C.E.I.:

Geremia 1,1-25,13

1,1 Parole di Geremia figlio di Chelkia, uno dei sacerdoti che dimoravano in Anatòt, nel territorio di Beniamino. 2 A lui fu rivolta la parola del Signore al tempo di Giosia figlio di Amon, re di Giuda, l'anno decimoterzo del suo regno, 3 e quindi anche al tempo di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, fino alla fine dell'anno undecimo di Sedecìa figlio di Giosìa, re di Giuda, cioè fino alla deportazione di Gerusalemme avvenuta nel quinto mese.
4 Mi fu rivolta la parola del Signore:
5 «Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo,
prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato;
ti ho stabilito profeta delle nazioni».
6 Risposi: «Ahimé, Signore Dio, ecco io non so parlare,
perché sono giovane».
7 Ma il Signore mi disse: «Non dire: Sono giovane,
ma va' da coloro a cui ti manderò
e annunzia ciò che io ti ordinerò.
8 Non temerli,
perché io sono con te per proteggerti».
Oracolo del Signore.
9 Il Signore stese la mano, mi toccò la bocca
e il Signore mi disse:
«Ecco, ti metto le mie parole sulla bocca.
10 Ecco, oggi ti costituisco
sopra i popoli e sopra i regni
per sradicare e demolire,
per distruggere e abbattere,
per edificare e piantare».
11 Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Che cosa vedi, Geremia?». Risposi: «Vedo un ramo di mandorlo». 12 Il Signore soggiunse: «Hai visto bene, poiché io vigilo sulla mia parola per realizzarla». 13 Quindi mi fu rivolta di nuovo questa parola del Signore: «Che cosa vedi?». Risposi: «Vedo una caldaia sul fuoco inclinata verso settentrione».
14 Il Signore mi disse:
«Dal settentrione si rovescerà la sventura
su tutti gli abitanti del paese.
15 Poiché, ecco, io sto per chiamare
tutti i regni del settentrione.
Oracolo del Signore.
Essi verranno e ognuno porrà il trono
davanti alle porte di Gerusalemme,
contro tutte le sue mura
e contro tutte le città di Giuda.
16 Allora pronunzierò i miei giudizi contro di loro,
per tutto il male che hanno commesso abbandonandomi,
per sacrificare ad altri dèi
e prostrarsi davanti al lavoro delle proprie mani.
17 Tu, poi, cingiti i fianchi,
alzati e di' loro tutto ciò che ti ordinerò;
non spaventarti alla loro vista,
altrimenti ti farò temere davanti a loro.
18 Ed ecco oggi io faccio di te
come una fortezza,
come un muro di bronzo
contro tutto il paese,
contro i re di Giuda e i suoi capi,
contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese.
19 Ti muoveranno guerra ma non ti vinceranno,
perché io sono con te per salvarti».
Oracolo del Signore.

2,1 Mi fu rivolta questa parola del Signore:
2 «Va' e grida agli orecchi di Gerusalemme:
Così dice il Signore:
Mi ricordo di te, dell'affetto della tua giovinezza,
dell'amore al tempo del tuo fidanzamento,
quando mi seguivi nel deserto, in una terra non seminata.
3 Israele era cosa sacra al Signore,
la primizia del suo raccolto;
quanti ne mangiavano dovevano pagarla,
la sventura si abbatteva su di loro.
Oracolo del Signore.
4 Udite la parola del Signore, casa di Giacobbe,
voi, famiglie tutte della casa di Israele!
5 Così dice il Signore:
Quale ingiustizia trovarono in me i vostri padri,
per allontanarsi da me?
Essi seguirono ciò ch'è vano,
diventarono loro stessi vanità
6 e non si domandarono: Dov'è il Signore
che ci fece uscire dal paese d'Egitto,
ci guidò nel deserto,
per una terra di steppe e di frane,
per una terra arida e tenebrosa,
per una terra che nessuno attraversa
e dove nessuno dimora?
7 Io vi ho condotti in una terra da giardino,
perché ne mangiaste i frutti e i prodotti.
Ma voi, appena entrati, avete contaminato la mia terra
e avete reso il mio possesso un abominio.
8 Neppure i sacerdoti si domandarono:
Dov'è il Signore?
I detentori della legge non mi hanno conosciuto,
i pastori mi si sono ribellati,
i profeti hanno predetto nel nome di Baal
e hanno seguito esseri inutili.
9 Per questo intenterò ancora un processo contro di voi,
- oracolo del Signore -
e farò causa ai vostri nipoti.
10 Recatevi nelle isole del Kittìm e osservate,
mandate pure a Kedàr e considerate bene;
vedete se là è mai accaduta una cosa simile.
11 Ha mai un popolo cambiato dèi?
Eppure quelli non sono dèi!
Ma il mio popolo ha cambiato colui che è la sua gloria
con un essere inutile e vano.
12 Stupitene, o cieli;
inorridite come non mai.
Oracolo del Signore.
13 Perché il mio popolo ha commesso due iniquità:
essi hanno abbandonato me,
sorgente di acqua viva,
per scavarsi cisterne, cisterne screpolate,
che non tengono l'acqua.
14 Israele è forse uno schiavo,
o un servo nato in casa?
Perché allora è diventato una preda?
15 Contro di lui ruggiscono i leoni,
fanno udire i loro urli.
La sua terra è ridotta a deserto,
le sue città sono state bruciate e nessuno vi abita.
16 Perfino i figli di Menfi e di Tafni
ti hanno raso la testa.
17 Tutto ciò, forse, non ti accade
perché hai abbandonato il Signore tuo Dio?
18 E ora perché corri verso l'Egitto
a bere le acque del Nilo?
Perché corri verso l'Assiria
a bere le acque dell'Eufrate?
19 La tua stessa malvagità ti castiga
e le tue ribellioni ti puniscono.
Riconosci e vedi quanto è cosa cattiva e amara
l'avere abbandonato il Signore tuo Dio
e il non avere più timore di me.
Oracolo del Signore degli eserciti.
20 Poiché già da tempo hai infranto il tuo giogo,
hai spezzato i tuoi legami
e hai detto: Non ti servirò!
Infatti sopra ogni colle elevato
e sotto ogni albero verde ti sei prostituita.
21 Io ti avevo piantato come vigna scelta,
tutta di vitigni genuini;
ora, come mai ti sei mutata
in tralci degeneri di vigna bastarda?
22 Anche se ti lavassi con la soda
e usassi molta potassa,
davanti a me resterebbe la macchia della tua iniquità.
Oracolo del Signore.
23 Perché osi dire: Non mi sono contaminata,
non ho seguito i Baal?
Considera i tuoi passi là nella valle,
riconosci quello che hai fatto,
giovane cammella leggera e vagabonda,
24 asina selvatica abituata al deserto:
nell'ardore del suo desiderio aspira l'aria;
chi può frenare la sua brama?
Quanti la cercano non devono stancarsi:
la troveranno sempre nel suo mese.
25 Bada che il tuo piede non resti scalzo
e che la tua gola non si inaridisca!
Ma tu rispondi: No. È inutile,
perché io amo gli stranieri,
voglio seguirli.
26 Come si vergogna un ladro preso in flagrante
così restano svergognati quelli della casa di Israele,
essi, i loro re, i loro capi,
i loro sacerdoti e i loro profeti.
27 Dicono a un pezzo di legno: Tu sei mio padre,
e a una pietra: Tu mi hai generato.
A me essi voltan le spalle e non la fronte;
ma al tempo della sventura invocano:
Alzati,salvaci!
28 E dove sono gli dèi che ti sei costruiti?
Si alzino, se posson salvarti
nel tempo della tua sventura;
poiché numerosi come le tue città
sono, o Giuda, i tuoi dèi!
29 Perché vi lamentate con me?
Tutti voi mi siete stati infedeli.
Oracolo del Signore.
30 Invano ho colpito i vostri figli,
voi non avete imparato la lezione.
La vostra stessa spada ha divorato i vostri profeti
come un leone distruttore.
31 O generazione!
Proprio voi badate alla parola del Signore!
Sono forse divenuto un deserto per Israele
o una terra di tenebre densissime?
Perché il mio popolo dice: Ci siamo emancipati,
più non faremo ritorno a te?
32 Si dimentica forse una vergine dei suoi ornamenti,
una sposa della sua cintura?
Eppure il mio popolo mi ha dimenticato
per giorni innumerevoli.
33 Come sai ben scegliere la tua via
in cerca di amore!
Per questo hai insegnato i tuoi costumi
anche alle donne peggiori.
34 Perfino sugli orli delle tue vesti si trova
il sangue di poveri innocenti,
da te non sorpresi nell'atto di scassinare,
ma presso ogni quercia.
35 Eppure protesti: Io sono innocente,
la sua ira è già lontana da me.
Eccomi pronto a entrare in giudizio con te,
perché hai detto: Non ho peccato!
36 Perché ti sei ridotta così vile
nel cambiare la strada?
Anche dall'Egitto sarai delusa
come fosti delusa dall'Assiria.
37 Anche di là tornerai con le mani sul capo,
perché il Signore ha rigettato coloro nei quali confidavi;
da loro non avrai alcun vantaggio.

3,1 Se un uomo ripudia la moglie
ed essa, allontanatasi da lui,
si sposa con un altro uomo,
tornerà il primo ancora da lei?
Forse una simile donna non è tutta contaminata?
Tu ti sei disonorata con molti amanti
e osi tornare da me? Oracolo del Signore.
2 Alza gli occhi sui colli e osserva:
dove non ti sei disonorata?
Tu sedevi sulle vie aspettandoli,
come fa l'Arabo nel deserto.
Così anche la terra hai contaminato
con impudicizia e perversità.
3 Per questo sono state fermate le piogge
e gli scrosci di primavera non sono venuti.
Sfrontatezza di prostituta è la tua,
ma tu non vuoi arrossire.
4 E ora forse non gridi verso di me: Padre mio,
amico della mia giovinezza tu sei!
5 Serberà egli rancore per sempre?
Conserverà in eterno la sua ira?
Così parli, ma intanto ti ostini
a commettere il male che puoi.
6 Il Signore mi disse al tempo del re Giosia: «Hai visto ciò che ha fatto Israele, la ribelle? Si è recata su ogni luogo elevato e sotto ogni albero verde per prostituirsi. 7 E io pensavo: Dopo che avrà fatto tutto questo tornerà a me, ma essa non è ritornata. La perfida Giuda sua sorella ha visto ciò, 8 ha visto che ho ripudiato la ribelle Israele proprio per tutti i suoi adultèri, consegnandole il documento del divorzio, ma la perfida Giuda sua sorella non ha avuto alcun timore. Anzi anch'essa è andata a prostituirsi; 9 e con il clamore delle sue prostituzioni ha contaminato il paese; ha commesso adulterio davanti alla pietra e al legno. 10 Ciò nonostante, la perfida Giuda sua sorella non è ritornata a me con tutto il cuore, ma soltanto con menzogna». Parola del Signore. 11 Allora il Signore mi disse: «Israele ribelle si è dimostrata più giusta della perfida Giuda. 12 Va' e grida tali cose verso il settentrione dicendo:
Ritorna, Israele ribelle, dice il Signore.
Non ti mostrerò la faccia sdegnata,
perché io sono pietoso, dice il Signore.
Non conserverò l'ira per sempre.
13 Su, riconosci la tua colpa,
perché sei stata infedele al Signore tuo Dio;
hai profuso l'amore agli stranieri
sotto ogni albero verde
e non hai ascoltato la mia voce. Oracolo del Signore.
14 Ritornate, figli traviati - dice il Signore - perché io sono il vostro padrone. Io vi prenderò uno da ogni città e due da ciascuna famiglia e vi condurrò a Sion. 15 Vi darò pastori secondo il mio cuore, i quali vi guideranno con scienza e intelligenza. 16 Quando poi vi sarete moltiplicati e sarete stati fecondi nel paese, in quei giorni - dice il Signore - non si parlerà più dell'arca dell'alleanza del Signore; nessuno ci penserà né se ne ricorderà; essa non sarà rimpianta né rifatta. 17 In quel tempo chiameranno Gerusalemme trono del Signore; tutti i popoli vi si raduneranno nel nome del Signore e non seguiranno più la caparbietà del loro cuore malvagio. 18 In quei giorni la casa di Giuda andrà verso la casa di Israele e tutte e due torneranno insieme dalla regione settentrionale nel paese che io avevo dato in eredità ai loro padri.
19 Io pensavo:
Come vorrei considerarti tra i miei figli
e darti una terra invidiabile,
un'eredità che sia l'ornamento più prezioso dei popoli!
Io pensavo: Voi mi direte: Padre mio,
e non tralascerete di seguirmi.
20 Ma come una donna è infedele al suo amante,
così voi, casa di Israele, siete stati infedeli a me».
Oracolo del Signore.
21 Sui colli si ode una voce,
pianto e gemiti degli Israeliti,
perché hanno reso tortuose le loro vie,
si sono dimenticati del Signore loro Dio.
22 «Ritornate, figli traviati,
io risanerò le vostre ribellioni».
«Ecco, noi veniamo a te
perché tu sei il Signore nostro Dio.
23 In realtà, menzogna sono le colline,
come anche il clamore sui monti;
davvero nel Signore nostro Dio
è la salvezza di Israele.
24 L'infamia ha divorato fino dalla nostra giovinezza
il frutto delle fatiche dei nostri padri,
i loro greggi e i loro armenti,
i loro figli e le loro figlie.
25 Avvolgiamoci nella nostra vergogna,
la nostra confusione ci ricopra,
perché abbiamo peccato contro il Signore nostro Dio,
noi e i nostri padri,
dalla nostra giovinezza fino ad oggi;
non abbiamo ascoltato la voce del Signore nostro Dio».

4,1 «Se vuoi ritornare, o Israele - dice il Signore -
a me dovrai ritornare.
Se rigetterai i tuoi abomini,
non dovrai più vagare lontano da me.
2 Il tuo giuramento sarà: Per la vita del Signore,
con verità, rettitudine e giustizia.
Allora i popoli si diranno benedetti da te
e di te si vanteranno».
3 Dice il Signore
agli uomini di Giuda e a Gerusalemme:
«Dissodatevi un terreno incolto
e non seminate fra le spine.
4 Circoncidetevi per il Signore,
circoncidete il vostro cuore,
uomini di Giuda e abitanti di Gerusalemme,
perché la mia ira non divampi come fuoco
e non bruci senza che alcuno la possa spegnere,
a causa delle vostre azioni perverse».
5 Annunziatelo in Giuda,
fatelo udire a Gerusalemme;
suonate la tromba nel paese,
gridate a piena voce e dite:
Radunatevi ed entriamo nelle città fortificate.
6 Alzate un segnale verso Sion;
fuggite, non indugiate,
perché io mando da settentrione una sventura
e una grande rovina.
7 Il leone è balzato dalla boscaglia,
il distruttore di nazioni
si è mosso dalla sua dimora
per ridurre la tua terra a una desolazione:
le tue città saranno distrutte,
non vi rimarranno abitanti.
8 Per questo vestitevi di sacco,
lamentatevi e alzate grida,
perché non si è allontanata
l'ira ardente del Signore da noi.
9 E in quel giorno, dice il Signore,
verrà meno il coraggio del re
e il coraggio dei capi;
i sacerdoti saranno costernati
e i profeti saranno stupiti.
10 Essi diranno: Ah, Signore Dio
hai dunque del tutto ingannato
questo popolo e Gerusalemme,
quando dicevi: Voi avrete pace,
mentre una spada giunge fino alla gola».
11 In quel tempo si dirà
a questo popolo e a Gerusalemme:
«Il vento ardente delle dune soffia dal deserto
verso la figlia del mio popolo,
non per vagliare, né per mondare il grano.
12 Un vento minaccioso si alza per mio ordine.
Ora, anch'io voglio pronunziare
contro di essi la condanna».
13 Ecco, egli sale come nubi
e come un turbine sono i suoi carri,
i suoi cavalli sono più veloci delle aquile.
Guai a noi che siamo perduti!
14 Purifica il tuo cuore dalla malvagità, Gerusalemme,
perché possa uscirne salva.
Fino a quando albergheranno in te
pensieri d'iniquità?
15 Ecco, una voce reca la notizia da Dan,
si annunzia la sventura dalle montagne di Efraim.
16 Annunziatelo alle genti, fatelo sapere a Gerusalemme.
Gli assedianti vengono da una terra lontana,
mandano urla contro le città di Giuda,
17 Come custodi d'un campo l'hanno circondata,
perché si è ribellata contro di me. Oracolo del Signore.
18 La tua condotta e le tue azioni
ti hanno causato tutto ciò.
Questo il guadagno della tua malvagità; com'è amaro!
Ora ti penetra fino al cuore.
19 Le mie viscere, le mie viscere! Sono straziato.
Le pareti del mio cuore!
Il cuore mi batte forte;
non riesco a tacere,
perché ho udito uno squillo di tromba,
un fragore di guerra.
20 Si annunzia rovina sopra rovina:
tutto il paese è devastato.
A un tratto sono distrutte le mie tende,
in un attimo i miei padiglioni.
21 Fino a quando dovrò vedere segnali
e udire squilli di tromba?
22 «Stolto è il mio popolo:
non mi conoscono,
sono figli insipienti,
senza intelligenza;
sono esperti nel fare il male,
ma non sanno compiere il bene».
23 Guardai la terra ed ecco solitudine e vuoto,
i cieli, e non v'era luce.
24 Guardai i monti ed ecco tremavano
e tutti i colli ondeggiavano.
25 Guardai ed ecco non c'era nessuno
e tutti gli uccelli dell'aria erano volati via.
26 Guardai ed ecco la terra fertile era un deserto
e tutte le sue città erano state distrutte
dal Signore e dalla sua ira ardente.
27 Poiché dice il Signore:
«Devastato sarà tutto il paese;
io compirò uno sterminio.
28 Pertanto la terra sarà in lutto
e i cieli lassù si oscureranno,
perché io l'ho detto e non me ne pento,
l'ho stabilito e non ritratterò».
29 Per lo strepito di cavalieri e di arcieri
ogni città è in fuga,
vanno nella folta boscaglia
e salgono sulle rupi.
Ogni città è abbandonata,
non c'è rimasto un sol uomo.
30 E tu, devastata, che farai?
Anche se ti vestissi di scarlatto,
ti adornassi di fregi d'oro
e ti facessi gli occhi grandi con il bistro,
invano ti faresti bella.
I tuoi amanti ti disprezzano;
essi vogliono la tua vita.
31 Sento un grido come di donna nei dolori,
un urlo come di donna al primo parto,
è il grido della figlia di Sion,
che spasima e tende le mani:
«Guai a me! Sono affranta,
affranta per tutti gli uccisi».

5,1 Percorrete le vie di Gerusalemme,
osservate bene e informatevi,
cercate nelle sue piazze
se trovate un uomo,
uno solo che agisca giustamente
e cerchi di mantenersi fedele,
e io le perdonerò, dice il Signore.
2 Anche quando esclamano: «Per la vita del Signore!»,
certo giurano il falso.
3 Signore, i tuoi occhi non cercano forse la fedeltà?
Tu li hai percossi, ma non mostrano dolore;
li hai fiaccati, ma rifiutano di comprendere la correzione.
Hanno indurito la faccia più di una rupe,
non vogliono convertirsi.
4 Io pensavo: «Certo, sono di bassa condizione,
agiscono da stolti,
perché non conoscono la via del Signore,
il diritto del loro Dio.
5 Mi rivolgerò ai grandi e parlerò loro.
Certo, essi conoscono la via del Signore,
il diritto del loro Dio».
Ahimé, anche questi hanno rotto il giogo,
hanno spezzato i legami!
6 Per questo li azzanna il leone della foresta,
il lupo delle steppe ne fa scempio,
il leopardo sta in agguato vicino alle loro città,
quanti ne escono saranno sbranati;
perché si sono moltiplicati i loro peccati,
sono aumentate le loro ribellioni.
7 Perché ti dovrei perdonare?
I tuoi figli mi hanno abbandonato,
hanno giurato per chi non è Dio.
Io li ho saziati ed essi hanno commesso adulterio,
si affollano nelle case di prostituzione.
8 Sono come stalloni ben pasciuti e focosi;
ciascuno nitrisce dietro la moglie del suo prossimo.
9 Non dovrei forse punirli per questo?
Oracolo del Signore.
E di un popolo come questo
non dovrei vendicarmi?
10 Salite sui suoi filari e distruggeteli,
compite uno sterminio;
strappatene i tralci,
perché non sono del Signore.
11 Poiché, certo, mi si sono ribellate
la casa di Israele e la casa di Giuda».
Oracolo del Signore.
12 Hanno rinnegato il Signore,
hanno proclamato: «Non è lui!
Non verrà sopra di noi la sventura,
non vedremo né spada né fame.
13 I profeti sono come il vento,
la sua parola non è in essi».
14 Perciò dice il Signore, Dio degli eserciti:
«Questo sarà fatto loro,
poiché hanno pronunziato questo discorso:
Ecco io farò delle mie parole
come un fuoco sulla tua bocca.
Questo popolo sarà la legna che esso divorerà.
15 Ecco manderò contro di voi
una nazione da lontano, o casa di Israele.
Oracolo del Signore.
È una nazione valorosa,
è una nazione antica!
Una nazione di cui non conosci la lingua
e non comprendi che cosa dice.
16 La sua faretra è come un sepolcro aperto.
Essi sono tutti prodi.
17 Divorerà le tue messi e il tuo pane;
divorerà i tuoi figli e le tue figlie;
divorerà i greggi e gli armenti;
divorerà le tue vigne e i tuoi fichi;
distruggerà le città fortificate
nelle quali riponevi la fiducia.
18 Ma anche in quei giorni, dice il Signore,
non farò di voi uno sterminio».
19 Allora, se diranno: «Perché il Signore nostro Dio ci fa tutte queste cose?», tu risponderai: «Come voi avete abbandonato il Signore e avete servito divinità straniere nel vostro paese, così servirete gli stranieri in un paese non vostro».
20 Annunziatelo nella casa di Giacobbe,
fatelo udire in Giuda dicendo:
21 «Questo dunque ascoltate,
o popolo stolto e privo di senno,
che ha occhi ma non vede,
che ha orecchi ma non ode.
22 Voi non mi temerete? Oracolo del Signore.
Non tremerete dinanzi a me,
che ho posto la sabbia per confine al mare,
come barriera perenne che esso non varcherà?
Le sue onde si agitano ma non prevalgono,
rumoreggiano ma non l'oltrepassano».
23 Ma questo popolo ha un cuore
indocile e ribelle;
si voltano indietro e se ne vanno,
24 e non dicono in cuor loro:
«Temiamo il Signore nostro Dio
che elargisce la pioggia d'autunno
e quella di primavera a suo tempo,
ha fissato le settimane per la messe
e ce le mantiene costanti».
25 Le vostre iniquità hanno sconvolto queste cose
e i vostri peccati tengono lontano da voi il benessere;
26 poiché tra il mio popolo vi sono malvagi
che spiano come cacciatori in agguato,
pongono trappole
per prendere uomini.
27 Come una gabbia piena di uccelli,
così le loro case sono piene di inganni;
perciò diventano grandi e ricchi.
28 Sono grassi e pingui,
oltrepassano i limiti del male;
non difendono la giustizia,
non si curano della causa dell'orfano,
non fanno giustizia ai poveri.
29 Non dovrei forse punire queste colpe?
Oracolo del Signore.
Di un popolo come questo
non dovrei vendicarmi?
30 Cose spaventose e orribili
avvengono nel paese.
31 I profeti predicono in nome della menzogna
e i sacerdoti governano al loro cenno;
eppure il mio popolo è contento di questo.
Che farete quando verrà la fine?

6,1 Mettetevi in salvo, figli di Beniamino,
fuori di Gerusalemme.
In Tekòa date fiato alle trombe;
innalzate segnali su Bet-Chèrem,
perché dal settentrione si affaccia una sventura
e una grande rovina.
2 È forse simile a un tenero prato la figlia di Sion?
3 Verso di essa muovono i pastori
con i loro greggi;
le fissano le tende tutto intorno,
ognuno di loro pascola la sua parte.
4 «Ingaggiate la santa battaglia contro di essa;
su, assaliamola in pieno giorno.
Noi sventurati! Già il giorno declina,
già si allungano le ombre della sera.
5 Su, allora, assaliamola di notte,
distruggiamo i suoi palazzi».
6 Perché così dice il Signore degli eserciti:
«Tagliate i suoi alberi,
costruite un terrapieno davanti a Gerusalemme.
Essa è la città della menzogna,
in essa tutto è oppressione.
7 Come una sorgente fa scorrere l'acqua,
così essa fa scorrere la sua iniquità.
Violenza e oppressione risuonano in essa,
dinanzi a me stanno sempre dolori e piaghe.
8 Lasciati correggere, o Gerusalemme,
perché io non mi allontani da te
e non ti riduca a un deserto,
a una regione disabitata».
9 Così dice il Signore degli eserciti:
«Racimolate, racimolate come una vigna
il resto di Israele;
stendi ancora la tua mano come un vendemmiatore
verso i tuoi tralci».
10 A chi parlerò
e chi scongiurerò perché mi ascoltino?
Ecco, il loro orecchio non è circonciso,
sono incapaci di prestare attenzione.
Ecco, la parola del Signore è per loro
oggetto di scherno; non la gustano.
11 Io perciò sono pieno dell'ira del Signore,
non posso più contenerla.
«Riversala sui bambini nella strada,
e anche sull'adunanza dei giovani,
perché saranno presi insieme uomini e donne,
l'anziano e il decrepito.
12 Le loro case passeranno a stranieri,
anche i loro campi e le donne,
perché io stenderò la mano
sugli abitanti di questo paese».
Oracolo del Signore.
13 Perché dal piccolo al grande
tutti commettono frode;
dal profeta al sacerdote
tutti praticano la menzogna.
14 Essi curano la ferita del mio popolo,
ma solo alla leggera, dicendo:
«Bene, bene!» ma bene non va.
15 Dovrebbero vergognarsi dei loro atti abominevoli,
ma non si vergognano affatto,
non sanno neppure arrossire.
«Per questo cadranno con le altre vittime,
nell'ora del castigo saranno prostrati», dice il Signore.
16 Così il Signore:
«Fermatevi nelle strade e guardate,
informatevi circa i sentieri del passato,
dove sta la strada buona e prendetela,
così troverete pace per le anime vostre».
Ma essi risposero: «Non la prenderemo!».
17 Io ho posto sentinelle presso di voi:
«Fate attenzione allo squillo di tromba».
Essi hanno risposto: «Non ci baderemo!».
18 Per questo ascoltate, o popoli,
e sappi, o assemblea, ciò che avverrà di loro.
19 Ascolta, o terra!
«Ecco, io mando contro questo popolo la sventura,
il frutto dei loro pensieri,
perché non hanno prestato attenzione alle mie parole
e hanno rigettato la mia legge.
20 Perché mi offrite incenso portato da Saba
e la preziosa cannella che giunge da un paese lontano?
I vostri olocausti non mi sono graditi
e non mi piacciono i vostri sacrifici».
21 Perciò, dice il Signore:
«Ecco, io porrò per questo popolo
pietre di inciampo,
in esse inciamperanno insieme padri e figli;
vicini e amici periranno».
22 Così dice il Signore:
«Ecco un popolo viene da un paese del settentrione,
una grande nazione si muove dall'estremità della terra.
23 Impugnano archi e lance;
sono crudeli, senza pietà.
Il loro clamore è come quello di un mare agitato;
essi montano cavalli:
sono pronti come un solo guerriero alla battaglia
contro di te, figlia di Sion».
24 «Abbiamo udito la loro fama,
ci sono cadute le braccia;
l'angoscia si è impadronita di noi,
come spasimo di partoriente».
25 Non uscite nei campi
e non camminate per le strade,
perché la spada nemica
e il terrore sono tutt'intorno.
26 Figlia del mio popolo, vèstiti di sacco
e ròtolati nella polvere.
Fa' lutto come per un figlio unico,
lamèntati amaramente,
perché piomberà improvviso
il distruttore su di noi!
27 Io ti ho posto come saggiatore fra il mio popolo,
perché tu conoscessi e saggiassi la loro condotta.
28 Essi sono tutti ribelli,
spargono calunnie,
tutti sono corrotti.
29 Il mantice soffia con forza,
il piombo è consumato dal fuoco;
invano si vuol raffinarlo a ogni costo,
le scorie non si separano.
30 Scoria di argento si chiamano,
perché il Signore li ha rigettati.

7,1 Questa è la parola che fu rivolta dal Signore a Geremia: 2 «Fermati alla porta del tempio del Signore e là pronunzia questo discorso dicendo: Ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che attraversate queste porte per prostrarvi al Signore. 3 Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Migliorate la vostra condotta e le vostre azioni e io vi farò abitare in questo luogo. 4 Pertanto non confidate nelle parole menzognere di coloro che dicono: Tempio del Signore, tempio del Signore, tempio del Signore è questo!
5 Poiché, se veramente emenderete la vostra condotta e le vostre azioni, se realmente pronunzierete giuste sentenze fra un uomo e il suo avversario; 6 se non opprimerete lo straniero, l'orfano e la vedova, se non spargerete il sangue innocente in questo luogo e se non seguirete per vostra disgrazia altri dèi, 7 io vi farò abitare in questo luogo, nel paese che diedi ai vostri padri da lungo tempo e per sempre. 8 Ma voi confidate in parole false e ciò non vi gioverà: 9 rubare, uccidere, commettere adulterio, giurare il falso, bruciare incenso a Baal, seguire altri dèi che non conoscevate. 10 Poi venite e vi presentate alla mia presenza in questo tempio, che prende il nome da me, e dite: Siamo salvi! per poi compiere tutti questi abomini. 11 Forse è una spelonca di ladri ai vostri occhi questo tempio che prende il nome da me? Anch'io, ecco, vedo tutto questo. Parola del Signore. 12 Andate, dunque, nella mia dimora che era in Silo, dove avevo da principio posto il mio nome; considerate che cosa io ne ho fatto a causa della malvagità di Israele, mio popolo. 13 Ora, poiché avete compiuto tutte queste azioni - parola del Signore - e, quando vi ho parlato con premura e sempre, non mi avete ascoltato e, quando vi ho chiamato, non mi avete risposto, 14 io tratterò questo tempio che porta il mio nome e nel quale confidate e questo luogo che ho concesso a voi e ai vostri padri, come ho trattato Silo.
15 Vi scaccerò davanti a me come ho scacciato tutti i vostri fratelli, tutta la discendenza di Efraim.
16 Tu poi, non pregare per questo popolo, non innalzare per esso suppliche e preghiere né insistere presso di me, perché non ti ascolterò. 17 Non vedi che cosa fanno nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme? 18 I figli raccolgono la legna, i padri accendono il fuoco e le donne impastano la farina per preparare focacce alla Regina del cielo; poi si compiono libazioni ad altri dèi per offendermi. 19 Ma forse costoro offendono me - oracolo del Signore - o non piuttosto se stessi a loro vergogna?». 20 Pertanto, dice il Signore Dio: «Ecco il mio furore, la mia ira si riversa su questo luogo, sugli uomini e sul bestiame, sugli alberi dei campi e sui frutti della terra e brucerà senza estinguersi».
21 Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: «Aggiungete pure i vostri olocausti ai vostri sacrifici e mangiatene la carne! 22 In verità io non parlai né diedi comandi sull'olocausto e sul sacrificio ai vostri padri, quando li feci uscire dal paese d'Egitto. 23 Ma questo comandai loro: Ascoltate la mia voce! Allora io sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo; e camminate sempre sulla strada che vi prescriverò, perché siate felici. 24 Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio; anzi procedettero secondo l'ostinazione del loro cuore malvagio e invece di voltarmi la faccia mi han voltato le spalle, 25 da quando i loro padri uscirono dal paese d'Egitto fino ad oggi. Io inviai a voi tutti i miei servitori, i profeti, con premura e sempre; 26 eppure essi non li ascoltarono e non prestarono orecchio. Resero dura la loro nuca, divennero peggiori dei loro padri. 27 Tu dirai loro tutte queste cose, ma essi non ti ascolteranno; li chiamerai, ma non ti risponderanno. 28 Allora dirai loro: Questo è il popolo che non ascolta la voce del Signore suo Dio né accetta la correzione. La fedeltà è sparita, è stata bandita dalla loro bocca.
29 Taglia la tua chioma e gettala via
e intona sulle alture un canto lugubre,
perché il Signore ha rigettato e abbandonato
la generazione che è oggetto della sua ira.
30 Perché i figli di Giuda hanno commesso ciò che è male ai miei occhi, oracolo del Signore. Hanno posto i loro abomini nel tempio che prende il nome da me, per contaminarlo. 31 Hanno costruito l'altare di Tofet, nella valle di Ben-Hinnòn, per bruciare nel fuoco i figli e le figlie, cosa che io non ho mai comandato e che non mi è mai venuta in mente. 32 Perciò verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali non si chiamerà più Tofet né valle di Ben-Hinnòn, ma valle della Strage. Allora si seppellirà in Tofet, perché non ci sarà altro luogo. 33 I cadaveri di questo popolo saranno pasto agli uccelli dell'aria e alle bestie selvatiche e nessuno li scaccerà. 34 Io farò cessare nelle città di Giuda e nelle vie di Gerusalemme le grida di gioia e la voce dell'allegria, la voce dello sposo e della sposa, poiché il paese sarà ridotto un deserto».

8,1 «In quel tempo - oracolo del Signore - si estrarranno dai loro sepolcri le ossa dei re di Giuda, le ossa dei suoi capi, dei sacerdoti, dei profeti e degli abitanti di Gerusalemme. 2 Esse saranno sparse in onore del sole, della luna e di tutta la milizia del cielo che essi amarono, servirono, seguirono, consultarono e adorarono. Non saranno più raccolte né sepolte, ma rimarranno come letame sulla terra. 3 Allora la morte sarà preferibile alla vita per tutti quelli che resteranno di questa razza malvagia in ogni luogo, dove li avrò dispersi». Oracolo del Signore degli eserciti.
4 Tu dirai loro: «Così dice il Signore:
Forse chi cade non si rialza
e chi perde la strada non torna indietro?
5 Perché allora questo popolo
si ribella con continua ribellione?
Persistono nella malafede,
rifiutano di convertirsi.
6 Ho fatto attenzione e ho ascoltato;
essi non parlano come dovrebbero.
Nessuno si pente della sua malizia,
dicendo: Che ho fatto?
Ognuno segue senza voltarsi la sua corsa
come un cavallo che si lanci nella battaglia.
7 Anche la cicogna nel cielo
conosce i suoi tempi;
la tortora, la rondinella e la gru
osservano la data del loro ritorno;
il mio popolo, invece, non conosce
il comando del Signore.
8 Come potete dire: Noi siamo saggi,
la legge del Signore è con noi?
A menzogna l'ha ridotta
la penna menzognera degli scribi!
9 I saggi saranno confusi,
sconcertati e presi come in un laccio.
Essi hanno rigettato la parola del Signore,
quale sapienza possono avere?
10 Per questo darò le loro donne ad altri,
i loro campi ai conquistatori,
perché, dal piccolo al grande,
tutti commettono frode;
dal profeta al sacerdote,
tutti praticano la menzogna.
11 Essi curano la ferita del mio popolo
ma solo alla leggera, dicendo: Bene, bene!
ma bene non va.
12 Dovrebbero vergognarsi dei loro atti abominevoli,
ma non si vergognano affatto,
non sanno neppure arrossire.
Per questo cadranno con le altre vittime,
nell'ora del castigo saranno prostrati» dice il Signore.
13 «Li mieto e li anniento,
dice il Signore,
non c'è più uva nella vigna
né frutti sui fichi;
anche le foglie son avvizzite.
Ho procurato per loro degli invasori».
14 «Perché ce ne stiamo seduti?
Riunitevi, entriamo nelle fortezze
e moriamo in esse,
poiché il Signore nostro Dio ci fa perire.
Egli ci fa bere acque avvelenate,
perché abbiamo peccato contro di lui.
15 Aspettavamo la pace, ma non c'è alcun bene;
l'ora della salvezza, ed ecco il terrore».
16 Da Dan si sente
lo sbuffare dei suoi cavalli;
al rumore dei nitriti dei suoi destrieri
trema tutta la terra.
Vengono e divorano il paese e quanto in esso si trova,
la città e i suoi abitanti.
17 «Ecco, io sto per mandarvi
serpenti velenosi
contro i quali non esiste incantesimo,
ed essi vi morderanno»
dice il Signore.
18 Cercai di rasserenarmi, superando il mio dolore,
ma il mio cuore vien meno.
19 Ecco, odo le grida della figlia del mio popolo
da una terra lunga e larga:
«Forse il Signore non si trova in Sion,
il suo re non vi abita più?».
Perché mi hanno provocato all'ira con i loro idoli
e con queste nullità straniere?
20 È passata la stagione della messe, è finita l'estate
e noi non siamo stati soccorsi.
21 Per la ferita della figlia del mio popolo sono
affranto,
sono costernato, l'orrore mi ha preso.
22 Non v'è forse balsamo in Gàlaad?
Non c'è più nessun medico?
Perché non si cicatrizza
la ferita della figlia del mio popolo?
23 Chi farà del mio capo una fonte di acqua,
dei miei occhi una sorgente di lacrime,
perché pianga giorno e notte
gli uccisi della figlia del mio popolo?

9,1 Chi mi darà nel deserto un rifugio per viandanti?
Io lascerei il mio popolo e mi allontanerei da lui,
perché sono tutti adùlteri, una massa di traditori.
2 Tendono la loro lingua come un arco;
la menzogna e non la verità
domina nel paese.
Passano da un delitto all'altro
e non conoscono il Signore.
3 Ognuno si guardi dal suo amico,
non fidatevi neppure del fratello,
poiché ogni fratello inganna il fratello,
e ogni amico va spargendo calunnie.
4 Ognuno si beffa del suo prossimo,
nessuno dice la verità.
Hanno abituato la lingua a dire menzogne,
operano l'iniquità, incapaci di convertirsi.
5 Angheria sopra angheria, inganno su inganno;
rifiutano di conoscere il Signore.
6 Perciò dice il Signore degli eserciti:
«Ecco li raffinerò al crogiuolo e li saggerò;
come dovrei comportarmi con il mio popolo?
7 Una saetta micidiale è la loro lingua,
inganno le parole della loro bocca.
Ognuno parla di pace con il prossimo,
mentre nell'intimo gli ordisce un tranello.
8 Non dovrei forse punirli per tali cose?
Oracolo del Signore.
Di un popolo come questo non dovrei vendicarmi?».
9 Sui monti alzerò gemiti e lamenti,
un pianto di lutto sui pascoli della steppa,
perché sono riarsi, nessuno più vi passa,
né più si ode il grido del bestiame.
Dagli uccelli dell'aria alle bestie
tutti sono fuggiti, scomparsi.
10 «Ridurrò Gerusalemme un cumulo di rovine,
rifugio di sciacalli;
le città di Giuda ridurrò alla desolazione,
senza abitanti».
11 Chi è tanto saggio da comprendere questo?
A chi la bocca del Signore ha parlato perché lo annunzi?
Perché il paese è devastato,
desolato come un deserto senza passanti?
12 Ha detto il Signore: «È perché hanno abbandonato la legge che avevo loro posto innanzi e non hanno ascoltato la mia voce e non l'hanno seguita, 13 ma han seguito la caparbietà del loro cuore e i Baal, che i loro padri avevano fatto loro conoscere». 14 Pertanto così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: «Ecco, darò loro in cibo assenzio, farò loro bere acque avvelenate; 15 li disperderò in mezzo a popoli che né loro né i loro padri hanno conosciuto e manderò dietro a loro la spada finché non li abbia sterminati».
Così dice il Signore degli eserciti:
16 Attenti, chiamate le lamentatrici, che vengano!
Fate venire le più brave!
Accorrano
17 e facciano presto, per intonare su di noi un lamento.
Sgorghino lacrime dai nostri occhi,
il pianto scorra dalle nostre ciglia,
18 perché una voce di lamento si ode da Sion:
«Come siamo rovinati,
come profondamente confusi,
poiché dobbiamo abbandonare il paese,
lasciare le nostre abitazioni».
19 Udite, dunque, o donne, la parola del Signore;
i vostri orecchi accolgano la parola della sua bocca.
Insegnate alle vostre figlie il lamento,
l'una all'altra un canto di lutto:
20 «La morte è entrata per le nostre finestre,
si è introdotta nei nostri palazzi,
abbattendo i fanciulli nella via
e i giovani nelle piazze.
21 I cadaveri degli uomini giacciono - dice il Signore -
come letame sui campi,
come covoni dietro il mietitore
e nessuno li raccoglie».
22 Così dice il Signore:
«Non si vanti il saggio della sua saggezza
e non si vanti il forte della sua forza,
non si vanti il ricco delle sue ricchezze.
23 Ma chi vuol gloriarsi si vanti di questo,
di avere senno e di conoscere me,
perché io sono il Signore che agisce con misericordia,
con diritto e con giustizia sulla terra;
di queste cose mi compiaccio».
Parola del Signore.
24 «Ecco, giorni verranno - oracolo del Signore - nei quali punirò tutti i circoncisi che rimangono non circoncisi: 25 l'Egitto, Giuda, Edom, gli Ammoniti e i Moabiti e tutti coloro che si tagliano i capelli alle estremità delle tempie, i quali abitano nel deserto, perché tutte queste nazioni e tutta la casa di Israele sono incirconcisi nel cuore».

10,1 Ascoltate la parola che il Signore vi rivolge,
casa di Israele.
2 Così dice il Signore:
«Non imitate la condotta delle genti
e non abbiate paura dei segni del cielo,
perché le genti hanno paura di essi.
3 Poiché ciò che è il terrore dei popoli è un nulla,
non è che un legno tagliato nel bosco,
opera delle mani di chi lavora con l'ascia.
4 È ornato di argento e di oro,
è fissato con chiodi e con martelli,
perché non si muova.
5 Gli idoli sono come uno spauracchio
in un campo di cocòmeri,
non sanno parlare,
bisogna portarli, perché non camminano.
Non temeteli, perché non fanno alcun male,
come non è loro potere fare il bene».
6 Non sono come te, Signore;
tu sei grande
e grande la potenza del tuo nome.
7 Chi non ti temerà, re delle nazioni?
Questo ti conviene,
poiché fra tutti i saggi delle nazioni
e in tutti i loro regni
nessuno è simile a te.
8 Sono allo stesso tempo stolti e testardi;
vana la loro dottrina, come un legno.
9 Argento battuto e laminato portato da Tarsìs
e oro di Ofir,
lavoro di artista e di mano di orafo,
di porpora e di scarlatto è la loro veste:
tutti lavori di abili artisti.
10 Il Signore, invece, è il vero Dio,
egli è Dio vivente e re eterno;
al suo sdegno trema la terra,
i popoli non resistono al suo furore.
11 Direte loro:
«Gli dèi che non hanno fatto il cielo e la terra scompariranno dalla terra e sotto il cielo».
12 Egli ha formato la terra con potenza,
ha fissato il mondo con sapienza,
con intelligenza ha disteso i cieli.
13 Al rombo della sua voce rumoreggiano le acque nel
cielo.
Egli fa salire le nubi dall'estremità della terra,
produce lampi per la pioggia
e manda fuori il vento dalle sue riserve.
14 Rimane inebetito ogni uomo, senza comprendere;
resta confuso ogni orafo per i suoi idoli,
poiché è menzogna ciò che ha fuso
e non ha soffio vitale.
15 Essi sono vanità, opere ridicole;
al tempo del loro castigo periranno.
16 Non è tale l'eredità di Giacobbe,
perché egli ha formato ogni cosa.
Israele è la tribù della sua eredità,
Signore degli eserciti è il suo nome.
17 Raccogli il tuo fardello fuori dal paese,
tu che sei cinta d'assedio,
18 poiché dice il Signore:
«Ecco, questa volta, caccerò lontano
gli abitanti del paese;
li ridurrò alle strette, perché mi ritrovino».
19 Guai a me a causa della mia ferita;
la mia piaga è incurabile.
Eppure io avevo pensato:
«È solo un dolore che io posso sopportare».
20 La mia tenda è sfasciata,
tutte le mie corde sono rotte.
I miei figli si sono allontanati da me e più non sono.
Nessuno pianta ancora la mia tenda
e stende i miei teli.
21 I pastori sono diventati insensati,
non hanno ricercato più il Signore;
per questo non hanno avuto successo,
anzi è disperso tutto il loro gregge.
22 Si ode un rumore che avanza
e un grande frastuono giunge da settentrione,
per ridurre le città di Giuda un deserto,
un rifugio di sciacalli.
23 «Lo so, Signore, che l'uomo non è padrone della sua via,
non è in potere di chi cammina il dirigere i suoi passi.
24 Correggimi, Signore, ma con giusta misura,
non secondo la tua ira, per non farmi vacillare».
25 Riversa la tua collera sui popoli
che non ti conoscono
e sulle stirpi
che non invocano il tuo nome,
poiché hanno divorato Giacobbe
l'hanno divorato e consumato,
e hanno distrutto la sua dimora.

11,1 Questa la parola che fu rivolta a Geremia da parte del Signore: 2 «Ascolta le parole di questa alleanza e tu riferiscile agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme. 3 Dirai loro: Dice il Signore Dio di Israele: Maledetto l'uomo che non ascolta le parole di questa alleanza, 4 che io imposi ai vostri padri quando li feci uscire dal paese d'Egitto, dal crogiuolo di ferro, dicendo: Ascoltate la mia voce ed eseguite quanto vi ho comandato; allora voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio, 5 così che io possa mantenere il giuramento fatto ai vostri padri di dare loro una terra dove scorrono latte e miele, come oggi possedete». Io risposi: «Così sia, Signore!». 6 E il Signore mi disse: «Proclama tutte queste parole nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme, dicendo: Ascoltate le parole di questa alleanza e mettetele in pratica! 7 Poiché io ho più volte scongiurato i vostri padri quando li feci uscire dal paese d'Egitto e fino ad oggi, ammonendoli premurosamente ogni giorno: Ascoltate la mia voce! 8 Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio; ognuno seguì la caparbietà del suo cuore malvagio. Perciò ho attuato nei loro riguardi tutte le parole di questa alleanza che avevo ordinato loro di osservare e non osservarono».
9 Il Signore mi disse: «Si è formata una congiura fra gli uomini di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme; 10 sono ritornati alle iniquità dei loro primi padri che avevano rifiutato di ascoltare le mie parole, anch'essi hanno seguito altri dèi per servirli. La casa di Israele e la casa di Giuda hanno violato l'alleanza che io avevo concluso con i loro padri. 11 Perciò dice il Signore: Ecco manderò su di loro una sventura alla quale non potranno sfuggire. Allora leveranno grida di aiuto verso di me, ma io non li ascolterò; 12 allora le città di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme alzeranno grida di aiuto agli dèi ai quali hanno offerto incenso, ma quelli certamente non li salveranno nel tempo della loro sciagura. 13 Perché numerosi come le tue città sono i tuoi dèi, o Giuda; numerosi come le strade di Gerusalemme gli altari che avete eretto all'idolo, altari per bruciare incenso a Baal.
14 Tu poi, non intercedere per questo popolo, non innalzare per esso suppliche e preghiere, perché non ascolterò quando mi invocheranno nel tempo della loro sventura».
15 Che ha da fare il mio diletto nella mia casa,
con la sua perversa condotta?
Voti e carne di sacrifici allontanano forse
da te la tua sventura,
e così potrai ancora schiamazzare di gioia?
16 Ulivo verde, maestoso,
era il nome che il Signore ti aveva imposto.
Con grande strepito ha dato fuoco alle sue foglie,
i suoi rami si sono bruciati.
17 Il Signore degli eserciti che ti ha piantato preannunzia la sventura contro di te, a causa della malvagità che hanno commesso a loro danno la casa di Israele e la casa di Giuda irritandomi con il bruciare incenso a Baal.
18 Il Signore me lo ha manifestato e io l'ho saputo;
allora ha aperto i miei occhi sui loro intrighi.
19 Ero come un agnello mansueto che viene portato al macello, non sapevo che essi tramavano contro di me, dicendo: «Abbattiamo l'albero nel suo rigoglio, strappiamolo dalla terra dei viventi; il suo nome non sia più ricordato».
20 Ora, Signore degli eserciti, giusto giudice,
che scruti il cuore e la mente,
possa io vedere la tua vendetta su di loro,
poiché a te ho affidato la mia causa.
21 Perciò dice il Signore riguardo agli uomini di Anatòt che attentano alla mia vita dicendo: «Non profetare nel nome del Signore, se no morirai per mano nostra»; 22 così dunque dice il Signore degli eserciti: «Ecco, li punirò. I loro giovani moriranno di spada, i loro figli e le loro figlie moriranno di fame. 23 Non rimarrà di loro alcun superstite, perché manderò la sventura contro gli uomini di Anatòt nell'anno del loro castigo».

