al suo popolo, ecco egli morirà per la sua iniquità. 19 Tuttavia voi dite: "Perché il figlio non porta l'iniquità del padre?". Poiché il figlio pratica l'equità e la giustizia, osserva tutti i miei statuti e li mette in pratica, certamente egli vivrà. 20 L'anima che pecca morirà, il figlio non porterà l'iniquità del padre e il padre non porterà l'iniquità del figlio; la giustizia del giusto sarà su di lui, l'empietà dell'empio sarà su di lui. 21 Se però l'empio si allontana da tutti i peccati che commetteva, se osserva tutti i miei statuti e pratica l'equità e la giustizia, egli certamente vivrà; non morirà. 22 Nessuna delle trasgressioni che ha commesso sarà più ricordata contro di lui; egli vivrà per la giustizia che pratica. 23 Provo forse piacere della morte dell'empio?», dice il Signore, l'Eterno, «e non piuttosto che egli si converta dalle sue vie e viva? 24 Ma se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquità e imita tutte le abominazioni che l'empio fa, vivrà forse costui? Tutta la giustizia che ha compiuto non sarà più ricordata; per la trasgressione che ha compiuto e per il peccato che ha commesso, egli morirà a causa di essi. 25 Tuttavia voi dite: "La via del Signore non è giusta". Ascoltate ora, o casa d'Israele: è proprio la mia via che non è giusta, o sono piuttosto le vostre vie che non sono giuste? 26 Se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquità, e a causa di questo muore, muore per l'iniquità che ha commesso. 27 Se invece l'empio si allontana dall'empietà che commetteva e pratica l'equità e la giustizia, egli salverà la sua anima. 28 Poiché ha considerato di allontanarsi da tutte le trasgressioni che commetteva, certamente vivrà; non morirà. 29 Tuttavia la casa d'Israele dice: "La via del Signore non è giusta". Sono proprio le mie vie che non sono giuste, o casa d'Israele, o sono piuttosto le vostre vie che non sono giuste? 30 Perciò giudicherò ciascuno di voi secondo le sue vie, o casa d'Israele», dice il Signore, l'Eterno. «Ravvedetevi e abbandonate tutte le vostre trasgressioni, così l'iniquità non vi sarà più causa di rovina. 31 Gettate lontano da voi tutte le vostre trasgressioni che avete commesso e fatevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo. Perché mai vorreste morire, o casa d'Israele? 32 Io infatti non provo alcun piacere nella morte di chi muore», dice il Signore, l'Eterno. «Convertitevi dunque e vivrete».

Lamentazione sui principi d'Israele
19,1 Tu innalza una lamentazione sui principi d'Israele e di': 2 «Che cos'era tua madre? Una leonessa: stava accovacciata tra i leoni, allevava i suoi piccoli in mezzo ai leoncelli. 3 Fece crescere uno dei suoi piccoli che divenne un leoncello; imparò a sbranare la preda e divorò uomini. 4 Anche le nazioni sentirono parlare di lui; egli fu preso nella loro fossa e lo condussero incatenato nel paese d'Egitto. 5 Quando essa vide che l'attesa si protraeva e la sua speranza era perduta, prese un altro dei suoi piccoli e ne fece un leoncello. 6 Esso andava e veniva fra i leoni; divenne un leoncello, imparò a sbranare la preda e divorò uomini. 7 Venne a conoscere i loro luoghi desolati e devastò le loro città; il paese con tutto quello che conteneva fu desolato al rumore del suo ruggito. 8 Ma contro di lui vennero le nazioni da tutte le regioni circostanti, tesero su di lui la loro rete e fu preso nella loro fossa. 9 Lo misero incatenato in una gabbia e lo condussero al re di Babilonia; lo condussero in una fortezza, perché la sua voce non fosse più udita sui monti d'Israele. 10 Tua madre era simile a una vite piantata vicino alle acque; era rigogliosa e aveva molti rami per l'acqua abbondante. 11 Aveva rami robusti idonei per scettri reali, nella sua altezza sovrastava sul folto dei rami ed appariva nella sua elevatezza per la moltitudine dei suoi rami. 12 Ma fu sradicata con furore e gettata a terra; il vento dell'est ne seccò il frutto; i suoi forti rami furono strappati via e seccarono, il fuoco li divorò. 13 Ora è piantata nel deserto in un suolo arido ed assetato; 14 un fuoco è uscito da una verga dei suoi rami e ne ha divorato il frutto; in essa non c'è più alcun ramo robusto idoneo per scettri reali». Questa è una lamentazione ed è diventata una lamentazione.

Dio ricorda il suo comportamento con Israele infedele
20,1 Or avvenne nel settimo anno, il dieci del quinto mese, che alcuni degli anziani d'Israele vennero a consultare l'Eterno e sedettero davanti a me. 2 Quindi la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: 3 «Figlio d'uomo, parla agli anziani d'Israele e di' loro: Così dice il Signore, l'Eterno: Siete venuti per consultarmi? Com'è vero che io vivo, non mi lascerò consultare da voi», dice il Signore, l'Eterno. 4 «Vuoi giudicarli, vuoi giudicarli, figlio d'uomo? Fa' loro conoscere le abominazioni dei loro padri, 5 e di' loro: Così dice il Signore, l'Eterno: Il giorno in cui scelsi Israele e alzai la mano in giuramento ai discendenti della casa di Giacobbe e mi feci loro conoscere nel paese d'Egitto, alzai la mano in giuramento a loro, dicendo: "Io sono l'Eterno, il vostro DIO". 6 In quel giorno alzai la mano giurando loro di farli uscire dal paese d'Egitto e di condurli in un paese che avevo esplorato per loro dove scorre latte e miele, la gloria di tutti i paesi. 7 Quindi dissi loro: Ognuno getti via le abominazioni che sono davanti ai suoi occhi e non contaminatevi con gli idoli d'Egitto. Io sono l'Eterno, il vostro DIO. 8 Ma essi si ribellarono contro di me e non vollero ascoltarmi; nessuno d'essi gettò via le abominazioni che erano davanti ai suoi occhi e non abbandonò gli idoli d'Egitto. Allora decisi di riversare su di loro il mio furore e di sfogare su di loro la mia ira in mezzo al paese d'Egitto. 9 Tuttavia io agii per amore del mio nome, perché non fosse profanato davanti alle nazioni in mezzo alle quali si trovavano, agli occhi delle quali mi ero fatto loro conoscere, per farli uscire dal paese d'Egitto. 10 Così li feci uscire dal paese d'Egitto e li condussi nel deserto. 11 Diedi loro i miei statuti e feci loro conoscere i miei decreti, osservando i quali l'uomo vivrà per essi. 12 Inoltre diedi loro i miei sabati, affinché fossero un segno fra me e loro, perché conoscessero che io sono l'Eterno che li santifico. 13 Ma la casa d'Israele si ribellò contro di me nel deserto; non camminarono secondo i miei statuti e rigettarono i miei decreti, osservando i quali l'uomo vivrà per essi, e profanarono grandemente i miei sabati. Così io decisi di riversare su di loro il mio furore nel deserto, per consumarli. 14 Tuttavia io agii per amore del mio nome, perché non fosse profanato davanti alle nazioni, agli occhi delle quali io li avevo fatti uscire dall'Egitto. 15 Alzai perfino la mano nel deserto, giurando loro che non li avrei fatti entrare nel paese che avevo loro dato, dove scorre latte e miele, la gloria di tutti i paesi, 16 perché avevano rigettato i miei decreti, non avevano camminato secondo i miei statuti e avevano profanato i miei sabati, perché il loro cuore andava dietro ai loro idoli. 17 Tuttavia il mio occhio li risparmiò dalla distruzione e non li sterminai interamente nel deserto. 18 Dissi quindi ai loro figli nel deserto: "Non camminate secondo gli statuti dei vostri padri, non osservate i loro decreti e non contaminatevi con i loro idoli. 19 Io sono l'Eterno, il vostro DIO; camminate secondo i miei statuti, osservate i miei decreti e metteteli in pratica, 20 santificate i miei sabati e siano un segno fra me e voi, affinché conosciate che io sono l'Eterno, il vostro DIO". 21 Ma i figli si ribellarono contro di me; non camminarono secondo i miei statuti e non osservarono i miei decreti per metterli in pratica, osservando i quali l'uomo vivrà per essi; profanarono i miei sabati, e così io decisi di riversare su di loro il mio furore e di sfogare su di loro la mia ira nel deserto. 22 Tuttavia io ritirai la mia mano ed agii per amore del mio nome, perché non fosse profanato davanti alle nazioni, agli occhi delle quali li avevo fatti uscire dall'Egitto. 23 Alzai però la mano nel deserto, giurando loro che li avrei dispersi fra le nazioni e li avrei disseminati per tutti i paesi, 24 perché non mettevano in pratica i miei decreti, ma rigettavano i miei statuti, profanavano i miei sabati e i loro occhi erano rivolti agli idoli dei loro padri. 25 Perciò diedi loro statuti non buoni e decreti per i quali non potevano vivere; 26 e li contaminai con i loro stessi doni, in quanto facevano passare per il fuoco ogni loro primogenito, per ridurli alla desolazione affinché riconoscessero che io sono l'Eterno. 27 Perciò figlio d'uomo, parla alla casa d'Israele e di' loro: Così dice il Signore, l'Eterno. I vostri padri mi hanno oltraggiato anche in questo, comportandosi infedelmente con me: 28 dopo che li ebbi introdotti nel paese, per il quale avevo alzato la mano e giurato, essi volsero lo sguardo ad ogni alto colle e a ogni albero frondoso e là offrirono i loro sacrifici e là presentarono le loro offerte provocanti; là pure misero i loro profumi di odor soave e là versarono le loro libazioni. 29 Allora dissi loro: Che cos'è l'alto luogo al quale voi andate?. Così si è continuato a chiamarlo "alto luogo" fino al giorno d'oggi. 30 Per questo di' alla casa d'Israele: Così dice il Signore, l'Eterno: Volete contaminarvi seguendo le vie dei vostri padri e prostituirvi ai loro idoli esecrandi? 31 Quando infatti offrite i vostri doni e fate passare per il fuoco i vostri figli, vi contaminate fino al giorno d'oggi con tutti i vostri idoli. Perciò non mi lascerò consultare da voi, o casa d'Israele. Com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «io non mi lascerò consultare da voi. 32 E non avverrà affatto ciò che vi viene in mente, quando dite: "Noi saremo come i gentili, come le famiglie degli altri paesi, che rendono un culto al legno e alla pietra"».

Dio promette di far ritornare Israele nella sua terra
33 «Com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «io regnerò su di voi con mano forte, con braccio disteso e con furore scatenato. 34 Vi farò uscire di mezzo ai popoli e vi radunerò dai paesi nei quali siete stati dispersi con mano forte, con braccio disteso e con furore scatenato, 35 e vi condurrò nel deserto dei popoli, e là eseguirò il mio giudizio su di voi, faccia a faccia. 36 Come ho eseguito il mio giudizio sui vostri padri nel deserto del paese d'Egitto, così eseguirò il mio giudizio su di voi», dice il Signore, l'Eterno. 37 «Vi farò passare sotto la verga e vi riporterò nei vincoli del patto. 38 Separerò di mezzo a voi i ribelli e quelli che sono infedeli verso di me; li farò uscire dal paese dove dimorano, ma non entreranno nel paese d'Israele; allora riconoscerete che io sono l'Eterno. 39 Voi dunque, casa d'Israele», così parla il Signore, l'Eterno: «Andate, servite ognuno i vostri idoli; ma in seguito mi darete ascolto e non profanerete più il mio santo nome con i vostri doni e con i vostri idoli. 40 Poiché sul mio monte santo, sull'alto monte d'Israele», dice il Signore, l'Eterno, «là tutta la casa d'Israele, tutti quanti saranno nel paese, mi servirà; là io mi compiacerò di loro, là richiederò le vostre offerte e le primizie dei vostri doni insieme a tutte le vostre cose consacrate. 41 Io mi compiacerò di voi come di un profumo di odore soave, quando vi avrò fatti uscire di mezzo ai popoli e vi avrò radunati dai paesi nei quali siete stati dispersi; e sarò santificato in voi agli occhi delle nazioni. 42 Voi riconoscerete che io sono l'Eterno, quando vi condurrò nella terra d'Israele, nel paese per il quale avevo alzato la mano e giurato di dare ai vostri padri. 43 Là ricorderete la vostra condotta e tutte le azioni con le quali vi siete contaminati e proverete disgusto di voi stessi per tutte le malvagità che avete commesso. 44 Così riconoscerete che io sono l'Eterno, quando agirò con voi per amore del mio nome e non secondo la vostra condotta malvagia né secondo le vostre azioni corrotte, o casa d'Israele», dice il Signore, l'Eterno.

