C.E.I.:

Genesi 15-16

15,1 Dopo tali fatti, questa parola del Signore fu rivolta ad Abram in visione: «Non temere, Abram. Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarà molto grande». 2 Rispose Abram: «Mio Signore Dio, che mi darai? Io me ne vado senza figli e l'erede della mia casa è Eliezer di Damasco». 3 Soggiunse Abram: «Ecco a me non hai dato discendenza e un mio domestico sarà mio erede». 4 Ed ecco gli fu rivolta questa parola dal Signore: «Non costui sarà il tuo erede, ma uno nato da te sarà il tuo erede». 5 Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle» e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza». 6 Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia. 7 E gli disse: «Io sono il Signore che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti in possesso questo paese». 8 Rispose: «Signore mio Dio, come potrò sapere che ne avrò il possesso?». 9 Gli disse: «Prendimi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un ariete di tre anni, una tortora e un piccione». 10 Andò a prendere tutti questi animali, li divise in due e collocò ogni metà di fronte all'altra; non divise però gli uccelli. 11 Gli uccelli rapaci calavano su quei cadaveri, ma Abram li scacciava. 12 Mentre il sole stava per tramontare, un torpore cadde su Abram, ed ecco un oscuro terrore lo assalì. 13 Allora il Signore disse ad Abram: «Sappi che i tuoi discendenti saranno forestieri in un paese non loro; saranno fatti schiavi e saranno oppressi per quattrocento anni. 14 Ma la nazione che essi avranno servito, la giudicherò io: dopo, essi usciranno con grandi ricchezze. 15 Quanto a te, andrai in pace presso i tuoi padri; sarai sepolto dopo una vecchiaia felice. 16 Alla quarta generazione torneranno qui, perché l'iniquità degli Amorrei non ha ancora raggiunto il colmo».
17 Quando, tramontato il sole, si era fatto buio fitto, ecco un forno fumante e una fiaccola ardente passarono in mezzo agli animali divisi. 18 In quel giorno il Signore concluse questa alleanza con Abram:
«Alla tua discendenza
io do questo paese
dal fiume d'Egitto
al grande fiume, il fiume Eufrate;
19 il paese dove abitano i Keniti, i Kenizziti, i Kadmoniti, 20 gli Hittiti, i Perizziti, i Refaim, 21 gli Amorrei, i Cananei, i Gergesei, gli Evei e i Gebusei».

16,1 Sarai, moglie di Abram, non gli aveva dato figli. Avendo però una schiava egiziana chiamata Agar, 2 Sarai disse ad Abram: «Ecco, il Signore mi ha impedito di aver prole; unisciti alla mia schiava: forse da lei potrò avere figli». Abram ascoltò la voce di Sarai. 3 Così, al termine di dieci anni da quando Abram abitava nel paese di Canaan, Sarai, moglie di Abram, prese Agar l'egiziana, sua schiava e la diede in moglie ad Abram, suo marito. 4 Egli si unì ad Agar, che restò incinta. Ma, quando essa si accorse di essere incinta, la sua padrona non contò più nulla per lei. 5 Allora Sarai disse ad Abram: «L'offesa a me fatta ricada su di te! Io ti ho dato in braccio la mia schiava, ma da quando si è accorta d'essere incinta, io non conto più niente per lei. Il Signore sia giudice tra me e te!». 6 Abram disse a Sarai: «Ecco, la tua schiava è in tuo potere: falle ciò che ti pare». Sarai allora la maltrattò tanto che quella si allontanò. 7 La trovò l'angelo del Signore presso una sorgente d'acqua nel deserto, la sorgente sulla strada di Sur, 8 e le disse: «Agar, schiava di Sarai, da dove vieni e dove vai?». Rispose: «Vado lontano dalla mia padrona Sarai». 9 Le disse l'angelo del Signore: «Ritorna dalla tua padrona e restale sottomessa». 10 Le disse ancora l'angelo del Signore: «Moltiplicherò la tua discendenza e non si potrà contarla per la sua moltitudine». 11 Soggiunse poi l'angelo del Signore:
«Ecco, sei incinta:
partorirai un figlio
e lo chiamerai Ismaele,
perché il Signore ha ascoltato la tua afflizione.
12 Egli sarà come un ònagro;
la sua mano sarà contro tutti
e la mano di tutti contro di lui
e abiterà di fronte a tutti i suoi fratelli».
13 Agar chiamò il Signore, che le aveva parlato: «Tu sei il Dio della visione», perché diceva: «Qui dunque sono riuscita ancora a vedere, dopo la mia visione?». 14 Per questo il pozzo si chiamò Pozzo di Lacai-Roi; è appunto quello che si trova tra Kades e Bered. 15 Agar partorì ad Abram un figlio e Abram chiamò Ismaele il figlio che Agar gli aveva partorito. 16 Abram aveva ottantasei anni quando Agar gli partorì Ismaele.