12,1 Tu sei troppo giusto, Signore,
perché io possa discutere con te;
ma vorrei solo rivolgerti una parola sulla giustizia.
Perché le cose degli empi prosperano?
Perché tutti i traditori sono tranquilli?
2 Tu li hai piantati ed essi hanno messo radici,
crescono e producono frutto;
tu sei vicino alla loro bocca,
ma lontano dai loro cuori.
3 Ma tu, Signore, mi conosci, mi vedi,
tu provi che il mio cuore è con te.
Strappali via come pecore per il macello,
riservali per il giorno dell'uccisione.
4 Fino a quando sarà in lutto la terra
e seccherà tutta l'erba dei campi?
Per la malvagità dei suoi abitanti
le fiere e gli uccelli periscono,
poiché essi dicono: «Dio non vede i nostri passi».
5 «Se, correndo con i pedoni, ti stanchi,
come potrai gareggiare con i cavalli?
Se non ti senti al sicuro in una regione pacifica,
che farai nella boscaglia del Giordano?
6 Perfino i tuoi fratelli e la casa di tuo padre,
perfino loro sono sleali con te;
anch'essi ti gridano dietro a piena voce;
non fidarti di loro quando ti dicono buone parole.
7 Io ho abbandonato la mia casa,
ho ripudiato la mia eredità;
ho consegnato ciò che ho di più caro
nelle mani dei suoi nemici.
8 La mia eredità è divenuta per me
come un leone nella foresta;
ha ruggito contro di me,
perciò ho cominciato a odiarla.
9 La mia eredità è forse per me come un uccello
screziato?
Gli uccelli rapaci l'assalgono da ogni parte.
Venite, radunatevi, voi tutte bestie selvatiche,
venite a divorare.
10 Molti pastori hanno devastato la mia vigna,
hanno calpestato il mio campo.
Hanno fatto del mio campo prediletto
un deserto desolato,
11 lo hanno ridotto una landa deserta,
in uno stato deplorevole;
sta desolato dinanzi a me.
È devastato tutto il paese,
e nessuno se ne dà pensiero.
12 Su tutte le alture del deserto giungono devastatori,
poiché il Signore ha una spada che divora,
da un estremo all'altro della terra;
non c'è scampo per nessuno.
13 Essi hanno seminato grano e mietuto spine,
si sono stancati senz'alcun vantaggio;
restano confusi per il loro raccolto
a causa dell'ira ardente del Signore».
14 Così dice il Signore: «Sradicherò dalla loro terra tutti i miei vicini malvagi, che han messo le mani sull'eredità da me data in possesso al mio popolo Israele, come anche strapperò la casa di Giuda di mezzo a loro. 15 Allora, dopo averli strappati, avrò di nuovo compassione di loro e farò tornare ognuno al suo possesso e ognuno al suo paese. 16 Se impareranno accuratamente le usanze del mio popolo sì da giurare nel mio nome: Per la vita del Signore, come hanno insegnato al mio popolo a giurare per Baal, allora potranno stabilirsi in mezzo al mio popolo. 17 Se invece non ascoltano, estirperò tutto questo popolo ed esso perirà». Oracolo del Signore.

13,1 Il Signore mi parlò così: «Va' a comprarti una cintura di lino e mettitela ai fianchi senza immergerla nell'acqua». 2 Io comprai la cintura secondo il comando del Signore e me la misi ai fianchi.
3 Poi la parola del Signore mi fu rivolta una seconda volta: 4 «Prendi la cintura che hai comprato e che porti ai fianchi e va' subito verso l'Eufrate e nascondila nella fessura di una pietra». 5 Io andai e la nascosi presso l'Eufrate, come mi aveva comandato il Signore. 6 Ora, dopo molto tempo, il Signore mi disse: «Alzati, va' all'Eufrate e prendi di là la cintura che ti avevo comandato di nascondervi». 7 Io andai verso l'Eufrate, cercai e presi la cintura dal luogo in cui l'avevo nascosta; ed ecco, la cintura era marcita, non era più buona a nulla.
8 Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: 9 «Dice il Signore: In questo modo ridurrò in marciume la grande gloria di Giuda e di Gerusalemme. 10 Questo popolo malvagio, che rifiuta di ascoltare le mie parole, che si comporta secondo la caparbietà del suo cuore e segue altri dèi per servirli e per adorarli, diventerà come questa cintura, che non è più buona a nulla. 11 Poiché, come questa cintura aderisce ai fianchi di un uomo, così io volli che aderisse a me tutta la casa di Israele e tutta la casa di Giuda - parola del Signore - perché fossero mio popolo, mia fama, mia lode e mia gloria, ma non mi ascoltarono.
12 Ora, tu riferirai a questo popolo: Così dice il Signore Dio di Israele: Ogni boccale va riempito di vino. Se essi ti diranno: Forse non sappiamo che ogni boccale va riempito di vino? 13 tu risponderai loro : Così parla il Signore: Ecco io renderò tutti ubriachi gli abitanti di questo paese, i re che siedono sul trono di Davide, i sacerdoti, i profeti e tutti gli abitanti di Gerusalemme. 14 Poi fracasserò, gli uni contro gli altri, i padri e i figli insieme - dice il Signore -; non avrò pietà, non li risparmierò né userò misericordia nel distruggerli».
15 Ascoltate e porgete l'orecchio, non montate in
superbia,
perché il Signore parla.
16 Date gloria al Signore vostro Dio,
prima che venga l'oscurità
e prima che inciampino i vostri piedi
sui monti, al cadere della notte.
Voi aspettate la luce, ma egli la ridurrà in tenebre
e la muterà in densa oscurità!
17 Se voi non ascolterete,
io piangerò in segreto
dinanzi alla vostra superbia;
il mio occhio si scioglierà in lacrime,
perché sarà deportato il gregge del Signore.
18 Dite al re e alla regina madre:
«Sedete giù in basso,
poiché vi è caduta dalla testa
la vostra preziosa corona».
19 Le città del mezzogiorno sono bloccate,
nessuno le libera.
Tutto Giuda è stato deportato
con una deportazione totale.
20 Alza gli occhi e osserva
coloro che vengono dal settentrione;
dov'è il gregge che ti è stato consegnato,
le tue pecore magnifiche?
21 Che dirai quando saranno posti sopra di te come capi
coloro che tu stessa hai abituato
a essere tuoi amici?
Non ti prenderanno forse i dolori
come una partoriente?
22 Se dirai in cuor tuo:
«Perché mi capita tutto ciò?».
Per l'enormità delle tue iniquità
sono stati strappati i lembi della tua veste,
il tuo corpo ha subìto violenza.
23 Cambia forse un Etiope la sua pelle
o un leopardo la sua picchiettatura?
Allo stesso modo, potrete fare il bene
anche voi abituati a fare il male?
24 Perciò vi disperderò come paglia
portata via dal vento del deserto.
25 Questa è la tua sorte,
la parte che ti è destinata da me
- oracolo del Signore -
perché mi hai dimenticato
e hai confidato nella menzogna.
26 Anch'io solleverò le tue vesti fino al volto,
così si vedrà la tua vergogna,
27 i tuoi adultèri e i tuoi richiami d'amore,
l'ignominia della tua prostituzione!
Sulle colline e per i piani ho visto i tuoi orrori.
Guai a te, Gerusalemme, perché non ti purifichi!
Per quanto tempo ancora?

14,1 Parola che il Signore rivolse a Geremia in occasione della siccità:
2 Giuda è in lutto,
le sue città languiscono,
sono a terra nello squallore;
il gemito di Gerusalemme sale al cielo.
3 I ricchi mandano i loro servi in cerca d'acqua;
essi si recano ai pozzi,
ma non ve la trovano
e tornano con i recipienti vuoti.
Sono delusi e confusi e si coprono il capo.
4 Per il terreno screpolato,
perché non cade pioggia nel paese,
gli agricoltori sono delusi e confusi
e si coprono il capo.
5 La cerva partorisce nei campi e abbandona il parto,
perché non c'è erba.
6 Gli ònagri si fermano sui luoghi elevati
e aspirano l'aria come sciacalli;
i loro occhi languiscono,
perché non si trovano erbaggi.
7 «Se le nostre iniquità testimoniano contro di noi,
Signore, agisci per il tuo nome!
Certo, sono molte le nostre infedeltà,
abbiamo peccato contro di te.
8 O speranza di Israele,
suo salvatore al tempo della sventura,
perché vuoi essere come un forestiero nel paese
e come un viandante che si ferma solo una notte?
9 Perché vuoi essere come un uomo sbigottito,
come un forte incapace di aiutare?
Eppure tu sei in mezzo a noi, Signore,
e noi siamo chiamati con il tuo nome,
non abbandonarci!».
10 Così dice il Signore di questo popolo: «Piace loro andare vagando, non fermano i loro passi». Per questo il Signore non li gradisce. Ora egli ricorda la loro iniquità e punisce i loro peccati.
11 Il Signore mi ha detto: «Non intercedere a favore di questo popolo, per il suo benessere. 12 Anche se digiuneranno, non ascolterò la loro supplica; se offriranno olocausti e sacrifici, non li gradirò; ma li distruggerò con la spada, la fame e la peste». 13 Allora ho soggiunto: «Ahimé, Signore Dio, dicono i profeti: Non vedrete la spada, non soffrirete la fame, ma vi concederò una pace perfetta in questo luogo». 14 Il Signore mi ha detto: «I profeti hanno predetto menzogne in mio nome; io non li ho inviati, non ho dato ordini né ho loro parlato. Vi annunziano visioni false, oracoli vani e suggestioni della loro mente». 15 Perciò così dice il Signore: «I profeti che predicono in mio nome, senza che io li abbia inviati, e affermano: Spada e fame non ci saranno in questo paese, questi profeti finiranno di spada e di fame. 16 Gli uomini ai quali essi predicono saranno gettati per le strade di Gerusalemme in seguito alla fame e alla spada e nessuno seppellirà loro, le loro donne, i loro figli e le loro figlie. Io rovescerò su di essi la loro malvagità».
17 Tu riferirai questa parola:
«I miei occhi grondano lacrime
notte e giorno, senza cessare,
perché da grande calamità
è stata colpita la figlia del mio popolo,
da una ferita mortale.
18 Se esco in aperta campagna,
ecco i trafitti di spada;
se percorro la città,
ecco gli orrori della fame.
Anche il profeta e il sacerdote
si aggirano per il paese e non sanno che cosa fare.
19 Hai forse rigettato completamente Giuda,
oppure ti sei disgustato di Sion?
Perché ci hai colpito, e non c'è rimedio per noi?
Aspettavamo la pace, ma non c'è alcun bene,
l'ora della salvezza ed ecco il terrore!
20 Riconosciamo, Signore, la nostra iniquità,
l'iniquità dei nostri padri: abbiamo peccato contro di te.
21 Ma per il tuo nome non abbandonarci,
non render spregevole il trono della tua gloria.
Ricordati! Non rompere la tua alleanza con noi.
22 Forse fra i vani idoli delle nazioni c'è chi fa
piovere?
O forse i cieli mandan rovesci da sé?
Non sei piuttosto tu, Signore nostro Dio?
In te abbiamo fiducia,
perché tu hai fatto tutte queste cose».

15,1 Il Signore mi disse: «Anche se Mosè e Samuele si presentassero davanti a me, io non mi piegherei verso questo popolo. Allontanali da me, se ne vadano! 2 Se ti domanderanno: «Dove andremo?» dirai loro: Così dice il Signore:
Chi è destinato alla peste, alla peste,
Chi alla spada, alla spada,
chi alla fame, alla fame,
chi alla schiavitù, alla schiavitù.
3 Io manderò contro di loro quattro specie di mali - parola del Signore -: la spada per ucciderli, i cani per sbranarli, gli uccelli dell'aria e le bestie selvatiche per divorarli e distruggerli. 4 Li renderò oggetto di spavento per tutti i regni della terra a causa di Manàsse figlio di Ezechia, re di Giuda, per ciò che egli ha fatto in Gerusalemme.
5 Chi avrà pietà di te, Gerusalemme,
chi ti compiangerà?
Chi si volterà
per domandarti come stai?
6 Tu mi hai respinto,
dice il Signore,
mi hai voltato le spalle
e io ho steso la mano su di te per annientarti;
sono stanco di avere pietà.
7 Io li ho dispersi al vento con la pala
nelle città della contrada.
Ho reso senza figli e ho fatto perire il mio popolo,
perché non abbandonarono le loro abitudini.
8 Le loro vedove sono diventate
più numerose della sabbia del mare.
Ho mandato sulle madri e sui giovani
un devastatore in pieno giorno;
d'un tratto ho fatto piombare su di loro
turbamento e spavento.
9 È abbattuta la madre di sette figli,
esala il suo respiro;
il suo sole tramonta quando è ancor giorno,
è coperta di vergogna e confusa.
Io consegnerò i loro superstiti alla spada,
in preda ai loro nemici». Oracolo del Signore.
10 Me infelice, madre mia, che mi hai partorito
oggetto di litigio e di contrasto per tutto il paese!
Non ho preso prestiti, non ho prestato a nessuno,
eppure tutti mi maledicono.
11 Forse, Signore, non ti ho servito del mio meglio,
non mi sono rivolto a te con preghiere per il mio nemico,
nel tempo della sventura e nel tempo dell'angoscia?
12 Potrà forse il ferro spezzare
il ferro del settentrione e il bronzo?
13 «I tuoi averi e i tuoi tesori
li abbandonerò al saccheggio,
non come pagamento, per tutti i peccati
che hai commessi in tutti i tuoi territori.
14 Ti renderò schiavo dei tuoi nemici
in una terra che non conosci,
perché si è acceso il fuoco della mia ira,
che arderà contro di voi».
15 Tu lo sai, Signore,
ricordati di me e aiutami,
vendicati per me dei miei persecutori.
Nella tua clemenza non lasciarmi perire,
sappi che io sopporto insulti per te.
16 Quando le tue parole mi vennero incontro,
le divorai con avidità;
la tua parola fu la gioia e la letizia del mio cuore,
perché io portavo il tuo nome,
Signore, Dio degli eserciti.
17 Non mi sono seduto per divertirmi
nelle brigate di buontemponi,
ma spinto dalla tua mano sedevo solitario,
poiché mi avevi riempito di sdegno.
18 Perché il mio dolore è senza fine
e la mia piaga incurabile non vuol guarire?
Tu sei diventato per me un torrente infido,
dalle acque incostanti.
19 Ha risposto allora il Signore:
«Se tu ritornerai a me, io ti riprenderò
e starai alla mia presenza;
se saprai distinguere ciò che è prezioso
da ciò che è vile,
sarai come la mia bocca.
Essi torneranno a te,
mentre tu non dovrai tornare a loro,
20 ed io, per questo popolo, ti renderò
come un muro durissimo di bronzo;
combatteranno contro di te
ma non potranno prevalere,
perché io sarò con te
per salvarti e per liberarti.
Oracolo del Signore.
21 Ti libererò dalle mani dei malvagi
e ti riscatterò dalle mani dei violenti».

16,1 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2 «Non prendere moglie, non aver figli né figlie in questo luogo, 3 perché dice il Signore riguardo ai figli e alle figlie che nascono in questo luogo e riguardo alle madri che li partoriscono e ai padri che li generano in questo paese: 4 Moriranno di malattie strazianti, non saranno rimpianti né sepolti, ma saranno come letame sulla terra. Periranno di spada e di fame; i loro cadaveri saranno pasto degli uccelli dell'aria e delle bestie della terra». 5 Poiché così dice il Signore: «Non entrare in una casa dove si fa un banchetto funebre, non piangere con loro né commiserarli, perché io ho ritirato da questo popolo la mia pace - dice il Signore - la mia benevolenza e la mia compassione.
6 Moriranno in questo paese grandi e piccoli; non saranno sepolti né si farà lamento per essi; nessuno si farà incisioni né si taglierà i capelli. 7 Non si spezzerà il pane all'afflitto per consolarlo del morto e non gli si darà da bere il calice della consolazione per suo padre e per sua madre. 8 Non entrare nemmeno in una casa dove si banchetta per sederti a mangiare e a bere con loro, 9 poiché così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco, sotto i vostri occhi e nei vostri giorni farò cessare da questo luogo le voci di gioia e di allegria, la voce dello sposo e della sposa.
10 Quando annunzierai a questo popolo tutte queste cose, ti diranno: Perché il Signore ha decretato contro di noi questa sventura così grande? Quali iniquità e quali peccati abbiamo commesso contro il Signore nostro Dio? 11 Tu allora risponderai loro: Perché i vostri padri mi abbandonarono - parola del Signore - seguirono altri dèi, li servirono e li adorarono, mentre abbandonarono me e non osservarono la mia legge. 12 Voi però avete agito peggio dei vostri padri; ognuno di voi, infatti, segue la caparbietà del suo cuore malvagio rifiutandosi di ascoltarmi. 13 Perciò vi scaccerò da questo paese verso un paese che né voi né i vostri padri avete conosciuto e là servirete divinità straniere giorno e notte, poiché io non vi userò più misericordia.
14 Pertanto, ecco, verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali non si dirà più: Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dal paese d'Egitto; 15 ma piuttosto si dirà: Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dal paese del settentrione e da tutte le regioni dove li aveva dispersi. E io li ricondurrò nel loro paese che avevo concesso ai loro padri.
16 Ecco, io invierò numerosi pescatori - dice il Signore - che li pescheranno; quindi invierò numerosi cacciatori che daranno loro la caccia su ogni monte, su ogni colle e nelle fessure delle rocce; 17 poiché i miei occhi osservano le loro vie che non possono restar nascoste dinanzi a me, né si può occultare la loro iniquità davanti ai miei occhi. 18 Innanzi tutto ripagherò due volte la loro iniquità e il loro peccato, perché hanno profanato il mio paese con i cadaveri dei loro idoli e hanno riempito la mia eredità con i loro abomini».
19 Signore, mia forza e mia difesa,
mio rifugio nel giorno della tribolazione,
a te verranno i popoli
dalle estremità della terra e diranno:
«I nostri padri ereditarono soltanto menzogna,
vanità che non giovano a nulla».
20 Può forse l'uomo fabbricarsi dèi?
Ma questi non sono dèi!
21 Perciò, ecco io mostrerò loro,
rivolgerò loro questa volta
la mia mano e la mia forza.
Essi sapranno che il mio nome è Signore.

17,1 Il peccato di Giuda è scritto
con uno stilo di ferro,
con una punta di diamante
è inciso sulla tavola del loro cuore
e sugli angoli dei loro altari,
2 come per ricordare ai loro figli
i loro altari e i loro pali sacri presso gli alberi verdi,
sui colli elevati,
3 sui monti e in aperta campagna.
«I tuoi averi e tutti i tuoi tesori
li abbandonerò al saccheggio,
a motivo di tutti i peccati
che hai commessi in tutti i tuoi territori.
4 Tu dovrai ritirare la mano dall'eredità
che ti avevo data;
ti farò schiavo dei tuoi nemici
in un paese che non conosci,
perché avete acceso il fuoco della mia ira,
che arderà sempre».
Così dice il Signore:
5 «Maledetto l'uomo che confida nell'uomo,
che pone nella carne il suo sostegno
e dal Signore si allontana il suo cuore.
6 Egli sarà come un tamerisco nella steppa,
quando viene il bene non lo vede;
dimorerà in luoghi aridi nel deserto,
in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere.
7 Benedetto l'uomo che confida nel Signore
e il Signore è sua fiducia.
8 Egli è come un albero piantato lungo l'acqua,
verso la corrente stende le radici;
non teme quando viene il caldo,
le sue foglie rimangono verdi;
nell'anno della siccità non intristisce,
non smette di produrre i suoi frutti.
9 Più fallace di ogni altra cosa
è il cuore e difficilmente guaribile;
chi lo può conoscere?
10 Io, il Signore, scruto la mente
e saggio i cuori,
per rendere a ciascuno secondo la sua condotta,
secondo il frutto delle sue azioni.
11 Come una pernice che cova uova da lei non deposte
è chi accumula ricchezze, ma senza giustizia.
A metà dei suoi giorni dovrà lasciarle
e alla sua fine apparirà uno stolto».
12 Trono di gloria, eccelso fin dal principio,
è il luogo del nostro santuario!
13 O speranza di Israele, Signore,
quanti ti abbandonano resteranno confusi;
quanti si allontanano da te saranno scritti nella polvere,
perché hanno abbandonato
la fonte di acqua viva, il Signore.
14 Guariscimi, Signore, e io sarò guarito,
salvami e io sarò salvato,
poiché tu sei il mio vanto.
15 Ecco, essi mi dicono:
«Dov'è la parola del Signore?
Si compia finalmente!».
16 Io non ho insistito presso di te nella sventura
né ho desiderato il giorno funesto, tu lo sai.
Ciò che è uscito dalla mia bocca è innanzi a te.
17 Non essere per me causa di spavento,
tu, mio solo rifugio nel giorno della sventura.
18 Siano confusi i miei avversari ma non io,
si spaventino essi, ma non io.
Manda contro di loro il giorno della sventura,
distruggili, distruggili per sempre.
19 Il Signore mi disse: «Va' a metterti alla porta dei Figli del popolo, per la quale entrano ed escono i re di Giuda, e a tutte le porte di Gerusalemme. 20 Dirai loro: Ascoltate la parola del Signore, o re di Giuda e voi tutti Giudei e abitanti di Gerusalemme, che entrate per queste porte. 21 Così dice il Signore: Per amore della vostra vita guardatevi dal trasportare un peso in giorno di sabato e dall'introdurlo per le porte di Gerusalemme. 22 Non portate alcun peso fuori dalle vostre case in giorno di sabato e non fate alcun lavoro, ma santificate il giorno di sabato, come io ho comandato ai vostri padri. 23 Ma essi non vollero ascoltare né prestare orecchio, anzi indurirono la loro cervice per non ascoltarmi e per non accogliere la lezione. 24 Ora, se mi ascolterete sul serio - dice il Signore - se non introdurrete nessun peso entro le porte di questa città in giorno di sabato e santificherete il giorno di sabato non eseguendo in esso alcun lavoro, 25 entreranno per le porte di questa città i re, che siederanno sul trono di Davide, su carri e su cavalli, essi e i loro ufficiali, gli uomini di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme. Questa città sarà abitata per sempre. 26 Verranno dalle città di Giuda e dai dintorni di Gerusalemme, dalla terra di Beniamino e dalla Sefèla, dai monti e dal meridione presentando olocausti, sacrifici, offerte e incenso e sacrifici di lode nel tempio del Signore. 27 Ma se non ascolterete il mio comando di santificare il giorno di sabato, di non trasportare pesi e di non introdurli entro le porte di Gerusalemme in giorno di sabato, io accenderò un fuoco alle sue porte; esso divorerà i palazzi di Gerusalemme e mai si estinguerà».

18,1 Questa parola fu rivolta a Geremia da parte del Signore: 2 «Prendi e scendi nella bottega del vasaio; là ti farò udire la mia parola». 3 Io sono sceso nella bottega del vasaio ed ecco, egli stava lavorando al tornio. 4 Ora, se si guastava il vaso che egli stava modellando, come capita con la creta in mano al vasaio, egli rifaceva con essa un altro vaso, come ai suoi occhi pareva giusto.
5 Allora mi fu rivolta la parola del Signore: 6 «Forse non potrei agire con voi, casa di Israele, come questo vasaio? Oracolo del Signore. Ecco, come l'argilla è nelle mani del vasaio, così voi siete nelle mie mani, casa di Israele. 7 Talvolta nei riguardi di un popolo o di un regno io decido di sradicare, di abbattere e di distruggere; 8 ma se questo popolo, contro il quale avevo parlato, si converte dalla sua malvagità, io mi pento del male che avevo pensato di fargli. 9 Altra volta nei riguardi di un popolo o di un regno io decido di edificare e di piantare; 10 ma se esso compie ciò che è male ai miei occhi non ascoltando la mia voce, io mi pentirò del bene che avevo promesso di fargli.
11 Ora annunzia, dunque, agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme: Dice il Signore: Ecco preparo contro di voi una calamità e medito contro di voi un progetto. Su, abbandonate la vostra condotta perversa, migliorate le vostre abitudini e le vostre azioni». 12 Ma essi diranno: «È inutile, noi vogliamo seguire i nostri progetti; ognuno di noi agirà secondo la caparbietà del suo cuore malvagio».
13 Perciò così dice il Signore:
«Informatevi tra le nazioni:
chi ha mai udito cose simili?
Enormi, orribili cose ha commesso
la vergine di Israele.
14 Scompare forse dalle alte rocce
la neve del Libano?
Forse si inaridiscono
le acque delle montagne
che scorrono gelide?
15 Eppure il mio popolo mi ha dimenticato;
essi offrono incenso a un idolo vano.
Così hanno inciampato nelle loro strade,
nei sentieri di una volta,
per camminare su viottoli,
per una via non appianata.
16 Il loro paese è una desolazione,
un oggetto di scherno perenne.
Chiunque passa ne rimarrà stupito
e scuoterà il capo.
17 Come fa il vento d'oriente io li disperderò
davanti al loro nemico.
Mostrerò loro le spalle e non il volto
nel giorno della loro rovina».
18 Ora essi dissero: «Venite e tramiamo insidie contro Geremia, perché la legge non verrà meno ai sacerdoti, né il consiglio ai saggi, né l'oracolo ai profeti. Venite, colpiamolo per la sua lingua e non badiamo a tutte le sue parole».
19 Prestami ascolto, Signore,
e odi la voce dei miei avversari.
20 Si rende forse male per bene?
Poiché essi hanno scavato una fossa alla mia vita.
Ricordati quando mi presentavo a te,
per parlare in loro favore,
per stornare da loro la tua ira.
21 Abbandona perciò i loro figli alla fame,
gettali in potere della spada;
le loro donne restino senza figli e vedove,
i loro uomini siano colpiti dalla morte
e i loro giovani uccisi dalla spada in battaglia.
22 Si odano grida dalle loro case,
quando improvvisa tu farai piombare su di loro
una torma di briganti,
poiché hanno scavato una fossa per catturarmi
e hanno teso lacci ai miei piedi.
23 Ma tu conosci, Signore,
ogni loro progetto di morte contro di me;
non lasciare impunita la loro iniquità
e non cancellare il loro peccato dalla tua presenza.
Inciampino alla tua presenza;
al momento del tuo sdegno agisci contro di essi!

19,1 Così disse il Signore a Geremia: «Va' a comprarti una brocca di terracotta; prendi alcuni anziani del popolo e alcuni sacerdoti con te 2 ed esci nella valle di Ben-Hinnòn, che è all'ingresso della Porta dei cocci. Là proclamerai le parole che io ti dirò. 3 Riferirai: Ascoltate la parola del Signore, o re di Giuda e abitanti di Gerusalemme. Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco io manderò su questo luogo una sventura tale che risuonerà negli orecchi di chiunque la udrà, 4 poiché mi hanno abbandonato e hanno destinato ad altro questo luogo per sacrificarvi ad altri dèi, che né essi né i loro padri né i re di Giuda conoscevano. Essi hanno riempito questo luogo di sangue innocente; 5 hanno edificato alture a Baal per bruciare nel fuoco i loro figli come olocausti a Baal. Questo io non ho comandato, non ne ho mai parlato, non mi è mai venuto in mente.
6 Perciò, ecco, verranno giorni - dice il Signore - nei quali questo luogo non si chiamerà più Tofet e valle di Ben-Hinnòn, ma piuttosto valle della Strage. 7 Io renderò vani i piani di Giuda e di Gerusalemme in questo luogo. Li farò cadere di spada davanti ai loro nemici e per mezzo di coloro che attentano alla loro vita e darò i loro cadaveri in pasto agli uccelli dell'aria e alle bestie selvatiche. 8 Ridurrò questa città a una desolazione e a oggetto di scherno; quanti le passeranno vicino resteranno stupiti e fischieranno davanti a tutte le sue ferite. 9 Farò loro mangiare la carne dei figli e la carne delle figlie; si divoreranno tra di loro durante l'assedio e l'angoscia in cui li stringeranno i nemici e quanti attentano alla loro vita.
10 Tu poi, spezzerai la brocca sotto gli occhi degli uomini che saranno venuti con te 11 e riferirai loro: Così dice il Signore degli eserciti: Spezzerò questo popolo e questa città, così come si spezza un vaso di terracotta, che non si può più accomodare. Allora si seppellirà perfino in Tofet, perché non ci sarà più spazio per seppellire. 12 Così farò - dice il Signore - riguardo a questo luogo e ai suoi abitanti, rendendo questa città come Tofet. 13 Le case di Gerusalemme e le case dei re di Giuda saranno impure come il luogo di Tofet; cioè tutte le case, sui tetti delle quali essi bruciavano incenso a tutta la milizia del cielo e facevano libazioni ad altri dèi».
14 Quando Geremia tornò da Tofet dove il Signore lo aveva mandato a profetizzare, si fermò nell'atrio del tempio del Signore e disse a tutto il popolo: 15 «Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco io manderò su questa città e su tutte le sue borgate tutto il male che le ho preannunziato, perché essi si sono intestarditi, rifiutandosi di ascoltare le mie parole».

20,1 Pascùr figlio di Immèr, sacerdote e sovrintendente-capo del tempio, udì Geremia predire tutte queste cose. 2 Pascùr fece fustigare il profeta Geremia e quindi lo mise in ceppi nella prigione che si trovava presso la porta superiore di Beniamino, nel tempio del Signore. 3 Quando poi il giorno dopo Pascùr fece liberare dai ceppi Geremia, questi gli disse: «Il Signore non ti chiama più Pascùr, ma Terrore all'intorno».
4 Perché così dice il Signore: «Ecco io darò in preda al terrore te e tutti i tuoi cari; essi cadranno per la spada dei loro nemici e i tuoi occhi lo vedranno. Metterò tutto Giuda nelle mani del re di Babilonia, il quale li deporterà a Babilonia e li colpirà di spada. 5 Consegnerò tutte le ricchezze di questa città e tutti i suoi prodotti, tutti gli oggetti preziosi e tutti i tesori dei re di Giuda in mano ai suoi nemici, i quali li saccheggeranno e li prenderanno e li trasporteranno a Babilonia. 6 Tu, Pascùr, e tutti gli abitanti della tua casa andrete in schiavitù; andrai a Babilonia, là morirai e là sarai sepolto, tu e tutti i tuoi cari, ai quali hai predetto menzogne».
7 Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre;
mi hai fatto forza e hai prevalso.
Sono diventato oggetto di scherno ogni giorno;
ognuno si fa beffe di me.
8 Quando parlo, devo gridare,
devo proclamare: «Violenza! Oppressione!».
Così la parola del Signore è diventata per me
motivo di obbrobrio e di scherno ogni giorno.
9 Mi dicevo: «Non penserò più a lui,
non parlerò più in suo nome!».
Ma nel mio cuore c'era come un fuoco ardente,
chiuso nelle mie ossa;
mi sforzavo di contenerlo,
ma non potevo.
10 Sentivo le insinuazioni di molti:
«Terrore all'intorno!
Denunciatelo e lo denunceremo».
Tutti i miei amici spiavano la mia caduta:
«Forse si lascerà trarre in inganno,
così noi prevarremo su di lui,
ci prenderemo la nostra vendetta».
11 Ma il Signore è al mio fianco come un prode valoroso,
per questo i miei persecutori
cadranno e non potranno prevalere;
saranno molto confusi perché non riusciranno,
la loro vergogna sarà eterna e incancellabile.
12 Signore degli eserciti, che provi il giusto
e scruti il cuore e la mente,
possa io vedere la tua vendetta su di essi;
poiché a te ho affidato la mia causa!
13 Cantate inni al Signore, lodate il Signore,
perché ha liberato la vita del povero
dalle mani dei malfattori.
14 Maledetto il giorno in cui nacqui;
il giorno in cui mia madre mi diede alla luce
non sia mai benedetto.
15 Maledetto l'uomo che portò la notizia
a mio padre, dicendo:
«Ti è nato un figlio maschio», colmandolo di gioia.
16 Quell'uomo sia come le città
che il Signore ha demolito senza compassione.
Ascolti grida al mattino
e rumori di guerra a mezzogiorno,
17 perché non mi fece morire nel grembo materno;
mia madre sarebbe stata la mia tomba
e il suo grembo gravido per sempre.
18 Perché mai sono uscito dal seno materno
per vedere tormenti e dolore
e per finire i miei giorni nella vergogna?

21,1 Questa parola fu rivolta a Geremia dal Signore quando il re Sedecìa gli mandò il sacerdote Pascùr figlio di Malchìa, e Sofonìa figlio di Maasìa, per dirgli: 2 «Intercedi per noi presso il Signore perché Nabucodònosor re di Babilonia ci muove guerra; forse il Signore compirà a nostro vantaggio qualcuno dei suoi tanti prodigi, così che egli si allontani da noi». 3 Geremia rispose loro: «Riferite a Sedecìa: 4 Così dice il Signore, Dio di Israele: Ecco io farò rientrare le armi di guerra, che sono nelle vostre mani, con le quali combattete il re di Babilonia e i Caldei che vi assediano fuori delle mura e le radunerò in mezzo a questa città. 5 Io stesso combatterò contro di voi con mano tesa e con braccio potente, con ira, furore e grande sdegno. 6 Percuoterò gli abitanti di questa città, uomini e bestie; essi moriranno di una grave peste. 7 Dopo ciò - dice il Signore - io consegnerò Sedecìa, re di Giuda, i suoi ministri e il popolo, che saranno scampati in questa città dalla peste, dalla spada e dalla fame, in potere di Nabucodònosor, re di Babilonia, in potere dei loro nemici e in potere di coloro che attentano alla loro vita. Egli li passerà a fil di spada; non avrà pietà di loro, non li perdonerà né risparmierà.
8 Riferirai a questo popolo: Dice il Signore: Ecco, io vi metto davanti la via della vita e la via della morte. 9 Chi rimane in questa città morirà di spada, di fame e di peste; chi uscirà e si consegnerà ai Caldei che vi cingono d'assedio, vivrà e gli sarà lasciata la vita come suo bottino. 10 Poiché io ho volto la faccia contro questa città a suo danno e non a suo bene. Oracolo del Signore. Essa sarà messa nelle mani del re di Babilonia, il quale la brucerà con il fuoco».
11 Alla casa del re di Giuda dirai:
«Ascoltate la parola del Signore!
12 Casa di Davide, così dice il Signore:
Amministrate la giustizia ogni mattina
e liberate l'oppresso dalla mano dell'oppressore,
se no la mia ira divamperà come fuoco,
si accenderà e nessuno potrà spegnerla,
a causa della malvagità delle vostre azioni.
13 Eccomi a te, o abitatrice della valle,
roccia nella pianura, dice il Signore.
Voi che dite: Chi scenderà contro di noi?
Chi entrerà nelle nostre dimore?
14 Io vi punirò come meritano le vostre opere
- dice il Signore -
e accenderò il fuoco nel suo bosco,
che divorerà tutti i suoi dintorni».

22,1 Così dice il Signore: «Scendi nella casa del re di Giuda e là proclama questo messaggio. 2 Tu dirai: Ascolta la parola del Signore, o re di Giuda che siedi sul trono di Davide, tu, i tuoi ministri e il tuo popolo, che entrano per queste porte. 3 Dice il Signore: Praticate il diritto e la giustizia, liberate l'oppresso dalle mani dell'oppressore, non fate violenza e non opprimete il forestiero, l'orfano e la vedova, e non spargete sangue innocente in questo luogo. 4 Se osserverete lealmente quest'ordine, entreranno ancora per le porte di questa casa i re che siederanno sul trono di Davide, montati su carri e cavalli, essi, i loro ministri e il loro popolo. 5 Ma se non ascolterete queste parole, io lo giuro per me stesso - parola del Signore - questa casa diventerà una rovina.
6 Poiché così dice il Signore
riguardo alla casa del re di Giuda:
Come Gàlaad eri per me,
come le vette del Libano;
ma io ti ridurrò a deserto, a città disabitata.
7 Io preparerò contro di te i distruttori,
ognuno con le armi.
Essi abbatteranno i migliori dei tuoi cedri,
li getteranno nel fuoco.
8 Molte genti passeranno su questa città e si diranno l'un l'altro: Perché il Signore ha trattato così questa grande città? 9 E risponderanno: Perché essi hanno abbandonato l'alleanza del Signore, loro Dio, hanno adorato altri dèi e li hanno serviti».
10 Non piangete sul morto e non fate lamenti per lui,
ma piangete amaramente su chi parte,
perché non tornerà più,
non rivedrà il paese natio.
11 Poiché dice il Signore riguardo a Sallùm figlio di Giosia, re di Giuda, che regna al posto di Giosia suo padre: «Chi esce da questo luogo non vi farà più ritorno, 12 ma morirà nel luogo dove lo condurranno prigioniero e non rivedrà più questo paese».
13 Guai a chi costruisce la casa senza giustizia
e il piano di sopra senza equità,
che fa lavorare il suo prossimo per nulla,
senza dargli la paga,
14 e dice: «Mi costruirò una casa grande
con spazioso piano di sopra»
e vi apre finestre
e la riveste di tavolati di cedro
e la dipinge di rosso.
15 Forse tu agisci da re
perché ostenti passione per il cedro?
Forse tuo padre non mangiava e beveva?
Ma egli praticava il diritto e la giustizia
e tutto andava bene.
16 Egli tutelava la causa del povero e del misero
e tutto andava bene;
questo non significa infatti conoscermi?
Oracolo del Signore.
17 I tuoi occhi e il tuo cuore,
invece, non badano che al tuo interesse,
a spargere sangue innocente,
a commettere violenza e angherie.
18 Per questo così dice il Signore su Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda:
«Non faranno il lamento per lui, dicendo:
Ahi, fratello mio! Ahi, sorella!
Non faranno il lamento per lui, dicendo:
Ahi, signore! Ahi, maestà!
19 Sarà sepolto come si seppellisce un asino,
lo trascineranno e lo getteranno
al di là delle porte di Gerusalemme».
20 Sali sul Libano e grida
e sul Basàn alza la voce;
grida dagli Abarìm,
perché tutti i tuoi amanti sono abbattuti.
21 Ti parlai al tempo della tua tranquilla prosperità,
ma tu dicesti: «Io non voglio ascoltare».
Tale è stata la tua condotta fin dalla giovinezza:
non hai ascoltato la mia voce.
22 Tutti i tuoi pastori saranno pascolo del vento
e i tuoi amanti andranno schiavi.
Allora ti dovrai vergognare ed essere confusa,
a causa di tutte le tue iniquità.
23 Tu che dimori sul Libano,
che ti sei fatta il nido tra i cedri,
come gemerai quando ti coglieranno le doglie,
dolori come di partoriente!
24 «Per la mia vita - oracolo del Signore - anche se Conìa figlio di Ioiakìm, re di Giuda, fosse un anello da sigillo nella mia destra, io me lo strapperei. 25 Ti metterò nelle mani di chi attenta alla tua vita, nelle mani di coloro che tu temi, nelle mani di Nabucodònosor re di Babilonia e nelle mani dei Caldei. 26 Sbalzerò te e tua madre che ti ha generato in un paese dove non siete nati e là morirete. 27 Ma nel paese in cui brameranno tornare, là non torneranno. 28 È forse questo Conìa un vaso spregevole, rotto, oppure un vaso che non piace più a nessuno? Perché sono dunque scacciati, egli e la sua discendenza, e gettati in un paese che non conoscono?».
29 Terra, terra, terra! Ascolta la parola del Signore! 30 Dice il Signore: «Registrate quest'uomo come uno senza figli, un uomo che non ha successo nella sua vita, perché nessuno della sua stirpe avrà la fortuna di sedere sul trono di Davide né di regnare ancora su Giuda».

23,1 «Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo». Oracolo del Signore. 2 Perciò dice il Signore, Dio di Israele, contro i pastori che devono pascere il mio popolo: «Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate e non ve ne siete preoccupati; ecco io mi occuperò di voi e della malvagità delle vostre azioni. Oracolo del Signore. 3 Radunerò io stesso il resto delle mie pecore da tutte le regioni dove le ho lasciate scacciare e le farò tornare ai loro pascoli; saranno feconde e si moltiplicheranno. 4 Costituirò sopra di esse pastori che le faranno pascolare, così che non dovranno più temere né sgomentarsi; di esse non ne mancherà neppure una». Oracolo del Signore.
5 «Ecco, verranno giorni - dice il Signore -
nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto,
che regnerà da vero re e sarà saggio
ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra.
6 Nei suoi giorni Giuda sarà salvato
e Israele starà sicuro nella sua dimora;
questo sarà il nome con cui lo chiameranno:
Signore-nostra-giustizia.
7 Pertanto, ecco, verranno giorni - dice il Signore - nei quali non si dirà più: Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dal paese d'Egitto, 8 ma piuttosto: Per la vita del Signore che ha fatto uscire e che ha ricondotto la discendenza della casa di Israele dalla terra del settentrione e da tutte le regioni dove li aveva dispersi; costoro dimoreranno nella propria terra».
9 Contro i profeti.
Mi si spezza il cuore nel petto,
tremano tutte le mie membra,
sono come un ubriaco
e come chi è inebetito dal vino,
a causa del Signore e a causa delle sue sante parole.
10 «Poiché il paese è pieno di adùlteri;
a causa della maledizione tutto il paese è in lutto,
si sono inariditi i pascoli della steppa.
Il loro fine è il male
e la loro forza è l'ingiustizia.
11 Perfino il profeta, perfino il sacerdote sono empi,
perfino nella mia casa ho trovato la loro malvagità.
Oracolo del Signore.
12 Perciò la loro strada sarà per essi
come sentiero sdrucciolevole,
saranno sospinti nelle tenebre e cadranno in esse,
poiché io manderò su di essi la sventura,
nell'anno del loro castigo.
Oracolo del Signore.
13 Tra i profeti di Samaria
io ho visto cose stolte.
Essi profetavano in nome di Baal
e traviavano il mio popolo Israele.
14 Ma tra i profeti di Gerusalemme
ho visto cose nefande:
commettono adultèri e praticano la menzogna,
danno mano ai malfattori,
sì che nessuno si converte dalla sua malvagità;
per me sono tutti come Sòdoma
e i suoi abitanti come Gomorra».
15 Perciò dice il Signore degli eserciti contro i
profeti:
«Ecco farò loro ingoiare assenzio
e bere acque avvelenate,
perché dai profeti di Gerusalemme
l'empietà si è sparsa su tutto il paese».
16 Così dice il Signore degli eserciti: «Non ascoltate le parole dei profeti che profetizzano per voi; essi vi fanno credere cose vane, vi annunziano fantasie del loro cuore, non quanto viene dalla bocca del Signore.
17 Essi dicono a coloro
che disprezzano la parola del Signore:
Voi avrete la pace!
e a quanti seguono la caparbietà del loro cuore
dicono: Non vi coglierà la sventura.
18 Ma chi ha assistito al consiglio del Signore, chi l'ha visto e ha udito la sua parola? Chi ha ascoltato la sua parola e vi ha obbedito?
19 Ecco la tempesta del Signore, il suo furore si scatena,
una tempesta travolgente
si abbatte sul capo dei malvagi.
20 Non cesserà l'ira del Signore,
finché non abbia compiuto e attuato
i progetti del suo cuore.
Alla fine dei giorni comprenderete tutto!
21 Io non ho inviato questi profeti
ed essi corrono;
non ho parlato a loro
ed essi profetizzano.
22 Se hanno assistito al mio consiglio,
facciano udire le mie parole al mio popolo
e li distolgano dalla loro condotta perversa
e dalla malvagità delle loro azioni.
23 Sono io forse Dio solo da vicino - dice il Signore -
e non anche Dio da lontano?
24 Può forse nascondersi un uomo nei nascondigli
senza che io lo veda?
Non riempio io il cielo e la terra? Parola del Signore.
25 Ho sentito quanto affermano i profeti che predicono in mio nome menzogne: Ho avuto un sogno, ho avuto un sogno. 26 Fino a quando ci saranno nel mio popolo profeti che predicono la menzogna e profetizzano gli inganni del loro cuore? 27 Essi credono di far dimenticare il mio nome al mio popolo con i loro sogni, che si raccontano l'un l'altro, come i loro padri dimenticarono il mio nome per Baal! 28 Il profeta che ha avuto un sogno racconti il suo sogno; chi ha udito la mia parola annunzi fedelmente la mia parola.
Che cosa ha in comune la paglia con il grano?
Oracolo del Signore.
29 La mia parola non è forse come il fuoco
- oracolo del Signore -
e come un martello che spacca la roccia?
30 Perciò, eccomi contro i profeti
- oracolo del Signore -
i quali si rubano gli uni gli altri le mie parole.
31 Eccomi contro i profeti - oracolo del Signore -
che muovono la lingua per dare oracoli.
32 Eccomi contro i profeti di sogni menzogneri - dice il Signore - che li raccontano e traviano il mio popolo con menzogne e millanterie. Io non li ho inviati né ho dato alcun ordine; essi non gioveranno affatto a questo popolo». Parola del Signore.
33 Quando dunque questo popolo o un profeta o un sacerdote ti domanderà: «Qual è il peso del messaggio del Signore?», tu riferirai loro: «Voi siete il peso del Signore! Io vi rigetterò». Parola del Signore. 34 E il profeta o il sacerdote o il popolo che dica: «Peso del Signore!», io lo punirò nella persona e nella famiglia. 35 Direte l'uno all'altro: «Che cosa ha risposto il Signore?» e: «Che cosa ha detto il Signore?». 36 Non farete più menzione di peso del Signore, altrimenti per chiunque la sua stessa parola sarà considerata un peso per avere travisato le parole del Dio vivente, del Signore degli eserciti, nostro Dio. 37 Così dirai al profeta: «Che cosa ti ha risposto il Signore?» e: «Che cosa ha detto il Signore?». 38 Ma se direte «Peso del Signore», allora così parla il Signore: «Poiché ripetete: Peso del Signore, mentre vi avevo ordinato di non dire più: Peso del Signore, 39 ecco, proprio per questo, io mi caricherò di voi come di un peso e getterò lontano dal mio volto voi e la città che ho dato a voi e ai vostri padri. 40 Vi coprirò di obbrobrio perenne e di confusione perenne, che non sarà mai dimenticata».

24,1 Il Signore mi mostrò due canestri di fichi posti davanti al tempio, dopo che Nabucodònosor re di Babilonia aveva deportato da Gerusalemme Ieconia figlio di Ioiakìm re di Giuda, i capi di Giuda, gli artigiani e i fabbri e li aveva condotti a Babilonia. 2 Un canestro era pieno di fichi molto buoni, come i fichi primaticci, mentre l'altro canestro era pieno di fichi cattivi, così cattivi che non si potevano mangiare.
3 Il Signore mi disse: «Che cosa vedi, Geremia?». Io risposi: «Fichi; i fichi buoni sono molto buoni, i cattivi sono molto cattivi, tanto cattivi che non si possono mangiare».
4 Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: 5 «Dice il Signore Dio di Israele: Come si ha riguardo di questi fichi buoni, così io avrò riguardo, per il loro bene, dei deportati di Giuda che ho fatto andare da questo luogo nel paese dei Caldei. 6 Io poserò lo sguardo sopra di loro per il loro bene; li ricondurrò in questo paese, li ristabilirò fermamente e non li demolirò; li pianterò e non li sradicherò mai più. 7 Darò loro un cuore capace di conoscermi, perché io sono il Signore; essi saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio, se torneranno a me con tutto il cuore. 8 Come invece si trattano i fichi cattivi, che non si possono mangiare tanto sono cattivi - così parla il Signore - così io farò di Sedecìa re di Giuda, dei suoi capi e del resto di Gerusalemme, ossia dei superstiti in questo paese, e di coloro che abitano nel paese d'Egitto. 9 Li renderò oggetto di spavento per tutti i regni della terra, l'obbrobrio, la favola, lo zimbello e la maledizione in tutti i luoghi dove li scaccerò. 10 Manderò contro di loro la spada, la fame e la peste finché non scompariranno dal paese che io diedi a loro e ai loro padri».

25,1 Questa parola fu rivolta a Geremia per tutto il popolo di Giuda nel quarto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda - cioè nel primo anno di Nabucodònosor re di Babilonia -. 2 Il profeta Geremia l'annunciò a tutto il popolo di Giuda e a tutti gli abitanti di Gerusalemme dicendo: 3 «Dall'anno decimoterzo di Giosia figlio di Amòn, re di Giuda, fino ad oggi sono ventitré anni che mi è stata rivolta la parola del Signore e io ho parlato a voi premurosamente e continuamente, ma voi non avete ascoltato. 4 Il Signore vi ha inviato con assidua premura tutti i suoi servi, i profeti, ma voi non avete ascoltato e non avete prestato orecchio per ascoltare 5 quando vi diceva: Ognuno abbandoni la sua condotta perversa e le sue opere malvage; allora potrete abitare nel paese che il Signore ha dato a voi e ai vostri padri dai tempi antichi e per sempre. 6 Non seguite altri dèi per servirli e adorarli e non provocatemi con le opere delle vostre mani e io non vi farò del male. 7 Ma voi non mi avete ascoltato - dice il Signore - e mi avete provocato con l'opera delle vostre mani per vostra disgrazia. 8 Per questo dice il Signore degli eserciti: Poiché non avete ascoltato le mie parole, 9 ecco manderò a prendere tutte le tribù del settentrione, le manderò contro questo paese, contro i suoi abitanti e contro tutte le nazioni confinanti, voterò costoro allo sterminio e li ridurrò a oggetto di orrore, a scherno e a obbrobrio perenne. 10 Farò cessare in mezzo a loro le grida di gioia e le voci di allegria, la voce dello sposo e quella della sposa, il rumore della mola e il lume della lampada. 11 Tutta questa regione sarà abbandonata alla distruzione e alla desolazione e queste genti resteranno schiave del re di Babilonia per settanta anni. 12 Quando saranno compiuti i settanta anni, io punirò il re di Babilonia e quel popolo - dice il Signore - per i loro delitti, punirò il paese dei Caldei e lo ridurrò a una desolazione perenne. 13 Manderò dunque a effetto su questo paese tutte le parole che ho pronunziate a suo riguardo, quanto è scritto in questo libro, ciò che Geremia aveva predetto contro tutte le nazioni.