Babilonia è la spada del giudizio di Dio contro Gerusalemme
21,1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta dicendo: 2 «Figlio d'uomo, rivolgi la faccia verso il sud, parla apertamente contro il sud e profetizza contro la foresta della campagna, il Neghev, 3 e di' alla foresta del Neghev: Ascolta la parola dell'Eterno. Così dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io accendo in te un fuoco che divorerà in te ogni albero verde e ogni albero secco; la fiamma ardente non si spegnerà e ogni faccia dal sud al nord sarà bruciata. 4 Ogni carne vedrà che io, l'Eterno, l'ho acceso; non si spegnerà». 5 Allora dissi: «Ah, Signore, Eterno, essi dicono di me: "Costui non parla forse in parabole?"». 6 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo: 7 «Figlio d'uomo, rivolgi la faccia verso Gerusalemme, parla apertamente contro i luoghi santi e profetizza contro il paese d'Israele; 8 e di' al paese d'Israele: Così dice l'Eterno: Ecco, io sono contro di te. Io estrarrò la mia spada dal suo fodero e reciderò da te giusti e malvagi. 9 Poiché voglio recidere da te giusti e malvagi, la mia spada uscirà dal suo fodero contro ogni carne dal sud al nord. 10 Così ogni carne riconoscerà che io, l'Eterno, ho estratto la mia spada dal suo fodero e non vi rientrerà più. 11 Perciò tu, figlio d'uomo, gemi con i lombi rotti e gemi con dolore davanti ai loro occhi. 12 E avverrà che quando ti domanderanno: "Perché gemi?", risponderai: "Per la notizia che sta per giungere, ogni cuore si struggerà, tutte le mani s'indeboliranno, tutti gli spiriti verranno meno e tutte le ginocchia si scioglieranno come acqua". Ecco, la cosa giunge e si compirà», dice il Signore, l'Eterno. 13 La parola dell'Eterno mi fu nuovamente rivolta, dicendo: 14 «Figlio d'uomo, profetizza e di': Così dice il Signore. Di': Una spada, una spada è affilata e anche lucidata, 15 affilata per fare un gran massacro e affilata per lampeggiare. Potremo forse rallegrarci? Voi disprezzate lo scettro di mio figlio come se fosse un qualsiasi legno. 16 Il Signore l'ha data a lucidare per impugnarla; la spada è affilata e lucidata per darla in mano di chi uccide. 17 Grida e urla, figlio d'uomo, perché sarà usata contro il mio popolo, contro tutti i principi d'Israele; essi saranno consegnati in potere della spada insieme al mio popolo. Perciò percuotiti la coscia, 18 perché è una prova. Che cosa accadrebbe se non ci fosse più neppure lo scettro sprezzante?», dice il Signore, l'Eterno. 19 «Perciò tu, figlio d'uomo, profetizza e batti le mani; lascia che la spada raddoppi e triplichi i suoi colpi: è la spada del massacro, è la spada del grande massacro, che li circonda da ogni lato. 20 Ho rivolto la punta della spada contro tutte le loro porte, perché il loro cuore si strugga e molti cadano. Ah, è fatta per brillare, è affilata per il massacro. 21 Spada, sii spietata; volgiti a destra, volgiti a sinistra, ovunque è diretta la tua lama. 22 Anch'io batterò le mani e sfogherò il mio furore. Io, l'Eterno, ho parlato». 23 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo: 24 «Tu, figlio d'uomo, traccia due strade, per le quali passi la spada del re di Babilonia; partiranno ambedue dallo stesso paese. Metti un indicatore stradale, mettilo all'inizio della strada che porta alla città. 25 Traccia una strada per la quale la spada vada a Rabbah, città dei figli di Ammon, e un'altra perché vada in Giuda, contro Gerusalemme, città fortificata. 26 Infatti il re di Babilonia sta al crocevia della strada, all'inizio delle due strade, per fare divinazione: agita le frecce, consulta gli idoli domestici, esamina il fegato. 27 Nella sua destra il responso della divinazione designa Gerusalemme per collocarvi gli arieti, per aprire la bocca e ordinare il massacro, per alzar la voce con grida di guerra, per collocare gli arieti contro le porte, per innalzare terrapieni e per costruire torri. 28 Ma per essi questo sarà come una falsa divinazione agli occhi di quelli che hanno fatto loro giuramenti. Ma egli si ricorderà della loro iniquità, perché siano presi». 29 Perciò così dice il Signore, l'Eterno: «Poiché avete fatto ricordare la vostra iniquità, essendo le vostre trasgressioni messe a nudo e i vostri peccati palesati in tutte le vostre azioni; poiché siete stati ricordati, sarete presi dalla mano del nemico. 30 E tu, o corrotto e malvagio principe d'Israele, il cui giorno è giunto al tempo della punizione finale», 31 così dice il Signore, l'Eterno: «Deponi il turbante, togliti la corona; le cose non saranno più le stesse: ciò che è basso sarà innalzato e ciò che è alto sarà abbassato. 32 Devastazione, devastazione, devastazione, io la compirò. Ed essa non sarà più restaurata, finché non verrà colui a cui appartiene il giudizio e al quale io la darò. 33 E tu, figlio d'uomo, profetizza e di': Così dice il Signore, l'Eterno, riguardo ai figli di Ammon e riguardo al loro obbrobrio e di': La spada, la spada è sguainata, è lucidata per il massacro, per divorare, per lampeggiare, 34 mentre hanno per te false visioni e fanno a te divinazioni bugiarde, per metterti sul collo dei malvagi uccisi, il cui giorno è giunto al tempo della punizione finale. 35 Rimetti la spada nel suo fodero. Io ti giudicherò nel luogo stesso dove fosti creata, nel paese della tua origine. 36 Riverserò su di te la mia indignazione, soffierò contro di te nel fuoco della mia ira e ti consegnerò in mano di uomini brutali, artefici di distruzione. 37 Sarai preda del fuoco, il tuo sangue sarà sparso in mezzo al paese; non sarai più ricordata, perché io, l'Eterno, ho parlato».

Denunzia dei peccati di Gerusalemme
22,1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: 2 «Ora, figlio d'uomo, non giudicherai tu, non giudicherai la città sanguinaria? Falle dunque conoscere tutte le sue abominazioni. 3 Poi di': Così dice il Signore, l'Eterno: La città versa il sangue nel suo mezzo per far venire il suo tempo; inoltre fa idoli contro se stessa per contaminarsi. 4 Per il sangue che hai versato ti sei resa colpevole e ti sei contaminata per gli idoli che hai fatto. Hai fatto avvicinare i tuoi giorni e sei giunta al termine dei tuoi anni; perciò ti renderò il vituperio delle nazioni e lo scherno di tutti i paesi. 5 Quelli che sono vicini e quelli che sono lontani da te si faranno beffe di te, o contaminata di fama e piena di disordine. 6 Ecco i principi d'Israele: ognuno ha usato il suo potere per versare il sangue in te. 7 In te si disprezza il padre e la madre, in mezzo a te si opprime lo straniero, in te si maltratta l'orfano e la vedova. 8 Tu hai disprezzato le mie cose sante e hai profanato i miei sabati. 9 In te c'è gente che calunnia per versare sangue, in te c'è chi mangia sui monti, in mezzo a te si commettono scelleratezze. 10 In te si scopre la nudità del padre, in te si umilia la donna durante la sua impurità. 11 Uno commette abominazione con la moglie del suo prossimo, l'altro contamina d'incesto la sua nuora, un'altro ancora in te umilia sua sorella, figlia di suo padre. 12 In te si ricevono regali per versare il sangue; tu esigi interesse ad usura, hai realizzato guadagni dal prossimo con inganno e hai dimenticato me», dice il Signore, l'Eterno. 13 «Ma ecco, io batto le mani per il disonesto guadagno che hai fatto e per il sangue versato che è in mezzo a te. 14 Potrà reggere il tuo cuore o potranno rimanere forti le tue mani nei giorni in cui agirò contro di te? Io, l'Eterno, ho parlato e lo farò. 15 Io ti disperderò fra le nazioni, ti disseminerò per i paesi ed eliminerò da te la tua immondizia. 16 Tu profanerai te stessa agli occhi delle nazioni e riconoscerai che io sono l'Eterno». 17 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: 18 «Figlio d'uomo, la casa d'Israele è diventata per me tutta scorie: sono tutti bronzo, stagno, ferro e piombo in mezzo a una fornace; sono diventati scorie d'argento». 19 Perciò così dice il Signore, l'Eterno: «Poiché siete tutti diventati tante scorie, ecco io vi radunerò in mezzo a Gerusalemme. 20 Come si raduna argento, bronzo, ferro, piombo e stagno in mezzo alla fornace e si soffia su di essi il fuoco per fonderli, così nella mia ira e nel mio furore vi radunerò, vi metterò e vi fonderò. 21 Vi radunerò e soffierò su di voi col fuoco della mia ira e voi sarete fusi in mezzo ad essa. 22 Come l'argento è fuso in mezzo alla fornace, così voi sarete fusi in mezzo alla città; e riconoscerete che io, l'Eterno, ho riversato su di voi il mio furore». 23 La parola dell'Eterno mi fu nuovamente rivolta, dicendo: 24 «Figlio d'uomo, di' a Gerusalemme: Tu sei una terra che non è stata purificata o bagnata da pioggia in un giorno di indignazione. 25 La cospirazione dei suoi profeti nel suo mezzo è come un leone ruggente che sbrana la preda, essi divorano la gente, si appropriano di tesori e cose preziose, accrescono le vedove in mezzo ad essa. 26 I suoi sacerdoti violano la mia legge e profanano le mie cose sante; non distinguono fra santo e profano, non fanno conoscere la differenza tra l'impuro e il puro e distolgono i loro occhi dai miei sabati, per cui io sono profanato in mezzo a loro. 27 I suoi capi in mezzo ad essa sono come lupi che dilaniano la preda, per versare sangue e distruggere anime per realizzare un ingiusto guadagno. 28 I suoi profeti intonacano per loro con malta che non regge, avendo visioni false e proferendo divinazioni bugiarde per loro, e dicono: "Così dice il Signore, l'Eterno", mentre l'Eterno non ha parlato. 29 Il popolo del paese pratica l'oppressione, compie rapine, maltratta il povero e il bisognoso e opprime lo straniero violando la giustizia. 30 Io ho cercato fra loro un uomo che costruisse un muro e stesse sulla breccia davanti a me in favore del paese, perché io non lo distruggessi, ma non l'ho trovato. 31 Perciò io riverserò su di loro la mia indignazione, li consumerò col fuoco della mia ira e farò ricadere sul loro capo la loro condotta», dice il Signore, l'Eterno.

I peccati di prostituzione di Samaria (Oholah) e di Gerusalemme (Oholibah)
23,1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: 2 «Figlio d'uomo, c'erano due donne, figlie della stessa madre, 3 che si prostituirono in Egitto. Si prostituirono nella loro giovinezza; là furono compresse le loro mammelle e là fu stretto il loro vergine seno. 4 I loro nomi sono: Oholah la maggiore e Oholibah sua sorella. Esse erano mie e partorirono figli e figlie. I loro nomi sono: Oholah è Samaria, Oholibah è Gerusalemme. 5 Anche se era mia, Oholah si prostituì e si infiammò per i suoi amanti, gli Assiri suoi vicini, 6 vestiti di porpora, governatori e principi, tutti giovani attraenti, cavalieri montati su cavalli. 7 Ella si prostituì con loro, con tutti i migliori uomini di Assiria, e si contaminò con tutti quelli per i quali si era infiammata, con tutti i loro idoli. 8 Non abbandonò le prostituzioni dell'Egitto, quando si erano coricati con lei nella sua giovinezza, avevano stretto il suo vergine seno e riversato su di lei la loro prostituzione. 9 Perciò l'abbandonai in mano dei suoi amanti, in mano dei figli di Assiria, per i quali si era infiammata. 10 Essi scoprirono la sua nudità, presero i suoi figli e le sue figlie e li uccisero con la spada. Ella divenne una favola fra le donne ed eseguirono su di lei la punizione. 11 Sua sorella Oholibah vide questo, ma nei suoi amoreggiamenti divenne più corrotta di lei e le sue prostituzioni furono peggiori di quelle della sua sorella. 12 Si infiammò per i figli di Assiria, suoi vicini, governatori e principi vestiti splendidamente, cavalieri montati su cavalli, tutti giovani attraenti. 13 Io vidi che si era contaminata, entrambe seguivano la stessa via. 14 Ma essa aumentò le sue prostituzioni; vide uomini ritratti sulla parete, immagini di Caldei dipinte in rosso, 15 con cinture intorno ai lombi, con ampi turbanti in capo, tutti con l'aspetto di capitani, somiglianti ai figli di Babilonia in Caldea, loro terra natìa. 16 Appena li vide, essa si infiammò per loro e mandò loro messaggeri in Caldea. 17 Allora i figli di Babilonia vennero da lei al letto degli amori e la contaminarono con le loro prostituzioni. Essa si contaminò con loro, ma poi si allontanò da loro. 18 Essa mise a nudo le sue prostituzioni e mise a nudo la sua vergogna; perciò io mi allontanai da lei, come mi ero allontanato da sua sorella. 19 Tuttavia essa moltiplicò le sue prostituzioni, ricordandosi dei giorni della sua giovinezza, quando si era prostituita nel paese di Egitto. 20 Si infiammò per i suoi amanti, la cui carne è come la carne degli asini e la cui emissione è come quella dei cavalli. 21 Così tu ricordasti la dissolutezza della tua gioventù, quando gli Egiziani stringevano il tuo seno per le tue mammelle giovanili. 22 Perciò, Oholibah, così dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io susciterò contro di te i tuoi amanti, dai quali ti sei allontanata, e li farò venire contro di te da tutte le parti: 23 i figli di Babilonia e tutti i Caldei, quelli di Pekod, Shoa e Koa, tutti i figli di Assiria con loro, tutti giovani attraenti, governatori e principi, capitani e uomini famosi, tutti montati su cavalli. 24 Essi verranno contro di te con armi, carri e ruote e con una moltitudine di popoli; disporranno tutt'intorno contro di te scudi piccoli e grandi ed elmi. Rimetterò loro il giudizio, ed essi ti giudicheranno secondo le loro leggi. 25 Indirizzerò la mia gelosia contro di te, ed essi ti tratteranno con furore: ti asporteranno il naso e gli orecchi, e i tuoi superstiti cadranno di spada, prenderanno i tuoi figli e le tue figlie e i tuoi superstiti saranno divorati dal fuoco. 26 Ti spoglieranno delle tue vesti e porteranno via i tuoi bei gioielli. 27 Così farò cessare la tua dissolutezza e la tua prostituzione iniziata nel paese d'Egitto; non alzerai più gli occhi verso di loro e non ti ricorderai più dell'Egitto». 28 Poiché così dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, io ti do in mano di quelli che odii, in mano di quelli dai quali ti sei allontanata. 29 Essi ti tratteranno con odio, porteranno via tutto il frutto del tuo lavoro e ti lasceranno nuda e nel bisogno. Sarà messa a nudo la torpitudine delle tue prostituzioni, , la dissolutezza delle tue prostituzioni. 30 Queste cose ti saranno fatte, perché ti sei prostituita andando dietro alle nazioni, perché ti sei contaminata con i loro idoli. 31 Tu hai camminato per la via di tua sorella, perciò ti metterò in mano la sua stessa coppa». 32 Così dice il Signore, l'Eterno: «Tu berrai la coppa di tua sorella, profonda e larga; sarai derisa e schernita, perché la coppa ha grande capacità. 33 Sarai ricolma di ubriachezza e di dolore, la coppa della desolazione e della devastazione, la coppa di tua sorella Samaria. 34 Tu la berrai, la scolerai, ne romperai i cocci e ti lacererai il seno, perché io ho parlato», dice il Signore, l'Eterno. 35 Perciò così dice il Signore, l'Eterno: «Poiché mi hai dimenticato e mi hai gettato dietro le spalle, porterai anche tu la pena della tua dissolutezza e delle tue prostituzioni». 36 Quindi l'Eterno mi disse: «Figlio d'uomo, non giudicherai tu Oholah e Oholibah? Dichiara dunque loro le loro abominazioni. 37 Infatti hanno commesso adulterio, hanno sangue sulle loro mani, hanno commesso adulterio con i loro idoli e hanno addirittura fatto passare per il fuoco per essere divorati gli stessi loro figli che mi avevano partorito. 38 E anche questo mi hanno fatto: in quello stesso giorno hanno contaminato il mio santuario e profanato i miei sabati. 39 Dopo aver immolato i loro figli ai loro idoli, in quello stesso giorno sono venute nel mio santuario per profanarlo; ecco cos'hanno fatto in mezzo al mio tempio. 40 Inoltre hanno mandato a chiamare uomini da paesi lontani, ai quali è stato mandato un messaggero; ed ecco, quelli sono venuti. Per loro ti sei lavata, ti sei tinta gli occhi e ti sei abbigliata con splendidi ornamenti. 41 Ti sei adagiata su un letto sontuoso con una tavola imbandita davanti, su cui hai posto il mio incenso e il mio olio. 42 Attorno ad essa c'era il rumore di una moltitudine spensierata; assieme a uomini della folla fecero pure venire ubriachi dal deserto che misero braccialetti ai loro polsi e splendide corone sui loro capi. 43 Poi dissi di quella ormai logorata negli adulteri: "Commetteranno ora prostituzione con lei, ed essa con loro?". 44 Essi entrarono quindi da lei come si entra da una prostituta; così entrarono da Oholah e da Oholibah, donne dissolute. 45 Ma uomini giusti le giudicheranno come si giudicano le adultere, come si giudicano donne che versano sangue, perché sono adultere e hanno sangue sulle mani». 46 Perciò così dice il Signore, l'Eterno: «Fa' salire contro di loro una moltitudine e dalle in balìa del terrore e del saccheggio. 47 Quella moltitudine le lapiderà con pietre e le farà a pezzi con le sue spade; ucciderà i loro figli e le loro figlie e darà alle fiamme le loro case. 48 Farò cessare la dissolutezza nel paese, e tutte le donne saranno ammaestrate a non commettere più le vostre dissolutezze. 49 Faranno ricadere la vostra dissolutezza su di voi, e porterete così la pena dei peccati con i vostri idoli. Allora riconoscerete che io sono il Signore, l'Eterno».