Nuova Riveduta:

Genesi 15-16

Promesse rinnovate ad Abramo
Ro 4; Ga 3:6-9
15,1 Dopo questi fatti, la parola del SIGNORE fu rivolta in visione ad Abramo, dicendo: «Non temere, Abramo, io sono il tuo scudo, e la tua ricompensa sarà grandissima». 2 Abramo disse: «Dio, SIGNORE, che mi darai? Poiché io me ne vado senza figli e l'erede della mia casa è Eliezer di Damasco». 3 E Abramo soggiunse: «Tu non mi hai dato discendenza; ecco, uno schiavo nato in casa mia sarà mio erede».
4 Allora la parola del SIGNORE gli fu rivolta, dicendo: «Questi non sarà tuo erede; ma colui che nascerà da te sarà tuo erede». 5 Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda il cielo e conta le stelle se le puoi contare». E soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza». 6 Egli credette al SIGNORE, che gli contò questo come giustizia.

Ne 9:7-8; At 7:2-7
7 Il SIGNORE gli disse ancora: «Io sono il SIGNORE che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti questo paese, perché tu lo possegga». 8 Abramo chiese: «Dio, SIGNORE, da che cosa posso conoscere che ne avrò il possesso?» 9 Il SIGNORE gli rispose: «Prendimi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un montone di tre anni, una tortora e un piccione». 10 Egli prese tutti questi animali, li divise nel mezzo e pose ciascuna metà di fronte all'altra; ma non divise gli uccelli. 11 Or degli uccelli rapaci calarono sulle bestie morte, ma Abramo li scacciò.
12 Al tramonto del sole, un profondo sonno cadde su Abramo; ed ecco uno spavento, una oscurità profonda cadde su di lui. 13 Il SIGNORE disse ad Abramo: «Sappi per certo che i tuoi discendenti dimoreranno come stranieri in un paese che non sarà loro: saranno fatti schiavi e saranno oppressi per quattrocento anni; 14 ma io giudicherò la nazione di cui saranno stati servi e, dopo questo, se ne partiranno con grandi ricchezze. 15 Quanto a te, te ne andrai in pace presso i tuoi padri e sarai sepolto dopo una prospera vecchiaia. 16 Alla quarta generazione essi torneranno qua; perché l'iniquità degli Amorei non è giunta finora al colmo». 17 Or come il sole fu tramontato e venne la notte scura, ecco una fornace fumante e una fiamma di fuoco passare in mezzo agli animali divisi.
18 In quel giorno il SIGNORE fece un patto con Abramo, dicendo: «Io do alla tua discendenza questo paese, dal fiume d'Egitto al gran fiume, il fiume Eufrate; 19 i Chenei, i Chenizei, i Cadmonei, 20 gli Ittiti, i Ferezei, i Refaim, 21 gli Amorei, i Cananei, i Ghirgasei e i Gebusei».

Agar. Nascita di Ismaele
Ge 30:1-9; Gb 4:8
16,1 Or Sarai, moglie di Abramo, non gli aveva dato figli. Aveva una serva egiziana di nome Agar. 2 Sarai disse ad Abramo: «Ecco, il SIGNORE mi ha fatta sterile; ti prego, va' dalla mia serva; forse avrò figli da lei». E Abramo diede ascolto alla voce di Sarai. 3 Così, dopo dieci anni di residenza di Abramo nel paese di Canaan, Sarai, moglie di Abramo, prese la sua serva Agar, l'Egiziana, e la diede per moglie ad Abramo suo marito.
4 Egli andò da Agar, che rimase incinta; e quando si accorse di essere incinta, guardò la sua padrona con disprezzo. 5 Sarai disse ad Abramo: «L'offesa fatta a me ricada su di te! Io ti ho dato la mia serva in seno e, da quando si è accorta d'essere incinta, mi guarda con disprezzo. Il SIGNORE sia giudice fra me e te». 6 Abramo rispose a Sarai: «Ecco, la tua serva è in tuo potere; falle ciò che vuoi». Sarai la trattò duramente e quella se ne fuggì da lei.

