C.E.I.:

Genesi 12-25

12:1 Il Signore disse ad Abram:
«Vàttene dal tuo paese, dalla tua patria
e dalla casa di tuo padre,
verso il paese che io ti indicherò.
2 Farò di te un grande popolo
e ti benedirò,
renderò grande il tuo nome
e diventerai una benedizione.
3 Benedirò coloro che ti benediranno
e coloro che ti malediranno maledirò
e in te si diranno benedette
tutte le famiglie della terra».
4 Allora Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore, e con lui partì Lot. Abram aveva settantacinque anni quando lasciò Carran. 5 Abram dunque prese la moglie Sarai, e Lot, figlio di suo fratello, e tutti i beni che avevano acquistati in Carran e tutte le persone che lì si erano procurate e si incamminarono verso il paese di Canaan. Arrivarono al paese di Canaan 6 e Abram attraversò il paese fino alla località di Sichem, presso la Quercia di More. Nel paese si trovavano allora i Cananei.
7 Il Signore apparve ad Abram e gli disse: «Alla tua discendenza io darò questo paese». Allora Abram costruì in quel posto un altare al Signore che gli era apparso. 8 Di là passò sulle montagne a oriente di Betel e piantò la tenda, avendo Betel ad occidente e Ai ad oriente. Lì costruì un altare al Signore e invocò il nome del Signore. 9 Poi Abram levò la tenda per accamparsi nel Negheb. 10 Venne una carestia nel paese e Abram scese in Egitto per soggiornarvi, perché la carestia gravava sul paese.
11 Ma, quando fu sul punto di entrare in Egitto, disse alla moglie Sarai: «Vedi, io so che tu sei donna di aspetto avvenente. 12 Quando gli Egiziani ti vedranno, penseranno: Costei è sua moglie, e mi uccideranno, mentre lasceranno te in vita. 13 Di' dunque che tu sei mia sorella, perché io sia trattato bene per causa tua e io viva per riguardo a te».
14 Appunto quando Abram arrivò in Egitto, gli Egiziani videro che la donna era molto avvenente. 15 La osservarono gli ufficiali del faraone e ne fecero le lodi al faraone; così la donna fu presa e condotta nella casa del faraone. 16 Per riguardo a lei, egli trattò bene Abram, che ricevette greggi e armenti e asini, schiavi e schiave, asine e cammelli. 17 Ma il Signore colpì il faraone e la sua casa con grandi piaghe, per il fatto di Sarai, moglie di Abram. 18 Allora il faraone convocò Abram e gli disse: «Che mi hai fatto? Perché non mi hai dichiarato che era tua moglie? 19 Perché hai detto: È mia sorella, così che io me la sono presa in moglie? E ora eccoti tua moglie: prendila e vàttene!». 20 Poi il faraone lo affidò ad alcuni uomini che lo accompagnarono fuori della frontiera insieme con la moglie e tutti i suoi averi.

13:1 Dall'Egitto Abram ritornò nel Negheb con la moglie e tutti i suoi averi; Lot era con lui. 2 Abram era molto ricco in bestiame, argento e oro. 3 Poi di accampamento in accampamento egli dal Negheb si portò fino a Betel, fino al luogo dove era stata già prima la sua tenda, tra Betel e Ai, 4 al luogo dell'altare, che aveva là costruito prima: lì Abram invocò il nome del Signore. 5 Ma anche Lot, che andava con Abram, aveva greggi e armenti e tende. 6 Il territorio non consentiva che abitassero insieme, perché avevano beni troppo grandi e non potevano abitare insieme. 7 Per questo sorse una lite tra i mandriani di Abram e i mandriani di Lot, mentre i Cananei e i Perizziti abitavano allora nel paese. 8 Abram disse a Lot: «Non vi sia discordia tra me e te, tra i miei mandriani e i tuoi, perché noi siamo fratelli. 9 Non sta forse davanti a te tutto il paese? Sepàrati da me. Se tu vai a sinistra, io andrò a destra; se tu vai a destra, io andrò a sinistra».
10 Allora Lot alzò gli occhi e vide che tutta la valle del Giordano era un luogo irrigato da ogni parte - prima che il Signore distruggesse Sòdoma e Gomorra -; era come il giardino del Signore, come il paese d'Egitto, fino ai pressi di Zoar. 11 Lot scelse per sé tutta la valle del Giordano e trasportò le tende verso oriente. Così si separarono l'uno dall'altro: 12 Abram si stabilì nel paese di Canaan e Lot si stabilì nelle città della valle e piantò le tende vicino a Sòdoma. 13 Ora gli uomini di Sòdoma erano perversi e peccavano molto contro il Signore.
14 Allora il Signore disse ad Abram, dopo che Lot si era separato da lui: «Alza gli occhi e dal luogo dove tu stai spingi lo sguardo verso il settentrione e il mezzogiorno, verso l'oriente e l'occidente. 15 Tutto il paese che tu vedi, io lo darò a te e alla tua discendenza per sempre. 16 Renderò la tua discendenza come la polvere della terra: se uno può contare la polvere della terra, potrà contare anche i tuoi discendenti. 17 Alzati, percorri il paese in lungo e in largo, perché io lo darò a te». 18 Poi Abram si spostò con le sue tende e andò a stabilirsi alle Querce di Mamre, che sono ad Ebron, e vi costruì un altare al Signore.

14:1 Al tempo di Amrafel re di Sennaar, di Arioch re di Ellasar, di Chedorlaomer re dell'Elam e di Tideal re di Goim, 2 costoro mossero guerra contro Bera re di Sòdoma, Birsa re di Gomorra, Sinab re di Adma, Semeber re di Zeboim, e contro il re di Bela, cioè Zoar. 3 Tutti questi si concentrarono nella valle di Siddim, cioè il Mar Morto. 4 Per dodici anni essi erano stati sottomessi a Chedorlaomer, ma il tredicesimo anno si erano ribellati. 5 Nell'anno quattordicesimo arrivarono Chedorlaomer e i re che erano con lui e sconfissero i Refaim ad Astarot-Karnaim, gli Zuzim ad Am, gli Emim a Save-Kiriataim 6 e gli Hurriti sulle montagne di Seir fino a El-Paran, che è presso il deserto. 7 Poi mutarono direzione e vennero a En-Mispat, cioè Kades, e devastarono tutto il territorio degli Amaleciti e anche degli Amorrei che abitavano in Azazon-Tamar. 8 Allora il re di Sòdoma, il re di Gomorra, il re di Adma, il re di Zeboim e il re di Bela, cioè Zoar, uscirono e si schierarono a battaglia nella valle di Siddim contro di esso, 9 e cioè contro Chedorlaomer re dell'Elam, Tideal re di Goim, Amrafel re di Sennaar e Arioch re di Ellasar: quattro re contro cinque. 10 Ora la valle di Siddim era piena di pozzi di bitume; mentre il re di Sòdoma e il re di Gomorra si davano alla fuga, alcuni caddero nei pozzi e gli altri fuggirono sulle montagne. 11 Gli invasori presero tutti i beni di Sodoma e Gomorra e tutti i loro viveri e se ne andarono. 12 Andandosene catturarono anche Lot, figlio del fratello di Abram, e i suoi beni: egli risiedeva appunto in Sòdoma.
13 Ma un fuggiasco venne ad avvertire Abram l'Ebreo che si trovava alle Querce di Mamre l'Amorreo, fratello di Escol e fratello di Aner i quali erano alleati di Abram. 14 Quando Abram seppe che il suo parente era stato preso prigioniero, organizzò i suoi uomini esperti nelle armi, schiavi nati nella sua casa, in numero di trecentodiciotto, e si diede all'inseguimento fino a Dan. 15 Piombò sopra di essi di notte, lui con i suoi servi, li sconfisse e proseguì l'inseguimento fino a Coba, a settentrione di Damasco. 16 Ricuperò così tutta la roba e anche Lot suo parente, i suoi beni, con le donne e il popolo.
17 Quando Abram fu di ritorno, dopo la sconfitta di Chedorlaomer e dei re che erano con lui, il re di Sòdoma gli uscì incontro nella Valle di Save, cioè la Valle del re. 18 Intanto Melchisedek, re di Salem, offrì pane e vino: era sacerdote del Dio altissimo 19 e benedisse Abram con queste parole:
«Sia benedetto Abram dal Dio altissimo,
creatore del cielo e della terra,
20 e benedetto sia il Dio altissimo,
che ti ha messo in mano i tuoi nemici».
Abram gli diede la decima di tutto.
21 Poi il re di Sòdoma disse ad Abram: «Dammi le persone; i beni prendili per te». 22 Ma Abram disse al re di Sòdoma: «Alzo la mano davanti al Signore, il Dio altissimo, creatore del cielo e della terra: 23 né un filo, né un legaccio di sandalo, niente io prenderò di ciò che è tuo; non potrai dire: io ho arricchito Abram. 24 Per me niente, se non quello che i servi hanno mangiato; quanto a ciò che spetta agli uomini che sono venuti con me, Escol, Aner e Mamre, essi stessi si prendano la loro parte».

15:1 Dopo tali fatti, questa parola del Signore fu rivolta ad Abram in visione: «Non temere, Abram. Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarà molto grande». 2 Rispose Abram: «Mio Signore Dio, che mi darai? Io me ne vado senza figli e l'erede della mia casa è Eliezer di Damasco». 3 Soggiunse Abram: «Ecco a me non hai dato discendenza e un mio domestico sarà mio erede». 4 Ed ecco gli fu rivolta questa parola dal Signore: «Non costui sarà il tuo erede, ma uno nato da te sarà il tuo erede». 5 Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle» e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza». 6 Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia. 7 E gli disse: «Io sono il Signore che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti in possesso questo paese». 8 Rispose: «Signore mio Dio, come potrò sapere che ne avrò il possesso?». 9 Gli disse: «Prendimi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un ariete di tre anni, una tortora e un piccione». 10 Andò a prendere tutti questi animali, li divise in due e collocò ogni metà di fronte all'altra; non divise però gli uccelli. 11 Gli uccelli rapaci calavano su quei cadaveri, ma Abram li scacciava. 12 Mentre il sole stava per tramontare, un torpore cadde su Abram, ed ecco un oscuro terrore lo assalì. 13 Allora il Signore disse ad Abram: «Sappi che i tuoi discendenti saranno forestieri in un paese non loro; saranno fatti schiavi e saranno oppressi per quattrocento anni. 14 Ma la nazione che essi avranno servito, la giudicherò io: dopo, essi usciranno con grandi ricchezze. 15 Quanto a te, andrai in pace presso i tuoi padri; sarai sepolto dopo una vecchiaia felice. 16 Alla quarta generazione torneranno qui, perché l'iniquità degli Amorrei non ha ancora raggiunto il colmo».
17 Quando, tramontato il sole, si era fatto buio fitto, ecco un forno fumante e una fiaccola ardente passarono in mezzo agli animali divisi. 18 In quel giorno il Signore concluse questa alleanza con Abram:
«Alla tua discendenza
io do questo paese
dal fiume d'Egitto
al grande fiume, il fiume Eufrate;
19 il paese dove abitano i Keniti, i Kenizziti, i Kadmoniti, 20 gli Hittiti, i Perizziti, i Refaim, 21 gli Amorrei, i Cananei, i Gergesei, gli Evei e i Gebusei».

16:1 Sarai, moglie di Abram, non gli aveva dato figli. Avendo però una schiava egiziana chiamata Agar, 2 Sarai disse ad Abram: «Ecco, il Signore mi ha impedito di aver prole; unisciti alla mia schiava: forse da lei potrò avere figli». Abram ascoltò la voce di Sarai. 3 Così, al termine di dieci anni da quando Abram abitava nel paese di Canaan, Sarai, moglie di Abram, prese Agar l'egiziana, sua schiava e la diede in moglie ad Abram, suo marito. 4 Egli si unì ad Agar, che restò incinta. Ma, quando essa si accorse di essere incinta, la sua padrona non contò più nulla per lei. 5 Allora Sarai disse ad Abram: «L'offesa a me fatta ricada su di te! Io ti ho dato in braccio la mia schiava, ma da quando si è accorta d'essere incinta, io non conto più niente per lei. Il Signore sia giudice tra me e te!». 6 Abram disse a Sarai: «Ecco, la tua schiava è in tuo potere: falle ciò che ti pare». Sarai allora la maltrattò tanto che quella si allontanò. 7 La trovò l'angelo del Signore presso una sorgente d'acqua nel deserto, la sorgente sulla strada di Sur, 8 e le disse: «Agar, schiava di Sarai, da dove vieni e dove vai?». Rispose: «Vado lontano dalla mia padrona Sarai». 9 Le disse l'angelo del Signore: «Ritorna dalla tua padrona e restale sottomessa». 10 Le disse ancora l'angelo del Signore: «Moltiplicherò la tua discendenza e non si potrà contarla per la sua moltitudine». 11 Soggiunse poi l'angelo del Signore:
«Ecco, sei incinta:
partorirai un figlio
e lo chiamerai Ismaele,
perché il Signore ha ascoltato la tua afflizione.
12 Egli sarà come un ònagro;
la sua mano sarà contro tutti
e la mano di tutti contro di lui
e abiterà di fronte a tutti i suoi fratelli».
13 Agar chiamò il Signore, che le aveva parlato: «Tu sei il Dio della visione», perché diceva: «Qui dunque sono riuscita ancora a vedere, dopo la mia visione?». 14 Per questo il pozzo si chiamò Pozzo di Lacai-Roi; è appunto quello che si trova tra Kades e Bered. 15 Agar partorì ad Abram un figlio e Abram chiamò Ismaele il figlio che Agar gli aveva partorito. 16 Abram aveva ottantasei anni quando Agar gli partorì Ismaele.

17:1 Quando Abram ebbe novantanove anni, il Signore gli apparve e gli disse:
«Io sono Dio onnipotente:
cammina davanti a me
e sii integro.
2 Porrò la mia alleanza
tra me e te
e ti renderò numeroso
molto, molto».
3 Subito Abram si prostrò con il viso a terra e Dio parlò con lui:
4 «Eccomi:
la mia alleanza è con te
e sarai padre
di una moltitudine di popoli.
5 Non ti chiamerai più Abram
ma ti chiamerai Abraham
perché padre di una moltitudine
di popoli ti renderò.
6 E ti renderò molto, molto fecondo; ti farò diventare nazioni e da te nasceranno dei re. 7 Stabilirò la mia alleanza con te e con la tua discendenza dopo di te di generazione in generazione, come alleanza perenne, per essere il Dio tuo e della tua discendenza dopo di te. 8 Darò a te e alla tua discendenza dopo di te il paese dove sei straniero, tutto il paese di Canaan in possesso perenne; sarò il vostro Dio».
9 Disse Dio ad Abramo: «Da parte tua devi osservare la mia alleanza, tu e la tua discendenza dopo di te di generazione in generazione. 10 Questa è la mia alleanza che dovete osservare, alleanza tra me e voi e la tua discendenza dopo di te: sia circonciso tra di voi ogni maschio. 11 Vi lascerete circoncidere la carne del vostro membro e ciò sarà il segno dell'alleanza tra me e voi. 12 Quando avrà otto giorni, sarà circonciso tra di voi ogni maschio di generazione in generazione, tanto quello nato in casa come quello comperato con denaro da qualunque straniero che non sia della tua stirpe. 13 Deve essere circonciso chi è nato in casa e chi viene comperato con denaro; così la mia alleanza sussisterà nella vostra carne come alleanza perenne. 14 Il maschio non circonciso, di cui cioè non sarà stata circoncisa la carne del membro, sia eliminato dal suo popolo: ha violato la mia alleanza».
15 Dio aggiunse ad Abramo: «Quanto a Sarai tua moglie, non la chiamerai più Sarai, ma Sara. 16 Io la benedirò e anche da lei ti darò un figlio; la benedirò e diventerà nazioni e re di popoli nasceranno da lei».
17 Allora Abramo si prostrò con la faccia a terra e rise e pensò: «Ad uno di cento anni può nascere un figlio? E Sara all'età di novanta anni potrà partorire?». 18 Abramo disse a Dio: «Se almeno Ismaele potesse vivere davanti a te!». 19 E Dio disse: «No, Sara, tua moglie, ti partorirà un figlio e lo chiamerai Isacco. Io stabilirò la mia alleanza con lui come alleanza perenne, per essere il Dio suo e della sua discendenza dopo di lui. 20 Anche riguardo a Ismaele io ti ho esaudito: ecco, io lo benedico e lo renderò fecondo e molto, molto numeroso: dodici principi egli genererà e di lui farò una grande nazione. 21 Ma stabilirò la mia alleanza con Isacco, che Sara ti partorirà a questa data l'anno venturo». 22 Dio terminò così di parlare con lui e, salendo in alto, lasciò Abramo.
23 Allora Abramo prese Ismaele suo figlio e tutti i nati nella sua casa e tutti quelli comperati con il suo denaro, tutti i maschi appartenenti al personale della casa di Abramo, e circoncise la carne del loro membro in quello stesso giorno, come Dio gli aveva detto. 24 Ora Abramo aveva novantanove anni, quando si fece circoncidere la carne del membro. 25 Ismaele suo figlio aveva tredici anni quando gli fu circoncisa la carne del membro. 26 In quello stesso giorno furono circoncisi Abramo e Ismaele suo figlio. 27 E tutti gli uomini della sua casa, i nati in casa e i comperati con denaro dagli stranieri, furono circoncisi con lui.

18:1 Poi il Signore apparve a lui alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all'ingresso della tenda nell'ora più calda del giorno. 2 Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall'ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, 3 dicendo: «Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passar oltre senza fermarti dal tuo servo. 4 Si vada a prendere un po' di acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l'albero. 5 Permettete che vada a prendere un boccone di pane e rinfrancatevi il cuore; dopo, potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo». Quelli dissero: «Fa' pure come hai detto». 6 Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: «Presto, tre staia di fior di farina, impastala e fanne focacce». 7 All'armento corse lui stesso, Abramo, prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo. 8 Prese latte acido e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse a loro. Così, mentr'egli stava in piedi presso di loro sotto l'albero, quelli mangiarono.
9 Poi gli dissero: «Dov'è Sara, tua moglie?». Rispose: «È là nella tenda». 10 Il Signore riprese: «Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio». Intanto Sara stava ad ascoltare all'ingresso della tenda ed era dietro di lui. 11 Abramo e Sara erano vecchi, avanti negli anni; era cessato a Sara ciò che avviene regolarmente alle donne. 12 Allora Sara rise dentro di sé e disse: «Avvizzita come sono dovrei provare il piacere, mentre il mio signore è vecchio!». 13 Ma il Signore disse ad Abramo: «Perché Sara ha riso dicendo: Potrò davvero partorire, mentre sono vecchia? 14 C'è forse qualche cosa impossibile per il Signore? Al tempo fissato tornerò da te alla stessa data e Sara avrà un figlio». 15 Allora Sara negò: «Non ho riso!», perché aveva paura; ma quegli disse: «Sì, hai proprio riso».
16 Quegli uomini si alzarono e andarono a contemplare Sòdoma dall'alto, mentre Abramo li accompagnava per congedarli. 17 Il Signore diceva: «Devo io tener nascosto ad Abramo quello che sto per fare, 18 mentre Abramo dovrà diventare una nazione grande e potente e in lui si diranno benedette tutte le nazioni della terra? 19 Infatti io l'ho scelto, perché egli obblighi i suoi figli e la sua famiglia dopo di lui ad osservare la via del Signore e ad agire con giustizia e diritto, perché il Signore realizzi per Abramo quanto gli ha promesso». 20 Disse allora il Signore: «Il grido contro Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. 21 Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!».
22 Quegli uomini partirono di lì e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora davanti al Signore. 23 Allora Abramo gli si avvicinò e gli disse: «Davvero sterminerai il giusto con l'empio? 24 Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? 25 Lungi da te il far morire il giusto con l'empio, così che il giusto sia trattato come l'empio; lungi da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?». 26 Rispose il Signore: «Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell'ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutta la città».
27 Abramo riprese e disse: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere... 28 Forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?». Rispose: «Non la distruggerò, se ve ne trovo quarantacinque». 29 Abramo riprese ancora a parlargli e disse: «Forse là se ne troveranno quaranta». Rispose: «Non lo farò, per riguardo a quei quaranta». 30 Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta». Rispose: «Non lo farò, se ve ne troverò trenta». 31 Riprese: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei venti». 32 Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola; forse là se ne troveranno dieci». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei dieci». 33 Poi il Signore, come ebbe finito di parlare con Abramo, se ne andò e Abramo ritornò alla sua abitazione.

19:1 I due angeli arrivarono a Sòdoma sul far della sera, mentre Lot stava seduto alla porta di Sòdoma. Non appena li ebbe visti, Lot si alzò, andò loro incontro e si prostrò con la faccia a terra. 2 E disse: «Miei signori, venite in casa del vostro servo: vi passerete la notte, vi laverete i piedi e poi, domattina, per tempo, ve ne andrete per la vostra strada». Quelli risposero: «No, passeremo la notte sulla piazza». 3 Ma egli insistette tanto che vennero da lui ed entrarono nella sua casa. Egli preparò per loro un banchetto, fece cuocere gli azzimi e così mangiarono. 4 Non si erano ancora coricati, quand'ecco gli uomini della città, cioè gli abitanti di Sòdoma, si affollarono intorno alla casa, giovani e vecchi, tutto il popolo al completo. 5 Chiamarono Lot e gli dissero: «Dove sono quegli uomini che sono entrati da te questa notte? Falli uscire da noi, perché possiamo abusarne!». 6 Lot uscì verso di loro sulla porta e, dopo aver chiuso il battente dietro di sé, 7 disse: «No, fratelli miei, non fate del male! 8 Sentite, io ho due figlie che non hanno ancora conosciuto uomo; lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi piace, purché non facciate nulla a questi uomini, perché sono entrati all'ombra del mio tetto». 9 Ma quelli risposero: «Tirati via! Quest'individuo è venuto qui come straniero e vuol fare il giudice! Ora faremo a te peggio che a loro!». E spingendosi violentemente contro quell'uomo, cioè contro Lot, si avvicinarono per sfondare la porta. 10 Allora dall'interno quegli uomini sporsero le mani, si trassero in casa Lot e chiusero il battente; 11 quanto agli uomini che erano alla porta della casa, essi li colpirono con un abbaglio accecante dal più piccolo al più grande, così che non riuscirono a trovare la porta.
12 Quegli uomini dissero allora a Lot: «Chi hai ancora qui? Il genero, i tuoi figli, le tue figlie e quanti hai in città, falli uscire da questo luogo. 13 Perché noi stiamo per distruggere questo luogo: il grido innalzato contro di loro davanti al Signore è grande e il Signore ci ha mandati a distruggerli». 14 Lot uscì a parlare ai suoi generi, che dovevano sposare le sue figlie, e disse: «Alzatevi, uscite da questo luogo, perché il Signore sta per distruggere la città!». Ma parve ai suoi generi che egli volesse scherzare. 15 Quando apparve l'alba, gli angeli fecero premura a Lot, dicendo: «Su, prendi tua moglie e le tue figlie che hai qui ed esci per non essere travolto nel castigo della città». 16 Lot indugiava, ma quegli uomini presero per mano lui, sua moglie e le sue due figlie, per un grande atto di misericordia del Signore verso di lui; lo fecero uscire e lo condussero fuori della città. 17 Dopo averli condotti fuori, uno di loro disse: «Fuggi, per la tua vita. Non guardare indietro e non fermarti dentro la valle: fuggi sulle montagne, per non essere travolto!». 18 Ma Lot gli disse: «No, mio Signore! 19 Vedi, il tuo servo ha trovato grazia ai tuoi occhi e tu hai usato una grande misericordia verso di me salvandomi la vita, ma io non riuscirò a fuggire sul monte, senza che la sciagura mi raggiunga e io muoia. 20 Vedi questa città: è abbastanza vicina perché mi possa rifugiare là ed è piccola cosa! Lascia che io fugga lassù - non è una piccola cosa? - e così la mia vita sarà salva». 21 Gli rispose: «Ecco, ti ho favorito anche in questo, di non distruggere la città di cui hai parlato. 22 Presto, fuggi là perché io non posso far nulla, finché tu non vi sia arrivato». Perciò quella città si chiamò Zoar.
23 Il sole spuntava sulla terra e Lot era arrivato a Zoar, 24 quand'ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco proveniente dal Signore. 25 Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo. 26 Ora la moglie di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale.
27 Abramo andò di buon mattino al luogo dove si era fermato davanti al Signore; 28 contemplò dall'alto Sòdoma e Gomorra e tutta la distesa della valle e vide che un fumo saliva dalla terra, come il fumo di una fornace.
29 Così, quando Dio distrusse le città della valle, Dio si ricordò di Abramo e fece sfuggire Lot alla catastrofe, mentre distruggeva le città nelle quali Lot aveva abitato.
30 Poi Lot partì da Zoar e andò ad abitare sulla montagna, insieme con le due figlie, perché temeva di restare in Zoar, e si stabilì in una caverna con le sue due figlie. 31 Ora la maggiore disse alla più piccola: «Il nostro padre è vecchio e non c'è nessuno in questo territorio per unirsi a noi, secondo l'uso di tutta la terra. 32 Vieni, facciamo bere del vino a nostro padre e poi corichiamoci con lui, così faremo sussistere una discendenza da nostro padre». 33 Quella notte fecero bere del vino al loro padre e la maggiore andò a coricarsi con il padre; ma egli non se ne accorse, né quando essa si coricò, né quando essa si alzò. 34 All'indomani la maggiore disse alla più piccola: «Ecco, ieri io mi sono coricata con nostro padre: facciamogli bere del vino anche questa notte e va' tu a coricarti con lui; così faremo sussistere una discendenza da nostro padre». 35 Anche quella notte fecero bere del vino al loro padre e la più piccola andò a coricarsi con lui; ma egli non se ne accorse, né quando essa si coricò, né quando essa si alzò. 36 Così le due figlie di Lot concepirono dal loro padre. 37 La maggiore partorì un figlio e lo chiamò Moab. Costui è il padre dei Moabiti che esistono fino ad oggi. 38 Anche la più piccola partorì un figlio e lo chiamò «Figlio del mio popolo». Costui è il padre degli Ammoniti che esistono fino ad oggi.

20:1 Abramo levò le tende di là, dirigendosi nel Negheb, e si stabilì tra Kades e Sur; poi soggiornò come straniero a Gerar. 2 Siccome Abramo aveva detto della moglie Sara: «È mia sorella», Abimèlech, re di Gerar, mandò a prendere Sara. 3 Ma Dio venne da Abimèlech di notte, in sogno, e gli disse: «Ecco stai per morire a causa della donna che tu hai presa; essa appartiene a suo marito». 4 Abimèlech, che non si era ancora accostato a lei, disse: «Mio Signore, vuoi far morire anche la gente innocente? 5 Non mi ha forse detto: È mia sorella? E anche lei ha detto: È mio fratello. Con retta coscienza e mani innocenti ho fatto questo». 6 Gli rispose Dio nel sogno: «Anch'io so che con retta coscienza hai fatto questo e ti ho anche impedito di peccare contro di me: perciò non ho permesso che tu la toccassi. 7 Ora restituisci la donna di quest'uomo: egli è un profeta: preghi egli per te e tu vivrai. Ma se tu non la restituisci, sappi che sarai degno di morte con tutti i tuoi». 8 Allora Abimèlech si alzò di mattina presto e chiamò tutti i suoi servi, ai quali riferì tutte queste cose, e quegli uomini si impaurirono molto. 9 Poi Abimèlech chiamò Abramo e gli disse: «Che ci hai fatto? E che colpa ho commesso contro di te, perché tu abbia esposto me e il mio regno ad un peccato tanto grande? Tu hai fatto a mio riguardo azioni che non si fanno». 10 Poi Abimèlech disse ad Abramo: «A che miravi agendo in tal modo?». 11 Rispose Abramo: «Io mi sono detto: certo non vi sarà timor di Dio in questo luogo e mi uccideranno a causa di mia moglie. 12 Inoltre essa è veramente mia sorella, figlia di mio padre, ma non figlia di mia madre, ed è divenuta mia moglie. 13 Allora, quando Dio mi ha fatto errare lungi dalla casa di mio padre, io le dissi: Questo è il favore che tu mi farai: in ogni luogo dove noi arriveremo dirai di me: è mio fratello». 14 Allora Abimèlech prese greggi e armenti, schiavi e schiave, li diede ad Abramo e gli restituì la moglie Sara. 15 Inoltre Abimèlech disse: «Ecco davanti a te il mio territorio: va' ad abitare dove ti piace!». 16 A Sara disse: «Ecco, ho dato mille pezzi d'argento a tuo fratello: sarà per te come un risarcimento di fronte a quanti sono con te. Così tu sei in tutto riabilitata». 17 Abramo pregò Dio e Dio guarì Abimèlech, sua moglie e le sue serve, sì che poterono ancora partorire. 18 Perché il Signore aveva reso sterili tutte le donne della casa di Abimèlech, per il fatto di Sara, moglie di Abramo.