Parabola della pentola sul fuoco
24,1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta nel nono anno, nel decimo mese, il decimo giorno del mese, dicendo: 2 «Figlio d'uomo, scrivi la data di oggi, proprio di questo giorno. Il re di Babilonia ha deciso di assediare Gerusalemme oggi stesso. 3 Proponi una parabola a questa casa ribelle e di' loro: Così dice il Signore, l'Eterno: Metti su la pentola, mettila su e versaci dentro acqua. 4 Raccogli in essa i pezzi di carne, tutti i pezzi buoni, la coscia e la spalla; riempila con ossa scelte. 5 Prendi il meglio del gregge, quindi ammùcchiavi sotto la legna; falla bollire gagliardamente, affinché in essa bollano anche le sue ossa». 6 Perciò, così dice il Signore, l'Eterno: «Guai alla città sanguinaria, alla pentola in cui c'è sporcizia, e la cui sporcizia non se ne va. Vuotala pezzo per pezzo senza tirare a sorte su di essa. 7 Poiché il suo sangue è in mezzo a lei; lo ha posto in cima a una roccia, non l'ha sparso in terra per coprirlo di polvere. 8 Per eccitare il furore, per farne vendetta, ha posto il suo sangue in cima a una roccia, perché non fosse coperto». 9 Perciò, così dice il Signore, l'Eterno: «Guai alla città sanguinaria! Anch'io farò un gran rogo. 10 Ammassa la legna, accendi il fuoco, fa' cuocere bene la carne, mescola le spezie e lascia che le ossa brucino. 11 Poi metti la pentola vuota sui carboni, perché si riscaldi e il suo bronzo diventi rovente, affinché la sua impurità si dissolva in mezzo ad essa, e la sua sporcizia sia consumata. 12 Essa mi ha stancato con le sue menzogne; la sua grande sporcizia non se ne va; la sua sporcizia andrà a finire nel fuoco. 13 C'è dissolutezza nella tua impurità. Io infatti ho cercato di purificarti, ma tu non sei pura; non sarai più purificata dalla tua impurità, finché non abbia sfogato su di te il mio furore. 14 Io, l'Eterno, ho parlato; la cosa avverrà, io la compirò; non indietreggerò, non avrò compassione, non mi pentirò. Sarai giudicata secondo la tua condotta e secondo le tue azioni, dice il Signore, l'Eterno».

La morte della moglie di Ezechiele è un segno per Gerusalemme
15 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: 16 «Figlio d'uomo, ecco, io ti porterò via con un sol colpo la delizia dei tuoi occhi; ma tu non far cordoglio, non piangere e non versare alcuna lacrima. 17 Gemi in silenzio, non fare il lutto per i morti, cingiti il capo col turbante, mettiti i sandali ai piedi, non coprirti la barba e non mangiare il pane delle persone in lutto». 18 Al mattino parlai al popolo e alla sera mia moglie morì; la mattina dopo feci come mi era stato comandato. 19 Il popolo allora mi chiese: «Non ci spiegherai che cosa significa per noi quello che fai?». 20 Io risposi loro: «La parola dell'Eterno mi è stata rivolta, dicendo: 21 Di' alla casa d'Israele: Così dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io profanerò il mio santuario, l'orgoglio della vostra forza, la delizia dei vostri occhi, il diletto della vostra anima; e i vostri figli e le vostre figlie che avete lasciato cadranno di spada. 22 E voi farete come ho fatto io: non vi coprirete la barba e non mangerete il pane delle persone in lutto. 23 Avrete i vostri turbanti in capo, i vostri sandali ai piedi; non farete cordoglio e non piangerete, ma vi struggerete per le vostre iniquità e gemerete l'uno con l'altro. 24 Così Ezechiele sarà per voi un segno; voi farete in tutto come ha fatto lui. Quando queste cose accadranno, riconoscerete che io sono il Signore, l'Eterno. 25 E tu, figlio d'uomo, il giorno in cui porterò loro via la loro fortezza, la gioia della loro gloria, il diletto dei loro occhi, la brama della loro anima, i loro figli e le loro figlie, 26 in quel giorno un fuggiasco verrà da te per dartene la notizia. 27 In quel giorno la tua bocca si aprirà col fuggiasco; allora parlerai e non sarai più muto, e sarai per loro un segno. Allora riconosceranno che io sono l'Eterno».

Riveduta 2020:

Ezechiele 6-24

Minacce contro il paese d'Israele
6,1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: “Figlio d'uomo, 2 volgi la tua faccia verso i monti d'Israele, profetizza contro di loro, e di': 3 'O monti d'Israele, ascoltate la parola del Signore, dell'Eterno! Così parla il Signore, l'Eterno, ai monti e ai colli, ai burroni e alle valli: Eccomi, io farò venire su di voi la spada e distruggerò i vostri alti luoghi. 4 I vostri altari saranno desolati, le vostre colonne solari saranno infrante e io farò cadere i vostri uccisi davanti ai vostri idoli. 5 Disseminerò i cadaveri dei figli d'Israele davanti ai loro idoli e spargerò le vostre ossa attorno ai vostri altari. 6 Dovunque abitate, le città saranno deserte e gli alti luoghi desolati, affinché i vostri altari siano deserti e desolati, i vostri idoli siano infranti e scompaiano, le vostre colonne solari siano abbattute e tutte le vostre opere siano spazzate via. 7 I morti cadranno in mezzo a voi e voi conoscerete che io sono l'Eterno. 8 Tuttavia, io vi lascerò un residuo; poiché avrete alcuni scampati dalla spada fra le nazioni, quando sarete dispersi in vari paesi. 9 I vostri superstiti si ricorderanno di me fra i popoli dove saranno stati deportati, poiché io spezzerò il loro cuore adultero che si è allontanato da me e farò piangere i loro occhi che hanno commesso adulterio con i loro idoli; avranno disgusto di loro stessi, per i mali che hanno commesso con tutte le loro abominazioni. 10 Conosceranno che io sono l'Eterno e che non invano li ho minacciati di fare loro questo male'. 11 Così parla il Signore, l'Eterno: 'Batti le mani e i piedi, e di': Ahimè! a causa di tutte le scellerate abominazioni della casa d'Israele, che cadrà per la spada, per la fame, per la peste. 12 Chi sarà lontano morirà di peste; chi sarà vicino cadrà per la spada; chi sarà rimasto e sarà assediato, perirà di fame; io sfogherò così il mio furore su di loro. 13 Voi conoscerete che io sono l'Eterno quando i loro morti saranno in mezzo ai loro idoli, attorno ai loro altari, sopra ogni alto colle, su tutte le cime dei monti, sotto ogni albero verdeggiante, sotto ogni quercia dal folto fogliame, là dove essi offrivano profumi di odore soave a tutti i loro idoli. 14 Io stenderò su di loro la mia mano e renderò il paese più solitario e desolato del deserto di Dibla, dovunque essi abitano; conosceranno che io sono l'Eterno'”.

Imminenza del castigo
7,1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: 2 “Ora, figlio d'uomo, così parla il Signore, l'Eterno, riguardo al paese d'Israele: 'La fine! la fine viene sulle quattro estremità del paese! 3 Ora su di te pende la fine e io manderò contro di te la mia ira, ti giudicherò secondo la tua condotta, ti farò ricadere addosso tutte le tue abominazioni. 4 Il mio occhio non ti risparmierà, io sarò senza pietà, ti farò ricadere addosso la tua condotta e le tue abominazioni saranno in mezzo a te; e voi conoscerete che io sono l'Eterno'. 5 Così parla il Signore, l'Eterno: 'Una sventura! ecco viene una sventura! 6 La fine viene! viene la fine! Essa si sveglia per te! ecco che viene! 7 Viene il tuo turno, o abitante del paese! Il tempo viene, il giorno si avvicina: giorno di tumulto e non di grida di gioia su per i monti. 8 Ora, tra breve, io spanderò su di te il mio furore, sfogherò su di te la mia ira, ti giudicherò secondo la tua condotta e ti farò ricadere addosso tutte le tue abominazioni. 9 Il mio occhio non ti risparmierà, io non avrò pietà, ti farò ricadere addosso la tua condotta, le tue abominazioni saranno in mezzo a te e voi conoscerete che io, l'Eterno, sono colui che colpisce. 10 Ecco il giorno! ecco viene! giunge il tuo turno! La verga è fiorita! l'orgoglio è sbocciato! 11 La violenza si alza come la verga dell'empietà; non rimane più nulla di essi, della loro folla tumultuosa, del loro fracasso, nulla della loro magnificenza! 12 Giunge il tempo, il giorno si avvicina! Chi compra non si rallegri, chi vende non se ne dispiaccia, perché un'ira ardente pende su tutta la loro moltitudine. 13 Poiché chi vende non tornerà in possesso di ciò che avrà venduto, anche se rimarrà in vita; poiché la visione contro tutta la loro moltitudine non sarà revocata e nessuno potrà con il suo peccato mantenere la propria vita. 14 Suona la tromba, tutto è pronto, ma nessuno va alla battaglia; poiché l'ardore della mia ira pende su tutta la loro moltitudine. 15 Di fuori la spada; di dentro la peste e la fame! Chi è nei campi morirà per la spada, chi è in città sarà divorato dalla fame e dalla peste. 16 Quelli di loro che riusciranno a scampare staranno su per i monti come le colombe delle valli, tutti quanti gemendo, ognuno per la propria iniquità. 17 Tutte le mani diventeranno fiacche, tutte le ginocchia si scioglieranno in acqua. 18 Si vestiranno di sacchi e lo spavento sarà la loro coperta; la vergogna sarà su tutti i volti e avranno tutti il capo rasato. 19 Getteranno il loro argento per le strade e il loro oro sarà per essi immondizia; il loro argento e il loro oro non li potranno salvare nel giorno del furore dell'Eterno; non potranno saziare la loro fame, né riempire il loro ventre, perché furono quelli la pietra di inciampo per cui caddero nella loro iniquità. 20 La bellezza dei loro ornamenti era per loro fonte di orgoglio; ne hanno fatto delle immagini delle loro abominazioni, delle loro divinità odiose; perciò io farò in modo che siano per essi una cosa immonda; 21 abbandonerò tutto come preda in mano degli stranieri e come bottino in mano degli empi della terra, che lo profaneranno. 22 Allontanerò la mia faccia da loro e i nemici profaneranno il mio tesoro; dei briganti entreranno in Gerusalemme e la profaneranno. 23 Prepara le catene! poiché questo paese è pieno di assassini e questa città è piena di violenza. 24 Io farò venire le più malvagie delle nazioni, che s'impossesseranno delle loro case; farò venire meno la superbia dei potenti e i loro santuari saranno profanati. 25 Viene la rovina! Essi cercheranno la pace, ma non vi sarà. 26 Verrà sventura dopo sventura, allarme dopo allarme; chiederanno delle visioni al profeta, ai sacerdoti mancherà la conoscenza della legge, agli anziani il consiglio. 27 Il re farà cordoglio, il principe si rivestirà di desolazione e le mani del popolo del paese tremeranno di spavento. Io li tratterò secondo la loro condotta e li giudicherò secondo quanto meritano: conosceranno che io sono l'Eterno'”.

La visione della gloria dell'Eterno e Gerusalemme
8,1 Il sesto anno, il quinto giorno del sesto mese, avvenne che, mentre io stavo seduto in casa mia e gli anziani di Giuda erano seduti in mia presenza, la mano del Signore, dell'Eterno, cadde su di me, in quel luogo. 2 Io guardai, ed ecco una figura d'uomo, che aveva l'aspetto del fuoco; dai fianchi in giù sembrava di fuoco, e dai fianchi in su aveva un aspetto risplendente, come un bagliore di metallo. 3 Egli stese una forma di mano e mi prese per una ciocca dei miei capelli; lo Spirito mi sollevò fra terra e cielo e mi trasportò in visioni divine a Gerusalemme, all'ingresso della porta interna che guarda verso il settentrione, dove era posto l'idolo della gelosia, che provoca gelosia. 4 Ecco che là era la gloria dell'Iddio d'Israele, come nella visione che avevo avuto nella valle. 5 Egli mi disse: “Figlio d'uomo, alza ora gli occhi verso il settentrione”. Io alzai gli occhi verso il settentrione, ed ecco che al settentrione della porta dell'altare, all'ingresso, stava quell'idolo della gelosia. 6 Egli mi disse: “Figlio d'uomo, vedi tu quello che fanno costoro? le grandi abominazioni che la casa d'Israele commette qui, perché io mi allontani dal mio santuario? Ma tu vedrai altre abominazioni ancora più grandi”. 7 Egli mi condusse all'ingresso del cortile. Io guardai, ed ecco un buco nel muro. 8 Allora egli mi disse: “Figlio d'uomo, adesso fora il muro”. Quando io ebbi forato il muro, ecco una porta. 9 Egli mi disse: “Entra e guarda le scellerate abominazioni che costoro commettono qui”. 10 Io entrai e guardai: ed ecco ogni sorta di figure di rettili, di bestie abominevoli e tutti gli idoli della casa d'Israele dipinti sul muro tutto intorno; 11 settanta fra gli anziani della casa d'Israele, tra i quali c'era Iaazania, figlio di Safan, stavano in piedi davanti a quelli, avendo ciascuno un turibolo in mano, dal quale saliva il profumo di una nuvola di incenso. 12 Egli mi disse: “Figlio d'uomo, hai visto quello che gli anziani della casa d'Israele fanno nelle tenebre, ciascuno nelle camere riservate alle sue immagini? poiché dicono: 'L'Eterno non ci vede, l'Eterno ha abbandonato il paese'”. 13 Poi mi disse: “Tu vedrai altre abominazioni ancora più grandi che costoro commettono”. 14 Mi condusse all'ingresso della porta della casa dell'Eterno, che è verso il settentrione; ed ecco là sedevano delle donne che piangevano Tammuz. 15 Egli mi disse: “Hai visto figlio d'uomo? Tu vedrai delle abominazioni ancora più grandi di queste”. 16 Mi condusse nel cortile della casa dell'Eterno; ed ecco, all'ingresso del tempio dell'Eterno, fra il portico e l'altare, circa venticinque uomini che voltavano le spalle alla casa dell'Eterno e la faccia verso l'oriente; si prostravano verso l'oriente, davanti al sole. 17 Egli mi disse: “Hai visto, figlio d'uomo? È forse poca cosa per la casa di Giuda commettere le abominazioni che commette qui, perché debba anche riempire il paese di violenza, e tornare sempre a provocare la mia ira? Ecco che si accostano il ramo al naso. 18 Anch'io agirò con furore; il mio occhio non li risparmierà, io non avrò pietà; per quanto gridino ad alta voce ai miei orecchi, io non darò loro ascolto”.