Ge 21:9-21; Sl 10:14; Mi 7:7-9
7 L'angelo del SIGNORE la trovò presso una sorgente d'acqua, nel deserto, presso la sorgente che è sulla via di Sur, 8 e le disse: «Agar, serva di Sarai, da dove vieni e dove vai?» Lei rispose: «Fuggo dalla presenza di Sarai mia padrona». 9 L'angelo del SIGNORE le disse: «Torna dalla tua padrona e umiliati sotto la sua mano». 10 L'angelo del SIGNORE soggiunse: «Io moltiplicherò grandemente la tua discendenza e non la si potrà contare, tanto sarà numerosa». 11 L'angelo del SIGNORE le disse ancora: «Ecco, tu sei incinta e partorirai un figlio a cui metterai il nome di Ismaele, perché il SIGNORE ti ha udita nella tua afflizione; 12 egli sarà tra gli uomini come un asino selvatico; la sua mano sarà contro tutti, e la mano di tutti contro di lui; e abiterà di fronte a tutti i suoi fratelli». 13 Allora Agar diede al SIGNORE, che le aveva parlato, il nome di Atta-El-Roi, perché disse: «Ho io, proprio qui, veduto andarsene colui che mi ha vista?» 14 Perciò quel pozzo fu chiamato il pozzo di Lacai-Roi. Ecco, esso è tra Cades e Bered.
15 Agar partorì un figlio ad Abramo. Al figlio che Agar gli aveva partorito Abramo mise il nome d'Ismaele. 16 Abramo aveva ottantasei anni quando Agar gli partorì Ismaele.

Nuova Diodati:

Genesi 15-16

Dio promette ad Abramo un figlio
15,1 Dopo queste cose, la parola dell'Eterno fu rivolta in visione ad Abramo, dicendo: «Non temere, o Abramo, io sono il tuo scudo, e la tua ricompensa sarà grandissima». 2 Ma Abramo disse: «Signore, Eterno, che mi darai, perché sono senza figli e l'erede della mia casa è Eliezer di Damasco?». 3 Poi Abramo soggiunse: «Tu non mi hai dato alcuna discendenza; or ecco, uno nato in casa mia sarà mio erede». 4 Allora la parola dell'Eterno gli fu rivolta, dicendo: «Questi non sarà tuo erede; ma colui che uscirà dalle tue viscere sarà tuo erede». 5 Poi lo condusse fuori e gli disse: «Mira il cielo e conta le stelle, se le puoi contare», quindi aggiunse: «Così sarà la tua discendenza». 6 Ed egli credette all'Eterno, che glielo mise in conto di giustizia.

Sacrificio degli animali, e patto dell'Eterno con Abramo
7 Poi l'Eterno gli disse: «Io sono l'Eterno che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei, per darti questo paese in eredità». 8 E Abramo chiese: «Signore, Eterno, da che cosa posso io sapere che l'avrò in eredità?». 9 Allora l'Eterno gli disse: «Portami una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un montone di tre anni, una tortora e un piccione giovane». 10 Allora Abramo gli portò tutti questi animali, li divise in due e pose ciascuna metà di fronte all'altra; ma non divise gli uccelli. 11 Or alcuni uccelli rapaci calarono sulle bestie morte, ma Abramo li scacciò. 12 Verso il tramontare del sole, un profondo sonno cadde su Abramo; ed ecco, uno spavento e una oscurità profonda caddero su di lui. 13 Allora l'Eterno disse ad Abramo: «Sappi per certo che i tuoi discendenti dimoreranno come stranieri in un paese che non sarà loro, e vi saranno schiavi e saranno oppressi per quattrocento anni. 14 Ma io giudicherò la nazione di cui saranno stati servi; dopo questo, essi usciranno con grandi ricchezze. 15 Quanto a te, te ne andrai in pace presso i tuoi padri, e sarai sepolto dopo una bella vecchiaia. 16 Ma alla quarta generazione essi torneranno qui, perché l'iniquità degli Amorei non è ancora giunta al colmo». 17 Or come il sole si fu coricato e scesero le tenebre, ecco una fornace fumante ed una torcia di fuoco passare in mezzo agli animali divisi. 18 In quel giorno l'Eterno fece un patto con Abramo dicendo: «Io do alla tua discendenza questo paese, dal torrente d'Egitto al grande fiume, il fiume Eufrate: 19 i Kenei, i Kenizei, i Kadmonei, 20 gli Hittei, i Perezei, i Refei, 21 gli Amorei, i Cananei, i Ghirgasei e i Gebusei».