21:1 Il Signore visitò Sara, come aveva detto, e fece a Sara come aveva promesso. 2 Sara concepì e partorì ad Abramo un figlio nella vecchiaia, nel tempo che Dio aveva fissato. 3 Abramo chiamò Isacco il figlio che gli era nato, che Sara gli aveva partorito. 4 Abramo circoncise suo figlio Isacco, quando questi ebbe otto giorni, come Dio gli aveva comandato. 5 Abramo aveva cento anni, quando gli nacque il figlio Isacco. 6 Allora Sara disse: «Motivo di lieto riso mi ha dato Dio: chiunque lo saprà sorriderà di me!». 7 Poi disse: «Chi avrebbe mai detto ad Abramo: Sara deve allattare figli! Eppure gli ho partorito un figlio nella sua vecchiaia!».
8 Il bambino crebbe e fu svezzato e Abramo fece un grande banchetto quando Isacco fu svezzato. 9 Ma Sara vide che il figlio di Agar l'Egiziana, quello che essa aveva partorito ad Abramo, scherzava con il figlio Isacco. 10 Disse allora ad Abramo: «Scaccia questa schiava e suo figlio, perché il figlio di questa schiava non deve essere erede con mio figlio Isacco». 11 La cosa dispiacque molto ad Abramo per riguardo a suo figlio. 12 Ma Dio disse ad Abramo: «Non ti dispiaccia questo, per il fanciullo e la tua schiava: ascolta la parola di Sara in quanto ti dice, ascolta la sua voce, perché attraverso Isacco da te prenderà nome una stirpe. 13 Ma io farò diventare una grande nazione anche il figlio della schiava, perché è tua prole». 14 Abramo si alzò di buon mattino, prese il pane e un otre di acqua e li diede ad Agar, caricandoli sulle sue spalle; le consegnò il fanciullo e la mandò via. Essa se ne andò e si smarrì per il deserto di Bersabea. 15 Tutta l'acqua dell'otre era venuta a mancare. Allora essa depose il fanciullo sotto un cespuglio 16 e andò a sedersi di fronte, alla distanza di un tiro d'arco, perché diceva: «Non voglio veder morire il fanciullo!». Quando gli si fu seduta di fronte, egli alzò la voce e pianse. 17 Ma Dio udì la voce del fanciullo e un angelo di Dio chiamò Agar dal cielo e le disse: «Che hai, Agar? Non temere, perché Dio ha udito la voce del fanciullo là dove si trova. 18 Alzati, prendi il fanciullo e tienilo per mano, perché io ne farò una grande nazione». 19 Dio le aprì gli occhi ed essa vide un pozzo d'acqua. Allora andò a riempire l'otre e fece bere il fanciullo. 20 E Dio fu con il fanciullo, che crebbe e abitò nel deserto e divenne un tiratore d'arco. 21 Egli abitò nel deserto di Paran e sua madre gli prese una moglie del paese d'Egitto.
22 In quel tempo Abimèlech con Picol, capo del suo esercito, disse ad Abramo: «Dio è con te in quanto fai. 23 Ebbene, giurami qui per Dio che tu non ingannerai né me né i miei figli né i miei discendenti: come io ho agito amichevolmente con te, così tu agirai con me e con il paese nel quale sei forestiero». 24 Rispose Abramo: «Io lo giuro». 25 Ma Abramo rimproverò Abimèlech a causa di un pozzo d'acqua, che i servi di Abimèlech avevano usurpato. 26 Abimèlech disse: «Io non so chi abbia fatto questa cosa: né tu me ne hai informato, né io ne ho sentito parlare se non oggi». 27 Allora Abramo prese alcuni capi del gregge e dell'armento, li diede ad Abimèlech: tra loro due conclusero un'alleanza. 28 Poi Abramo mise in disparte sette agnelle del gregge. 29 Abimèlech disse ad Abramo: «Che significano quelle sette agnelle che hai messe in disparte?». 30 Rispose: «Tu accetterai queste sette agnelle dalla mia mano, perché ciò mi valga di testimonianza che io ho scavato questo pozzo». 31 Per questo quel luogo si chiamò Bersabea, perché là fecero giuramento tutti e due. 32 E dopo che ebbero concluso l'alleanza a Bersabea, Abimèlech si alzò con Picol, capo del suo esercito, e ritornarono nel paese dei Filistei. 33 Abramo piantò un tamerice in Bersabea, e lì invocò il nome del Signore, Dio dell'eternità. 34 E fu forestiero nel paese dei Filistei per molto tempo.

22:1 Dopo queste cose, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: «Abramo, Abramo!». Rispose: «Eccomi!». 2 Riprese: «Prendi tuo figlio, il tuo unico figlio che ami, Isacco, va' nel territorio di Moria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò». 3 Abramo si alzò di buon mattino, sellò l'asino, prese con sé due servi e il figlio Isacco, spaccò la legna per l'olocausto e si mise in viaggio verso il luogo che Dio gli aveva indicato. 4 Il terzo giorno Abramo alzò gli occhi e da lontano vide quel luogo. 5 Allora Abramo disse ai suoi servi: «Fermatevi qui con l'asino; io e il ragazzo andremo fin lassù, ci prostreremo e poi ritorneremo da voi». 6 Abramo prese la legna dell'olocausto e la caricò sul figlio Isacco, prese in mano il fuoco e il coltello, poi proseguirono tutt'e due insieme. 7 Isacco si rivolse al padre Abramo e disse: «Padre mio!». Rispose: «Eccomi, figlio mio». Riprese: «Ecco qui il fuoco e la legna, ma dov'è l'agnello per l'olocausto?». 8 Abramo rispose: «Dio stesso provvederà l'agnello per l'olocausto, figlio mio!». Proseguirono tutt'e due insieme; 9 così arrivarono al luogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo costruì l'altare, collocò la legna, legò il figlio Isacco e lo depose sull'altare, sopra la legna. 10 Poi Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio. 11 Ma l'angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: «Abramo, Abramo!». Rispose: «Eccomi!». 12 L'angelo disse: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli alcun male! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unico figlio». 13 Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete impigliato con le corna in un cespuglio. Abramo andò a prendere l'ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio. 14 Abramo chiamò quel luogo: «Il Signore provvede», perciò oggi si dice: «Sul monte il Signore provvede». 15 Poi l'angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta 16 e disse: «Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu hai fatto questo e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unico figlio, 17 io ti benedirò con ogni benedizione e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici. 18 Saranno benedette per la tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce».
19 Poi Abramo tornò dai suoi servi; insieme si misero in cammino verso Bersabea e Abramo abitò a Bersabea.
20 Dopo queste cose, ad Abramo fu portata questa notizia: «Ecco Milca ha partorito figli a Nacor tuo fratello»: 21 Uz, il primogenito, e suo fratello Buz e Kamuèl il padre di Aram 22 e Chesed, Azo, Pildas, Idlaf e Betuèl; 23 Betuèl generò Rebecca: questi otto figli partorì Milca a Nacor, fratello di Abramo. 24 Anche la sua concubina, chiamata Reuma, partorì figli: Tebach, Gacam, Tacas e Maaca.

23:1 Gli anni della vita di Sara furono centoventisette: questi furono gli anni della vita di Sara. 2 Sara morì a Kiriat-Arba, cioè Ebron, nel paese di Canaan, e Abramo venne a fare il lamento per Sara e a piangerla. 3 Poi Abramo si staccò dal cadavere di lei e parlò agli Hittiti: 4 «Io sono forestiero e di passaggio in mezzo a voi. Datemi la proprietà di un sepolcro in mezzo a voi, perché io possa portar via la salma e seppellirla». 5 Allora gli Hittiti risposero: 6 «Ascolta noi, piuttosto, signore: tu sei un principe di Dio in mezzo a noi: seppellisci il tuo morto nel migliore dei nostri sepolcri. Nessuno di noi ti proibirà di seppellire la tua defunta nel suo sepolcro». 7 Abramo si alzò, si prostrò davanti alla gente del paese, davanti agli Hittiti e parlò loro: 8 «Se è secondo il vostro desiderio che io porti via il mio morto e lo seppellisca, ascoltatemi e insistete per me presso Efron, figlio di Zocar, 9 perché mi dia la sua caverna di Macpela, che è all'estremità del suo campo. Me la ceda per il suo prezzo intero come proprietà sepolcrale in mezzo a voi». 10 Ora Efron stava seduto in mezzo agli Hittiti. Efron l'Hittita rispose ad Abramo, mentre lo ascoltavano gli Hittiti, quanti entravano per la porta della sua città, e disse: 11 «Ascolta me, piuttosto, mio signore: ti cedo il campo con la caverna che vi si trova, in presenza dei figli del mio popolo te la cedo: seppellisci il tuo morto». 12 Allora Abramo si prostrò a lui alla presenza della gente del paese. 13 Parlò ad Efron, mentre lo ascoltava la gente del paese, e disse: «Se solo mi volessi ascoltare: io ti do il prezzo del campo. Accettalo da me, così io seppellirò là il mio morto». 14 Efron rispose ad Abramo: 15 «Ascolta me piuttosto, mio signore: un terreno del valore di quattrocento sicli d'argento che cosa è mai tra me e te? Seppellisci dunque il tuo morto».
16 Abramo accettò le richieste di Efron e Abramo pesò ad Efron il prezzo che questi aveva detto, mentre lo ascoltavano gli Hittiti, cioè quattrocento sicli d'argento, nella moneta corrente sul mercato. 17 Così il campo di Efron che si trovava in Macpela, di fronte a Mamre, il campo e la caverna che vi si trovava e tutti gli alberi che erano dentro il campo e intorno al suo limite, 18 passarono in proprietà ad Abramo, alla presenza degli Hittiti, di quanti entravano nella porta della città. 19 Dopo, Abramo seppellì Sara, sua moglie, nella caverna del campo di Macpela di fronte a Mamre, cioè Ebron, nel paese di Canaan. 20 Il campo e la caverna che vi si trovava passarono dagli Hittiti ad Abramo in proprietà sepolcrale.

24:1 Abramo era ormai vecchio, avanti negli anni, e il Signore lo aveva benedetto in ogni cosa. 2 Allora Abramo disse al suo servo, il più anziano della sua casa, che aveva potere su tutti i suoi beni: «Metti la mano sotto la mia coscia 3 e ti farò giurare per il Signore, Dio del cielo e Dio della terra, che non prenderai per mio figlio una moglie tra le figlie dei Cananei, in mezzo ai quali abito, 4 ma che andrai al mio paese, nella mia patria, a scegliere una moglie per mio figlio Isacco». 5 Gli disse il servo: «Se la donna non mi vuol seguire in questo paese, dovrò forse ricondurre tuo figlio al paese da cui tu sei uscito?». 6 Gli rispose Abramo: «Guardati dal ricondurre là mio figlio! 7 Il Signore, Dio del cielo e Dio della terra, che mi ha tolto dalla casa di mio padre e dal mio paese natio, che mi ha parlato e mi ha giurato: Alla tua discendenza darò questo paese, egli stesso manderà il suo angelo davanti a te, perché tu possa prendere di là una moglie per il mio figlio. 8 Se la donna non vorrà seguirti, allora sarai libero dal giuramento a me fatto; ma non devi ricondurre là il mio figlio».
9 Allora il servo mise la mano sotto la coscia di Abramo, suo padrone, e gli prestò giuramento riguardo a questa cosa. 10 Il servo prese dieci cammelli del suo padrone e, portando ogni sorta di cose preziose del suo padrone, si mise in viaggio e andò nel Paese dei due fiumi, alla città di Nacor. 11 Fece inginocchiare i cammelli fuori della città, presso il pozzo d'acqua, nell'ora della sera, quando le donne escono ad attingere. 12 E disse: «Signore, Dio del mio padrone Abramo, concedimi un felice incontro quest'oggi e usa benevolenza verso il mio padrone Abramo! 13 Ecco, io sto presso la fonte dell'acqua, mentre le fanciulle della città escono per attingere acqua. 14 Ebbene, la ragazza alla quale dirò: Abbassa l'anfora e lasciami bere, e che risponderà: Bevi, anche ai tuoi cammelli darò da bere, sia quella che tu hai destinata al tuo servo Isacco; da questo riconoscerò che tu hai usato benevolenza al mio padrone». 15 Non aveva ancora finito di parlare, quand'ecco Rebecca, che era nata a Betuèl figlio di Milca, moglie di Nacor, fratello di Abramo, usciva con l'anfora sulla spalla. 16 La giovinetta era molto bella d'aspetto, era vergine, nessun uomo le si era unito. Essa scese alla sorgente, riempì l'anfora e risalì. 17 Il servo allora le corse incontro e disse: «Fammi bere un po' d'acqua dalla tua anfora». 18 Rispose: «Bevi, mio signore». In fretta calò l'anfora sul braccio e lo fece bere. 19 Come ebbe finito di dargli da bere, disse: «Anche per i tuoi cammelli ne attingerò, finché finiranno di bere». 20 In fretta vuotò l'anfora nell'abbeveratoio, corse di nuovo ad attingere al pozzo e attinse per tutti i cammelli di lui. 21 Intanto quell'uomo la contemplava in silenzio, in attesa di sapere se il Signore avesse o no concesso buon esito al suo viaggio. 22 Quando i cammelli ebbero finito di bere, quell'uomo prese un pendente d'oro del peso di mezzo siclo e glielo pose alle narici e le pose sulle braccia due braccialetti del peso di dieci sicli d'oro. 23 E disse: «Di chi sei figlia? Dimmelo. C'è posto per noi in casa di tuo padre, per passarvi la notte?». 24 Gli rispose: «Io sono figlia di Betuèl, il figlio che Milca partorì a Nacor». 25 E soggiunse: «C'è paglia e foraggio in quantità da noi e anche posto per passare la notte».
26 Quell'uomo si inginocchiò e si prostrò al Signore 27 e disse: «Sia benedetto il Signore, Dio del mio padrone Abramo, che non ha cessato di usare benevolenza e fedeltà verso il mio padrone. Quanto a me, il Signore mi ha guidato sulla via fino alla casa dei fratelli del mio padrone». 28 La giovinetta corse ad annunziare alla casa di sua madre tutte queste cose. 29 Ora Rebecca aveva un fratello chiamato Làbano e Làbano corse fuori da quell'uomo al pozzo. 30 Egli infatti, visti il pendente e i braccialetti alle braccia della sorella e udite queste parole di Rebecca, sua sorella: «Così mi ha parlato quell'uomo», venne da costui che ancora stava presso i cammelli vicino al pozzo. 31 Gli disse: «Vieni, benedetto dal Signore! Perché te ne stai fuori, mentre io ho preparato la casa e un posto per i cammelli?». 32 Allora l'uomo entrò in casa e quegli tolse il basto ai cammelli, fornì paglia e foraggio ai cammelli e acqua per lavare i piedi a lui e ai suoi uomini. 33 Quindi gli fu posto davanti da mangiare, ma egli disse; «Non mangerò, finché non avrò detto quello che devo dire». Gli risposero: «Di' pure». 34 E disse: «Io sono un servo di Abramo. 35 Il Signore ha benedetto molto il mio padrone, che è diventato potente: gli ha concesso greggi e armenti, argento e oro, schiavi e schiave, cammelli e asini. 36 Sara, la moglie del mio padrone, gli ha partorito un figlio, quando ormai era vecchio, al quale egli ha dato tutti i suoi beni. 37 E il mio padrone mi ha fatto giurare: Non devi prendere per mio figlio una moglie tra le figlie dei Cananei, in mezzo ai quali abito, 38 ma andrai alla casa di mio padre, alla mia famiglia, a prendere una moglie per mio figlio. 39 Io dissi al mio padrone: Forse la donna non mi seguirà. 40 Mi rispose: Il Signore, alla cui presenza io cammino, manderà con te il suo angelo e darà felice esito al tuo viaggio, così che tu possa prendere una moglie per il mio figlio dalla mia famiglia e dalla casa di mio padre. 41 Solo quando sarai andato alla mia famiglia, sarai esente dalla mia maledizione; se non volessero cedertela, sarai esente dalla mia maledizione. 42 Così oggi sono arrivato alla fonte e ho detto: Signore, Dio del mio padrone Abramo, se stai per dar buon esito al viaggio che sto compiendo, 43 ecco, io sto presso la fonte d'acqua; ebbene, la giovane che uscirà ad attingere, alla quale io dirò: Fammi bere un po' d'acqua dalla tua anfora, 44 e mi risponderà: Bevi tu; anche per i tuoi cammelli attingerò, quella sarà la moglie che il Signore ha destinata al figlio del mio padrone. 45 Io non avevo ancora finito di pensare, quand'ecco Rebecca uscire con l'anfora sulla spalla; scese alla fonte, attinse; io allora le dissi: Fammi bere. 46 Subito essa calò l'anfora e disse: Bevi; anche ai tuoi cammelli darò da bere. Così io bevvi ed essa diede da bere anche ai cammelli. 47 E io la interrogai: Di chi sei figlia? Rispose: Sono figlia di Betuèl, il figlio che Milca ha partorito a Nacor. Allora le posi il pendente alle narici e i braccialetti alle braccia. 48 Poi mi inginocchiai e mi prostrai al Signore e benedissi il Signore, Dio del mio padrone Abramo, il quale mi aveva guidato per la via giusta a prendere per suo figlio la figlia del fratello del mio padrone. 49 Ora, se intendete usare benevolenza e lealtà verso il mio padrone, fatemelo sapere; se no, fatemelo sapere ugualmente, perché io mi rivolga altrove».
50 Allora Làbano e Betuèl risposero: «Dal Signore la cosa procede, non possiamo dirti nulla. 51 Ecco Rebecca davanti a te: prendila e va' e sia la moglie del figlio del tuo padrone, come ha parlato il Signore».
52 Quando il servo di Abramo udì le loro parole, si prostrò a terra davanti al Signore. 53 Poi il servo tirò fuori oggetti d'argento e oggetti d'oro e vesti e li diede a Rebecca; doni preziosi diede anche al fratello e alla madre di lei. 54 Poi mangiarono e bevvero lui e i suoi uomini e passarono la notte. Quando si alzarono alla mattina, egli disse: «Lasciatemi andare dal mio padrone». 55 Ma il fratello e la madre di lei dissero: «Rimanga la giovinetta con noi qualche tempo, una decina di giorni; dopo, te ne andrai». 56 Rispose loro: «Non trattenetemi, mentre il Signore ha concesso buon esito al mio viaggio. Lasciatemi partire per andare dal mio padrone!». 57 Dissero allora: «Chiamiamo la giovinetta e domandiamo a lei stessa». 58 Chiamarono dunque Rebecca e le dissero: «Vuoi partire con quest'uomo?». Essa rispose: «Andrò». 59 Allora essi lasciarono partire Rebecca con la nutrice, insieme con il servo di Abramo e i suoi uomini. 60 Benedissero Rebecca e le dissero:
«Tu, sorella nostra,
diventa migliaia di miriadi
e la tua stirpe conquisti
la porta dei suoi nemici!».
61 Così Rebecca e le sue ancelle si alzarono, montarono sui cammelli e seguirono quell'uomo. Il servo prese con sé Rebecca e partì. 62 Intanto Isacco rientrava dal pozzo di Lacai-Roi; abitava infatti nel territorio del Negheb. 63 Isacco uscì sul fare della sera per svagarsi in campagna e, alzando gli occhi, vide venire i cammelli. 64 Alzò gli occhi anche Rebecca, vide Isacco e scese subito dal cammello. 65 E disse al servo: «Chi è quell'uomo che viene attraverso la campagna incontro a noi?». Il servo rispose: «È il mio padrone». Allora essa prese il velo e si coprì. 66 Il servo raccontò ad Isacco tutte le cose che aveva fatte. 67 Isacco introdusse Rebecca nella tenda che era stata di sua madre Sara; si prese in moglie Rebecca e l'amò. Isacco trovò conforto dopo la morte della madre.

25:1 Abramo prese un'altra moglie: essa aveva nome Chetura. 2 Essa gli partorì Zimran, Ioksan, Medan, Madian, Isbak e Suach. 3 Ioksan generò Saba e Dedan e i figli di Dedan furono gli Asurim, i Letusim e i Leummim. 4 I figli di Madian furono Efa, Efer, Enoch, Abida ed Eldaa. Tutti questi sono i figli di Chetura.
5 Abramo diede tutti i suoi beni a Isacco. 6 Quanto invece ai figli delle concubine, che Abramo aveva avute, diede loro doni e, mentre era ancora in vita, li licenziò, mandandoli lontano da Isacco suo figlio, verso il levante, nella regione orientale.
7 La durata della vita di Abramo fu di centosettantacinque anni. 8 Poi Abramo spirò e morì in felice canizie, vecchio e sazio di giorni, e si riunì ai suoi antenati. 9 Lo seppellirono i suoi figli, Isacco e Ismaele, nella caverna di Macpela, nel campo di Efron, figlio di Zocar, l'Hittita, di fronte a Mamre. 10 È appunto il campo che Abramo aveva comperato dagli Hittiti: ivi furono sepolti Abramo e sua moglie Sara. 11 Dopo la morte di Abramo, Dio benedisse il figlio di lui Isacco e Isacco abitò presso il pozzo di Lacai-Roi.
12 Questa è la discendenza di Ismaele, figlio di Abramo, che gli aveva partorito Agar l'Egiziana, schiava di Sara.
13 Questi sono i nomi dei figli d'Ismaele, con il loro elenco in ordine di generazione: il primogenito di Ismaele è Nebaiòt, poi Kedar, Adbeèl, Mibsam, 14 Misma, Duma, Massa, 15 Adad, Tema, Ietur, Nafis e Kedma. 16 Questi sono gli Ismaeliti e questi sono i loro nomi secondo i loro recinti e accampamenti. Sono i dodici principi delle rispettive tribù. 17 La durata della vita di Ismaele fu di centotrentasette anni; poi morì e si riunì ai suoi antenati. 18 Egli abitò da Avìla fino a Sur, che è lungo il confine dell'Egitto in direzione di Assur; egli si era stabilito di fronte a tutti i suoi fratelli.
19 Questa è la discendenza di Isacco, figlio di Abramo. Abramo aveva generato Isacco. 20 Isacco aveva quarant'anni quando si prese in moglie Rebecca, figlia di Betuèl l'Arameo, da Paddan-Aram, e sorella di Làbano l'Arameo. 21 Isacco supplicò il Signore per sua moglie, perché essa era sterile e il Signore lo esaudì, così che sua moglie Rebecca divenne incinta. 22 Ora i figli si urtavano nel suo seno ed essa esclamò: «Se è così, perché questo?». Andò a consultare il Signore. 23 Il Signore le rispose:
«Due nazioni sono nel tuo seno
e due popoli dal tuo grembo si disperderanno;
un popolo sarà più forte dell'altro
e il maggiore servirà il più piccolo».
24 Quando poi si compì per lei il tempo di partorire, ecco due gemelli erano nel suo grembo. 25 Uscì il primo, rossiccio e tutto come un mantello di pelo, e fu chiamato Esaù. 26 Subito dopo, uscì il fratello e teneva in mano il calcagno di Esaù; fu chiamato Giacobbe. Isacco aveva sessant'anni quando essi nacquero.
27 I fanciulli crebbero ed Esaù divenne abile nella caccia, un uomo della steppa, mentre Giacobbe era un uomo tranquillo, che dimorava sotto le tende. 28 Isacco prediligeva Esaù, perché la cacciagione era di suo gusto, mentre Rebecca prediligeva Giacobbe.
29 Una volta Giacobbe aveva cotto una minestra di lenticchie; Esaù arrivò dalla campagna ed era sfinito. 30 Disse a Giacobbe: «Lasciami mangiare un po' di questa minestra rossa, perché io sono sfinito». Per questo fu chiamato Edom. 31 Giacobbe disse: «Vendimi subito la tua primogenitura». 32 Rispose Esaù: «Ecco sto morendo: a che mi serve allora la primogenitura?». 33 Giacobbe allora disse: «Giuramelo subito». Quegli lo giurò e vendette la primogenitura a Giacobbe. 34 Giacobbe diede ad Esaù il pane e la minestra di lenticchie; questi mangiò e bevve, poi si alzò e se ne andò. A tal punto Esaù aveva disprezzato la primogenitura.

Nuova Riveduta:

Genesi 12-25

Vocazione di Abramo. Abramo in Canaan
Ge 11:31-32; At 7:2-5; Eb 11:8-9
12:1 Il SIGNORE disse ad Abramo: «Va' via dal tuo paese, dai tuoi parenti e dalla casa di tuo padre, e va' nel paese che io ti mostrerò; 2 io farò di te una grande nazione, ti benedirò e renderò grande il tuo nome e tu sarai fonte di benedizione. 3 Benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà, e in te saranno benedette tutte le famiglie della terra».
4 Abramo partì, come il SIGNORE gli aveva detto, e Lot andò con lui. Abramo aveva settantacinque anni quando partì da Caran. 5 Abramo prese Sarai sua moglie e Lot, figlio di suo fratello, e tutti i beni che possedevano e le persone che avevano acquistate in Caran, e partirono verso il paese di Canaan.
6 Giunsero così nella terra di Canaan, e Abramo attraversò il paese fino alla località di Sichem, fino alla quercia di More. In quel tempo i Cananei erano nel paese. 7 Il SIGNORE apparve ad Abramo e disse: «Io darò questo paese alla tua discendenza». Lì Abramo costruì un altare al SIGNORE che gli era apparso. 8 Di là si spostò verso la montagna a oriente di Betel, e piantò le sue tende, avendo Betel a occidente e Ai ad oriente; lì costruì un altare al SIGNORE e invocò il nome del SIGNORE. 9 Poi Abramo partì, proseguendo da un accampamento all'altro, verso la regione meridionale.

Abramo in Egitto
Ge 20; 26:1-11; Sl 105:13-15
10 Venne una carestia nel paese e Abramo scese in Egitto per soggiornarvi, perché la fame era grande nel paese. 11 Come stava per entrare in Egitto, disse a Sarai sua moglie: «Ecco, io so che tu sei una donna di bell'aspetto; 12 quando gli Egiziani ti vedranno, diranno: "È sua moglie". Essi mi uccideranno, ma a te lasceranno la vita. 13 Di' dunque che sei mia sorella, perché io sia trattato bene a motivo di te e la vita mi sia conservata per amor tuo». 14 Quando Abramo giunse in Egitto, gli Egiziani osservarono che la donna era molto bella. 15 I prìncipi del faraone la videro, ne fecero le lodi in presenza del faraone; e la donna fu condotta in casa del faraone. 16 Questi fece del bene ad Abramo per amore di lei e Abramo ebbe pecore, buoi, asini, servi, serve, asine e cammelli. 17 Ma il SIGNORE colpì il faraone e la sua casa con grandi piaghe, a motivo di Sarai, moglie di Abramo. 18 Allora il faraone chiamò Abramo e disse: «Che cosa mi hai fatto? Perché non m'hai detto che era tua moglie? Perché hai detto: 19 "È mia sorella"? Così io l'ho presa per moglie. Ora eccoti tua moglie, prendila e vattene!» 20 E il faraone diede alla sua gente ordini relativi ad Abramo, ed essi fecero partire lui, sua moglie e tutto quello che egli possedeva.

Ritorno in Canaan; Abramo e Lot si separano
Sl 112:1-3 (Mt 5:9; Gm 3:17-18) Lu 12:15
13:1 Abramo dunque risalì dall'Egitto con sua moglie, con tutto quel che possedeva e con Lot, andando verso la regione meridionale. 2 Abramo era molto ricco di bestiame, d'argento e d'oro. 3 E continuò il suo viaggio dal meridione fino a Betel, al luogo dove da principio era stata la sua tenda, fra Betel e Ai, 4 al luogo dov'era l'altare che egli aveva fatto prima; e lì Abramo invocò il nome del SIGNORE.
5 Ora Lot, che viaggiava con Abramo, aveva anch'egli pecore, buoi e tende. 6 Il paese non era sufficiente perché essi potessero abitarvi insieme, poiché il loro bestiame era numeroso ed essi non potevano stare insieme. 7 Scoppiò una lite fra i pastori del bestiame di Abramo e i pastori del bestiame di Lot. I Cananei e i Ferezei abitavano a quel tempo nel paese. 8 Allora Abramo disse a Lot: «Ti prego, non ci sia discordia tra me e te, né tra i miei pastori e i tuoi pastori, perché siamo fratelli! 9 Tutto il paese non sta forse davanti a te? Ti prego, sepàrati da me! Se tu vai a sinistra, io andrò a destra; se tu vai a destra, io andrò a sinistra». 10 Lot alzò gli occhi e vide l'intera pianura del Giordano. Prima che il SIGNORE avesse distrutto Sodoma e Gomorra, essa era tutta irrigata fino a Soar, come il giardino del SIGNORE, come il paese d'Egitto. 11 Lot scelse per sé tutta la pianura del Giordano e partì andando verso oriente. Così si separarono l'uno dall'altro. 12 Abramo si stabilì nel paese di Canaan, Lot abitò nelle città della pianura e andò piantando le sue tende fino a Sodoma. 13 Gli abitanti di Sodoma erano perversi e grandi peccatori contro il SIGNORE.