9,1 Poi gridò ad alta voce alle mie orecchie, dicendo: “Fate accostare quelli che devono punire la città e ciascuno abbia in mano la sua arma di distruzione”. 2 Ecco venire dal lato della porta superiore che guarda verso settentrione sei uomini, ognuno dei quali aveva in mano la sua arma di distruzione. In mezzo a loro c'era un uomo vestito di lino, che aveva un corno da scrivano alla cintura, e vennero a mettersi accanto all'altare di bronzo. 3 La gloria dell'Iddio d'Israele si alzò dal cherubino sul quale stava e andò verso l'ingresso della casa. L'Eterno chiamò l'uomo vestito di lino, che aveva il corno da scrivano alla cintura, e gli disse: 4 “Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme, e fa' un segno sulla fronte degli uomini che sospirano e gemono per tutte le abominazioni che si commettono in mezzo a lei”. 5 Agli altri, in modo che io sentissi, disse: “Passate per la città dietro di lui e colpite; il vostro occhio non risparmi nessuno, siate senza pietà; 6 uccidete, sterminate vecchi, giovani, vergini, bambini e donne, ma non avvicinatevi a nessuno che porti il segno; cominciate dal mio santuario”. Ed essi cominciarono da quegli anziani che stavano davanti alla casa. 7 Poi egli disse loro: “Contaminate la casa e riempite di morti i cortili! Uscite!”. E quelli uscirono, e fecero strage per la città. 8 Mentre essi colpivano e io ero rimasto solo, caddi sulla mia faccia e gridai: “Ahimè, Signore, Eterno, distruggerai tutto ciò che rimane d'Israele, riversando il tuo furore su Gerusalemme?”. 9 Egli mi rispose: “L'iniquità della casa d'Israele e di Giuda è troppo grande; il paese è pieno di sangue e la città è piena di prepotenze; poiché dicono: 'L'Eterno ha abbandonato il paese, l'Eterno non vede nulla'. 10 Perciò, anche il mio occhio non risparmierà nessuno, io non avrò pietà, e farò ricadere sul loro capo la loro condotta”. 11 Ed ecco, l'uomo vestito di lino, che aveva il corno da scrivano alla cintura, venne a fare il suo rapporto, dicendo: “Ho fatto come tu mi hai comandato”.

10,1 Io guardai, ed ecco, sulla distesa sopra il capo dei cherubini, c'era come una pietra di zaffiro; si vedeva come una specie di trono che stava sopra di loro. 2 L'Eterno parlò all'uomo vestito di lino, e disse: “Va' fra le ruote sotto i cherubini, riempiti le mani di carboni ardenti tolti in mezzo ai cherubini e spargili sulla città”. Egli vi andò in mia presenza. 3 Ora i cherubini stavano al lato destro della casa, quando l'uomo entrò là; la nuvola riempì il cortile interno. 4 La gloria dell'Eterno si alzò sopra i cherubini, muovendo verso l'ingresso della casa; la casa fu riempita della nuvola, il cortile fu pieno dello splendore della gloria dell'Eterno. 5 Il rumore delle ali dei cherubini si udì fino al cortile esterno, simile alla voce del Dio onnipotente quando parla. 6 Quando l'Eterno ebbe dato all'uomo vestito di lino l'ordine di prendere del fuoco in mezzo alle ruote che sono tra i cherubini, egli venne a fermarsi presso una delle ruote. 7 Uno dei cherubini stese la mano fra gli altri cherubini verso il fuoco che era fra i cherubini, ne prese e lo mise nelle mani dell'uomo vestito di lino, che lo ricevette e uscì. 8 Vidi che i cherubini avevano una forma di mano d'uomo sotto le ali. 9 Io guardai, ed ecco quattro ruote presso i cherubini, una ruota presso ogni cherubino; le ruote avevano l'aspetto di una pietra di crisolito. 10 A vederle, tutte e quattro avevano una stessa forma, come se una ruota passasse attraverso l'altra. 11 Quando si muovevano, si muovevano dai loro quattro lati e, muovendosi, non si voltavano, ma seguivano la direzione del luogo verso il quale guardava il capo e, andando, non si voltavano. 12 Tutto il corpo dei cherubini, i loro dorsi, le loro mani, le loro ali, come pure le ruote di tutti e quattro, erano pieni di occhi tutto intorno. 13 Udii che le ruote erano chiamate “Turbine”. 14 Ogni cherubino aveva quattro facce: la prima faccia era una faccia di cherubino; la seconda faccia, una faccia d'uomo; la terza, una faccia di leone; la quarta, una faccia di aquila. 15 I cherubini si alzarono. Erano gli stessi esseri viventi che avevo visto presso il fiume Chebar. 16 Quando i cherubini si muovevano, anche le ruote si muovevano accanto a loro; quando i cherubini spiegavano le ali per alzarsi da terra, anche le ruote non si allontanavano dal loro fianco. 17 Quando quelli si fermavano, anche queste si fermavano; quando quelli s'innalzavano anche queste s'innalzavano con loro, perché lo spirito degli esseri viventi era in esse. 18 La gloria dell'Eterno partì dall'ingresso della casa e si fermò sui cherubini. 19 I cherubini spiegarono le loro ali e s'innalzarono su dalla terra; io li vidi partire, con le ruote accanto a loro. Si fermarono all'ingresso della porta orientale della casa dell'Eterno; la gloria dell'Iddio d'Israele stava sopra di loro, su in alto. 20 Erano gli stessi esseri viventi che avevo visto sotto l'Iddio d'Israele presso il fiume Chebar; riconobbi che erano cherubini. 21 Ognuno di essi aveva quattro facce, ognuno quattro ali; sotto le loro ali appariva la forma di mani d'uomo. 22 Quanto all'aspetto delle loro facce, erano le facce che avevo visto presso il fiume Chebar; erano le stesse sembianze, i medesimi cherubini. Ognuno andava diritto davanti a sé.

11,1 Poi lo Spirito mi portò in alto e mi condusse alla porta orientale della casa dell'Eterno che guarda verso oriente; ed ecco, all'ingresso della porta, venticinque uomini; in mezzo a essi vidi Iaazania, figlio di Azzur, e Pelatia, figlio di Benaia, capi del popolo. 2 L'Eterno mi disse: “Figlio d'uomo, questi sono gli uomini che tramano il male e danno cattivi consigli in questa città. 3 Essi dicono: 'Il tempo non è così vicino! Costruiamo pure delle case! Questa città è la pentola e noi siamo la carne'. 4 Perciò profetizza contro di loro, profetizza, figlio d'uomo!”. 5 Lo Spirito dell'Eterno cadde su di me e mi disse: “Di': Così parla l'Eterno: 'Voi parlate in quel modo, o casa d'Israele, e io conosco le cose che vi passano per la mente. 6 Voi avete moltiplicato i vostri omicidi in questa città e ne avete riempito di uccisi le strade'. 7 Perciò così parla il Signore, l'Eterno: 'I vostri morti, che avete steso in mezzo a questa città, sono la carne e la città è la pentola; ma voi ne sarete portati fuori. 8 Voi avete paura della spada e io farò venire su di voi la spada', dice il Signore, l'Eterno. 9 'Io vi farò uscire fuori dalla città e vi darò in mano di stranieri; eseguirò su di voi i miei giudizi. 10 Voi cadrete per la spada, io vi giudicherò sulle frontiere d'Israele e voi conoscerete che io sono l'Eterno. 11 Questa città non sarà per voi una pentola e voi non sarete in mezzo a lei la carne; io vi giudicherò sulle frontiere d'Israele; 12 voi conoscerete che io sono l'Eterno, del quale non avete seguito le prescrizioni, né messo in pratica le leggi, ma avete agito secondo le leggi delle nazioni che vi circondano'”. 13 Mentre io profetizzavo, Pelatia, figlio di Benaia, morì; io mi gettai con la faccia a terra e gridai ad alta voce: “Ahimè, Signore, Eterno, farai tu una completa distruzione di quello che rimane d'Israele?”. 14 La parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: 15 “Figlio d'uomo, i tuoi fratelli, gli uomini della tua famiglia e tutta quanta la casa d'Israele sono quelli ai quali gli abitanti di Gerusalemme hanno detto: 'Statevene lontani dall'Eterno! a noi è dato il possesso del paese'. 16 Perciò di': Così parla il Signore, l'Eterno: 'Sebbene io li abbia allontanati fra le nazioni e li abbia dispersi per i paesi, io sarò per loro, per qualche tempo, un santuario nei paesi dove sono andati'. 17 Perciò di': Così parla il Signore, l'Eterno: 'Io vi raccoglierò fra i popoli, vi radunerò dai paesi dove siete stati dispersi e vi darò il suolo d'Israele. 18 Quelli vi giungeranno e ne toglieranno via tutte le cose esecrande e tutte le abominazioni. 19 Io darò loro uno stesso cuore, metterò dentro di loro un nuovo spirito, toglierò via dal loro corpo il cuore di pietra e darò loro un cuore di carne, 20 perché camminino secondo le mie prescrizioni, osservino le mie leggi e le mettano in pratica; essi saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio. 21 Ma quanto a quelli il cui cuore segue l'affetto che hanno per le loro cose esecrande e per le loro abominazioni, io farò ricadere sul loro capo la loro condotta', dice il Signore, l'Eterno”. 22 Poi i cherubini spiegarono le loro ali e le ruote si mossero accanto a loro; la gloria del Dio d'Israele stava su di loro, in alto. 23 La gloria dell'Eterno si innalzò in mezzo alla città e si fermò sul monte che è a oriente della città. 24 Lo Spirito mi portò in alto e mi condusse in Caldea presso i deportati, in visione, mediante lo Spirito di Dio; la visione che avevo avuto scomparve davanti a me; 25 io riferii ai deportati tutte le parole che l'Eterno mi aveva dette in visione.

Annuncio della fuga del re Sedechia e della dispersione del popolo
12,1 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta in questi termini: 2 “Figlio d'uomo, tu abiti in mezzo a una casa ribelle che ha occhi per vedere e non vede, orecchi per udire e non ode, perché è una casa ribelle. 3 Perciò, figlio d'uomo, preparati un bagaglio da esiliato e parti di giorno in loro presenza, come se tu andassi in esilio; parti, in loro presenza, dal luogo dove tu sei, per un altro luogo; forse vi porranno mente; perché sono una casa ribelle. 4 Metti dunque fuori, di giorno, in loro presenza, il tuo bagaglio, simile a quello di chi va in esilio; poi la sera, esci tu stesso, in loro presenza, come fanno quelli che se ne vanno esuli. 5 Fa', in loro presenza, un foro nel muro e, attraverso di esso, porta fuori il tuo bagaglio. 6 Portalo sulle spalle, in loro presenza; portalo fuori quando farà buio; copriti la faccia per non vedere la terra; perché io faccio di te un segno per la casa d'Israele”. 7 Io feci così come mi era stato comandato; portai fuori di giorno il mio bagaglio, bagaglio di esiliato, e sulla sera feci con le mie mani un foro nel muro; quando fu buio portai fuori il bagaglio e me lo misi sulle spalle in loro presenza. 8 La mattina la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: 9 “Figlio d'uomo, la casa d'Israele, questa casa ribelle, non ti ha detto: 'Che fai?'. 10 Di' loro: Così parla il Signore, l'Eterno: 'Questo oracolo concerne il principe che è in Gerusalemme e tutta la casa d'Israele di cui essi fanno parte. 11 Di': Io sono per voi un segno; come ho fatto io, così sarà fatto a loro: essi andranno in esilio, in schiavitù. 12 Il principe che è in mezzo a loro porterà il suo bagaglio sulle spalle quando farà buio, e partirà; si farà un foro nel muro, per farlo uscire di lì; egli si coprirà la faccia per non vedere con i suoi occhi la terra; 13 io stenderò su di lui la mia rete ed egli sarà preso nel mio laccio; lo condurrò a Babilonia, nella terra dei Caldei, ma egli non la vedrà, e là morirà. 14 Io disperderò a tutti i venti quelli che lo circondano per aiutarlo, tutti i suoi eserciti, e sguainerò la spada dietro di loro. 15 Essi conosceranno che io sono l'Eterno quando li avrò sparsi fra le nazioni e dispersi nei paesi stranieri. 16 Ma lascerò di loro alcuni pochi uomini scampati dalla spada, dalla fame e dalla peste, affinché narrino tutte le loro abominazioni fra le nazioni dove saranno giunti; conosceranno che io sono l'Eterno'”. 17 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta in questi termini: 18 “Figlio d'uomo, mangia il tuo pane con tremore e bevi la tua acqua con trepidazione e ansietà; 19 di' al popolo del paese: Così parla il Signore, l'Eterno, riguardo agli abitanti di Gerusalemme nella terra d'Israele: 'Mangeranno il loro pane con ansietà e berranno la loro acqua con desolazione, poiché il loro paese sarà desolato, spogliato di tutto ciò che contiene, a causa della violenza di tutti quelli che lo abitano. 20 Le città abitate saranno ridotte in rovine e il paese sarà desolato; voi conoscerete che io sono l'Eterno'”. 21 La parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: 22 “Figlio d'uomo, che proverbio è questo che voi ripetete nel paese d'Israele quando dite: 'I giorni si prolungano e ogni visione si è dimostrata vana?'. 23 Perciò di' loro: Così parla il Signore, l'Eterno: 'Io farò cessare questo proverbio e non lo si ripeterà più in Israele'; di' loro, invece: 'I giorni si avvicinano, si avvicina la realizzazione di ogni visione; 24 poiché nessuna visione sarà più vana, né vi sarà più divinazione falsa in mezzo alla casa d'Israele. 25 Io, infatti, sono l'Eterno; qualunque sia la parola che avrò detta, essa sarà messa a effetto, non sarà più rinviata; poiché nei vostri giorni, o casa ribelle, io pronuncerò una parola e la metterò a effetto'”, dice il Signore, l'Eterno. 26 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta in questi termini: 27 “Figlio d'uomo, ecco, quelli della casa d'Israele dicono: 'La visione che costui vede riguarda giorni futuri, ed egli profetizza per tempi lontani'. 28 Perciò di' loro: Così parla il Signore, l'Eterno: 'Nessuna delle mie parole sarà più rinviata; la parola che avrò pronunciata sarà messa a effetto', dice il Signore, l'Eterno'”.