Nuova Riveduta:

Geremia 1,1-25,13

(La 3:1; At 9:16) De 32:15-43
(2Cr 36:13, ecc.; Ne 9:29-31; So 3:1-4; Za 7:11, ecc.)
Vocazione e missione di Geremia
Ga 1:15-16; Ez 2:3, ecc.
1,1 Parole di Geremia, figlio di Chilchia, uno dei sacerdoti che stavano ad Anatot, nel paese di Beniamino.
2 La parola del SIGNORE gli fu rivolta al tempo di Giosia, figlio di Amon, re di Giuda, l'anno tredicesimo del suo regno, 3 e al tempo di Ieoiachim, figlio di Giosia, re di Giuda, sino alla fine dell'anno undicesimo di Sedechia, figlio di Giosia, re di Giuda, fino a quando Gerusalemme fu deportata, il che avvenne nel quinto mese.
4 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: 5 «Prima che io ti avessi formato nel grembo di tua madre, io ti ho conosciuto; prima che tu uscissi dal suo grembo, io ti ho consacrato e ti ho costituito profeta delle nazioni». 6 Io risposi: «Ahimè, Signore, DIO, io non so parlare, perché non sono che un ragazzo». 7 Ma il SIGNORE mi disse: «Non dire: "Sono un ragazzo", perché tu andrai da tutti quelli ai quali ti manderò, e dirai tutto quello che io ti comanderò. 8 Non li temere, perché io sono con te per liberarti», dice il SIGNORE. 9 Poi il SIGNORE stese la mano e mi toccò la bocca; e il SIGNORE mi disse: «Ecco, io ho messo le mie parole nella tua bocca. 10 Vedi, io ti stabilisco oggi sulle nazioni e sopra i regni, per sradicare, per demolire, per abbattere, per distruggere, per costruire e per piantare».

Gr 6:1-6, 22-27; 20:1, ecc.; 38:1, ecc.
11 Poi la parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: «Geremia, che cosa vedi?» Io risposi: «Vedo un ramo di mandorlo». 12 E il SIGNORE mi disse: «Hai visto bene, poiché io vigilo sulla mia parola per mandarla ad effetto».
13 La parola del SIGNORE mi fu rivolta per la seconda volta: «Che cosa vedi?» Io risposi: «Vedo una gran pentola che bolle e ha la bocca rivolta dal settentrione in qua». 14 E il SIGNORE mi disse: «Dal settentrione verrà fuori la calamità su tutti gli abitanti del paese. 15 Poiché, ecco, io sto per chiamare tutti i popoli dei regni del settentrione», dice il SIGNORE; «essi verranno, e porranno ognuno il suo trono all'ingresso delle porte di Gerusalemme, contro tutte le sue mura all'intorno, e contro tutte le città di Giuda. 16 Pronuncerò i miei giudizi contro di loro, a causa di tutta la loro malvagità, perché mi hanno abbandonato e hanno offerto il loro incenso ad altri dèi, e si sono prostrati davanti all'opera delle loro mani. 17 Tu dunque, cingiti i fianchi, àlzati, e di' loro tutto quello che io ti comanderò. Non lasciarti sgomentare da loro, affinché io non ti renda sgomento in loro presenza. 18 Ecco, oggi io ti stabilisco come una città fortificata, come una colonna di ferro e come un muro di bronzo contro tutto il paese, contro i re di Giuda, contro i suoi prìncipi, contro i suoi sacerdoti e contro il popolo del paese. 19 Essi ti faranno la guerra, ma non ti vinceranno, perché io sono con te per liberarti», dice il SIGNORE.

Rimproveri al popolo di Giuda
(Gr 2:1-3:5) De 32:1-18; Os 2:16-17; Is 1:2-4; Ap 2:4-5
2,1 La parola del SIGNORE mi fu ancora rivolta in questi termini:
2 «Va', e grida alle orecchie di Gerusalemme:
"Così dice il SIGNORE:
'Io mi ricordo dell'affetto che avevi per me quando eri giovane,
del tuo amore da fidanzata,
quando mi seguivi nel deserto,
in una terra non seminata.
3 Israele era consacrato al SIGNORE,
egli era le primizie della sua rendita;
tutti quelli che lo divoravano si rendevano colpevoli,
e la calamità piombava su di loro'"», dice il SIGNORE.
4 Ascoltate la parola del SIGNORE, o casa di Giacobbe,
e voi tutte le famiglie della casa d'Israele!
5 Così parla il SIGNORE:
«Quale iniquità hanno trovato i vostri padri in me,
che si sono allontanati da me,
e sono andati dietro alla vanità, e sono diventati essi stessi vanità?
6 Essi non hanno detto: "Dov'è il SIGNORE
che ci ha fatto uscire dal paese d'Egitto,
che ci ha condotti per il deserto,
per un paese di solitudine e di crepacci,
per un paese di siccità e di ombra di morte,
per un paese per il quale nessuno passò mai
e dove non abitò mai nessuno?"
7 Io vi ho condotti in un paese che è un frutteto,
perché ne mangiaste i frutti e i buoni prodotti;
ma voi, quando vi siete entrati, avete contaminato il mio paese
e avete fatto della mia eredità un'abominazione.
8 Non hanno detto i sacerdoti: "Dov'è il SIGNORE?"
I depositari della legge non mi hanno conosciuto,
i pastori mi sono stati infedeli,
i profeti hanno profetato nel nome di Baal,
e sono andati dietro a cose che non giovano a nulla.
9 Perciò io contenderò ancora in giudizio con voi», dice il SIGNORE,
«e contenderò con i figli dei vostri figli.
10 Passate dunque nelle isole di Chittim, e guardate!
Mandate a Chedar e osservate bene,
e guardate se avvenne mai qualcosa di simile!
11 C'è forse una nazione che abbia cambiato i suoi dèi,
sebbene non siano dèi?
Ma il mio popolo ha cambiato la sua gloria per ciò che non giova a nulla.
12 O cieli, stupite di questo;
inorridite e restate attoniti», dice il SIGNORE.
13 «Il mio popolo infatti ha commesso due mali:
ha abbandonato me, la sorgente d'acqua viva,
e si è scavato delle cisterne, delle cisterne screpolate,
che non tengono l'acqua.

Gr 4:7, 15-18; Is 3:8-11; 31:1-3
14 Israele è forse uno schiavo? È forse uno schiavo nato in casa?
Perché dunque è diventato una preda?
15 I leoncelli ruggiscono contro di lui, fanno udire la loro voce,
e riducono il suo paese in una desolazione;
le sue città sono bruciate e non ci sono più abitanti.
16 Persino gli abitanti di Nof e di Tafanes
ti divorano il cranio.
17 Tutto questo non ti succede forse
perché hai abbandonato il SIGNORE, il tuo Dio,
mentre egli ti guidava per la buona via?
18 E ora, perché vai per la via che conduce in Egitto
per andare a bere l'acqua del Nilo?
o perché vai per la via che conduce in Assiria
per andare a bere l'acqua dell'Eufrate?
19 La tua malvagità è quella che ti castiga;
le tue infedeltà sono la tua punizione.
Sappi dunque e vedi che cattiva e amara cosa
è abbandonare il SIGNORE, il tuo Dio,
e il non aver di me nessun timore»,
dice il Signore, DIO degli eserciti.

Gc 2:11-13; Gr 3:2-11
20 «Già da lungo tempo tu hai spezzato il tuo giogo,
rotto le tue catene,
e hai detto: "Non voglio più servire!"
Ma sopra ogni alto colle
e sotto ogni albero verdeggiante
ti sei buttata giù come una prostituta.
21 Eppure, io ti avevo piantata come una nobile vigna,
tutta del miglior ceppo;
come mai ti sei trasformata in tralci
degenerati di una vigna a me non familiare?
22 Anche se ti lavassi con il nitro
e usassi molto sapone,
la tua iniquità lascerebbe una macchia davanti a me»,
dice il Signore, DIO.
23 «Come puoi dire: "Non mi sono contaminata,
non sono andata dietro ai Baali"?
Guarda i tuoi passi nella valle,
riconosci quello che hai fatto,
dromedaria leggera e vagabonda!
24 Asina selvatica, abituata al deserto,
che sbuffa nell'ardore della sua passione!
Chi le impedirà di soddisfare le sue voglie?
Tutti quelli che la cercano non hanno da affaticarsi:
la trovano nel suo mese.
25 Guarda che il tuo piede non si scalzi
e che la tua gola non s'inaridisca!
Ma tu hai detto: "Non c'è rimedio; no,
io amo gli stranieri e andrò dietro a loro!"
26 Come il ladro è confuso quando è colto sul fatto,
così sono confusi quelli della casa d'Israele:
essi, i loro re, i loro capi,
i loro sacerdoti e i loro profeti,
27 i quali dicono al legno: "Tu sei mio padre",
e alla pietra: "Tu ci hai dato la vita!"
Poiché essi mi hanno voltato le spalle e non la faccia;
ma nel tempo della loro sventura dicono:
"Àlzati e salvaci!"
28 Dove sono i tuoi dèi che ti sei fatti?
Si alzino, se ti possono salvare nel tempo della tua sventura!
Infatti, o Giuda, tu hai tanti dèi quante città.

Pr 28:13-14; Os 7:10-13; La 4:17
29 Perché mi contestate?
Voi tutti mi siete stati infedeli», dice il SIGNORE.
30 «Invano ho colpito i vostri figli;
non ne hanno ricevuto correzione;
la vostra spada ha divorato i vostri profeti
come un leone distruttore.
31 Gente, considerate la parola del SIGNORE!
Io sono stato forse un deserto
o un paese di fitte tenebre per Israele?
Perché dice il mio popolo: "Noi siamo liberi,
non vogliamo tornare più da te"?
32 La fanciulla può forse dimenticare i suoi ornamenti,
o la sposa la sua cintura?
Eppure il mio popolo ha dimenticato me,
da giorni innumerevoli.
33 Come sei brava a trovare la via per cercare l'amore!
Hai di che insegnare persino alle donne malvagie!
34 Anche sulla tua veste si trova
il sangue di poveri innocenti,
che tu non hai còlto in flagrante delitto di scasso;
35 eppure, dopo tutto questo, tu dici: "Io sono innocente;
certo l'ira sua si è distolta da me".
Ecco, io ti condannerò
perché hai detto: "Non ho peccato".
36 Perché hai tanta premura di cambiare strada?
Anche dall'Egitto riceverai confusione,
come già l'hai ricevuta dall'Assiria.
37 Anche di là uscirai con le mani sul capo;
perché il SIGNORE rigetta quelli nei quali tu confidi,
e tu non riuscirai nel tuo intento per loro mezzo».

Gr 2:20, 29, ecc.; Os 7:13-16
3,1 Il SIGNORE dice: «Se un uomo ripudia sua moglie
e questa se ne va via e si sposa con un altro,
quell'uomo torna forse ancora da lei?
Il paese stesso non ne sarebbe forse tutto profanato?
E tu, che ti sei prostituita con molti amanti,
ritorneresti da me?», dice il SIGNORE.
2 «Alza gli occhi verso le alture, e guarda.
Dov'è che non ti sei prostituita?
Tu sedevi per le vie ad aspettare i passanti, come fa l'Arabo nel deserto,
e hai contaminato il paese con le tue prostituzioni e con le tue malvagità.
3 Perciò le grandi piogge sono state trattenute
e non c'è stata pioggia di primavera;
ma tu hai avuto una fronte da prostituta
e non hai voluto vergognarti.
4 Mi hai appena gridato: "Padre mio,
tu sei stato l'amico della mia giovinezza!
5 Egli sarà forse adirato per sempre?
Serberà forse la sua ira sino alla fine?"
Ecco, tu parli così, ma intanto commetti tutto il male che puoi!»

Esortazione al ravvedimento
2R 17:6-23
6 Il SIGNORE mi disse al tempo del re Giosia: «Hai visto ciò che l'infedele Israele ha fatto? È andata sopra ogni alto monte e sotto ogni albero verdeggiante, e là s'è prostituita. 7 Io dicevo: Dopo che avrà fatto tutte queste cose, tornerà a me; ma non è ritornata; e sua sorella, la perfida Giuda, l'ha visto. 8 Benché io avessi ripudiato l'infedele Israele a causa di tutti i suoi adulteri e le avessi dato la sua lettera di divorzio, ho visto che sua sorella, la perfida Giuda, non ha avuto alcun timore, ed è andata a prostituirsi anche lei. 9 Con il rumore delle sue prostituzioni Israele ha contaminato il paese; ha commesso adulterio con la pietra e con il legno; 10 nonostante tutto questo, la sua perfida sorella non è tornata da me con tutto il suo cuore, ma con finzione», dice il SIGNORE.

Ez 18:30-32 (De 30:1-6; Gr 23:3-8; Mi 4:1-7)(Gr 4:1-2; Os 14)
11 Il SIGNORE mi disse: «L'infedele Israele si è mostrata più giusta
della perfida Giuda.
12 Va', proclama queste parole verso il settentrione, e di':
"Torna, o infedele Israele", dice il SIGNORE;
"io non vi mostrerò un viso accigliato,
poiché io sono misericordioso", dice il SIGNORE,
"e non serbo l'ira per sempre.
13 Soltanto riconosci la tua iniquità:
tu sei stata infedele al SIGNORE, al tuo Dio,
sei andata di qua e di là con gli stranieri,
sotto ogni albero verdeggiante,
e non hai dato ascolto alla mia voce"», dice il SIGNORE.
14 «Tornate, o figli traviati», dice il SIGNORE,
«poiché io sono il vostro Signore;
vi prenderò, uno da una città, due da una famiglia,
e vi ricondurrò a Sion;
15 vi darò dei pastori secondo il mio cuore,
che vi pasceranno con conoscenza e intelligenza.
16 Quando sarete moltiplicati e avrete fruttato nel paese,
allora», dice il SIGNORE,
«non si dirà più: "L'arca del patto del SIGNORE!"
Non vi si penserà più,
non la si menzionerà più, non la si rimpiangerà più,
non se ne farà un'altra.
17 Allora Gerusalemme sarà chiamata il trono del SIGNORE;
tutte le nazioni si raduneranno a Gerusalemme nel nome del SIGNORE,
e non cammineranno più secondo la caparbietà del loro cuore malvagio.
18 In quei giorni,
la casa di Giuda camminerà con la casa d'Israele;
verranno assieme dal paese del settentrione
al paese che io diedi in eredità ai vostri padri.
19 Io avevo detto: "Quale posto ti darò tra i miei figli?
Che paese delizioso ti darò?
La più bella eredità delle nazioni!"
Avevo detto: "Tu mi chiamerai: 'Padre mio!'
E non smetterai di seguirmi".
20 Ma proprio come una donna è infedele al suo amante,
così voi mi siete stati infedeli, o casa d'Israele!»,
dice il SIGNORE.
21 Una voce si è fatta udire sulle alture;
sono i pianti, le suppliche dei figli d'Israele,
perché hanno pervertito la loro via,
hanno dimenticato il SIGNORE, il loro Dio.
22 «Tornate, figli traviati,
io vi guarirò dei vostri traviamenti!»
«Eccoci, noi veniamo da te,
perché tu sei il SIGNORE, il nostro Dio.
23 Certo, è vano il soccorso che si aspetta dalle alture,
dalle feste strepitose sui monti;
certo, nel SIGNORE, nel nostro Dio, sta la salvezza d'Israele.
24 La vergogna ha divorato il prodotto della fatica dei nostri padri,
sin dalla nostra giovinezza:
le loro pecore e i loro buoi, i loro figli e le loro figlie.
25 Noi abbiamo la nostra vergogna come giaciglio
e la nostra infamia come coperta,
poiché abbiamo peccato contro il SIGNORE, il nostro Dio:
noi e i nostri padri, dalla nostra infanzia sino a questo giorno;
non abbiamo dato ascolto alla voce del SIGNORE, il nostro Dio».

Gr 3:22-23; Os 10:12; Ez 18:30-32
4,1 «Israele, se tu torni», dice il SIGNORE, «se tu torni da me,
se togli dalla mia presenza le tue abominazioni,
se non vai più vagando qua e là,
2 se giuri per il SIGNORE che vive,
con verità, con rettitudine e con giustizia,
allora le nazioni saranno benedette in lui
e in lui si glorieranno».
3 Poiché così parla il SIGNORE alla gente di Giuda e di Gerusalemme:
«Dissodatevi un campo nuovo,
e non seminate tra le spine!
4 Circoncidetevi per il SIGNORE, circoncidete i vostri cuori,
uomini di Giuda e abitanti di Gerusalemme,
affinché il mio furore non scoppi come un fuoco,
e non s'infiammi al punto che nessuno possa spegnerlo,
a causa della malvagità delle vostre azioni!»

Annuncio di un'invasione straniera
Gr 1:13-16; 6:1-8
5 «Annunciate in Giuda, proclamate questo in Gerusalemme,
e dite: "Suonate le trombe nel paese",
gridate forte e dite: "Adunatevi ed entriamo nelle città fortificate!"
6 Alzate la bandiera verso Sion,
cercate un rifugio, non vi fermate,
perché io faccio venire dal settentrione una calamità,
una grande rovina».
7 Un leone balza fuori dal folto bosco,
un distruttore di nazioni si è messo in marcia, ha lasciato il suo luogo,
per ridurre il tuo paese in desolazione,
al punto che le tue città saranno rovinate e prive d'abitanti.
8 Perciò, vestitevi di sacchi, siate afflitti, prorompete in lamenti,
perché l'ira furente del SIGNORE non si è distolta da noi.
9 «In quel giorno avverrà», dice il SIGNORE,
«che il cuore del re e il cuore dei capi verranno meno,
i sacerdoti saranno attoniti,
i profeti stupefatti».
10 Allora io dissi: «Ahi! Signore, SIGNORE,
tu hai dunque ingannato questo popolo e Gerusalemme! Hai detto:
"Voi avrete pace".
Ma la spada toglie loro la vita!»
11 In quel tempo si dirà a questo popolo e a Gerusalemme:
«Un vento infuocato viene dalle alture del deserto
verso la figlia del mio popolo,
non per vagliare, non per nettare il grano;
12 un vento anche più impetuoso di quello verrà da parte mia;
ora anch'io pronuncerò la sentenza contro di loro».
13 Ecco, l'invasore sale come fanno le nuvole;
i suoi carri sono come un turbine;
i suoi cavalli sono più rapidi delle aquile.
Guai a noi! poiché siamo devastati!
14 Gerusalemme, purifica il tuo cuore dalla malvagità,
affinché tu sia salvata.
Fino a quando albergheranno in te i tuoi pensieri iniqui?
15 Poiché una voce che viene da Dan annuncia la calamità,
la proclama dai colli di Efraim.
16 «Avvertitene le nazioni, fatelo sapere a Gerusalemme;
degli assedianti vengono da un paese lontano,
lanciano le loro grida contro le città di Giuda.
17 Si sono posti contro Gerusalemme da ogni lato, come guardie di un accampamento,
perché essa si è ribellata contro di me», dice il SIGNORE.
18 «Il tuo procedere e le tue azioni ti hanno attirato queste cose;
questo è il frutto della tua malvagità;
sì, è amaro; sì, è una cosa che ti penetra fino al cuore».

Gr 10:19-22; 6:22, ecc.
19 Le mie viscere! Le mie viscere! Sento un gran dolore!
Le pareti del mio cuore! Il mio cuore mi freme nel petto!
Io non posso tacere;
poiché io ho udito il suono della tromba,
il grido di guerra.
20 Si annuncia rovina sopra rovina,
poiché tutto il paese è devastato.
Le mie tende sono distrutte all'improvviso,
i miei teli in un attimo.
21 Fino a quando vedrò la bandiera
e udrò il suono della tromba?
22 «Veramente il mio popolo è stolto, non mi conosce;
sono figli insensati, non hanno intelligenza;
sono saggi per fare il male,
ma il bene non lo sanno fare».
23 Io guardo la terra, ed ecco è desolata e deserta;
i cieli sono senza luce.
24 Guardo i monti, ed ecco tremano,
tutti i colli sono agitati.
25 Guardo, ed ecco non c'è uomo;
tutti gli uccelli del cielo sono volati via.
26 Guardo, ed ecco il Carmelo è un deserto;
tutte le sue città sono abbattute davanti al SIGNORE,
davanti alla sua ira furente.
27 Infatti così parla il SIGNORE:
«Tutto il paese sarà desolato,
ma io non lo finirò del tutto.
28 A causa di ciò, la terra è afflitta,
e i cieli di sopra si oscurano;
perché io l'ho detto, l'ho stabilito,
e non me ne pento, e non ritratterò».
29 Al rumore dei cavalieri e degli arcieri tutte le città sono in fuga;
tutti entrano nel folto dei boschi, montano sulle rocce;
tutte le città sono abbandonate, e non c'è più nessun abitante.
30 E tu che stai per essere devastata, che fai?
Hai un bel vestirti di scarlatto, un bel metterti i tuoi ornamenti d'oro,
un bell'ingrandirti gli occhi con il belletto!
Invano ti abbellisci;
i tuoi amanti ti disprezzano,
vogliono la tua vita.
31 Odo infatti dei gridi come di donna che è nei dolori;
un'angoscia come quella di donna nel suo primo parto;
è la voce della figlia di Sion, che sospira ansimando e stende le mani:
«Ahi, me misera! perché io vengo meno davanti agli uccisori».

Le cause del giudizio
Os 4:1-7; So 3:1-8
5,1 «Andate per le vie di Gerusalemme;
guardate, informatevi;
cercate per le sue piazze
se vi trovate un uomo, se ve n'è uno solo
che pratichi la giustizia, che cerchi la fedeltà;
e io le perdonerò.
2 Anche quando dicono: "Com'è vero che il SIGNORE vive",
è certo che giurano il falso».
3 SIGNORE, i tuoi occhi non cercano forse la fedeltà?
Tu li colpisci, e quelli non sentono nulla;
tu li consumi, e quelli rifiutano di ricevere la correzione;
essi hanno reso il loro volto più duro della roccia,
rifiutano di convertirsi.
4 Io dicevo: «Questi non sono che miseri,
insensati che non conoscono la via del SIGNORE,
il giudizio del loro Dio»;
5 io andrò dai grandi e parlerò loro, perché essi conoscono la via del SIGNORE,
il giudizio del loro Dio;
ma anch'essi tutti quanti hanno spezzato il giogo,
hanno rotto i legami.
6 Perciò il leone della foresta li uccide,
il lupo del deserto li distrugge,
il leopardo sta in agguato presso le loro città;
chiunque ne uscirà sarà sbranato,
perché le loro trasgressioni sono numerose,
le loro infedeltà sono aumentate.
7 «Perché ti dovrei perdonare?
I tuoi figli mi hanno abbandonato,
giurano per degli dèi che non esistono.
Io li ho saziati ed essi si danno all'adulterio,
si affollano nella casa della prostituta.
8 Sono come tanti stalloni ben pasciuti e focosi;
ognuno di essi nitrisce dietro la moglie del prossimo.
9 Non li dovrei punire per queste cose», dice il SIGNORE,
«non dovrei vendicarmi di una simile nazione?

Gr 6:1-15; De 28:30-33
10 Salite sulle sue mura e distruggete,
ma non la finite del tutto;
portate via i suoi tralci,
perché non sono del SIGNORE!
11 Infatti la casa d'Israele e la casa di Giuda mi hanno tradito»,
dice il SIGNORE.
12 Rinnegano il SIGNORE, e dicono: «Non esiste;
nessun male ci verrà addosso,
noi non vedremo spada né fame;
13 i profeti non sono che vento,
e nessuno parla in essi.
Quel che minacciano sia fatto a loro!»
14 Perciò così parla il SIGNORE, Dio degli eserciti:
«Poiché avete detto quelle parole,
ecco, io farò in modo che la parola mia sia come fuoco nella tua bocca,
che questo popolo sia come legno, e che quel fuoco lo divori.
15 Ecco, io faccio venire da lontano una nazione contro di voi, casa d'Israele»,
dice il SIGNORE;
«una nazione valorosa, una nazione antica,
una nazione della quale tu non conosci la lingua
e non capisci le parole.
16 La sua faretra è un sepolcro aperto;
tutti quanti sono valorosi.
17 Essa divorerà i tuoi raccolti e il tuo pane,
divorerà i tuoi figli e le tue figlie,
divorerà le tue pecore e i tuoi buoi,
divorerà le tue vigne e i tuoi fichi;
abbatterà con la spada le tue città fortificate nelle quali confidi.
18 Ma anche in quei giorni», dice il SIGNORE,
«io non ti finirò del tutto.
19 Quando direte: "Perché il SIGNORE, il nostro Dio, ci ha fatto tutto questo?"
tu risponderai loro: "Come voi mi avete abbandonato
e avete servito dèi stranieri nel vostro paese,
così servirete gli stranieri in un paese che non è vostro".

(Gb 37:23-24; 38:8-11; Pr 1:7, 29-32)(Mi 6:9-12; So 3:1-4)
20 Annunciate questo alla casa di Giacobbe,
proclamatelo in Giuda, e dite:
21 Ascoltate ora questo, popolo stolto e senza cuore,
hanno occhi, ma non vedono,
hanno orecchi, ma non odono.
22 Voi non mi temerete», dice il SIGNORE,
«non temerete davanti a me?
Io ho posto la sabbia come limite al mare,
barriera eterna, che esso non oltrepasserà mai.
I suoi flutti si agitano, ma sono impotenti;
muggono, ma non la sormontano.
23 Ma questo popolo ha un cuore indocile e ribelle;
si voltano indietro e se ne vanno.
24 Non dicono in cuor loro:
"Temiamo il SIGNORE, il nostro Dio,
che dà la pioggia a suo tempo:
la pioggia della prima e dell'ultima stagione,
che ci mantiene le settimane fissate per la mietitura".
25 Le vostre iniquità hanno sconvolto queste cose;
i vostri peccati vi hanno privati del benessere.
26 Poiché fra il mio popolo si trovano degli empi,
essi spiano come cacciatori in agguato;
tendono tranelli,
acchiappano uomini.
27 Come una gabbia è piena di uccelli,
così le loro case sono piene di frode;
perciò diventano grandi e si arricchiscono.
28 Ingrassano, hanno il volto lucido,
oltrepassano ogni limite di male.
Non difendono la causa, la causa dell'orfano, eppure prosperano;
non fanno giustizia nei processi dei poveri.
29 Non dovrei forse punire queste cose», dice il SIGNORE,
«non dovrei vendicarmi di una simile nazione?
30 Cose spaventevoli e orribili
si fanno nel paese:
31 i profeti profetano bugiardamente;
i sacerdoti governano agli ordini dei profeti;
e il mio popolo ha piacere che sia così.
Che cosa farete voi quando verrà la fine?

Peccati di Giuda; annuncio del castigo
Gr 4:5-18
6,1 «Figli di Beniamino, cercate un rifugio lontano da Gerusalemme;
suonate la tromba in Tecoa;
innalzate un segnale su Bet-Cherem,
perché dal settentrione avanza una calamità,
una grande rovina.
2 La bella, la voluttuosa figlia di Sion,
io la distruggo!
3 Verso di lei vengono dei pastori con le loro greggi;
essi piantano le loro tende intorno a lei;
ognuno d'essi bruca dal suo lato.
4 Preparate l'attacco contro di lei;
alzatevi, saliamo in pieno mezzogiorno!
Guai a noi, perché il giorno declina,
e le ombre della sera si allungano!
5 Alzatevi, saliamo di notte,
e distruggiamo i suoi palazzi!»
6 Infatti così parla il SIGNORE degli eserciti:
«Abbattete i suoi alberi,
ed elevate un bastione contro Gerusalemme;
quella è la città che deve essere punita;
dappertutto, in mezzo a lei, non c'è che oppressione.
7 Come un pozzo fa scaturire le sue acque,
così essa fa scaturire la sua malvagità;
in lei non si sente parlare che di violenza e di rovina;
davanti a me stanno continuamente sofferenze e piaghe.
8 Correggiti, Gerusalemme,
affinché io non mi allontani da te,
e non faccia di te un deserto,
una terra disabitata!»

Gr 8:4-13; 18:7-17
9 Così parla il SIGNORE degli eserciti:
«Il resto d'Israele sarà completamente racimolato come una vigna;
ripassa con la mano,
come fa il vendemmiatore sui tralci.
10 A chi parlerò, chi prenderò come testimone perché mi ascolti?
Ecco, il loro orecchio è incirconciso,
essi sono incapaci di prestare attenzione;
ecco, la parola del SIGNORE è diventata per loro un obbrobrio,
non vi trovano più nessun piacere.
11 Ma io sono pieno del furore del SIGNORE; sono stanco di contenermi.
Rivèrsalo sui bambini per la strada
e sui giovani riuniti assieme;
poiché il marito e la moglie,
il vecchio e l'uomo carico d'anni saranno presi tutti insieme.
12 Le loro case saranno passate ad altri,
così pure i loro campi e le loro mogli,
poiché io stenderò la mia mano sugli abitanti del paese»,
dice il SIGNORE.
13 «Infatti dal più piccolo al più grande,
sono tutti quanti avidi di guadagno;
dal profeta al sacerdote,
tutti praticano la menzogna.
14 Essi curano alla leggera la piaga del mio popolo;
dicono: "Pace, pace",
mentre pace non c'è.
15 Saranno confusi perché commettono delle abominazioni;
non si vergognano affatto, non sanno che cosa sia arrossire;
perciò cadranno fra quelli che cadono;
quando io li visiterò saranno abbattuti»,
dice il SIGNORE.
16 Così dice il SIGNORE:
«Fermatevi sulle vie e guardate,
domandate quali siano i sentieri antichi,
dove sia la buona strada, e incamminatevi per essa;
voi troverete riposo alle anime vostre!
Ma quelli rispondono: "Non c'incammineremo per essa!"
17 Io ho messo delle sentinelle per voi:
"State attenti al suono della tromba!"
Ma quelli rispondono: "Non staremo attenti".
18 Perciò, ascoltate, nazioni!
Sappiate, comunità dei popoli, quello che avverrà loro.
19 Ascolta, terra!
Ecco, io faccio venire su questo popolo una calamità,
frutto dei loro pensieri;
perché non sono stati attenti alle mie parole;
hanno rigettato la mia legge.
20 Che m'importa dell'incenso che viene da Seba,
della canna odorosa che viene dal paese lontano?
I vostri olocausti non mi sono graditi,
i vostri sacrifici non mi piacciono».
21 Perciò così parla il SIGNORE:
«Ecco, io porrò davanti a questo popolo delle pietre d'intoppo,
nelle quali inciamperanno assieme padri e figli,
vicini e amici, e periranno».

Gr 8:14, ecc.; Ez 23:22-26; Eb 6:7-8
22 Così parla il SIGNORE: «Ecco un popolo viene dal paese di settentrione,
una grande nazione si muove dalle estremità della terra.
23 Essi impugnano l'arco e la freccia;
sono crudeli, non hanno pietà;
la loro voce è come il muggito del mare;
montano cavalli;
sono pronti a combattere come un solo guerriero,
contro di te, figlia di Sion».
24 Noi ne abbiamo udito la fama
e le nostre mani si sono infiacchite;
l'angoscia ci coglie,
un dolore come di partoriente.
25 Non uscite nei campi,
non camminate per le vie,
perché la spada del nemico è là;
tutto intorno è terrore.
26 Figlia del mio popolo, vèstiti di sacco, ròtolati nella cenere,
prendi il lutto come per un figlio unico,
fa' udire un amaro lamento,
perché il devastatore ci piomba addosso improvviso.
27 «Io ti avevo messo fra il mio popolo
come un saggiatore di metalli,
perché tu conoscessi e saggiassi la loro via.
28 Essi sono tutti ribelli incalliti,
seminano calunnie;
sono bronzo e ferro,
tutti corrotti.
29 Il mantice soffia con forza,
il piombo è consumato dal fuoco;
invano si cerca di raffinare,
perché le scorie non si staccano.
30 Saranno chiamati: argento di rifiuto,
perché il SIGNORE li ha rigettati».

Rimproveri e avvertimenti
(Gr 26:1-6; Mi 3:9-12) Mt 3:7-10
7,1 Ecco la parola che fu rivolta a Geremia da parte del SIGNORE:
2 «Fèrmati alla porta della casa del SIGNORE
e là proclama questa parola:
"Ascoltate la parola del SIGNORE,
voi tutti, uomini di Giuda, che entrate per queste porte
per prostrarvi davanti al SIGNORE!
3 Così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele:
Cambiate le vostre vie e le vostre opere,
e io vi farò abitare in questo luogo.
4 Non ponete la vostra fiducia in parole false, dicendo:
'Questo è il tempio del SIGNORE, il tempio del SIGNORE,
il tempio del SIGNORE!'
5 Ma se cambiate veramente le vostre vie e le vostre opere,
se praticate sul serio la giustizia gli uni verso gli altri,
6 se non opprimete lo straniero, l'orfano e la vedova,
se non spargete sangue innocente in questo luogo,
e non andate per vostra sciagura dietro ad altri dèi,
7 io allora vi farò abitare in questo luogo,
nel paese che allora diedi ai vostri padri
per sempre.
8 Ecco, voi mettete la vostra fiducia in parole false,
che non giovano a nulla.
9 Voi rubate, uccidete, commettete adulteri,
giurate il falso, offrite profumi a Baal,
andate dietro ad altri dèi che prima non conoscevate,
10 e poi venite a presentarvi davanti a me,
in questa casa sulla quale è invocato il mio nome.
Voi dite: 'Siamo salvi!'
Perciò commettete tutte queste abominazioni.
11 È forse, agli occhi vostri, una spelonca di ladri
questa casa sulla quale è invocato il mio nome?
Ecco, tutto questo io l'ho visto", dice il SIGNORE.
12 "Andate al mio luogo che era a Silo,
dove una volta avevo messo il mio nome,
e guardate come l'ho trattato,
a causa della malvagità del mio popolo d'Israele.
13 Ora, poiché avete commesso tutte queste cose",
dice il SIGNORE,
"poiché vi ho parlato, parlato fin dal mattino, e voi non avete dato ascolto,
poiché vi ho chiamati e voi non avete risposto,
14 io tratterò questa casa, sulla quale è invocato il mio nome
e nella quale riponete la vostra fiducia,
e il luogo che ho dato a voi e ai vostri padri,
come ho trattato Silo:
15 vi caccerò dalla mia presenza,
come ho cacciato tutti i vostri fratelli,
tutta la discendenza di Efraim".

(Gr 14:10-12; 44:15, ecc.)
16 Tu non intercedere per questo popolo,
non innalzare per essi suppliche o preghiere,
non insistere presso di me,
perché non ti esaudirò.
17 Non vedi ciò che fanno nelle città di Giuda
e nelle vie di Gerusalemme?
18 I figli raccolgono legna,
i padri accendono il fuoco,
le donne impastano la farina
per fare delle focacce alla regina del cielo
e per fare libazioni ad altri dèi,
per offendermi.
19 È proprio me che offendono?», dice il SIGNORE,
«Non offendono essi loro stessi,
a loro vergogna?»
20 Perciò così parla il Signore, DIO:
«Ecco, la mia ira, il mio furore, si riversa su questo luogo,
sugli uomini e sulle bestie,
sugli alberi della campagna e sui frutti della terra;
essa consumerà ogni cosa e non si estinguerà».

(1S 15:22; Gr 11:1-14)
21 Così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele:
«Aggiungete i vostri olocausti ai vostri sacrifici
e mangiatene la carne!
22 Poiché io non parlai ai vostri padri e non diedi loro alcun comandamento,
quando li feci uscire dal paese d'Egitto,
circa olocausti e sacrifici;
23 ma questo comandai loro:
"Ascoltate la mia voce;
sarò il vostro Dio
e voi sarete il mio popolo;
camminate in tutte le vie che io vi prescrivo
affinché siate felici".
24 Ma essi non ascoltarono, non prestarono orecchio,
ma camminarono seguendo i consigli e la caparbietà del loro cuore malvagio,
e invece di andare avanti si sono voltati indietro.
25 Dal giorno che i vostri padri uscirono dal paese d'Egitto
fino a oggi,
io vi ho mandato tutti i miei servi, i profeti,
ve li ho mandati ogni giorno, fin dal mattino;
26 ma essi non mi hanno ascoltato, non hanno prestato orecchio;
hanno irrigidito il collo;
si sono comportati peggio dei loro padri.
27 Di' loro tutte queste cose, ma essi non ti ascolteranno;
chiamali, ma essi non ti risponderanno.
28 Perciò dirai loro: "Questa è la nazione che non ascolta la voce del SIGNORE, del suo Dio,
e che non vuol accettare correzione;
la fedeltà è perita, è venuta meno nella loro bocca".

Gr 19
29 Ràditi i capelli e buttali via,
spandi sulle alture un lamento,
poiché il SIGNORE rigetta
e abbandona la generazione che è divenuta oggetto della sua ira.
30 I figli di Giuda hanno fatto ciò che è male ai miei occhi»,
dice il SIGNORE;
«hanno collocato le loro abominazioni
nella casa sulla quale è invocato il mio nome,
per contaminarla.
31 Hanno costruito gli alti luoghi di Tofet nella valle del figlio di Innom,
per bruciarvi nel fuoco i loro figli e le loro figlie;
cosa che io non avevo comandata
e che non mi era venuta in mente.
32 Perciò, ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE,
«che non si dirà più Tofet né la valle del figlio di Innom,
ma la valle del massacro,
e, per mancanza di spazio, si seppelliranno i morti a Tofet.
33 I cadaveri di questo popolo serviranno di pasto
agli uccelli del cielo e alle bestie della terra;
e non ci sarà nessuno che li scacci.
34 Farò cessare nelle città di Giuda e per le strade di Gerusalemme
il grido di gioia e il grido di esultanza,
il canto dello sposo e il canto della sposa,
perché il paese sarà una desolazione.

Incoscienza riguardo al peccato
Gr 7:32-34; Le 26:30-39
8,1 «In quel tempo», dice il SIGNORE, «si toglieranno dai loro sepolcri le ossa dei re di Giuda, le ossa dei suoi prìncipi, le ossa dei sacerdoti, le ossa dei profeti, le ossa degli abitanti di Gerusalemme, 2 e le si esporrà davanti al sole, davanti alla luna e davanti a tutto l'esercito del cielo, che essi hanno amato, hanno servito, hanno seguito, hanno consultato, e davanti a cui si sono prostrati; non si raccoglieranno, non si seppelliranno, ma saranno come letame sulla faccia della terra. 3 La morte sarà preferibile alla vita per tutto il residuo che rimarrà di questa razza malvagia, in tutti i luoghi dove li avrò scacciati», dice il SIGNORE degli eserciti.

Gr 5:1-9; 6:9-15
4 Tu di' loro: "Così parla il SIGNORE:
Se uno cade non si rialza forse?
Se uno si svia, non torna egli indietro?
5 Perché dunque questo popolo di Gerusalemme si svia
di uno sviamento perenne?
Essi persistono nella malafede
e rifiutano di convertirsi.
6 Io sto attento e ascolto:
essi non parlano come dovrebbero;
nessuno si pente della sua malvagità
e dice: 'Che ho fatto?'
Ognuno riprende la sua corsa,
come il cavallo che si slancia alla battaglia.
7 Anche la cicogna conosce nel cielo le sue stagioni;
la tortora, la rondine e la gru
osservano il tempo quando debbono venire,
ma il mio popolo non conosce quel che il SIGNORE ha ordinato.
8 Voi come potete dire: 'Noi siamo saggi
e la legge del SIGNORE è con noi!'?
Sì, certo, ma la penna bugiarda degli scribi ha mentito.
9 I saggi saranno confusi,
saranno costernati, saranno presi;
ecco, hanno rigettato la parola del SIGNORE;
quale saggezza possono avere?
10 Perciò io darò le loro mogli ad altri,
i loro campi a dei nuovi possessori;
poiché dal più piccolo al più grande,
sono tutti avidi di guadagno;
dal profeta al sacerdote,
tutti praticano la menzogna.
11 Essi curano alla leggera la piaga del mio popolo;
dicono: 'Pace, pace',
mentre pace non c'è.
12 Essi saranno confusi perché commettono delle abominazioni;
non si vergognano affatto, non sanno che cosa sia arrossire;
perciò cadranno fra quelli che cadono;
quando io li visiterò saranno abbattuti",
dice il SIGNORE.
13 "Certo io li sterminerò", dice il SIGNORE.
"Non c'è più uva sulla vite,
non più fichi sul fico,
e le foglie sono appassite!
Io ho dato loro dei nemici che passeranno sui loro corpi"».

Gr 4:5-18
14 Perché ce ne stiamo qui seduti?
Adunatevi, entriamo nelle città fortificate,
là periamo!
Poiché il SIGNORE, il nostro Dio, ci condanna a perire,
ci fa bere acque avvelenate,
perché abbiamo peccato contro il SIGNORE.
15 Noi aspettavamo la pace, ma nessun bene giunge;
aspettavamo un tempo di guarigione, ed ecco il terrore!
16 Si ode da Dan lo sbuffare dei suoi cavalli;
al rumore del nitrito dei suoi destrieri, trema tutto il paese;
poiché vengono, divorano il paese e tutto ciò che contiene,
la città e i suoi abitanti.
17 «Infatti, ecco, io mando contro di voi dei serpenti, delle vipere,
contro cui non c'è incantesimo che valga;
vi morderanno», dice il SIGNORE.

Lamento su Gerusalemme
Gr 4:19-20; 9:1
18 Dove trovare conforto nel mio dolore?
Il cuore mi langue in petto.
19 Ecco il grido d'angoscia della figlia del mio popolo
da terra lontana:
«Il SIGNORE non è più in Sion?
Il suo re non è più in mezzo a lei?»
«Perché hanno provocato la mia ira con le loro immagini scolpite
e con vanità straniere?»
20 «La mietitura è finita, l'estate è trascorsa,
e noi non siamo salvati».
21 Per la piaga della figlia del mio popolo io sono tutto affranto;
sono in lutto, sono in preda alla costernazione.
22 Non c'è balsamo in Galaad?
Non c'è laggiù nessun medico?
Perché dunque la piaga della figlia del mio popolo non è stata medicata?

Gr 8:21-22; 5:1-9; Mi 7:1-6; Os 4:1-3
9,1 Oh, fosse la mia testa piena d'acqua
e i miei occhi una fonte di lacrime!
Io piangerei giorno e notte
gli uccisi della figlia del mio popolo!
2 Oh, se avessi nel deserto un rifugio da viandanti!
Io abbandonerei il mio popolo e me n'andrei lontano da costoro,
perché sono tutti adùlteri,
un'adunata di traditori.
3 «Tendono la lingua, che è il loro arco, per scoccare menzogne;
sono diventati potenti nel paese, ma non per agire con fedeltà;
poiché passano di malvagità in malvagità
e non conoscono me», dice il SIGNORE.
4 «Si guardi ciascuno dal suo amico,
nessuno si fidi del suo fratello;
poiché ogni fratello non fa che ingannare,
ogni amico va spargendo calunnie.
5 L'uno inganna l'altro,
non dice la verità,
esercitano la loro lingua a mentire,
si affannano a fare il male.
6 La tua abitazione è in mezzo alla malafede;
per malafede costoro rifiutano di conoscermi»,
dice il SIGNORE.
7 Perciò, così parla il SIGNORE degli eserciti:
«Ecco, io li fonderò nel crogiuolo per saggiarli;
poiché che altro dovrei fare per la figlia del mio popolo?
8 La loro lingua è una freccia micidiale;
essa non parla che in malafede;
con la bocca ognuno parla di pace al suo prossimo,
ma nel cuore gli tende insidie.
9 Non dovrei forse punirli per queste cose», dice il SIGNORE,
«non dovrei forse vendicarmi di una simile nazione?»

(Gr 16:10-13; De 29:24-28)
10 Io voglio prorompere in pianto e in gemito, per i monti;
voglio spandere un lamento per i pascoli del deserto,
perché sono bruciati, al punto che nessuno più vi passa,
non vi si ode più muggito di mandrie;
gli uccelli del cielo e le bestie sono fuggite, sono scomparse.
11 «Io ridurrò Gerusalemme in un mucchio di macerie, in un covo di sciacalli;
e farò delle città di Giuda una desolazione senza abitanti».
12 Chi è il saggio che capisca queste cose?
A chi ha parlato la bocca del SIGNORE perché egli ne dia notizia?
Perché il paese è distrutto,
desolato come un deserto al punto che non vi passa più nessuno?
13 Il SIGNORE risponde: «Perché costoro hanno abbandonato la mia legge
che io avevo loro messa davanti,
e non hanno dato ascolto alla mia voce,
né l'hanno seguita nella loro condotta,
14 ma hanno seguito la caparbietà del loro cuore
e sono andati dietro ai Baal,
come i loro padri insegnarono loro».
15 Perciò, così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele:
«Ecco, io farò mangiare assenzio a questo popolo,
e gli farò bere acqua avvelenata.
16 Io li disperderò fra le nazioni
che né loro né i loro padri hanno conosciuto;
manderò dietro a loro la spada,
finché io li abbia consumati».

La 1; 2
17 Così parla il SIGNORE degli eserciti:
«Pensate a chiamare delle piagnone, e che esse vengano!
Invitate le più accorte, e che esse vengano
18 e si affrettino a fare un lamento su di noi,
sì che i nostri occhi si sciolgano in lacrime,
e l'acqua fluisca dalle nostre palpebre.
19 Infatti una voce di lamento si fa udire da Sion:
"Come siamo devastati!
Siamo coperti di vergogna,
perché dobbiamo abbandonare il paese,
ora che hanno abbattuto le nostre case"».
20 Donne, ascoltate la parola del SIGNORE,
e le vostre orecchie ricevano la parola dalla sua bocca!
Insegnate alle vostre figlie dei lamenti,
ognuna insegni alla sua compagna dei canti funebri!
21 Poiché la morte è salita alle nostre finestre,
è entrata nei nostri palazzi
per far sparire i bambini dalle strade
e i giovani dalle piazze.
22 Di': «Così parla il SIGNORE:
"I cadaveri degli uomini cadranno
come letame sull'aperta campagna,
come un mannello che il mietitore si lascia indietro,
e che nessuno raccoglie"».

1Co 1:25-31; 2Co 10:17; Gr 4:4
23 Così parla il SIGNORE:
«Il saggio non si glori della sua saggezza,
il forte non si glori della sua forza,
il ricco non si glori della sua ricchezza:
24 ma chi si gloria si glori di questo:
che ha intelligenza e conosce me,
che sono il SIGNORE.
Io pratico la bontà, il diritto e la giustizia sulla terra,
perché di queste cose mi compiaccio», dice il SIGNORE.
25 «Ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE,
«in cui punirò tutti i circoncisi, come gli incirconcisi:
26 l'Egitto, Giuda, Edom, i figli di Ammon, Moab,
tutti quelli che si radono le tempie
e abitano nel deserto;
poiché tutte le nazioni sono incirconcise,
e tutta la casa d'Israele è incirconcisa di cuore».