Promesse ad Abramo
Ge 15:18-21; 17:1-8; Mt 5:5
14 Il SIGNORE disse ad Abramo, dopo che Lot si fu separato da lui: «Alza ora gli occhi e guarda, dal luogo dove sei, a settentrione, a meridione, a oriente, a occidente. 15 Tutto il paese che vedi lo darò a te e alla tua discendenza, per sempre. 16 E renderò la tua discendenza come la polvere della terra; in modo che, se qualcuno può contare la polvere della terra, potrà contare anche i tuoi discendenti. 17 Àlzati, percorri il paese quant'è lungo e quant'è largo, perché io lo darò a te».
18 Allora Abramo levò le sue tende e andò ad abitare alle querce di Mamre, che sono a Ebron, e qui costruì un altare al SIGNORE.

Abramo vince parecchi re
1S 30; Gr 41:11, ecc.
14:1 Avvenne al tempo di Amrafel re di Scinear, di Arioc re di Ellasar, di Chedorlaomer re di Elam e di Tideal re dei Goim, 2 che essi mossero guerra a Bera re di Sodoma, a Birsa re di Gomorra, a Sineab re di Adma, a Semeber re di Seboim e al re di Bela, cioè Soar.
3 Tutti questi ultimi si radunarono nella valle di Siddim, che è il mar Salato. 4 Per dodici anni erano stati soggetti a Chedorlaomer; e al tredicesimo anno si erano ribellati.
5 Nell'anno quattordicesimo, Chedorlaomer e i re che erano con lui vennero e sconfissero i Refaim ad Asterot-Carnaim, gli Zuzei ad Am, gli Emei nella pianura di Chiriataim, 6 e i Corei nella loro montagna di Seir fino a El-Paran, che è presso il deserto. 7 Poi tornarono indietro e vennero a En-Mispat, cioè Cades, e sconfissero gli Amalechiti su tutto il loro territorio, e così pure gli Amorei che abitavano ad Asason-Tamar. 8 Allora il re di Sodoma, il re di Gomorra, il re di Adma, il re di Seboim e il re di Bela, cioè Soar, uscirono e si schierarono in battaglia contro quelli, nella valle di Siddim: 9 contro Chedorlaomer re di Elam, Tideal re dei Goim, Amrafel re di Scinear e Arioc re di Ellasar: quattro re contro cinque.
10 La valle di Siddim era piena di pozzi di bitume; i re di Sodoma e di Gomorra si diedero alla fuga e vi caddero dentro; quelli che scamparono fuggirono al monte. 11 I vincitori presero tutte le ricchezze di Sodoma e di Gomorra, tutti i loro viveri e se ne andarono. 12 Andandosene presero anche Lot, figlio del fratello di Abramo, con i suoi beni: Lot abitava infatti a Sodoma.
13 Ma uno degli scampati venne a informare Abramo, l'Ebreo, che abitava alle querce di Mamre, l'Amoreo, fratello di Escol e fratello di Aner, i quali avevano fatto alleanza con Abramo. 14 Abramo, come ebbe udito che suo fratello era stato fatto prigioniero, armò trecentodiciotto dei suoi più fidati servi, nati in casa sua, e inseguì i re fino a Dan. 15 Divisa la sua schiera per assalirli di notte, egli con i suoi servi li sconfisse e li inseguì fino a Coba, che è a sinistra di Damasco. 16 Recuperò così tutti i beni e ricondusse pure Lot suo fratello, con i suoi beni, e anche le donne e il popolo.

Abramo benedetto da Melchisedec
Eb 7; Sl 110:4
17 Com'egli se ne tornava, dopo aver sconfitto Chedorlaomer e i re che erano con lui, il re di Sodoma gli andò incontro nella valle di Sciave, cioè la valle del re.
18 Melchisedec, re di Salem, fece portare del pane e del vino. Egli era sacerdote del Dio altissimo. 19 Egli benedisse Abramo, dicendo: «Benedetto sia Abramo dal Dio altissimo, padrone dei cieli e della terra! 20 Benedetto sia il Dio altissimo, che t'ha dato in mano i tuoi nemici!» E Abramo gli diede la decima di ogni cosa.
21 Il re di Sodoma disse ad Abramo: «Dammi le persone; i beni prendili per te». 22 Ma Abramo rispose al re di Sodoma: «Ho alzato la mia mano al SIGNORE, il Dio altissimo, padrone dei cieli e della terra, 23 giurando che non avrei preso neppure un filo, né un laccio di sandalo, di tutto ciò che ti appartiene; perché tu non abbia a dire: "Io ho arricchito Abramo". 24 Nulla per me! Tranne quello che hanno mangiato i giovani e la parte che spetta agli uomini che sono venuti con me: Aner, Escol e Mamre; essi prendano la loro parte».

Promesse rinnovate ad Abramo
Ro 4; Ga 3:6-9
15:1 Dopo questi fatti, la parola del SIGNORE fu rivolta in visione ad Abramo, dicendo: «Non temere, Abramo, io sono il tuo scudo, e la tua ricompensa sarà grandissima». 2 Abramo disse: «Dio, SIGNORE, che mi darai? Poiché io me ne vado senza figli e l'erede della mia casa è Eliezer di Damasco». 3 E Abramo soggiunse: «Tu non mi hai dato discendenza; ecco, uno schiavo nato in casa mia sarà mio erede».
4 Allora la parola del SIGNORE gli fu rivolta, dicendo: «Questi non sarà tuo erede; ma colui che nascerà da te sarà tuo erede». 5 Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda il cielo e conta le stelle se le puoi contare». E soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza». 6 Egli credette al SIGNORE, che gli contò questo come giustizia.

Ne 9:7-8; At 7:2-7
7 Il SIGNORE gli disse ancora: «Io sono il SIGNORE che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti questo paese, perché tu lo possegga». 8 Abramo chiese: «Dio, SIGNORE, da che cosa posso conoscere che ne avrò il possesso?» 9 Il SIGNORE gli rispose: «Prendimi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un montone di tre anni, una tortora e un piccione». 10 Egli prese tutti questi animali, li divise nel mezzo e pose ciascuna metà di fronte all'altra; ma non divise gli uccelli. 11 Or degli uccelli rapaci calarono sulle bestie morte, ma Abramo li scacciò.
12 Al tramonto del sole, un profondo sonno cadde su Abramo; ed ecco uno spavento, una oscurità profonda cadde su di lui. 13 Il SIGNORE disse ad Abramo: «Sappi per certo che i tuoi discendenti dimoreranno come stranieri in un paese che non sarà loro: saranno fatti schiavi e saranno oppressi per quattrocento anni; 14 ma io giudicherò la nazione di cui saranno stati servi e, dopo questo, se ne partiranno con grandi ricchezze. 15 Quanto a te, te ne andrai in pace presso i tuoi padri e sarai sepolto dopo una prospera vecchiaia. 16 Alla quarta generazione essi torneranno qua; perché l'iniquità degli Amorei non è giunta finora al colmo». 17 Or come il sole fu tramontato e venne la notte scura, ecco una fornace fumante e una fiamma di fuoco passare in mezzo agli animali divisi.
18 In quel giorno il SIGNORE fece un patto con Abramo, dicendo: «Io do alla tua discendenza questo paese, dal fiume d'Egitto al gran fiume, il fiume Eufrate; 19 i Chenei, i Chenizei, i Cadmonei, 20 gli Ittiti, i Ferezei, i Refaim, 21 gli Amorei, i Cananei, i Ghirgasei e i Gebusei».

Agar. Nascita di Ismaele
Ge 30:1-9; Gb 4:8
16:1 Or Sarai, moglie di Abramo, non gli aveva dato figli. Aveva una serva egiziana di nome Agar. 2 Sarai disse ad Abramo: «Ecco, il SIGNORE mi ha fatta sterile; ti prego, va' dalla mia serva; forse avrò figli da lei». E Abramo diede ascolto alla voce di Sarai. 3 Così, dopo dieci anni di residenza di Abramo nel paese di Canaan, Sarai, moglie di Abramo, prese la sua serva Agar, l'Egiziana, e la diede per moglie ad Abramo suo marito.
4 Egli andò da Agar, che rimase incinta; e quando si accorse di essere incinta, guardò la sua padrona con disprezzo. 5 Sarai disse ad Abramo: «L'offesa fatta a me ricada su di te! Io ti ho dato la mia serva in seno e, da quando si è accorta d'essere incinta, mi guarda con disprezzo. Il SIGNORE sia giudice fra me e te». 6 Abramo rispose a Sarai: «Ecco, la tua serva è in tuo potere; falle ciò che vuoi». Sarai la trattò duramente e quella se ne fuggì da lei.

Ge 21:9-21; Sl 10:14; Mi 7:7-9
7 L'angelo del SIGNORE la trovò presso una sorgente d'acqua, nel deserto, presso la sorgente che è sulla via di Sur, 8 e le disse: «Agar, serva di Sarai, da dove vieni e dove vai?» Lei rispose: «Fuggo dalla presenza di Sarai mia padrona». 9 L'angelo del SIGNORE le disse: «Torna dalla tua padrona e umiliati sotto la sua mano». 10 L'angelo del SIGNORE soggiunse: «Io moltiplicherò grandemente la tua discendenza e non la si potrà contare, tanto sarà numerosa». 11 L'angelo del SIGNORE le disse ancora: «Ecco, tu sei incinta e partorirai un figlio a cui metterai il nome di Ismaele, perché il SIGNORE ti ha udita nella tua afflizione; 12 egli sarà tra gli uomini come un asino selvatico; la sua mano sarà contro tutti, e la mano di tutti contro di lui; e abiterà di fronte a tutti i suoi fratelli». 13 Allora Agar diede al SIGNORE, che le aveva parlato, il nome di Atta-El-Roi, perché disse: «Ho io, proprio qui, veduto andarsene colui che mi ha vista?» 14 Perciò quel pozzo fu chiamato il pozzo di Lacai-Roi. Ecco, esso è tra Cades e Bered.
15 Agar partorì un figlio ad Abramo. Al figlio che Agar gli aveva partorito Abramo mise il nome d'Ismaele. 16 Abramo aveva ottantasei anni quando Agar gli partorì Ismaele.

Dio fa un patto con Abramo
Sl 105:8-11; Ro 4:13
17:1 Quando Abramo ebbe novantanove anni, il SIGNORE gli apparve e gli disse: «Io sono il Dio onnipotente; cammina alla mia presenza e sii integro; 2 e io stabilirò il mio patto fra me e te e ti moltiplicherò grandemente».
3 Allora Abramo si prostrò con la faccia a terra e Dio gli parlò, dicendo: 4 «Quanto a me, ecco il patto che faccio con te; tu diventerai padre di una moltitudine di nazioni; 5 non sarai più chiamato Abramo, ma il tuo nome sarà Abraamo, poiché io ti costituisco padre di una moltitudine di nazioni. 6 Ti farò moltiplicare grandemente, ti farò divenire nazioni e da te usciranno dei re. 7 Stabilirò il mio patto fra me e te e i tuoi discendenti dopo di te, di generazione in generazione; sarà un patto eterno per il quale io sarò il Dio tuo e della tua discendenza dopo di te. 8 A te e alla tua discendenza dopo di te darò il paese dove abiti come straniero: tutto il paese di Canaan, in possesso perenne; e sarò loro Dio».

At 7:8; Ro 4:11-12
9 Poi Dio disse ad Abraamo: «Quanto a te, tu osserverai il mio patto: tu e la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione. 10 Questo è il mio patto che voi osserverete, patto fra me e voi e la tua discendenza dopo di te: ogni maschio tra di voi sia circonciso. 11 Sarete circoncisi; questo sarà un segno del patto fra me e voi. 12 All'età di otto giorni, ogni maschio sarà circonciso tra di voi, di generazione in generazione: tanto quello nato in casa, quanto quello comprato con denaro da qualunque straniero e che non sia della tua discendenza. 13 Quello nato in casa tua e quello comprato con denaro dovrà essere circonciso; il mio patto nella vostra carne sarà un patto perenne. 14 L'incirconciso, il maschio che non sarà stato circonciso nella carne del suo prepuzio, sarà tolto via dalla sua gente: egli avrà violato il mio patto».

Ge 18:9-15; 21:1-7
15 Dio disse ad Abraamo: «Quanto a Sarai tua moglie, non la chiamare più Sarai; il suo nome sarà, invece, Sara. 16 Io la benedirò e da lei ti darò anche un figlio; la benedirò e diventerà nazioni; re di popoli usciranno da lei». 17 Allora Abraamo si prostrò con la faccia a terra, rise, e disse in cuor suo: «Nascerà un figlio a un uomo di cent'anni? E Sara partorirà ora che ha novant'anni?» 18 Abraamo disse a Dio: «Oh, possa almeno Ismaele vivere davanti a te!» 19 Dio rispose: «No, Sara, tua moglie, ti partorirà un figlio e tu gli metterai il nome di Isacco. Io stabilirò il mio patto con lui, un patto eterno per la sua discendenza dopo di lui. 20 Quanto a Ismaele, io ti ho esaudito. Ecco, io l'ho benedetto e farò in modo che si moltiplichi e si accresca straordinariamente. Egli genererà dodici prìncipi e io farò di lui una grande nazione. 21 Ma stabilirò il mio patto con Isacco che Sara ti partorirà in questa stagione il prossimo anno».
22 Quando ebbe finito di parlare con lui, Dio lasciò Abraamo, levandosi in alto.

Sl 119:60; Gs 5:2-9
23 Abraamo prese suo figlio Ismaele, tutti quelli che gli erano nati in casa e tutti quelli che aveva comprato con il suo denaro, tutti i maschi fra la gente della casa di Abraamo, e li circoncise, in quello stesso giorno, come Dio aveva detto di fare. 24 Abraamo aveva novantanove anni quando fu circonciso. 25 Suo figlio Ismaele aveva tredici anni quando fu circonciso. 26 In quel medesimo giorno fu circonciso Abraamo e Ismaele suo figlio. 27 Tutti gli uomini della sua casa, tanto quelli nati in casa quanto quelli comprati con denaro dagli stranieri, furono circoncisi con lui.

Conferma della nascita d'Isacco
Eb 13:2 (Ge 21:1-7; 2R 4:12-17) Gv 14:23
18:1 Il SIGNORE apparve ad Abraamo alle querce di Mamre, mentre egli sedeva all'ingresso della sua tenda nell'ora più calda del giorno. 2 Abraamo alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano davanti a lui. Come li ebbe visti, corse loro incontro dall'ingresso della tenda, si prostrò fino a terra e disse: 3 «Ti prego, mio Signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo! 4 Lasciate che si porti un po' d'acqua, lavatevi i piedi e riposatevi sotto quest'albero. 5 Io andrò a prendere del pane e vi ristorerete; poi continuerete il vostro cammino; poiché è per questo che siete passati dal vostro servo». Quelli dissero: «Fa' pure come hai detto». 6 Allora Abraamo andò in fretta nella tenda da Sara e le disse: «Prendi subito tre misure di fior di farina, impastala e fa' delle focacce». 7 Poi Abraamo corse alla mandria, prese un vitello tenero e buono e lo diede a un suo servo, il quale si affrettò a prepararlo. 8 Prese del burro, del latte e il vitello che era stato preparato, e li pose davanti a loro. Egli se ne stette in piedi presso di loro, sotto l'albero, e quelli mangiarono.
9 Poi essi gli dissero: «Dov'è Sara, tua moglie?» Ed egli rispose: «È là nella tenda». 10 E l'altro: «Tornerò certamente da te fra un anno; allora Sara, tua moglie, avrà un figlio». Sara intanto stava ad ascoltare all'ingresso della tenda, che era dietro di lui.
11 Abraamo e Sara erano vecchi, ben avanti negli anni, e Sara non aveva più i corsi ordinari delle donne. 12 Sara rise dentro di sé, dicendo: «Vecchia come sono, dovrei avere tali piaceri? Anche il mio signore è vecchio!» 13 Il SIGNORE disse ad Abraamo: «Perché mai ha riso Sara, dicendo: "Partorirei io per davvero, vecchia come sono?" 14 Vi è forse qualcosa che sia troppo difficile per il SIGNORE? Al tempo fissato, l'anno prossimo, tornerò e Sara avrà un figlio». 15 Allora Sara negò, dicendo: «Non ho riso»; perché ebbe paura. Ma egli disse: «Invece hai riso!»

Intercessione di Abraamo in favore di Sodoma
Gv 15:15 (Es 32:9-14; Nu 14:11-20) Gm 5:16-18
16 Poi quegli uomini si alzarono e volsero gli sguardi verso Sodoma; e Abraamo andò con loro per congedarli.
17 Il SIGNORE disse: «Dovrei forse nascondere ad Abraamo quanto sto per fare, 18 dato che Abraamo deve diventare una nazione grande e potente e in lui saranno benedette tutte le nazioni della terra? 19 Infatti, io l'ho prescelto perché ordini ai suoi figli, e alla sua casa dopo di lui, che seguano la via del SIGNORE per praticare la giustizia e il diritto, affinché il SIGNORE compia in favore di Abraamo quello che gli ha promesso». 20 Il SIGNORE disse: «Siccome il grido che sale da Sodoma e Gomorra è grande e siccome il loro peccato è molto grave, 21 io scenderò e vedrò se hanno veramente agito secondo il grido che è giunto fino a me; e, se così non è, lo saprò».
22 Quegli uomini partirono di là e si avviarono verso Sodoma; ma Abraamo rimase ancora davanti al SIGNORE. 23 Abraamo gli si avvicinò e disse: «Farai dunque perire il giusto insieme con l'empio? 24 Forse ci sono cinquanta giusti nella città; davvero farai perire anche quelli? Non perdonerai a quel luogo per amore dei cinquanta giusti che vi sono? 25 Non sia mai che tu faccia una cosa simile! Far morire il giusto con l'empio, in modo che il giusto sia trattato come l'empio! Non sia mai! Il giudice di tutta la terra non farà forse giustizia?» 26 Il SIGNORE disse: «Se trovo nella città di Sodoma cinquanta giusti, perdonerò a tutto il luogo per amor di loro».
27 Abraamo riprese e disse: «Ecco, prendo l'ardire di parlare al Signore, benché io non sia che polvere e cenere. 28 Forse, a quei cinquanta giusti ne mancheranno cinque; distruggerai tutta la città per cinque di meno?» E il SIGNORE: «Se ve ne trovo quarantacinque, non la distruggerò».
29 Abraamo continuò a parlargli e disse: «Forse, se ne troveranno quaranta». E il SIGNORE: «Non lo farò, per amore dei quaranta».
30 Abraamo disse: «Non si adiri il Signore e io parlerò. Forse, se ne troveranno trenta». E il SIGNORE: «Non lo farò, se ne trovo trenta».
31 Abraamo disse: «Ecco, prendo l'ardire di parlare al Signore. Forse, se ne troveranno venti». E il SIGNORE: «Non la distruggerò per amore di venti».
32 Abraamo disse: «Non si adiri il Signore, e io parlerò ancora questa volta soltanto. Forse, se ne troveranno dieci». E il SIGNORE: «Non la distruggerò per amore dei dieci».
33 Quando il SIGNORE ebbe finito di parlare ad Abraamo, se ne andò. E Abraamo ritornò alla sua abitazione.

Distruzione di Sodoma e di Gomorra
(Eb 13:2; Ge 18:1-8)(Ge 18:16-22; Ez 16:49-50) Gc 19
19:1 I due angeli giunsero a Sodoma verso sera. Lot stava seduto alla porta di Sodoma; come li vide, si alzò per andare loro incontro, si prostrò con la faccia a terra, 2 e disse: «Signori miei, vi prego, venite in casa del vostro servo, fermatevi questa notte, e lavatevi i piedi; poi domattina vi alzerete per tempo e continuerete il vostro cammino». Essi risposero: «No, passeremo la notte sulla piazza». 3 Ma egli fece loro tanta premura, che andarono da lui ed entrarono in casa sua. Egli preparò per loro un rinfresco, fece cuocere dei pani senza lievito ed essi mangiarono.
4 Ma prima che si fossero coricati, gli uomini della città, i Sodomiti, circondarono la casa: giovani e vecchi, la popolazione intera venuta da ogni lato. Chiamarono Lot e gli dissero: 5 «Dove sono quegli uomini che sono venuti da te questa notte? Falli uscire, perché vogliamo abusare di loro». 6 Lot uscì verso di loro sull'ingresso della casa, si chiuse dietro la porta, e disse: 7 «Vi prego, fratelli miei, non fate questo male! 8 Ecco, ho due figlie che non hanno conosciuto uomo: lasciate che io ve le conduca fuori, e voi farete di loro quel che vi piacerà; ma non fate nulla a questi uomini, perché sono venuti all'ombra del mio tetto». 9 Essi però gli dissero: «Togliti di mezzo!» E ancora: «Quest'individuo è venuto qua come straniero e vuol fare il giudice! Ora faremo a te peggio che a quelli!» E, premendo Lot con violenza, s'avvicinarono per sfondare la porta. 10 Ma quegli uomini stesero la mano, tirarono Lot in casa con loro e chiusero la porta. 11 Colpirono di cecità la gente che era alla porta della casa, dal più piccolo al più grande, così che si stancarono di cercare la porta.

(Lu 17:28-32; 2P 2:6-9; Gd 7) Mt 11:23-24
12 Quegli uomini dissero a Lot: «Chi hai ancora qui? Fa' uscire da questo luogo generi, figli, figlie e chiunque dei tuoi è in questa città, 13 perché noi distruggeremo questo luogo. Infatti il grido contro i suoi abitanti è grande davanti al SIGNORE, e il SIGNORE ci ha mandati a distruggerlo». 14 Allora Lot uscì, parlò ai suoi generi che avevano preso le sue figlie, e disse: «Alzatevi, uscite da questo luogo, perché il SIGNORE sta per distruggere la città». Ma ai suoi generi parve che volesse scherzare.
15 Quando l'alba cominciò ad apparire, gli angeli sollecitarono Lot, dicendo: «Àlzati, prendi tua moglie e le tue figlie che si trovano qui, perché tu non perisca nel castigo di questa città». 16 Ma egli indugiava; e quegli uomini presero per la mano lui, sua moglie e le sue due figlie, perché il SIGNORE lo voleva risparmiare; lo portarono via, e lo misero fuori della città.
17 Dopo averli fatti uscire, uno di quegli uomini disse: «Metti la tua vita al sicuro: non guardare indietro e non ti fermare in alcun luogo della pianura; cerca scampo sul monte, altrimenti perirai!» 18 Lot rispose loro: «No, mio signore! 19 Ecco, il tuo servo ha trovato grazia ai tuoi occhi e tu hai mostrato la grandezza della tua bontà verso di me, conservandomi in vita; ma io non posso salvarmi sui monti prima che il disastro mi travolga e io muoia. 20 Ecco, c'è questa città vicina per rifugiarmi - è piccola - e lascia che io fugga lì - e non è forse piccola? - e così io vivrò». 21 E quello rispose: «Ecco, anche questa grazia io ti concedo: di non distruggere la città della quale hai parlato. 22 Affrèttati, rifùgiati là, perché io non posso far nulla finché tu non vi sia giunto». Perciò quella città fu chiamata Soar.
23 Il sole spuntava sulla terra quando Lot arrivò a Soar. 24 Allora il SIGNORE fece piovere dal cielo su Sodoma e Gomorra zolfo e fuoco, da parte del SIGNORE; 25 egli distrusse quelle città, tutta la pianura, tutti gli abitanti delle città e quanto cresceva sul suolo. 26 Ma la moglie di Lot si volse a guardare indietro e diventò una statua di sale.
27 Abraamo si alzò la mattina presto e andò al luogo dove si era prima fermato davanti al SIGNORE; 28 guardò verso Sodoma e Gomorra e verso tutta la regione della pianura, ed ecco vide un fumo che saliva dalla terra, come il fumo di una fornace.
29 Fu così che Dio si ricordò di Abraamo, quando egli distrusse le città della pianura e fece scampare Lot al disastro, mentre distruggeva le città dove Lot aveva abitato.

Origini di Moab e di Ammon
De 23:2-3 (Ge 38:11-30; Ro 3:8) 1Co 15:33 (So 2:9)
30 Lot salì da Soar per andare ad abitare sul monte insieme con le sue due figlie, perché temeva di stare in Soar; e si stabilì in una caverna, egli con le sue due figlie. 31 La maggiore disse alla minore: «Nostro padre è vecchio, e non c'è più nessuno sulla terra per mettersi con noi, come si usa in tutta la terra. 32 Vieni, diamo da bere del vino a nostro padre, e corichiamoci con lui, perché possiamo conservare la razza di nostro padre». 33 Quella stessa notte diedero da bere del vino al loro padre; la maggiore entrò e si coricò con suo padre; ed egli non si accorse quando lei si coricò né quando si alzò. 34 Il giorno seguente la maggiore disse alla minore: «Ecco, la notte passata io mi sono coricata con mio padre; diamogli da bere del vino anche questa notte e tu entra, coricati con lui, perché possiamo conservare la razza di nostro padre». 35 E anche quella notte diedero da bere del vino al loro padre e la minore andò a coricarsi con lui; egli non si accorse quando lei si coricò né quando si alzò. 36 Così le due figlie di Lot rimasero incinte del loro padre. 37 La maggiore partorì un figlio, che chiamò Moab. Questi è il padre dei Moabiti, che esistono fino al giorno d'oggi. 38 Anche la minore partorì un figlio, che chiamò Ben-Ammi. Questi è il padre degli Ammoniti, che esistono fino al giorno d'oggi.

Abraamo a Gherar
(Ge 12:10-20; 26:1-11) Sl 105:12-15
20:1 Abraamo partì di là andando verso la regione meridionale, si stabilì fra Cades e Sur; poi abitò come straniero in Gherar. 2 Abraamo diceva di sua moglie Sara: «È mia sorella». E Abimelec, re di Gherar, mandò a prendere Sara. 3 Ma Dio venne di notte, in un sogno, ad Abimelec e gli disse: «Ecco, tu sei morto, a causa della donna che ti sei presa; perché è sposata». 4 Or Abimelec, che non si era ancora accostato a lei, rispose: «Signore, faresti perire una nazione, anche se giusta? 5 Egli non mi ha forse detto: "È mia sorella?" Anche lei ha detto: "Egli è mio fratello". Io ho fatto questo nella integrità del mio cuore e con mani innocenti». 6 Dio gli disse nel sogno: «Anch'io so che tu hai fatto questo nella integrità del tuo cuore: ti ho quindi preservato dal peccare contro di me; perciò non ti ho permesso di toccarla. 7 Ora, restituisci la moglie a quest'uomo, perché è profeta, ed egli pregherà per te, e tu vivrai. Ma, se non la restituisci, sappi che sicuramente morirai, tu e tutti i tuoi».
8 Abimelec si alzò di mattina presto, chiamò tutti i suoi servi e raccontò in loro presenza tutte queste cose. E quegli uomini furono presi da grande paura. 9 Poi Abimelec chiamò Abraamo e gli disse: «Che ci hai fatto? In che cosa ti ho offeso, ché tu abbia attirato su di me e sul mio regno questo grande peccato? Tu mi hai fatto cose che non si debbono fare». 10 Di nuovo Abimelec disse ad Abraamo: «A che miravi facendo questo?» 11 Abraamo rispose: «L'ho fatto, perché dicevo tra me: "Certo, in questo luogo non c'è timor di Dio e mi uccideranno a causa di mia moglie". 12 Inoltre, è veramente mia sorella, figlia di mio padre, ma non figlia di mia madre, ed è diventata mia moglie. 13 Or quando Dio mi fece emigrare lontano dalla casa di mio padre, io le dissi: "Questo è il favore che tu mi farai; dovunque giungeremo dirai di me: 'È mio fratello'"».
14 Abimelec prese delle pecore, dei buoi, dei servi e delle serve, e li diede ad Abraamo, e gli restituì Sara, sua moglie. 15 Abimelec disse: «Ecco, il mio paese ti sta davanti; va' a stabilirti dove ti piacerà». 16 E a Sara disse: «Ecco, io ho dato a tuo fratello mille pezzi d'argento; questo sarà per te come un velo agli occhi davanti a tutti quelli che sono con te, e sarai riabilitata di fronte a tutti».
17 Abraamo pregò Dio e Dio guarì Abimelec, la moglie e le serve di lui, ed esse poterono partorire. 18 Infatti, il SIGNORE aveva reso sterile l'intera casa di Abimelec, a causa di Sara, moglie di Abraamo.

Nascita d'Isacco
(Ge 17:15-21; 18:9-15; Eb 11:11-12) Ge 17:9-14
21:1 Il SIGNORE visitò Sara come aveva detto; e il SIGNORE fece a Sara come aveva annunciato. 2 Sara concepì e partorì un figlio ad Abraamo, quando egli era vecchio, al tempo che Dio gli aveva fissato. 3 Abraamo chiamò Isacco il figlio che gli era nato, che Sara gli aveva partorito. 4 Abraamo circoncise suo figlio Isacco all'età di otto giorni, come Dio gli aveva comandato. 5 Abraamo aveva cent'anni quando gli nacque suo figlio Isacco. 6 Sara disse: «Dio mi ha dato di che ridere; chiunque l'udrà riderà con me». 7 E aggiunse: «Chi avrebbe mai detto ad Abraamo che Sara avrebbe allattato figli? Eppure io gli ho partorito un figlio nella sua vecchiaia».
8 Il bambino dunque crebbe e fu divezzato. Nel giorno che Isacco fu divezzato, Abraamo fece un grande banchetto.