Contro i falsi profeti e le false profetesse
13,1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: 2 “Figlio d'uomo, profetizza contro i profeti d'Israele che profetizzano, e di' a quelli che profetizzano secondo la propria volontà: 'Ascoltate la parola dell'Eterno'. 3 Così parla il Signore, l'Eterno: 'Guai ai profeti stolti, che seguono il loro spirito e parlano di cose che non hanno visto! 4 O Israele, i tuoi profeti sono stati come volpi tra le rovine! 5 Voi non siete saliti alle brecce e non avete costruito riparo attorno alla casa d'Israele, per poter resistere alla battaglia nel giorno dell'Eterno. 6 Hanno delle visioni vane, delle predizioni bugiarde, costoro che dicono: - L'Eterno ha detto! - mentre l'Eterno non li ha mandati; sperano che la loro parola si adempirà! 7 Non avete voi delle visioni vane e non pronunciate voi predizioni bugiarde, quando dite: - L'Eterno ha detto - mentre io non ho parlato?'. 8 Perciò, così parla il Signore, l'Eterno: 'Poiché proferite cose vane e avete visioni bugiarde, eccomi contro di voi', dice il Signore, l'Eterno. 9 'La mia mano sarà contro i profeti dalle visioni vane e dalle predizioni bugiarde; essi non saranno più nel consiglio del mio popolo, non saranno più iscritti nel registro della casa d'Israele e non entreranno nel paese d'Israele; voi conoscerete che io sono il Signore, l'Eterno. 10 Poiché, sì, poiché sviano il mio popolo, dicendo: Pace! quando non c'è alcuna pace, e siccome quando il popolo costruisce un muro, ecco che costoro lo intonacano di malta che non regge, 11 di' a quelli che lo intonacano di malta che non regge, che esso cadrà; verrà una pioggia scrosciante e voi, o pietre di grandine, cadrete e si scatenerà un vento tempestoso. 12 Ecco, quando il muro cadrà, non vi si dirà forse: E dov'è la malta con cui lo avevate intonacato?'. 13 Perciò così parla il Signore, l'Eterno: 'Io, nel mio furore, farò scatenare un vento tempestoso e, nella mia ira, farò cadere una pioggia scrosciante e, nella mia indignazione, delle pietre di grandine sterminatrice. 14 Demolirò il muro che voi avete intonacato con malta che non regge, lo rovescerò a terra, e le sue fondamenta saranno messe allo scoperto; esso cadrà, voi sarete distrutti in mezzo alle sue rovine e conoscerete che io sono l'Eterno. 15 Così sfogherò il mio furore su quel muro e su quelli che lo hanno intonacato di malta che non regge; vi dirò: Il muro non è più, e quelli che lo intonacavano non sono più: 16 cioè i profeti d'Israele, che profetizzano riguardo a Gerusalemme e hanno per lei delle visioni di pace, nonostante non vi sia nessuna pace', dice il Signore, l'Eterno. 17 Tu, figlio d'uomo, rivolgi la faccia verso le figlie del tuo popolo che profetizzano secondo la propria volontà, profetizza contro di loro 18 e di': Così parla il Signore, l'Eterno: 'Guai alle donne che cuciono dei nastri per tutti i gomiti, e fanno dei veli per le teste di ogni altezza, per dare la caccia alle persone! Pretendereste voi di dare la caccia alle persone del mio popolo e salvare voi stessi? 19 Voi mi profanate fra il mio popolo per delle manciate di orzo e per dei pezzi di pane, facendo morire anime che non devono morire, e facendo vivere anime che non devono vivere, mentendo al mio popolo che dà ascolto alle menzogne'. 20 Perciò, così parla il Signore, l'Eterno: 'Eccomi ai vostri nastri, con i quali date la caccia alle persone come agli uccelli! io ve li strapperò dalle braccia e lascerò andare le persone: le persone a cui voi date la caccia come agli uccelli. 21 Strapperò pure i vostri veli e libererò il mio popolo dalle vostre mani; egli non sarà più nelle vostre mani per cadere nei lacci e voi saprete che io sono l'Eterno. 22 Poiché avete rattristato il cuore del giusto con delle menzogne, quando io non lo rattristavo e avete fortificato le mani dell'empio perché non si convertisse dalla sua via malvagia per ottenere la vita, 23 voi non avrete più visioni vane e non praticherete più la divinazione; io libererò il mio popolo dalle vostre mani e voi conoscerete che io sono l'Eterno'”.

Inutilità di interrogare il profeta e di intercedere presso Dio
14,1 Vennero da me alcuni anziani d'Israele e si sedettero davanti a me. 2 La parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: 3 “Figlio d'uomo, questi uomini hanno innalzato i loro idoli nel loro cuore e si sono messi davanti l'intoppo che li fa cadere nella loro iniquità; come potrei io essere consultato da costoro? 4 Perciò parla e di' loro: Così dice il Signore, l'Eterno: 'Chiunque della casa d'Israele innalza i suoi idoli nel suo cuore e pone davanti a sé l'intoppo che lo fa cadere nella sua iniquità, e poi viene dal profeta, io, l'Eterno, gli risponderò come si merita per la moltitudine dei suoi idoli, 5 allo scopo di toccare il cuore di quelli della casa d'Israele che si sono allontanati da me per i loro idoli'. 6 Perciò di' alla casa d'Israele: Così parla il Signore, l'Eterno: 'Tornate, allontanatevi dai vostri idoli, distogliete le vostre facce da tutte le vostre abominazioni. 7 Poiché, a chiunque della casa d'Israele o degli stranieri che soggiornano in Israele si separa da me, innalza i suoi idoli nel suo cuore e pone davanti a sé l'intoppo che lo fa cadere nella sua iniquità e poi viene dal profeta per consultarmi attraverso di lui, risponderò io, l'Eterno, io stesso. 8 Io volgerò la mia faccia contro quell'uomo, ne farò un segno e un proverbio, e lo sterminerò in mezzo al mio popolo: voi conoscerete che io sono l'Eterno. 9 Se il profeta si lascia sedurre e dice qualche parola, io, l'Eterno, sono colui che avrò sedotto quel profeta; stenderò la mia mano contro di lui e lo distruggerò in mezzo al mio popolo Israele. 10 Entrambi porteranno la pena della loro iniquità: la pena del profeta sarà pari alla pena di colui che lo consulta, 11 affinché quelli della casa d'Israele non vadano più vagando lontano da me, non si contaminino più con tutte le loro trasgressioni, siano invece mio popolo e io sia il loro Dio', dice il Signore, l'Eterno”.

Giustizia dei castighi dell'Eterno
12 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta in questi termini: 13 “Figlio d'uomo, se un paese peccasse contro di me commettendo qualche infedeltà, e io stendessi la mia mano contro di lui, gli spezzassi il sostegno del pane, gli mandassi contro la fame, ne sterminassi uomini e bestie, 14 e in mezzo a esso si trovassero questi tre uomini: Noè, Daniele e Giobbe, questi non salverebbero che sé stessi, per la loro giustizia”, dice il Signore, l'Eterno. 15 “Se io facessi passare per quel paese delle bestie feroci che lo spopolassero, al punto di renderlo un deserto dove nessuno passasse più a causa di quelle bestie, 16 se in mezzo a esso si trovassero quei tre uomini, com'è vero che io vivo”, dice il Signore, l'Eterno, “essi non salverebbero né figli né figlie; essi soltanto sarebbero salvati, ma il paese rimarrebbe desolato. 17 O se io facessi venire la spada contro quel paese e dicessi: 'Passi la spada per il paese!', in modo che ne sterminasse uomini e bestie, 18 se in mezzo a esso si trovassero quei tre uomini, com'è vero che io vivo”, dice il Signore, l'Eterno, “essi non salverebbero né figli né figlie, ma essi soltanto sarebbero salvati. 19 O se contro quel paese mandassi la peste, e riversassi su di esso il mio furore fino al sangue, per sterminare uomini e bestie, 20 se in mezzo a esso si trovassero Noè, Daniele e Giobbe, com'è vero che io vivo”, dice il Signore, l'Eterno, “essi non salverebbero né figli né figlie; non salverebbero che sé stessi, per la loro giustizia”. 21 Poiché così parla il Signore, l'Eterno: “Lo stesso avverrà quando manderò contro Gerusalemme i miei quattro tremendi giudizi: la spada, la fame, le bestie feroci e la peste, per sterminarne uomini e bestie. 22 Ma ecco, ne scamperà un residuo, dei figli e delle figlie, che saranno condotti fuori, che giungeranno da voi, e di cui vedrete la condotta e le azioni; allora vi consolerete del male che io faccio venire su Gerusalemme, di tutto quello che faccio venire su di lei. 23 Essi vi consoleranno quando vedrete la loro condotta e le loro azioni, e riconoscerete che, non senza ragione, io faccio quello che faccio contro di lei”, dice il Signore, l'Eterno.

L'inutilità dell'Israele infedele
15,1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: 2 “Figlio d'uomo, il legno della vite che cos'è più di qualunque altro legno? Che cos'è il tralcio che è fra gli alberi della foresta? 3 Si può prendere il legno per farne un qualunque lavoro? Si può forse trarne un piolo per appendervi qualche oggetto? 4 Ecco, esso è gettato nel fuoco, perché si consumi; il fuoco ne consuma i due capi, e la parte centrale si carbonizza; è forse adatto a farne qualcosa? 5 Ecco, mentre era intatto, non serviva a fare alcun lavoro; quantomeno potrà servire a qualche lavoro, quando il fuoco lo ha consumato o carbonizzato! 6 Perciò, così parla il Signore, l'Eterno: 'Com'è fra gli alberi della foresta il legno della vite che io destino al fuoco perché lo consumi, così farò degli abitanti di Gerusalemme. 7 Io volgerò la mia faccia contro di loro; dal fuoco sono usciti e il fuoco li consumerà; riconoscerete che io sono l'Eterno, quando volgerò la mia faccia contro di loro. 8 Renderò il paese desolato, perché hanno agito in modo infedele', dice il Signore, l'Eterno”.

L'ingratitudine di Gerusalemme
16,1 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta in questi termini: 2 “Figlio d'uomo, fa' conoscere a Gerusalemme le sue abominazioni, 3 e di': Così parla il Signore, l'Eterno, a Gerusalemme: 'Per la tua origine e per la tua nascita sei del paese del Cananeo; tuo padre era un Amoreo, tua madre un'Ittita. 4 Quanto alla tua nascita, il giorno che nascesti l'ombelico non ti fu tagliato, non fosti lavata con acqua per pulirti, non fosti sfregata con sale, né fosti fasciata. 5 Nessuno ebbe sguardi di pietà per te, per farti una sola di queste cose, avendo compassione di te; ma fosti gettata nell'aperta campagna, il giorno che nascesti, per il disprezzo che si aveva di te. 6 Io ti passai accanto, vidi che ti dibattevi nel sangue, e ti dissi: Vivi, tu che sei nel sangue! E ti ripetei: Vivi, tu che sei nel sangue! 7 Io ti farò moltiplicare per miriadi, come il germoglio dei campi. Ti sviluppasti, crescesti, giungesti al colmo della bellezza, il tuo seno si formò, la tua capigliatura crebbe abbondante, ma tu eri nuda e scoperta. 8 Io ti passai accanto, ti guardai, ed ecco il tuo tempo era giunto: il tempo degli amori. Io stesi su di te il lembo della mia veste e coprii la tua nudità; ti feci un giuramento, stabilii un patto con te', dice il Signore, l'Eterno, 'e tu fosti mia. 9 Ti lavai con acqua, ti ripulii del sangue che avevi addosso, e ti unsi con olio. 10 Ti misi delle vesti ricamate, dei calzari di pelle di tasso, ti cinsi il capo di lino fino, ti ricoprii di seta. 11 Ti fornii di ornamenti, ti misi dei braccialetti ai polsi e una collana al collo. 12 Ti misi un anello al naso, dei pendenti agli orecchi e una magnifica corona sul capo. 13 Così fosti adorna d'oro e d'argento, e fosti vestita di lino fino, di seta e di ricami; tu mangiasti fior di farina, miele e olio; diventasti straordinariamente bella e giungesti fino a regnare. 14 La tua fama si sparse fra le nazioni per la tua bellezza; poiché essa era perfetta, avendoti io coperta della mia magnificenza', dice il Signore, l'Eterno. 15 'Ma tu confidasti nella tua bellezza, ti prostituisti in virtù della tua fama e offristi le tue prostituzioni a ogni passante, a chi voleva. 16 Tu prendesti delle tue vesti, ti facesti degli alti luoghi ornati di vari colori, e là ti prostituisti: cose tali non ne avvennero mai, e non ne avverranno più. 17 Prendesti pure i tuoi bei gioielli fatti del mio oro e del mio argento, che io ti avevo dato, te ne facesti delle immagini d'uomo, e a esse ti prostituisti; 18 prendesti le tue vesti ricamate e ne ricopristi quelle immagini, davanti alle quali tu ponesti il mio olio e il mio profumo. 19 Così anche il mio pane che ti avevo dato, il fior di farina, l'olio e il miele con cui ti nutrivo, tu li ponesti davanti a loro, come un profumo di odore soave. Questo si fece!', dice il Signore, l'Eterno. 20 'Prendesti, inoltre, i tuoi figli e le tue figlie che mi avevi partorito e li offristi loro in sacrificio, perché li divorassero. Non bastavano forse le tue prostituzioni, 21 perché tu dovessi anche sgozzare i miei figli e offrirli loro facendoli passare per il fuoco? 22 In mezzo a tutte le tue abominazioni e alle tue prostituzioni, non ti sei ricordata dei giorni della tua giovinezza, quando eri nuda, scoperta, e ti dibattevi nel sangue. 23 Ora, dopo tutta la tua malvagità, guai! guai a te!' dice il Signore, l'Eterno, 24 'ti sei costruita un bordello, e ti sei fatta un alto luogo in ogni piazza pubblica: 25 hai costruito un alto luogo a ogni inizio di strada, hai reso abominevole la tua bellezza, ti sei offerta a ogni passante e hai moltiplicato le tue prostituzioni. 26 Ti sei pure prostituita agli Egiziani, tuoi vicini dalle membra vigorose, e hai moltiplicato le tue prostituzioni per provocare la mia ira. 27 Perciò, ecco, io ho steso la mia mano contro di te, ho diminuito la razione che ti avevo fissato, e ti ho abbandonata in balìa delle figlie dei Filistei, che ti odiano e hanno vergogna della tua condotta scellerata. 28 Non sazia ancora, ti sei pure prostituita agli Assiri; ti sei prostituita a loro; neppure allora sei stata sazia; 29 hai moltiplicato le tue prostituzioni con il paese di Canaan fino in Caldea, e neppure con questo sei stata sazia. 30 Come è vile il tuo cuore', dice il Signore, l'Eterno, 'a ridurti a fare tutte queste cose, da sfacciata prostituta! 31 Quando ti costruivi il bordello a ogni inizio di strada e ti facevi gli alti luoghi in ogni piazza pubblica, tu non eri come una prostituta, poiché disprezzavi il salario, 32 ma come una donna adultera, che riceve gli stranieri invece di suo marito. 33 A tutte le prostitute si danno dei regali: ma tu hai fatto dei regali a tutti i tuoi amanti e li hai sedotti con dei doni, perché venissero da te, da tutte le parti, per le tue prostituzioni. 34 Con te, nelle tue prostituzioni, è avvenuto il contrario delle altre donne; poiché non eri tu la sollecitata; in quanto tu pagavi, invece di essere pagata, facevi il contrario delle altre'. 35 Perciò, o prostituta, ascolta la parola dell'Eterno. 36 Così parla il Signore, l'Eterno: 'Poiché il tuo denaro è stato dissipato e la tua nudità è stata scoperta nelle tue prostituzioni con i tuoi amanti, a causa di tutti i tuoi idoli abominevoli, e a causa del sangue dei tuoi figli che hai dato loro, 37 ecco, io radunerò tutti i tuoi amanti ai quali ti sei resa gradita, e tutti quelli che hai amato insieme a quelli che hai odiato; li radunerò da tutte le parti contro di te e scoprirò davanti a loro la tua nudità, ed essi vedranno tutta la tua nudità. 38 Io ti giudicherò alla stregua delle donne che commettono adulterio e spandono il sangue, e farò in modo che il tuo sangue sia sparso dal furore e dalla gelosia. 39 Ti darò nelle loro mani, ed essi abbatteranno il tuo bordello, distruggeranno i tuoi alti luoghi, ti spoglieranno delle tue vesti, ti prenderanno i bei gioielli e ti lasceranno nuda e scoperta; 40 faranno salire contro di te una folla, ti lapideranno e ti trafiggeranno con le loro spade; 41 daranno alle fiamme le tue case, faranno giustizia di te in presenza di molte donne, io ti farò cessare dal fare la prostituta e tu non pagherai più nessuno. 42 Così io sfogherò il mio furore su di te, e la mia gelosia si distoglierà da te; mi calmerò, e non sarò più adirato. 43 Poiché tu non ti sei ricordata dei giorni della tua giovinezza e hai provocato la mia ira con tutte queste cose, ecco, anch'io ti farò ricadere sul capo la tua condotta', dice il Signore, l'Eterno, 'e tu non aggiungerai altri delitti a tutte le tue abominazioni. 44 Ecco, tutti quelli che usano proverbi faranno di te un proverbio, e diranno: Quale la madre, tale la figlia. 45 Tu sei figlia di tua madre, che ha rigettato suo marito e i suoi figli, e sei sorella delle tue sorelle, che hanno rigettato i loro mariti e i loro figli. Vostra madre era un'Ittita e vostro padre un Amoreo. 46 Tua sorella maggiore, che ti sta a sinistra, è Samaria, con le sue figlie; tua sorella minore, che ti sta a destra, è Sodoma, con le sue figlie. 47 Tu, non soltanto hai camminato nelle loro vie e commesso le stesse loro abominazioni; era troppo poco! Ma in tutte le tue vie ti sei corrotta più di loro. 48 Com'è vero che io vivo', dice il Signore, l'Eterno, 'Sodoma, tua sorella, e le sue figlie, non hanno fatto quello che avete fatto tu e le tue figlie. 49 Ecco, questa fu l'iniquità di Sodoma, tua sorella: lei e le sue figlie vivevano nell'orgoglio, nell'abbondanza del pane e nell'ozio indolente; ma non sostenevano la mano dell'afflitto e del povero. 50 Erano altezzose e commettevano abominazioni in mia presenza; perciò le feci sparire, quando vidi ciò. 51 Samaria non ha commesso la metà dei tuoi peccati; tu hai moltiplicato le tue abominazioni più dell'una e dell'altra, e hai giustificato le tue sorelle, con tutte le abominazioni che hai commesso. 52 Anche tu, che hai giustificato le tue sorelle, devi portare la loro stessa umiliazione! Con i tuoi peccati ti sei resa più abominevole di loro, ed esse sono più giuste di te; tu pure dunque, vergognati e porta la tua umiliazione, poiché tu hai giustificato le tue sorelle! 53 Io farò tornare dalla schiavitù quanti di Sodoma e delle sue figlie si trovano là, quanti di Samaria e delle sue figlie e anche dei tuoi che sono in mezzo a essi, 54 affinché tu porti la tua umiliazione e senta la vergogna di tutto quello che hai fatto, e sia così loro di conforto. 55 Tua sorella Sodoma e le sue figlie torneranno nella loro condizione di prima, Samaria e le sue figlie torneranno nella loro condizione di prima, e tu e le tue figlie tornerete nella vostra condizione di prima. 56 Sodoma, tua sorella, non era neppure nominata dalla tua bocca, nei giorni della tua superbia, 57 prima che la tua malvagità fosse messa a nudo, come avvenne quando fosti oltraggiata dalle figlie della Siria e da tutti i paesi circostanti, dalle figlie dei Filistei, che ti insultavano da tutte le parti. 58 Tu porti a tua volta il peso della tua scelleratezza e delle tue abominazioni', dice l'Eterno. 59 Poiché, così parla il Signore, l'Eterno: 'Io farò a te come hai fatto tu, che hai disprezzato il giuramento, infrangendo il patto. 60 Tuttavia io mi ricorderò del patto che feci con te nei giorni della tua giovinezza e stabilirò per te un patto eterno. 61 Tu ti ricorderai della tua condotta e ne avrai vergogna, quando riceverai le tue sorelle, quelle che sono più grandi e quelle che sono più piccole di te, e io te le darò come figlie, ma non in virtù del tuo patto. 62 Io stabilirò il mio patto con te e tu conoscerai che io sono l'Eterno, 63 affinché tu ricordi, tu arrossisca e tu non possa più aprire bocca dalla vergogna, quando io ti avrò perdonato tutto quello che hai fatto', dice il Signore, l'Eterno”.

