C.E.I.:Ezechiele 51 E tu, figlio dell'uomo, prendi una spada affilata, usala come un rasoio da barbiere e raditi i capelli e la barba; poi prendi una bilancia e dividi i peli tagliati. | Nuova Riveduta:Ezechiele 5Giudizio e dispersione d'Israele | Nuova Diodati:Ezechiele 51 «Tu, figlio d'uomo, prenditi una lama affilata e usala come un rasoio da barbiere, facendola passare sulla tua testa e sulla tua barba; poi prenderai una bilancia da pesare e dividerai i peli in tre parti. 2 Ne brucerai un terzo nel fuoco in mezzo alla città al termine dei giorni dell'assedio. Ne prenderai quindi un terzo e lo colpirai intorno con la spada, e un terzo lo disperderai al vento; dietro ad essi io sguainerò la spada. 3 Prenderai pure un piccolo numero di peli e li legherai nei lembi della tua veste. 4 Di questi ne prenderai ancora alcuni e li getterai in mezzo al fuoco, e li brucerai nel fuoco; di là uscirà un fuoco contro tutta la casa d'Israele. 5 Così dice il Signore, l'Eterno: "Questa è Gerusalemme. Io l'avevo posta in mezzo alle nazioni e agli altri paesi che la circondavano. 6 Essa si è ribellata alle mie leggi per compiere empietà più delle nazioni e ai miei statuti più dei paesi che la circondano. Sì, essi hanno disprezzato le mie leggi e non hanno camminato secondo i miei statuti". 7 Perciò così dice il Signore, l'Eterno: "Poiché voi siete stati più insubordinati delle nazioni che vi circondano, non avete camminato secondo i miei statuti, non avete osservato le mie leggi e non avete neppur agito secondo le leggi delle nazioni che vi circondano", 8 così dice il Signore, l'Eterno: "Ecco, io, io stesso, sono contro di te ed eseguirò in mezzo a te i miei giudizi davanti alle nazioni; 9 e farò in mezzo a te ciò che non ho mai fatto e che non farò mai più, a motivo di tutte le tue abominazioni. 10 Perciò in mezzo a te i padri mangeranno i loro figli e i figli mangeranno i loro padri; eseguirò i miei giudizi su di te e disperderò a tutti i venti tutto ciò che rimarrà di te. 11 Perciò, com'è vero che io vivo", dice il Signore, l'Eterno, "perché tu hai contaminato il mio santuario con tutte le tue nefandezze e con tutte le tue abominazioni, ritirerò da te il mio favore, il mio occhio non avrà compassione e non userò alcuna pietà. 12 Una terza parte di te morirà di peste e sarà consumata dalla fame in mezzo a te; una terza parte cadrà di spada intorno a te e disperderò l'altra terza parte a tutti i venti, e sguainerò contro di essi la spada. 13 Così darò sfogo alla mia ira e soddisferò su di loro il mio furore e sarò pago. Allora essi sapranno che io, l'Eterno, ho parlato nella mia gelosia, quando sfogherò su di loro il mio furore. 14 Inoltre ti farò diventare una desolazione e un obbrobrio tra le nazioni che ti circondano, sotto gli occhi di tutti i passanti. 15 E questo sarà un obbrobrio, un oggetto di scherno, una lezione e un oggetto di stupore per le nazioni che ti circondano, quando eseguirò su di te i miei giudizi con ira, con furore e con indignati castighi. Io, l'Eterno, ho parlato. 16 Quando scaglierò contro di loro i terribili dardi della fame, apportatori di distruzione e che io manderò per distruggervi, aggraverò su di voi la fame e vi toglierò il sostegno del pane. 17 Così manderò contro di voi la fame e belve malefiche che ti priveranno di figli. Peste e massacro passeranno in mezzo a te e farò venire su di te la spada. Io, l'Eterno, ho parlato"». | Riveduta 2020:Ezechiele 51 “Tu, figlio d'uomo, prendi una spada affilata, un rasoio da barbiere, e fattelo passare sul capo e sulla barba; poi prendi una bilancia per pesare e dividi i peli che avrai tagliato. 2 Bruciane una terza parte nel fuoco in mezzo alla città, quando i giorni dell'assedio saranno compiuti; poi prendine un'altra terza parte e percuotila con la spada attorno alla città; disperdi al vento l'ultima terza parte, dietro alla quale io sguainerò la spada. 3 Di questa prendi una piccola quantità, e legala nei lembi della tua veste; 4 e di questa prendi ancora una parte, gettala nel fuoco e bruciala nel fuoco; di là uscirà un fuoco contro tutta la casa d'Israele. 5 Così parla il Signore, l'Eterno: 'Ecco Gerusalemme! Io l'avevo posta in mezzo alle nazioni e agli altri paesi che la circondavano; 6 ed essa, per darsi all'empietà, si è ribellata alle mie leggi più delle nazioni, e alle mie prescrizioni più dei paesi che la circondano; poiché ha disprezzato le mie leggi e non ha camminato seguendo le mie prescrizioni'. 7 Perciò, così parla il Signore, l'Eterno: 'Poiché voi siete stati più ribelli delle nazioni che vi circondano, in quanto non avete camminato seguendo le mie prescrizioni, non avete messo in pratica le mie leggi e non avete neppure agito seguendo le leggi delle nazioni che vi circondano, 8 così parla il Signore, l'Eterno: Eccomi, vengo io da te! eseguirò in mezzo a te i miei giudizi, in presenza delle nazioni; 9 farò a te quello che non ho mai fatto e che non farò mai più così, a causa di tutte le tue abominazioni. 10 Perciò, in mezzo a te, dei padri mangeranno i loro figli e dei figli mangeranno i loro padri; io eseguirò su di te dei giudizi e disperderò a tutti i venti quello che rimarrà di te. 11 Perciò, com'è vero che io vivo', dice il Signore, l'Eterno, 'perché tu hai contaminato il mio santuario con tutte le tue infamie e con tutte le tue abominazioni, anch'io ti raderò, il mio occhio non risparmierà nessuno e anch'io non avrò pietà. 12 Una terza parte di te morirà di peste e sarà consumata dalla fame in mezzo a te; una terza parte cadrà per la spada attorno a te, e ne disperderò a tutti i venti l'altra terza parte e sguainerò contro di essa la spada. 13 Così si sfogherà la mia ira e io riverserò su di loro il mio furore e sarò soddisfatto; essi conosceranno che io, l'Eterno, ho parlato nella mia gelosia, quando avrò sfogato su di loro il mio furore. 14 Farò di te, sotto gli occhi di tutti i passanti, una desolazione, un obbrobrio in mezzo alle nazioni che ti circondano. 15 Il tuo obbrobrio e la tua infamia saranno un ammaestramento e un oggetto di stupore per le nazioni che ti circondano, quando io avrò eseguito su di te i miei giudizi con ira, con furore, con indignati castighi - sono io l'Eterno, che parlo - 16 quando avrò scoccato contro di loro le frecce letali della fame, apportatori di distruzione e che io scaglierò per distruggervi, quando avrò aggravato su di voi la fame e vi avrò fatto venire meno il sostegno del pane, 17 quando avrò mandato contro di voi la fame e le bestie feroci che ti priveranno dei figli, quando la peste e il sangue saranno passati in mezzo a te e quando io avrò fatto venire su di te la spada. Io, l'Eterno, ho parlato!'”. |
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