Agar nel deserto
(Ro 9:6-9; Ga 4:21-31)(Ge 16; 25:12-18) Sl 146:7-9
9 Sara vide che il figlio partorito ad Abraamo da Agar, l'Egiziana, rideva; 10 allora disse ad Abraamo: «Caccia via questa serva e suo figlio; perché il figlio di questa serva non dev'essere erede con mio figlio, con Isacco». 11 La cosa dispiacque moltissimo ad Abraamo a motivo di suo figlio. 12 Ma Dio disse ad Abraamo: «Non addolorarti per il ragazzo, né per la tua serva; acconsenti a tutto quello che Sara ti dirà, perché da Isacco uscirà la discendenza che porterà il tuo nome. 13 Anche del figlio di questa serva io farò una nazione, perché appartiene alla tua discendenza».
14 Abraamo si alzò la mattina di buon'ora, prese del pane e un otre d'acqua e li diede ad Agar, mettendoglieli sulle spalle con il bambino, e la mandò via. Lei se ne andò e vagava per il deserto di Beer-Sceba. 15 Quando l'acqua dell'otre finì, lei mise il bambino sotto un arboscello. 16 E andò a sedersi di fronte, a distanza di un tiro d'arco, perché diceva: «Che io non veda morire il bambino!» E seduta così di fronte, alzò la voce e pianse. 17 Dio udì la voce del ragazzo e l'angelo di Dio chiamò Agar dal cielo e le disse: «Che hai, Agar? Non temere, perché Dio ha udito la voce del ragazzo là dov'è. 18 Àlzati, prendi il ragazzo e tienilo per mano, perché io farò di lui una grande nazione». 19 Dio le aprì gli occhi ed ella vide un pozzo d'acqua e andò, riempì d'acqua l'otre e diede da bere al ragazzo. 20 Dio fu con il ragazzo; egli crebbe, abitò nel deserto e divenne un tiratore d'arco. 21 Egli si stabilì nel deserto di Paran e sua madre gli prese per moglie una donna del paese d'Egitto.

Abraamo a Beer-Sceba
Ge 26:1-6, 12-33
22 In quel tempo Abimelec, accompagnato da Picol, capo del suo esercito, parlò ad Abraamo, dicendo: «Dio è con te in tutto quello che fai. 23 Giurami dunque qui, nel nome di Dio, che tu non ingannerai me, né i miei figli, né i miei nipoti; ma che userai verso di me e verso il paese dove hai abitato come straniero la stessa benevolenza che io ho usata verso di te». 24 Abraamo rispose: «Lo giuro». 25 Poi Abraamo fece delle rimostranze ad Abimelec a causa di un pozzo d'acqua di cui i servi di Abimelec si erano impadroniti con la forza. 26 Abimelec disse: «Io non so chi abbia fatto questo; tu stesso non me l'hai fatto sapere e io non ne ho sentito parlare che oggi». 27 Abraamo prese pecore e buoi e li diede ad Abimelec; e i due fecero alleanza. 28 Poi Abraamo mise da parte sette agnelle del gregge. 29 E Abimelec disse ad Abraamo: «Che cosa significano queste sette agnelle che tu hai messe da parte?» 30 Abraamo rispose: «Tu accetterai dalla mia mano queste sette agnelle, perché ciò mi serva di testimonianza che io ho scavato questo pozzo». 31 Per questo egli chiamò quel luogo Beer-Sceba, perché entrambi vi avevano fatto giuramento. 32 Così fecero alleanza a Beer-Sceba. Poi Abimelec, con Picol, capo del suo esercito, si alzò e se ne tornarono nel paese dei Filistei. 33 E Abraamo piantò un tamarindo a Beer-Sceba e lì invocò il nome del SIGNORE, Dio dell'eternità. 34 Abraamo abitò molto tempo come straniero nel paese dei Filistei.

Sacrificio d'Isacco
(Eb 11:17-19; Gm 2:21-23)(Gv 3:16; 1Gv 4:9-10)
22:1 Dopo queste cose, Dio mise alla prova Abraamo e gli disse: «Abraamo!» Egli rispose: «Eccomi». 2 E Dio disse: «Prendi ora tuo figlio, il tuo unico, colui che ami, Isacco, e va' nel paese di Moria, e offrilo là in olocausto sopra uno dei monti che ti dirò».
3 Abraamo si alzò la mattina di buon'ora, sellò il suo asino, prese con sé due suoi servi e suo figlio Isacco, spaccò della legna per l'olocausto, poi partì verso il luogo che Dio gli aveva indicato.
4 Il terzo giorno, Abraamo alzò gli occhi e vide da lontano il luogo. 5 Allora Abraamo disse ai suoi servi: «Rimanete qui con l'asino; io e il ragazzo andremo fin là e adoreremo; poi torneremo da voi». 6 Abraamo prese la legna per l'olocausto e la mise addosso a Isacco suo figlio, prese in mano il fuoco e il coltello, poi proseguirono tutti e due insieme. 7 Isacco parlò ad Abraamo suo padre e disse: «Padre mio!» Abraamo rispose: «Eccomi qui, figlio mio». E Isacco: «Ecco il fuoco e la legna; ma dov'è l'agnello per l'olocausto?» 8 Abraamo rispose: «Figlio mio, Dio stesso si provvederà l'agnello per l'olocausto». E proseguirono tutti e due insieme.
9 Giunsero al luogo che Dio gli aveva detto. Abraamo costruì l'altare e vi accomodò la legna; legò Isacco suo figlio, e lo mise sull'altare, sopra la legna. 10 Abraamo stese la mano e prese il coltello per scannare suo figlio. 11 Ma l'angelo del SIGNORE lo chiamò dal cielo e disse: «Abraamo, Abraamo!» Egli rispose: «Eccomi». 12 E l'angelo: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli male! Ora so che tu temi Dio, poiché non mi hai rifiutato tuo figlio, l'unico tuo». 13 Abraamo alzò gli occhi, guardò, ed ecco dietro a sé un montone, impigliato per le corna in un cespuglio. Abraamo andò, prese il montone e l'offerse in olocausto invece di suo figlio. 14 Abraamo chiamò quel luogo «Iavè-Irè». Per questo si dice oggi: «Al monte del SIGNORE sarà provveduto».
15 L'angelo del SIGNORE chiamò dal cielo Abraamo una seconda volta, e disse: 16 «Io giuro per me stesso, dice il SIGNORE, che, siccome tu hai fatto questo e non mi hai rifiutato tuo figlio, l'unico tuo, 17 io ti colmerò di benedizioni e moltiplicherò la tua discendenza come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; e la tua discendenza s'impadronirà delle città dei suoi nemici. 18 Tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua discendenza, perché tu hai ubbidito alla mia voce».
19 Poi Abraamo tornò dai suoi servi. Essi si levarono e insieme andarono a Beer-Sceba. E Abraamo abitò a Beer-Sceba.

Pr 25:25; Ge 24:15
20 Dopo queste cose fu riferito ad Abraamo questo: Ecco, Milca ha partorito anch'ella dei figli a Naor, tuo fratello: 21 Uz, il primogenito, Buz, suo fratello, 22 Chemuel padre d'Aram, Chesed, Azo, Pildas, Idlaf e Betuel.
23 E Betuel generò Rebecca. Questi otto Milca partorì a Naor, fratello di Abraamo. 24 E la concubina di lui, che si chiamava Reuma, partorì anch'essa Teba, Gaam, Taas e Maaca.

Morte di Sara e sua sepoltura
(Ge 25:7-10; 49:29-32)(2S 24:20-24; Gr 32:8-12)
23:1 La vita di Sara fu di centoventisette anni. Tanti furono gli anni della sua vita.
2 Sara morì a Chiriat-Arba, che è Ebron, nel paese di Canaan, e Abraamo venne a far lutto per Sara e a piangerla. 3 Poi Abraamo si alzò, si allontanò dalla salma e parlò ai figli di Chet dicendo: 4 «Io sono straniero e di passaggio tra di voi; datemi la proprietà di una tomba in mezzo a voi per seppellire la salma e toglierla dalla mia vista». 5 I figli di Chet risposero ad Abraamo: 6 «Ascoltaci, signore! Tu sei un principe di Dio in mezzo a noi; seppellisci la tua salma nella migliore delle nostre tombe; nessuno di noi ti rifiuterà la sua tomba perché tu ve la seppellisca». 7 Abraamo si alzò, s'inchinò davanti al popolo del paese, davanti ai figli di Chet, 8 e parlò loro così: «Se piace a voi che io seppellisca la salma togliendola dalla mia vista, ascoltatemi e intercedete per me presso Efron, figlio di Zoar, 9 perché mi ceda la grotta di Macpela che è all'estremità del suo campo; me la dia per il suo prezzo intero, come tomba di mia proprietà nel vostro paese». 10 Or Efron stava seduto in mezzo ai figli di Chet; ed Efron, l'Ittita, rispose ad Abraamo in presenza dei figli di Chet, di tutti quelli che entravano per la porta della sua città: 11 «No, mio signore, ascoltami! Io ti do il campo e ti do la grotta che vi si trova; te ne faccio dono, in presenza dei figli del mio popolo; seppellisci la salma». 12 Allora Abraamo s'inchinò davanti al popolo del paese 13 e, in presenza del popolo del paese, disse a Efron: «Ti prego, ascoltami! Ti darò il prezzo del campo, accettalo da me, e io seppellirò lì la salma». 14 Efron rispose ad Abraamo: 15 «Signor mio, ascoltami! Un pezzo di terreno di quattrocento sicli d'argento, che cos'è tra me e te? Seppellisci dunque la salma». 16 Abraamo diede ascolto a Efron e gli pesò il prezzo che egli aveva detto in presenza dei figli di Chet: quattrocento sicli d'argento, di buona moneta corrente sul mercato.
17 Così il campo di Efron, che era a Macpela di fronte a Mamre, il campo con la grotta che vi si trovava, tutti gli alberi che erano nel campo e in tutti i confini all'intorno, 18 furono assicurati come proprietà di Abraamo, in presenza dei figli di Chet e di tutti quelli che entravano per la porta della città di Efron. 19 Subito dopo, Abraamo seppellì sua moglie Sara nella grotta del campo di Macpela di fronte a Mamre, cioè Ebron, nel paese di Canaan. 20 Il campo e la grotta che vi si trova furono assicurati ad Abraamo, dai figli di Chet, come sepolcro di sua proprietà.

Rebecca chiesta in sposa per Isacco
(Ge 28:1-10; 29:1-20)
24:1 Or Abraamo era diventato vecchio, d'età avanzata, e il SIGNORE lo aveva benedetto in ogni cosa.
2 Abraamo disse al più anziano dei servi di casa sua, che aveva il governo di tutti i suoi beni: «Metti la tua mano sotto la mia coscia 3 e io ti farò giurare per il SIGNORE, il Dio dei cieli e il Dio della terra, che tu non prenderai per mio figlio una moglie tra le figlie dei Cananei in mezzo ai quali abito; 4 ma andrai al mio paese, dai miei parenti, e vi prenderai una moglie per mio figlio, per Isacco». 5 Il servo gli rispose: «Forse quella donna non vorrà seguirmi in questo paese; dovrò allora ricondurre tuo figlio nel paese dal quale tu sei uscito?» 6 Abraamo gli disse: «Guàrdati dal far tornare là mio figlio! 7 Il SIGNORE, il Dio dei cieli, che mi fece uscire dalla casa di mio padre e dal mio paese natale - e mi parlò e mi giurò dicendo: "Io darò alla tua discendenza questo paese" - egli stesso manderà il suo angelo davanti a te e tu prenderai di là una moglie per mio figlio. 8 Se la donna non vorrà seguirti, allora sarai sciolto da questo giuramento che ti faccio fare; soltanto, non ricondurre là mio figlio». 9 E il servo pose la mano sotto la coscia di Abraamo suo signore, e gli giurò di fare queste cose.
10 Poi il servo prese dieci cammelli, tra i cammelli del suo signore, e partì, avendo a sua disposizione tutti i beni del suo signore; e, messosi in viaggio, giunse in Mesopotamia, alla città di Naor. 11 Dopo aver fatto riposare sulle ginocchia i cammelli fuori della città presso un pozzo d'acqua, verso sera, all'ora in cui le donne escono ad attinger acqua, disse: 12 «O SIGNORE, Dio del mio signore Abraamo, ti prego, fammi fare quest'oggi un felice incontro; usa bontà verso Abraamo mio signore! 13 Ecco, io sto qui presso questa sorgente; e le figlie degli abitanti della città usciranno ad attingere acqua. 14 Fa' che la fanciulla alla quale dirò: "Abbassa, ti prego, la tua brocca perché io beva", e che mi risponderà: "Bevi, e darò da bere anche ai tuoi cammelli", sia quella che tu hai destinata al tuo servo Isacco. Da questo comprenderò che tu hai usato bontà verso il mio signore».
15 Non aveva ancora finito di parlare, quand'ecco uscire, con la sua brocca sulla spalla, Rebecca, figlia di Betuel figlio di Milca, moglie di Naor fratello di Abraamo. 16 La fanciulla era molto bella d'aspetto, vergine; nessun uomo l'aveva conosciuta. Lei scese alla sorgente, riempì la brocca e risalì. 17 Il servo le corse incontro e le disse: «Ti prego, fammi bere un po' d'acqua della tua brocca». 18 Lei rispose: «Bevi, mio signore»; e s'affrettò a calare la brocca sulla mano e gli diede da bere. 19 Quando ebbe finito di dargli da bere, disse: «Io ne attingerò anche per i tuoi cammelli finché abbiano bevuto a sufficienza». 20 E presto vuotò la sua brocca nell'abbeveratoio, corse di nuovo al pozzo ad attingere acqua e ne attinse per tutti i cammelli di lui.
21 Quell'uomo la contemplava in silenzio, per sapere se il SIGNORE avesse o no dato successo al suo viaggio. 22 Quando i cammelli ebbero finito di bere, l'uomo prese un anello d'oro del peso di mezzo siclo, e due braccialetti del peso di dieci sicli d'oro, per i polsi di lei, e disse: 23 «Di chi sei figlia? Dimmelo, ti prego. V'è posto in casa di tuo padre per alloggiarci?» 24 Rispose a lui: «Sono figlia di Betuel, figlio di Milca, che lei partorì a Naor». 25 E aggiunse: «C'è da noi paglia e foraggio in abbondanza e anche posto da alloggiare». 26 Allora l'uomo s'inchinò, adorò il SIGNORE, e disse: 27 «Benedetto sia il SIGNORE, il Dio di Abraamo mio signore, che non ha cessato di essere buono e fedele verso il mio signore! Quanto a me, il SIGNORE mi ha messo sulla via della casa dei fratelli del mio signore».
28 E la fanciulla corse a raccontare queste cose a casa di sua madre.
29 Rebecca aveva un fratello chiamato Labano. Labano corse fuori da quell'uomo alla sorgente. 30 Come ebbe veduto l'anello e i braccialetti ai polsi di sua sorella ed ebbe udito le parole di Rebecca sua sorella che diceva: «Quell'uomo mi ha parlato così», andò da quell'uomo, che se ne stava presso ai cammelli, vicino alla sorgente, 31 e disse: «Entra, benedetto dal SIGNORE! perché stai fuori? Io ho preparato la casa e un luogo per i cammelli». 32 L'uomo entrò in casa e Labano scaricò i cammelli, diede paglia e foraggio ai cammelli e portò acqua per lavare i piedi a lui e a quelli che erano con lui. 33 Poi gli fu posto davanti da mangiare, ma egli disse: «Non mangerò finché non abbia fatto la mia ambasciata». E l'altro disse: «Parla».
34 Egli disse: «Io sono servo di Abraamo. 35 Il SIGNORE ha benedetto abbondantemente il mio signore, che è diventato ricco; gli ha dato pecore e buoi, argento e oro, servi e serve, cammelli e asini. 36 Or Sara, moglie del mio signore, ha partorito nella sua vecchiaia un figlio al mio padrone, il quale gli ha dato tutto quello che possiede. 37 Il mio signore mi ha fatto giurare, dicendo: "Non prenderai per mio figlio una moglie tra le figlie dei Cananei, nel paese dei quali abito; 38 ma andrai alla casa di mio padre, alla mia famiglia, a prendervi una moglie per mio figlio". 39 E io dissi al mio padrone: "Forse quella donna non vorrà seguirmi". 40 Egli rispose: "Il SIGNORE, davanti al quale ho camminato, manderà con te il suo angelo e darà successo al tuo viaggio; così tu potrai prendere per mio figlio una moglie dalla mia famiglia e dalla casa di mio padre. 41 Sarai sciolto dal giuramento che ti faccio fare, solo quando sarai andato alla mia famiglia; e, se non vorranno dartela, allora sarai sciolto dal giuramento che mi fai". 42 Oggi sono arrivato alla sorgente e ho detto: "SIGNORE, Dio del mio signore Abraamo, se gradisci dar successo al viaggio che ho intrapreso, 43 ecco, io mi fermo presso questa sorgente; fa' che la fanciulla che uscirà ad attingere acqua, alla quale dirò: 'Ti prego, dammi da bere un po' d'acqua della tua brocca', 44 e che mi dirà: 'Bevi pure, e ne attingerò anche per i tuoi cammelli', sia la moglie che il SIGNORE ha destinata al figlio del mio signore". 45 E, prima che avessi finito di parlare in cuor mio, ecco uscire Rebecca con la sua brocca sulla spalla, scendere alla sorgente e attingere l'acqua. Allora io le ho detto: 46 "Ti prego, fammi bere!" Ed ella si è affrettata a calare la brocca dalla spalla e mi ha risposto: "Bevi! e darò da bere anche ai tuoi cammelli". Così ho bevuto io, e lei ha abbeverato anche i cammelli. 47 Poi l'ho interrogata e le ho detto: "Di chi sei figlia?" Lei ha risposto: "Sono figlia di Betuel, il figlio che Milca partorì a Naor". Allora io le ho messo l'anello al naso e i braccialetti ai polsi. 48 Mi sono inchinato, ho adorato il SIGNORE e ho benedetto il SIGNORE, il Dio di Abraamo mio signore, che mi ha guidato sulla giusta via a prendere per suo figlio la figlia del fratello del mio signore. 49 Ora, se volete usare bontà e fedeltà verso il mio signore, ditemelo; e se no, ditemelo lo stesso, e io mi volgerò a destra o a sinistra».
50 Allora Labano e Betuel risposero: «La cosa procede dal SIGNORE; noi non possiamo dirti né male né bene. 51 Ecco, Rebecca ti sta davanti: prendila, va', e sia moglie del figlio del tuo signore, come il SIGNORE ha detto». 52 Quando il servo di Abraamo udì le loro parole, si prostrò a terra davanti al SIGNORE. 53 Poi il servo tirò fuori oggetti d'argento, oggetti d'oro, vesti e li diede a Rebecca; donò anche delle cose preziose al fratello e alla madre di lei. 54 Poi mangiarono e bevvero, egli e gli uomini che erano con lui, e passarono lì la notte. La mattina, quando si furono alzati, il servo disse: «Lasciatemi tornare dal mio signore». 55 E il fratello e la madre di Rebecca dissero: «Rimanga la fanciulla ancora alcuni giorni con noi, almeno una decina; poi se ne andrà». 56 Ma egli rispose loro: «Non mi trattenete, giacché il SIGNORE ha dato successo al mio viaggio; lasciatemi partire, perché io me ne torni dal mio signore». 57 Allora dissero: «Chiamiamo la fanciulla e sentiamo lei stessa». 58 Chiamarono Rebecca e le dissero: «Vuoi andare con quest'uomo?» Ed ella rispose: «Sì, andrò». 59 Così lasciarono andare Rebecca, loro sorella, e la sua nutrice con il servo di Abraamo e la sua gente. 60 Benedissero Rebecca e le dissero: «Sorella nostra, possa tu divenire migliaia di miriadi e possa la tua discendenza impadronirsi delle città dei suoi nemici!» 61 Rebecca si levò con le sue serve, montarono sui cammelli e seguirono quell'uomo. Il servo prese Rebecca e se ne andò.
62 Isacco era tornato dal pozzo di Lacai-Roi e abitava nella regione meridionale. 63 Isacco era uscito, sul far della sera, per meditare nella campagna; e, alzando gli occhi, guardò, e vide venire dei cammelli. 64 Anche Rebecca alzò gli occhi, vide Isacco, saltò giù dal cammello, 65 e disse al servo: «Chi è quell'uomo che viene per la campagna incontro a noi?» Il servo rispose: «È il mio signore». Ed ella, preso il velo, si coprì. 66 Il servo raccontò a Isacco tutto quello che aveva fatto. 67 E Isacco condusse Rebecca nella tenda di Sara sua madre, la prese, ed ella divenne sua moglie, ed egli l'amò. Così Isacco fu consolato dopo la morte di sua madre.

Morte di Abraamo
1Cr 1:32-33 (Ge 35:28-29; 49:29-33)
25:1 Poi Abraamo prese un'altra moglie, di nome Chetura. 2 Questa gli partorì Zimran, Iocsan, Medan, Madian, Isbac e Suac. 3 Iocsan generò Seba e Dedan. I figli di Dedan furono gli Assurim, i Letusim e i Leummim. 4 E i figli di Madian furono Efa, Efer, Anoc, Abida ed Eldaa. Tutti questi furono i figli di Chetura.
5 Abraamo diede tutto ciò che possedeva a Isacco; 6 ma ai figli delle sue concubine fece dei doni e, mentre era ancora in vita, li mandò lontano da suo figlio Isacco, verso levante, nella terra d'Oriente.
7 La durata della vita di Abraamo fu di centossettantacinque anni. 8 Poi Abraamo spirò in prospera vecchiaia, attempato e sazio di giorni, e fu riunito al suo popolo. 9 Isacco e Ismaele, suoi figli, lo seppellirono nella grotta di Macpela nel campo di Efron, figlio di Soar, l'Ittita, di fronte a Mamre: 10 campo che Abraamo aveva comprato dai figli di Chet. Lì furono sepolti Abraamo e sua moglie Sara.
11 Dopo la morte di Abraamo, Dio benedisse suo figlio Isacco; e Isacco abitò presso il pozzo di Lacai-Roi.

Discendenti d'Ismaele
1Cr 1:28-31 (Ge 17:20; 21:17-21)
12 Or questi sono i discendenti d'Ismaele, figlio di Abraamo, che Agar, l'Egiziana, serva di Sara, aveva partorito ad Abraamo.
13 Questi sono i nomi dei figli d'Ismaele, secondo le loro generazioni: Nebaiot, il primogenito d'Ismaele; poi Chedar, Adbeel, Mibsam, 14 Misma, Duma, Massa, 15 Adad, Tema, Ietur, Nafis e Chedma. 16 Questi sono i figli d'Ismaele e questi i loro nomi, secondo i loro villaggi e i loro accampamenti. Furono i dodici capi dei loro popoli.
17 Gli anni della vita d'Ismaele furono centotrentasette; poi morì, e fu riunito al suo popolo. 18 I suoi figli abitarono da Avila fino a Sur, che è di fronte all'Egitto, andando verso l'Assiria. Egli si era stabilito di fronte a tutti i suoi fratelli.

Discendenti d'Isacco
Ro 9:10-13 (Ge 38:27-30)
19 Questi sono i discendenti d'Isacco, figlio di Abraamo. 20 Abraamo generò Isacco; Isacco aveva quarant'anni quando prese per moglie Rebecca, figlia di Betuel, l'Arameo di Paddan-Aram, e sorella di Labano, l'Arameo. 21 Isacco implorò il SIGNORE per sua moglie Rebecca, perché ella era sterile. Il SIGNORE l'esaudì e Rebecca, sua moglie, concepì. 22 I bambini si urtavano nel suo grembo ed ella disse: «Se così è, perché vivo?» E andò a consultare il SIGNORE. 23 Il SIGNORE le disse: «Due nazioni sono nel tuo grembo e due popoli separati usciranno dal tuo seno. Uno dei due popoli sarà più forte dell'altro, e il maggiore servirà il minore». 24 Quando venne per lei il tempo di partorire, ecco che lei aveva due gemelli nel grembo. 25 Il primo che nacque era rosso e peloso come un mantello di pelo. Così fu chiamato Esaù. 26 Dopo nacque suo fratello, che con la mano teneva il calcagno di Esaù e fu chiamato Giacobbe. Isacco aveva sessant'anni quando Rebecca li partorì.

Esaù vende il suo diritto di primogenitura
Eb 12:16-17
27 I due bambini crebbero; Esaù divenne un esperto cacciatore, un uomo di campagna, e Giacobbe un uomo tranquillo che se ne stava nelle tende. 28 Isacco amava Esaù, perché la cacciagione era di suo gusto. Rebecca invece amava Giacobbe.
29 Or mentre Giacobbe faceva cuocere una minestra, Esaù sopraggiunse dai campi, tutto stanco. 30 Esaù disse a Giacobbe: «Dammi per favore da mangiare un po' di questa minestra rossa, perché sono stanco». Perciò fu chiamato Edom.
31 Giacobbe gli rispose: «Vendimi prima di tutto la tua primogenitura». 32 Esaù disse: «Ecco, io sto morendo; a che mi serve la primogenitura?» 33 Giacobbe disse: «Prima, giuramelo». Esaù glielo giurò e vendette la sua primogenitura a Giacobbe. 34 Allora Giacobbe diede a Esaù del pane e della minestra di lenticchie. Egli mangiò e bevve; poi si alzò, e se ne andò. Fu in questo modo che Esaù disprezzò la primogenitura.

Nuova Diodati:

Genesi 12-25

Vocazione di Abramo. Abramo in Canaan
12:1 Or l'Eterno disse ad Abramo: «Vattene dal tuo paese, dal tuo parentado e dalla casa di tuo padre, nel paese che io ti mostrerò. 2 Io farò di te una grande nazione e ti benedirò e renderò grande il tuo nome e tu sarai una benedizione. 3 E benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà; e in te saranno benedette tutte le famiglie della terra». 4 Allora Abramo partì come l'Eterno gli aveva detto, e Lot andò con lui. Abramo aveva settantacinque anni quando partì da Haran. 5 E Abramo prese Sarai sua moglie e Lot, figlio di suo fratello, e tutti i beni che avevano accumulato e le persone che avevano acquistate in Haran, e partirono per andarsene nel paese di Canaan. Così essi giunsero nel paese di Canaan. 6 Abramo attraversò il paese fino alla località di Sichem, fino alla quercia di Moreh. A quel tempo si trovavano nel paese i Cananei. 7 Allora l'Eterno apparve ad Abramo e disse: «Io darò questo paese alla tua discendenza». Allora Abramo vi costruì un altare all'Eterno che gli era apparso. 8 Di là si spostò verso la montagna a est di Bethel, e piantò le sue tende, avendo Bethel a ovest e Ai a est; e là costruì un altare all'Eterno e invocò il nome dell'Eterno. 9 Poi Abramo si mise in viaggio, continuando a spostarsi verso Neghev.

Abramo in Egitto
10 Or venne nel paese una carestia e Abramo scese in Egitto per dimorarvi, perché nel paese vi era una grande carestia. 11 Or avvenne che, come stava per entrare in Egitto, disse a Sarai sua moglie: «Ecco, io so che tu sei una donna di bell'aspetto; 12 così avverrà che, quando gli Egiziani ti vedranno, diranno: "Costei è sua moglie"; e uccideranno me, ma lasceranno te in vita. 13 Ti prego, dì che sei mia sorella, perché io sia trattato bene a motivo di te, e la mia vita sia salva per amor tuo». 14 Quando infatti Abramo giunse in Egitto, gli Egiziani videro che la donna era molto bella. 15 La videro anche gli ufficiali del Faraone e la lodarono davanti al Faraone e la donna fu portata in casa del Faraone. 16 Ed egli trattò bene Abramo a motivo di lei. Così Abramo ebbe pecore, buoi, asini, servi, serve, asine e cammelli. 17 Ma l'Eterno colpì Faraone e la sua casa con grandi calamità, a motivo di Sarai, moglie di Abramo. 18 Allora il Faraone chiamò Abramo e disse: «Che cosa mi hai fatto? Perché non mi hai detto che era tua moglie? Perché hai detto: 19  mia sorella"? Così io la presi per essere mia moglie. Or dunque eccoti tua moglie; prendila e vattene!». 20 Poi il Faraone diede alla sua gente ordini riguardo ad Abramo, ed essi fecero partire lui, sua moglie e tutto quello che aveva.