Caduta e rialzamento della casa di Davide
17,1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: 2 “Figlio d'uomo, proponi un enigma e racconta una parabola alla casa d'Israele, e di': 3 Così parla il Signore, l'Eterno: 'Una grande aquila, dalle ampie ali, dalle lunghe penne, coperta di piume di svariati colori, venne al Libano e tolse la cima a un cedro; 4 ne spezzò il più alto dei ramoscelli, lo portò in un paese di commercio e lo mise in una città di mercanti. 5 Poi prese un germoglio del paese e lo mise in un campo fertile; lo collocò presso acque abbondanti e lo piantò come un salice. 6 Esso crebbe e diventò una vite estesa, di pianta bassa, in modo da avere i suoi tralci rivolti verso l'aquila e le sue radici sotto di lei. Così diventò una vite che fece dei pampini e mise dei rami. 7 Ma c'era un'altra grande aquila, dalle ampie ali e dalle piume abbondanti; ecco che questa vite rivolse le sue radici verso di lei; dal suolo dove era piantata, stese verso l'aquila i suoi tralci perché essa la annaffiasse. 8 Era piantata in un buon terreno, presso acque abbondanti, in modo da poter mettere dei rami, portare frutto e diventare una vite magnifica'. 9 Di': Così parla il Signore, l'Eterno: 'Può essa prosperare? La prima aquila non strapperà forse le sue radici e non toglierà via i suoi frutti al punto che si secchi e si secchino tutte le giovani foglie che metteva? Non ci sarà bisogno di molta forza né di molta gente per strapparla dalle radici. 10 Ecco, essa è piantata. Prospererà? Non si seccherà completamente appena l'avrà toccata il vento orientale? Seccherà sul suolo dove ha germogliato'”. 11 Poi la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: 12 “Di' dunque a questa casa ribelle: 'Non sapete voi che cosa vogliano dire queste cose?'. Di' loro: 'Ecco, il re di Babilonia è venuto a Gerusalemme, ne ha preso il re e i capi e li ha condotti con sé a Babilonia. 13 Poi ha preso uno di sangue reale, ha stabilito un patto con lui e gli ha fatto prestare giuramento; ha preso pure gli uomini potenti del paese, 14 perché il regno fosse tenuto umile senza potersi innalzare, e osservasse il patto stabilito con lui, per poter sussistere. 15 Ma il nuovo re si è ribellato contro di lui e ha mandato i suoi ambasciatori in Egitto perché gli fossero dati cavalli e molti uomini. Colui che fa tali cose potrà prosperare? Scamperà? Ha infranto il patto e potrebbe scampare? 16 Com'è vero che io vivo', dice il Signore, l'Eterno, 'nella residenza stessa di quel re che lo aveva fatto re, e verso il quale non ha rispettato il giuramento fatto né osservato il patto concluso, vicino a lui, in mezzo a Babilonia, egli morirà. 17 Il Faraone non andrà con il suo potente esercito e con molti uomini a soccorrerlo in guerra, quando si innalzeranno dei bastioni e si costruiranno delle torri per sterminare un grande numero di uomini. 18 Egli ha violato il giuramento infrangendo il patto, eppure, aveva dato la mano! Ha fatto tutte queste cose e non scamperà'. 19 Perciò così parla il Signore, l'Eterno: 'Com'è vero che io vivo, il mio giuramento che egli ha violato, il mio patto che egli ha infranto, io glieli farò ricadere sul capo. 20 Io stenderò su di lui la mia rete, ed egli rimarrà preso nel mio laccio; lo condurrò a Babilonia e là entrerò in giudizio con lui, per la perfidia di cui si è reso colpevole verso di me. 21 Tutti i fuggiaschi delle sue schiere cadranno per la spada; e quelli che rimarranno saranno dispersi a tutti i venti; voi conoscerete che io, l'Eterno, ho parlato'. 22 Così dice il Signore, l'Eterno: 'Ma io prenderò l'alta vetta del cedro e la pianterò; dai più elevati dei suoi giovani rami spezzerò un tenero ramoscello e lo pianterò sopra un monte alto, elevato. 23 Lo pianterò sull'alto monte d'Israele; esso metterà rami, porterà frutto e diventerà un cedro magnifico. Gli uccelli di ogni specie faranno sotto di lui la loro dimora; faranno la loro dimora all'ombra dei suoi rami. 24 Tutti gli alberi della campagna sapranno che io, l'Eterno, sono colui che ha abbassato l'albero che era su in alto, che ha innalzato l'albero che era giù in basso, che ha fatto seccare l'albero verde e che ha fatto germogliare l'albero secco. Io, l'Eterno, l'ho detto e lo farò'”.

La giustizia delle retribuzioni divine
18,1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: 2 “Perché dite nel paese d'Israele questo proverbio: 'I padri hanno mangiato uva acerba e i denti dei figli si sono allegati?'. 3 Com'è vero che io vivo”, dice il Signore, l'Eterno, “non avrete più occasione di dire questo proverbio in Israele. 4 Ecco, tutte le vite sono mie; è mia tanto la vita del padre quanto quella del figlio; chi pecca morirà. 5 Se uno è giusto e pratica l'equità e la giustizia, 6 se non mangia sui monti e non alza gli occhi verso gli idoli della casa d'Israele, se non contamina la moglie del suo prossimo, se non si accosta a donna mentre è impura, 7 se non opprime nessuno, se restituisce al debitore il suo pegno, se non commette rapine, se dà il suo pane a chi ha fame e copre di vestiti chi è nudo, 8 se non presta a interesse e non dà a usura, se ritira la sua mano dall'iniquità e giudica secondo verità fra uomo e uomo, 9 se segue le mie leggi e osserva le mie prescrizioni agendo con fedeltà, quel tale è giusto; certamente egli vivrà”, dice il Signore, l'Eterno. 10 “Ma se ha generato un figlio che è un violento, che sparge il sangue e fa a suo fratello qualcuna di queste cose, 11 cose che il padre non commette affatto: mangia sui monti, contamina la moglie del suo prossimo, 12 opprime l'afflitto e il povero, commette rapine, non restituisce il pegno, alza gli occhi verso gli idoli, fa delle abominazioni, 13 presta a interesse e dà a usura, questo figlio vivrà forse? No, non vivrà! Egli ha commesso tutte queste abominazioni e sarà certamente messo a morte; il suo sangue ricadrà su di lui. 14 Ma se costui ha generato un figlio, il quale, avendo visto tutti i peccati che suo padre ha commesso, vi pone mente e non fa tali cose: 15 non mangia sui monti, non alza gli occhi verso gli idoli della casa d'Israele, non contamina la moglie del suo prossimo, 16 non opprime nessuno, non prende pegni, non commette rapine, ma dà il suo pane a chi ha fame, copre di vestiti chi è nudo, 17 non fa pesare la mano sul povero, non prende interesse né usura, osserva le mie prescrizioni e segue le mie leggi, questo figlio non morirà per l'iniquità del padre; egli certamente vivrà. 18 Suo padre, siccome è stato un oppressore, ha commesso rapine a danno del fratello e ha fatto ciò che non è bene in mezzo al suo popolo, ecco che muore per la sua iniquità. 19 Se voi diceste: 'Perché il figlio non porta l'iniquità del padre?'. È perché quel figlio pratica l'equità e la giustizia, osserva tutte le mie leggi e le mette in pratica. Certamente egli vivrà. 20 Chi pecca morirà, il figlio non porterà l'iniquità del padre e il padre non porterà l'iniquità del figlio; la giustizia del giusto sarà sul giusto, l'empietà dell'empio sarà sull'empio. 21 Se l'empio si allontana da tutti i peccati che commetteva, se osserva tutte le mie leggi e pratica l'equità e la giustizia, egli certamente vivrà, non morirà. 22 Nessuna delle trasgressioni che ha commesso sarà più ricordata contro di lui; per la giustizia che pratica, egli vivrà. 23 Provo io forse piacere se l'empio muore?”, dice il Signore, l'Eterno. “Non ne provo piuttosto quando egli si converte dalle sue vie e vive? 24 Se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquità e imita tutte le abominazioni che l'empio compie, vivrà forse? Nessuno dei suoi atti di giustizia sarà ricordato; per l'infedeltà di cui si è reso colpevole e per il peccato che ha commesso, per tutto questo morirà. 25 Ma voi dite: 'La via del Signore non è retta'. Ascoltate dunque, o casa d'Israele! È proprio la mia via quella che non è retta? Non sono piuttosto le vie vostre quelle che non sono rette? 26 Se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquità e per questo muore, muore per l'iniquità che ha commesso. 27 Se l'empio si allontana dall'empietà che commetteva e pratica l'equità e la giustizia, rimarrà in vita. 28 Se ha cura di ritrarsi da tutte le trasgressioni che commetteva, certamente vivrà; non morirà. 29 Ma la casa d'Israele dice: 'La via del Signore non è retta'. Sono proprio le mie vie quelle che non sono rette, o casa d'Israele? Non sono piuttosto le vostre vie quelle che non sono rette? 30 Perciò, io vi giudicherò ciascuno secondo le sue vie, casa d'Israele!” dice il Signore, l'Eterno. “Tornate, convertitevi da tutte le vostre trasgressioni e non avrete più occasione di caduta nell'iniquità! 31 Gettate lontano da voi tutte le vostre trasgressioni per le quali avete peccato, fatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo; perché dovreste morire, casa d'Israele? 32 Poiché io non ho nessun piacere nella morte di colui che muore”, dice il Signore, l'Eterno. “Convertitevi dunque e vivete!”.

Lamentazioni sui prìncipi d'Israele
19,1 “Pronuncia un lamento sui prìncipi d'Israele, e di':
2 'Che cos'era tua madre? Una leonessa. Fra i leoni stava accovacciata; in mezzo ai leoncelli allevava i suoi piccoli.
3 Allevò uno dei suoi piccoli, il quale divenne un leoncello, imparò a sbranare la preda e divorò gli uomini.
4 Ma le nazioni ne sentirono parlare ed esso fu preso nella loro fossa; lo condussero, con dei ferri alle mascelle, nel paese d'Egitto.
5 Quando essa vide che aspettava invano e la sua speranza era delusa, prese un altro dei suoi piccoli e ne fece un leoncello.
6 Questo andava e veniva fra i leoni e divenne un leoncello; imparò a sbranare la preda e divorò gli uomini.
7 Devastò i loro palazzi, desolò le loro città; il paese, con tutto quello che conteneva, fu atterrito al rumore dei suoi ruggiti.
8 Ma da tutte le province circostanti le nazioni gli diedero addosso, gli tesero contro le loro reti e fu preso nella loro fossa.
9 Lo misero in una gabbia con dei ferri alle mascelle e lo condussero al re di Babilonia; lo condussero in una fortezza, perché la sua voce non fosse più udita sui monti d'Israele.
10 Tua madre era, come te, simile a una vigna, piantata presso alle acque; era feconda, ricca di tralci, per l'abbondanza delle acque.
11 Aveva dei rami forti, adatti per scettri regali; si ergeva nella sua grandiosità tra il folto dei tralci; era appariscente per la sua elevatezza, per la moltitudine dei suoi rami.
12 Ma è stata sradicata con furore e gettata a terra; il vento orientale ne ha seccato il frutto, i rami forti sono stati rotti e seccati, il fuoco li ha divorati.
13 Ora è piantata nel deserto in un suolo arido e assetato; 14 un fuoco è uscito dal suo ramo e ne ha divorato il frutto, al punto che non c'è in essa più ramo forte né scettro per governare'.
Questo il lamento, che rimarrà un lamento”.