Il Signore e gli idoli
Is 40:18-26; 44:6-21; Sl 115:3-8
=Gr 51:15-19
10,1 Ascoltate la parola che il SIGNORE vi rivolge,
casa d'Israele!
2 Così parla il SIGNORE:
«Non imparate a camminare nella via delle nazioni,
e non abbiate paura dei segni del cielo,
perché sono le nazioni quelle che ne hanno paura.
3 Infatti i costumi dei popoli sono vanità;
poiché si taglia un albero nella foresta
e le mani dell'operaio lo lavorano con l'ascia;
4 lo si adorna d'argento e d'oro,
lo si fissa con chiodi e con i martelli
perché non si muova.
5 Gli idoli sono come spauracchi in un campo di cocomeri, e non parlano;
bisogna portarli, perché non possono camminare.
Non li temete! perché non possono fare nessun male,
e non è in loro potere di far del bene».
6 Non c'è nessuno pari a te, SIGNORE;
tu sei grande, e grande in potenza è il tuo nome.
7 Chi non ti temerebbe, re delle nazioni?
Poiché questo ti è dovuto;
poiché fra tutti i saggi delle nazioni e in tutti i loro regni
non c'è nessuno pari a te.
8 Ma costoro tutti insieme sono stupidi e insensati;
non è che una dottrina di vanità; non è altro che legno;
9 argento battuto in lastre portato da Tarsis, oro venuto da Ufaz,
opera di scultore e di mano d'orefice;
sono vestiti di porpora e di scarlatto,
sono tutti lavoro d'abili artefici.
10 Ma il SIGNORE è il vero Dio,
egli è il Dio vivente, e il re eterno;
per la sua ira trema la terra,
e le nazioni non possono resistere davanti al suo sdegno.
11 «Così direte loro:
"Gli dèi che non hanno fatto i cieli e la terra
scompariranno dalla terra e da sotto il cielo"».
12 Egli, con la sua potenza, ha fatto la terra;
con la sua saggezza ha stabilito fermamente il mondo;
con la sua intelligenza ha disteso i cieli.
13 Quando fa udire la sua voce, c'è un rumore d'acque nel cielo;
egli fa salire i vapori dalle estremità della terra,
fa guizzare i lampi per la pioggia
e sprigiona il vento dai suoi serbatoi;
14 ogni uomo allora diventa stupido, privo di conoscenza;
ogni orafo ha vergogna delle sue immagini scolpite;
perché le sue immagini fuse sono menzogna
e non c'è soffio vitale in loro.
15 Sono vanità, lavoro d'inganno;
nel giorno del castigo, periranno.
16 A loro non somiglia Colui che è la parte di Giacobbe;
perché Egli ha formato tutte le cose,
e Israele è la tribù della sua eredità.
Il suo nome è: il SIGNORE degli eserciti.

L'imminenza del castigo
Gr 4:15-20; 30:11, 16-17; Sl 79
17 Raccogli da terra il tuo bagaglio,
tu che sei circondata d'assedio!
18 Infatti così parla il SIGNORE:
«Ecco, questa volta io scaglierò lontano gli abitanti del paese,
e li stringerò da vicino affinché non sfuggano».
19 Guai a me a causa della mia ferita!
La mia piaga è dolorosa;
ma io ho detto: «Questo è il mio male
e lo devo sopportare».
20 Le mie tende sono guaste,
tutto il mio cordame è rotto;
i miei figli sono andati lontano da me e non sono più;
non c'è più nessuno che stenda la mia tenda,
che innalzi i miei teli.
21 Perché i pastori sono stati stupidi
e non hanno cercato il SIGNORE;
perciò non hanno prosperato
e tutto il loro gregge è stato disperso.
22 Ecco, un rumore giunge,
un gran tumulto arriva dal paese del settentrione
per ridurre le città di Giuda in desolazione,
in un covo di sciacalli.
23 SIGNORE, io so
che la via dell'uomo non è in suo potere,
e che non è in potere dell'uomo che cammina
il dirigere i suoi passi.
24 SIGNORE, correggimi, ma con giusta misura;
non nella tua ira, perché tu non mi riduca a poca cosa!
25 Riversa la tua ira sulle nazioni che non ti conoscono,
sui popoli che non invocano il tuo nome;
poiché hanno divorato Giacobbe;
sì, lo hanno divorato, l'hanno consumato,
hanno distrutto il suo territorio.

Il patto violato
2Cr 34:29, ecc.; Gr 7; 31:32
11,1 Ecco la parola che fu rivolta a Geremia da parte del SIGNORE:
2 «Ascoltate le parole di questo patto,
e parlate agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme!
3 Di' loro: "Così parla il SIGNORE, Dio d'Israele:
Maledetto l'uomo che non ascolta le parole di questo patto,
4 che io comandai ai vostri padri
il giorno che li feci uscire dal paese d'Egitto,
dalla fornace di ferro, dicendo:
'Ascoltate la mia voce e fate tutto quello che vi comanderò,
voi sarete mio popolo
e io sarò vostro Dio,
5 affinché io possa mantenere il giuramento che feci ai vostri padri,
di dar loro un paese dove scorre il latte e il miele',
come oggi si vede"».
Allora io risposi: «Amen, SIGNORE!»
6 Il SIGNORE mi disse:
«Proclama tutte queste parole nelle città di Giuda
e per le strade di Gerusalemme, dicendo:
"Ascoltate le parole di questo patto,
e mettetele in pratica!
7 Io infatti ho scongiurato i vostri padri
dal giorno che li feci uscire dal paese d'Egitto
fino a questo giorno,
li ho scongiurati fin dal mattino, dicendo:
'Ascoltate la mia voce!'
8 Ma essi non l'hanno ascoltata, non hanno prestato orecchio,
e hanno camminato seguendo ciascuno la caparbietà del loro cuore malvagio;
perciò io ho fatto venir su di loro tutto quello che avevo detto in quel patto
che io avevo comandato loro di osservare, e che essi non hanno osservato"».
9 Poi il SIGNORE mi disse:
«Esiste una congiura tra gli uomini di Giuda
e fra gli abitanti di Gerusalemme.
10 Sono tornati alle iniquità dei loro padri antichi,
i quali rifiutarono di ascoltare le mie parole;
sono andati anch'essi dietro ad altri dèi, per servirli;
la casa d'Israele e la casa di Giuda hanno rotto il patto
che io avevo fatto con i loro padri.
11 Perciò, così parla il SIGNORE:
"Ecco, io faccio venir su di loro una calamità,
alla quale non potranno sfuggire.
Essi grideranno a me,
ma io non li ascolterò.
12 Allora le città di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme
andranno a gridare agli dèi a cui offrono profumi;
ma essi non li salveranno, nel tempo della calamità!
13 Infatti, o Giuda, tu hai tanti dèi quante sono le tue città;
e quante sono le strade di Gerusalemme,
tanti sono gli altari che avete eretti alla vergogna,
altari per offrir profumi a Baal".
14 Tu non pregare per questo popolo,
non ti mettere a gridare né a far suppliche per loro;
perché io non li esaudirò
quando grideranno a me a causa della calamità che li avrà colpiti.
15 "Che ha da fare l'amato mio nella mia casa?
Lei ha commesso molte scelleratezze.
Forse che dei voti e della carne consacrata allontaneranno da te la calamità,
perché tu possa rallegrarti?"».
16 Il SIGNORE ti aveva chiamato
Ulivo verdeggiante, adorno di bei frutti.
Al rumore di un gran tumulto, egli vi appicca il fuoco,
e i rami ne sono danneggiati.
17 Il SIGNORE degli eserciti che ti aveva piantato
pronuncia del male contro di te,
a causa della malvagità commessa a loro danno dalla casa d'Israele
e dalla casa di Giuda,
quando hanno provocato la mia ira, offrendo profumi a Baal.

Congiura contro Geremia
(Gr 18:18-23; 20:1-12) Am 7:10-17
18 Il SIGNORE me l'ha fatto sapere, e io l'ho saputo;
allora tu mi hai mostrato le loro azioni.
19 Io ero come un docile agnello che si conduce al macello;
io non sapevo che tramavano macchinazioni contro di me dicendo:
«Distruggiamo l'albero con il suo frutto,
sterminiamolo dalla terra dei viventi;
affinché il suo nome non sia più ricordato».
20 Ma, o SIGNORE degli eserciti, giusto giudice,
che scruti le reni e il cuore,
io vedrò la tua vendetta su di loro,
poiché a te io rimetto la mia causa.
21 Perciò, così parla il SIGNORE riguardo a quelli di Anatot
che cercano la tua vita e dicono:
«Non profetizzare nel nome del SIGNORE,
se non vuoi morire per mano nostra».
22 Perciò, così parla il SIGNORE degli eserciti:
«Ecco, io sto per punirli;
i giovani moriranno per la spada,
i loro figli e le loro figlie moriranno di fame;
23 non resterà di loro nessun residuo;
poiché io farò venire la calamità su quelli di Anatot,
l'anno in cui li visiterò».

Perplessità di Geremia e risposta di Dio
Sl 73 (Pr 24:10; Eb 12:2-4)
12,1 Tu sei giusto, SIGNORE, quando io discuto con te;
tuttavia io proporrò le mie ragioni:
perché prospera la via degli empi?
perché sono tutti a loro agio quelli che agiscono perfidamente?
2 Tu li hai piantati, essi hanno messo radice,
crescono e, inoltre, portano frutto;
tu sei vicino alla loro bocca,
ma lontano dal loro intimo.
3 SIGNORE, tu mi conosci,
tu mi vedi, tu provi quale sia il mio cuore verso di te.
Trascinali al macello come pecore,
preparali per il giorno del massacro!
4 Fino a quando sarà afflitto il paese
e si seccherà l'erba di tutta la campagna?
Per la malvagità degli abitanti
le bestie e gli uccelli sono sterminati.
Poiché quelli dicono: «Egli non vedrà la nostra fine».
5 «Se, correndo con dei pedoni, questi ti stancano,
come potrai gareggiare con i cavalli?
Se non ti senti al sicuro che in terra di pace,
come farai quando il Giordano sarà in piena?
6 Perché persino i tuoi fratelli e la casa di tuo padre ti tradiscono;
anch'essi ti gridano dietro a piena voce;
non li credere quando ti diranno delle buone parole.

Il paese di Giuda devastato; profezia contro i devastatori
Gr 4:6, ecc.; 2R 24:1, ecc.
7 «Io ho lasciato la mia casa,
ho abbandonato la mia eredità;
ho dato l'amata mia nelle mani dei suoi nemici.
8 La mia eredità è divenuta per me come un leone nella foresta;
ha mandato contro di me il suo ruggito;
perciò io l'ho detestata.
9 La mia eredità è stata per me come l'uccello rapace screziato;
gli uccelli rapaci si gettano contro di lei da ogni parte.
Andate, radunate tutte le bestie della campagna,
fatele venire a divorare!
10 Molti pastori guastano la mia vigna,
calpestano la parte che mi è toccata,
riducono la mia deliziosa proprietà
in un deserto desolato.
11 La riducono in una desolazione;
e, tutta desolata, è afflitta davanti a me;
tutto il paese è desolato,
perché nessuno lo prende a cuore.
12 Su tutte le alture del deserto giungono devastatori,
perché la spada del SIGNORE divora il paese da un'estremità all'altra;
non c'è pace per nessuno.
13 Hanno seminato grano, e raccolgono spine;
si sono affannati senza alcun profitto.
Vergognatevi di ciò che raccogliete
a causa dell'ira ardente del SIGNORE!»

Gr 25:9-11; Za 2:8-11
14 Così parla il SIGNORE contro tutti i miei malvagi vicini,
che toccano l'eredità che io ho data da possedere al mio popolo Israele:
«Ecco, io li sradicherò dal loro paese,
sradicherò la casa di Giuda di mezzo a loro;
15 ma, dopo che li avrò sradicati,
avrò di nuovo compassione di loro
e li ricondurrò ciascuno nella sua eredità,
ciascuno nel suo paese.
16 Se imparano diligentemente le vie del mio popolo
e giurano per il mio nome dicendo:
"Il SIGNORE vive",
come hanno insegnato al mio popolo a giurare per Baal,
saranno saldamente stabiliti in mezzo al mio popolo.
17 Ma, se non danno ascolto,
io sradicherò quella nazione;
la sradicherò e la distruggerò», dice il SIGNORE.

La parabola della cintura di lino
Gr 19
13,1 Così mi ha detto il SIGNORE: «Va', comprati una cintura di lino, mettitela attorno ai fianchi, ma non la porre nell'acqua». 2 Così io comprai la cintura, secondo la parola del SIGNORE, e me la misi attorno ai fianchi.
3 La parola del SIGNORE mi fu indirizzata per la seconda volta, in questi termini: 4 «Prendi la cintura che hai comprata e che hai attorno ai fianchi; va' verso l'Eufrate e nascondila laggiù nella fessura d'una roccia». 5 Io andai e la nascosi presso l'Eufrate, come il SIGNORE mi aveva comandato. 6 Dopo molti giorni, il SIGNORE mi disse: «Àlzati, va' verso l'Eufrate e togli di là la cintura che io ti avevo comandato di nascondervi». 7 Io andai verso l'Eufrate, scavai e tolsi la cintura dal luogo dove l'avevo nascosta. Ecco, la cintura era marcita, non era più buona a nulla. 8 Allora la parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
9 «Così parla il SIGNORE:
"In questo modo io distruggerò l'orgoglio di Giuda
e il grande orgoglio di Gerusalemme,
10 di questo popolo malvagio che rifiuta di ascoltare le mie parole,
che cammina seguendo la caparbietà del suo cuore,
e va dietro ad altri dèi
per servirli e per prostrarsi davanti a loro;
esso diventerà come questa cintura,
che non è più buona a nulla.
11 Infatti, come la cintura aderisce ai fianchi dell'uomo,
così io avevo strettamente unita a me tutta la casa d'Israele
e tutta la casa di Giuda", dice il SIGNORE,
"perché fossero mio popolo,
mia fama, mia lode, mia gloria;
ma essi non hanno voluto dare ascolto".

Avvertimenti
Gr 25:15-18, 27
12 «Tu dirai loro questa parola:
"Così parla il SIGNORE, Dio d'Israele:
Ogni otre sarà riempito di vino";
e quando essi ti diranno: "Non lo sappiamo noi
che ogni otre si riempie di vino?",
13 allora tu dirai loro: "Così parla il SIGNORE:
'Ecco, io riempirò di ubriachezza tutti gli abitanti di questo paese,
i re che siedono sul trono di Davide,
i sacerdoti, i profeti, e tutti gli abitanti di Gerusalemme;
14 li sbatterò l'uno contro l'altro,
padri e figli assieme', dice il SIGNORE;
'io non risparmierò nessuno; nessuna pietà, nessuna compassione,
m'impedirà di distruggerli'"».

(2R 24:8-16; Gr 22:24-30) Gr 16:10-13
15 Ascoltate, porgete orecchio!
Non insuperbite,
perché il SIGNORE parla.
16 Date gloria al SIGNORE, al vostro Dio,
prima che egli faccia venir le tenebre;
prima che i vostri piedi inciampino sui monti avvolti nel crepuscolo,
e voi aspettiate la luce
ed egli ne faccia un'ombra di morte,
e la muti in oscurità profonda.
17 Ma se voi non date ascolto,
io piangerò in segreto, a causa del vostro orgoglio;
gli occhi miei piangeranno a dirotto, si scioglieranno in lacrime,
perché il gregge del SIGNORE sarà deportato.
18 Di' al re e alla regina:
«Sedetevi per terra!
perché la vostra gloriosa corona,
vi cade dalla testa».
19 Le città della regione meridionale sono chiuse,
non c'è più chi le apra;
tutto Giuda è deportato,
è condotto in esilio tutto quanto.
20 Alzate gli occhi, guardate
quelli che vengono dal settentrione;
dov'è il gregge, il magnifico gregge,
che ti era stato dato?
21 Che dirai tu quando egli ti punirà?
Ma tu stessa hai insegnato loro - capitani e capi - a dominare su di te.
Non ti prenderanno forse i dolori,
come prendono la donna che sta per partorire?
22 Se tu dici in cuor tuo:
«Perché m'avvengono queste cose?»
Per la grandezza della tua iniquità
la tua veste viene strappata
e i tuoi calcagni sono colpiti.
23 Può un Cusita cambiare la sua pelle
o un leopardo le sue macchie?
Solo allora anche voi, abituati come siete a fare il male,
potrete fare il bene.
24 «Io li disperderò, come stoppia portata via dal vento del deserto.
25 Questa è la tua sorte, la parte che io ti misuro»,
dice il SIGNORE,
«perché tu mi hai dimenticato
e hai riposto la tua fiducia nella menzogna.
26 Io pure solleverò la tua veste sul tuo viso,
così si vedrà la tua vergogna.
27 Io ho visto le tue abominazioni,
i tuoi adulteri, i tuoi nitriti,
l'infamia della tua prostituzione sulle colline e per i campi.
Guai a te, Gerusalemme!
Per quanto tempo ancora non ti purificherai?»

La siccità
Le 26:18-20; Gl 1:8, ecc.
14,1 La parola del SIGNORE che fu rivolta a Geremia in occasione della siccità.
2 «Giuda è in lutto,
le porte delle sue città languiscono, giacciono per terra a lutto;
il grido di Gerusalemme sale al cielo.
3 I nobili fra di loro mandano i piccoli a cercare acqua;
questi vanno alle cisterne, non trovano acqua,
e tornano con i loro vasi vuoti;
sono pieni di vergogna, di confusione, e si coprono il capo.
4 Il suolo è costernato
perché non c'è stata pioggia nel paese;
i lavoratori sono pieni di confusione e si coprono il capo.
5 Persino la cerva che figlia nella campagna
abbandona il suo parto,
perché non c'è erba;
6 gli onagri si fermano sulle alture,
soffiano aria come gli sciacalli;
i loro occhi sono spenti, perché non c'è verdura».

Is 64:5-8; Sl 79:8-9
7 SIGNORE, se le nostre iniquità testimoniano contro di noi,
opera per amor del tuo nome;
poiché le nostre infedeltà sono molte;
noi abbiamo peccato contro di te.
8 Speranza d'Israele,
suo salvatore in tempo di angoscia,
perché saresti nel paese come un forestiero,
come un viandante che si ferma per passarvi la notte?
9 Perché saresti come un uomo sopraffatto,
come un prode che non può salvare?
Eppure, SIGNORE, tu sei in mezzo a noi,
e il tuo nome è invocato su di noi;
non abbandonarci!

I falsi profeti
(Gr 15:1-3; 8:9-12; 23:9, ecc.) Is 9:15; La 2:14, 19-22
10 Così parla il SIGNORE a questo popolo:
«Essi amano andare peregrinando;
non trattengono i loro piedi;
perciò il SIGNORE non li gradisce,
si ricorda ora della loro iniquità,
e punisce i loro peccati».
11 Il SIGNORE mi disse:
«Non pregare per il bene di questo popolo.
12 Se digiunano, non ascolterò il loro grido;
se offrono olocausti e offerte, non li gradirò;
anzi io sto per consumarli con la spada, con la fame, con la peste».
13 Allora io dissi: «Ah, Signore, DIO!
ecco, i profeti dicono loro:
"Voi non vedrete la spada,
né avrete mai la fame;
ma io vi darò una pace sicura in questo luogo"».
14 Il SIGNORE mi disse:
«Quei profeti profetizzano menzogne nel mio nome;
io non li ho mandati, non ho dato loro nessun ordine,
e non ho parlato loro;
le profezie che vi fanno sono visioni menzognere, divinazione, vanità,
imposture del proprio cuore.
15 Perciò così parla il SIGNORE
riguardo ai profeti che profetizzano nel mio nome,
sebbene io non li abbia mandati,
e dicono: "Non ci sarà spada né fame in questo paese";
quei profeti saranno consumati dalla spada e dalla fame;
16 e quelli ai quali essi profetizzano
saranno gettati per le vie di Gerusalemme
morti di fame e di spada,
essi, le loro mogli, i loro figli e le loro figlie,
né vi sarà chi dia loro sepoltura;
riverserò su di loro la loro malvagità.
17 Di' loro dunque questa parola:
"I miei occhi si sciolgano in lacrime giorno e notte,
senza posa,
poiché la vergine figlia del mio popolo è stata stroncata in modo straziante,
ha ricevuto un colpo tremendo.
18 Se esco per i campi, ecco gli uccisi con la spada;
se entro in città, ecco i languenti per fame;
persino il profeta, persino il sacerdote vanno a mendicare in un paese che non conoscono"».

Perplessità di Geremia
Gr 14:7-9
19 Hai dunque rigettato Giuda?
Hai preso in disgusto Sion?
Perché ci colpisci
senza che ci sia guarigione per noi?
Noi aspettavamo la pace, ma nessun bene ci giunge;
noi aspettavamo un tempo di guarigione, ed ecco il terrore.
20 SIGNORE, noi riconosciamo la nostra malvagità, l'iniquità dei nostri padri,
poiché noi abbiamo peccato contro di te.
21 Per amor del tuo nome, non disprezzare,
non disonorare il trono della tua gloria;
ricòrdati del tuo patto con noi; non annullarlo!
22 Fra gli idoli vani delle genti, ve ne sono forse di quelli che possano far piovere?
o è forse il cielo che dà gli acquazzoni?
Non sei tu, SIGNORE, tu, il nostro Dio?
Perciò noi speriamo in te,
poiché tu hai fatto tutte queste cose.

Giudizio ineluttabile
(Gr 7:13-16; Ez 14:12-21) 2R 21:10-16
15,1 Il SIGNORE mi disse:
«Anche se Mosè e Samuele si presentassero davanti a me,
io non mi piegherei verso questo popolo;
caccialo via dalla mia presenza, e che egli se ne vada!
2 Se anche ti dicono: "Dove ce ne andremo?"
tu risponderai loro: "Così dice il SIGNORE:
Alla morte, i destinati alla morte;
alla spada, i destinati alla spada;
alla fame, i destinati alla fame;
alla schiavitù, i destinati alla schiavitù".
3 Io - dice il Signore - manderò contro di loro quattro specie di flagelli:
la spada, per ucciderli;
i cani, per trascinarli;
gli uccelli del cielo e le bestie della terra,
per divorarli e per distruggerli.
4 Farò in modo che saranno agitati per tutti i regni della terra,
a causa di Manasse, figlio di Ezechia, re di Giuda,
e di quanto egli ha fatto in Gerusalemme.
5 Infatti chi potrebbe aver pietà di te, Gerusalemme?
Chi ti dovrebbe compiangere?
Chi s'incomoderebbe per domandarti come stai?
6 Tu mi hai respinto», dice il SIGNORE; «ti sei tirata indietro;
perciò io stendo la mano contro di te e ti distruggo;
sono stanco di pentirmi.
7 Io ti ventilerò con il ventilabro alle porte del paese,
priverò di figli il mio popolo, e lo farò perire,
poiché non si convertì dalle sue vie.
8 Le sue vedove sono più numerose della sabbia del mare;
io faccio venire contro di loro, contro la madre dei giovani,
un nemico che devasta in pieno mezzogiorno.
Faccio piombare su di lei, all'improvviso, angoscia e terrore.
9 Colei che aveva partorito sette figli è languente,
esala l'ultimo respiro;
il suo sole tramonta mentre è giorno ancora;
è coperta di vergogna, di confusione;
il rimanente di loro io lo do in balìa della spada dei loro nemici»,
dice il SIGNORE.

Sofferenze di Geremia
Gr 11:19, ecc.; 18:18, ecc.; 20:11, ecc.; La 3:59, ecc.
10 Me infelice! o madre mia, perché mi hai fatto nascere
uomo di lite e di contesa per tutto il paese!
io non do né prendo in prestito,
eppure tutti mi maledicono.
11 Il SIGNORE dice:
«Per certo, io ti riservo un avvenire felice;
io farò in modo che il nemico ti rivolga suppliche
nel tempo dell'avversità, nel tempo dell'angoscia.
12 Il ferro potrà esso spezzare il ferro del settentrione e il bronzo?
13 Le tue facoltà e i tuoi tesori io li darò gratuitamente come preda,
a causa di tutti i tuoi peccati, e dentro tutti i tuoi confini.
14 Li farò passare con i tuoi nemici in un paese che non conosci;
perché un fuoco si è acceso nella mia ira,
che arderà contro di voi».

Gr 1:17-19; 20:7-13; La 3:64, ecc.
15 Tu sai tutto, SIGNORE; ricòrdati di me, visitami,
e vendicami dei miei persecutori;
nella tua benevolenza non portarmi via!
Riconosci che per amor tuo io porto l'infamia.
16 Appena ho trovato le tue parole, io le ho divorate;
le tue parole sono state la mia gioia, la delizia del mio cuore,
perché il tuo nome è invocato su di me,
SIGNORE, Dio degli eserciti.
17 Io non mi sono seduto assieme a quelli che ridono, e non mi sono rallegrato;
ma per causa della tua mano mi sono seduto solitario,
perché tu mi riempivi di sdegno.
18 Perché il mio dolore è perenne,
e la mia piaga, incurabile, rifiuta di guarire?
Vuoi tu essere per me come una sorgente illusoria,
come un'acqua che non dura?
19 Perciò, così parla il SIGNORE:
«Se torni a me, io ti farò ritornare, e rimarrai davanti a me;
e se tu separi ciò che è prezioso da ciò che è vile, tu sarai come la mia bocca;
ritorneranno essi a te,
ma tu non tornerai a loro.
20 Io ti farò essere per questo popolo un forte muro di bronzo;
essi combatteranno contro di te, ma non potranno vincerti,
perché io sarò con te per salvarti e per liberarti»,
dice il SIGNORE.
21 «Ti libererò dalla mano dei malvagi,
ti salverò dalla mano dei violenti».

Flagelli e deportazione
Ez 24:15-27
16,1 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
2 «Non prendere moglie
e non aver figli né figlie in questo luogo».
3 Infatti così parla il SIGNORE riguardo ai figli e alle figlie
che nascono in questo paese,
alle madri che li partoriscono
e ai padri che li generano in questo paese:
4 «Essi moriranno consumati dalle malattie,
non saranno rimpianti, e non avranno sepoltura;
serviranno di letame sulla faccia della terra;
saranno consumati dalla spada e dalla fame,
e i loro cadaveri saranno pasto
per gli uccelli del cielo e per le bestie della terra».
5 Poiché così parla il SIGNORE:
«Non entrare nella casa del lutto,
non andare ad affliggerti con loro né a compiangerli,
perché», dice il SIGNORE, «io ho ritirato da questo popolo la mia pace,
la mia bontà, la mia compassione».
6 «Grandi e piccoli moriranno in questo paese;
non avranno sepoltura,
non si farà lutto per loro,
nessuno si farà incisioni addosso
o si raderà per loro;
7 non si spezzerà per loro il pane del lutto
per consolarli di un morto,
non si offrirà loro da bere la coppa della consolazione
per un padre o per una madre.
8 Allo stesso modo non entrare in nessuna casa di convito
per sederti con loro
a mangiare e a bere.
9 Infatti così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele:
Ecco, io farò cessare in questo luogo, davanti ai vostri occhi,
ai giorni vostri,
il grido di gioia, il grido d'esultanza,
il canto dello sposo e il canto della sposa.

De 29:24-28; 1R 9:6-9
10 Quando tu annuncerai a questo popolo tutte queste cose, essi ti diranno:
"Perché il SIGNORE ha pronunciato contro di noi tutta questa grande calamità?
Qual è la nostra iniquità?
Qual è il peccato che abbiamo commesso contro il SIGNORE, il nostro Dio?"
11 Allora tu risponderai loro:
"Perché i vostri padri mi hanno abbandonato", dice il SIGNORE,
"sono andati dietro ad altri dèi,
li hanno serviti e si sono prostrati davanti a loro,
hanno abbandonato me e non hanno osservato la mia legge.
12 Voi avete fatto anche peggio dei vostri padri;
perché, ecco, ciascuno cammina seguendo la caparbietà del suo cuore malvagio,
per non dare ascolto a me;
13 perciò io vi caccerò da questo paese
in un paese che né voi né i vostri padri avete conosciuto;
là servirete giorno e notte altri dèi,
perché io non vi farò grazia".

Promessa di restaurazione
(Gr 23:1-8; 32:28-38; Ro 11:25-27) Is 2:2-4
14 «Perciò, ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE,
«in cui non si dirà più: "Per la vita del SIGNORE
che condusse i figli d'Israele fuori dal paese d'Egitto",
15 ma: "Per la vita del SIGNORE che ha condotto i figli d'Israele fuori dal paese del settentrione e da tutti gli altri paesi nei quali li aveva scacciati".
Io li ricondurrò nel loro paese,
che avevo dato ai loro padri.
16 Ecco, io mando un gran numero di pescatori a pescarli», dice il SIGNORE;
«inoltre manderò gran numero di cacciatori a dar loro la caccia
sopra ogni monte, sopra ogni collina
e nelle fessure delle rocce.
17 Poiché i miei occhi sono su tutte le loro vie;
esse non sono nascoste davanti alla mia faccia,
la loro iniquità non rimane occulta ai miei occhi.
18 Prima darò loro una doppia retribuzione per la loro iniquità e per il loro peccato,
perché hanno profanato il mio paese,
con quei cadaveri che sono i loro idoli ripugnanti,
e hanno riempito la mia eredità delle loro abominazioni».
19 SIGNORE, mia forza, mia fortezza e mio rifugio nel giorno dell'avversità!
A te verranno le nazioni dalle estremità della terra
e diranno: «I nostri padri non hanno ereditato che menzogne,
vanità, e cose che non giovano a nulla.
20 L'uomo dovrebbe farsi degli dèi?
Ma già essi non sono dèi».
21 «Perciò, ecco, io farò loro conoscere, questa volta
farò loro conoscere la mia mano e la mia potenza;
sapranno che il mio nome è il SIGNORE.

Il peccato scolpito sul cuore
Os 8:11-14; Le 26:30-33
17,1 «Il peccato di Giuda è scritto con uno stilo di ferro,
con una punta di diamante;
è scolpito sulla tavola del loro cuore
e sui corni dei vostri altari.
2 Come si ricordano dei loro figli, così si ricordano dei loro altari
e dei loro idoli di Astarte presso gli alberi verdeggianti
sugli alti colli.
3 O mia montagna che domini la campagna, io darò i tuoi beni, tutti i tuoi tesori,
e i tuoi alti luoghi come preda, a causa dei peccati che tu hai commessi entro tutti i tuoi confini!
4 Tu, per tua colpa, perderai l'eredità che io ti avevo data;
e ti farò servire i tuoi nemici, in un paese che non conosci,
perché avete acceso il fuoco della mia ira,
ed esso arderà per sempre».

Sl 146:3, ecc.
5 Così parla il SIGNORE:
«Maledetto l'uomo che confida nell'uomo
e fa della carne il suo braccio,
e il cui cuore si allontana dal SIGNORE!
6 Egli è come una tamerice nel deserto:
quando giunge il bene, egli non lo vede;
abita in luoghi aridi, nel deserto,
in terra salata, senza abitanti.
7 Benedetto l'uomo che confida nel SIGNORE,
e la cui fiducia è il SIGNORE!
8 Egli è come un albero piantato vicino all'acqua,
che distende le sue radici lungo il fiume;
non si accorge quando viene la calura
e il suo fogliame rimane verde;
nell'anno della siccità non è in affanno
e non cessa di portare frutto».

Sl 14:2-3; Ro 2:1-11
9 Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno;
chi potrà conoscerlo?
10 «Io, il SIGNORE, che investigo il cuore, che metto alla prova le reni,
per retribuire ciascuno secondo le sue vie,
secondo il frutto delle sue azioni».
11 Chi acquista ricchezze, ma non con giustizia,
è come la pernice che cova uova che non ha fatte;
nel bel mezzo dei suoi giorni egli deve lasciarle;
quando arriva la sua fine, non è che uno stolto.
12 Trono di gloria, eccelso fin dal principio,
è il luogo del nostro santuario.
13 Speranza d'Israele, o SIGNORE,
tutti quelli che ti abbandonano saranno confusi;
quelli che si allontanano da te saranno iscritti sulla polvere,
perché hanno abbandonato il SIGNORE, la sorgente delle acque vive.

Sl 125; Gr 20:10-13
14 Guariscimi, SIGNORE, e sarò guarito;
salvami, e sarò salvo;
poiché tu sei la mia lode.
15 Ecco, essi mi dicono:
«Dov'è la parola del SIGNORE?
che essa si compia, dunque!»
16 Quanto a me, io non mi sono rifiutato di essere loro pastore agli ordini tuoi,
né ho desiderato il giorno funesto, tu lo sai;
quanto è uscito dalle mie labbra è stato manifesto davanti a te.
17 Non essere per me uno spavento;
tu sei il mio rifugio nel giorno della calamità.
18 Siano confusi i miei persecutori; non io sia confuso;
siano spaventati essi, non io sia spaventato;
fa' venire su di loro il giorno della calamità
e colpiscili con doppia distruzione!

La santificazione del sabato
(Es 20:8-11; Ne 13:15-21; Is 58:13-14)
19 Così mi ha detto il SIGNORE: «Va' e fèrmati alla porta dei figli del popolo per la quale entrano ed escono i figli di Giuda, e a tutte le porte di Gerusalemme, e di' loro:
20 "Ascoltate la parola del SIGNORE, o re di Giuda, e tutto Giuda, e voi tutti gli abitanti di Gerusalemme, che entrate per queste porte!
21 Così parla il SIGNORE:
Per amore della vostra stessa vita,
guardatevi dal portare nessun carico
e dal farlo passare per le porte di Gerusalemme, in giorno di sabato;
22 non tirate fuori dalle vostre case nessun carico
e non fate nessun lavoro in giorno di sabato;
ma santificate il giorno del sabato,
come io comandai ai vostri padri.
23 Essi, però, non diedero ascolto, non prestarono orecchio,
ma irrigidirono il collo
per non ascoltare, e per non ricevere istruzione.
24 Se voi mi ascoltate attentamente, dice il SIGNORE,
se non fate entrare nessun carico
per le porte di questa città in giorno di sabato,
ma santificate il giorno del sabato
e non fate in esso nessun lavoro,
25 i re e i prìncipi che siedono sul trono di Davide
entreranno per le porte di questa città
su carri e su cavalli:
entreranno essi, i loro prìncipi, gli uomini di Giuda, gli abitanti di Gerusalemme;
e questa città sarà abitata per sempre.
26 Dalle città di Giuda, dai luoghi circostanti di Gerusalemme,
dal paese di Beniamino, dalla pianura,
dal monte e dalla regione meridionale,
si verrà a portare olocausti, vittime,
offerte, incenso,
e a offrire sacrifici di ringraziamento nella casa del SIGNORE.
27 Ma, se non mi date ascolto
e non santificate il giorno del sabato
e non vi astenete dal portare carichi
e dall'introdurne per le porte di Gerusalemme in giorno di sabato,
io accenderò un fuoco alle porte della città,
ed esso divorerà i palazzi di Gerusalemme,
e non si estinguerà"».

Il vaso del vasaio
Ro 9:14-23; Ez 18:21, ecc.
18,1 Ecco la parola che fu rivolta a Geremia da parte del SIGNORE:
2 «Àlzati, scendi in casa del vasaio,
e là ti farò udire le mie parole».
3 Allora io scesi in casa del vasaio,
ed ecco egli stava lavorando alla ruota;
4 il vaso che faceva si guastò,
come succede all'argilla in mano del vasaio; da capo ne fece un altro
come a lui parve bene di farlo.
5 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
6 «Casa d'Israele, non posso io fare di voi quello che fa questo vasaio?»,
dice il SIGNORE.
«Ecco, quel che l'argilla è in mano al vasaio,
voi lo siete in mano mia, casa d'Israele!
7 A un dato momento io parlo riguardo a una nazione, riguardo a un regno,
di sradicare, di abbattere, di distruggere;
8 ma, se quella nazione contro la quale ho parlato, si converte dalla sua malvagità,
io mi pento del male che avevo pensato di farle.
9 In un altro momento io parlo riguardo a una nazione, a un regno,
di costruire e di piantare;
10 ma, se quella nazione fa ciò che è male ai miei occhi
senza dare ascolto alla mia voce,
io mi pento del bene di cui avevo parlato di colmarla.

Insensibilità di Giuda
Gr 25:1-11
11 «Ora parla agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme, e di':
"Così parla il SIGNORE:
Ecco, io preparo contro di voi del male,
e formo contro di voi un disegno.
Si converta ora ciascuno di voi dalla sua malvagità,
cambiate le vostre vie e le vostre azioni!"
12 Ma costoro dicono: "È inutile;
noi vogliamo camminare seguendo i nostri pensieri,
vogliamo agire ciascuno seguendo la caparbietà del nostro cuore malvagio"».
13 Perciò, così parla il SIGNORE:
«Chiedete dunque fra le nazioni
chi ha udito tali cose!
La vergine d'Israele ha fatto una cosa orribile, enorme.
14 La neve del Libano scompare mai dalle rocce che dominano la campagna?
O le acque che vengono di lontano, fresche, correnti, si asciugano mai?
15 Eppure il mio popolo mi ha dimenticato, offre profumi agli idoli vani;
lo hanno fatto inciampare nelle sue vie, che erano i sentieri antichi,
per seguire sentieri laterali, una via non appianata,
16 e per far così del loro paese una desolazione, un oggetto di continuo scherno;
talché tutti quelli che vi passano rimangono stupiti e scuotono il capo.
17 Io li disperderò davanti al nemico, come fa il vento orientale;
io volterò loro le spalle e non la faccia nel giorno della loro calamità».

Congiura contro Geremia
Sl 35; Ne 4:4-5
18 Essi hanno detto:
«Venite, tramiamo insidie contro Geremia;
poiché la legge non verrà meno per mancanza di sacerdoti,
né il consiglio per mancanza di saggi, né la parola per mancanza di profeti.
Venite, attacchiamolo con la lingua
e non diamo retta a nessuna delle sue parole».
19 SIGNORE, volgi a me la tua attenzione
e odi la voce dei miei avversari.
20 Il male sarà forse reso in cambio del bene?
Essi infatti hanno scavato una fossa per me.
Ricòrdati come io mi sono presentato davanti a te
per parlare in loro favore,
e per distogliere la tua ira da loro.
21 Perciò abbandona i loro figli alla fame;
dalli in balìa della spada;
le loro mogli siano private di figli e rimangano vedove;
i loro mariti siano feriti a morte;
i loro giovani siano colpiti dalla spada in battaglia.
22 Un grido si oda uscire dalle loro case,
quando tu farai piombare su di loro all'improvviso le bande nemiche;
poiché hanno scavato una fossa per catturarmi,
e hanno teso dei lacci ai miei piedi.
23 Tu, SIGNORE, conosci tutti i loro disegni contro di me per farmi morire;
non perdonare la loro iniquità,
non cancellare il loro peccato davanti ai tuoi occhi!
Siano essi abbattuti davanti a te!
Agisci contro di loro nel giorno della tua ira!

Il vaso infranto e la rovina di Gerusalemme
Gr 7:28-34; Ez 5
19,1 Così ha detto il SIGNORE: «Va', compra una brocca di terracotta da un vasaio e prendi con te alcuni degli anziani del popolo e degli anziani dei sacerdoti; 2 rècati nella valle del figlio d'Innom, che è all'ingresso della porta dei Vasai, e là proclama le parole che io ti dirò.
3 Dirai così: "Ascoltate la parola del SIGNORE, o re di Giuda, e abitanti di Gerusalemme!
Così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele:
Ecco, io faccio venire sopra questo luogo una calamità
che farà intronare gli orecchi di chi ne sentirà parlare;
4 infatti mi hanno abbandonato, hanno profanato questo luogo
e vi hanno offerto profumi ad altri dèi,
che né essi, né i loro padri, né i re di Giuda hanno conosciuto,
e hanno riempito questo luogo di sangue d'innocenti;
5 hanno costruito alti luoghi a Baal
per bruciare nel fuoco i loro figli in olocausto a Baal;
cosa che io non avevo comandata, di cui non avevo parlato mai,
e che non mi era mai venuta in cuore.
6 Perciò, ecco, i giorni vengono, dice il SIGNORE,
in cui questo luogo non sarà più chiamato Tofet, né la valle del figlio d'Innom, ma: Valle del Massacro.
7 Io renderò vani i disegni di Giuda e di Gerusalemme in questo luogo,
farò in modo che costoro cadano per la spada davanti ai loro nemici
e per mano di quelli che cercano la loro vita;
darò i loro cadaveri in pasto
agli uccelli del cielo e alle bestie della terra.
8 Farò di questa città una desolazione, un oggetto di scherno;
chiunque passerà presso di lei
rimarrà stupito e si metterà a fischiare per tutte le sue piaghe.
9 Farò loro mangiare la carne dei propri figli e la carne delle proprie figlie;
mangeranno la carne degli uni e degli altri,
durante l'assedio e l'angoscia
in cui li stringeranno i loro nemici
e quelli che cercano la loro vita".
10 Poi tu spezzerai la brocca in presenza di quegli uomini che saranno venuti con te, e dirai loro:
11 "Così parla il SIGNORE degli eserciti:
Così spezzerò questo popolo e questa città,
come si spezza un vaso di vasaio,
che non si può più riparare;
si seppelliranno i morti a Tofet, per mancanza di luogo da sepoltura.
12 Così, dice il SIGNORE, farò a questo luogo e ai suoi abitanti:
renderò questa città simile a Tofet.
13 Le case di Gerusalemme, e le case dei re di Giuda,
saranno come il luogo di Tofet, immonde;
tutte quelle case sui cui tetti essi hanno offerto profumi a tutto l'esercito del cielo,
e fatto libazioni ad altri dèi"».

Geremia in prigione
Gr 29:24-32
14 Geremia tornò da Tofet, dove il SIGNORE l'aveva mandato a profetizzare, si fermò nel cortile della casa del SIGNORE e disse a tutto il popolo: 15 «Così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele: "Ecco, io faccio venire sopra questa città e sopra tutte le città, che da lei dipendono, tutte le calamità che ho annunciate contro di lei, perché hanno irrigidito il collo, per non dare ascolto alle mie parole"».

20,1 Pascur, figlio d'Immer, sacerdote e capo-sovrintendente della casa del SIGNORE, udì Geremia che profetizzava queste cose. 2 Pascur percosse il profeta Geremia e lo mise nei ceppi nella prigione che era presso la porta superiore di Beniamino, nella casa del SIGNORE. 3 Il giorno seguente, Pascur liberò Geremia dai ceppi. Geremia gli disse: «Il SIGNORE non ti chiama più Pascur, ma Magor-Missabib. 4 Poiché così parla il SIGNORE: "Io ti renderò un oggetto di terrore a te stesso e a tutti i tuoi amici; essi cadranno per la spada dei loro nemici e i tuoi occhi lo vedranno; darò tutto Giuda in mano al re di Babilonia, che li deporterà a Babilonia, e li colpirà con la spada. 5 Darò tutte le ricchezze di questa città, tutto il suo guadagno e tutte le sue cose preziose, darò tutti i tesori dei re di Giuda in mano dei loro nemici, che ne faranno loro preda, li piglieranno e li porteranno via a Babilonia. 6 Tu, Pascur e tutti quelli che abitano in casa tua, sarete deportati; tu andrai a Babilonia e là morirai; là sarai sepolto con tutti i tuoi amici, ai quali hai profetizzato menzogne"».

Lamento di Geremia
(Gr 17:15-18; 18:18-23) Sl 69:6, ecc.
7 Tu mi hai persuaso, SIGNORE, e io mi sono lasciato persuadere,
tu mi hai fatto forza e mi hai vinto;
io sono diventato, ogni giorno, un oggetto di scherno,
ognuno si fa beffe di me.
8 Infatti ogni volta che io parlo, grido,
grido: Violenza e saccheggio!
Sì, la parola del SIGNORE è per me
un obbrobrio, uno scherno di ogni giorno.
9 Se dico: «Io non lo menzionerò più,
non parlerò più nel suo nome»,
c'è nel mio cuore come un fuoco ardente,
chiuso nelle mie ossa;
mi sforzo di contenerlo, ma non posso.
10 Poiché odo le diffamazioni di molti,
lo spavento mi viene da ogni lato:
«Denunciatelo, e noi lo accuseremo».
Tutti quelli con i quali vivevo in pace
spiano se io inciampo
e dicono: «Forse si lascerà sviare,
noi prevarremo contro di lui
e ci vendicheremo di lui».
11 Ma il SIGNORE è con me, come un potente eroe;
perciò i miei persecutori inciamperanno e non prevarranno;
saranno molto confusi, perché non riusciranno;
la loro infamia sarà eterna, non sarà dimenticata.
12 SIGNORE degli eserciti, che provi il giusto,
che vedi le reni e il cuore,
io vedrò, sì, la vendetta che farai su loro,
poiché a te io affido la mia causa!
13 Cantate al SIGNORE, lodate il SIGNORE,
perché egli libera il povero dalla mano dei malfattori!

Gb 3; 1R 19:4
14 Maledetto sia il giorno che io nacqui!
Il giorno che mia madre mi partorì
non sia benedetto!
15 Maledetto sia l'uomo che portò a mio padre la notizia:
«Ti è nato un maschio»,
e lo colmò di gioia!
16 Sia quell'uomo come le città
che il SIGNORE ha distrutte senza pentirsene!
Oda egli grida al mattino
e clamori di guerra a mezzogiorno.
17 Perché non sono morto quando ero ancora nel grembo materno?
Così mia madre sarebbe stata la mia tomba
e la sua gravidanza senza fine.
18 Perché sono uscito dal grembo materno
per vedere tormento e dolore,
per finire i miei giorni nella vergogna?

Profezia della conquista di Gerusalemme per mano di Nabucodonosor
Gr 37:1-10; 27:12, ecc.
21,1 Ecco la parola che fu rivolta a Geremia da parte del SIGNORE, quando il re Sedechia gli mandò Pascur, figlio di Malchia, e Sefania, figlio di Maaseia, il sacerdote, per dirgli: 2 «Ti prego, consulta per noi il SIGNORE; poiché Nabucodonosor, re di Babilonia, ci fa la guerra; forse il SIGNORE farà in nostro favore qualcuna delle sue meraviglie, in modo che si ritiri da noi».
3 Allora Geremia disse loro: «Direte così a Sedechia: 4 "Così parla il SIGNORE, Dio d'Israele: 'Ecco, io sto per far rientrare nella città le armi di guerra che sono nelle vostre mani e con le quali voi combattete, fuori delle mura, contro il re di Babilonia e contro i Caldei che vi assediano, e le raccoglierò in mezzo a questa città. 5 Io stesso combatterò contro di voi con mano distesa e con braccio potente, con ira, con furore, con grande indignazione. 6 Colpirò gli abitanti di questa città, uomini e bestie, e moriranno di un'orrenda peste. 7 Poi', dice il SIGNORE, 'io darò Sedechia, re di Giuda, e i suoi servitori, e il popolo, e coloro che in questa città saranno scampati alla peste, alla spada e alla fame, in mano di Nabucodonosor re di Babilonia, in mano dei loro nemici, in mano di quelli che cercano la loro vita. Nabucodonosor li passerà a fil di spada; non li risparmierà, e non avrà né pietà né compassione'".
8 A questo popolo dirai: "Così parla il SIGNORE: 'Ecco, io pongo davanti a voi la via della vita e la via della morte. 9 Colui che rimarrà in questa città morirà di spada, di fame o di peste; ma chi ne uscirà per arrendersi ai Caldei che vi assediano vivrà, e avrà la vita come suo bottino. 10 Io infatti volgo la mia faccia contro questa città per farle del male e non del bene, dice il SIGNORE; essa sarà data in mano al re di Babilonia, ed egli la darà alle fiamme'".

Gr 22:1-9
11 Alla casa dei re di Giuda di': "Ascoltate la parola del SIGNORE:
12 Casa di Davide, così dice il SIGNORE:
Amministrate la giustizia fin dal mattino,
liberate dalla mano dell'oppressore colui al quale è tolto il suo,
affinché l'ira mia non divampi come fuoco
e arda al punto che nessuno la possa spegnere,
per la malvagità delle vostre azioni.
13 Eccomi contro di te,
o abitatrice della valle, roccia della pianura",
dice il SIGNORE.
"Voi dite: 'Chi scenderà contro di noi?
Chi potrà entrare nelle nostre abitazioni?'
14 Io vi punirò secondo il frutto delle vostre azioni", dice il SIGNORE;
"appiccherò il fuoco a questa selva di Gerusalemme,
ed esso divorerà tutto quello che la circonda"».

Giudizio contro la casa reale di Giuda
Gr 21:11-14; Da 4:27; 2Cr 7:17-22
22,1 Così parla il SIGNORE: «Scendi nella casa del re di Giuda, e là pronuncia questa parola: 2 "Ascolta la parola del SIGNORE, o re di Giuda, che siedi sul trono di Davide: tu, i tuoi servitori e il tuo popolo, che entrate per queste porte! 3 Così parla il SIGNORE: 'Esercitate il diritto e la giustizia; liberate dalla mano dell'oppressore colui al quale è tolto il suo; non fate torto né violenza allo straniero, all'orfano e alla vedova; non spargete sangue innocente, in questo luogo. 4 Infatti, se metterete realmente in pratica questa parola, dei re a cui appartiene il trono di Davide entreranno per le porte di questa casa su carri e su cavalli: entreranno essi, i loro servitori e il loro popolo. 5 Ma, se non date ascolto a queste parole, io giuro per me stesso', dice il SIGNORE, 'che questa casa andrà in rovina'"».
6 Poiché così parla il SIGNORE riguardo alla casa del re di Giuda:
«Tu eri per me come Galaad, come la vetta del Libano.
Ma, certo, io ti ridurrò simile a un deserto,
a delle città disabitate.
7 Preparo contro di te dei devastatori, armati ciascuno delle sue armi;
essi abbatteranno i cedri tuoi più belli
e li getteranno nel fuoco.
8 Molte nazioni passeranno presso questa città,
e ognuno dirà all'altro:
"Perché il SIGNORE ha fatto così a questa grande città?"
9 Si risponderà: "Perché hanno abbandonato
il patto del SIGNORE, del loro Dio;
perché si sono prostrati davanti ad altri dèi e li hanno serviti"».