Agar e nascita d'Ismaele secondo la carne
16,1 Or Sarai, moglie di Abramo, non gli aveva dato alcun figlio. Ella aveva una serva egiziana di nome Agar. 2 Così Sarai disse ad Abramo: «Ecco, l'Eterno mi ha impedito di avere figli; deh, entra dalla mia serva; forse potrò avere figli da lei». E Abramo diede ascolto alla voce di Sarai. 3 Sarai dunque, moglie di Abramo, dopo che Abramo aveva dimorato dieci anni nel paese di Canaan, prese la sua serva Agar, l'Egiziana, e la diede in moglie ad Abramo suo marito. 4 Ed egli entrò da Agar, che rimase incinta; ma quando si accorse di essere incinta, guardò la sua padrona con disprezzo. 5 Allora Sarai disse ad Abramo: «La responsabilità per l'offesa fattami ricada su di te. Sono stata io a darti nelle braccia la mia serva; ma da quando si è accorta di essere incinta mi guarda con disprezzo. L'Eterno sia giudice fra me e te». 6 Abramo rispose a Sarai: «Ecco, la tua serva è in tuo potere; fa' di lei ciò che ti pare». Sarai allora la trattò duramente, ed ella fuggì dalla sua presenza. 7 Or l'Angelo dell'Eterno la trovò presso una sorgente d'acqua nel deserto, presso la sorgente sulla strada di Shur, 8 e le disse: «Agar, serva di Sarai, da dove vieni e dove vai?». Ella rispose: «Me ne fuggo dalla presenza della mia padrona Sarai». 9 Allora l'Angelo dell'Eterno le disse: «Torna dalla tua padrona, e sottomettiti alla sua autorità». 10 Poi l'Angelo dell'Eterno soggiunse: «Io moltiplicherò grandemente la tua discendenza tanto che non la si potrà contare, a motivo del suo gran numero». 11 L'Angelo dell'Eterno le disse ancora: «Ecco, tu sei incinta e partorirai un figlio, e lo chiamerai Ismaele, perché l'Eterno ha dato ascolto alla tua afflizione; 12 egli sarà tra gli uomini come un asino selvatico; la sua mano sarà contro tutti e la mano di tutti contro di lui; e abiterà nella presenza di tutti i suoi fratelli». 13 Allora Agar chiamò il nome dell'Eterno che le aveva parlato: «Tu sei El-Roi», perché disse: «Ho veramente io veduto colui che mi vede?». 14 Perciò quel pozzo fu chiamato "Il pozzo di Lahai-Roi. Ecco, esso è fra Kadesh e Bered. 15 Così Agar partorì un figlio ad Abramo; e Abramo chiamò il figlio, che Agar gli aveva partorito, col nome di Ismaele. 16 Abramo aveva ottantasei anni, quando Agar partorì Ismaele ad Abramo.

Riveduta 2020:

Genesi 15-16

Patto dell'Eterno con Abramo
15,1 Dopo queste cose, la parola dell'Eterno fu rivolta in visione ad Abramo, dicendo: “Non temere, Abramo, io sono il tuo scudo, e la tua ricompensa sarà grandissima”. 2 E Abramo disse: “Signore, Eterno, che mi darai tu? poiché io me ne vado senza figli, e chi possederà la mia casa è Eliezer di Damasco”. 3 Poi Abramo aggiunse: “Tu non mi hai dato progenie; ed ecco, uno schiavo nato in casa mia sarà mio erede”. 4 Allora la parola dell'Eterno gli fu rivolta dicendo: “Questi non sarà tuo erede; ma colui che uscirà dalle tue viscere sarà erede tuo”. 5 Lo condusse fuori, e gli disse: “Guarda il cielo e conta le stelle, se le puoi contare”. Poi aggiunse: “Così sarà la tua progenie”. 6 Ed egli credette all'Eterno, che gli contò questo come giustizia.