Abramo torna in Canaan. Abramo e Lot si separano
13:1 Abramo dunque risalì dall'Egitto verso il Neghev con sua moglie e con tutto quel che possedeva. E Lot era con lui. 2 Abramo era molto ricco di bestiame, di argento e di oro. 3 Dal Neghev egli continuò il suo viaggio fino a Bethel, al luogo dove da principio era stata la sua tenda, fra Bethel e Ai, 4 al luogo dell'altare che aveva fatto inizialmente; e là Abramo invocò il nome dell'Eterno. 5 Anche Lot, che viaggiava con Abramo, aveva greggi, armenti e tende. 6 E il paese non era in grado di sostenerli, se essi abitavano assieme, perché i loro beni erano così grandi che non potevano stare assieme. 7 Sorse perciò una contesa fra i pastori del bestiame di Abramo e i pastori del bestiame di Lot. I Cananei e i Perezei abitavano a quel tempo nel paese. 8 Così Abramo disse a Lot: «Deh, non ci sia contesa fra me e te, né fra i miei pastori e i tuoi pastori, perché siamo fratelli. 9 Non sta forse tutto il paese davanti a te? Separati da me! Se tu vai a sinistra, io andrò a destra; e se tu vai a destra, io andrò a sinistra». 10 Allora Lot alzò gli occhi e vide l'intera pianura del Giordano. Prima che l'Eterno avesse distrutto Sodoma e Gomorra, essa era tutta quanta irrigata fino a Tsoar, come il giardino dell'Eterno, come il paese d'Egitto. 11 Così Lot scelse per sé tutta la pianura del Giordano e cominciò a spostare le sue tende verso oriente. Così si separarono l'uno dall'altro. 12 Abramo dimorò nel paese di Canaan, e Lot abitò nelle città della pianura e giunse a piantare le sue tende fino a Sodoma. 13 Or la gente di Sodoma era grandemente depravata e peccatrice contro l'Eterno.

Promesse dell'Eterno ad Abramo
14 E l'Eterno disse ad Abramo, dopo che Lot si fu separato da lui: «Alza ora i tuoi occhi e mira dal luogo dove sei a nord, a sud; a est e a ovest. 15 Tutto il paese che tu vedi, io lo darò a te e alla tua discendenza, per sempre. 16 E renderò la tua discendenza come la polvere della terra; per cui, se qualcuno può contare la polvere della terra, si potrà contare anche la tua discendenza. 17 Levati, percorri il paese in lungo e in largo, perché io lo darò a te». 18 Allora Abramo levò le sue tende e venne ad abitare alle querce di Mamre, che sono a Hebron; e là costruì un altare all'Eterno.

Abramo vince parecchi re e libera Lot. Melchisedek
14:1 Or avvenne al tempo di Amrafel re di Scinar, di Ariok re di Ellasar, di Kedorlaomer re di Elam e di Tideal re delle nazioni, 2 che essi mossero guerra a Bera re di Sodoma, a Birsha re di Gomorra, a Scinab re di Admah, a Scemeber re di Tseboim e al re di Bela, (che è Tsoar). 3 Tutti questi ultimi si radunarono nella valle di Siddim, (che è il Mar Salato). 4 Per dodici anni erano stati soggetti a Kedorlaomer, ma al tredicesimo anno si ribellarono. 5 Nell'anno quattordicesimo, Kedorlaomer e i re che erano con lui vennero e sbaragliarono i giganti ad Ashterot-Karnaim, gli Zuzim a Ham, gli Emim a Shaveh-Kiriathaim 6 e gli Horei nella loro montagna di Seir fino a El-Paran, che è presso il deserto. 7 Poi tornarono indietro e vennero a En-Mishpat, (che è Kadesh), e saccheggiarono l'intero territorio degli Amalekiti e anche degli Amorei, che abitavano ad Hatsatson-Tamar. 8 Allora il re di Sodoma, il re di Gomorra, il re di Admah, il re di Tseboim e il re di Bela, (che è Tsoar), uscirono e si schierarono in battaglia contro di loro, nella valle di Siddim; 9 contro Kedorlaomer re di Elam, Tideal re delle nazioni, Amrafel re di Scinar e Ariok re di Ellasar: quattro re contro cinque. 10 Or la valle di Siddim era piena di pozzi di bitume; e i re di Sodoma e di Gomorra si diedero alla fuga e vi caddero dentro; e quelli che scamparono fuggirono al monte. 11 Così i vincitori presero tutte le ricchezze di Sodoma e di Gomorra e tutti i loro viveri, e se ne andarono. 12 Presero anche Lot, figlio del fratello di Abramo, con i suoi averi, e se ne andarono. Lot abitava in Sodoma. 13 Ma uno degli scampati venne a dirlo ad Abramo l'Ebreo, che abitava alle querce di Mamre, l'Amoreo, fratello di Eshkol e fratello di Aner, i quali avevano fatto alleanza con Abramo. 14 Quando Abramo seppe che suo fratello era stato fatto prigioniero, armò gli uomini addestrati, servi nati in casa sua, in numero di trecentodiciotto, e inseguì i re fino a Dan. 15 Egli divise le sue forze contro di loro di notte, e coi suoi servi li attaccò e li inseguì fino a Hobah, che è a sinistra di Damasco. 16 Così ricuperò tutti i beni e riportò indietro anche Lot suo fratello e i suoi beni, come pure le donne e il popolo. 17 Dopo il suo ritorno dalla sconfitta di Kedorlaomer e dei re che erano con lui, il re di Sodoma gli andò incontro nella valle di Shaveh, (che è la Valle del re). 18 Allora Melchisedek, re di Salem, portò pane e vino. Egli era sacerdote del Dio Altissimo. 19 E benedisse Abramo, dicendo: «Benedetto sia Abramo dal Dio Altissimo, padrone dei cieli e della terra! 20 E benedetto sia il Dio Altissimo, che ti ha dato nelle mani i tuoi nemici!». E Abramo gli diede la decima di ogni cosa. 21 Poi il re di Sodoma disse ad Abramo: «Dammi le persone, e prendi i beni per te». 22 Ma Abramo rispose al re di Sodoma: «Ho alzato la mia mano all'Eterno, il Dio Altissimo, padrone dei cieli e della terra, 23 che non avrei preso niente di ciò che ti appartiene, neppure un filo o un legaccio dei calzari, perché tu non abbia a dire: "Io ho arricchito Abramo". 24 Non prenderò nulla per me ad eccezione di ciò che hanno mangiato i giovani e la parte che spetta agli uomini che sono venuti con me: Aner, Eshkol e Mamre; lascia che essi prendano la loro parte».

Dio promette ad Abramo un figlio
15:1 Dopo queste cose, la parola dell'Eterno fu rivolta in visione ad Abramo, dicendo: «Non temere, o Abramo, io sono il tuo scudo, e la tua ricompensa sarà grandissima». 2 Ma Abramo disse: «Signore, Eterno, che mi darai, perché sono senza figli e l'erede della mia casa è Eliezer di Damasco?». 3 Poi Abramo soggiunse: «Tu non mi hai dato alcuna discendenza; or ecco, uno nato in casa mia sarà mio erede». 4 Allora la parola dell'Eterno gli fu rivolta, dicendo: «Questi non sarà tuo erede; ma colui che uscirà dalle tue viscere sarà tuo erede». 5 Poi lo condusse fuori e gli disse: «Mira il cielo e conta le stelle, se le puoi contare», quindi aggiunse: «Così sarà la tua discendenza». 6 Ed egli credette all'Eterno, che glielo mise in conto di giustizia.

Sacrificio degli animali, e patto dell'Eterno con Abramo
7 Poi l'Eterno gli disse: «Io sono l'Eterno che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei, per darti questo paese in eredità». 8 E Abramo chiese: «Signore, Eterno, da che cosa posso io sapere che l'avrò in eredità?». 9 Allora l'Eterno gli disse: «Portami una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un montone di tre anni, una tortora e un piccione giovane». 10 Allora Abramo gli portò tutti questi animali, li divise in due e pose ciascuna metà di fronte all'altra; ma non divise gli uccelli. 11 Or alcuni uccelli rapaci calarono sulle bestie morte, ma Abramo li scacciò. 12 Verso il tramontare del sole, un profondo sonno cadde su Abramo; ed ecco, uno spavento e una oscurità profonda caddero su di lui. 13 Allora l'Eterno disse ad Abramo: «Sappi per certo che i tuoi discendenti dimoreranno come stranieri in un paese che non sarà loro, e vi saranno schiavi e saranno oppressi per quattrocento anni. 14 Ma io giudicherò la nazione di cui saranno stati servi; dopo questo, essi usciranno con grandi ricchezze. 15 Quanto a te, te ne andrai in pace presso i tuoi padri, e sarai sepolto dopo una bella vecchiaia. 16 Ma alla quarta generazione essi torneranno qui, perché l'iniquità degli Amorei non è ancora giunta al colmo». 17 Or come il sole si fu coricato e scesero le tenebre, ecco una fornace fumante ed una torcia di fuoco passare in mezzo agli animali divisi. 18 In quel giorno l'Eterno fece un patto con Abramo dicendo: «Io do alla tua discendenza questo paese, dal torrente d'Egitto al grande fiume, il fiume Eufrate: 19 i Kenei, i Kenizei, i Kadmonei, 20 gli Hittei, i Perezei, i Refei, 21 gli Amorei, i Cananei, i Ghirgasei e i Gebusei».

Agar e nascita d'Ismaele secondo la carne
16:1 Or Sarai, moglie di Abramo, non gli aveva dato alcun figlio. Ella aveva una serva egiziana di nome Agar. 2 Così Sarai disse ad Abramo: «Ecco, l'Eterno mi ha impedito di avere figli; deh, entra dalla mia serva; forse potrò avere figli da lei». E Abramo diede ascolto alla voce di Sarai. 3 Sarai dunque, moglie di Abramo, dopo che Abramo aveva dimorato dieci anni nel paese di Canaan, prese la sua serva Agar, l'Egiziana, e la diede in moglie ad Abramo suo marito. 4 Ed egli entrò da Agar, che rimase incinta; ma quando si accorse di essere incinta, guardò la sua padrona con disprezzo. 5 Allora Sarai disse ad Abramo: «La responsabilità per l'offesa fattami ricada su di te. Sono stata io a darti nelle braccia la mia serva; ma da quando si è accorta di essere incinta mi guarda con disprezzo. L'Eterno sia giudice fra me e te». 6 Abramo rispose a Sarai: «Ecco, la tua serva è in tuo potere; fa' di lei ciò che ti pare». Sarai allora la trattò duramente, ed ella fuggì dalla sua presenza. 7 Or l'Angelo dell'Eterno la trovò presso una sorgente d'acqua nel deserto, presso la sorgente sulla strada di Shur, 8 e le disse: «Agar, serva di Sarai, da dove vieni e dove vai?». Ella rispose: «Me ne fuggo dalla presenza della mia padrona Sarai». 9 Allora l'Angelo dell'Eterno le disse: «Torna dalla tua padrona, e sottomettiti alla sua autorità». 10 Poi l'Angelo dell'Eterno soggiunse: «Io moltiplicherò grandemente la tua discendenza tanto che non la si potrà contare, a motivo del suo gran numero». 11 L'Angelo dell'Eterno le disse ancora: «Ecco, tu sei incinta e partorirai un figlio, e lo chiamerai Ismaele, perché l'Eterno ha dato ascolto alla tua afflizione; 12 egli sarà tra gli uomini come un asino selvatico; la sua mano sarà contro tutti e la mano di tutti contro di lui; e abiterà nella presenza di tutti i suoi fratelli». 13 Allora Agar chiamò il nome dell'Eterno che le aveva parlato: «Tu sei El-Roi», perché disse: «Ho veramente io veduto colui che mi vede?». 14 Perciò quel pozzo fu chiamato "Il pozzo di Lahai-Roi. Ecco, esso è fra Kadesh e Bered. 15 Così Agar partorì un figlio ad Abramo; e Abramo chiamò il figlio, che Agar gli aveva partorito, col nome di Ismaele. 16 Abramo aveva ottantasei anni, quando Agar partorì Ismaele ad Abramo.

Dio rinnova il suo patto con Abramo
17:1 Quando Abramo ebbe novantanove anni, l'Eterno gli apparve e gli disse: «Io sono il Dio onnipotente; cammina alla mia presenza, e sii integro; 2 e io stabilirò il mio patto fra me e te e ti moltiplicherò grandemente». 3 Allora Abramo si prostrò con la faccia a terra e DIO gli parlò, dicendo: 4 «Quanto a me, ecco io faccio con te un patto: tu diventerai padre di una moltitudine di nazioni. 5 E non sarai più chiamato Abramo, ma il tuo nome sarà Abrahamo, poiché io ti faccio padre di una moltitudine di nazioni. 6 Ti renderò grandemente fruttifero. Quindi ti farò divenire nazioni e da te usciranno dei re. 7 E stabilirò il mio patto fra me e te, e i tuoi discendenti dopo di te, di generazione in generazione; sarà un patto eterno, impegnandomi ad essere il DIO tuo e della tua discendenza dopo di te. 8 E a te, e alla tua discendenza dopo di te, darò il paese dove abiti come straniero: tutto il paese di Canaan, in proprietà per sempre; e sarò il loro DIO».

La controparte umana del patto: la circoncisione
9 Poi DIO disse ad Abrahamo: «Da parte tua, tu osserverai il mio patto, tu e la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione. 10 Questo è il mio patto che voi osserverete, fra me e voi, e la tua discendenza dopo di te: ogni maschio fra voi sarà circonciso. 11 E sarete circoncisi nella carne del vostro prepuzio; e questo sarà un segno del patto fra me e voi. 12 All'età di otto giorni, ogni maschio fra voi sarà circonciso, di generazione in generazione, tanto quello nato in casa, come quello comprato con denaro da qualunque straniero che non sia della tua discendenza. 13 Sì, tanto chi è nato in casa tua come chi è comprato con denaro dovrà essere circonciso; e il mio patto nella vostra carne sarà un patto eterno. 14 E il maschio incirconciso, che non è stato circonciso nella carne del suo prepuzio, sarà tagliato fuori dal suo popolo, perché ha violato il mio patto».

Dio promette ad Abramo e a Sara un figlio
15 Poi DIO disse ad Abrahamo: «Quanto a Sarai tua moglie, non la chiamare più Sarai, ma il suo nome sarà Sara. 16 E io la benedirò e da lei ti darò pure un figlio; sì, io la benedirò ed ella diventerà nazioni; re di popoli usciranno da lei». 17 Allora Abrahamo si prostrò con la faccia a terra e rise; e disse in cuor suo: «Nascerà forse un figlio a un uomo di cento anni? E partorirà Sara che ha novant'anni?». 18 Quindi Abrahamo disse a DIO: «Deh, possa Ismaele vivere davanti a te!». 19 Ma DIO rispose: «No, ma Sara tua moglie ti partorirà un figlio, e tu lo chiamerai Isacco; e io stabilirò il mio patto con lui, come un patto eterno con la sua discendenza dopo di lui. 20 Quanto a Ismaele, io ti ho esaudito. Ecco io lo benedirò, lo renderò fruttifero e lo moltiplicherò grandemente. Egli diventerà padre di dodici principi, e io farò di lui una grande nazione. 21 Ma il mio patto lo stabilirò con Isacco che Sara ti partorirà in questo tempo, l'anno prossimo». 22 Quando ebbe finito di parlare con lui, DIO lasciò Abrahamo, levandosi in alto. 23 Allora Abrahamo prese Ismaele suo figlio, tutti quelli nati in casa sua e tutti quelli comprati col suo denaro, tutti i maschi fra la gente della casa di Abrahamo e, in quello stesso giorno, circoncise la carne del loro prepuzio, come DIO gli aveva detto di fare. 24 Or Abrahamo aveva novantanove anni quando fu circonciso nella carne del suo prepuzio. 25 E Ismaele suo figlio aveva tredici anni quando fu circonciso nella carne del suo prepuzio. 26 In quello stesso giorno furono circoncisi Abrahamo e Ismaele suo figlio. 27 E tutti gli uomini della sua casa, tanto quelli nati in casa come quelli comprati con denaro dagli stranieri, furono circoncisi con lui.

L'Eterno e altri due angeli visitano Abrahamo
18:1 L'Eterno apparve ad Abrahamo alle querce di Mamre, mentre egli sedeva all'ingresso della tenda durante il caldo del giorno. 2 Abrahamo alzò gli occhi ed ecco, tre uomini stavano in piedi accanto a lui. Appena li vide, corse loro incontro dall'ingresso della tenda, si prostrò fino a terra e disse: 3 «Signor mio, se ho trovato grazia davanti a te, ti prego non passare senza fermarti dal tuo servo! 4 Deh, lasciate che si porti un po' d'acqua, affinché possiate lavarvi i piedi, e riposatevi sotto questo albero. 5 Io andrò a prendere un pezzo di pane, così potrete rinfrancare il vostro cuore; poi proseguirete il vostro cammino, perché per questo siete passati dal vostro servo». Quelli dissero: «Fa' come hai detto». 6 Allora Abrahamo andò in fretta nella tenda, da Sara, e le disse: «Presto, prendi tre misure di fior di farina, impastala e fanne delle focacce». 7 Poi Abrahamo corse all'armento, scelse un vitello tenero e buono, lo diede a un servo, e si affrettò a prepararlo. 8 Prese poi della cagliata, del latte e il vitello che aveva preparato, e li pose davanti a loro; mentre essi mangiavano, egli rimase in piedi accanto a loro, sotto l'albero.

L'Eterno rinnova ad Abrahamo e a Sara la promessa di un figlio
9 Poi essi gli dissero: «Dov'è Sara tua moglie?». Abrahamo rispose: «È là nella tenda». 10 Ed egli disse: «Tornerò certamente da te l'anno prossimo a questo tempo; ed ecco, Sara tua moglie avrà un figlio». E Sara ascoltava all'ingresso della tenda, che era dietro di lui. 11 Or Abrahamo e Sara erano vecchi, di età avanzata, e Sara non aveva più i ricorsi ordinari delle donne. 12 Perciò Sara rise dentro di sé, dicendo: «Vecchia come sono, avrei io tali piaceri, dato che il mio stesso signore è vecchio?». 13 E l'Eterno disse ad Abrahamo: «Perché mai ha riso Sara dicendo: "Partorirò io per davvero, vecchia come sono?". 14 Vi è forse qualcosa che sia troppo difficile per l'Eterno? Al tempo fissato, fra un anno, ritornerò da te, e Sara avrà un figlio». 15 Allora Sara negò, dicendo: «Non ho riso», perché ebbe paura. Ma egli disse: «Invece, hai riso!».

L'Eterno rivela la distruzione di Sodoma ad Abrahamo. Sua intercessione
16 Poi quegli uomini si alzarono di là e volsero gli sguardi verso Sodoma; e Abrahamo camminava con loro per accomiatarli. 17 E l'Eterno disse: «Celerò io ad Abrahamo quello che sto per fare, 18 poiché Abrahamo deve diventare una nazione grande e potente e in lui saranno benedette tutte le nazioni della terra? 19 Io infatti l'ho scelto, perché ordini ai suoi figli e alla sua casa dopo di lui di seguire la via dell'Eterno, mettendo in pratica la giustizia e l'equità, perché l'Eterno possa compiere per Abrahamo ciò che gli ha promesso». 20 E l'Eterno disse: «Siccome il grido che sale da Sodoma e Gomorra è grande e siccome il loro peccato è molto grave, 21 io scenderò per vedere se hanno veramente fatto secondo il grido che è giunto a me; in caso contrario, lo saprò». 22 Poi quegli uomini si allontanarono di là e si avviarono verso Sodoma; ma Abrahamo rimase ancora davanti all'Eterno. 23 Allora Abrahamo si avvicinò e disse: «Farai perire il giusto insieme con l'empio? 24 Ammesso che ci siano cinquanta giusti nella città, distruggeresti tu il luogo e non lo risparmieresti per amore dei cinquanta giusti che si trovano nel suo mezzo? 25 Lungi da te il fare tale cosa: far morire il giusto con l'empio, cosicché il giusto sia trattato come l'empio; lungi da te! Il giudice di tutta la terra non farà egli giustizia?». 26 L'Eterno disse: «Se trovo nella città di Sodoma cinquanta giusti, io risparmierò l'intero luogo per amor loro». 27 Allora Abrahamo riprese e disse: «Ecco, prendo l'ardire di parlare al Signore, benché io non sia che polvere e cenere. 28 Ammesso che a quei cinquanta giusti ne manchino cinque, distruggeresti tu l'intera città per cinque di meno?». L'Eterno rispose: «Se ve ne trovo quarantacinque, non la distruggerò». 29 Abrahamo continuò a parlargli e disse: «Ammesso che in città se ne trovino quaranta?». E l'Eterno: «Non lo farò, per amor dei quaranta». 30 Allora Abrahamo disse: «Deh, non si adiri il Signore, ed io parlerò. Ammesso che in città se ne trovino trenta?». L'Eterno rispose: «Non lo farò se ve ne trovo trenta». 31 E Abrahamo disse: «Ecco, prendo l'ardire di parlare al Signore. Ammesso che in città se ne trovino venti?». L'Eterno rispose: «Non la distruggerò, per amor dei venti». 32 E Abrahamo disse: «Deh, non si adiri il Signore e io parlerò ancora questa volta soltanto. Ammesso che in città se ne trovino dieci?». L'Eterno rispose: «Non la distruggerò per amore dei dieci». 33 Come l'Eterno ebbe finito di parlare ad Abrahamo, se ne andò. E Abrahamo tornò alla sua dimora.

Lot riceve degli angeli in casa
19:1 Or i due angeli giunsero a Sodoma verso sera, mentre Lot era seduto alla porta di Sodoma; come li vide egli si alzò per andar loro incontro e si prostrò con la faccia a terra, 2 e disse: «Miei signori, vi prego, venite in casa del vostro servo, passatevi la notte e lavatevi i piedi; poi domattina potrete alzarvi presto e continuare il vostro cammino». Essi risposero: «No; passeremo la notte sulla piazza». 3 Ma egli insistette così tanto che vennero da lui ed entrarono in casa sua. Quindi egli preparò loro un banchetto e cosse dei pani senza lievito, ed essi mangiarono. 4 Ma prima che andassero a coricarsi, gli uomini della città, gli uomini di Sodoma, circondarono la casa, giovani e vecchi, l'intera popolazione venuta da ogni dove; 5 chiamarono Lot e gli dissero: «Dove sono gli uomini che sono venuti da te questa notte? Portaceli fuori, affinché li possiamo conoscere!». 6 Lot uscì verso di loro davanti alla porta di casa, chiuse la porta dietro di sé e disse: 7 «Deh, fratelli miei, non comportatevi in modo così malvagio! 8 Sentite, io ho due figlie che non hanno conosciuto uomo; deh, lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi pare; ma non fate nulla a questi uomini, perché essi sono entrati sotto la protezione del mio tetto». 9 Ma essi dissero: «Fatti in là!». Poi continuarono: «Costui è venuto qui come straniero, e vuol far da giudice! Ora faremo a te peggio che a quelli!». E, spingendo Lot con violenza si avvicinarono per sfondare la porta. 10 Ma quegli uomini allungarono le loro mani e tirarono Lot in casa con loro, e chiusero la porta. 11 Colpirono quindi di cecità la gente che era alla porta della casa, dal più piccolo al più grande, cosicché si stancarono nel tentativo di trovare la porta.

Distruzione di Sodoma
12 Allora quegli uomini dissero a Lot: «Chi altro hai tu qui? Fa' uscire da questo luogo i tuoi generi, i tuoi figli e le tue figlie, e chiunque tu abbia in città, 13 poiché noi stiamo per distruggere questo luogo, perché il grido dei suoi abitanti è grande davanti all'Eterno e l'Eterno ci ha mandati a distruggerlo». 14 Allora Lot uscì e parlò ai suoi generi che avevano sposato le sue figlie, e disse: «Levatevi, uscite da questo luogo, perché l'Eterno sta per distruggere la città». Ma ai generi parve che egli volesse scherzare. 15 Come spuntò l'alba, gli angeli sollecitarono Lot, dicendo: «Levati, prendi tua moglie e le tue figlie che si trovano qui, affinché tu non perisca nel castigo di questa città». 16 Ma siccome egli si indugiava, quegli uomini presero per mano lui, sua moglie e le sue due figlie, perché l'Eterno aveva avuto misericordia di lui, lo fecero uscire e lo condussero in salvo fuori della città. 17 Come essi li conducevano fuori uno di loro disse: «Fuggi per salvare la tua vita! Non guardare indietro e non ti fermare in alcun luogo della pianura; salvati al monte che tu non abbia a perire!». 18 Ma Lot rispose loro: «No, mio signore! 19 Ecco, il tuo servo ha trovato grazia agli occhi tuoi e tu hai usato grande misericordia verso di me, salvandomi la vita; ma io non riuscirò a raggiungere il monte prima che il disastro mi sopraggiunga ed io perisca. 20 Ecco, questa città è abbastanza vicina per potervi arrivare, ed è piccola. Deh, lascia che io fugga là (non è essa piccola?), e così avrò salva la vita». 21 L'angelo gli disse: «Ecco, io ti concedo anche questa richiesta: di non distruggere la città, di cui hai parlato. 22 Affrettati, fuggi là, perché io non posso fare nulla finché tu vi sia giunto». Perciò quella città fu chiamata Tsoar. 23 Il sole si levava sulla terra quando Lot arrivò a Tsoar. 24 Allora l'Eterno fece piovere dal cielo su Sodoma e Gomorra zolfo e fuoco, da parte dell'Eterno. 25 Così egli distrusse quelle città, tutta la pianura, tutti gli abitanti della città e quanto cresceva sul suolo. 26 Ma la moglie di Lot si volse a guardare indietro e diventò una statua di sale. 27 Abrahamo si levò al mattino presto e andò al luogo dove si era fermato davanti all'Eterno; 28 poi guardò verso Sodoma e Gomorra e verso tutta la regione della pianura, ed ecco vide un fumo che si levava dalla terra, come il fumo di una fornace. 29 Così avvenne che, quando DIO distrusse la città della pianura, DIO si ricordò di Abrahamo e fece allontanare Lot di mezzo al disastro, quando distrusse le città dove Lot aveva dimorato.

Origine di Moab e di Ammon
30 Poi Lot uscì da Tsoar e andò ad abitare sul monte insieme con le sue due figlie, perché aveva paura di stare a Tsoar; e si stabilì in una caverna con le sue due figlie. 31 Or la maggiore disse alla minore: «Nostro padre è vecchio, e non vi è più alcun uomo nel paese che possa unirsi a noi, come si usa su tutta la terra. 32 Vieni, facciamo bere del vino a nostro padre e corichiamoci con lui; così potremo assicurare una discendenza a nostro padre». 33 Così quella stessa notte fecero bere del vino al loro padre; e la maggiore entrò e si coricò con suo padre: ed egli non si accorse né quando ella si coricò né quando si levò. 34 All'indomani la maggiore disse alla minore: «Ecco, la notte scorsa io mi sono coricata con mio padre; facciamogli bere del vino anche questa notte; poi tu entra e coricati con lui, affinché possiamo assicurare una discendenza a nostro padre». 35 Anche quella notte fecero bere del vino al loro padre, e la minore andò a coricarsi con lui; ed egli non si accorse né quando ella si coricò né quando si levò. 36 Così le due figlie di Lot rimasero incinte per mezzo del loro padre. 37 La maggiore diede alla luce un figlio, al quale pose nome Moab. Questi è il padre dei Moabiti, che sussistono fino al giorno d'oggi. 38 Anche la minore partorì un figlio, al quale pose nome Ben-Ammi. Questi è il padre degli Ammoniti, che sussistono fino al giorno d'oggi.

Abrahamo e Abimelek
20:1 Abrahamo si spostò di là andando verso il Neghev, e dimorò fra Kadesh e Shur, poi si stabilì a Gherar. 2 Ora Abrahamo diceva di Sara sua moglie: «È mia sorella». Così Abimelek re di Gherar, mandò a prendere Sara. 3 Ma DIO venne da Abimelek in un sogno di notte, e gli disse: «Ecco, tu stai per morire, a motivo della donna che hai preso, perché ella è sposata». 4 Abimelek però non si era accostato a lei, e disse: «Signore, faresti tu perire una nazione, anche quando fosse giusta? 5 Non mi ha egli detto: "È mia sorella", e lei stessa ha detto: "È mio fratello"? Ho fatto questo nell'integrità del mio cuore e con mani innocenti». 6 E DIO gli disse nel sogno: «Sì, lo so che hai fatto questo nell'integrità del tuo cuore e ti ho quindi impedito dal peccare contro di me; per questo non ti ho permesso di toccarla. 7 Ora dunque restituisci la moglie di quest'uomo, perché è un profeta; ed egli pregherà per te e tu vivrai. Ma se non la restituisci, sappi per certo che tu morrai, tu e tutti i tuoi». 8 Così Abimelek si alzò il mattino presto, chiamò tutti i suoi servi e raccontò loro tutte queste cose. E quegli uomini furono presi da grande paura. 9 Poi Abimelek chiamò Abrahamo e gli disse: «Che ci hai fatto? E che cosa ho io fatto contro di te, per aver fatto venire su di me e sul mio regno un peccato così grande? Tu mi hai fatto cose che non si dovevano fare». 10 Poi Abimelek disse ad Abrahamo: «Che cosa pensavi di fare agendo in questo modo?». 11 Abrahamo rispose: «L'ho fatto, perché dicevo fra me: "Certo, in questo luogo non c'è timor di DIO; e mi uccideranno a causa di mia moglie". 12 Inoltre ella è veramente mia sorella, figlia di mio padre, ma non figlia di mia madre; ed è poi divenuta mia moglie. 13 Ora quando DIO mi fece errare lontano dalla casa di mio padre, io le dissi: "Questo è il favore che mi farai; dovunque andremo, dirai di me: È mio fratello"». 14 Allora Abimelek prese pecore, buoi, servi e serve, e li diede ad Abrahamo; e gli restituì sua moglie Sara. 15 Poi Abimelek disse: «Ecco, il mio paese ti sta davanti; dimora dovunque ti piace». 16 E a Sara disse: «Ecco, io ho dato a tuo fratello mille pezzi d'argento; questo servirà per coprire l'offesa fatta a te davanti a tutti quelli che sono con te; così sei giustificata davanti a tutti». 17 Allora Abrahamo pregò DIO, e DIO guarì Abimelek, sua moglie e le sue serve, ed esse poterono partorire. 18 Poiché l'Eterno aveva del tutto resa sterile l'intera casa di Abimelek, a motivo di Sara moglie di Abrahamo.