2R 23:30-34; 2Cr 36:1-4
10 Non piangete per il morto,
non vi affliggete per lui;
ma piangete, piangete per colui che se ne va,
perché non tornerà più
e non vedrà più il suo paese natìo.
11 Infatti così parla il SIGNORE, riguardo a Sallum, figlio di Giosia, re di Giuda,
che regnava al posto di Giosia suo padre,
e che è uscito da questo luogo:
«Egli non vi ritornerà più,
12 ma morirà nel luogo dove l'hanno deportato;
non vedrà più questo paese».

(2Cr 36:4-8; 2R 23:34, ecc.; 24:1-7) Gr 36:27-32
13 «Guai a colui che costruisce la sua casa senza giustizia
e le sue camere senza equità;
che fa lavorare il prossimo per nulla,
non gli paga il suo salario
14 e dice: "Mi costruirò una casa grande
con camere spaziose al piano di sopra".
Egli vi fa delle finestre,
la riveste di legno di cedro
e la dipinge di rosso!
15 Tu regni forse perché hai la passione del cedro?
Tuo padre forse non mangiava e beveva?
Però faceva ciò che è retto e giusto,
e tutto gli andava bene.
16 Egli giudicava la causa del povero e del bisognoso,
e tutto gli andava bene.
Questo non significa forse conoscermi?», dice il SIGNORE.
17 «Ma tu non hai occhi né cuore
che per la tua cupidigia,
per spargere sangue innocente,
per fare oppressione e violenza».
18 Perciò, così parla il SIGNORE riguardo a Ioiachim, figlio di Giosia, re di Giuda:
«Non lo si compiangerà, dicendo:
"Ahimè, fratello mio, ahimè sorella!"
Non se ne farà cordoglio, dicendo:
"Ahimè, signore, ahimè, maestà!"
19 Sarà sepolto come si seppellisce un asino,
trascinato e gettato fuori dalle porte di Gerusalemme».

(2R 24:8-16; 25:27-30)
20 «Sali sul Libano e grida,
alza la voce in Basan,
grida dall'Abarim,
perché tutti i tuoi amanti sono distrutti.
21 Io ti ho parlato al tempo della tua prosperità,
ma tu dicevi: "Io non ascolterò".
Questo è stato il tuo modo di fare sin dalla tua adolescenza;
tu non hai mai dato ascolto alla mia voce.
22 Tutti i tuoi pastori saranno pastura del vento
e i tuoi amanti saranno deportati;
allora sarai svergognata, confusa,
per tutta la tua malvagità.
23 Tu che abiti nel Libano,
che ti annidi fra i cedri,
come farai pietà quando ti coglieranno i dolori,
le doglie come quelle d'una donna che partorisce!
24 Com'è vero che io vivo», dice il SIGNORE,
«anche se Conia, figlio di Ioiachim, re di Giuda, fosse
un sigillo nella mia destra,
io ti strapperei da lì.
25 Io ti darò in mano di quelli che cercano la tua vita,
in mano di quelli dei quali hai paura,
in mano di Nabucodonosor, re di Babilonia,
in mano dei Caldei.
26 Caccerò te e tua madre che ti ha partorito,
in un paese straniero dove non siete nati,
e là morirete.
27 Ma quanto al paese in cui desiderano tornare,
essi non vi torneranno».
28 Questo Conia è dunque un vaso spezzato, infranto?
È forse un oggetto che non fa più alcun piacere?
Perché sono dunque cacciati, lui e la sua discendenza,
gettati in un paese che non conoscono?
29 O paese, o paese, o paese,
ascolta la parola del SIGNORE!
30 Così parla il SIGNORE:
«Iscrivete quest'uomo come privo di figli,
come un uomo che non prospererà durante i suoi giorni;
perché nessuno della sua discendenza giungerà
a sedersi sul trono di Davide,
e a regnare ancora su Giuda».

I pastori infedeli e i falsi profeti
Ez 34 (Is 11:1-9; Za 6:12-13; Lu 1:31-33)
23,1 «Guai ai pastori che distruggono e disperdono
il gregge del mio pascolo!», dice il SIGNORE.
2 Perciò così parla il SIGNORE, Dio d'Israele,
riguardo ai pastori che pascolano il mio popolo:
«Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate,
e non ne avete avuto cura;
ecco, io vi punirò, per la malvagità delle vostre azioni»,
dice il SIGNORE.
3 «Raccoglierò il rimanente delle mie pecore
da tutti i paesi dove le ho scacciate,
le ricondurrò ai loro pascoli,
saranno feconde e si moltiplicheranno.
4 Costituirò su di loro dei pastori che le porteranno al pascolo,
ed esse non avranno più paura né spavento,
e non ne mancherà nessuna», dice il SIGNORE.
5 «Ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE,
«in cui io farò sorgere a Davide un germoglio giusto,
il quale regnerà da re e prospererà;
eserciterà il diritto e la giustizia nel paese.
6 Nei suoi giorni Giuda sarà salvato
e Israele starà sicuro nella sua dimora;
questo sarà il nome con il quale sarà chiamato:
SIGNORE-nostra-giustizia.
7 Perciò, ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE,
«in cui non si dirà più: "Per la vita del SIGNORE
che condusse i figli d'Israele fuori dal paese d'Egitto",
8 ma: "Per la vita del SIGNORE
che ha portato fuori e ha ricondotto
la discendenza della casa d'Israele dal paese del settentrione,
e da tutti i paesi nei quali io li avevo cacciati";
ed essi abiteranno nel loro paese».

Gr 14:13-16; 27:9, ecc.; La 2:14; Ez 13
9 Contro i profeti.
Il cuore mi si spezza nel petto,
tutte le mie ossa tremano;
io sono come un ubriaco,
come un uomo sopraffatto dal vino,
a causa del SIGNORE e a causa delle sue parole sante.
10 Il paese infatti è pieno di adùlteri;
il paese infatti è tormentato a causa della maledizione che lo colpisce;
i pascoli del deserto sono inariditi.
La corsa di costoro è diretta al male,
la loro forza non tende al bene.
11 «Profeti e sacerdoti sono empi,
nella mia casa stessa ho trovato la loro malvagità»,
dice il SIGNORE.
12 «Perciò la loro via sarà per loro come luoghi sdrucciolevoli in mezzo alle tenebre;
essi vi saranno spinti e cadranno;
poiché io farò venire su di loro la calamità,
l'anno in cui li visiterò», dice il SIGNORE.
13 «Avevo ben visto cose insensate tra i profeti di Samaria;
profetizzavano nel nome di Baal
e traviavano il mio popolo Israele.
14 Ma in mezzo ai profeti di Gerusalemme ho visto cose nefande:
commettono adulteri, agiscono con ipocrisia,
rafforzano la mano ai malfattori,
al punto che nessuno si converte dalla sua malvagità;
tutti quanti sono per me come Sodoma,
e gli abitanti di Gerusalemme, come quelli di Gomorra».
15 Perciò così parla il SIGNORE degli eserciti riguardo ai profeti:
«Ecco, io farò loro mangiare assenzio,
e farò loro bere acqua avvelenata;
poiché dai profeti di Gerusalemme
l'empietà si è sparsa per tutto il paese».
16 Così parla il SIGNORE degli eserciti:
«Non ascoltate le parole dei profeti che vi profetizzano;
essi vi nutrono di cose vane;
vi espongono le visioni del proprio cuore,
e non ciò che proviene dalla bocca del SIGNORE.
17 Dicono a quelli che mi disprezzano:
"Il SIGNORE ha detto: 'Avrete pace';
e a tutti quelli che camminano seguendo la caparbietà del proprio cuore:
'Nessun male vi colpirà'".
18 Infatti chi ha assistito al consiglio del SIGNORE,
chi ha visto, chi ha udito la sua parola?
Chi ha prestato orecchio alla sua parola e l'ha udita?
19 Ecco, la tempesta del SIGNORE, il furore scoppia,
la tempesta scroscia,
scroscia sul capo degli empi.
20 L'ira del SIGNORE non si placherà,
finché non abbia eseguito, compiuto i disegni del suo cuore;
negli ultimi giorni, lo capirete appieno.
21 Io non ho mandato quei profeti; ed essi corrono;
io non ho parlato a loro, ed essi profetizzano.
22 Se avessero assistito al mio consiglio,
avrebbero fatto udire le mie parole al mio popolo;
li avrebbero distolti dalla loro cattiva via
e dalla malvagità delle loro azioni.
23 Sono io soltanto un Dio da vicino», dice il SIGNORE,
«e non un Dio da lontano?
24 Potrebbe uno nascondersi in luogo occulto
in modo che io non lo veda?», dice il SIGNORE.
«Io non riempio forse il cielo e la terra?», dice il SIGNORE.
25 «Io ho udito ciò che dicono i profeti
che profetizzano menzogne nel mio nome, dicendo:
"Ho avuto un sogno! ho avuto un sogno!"
26 Fino a quando durerà questo? Hanno essi in mente, questi profeti
che profetizzano menzogne,
questi profeti dell'inganno del loro cuore,
27 pensano forse di far dimenticare il mio nome al mio popolo
con i loro sogni che si raccontano l'un l'altro,
come i loro padri dimenticarono il mio nome per Baal?
28 Il profeta che ha avuto un sogno, racconti il sogno;
colui che ha udito la mia parola, riferisca la mia parola fedelmente.
Che ha da fare la paglia con il frumento?», dice il SIGNORE.
29 «La mia parola non è forse come un fuoco», dice il SIGNORE,
«e come un martello che spezza il sasso?
30 Perciò, ecco», dice il SIGNORE, «io vengo contro i profeti
che rubano gli uni agli altri le mie parole.
31 Ecco», dice il SIGNORE, «io vengo contro i profeti
che fanno parlare la loro propria lingua, eppure dicono: "Egli dice".
32 Ecco», dice il SIGNORE, «io vengo contro quelli che profetizzano sogni falsi,
che li raccontano e traviano il mio popolo
con le loro menzogne e con la loro temerarietà,
sebbene io non li abbia mandati e non abbia dato alcun ordine,
ed essi non possano recare alcun giovamento a questo popolo», dice il SIGNORE.

Is 5:18-19; Ez 12:21, ecc.; 2P 3:3-4
33 «Se questo popolo o un profeta o un sacerdote ti domandano:
"Qual è l'oracolo del SIGNORE?",
tu risponderai loro: "Ecco l'oracolo:
io vi rigetterò", dice il SIGNORE.
34 Quanto al profeta, al sacerdote o al popolo
che dirà: "Oracolo del SIGNORE",
io lo punirò: lui, e la sua casa.
35 Direte così, ognuno al suo vicino, ognuno al suo fratello:
"Che ha risposto il SIGNORE?
Che ha detto il SIGNORE?"
36 Ma l'oracolo del SIGNORE non lo nominerete più;
infatti la parola di ciascuno sarà per lui il suo oracolo,
poiché avete falsato le parole del Dio vivente,
del SIGNORE degli eserciti, nostro Dio.
37 Tu dirai così al profeta:
"Che ti ha risposto il SIGNORE?
Che ha detto il SIGNORE?"
38 Se dite ancora: "Oracolo del SIGNORE",
allora il SIGNORE parla così:
Siccome avete detto questa parola: "Oracolo del SIGNORE",
sebbene io vi avessi mandato a dire:
"Non dite più: Oracolo del SIGNORE",
39 ecco, io vi dimenticherò del tutto,
e vi rigetterò lontano dalla mia faccia, voi e la città che avevo data a voi e ai vostri padri,
40 e vi coprirò di un'infamia e di una vergogna eterne,
che non saranno mai dimenticate».

I due canestri di fichi; annuncio del ritorno di Giuda
Gr 29:1-19
24,1 Il SIGNORE mi fece vedere due canestri di fichi, posti davanti al tempio del SIGNORE, dopo che Nabucodonosor, re di Babilonia, ebbe deportato da Gerusalemme a Babilonia Ieconia, figlio di Ioiachim, re di Giuda, i capi di Giuda, i falegnami e i fabbri. 2 Uno dei canestri conteneva dei fichi molto buoni, come sono i fichi primaticci; e l'altro canestro conteneva dei fichi molto cattivi, che non si potevano mangiare, tanto erano cattivi. 3 Il SIGNORE mi disse: «Che vedi Geremia?» Io risposi: «Dei fichi; quelli buoni, molto buoni, e quelli cattivi, molto cattivi, da non potersi mangiare, tanto sono cattivi».
4 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: 5 «Così parla il SIGNORE, Dio d'Israele: "Quali sono questi fichi buoni, tali saranno quelli di Giuda che ho mandati da questo luogo in esilio nel paese dei Caldei; io li tratterò con riguardo; 6 metterò il mio occhio su di loro per il bene; li ricondurrò in questo paese; li stabilirò fermamente, e non li distruggerò; li pianterò, e non li sradicherò. 7 Darò loro un cuore per conoscere me che sono il SIGNORE; saranno mio popolo e io sarò loro Dio, perché si convertiranno a me con tutto il loro cuore. 8 Come invece si trattano i fichi cattivi che non si possono mangiare, tanto sono cattivi, così, dice il SIGNORE, io tratterò Sedechia, re di Giuda, e i suoi prìncipi, e il residuo di quelli di Gerusalemme, quelli che sono rimasti in questo paese e quelli che abitano nel paese d'Egitto; 9 farò in modo che saranno agitati e maltrattati per tutti i regni della terra; diventeranno oggetto d'obbrobrio, di proverbio, di sarcasmo e di maledizione in tutti i luoghi dove li caccerò. 10 Manderò contro di loro la spada, la fame, la peste, finché siano scomparsi dal suolo che avevo dato a loro e ai loro padri"».

I settant'anni di deportazione
Gr 7 (Da 1:1-6; 9:1-2; 2Cr 36:20-23)
25,1 Ecco la parola che fu rivolta a Geremia riguardo a tutto il popolo di Giuda, nel quarto anno di Ioiachim, figlio di Giosia, re di Giuda (era il primo anno di Nabucodonosor, re di Babilonia), 2 e che Geremia pronunciò davanti a tutto il popolo di Giuda e a tutti gli abitanti di Gerusalemme:
3 «Dal tredicesimo anno di Giosia, figlio di Amon, re di Giuda, sino a oggi, sono già ventitré anni che la parola del SIGNORE mi è stata rivolta e che io vi ho parlato di continuo, fin dal mattino, ma voi non avete dato ascolto. 4 Il SIGNORE vi ha pure mandato tutti i suoi servitori, i profeti; ve li ha mandati continuamente, fin dal mattino, ma voi non avete ubbidito, né avete prestato l'orecchio per ascoltare. 5 Essi hanno detto: "Si converta ciascuno di voi dalla sua cattiva via e dalla malvagità delle sue azioni, e voi abiterete di secolo in secolo sul suolo che il SIGNORE ha dato a voi e ai vostri padri; 6 non andate dietro ad altri dèi per servirli e per prostrarvi davanti a loro; non mi provocate con l'opera delle vostre mani, e io non vi farò nessun male». 7 "Ma voi non mi avete dato ascolto", dice il SIGNORE, "per provocarmi, a vostro danno, con l'opera delle vostre mani". 8 Perciò, così dice il SIGNORE degli eserciti: "Poiché non avete dato ascolto alle mie parole, 9 ecco, io manderò a prendere tutte le nazioni del settentrione", dice il SIGNORE, "e manderò a chiamare Nabucodonosor re di Babilonia, mio servitore, e le farò venire contro questo paese, contro i suoi abitanti e contro tutte le nazioni circostanti; li voterò allo sterminio e li abbandonerò alla desolazione, alla derisione, a una solitudine perenne. 10 Farò cessare in mezzo a loro il grido di gioia e il grido d'esultanza, il canto dello sposo e il canto della sposa, il rumore della macina e la luce della lampada. 11 Tutto questo paese sarà ridotto in una solitudine e in una desolazione, e queste nazioni serviranno il re di Babilonia per settant'anni.
12 Ma quando saranno compiuti i settant'anni, io punirò il re di Babilonia e quella nazione", dice il SIGNORE, "a causa della loro iniquità; punirò il paese dei Caldei e lo ridurrò in una desolazione perenne. 13 Farò venire su quel paese tutte le cose che ho annunciato contro di lui, tutto ciò che è scritto in questo libro, ciò che Geremia ha profetizzato contro tutte le nazioni.

Nuova Diodati:

Geremia 1,1-25,13

Vocazione di Geremia e suo mandato
1,1 Parole di Geremia, figlio di Hilkiah, uno dei sacerdoti che erano ad Anathoth, nel paese di Beniamino. 2 La parola dell'Eterno gli fu rivolta al tempo di Giosia, figlio di Amon, re di Giuda, nell'anno tredicesimo del suo regno; 3 gli fu pure rivolta al tempo di Jehoiakim, figlio di Giosia, re di Giuda, fino alla fine dell'undicesimo anno di Sedekia, figlio di Giosia, re di Giuda, cioè fino alla cattività di Gerusalemme, avvenuta nel quinto mese. 4 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: 5 «Prima che io ti formassi nel grembo di tua madre, ti ho conosciuto; prima che tu uscissi dal suo grembo, ti ho consacrato e ti ho stabilito profeta delle nazioni». 6 Io risposi: «Ahimè, Signore, Eterno, io non so parlare, perché sono un ragazzo». 7 Ma l'Eterno mi disse: «Non dire: "Sono un ragazzo", perché tu andrai da tutti coloro ai quali ti manderò e dirai tutto ciò che ti comanderò. 8 Non temere davanti a loro, perché io sono con te per liberarti, dice l'Eterno». 9 Poi l'Eterno stese la sua mano e toccò la mia bocca; quindi l'Eterno mi disse: «Ecco, io ho messo le mie parole nella tua bocca. 10 Ecco, oggi ti costituisco sopra le nazioni e sopra i regni, per sradicare e per demolire, per abbattere e per distruggere, per edificare e per piantare». 11 Poi la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: «Geremia, che cosa vedi?». Io risposi: «Vedo un ramo di mandorlo». 12 L'Eterno mi disse: «Hai visto bene, perché io vigilo sulla mia parola per mandarla ad effetto». 13 La parola dell'Eterno mi fu rivolta per la seconda volta, dicendo: «Che cosa vedi?». Io risposi: «Vedo una pentola che bolle e ha la bocca volta nella direzione opposta al nord». 14 L'Eterno mi disse: «Dal nord la calamità si rovescerà su tutti gli abitanti del paese. 15 Poiché, ecco, io sto per chiamare tutti i popoli dei regni del nord, dice l'Eterno. Essi verranno e porranno ognuno il suo trono all'ingresso delle porte di Gerusalemme, contro tutte le sue mura, tutt'intorno, e contro tutte le città di Giuda. 16 Allora pronuncerò i miei giudizi contro di loro, a motivo di tutta la loro malvagità, perché mi hanno abbandonato e hanno bruciato incenso ad altri dèi e si sono prostrati davanti all'opera delle loro mani. 17 Perciò cingiti i lombi, lèvati e di' loro tutto ciò che ti comanderò. Non sgomentarti davanti a loro, affinché non ti renda sgomento davanti a loro. 18 Ecco, oggi io faccio di te una città fortificata, una colonna di ferro e un muro di bronzo contro tutto il paese, contro i re di Giuda, contro i suoi principi, contro i suoi sacerdoti e contro il popolo del paese. 19 Essi combatteranno contro di te ma non ti vinceranno, perché io sono con te per liberarti, dice l'Eterno».

Rimproveri a Israele per aver abbandonato il suo Dio
2,1 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo: 2 «Va' e grida alle orecchie di Gerusalemme, dicendo: Così dice l'Eterno: Io mi ricordo di te, della tenera attenzione della tua giovinezza, dell'amore al tempo del tuo fidanzamento, quando mi seguivi nel deserto, in una terra non seminata. 3 Israele era consacrato all'Eterno, le primizie del suo raccolto; tutti quelli che lo divoravano diventavano colpevoli, e la calamità si abbatteva su di loro», dice l'Eterno. 4 Ascoltate la parola dell'Eterno, o casa di Giacobbe, e voi tutte le famiglie della casa d'Israele. 5 Così dice l'Eterno: «Che cosa hanno trovato di ingiusto in me i vostri padri, per allontanarsi da me, andare dietro alla vanità e diventare essi stessi vanità? 6 Non hanno neppure detto: "Dov'è l'Eterno che ci ha fatto uscire dal paese d'Egitto, che ci ha condotto attraverso il deserto, per un paese arido e di crepacci, per un paese riarso e di ombra di morte, per un paese dove nessuno era mai passato e dove nessuno aveva mai abitato?". 7 Io vi ho condotto in un paese fertile, perché mangiaste dei suoi frutti e dei suoi beni; ma quando siete entrati, avete contaminato il mio paese e avete reso la mia eredità un'abominazione. 8 I sacerdoti non hanno detto: "Dov'è l'Eterno?", quelli che si occupano della legge non mi hanno conosciuto, i pastori si sono ribellati contro di me, i profeti hanno profetizzato per Baal e hanno seguito cose che non giovano a nulla. 9 Perciò contenderò ancora in giudizio con voi», dice l'Eterno, «e contenderò con i figli dei vostri figli. 10 Recatevi nelle isole di Kittim e guardate, mandate a Kedar e osservate bene, e vedete se è mai avvenuta una cosa simile. 11 Ha mai una nazione cambiato i suoi dèi, anche se non sono dèi? Ma il mio popolo ha cambiato la sua gloria per ciò che non giova a nulla. 12 Stupitevi, o cieli, di questo; inorridite e siate grandemente desolati», dice l'Eterno. 13 «Poiché il mio popolo ha commesso due mali: ha abbandonato me, la sorgente di acqua viva, per scavarsi cisterne, cisterne rotte, che non tengono l'acqua. 14 Israele è forse uno schiavo, o uno schiavo nato in casa? Perché dunque è diventato una preda? 15 I leoncelli ruggiscono contro di lui, fanno udire la loro voce e riducono il suo paese a una desolazione; le sue città sono bruciate e nessuno più vi abita. 16 Perfino gli abitanti di Nof e di Tahpanhes ti divorano la corona della tua testa. 17 Non ti sei forse attirato addosso questo perché hai abbandonato l'Eterno, il tuo DIO, mentre ti conduceva per la strada? 18 E ora perché hai preso la strada che porta in Egitto, per andare a bere le acque di Scihor? O perché hai preso la strada che porta in Assiria, per andare a bere le acque del Fiume? 19 La tua stessa malvagità ti castigherà e i tuoi sviamenti ti puniranno. Riconosci perciò e vedi quanto cattivo e amaro sia per te l'abbandonare l'Eterno, il tuo DIO, e il non avere in te alcun timore di me», dice il Signore, l'Eterno degli eserciti. 20 «Poiché da molto tempo hai infranto il tuo giogo, hai rotto i tuoi legami e hai detto: "Non voglio più servire!". Ma sopra ogni alto colle e sotto ogni albero verdeggiante ti sei sdraiata come una prostituta. 21 Eppure ti avevo piantato come una nobile vigna tutta della migliore qualità; come dunque ti sei cambiata nei miei confronti in tralci degeneri di vigna straniera? 22 Anche se ti lavassi con la soda e usassi molto sapone, la tua iniquità lascerebbe un'impronta indelebile davanti a me», dice il Signore, l'Eterno. 23 «Come puoi dire: "Non mi son contaminata, non sono andata dietro ai Baal"? Guarda la strada da te percorsa nella valle, riconosci ciò che hai fatto, dromedaria veloce, che corre senza freno nelle sue vie. 24 Asina selvatica, abituata al deserto, che aspira l'aria nell'ardore del suo desiderio; nella stagione degli amori chi può trattenerla? Tutti quelli che la cercano non devono affaticarsi: nel suo mese la troveranno. 25 Impedisci che il tuo piede rimanga scalzo e che la tua gola si inaridisca. Ma tu hai detto: "È inutile. No! Io amo gli stranieri e voglio seguire loro". 26 Come rimane confuso il ladro quando è sorpreso sul fatto, così sono confusi quelli della casa d'Israele, essi, i loro re, i loro principi, i loro sacerdoti e i loro profeti, 27 i quali dicono al legno: "Tu sei mio padre", e alla pietra: "Tu ci hai dato la vita". Sì, essi mi hanno voltato le spalle e non la faccia. Ma nel tempo della loro sventura dicono: "Lèvati e salvaci!". 28 Ma dove sono i tuoi dèi che ti sei fatto? Si lèvino, se possono salvarti nel tempo della tua sventura. Poiché numerosi come le tue città sono i tuoi dèi, o Giuda. 29 Perché contendete con me? Voi tutti vi siete ribellati contro di me», dice l'Eterno. 30 «Invano ho colpito i vostri figli; non hanno accettato la correzione. La vostra spada ha divorato i vostri profeti come un leone distruttore. 31 O generazione, considera la parola dell'Eterno! Sono forse stato un deserto per Israele o un paese di fitte tenebre? Perché dice il mio popolo: "Noi girovaghiamo liberamente, non torneremo più da te"? 32 Può una fanciulla dimenticare i suoi ornamenti, o una sposa la sua cintura? Eppure il mio popolo mi ha dimenticato da giorni innumerevoli. 33 Come usi bene le tue maniere per procurarti amore! Così hai insegnato le tue maniere persino alle donne malvagie. 34 Perfino sui lembi della tua veste si trova il sangue di poveri innocenti, che non furono sorpresi a scassinare. Ma, nonostante tutte queste cose, 35 tu dici: "Sono innocente; certamente la sua ira si è ritirata da me". Ecco, io entrerò in giudizio con te, perché hai detto: "Non ho peccato". 36 Perché vagabondi così tanto, cambiando il tuo cammino? Sarai delusa anche dall'Egitto, come sei stata delusa dall'Assiria. 37 Anche da esso uscirai con le tue mani sul capo, perché l'Eterno ha rigettato quelli nei quali tu confidi, e tu non realizzerai i tuoi intenti per mezzo di loro.

3,1 Se un uomo ripudia la propria moglie e questa se ne va da lui e diviene moglie di un altro, tornerà egli forse ancora da lei? Non sarebbe quel paese grandemente profanato? Tu ti sei prostituita con molti amanti; vorresti però ritornare da me?», dice l'Eterno. 2 «Alza gli occhi verso le alture e guarda: dove non ti sei coricata con loro? Ti sei seduta accanto alle strade ad aspettarli, come un Arabo nel deserto, e hai contaminato il paese con le tue prostituzioni e con le tue malvagità. 3 Perciò le piogge sono state trattenute e l'ultima pioggia non c'è stata. Ma tu hai avuto una fronte da prostituta e hai rifiutato di vergognarti. 4 Non hai proprio ora gridato a me: "Padre mio, tu sei l'amico della mia giovinezza! 5 Rimarrà egli adirato per sempre? Conserverà l'ira sino alla fine?". Ecco, tu parli così, ma intanto commetti tutte le malvagità che puoi».

Dio esorta al ravvedimento Israele, ribelle e infedele
6 L'Eterno mi disse al tempo del re Giosia: «Hai visto ciò che la ribelle Israele ha fatto? È andata sopra ogni alto monte e sotto ogni albero verdeggiante e là si è prostituita. 7 Io dicevo: "Dopo che avrà fatto tutte queste cose ritornerà a me". Ma non è tornata; e la sua perfida sorella Giuda l'ha visto. 8 E sebbene io avessi ripudiato la ribelle Israele a motivo di tutti i suoi adultèri e le avessi dato il libello di divorzio, ho visto che la sua perfida sorella Giuda non ha avuto alcun timore, ma è andata anch'essa a prostituirsi. 9 Così con il rumore delle sue prostituzioni ha contaminato il paese e ha commesso adulterio con la pietra e con il legno. 10 Nonostante tutto questo, la sua perfida sorella Giuda non è tornata a me con tutto il suo cuore, ma con simulazione», dice l'Eterno. 11 Poi l'Eterno mi disse: «La ribelle Israele si è mostrata più giusta della perfida Giuda. 12 Va' e proclama queste parole verso il nord, dicendo: "Torna, o ribelle Israele"», dice l'Eterno, «non farò ricadere la mia ira su di voi, perché io sono misericordioso», dice l'Eterno, «e non rimango adirato per sempre. 13 Soltanto riconosci la tua iniquità, perché ti sei ribellata all'Eterno, il tuo DIO; hai profuso i tuoi favori agli stranieri sotto ogni albero verdeggiante e non hai dato ascolto alla mia voce», dice l'Eterno. 14 «Tornate o figli traviati», dice l'Eterno, «perché io ho sovranità su di voi. Vi prenderò uno da una città e due da una famiglia e vi ricondurrò a Sion. 15 Vi darò quindi pastori secondo il mio cuore, che vi pasceranno con conoscenza e con sapienza. 16 E avverrà che quando vi sarete moltiplicati e sarete fecondi nel paese, in quei giorni», dice l'Eterno, «non si dirà più: "L'arca del patto dell'Eterno". Non verrà più in mente, non la ricorderanno più, non andranno più a vederla, non se ne farà un'altra. 17 Allora Gerusalemme sarà chiamata "Il trono dell'Eterno"; tutte le nazioni si raduneranno presso di essa nel nome dell'Eterno, a Gerusalemme, e non cammineranno più secondo la caparbietà del loro cuore malvagio. 18 In quei giorni la casa di Giuda camminerà con la casa d'Israele e insieme verranno dal paese del nord al paese che io diedi in eredità ai vostri padri. 19 Io dicevo: "Quanto volentieri ti collocherei tra i miei figli e ti darei un paese delizioso, una splendida eredità fra tutte le nazioni". Dicevo: "Tu mi chiamerai: Padre mio!, e non ti allontanerai più da me". 20 Ma come una donna è infedele al proprio marito, così voi siete stati infedeli a me, o casa d'Israele», dice l'Eterno. 21 Una voce si ode sulle alture; il pianto e le suppliche dei figli d'Israele, perché hanno pervertito la loro via e hanno dimenticato l'Eterno, il loro DIO. 22 «Ritornate, o figli traviati, io guarirò le vostre ribellioni». «Ecco, noi veniamo a te, perché tu sei l'Eterno, il nostro DIO. 23 È certamente vano l'aiuto che si aspetta dai colli e dal gran numero dei monti; certamente la salvezza d'Israele è nell'Eterno, il nostro DIO. 24 Quella cosa vergognosa ha divorato il frutto della fatica dei nostri padri fin dalla nostra giovinezza, le loro pecore e i loro buoi, i loro figli e le loro figlie. 25 Corichiamoci nella nostra vergogna e ci ricopra la nostra ignominia, perché abbiamo peccato contro l'Eterno, il nostro DIO, noi e i nostri padri, dalla nostra giovinezza fino a questo giorno, e non abbiamo dato ascolto alla voce dell'Eterno, il nostro DIO».

4,1 «O Israele, se tu torni», dice l'Eterno, «devi ritornare a me. Se rimuovi dalla mia presenza le tue abominazioni e non vai più vagando 2 e giuri: "L'Eterno vive", con verità, con rettitudine e con giustizia, allora le nazioni saranno benedette in Lui e in Lui si glorieranno». 3 Poiché così dice l'Eterno a quelli di Giuda e di Gerusalemme: «Dissodate il vostro campo non coltivato e non seminate fra le spine. 4 Circoncidetevi per l'Eterno e rimuovete il prepuzio dei vostri cuori, o uomini di Giuda e abitanti di Gerusalemme, affinché il mio furore non prorompa come fuoco e non arda senza che alcuno possa spegnerlo, a motivo della malvagità delle vostre azioni!».

Annunzio di una invasione straniera
5 «Annunziatelo in Giuda, proclamatelo in Gerusalemme e dite: "Suonate la tromba nel paese", gridate forte e dite: "Radunatevi ed entriamo nelle città fortificate". 6 Alzate la bandiera verso Sion, fuggite in cerca di un rifugio, non fermatevi, perché manderò dal nord una calamità e una grande rovina. 7 Il leone è balzato fuori dal folto del suo bosco e un distruttore di nazioni si è messo in viaggio, ha lasciato la sua dimora per ridurre il tuo paese in desolazione; le tue città saranno devastate e lasciate senza abitanti. 8 Per questo vestitevi di sacco, fate cordoglio, gemete, perché l'ardente ira dell'Eterno non si è allontanata da noi. 9 In quel giorno avverrà», dice l'Eterno, «che il cuore del re e il cuore dei principi verrà meno, i sacerdoti saranno sbigottiti e i profeti saranno costernati». 10 Allora io dissi: «Ah, Signore, Eterno, tu hai interamente ingannato questo popolo e Gerusalemme, dicendo: "Voi avrete pace", mentre la spada penetra fino al cuore». 11 In quel tempo si dirà a questo popolo e a Gerusalemme: «Un vento ardente che viene dalle nude alture nel deserto e soffia verso la figlia del mio popolo, non per vagliare né per mondare; 12 un vento anche più forte di questi verrà da parte mia; ora anch'io pronuncerò il giudizio contro di loro. 13 Ecco, egli sale come le nuvole e i suoi carri come un turbine; i suoi cavalli sono più veloci delle aquile. Guai a noi, perché siamo devastati!». 14 O Gerusalemme, purifica il tuo cuore dalla malvagità, affinché sia salvata. Fino a quando rimarranno in te i tuoi pensieri iniqui? 15 Poiché una voce annuncia da Dan e proclama sventura dal monte di Efraim. 16 «Avvertite le nazioni, sì, fatelo sapere a Gerusalemme: gli assedianti vengono da una nazione lontana e alzano la loro voce contro le città di Giuda. 17 Come custodi di un campo si sono posti tutt'intorno ad essa perché si è ribellata contro di me», dice l'Eterno. 18 «Il tuo comportamento e le tue azioni ti hanno procurato queste cose; questa sarà la tua calamità, e sarà amara, perché raggiungerà il tuo cuore». 19 Le mie viscere, le mie viscere! Mi contorco dal dolore. Oh, le pareti del mio cuore! Il mio cuore batte forte dentro di me. Io non posso tacere, perché, o anima mia, ho udito il suono della tromba, il grido di guerra. 20 Si annunzia rovina sopra rovina, perché tutto il paese è devastato. Improvvisamente le mie tende sono distrutte, i miei padiglioni in un attimo. 21 Fino a quando vedrò la bandiera e udrò il suono della tromba? 22 «Sì, il mio popolo è stolto, non mi conosce; sono figli insensati e non hanno intendimento; sono esperti nel fare il male, ma non sanno fare il bene». 23 Guardai la terra, ed ecco era senza forma e vuota; i cieli, ed erano senza luce. 24 Guardai i monti, ed ecco tremavano, e tutti i colli ondeggiavano. 25 Guardai, ed ecco non c'era uomo e tutti gli uccelli del cielo erano fuggiti. 26 Guardai, ed ecco la terra fertile era un deserto, e tutte le sue città erano crollate davanti all'Eterno a motivo dell'ardente sua ira. 27 Poiché così dice l'Eterno: «Tutto il paese sarà desolato, ma non lo distruggerò completamente. 28 A motivo di questo la terra farà cordoglio e i cieli in alto si oscureranno, perché io ho parlato, ho deciso e non me ne pento né tornerò indietro. 29 Al rumore dei cavalieri e degli arcieri tutte le città sono in fuga; entrano nel folto dei boschi, salgono sulle rocce; tutte le città sono abbandonate e non vi è rimasto un sol uomo. 30 E tu, o devastata, che farai? Anche se ti vestissi di scarlatto, anche se ti abbigliassi con ornamenti d'oro, anche se ti ingrandissi gli occhi con lo stibio, invano ti faresti bella. I tuoi amanti ti disprezzano, vogliono la tua vita. 31 Poiché io odo un grido come di donna nelle doglie, un'angoscia come di donna al suo primo parto: è il grido della figlia di Sion, che respira affannosamente e distende le sue mani, dicendo: "Guai a me! L'anima mia viene meno per gli assassini"».

L'empietà di Gerusalemme e il giudizio che l'aspetta
5,1 Andate attorno per le vie di Gerusalemme: guardate e rendetevi conto, e cercate per le sue piazze se trovate un uomo, se ce n'è uno solo che pratichi la giustizia, che cerchi la verità, e io la perdonerò. 2 Anche se dicono: «L'Eterno vive», certo giurano il falso. 3 O Eterno, non sono i tuoi occhi per la verità? Tu li hai colpiti, ma non hanno sentito alcun dolore; li hai consumati, ma hanno rifiutato di ricevere la correzione. Essi hanno indurito la loro faccia più della roccia e hanno rifiutato di ritornare. 4 Perciò dissi: «Essi sono certamente poveri, sono insensati perché non conoscono la via dell'Eterno, la legge del loro DIO. 5 Andrò quindi dai grandi e parlerò loro, perché essi conoscono la via dell'Eterno, la legge del loro DIO». Ma anch'essi insieme hanno spezzato il giogo e hanno rotto i legami. 6 Perciò il leone della foresta li uccide, il lupo del deserto li distrugge, il leopardo sta in agguato vicino alle loro città; chiunque esce da esse è sbranato, perché le loro trasgressioni sono numerose, le loro ribellioni sono aumentate. 7 «Come potrei perdonarti per questo? I tuoi figli mi hanno abbandonato e giurano per quelli che non sono dèi. Io li ho saziati, ma essi hanno commesso adulterio e si affollano nelle case di prostituzione. 8 Sono come stalloni ben pasciuti e ardenti al mattino; ciascuno nitrisce dietro la moglie del proprio vicino. 9 Non li punirò io per queste cose?», dice l'Eterno, «e non mi vendicherò io di una simile nazione? 10 Salite sulle mura e distruggete, ma non effettuate una distruzione completa; portate via i suoi tralci, perché non sono dell'Eterno. 11 Poiché la casa d'Israele e la casa di Giuda hanno agito perfidamente con me», dice l'Eterno. 12 Hanno rinnegato l'Eterno e hanno detto: «Non è lui. Nessun male ci verrà addosso; non vedremo né spada né fame. 13 I profeti non sono che vento, e in loro non c'è la parola di Dio. Sia fatto a loro ciò che dicono a noi». 14 Perciò così dice l'Eterno, il DIO degli eserciti: «Perché avete parlato in questo modo, io renderò le mie parole come fuoco nella tua bocca, e questo popolo come legna, che esso divorerà. 15 Ecco, io farò venire contro di voi una nazione da lontano, o casa d'Israele», dice l'Eterno. «È una nazione valorosa, è una nazione antica, una nazione di cui non conosci la lingua e non intendi le parole. 16 La sua faretra è come un sepolcro aperto; sono tutti uomini valorosi. 17 Essa divorerà le tue messi e il tuo pane, divorerà i tuoi figli e le tue figlie, divorerà le tue greggi e i tuoi armenti, divorerà le tue vigne e i tuoi fichi; distruggerà con la spada le tue città fortificate nelle quali confidi. 18 Ma anche in quei giorni», dice l'Eterno, «non ti distruggerò completamente. 19 E avverrà che quando direte: "Perché l'Eterno, il nostro DIO, ci ha fatto tutte queste cose?", tu risponderai loro: "Come voi avete abbandonato me e avete servito dèi stranieri nel vostro paese, così servirete gli stranieri in un paese che non è vostro". 20 Annunziate questo alla casa di Giacobbe e proclamatelo in Giuda, dicendo: 21 Ascoltate ora questo, o popolo stolto e senza cuore, che ha occhi ma non vede, che ha orecchi ma non ode. 22 Non mi temerete?», dice l'Eterno, «non tremerete davanti a me che ho posto la sabbia per limite al mare, come statuto eterno che non oltrepasserà mai? Le sue onde si agitano ma non prevalgono, rumoreggiano ma non la sorpassano". 23 Ma questo popolo ha un cuore ostinato e ribelle; si voltano indietro e se ne vanno. 24 Non dicono in cuor loro: "Temiamo l'Eterno, il nostro DIO, che dà la pioggia a suo tempo, la prima e l'ultima pioggia, che mantiene per noi le settimane fissate per la mietitura". 25 Le vostre iniquità hanno sconvolto queste cose e i vostri peccati tengono lontano da voi la prosperità. 26 Poiché fra il mio popolo si trovano uomini malvagi che spiano come uccellatori in agguato; essi tendono lacci e catturano uomini. 27 Come una gabbia è piena di uccelli, così le loro case sono piene di inganno; perciò diventano grandi e arricchiscono. 28 Diventano grassi e prosperosi, sì, oltrepassano i limiti stessi del male. Non difendono la causa, la causa dell'orfano, eppure prosperano; non difendono il diritto dei poveri. 29 Non li dovrei punire per queste cose?», dice l'Eterno. «E non mi vendicherò io di una simile nazione? 30 Nel paese si è commessa una cosa spaventevole e orribile: 31 i profeti profetizzano falsamente, i sacerdoti governano in forza della propria autorità e il mio popolo ha piacere che sia così. Ma cosa farete quando verrà la fine?».

L'imminente distruzione di Gerusalemme
6,1 «O figli di Beniamino, cercate un rifugio fuori di Gerusalemme. Suonate la tromba in Tekoa e alzate un segnale di fuoco su Beth-kerem, perché dal nord appare una calamità, una grande distruzione. 2 La bella e delicata figlia di Sion la distruggerò. 3 Verso di lei vengono dei pastori con i loro greggi; piantano le loro tende tutt'intorno contro di lei; ognuno pascola dalla sua parte. 4 Preparate la guerra contro di lei; levatevi e saliamo in pieno giorno! Guai a noi, perché il giorno declina e le ombre della sera si allungano! 5 Levatevi e saliamo di notte, e distruggiamo i suoi palazzi!». 6 Poiché così dice l'Eterno degli eserciti: «Tagliate i suoi alberi e costruite un terrapieno contro Gerusalemme; questa è la città che dev'esser punita; in mezzo a lei non vi è che oppressione. 7 Come un pozzo fa scaturire le sue acque, così essa fa scaturire la sua malvagità; in lei si sente solo parlare di violenza e di distruzione; davanti a me stanno continuamente dolore e piaghe. 8 Lasciati correggere, o Gerusalemme, altrimenti la mia anima si allontanerà da te, altrimenti ti ridurrò una desolazione, una terra disabitata». 9 Così dice l'Eterno degli eserciti: «Il resto d'Israele sarà interamente racimolato come una vigna; ripassa la tua mano come il vendemmiatore sui tralci. 10 A chi parlerò e chi riprenderò perché ascolti? Ecco, il loro orecchio è incirconciso e sono incapaci di prestare attenzione; ecco, la parola dell'Eterno è diventata per loro oggetto di disprezzo e non vi trovano più alcun piacere. 11 Perciò io sono pieno del furore dell'Eterno; sono stanco di contenerlo. Lo riverserò sui bambini per la strada e sui giovani riuniti insieme, perché saranno presi sia l'uomo che la donna, sia il vecchio che l'uomo carico di anni. 12 Le loro case passeranno ad altri, assieme ai loro campi e alle loro mogli, perché io stenderò la mia mano sugli abitanti del paese», dice l'Eterno. 13 «Poiché dal più piccolo al più grande, sono tutti avidi di guadagno; dal profeta al sacerdote, praticano tutti la menzogna. 14 Essi curano alla leggera la ferita del mio popolo, dicendo: "Pace, pace", quando non c'è pace. 15 Si vergognavano quando compivano abominazioni? No! Non si vergognavano affatto, né sapevano che cosa fosse arrossire. Perciò cadranno fra quelli che cadono; quando li visiterò saranno rovesciati», dice l'Eterno. 16 Così dice l'Eterno: «Fermatevi sulle vie e guardate, e domandate dei sentieri antichi, dove sia la buona strada, e camminate in essa; così troverete riposo per le anime vostre». Ma essi rispondono: «Non cammineremo in essa». 17 «Ho posto su di voi delle sentinelle: Fate attenzione al suono della tromba!». Ma essi rispondono: «Non faremo attenzione». 18 «Perciò, ascoltate, o nazioni, e sappi, o assemblea, ciò che avverrà loro. 19 Ascolta, o terra! Ecco, io farò venire su questo popolo una calamità, il frutto stesso dei loro pensieri, perché non hanno prestato attenzione alle mie parole e neppure alla mia legge, ma l'hanno rigettata. 20 Che m'importa dell'incenso che viene da Sceba, della canna odorosa che viene da un paese lontano? I vostri olocausti non mi sono graditi e i vostri sacrifici non mi piacciono». 21 Perciò così dice l'Eterno: «Ecco, io porrò davanti a questo popolo delle pietre d'inciampo, nelle quali inciamperanno insieme padri e figli; il vicino e il suo amico periranno». 22 Così dice l'Eterno: «Ecco, un popolo viene dal paese del nord e una grande nazione sarà suscitata dalle estremità della terra. 23 Essi impugnano arco e lancia; sono crudeli e non hanno pietà; la loro voce assomiglia al fragore del mare; essi montano cavalli e sono pronti a combattere come un sol uomo contro di te, o figlia di Sion». 24 «Ne abbiamo udito la fama e le nostre mani sono cadute; l'angoscia si è impadronita di noi, come le doglie di una donna che partorisce». 25 Non uscite nei campi, non camminate per la via, perché la spada del nemico e il terrore sono ovunque. 26 O figlia del mio popolo, vestiti di sacco e rotolati nella cenere; fa' lutto come per un figlio unico, con un pianto amarissimo, perché il distruttore piomberà su di noi all'improvviso. 27 Io ti avevo posto fra il mio popolo come un saggiatore e una fortezza, perché conoscessi e saggiassi la loro via. 28 Essi sono tutti ribelli fra i ribelli, vanno attorno spargendo calunnie; sono bronzo e ferro, sono tutti corruttori. 29 Il mantice soffia con forza, il piombo è consumato dal fuoco; invano raffina il raffinatore, perché le scorie non si staccano. 30 Saranno chiamati «argento di rifiuto», perché l'Eterno li ha rigettati.

Le varie abominazioni commesse da Giuda
7,1 Questa è la parola che fu rivolta a Geremia da parte dell'Eterno, dicendo: 2 «Fermati alla porta della casa dell'Eterno e là proclama questa parola e di': Ascoltate la parola dell'Eterno, o voi tutti di Giuda che entrate per queste porte per prostrarvi davanti all'Eterno!». 3 Così dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: «Emendate le vostre vie e le vostre opere, e io vi farò abitare in questo luogo. 4 Non ponete la vostra fiducia in parole ingannatrici, dicendo: "Questo è il tempio dell'Eterno, il tempio dell'Eterno, il tempio dell'Eterno!". 5 Ma se emendate completamente le vostre vie e le vostre opere, se praticate veramente la giustizia gli uni verso gli altri, 6 se non opprimete lo straniero, l'orfano e la vedova, se non spargete sangue innocente in questo luogo e non andate dietro ad altri dèi a vostro danno, 7 allora io vi farò abitare in questo luogo, nel paese che ho dato ai vostri padri da molto tempo e per sempre. 8 Ecco, voi mettete la vostra fiducia in parole ingannatrici che non giovano a nulla. 9 Così voi rubate, uccidete, commettete adulteri, giurate il falso, bruciate incenso a Baal e andate dietro ad altri dèi che prima non conoscevate, 10 e poi venite a presentarvi davanti a me in questo tempio su cui è invocato il mio nome e dite: "Siamo salvi!", per poi compiere tutte queste abominazioni. 11 Questo tempio su cui è invocato il mio nome è forse divenuto ai vostri occhi un covo di ladroni? Ecco, io ho visto questo», dice l'Eterno. 12 «Ma andate ora al mio luogo che era a Sciloh, dove avevo inizialmente posto il mio nome e vedete che cosa ne ho fatto a motivo della malvagità del mio popolo Israele. 13 Ed ora, poiché avete compiuto tutte queste cose», dice l'Eterno, «poiché quando vi ho parlato con urgenza ed insistenza non avete ascoltato, e vi ho chiamati e non avete risposto, 14 io farò con questo tempio su cui è invocato il mio nome e in cui riponete la vostra fiducia, con questo luogo che ho dato a voi e ai vostri padri, come ho fatto a Sciloh; 15 e vi scaccerò dalla mia presenza, come ho scacciato tutti i vostri fratelli, tutta la progenie di Efraim. 16 Perciò non intercedere per questo popolo, non innalzare per loro alcun grido o preghiera e non insistere presso di me, perché non ti esaudirò. 17 Non vedi ciò che fanno nelle città di Giuda e nelle vie di Gerusalemme? 18 I figli raccolgono la legna, i padri accendono il fuoco e le donne impastano la farina per fare delle focacce alla regina del cielo, e poi fanno libazioni ad altri dèi per provocarmi ad ira. 19 Ma provocano veramente me», dice l'Eterno, «o non piuttosto se stessi a loro propria vergogna?». 20 Perciò così dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, la mia ira, il mio furore si riverserà su questo luogo, sugli uomini e sulle bestie, sugli alberi della campagna e sui frutti della terra e arderà senza estinguersi». 21 Così dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: «Aggiungete i vostri olocausti ai vostri sacrifici e mangiatene la carne! 22 Poiché io non parlai ai vostri padri e non diedi loro alcun ordine, quando li feci uscire dal paese d'Egitto, riguardo agli olocausti e sacrifici; 23 ma questo comandai loro: "Ascoltate la mia voce, e io sarò il vostro DIO e voi sarete il mio popolo; camminate in tutte le vie che vi ho comandato, perché siate felici". 24 Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio, ma camminarono secondo i consigli e la caparbietà del loro cuore malvagio, e andarono indietro e non avanti. 25 Dal giorno in cui i vostri padri uscirono dal paese d'Egitto fino a quest'oggi, vi ho mandato tutti i miei servi, i profeti ogni giorno con urgenza ed insistenza. 26 Essi però non mi hanno ascoltato né hanno prestato orecchio, ma hanno indurito la loro cervice e si sono comportati peggio dei loro padri. 27 Perciò tu dirai loro tutte queste cose, ma non ti ascolteranno; li chiamerai, ma non ti risponderanno. 28 Così dirai loro: "Questa è la nazione che non ascolta la voce dell'Eterno, il suo DIO, né accetta correzione; la verità è scomparsa ed è stata eliminata dalla loro bocca". 29 Tagliati i capelli e gettali via, e intona sulle alture un lamento, perché l'Eterno ha rigettato e abbandonato la generazione della sua ira. 30 I figli di Giuda hanno fatto ciò che è male ai miei occhi», dice l'Eterno. «Hanno collocato le loro abominazioni nel tempio in cui è invocato il mio nome, per contaminarlo. 31 Hanno edificato gli alti luoghi di Tofet, che è nella valle del figlio di Hinnom, per bruciare nel fuoco i loro figli e le loro figlie, cosa che non avevo comandato e che non mi era mai venuta in mente. 32 Perciò ecco, vengono i giorni», dice l'Eterno, «nei quali non si chiamerà più "Tofet" né "la Valle del figlio di Hinnom", ma "la Valle del massacro", e si seppelliranno i morti in Tofet, perché non ci sarà spazio altrove. 33 I cadaveri di questo popolo diverranno così pasto per gli uccelli del cielo e per le bestie della terra, e nessuno li spaventerà. 34 Farò cessare nelle città di Giuda e nelle vie di Gerusalemme le grida di allegrezza e le grida di gioia, la voce dello sposo e la voce della sposa, perché il paese diventerà una desolazione».