Sacrificio e visione di Abramo
7 L'Eterno gli disse: “Io sono l'Eterno che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti questo paese, perché tu lo possegga”. 8 E Abramo chiese: “Signore, Eterno, come potrò sapere che lo possederò?”. 9 E l'Eterno gli rispose: “Prendimi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un montone di tre anni, una tortora e un piccione”. 10 Ed egli prese tutti questi animali, li divise in mezzo, e pose ciascuna metà di fronte all'altra; ma non divise gli uccelli. 11 Degli uccelli rapaci calarono sulle bestie morte, ma Abramo li scacciò. 12 E, sul tramontare del sole, un profondo sonno cadde sopra Abramo; ed ecco, uno spavento, un'oscurità profonda, cadde su lui. 13 E l'Eterno disse ad Abramo: “Sappi per certo che i tuoi discendenti dimoreranno come stranieri in un paese che non sarà loro, e saranno schiavi, e saranno oppressi per quattrocento anni; 14 ma io giudicherò la gente di cui saranno stati servi; e, dopo questo, se ne partiranno con grandi ricchezze. 15 E tu te ne andrai in pace ai tuoi padri, e sarai sepolto dopo una prospera vecchiaia. 16 E alla quarta generazione essi torneranno qua; perché l'iniquità degli Amorei non è giunta finora al colmo”. 17 Appena il sole tramontò e venne la notte scura, ecco una fornace fumante e una fiamma di fuoco passare in mezzo agli animali divisi. 18 In quel giorno l'Eterno fece patto con Abramo, dicendo: “Io do alla tua progenie questo paese, dal fiume d'Egitto al gran fiume, il fiume Eufrate; 19 i Chenei, i Chenizei, i Cadmonei, 20 gli Ittiti, i Ferezei, i Refaim, 21 gli Amorei, i Cananei, i Ghirgasei e i Gebusei”.

Agar. Nascita di Ismaele
16,1 Ora Sarai, moglie di Abramo, non gli aveva dato figli. Lei aveva una serva egiziana di nome Agar. 2 E Sarai disse ad Abramo: “Ecco, l'Eterno mi ha fatta sterile; su, va' dalla mia serva, forse avrò discendenza da lei”. Abramo diede ascolto alla voce di Sarai. 3 Sarai dunque, moglie di Abramo, dopo dieci anni che Abramo dimorava nel paese di Canaan, prese la sua serva Agar, l'Egiziana, e la diede per moglie ad Abramo, suo marito. 4 Ed egli si unì ad Agar, che rimase incinta; e quando si accorse che era incinta, guardò la sua padrona con disprezzo. 5 Allora Sarai disse ad Abramo: “L'offesa fatta a me ricade su te. Io ti ho dato la mia serva nelle braccia; e da quando lei si è accorta di essere incinta, mi guarda con disprezzo. L'Eterno sia giudice fra me e te”. 6 E Abramo rispose a Sarai: “Ecco, la tua serva è in tuo potere; fa' con lei come ti piacerà”. Sarai la trattò duramente, e lei se ne fuggì dalla sua presenza. 7 L'angelo dell'Eterno la trovò presso una sorgente d'acqua, nel deserto, presso la sorgente che è sulla via di Sur, 8 e le disse: “Agar, serva di Sarai, da dove vieni? e dove vai?”, e lei rispose: “Me ne fuggo dal cospetto di Sarai mia padrona”. 9 L'angelo dell'Eterno le disse: “Torna dalla tua padrona, e umiliati sotto la sua mano”. 10 L'angelo dell'Eterno soggiunse: “Io moltiplicherò grandemente la tua progenie e non la si potrà contare, tanto sarà numerosa”. 11 E l'angelo dell'Eterno le disse ancora: “Ecco, tu sei incinta e partorirai un figlio, che chiamerai Ismaele, perché l'Eterno ti ha ascoltata nella tua afflizione; 12 esso sarà tra gli uomini come un asino selvatico; la sua mano sarà contro tutti e la mano di tutti contro di lui; e abiterà di fronte a tutti i suoi fratelli”. 13 Allora Agar chiamò il nome dell'Eterno che le aveva parlato, Atta-El-Roi, perché disse: “Ho io, proprio qui, visto andarsene colui che mi ha vista?”. 14 Perciò quel pozzo fu chiamato “il pozzo di Lacai-Roi”. Ecco, esso è fra Cades e Bered. 15 Agar partorì un figlio ad Abramo e Abramo chiamò Ismaele il figlio che Agar gli aveva partorito. 16 Abramo aveva ottantasei anni quando Agar gli partorì Ismaele.

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