Nascita di Isacco
21:1 L'Eterno visitò Sara come aveva detto; e l'Eterno fece a Sara come aveva promesso. 2 E Sara concepì e partorì un figlio ad Abrahamo nella sua vecchiaia, al tempo stabilito, che DIO gli aveva detto. 3 E Abrahamo pose nome Isacco al figlio che gli era nato, e che Sara gli aveva partorito. 4 Poi Abrahamo circoncise suo figlio Isacco all'età di otto giorni, come DIO gli aveva comandato. 5 Or Abrahamo aveva cento anni, quando gli nacque suo figlio Isacco. 6 E Sara disse: «DIO mi ha dato di che ridere; chiunque lo udrà riderà con me». 7 E disse pure: «Chi avrebbe mai detto ad Abrahamo che Sara allatterebbe figli? Poiché io gli ho partorito un figlio nella sua vecchiaia».

Agar scacciata da Sara ma soccorsa da Dio
8 Il bambino dunque crebbe e fu svezzato; e nel giorno che Isacco fu svezzato Abrahamo fece un gran convito. 9 Ora Sara vide che il figlio partorito ad Abrahamo da Agar, l'egiziana, rideva. 10 Allora ella disse ad Abrahamo: «Scaccia questa serva e suo figlio, perché il figlio di questa serva non dev'essere erede con mio figlio, con Isacco». 11 La cosa dispiacque grandemente ad Abrahamo, a motivo di suo figlio. 12 Ma DIO disse ad Abrahamo: «Non essere addolorato a motivo del ragazzo e della tua serva; dà ascolto a tutto quello che Sara ti dice, perché uscirà da Isacco la discendenza che porterà il tuo nome. 13 Ma anche del figlio di questa serva io farò una nazione, perché è tua discendenza». 14 Abrahamo si levò al mattino presto, prese del pane e un otre d'acqua e li diede ad Agar; mise tutto sulle sue spalle e la mandò via assieme al fanciullo. Così ella partì e andò errando per il deserto di Beer-Sceba. 15 Quando l'acqua dell'otre finì, ella mise il fanciullo sotto un cespuglio. 16 E andò a sedersi di fronte a lui, alla distanza di un tiro d'arco, perché diceva: «Non voglio vedere il fanciullo morire!». Così ella si sedette di fronte a lui e alzò la voce e pianse. 17 E DIO udì la voce del ragazzo; e l'angelo di DIO chiamò Agar dal cielo e le disse: «Che hai, Agar? Non temere, perché DIO ha udito la voce del ragazzo là dove si trova. 18 Levati, solleva il ragazzo e tienilo forte con la tua mano, perché io farò di lui una grande nazione». 19 Allora DIO le aperse gli occhi ed ella vide un pozzo d'acqua; così andò a riempire d'acqua l'otre e diede da bere al ragazzo. 20 E DIO fu col ragazzo; ed egli crebbe, abitò nel deserto e divenne un tiratore d'arco. 21 Egli abitò nel deserto di Paran e sua madre gli prese una moglie dal paese d'Egitto.

Alleanza fra Abrahamo e Abimelek a Beer-Sceba
22 In quel tempo Abimelek, assieme a Pikol, capo del suo esercito, parlò ad Abrahamo, dicendo: «DIO è con te in tutto quello che fai; 23 or dunque giurami qui nel nome di Dio, che tu non ingannerai né me né i miei figli né i miei nipoti, ma che userai verso di me e verso il paese dove hai soggiornato come forestiero la stessa benevolenza che io ho usato verso di te». 24 Abrahamo rispose: «Lo giuro». 25 Poi Abrahamo rimproverò Abimelek a motivo di un pozzo d'acqua, di cui i servi di Abimelek si erano impadroniti. 26 Abimelek disse: «Io non so chi abbia fatto questo; tu stesso non me lo hai fatto sapere e io non ne ho sentito parlare che oggi». 27 Allora Abrahamo prese pecore e buoi e li diede ad Abimelek; e i due fecero alleanza. 28 Poi Abrahamo mise da parte sette agnelle del gregge. 29 E Abimelek disse ad Abrahamo: «Che vogliono dire queste sette agnelle che tu hai messo da parte?». 30 Abrahamo rispose: «Tu accetterai dalla mia mano queste sette agnelle, perché ciò mi serva da testimonianza che io ho scavato questo pozzo». 31 Perciò egli chiamò quel luogo Beer-Sceba, perché là avevano fatto ambedue giuramento. 32 Così fecero alleanza a Beer-Sceba. Poi Abimelek e Pikol, capo del suo esercito, si alzarono e se ne tornarono nel paese dei Filistei. 33 Poi Abrahamo piantò un tamarisco a Beer-Sceba e là invocò il nome dell'Eterno, il Dio d'eternità. 34 E Abrahamo soggiornò come forestiero molto tempo nel paese dei Filistei.

La fede di Abrahamo messa alla prova
22:1 Dopo queste cose DIO mise alla prova Abrahamo e gli disse: «Abrahamo!». Egli rispose: «Eccomi». 2 E DIO disse: «Prendi ora tuo figlio, il tuo unico figlio, colui che tu ami, Isacco, va' nel paese di Moriah e là offrilo in olocausto sopra uno dei monti che io ti dirò». 3 Così Abrahamo si alzò al mattino presto, mise il basto al suo asino, prese con sé due dei suoi servi e Isacco suo figlio e spaccò della legna per l'olocausto; poi partì per andare al luogo che DIO gli aveva detto. 4 Il terzo giorno Abrahamo alzò gli occhi e vide da lontano il luogo. 5 Allora Abrahamo disse ai suoi servi: «Rimanete qui con l'asino; io e il ragazzo andremo fin là e adoreremo; poi ritorneremo da voi». 6 Così Abrahamo prese la legna per l'olocausto e la caricò su Isacco suo figlio; poi prese in mano sua il fuoco e il coltello e s'incamminarono tutt'e due insieme. 7 E Isacco parlò a suo padre Abrahamo e disse: «Padre mio!». Abrahamo rispose: «Eccomi, figlio mio». E Isacco disse: «Ecco il fuoco e la legna; ma dov'è l'agnello per l'olocausto?». 8 Abrahamo rispose: «Figlio mio, DIO provvederà egli stesso l'agnello per l'olocausto». E proseguirono tutt'e due insieme. 9 Così giunsero al luogo che DIO gli aveva indicato, e là Abrahamo edificò l'altare e vi accomodò la legna; poi legò Isacco suo figlio e lo depose sull'altare sopra la legna. 10 Abrahamo quindi stese la mano e prese il coltello per uccidere suo figlio. 11 Ma l'Angelo dell'Eterno lo chiamò dal cielo e disse: «Abrahamo, Abrahamo!». Egli rispose: «Eccomi». 12 L'Angelo disse: «Non stendere la tua mano contro il ragazzo e non gli fare alcun male; ora infatti so che tu temi Dio, poiché non mi hai rifiutato tuo figlio, l'unico tuo figlio». 13 Allora Abrahamo alzò gli occhi e guardò; ed ecco dietro di lui un montone, preso per le corna in un cespuglio. Così Abrahamo andò, prese il montone e l'offerse in olocausto invece di suo figlio. 14 E Abrahamo chiamò quel luogo Jehovah Jireh. Per questo si dice fino al giorno d'oggi: «Al monte dell'Eterno sarà provveduto». 15 L'Angelo dell'Eterno chiamò dal cielo Abrahamo una seconda volta e disse: 16 «Io giuro per me stesso, dice l'Eterno, poiché tu hai fatto questo e non hai risparmiato tuo figlio, l'unico tuo figlio, 17 io certo ti benedirò grandemente e moltiplicherò la tua discendenza come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; e la tua discendenza possederà la porta dei suoi nemici. 18 E tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua discendenza, perché tu hai ubbidito alla mia voce». 19 Poi Abrahamo tornò dai suoi servi; essi si alzarono e andarono insieme a Beer-Sceba. E Abrahamo dimorò a Beer-Sceba.

Discendenza di Nahor e nascita di Rebecca
20 Dopo queste cose fu riferito ad Abrahamo questo: «Ecco, Milkah ha partorito anch'ella dei figli a Nahor, tuo fratello: 21 Uz, suo primogenito, Buz suo fratello, Kemuel padre di Aram, 22 Kesed, Hazo, Pildash, Jidlaf e Bethuel». 23 E Bethuel generò Rebecca. Questi otto figli Milkah partorì a Nahor, fratello di Abrahamo. 24 La sua concubina, che si chiamava Reumah, partorì anch'ella Tebah, Gaham, Tahash e Maakah.

Morte e sepoltura di Sara
23:1 Ora Sara visse centoventisette anni. Questi furono gli anni della vita di Sara. 2 E Sara morì a Kirjath-Arba, (che è Hebron), nel paese di Canaan; e Abrahamo entrò a far lutto per Sara e a piangerla. 3 Poi Abrahamo si alzò dalla presenza del suo morto e parlò ai figli di Heth, dicendo: 4 «Io sono straniero e avventizio fra voi; datemi la proprietà di un sepolcro fra voi, affinché possa seppellire il mio morto e togliermelo davanti agli occhi». 5 E i figli di Heth risposero ad Abrahamo dicendogli: 6 «Ascoltaci, o mio signore! Tu sei fra noi un principe di DIO; seppellisci il tuo morto nel migliore dei nostri sepolcri; nessuno di noi ti rifiuterà il suo sepolcro perché tu vi possa seppellire il tuo morto». 7 Allora Abrahamo si alzò, s'inchinò davanti al popolo del paese, davanti ai figli di Heth, 8 e parlò loro dicendo: «Se piace a voi che io seppellisca il mio morto togliendolo davanti ai miei occhi, ascoltatemi. Intercedete per me presso Efron figlio di Zohar, 9 perché mi ceda la sua caverna di Makpelah, che gli appartiene e che è all'estremità del suo campo; me la ceda in proprietà per l'intero suo prezzo, come luogo di sepoltura fra voi». 10 Ora Efron si trovava in mezzo ai figli di Heth; ed Efron, lo Hitteo, rispose ad Abrahamo in presenza dei figli di Heth, di tutti quelli che entravano per la porta della sua città, dicendo: 11 «No, mio signore, ascoltami! Io ti dono il campo e ti dono la spelonca che vi si trova; te la dono in presenza dei figli del mio popolo; te ne faccio un dono. Seppellisci il tuo morto». 12 Allora Abrahamo s'inchinò davanti al popolo del paese, 13 e parlò a Efron in presenza del popolo del paese dicendo: «Ascoltami, ti prego! Io ti darò il prezzo del campo; accettalo da me, così io vi potrò seppellire il mio morto». 14 Efron rispose ad Abrahamo, dicendogli: 15 «Signor mio, ascoltami! Il terreno vale quattrocento sicli d'argento. Che cos'è questo fra me e te? Seppellisci dunque il tuo morto». 16 Allora Abrahamo diede ascolto a Efron; e Abrahamo pesò a Efron il prezzo che egli aveva detto in presenza dei figli di Heth: quattrocento sicli d'argento, moneta corrente tra i mercanti. 17 Così il campo di Efron che si trovava a Makpelah di fronte a Mamre, il campo con la caverna che vi era e tutti gli alberi che erano nel campo e in tutti i confini all'intorno, 18 passarono in proprietà di Abrahamo, alla presenza dei figli di Heth e di tutti quelli che entravano per la porta della città di Efron. 19 Dopo questo, Abrahamo seppellì Sara sua moglie nella caverna del campo di Makpelah di fronte a Mamre, (che è Hebron), nel paese di Canaan. 20 Così il campo e la caverna che vi si trova furono trasferiti dai figli di Heth in proprietà ad Abrahamo, come luogo di sepoltura.

Abrahamo manda Eliezer in Mesopotamia a cercare moglie per Isacco
24:1 Abrahamo era ormai vecchio e di età avanzata; e l'Eterno aveva benedetto Abrahamo in ogni cosa. 2 E Abrahamo disse al servo più anziano di casa sua che aveva il governo su tutti i suoi beni: «Deh, metti la tua mano sotto la mia coscia; 3 e io ti farò giurare per l'Eterno, il DIO dei cieli e il DIO della terra, che tu non prenderai per moglie a mio figlio alcuna delle figlie dei Cananei, in mezzo ai quali io dimoro; 4 ma andrai al mio paese e al mio parentado a prendere una moglie per mio figlio, per Isacco». 5 Il servo gli rispose: «Forse quella donna non sarà disposta a seguirmi in questo paese; dovrò io allora riportare tuo figlio nel paese da cui tu sei uscito?». 6 Allora Abrahamo gli disse: «Guardati dal riportare là mio figlio! 7 L'Eterno, il DIO dei cieli, che mi trasse dalla casa di mio padre e dal mio paese natìo, e mi parlò e mi giurò dicendo: "Io darò questo paese alla tua discendenza", egli manderà il suo angelo davanti a te, e tu prenderai di là una moglie per mio figlio. 8 E se la donna non sarà disposta a seguirti, allora sarai sciolto da questo giuramento a me fatto; soltanto non riportare là mio figlio». 9 Così il servo pose la mano sotto la coscia di Abrahamo suo signore e fece a lui giuramento in merito a questo problema.

Incontro del servo con Rebecca
10 Poi il servo prese dieci cammelli fra i cammelli del suo signore e partì, portando con sé ogni sorta di beni del suo signore. Egli si mise in viaggio e andò in Mesopotamia, alla città di Nahor. 11 E fece inginocchiare i cammelli fuori della città presso un pozzo d'acqua, verso sera, all'ora in cui le donne escono ad attingere acqua, e disse: 12 «O Eterno, DIO del mio signore Abrahamo, ti prego, fa' che quest'oggi possa fare un felice incontro, e usa benignità verso Abrahamo mio signore! 13 Ecco, io sto presso questa fonte d'acqua, mentre le figlie degli abitanti della città escono ad attingere acqua. 14 Fa' che la fanciulla alla quale dirò: "Deh, abbassa la tua brocca perché io beva", e che mi risponderà: "Bevi, e darò da bere anche ai tuoi cammelli", sia quella che tu hai destinata al tuo servo Isacco. Da questo comprenderò che tu hai usato benignità verso il mio signore». 15 Egli non aveva ancora finito di parlare, quando ecco uscire con la sua brocca sulla spalla Rebecca, figlia di Bethuel, figlio di Milkah, moglie di Nahor, fratello di Abrahamo. 16 La fanciulla era molto bella d'aspetto, vergine, e nessun uomo l'aveva mai conosciuta. Ella scese alla fonte, riempì la sua brocca, e risalì. 17 Allora il servo le corse incontro e le disse: «Deh, lasciami bere un po' d'acqua dalla tua brocca». 18 Ella rispose: «Bevi, signor mio»; poi si affrettò a calare la brocca sulla mano, e gli diede da bere. 19 Come ebbe finito di dargli da bere, disse: «Attingerò acqua anche per i tuoi cammelli, finché abbiano bevuto a sufficienza». 20 In fretta vuotò la sua brocca nell'abbeveratoio, corse di nuovo alla fonte ad attingere acqua e ne attinse per tutti i cammelli di lui. 21 Intanto quell'uomo la contemplava in silenzio, per sapere se l'Eterno avesse o no fatto prosperare il suo viaggio. 22 Quando i cammelli ebbero finito di bere, l'uomo prese un anello d'oro per il naso del peso di mezzo siclo e due braccialetti del peso di dieci sicli d'oro per i polsi di lei, e disse: 23 «Di chi sei figlia? Dimmelo, per favore. C'è posto per noi in casa di tuo padre per passare la notte?». 24 Ella rispose: «Io sono figlia di Bethuel figlio di Milkah, che ella partorì a Nahor». 25 E aggiunse: «Da noi c'è strame e foraggio in quantità e anche posto per passare la notte». 26 Allora l'uomo s'inchinò, adorò l'Eterno e disse: 27 «Benedetto l'Eterno, il DIO di Abrahamo mio signore, che non ha cessato di usare la sua benignità e fedeltà verso il mio signore! Quanto a me, nel viaggio, l'Eterno mi ha guidato alla casa dei fratelli del mio signore». 28 E la fanciulla corse a raccontare queste cose a casa di sua madre.

Il servo ricevuto da Labano e da Betuel
29 Or Rebecca aveva un fratello chiamato Labano. E Labano corse fuori da quell'uomo alla fonte. 30 Come egli vide l'anello al naso e i braccialetti ai polsi di sua sorella e udì le parole di Rebecca sua sorella che diceva: «Così mi ha parlato quell'uomo», venne da quell'uomo, ed ecco che se ne stava presso ai cammelli, vicino alla fonte. 31 E disse: «Entra, benedetto dall'Eterno! Perché stai fuori? Io ho preparato la casa e un luogo per i cammelli». 32 L'uomo entrò in casa, e Labano scaricò i cammelli, diede strame e foraggio ai cammelli e portò acqua per lavare i piedi di lui e i piedi degli uomini che erano con lui. 33 Poi gli fu posto davanti da mangiare; ma egli disse: «Non mangerò finché non abbia fatto la mia ambasciata». L'altro disse: «Parla». 34 Allora egli disse: «Io sono servo di Abrahamo. 35 L'Eterno ha benedetto abbondantemente il mio signore, che è divenuto grande; gli ha dato pecore e buoi, argento e oro, servi e serve, cammelli e asini. 36 Or Sara, moglie del mio signore, ha partorito nella sua vecchiaia un figlio al mio padrone, che ha dato a lui tutto ciò che possiede. 37 E il mio signore mi ha fatto giurare, dicendo: "Non prenderai per mio figlio una moglie tra i figli dei Cananei, nel paese dei quali dimoro; 38 ma andrai alla casa di mio padre e al mio parentado e prenderai una moglie per mio figlio". 39 Allora io dissi al mio padrone: "Può darsi che la donna non mi voglia seguire". 40 Ma egli rispose: "L'Eterno, davanti al quale ho camminato, manderà il suo angelo con te e farà prosperare il tuo viaggio, e tu prenderai per mio figlio una moglie dal mio parentado e dalla casa di mio padre. 41 Sarai sciolto dal giuramento fattomi, quando sarai andato dal mio parentado; se poi non vorranno dartela, allora sarai sciolto dal giuramento fattomi". 42 Oggi sono arrivato alla fonte e ho detto: "O Eterno, DIO del mio signore Abrahamo, se così ti piace, ti prego di far prosperare il viaggio che ho intrapreso; 43 ecco, io mi fermo presso la fonte d'acqua; fa' che la fanciulla che uscirà ad attingere acqua e alla quale dirò: "Deh, lasciami bere un po' d'acqua dalla tua brocca", 44 e che mi dirà: "Bevi pure e ne attingerò anche per i tuoi cammelli", sia la moglie che l'Eterno ha destinato al figlio del mio signore. 45 Prima che io avessi finito di parlare in cuor mio, ecco uscir fuori Rebecca con la sua brocca sulla spalla; ella scese alla fonte e attinse acqua. Allora io le dissi: 46 "Deh, lasciami bere!". Ed ella si affrettò a calare la brocca dalla spalla e rispose: "Bevi, e darò da bere anche ai tuoi cammelli". Così bevvi io, ed ella diede pure da bere ai cammelli. 47 Allora la interrogai e le dissi: "Di chi sei figlia?". Ella rispose: "Sono figlia di Bethuel, figlio di Nahor, che Milkah gli partorì". Così io le misi l'anello al naso e i braccialetti ai polsi. 48 Poi mi inchinai, adorai l'Eterno e benedissi l'Eterno, il DIO di Abrahamo mio signore, che mi ha condotto per la giusta via a prendere per suo figlio la figlia del fratello del mio signore. 49 E ora, se volete usare benevolenza e fedeltà verso il mio signore, ditemelo; se no, ditemelo lo stesso e io mi volgerò a destra o a sinistra». 50 Allora Labano e Bethuel risposero e dissero: «La cosa procede dall'Eterno; noi non possiamo parlarti né in bene né in male. 51 Ecco, Rebecca è qui davanti a te, prendila, va', e divenga ella la moglie del figlio del tuo signore, come l'Eterno ha detto». 52 Quando il servo di Abrahamo udì le loro parole, si prostrò a terra davanti all'Eterno. 53 Il servo trasse fuori oggetti d'argento e oggetti d'oro e vesti e li diede a Rebecca; e donò pure delle cose preziose al fratello e alla madre di lei. 54 Poi mangiarono e bevvero, egli e gli uomini che erano con lui, e si fermarono per la notte. Alzatisi al mattino, il servo disse: «Lasciatemi tornare dal mio signore». 55 Il fratello e la madre di Rebecca dissero: «Lascia che la fanciulla rimanga alcuni giorni con noi, almeno una diecina; poi se ne può andare». 56 Ma egli rispose loro: «Non mi trattenete, perché l'Eterno ha fatto prosperare il mio viaggio; lasciatemi partire, affinché io me ne torni dal mio signore». 57 Allora essi dissero: «Chiamiamo la fanciulla e chiediamo a lei stessa». 58 Allora chiamarono Rebecca, e le dissero: «Vuoi andare con quest'uomo?». Ella rispose: «Sì, andrò». 59 Così lasciarono andare Rebecca loro sorella e la sua bàlia col servo di Abrahamo e i suoi uomini. 60 E benedissero Rebecca e le dissero: «Sorella nostra, possa tu divenire madre di migliaia di miriadi e possa la tua discendenza possedere la porta dei suoi nemici». 61 Allora Rebecca e le sue serve si levarono, montarono sui cammelli e seguirono quell'uomo. Così il servo prese Rebecca e se ne andò.

Rebecca diviene moglie di Isacco
62 Or Isacco era tornato dal pozzo di Lahai-Roi, perché abitava nella regione del Neghev. 63 Isacco era uscito, sul far della sera, per meditare nella campagna; ed egli alzò gli occhi e guardò, ed ecco venire dei cammelli. 64 Anche Rebecca alzò gli occhi e vide Isacco; allora ella smontò in fretta dal cammello, 65 e disse al servo: «Chi è quell'uomo che viene nel campo incontro a noi?». Il servo rispose: «È il mio signore». Allora ella, preso il velo, si coprì. 66 Poi il servo raccontò a Isacco tutte le cose che aveva fatto. 67 E Isacco introdusse Rebecca nella tenda di Sara sua madre e la prese con sé; ella divenne sua moglie ed egli l'amò. Così Isacco fu consolato dopo la morte di sua madre.

I figli di Keurah
25:1 Poi Abrahamo prese un'altra moglie, di nome Keturah. 2 E questa gli partorì Zimran, Jokshan, Medan, Madian, Ishbak e Shuah. 3 Jokshan generò Sceba e Dedan. I figli di Dedan furono gli Asshurim, i Letuscim e i Leummim. 4 I figli di Madian furono Efah, Efer, Hanok, Abidah ed Eldaah. Tutti questi furono i figli di Keturah. 5 E Abrahamo diede tutto ciò che possedeva a Isacco; 6 ma ai figli che Abrahamo aveva avuto dalle concubine fece dei doni e, mentre era ancora in vita, li mandò lontano da suo figlio Isacco, verso est, in un paese d'oriente.

Morte di Abrahamo
7 Or questi sono gli anni della vita di Abrahamo che egli visse: centosettantacinque anni. 8 Poi Abrahamo spirò e morì in prospera vecchiaia, attempato e sazio di giorni, e fu riunito al suo popolo. 9 E i suoi figli Isacco e Ismaele lo seppellirono nella spelonca di Makpelah nel campo di Efron, figlio di Zohar lo Hitteo, che è di fronte a Mamre, 10 il campo che Abrahamo aveva comprato dai figli di Heth. Là furono sepolti Abrahamo e Sara sua moglie. 11 Dopo la morte di Abrahamo, DIO benedisse suo figlio Isacco; e Isacco dimorò presso il pozzo di Lahai-Roi.

I discendenti di Ismaele
12 Ora questi sono i discendenti di Ismaele, figlio di Abrahamo, che Agar l'egiziana, serva di Sara, aveva partorito ad Abrahamo. 13 Questi sono i nomi dei figli di Ismaele, secondo i nomi delle loro generazioni: Nebajoth, il primogenito di Ismaele; poi Kedar, Adbeel, Mibsam, 14 Mishma, Dumah, Massa, 15 Hadar, Tema, Jetur, Nafish e Kedemah. 16 Questi sono i figli di Ismaele e questi i loro nomi, secondo i loro villaggi e i loro accampamenti. Essi furono i dodici principi delle loro rispettive nazioni. 17 Or questi sono gli anni della vita di Ismaele: centotrentasette anni; poi egli spirò e morì, e fu riunito al suo popolo. 18 (E i suoi figli abitarono da Havilah fino a Shur, che è ad est dell'Egitto, in direzione dell'Assiria). Egli si stabilì in presenza di tutti i suoi fratelli.

Nascita di Esaù e di Giacobbe
19 Questi sono i discendenti di Isacco, figlio di Abrahamo. 20 Abrahamo generò Isacco; e Isacco aveva quarant'anni quando prese in moglie Rebecca, figlia di Bethuel, l'Arameo di Paddan-Aran e sorella di Labano l'Arameo. 21 Isacco supplicò l'Eterno per sua moglie, perché ella era sterile. L'Eterno lo esaudì, e Rebecca, sua moglie, concepì. 22 Ma i bambini si spingevano l'un l'altro nel suo grembo; ed ella disse: «Se è così (che l'Eterno ha risposto), perché mi trovo io in queste condizioni?». Così andò a consultare l'Eterno. 23 E l'Eterno le disse: «Due nazioni sono nel tuo grembo, e due popoli separati usciranno dalle tue viscere. Uno dei due popoli sarà più forte dell'altro, e il maggiore servirà il minore». 24 Quando venne per lei il tempo di partorire, ecco che ella aveva in grembo due gemelli. 25 E il primo che uscì fuori era rosso; egli era tutto quanto come un mantello peloso; così lo chiamarono Esaù. 26 Dopo uscì suo fratello, che con la mano teneva il calcagno di Esaù; così lo chiamarono Giacobbe. Or Isacco aveva settant'anni quando Rebecca li partorì.

Esaù vende la sua primogenitura
27 I due fanciulli crebbero ed Esaù divenne un esperto cacciatore, un uomo di campagna, mentre Giacobbe era un uomo tranquillo, che viveva nelle tende. 28 Or Isacco amava Esaù, perché la cacciagione era di suo gusto; Rebecca invece amava Giacobbe. 29 Una volta che Giacobbe si cucinò una zuppa, Esaù giunse dai campi tutto stanco. 30 Ed Esaù disse a Giacobbe: «Per favore, lasciami mangiare un po' di questa zuppa rossa, perché sono stanco». Per questo fu chiamato Edom. 31 Ma Giacobbe gli rispose: «Vendimi prima la tua primogenitura». 32 Esaù disse: «Ecco io sto per morire; che mi giova la primogenitura?». 33 Allora Giacobbe disse: «Prima, giuramelo». Ed Esaù glielo giurò e vendette la sua primogenitura a Giacobbe. 34 Quindi Giacobbe diede a Esaù del pane e della zuppa di lenticchie. Ed egli mangiò e bevve; poi si alzò e se ne andò. Così Esaù disprezzò la sua primogenitura.

Riveduta 2020:

Genesi 12-25

Vocazione di Abramo. Abramo in Canaan
12:1 L'Eterno disse ad Abramo: “Vattene dal tuo paese e dai tuoi parenti e dalla casa di tuo padre, e va' nel paese che io ti mostrerò: 2 e io farò di te una grande nazione, ti benedirò e renderò grande il tuo nome e tu sarai fonte di benedizione: 3 benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà e in te saranno benedette tutte le famiglie della terra”. 4 E Abramo se ne andò, come l'Eterno gli aveva detto, e Lot andò con lui. Abramo aveva settantacinque anni quando partì da Caran. 5 E Abramo prese Sarai sua moglie e Lot, figlio di suo fratello, e tutti i beni che possedevano e le persone che avevano acquistate in Caran, e partirono per andarsene nel paese di Canaan; e giunsero nel paese di Canaan. 6 E Abramo traversò il paese fino alla località di Sichem, fino alla quercia di More. A quel tempo i Cananei erano nel paese. 7 L'Eterno apparve ad Abramo e disse: “Io darò questo paese alla tua progenie”. Ed egli costruì lì un altare all'Eterno che gli era apparso. 8 E di là si spostò verso la montagna a oriente di Betel, e piantò le sue tende, avendo Betel a occidente e Ai a oriente; e lì costruì un altare all'Eterno e invocò il nome dell'Eterno. 9 Poi Abramo partì, proseguendo da un accampamento all'altro, verso il meridione.