Infedeltà d'Israele e fedeltà di Dio
20,1 Il settimo anno, il decimo giorno del quinto mese, alcuni anziani d'Israele vennero a consultare l'Eterno e si misero a sedere davanti a me. 2 La parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: 3 “Figlio d'uomo, parla agli anziani d'Israele, e di' loro: Così parla il Signore, l'Eterno: 'Siete venuti per consultarmi? Com'è vero che io vivo, io non mi lascerò consultare da voi!', dice il Signore, l'Eterno. 4 'Giudicali tu, figlio d'uomo! giudicali tu! Fa' loro conoscere le abominazioni dei loro padri'; di' loro: 5 Così parla il Signore, l'Eterno: 'Il giorno che io scelsi Israele e alzai la mano per fare un giuramento alla discendenza della casa di Giacobbe, e mi feci loro conoscere nel paese d'Egitto, e alzai la mano per loro, dicendo: Io sono l'Eterno, il vostro Dio, 6 quel giorno alzai la mano, giurando che li avrei fatti uscire dal paese d'Egitto per introdurli in un paese che io avevo cercato per loro, paese dove scorrono il latte e il miele, il più splendido di tutti i paesi. 7 Dissi loro: Gettate via, ognuno di voi, le abominazioni che attirano i vostri sguardi e non vi contaminate con gli idoli d'Egitto; io sono l'Eterno, il vostro Dio! 8 Ma essi si ribellarono contro di me e non mi vollero dare ascolto; nessuno di essi gettò via le abominazioni che attiravano lo sguardo, né abbandonarono gli idoli d'Egitto; allora parlai di voler riversare su di loro il mio furore e sfogare su di loro la mia ira in mezzo al paese d'Egitto. 9 Tuttavia, io agii per amore del mio nome, perché non fosse profanato agli occhi delle nazioni in mezzo alle quali essi si trovavano, alla presenza delle quali io mi ero fatto loro conoscere, allo scopo di farli uscire dal paese d'Egitto. 10 Li feci uscire dal paese d'Egitto e li condussi nel deserto. 11 Diedi loro le mie leggi e feci loro conoscere le mie prescrizioni, per le quali l'uomo che le metterà in pratica vivrà. 12 Diedi loro anche i miei sabati perché servissero di segno fra me e loro, perché conoscessero che io sono l'Eterno che li santifico. 13 Ma la casa d'Israele si ribellò contro di me nel deserto; non camminarono secondo le mie leggi e rifiutarono le mie prescrizioni, per le quali l'uomo che le metterà in pratica vivrà, e profanarono gravemente i miei sabati; perciò io parlai di riversare su di loro il mio furore nel deserto, per consumarli. 14 Tuttavia io agii per amore del mio nome, perché non fosse profanato agli occhi delle nazioni, alla presenza delle quali io li avevo fatti uscire dall'Egitto. 15 Alzai perfino la mano nel deserto, giurando loro che non li avrei fatti entrare nel paese che avevo dato loro, paese dove scorrono il latte e il miele, il più splendido di tutti i paesi, 16 perché avevano rigettato le mie prescrizioni, non avevano camminato secondo le mie leggi e avevano profanato i miei sabati, poiché il loro cuore andava dietro ai loro idoli. 17 Ma il mio occhio li risparmiò dalla distruzione e io non li sterminai del tutto nel deserto. 18 Dissi ai loro figli nel deserto: Non camminate secondo i precetti dei vostri padri, non osservate le loro prescrizioni e non vi contaminate mediante i loro idoli! 19 Io sono l'Eterno, il vostro Dio; camminate secondo le mie leggi, osservate le mie prescrizioni e mettetele in pratica; 20 santificate i miei sabati e siano essi un segno fra me e voi, dal quale si conosca che io sono l'Eterno, il vostro Dio. 21 Ma i figli si ribellarono contro di me; non camminarono secondo le mie leggi e non osservarono le mie prescrizioni per metterle in pratica: le leggi per le quali l'uomo che le mette in pratica vivrà. Profanarono i miei sabati, perciò parlai di riversare su di loro il mio furore e di sfogare su loro la mia ira nel deserto. 22 Tuttavia io ritirai la mia mano e agii per amore del mio nome, perché non fosse profanato agli occhi delle nazioni, alla presenza delle quali li avevo fatti uscire dall'Egitto. 23 Ma alzai pure la mano nel deserto, giurando loro che li avrei dispersi fra le nazioni e li avrei disseminati per tutti i paesi, 24 perché non mettevano in pratica le mie prescrizioni, rifiutavano le mie leggi, profanavano i miei sabati, e i loro occhi andavano dietro agli idoli dei loro padri. 25 Diedi loro perfino delle leggi non buone e delle prescrizioni per le quali non potevano vivere; 26 li contaminai con i loro doni, quando facevano passare per il fuoco ogni primogenito, per ridurli alla desolazione affinché conoscessero che io sono l'Eterno'. 27 Perciò, figlio d'uomo, parla alla casa d'Israele e di' loro: Così parla il Signore, l'Eterno: 'I vostri padri mi hanno ancora oltraggiato in questo, comportandosi perfidamente verso di me: 28 dopo che li ebbi introdotti nel paese che avevo giurato di dare loro, volsero i loro sguardi verso ogni alto colle e verso ogni albero verdeggiante, e là offrirono i loro sacrifici, presentarono le loro offerte provocanti, misero i loro profumi di odore soave, e sparsero le loro libazioni. 29 Io dissi loro: Che cos'è l'alto luogo dove andate? tuttavia, si è continuato a chiamarlo alto luogo fino al giorno d'oggi'. 30 Perciò, di' alla casa d'Israele: Così parla il Signore, l'Eterno: 'Quando vi contaminate seguendo le vie dei vostri padri, vi prostituite ai loro idoli abominevoli 31 e quando, offrendo i vostri doni e facendo passare per il fuoco i vostri figli, vi contaminate fino a oggi con tutti i vostri idoli, dovrei forse lasciarmi consultare da voi, casa d'Israele? Com'è vero che io vivo', dice il Signore, l'Eterno, 'io non mi lascerò consultare da voi! 32 Non avverrà affatto quello che vi passa per la mente quando dite: Noi saremo come le nazioni, come le famiglie degli altri paesi, e renderemo un culto al legno e alla pietra! 33 Com'è vero che io vivo', dice il Signore, l'Eterno, 'con mano forte, con braccio steso, con furore scatenato, io regnerò su di voi! 34 Vi condurrò fuori tra i popoli e vi raccoglierò dai paesi dove sarete stati dispersi, con mano forte, con braccio steso e con furore scatenato, 35 e vi condurrò nel deserto dei popoli e là verrò in giudizio con voi a faccia a faccia; 36 come venni in giudizio con i vostri padri nel deserto del paese d'Egitto, così verrò in giudizio con voi', dice il Signore, l'Eterno. 37 'Vi farò passare sotto la verga e vi rimetterò nei vincoli del patto; 38 separerò da voi i ribelli e quelli che mi sono infedeli; io li condurrò fuori dal paese dove sono stranieri, ma non entreranno nel paese d'Israele, e voi conoscerete che io sono l'Eterno'. 39 A voi dunque, casa d'Israele, così parla il Signore, l'Eterno: 'Andate, servite ognuno i vostri idoli, poiché non mi volete ascoltare! Ma il mio santo nome non lo profanerete più con i vostri doni e con i vostri idoli! 40 Poiché sul mio monte santo e sull'alto monte d'Israele', dice il Signore, l'Eterno, 'là tutti quelli della casa d'Israele, tutti quanti saranno nel paese, mi serviranno; là io mi compiacerò di loro, là io chiederò le vostre offerte e le primizie dei vostri doni in tutto quello che mi consacrerete. 41 Io mi compiacerò di voi come di un profumo di odore soave, quando vi avrò condotti fuori tra i popoli e vi avrò radunati dai paesi dove sarete stati dispersi; io sarò santificato in voi in presenza delle nazioni; 42 voi conoscerete che io sono l'Eterno, quando vi avrò condotti nella terra d'Israele, paese che giurai di dare ai vostri padri. 43 Là vi ricorderete della vostra condotta e di tutte le azioni con le quali vi siete contaminati e sarete disgustati di voi stessi, per tutte le malvagità che avete commesso; 44 conoscerete che io sono l'Eterno, quando avrò agito con voi per amore del mio nome, e non secondo la vostra condotta malvagia, né secondo le vostre azioni corrotte, o casa d'Israele!', dice il Signore, l'Eterno”.

La spada dell'Eterno contro Gerusalemme e contro Ammon
21,1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: 2 “Figlio d'uomo, volgi la faccia verso il mezzogiorno, rivolgi la parola al sud, profetizza contro la foresta della regione meridionale, 3 e di' alla foresta della regione meridionale: 'Ascolta la parola dell'Eterno!'. Così parla il Signore, l'Eterno: 'Ecco, io accendo in te un fuoco che divorerà in te ogni albero verde e ogni albero secco; la fiamma dell'incendio non si estinguerà e tutto ciò che è sulla faccia del suolo sarà bruciato, dal meridione al settentrione; 4 ogni carne vedrà che io, l'Eterno, ho acceso il fuoco che non si estinguerà'”. 5 Io dissi: “Ahimè, Signore, Eterno! Costoro dicono di me: 'Egli non fa che parlare in parabole'”. 6 La parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: 7 “Figlio d'uomo, volgi la faccia verso Gerusalemme, rivolgi la parola ai luoghi santi e profetizza contro il paese d'Israele; 8 e di' al paese d'Israele: Così parla l'Eterno: 'Eccomi a te! Io estrarrò la mia spada dal suo fodero e sterminerò in mezzo a te giusti e malvagi. 9 Appunto perché voglio sterminare in mezzo a te giusti e malvagi, la mia spada uscirà dal suo fodero per colpire ogni carne dal meridione al settentrione; 10 ogni carne conoscerà che io, l'Eterno, ho estratto la mia spada dal suo fodero e non vi rientrerà più'. 11 Tu, figlio d'uomo, gemi! Con il cuore rotto e con amarezza, gemi davanti ai loro occhi. 12 Quando ti chiederanno: 'Perché gemi?', rispondi: 'Per la notizia che sta per giungere; ogni cuore si struggerà, tutte le mani si indeboliranno, tutti gli spiriti verranno meno, tutte le ginocchia si scioglieranno come acqua. Ecco, la cosa giunge, e avverrà!', dice il Signore, l'Eterno”. 13 La parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: 14 “Figlio d'uomo, profetizza, e di': 'Così parla il Signore'. Di':
'La spada, la spada è affilata e lucidata: 15 affilata, per fare un macello; lucidata, perché scintilli. Dovremmo dunque rallegrarci ripetendo: Lo scettro di mio figlio disprezza ogni legno? 16 Il Signore l'ha data a lucidare, perché la si impugni; la spada è affilata, essa è lucidata, per metterla in mano di chi uccide'.
17 Grida e urla, figlio d'uomo, poiché essa è per il mio popolo, è per tutti i prìncipi d'Israele; essi sono dati in balìa della spada con il mio popolo; perciò percuotiti la coscia! 18 'Perché è una prova. Che cosa accadrebbe se perfino lo scettro sprezzante non ci fosse più?', dice il Signore, l'Eterno. 19 Tu, figlio d'uomo, profetizza e batti le mani; la spada raddoppi, triplichi i suoi colpi, la spada che fa strage, la spada che uccide anche chi è grande, la spada che li circonda. 20 Io ho rivolto la punta della spada contro tutte le loro porte, perché il loro cuore si strugga e cresca il numero dei caduti; sì, essa è fatta per scintillare, è affilata per il macello. 21 Spada! raccogliti! volgiti a destra, attenta! volgiti a sinistra, dovunque è diretto il tuo filo! 22 Anche io batterò le mani e sfogherò il mio furore! Io, l'Eterno, ho parlato”. 23 La parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: 24 “Tu, figlio d'uomo, fatti due vie, per le quali passi la spada del re di Babilonia; partano entrambe dallo stesso paese; traccia un segnale indicatore dall'inizio della strada che porta a una città. 25 Fa' una strada per la quale la spada vada a Rabba, città dei figli di Ammon, e un'altra perché vada in Giuda, a Gerusalemme, città fortificata. 26 Infatti il re di Babilonia sta sul bivio, all'inizio delle due strade, per tirare presagi: scuote le frecce, consulta gli idoli, esamina il fegato. 27 La sorte, che è nella destra, designa Gerusalemme per collocarvi degli arieti, per aprire la bocca a ordinare il massacro, per alzare la voce in grida di guerra, per collocare gli arieti contro le porte, per elevare bastioni, per costruire delle torri. 28 Ma essi non vedono in questo che una divinazione bugiarda; essi, a cui sono stati fatti tanti giuramenti! Ma ora egli si ricorderà della loro iniquità, perché siano presi. 29 Perciò così parla il Signore, l'Eterno: 'Poiché avete fatto ricordare la vostra iniquità mediante le vostre manifeste trasgressioni, al punto che i vostri peccati si mostrano in tutte le vostre azioni, poiché ne rievocate il ricordo, sarete presi dalla sua mano. 30 Tu, empio, condannato alla spada, o principe d'Israele, il cui giorno è giunto al tempo del colmo dell'iniquità; 31 così parla il Signore, l'Eterno: Il turbante sarà tolto, il diadema sarà rimosso; tutto sarà cambiato; ciò che è in basso sarà innalzato; ciò che è in alto sarà abbassato. 32 Rovina! rovina! rovina! Questo farò di lei; anche essa non sarà più, finché non venga colui a cui appartiene il giudizio e al quale lo rimetterò'. 33 Tu, figlio d'uomo, profetizza, e di': Così parla il Signore, l'Eterno, riguardo ai figli di Ammon e al loro obbrobrio; e di': 'La spada, la spada è sguainata; è lucidata per massacrare, per divorare, per scintillare. 34 Mentre si hanno per te delle visioni vane, mentre si hanno per te divinazioni bugiarde, essa ti farà cadere fra i cadaveri degli empi, il cui giorno è giunto al tempo del colmo dell'iniquità. 35 Riponi la spada nel suo fodero! Io ti giudicherò nel luogo stesso dove fosti creata, nel paese della tua origine; 36 riverserò su di te la mia indignazione, soffierò contro di te nel fuoco della mia ira, e ti darò in mano di uomini brutali, artefici di distruzione. 37 Tu sarai preda del fuoco, il tuo sangue sarà in mezzo al paese; tu non sarai più ricordata, perché io, l'Eterno, ho parlato'”.