I peccati di Giuda e il giudizio che ne seguirà
8,1 «In quel tempo», dice l'Eterno, «si estrarranno dai loro sepolcri le ossa dei re di Giuda, le ossa dei suoi principi, le ossa dei sacerdoti, le ossa dei profeti e le ossa degli abitanti di Gerusalemme, 2 e saranno esposte davanti al sole, alla luna e a tutto l'esercito del cielo, che essi hanno amato, hanno servito, hanno seguito, hanno consultato e davanti ai quali si sono prostrati; non saranno raccolte né sepolte, ma saranno come letame sulla faccia della terra. 3 Allora la morte sarà preferibile alla vita per tutto il residuo che rimarrà di questa razza malvagia in tutti i luoghi dove li avrò dispersi», dice l'Eterno degli eserciti. 4 Tu dirai loro: «Così dice l'Eterno: Se uno cade, non si rialza forse? Se uno si svia, non ritorna forse? 5 Perché dunque questo popolo, o Gerusalemme, si è sviato con una ribellione perpetua? Persistono nell'inganno e rifiutano di ritornare. 6 Ho prestato attenzione e ho ascoltato, ma essi non parlano rettamente; nessuno si pente della sua malvagità e dice: "Che cosa ho fatto?". Ognuno riprende la propria corsa, come un cavallo che si slancia nella battaglia. 7 Perfino la cicogna nel cielo conosce le sue stagioni, la tortora, la rondine e la gru osservano il tempo del loro ritorno, ma il mio popolo non conosce la legge dell'Eterno. 8 Come potete dire: "Noi siamo saggi e la legge dell'Eterno è con noi"? Ma ecco, la penna bugiarda degli scribi l'ha resa una falsità. 9 I savi saranno svergognati, spaventati e catturati. Ecco, hanno rigettato la parola dell'Eterno; quale sapienza possono avere? 10 Perciò darò le loro mogli ad altri e i loro campi a nuovi padroni, perché dal più piccolo al più grande, sono tutti avidi di guadagno; dal profeta al sacerdote, tutti praticano la menzogna. 11 Essi curano alla leggera la ferita della figlia del mio popolo, dicendo: "Pace, pace", quando non c'è pace. 12 Si vergognavano forse quando compivano abominazioni? No! Non si vergognavano affatto, né sapevano che cosa fosse arrossire. Perciò cadranno fra quelli che cadono; quando li visiterò saranno rovesciati», dice l'Eterno. 13 «Li sterminerò certamente», dice l'Eterno. «Non ci sarà più uva sulla vite né più fichi sul fico, e le foglie appassiranno. E anche le cose che ho loro dato saranno loro tolte». 14 «Perché ce ne stiamo seduti? Radunatevi ed entriamo nelle città fortificate, e in esse periamo. Poiché l'Eterno, il nostro DIO, ci fa perire e ci fa bere acque avvelenate, perché abbiamo peccato contro l'Eterno. 15 Aspettavamo la pace, ma non è giunto alcun bene, un tempo di guarigione, ma ecco il terrore». 16 Da Dan si ode lo sbuffare dei suoi cavalli; al rumore del nitrito dei suoi destrieri, trema tutto il paese, perché vengono e divorano il paese e tutto ciò che contiene, la città e i suoi abitanti. 17 «Poiché ecco, io manderò contro di voi serpenti e vipere; contro i quali non esiste alcun incantesimo, ed essi vi morderanno», dice l'Eterno. 18 Potessi trovare conforto nel mio dolore. Il mio cuore viene meno dentro di me. 19 Ecco una voce: è il grido della figlia del mio popolo da terra lontana: «Non è forse l'Eterno in Sion? Non è il suo re in mezzo a lei?». «Perché mi hanno provocato ad ira con le loro immagini scolpite e con idoli stranieri?». 20 La mietitura è passata, l'estate è finita e noi non siamo salvati. 21 Per la ferita della figlia del mio popolo sono affranto, sono in lutto, sono in preda alla costernazione. 22 Non c'è forse balsamo in Galaad, non c'è là alcun medico? Perché mai non giunge la guarigione della figlia del mio popolo?

Il lamento sopra Gerusalemme
9,1 Oh, fosse la mia testa una sorgente d'acqua e i miei occhi una fonte di lacrime, perché pianga giorno e notte gli uccisi della figlia del mio popolo! 2 Oh, avessi nel deserto un rifugio per viandanti! Abbandonerei il mio popolo e me ne andrei lontano da loro, perché sono tutti adulteri, un assembramento di traditori. 3 «Tendono le loro lingue come fosse il loro arco per scoccare menzogne; nel paese sono potenti ma non per la verità, perché procedono di malvagità in malvagità e non conoscono me», dice l'Eterno. 4 «Si guardi ciascuno dal suo vicino e non fidatevi di ogni fratello, perché ogni fratello non fa che ingannare ed ogni vicino va spargendo calunnie. 5 Ognuno inganna il suo vicino e non dicono la verità; esercitano la loro lingua a mentire e si affaticano a fare il male. 6 La tua dimora è in mezzo all'inganno e per inganno rifiutano di conoscermi», dice l'Eterno. 7 Perciò così dice l'Eterno degli eserciti: «Ecco, io li raffinerò e li saggerò. Cos'altro infatti posso fare per la figlia del mio popolo? 8 La loro lingua è una freccia micidiale; essa non dice che menzogne. Con la bocca ognuno parla di pace al suo vicino, ma nel suo cuore sta in agguato. 9 Non dovrei forse punirli per queste cose?», dice l'Eterno. «Non dovrei vendicarmi di una nazione come questa?». 10 Per i monti eleverò pianto e gemito e per i pascoli del deserto un lamento, perché sono bruciati e non vi passa più alcuno, né più si ode il belare delle greggi. Gli uccelli del cielo e le bestie sono fuggiti, sono scomparsi. 11 «Io ridurrò Gerusalemme un cumulo di rovine e un rifugio di sciacalli; farò delle città di Giuda una desolazione senza abitanti». 12 Qual è l'uomo saggio che può comprendere queste cose e colui al quale la bocca dell'Eterno ha parlato perché lo annunzi? Perché mai il paese è distrutto e desolato come un deserto e non vi passa più nessuno? 13 L'Eterno dice: «Perché costoro hanno abbandonato la mia legge che avevo posto davanti a loro, non hanno ascoltato la mia voce e non hanno camminato in conformità ad essa, 14 ma hanno seguito la caparbietà del loro cuore e i Baal, che i loro padri avevano fatto loro conoscere». 15 Perciò così dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: «Ecco, io nutrirò questo popolo di assenzio e gli farò bere acqua avvelenata. 16 Li disperderò fra le nazioni, che né loro né i loro padri hanno conosciuto, e manderò dietro a loro la spada, finché li avrò interamente distrutti». 17 Così dice l'Eterno degli eserciti: «Pensate a chiamare le lamentatrici: che vengano! Mandate a chiamare le più brave: che vengano! 18 Si affrettino a elevare su di noi un lamento affinché i nostri occhi si sciolgano in lacrime e le nostre palpebre versino acqua». 19 Poiché una voce di lamento si ode da Sion: «Come siamo devastati! Siamo grandemente confusi, perché dobbiamo lasciare il paese, perché hanno abbattuto le nostre dimore». 20 Perciò ascoltate la parola dell'Eterno, o donne, e il vostro orecchio riceva la parola della sua bocca. Insegnate alle vostre figlie un lamento e ognuna insegni alla sua vicina un canto funebre. 21 Poiché la morte è salita per le nostre finestre, è entrata nei nostri palazzi per far sparire i bambini dalla strada e i giovani dalle piazze. 22 «Parla: Così dice l'Eterno: "I cadaveri degli uomini giaceranno come letame sull'aperta campagna, come un covone lasciato indietro dal mietitore e che nessuno raccoglie"». 23 Così dice l'Eterno: «Il savio non si glori della sua sapienza, il forte non si glori della sua forza, il ricco non si glori della sua ricchezza. 24 Ma chi si gloria si glori di questo: di aver senno e di conoscere me, che sono l'Eterno, che esercita la benignità, il diritto e la giustizia sulla terra; poiché mi compiaccio in queste cose», dice l'Eterno. 25 «Ecco, vengono i giorni», dice l'Eterno, «in cui punirò tutti i circoncisi che sono incirconcisi: 26 l'Egitto, Giuda, Edom, i figli di Ammon, Moab e tutti quelli che si tagliano gli angoli della barba e abitano nel deserto; poiché tutte le nazioni sono incirconcise e tutta la casa d'Israele è incirconcisa di cuore».

Gli idoli e l'Eterno
10,1 Ascoltate la parola che l'Eterno vi rivolge, o casa d'Israele. 2 Così dice l'Eterno: «Non imparate a seguire la via delle nazioni e non abbiate paura dei segni del cielo, perché sono le nazioni che ne hanno paura. 3 Poiché i costumi dei popoli sono vanità: infatti uno taglia un albero dal bosco, il lavoro delle mani di un operaio con l'ascia. 4 Lo adornano d'argento e d'oro, lo fissano con chiodi e martelli perché non si muova. 5 Stanno diritti come una palma e non possono parlare; bisogna portarli, perché non possono camminare. Non abbiate paura di loro, perché non possono fare alcun male, né è in loro potere fare il bene». 6 Nessuno è simile a te, o Eterno; tu sei grande e il tuo nome è grande in potenza. 7 Chi non ti temerebbe, o re delle nazioni? Sì, questo ti è dovuto, perché fra tutti i savi delle nazioni, in tutti i loro regni non c'è nessuno simile a te. 8 Sono tutti insieme stupidi e insensati; il loro idolo di legno è una dottrina di nessun valore. 9 Argento battuto in lamine portato da Tarshish e oro da Ufaz, lavoro di artigiano e di mano di orefice; il loro vestito è di porpora e di scarlatto, sono tutti lavoro di uomini esperti. 10 Ma l'Eterno è il vero DIO, egli è il DIO vivente e il re eterno. Davanti alla sua ira trema la terra e le nazioni non possono reggere davanti al suo sdegno. 11 Così direte loro: «Gli dèi che non hanno fatto i cieli e la terra scompariranno dalla terra e di sotto il cielo». 12 Egli ha fatto la terra con la sua potenza, ha stabilito il mondo con la sua sapienza e con la sua intelligenza ha disteso i cieli. 13 Quando emette la sua voce c'è un fragore di acque nel cielo; egli fa salire i vapori dalle estremità della terra, produce i lampi per la pioggia e fa uscire il vento dai suoi serbatoi. 14 Ogni uomo allora diventa insensato, privo di conoscenza; ogni orafo si vergogna della sua immagine scolpita, perché la sua immagine fusa è falsità e in essa non c'è spirito. 15 Sono vanità, lavoro d'inganno; nel tempo della loro punizione periranno. 16 La porzione di Giacobbe non è come loro, perché Egli ha formato tutte le cose, e Israele è la tribù della sua eredità. Il suo nome è l'Eterno degli eserciti.

Annuncio dell'imminente cattività
17 «Raduna dal paese le tue mercanzie, tu che sei cinta d'assedio». 18 Poiché così dice l'Eterno: «Ecco, questa volta io lancerò lontano gli abitanti del paese e farò venire su di loro una grande sventura, perché possano ritrovare me». 19 Guai a me a motivo della mia ferita; la mia piaga è dolorosa. Ma io ho detto: «Questa è un'infermità che devo sopportare». 20 La mia tenda è devastata e tutte le mie corde sono rotte; i miei figli sono andati lontano da me e non sono più; non c'è più nessuno che pianti la mia tenda o che rialzi i miei padiglioni. 21 Poiché i pastori sono stati insensati e non hanno cercato l'Eterno; perciò non hanno prosperato e tutto il loro gregge è stato disperso. 22 Ecco, giunge un rumore di notizie e un gran trambusto dal paese del nord, per ridurre le città di Giuda una desolazione, un rifugio di sciacalli. 23 O Eterno, io so che la via dell'uomo non è in suo potere e non è in potere dell'uomo che cammina il dirigere i suoi passi. 24 Correggimi, o Eterno, ma con giustizia, non nella tua ira per non ridurmi al nulla. 25 Riversa la tua ira sulle nazioni che non ti conoscono e sui popoli che non invocano il tuo nome, perché hanno divorato Giacobbe, , l'hanno divorato e consumato e hanno distrutto la sua dimora.

Il patto violato
11,1 Questa è la parola che fu rivolta a Geremia da parte dell'Eterno, dicendo: 2 «Ascoltate le parole di questo patto e parlate agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme. 3 Di' loro: Così dice l'Eterno, il DIO d'Israele: Maledetto l'uomo che non ascolta le parole di questo patto, 4 che io comandai ai vostri padri il giorno in cui li feci uscire dal paese d'Egitto, dalla fornace di ferro, dicendo: "Ascoltate la mia voce e fate queste cose in base a tutto ciò che vi comando; allora voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro DIO", 5 affinché io possa adempiere il giuramento che feci ai vostri padri, di dare loro un paese dove scorre latte e miele, come oggi avviene». Io risposi e dissi: «Così sia, o Eterno!». 6 Allora l'Eterno mi disse: «Proclama tutte queste parole nelle città di Giuda e per le vie di Gerusalemme, dicendo: Ascoltate le parole di questo patto e mettetele in pratica. 7 Poiché io ho insistentemente esortato i vostri padri dal giorno che li ho fatti uscire dal paese d'Egitto fino a questo giorno, li ho esortati con urgenza, dicendo: "Ascoltate la mia voce!". 8 Essi però non l'hanno ascoltata né prestarono orecchio, ma camminarono ciascuno secondo la caparbietà del loro cuore malvagio; perciò io farò venire su di loro tutte le cose dette in questo patto che avevo comandato loro di osservare, ma che non osservarono». 9 Poi l'Eterno mi disse: «È stata scoperta una congiura fra gli uomini di Giuda e fra gli abitanti di Gerusalemme. 10 Sono ritornati alle iniquità dei loro padri antichi, i quali rifiutarono di ascoltare le mie parole, e sono anch'essi andati dietro ad altri dèi, per servirli; la casa d'Israele e la casa di Giuda hanno rotto il patto che io avevo fatto con i loro padri». 11 Perciò così dice l'Eterno: «Ecco, io farò venire su di loro una calamità, alla quale non potranno sfuggire. Essi grideranno a me, ma io non li ascolterò. 12 Allora le città di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme andranno a gridare agli dèi ai quali hanno bruciato incenso, ma essi non li salveranno nel tempo della loro calamità. 13 Poiché, o Giuda, i tuoi dèi sono numerosi come le tue città, e gli altari che avete eretto a quella cosa vergognosa, altari per bruciare incenso a Baal, sono numerosi come le vie di Gerusalemme. 14 Perciò non pregare per questo popolo e non innalzare per loro alcun grido o preghiera, perché io non li esaudirò quando grideranno a me per la loro sventura». 15 Che cosa fa il mio diletto nel mio tempio, quando ha compiuto molte scelleratezze? Potranno le carni consacrate allontanare da te la tua malvagità, perché tu possa rallegrarti? 16 L'Eterno ti aveva chiamato con il nome di Ulivo verdeggiante bello, con frutti squisiti. Al rumore di un gran tumulto, egli vi appiccherà il fuoco, e i suoi rami saranno distrutti. 17 L'Eterno degli eserciti che ti aveva piantato ha decretato sventura contro di te, a motivo della malvagità commessa a loro stesso danno dalla casa d'Israele e dalla casa di Giuda nel provocarmi ad ira, bruciando incenso a Baal».

Congiura contro Geremia da parte di quelli di Anathoth
18 L'Eterno me l'ha fatto sapere e io l'ho saputo; allora tu mi hai mostrato le loro azioni. 19 Io ero come un agnello mansueto condotto al macello e non sapevo che ordivano macchinazioni contro di me, dicendo: «Distruggiamo l'albero col suo frutto e eliminiamolo dalla terra dei viventi, affinché il suo nome non sia più ricordato». 20 Ma, o Eterno degli eserciti, giusto giudice, che scruti la mente e il cuore, fammi vedere la tua vendetta su di loro, perché ti ho reso noto la mia causa. 21 Perciò così dice l'Eterno riguardo agli uomini di Anathoth che cercano la tua vita, dicendo: «Non profetizzare nel nome dell'Eterno, perché non abbia a morire per mano nostra». 22 Così dunque dice l'Eterno degli eserciti: «Ecco, io li punirò: i giovani moriranno di spada, i loro figli e le loro figlie moriranno di fame. 23 Non resterà di loro alcun residuo, perché io farò venire la calamità sugli uomini di Anathoth, nell'anno della loro punizione».

Preghiera di Geremia
12,1 Tu sei giusto, o Eterno; come posso discutere con te? Tuttavia parlerò con te intorno ai tuoi giudizi. Perché la via degli empi prospera? Perché vivono tranquilli quelli che agiscono perfidamente? 2 Li hai piantati e hanno pure messo radice; crescono e addirittura portano frutto. Tu sei vicino alla loro bocca, ma lontano dal loro cuore. 3 Ma tu, o Eterno, mi conosci, mi vedi ed esamini il mio cuore nei tuoi confronti. Trascinali al macello come pecore e appartali per il giorno del massacro! 4 Fino a quando farà cordoglio il paese e seccherà l'erba di ogni campo? Per la malvagità dei suoi abitanti, le bestie e gli uccelli sono sterminati, perché essi dicono: «Egli non vedrà la nostra fine». 5 Se tu corri con i pedoni e ti stancano, come potrai gareggiare con i cavalli? Se ti senti sicuro solamente in un paese pacifico, cosa farai quando il Giordano si gonfierà? 6 Poiché perfino i tuoi fratelli e la casa di tuo padre hanno agito perfidamente con te; anch'essi ti gridano dietro a piena voce. Non fidarti di loro quando ti diranno buone parole.

Risposta del Signore
7 Ho abbandonato la mia casa, ho rigettato la mia eredità; ho dato ciò che ho di più caro nelle mani dei suoi nemici. 8 La mia eredità è divenuta per me come un leone nella foresta; ha lanciato il suo grido contro di me; per questo l'ho odiata. 9 La mia eredità è stata per me come l'uccello rapace screziato; gli uccelli rapaci si lanciano contro di lei da ogni parte. Andate, radunate tutte le bestie della campagna, fatele venire a divorare! 10 Molti pastori hanno devastato la mia vigna, hanno calpestato la mia porzione, hanno ridotto la mia deliziosa porzione in un deserto desolato. 11 L'hanno ridotta una desolazione; desolata, fa' cordoglio davanti a me; tutto il paese è desolato, ma nessuno se ne dà pensiero. 12 Su tutte le alture del deserto sono giunti i devastatori e la spada dell'Eterno divora il paese da un'estremità all'altra; nessuna carne ha pace. 13 Hanno seminato grano, ma raccolgono spine; si sono affaticati, ma senza alcun vantaggio. Si vergogneranno del vostro raccolto, a motivo dell'ardente ira dell'Eterno! 14 Così dice l'Eterno contro tutti i miei malvagi vicini, che toccano l'eredità che ho dato in possesso al mio popolo Israele: «Ecco, li sradicherò dal loro paese e sradicherò la casa di Giuda di mezzo a loro. 15 Ma avverrà che, dopo averli sradicati, ritornerò ad aver compassione di loro e li ricondurrò a ciascuno nella sua eredità, ciascuno nel suo paese. 16 E avverrà che se impareranno accuratamente le vie del mio popolo e a giurare per il mio nome, dicendo: "L'Eterno vive", come hanno insegnato al mio popolo a giurare per Baal, saranno saldamente stabiliti in mezzo al mio popolo. 17 Ma se non ascolteranno, io sradicherò interamente quella nazione e la distruggerò», dice l'Eterno.

Il segno della cintura di lino
13,1 Così mi ha detto l'Eterno: «Va' a comprarti una cintura di lino e mettila sui tuoi lombi, ma non immergerla nell'acqua». 2 Così io comprai la cintura, secondo la parola dell'Eterno e me la misi sui lombi. 3 Poi la parola dell'Eterno mi fu rivolta una seconda volta, dicendo: 4 «Prendi la cintura che hai comprato e che hai sui tuoi lombi, levati, va' verso l'Eufrate e là nascondila nella fessura di una roccia». 5 Io andai e la nascosi presso l'Eufrate, come l'Eterno mi aveva comandato. 6 Dopo molti giorni avvenne che l'Eterno mi disse: «Levati, va' verso l'Eufrate e prendi di là la cintura che ti avevo comandato di nascondervi». 7 Io andai verso l'Eufrate, scavai e presi la cintura dal luogo in cui l'avevo nascosta. Ma ecco, la cintura era marcita, non era più buona a nulla. 8 Allora la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: 9 «Così dice l'Eterno: "In questo modo io distruggerò l'orgoglio di Giuda e il grande orgoglio di Gerusalemme. 10 Questo popolo malvagio, che rifiuta di ascoltare le mie parole, che cammina nella caparbietà del suo cuore e va dietro ad altri dèi per servirli e per prostrarsi davanti a loro, diventerà come questa cintura, che non è più buona a nulla. 11 Poiché, come la cintura aderisce ai lombi dell'uomo, così io avevo fatto aderire a me tutta la casa d'Israele e tutta la casa di Giuda», dice l'Eterno, «perché fossero mio popolo, per mia fama, lode e gloria; ma non hanno voluto ascoltare"».

Minaccia della cattività
12 «Perciò tu dirai loro questa parola: "Così dice l'Eterno, il DIO d'Israele: Ogni vaso sarà riempito di vino". Se poi ti diranno: "Non sappiamo forse che ogni vaso si riempie di vino?", 13 tu risponderai loro: "Così dice l'Eterno: Ecco, io riempirò di ubriachezza tutti gli abitanti di questo paese: i re che siedono sul trono di Davide, i sacerdoti, i profeti e tutti gli abitanti di Gerusalemme. 14 Li frantumerò l'uno contro l'altro, i padri e i figli insieme"», dice l'Eterno. «Non avrò pietà, non li risparmierò e non avrò alcuna compassione che mi impedirà di distruggerli». 15 Ascoltate e porgete orecchio: Non insuperbite, perché l'Eterno ha parlato. 16 Date gloria all'Eterno, il vostro DIO, prima che faccia venire le tenebre e prima che i vostri piedi inciampino sui monti avvolti nel crepuscolo, perché mentre voi aspettate la luce, egli la cambi in ombra di morte e la trasformi in densa oscurità. 17 Ma se non ascoltate questo, l'anima mia piangerà in segreto a motivo del vostro orgoglio, i miei occhi piangeranno dirottamente e si scioglieranno in lacrime, perché il gregge dell'Eterno sarà condotto in cattività. 18 Di' al re e alla regina madre: «Sedete più in basso, perché il vostro dominio, la corona della vostra gloria, cadrà». 19 Le città del sud sono chiuse e nessuno le aprirà, tutto Giuda è condotto in cattività, è condotto in cattività interamente. 20 Alzate i vostri occhi e guardate quelli che vengono dal nord; dov'è il gregge che ti era stato affidato, le tue belle pecore? 21 Cosa dirai quando ti punirà? Ma tu stessa hai insegnato loro ad essere capi e dominatori su di te. Non ti prenderanno forse le doglie come una donna che sta per partorire? 22 E se dirai in cuor tuo: «Perché mi accadono queste cose?». Per la grandezza della tua iniquità i lembi della tua veste saranno scoperti e i tuoi calcagni messi a nudo. 23 Può un Etiope cambiare la sua pelle o una tigre le sue striature? Allo stesso modo potreste voi, abituati a fare il male, fare il bene? 24 «Perciò li disperderò come stoppia portata via dal vento del deserto. 25 Questa è la tua sorte, la parte che ho misurato per te», dice l'Eterno, «perché mi hai dimenticato e hai confidato nella menzogna. 26 Perciò solleverò anch'io i lembi della veste sul viso, perché si veda la tua vergogna. 27 Ho visto i tuoi adultèri, i tuoi nitriti, la dissolutezza della tua prostituzione, le tue abominazioni sulle colline, e nei campi. Guai a te, o Gerusalemme! Per quanto tempo rimarrai ancora immonda?».

La grande siccità
14,1 La parola dell'Eterno che fu rivolta a Geremia in occasione della siccità: 2 «Giuda è in lutto e le porte delle sue città languiscono; fanno cordoglio per il paese e il grido di Gerusalemme sale al cielo. 3 I nobili fra loro mandano i loro giovani a cercare acqua; essi vanno alle cisterne, ma non trovano acqua e ritornano con i loro vasi vuoti; sono pieni di vergogna e di confusione, e si coprono il capo. 4 Il suolo è pieno di crepe, perché non c'è stata pioggia nel paese; gli agricoltori sono pieni di vergogna e si coprono il capo. 5 Perfino la cerva partorisce nei campi, ma abbandona i suoi cerbiatti, perché non c'è erba. 6 Gli onagri si fermano sulle alture e fiutano l'aria come gli sciacalli; i loro occhi sono spenti, perché non c'è erba». 7 Anche se le nostre iniquità testimoniano contro di noi, o Eterno, opera per amore del tuo nome, perché le nostre ribellioni sono molte; abbiamo peccato contro di te. 8 O speranza d'Israele, suo salvatore in tempo di calamità, perché saresti nel paese come un forestiero, come un viandante che si ferma solo per passare la notte? 9 Perché saresti come un uomo sbigottito, come un forte che non può salvare? Eppure tu sei in mezzo a noi, o Eterno, e il tuo nome è invocato su di noi. Non abbandonarci! 10 Così dice l'Eterno a questo popolo: «A loro piace veramente girovagare; non trattengono i loro passi. Perciò l'Eterno non li gradisce; ora ricorda la loro iniquità e punisce i loro peccati». 11 L'Eterno quindi mi disse: «Non pregare per questo popolo, per il suo benessere. 12 Anche se digiunano non ascolterò il loro grido; se fanno olocausti e offerte di cibo non li gradirò; ma li sterminerò con la spada, con la fame e con la peste».

I falsi profeti
13 Allora dissi: «Ah, Signore, Eterno! Ecco, i profeti dicono loro: "Voi non vedrete la spada né soffrirete la fame, ma io vi darò una pace sicura in questo luogo"». 14 L'Eterno mi disse: «I profeti profetizzano menzogne nel mio nome; io non li ho mandati, non ho dato loro alcun ordine e non ho parlato loro. Essi vi profetizzano una visione falsa, una divinazione vana e l'inganno del loro cuore. 15 Perciò così dice l'Eterno riguardo ai profeti che profetizzano nel mio nome senza che io li abbia mandati, e dicono: "Non ci sarà né spada né fame in questo paese", quei profeti saranno consumati dalla spada e dalla fame. 16 Quanto poi al popolo al quale essi hanno profetizzato, sarà gettato nelle vie di Gerusalemme a motivo della fame e della spada, e non vi sarà nessuno che li seppellisca, essi, le loro mogli, i loro figli e le loro figlie. Così riverserò su di loro la loro malvagità». 17 Di' loro dunque questa parola: «Versino lacrime i miei occhi giorno e notte senza smettere, perché la vergine figlia del mio popolo è stata colpita da una grande calamità, da una ferita profonda. 18 Se esco per i campi, ecco gli uccisi per la spada; se entro in città, ecco quelli che languiscono per la fame. Perfino il profeta e il sacerdote si aggirano per un paese che non conoscono». 19 Hai forse rigettato completamente Giuda, o ti sei disgustato di Sion? Hai colpito, e non c'è guarigione per noi? Noi aspettavamo la pace, ma non c'è alcun bene, un tempo di guarigione, ma ecco il terrore. 20 O Eterno, noi riconosciamo la nostra malvagità e l'iniquità dei nostri padri; sì, abbiamo peccato contro di te. 21 Non rigettarci per amore del tuo nome, non disonorare il trono della tua gloria. Ricordati: non rompere il tuo patto con noi. 22 Fra gli idoli vani delle genti ce n'è forse qualcuno che può far piovere? O può il cielo dare acquazzoni? Non sei invece tu, o Eterno, il nostro DIO? Perciò noi speriamo in te, perché tu hai fatto tutte queste cose.

Il giudizio che verrà
15,1 Ma l'Eterno mi disse: «Anche se Mosè e Samuele si presentassero davanti a me, il mio cuore non si piegherebbe verso questo popolo; caccialo via dalla mia presenza; che se ne vada! 2 Se poi ti dovessero dire: "Dove andremo?", dirai loro: Così dice l'Eterno: Alla morte i destinati alla morte, alla spada i destinati alla spada, alla fame i destinati alla fame, alla cattività i destinati alla cattività. 3 Io stabilirò sopra di loro quattro specie di flagelli», dice l'Eterno: «la spada per uccidere, i cani per sbranare, gli uccelli del cielo e le bestie della terra per divorare e distruggere. 4 Li farò essere maltrattati per tutti i regni della terra a causa di Manasse, figlio di Ezechia, re di Giuda, per ciò che ha fatto in Gerusalemme. 5 Chi infatti avrebbe pietà di te, o Gerusalemme, chi farebbe cordoglio per te? Chi si scomoderebbe per domandare come stai? 6 Tu mi hai respinto», dice l'Eterno, «mi hai voltato le spalle. Perciò io stenderò la mano contro di te e ti distruggerò; sono stanco di pentirmi. 7 Li disperderò col ventilabro alle porte del paese, li priverò di figli e farò perire il mio popolo, perché non si convertono dalle loro vie. 8 Renderò le sue vedove più numerose della sabbia del mare. Farò venire contro di loro, contro la madre dei giovani, un devastatore in pieno giorno; farò cadere improvvisamente su di lei angoscia e terrore. 9 Colei che ha partorito sette figli languisce ed esala lo spirito; il suo sole tramonta mentre è ancora giorno; è coperta di vergogna e confusa. Consegnerò i loro superstiti alla spada in balìa dei loro nemici», dice l'Eterno. 10 Guai a me, madre mia, perché mi hai partorito come uomo di lite e di contesa per tutto il paese. Non ho dato nulla in prestito, né altri hanno prestato a me; eppure tutti mi maledicono. 11 L'Eterno dice: «Certamente ti libererò per sempre, certamente farò sì che il nemico ti supplichi nel tempo dell'avversità e nel tempo dell'angoscia. 12 Può uno spezzare il ferro, il ferro del nord e il bronzo? 13 La tua ricchezza e i tuoi tesori li abbandonerò al saccheggio senza alcun prezzo per tutti i tuoi peccati e in tutti i tuoi confini. 14 E ti farò passare con i tuoi nemici in un paese che non conosci, perché un fuoco si è acceso nella mia ira, che arderà contro di voi». 15 Tu lo sai, o Eterno; ricordati di me e visitami, e vendicami dei miei persecutori; nella lentezza della tua ira non portarmi via; sappi che per amor tuo ho portato l'obbrobrio. 16 Appena ho trovato le tue parole, le ho divorate; la tua parola è stata per me la gioia e l'allegrezza del mio cuore, perché il tuo nome è invocato su di me, o Eterno, DIO degli eserciti. 17 Io non mi sono seduto nell'assemblea degli schernitori, né mi sono rallegrato; ma a motivo della tua mano mi sono seduto solitario, perché tu mi avevi riempito d'indignazione. 18 Perché il mio dolore è senza fine e la mia piaga incurabile rifiuta di guarire? Vuoi essere per me come un ruscello che vien meno, come acqua che non dà affidamento? 19 Perciò così dice l'Eterno: «Se tu ritorni a me, io ti ristabilirò e tu starai davanti a me. Se tu separi il prezioso dal vile, tu sarai come la mia bocca; essi ritorneranno a te, ma tu non devi tornare a loro. 20 Io ti renderò per questo popolo un forte muro di bronzo; combatteranno contro di te, ma non potranno vincerti, perché io sarò con te per salvarti e per liberarti», dice l'Eterno. «Ti libererò dalla mano dei malvagi e ti riscatterò dalla mano dei violenti».

La grande calamità che colpirà Giuda
16,1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: 2 «Non prendere moglie né avere figli o figlie in questo luogo». 3 Poiché così dice l'Eterno riguardo ai figli e alle figlie che sono nati in questo paese e riguardo alle madri che li hanno partoriti e ai padri che li hanno generati in questo paese: 4 «Essi moriranno di morti atroci; non saranno rimpianti né sepolti, ma saranno lasciati come letame sulla superficie del suolo; saranno sterminati dalla spada e dalla fame, e i loro cadaveri saranno pasto per gli uccelli del cielo e per le bestie della terra». 5 Poiché così dice l'Eterno: «Non entrare nella casa del lutto e non andare a far cordoglio e a piangerli, perché io ho ritirato da questo popolo la mia pace, la mia benignità e la mia compassione», dice l'Eterno. 6 «Grandi e piccoli moriranno in questo paese; non saranno sepolti né si farà cordoglio per essi, non si faranno incisioni né rasatura per essi. 7 Non si romperà il pane per quelli che fanno cordoglio per consolarli di un morto né si darà loro da bere il calice della consolazione per il proprio padre e la propria madre. 8 Non entrare neppure in una casa di banchetto per sederti con loro a mangiare e a bere». 9 Poiché così dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: «Ecco, io farò cessare in questo luogo, sotto i vostri occhi e nei vostri giorni, il grido di gioia e il grido di allegrezza, la voce dello sposo e la voce della sposa. 10 E avverrà che quando annunzierai a questo popolo tutte queste cose, ti diranno: "Perché l'Eterno ha pronunciato contro di noi tutta questa grande calamità? Qual è la nostra iniquità? Qual è il peccato che abbiamo commesso contro l'Eterno, il nostro DIO?". 11 Allora tu risponderai loro: Perché i vostri padri mi hanno abbandonato», dice l'Eterno, «sono andati dietro ad altri dèi, li hanno serviti e si sono prostrati davanti a loro, hanno abbandonato me e non hanno osservato la mia legge. 12 E voi avete fatto peggio dei vostri padri, perché ecco, ciascuno cammina seguendo la caparbietà del suo cuore malvagio e rifiuta di ascoltarmi. 13 Perciò io vi scaccerò da questo paese in un paese che né voi né i vostri padri avete conosciuto e là servirete altri dèi giorno e notte, perché io non vi farò grazia».

Restaurazione d'Israele
14 «Perciò ecco, vengono i giorni», dice l'Eterno, «nei quali non si dirà più: "Per l'Eterno vivente che ha fatto uscire i figli d'Israele dal paese d'Egitto", 15 ma: "Per l'Eterno vivente che ha fatto uscire i figli d'Israele dal paese del nord e da tutti i paesi dove li aveva dispersi". E io li ricondurrò nel loro paese che avevo dato ai loro padri. 16 Ecco, io manderò un gran numero di pescatori a pescarli», dice l'Eterno, «e poi manderò un gran numero di cacciatori che li cacceranno da ogni monte, da ogni collina e dalle fessure delle rocce. 17 Poiché i miei occhi sono su tutte le loro vie, che non sono nascoste dalla mia faccia, né la loro iniquità rimane occulta ai miei occhi. 18 Prima di tutto li ripagherò doppiamente per la loro iniquità e il loro peccato, perché hanno profanato il mio paese con i cadaveri dei loro idoli esecrandi e hanno riempito la mia eredità con le loro abominazioni». 19 O Eterno, mia forza, mia fortezza, e mio rifugio nel giorno dell'avversità, a te verranno le nazioni dalle estremità della terra e diranno: «I nostri padri hanno ereditato soltanto menzogne, vanità e cose che non giovano a nulla». 20 «Può l'uomo fabbricarsi degli dèi, che però non sono dèi? 21 Perciò ecco, questa volta farò loro conoscere, mostrerò loro la mia mano e la mia potenza; ed essi sapranno che il mio nome è l'Eterno».

Il peccato d'idolatria di Giuda
17,1 «Il peccato di Giuda è scritto con uno stilo di ferro, è inciso con una punta di diamante sulla tavola del loro cuore e sui corni dei vostri altari. 2 Anche i loro figli ricordano i loro altari e i loro Ascerim presso gli alberi verdeggianti sugli alti colli. 3 O mia montagna nella campagna, io abbandonerò al saccheggio i tuoi beni, tutti i tuoi tesori e i tuoi alti luoghi, a motivo del peccato presente in tutto il tuo territorio. 4 Così per colpa tua perderai l'eredità che ti avevo dato, e ti farò servire i tuoi nemici in un paese che non conosci, perché avete acceso un fuoco nella mia ira, che arderà per sempre». 5 Così dice l'Eterno: «Maledetto l'uomo che confida nell'uomo e fa della carne il suo braccio, e il cui cuore si allontana dall'Eterno! 6 Egli sarà come un tamerisco nel deserto; quando viene il bene non lo vedrà. Dimorerà in luoghi aridi nel deserto, in una terra salata senza abitanti. 7 Benedetto l'uomo che confida nell'Eterno e la cui fiducia è l'Eterno! 8 Egli sarà come un albero piantato presso l'acqua, che distende le sue radici lungo il fiume. Non si accorgerà quando viene il caldo e le sue foglie rimarranno verdi, nell'anno di siccità non avrà alcuna preoccupazione e non cesserà di portare frutto. 9 Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa e insanabilmente malato; chi lo può conoscere? 10 Io, l'Eterno, investigo il cuore, metto alla prova la mente per rendere a ciascuno secondo le sue vie, secondo il frutto delle sue azioni. 11 Chi acquista ricchezze ingiustamente è come la pernice che cova uova che non ha deposto; nel bel mezzo dei suoi giorni dovrà lasciarle, e alla fine sarà trovato stolto». 12 Trono di gloria eccelso fin dal principio è il luogo del nostro santuario. 13 O Eterno, speranza d'Israele, tutti quelli che ti abbandonano saranno svergognati. «Quelli che si allontanano da me saranno scritti in terra, perché hanno abbandonato l'Eterno, la sorgente d'acqua viva». 14 Guariscimi, o Eterno, e sarò guarito, salvami e sarò salvato, perché tu sei la mia lode. 15 Ecco, essi mi dicono: «Dov'è la parola dell'Eterno? Si compia ora!». 16 Io tuttavia non ho rifiutato di essere loro pastore seguendo te né ho desiderato il giorno funesto. Tu conosci ciò che è uscito dalla mia bocca, perché veniva dalla tua presenza. 17 Non essere per me uno spavento; tu sei il mio rifugio nel giorno dell'avversità. 18 Siano svergognati i miei persecutori, ma non sia svergognato io; siano essi spaventati, ma non sia spaventato io; fa' venire su di loro il giorno di sventura e distruggili con doppia distruzione!

La santificazione del sabato
19 Così mi ha detto l'Eterno: «Va' e fermati alla porta dei figli del popolo, per la quale entrano ed escono i re di Giuda e presso tutte le porte di Gerusalemme, 20 e di' loro: Ascoltate la parola dell'Eterno, o re di Giuda, e tutto Giuda e voi tutti abitanti di Gerusalemme, che entrate per queste porte». 21 Così dice l'Eterno: «Badate a voi stessi e non portate alcun peso né fatelo entrare per le porte di Gerusalemme in giorno di sabato. 22 Non portate alcun peso fuori delle vostre case né fate alcun lavoro in giorno di sabato, ma santificate il giorno di sabato, come io ho comandato ai vostri padri. 23 Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio, ma indurirono la loro cervice per non ascoltare e per non accettare ammaestramento. 24 Così avverrà che, se ascolterete attentamente», dice l'Eterno, «se non farete entrare alcun peso per le porte di questa città in giorno di sabato, ma santificherete il giorno di sabato e non farete in esso alcun lavoro, 25 allora i re e i principi che siedono sul trono di Davide entreranno per le porte di questa città montati su carri e su cavalli, essi, i loro principi, gli uomini di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme; e questa città sarà abitata per sempre. 26 Verranno quindi dalle città di Giuda, dai dintorni di Gerusalemme, dal paese di Beniamino, dal bassopiano, dai monti e dal Neghev, portando olocausti, sacrifici, oblazioni di cibo e incenso e offrendo sacrifici di rendimento di grazie nella casa dell'Eterno. 27 Ma se non mi ascolterete, santificando il giorno di sabato: non portando pesi e non introducendoli per le porte di Gerusalemme in giorno di sabato, io accenderò un fuoco alle sue porte; esso divorerà i palazzi di Gerusalemme e non si estinguerà».

Il vasaio e l'argilla
18,1 La parola che fu rivolta a Geremia dall'Eterno, dicendo: 2 «Alzati e scendi alla casa del vasaio, e là ti farò udire le mie parole». 3 Allora io scesi alla casa del vasaio, ed ecco, egli stava facendo un lavoro alla ruota. 4 Ma il vaso che stava facendo con l'argilla si guastò nelle mani del vasaio. Così, cominciando da capo, egli fece con essa un altro vaso, come parve bene agli occhi del vasaio. 5 Allora la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: 6 «O casa d'Israele, non posso io fare con voi come ha fatto questo vasaio?», dice l'Eterno. «Ecco, come l'argilla è nelle mani del vasaio, così siete voi nelle mie mani, o casa d'Israele! 7 Talvolta riguardo a una nazione e riguardo a un regno, io parlo di sradicare, di abbattere e di distruggere; 8 ma se quella nazione contro la quale ho parlato si converte dalla sua malvagità, io mi pento del male che avevo pensato di farle. 9 Altra volta riguardo a una nazione e riguardo a un regno, io parlo di edificare e di piantare; 10 ma se quella nazione o regno fa ciò che è male ai miei occhi, non ascoltando la mia voce, io mi pento del bene che avevo promesso di farle. 11 Perciò ora parla agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme e di': Così dice l'Eterno: Ecco, io concepisco contro di voi del male e formo contro di voi un disegno. Si converta ora ciascun di voi dalla sua via malvagia, ed emendate le vostre vie e le vostre azioni!». 12 Ma essi dicono: «È inutile; noi vogliamo camminare seguendo i nostri propri pensieri e vogliamo agire ciascuno secondo la caparbietà del proprio cuore malvagio». 13 Perciò così dice l'Eterno: «Chiedete dunque fra le nazioni chi ha udito cose simili. La vergine d'Israele ha fatto una cosa orrenda. 14 Potrà forse scomparire la neve del Libano dalle rocce che si ergono al di sopra del paese?, o si seccheranno mai le fredde acque correnti di una terra straniera? 15 Eppure il mio popolo mi ha dimenticato; bruciano incenso a idoli vani, che li hanno fatti inciampare nelle loro vie, i sentieri antichi, per camminare su vie traverse e non sulla via maestra, 16 facendo del loro paese una desolazione, un oggetto di perpetuo scherno; così tutti quelli che vi passeranno rimarranno stupiti e scuoteranno la testa. 17 Io li disperderò davanti al nemico come fa il vento orientale. Nel giorno della loro calamità io mostrerò loro le spalle e non la faccia». 18 Poi essi dissero: «Venite e ordiamo congiure contro Geremia, perché la legge non verrà meno al sacerdote né il consiglio al savio né la parola al profeta. Venite, colpiamolo con la lingua e non prestiamo attenzione ad alcuna delle sue parole». 19 Prestami attenzione, o Eterno, e ascolta la voce di quelli che contendono con me. 20 Si rende forse male per bene? Poiché essi hanno scavato una fossa alla mia vita. Ricorda che mi sono presentato davanti a te per parlare in loro favore e per allontanare da loro la tua ira. 21 Perciò abbandona i loro figli alla fame e dalli in potere della spada; siano le loro mogli private di figli e vedove, i loro mariti siano feriti a morte; i loro giovani siano uccisi di spada in battaglia. 22 Si oda un grido dalle loro case, quando farai piombare improvvisamente su di loro una schiera di soldati, perché hanno scavato una fossa per catturarmi e hanno teso lacci ai miei piedi. 23 Ma tu, o Eterno, conosci tutti i loro disegni contro di me per farmi morire; non perdonare la loro iniquità, non cancellare il loro peccato dalla tua presenza. Siano essi rovesciati davanti a te. Trattali duramente nel giorno della tua ira.

Il vaso infranto, raffigurante la rovina di Gerusalemme
19,1 Così ha detto l'Eterno: «Va' e compra una brocca di terracotta; prendi quindi alcuni anziani del popolo e alcuni anziani dei sacerdoti 2 e esci verso la valle del figlio di Hinnom che è all'ingresso della Porta del coccio e là proclama le parole che io ti dirò. 3 Dirai così: Ascoltate la parola dell'Eterno, o re di Giuda e abitanti di Gerusalemme. Così dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: Ecco, io farò venire sopra questo luogo una calamità tale che farà rintronare gli orecchi di chiunque l'udrà, 4 perché mi hanno abbandonato, hanno profanato questo luogo e vi hanno bruciato incenso ad altri dèi, che né essi né i loro padri né i re di Giuda conoscevano, e hanno riempito questo luogo di sangue degli innocenti; 5 hanno edificato gli alti luoghi a Baal per bruciare nel fuoco i loro figli in olocausto a Baal, cosa che non avevo comandato, di cui non avevo mai parlato e che non mi era mai venuta in mente. 6 Perciò ecco, i giorni vengono», dice l'Eterno, «in cui questo luogo non si chiamerà più "Tofet", né "la Valle del figlio di Hinnom", ma "la Valle del massacro". 7 Io renderò vani i disegni di Giuda e di Gerusalemme in questo luogo e li farò cadere di spada davanti ai loro nemici e per mano di coloro che cercano la loro vita, e darò i loro cadaveri in pasto agli uccelli del cielo e alle bestie della terra. 8 Ridurrò questa città a una desolazione e a un oggetto di scherno; chiunque le passerà vicino rimarrà stupito e si metterà a fischiare per tutte le sue piaghe. 9 Farò loro mangiare la carne dei loro figli e la carne delle loro figlie e mangeranno la carne gli uni degli altri durante l'assedio e le strettezze in cui li stringeranno i loro nemici e quelli che cercano la loro vita. 10 Poi tu spezzerai la brocca in presenza di quegli uomini che saranno venuti con te 11 e dirai loro: Così dice l'Eterno degli eserciti: Così spezzerò questo popolo e questa città, come si spezza un vaso di terracotta, che non si può più riparare; allora seppelliranno i morti in Tofet, perché non ci sarà più posto per seppellire. 12 Così farò a questo luogo, dice l'Eterno, e ai suoi abitanti, rendendo questa città come Tofet. 13 Le case di Gerusalemme e le case dei re di Giuda saranno impure come il luogo di Tofet, cioè tutte le case sui tetti delle quali hanno bruciato incenso a tutto l'esercito del cielo e hanno fatto libazioni ad altri dèi». 14 Geremia tornò quindi da Tofet, dove l'Eterno l'aveva mandato a profetizzare, si fermò nel cortile della casa dell'Eterno e disse a tutto il popolo: 15 «Così dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: Ecco, io faccio venire su questa città e su tutte le sue borgate tutto il male che ho pronunciato contro di lei, perché hanno indurito la loro cervice per non dare ascolto alle mie parole».