Abramo in Egitto
10 Ora venne nel paese una carestia; e Abramo scese in Egitto per soggiornarvi, perché la fame era grave nel paese. 11 E come stava per entrare in Egitto, disse a Sarai sua moglie: “Ecco, io so che tu sei una donna di bell'aspetto; 12 e avverrà che quando gli Egiziani ti avranno vista, diranno: 'Lei è sua moglie'; e uccideranno me, ma a te lasceranno la vita. 13 Di' dunque che sei mia sorella, perché io sia trattato bene grazie a te, e la vita mia sia conservata per amor tuo”. 14 E avvenne che quando Abramo fu giunto in Egitto, gli Egiziani osservarono che la donna era molto bella. 15 E i prìncipi del Faraone la videro e ne fecero le lodi al Faraone; e la donna fu condotta in casa del Faraone. 16 Ed egli fece del bene ad Abramo per amore di lei; e Abramo ebbe pecore, buoi, asini, servi, serve, asine e cammelli. 17 Ma l'Eterno colpì Faraone e la sua casa con grandi piaghe, a motivo di Sarai, moglie di Abramo. 18 Allora Faraone chiamò Abramo e disse: “Che mi hai fatto? perché non mi hai detto che era tua moglie? perché hai detto: 19 È mia sorella? Così io l'ho presa per moglie. Ora dunque eccoti tua moglie; prenditela e vattene!”. 20 E Faraone diede alla sua gente ordini relativi ad Abramo, ed essi fecero partire lui, sua moglie, e tutto quello che egli possedeva.

Abramo torna in Canaan. Abramo e Lot si separano. Promesse dell'Eterno
13:1 Abramo dunque risalì dall'Egitto con sua moglie, con tutto quello che possedeva e con Lot, andando verso il meridione di Canaan. 2 Abramo era molto ricco di bestiame, d'argento e d'oro. 3 E continuò il suo viaggio dal meridione fino a Betel, al luogo dove dal principio era stata la sua tenda, fra Betel e Ai, 4 al luogo dov'era l'altare che egli aveva fatto prima; e lì Abramo invocò il nome dell'Eterno. 5 Anche Lot, che viaggiava con Abramo, aveva pecore, buoi e tende. 6 E il paese non era sufficiente perché essi potessero abitarvi assieme; poiché il loro bestiame era numeroso ed essi non potevano stare assieme. 7 E nacque una contesa fra i pastori del bestiame di Abramo e i pastori del bestiame di Lot. I Cananei e i Ferezei abitavano a quel tempo nel paese. 8 E Abramo disse a Lot: “Ti prego, non ci sia contesa fra me e te, né fra i miei pastori e i tuoi pastori, poiché siamo fratelli! 9 Tutto il paese non sta forse davanti a te? Ti prego, separati da me! Se tu vai a sinistra, io andrò a destra; e se tu vai a destra, io andrò a sinistra”. 10 E Lot alzò gli occhi e vide l'intera pianura del Giordano. Prima che l'Eterno avesse distrutto Sodoma e Gomorra, essa era tutta quanta irrigata fino a Soar, come il giardino dell'Eterno, come il paese d'Egitto. 11 E Lot scelse per sé tutta la pianura del Giordano, e partì andando verso oriente. Così si separarono l'uno dall'altro. 12 Abramo dimorò nel paese di Canaan, e Lot abitò nelle città della pianura e andò piantando le sue tende fino a Sodoma. 13 Ora gli abitanti di Sodoma erano scellerati e grandi peccatori contro l'Eterno. 14 E l'Eterno disse ad Abramo, dopo che Lot si fu separato da lui: “Alza ora i tuoi occhi e guarda, dal luogo dove sei, a settentrione, a meridione, a oriente, a occidente. 15 Tutto il paese che vedi lo darò a te e alla tua progenie, per sempre. 16 E farò in modo che la tua progenie sia come la polvere della terra; in modo che, se alcuno può contare la polvere della terra, anche la tua progenie si potrà contare. 17 Alzati, percorri il paese in tutta la sua lunghezza e in tutta la sua larghezza, poiché io te lo darò”. 18 Allora Abramo levò le sue tende e andò ad abitare alle querce di Mamre, che sono a Ebron; e vi costruì un altare all'Eterno.

Abramo vince molti re, libera Lot e offre la decima a Melchisedec
14:1 Ora avvenne, al tempo di Amrafel re di Scinear, d'Arioc re di Ellasar, di Chedorlaomer re di Elam, e di Tideal re dei Goim, 2 che essi mossero guerra a Bera re di Sodoma, a Birsa re di Gomorra, a Scinear re di Adma, a Semeber re di Seboim e al re di Bela, che è Soar. 3 Tutti questi ultimi si radunarono nella valle di Siddim, che è il Mar Salato. 4 Per dodici anni erano stati soggetti a Chedorlaomer, e al tredicesimo anno si erano ribellati. 5 E nell'anno quattordicesimo, Chedorlaomer e i re che erano con lui vennero e annientarono i Refaim ad Asterot-Carnaim, gli Zuzei ad Am, gli Emei nella pianura di Chiriataim 6 e i Corei nella loro montagna di Seir fino a El-Paran, che è presso il deserto. 7 Poi tornarono indietro e vennero a En-Mispat, che è Cades, e annientarono gli Amalechiti su tutto il loro territorio, e così pure gli Amorei, che abitavano ad Asason-Tamar. 8 Allora il re di Sodoma, il re di Gomorra, il re di Adma, il re di Seboim e il re di Bela, che è Soar, uscirono e si schierarono in battaglia contro quelli, nella valle di Siddim: 9 contro Chedorlaomer re di Elam, Tideal re dei Goim, Amrafel re di Scinear e Arioc re di Ellasar: quattro re contro cinque. 10 Ora la valle di Siddim era piena di pozzi di bitume; e i re di Sodoma e di Gomorra si diedero alla fuga e vi caddero dentro; quelli che scamparono fuggirono al monte. 11 I vincitori presero tutte le ricchezze di Sodoma e di Gomorra, e tutti i loro viveri, e se ne andarono. 12 Presero anche Lot, figlio del fratello di Abramo, con la sua roba; e se ne andarono. Lot abitava in Sodoma. 13 Ma uno degli scampati venne a dirlo ad Abramo, l'Ebreo, che abitava alle querce di Mamre l'Amoreo, fratello di Escol e fratello di Aner, i quali avevano fatto alleanza con Abramo. 14 E Abramo, appena udì che suo fratello era stato fatto prigioniero, armò trecentodiciotto dei suoi più fidati servitori, nati in casa sua, e inseguì i re fino a Dan. 15 E, divisa la sua schiera per assalirli di notte, egli con i suoi servi li sconfisse e li inseguì fino a Coba, che è a sinistra di Damasco. 16 Recuperò tutta la roba, e riportò pure Lot suo fratello, la sua roba, e anche le donne e il popolo. 17 E come egli se ne tornava dalla sconfitta di Chedorlaomer e dei re che erano con lui, il re di Sodoma gli andò incontro nella valle di Sciave, che è la Valle del re. 18 E Melchisedec, re di Salem, fece portare del pane e del vino. Egli era sacerdote dell'Iddio altissimo. 19 Ed egli benedisse Abramo, dicendo: “Benedetto sia Abramo dall'Iddio altissimo, padrone dei cieli e della terra! 20 E benedetto sia l'Iddio altissimo, che ti ha dato in mano i tuoi nemici!”. E Abramo gli diede la decima di ogni cosa. 21 Poi il re di Sodoma disse ad Abramo: “Dammi le persone, e prendi per te la roba”. 22 Ma Abramo rispose al re di Sodoma: “Ho alzato la mia mano all'Eterno, l'Iddio altissimo, padrone dei cieli e della terra, 23 giurando che non prenderei neppure un filo, né un laccio di sandalo, di tutto ciò che ti appartiene; perché tu non abbia a dire: 'Io ho arricchito Abramo'. 24 Nulla per me! tranne quello che hanno mangiato i giovani, e la parte che spetta agli uomini che sono venuti con me: Aner, Escol e Mamre; essi prendano la loro parte”.

Patto dell'Eterno con Abramo
15:1 Dopo queste cose, la parola dell'Eterno fu rivolta in visione ad Abramo, dicendo: “Non temere, Abramo, io sono il tuo scudo, e la tua ricompensa sarà grandissima”. 2 E Abramo disse: “Signore, Eterno, che mi darai tu? poiché io me ne vado senza figli, e chi possederà la mia casa è Eliezer di Damasco”. 3 Poi Abramo aggiunse: “Tu non mi hai dato progenie; ed ecco, uno schiavo nato in casa mia sarà mio erede”. 4 Allora la parola dell'Eterno gli fu rivolta dicendo: “Questi non sarà tuo erede; ma colui che uscirà dalle tue viscere sarà erede tuo”. 5 Lo condusse fuori, e gli disse: “Guarda il cielo e conta le stelle, se le puoi contare”. Poi aggiunse: “Così sarà la tua progenie”. 6 Ed egli credette all'Eterno, che gli contò questo come giustizia.

Sacrificio e visione di Abramo
7 L'Eterno gli disse: “Io sono l'Eterno che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti questo paese, perché tu lo possegga”. 8 E Abramo chiese: “Signore, Eterno, come potrò sapere che lo possederò?”. 9 E l'Eterno gli rispose: “Prendimi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un montone di tre anni, una tortora e un piccione”. 10 Ed egli prese tutti questi animali, li divise in mezzo, e pose ciascuna metà di fronte all'altra; ma non divise gli uccelli. 11 Degli uccelli rapaci calarono sulle bestie morte, ma Abramo li scacciò. 12 E, sul tramontare del sole, un profondo sonno cadde sopra Abramo; ed ecco, uno spavento, un'oscurità profonda, cadde su lui. 13 E l'Eterno disse ad Abramo: “Sappi per certo che i tuoi discendenti dimoreranno come stranieri in un paese che non sarà loro, e saranno schiavi, e saranno oppressi per quattrocento anni; 14 ma io giudicherò la gente di cui saranno stati servi; e, dopo questo, se ne partiranno con grandi ricchezze. 15 E tu te ne andrai in pace ai tuoi padri, e sarai sepolto dopo una prospera vecchiaia. 16 E alla quarta generazione essi torneranno qua; perché l'iniquità degli Amorei non è giunta finora al colmo”. 17 Appena il sole tramontò e venne la notte scura, ecco una fornace fumante e una fiamma di fuoco passare in mezzo agli animali divisi. 18 In quel giorno l'Eterno fece patto con Abramo, dicendo: “Io do alla tua progenie questo paese, dal fiume d'Egitto al gran fiume, il fiume Eufrate; 19 i Chenei, i Chenizei, i Cadmonei, 20 gli Ittiti, i Ferezei, i Refaim, 21 gli Amorei, i Cananei, i Ghirgasei e i Gebusei”.

Agar. Nascita di Ismaele
16:1 Ora Sarai, moglie di Abramo, non gli aveva dato figli. Lei aveva una serva egiziana di nome Agar. 2 E Sarai disse ad Abramo: “Ecco, l'Eterno mi ha fatta sterile; su, va' dalla mia serva, forse avrò discendenza da lei”. Abramo diede ascolto alla voce di Sarai. 3 Sarai dunque, moglie di Abramo, dopo dieci anni che Abramo dimorava nel paese di Canaan, prese la sua serva Agar, l'Egiziana, e la diede per moglie ad Abramo, suo marito. 4 Ed egli si unì ad Agar, che rimase incinta; e quando si accorse che era incinta, guardò la sua padrona con disprezzo. 5 Allora Sarai disse ad Abramo: “L'offesa fatta a me ricade su te. Io ti ho dato la mia serva nelle braccia; e da quando lei si è accorta di essere incinta, mi guarda con disprezzo. L'Eterno sia giudice fra me e te”. 6 E Abramo rispose a Sarai: “Ecco, la tua serva è in tuo potere; fa' con lei come ti piacerà”. Sarai la trattò duramente, e lei se ne fuggì dalla sua presenza. 7 L'angelo dell'Eterno la trovò presso una sorgente d'acqua, nel deserto, presso la sorgente che è sulla via di Sur, 8 e le disse: “Agar, serva di Sarai, da dove vieni? e dove vai?”, e lei rispose: “Me ne fuggo dal cospetto di Sarai mia padrona”. 9 L'angelo dell'Eterno le disse: “Torna dalla tua padrona, e umiliati sotto la sua mano”. 10 L'angelo dell'Eterno soggiunse: “Io moltiplicherò grandemente la tua progenie e non la si potrà contare, tanto sarà numerosa”. 11 E l'angelo dell'Eterno le disse ancora: “Ecco, tu sei incinta e partorirai un figlio, che chiamerai Ismaele, perché l'Eterno ti ha ascoltata nella tua afflizione; 12 esso sarà tra gli uomini come un asino selvatico; la sua mano sarà contro tutti e la mano di tutti contro di lui; e abiterà di fronte a tutti i suoi fratelli”. 13 Allora Agar chiamò il nome dell'Eterno che le aveva parlato, Atta-El-Roi, perché disse: “Ho io, proprio qui, visto andarsene colui che mi ha vista?”. 14 Perciò quel pozzo fu chiamato “il pozzo di Lacai-Roi”. Ecco, esso è fra Cades e Bered. 15 Agar partorì un figlio ad Abramo e Abramo chiamò Ismaele il figlio che Agar gli aveva partorito. 16 Abramo aveva ottantasei anni quando Agar gli partorì Ismaele.

Dio rinnova il suo patto con Abramo
17:1 Quando Abramo ebbe novantanove anni, l'Eterno gli apparve e gli disse: “Io sono l'Iddio onnipotente; cammina alla mia presenza e sii integro; 2 e io fermerò il mio patto fra me e te e ti moltiplicherò grandissimamente”. 3 Allora Abramo si prostrò con la faccia a terra, e Dio gli parlò, dicendo: 4 “Quanto a me, ecco il patto che faccio con te; tu diventerai padre di una moltitudine di nazioni; 5 e non sarai più chiamato Abramo, ma il tuo nome sarà Abraamo, poiché io ti costituisco padre di una moltitudine di nazioni. 6 Ti farò moltiplicare grandissimamente, ti farò divenire nazioni, e da te usciranno dei re. 7 Fermerò il mio patto fra me e te e i tuoi discendenti dopo di te, di generazione in generazione; sarà un patto perenne, per il quale io sarò il Dio tuo e della tua progenie dopo di te. 8 A te e alla tua progenie dopo di te darò il paese dove abiti come straniero: tutto il paese di Canaan, quale proprietà perenne; e sarò loro Dio”.

La circoncisione
9 Poi Dio disse ad Abraamo: “Quanto a te, tu osserverai il mio patto: tu e la tua progenie dopo di te, di generazione in generazione. 10 Questo è il mio patto che voi osserverete, patto fra me e voi e la tua progenie dopo di te: ogni maschio fra voi sia circonciso. 11 E sarete circoncisi; e questo sarà un segno del patto fra me e voi. 12 All'età di otto giorni, ogni maschio sarà circonciso fra voi, di generazione in generazione: tanto quello nato in casa, quanto quello comprato con denaro da qualsivoglia straniero e che non sia della tua progenie. 13 Quello nato in casa tua e quello comprato con denaro dovrà essere circonciso; e il mio patto nella vostra carne sarà un patto perpetuo. 14 E il maschio incirconciso, che non sarà stato circonciso nella sua carne, sarà estromesso dal suo popolo: egli avrà violato il mio patto”.

Isacco promesso ad Abraamo e Sara
15 Dio disse ad Abraamo: “Quanto a Sarai tua moglie, non la chiamare più Sarai; il suo nome sarà, invece, Sara. 16 Io la benedirò, e ti darò anche un figlio da lei; io la benedirò e lei diverrà nazioni; re di popoli usciranno da lei”. 17 Allora Abraamo si prostrò con la faccia a terra e rise; e disse in cuor suo: “Nascerà un figlio a un uomo di cento anni? e Sara, che ha novant'anni, partorirà forse?”. 18 Allora Abraamo disse a Dio: “Di grazia, viva Ismaele nel tuo cospetto!”. 19 Ma Dio rispose: “No, ma Sara tua moglie ti partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Isacco; e io fermerò il mio patto con lui, un patto eterno per la sua progenie dopo di lui. 20 Quanto a Ismaele, io ti ho esaudito. Ecco, io l'ho benedetto, e farò che si moltiplichi e si accresca grandissimamente. Egli genererà dodici prìncipi, e io farò di lui una grande nazione. 21 Ma fermerò il mio patto con Isacco che Sara ti partorirà in questo tempo, l'anno prossimo”. 22 Quando ebbe finito di parlare con lui, Dio lasciò Abraamo, salendo in alto. 23 E Abraamo prese Ismaele suo figlio e tutti quelli che gli erano nati in casa e tutti quelli che aveva comprato con il suo denaro, tutti i maschi fra la gente della casa di Abraamo, e li circoncise, in quello stesso giorno, come Dio gli aveva detto di fare. 24 Ora Abraamo aveva novantanove anni quando fu circonciso. 25 E Ismaele suo figlio aveva tredici anni quando fu circonciso. 26 In quel medesimo giorno fu circonciso Abraamo e Ismaele suo figlio. 27 E tutti gli uomini della sua casa, tanto quelli nati in casa quanto quelli comprati con denaro dagli stranieri, furono circoncisi con lui.

Abraamo visitato dagli angeli
18:1 L'Eterno apparve ad Abraamo alle querce di Mamre, mentre questi sedeva all'ingresso della sua tenda durante il caldo del giorno. 2 Abraamo alzò gli occhi, ed ecco che scorse tre uomini, i quali stavano davanti a lui; appena li vide, corse loro incontro dall'ingresso della tenda, si prostrò fino a terra e disse: 3 “Signor mio, se ho trovato grazia davanti a te, non passare senza fermarti dal tuo servo! 4 Su, lasciate che si porti un po' di acqua, lavatevi i piedi e riposatevi sotto quest'albero. 5 Io andrò a prendere un pezzo di pane, e vi fortificherete il cuore; poi, continuerete il vostro cammino; poiché per questo siete passati dal vostro servo”. E quelli dissero: “Fa' come hai detto”. 6 Allora Abraamo andò in fretta nella tenda da Sara, e le disse: “Prendi subito tre misure di fior di farina, impastala, e fa' delle schiacciate”. 7 Poi Abraamo corse alla mandria, prese un vitello tenero e buono, e lo diede a un servo, il quale si affrettò a prepararlo. 8 Prese del burro, del latte e il vitello che era stato preparato, e li pose davanti a loro; ed egli se ne stette in piedi presso di loro sotto l'albero. E quelli mangiarono.

Isacco promesso ad Abraamo e a Sara
9 Poi essi gli dissero: “Dov'è Sara tua moglie?”, ed egli rispose: “È là nella tenda”. 10 E l'altro: “Tornerò certamente da te fra un anno; ed ecco, Sara tua moglie avrà un figlio”. Sara ascoltava all'ingresso della tenda, che era dietro a lui. 11 Ora Abraamo e Sara erano vecchi, molto avanti negli anni, e Sara non aveva più i corsi ordinari delle donne. 12 E Sara rise dentro di sé, dicendo: “Vecchia come sono, avrei io tali piaceri? E anche il mio signore è vecchio!”. 13 Ma l'Eterno disse ad Abraamo: “Perché mai ha riso Sara, dicendo: 'Partorirei io per davvero, vecchia come sono?'. 14 C'è qualcosa che sia troppo difficile per l'Eterno? Al tempo fissato, fra un anno, tornerò, e Sara avrà un figlio”. 15 Allora Sara negò, dicendo: “Non ho riso”, perché ebbe paura. Ma egli disse: “Invece hai riso!”.

Annuncio della distruzione di Sodoma e intercessione di Abraamo
16 Poi quegli uomini si alzarono e volsero gli sguardi verso Sodoma; e Abraamo andava con loro per congedarli. 17 L'Eterno disse: “Nasconderò io ad Abraamo quello che sto per fare, 18 dato che Abraamo deve diventare una nazione grande e potente e in lui saranno benedette tutte le nazioni della terra? 19 Poiché io l'ho prescelto affinché ordini ai suoi figli, e dopo di sé alla sua casa, che si attengano alla via dell'Eterno per praticare la giustizia e l'equità, in modo che l'Eterno mandi a effetto, in favore di Abraamo, quello che gli ha promesso”. 20 L'Eterno disse: “Siccome il grido che sale da Sodoma e Gomorra è grande e siccome il loro peccato è molto grave, 21 io scenderò e vedrò se hanno interamente agito secondo il grido che è pervenuto a me; e, se così non è, lo saprò”. 22 E quegli uomini, partiti di là, si avviarono verso Sodoma; ma Abraamo rimase ancora davanti all'Eterno. 23 E Abraamo si avvicinò e disse: “Farai tu perire il giusto insieme con l'empio? 24 Forse ci sono cinquanta giusti nella città; farai tu perire anche quelli? o non perdonerai tu a quel luogo per amore dei cinquanta giusti che vi sono? 25 Lungi da te fare una cosa simile! Far morire il giusto con l'empio, in modo che il giusto sia trattato come l'empio! Lungi da te! Il giudice di tutta la terra non farà egli giustizia?”. 26 L'Eterno disse: “Se trovo nella città di Sodoma cinquanta giusti, perdonerò a tutto il luogo per amor loro”. 27 E Abraamo riprese e disse: “Ecco, prendo l'ardire di parlare al Signore, benché io non sia che polvere e cenere; 28 forse, a quei cinquanta giusti ne mancheranno cinque; distruggerai tu tutta la città per cinque di meno?”. E l'Eterno: “Se ve ne trovo quarantacinque, non la distruggerò”. 29 Abraamo continuò a parlargli e disse: “Forse, se ne troveranno quaranta”. E l'Eterno: “Non lo farò, per amor dei quaranta”. 30 E Abraamo disse: “Non si adiri il Signore, e io parlerò. Forse, se ne troveranno trenta”. E l'Eterno: “Non lo farò, se ne trovo trenta”. 31 E Abraamo disse: “Ecco, prendo l'ardire di parlare al Signore; forse, se ne troveranno venti”. E l'Eterno: “Non la distruggerò per amore dei venti”. 32 E Abraamo disse: “Non si adiri il Signore, e io parlerò ancora questa volta soltanto. Forse, se ne troveranno dieci”. E l'Eterno: “Non la distruggerò per amore dei dieci”. 33 E appena l'Eterno ebbe finito di parlare ad Abraamo, se ne andò. E Abraamo tornò alla sua dimora.

Lot riceve degli angeli a Sodoma
19:1 Ora i due angeli giunsero a Sodoma verso sera; Lot stava sedendo alla porta di Sodoma; come li vide, si alzò per andar loro incontro e si prostrò con la faccia a terra, e disse: 2 “Signori miei, vi prego, venite in casa del vostro servo, soggiornate questa notte, e lavatevi i piedi; poi domattina vi alzerete in tempo e continuerete il vostro cammino”. Ed essi risposero: “No; passeremo la notte sulla piazza”. 3 Ma egli fece loro tanta premura, che andarono da lui ed entrarono in casa sua. Quindi preparò loro un convito, fece cuocere dei pani senza lievito, ed essi mangiarono. 4 Ma prima che si fossero coricati, gli uomini della città, i Sodomiti, circondarono la casa: giovani e vecchi, la popolazione intera venuta da ogni lato; chiamarono Lot, e gli dissero: 5 “Dove sono quegli uomini che sono venuti da te stanotte? Falli uscire, perché vogliamo abusare di loro”. 6 Lot uscì verso di loro sull'ingresso di casa, si chiuse dietro la porta, e disse: 7 “Su, fratelli miei, non fate questo male! 8 Ecco, ho due figlie che non hanno conosciuto uomo; lasciate che io ve le conduca fuori, e voi fate di loro quello che vi piacerà; soltanto non fate nulla a questi uomini, poiché sono venuti all'ombra del mio tetto”. 9 Ma essi gli dissero: “Fatti in là!”. E ancora: “Quest'individuo è venuto qua come straniero, e vuole fare da giudice! Ora faremo a te peggio che a quelli!” e, premendo Lot con violenza, si avvicinarono per sfondare la porta. 10 Ma quegli uomini stesero la mano, trassero Lot in casa con loro, e chiusero la porta. 11 E colpirono di cecità la gente che era alla porta della casa, dal più piccolo al più grande, in modo che si stancarono di cercare la porta.

Distruzione di Sodoma
12 E quegli uomini dissero a Lot: “Chi hai tu ancora qui? fa' uscire da questo luogo generi, figli, figlie e chiunque dei tuoi è in questa città; 13 poiché noi distruggeremo questo luogo, perché il grido contro i suoi abitanti è grande nel cospetto dell'Eterno, e l'Eterno ci ha mandati a distruggerlo”. 14 Allora Lot uscì, parlò ai suoi generi che avevano preso le sue figlie, e disse: “Alzatevi, uscite da questo luogo, perché l'Eterno sta per distruggere la città”. Ma ai generi parve che egli volesse scherzare. 15 E come l'alba cominciò ad apparire, gli angeli sollecitarono Lot, dicendo: “Alzati, prendi tua moglie e le tue due figlie che si trovano qui, affinché tu non perisca nel castigo di questa città”. 16 Ma egli indugiava; e quegli uomini presero per la mano lui, sua moglie e le sue due figlie, perché l'Eterno lo voleva risparmiare; lo portarono via, e lo misero fuori della città. 17 E avvenne che quando li ebbero fatti uscire, uno di quegli uomini disse: “Sàlvati la vita! non guardare indietro, e non ti fermare in alcun luogo della pianura; sàlvati al monte, affinché tu non muoia!”. 18 E Lot rispose loro: “No, mio signore! 19 ecco, il tuo servo ha trovato grazia agli occhi tuoi, e tu hai mostrato la grandezza della tua bontà verso di me lasciandomi in vita; ma io non posso salvarmi al monte prima che il disastro mi raggiunga e io perisca. 20 Ecco, questa città è vicina per potermi rifugiare, ed è piccola. Lascia che io fugga lì - non è piccola? - e l'anima mia vivrà!”. 21 Ed egli a lui: “Ecco, ti concedo anche questa grazia: di non distruggere la città, della quale hai parlato. 22 Affrettati, rifugiati là, poiché io non posso fare nulla finché tu non vi sia giunto”. Perciò quella città fu chiamata Soar. 23 Il sole sorgeva sulla terra quando Lot arrivò a Soar. 24 Allora l'Eterno fece piovere dal cielo su Sodoma e Gomorra zolfo e fuoco, da parte dell'Eterno; 25 egli distrusse quelle città e tutta la pianura e tutti gli abitanti delle città e quanto cresceva sul suolo. 26 Ma la moglie di Lot si voltò a guardare indietro e diventò una statua di sale. 27 Abraamo si alzò la mattina di buon'ora e andò al luogo dove si era prima fermato davanti all'Eterno; 28 guardò verso Sodoma e Gomorra e verso tutta la regione della pianura, ed ecco vide un fumo che si alzava dalla terra, come il fumo di una fornace. 29 Così avvenne che, quando Dio distrusse le città della pianura, egli si ricordò di Abraamo, e fece sfuggire Lot dal disastro, mentre distruggeva le città dove Lot aveva abitato.

Origine di Moab e di Ammon
30 Lot salì da Soar e abitò sul monte insieme alle sue due figlie, perché temeva di stare a Soar; e visse in una grotta, lui con le sue due figlie. 31 E la maggiore disse alla minore: “Nostro padre è vecchio, e non c'è più nessuno sulla terra per unirsi a noi, come si usa in tutta la terra. 32 Vieni, diamo a bere del vino a nostro padre, e corichiamoci con lui, affinché possiamo conservare la razza di nostro padre”. 33 E quella stessa notte diedero a bere del vino al loro padre; e la maggiore entrò e si coricò con suo padre; ed egli non si accorse né quando lei si coricò né quando si alzò. 34 All'indomani la maggiore disse alla minore: “Ecco, la notte passata io mi sono coricata con mio padre; diamogli a bere del vino anche questa notte; e tu entra, e coricati con lui, affinché possiamo conservare la razza di nostro padre”. 35 E anche quella notte diedero a bere del vino al loro padre, e la minore andò a coricarsi con lui; ed egli non si accorse né quando lei si coricò né quando si alzò. 36 Così le due figlie di Lot rimasero incinte del loro padre. 37 E la maggiore partorì un figlio, che chiamò Moab. Questi è il padre dei Moabiti, che sussistono fino al giorno d'oggi. 38 E la minore partorì anche lei un figlio, che chiamò Ben-Ammi. Questi è il padre degli Ammoniti, che sussistono fino al giorno d'oggi.