I delitti di Gerusalemme
22,1 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: 2 “Ora, figlio d'uomo, non giudicherai tu, non giudicherai tu questa città di sangue? Falle dunque conoscere tutte le sue abominazioni! e di': 3 Così parla il Signore, l'Eterno: 'O città che spargi il sangue in mezzo a te perché il tuo tempo giunga, e che ti fai degli idoli per contaminarti! 4 Per il sangue che hai sparso ti sei resa colpevole, e per gli idoli che hai fatto ti sei contaminata; tu hai fatto avvicinare i tuoi giorni e sei giunta al termine dei tuoi anni; perciò io ti espongo all'obbrobrio delle nazioni e allo scherno di tutti i paesi. 5 Quelli che ti sono vicini e quelli che sono lontani si faranno beffe di te, o tu macchiata d'infamia, e piena di disordine! 6 Ecco, i prìncipi d'Israele, ognuno secondo il suo potere, sono occupati in te a spargere il sangue; 7 in te si disprezza padre e madre; in mezzo a te si opprime lo straniero; in te si calpesta l'orfano e la vedova. 8 Tu disprezzi le mie cose sante, tu profani i miei sabati. 9 In te c'è della gente che calunnia per spargere il sangue, in te si mangia sui monti, in mezzo a te si commettono scelleratezze. 10 In te si scopre la nudità del padre, in te si violenta la donna impura per le sue mestruazioni; 11 in te l'uno commette abominazione con la moglie del suo prossimo, l'altro contamina con incesto sua nuora, l'altro violenta sua sorella, figlia di suo padre. 12 In te si ricevono regali per spargere del sangue; tu prendi interessi, dai a usura, trai guadagno dal prossimo con la violenza, e dimentichi me', dice il Signore, l'Eterno. 13 'Ma ecco, io batto le mani, a causa del disonesto guadagno che fai, e del sangue da te sparso, che è in mezzo di te. 14 Il tuo cuore reggerà forse, o le tue mani saranno forti il giorno che io agirò contro di te? Io, l'Eterno, ho parlato e lo farò. 15 Io ti disperderò fra le nazioni, ti disseminerò per i paesi, e toglierò via da te tutta la tua immondizia; 16 tu sarai profanata da te stessa agli occhi delle nazioni, e conoscerai che io sono l'Eterno'”. 17 La parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: 18 “Figlio d'uomo, quelli della casa d'Israele per me sono diventati tante scorie: tutti quanti non sono che bronzo, stagno, ferro, piombo, in mezzo al crogiuolo; sono tutti scorie d'argento. 19 Perciò, così parla il Signore, l'Eterno: 'Poiché siete tutti diventati tante scorie, ecco, io vi raduno in mezzo a Gerusalemme. 20 Come si raduna l'argento, il bronzo, il ferro, il piombo e lo stagno in mezzo al crogiuolo e si soffia sul fuoco per fonderli, così, nella mia ira e nel mio furore io vi radunerò, vi metterò là e vi fonderò. 21 Vi radunerò, soffierò contro di voi nel fuoco del mio furore e voi sarete fusi in mezzo a Gerusalemme. 22 Come l'argento è fuso nel crogiuolo, così voi sarete fusi nelle città; voi saprete che io, l'Eterno, riverso su di voi il mio furore'”. 23 La parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: 24 “Figlio d'uomo, di' a Gerusalemme: 'Tu sei una terra che non è stata purificata, che non è stata bagnata da pioggia in un giorno di indignazione'. 25 C'è una cospirazione dei suoi profeti in mezzo a lei; come un leone ruggente che sbrana una preda, costoro divorano le anime, prendono tesori e cose preziose, moltiplicano le vedove in mezzo a lei. 26 I suoi sacerdoti violano la mia legge e profanano le mie cose sante; non distinguono fra santo e profano, non fanno conoscere la differenza che passa fra ciò che è impuro e ciò che è puro, chiudono gli occhi sui miei sabati, e io sono profanato in mezzo a loro. 27 I suoi capi, in mezzo a lei, sono come lupi che sbranano la loro preda: spargono il sangue, perdono le anime per saziare la loro avidità. 28 I loro profeti intonacano loro tutto questo con malta che non regge: hanno delle visioni vane, pronosticano loro la menzogna, e dicono: 'Così parla il Signore, l'Eterno', mentre l'Eterno non ha parlato affatto. 29 Il popolo del paese si dà alla violenza, commette rapine, calpesta l'afflitto e il povero, opprime lo straniero, contro ogni equità. 30 Io ho cercato fra di loro qualcuno che riparasse il muro e stesse sulla breccia davanti a me in favore del paese, perché io non lo distruggessi; ma non l'ho trovato. 31 Perciò, io riverserò su loro la mia indignazione; io li consumerò con il fuoco della mia ira e farò ricadere sul loro capo la loro condotta”, dice il Signore, l'Eterno.

Le due sorelle prostitute: Samaria e Gerusalemme
23,1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: 2 “Figlio d'uomo, c'erano due donne, figlie della stessa madre, 3 le quali si prostituirono in Egitto; si prostituirono nella loro giovinezza; là furono premute le loro mammelle, e là fu compromesso il loro vergine seno. 4 I loro nomi sono: quello della maggiore, Oola; quello della sorella, Ooliba. Esse divennero mie, e mi partorirono figli e figlie; questi sono i loro veri nomi: Oola è Samaria, Ooliba è Gerusalemme. 5 E, mentre era mia, Oola si prostituì, e si appassionò per i suoi amanti, 6 gli Assiri, che erano suoi vicini, vestiti di porpora, governatori e magistrati, tutti bei giovani, cavalieri montati sui loro cavalli. 7 Essa si prostituì con loro, che erano tutti il fior fiore dei figli di Assiria, e si contaminò con tutti quelli per i quali si appassionava, con tutti i loro idoli. 8 Lei non abbandonò le prostituzioni che commetteva con gli Egiziani, quando questi giacevano con lei nella sua giovinezza, quando comprimevano il suo vergine seno e sfogavano su di lei la loro lussuria. 9 Perciò io l'abbandonai in balìa dei suoi amanti, in balìa dei figli di Assiria, per i quali si era appassionata. 10 Essi scoprirono la sua nudità, presero i suoi figli e le sue figlie e la uccisero con la spada. Lei diventò famosa fra le donne, e su di lei furono eseguiti dei giudizi. 11 Sua sorella vide questo, e tuttavia si corruppe più di lei nei suoi amori, le sue prostituzioni sorpassarono le prostituzioni di sua sorella. 12 Si appassionò per i figli di Assiria, che erano suoi vicini, governatori e magistrati, vestiti pomposamente, cavalieri montati sui loro cavalli, tutti giovani e belli. 13 Io vidi che essa si contaminava; entrambe seguivano la stessa via; 14 ma questa superò l'altra nelle sue prostituzioni; vide degli uomini disegnati sui muri, delle immagini di Caldei dipinte in rosso, 15 con delle cinture ai fianchi, con degli ampi turbanti sul capo, dall'aspetto di capitani, tutti quanti, ritratti dei figli di Babilonia, della Caldea, loro terra natìa; 16 e, appena li vide, si appassionò per loro e mandò a essi dei messaggeri, in Caldea. 17 I figli di Babilonia vennero da lei, al letto degli amori, e la contaminarono con le loro fornicazioni; lei si contaminò con loro; poi si allontanò da loro. 18 Essa mise a nudo le sue prostituzioni, mise a nudo la sua vergogna, e io mi allontanai da lei, come mi ero allontanato da sua sorella. 19 Tuttavia, essa moltiplicò le sue prostituzioni, ricordandosi dei giorni della sua giovinezza quando si era prostituita nel paese d'Egitto; 20 si appassionò per quei fornicatori dalle membra d'asino e dall'ardore di stalloni. 21 Così tu tornasti alle oscenità della tua giovinezza, quando gli Egiziani ti premevano le mammelle a causa del tuo vergine seno. 22 Perciò, Ooliba, così parla il Signore, l'Eterno: 'Ecco, io susciterò contro di te i tuoi amanti, dai quali ti sei allontanata, e li farò venire contro di te da tutte le parti: 23 i figli di Babilonia e tutti i Caldei, prìncipi, ricchi e grandi, e tutti i figli di Assiria con loro, giovani e belli, tutti governatori e magistrati, capitani e consiglieri, tutti montati sui loro cavalli. 24 Essi vengono contro di te con armi, carri e ruote, e con una moltitudine di popoli; con targhe, scudi, ed elmi si schierano contro di te tutto intorno; io rimetto in mano loro il giudizio, ed essi ti giudicheranno secondo le loro leggi. 25 Io darò sfogo alla mia gelosia contro di te, ed essi ti tratteranno con furore: ti taglieranno il naso e le orecchie, e ciò che rimarrà di te cadrà per la spada; prenderanno i tuoi figli e le tue figlie, e ciò che rimarrà di te sarà divorato dal fuoco. 26 Ti spoglieranno delle tue vesti, porteranno via gli oggetti di cui ti adorni. 27 Io farò cessare la tua lussuria e la tua prostituzione cominciata nel paese d'Egitto, e tu non alzerai più gli occhi verso di loro, non ti ricorderai più dell'Egitto'. 28 Poiché così parla il Signore, l'Eterno: 'Ecco, io ti do in mano di quelli che tu detesti, in mano di quelli dai quali ti sei allontanata. 29 Essi ti tratteranno con odio, porteranno via tutto il frutto del tuo lavoro, e ti lasceranno nuda e scoperta; così saranno messe allo scoperto la vergogna della tua immoralità, la tua lussuria e le tue prostituzioni. 30 Queste cose ti saranno fatte, perché ti sei prostituita correndo dietro alle nazioni, perché ti sei contaminata con i loro idoli. 31 Tu hai camminato per la via di tua sorella, e io ti metto in mano la sua coppa'. 32 Così parla il Signore, l'Eterno: 'Tu berrai la coppa di tua sorella, coppa profonda e ampia; sarai esposta alla derisione e alle beffe; la coppa è di grande capacità. 33 Tu sarai riempita di ubriachezza e di dolore: è la coppa della desolazione e della devastazione, è la coppa di tua sorella Samaria. 34 Tu la berrai, la svuoterai, ne morderai i pezzi, e ti lacererai il seno; poiché io ho parlato', dice il Signore, l'Eterno. 35 Perciò così parla il Signore, l'Eterno: 'Poiché tu mi hai dimenticato e mi hai buttato dietro alle spalle, porta dunque anche tu, la pena della tua scelleratezza e delle tue prostituzioni'”. 36 L'Eterno mi disse: “Figlio d'uomo, non giudicherai tu Oola e Ooliba? Dichiara loro dunque le loro abominazioni! 37 Poiché hanno commesso adulterio, hanno del sangue sulle loro mani; hanno commesso adulterio con i loro idoli, e gli stessi figli che mi avevano partorito, li hanno fatti passare per il fuoco perché servissero loro di pasto. 38 Anche questo mi hanno fatto: in quello stesso giorno hanno contaminato il mio santuario e hanno profanato i miei sabati. 39 Dopo avere immolato i loro figli ai loro idoli, in quello stesso giorno sono venute nel mio santuario per profanarlo; ecco, quello che hanno fatto in mezzo alla mia casa. 40 Oltre a questo, hanno mandato a cercare uomini che vengono da lontano; a loro hanno inviato dei messaggeri, ed ecco che sono venuti. Per loro ti sei lavata, ti sei truccata gli occhi, ti sei coperta di ornamenti; 41 ti sei seduta sopra un letto sontuoso, davanti al quale era disposta una tavola; su quella hai messo il mio profumo e il mio olio. 42 Là si udiva il rumore di una folla che si divertiva, e oltre alla gente presa tra la folla degli uomini, sono stati introdotti degli ubriachi venuti dal deserto, che hanno messo dei braccialetti ai polsi delle due sorelle, e dei magnifici diademi sul loro capo. 43 Io ho detto di quella invecchiata negli adultèri: 'Anche ora commettono prostituzioni con lei, proprio con lei!'. 44 Si viene da lei, come si va da una prostituta! Così si viene da Oola e da Ooliba, da queste donne scellerate. 45 Ma degli uomini giusti le giudicheranno, come si giudicano le adultere, come si giudicano le donne che spargono il sangue; perché sono adultere e hanno del sangue sulle mani. 46 Perciò così parla il Signore, l'Eterno: 'Sarà fatta salire contro di loro una moltitudine, ed esse saranno date in balìa del terrore e del saccheggio. 47 Quella moltitudine le lapiderà e le farà a pezzi con la spada; ucciderà i loro figli e le loro figlie e darà alle fiamme le loro case. 48 Io farò cessare la scelleratezza nel paese e tutte le donne saranno ammaestrate a non commettere più oscenità come le vostre. 49 La vostra scelleratezza vi sarà fatta ricadere addosso, e voi porterete la pena della vostra idolatria, e conoscerete che io sono il Signore, l'Eterno'”.

Annuncio della rovina di Gerusalemme
24,1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta il nono anno, il decimo mese, il decimo giorno del mese, in questi termini: 2 “Figlio d'uomo, scrivi la data di questo giorno, di quest'oggi! Oggi stesso, il re di Babilonia marcia contro Gerusalemme. 3 Proponi una parabola a questa casa ribelle, e di' loro: Così parla il Signore, l'Eterno: 'Metti, metti la pentola sul fuoco, e versaci dentro dell'acqua; 4 raccoglici dentro i pezzi di carne, tutti i buoni pezzi, coscia e spalla; riempila di ossa scelte. 5 Prendi il meglio del gregge, ammucchia sotto la pentola la legna per far bollire le ossa; falla bollire molto, affinché anche le ossa che ci sono dentro cuociano'. 6 Perciò, così parla il Signore, l'Eterno: 'Guai alla città sanguinaria, pentola piena di verderame, il cui verderame non si stacca! Vuotala dei pezzi, uno dopo l'altro, senza tirare a sorte! 7 Poiché il sangue che ha versato è in mezzo a lei; essa lo ha posto sulla roccia nuda; non lo ha sparso in terra, per coprirlo di polvere. 8 Per eccitare il furore, per farne vendetta, ho fatto mettere quel sangue sulla roccia nuda, perché non fosse coperto'. 9 Perciò, così parla il Signore, l'Eterno: 'Guai alla città sanguinaria! Anch'io voglio fare un grande fuoco! 10 Ammucchia la legna, fa' alzare la fiamma, fa' cuocere bene la carne, fa' sciogliere il grasso, e fa' che le ossa si consumino! 11 Poi metti la pentola vuota sui carboni perché si riscaldi e il suo bronzo diventi rovente, affinché la sua impurità si sciolga in mezzo a essa e il suo verderame sia consumato. 12 Ogni sforzo è inutile; il suo abbondante verderame non si stacca; il suo verderame non se ne andrà che mediante il fuoco. 13 C'è della scelleratezza nella tua impurità; poiché io ti ho voluto purificare e tu non sei diventata pura; non sarai più purificata della tua impurità, finché io non abbia sfogato su di te il mio furore. 14 Io, l'Eterno, ho parlato; la cosa avverrà, io la compirò; non indietreggerò, non avrò pietà, non mi pentirò; tu sarai giudicata secondo la tua condotta, secondo le tue azioni', dice il Signore, l'Eterno”. 15 La parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: 16 “Figlio d'uomo, ecco, con un colpo improvviso io ti tolgo la delizia dei tuoi occhi; tu non fare cordoglio, non piangere, non versare lacrime. 17 Sospira in silenzio; non portare lutto per i morti, copri il capo con il turbante, mettiti i calzari ai piedi, non ti coprire la barba e non mangiare il pane che la gente ti manda”. 18 La mattina parlai al popolo e la sera morì mia moglie; la mattina dopo feci come mi era stato comandato. 19 Il popolo mi disse: “Non ci spiegherai che cosa significhi quello che fai?”. 20 Io risposi loro: “La parola dell'Eterno mi è stata rivolta in questi termini: 21 'Di' alla casa d'Israele: Così parla il Signore, l'Eterno: Ecco, io profanerò il mio santuario, l'orgoglio della vostra forza, la delizia dei vostri occhi, il desiderio della vostra anima; i vostri figli e le vostre figlie che avete lasciato a Gerusalemme cadranno per la spada'. 22 Voi farete come ho fatto io: non vi coprirete la barba e non mangerete il pane che la gente vi manda; 23 avrete i vostri turbanti sul capo, i vostri calzari ai piedi; non farete cordoglio e non piangerete, ma vi consumerete di languore per le vostre iniquità, e gemerete l'uno con l'altro. 24 'Ezechiele sarà per voi un simbolo; tutto quello che fa lui, lo farete voi; quando queste cose accadranno, voi conoscerete che io sono il Signore, l'Eterno'. 25 Tu, figlio d'uomo, il giorno che io toglierò loro ciò che fa la loro forza, la gioia della loro gloria, il desiderio dei loro occhi, la brama della loro anima, i loro figli e le loro figlie, 26 in quel giorno un fuggiasco verrà da te a portartene la notizia. 27 In quel giorno la tua bocca si aprirà, all'arrivo del fuggiasco; tu parlerai, non sarai più muto, e sarai per loro un simbolo; essi conosceranno che io sono l'Eterno”.

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