Geremia incarcerato da Pashhur
20,1 Ora Pashhur, figlio di Immer, sacerdote e caposoprintendente della casa dell'Eterno, udì Geremia che profetizzava queste cose. 2 Allora Pashhur percosse il profeta Geremia e lo mise nella prigione che si trovava nella porta superiore di Beniamino presso la casa dell'Eterno. 3 Il giorno seguente Pashhur fece uscire Geremia dalla prigione. Geremia gli disse: «L'Eterno non ti chiama più Pashhur, ma Magor-Missabib. 4 Poiché così dice l'Eterno: Ecco, io darò in preda al terrore te e tutti i tuoi amici; essi cadranno per la spada dei loro nemici e i tuoi occhi lo vedranno. Darò tutto Giuda nelle mani del re di Babilonia, che li condurrà in cattività a Babilonia e li colpirà con la spada. 5 Inoltre darò tutte le ricchezze di questa città, tutto il prodotto delle sue fatiche e tutte le sue cose preziose, , darò tutti i tesori dei re di Giuda in mano dei loro nemici che li saccheggeranno, li prenderanno e li porteranno a Babilonia. 6 E tu, Pashhur, e tutti quelli che abitano in casa tua, andrete in cattività; andrai a Babilonia, là morirai e là sarai sepolto, tu e tutti i tuoi amici, ai quali hai profetizzato menzogne».

Il lamento di Geremia
7 Tu mi hai persuaso, o Eterno, e io mi sono lasciato persuadere; tu sei più forte di me e hai vinto. Sono diventato oggetto di scherno ogni giorno; ognuno si fa beffe di me. 8 Poiché ogni volta che io parlo, grido e proclamo: "Violenza e saccheggio!". Sì, la parola dell'Eterno è per me un motivo di obbrobrio e di scherno ogni giorno. 9 Allora ho detto: «Non lo menzionerò più e non parlerò più nel suo nome». Ma la sua parola era nel mio cuore come un fuoco ardente, chiuso nelle mie ossa; mi sforzavo di contenerlo, ma non potevo. 10 Udivo le calunnie di molti: «Terrore all'intorno! Denunciatelo e lo denuncieremo!». Tutti quelli con i quali vivevo in pace aspettavano che io inciampassi e dicevano: «Forse si lascerà persuadere, così noi prevarremo contro di lui e ci vendicheremo di lui». 11 Ma l'Eterno è con me come un potente eroe; perciò i miei persecutori inciamperanno e non prevarranno; saranno grandemente svergognati, perché non riusciranno; la loro vergogna sarà eterna e non sarà dimenticata. 12 Ma tu, o Eterno degli eserciti, che provi il giusto e scruti la mente e il cuore, fammi vedere la tua vendetta su di loro, perché a te ho affidato la mia causa. 13 Cantate all'Eterno, lodate l'Eterno, perché ha liberato la vita del bisognoso dalla mano dei malfattori. 14 Maledetto il giorno in cui nacqui! Il giorno in cui mia madre mi partorì non sia benedetto! 15 Maledetto l'uomo che portò l'annuncio a mio padre, dicendo: «Ti è nato un figlio maschio», riempiendolo di gioia. 16 Sia quell'uomo come le città che l'Eterno ha distrutto senza alcuna compassione. Oda il grido al mattino e clamori di guerra a mezzogiorno, 17 perché non mi ha fatto morire fin dal grembo materno; così mia madre sarebbe stata la mia tomba e il suo grembo gravido per sempre. 18 Perché sono uscito dal grembo materno, per vedere travaglio, dolore e per finire i miei giorni nella vergogna?

Profezia sulla presa di Gerusalemme per mano di Nebukadnetsar
21,1 La parola che fu rivolta a Geremia dall'Eterno, quando il re Sedekia gli mandò Pashhur figlio di Malkiah e Sofonia, figlio di Maaseiah, il sacerdote per dirgli: 2 «Deh, consulta per noi l'Eterno, perché Nebukadnetsar, re di Babilonia, fa guerra contro di noi. Forse l'Eterno agirà nei nostri confronti secondo tutte le sue meraviglie, ed egli si ritirerà da noi». 3 Allora Geremia disse loro: «Direte così a Sedekia: 4 Così dice l'Eterno, il DIO d'Israele: Ecco, io farò indietreggiare le armi di guerra che sono nelle vostre mani, con le quali combattete contro il re di Babilonia, contro i Caldei che vi assediano fuori le mura e le radunerò in mezzo a questa città. 5 Io stesso combatterò contro di voi con mano distesa e con braccio potente, con ira, con furore e con grande indignazione. 6 Percuoterò gli abitanti di questa città, tanto uomini che bestie; essi moriranno di una grande peste. 7 Dopo questo», dice l'Eterno, «darò Sedekia, re di Giuda, e i suoi servi, il popolo e coloro che in questa città saranno scampati dalla peste, dalla spada e dalla fame, in mano di Nebukadnetsar, re di Babilonia, in mano dei loro nemici e in mano di quelli che cercano la loro vita. Egli li passerà a fil di spada: non li risparmierà né avrà pietà o compassione. 8 E a questo popolo dirai: Così dice l'Eterno: Ecco, io metto davanti a voi la via della vita e la via della morte. 9 Chi rimane in questa città morirà di spada, di fame e di peste; ma chi uscirà e si consegnerà ai Caldei che vi assediano vivrà, e avrà come suo bottino la propria vita. 10 Poiché io ho volto la mia faccia contro questa città per sventura e non per bene», dice l'Eterno. «Essa sarà data in mano del re di Babilonia, ed egli la brucerà col fuoco». 11 Alla casa dei re di Giuda dirai: «Ascoltate la parola dell'Eterno: 12 O casa di Davide», così dice l'Eterno: «Amministrate la giustizia fin dal mattino e liberate il derubato dalla mano dell'oppressore, affinché la mia ira non si sprigioni come fuoco e arda senza che nessuno la possa spegnere, per la malvagità delle vostre azioni. 13 Eccomi contro te, o abitatrice della valle, roccia della pianura» dice l'Eterno. «Voi che dite: "Chi scenderà contro di noi? Chi entrerà nelle nostre dimore?", 14 io vi punirò secondo il frutto delle vostre azioni», dice l'Eterno, «e accenderò il fuoco alla sua foresta, che divorerà tutto ciò che la circonda».

Profezia contro la casa reale di Giuda
22,1 Così dice l'Eterno: «Scendi nella casa del re di Giuda e là pronuncia questa parola, 2 e di': Ascolta la parola dell'Eterno, o re di Giuda, che siedi sul trono di Davide, tu, i tuoi servi e il tuo popolo, che entrate per queste porte. 3 Così dice l'Eterno: Agite con rettitudine e giustizia, liberate il derubato dalla mano dell'oppressore, non fate torto né violenza allo straniero, all'orfano e alla vedova, e non spargete sangue innocente in questo luogo. 4 Poiché se osserverete interamente questa parola, allora i re assisi sul trono di Davide entreranno per le porte di questa casa, montati su carri e su cavalli, essi, i loro servi e il loro popolo. 5 Ma se non ascolterete queste parole, io giuro per me stesso», dice l'Eterno, «che questa casa diventerà una desolazione». 6 Poiché così dice l'Eterno riguardo alla casa del re di Giuda: «Tu eri per me come Galaad, come la vetta del Libano. Ma io ti ridurrò certamente a un deserto, a città senza abitanti. 7 Preparo contro di te dei devastatori, ognuno con le sue armi; essi abbatteranno i tuoi cedri migliori e li getteranno nel fuoco. 8 Molte nazioni passeranno vicino a questa città e diranno l'una all'altra: "Perché l'Eterno ha trattato così questa grande città?". 9 E risponderanno: "Perché hanno abbandonato il patto dell'Eterno, il loro DIO, e si sono prostrati davanti ad altri dèi e li hanno serviti"». 10 Non piangete per il morto, non fate cordoglio per lui, ma piangete amaramente per chi parte, perché non tornerà più né rivedrà più il suo paese nativo. 11 Poiché così dice l'Eterno riguardo a Shallum, figlio di Giosia, re di Giuda, che regna al posto di Giosia suo padre e che è uscito da questo luogo: «Egli non vi ritornerà più, 12 ma morirà nel luogo dove l'hanno condotto in cattività e non vedrà più questo paese». 13 Guai a chi costruisce la sua casa senza giustizia e le sue stanze superiori senza equità, che fa lavorare il prossimo per nulla e non gli retribuisce il suo lavoro, 14 e dice: «Mi costruirò una casa grande con spaziose stanze superiori», e vi apre finestre, la riveste di legno di cedro e la dipinge di rosso. 15 «Pensi forse di essere re, perché sei circondato da cedro? Tuo padre non mangiava e beveva? Ma agiva con rettitudine e giustizia e tutto gli andava bene. 16 Egli difendeva la causa del povero e del bisognoso e tutto gli andava bene. Non significa questo conoscere me?», dice l'Eterno. 17 «Ma i tuoi occhi e il tuo cuore non mirano che al tuo ingiusto guadagno, a spargere sangue innocente e a compiere oppressione e violenza». 18 Perciò così dice l'Eterno riguardo a Jehoiakim, figlio di Giosia, re di Giuda: «Non faranno cordoglio per lui, dicendo: "Ahimè, fratello mio! Ahimè, sorella!". Non faranno cordoglio per lui, dicendo: "Ahimè, signore! Ahimè, sua maestà!". 19 Sarà sepolto come si seppellisce un asino, trascinato e gettato lontano dalle porte di Gerusalemme. 20 Sali sul Libano e grida, alza la voce in Bashan e grida dall'Abarim, perché tutti i tuoi amanti sono distrutti. 21 Ti ho parlato al tempo della tua prosperità, ma tu dicesti: "Non ascolterò". Questo è stato il tuo comportamento fin dalla tua giovinezza: non hai mai ascoltato la mia voce. 22 Tutti i tuoi pastori saranno divorati dal vento, e i tuoi amanti andranno in cattività; allora sarai svergognata e confusa per tutta la tua malvagità. 23 Tu che dimori sul Libano, che hai fatto il nido tra cedri, quanto gemerai quando ti coglieranno le doglie, i dolori come di donna che sta per partorire! 24 Com'è vero che io vivo», dice l'Eterno, «anche se Koniah, figlio di Jehoiakim, re di Giuda, fosse un anello da sigillo nella mia mano destra, io ti strapperei di là. 25 Io ti darò in mano di quelli che cercano la tua vita, in mano di quelli di cui hai paura, in mano di Nebukadnetsar, re di Babilonia, e in mano dei Caldei. 26 Getterò te e tua madre che ti ha partorito, in un paese straniero dove non siete nati, e là morirete. 27 Ma nel paese in cui desiderano ardentemente di ritornare, non vi torneranno. 28 È forse quest'uomo Koniah un vaso spregevole, frantumato, o un oggetto in cui non si prova alcun piacere? Perché sono dunque scacciati, lui e la sua discendenza, e gettati in un paese che non conoscono? 29 O paese, o paese, o paese, ascolta la parola dell'Eterno! 30 Così dice l'Eterno: "Registrate quest'uomo come privo di figli, un uomo che non prospererà nei suoi giorni, perché nessuno della sua discendenza prospererà, giungendo a sedersi sul trono di Davide e a regnare ancora su Giuda"».

L'opera del futuro Messia, il germoglio giusto
23,1 «Guai ai pastori che distruggono e disperdono il gregge del mio pascolo», dice l'Eterno. 2 Perciò così dice l'Eterno, il DIO d'Israele, contro i pastori che pascolano il mio popolo: «Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate e non ne avete avuto cura; ecco, io vi punirò per la malvagità delle vostre azioni», dice l'Eterno. 3 «Ma radunerò il resto delle mie pecore da tutti i paesi dove le ho disperse e le ricondurrò ai loro pascoli, e saranno feconde e si moltiplicheranno. 4 Costituirò su di esse pastori che le pascoleranno, e non avranno più paura né spavento; non ne mancherà neppure una», dice l'Eterno. 5 «Ecco, i giorni vengono», dice l'Eterno, «nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto, che regnerà da re, prospererà, ed eserciterà il giudizio e la giustizia nel paese. 6 Nei suoi giorni Giuda sarà salvato e Israele dimorerà al sicuro. Questo sarà il nome con cui sarà chiamato: "L'Eterno nostra giustizia". 7 Perciò ecco, i giorni vengono», dice l'Eterno, «nei quali non si dirà più: "Per l'Eterno vivente che ha fatto uscire i figli d'Israele dal paese d'Egitto", 8 ma: "Per l'Eterno vivente che ha fatto uscire e ha ricondotto la progenie della casa d'Israele dal paese del nord e da tutti i paesi dove io li avevo dispersi"; ed essi dimoreranno nel loro paese».

Contro i falsi profeti
9 Il mio cuore è rotto dentro di me a motivo dei profeti, tutte le mie ossa tremano. Sono come un ubriaco, come un uomo sopraffatto dal vino, a causa dell'Eterno e a causa delle sue parole sante. 10 Poiché il paese è pieno di adùlteri, a causa della maledizione il paese è in lutto, i pascoli del deserto sono inariditi. La loro corsa è perversa e la loro forza non è retta. 11 «Tanto il sacerdote che il profeta sono corrotti; sì, ho trovato la loro malvagità nella mia stessa casa», dice l'Eterno. 12 «Perciò la loro strada sarà per loro come sentieri sdrucciolevoli; essi saranno sospinti nelle tenebre e in esse cadranno, perché farò venire su di loro la calamità, nell'anno della loro punizione», dice l'Eterno. 13 «Tra i profeti di Samaria ho visto stupidità: profetizzavano in nome di Baal e traviavano il mio popolo Israele. 14 Anche tra i profeti di Gerusalemme ho visto cose nefande: commettono adulteri, camminano con falsità, rafforzano le mani dei malfattori, e così nessuno si converte dalla sua malvagità. Per me sono tutti come Sodoma, e i suoi abitanti come Gomorra». 15 Perciò così dice l'Eterno degli eserciti riguardo ai profeti: «Ecco, io li nutrirò di assenzio e farò loro bere acqua avvelenata, perché dai profeti di Gerusalemme l'empietà si è sparsa per tutto il paese». 16 Così dice l'Eterno degli eserciti: «Non ascoltate le parole dei profeti che vi profetizzano. Essi vi fanno diventare spregevoli; vi espongono le visioni del loro cuore e non ciò che procede dalla bocca dell'Eterno. 17 Dicono del continuo a quelli che mi disprezzano: "L'Eterno ha detto: Avrete pace"; e a tutti quelli che camminano nella caparbietà del proprio cuore: "Nessun male verrà su di voi". 18 Ma chi ha assistito al consiglio dell'Eterno? Chi ha visto, chi ha udito la sua parola? Chi ha prestato attenzione alla sua parola e l'ha udita? 19 Ecco, la tempesta dell'Eterno si scatena furiosamente, una tempesta spaventevole si abbatterà sul capo degli empi. 20 L'ira dell'Eterno non si acqueterà finché non abbia eseguito e compiuto i disegni del suo cuore; negli ultimi giorni lo capirete perfettamente. 21 Io non ho mandato quei profeti; ma essi sono corsi; non ho parlato loro, ma essi hanno profetizzato. 22 Ma se avessero assistito al mio consiglio, allora avrebbero fatto udire le mie parole al mio popolo, e così li avrebbero fatti allontanare dalla loro cattiva via e dalla malvagità delle loro azioni. 23 Sono io soltanto un DIO da vicino», dice l'Eterno, «e non anche un DIO da lontano? 24 Potrebbe uno nascondersi nei nascondigli senza che io lo veda?», dice l'Eterno. «Non riempio io il cielo e la terra?», dice l'Eterno. 25 «Ho udito ciò che dicono i profeti che profetizzano menzogne nel mio nome, dicendo: "Ho avuto un sogno, ho avuto un sogno!". 26 Fino a quando durerà questo nel cuore di questi profeti che profetizzano menzogne e profetizzano l'inganno del loro cuore? 27 Essi pensano di far dimenticare il mio nome al mio popolo con i loro sogni che si raccontano l'un l'altro, come i loro padri dimenticarono il mio nome per Baal. 28 Il profeta che ha avuto un sogno racconti il sogno, ma chi ha la mia parola riferisca la mia parola fedelmente. Che ha da fare la paglia col frumento?», dice l'Eterno. 29 «La mia parola non è come il fuoco?», dice l'Eterno, «e come un martello che spezza il sasso? 30 Perciò ecco», dice l'Eterno, «io sono contro i profeti che rubano gli uni agli altri le mie parole. 31 Ecco», dice l'Eterno, «io sono contro i profeti che usano la loro lingua e dicono: "Egli dice". 32 Ecco, io sono contro quelli che profetizzano sogni falsi», dice l'Eterno, «e li raccontano e traviano il mio popolo con le loro menzogne e con le loro millanterie, benché io non li abbia mandati né abbia dato loro alcun ordine; perciò non saranno di alcuna utilità a questo popolo», dice l'Eterno. 33 «Se pertanto questo popolo o un profeta o un sacerdote ti domanderà, dicendo: "Qual è l'oracolo dell'Eterno?", tu risponderai loro: Quale oracolo? Io vi rigetterò», dice l'Eterno. 34 «Quanto poi al profeta, al sacerdote o al popolo che dirà: "Oracolo dell'Eterno", io punirò quel tale e la sua casa. 35 Così direte, ognuno al proprio vicino e ognuno al proprio fratello: "Che cosa ha risposto l'Eterno?" e "Che cosa ha detto l'Eterno?". 36 Ma l'oracolo dell'Eterno non lo menzionerete più, perché la parola di ciascuno sarà il suo oracolo, perché avete distorto le parole del DIO vivente, l'Eterno degli eserciti, il nostro DIO. 37 Così dirai al profeta: "Che cosa ti ha risposto l'Eterno?" e "Che cosa ha detto l'Eterno?". 38 Ma se dite ancora: "Oracolo dell'Eterno", allora così dice l'Eterno: Poiché dite questa parola: "Oracolo dell'Eterno", anche se io vi avevo mandato a dire: Non dite più: "Oracolo dell'Eterno", 39 ecco, io mi dimenticherò interamente di voi e vi getterò lontano dalla mia faccia, voi e la città che avevo dato a voi e ai vostri padri, 40 e vi coprirò di un obbrobrio eterno e di una eterna vergogna, che non saranno mai dimenticati».

L'avvenire di Giuda simboleggiato da due cesti di fichi
24,1 L'Eterno mi fece vedere due cesti di fichi posti davanti al tempio dell'Eterno, dopo che Nebukadnetsar, re di Babilonia, aveva portato in cattività da Gerusalemme Jekoniah, figlio di Jehoiakim, re di Giuda, i principi di Giuda assieme agli artigiani e ai fabbri e li aveva condotti a Babilonia. 2 Uno dei cesti conteneva fichi molto buoni, come i fichi primaticci, mentre l'altro cesto conteneva fichi molto cattivi, tanto cattivi che non si potevano mangiare. 3 Allora l'Eterno mi disse: «Che cosa vedi, Geremia?». Io risposi: «Dei fichi; i fichi buoni sono molto buoni, mentre quelli cattivi sono molto cattivi, tanto cattivi che non si possono mangiare». 4 La parola dell'Eterno mi fu nuovamente rivolta, dicendo: 5 «Così dice l'Eterno, il DIO d'Israele: Come questi fichi sono buoni, così io avrò cura di quelli di Giuda portati in cattività, che io ho scacciato da questo luogo nel paese dei Caldei per il loro bene. 6 Io poserò con favore i miei occhi su di loro e li ricondurrò in questo paese, li farò prosperare e non li distruggerò più, li pianterò e non li sradicherò più. 7 Darò loro un cuore per conoscere me che sono l'Eterno; essi saranno il mio popolo e io sarò il loro DIO, perché ritorneranno a me con tutto il loro cuore. 8 Come invece questi fichi sono cattivi, tanto cattivi che non si possono mangiare», così dice l'Eterno, «così abbandonerò Sedekia, re di Giuda, i suoi principi e il resto di Gerusalemme che rimarrà in questo paese e quelli che abitano nel paese d'Egitto. 9 Li abbandonerò ad essere maltrattati e travagliati in tutti i regni della terra, e diventeranno un obbrobrio, una favola, un sarcasmo e una maledizione in tutti i luoghi dove li disperderò. 10 Manderò contro di loro la spada, la fame e la peste, finché siano interamente distrutti dal suolo che avevo dato loro e ai loro padri».

Profezia dei settant'anni di cattività
25,1 La parola che fu rivolta a Geremia riguardo a tutto il popolo di Giuda, nel quarto anno di Jehoiakim, figlio di Giosia, re di Giuda (che era il primo anno di Nebukadnetsar, re di Babilonia), 2 e che Geremia pronunciò davanti a tutto il popolo di Giuda e a tutti gli abitanti di Gerusalemme, dicendo: 3 «Dal tredicesimo anno di Giosia, figlio di Amon, re di Giuda, fino a questo giorno sono ventitrè anni che la parola dell'Eterno mi è stata rivolta, e io vi ho parlato con urgenza ed insistenza, ma voi non avete ascoltato. 4 L'Eterno vi ha pure mandato tutti i suoi servi, i profeti con urgenza ed insistenza, ma voi non avete ascoltato né prestato l'orecchio per ascoltare. 5 Essi dicevano: "Si converta ciascuno dalla sua via malvagia e dalle sue cattive azioni, e abiterete nel paese che l'Eterno ha dato a voi e ai vostri padri da sempre e per sempre. 6 Non andate dietro ad altri dèi per servirli e per prostrarvi davanti a loro e non provocatemi a ira con l'opera delle vostre mani, e io non vi farò male alcuno". 7 Ma voi non mi avete ascoltato», dice l'Eterno, «e mi avete provocato ad ira con l'opera delle vostre mani a vostro danno. 8 Perciò così dice l'Eterno degli eserciti: Poiché non avete ascoltato le mie parole, 9 ecco, io manderò a prendere tutte le nazioni del nord», dice l'Eterno, «e Nebukadnetsar re di Babilonia, mio servo, e le farò venire contro questo paese e contro i suoi abitanti e contro tutte le nazioni all'intorno e li voterò allo sterminio e li renderò un oggetto di stupore, uno scherno e una desolazione perpetua. 10 Farò cessare in mezzo a loro le grida di gioia e le grida di allegrezza, la voce dello sposo e la voce della sposa, il rumore della macina e la luce della lampada. 11 Tutto questo paese diventerà una desolazione e un oggetto di stupore e queste nazioni serviranno il re di Babilonia per settant'anni».

Il giudizio che attende Babilonia e le altre nazioni
12 «Quando però saranno compiuti i settant'anni, io punirò il re di Babilonia e quella nazione, il paese dei Caldei», dice l'Eterno, «a motivo della loro iniquità, e lo ridurrò a una desolazione perpetua. 13 Così farò venire su quel paese tutte le cose che ho pronunciato contro di esso, tutto ciò che è scritto in questo libro e che Geremia ha profetizzato contro tutte le nazioni.

Riveduta 2020:

Geremia 1,1-25,13

Vocazione di Geremia
1,1 Parole di Geremia, figlio di Chilchia, uno dei sacerdoti che stavano ad Anatot, nel paese di Beniamino.
2 La parola dell'Eterno gli fu rivolta al tempo di Giosia, figlio di Amon, re di Giuda, il tredicesimo anno del suo regno, e al tempo di Ieoiachim, 3 figlio di Giosia, re di Giuda, fino alla fine dell'undicesimo anno di Sedechia, figlio di Giosia, re di Giuda, fino a quando Gerusalemme fu deportata, il che avvenne nel quinto mese.
4 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: 5 “Prima che io ti avessi formato nel grembo di tua madre, io ti ho conosciuto; e prima che tu uscissi dal suo grembo, io ti ho consacrato e ti ho costituito profeta delle nazioni”. 6 E io risposi: “Ahimè, Signore, Eterno, io non so parlare, poiché non sono che un ragazzo”. 7 Ma l'Eterno mi disse: “Non dire: 'Sono un ragazzo', poiché tu andrai da tutti quelli ai quali ti manderò, e dirai tutto quello che io ti comanderò. 8 Non li temere, perché io sono con te per liberarti, dice l'Eterno”. 9 Poi l'Eterno stese la mano e mi toccò la bocca; e l'Eterno disse: “Ecco, io ho messo le mie parole nella tua bocca. 10 Vedi, io ti costituisco oggi sulle nazioni e sopra i regni, per sradicare, per demolire, per abbattere, per distruggere, per costruire e per piantare”.
11 Poi la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: “Geremia, che cosa vedi?”, io risposi: “Vedo un ramo di mandorlo”. E l'Eterno mi disse: 12 “Hai visto bene, poiché io vigilo sulla mia parola per mandarla a effetto”. 13 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta per la seconda volta, dicendo: “Che cosa vedi?”. Io risposi: “Vedo una grande pentola che bolle e ha la bocca volta dal settentrione in qua”. E l'Eterno mi disse: 14 “Dal settentrione verrà fuori la calamità su tutti gli abitanti del paese. 15 Poiché, ecco, io sto per chiamare tutti i popoli dei regni del settentrione”, dice l'Eterno, “essi verranno, e porranno ognuno il proprio trono all'ingresso delle porte di Gerusalemme, contro tutte le sue mura intorno e contro tutte le città di Giuda. 16 Pronuncerò i miei giudizi contro di loro, a causa di tutta la loro malvagità, perché mi hanno abbandonato e hanno offerto il loro profumo ad altri dèi e si sono prostrati davanti all'opera delle loro mani. 17 Tu dunque, cingiti i fianchi, alzati e di' loro tutto quello che io ti comanderò. Non ti intimorire a causa loro, affinché io non ti renda intimorito in loro presenza. 18 Ecco, oggi io ti stabilisco come una città fortificata, come una colonna di ferro e come un muro di bronzo contro tutto il paese, contro i re di Giuda, contro i suoi prìncipi, contro i suoi sacerdoti e contro il popolo del paese. 19 Essi ti faranno la guerra, ma non ti vinceranno, perché io sono con te per liberarti”, dice l'Eterno.

Rimproveri al popolo d'Israele
2,1 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo: “Va', e grida agli orecchi di Gerusalemme: 2 'Così dice l'Eterno: Io mi ricordo dell'affetto che avevi per me quando eri giovane, del tuo amore quando eri fidanzata, quando mi seguivi nel deserto, in una terra non seminata. 3 Israele era consacrato all'Eterno, le primizie della sua rendita; tutti quelli che lo divoravano si rendevano colpevoli, e la calamità piombava su di loro', dice l'Eterno”.
4 Ascoltate la parola dell'Eterno, o casa di Giacobbe, e voi tutte le famiglie della casa d'Israele! 5 Così parla l'Eterno: “Quale iniquità hanno trovato i vostri padri in me, che si sono allontanati da me, e sono andati dietro alla vanità, e sono diventati essi stessi vanità? 6 Essi non hanno detto: 'Dov'è l'Eterno che ci ha fatto uscire dal paese d'Egitto, che ci ha condotti attraverso il deserto, per un paese di solitudine e di crepacci, per un paese di aridità e di ombra di morte, per un paese per il quale nessuno passò mai e dove non abitò mai nessuno?'. 7 Io vi ho condotti in un paese che è un frutteto, perché ne mangiaste i frutti e i buoni prodotti; ma voi, quando vi siete entrati, avete contaminato il mio paese e avete fatto della mia eredità un'abominazione. 8 I sacerdoti non hanno detto: 'Dov'è l'Eterno?' i depositari della legge non mi hanno conosciuto, i pastori mi sono stati infedeli, i profeti hanno profetizzato nel nome di Baal, e sono andati dietro a cose che non giovano a nulla.
9 Perciò io contenderò ancora in giudizio con voi”, dice l'Eterno, “e contenderò con i figli dei vostri figli. 10 Passate dunque nelle isole di Chittim, e guardate! Mandate a Chedar e osservate bene, e guardate se avvenne mai qualcosa di simile! 11 C'è forse una nazione che abbia cambiato i suoi dèi, sebbene non siano dèi? Ma il mio popolo ha cambiato la sua gloria per ciò che non giova a nulla. 12 O cieli, stupite di questo; inorridite e restate attoniti”, dice l'Eterno. 13 “Poiché il mio popolo ha commesso due mali: ha abbandonato me, la sorgente di acqua viva, e si è scavato delle cisterne, delle cisterne screpolate, che non tengono l'acqua”.
14 “Israele è forse uno schiavo? è forse uno schiavo nato in casa? Perché dunque è diventato una preda? 15 I leoncelli ruggiscono contro di lui, fanno udire la loro voce e riducono il suo paese in una desolazione; le sue città sono bruciate e non ci sono più abitanti. 16 Perfino gli abitanti di Nof e di Tafanes ti divorano il cranio. 17 Tutto questo non ti succede forse perché hai abbandonato l'Eterno, il tuo Dio, mentre egli ti conduceva per la buona via? 18 E ora, cosa ci fai sulla strada che conduce in Egitto per andare a bere l'acqua del Nilo? Che cosa ci fai sulla strada che conduce in Assiria per andare a bere l'acqua del fiume? 19 La tua malvagità è quella che ti castiga e le tue infedeltà sono la tua punizione. Sappi dunque e vedi che cattiva e amara cosa è abbandonare l'Eterno, il tuo Dio, e il non avere di me nessun timore”, dice il Signore, l'Eterno degli eserciti.
20 “Già da lungo tempo tu hai spezzato il tuo giogo, rotto i tuoi legami, e hai detto: 'Non voglio più servire!'. Ma sopra ogni alto colle e sotto ogni albero verdeggiante ti sei buttata giù come una prostituta. 21 Eppure, io ti avevo piantato come una nobile vigna tutta del migliore ceppo; come mai ti sei trasformata in germogli degenerati di una vigna straniera? 22 Anche se ti lavassi con la soda e usassi molto sapone, la tua iniquità lascerebbe una macchia davanti a me”, dice il Signore, l'Eterno.
23 “Come puoi dire: 'Io non mi sono contaminata, non sono andata dietro ai Baal?'. Guarda i tuoi passi nella valle, riconosci quello che hai fatto, dromedaria leggera e vagabonda! 24 Asina selvatica, abituata al deserto, che aspira l'aria nell'ardore della sua passione, chi le impedirà di soddisfare la sua smania? Tutti quelli che la cercano non devono affaticarsi: la trovano nel suo mese. 25 Guarda che il tuo piede non si scalzi e che la tua gola non si inaridisca! Ma tu hai detto: 'Non c'è rimedio; no, io amo gli stranieri, e andrò dietro a loro!'.
26 Come il ladro è confuso quando è colto sul fatto, così sono confusi quelli della casa d'Israele: essi, i loro re, i loro capi, i loro sacerdoti e i loro profeti, 27 i quali dicono al legno: 'Tu sei mio padre', e alla pietra: 'Tu ci hai dato la vita!'. Poiché essi mi hanno voltato le spalle e non la faccia; ma nel tempo della loro sventura dicono: 'Alzati e salvaci!'. 28 Dove sono i tuoi dèi che ti sei fatto? Si alzino, se ti possono salvare nel tempo della tua sventura! Perché, o Giuda, tu hai tanti dèi quante città.
29 Perché contendete con me? Voi tutti mi siete stati infedeli”, dice l'Eterno. 30 “Invano ho colpito i vostri figli; non ne hanno ricevuto correzione; la vostra spada ha divorato i vostri profeti come un leone distruttore. 31 O generazione, considera la parola dell'Eterno! Sono stato un deserto per Israele? o un paese di fitte tenebre? Perché il mio popolo dice: 'Noi siamo liberi, non vogliamo tornare più a te?'. 32 La fanciulla può forse dimenticare i suoi ornamenti, o la sposa la sua cintura? Eppure, il mio popolo ha dimenticato me, da giorni innumerevoli.
33 Come sei brava a trovare la via per correre dietro ai tuoi amori! Perfino alle donne cattive hai insegnato i tuoi modi! 34 Perfino nei bordi della tua veste si trova il sangue di poveri innocenti, che tu non hai colto in flagrante delitto di scasso; 35 eppure, dopo tutto questo, tu dici: 'Io sono innocente; certo, la sua ira si è allontanata da me'. Ecco, io entrerò in giudizio con te, perché hai detto: 'Non ho peccato'. 36 Perché hai tanta premura di cambiare il tuo cammino? Anche dall'Egitto riceverai confusione, come già l'hai ricevuta dall'Assiria. 37 Anche di là uscirai con le mani sul capo; perché l'Eterno rigetta quelli nei quali tu confidi, e tu non riuscirai nel tuo intento per mezzo di loro”.

3,1 L'Eterno dice: “Se un uomo ripudia sua moglie e questa se ne va da lui e si sposa con un altro, quell'uomo torna forse ancora da lei? Il paese stesso non ne sarebbe forse tutto profanato? E tu, che ti sei prostituita con molti amanti, ritorneresti da me?”, dice l'Eterno. 2 “Alza gli occhi verso le alture, e guarda: Dov'è che non ti sei prostituita? Tu sedevi per le vie ad aspettare i passanti, come fa l'Arabo nel deserto, hai contaminato il paese con le tue prostituzioni e con le tue malvagità. 3 Perciò le grandi piogge sono state trattenute e non c'è stata pioggia di primavera; ma tu hai avuto una fronte da prostituta e non hai voluto vergognarti. 4 E ora, non è forse vero? tu gridi a me: 'Padre mio, tu sei stato l'amico della mia giovinezza! 5 Egli sarà adirato per sempre? Serberà forse la sua ira fino alla fine?'. Ecco, tu parli così, ma intanto commetti tutto il male che puoi!”.

Esortazioni al ravvedimento
6 L'Eterno mi disse al tempo del re Giosia: “Hai visto quello che l'infedele Israele ha fatto? È andata sopra ogni alto monte e sotto ogni albero verdeggiante, e là si è prostituita. 7 Io dicevo: 'Dopo che avrà fatto tutte queste cose, tornerà a me'; ma non è ritornata; e sua sorella, la perfida Giuda, lo ha visto. 8 E benché io avessi ripudiato l'infedele Israele a causa di tutti i suoi adultèri e le avessi dato la sua lettera di divorzio, ho visto che sua sorella, la perfida Giuda, non ha avuto nessun timore, ed è andata a prostituirsi anche lei. 9 Con il rumore delle sue prostituzioni Israele ha contaminato il paese e ha commesso adulterio con la pietra e con il legno; 10 nonostante tutto questo, la sua perfida sorella non è tornata a me con tutto il suo cuore, ma con finzione”, dice l'Eterno.
11 L'Eterno mi disse: “L'infedele Israele si è mostrata più giusta della perfida Giuda'. 12 Va', proclama queste parole verso il settentrione, e di': 'Torna, o infedele Israele', dice l'Eterno; 'io non vi mostrerò un viso accigliato, poiché io sono misericordioso', dice l'Eterno, 'e non serbo l'ira per sempre. 13 Soltanto riconosci la tua iniquità: tu sei stata infedele all'Eterno, al tuo Dio, hai diretto qua e là i tuoi passi verso gli stranieri, sotto ogni albero verdeggiante, e non hai dato ascolto alla mia voce'”, dice l'Eterno.
14 “Tornate o figli traviati”, dice l'Eterno, “poiché io sono il vostro Signore e vi prenderò, uno da una città, due da una famiglia, e vi ricondurrò a Sion; 15 vi darò dei pastori secondo il mio cuore, che vi pasceranno con conoscenza e con intelligenza. 16 Quando sarete moltiplicati e avrete fruttato nel paese, allora”, dice l'Eterno, “non si dirà più: 'L'arca del patto dell'Eterno!' non la si penserà più, non la si menzionerà più, non la si rimpiangerà più, non se ne farà un'altra. 17 Allora Gerusalemme sarà chiamata 'il trono dell'Eterno'; tutte le nazioni si raduneranno a Gerusalemme nel nome dell'Eterno, e non cammineranno più secondo la caparbietà del loro cuore malvagio.
18 In quei giorni, la casa di Giuda camminerà con la casa d'Israele, e verranno assieme dal paese del settentrione al paese che io diedi in eredità ai vostri padri. 19 Io avevo detto: 'Quale posto ti darò tra i miei figli! Che paese delizioso ti darò! la più bella eredità delle nazioni!'. Avevo detto: 'Tu mi chiamerai: - Padre mio! - e non cesserai di seguirmi'. 20 Ma, proprio come una donna è infedele al suo amante, così voi siete stati infedeli a me, o casa d'Israele!”, dice l'Eterno.
21 Una voce si è fatta udire sulle alture; sono i pianti, le supplicazioni dei figli d'Israele, perché hanno pervertito la loro via, hanno dimenticato l'Eterno, il loro Dio. 22 “Tornate, o figli traviati, io vi guarirò dei vostri traviamenti!”, “Eccoci, noi veniamo a te, perché tu sei l'Eterno, il nostro Dio. 23 Sì, certo, vano è il soccorso che si aspetta dalle alture, dalle feste strepitose sui monti; sì, nell'Eterno, nel nostro Dio, sta la salvezza d'Israele. 24 La vergogna ha divorato il prodotto della fatica dei nostri padri fin dalla nostra giovinezza, le loro pecore e i loro buoi, i loro figli e le loro figlie. 25 Corichiamoci nella nostra vergogna e ci copra la nostra infamia! poiché abbiamo peccato contro l'Eterno, il nostro Dio: noi e i nostri padri, dalla nostra infanzia fino a questo giorno; e non abbiamo dato ascolto alla voce dell'Eterno, che è il nostro Dio”.

4,1 “O Israele, se tu torni”, dice l'Eterno, “se tu torni a me, e se togli dalla mia presenza le tue abominazioni, se non vai più vagando qua e là 2 e giuri per l'Eterno che vive, con verità, con rettitudine e con giustizia, allora le nazioni saranno benedette in lui e in lui si glorieranno”. 3 Poiché così parla l'Eterno a quelli di Giuda e di Gerusalemme: “Dissodatevi un campo nuovo, e non seminate fra le spine! 4 Circoncidetevi per l'Eterno, circoncidete i vostri cuori, o uomini di Giuda e abitanti di Gerusalemme, affinché il mio furore non scoppi come un fuoco, e non si infiammi in modo che nessuno possa spegnerlo, a causa della malvagità delle vostre azioni!”.

Annuncio di un'invasione straniera
5 “Annunciate in Giuda, proclamate questo in Gerusalemme e dite: 'Suonate le trombe nel paese!' gridate forte e dite: 'Radunatevi ed entriamo nelle città fortificate!'. 6 Alzate la bandiera verso Sion, cercate un rifugio, non vi fermate, perché io faccio venire dal settentrione una calamità e una grande rovina”. 7 Un leone balza fuori dal folto del bosco, un distruttore di nazioni si è messo in viaggio, ha lasciato il suo luogo, per ridurre il tuo paese in desolazione, al punto che le tue città saranno rovinate e prive di abitanti. 8 Perciò, vestitevi di sacchi, fate cordoglio, lamentatevi! perché l'ardente ira dell'Eterno non si è allontanata da noi. 9 “In quel giorno avverrà”, dice l'Eterno, “che il cuore del re e il cuore dei capi verranno meno, i sacerdoti saranno attoniti, e i profeti stupefatti”.
10 Allora io dissi: “Ahi! Signore, Eterno! tu hai dunque ingannato questo popolo e Gerusalemme dicendo: 'Voi avrete pace', mentre la spada penetra fino all'anima”.
11 In quel tempo si dirà a questo popolo e a Gerusalemme: “Un vento ardente viene dalle alture del deserto verso la figlia del mio popolo, non per vagliare, non per mondare il grano; 12 un vento anche più impetuoso di quello verrà da parte mia; ora anche io pronuncerò la sentenza contro di loro”. 13 Ecco, l'invasore sale come fanno le nuvole, e i suoi carri sono come un turbine; i suoi cavalli sono più rapidi delle aquile. Guai a noi! poiché siamo devastati! 14 Gerusalemme, purifica il tuo cuore dalla malvagità, affinché tu sia salvata. Fino a quando albergheranno in te i tuoi pensieri iniqui? 15 Poiché una voce che viene da Dan annuncia la calamità e la proclama dai colli di Efraim. 16 “Avvertitene le nazioni, fatelo sapere a Gerusalemme: degli assedianti vengono da un paese lontano e mandano le loro grida contro le città di Giuda. 17 Si sono posti contro Gerusalemme da ogni lato, come guardie di un campo, perché essa si è ribellata contro di me”, dice l'Eterno. 18 “Il tuo comportamento e le tue azioni ti hanno attirato queste cose; questo è il frutto della tua malvagità; sì, è amaro; sì, è una cosa che ti arriva al cuore”.
19 Le mie viscere! le mie viscere! Sento un grande dolore! Le pareti del mio cuore! Il mio cuore mi freme in petto! Io non posso tacere; poiché, anima mia, tu odi il suono della tromba, il grido di guerra. 20 Si annuncia rovina sopra rovina, poiché tutto il paese è devastato. Le mie tende sono distrutte all'improvviso, i miei padiglioni in un attimo. 21 Fino a quando vedrò la bandiera e udrò il suono della tromba?
22 “Veramente il mio popolo è stolto, non mi conosce; sono dei figli insensati e non hanno intelligenza; sono sapienti per fare il male; ma il bene non lo sanno fare”. 23 Io guardo la terra, ed ecco è desolata e deserta; i cieli, e sono senza luce. 24 Guardo i monti, ed ecco tremano e tutti i colli sono agitati. 25 Guardo, ed ecco non c'è uomo; tutti gli uccelli del cielo sono volati via. 26 Guardo, ed ecco il Carmelo è un deserto; tutte le sue città sono abbattute davanti all'Eterno, davanti alla sua ira ardente.
27 Poiché così parla l'Eterno: “Tutto il paese sarà desolato, ma io non lo finirò del tutto. 28 Per questo motivo, la terra fa cordoglio, e i cieli di sopra si oscurano; perché io l'ho detto, l'ho stabilito e non me ne pento, non ritratterò”. 29 Al rumore dei cavalieri e degli arcieri tutte le città sono in fuga; tutti entrano nel folto dei boschi, montano sulle rocce; tutte le città sono abbandonate e non c'è più nessun abitante. 30 E tu che stai per essere devastata, che fai? Hai un bel vestirti di scarlatto, un bel metterti i tuoi ornamenti d'oro, un bell'ingrandirti gli occhi con il belletto! Invano ti abbellisci; i tuoi amanti ti disprezzano, vogliono la tua vita. 31 Poiché io odo delle grida come di una donna che è nei dolori; un'angoscia come quella di una donna nel suo primo parto; è la voce della figlia di Sion, che sospira ansimando e stende le mani: “Ahi, povera me! La mia anima viene meno davanti agli assassini”.

5,1 “Andate per le vie di Gerusalemme, guardate, informatevi e cercate per le sue piazze se vi trovate un uomo, se ce n'è uno solo che operi giustamente, che cerchi la fedeltà; e io perdonerò Gerusalemme. 2 Anche quando dicono: 'Com'è vero che l'Eterno vive', è certo che giurano il falso”. 3 O Eterno, i tuoi occhi non cercano forse la fedeltà? Tu li colpisci, e quelli non sentono nulla; tu li consumi, e quelli rifiutano di ricevere la correzione; essi hanno reso il loro volto più duro della roccia, rifiutano di convertirsi. 4 Io dicevo: “Questi non sono che miseri; sono insensati perché non conoscono la via dell'Eterno, la legge del loro Dio; 5 io andrò dai grandi e parlerò loro, perché essi conoscono la via dell'Eterno, la legge del loro Dio”; ma anche loro, tutti quanti, hanno spezzato il giogo, hanno rotto i legami. 6 Perciò il leone della foresta li uccide, il lupo del deserto li distrugge, il leopardo sta in agguato presso le loro città; chiunque ne uscirà sarà sbranato, perché le loro trasgressioni sono numerose, le loro infedeltà sono aumentate.
7 “Perché ti dovrei perdonare? I tuoi figli mi hanno abbandonato, e giurano per degli dèi che non esistono. Io li ho saziati e loro si danno all'adulterio, e si affollano nelle case di prostituzione. 8 Sono come tanti stalloni ben pasciuti e focosi; ognuno di loro nitrisce dietro la moglie del prossimo. 9 Non li dovrei punire per queste cose?” dice l'Eterno; “non dovrei vendicarmi di una simile nazione?”.
10 “Salite sulle sue mura e distruggete, ma non la finite del tutto; portate via i suoi tralci, perché non sono dell'Eterno! 11 Poiché la casa d'Israele e la casa di Giuda mi hanno tradito”, dice l'Eterno. 12 Rinnegano l'Eterno, e dicono: “Non esiste; nessun male ci verrà addosso, noi non vedremo né spada né fame; 13 i profeti non sono che vento, e nessuno parla in essi. Ciò che minacciano sia fatto a loro!”.
14 Perciò così parla l'Eterno, l'Iddio degli eserciti: “Perché avete detto quelle parole, ecco, io farò che la mia parola sia come fuoco nella tua bocca, che questo popolo sia come legno, e che quel fuoco lo divori. 15 Ecco, io faccio venire da lontano una nazione contro di voi, casa d'Israele”, dice l'Eterno, “una nazione valorosa, una nazione antica, una nazione della quale tu non conosci la lingua e non comprendi le parole. 16 La sua faretra è un sepolcro aperto; tutti quanti sono dei prodi. 17 Essa divorerà i tuoi raccolti e il tuo pane, divorerà i tuoi figli e le tue figlie, divorerà le tue pecore e i tuoi buoi, divorerà le tue vigne e i tuoi fichi; abbatterà con la spada le tue città fortificate nelle quali confidi. 18 Ma anche in quei giorni”, dice l'Eterno, “io non ti finirò del tutto. 19 E quando direte: 'Perché l'Eterno, il nostro Dio, ci ha fatto tutto questo?', tu risponderai loro: 'Come voi mi avete abbandonato e avete servito degli dèi stranieri nel vostro paese, così servirete degli stranieri in un paese che non è vostro'”.
20 “Annunciate questo alla casa di Giacobbe, proclamatelo in Giuda, e dite: 21 'Ascoltate ora questo, o popolo stolto e senza cuore, che ha occhi e non vede, che ha orecchi e non ode. 22 Non mi temerete?'”, dice l'Eterno, “non temerete voi davanti a me che ho posto la sabbia come limite al mare, barriera eterna, che esso non oltrepasserà mai? I suoi flutti si agitano, ma sono impotenti; rumoreggiano, ma non la sormontano. 23 Ma questo popolo ha un cuore indocile e ribelle; si voltano indietro e se ne vanno. 24 Non dicono nel loro cuore: 'Temiamo l'Eterno, il nostro Dio, che dà la pioggia a suo tempo: la pioggia della prima e dell'ultima stagione, che ci mantiene le settimane fissate per la mietitura'. 25 Le vostre iniquità hanno sconvolto queste cose e i vostri peccati vi hanno privato del benessere. 26 Poiché fra il mio popolo si trovano degli empi che spiano, come cacciatori in agguato; essi tendono tranelli, acchiappano uomini. 27 Come una gabbia è piena di uccelli, così le loro case sono piene di frode; perciò diventano grandi e si arricchiscono. 28 Ingrassano, hanno il volto lucente, oltrepassano ogni limite di male. Non difendono la causa, la causa dell'orfano, eppure prosperano; e non fanno giustizia nei processi dei poveri. 29 E non dovrei punire queste cose?” dice l'Eterno, “non dovrei vendicarmi di una simile nazione?
30 Cose spaventevoli e orribili si fanno nel paese: 31 i profeti profetizzano falsamente; i sacerdoti governano agli ordini dei profeti; e il mio popolo ha piacere che sia così. E cosa farete voi quando verrà la fine?”.