Abraamo e Abimelec
20:1 Abraamo partì di là andando verso il paese del meridione, abitò fra Cades e Sur, e abitò come straniero in Gherar. 2 E Abraamo diceva di Sara sua moglie: “È mia sorella”. E Abimelec, re di Gherar, mandò a prendere Sara. 3 Ma Dio venne, di notte, in un sogno, ad Abimelec, e gli disse: “Ecco, tu sei morto, a causa della donna che ti sei presa, perché lei ha marito”. 4 Ora Abimelec non si era accostato a lei e rispose: “Signore, faresti tu perire una nazione, anche se giusta? 5 Egli non mi ha detto: 'È mia sorella'? e anche lei stessa ha detto: 'È mio fratello'. Io ho fatto questo nella integrità del mio cuore e con mani innocenti”. 6 E Dio gli disse nel sogno: “Anche io so che tu hai fatto questo nella integrità del tuo cuore; e ti ho quindi preservato dal peccare contro di me; perciò non ti ho permesso di toccarla. 7 Ora dunque, restituisci la moglie a quest'uomo, perché è profeta; ed egli pregherà per te, e tu vivrai. Ma, se non la restituisci, sappi, per certo, che morirai: tu e tutti i tuoi”. 8 Allora Abimelec si alzò la mattina presto, chiamò tutti i suoi servi, e raccontò in loro presenza tutte queste cose. E quegli uomini furono presi da grande paura. 9 Poi Abimelec chiamò Abraamo e gli disse: “Che ci hai fatto? E in cosa ti ho io offeso, che tu abbia fatto venire su me e sul mio regno un peccato così grande? Tu mi hai fatto cose che non si devono fare”. 10 Poi Abimelec disse ancora ad Abraamo: “A che miravi, facendo questo?”. 11 E Abraamo rispose: “L'ho fatto, perché dicevo fra me: 'Certo, in questo luogo non c'è timore di Dio; e mi uccideranno a causa di mia moglie'. 12 Inoltre, lei è proprio mia sorella, figlia di mio padre, ma non figlia di mia madre; ed è diventata mia moglie. 13 Ora quando Dio mi fece peregrinare lontano dalla casa di mio padre, io le dissi: 'Questo è il favore che tu mi farai; dovunque giungeremo, dirai di me: È mio fratello'”. 14 Allora Abimelec prese delle pecore, dei buoi, dei servi e delle serve e li diede ad Abraamo, e gli restituì Sara sua moglie. 15 Poi Abimelec disse: “Ecco, il mio paese ti sta davanti; abita dovunque ti piacerà”. 16 E a Sara disse: “Ecco, io ho dato a tuo fratello mille pezzi d'argento; questo sarà un velo sugli occhi di fronte a tutti quelli che sono con te, e sarai giustificata davanti a tutti”. 17 Abraamo pregò Dio, e Dio guarì Abimelec, la moglie e le sue serve, ed esse poterono partorire. 18 Poiché l'Eterno aveva reso del tutto sterile l'intera casa di Abimelec, a causa di Sara moglie di Abraamo.

Nascita di Isacco
21:1 L'Eterno visitò Sara come aveva detto; e l'Eterno fece a Sara come aveva promesso. 2 E Sara concepì e partorì un figlio ad Abraamo, quando egli era vecchio, al tempo che Dio gli aveva fissato. 3 E Abraamo chiamò Isacco il figlio che gli era nato, che Sara gli aveva partorito. 4 E Abraamo circoncise suo figlio Isacco all'età di otto giorni, come Dio gli aveva comandato. 5 Abraamo aveva cento anni quando nacque suo figlio Isacco. 6 E Sara disse: “Dio mi ha dato di che ridere; chiunque lo udrà riderà con me”. 7 E aggiunse: “Chi avrebbe mai detto ad Abraamo che Sara avrebbe allattato figli? siccome io gli ho partorito un figlio nella sua vecchiaia”.

Agar e Ismaele scacciati e soccorsi da Dio
8 Il bambino crebbe e fu svezzato; e nel giorno che Isacco fu svezzato, Abraamo fece un gran convito. 9 Sara vide che il figlio partorito ad Abraamo da Agar, l'Egiziana, rideva; 10 allora lei disse ad Abraamo: “Caccia via questa serva e suo figlio; perché il figlio di questa serva non deve essere erede con mio figlio, con Isacco”. 11 E la cosa dispiacque fortemente ad Abraamo, a causa di suo figlio. 12 Ma Dio disse ad Abraamo: “Non dispiacerti a causa del fanciullo e della tua serva; acconsenti a tutto quello che Sara ti dirà; poiché da Isacco uscirà la progenie che porterà il tuo nome. 13 Ma anche del figlio di questa serva io farò una nazione, perché è tua progenie”. 14 Abraamo dunque si alzò la mattina presto, prese del pane e un otre di acqua e lo diede ad Agar, mettendoglielo sulle spalle; le diede anche il fanciullo, e la mandò via. Lei partì e andò vagando per il deserto di Beer-Sceba. 15 Quando l'acqua dell'otre venne a mancare, lei lasciò cadere il fanciullo sotto un arboscello. 16 E andò a sedersi di fronte, a distanza di un tiro d'arco; perché diceva: “Che io non veda morire il fanciullo!”. Sedutasi così di fronte, alzò la voce e pianse. 17 Dio udì la voce del ragazzo; e l'angelo di Dio chiamò Agar dal cielo e le disse: “Che hai, Agar? non temere, poiché Dio ha udito la voce del fanciullo là dov'è. 18 Alzati, prendi il ragazzo e tienilo per la mano, perché io farò di lui una grande nazione”. 19 Dio le aprì gli occhi, e lei vide un pozzo d'acqua: andò, riempì d'acqua l'otre, e diede da bere al ragazzo. 20 E Dio fu con lui; egli crebbe, abitò nel deserto, e fu un tiratore d'arco; 21 dimorò nel deserto di Paran e sua madre gli prese per moglie una donna del paese d'Egitto.

Alleanza fra Abraamo e Abimelec a Beer-Sceba
22 In quel tempo Abimelec, accompagnato da Picol, capo del suo esercito, parlò ad Abraamo, dicendo: “Dio è con te in tutto quello che fai. 23 Ebbene giurami qui, nel nome di Dio, che tu non ingannerai né me, né i miei figli, né i miei nipoti, ma che userai verso di me e verso il paese dove hai abitato come straniero, la stessa benevolenza che io ho usato verso di te”. 24 E Abraamo rispose: “Lo giuro”. 25 Ma Abraamo rimproverò Abimelec a causa di un pozzo di acqua, di cui i servi di Abimelec si erano impadroniti con la forza. 26 E Abimelec disse: “Io non so chi abbia fatto questo; tu stesso non me l'hai fatto sapere, e io non ne ho sentito parlare che oggi”. 27 Allora Abraamo prese pecore e buoi e li diede ad Abimelec; e i due fecero alleanza. 28 Poi Abraamo mise da parte sette agnelle del gregge. 29 E Abimelec disse ad Abraamo: “Che vogliono dire queste sette agnelle che tu hai messe da parte?”. 30 Abraamo rispose: “Tu accetterai dalla mia mano queste sette agnelle, perché questo mi serva di testimonianza che io ho scavato questo pozzo”. 31 Perciò egli chiamò quel luogo Beer-Sceba, perché entrambi vi avevano fatto giuramento. 32 Così fecero alleanza a Beer-Sceba. Poi Abimelec, con Picol, capo del suo esercito, si alzò, e se ne tornarono nel paese dei Filistei. 33 E Abraamo piantò un tamarindo a Beer-Sceba, e lì invocò il nome dell'Eterno, l'Iddio dell'eternità. 34 E Abraamo abitò come straniero molto tempo nel paese dei Filistei.

La fede di Abraamo messa alla prova con l'ordine di sacrificare Isacco
22:1 Dopo queste cose, Dio mise alla prova Abraamo, e gli disse: “Abraamo!”. Ed egli rispose: “Eccomi”. 2 E Dio disse: “Prendi ora tuo figlio, il tuo unico, colui che ami, Isacco, e va' nel paese di Moria, e là offrilo in olocausto sopra uno dei monti che ti dirò”. 3 Abraamo si alzò la mattina di buon'ora, mise la sella al suo asino, prese con sé due dei suoi servitori e Isacco suo figlio, spaccò della legna per l'olocausto, poi partì per andare al luogo che Dio gli aveva detto. 4 Il terzo giorno, Abraamo alzò gli occhi e vide da lontano il luogo. 5 Abraamo disse ai suoi servitori: “Rimanete qui con l'asino; io e il ragazzo andremo fin là e adoreremo; poi torneremo da voi”. 6 E Abraamo prese la legna per l'olocausto e la mise addosso a Isacco suo figlio; poi prese in mano il fuoco e il coltello, ed entrambi s'incamminarono assieme. 7 Isacco parlò ad Abraamo suo padre e disse: “Padre mio!”. Abraamo rispose: “Eccomi qui, figlio mio”. E Isacco: “Ecco il fuoco e la legna, ma dov'è l'agnello per l'olocausto?”. 8 Abraamo rispose: “Figlio mio, Dio se lo provvederà l'agnello per l'olocausto”. E camminarono entrambi assieme. 9 Giunsero al luogo che Dio gli aveva detto e Abraamo costruì l'altare, sistemò la legna, legò Isacco suo figlio e lo mise sull'altare, sopra la legna. 10 Poi Abraamo stese la mano e prese il coltello per sgozzare suo figlio. 11 Ma l'angelo dell'Eterno gridò dal cielo e disse: “Abraamo, Abraamo”. 12 Ed egli rispose: “Eccomi”. E l'angelo: “Non mettere la mano addosso al ragazzo e non fargli alcun male; poiché ora so che tu temi Dio, perché non mi hai rifiutato tuo figlio, l'unico tuo”. 13 Allora Abraamo alzò gli occhi, guardò, ed ecco dietro di sé un montone, impigliato per le corna in un cespuglio. Abraamo andò, prese il montone, e l'offrì in olocausto al posto di suo figlio. 14 E Abraamo chiamò quel luogo “Iavè-Irè”. Per questo si dice oggi: “Al monte dell'Eterno sarà provveduto”. 15 L'angelo dell'Eterno chiamò dal cielo Abraamo una seconda volta, e disse: 16 “'Io giuro per me stesso', dice l'Eterno, 'che, siccome tu hai fatto questo e non mi hai rifiutato tuo figlio, l'unico tuo, 17 io certo ti benedirò e moltiplicherò la tua progenie come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; e la tua progenie dominerà la porta dei suoi nemici. 18 E tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua progenie, perché tu hai ubbidito alla mia voce'”. 19 Poi Abraamo se ne tornò ai suoi servitori; e si alzarono e se ne andarono insieme a Beer-Sceba. E Abraamo abitò a Beer-Sceba.

Discendenza di Naor e nascita di Rebecca
20 Dopo queste cose avvenne che fu riferito ad Abraamo questo: “Ecco, Milca ha partorito anche lei dei figli a Naor, tuo fratello: 21 Uz, suo primogenito, Buz suo fratello, Chemuel padre di Aram, 22 Chesed, Azo, Pildas, Idlaf e Betuel”. 23 E Betuel generò Rebecca. Milca partorì questi otto a Naor, fratello di Abraamo. 24 E la sua concubina, che si chiamava Reuma, partorì anche lei Teba, Gaam, Taas e Maaca.

Morte di Sara e sua sepoltura nella grotta di Macpela
23:1 Gli anni della vita di Sara furono centoventisette: questi furono gli anni della vita di Sara. 2 Sara morì a Chiriat-Arba, che è Ebron, nel paese di Canaan; e Abraamo venne a fare lutto per Sara e a piangerla. 3 Poi Abraamo si staccò dalla salma e parlò ai figli di Chet, dicendo: 4 “Io sono straniero e di passaggio fra voi; datemi la proprietà di un sepolcro fra voi, in modo che io seppellisca il mio morto e lo tolga dalla mia vista”. 5 E i figli di Chet risposero ad Abraamo dicendogli: 6 “Ascoltaci, signore, tu sei fra noi un principe di Dio; seppellisci il tuo morto nel migliore dei nostri sepolcri, nessuno di noi ti rifiuterà il suo sepolcro perché tu seppellisca il tuo morto”. 7 Abraamo si alzò, s'inchinò davanti al popolo del paese, davanti ai figli di Chet, e parlò loro dicendo: 8 “Se piace a voi che io tolga il mio morto dalla mia vista e lo seppellisca, ascoltatemi, e intercedete per me presso Efron figlio di Zoar 9 perché mi ceda la sua grotta di Macpela che è all'estremità del suo campo, e me la dia per il suo prezzo intero, come sepolcro di mia proprietà fra di voi”. 10 Efron sedeva in mezzo ai figli di Chet; ed Efron, l'Ittita, rispose ad Abraamo in presenza dei figli di Chet, di tutti quelli che entravano per la porta della sua città, dicendo: 11 “No, mio signore, ascoltami! Io ti dono il campo e ti dono la grotta che si trova in esso; te ne faccio dono, alla presenza dei figli del mio popolo; seppellisci il tuo morto”. 12 E Abraamo s'inchinò davanti al popolo del paese, 13 e parlò a Efron in presenza del popolo del paese, dicendo: “Ascoltami! Io ti darò il prezzo del campo; accettalo da me, e io seppellirò lì la salma”. 14 Ed Efron rispose ad Abraamo, dicendogli: 15 “Signor mio, ascoltami! Un pezzo di terreno di quattrocento sicli d'argento, che cos'è fra me e te? Seppellisci dunque il tuo morto”. 16 E Abraamo diede ascolto a Efron; e Abraamo pesò a Efron il prezzo che egli aveva detto alla presenza dei figli di Chet, quattrocento sicli d'argento, di buona moneta commerciale. 17 Così il campo di Efron che era a Macpela di fronte a Mamre, il campo con la grotta che c'era, e tutti gli alberi che erano nel campo e in tutti i confini intorno, 18 furono assicurati come proprietà di Abraamo, alla presenza dei figli di Chet e di tutti quelli che entravano per la porta della città di Efron. 19 Dopo questo, Abraamo seppellì Sara sua moglie nella grotta del campo di Macpela di fronte a Mamre, che è Ebron, nel paese di Canaan. 20 E il campo e la grotta che c'era, furono assicurati ad Abraamo, dai figli di Chet, come sepolcro di sua proprietà.

Abraamo invia Eliezer in Mesopotamia a cercare una moglie per Isacco
24:1 Ora Abraamo era vecchio e di età avanzata; e l'Eterno aveva benedetto Abraamo in ogni cosa. 2 E Abraamo disse al più anziano servo di casa sua, che aveva il governo di tutti i suoi beni: “Metti la tua mano sotto la mia coscia; 3 e io ti farò giurare per l'Eterno, l'Iddio dei cieli e l'Iddio della terra, che tu non prenderai come moglie per mio figlio nessuna delle figlie dei Cananei, fra i quali abito; 4 ma andrai al mio paese e dai miei parenti, e prenderai una moglie per mio figlio, per Isacco”. 5 Il servo gli rispose: “Forse quella donna non vorrà seguirmi in questo paese; dovrò io allora riportare tuo figlio nel paese da dove tu sei uscito?”. 6 Abraamo gli disse: “Guardati dal riportare là mio figlio! 7 L'Eterno, l'Iddio dei cieli, che mi trasse dalla casa di mio padre e dal mio paese natìo e mi parlò e mi giurò dicendo: - Io darò alla tua progenie questo paese, - egli stesso manderà il suo angelo davanti a te, e tu prenderai là una moglie per mio figlio. 8 E se la donna non vorrà seguirti, allora sarai sciolto da questo giuramento che ti faccio fare; soltanto, non ricondurre là mio figlio”. 9 E il servo pose la mano sotto la coscia di Abraamo suo signore, e gli giurò di fare come lui chiedeva.

Incontro del servo con Rebecca
10 Poi il servo prese dieci cammelli, fra i cammelli del suo signore, e partì, avendo a sua disposizione tutti i beni del suo signore, si mise in viaggio e arrivò in Mesopotamia, alla città di Naor. 11 Dopo aver fatto riposare sulle ginocchia i cammelli, fuori della città, presso un pozzo d'acqua, verso sera, nell'ora in cui le donne escono ad attingere acqua, disse: 12 “O Eterno, Dio del mio signore Abraamo, fammi fare quest'oggi un felice incontro, e usa benignità verso Abraamo mio signore! 13 Ecco, io sto qui presso questa sorgente e le figlie degli abitanti della città usciranno ad attingere acqua. 14 Fa' che la fanciulla alla quale dirò: - Su, abbassa la tua brocca affinché io beva - e che mi risponderà - Bevi, e darò da bere anche ai tuoi cammelli, - sia quella che tu hai destinata al tuo servo Isacco. E da questo comprenderò che tu hai usato benignità verso il mio signore”. 15 Non aveva ancora finito di parlare, quando ecco uscire con la sua brocca sulla spalla, Rebecca, figlia di Betuel figlio di Milca, moglie di Naor fratello di Abraamo. 16 La fanciulla era molto bella d'aspetto, vergine, e nessun uomo l'aveva conosciuta. Lei scese alla sorgente, riempì la brocca, e risalì. 17 Allora il servo le corse incontro e le disse: “Dammi da bere un po' d'acqua della tua brocca”. 18 E lei rispose: “Bevi, signor mio”; e si affrettò a calare la brocca sulla mano, e gli diede da bere. 19 E quando ebbe finito di dargli da bere disse: “Io ne attingerò anche per i tuoi cammelli, finché abbiano bevuto a sufficienza”. 20 E presto vuotò la sua brocca nell'abbeveratoio, corse di nuovo al pozzo ad attingere acqua, e ne attinse per tutti i suoi cammelli. 21 E quell'uomo la contemplava in silenzio per sapere se l'Eterno avesse o no fatto prosperare il suo viaggio. 22 E quando i cammelli ebbero finito di bere, l'uomo prese un anello d'oro del peso di mezzo siclo, e due braccialetti del peso di dieci sicli d'oro, per i polsi di lei, e disse: 23 “Di chi sei figlia? dimmelo. C'è posto in casa di tuo padre per alloggiarvi?”. 24 Lei rispose: “Sono figlia di Betuel figlio di Milca, che lei partorì a Naor”. 25 E aggiunse: “C'è da noi molto fieno e foraggio, e anche posto per alloggiarvi”. 26 E l'uomo si inchinò, adorò l'Eterno, e disse: 27 “Benedetto l'Eterno, l'Iddio di Abraamo mio signore, che non ha smesso di essere benigno e fedele verso il mio signore! Quanto a me, l'Eterno mi ha messo sulla via della casa dei fratelli del mio signore”. 28 E la fanciulla corse a raccontare queste cose a casa di sua madre.

Il servo ricevuto da Labano e da Betuel
29 Rebecca aveva un fratello chiamato Labano. E Labano corse fuori verso quell'uomo alla sorgente. 30 Appena vide l'anello e i braccialetti ai polsi di sua sorella e ascoltò le parole di Rebecca sua sorella che diceva: “Quell'uomo mi ha parlato così”, andò da quell'uomo che se ne stava presso i cammelli, vicino alla sorgente. 31 E disse: “Entra, benedetto dall'Eterno! perché stai fuori? Io ho preparato la casa e un luogo per i cammelli”. 32 L'uomo entrò in casa, e Labano scaricò i cammelli, diede fieno e foraggio ai cammelli, e portò acqua per lavare i piedi a lui e a quelli che erano con lui. 33 Poi gli fu posto davanti da mangiare; ma egli disse: “Non mangerò finché non abbia fatto la mia ambasciata”. E l'altro disse: “Parla”. 34 Ed egli: “Io sono servo di Abraamo. 35 L'Eterno ha benedetto abbondantemente il mio signore, che è diventato grande; gli ha dato pecore e buoi, argento e oro, servi e serve, cammelli e asini. 36 Ora Sara, moglie del mio signore, ha partorito nella sua vecchiaia un figlio al mio padrone, che gli ha dato tutto quello che possiede. 37 E il mio signore mi ha fatto giurare, dicendo: 'Non prenderai come moglie per mio figlio nessuna delle figlie dei Cananei, nel paese dei quali abito; 38 ma andrai alla casa di mio padre e dai miei parenti e lì vi prenderai una moglie per mio figlio'. 39 E io dissi al mio padrone: 'Forse quella donna non mi vorrà seguire'. 40 Ed egli rispose: 'L'Eterno, davanti al quale ho camminato, manderà il suo angelo con te e farà prosperare il tuo viaggio, e tu prenderai a mio figlio una moglie tra i miei parenti e della casa di mio padre. 41 Sarai sciolto dal giuramento che ti faccio fare, quando sarai andato dai miei parenti, e se non vorranno dartela, allora sarai sciolto dal giuramento che mi fai'. 42 Oggi sono arrivato alla sorgente, e ho detto: 'O Eterno, Dio del mio signore Abraamo, se hai piacere nel far prosperare il viaggio che ho intrapreso, 43 ecco, io mi fermo presso questa sorgente; fa' che la fanciulla che uscirà ad attingere acqua, alla quale dirò: - dammi da bere un po' di acqua della tua brocca, - 44 e che mi dirà: - Bevi pure, e ne attingerò anche per i tuoi cammelli, - sia la moglie che l'Eterno ha destinata al figlio del mio signore'. 45 E prima che avessi finito di parlare in cuor mio, ecco uscire Rebecca con la sua brocca sulla spalla, scendere alla sorgente e attingere l'acqua. Allora io le ho detto: 46 'Dammi da bere!'. E lei si è affrettata a calare la brocca dalla spalla, e mi ha risposto: 'Bevi! e darò da bere anche ai tuoi cammelli'. Così ho bevuto io e lei ha abbeverato anche i cammelli. 47 Poi l'ho interrogata, e le ho detto: 'Di chi sei figlia?'. E lei ha risposto: 'Sono figlia di Betuel figlio di Naor, che Milca gli partorì'. Allora io le ho messo l'anello al naso e i braccialetti ai polsi. 48 E mi sono inchinato, ho adorato l'Eterno e ho benedetto l'Eterno, l'Iddio di Abraamo mio signore, che mi ha condotto per la giusta via a prendere per il figlio di Abraamo la figlia del fratello del mio signore. 49 Ora, se volete usare benignità e fedeltà verso il mio signore, ditemelo; e se no, ditemelo lo stesso, e io mi volgerò a destra o a sinistra”. 50 Allora Labano e Betuel risposero e dissero: “La cosa procede dall'Eterno; noi non possiamo dirti né male né bene. 51 Ecco, Rebecca ti sta davanti, prendila, va', e lei sia moglie del figlio del tuo signore, come l'Eterno ha detto”. 52 Quando il servo di Abraamo udì le loro parole, si prostrò a terra davanti all'Eterno. 53 Il servo tirò fuori poi oggetti d'argento e oggetti d'oro, e vesti, e li diede a Rebecca; e donò anche delle cose preziose a suo fratello e a sua madre. 54 Poi mangiarono e bevvero, lui e gli uomini che erano con lui, e passarono lì la notte. La mattina, quando si furono alzati, il servo disse: “Lasciatemi tornare al mio signore”. 55 Ma il fratello e la madre di Rebecca dissero: “Rimanga la fanciulla ancora alcuni giorni con noi, almeno una decina; poi se ne andrà”. Ma egli rispose loro: 56 “Non mi trattenete, siccome l'Eterno ha fatto prosperare il mio viaggio; lasciatemi partire, affinché io me ne torni al mio signore”. 57 Allora dissero: “Chiamiamo la fanciulla e sentiamo lei stessa”. 58 Chiamarono Rebecca, e le dissero: “Vuoi andare con quest'uomo?”, e lei rispose: “Sì, andrò”. 59 Così lasciarono andare Rebecca loro sorella e la sua balia con il servo di Abraamo e la sua gente. 60 Benedissero Rebecca e le dissero: “Sorella nostra, possa tu essere madre di migliaia di miriadi, e possa la tua progenie possedere la porta dei suoi nemici!”. 61 Rebecca si alzò con le sue serve e montarono sui cammelli e seguirono quell'uomo. E il servo prese Rebecca e se ne andò.

Rebecca diventa moglie di Isacco
62 Ora Isacco era tornato dal pozzo di Lacai-Roi, e abitava nel paese del meridione. 63 Isacco era uscito, sul far della sera, per meditare nella campagna; e, alzati gli occhi, guardò, ed ecco venire dei cammelli. 64 Rebecca, alzati anche lei gli occhi, vide Isacco, saltò giù dal cammello, e disse al servo: 65 “Chi è quell'uomo che viene nel campo incontro a noi?”. Il servo rispose: “È il mio signore”. E lei, preso il suo velo, si coprì. 66 E il servo raccontò a Isacco tutto quello che aveva fatto. 67 E Isacco portò Rebecca nella tenda di Sara sua madre, se la prese, e lei diventò sua moglie, ed egli l'amò. Così Isacco fu consolato dopo la morte di sua madre.

Morte di Abraamo
25:1 Poi Abraamo prese un'altra moglie, per nome Chetura. 2 E questa gli partorì Zimran, Iocsan, Medan, Madian, Isbac e Suac. 3 Iocsan generò Seba e Dedan. I figli di Dedan furono gli Assurim, i Letusim e i Leummim. 4 E i figli di Madian furono Efa, Efer, Enoc, Abida ed Eldaa. Tutti questi furono i figli di Chetura. 5 E Abraamo diede tutto quello che possedeva a Isacco; 6 ma ai figli delle sue concubine fece dei doni e, mentre era ancora in vita, li mandò lontano da suo figlio Isacco, verso levante, nel paese d'oriente. 7 Ora tutto il tempo della vita di Abraamo fu di centosettantacinque anni. 8 Poi Abraamo spirò in prospera vecchiaia, attempato e sazio di giorni, e fu riunito al suo popolo. 9 E Isacco e Ismaele, suoi figli, lo seppellirono nella grotta di Macpela nel campo di Efron figlio di Soar l'Ittita, che è di fronte a Mamre: 10 campo, che Abraamo aveva comprato dai figli di Chet. Qui furono sepolti Abraamo e Sara sua moglie. 11 Dopo la morte di Abraamo, Dio benedisse Isacco suo figlio; e Isacco abitò presso il pozzo di Lacai-Roi.

Discendenza di Ismaele
12 Ora questi sono i discendenti di Ismaele, figlio di Abraamo, che Agar, l'Egiziana, serva di Sara, aveva partorito ad Abraamo. 13 Questi sono i nomi dei figli d'Ismaele, secondo le loro generazioni: Nebaiot, il primogenito di Ismaele; poi Chedar, Adbeel, Mibsam, 14 Misma, Duma, Massa, Cadad, Tema, Ietur, 15 Nafis e Chedma. 16 Questi sono i figli di Ismaele, e questi i loro nomi, secondo i loro villaggi e i loro accampamenti. Furono i dodici capi dei loro popoli. 17 Gli anni della vita di Ismaele furono centotrentasette; poi spirò, morì, e fu riunito al suo popolo. 18 E i suoi figli abitarono da Avila fino a Sur, che è di fronte all'Egitto, andando verso l'Assiria. Egli si stabilì di fronte a tutti i suoi fratelli.

Nascita di Esaù e di Giacobbe
19 Questi sono i discendenti di Isacco, figlio di Abraamo. 20 Abraamo generò Isacco; e Isacco aveva quarant'anni quando prese per moglie Rebecca, figlia di Betuel, l'Arameo di Paddan-Aram, e sorella di Labano, l'Arameo. 21 Isacco pregò con insistenza l'Eterno per sua moglie, perché lei era sterile. L'Eterno lo esaudì, e Rebecca, sua moglie, concepì. 22 I bambini si urtavano nel suo seno; e lei disse: “Se così è, perché vivo?”. E andò a consultare l'Eterno. 23 E l'Eterno le disse: “Due nazioni sono nel tuo seno, e due popoli separati usciranno dalle tue viscere. Uno dei due popoli sarà più forte dell'altro, e il maggiore servirà il minore”. 24 Quando venne per lei il tempo di partorire, ecco che lei aveva due gemelli in seno. 25 Il primo che uscì fuori era rosso, e tutto quanto come un mantello di pelo; e fu chiamato Esaù. 26 Dopo uscì suo fratello, che con la mano teneva il tallone di Esaù; e fu chiamato Giacobbe. Isacco aveva sessant'anni quando Rebecca li partorì.

Esaù vende il suo diritto di primogenitura
27 I due fanciulli crebbero, ed Esaù diventò un abile cacciatore, un uomo di campagna, e Giacobbe un uomo tranquillo, che se ne stava nelle tende. 28 Ora Isacco amava Esaù, perché la cacciagione era di suo gusto; e Rebecca amava Giacobbe. 29 Appena Giacobbe si era fatto cuocere una minestra, Esaù giunse dai campi, tutto stanco. 30 Ed Esaù disse a Giacobbe: “Dammi da mangiare un po' di questa minestra rossa; perché sono stanco”. Per questo fu chiamato Edom. 31 E Giacobbe gli rispose: “Vendimi prima di tutto la tua primogenitura”. 32 Ed Esaù disse: “Ecco io sto per morire; a che mi giova la primogenitura?”. 33 Allora Giacobbe disse: “Prima, giuramelo”. Ed Esaù glielo giurò, e vendette la sua primogenitura a Giacobbe. 34 E Giacobbe diede a Esaù del pane e della minestra di lenticchie. Ed egli mangiò e bevve; poi si alzò e se ne andò. Così Esaù disprezzò la primogenitura.

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