6,1 “Figli di Beniamino, cercate un rifugio lontano da Gerusalemme, suonate la tromba in Tecoa, e innalzate un segnale su Bet-Cherem! perché dal settentrione avanza una calamità, una grande rovina. 2 La bella, la voluttuosa figlia di Sion io la distruggo! 3 Verso di lei vengono dei pastori con le loro greggi; essi piantano le loro tende intorno a lei; ognuno di essi bruca dal suo lato. 4 Preparate l'attacco contro di lei; alzatevi, saliamo in pieno mezzogiorno! Guai a noi! perché il giorno declina, e le ombre della sera si allungano! 5 Alzatevi, saliamo di notte, e distruggiamo i suoi palazzi!”. 6 Poiché così parla l'Eterno degli eserciti: “Abbattete i suoi alberi, ed elevate un bastione contro Gerusalemme; quella è la città che deve essere punita; dovunque, in mezzo a lei, non c'è che oppressione. 7 Come un pozzo fa scaturire le sue acque, così essa fa scaturire la sua malvagità; in lei non si sente parlare che di violenza e di rovina; davanti a me stanno continuamente sofferenze e piaghe. 8 Correggiti, o Gerusalemme, affinché la mia anima non si allontani da te, e io non faccia di te un deserto, una terra disabitata!”.
9 Così parla l'Eterno degli eserciti: “Il resto d'Israele sarà interamente racimolato come una vigna; ripassa la mano, come fa il vendemmiatore sui tralci. 10 A chi parlerò io, chi prenderò come testimone perché mi ascolti? Ecco, il loro orecchio è incirconciso, essi sono incapaci di prestare attenzione; ecco, la parola dell'Eterno è diventata per loro oggetto di disprezzo e non vi trovano più nessun piacere. 11 Ma io sono pieno del furore dell'Eterno; sono stanco di contenermi. Riversalo sui bambini per la strada e sui giovani riuniti insieme; poiché il marito e la moglie, il vecchio e l'uomo carico di anni saranno tutti presi. 12 Le loro case saranno passate ad altri; e così pure i loro campi e le loro mogli; poiché io stenderò la mia mano sugli abitanti del paese”, dice l'Eterno. 13 “Infatti, dal più piccolo al più grande, sono tutti quanti avidi di guadagno; dal profeta al sacerdote, tutti praticano la menzogna. 14 Essi curano alla leggera la piaga del mio popolo; dicono: 'Pace, pace', mentre pace non c'è. 15 Saranno confusi perché commettono delle abominazioni; non si vergognano per niente, non sanno che cosa sia arrossire; perciò cadranno fra quelli che cadono; quando io li visiterò saranno rovesciati”, dice l'Eterno.
16 Così dice l'Eterno: “Fermatevi sulle vie e guardate, domandate quali siano i sentieri antichi, dove sia la buona strada, e incamminatevi per essa; e voi troverete riposo alle anime vostre! Ma quelli rispondono: 'Non ci incammineremo per essa!'. 17 Io ho posto presso di voi delle sentinelle: 'State attenti al suono della tromba!'. Ma quelli rispondono: 'Non staremo attenti'. 18 Perciò ascoltate, o nazioni! Sappiate, o assemblea dei popoli, quello che avverrà loro. 19 Ascolta, o terra! Ecco, io faccio venire su questo popolo una calamità, frutto dei loro pensieri; perché non hanno prestato attenzione alle mie parole; e quanto alla mia legge, l'hanno rigettata. 20 Che m'importa dell'incenso che viene da Seba, della canna odorosa che viene dal paese lontano? I vostri olocausti non mi sono graditi e i vostri sacrifici non mi piacciono”. 21 Perciò così parla l'Eterno: “Ecco, io porrò davanti a questo popolo delle pietre di inciampo, nelle quali inciamperanno insieme padri e figli, vicini e amici, e periranno”.
22 Così parla l'Eterno: “Ecco, un popolo viene dal paese di settentrione, una grande nazione si muove dalle estremità della terra. 23 Essi impugnano l'arco e la freccia; sono crudeli, non hanno pietà; la loro voce è come il muggito del mare; montano cavalli; sono pronti a combattere come un solo guerriero, contro di te, o figlia di Sion”. 24 Noi ne abbiamo udito la fama, e le nostre mani si sono indebolite; l'angoscia ci coglie, un dolore come di donna che partorisce. 25 Non uscite nei campi, non camminate per le vie, perché la spada del nemico è là, e il terrore tutto intorno. 26 O figlia del mio popolo, vestiti di sacco, rotolati nella cenere, fa' lutto come per un figlio unico, fa' udire un amaro lamento, perché il devastatore ci piomba addosso improvviso.
27 “Io ti avevo messo fra il mio popolo come un saggiatore di metalli, perché tu conoscessi e saggiassi la loro via. 28 Essi sono tutti dei ribelli fra i ribelli, vanno attorno seminando calunnie, sono bronzo e ferro, sono tutti dei corrotti. 29 Il mantice soffia con forza, il piombo è consumato dal fuoco; invano si cerca di raffinare, perché le scorie non si staccano. 30 Saranno chiamati: argento di rifiuto, perché l'Eterno li ha rigettati”.

Rimproveri e avvertimenti
7,1 Questa è la parola che fu rivolta a Geremia da parte dell'Eterno: 2 “Fermati alla porta della casa dell'Eterno e là proclama questa parola: 'Ascoltate la parola dell'Eterno, voi tutti uomini di Giuda che entrate per queste porte per prostrarvi davanti all'Eterno!'. 3 Così parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: 'Correggete le vostre vie e le vostre opere, e io vi farò abitare in questo luogo. 4 Non ponete la vostra fiducia in parole false, dicendo: - Questo è il tempio dell'Eterno, il tempio dell'Eterno, il tempio dell'Eterno! - 5 Ma se correggete veramente le vostre vie e le vostre opere, se praticate sul serio la giustizia gli uni verso gli altri, 6 se non opprimete lo straniero, l'orfano e la vedova, se non spargete sangue innocente in questo luogo e non andate per vostra sciagura dietro ad altri dèi, 7 io altresì vi farò abitare in questo luogo, nel paese che ho dato ai vostri padri per sempre. 8 Ecco, voi mettete la vostra fiducia in parole false, che non giovano a nulla. 9 Voi rubate, uccidete, commettete adultèri, giurate il falso, offrite profumi a Baal, andate dietro ad altri dèi che prima non conoscevate, 10 e poi venite a presentarvi davanti a me, in questa casa, sulla quale è invocato il mio nome, e dite - Siamo salvi! -, per poi compiere tutte queste abominazioni. 11 È forse, ai vostri occhi, una spelonca di ladroni questa casa sulla quale è invocato il mio nome? Ecco, tutto questo io l'ho visto', dice l'Eterno.
12 'Andate dunque al mio luogo che era a Silo, dove una volta avevo posto il mio nome, e guardate come l'ho trattato, a causa della malvagità del mio popolo Israele. 13 Ora, poiché avete commesso tutte queste cose', dice l'Eterno, 'poiché vi ho parlato, parlato fin dal mattino, e voi non avete dato ascolto, poiché vi ho chiamati e voi non avete risposto, 14 io tratterò questa casa, sulla quale è invocato il mio nome e nella quale riponete la vostra fiducia, e il luogo che ho dato a voi e ai vostri padri, come ho trattato Silo: 15 vi scaccerò dalla mia presenza, come ho scacciato tutti i vostri fratelli, tutta la discendenza di Efraim'.
16 Tu non intercedere per questo popolo, non innalzare per loro suppliche o preghiere, e non insistere presso di me, perché non ti esaudirò. 17 Non vedi quello che fanno nelle città di Giuda e nelle vie di Gerusalemme? 18 I figli raccolgono la legna, i padri accendono il fuoco e le donne impastano la farina per fare delle focacce alla regina del cielo e per fare delle libazioni ad altri dèi, per offendermi. 19 Ma è proprio me che offendono?” dice l'Eterno, “non offendono loro stessi, a loro vergogna?”.
20 Perciò così parla il Signore, l'Eterno: “Ecco, la mia ira, il mio furore, si riversa su questo luogo, sugli uomini e sulle bestie, sugli alberi della campagna e sui frutti della terra; essa consumerà ogni cosa e non si estinguerà”. 21 Così parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: “Aggiungete i vostri olocausti ai vostri sacrifici e mangiatene la carne! 22 Poiché io non parlai ai vostri padri e non diedi loro nessun comandamento, quando li feci uscire dal paese d'Egitto, intorno a olocausti e a sacrifici; 23 ma questo comandai loro: 'Ascoltate la mia voce, sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo; camminate in tutte le vie che io vi prescrivo affinché siate felici'. 24 Ma essi non ascoltarono, non prestarono orecchio, ma camminarono seguendo i consigli e la caparbietà del loro cuore malvagio, e invece di andare avanti si sono voltati indietro. 25 Dal giorno che i vostri padri uscirono dal paese d'Egitto fino al giorno d'oggi, io vi ho mandato tutti i miei servi, i profeti, e ve li ho mandati ogni giorno, fin dal mattino; 26 ma essi non mi hanno ascoltato, non hanno prestato orecchio; hanno indurito il collo; si sono comportati peggio dei loro padri. 27 Di' loro tutte queste cose, ma essi non ti ascolteranno; chiamali, ma essi non ti risponderanno. 28 Perciò dirai loro: 'Questa è la nazione che non ascolta la voce dell'Eterno, del suo Dio, e che non vuole accettare correzione; la fedeltà è perita, è venuta meno nella loro bocca'.
29 Tagliati i capelli e gettali via, intona un lamento sulle alture, poiché l'Eterno rigetta e abbandona la generazione che è diventata oggetto della sua ira. 30 I figli di Giuda hanno fatto ciò che è male ai miei occhi”, dice l'Eterno, “hanno collocato le loro abominazioni nella casa sulla quale è invocato il mio nome, per contaminarla. 31 Hanno costruito gli alti luoghi di Tofet, nella valle del figlio di Innom, per bruciarvi nel fuoco i loro figli e le loro figlie: cosa che io non avevo comandato e che non mi era mai venuta in mente. 32 Perciò, ecco, i giorni vengono”, dice l'Eterno, “che non si dirà più 'Tofet' né 'la valle del figlio di Innom', ma 'la valle del massacro', e, per mancanza di spazio, si seppelliranno i morti a Tofet. 33 I cadaveri di questo popolo serviranno da pasto agli uccelli del cielo e alle bestie della terra; e non vi sarà nessuno che li scacci. 34 E farò cessare nelle città di Giuda e per le strade di Gerusalemme le grida di gioia e le grida di esultanza, il canto dello sposo e il canto della sposa, perché il paese sarà una desolazione”.

8,1 “In quel tempo”, dice l'Eterno, “si estrarranno dai loro sepolcri le ossa dei re di Giuda, e le ossa dei suoi prìncipi, le ossa dei sacerdoti, le ossa dei profeti, le ossa degli abitanti di Gerusalemme, 2 e le si esporranno davanti al sole, davanti alla luna e davanti a tutto l'esercito del cielo, i quali essi hanno amato, hanno servito, hanno seguito, hanno consultato e davanti ai quali si sono prostrati; non si raccoglieranno, non si seppelliranno, ma saranno come letame sulla faccia della terra. 3 La morte sarà preferibile alla vita per tutto il residuo che rimarrà di questa razza malvagia, in tutti i luoghi dove li avrò scacciati”, dice l'Eterno degli eserciti.
4 “Tu di' loro: 'Così parla l'Eterno: Se uno cade non si rialza forse? Se uno si svia, non torna indietro? 5 Perché dunque questo popolo di Gerusalemme si svia di uno sviamento perenne? Essi persistono nella malafede e rifiutano di convertirsi. 6 Io sto attento e ascolto: essi non parlano come dovrebbero; nessuno si pente della sua malvagità e dice: Che ho fatto? Ognuno riprende la sua corsa, come il cavallo che si slancia alla battaglia. 7 Anche la cicogna conosce nel cielo le sue stagioni; la tortora, la rondine e la gru osservano il tempo quando devono venire, ma il mio popolo non conosce quello che l'Eterno ha ordinato. 8 Come potete voi dire: - Noi siamo saggi e la legge dell'Eterno è con noi! - Sì certo, ma la penna bugiarda degli scribi ne ha falsato il senso. 9 I saggi saranno confusi, saranno costernati, saranno presi; ecco, hanno rigettato la parola dell'Eterno; che sapienza possono avere?
10 Perciò io darò le loro mogli ad altri e i loro campi a dei nuovi padroni; poiché dal più piccolo al più grande, sono tutti avidi di guadagno; dal profeta al sacerdote, tutti praticano la menzogna. 11 Essi curano alla leggera la piaga del mio popolo; dicono: - Pace, pace -, mentre pace non c'è. 12 Essi saranno confusi perché commettono delle abominazioni: non si vergognano affatto, non sanno che cosa sia arrossire; perciò cadranno fra quelli che cadono; quando io li visiterò saranno abbattuti', dice l'Eterno. 13 'Certo io li sterminerò', dice l'Eterno. 'Non c'è più uva sulla vite, non più fichi sul fico e le foglie sono appassite! Io ho dato loro dei nemici che passeranno sui loro corpi'”.
14 Perché ce ne stiamo qui seduti? Radunatevi ed entriamo nelle città fortificate, per morire in esse! Poiché l'Eterno, il nostro Dio, ci condanna a morire, ci fa bere delle acque avvelenate, perché abbiamo peccato contro l'Eterno. 15 Noi aspettavamo la pace, ma nessun bene giunge; aspettavamo un tempo di guarigione, ed ecco il terrore! 16 Si ode da Dan lo sbuffare dei suoi cavalli; al rumore del nitrito dei suoi destrieri, trema tutto il paese; poiché vengono, divorano il paese e tutto ciò che contiene, la città e i suoi abitanti. 17 “Infatti, ecco, io mando contro di voi dei serpenti, delle vipere, contro i quali non c'è incantesimo che valga; vi morderanno”, dice l'Eterno.
18 Dove trovare conforto nel mio dolore? Il mio cuore viene meno nel petto. 19 Ecco il grido di angoscia della figlia del mio popolo da terra lontana: “L'Eterno non è più in Sion? Il suo re non è più in mezzo a lei?”. “Perché mi hanno provocato a ira con le loro immagini scolpite e con vanità straniere?”. 20 “La mietitura è passata, l'estate è finita e noi non siamo salvati”. 21 Per la piaga della figlia del mio popolo io sono tutto affranto; sono in lutto, sono in preda alla costernazione. 22 Non c'è balsamo in Galaad? Non c'è lì nessun medico? Perché dunque la piaga della figlia del mio popolo non è stata medicata?

9,1 Oh, fosse la mia testa piena di acqua e fossero i miei occhi una fonte di lacrime! Io piangerei giorno e notte gli uccisi della figlia del mio popolo! 2 Oh, se avessi nel deserto un rifugio per viandanti! Io abbandonerei il mio popolo e me ne andrei lontano da costoro, perché sono tutti adùlteri, un'adunanza di traditori. 3 “Tendono la lingua, che è il loro arco, per scoccare menzogne; sono diventati potenti nel paese, ma non per agire con fedeltà; poiché procedono di malvagità in malvagità e non conoscono me”, dice l'Eterno. 4 “Si guardi ciascuno dal suo amico, e nessuno si fidi del suo fratello; poiché ogni fratello non fa che ingannare, e ogni amico va spargendo calunnie. 5 L'uno inganna l'altro, non dice la verità, esercitano la loro lingua a mentire, si affannano a fare il male. 6 La tua abitazione è in mezzo alla malafede; è per malafede che costoro rifiutano di conoscermi”, dice l'Eterno.
7 Perciò, così parla l'Eterno degli eserciti: “Ecco, io li fonderò nel crogiuolo per saggiarli; poiché che altro dovrei fare riguardo alla figlia del mio popolo? 8 La loro lingua è una freccia micidiale; essa non dice che menzogne; con la bocca ognuno parla di pace al suo prossimo, ma nel cuore gli tende insidie. 9 Non li dovrei punire per queste cose?”, dice l'Eterno, “e la mia anima non si dovrebbe vendicare di una simile nazione?”.
10 Io voglio prorompere in pianto e in gemito, per i monti; voglio spandere un lamento per i pascoli del deserto, perché sono arsi, al punto che non vi passa più nessuno, non vi si ode più verso di bestiame; gli uccelli del cielo e le bestie sono fuggite, sono scomparse. 11 “Io ridurrò Gerusalemme in un monte di rovine, in un covo di sciacalli; e farò delle città di Giuda una desolazione senza abitanti”.
12 Chi è il saggio che capisca queste cose? Chi è colui al quale la bocca dell'Eterno ha parlato perché egli lo annunci? Perché il paese è distrutto, desolato come un deserto al punto che nessuno vi passa? 13 L'Eterno risponde: “Perché costoro hanno abbandonato la mia legge che io avevo loro messo davanti, non hanno dato ascolto alla mia voce e non l'hanno seguita nel loro comportamento; 14 ma hanno seguito la caparbietà del loro cuore, e sono andati dietro ai Baal, come i loro padri insegnarono loro”. 15 Perciò, così parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: “Ecco, io farò mangiare dell'assenzio a questo popolo e gli farò bere dell'acqua avvelenata. 16 Io li disperderò fra le nazioni che né loro né i loro padri hanno conosciuto; manderò dietro di loro la spada, finché io non li abbia consumati”.
17 Così parla l'Eterno degli eserciti: “Pensate a chiamare delle lamentatrici, e che esse vengano! Mandate a cercare le più avvedute, che esse vengano 18 e si affrettino a fare un lamento su di noi, in modo che i nostri occhi si struggano in lacrime, e l'acqua fluisca dalle nostre palpebre. 19 Poiché una voce di lamento si fa udire da Sion: 'Come siamo devastati! Siamo coperti di confusione, perché dobbiamo abbandonare il paese, ora che hanno abbattuto le nostre dimore'”. 20 Donne, ascoltate la parola dell'Eterno, e i vostri orecchi ricevano la parola della sua bocca! Insegnate alle vostre figlie dei lamenti, ognuna insegni alla sua compagna dei canti funebri! 21 Poiché la morte è salita per le nostre finestre, è entrata nei nostri palazzi per far sparire i bambini dalle strade e i giovani dalle piazze. 22 Di': “Così parla l'Eterno: 'I cadaveri degli uomini giaceranno come letame sull'aperta campagna, come un covone che il mietitore si lascia dietro e che nessuno raccoglie'”.
23 Così parla l'Eterno: “Il saggio non si glori della sua saggezza, il forte non si glori della sua forza, il ricco non si glori della sua ricchezza; 24 ma chi si gloria si glori di questo: che ha intelligenza e conosce me, che sono l'Eterno, che esercita la benignità, il diritto e la giustizia sulla terra; perché di queste cose mi compiaccio”, dice l'Eterno.
25 “Ecco, i giorni vengono”, dice l'Eterno, “che io punirò tutti i circoncisi che sono incirconcisi: 26 l'Egitto, Giuda, Edom, i figli di Ammon, Moab, e tutti quelli che si radono le tempie e abitano nel deserto; poiché tutte le nazioni sono incirconcise, e tutta la casa d'Israele è incirconcisa di cuore”.

Gli idoli e l'Eterno
10,1 Ascoltate la parola che l'Eterno vi rivolge, o casa d'Israele! 2 Così parla l'Eterno: “Non imparate a camminare nella via delle nazioni, e non abbiate paura dei segni del cielo, perché sono le nazioni quelle che ne hanno paura. 3 Infatti i costumi dei popoli sono vanità; poiché si taglia un albero nella foresta e le mani dell'operaio lo lavorano con l'ascia; 4 lo si adorna d'argento e d'oro, lo si fissa con i chiodi e con i martelli perché non si muova. 5 Questi dèi sono come spauracchi in un campo di cocomeri, e non parlano; bisogna portarli, perché non possono camminare. Non li temete! perché non possono fare nessun male, e non è in loro potere di fare del bene”.
6 Non c'è nessuno pari a te, o Eterno; tu sei grande, e grande in potenza è il tuo nome. 7 Chi non ti temerebbe, re delle nazioni? Infatti questo ti è dovuto; poiché fra tutti i saggi delle nazioni e in tutti i loro regni non c'è nessuno pari a te. 8 Ma costoro tutti insieme sono stupidi e insensati; non è che una dottrina di vanità; non è altro che legno; 9 argento battuto in lastre portato da Tarsis, oro venuto da Ufaz, opera di scultore e di mano di orefice; sono vestiti di porpora e di scarlatto, sono tutti lavoro di abili artefici. 10 Ma l'Eterno è il vero Dio, egli è l'Iddio vivente, e il re eterno; per la sua ira trema la terra, e le nazioni non possono reggere davanti al suo sdegno.
11 Così direte loro: “Gli dèi che non hanno fatto i cieli e la terra, scompariranno dalla terra e da sotto il cielo”.
12 Egli, con la sua potenza, ha fatto la terra; con la sua sapienza ha stabilito fermamente il mondo; con la sua intelligenza ha disteso i cieli. 13 Quando fa udire la sua voce c'è un rumore di acque nel cielo; egli fa salire i vapori dalle estremità della terra, fa guizzare i lampi per la pioggia e fa uscire il vento dai suoi serbatoi; 14 ogni uomo allora diventa stupido, privo di conoscenza; ogni orafo ha vergogna delle sue immagini scolpite; perché le sue immagini fuse sono una menzogna e non c'è soffio vitale in loro. 15 Sono vanità, lavoro d'inganno; nel giorno del castigo, periranno.

L'imminenza del castigo
16 A loro non somiglia colui che è la parte di Giacobbe; perché egli è colui che ha formato tutte le cose, e Israele è la tribù della sua eredità. Il suo nome è l'Eterno degli eserciti.
17 Raccogli da terra il tuo bagaglio, o tu che sei cinta d'assedio! 18 Poiché così parla l'Eterno: “Ecco, questa volta io scaglierò lontano gli abitanti del paese, e li stringerò da vicino affinché non sfuggano”. 19 Guai a me a causa della mia ferita! La mia piaga è dolorosa; ma io ho detto: “Questo è il mio male e lo devo sopportare”. 20 Le mie tende sono guaste, e tutto il mio cordame è rotto; i miei figli sono andati lontano da me e non sono più; non c'è più nessuno che stenda la mia tenda, che innalzi i miei padiglioni. 21 Perché i pastori sono stati stupidi e non hanno cercato l'Eterno; perciò non hanno prosperato e tutto il loro gregge è stato disperso. 22 Ecco, un rumore giunge, un gran tumulto arriva dal paese del settentrione, per ridurre le città di Giuda in desolazione, in un covo di sciacalli. 23 Eterno, io so che la via dell'uomo non è in suo potere, e che non è in potere dell'uomo che cammina il dirigere i suoi passi. 24 O Eterno, correggimi, ma con giusta misura; non nella tua ira, perché tu non debba ridurmi a poca cosa! 25 Riversa la tua ira sulle nazioni che non ti conoscono e sui popoli che non invocano il tuo nome; poiché hanno divorato Giacobbe; sì, lo hanno divorato, lo hanno consumato, hanno distrutto la sua dimora.

Il patto violato
11,1 Questa è la parola che fu rivolta a Geremia da parte dell'Eterno:
2 “Ascoltate le parole di questo patto, e parlate agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme! 3 Di' loro: 'Così parla l'Eterno, l'Iddio d'Israele: Maledetto l'uomo che non ascolta le parole di questo patto, 4 che io comandai ai vostri padri il giorno che li feci uscire dal paese d'Egitto, dalla fornace di ferro, dicendo: Ascoltate la mia voce e fate tutto quello che vi comanderò, voi sarete mio popolo e io sarò vostro Dio, 5 affinché io possa mantenere il giuramento che feci ai vostri padri, di dare loro un paese dove scorre il latte e il miele, come oggi vedete'”. Allora io risposi: “Amen, Eterno!”. 6 L'Eterno mi disse: “Proclama tutte queste parole nelle città di Giuda e per le strade di Gerusalemme, dicendo: 'Ascoltate le parole di questo patto, e mettetele in pratica! 7 Poiché io ho scongiurato i vostri padri dal giorno che li feci uscire dal paese d'Egitto fino a questo giorno, li ho scongiurati fin dal mattino, dicendo: Ascoltate la mia voce! 8 Ma essi non l'hanno ascoltata, non hanno prestato orecchio e hanno camminato seguendo ciascuno la caparbietà del loro cuore malvagio; perciò io ho fatto venire su di loro tutto quello che avevo detto in quel patto che io avevo comandato loro di osservare, e che essi non hanno osservato'”. 9 Poi l'Eterno mi disse: “Esiste una congiura fra gli uomini di Giuda e fra gli abitanti di Gerusalemme. 10 Sono tornati alle iniquità dei loro padri antichi, i quali rifiutarono di ascoltare le mie parole; e sono andati anche loro dietro ad altri dèi, per servirli; la casa d'Israele e la casa di Giuda hanno violato il patto, che io avevo fatto con i loro padri”.
11 Perciò, così parla l'Eterno: “Ecco, io faccio venire su di loro una calamità, alla quale non potranno sfuggire. Essi grideranno a me, ma io non li ascolterò. 12 Allora le città di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme andranno a gridare agli dèi ai quali offrono profumi; ma essi non li salveranno, nel tempo della calamità!
13 Poiché, o Giuda, tu hai tanti dèi quante sono le tue città; e quante sono le strade di Gerusalemme, tanti altari avete eretti alla vergogna, altari per offrire profumi a Baal'. 14 Tu non pregare per questo popolo, non ti mettere a gridare né a fare suppliche per loro; perché io non li esaudirò quando grideranno a me a causa della calamità che li avrà colpiti.
15 'Che cosa fa il mio amato nella mia casa? Delle scelleratezze? Forse dei voti e della carne consacrata allontaneranno da te la calamità perché tu possa rallegrarti?'”. 16 L'Eterno ti aveva chiamato 'Ulivo verdeggiante, adorno di bei frutti'. Al rumore di un grande tumulto, egli vi appicca il fuoco e i rami sono distrutti. 17 L'Eterno degli eserciti che ti aveva piantato pronuncia del male contro di te, a causa della malvagità commessa a loro danno dalla casa d'Israele e dalla casa di Giuda quando hanno provocato la mia ira, offrendo profumi a Baal.

Congiura contro Geremia
18 L'Eterno me lo ha fatto sapere, e io l'ho saputo; allora tu mi hai mostrato le loro azioni. 19 Io ero come un docile agnello che si conduce al macello; io non sapevo che tramavano macchinazioni contro di me, dicendo: “Distruggiamo l'albero con il suo frutto e sterminiamolo dalla terra dei viventi; affinché il suo nome non sia più ricordato”. 20 Ma, o Eterno degli eserciti, giusto giudice, che scruti le reni e il cuore, io vedrò la tua vendetta su di loro, poiché a te io rimetto la mia causa.
21 Perciò, così parla l'Eterno riguardo a quelli di Anatot, che cercano la tua vita e dicono: “Non profetizzare nel nome dell'Eterno, se non vuoi morire per le nostre mani”. 22 Perciò, così parla l'Eterno degli eserciti: “Ecco, io sto per punirli; i giovani moriranno per la spada, i loro figli e le loro figlie moriranno di fame; 23 e non resterà di loro nessun residuo; poiché io farò venire la calamità su quelli di Anatot, l'anno in cui li visiterò”.

12,1 Tu sei giusto, o Eterno, quando io discuto con te; tuttavia io proporrò le mie ragioni: Perché prospera la via degli empi? Perché sono tutti a loro agio quelli che agiscono perfidamente? 2 Tu li hai piantati, essi hanno messo radice, crescono e portano anche frutto; tu sei vicino alla loro bocca, ma lontano dal loro intimo. 3 E tu, o Eterno, tu mi conosci, tu mi vedi, tu provi quale sia il mio cuore verso di te. Trascinali al macello come pecore, e preparali per il giorno del massacro! 4 Fino a quando farà cordoglio il paese, e si seccherà l'erba di tutta la campagna? Per la malvagità degli abitanti, le bestie e gli uccelli sono sterminati. Poiché quelli dicono: “Egli non vedrà la nostra fine”. 5 Se, correndo con dei pedoni, questi ti stancano, come potrai gareggiare con i cavalli? Se non ti senti al sicuro che in terra di pace, come farai quando il Giordano sarà in piena? 6 Perché perfino i tuoi fratelli e la casa di tuo padre ti tradiscono; anche loro ti gridano dietro a piena voce: non fidarti di loro quando ti diranno delle buone parole.

Il paese devastato. Profezia contro i devastatori
7 “Io ho lasciato la mia casa, ho abbandonato la mia eredità; ho dato ciò che ho di più caro nelle mani dei suoi nemici. 8 La mia eredità è diventata per me come un leone nella foresta; ha mandato contro di me il suo ruggito; perciò l'ho odiata. 9 La mia eredità è stata per me come l'uccello rapace screziato; gli uccelli rapaci si gettano contro di lei da ogni parte. Andate, radunate tutte le bestie della campagna, fatele venire a divorare! 10 Molti pastori guastano la mia vigna, calpestano la porzione che mi è toccata, riducono la mia deliziosa porzione in un deserto desolato. 11 La riducono in una desolazione; e, tutta desolata, fa cordoglio davanti a me; tutto il paese è desolato, perché nessuno lo prende a cuore. 12 Su tutte le alture del deserto giungono devastatori, perché la spada dell'Eterno divora il paese da un'estremità all'altra; non c'è pace per nessuno. 13 Hanno seminato grano, e raccolgono spine; si sono affannati senza nessun profitto. Vergognatevi di ciò che raccogliete a causa dell'ira ardente dell'Eterno!”.
14 Così parla l'Eterno contro tutti i miei malvagi vicini, che toccano l'eredità che io ho dato in possesso al mio popolo Israele: “Ecco, io li sradicherò dal loro paese, sradicherò la casa di Giuda di mezzo a loro; 15 ma, dopo che li avrò sradicati, avrò di nuovo compassione di loro e li ricondurrò ciascuno nella sua eredità, ciascuno nel suo paese. 16 Se impareranno accuratamente le vie del mio popolo e a giurare per il mio nome dicendo: 'l'Eterno vive', come hanno insegnato al mio popolo a giurare per Baal, saranno saldamente stabiliti in mezzo al mio popolo. 17 Ma, se non danno ascolto, io sradicherò quella nazione; la sradicherò e la distruggerò”, dice l'Eterno.

La deportazione predetta attraverso l'immagine di una cintura di lino
13,1 Così mi ha detto l'Eterno: “Va', comprati una cintura di lino, mettitela sui fianchi, ma non la porre nell'acqua”. 2 Così io comprai la cintura, secondo la parola dell'Eterno, e me la misi sui fianchi. 3 E la parola dell'Eterno mi fu indirizzata per la seconda volta, in questi termini: 4 “Prendi la cintura che hai comprato e che hai sui fianchi; va' verso l'Eufrate, e là nascondila nella fessura di una roccia”. 5 Io andai e la nascosi presso l'Eufrate, come l'Eterno mi aveva comandato. 6 Dopo molti giorni l'Eterno mi disse: “Alzati, va' verso l'Eufrate, e togli di là la cintura, che io ti avevo comandato di nascondervi”. 7 E io andai verso l'Eufrate, scavai, e tolsi la cintura dal luogo dove l'avevo nascosta; ed ecco, la cintura era marcita, e non era più buona a nulla. 8 Allora la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini:
9 “Così parla l'Eterno: 'In questo modo io distruggerò l'orgoglio di Giuda e il grande orgoglio di Gerusalemme, 10 di questo popolo malvagio che rifiuta di ascoltare le mie parole, che cammina seguendo la caparbietà del suo cuore, e va dietro ad altri dèi per servirli e per prostrarsi davanti a loro; esso diventerà come questa cintura, che non è più buona a nulla. 11 Poiché, come la cintura aderisce ai fianchi dell'uomo, così io avevo strettamente unita a me tutta la casa d'Israele e tutta la casa di Giuda', dice l'Eterno, 'perché fossero mio popolo, mia fama, mia lode, mia gloria; ma essi non hanno voluto dare ascolto'.
12 Tu dirai dunque loro questa parola: 'Così parla l'Eterno, l'Iddio d'Israele: Ogni otre sarà riempito di vino'; e quando essi ti diranno: 'Non lo sappiamo noi che ogni otre si riempie di vino?'. 13 Allora tu di' loro: 'Così parla l'Eterno: Ecco, io riempirò di ubriachezza tutti gli abitanti di questo paese, i re che siedono sul trono di Davide, i sacerdoti, i profeti, e tutti gli abitanti di Gerusalemme. 14 Li sbatterò l'uno contro l'altro, padri e figli assieme', dice l'Eterno, 'io non risparmierò nessuno; nessuna pietà, nessuna compassione, mi impedirà di distruggerli'”.
15 Ascoltate, porgete orecchio! non insuperbite, perché l'Eterno parla. 16 Date gloria all'Eterno, al vostro Dio, prima che egli faccia venire le tenebre, e prima che i vostri piedi inciampino sui monti avvolti nel crepuscolo, e voi aspettiate la luce ed egli ne faccia un'ombra di morte, e la muti in oscurità profonda. 17 Ma se voi non date ascolto, la mia anima piangerà in segreto, a causa del vostro orgoglio, i miei occhi piangeranno a dirotto, si scioglieranno in lacrime, perché il gregge dell'Eterno sarà deportato.
18 Di' al re e alla regina: “Sedetevi per terra! perché la vostra gloriosa corona vi cade dalla testa”. 19 Le città del meridione sono chiuse e non c'è più chi le apra; tutto Giuda è deportato, è condotto in esilio tutto quanto. 20 Alzate gli occhi e guardate quelli che vengono dal settentrione; dov'è il gregge, il magnifico gregge, che ti era stato dato? 21 Che dirai tu quando egli ti punirà? Ma tu stessa hai insegnato ai tuoi amici a dominare su di te. Non ti prenderanno forse i dolori, come prendono la donna che sta per partorire? 22 Se tu dici nel tuo cuore: “Perché mi avvengono queste cose?”. Per la grandezza della tua iniquità i lembi della tua veste ti sono strappati e i tuoi calcagni sono colpiti.
23 Può un Cusita cambiare la sua pelle o un leopardo le sue macchie? Allora anche voi, abituati come siete a fare il male, potrete fare il bene? 24 “Io li disperderò, come stoppia portata via dal vento del deserto. 25 È questa la tua sorte, la parte che io ti misuro”, dice l'Eterno, “perché tu mi hai dimenticato e hai riposto la tua fiducia nella menzogna. 26 E io pure ti solleverò i lembi della veste sul viso, in modo che si veda la tua vergogna. 27 Io ho visto le tue abominazioni, i tuoi adultèri, i tuoi nitriti, la vergogna della tua prostituzione sulle colline e per i campi. Guai a te, o Gerusalemme! Per quanto tempo ancora non ti purificherai?”.

La siccità prolungata
14,1 La parola dell'Eterno che fu rivolta a Geremia in occasione della siccità.
2 “Giuda è in lutto, le porte delle sue città languiscono, giacciono per terra a lutto; il grido di Gerusalemme sale al cielo. 3 I nobili fra di loro mandano i piccoli a cercare dell'acqua; e questi vanno alle cisterne, non trovano acqua, e tornano con i loro vasi vuoti; sono pieni di vergogna, di confusione, e si coprono il capo. 4 Il suolo è costernato perché non c'è stata pioggia nel paese; i lavoratori sono pieni di confusione e si coprono il capo. 5 Perfino la cerva nella campagna partorisce e abbandona il suo parto perché non c'è erba; 6 gli onagri si fermano sulle alture, aspirano l'aria come gli sciacalli; i loro occhi sono spenti, perché non c'è verdura”.
7 Eterno, se le nostre iniquità testimoniano contro di noi, opera per amore del tuo nome; poiché le nostre infedeltà sono molte; noi abbiamo peccato contro di te. 8 O speranza d'Israele, suo salvatore in tempo di angoscia, perché saresti nel paese come uno straniero, come un viandante che si ferma per passarvi la notte? 9 Perché saresti come un uomo sopraffatto, come un prode che non può salvare? Eppure, Eterno, tu sei in mezzo a noi, e il tuo nome è invocato su di noi; non ci abbandonare!
10 Così parla l'Eterno a questo popolo: “Essi amano girovagare; non trattengono i loro piedi; perciò l'Eterno non li gradisce, si ricorda ora della loro iniquità e punisce i loro peccati”. 11 L'Eterno mi disse: “Non pregare per il bene di questo popolo. 12 Se digiunano, non ascolterò il loro grido; se fanno degli olocausti e delle offerte, non li gradirò; anzi io sto per consumarli con la spada, con la fame, con la peste”. 13 Allora io dissi: “Ah, Signore, Eterno! ecco, i profeti dicono loro: 'Voi non vedrete la spada, né avrete mai la fame; ma io vi darò una pace sicura in questo luogo'”. 14 E l'Eterno mi disse: “Quei profeti profetizzano menzogne nel mio nome; io non li ho mandati, non ho dato loro nessun ordine, e non ho parlato loro; le profezie che vi fanno sono visioni bugiarde, divinazioni, vanità, falsità del loro proprio cuore. 15 Perciò così parla l'Eterno riguardo ai profeti che profetizzano nel mio nome benché io non li abbia mandati, e dicono: 'Non vi sarà né spada né fame in questo paese'; quei profeti saranno consumati dalla spada e dalla fame; 16 quelli ai quali essi profetizzano saranno gettati per le vie di Gerusalemme morti di fame e di spada, loro, le loro mogli, i loro figli e le loro figlie, e non ci sarà chi dia loro sepoltura; riverserò su di loro la loro malvagità.
17 Di' loro dunque questa parola: 'I miei occhi si sciolgano in lacrime giorno e notte, senza posa; poiché la vergine figlia del mio popolo è stata colpita in modo straziante, ha ricevuto un colpo tremendo. 18 Se esco per i campi, ecco degli uccisi per la spada; se entro in città, ecco i languenti per fame; perfino il profeta, perfino il sacerdote vanno a mendicare in un paese che non conoscono'”.
19 Hai tu dunque rigettato Giuda? Hai preso in disgusto Sion? Perché ci colpisci senza che ci sia guarigione per noi? Noi aspettavamo la pace, ma non giunge nessun bene; aspettavamo un tempo di guarigione, ed ecco il terrore. 20 O Eterno, noi riconosciamo la nostra malvagità, l'iniquità dei nostri padri; poiché noi abbiamo peccato contro di te. 21 Per amore del tuo nome, non disprezzare, non disonorare il trono della tua gloria; ricordati del tuo patto con noi; non lo annullare! 22 Fra gli idoli vani dei popoli, ce n'è forse uno che possa far piovere? O è forse il cielo che dà gli acquazzoni? Non sei tu, o Eterno, tu, il nostro Dio? Perciò noi speriamo in te, poiché tu hai fatto tutte queste cose.

15,1 Ma l'Eterno mi disse: “Anche se Mosè e Samuele si presentassero davanti a me, io non mi piegherei verso questo popolo; caccialo via dalla mia presenza, e che egli se ne vada! 2 E se anche ti dicono: 'Dove ce ne andremo?', tu risponderai loro: 'Così dice l'Eterno: Alla morte, i destinati alla morte; alla spada, i destinati alla spada; alla fame, i destinati alla fame; alla schiavitù, i destinati alla schiavitù'. 3 Io manderò contro di loro quattro specie di flagelli”, dice l'Eterno, “la spada, per ucciderli; i cani, per trascinarli; gli uccelli del cielo e le bestie della terra, per divorarli e per distruggerli. 4 E farò in modo che saranno agitati per tutti i regni della terra, a causa di Manasse, figlio di Ezechia, re di Giuda, e di tutto quello che egli ha fatto in Gerusalemme.
5 Poiché chi avrebbe pietà di te, o Gerusalemme? Chi ti compiangerebbe? Chi si incomoderebbe per domandarti come stai? 6 Tu mi hai respinto”, dice l'Eterno, “ti sei tirata indietro; perciò io stendo la mano contro di te e ti distruggo; sono stanco di pentirmi. 7 Io ti ventilerò con il ventilabro alle porte del paese, priverò di figli il mio popolo e lo farò perire, poiché non si convertì dalle sue vie. 8 Le sue vedove sono più numerose della sabbia del mare; io faccio venire contro di loro, contro la madre dei giovani, un nemico che devasta in pieno mezzogiorno; faccio piombare su di lei, a un tratto, angoscia e terrore. 9 Colei che aveva partorito sette figli è languente, esala l'ultimo respiro; il suo sole tramonta mentre è ancora giorno; è coperta di vergogna, di confusione; e il rimanente di loro io lo do in balìa della spada dei loro nemici”, dice l'Eterno.
10 Me infelice! o madre mia, poiché mi hai fatto nascere uomo di lite e di contesa per tutto il paese! Io non do né prendo in prestito, eppure tutti mi maledicono. 11 L'Eterno dice: “Per certo, io ti riservo un avvenire felice; io farò che il nemico ti rivolga suppliche nel tempo dell'avversità, nel tempo dell'angoscia.
12 Il ferro potrà forse spezzare il ferro del settentrione e il bronzo? 13 Le tue facoltà e i tuoi tesori io li darò gratuitamente come preda, a causa di tutti i tuoi peccati e dentro tutti i tuoi confini. 14 Li farò passare con i tuoi nemici in un paese che non conosci; perché un fuoco si è acceso nella mia ira, che arderà contro di voi”.
15 Tu sai tutto, o Eterno; ricordati di me, visitami e vendicami dei miei persecutori; nella tua benevolenza, non portarmi via! riconosci che per amore tuo io porto il disonore. 16 Appena ho trovato le tue parole, io le ho divorate; e le tue parole sono state la mia gioia, il diletto del mio cuore, perché il tuo nome è invocato su di me, o Eterno, Dio degli eserciti. 17 Io non mi sono seduto nell'assemblea di quelli che ridono e non mi sono rallegrato, ma a causa della tua mano mi sono seduto solitario, perché tu mi riempivi di sdegno. 18 Perché il mio dolore è perenne e la mia piaga, incurabile, rifiuta di guarire? Vuoi tu essere per me come una sorgente illusoria, come un'acqua che non dura?
19 Perciò, così parla l'Eterno: “Se tu torni a me, io ti ricondurrò, e tu rimarrai davanti a me; e se tu separi ciò che è prezioso da ciò che è vile, tu sarai come la mia bocca; ritorneranno essi a te, ma tu non tornerai a loro. 20 Io ti farò essere per questo popolo un forte muro di bronzo; essi combatteranno contro di te, ma non potranno vincerti, perché io sarò con te per salvarti e per liberarti”, dice l'Eterno. “E ti libererò dalla mano dei malvagi e ti riscatterò dalla mano dei violenti”.

Flagelli e deportazione
16,1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: 2 “Non prendere moglie e non avere figli né figlie in questo luogo”. 3 Poiché così parla l'Eterno riguardo ai figli e alle figlie che nascono in questo paese, alle madri che li partoriscono e ai padri che li generano in questo paese: 4 “Essi moriranno consumati dalle malattie, non saranno rimpianti e non avranno sepoltura; serviranno di letame sulla faccia della terra; saranno consumati dalla spada e dalla fame e i loro cadaveri saranno pasto per gli uccelli del cielo e per le bestie della terra”. 5 Poiché così parla l'Eterno: “Non entrare nella casa del lutto, non andare a fare cordoglio con loro né a compiangerli, perché”, dice l'Eterno, “io ho ritirato da questo popolo la mia pace, la mia benignità, la mia compassione. 6 Grandi e piccoli moriranno in questo paese; non avranno sepoltura, non si farà cordoglio per loro, nessuno si farà incisioni addosso o si raderà per loro; 7 non si spezzerà per loro il pane del lutto per consolarli di un morto, non si offrirà loro da bere la coppa della consolazione per un padre o per una madre. 8 Allo stesso modo non entrare in nessuna casa di convito per sederti con loro a mangiare e a bere”. 9 Poiché così parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: “Ecco, io farò cessare in questo luogo, davanti ai vostri occhi, ai giorni vostri, il grido di gioia, il grido di esultanza, la voce dello sposo e la voce della sposa.
10 Avverrà che quando tu annuncerai a questo popolo tutte queste cose, essi ti diranno: 'Perché l'Eterno ha pronunciato contro di noi tutta questa grande calamità? Qual è la nostra iniquità? Qual è il peccato che abbiamo commesso contro l'Eterno, il nostro Dio?'. 11 Allora tu risponderai loro: 'Perché i vostri padri mi hanno abbandonato', dice l'Eterno, 'sono andati dietro ad altri dèi, li hanno serviti e si sono prostrati davanti a loro, hanno abbandonato me e non hanno osservato la mia legge. 12 E voi avete fatto anche peggio dei vostri padri; perché, ecco, ciascuno cammina seguendo la caparbietà del suo cuore malvagio, per non dare ascolto a me; 13 perciò io vi scaccerò da questo paese in un paese che né voi né i vostri padri avete conosciuto; e là servirete giorno e notte altri dèi, perché io non vi farò grazia'”.
14 “Perciò, ecco, i giorni vengono”, dice l'Eterno, “in cui non si dirà più: 'Per la vita dell'Eterno, che condusse i figli d'Israele fuori dal paese d'Egitto', 15 ma: 'Per la vita dell'Eterno, che ha condotto i figli d'Israele fuori dal paese del settentrione e da tutti gli altri paesi nei quali li aveva scacciati'; io li ricondurrò nel loro paese, che avevo dato ai loro padri.
16 Ecco, io mando un grande numero di pescatori a pescarli”, dice l'Eterno, “e poi manderò un grande numero di cacciatori a dargli la caccia sopra ogni monte, sopra ogni collina e nelle fessure delle rocce. 17 Poiché i miei occhi sono su tutte le loro vie; esse non sono nascoste davanti alla mia faccia e la loro iniquità non rimane occulta ai miei occhi. 18 Prima darò loro una doppia retribuzione per la loro iniquità e per il loro peccato, perché hanno profanato il mio paese, con quei cadaveri che sono i loro idoli ripugnanti, e hanno riempito la mia eredità delle loro abominazioni”.
19 Eterno, mia forza, mia fortezza e mio rifugio nel giorno dell'avversità! A te verranno le nazioni dalle estremità della terra, e diranno: “I nostri padri non hanno ereditato che menzogne, vanità, e cose che non giovano a nulla. 20 L'uomo dovrebbe fabbricarsi degli dèi? Ma già questi non sono dèi”. 21 “Perciò, ecco, io farò loro conoscere, questa volta farò loro conoscere la mia mano e la mia potenza; e sapranno che il mio nome è l'Eterno”.

17,1 “Il peccato di Giuda è scritto con uno stilo di ferro, con una punta di diamante; è scolpito sulla tavola del loro cuore e sui corni dei vostri altari. 2 Come si ricordano dei loro figli, così si ricordano dei loro altari e dei loro idoli di Astarte presso gli alberi verdeggianti sugli alti colli. 3 O mia montagna, che domini la campagna, io darò i tuoi beni, tutti i tuoi tesori e i tuoi alti luoghi come preda, a causa dei peccati che tu hai commesso in tutti i tuoi confini! 4 E tu, per colpa tua, perderai l'eredità che io ti avevo dato, e ti farò servire i tuoi nemici in un paese che non conosci; perché avete acceso il fuoco della mia ira, ed esso arderà per sempre”.
5 Così parla l'Eterno: “Maledetto l'uomo che confida nell'uomo e fa della carne il suo braccio, e il cui cuore si allontana dall'Eterno! 6 Egli è come una tamerice nel deserto: quando giunge il bene, egli non lo vede; dimora in luoghi aridi, nel deserto, in terra salata, senza abitanti. 7 Benedetto l'uomo che confida nell'Eterno, e la cui fiducia è l'Eterno! 8 Egli è come un albero piantato presso le acque, che distende le sue radici lungo il fiume; non si accorge quando viene il caldo e il suo fogliame rimane verde; nell'anno della siccità non è in affanno e non cessa di portare frutto”.
9 Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno; chi lo conoscerà? 10 “Io, l'Eterno, che investigo il cuore, che metto alla prova le reni, per retribuire ciascuno secondo le sue vie, secondo il frutto delle sue azioni”. 11 Chi acquista ricchezze, ma non con giustizia, è come la pernice che cova uova che non ha fatto; nel bel mezzo dei suoi giorni egli deve lasciarle, e quando arriva la sua fine, non è che uno stolto.
12 Trono di gloria, eccelso fin dal principio, è il luogo del nostro santuario. 13 Speranza d'Israele, o Eterno, tutti quelli che ti abbandonano saranno confusi; quelli che si allontanano da te saranno scritti sulla polvere, perché hanno abbandonato l'Eterno, la sorgente delle acque vive.
14 Guariscimi, o Eterno, e sarò guarito; salvami, e sarò salvo, poiché tu sei la mia lode. 15 Ecco, essi mi dicono: “Dov'è la parola dell'Eterno? che essa si compia, dunque!”. 16 Quanto a me, io non mi sono rifiutato di essere loro pastore ai tuoi ordini, né ho desiderato il giorno funesto, tu lo sai; quello che è uscito dalle mie labbra è stato manifesto davanti a te. 17 Non essere per me uno spavento; tu sei il mio rifugio nel giorno della calamità. 18 Siano confusi i miei persecutori; non sia io confuso; siano essi spaventati; non sia io spaventato; fa' venire su loro il giorno della calamità e colpiscili con doppia distruzione!

La santificazione del sabato
19 Così mi ha detto l'Eterno: “Va' e fermati alla porta dei figli del popolo per la quale entrano ed escono i re di Giuda, e a tutte le porte di Gerusalemme e di' loro: 20 'Ascoltate la parola dell'Eterno, o re di Giuda, e tutto Giuda, e voi tutti gli abitanti di Gerusalemme, che entrate per queste porte!
21 Così parla l'Eterno: Per amore della vostra stessa vita, guardatevi dal portare un carico e dal farlo passare per le porte di Gerusalemme, in giorno di sabato; 22 e non fate uscire fuori dalle vostre case nessun carico e non fate nessun lavoro in giorno di sabato; ma santificate il giorno del sabato, come io comandai ai vostri padri. 23 Essi, però, non diedero ascolto, non prestarono orecchio, ma indurirono il loro collo per non ascoltare e per non ricevere istruzione. 24 E se voi mi date attentamente ascolto', dice l'Eterno, 'se non fate entrare nessun carico per le porte di questa città in giorno di sabato, ma santificate il giorno del sabato e non fate in esso nessun lavoro, 25 i re e i prìncipi che siedono sul trono di Davide entreranno per le porte di questa città montati su carri e su cavalli: vi entreranno essi, i loro prìncipi, gli uomini di Giuda, gli abitanti di Gerusalemme; e questa città sarà abitata per sempre. 26 E dalle città di Giuda, dai luoghi circostanti di Gerusalemme, dal paese di Beniamino, dalla pianura, dal monte e dal meridione, si verrà a portare olocausti, vittime, oblazioni, incenso, e a offrire sacrifici di ringraziamento nella casa dell'Eterno. 27 Ma, se non mi date ascolto e non santificate il giorno del sabato e non vi astenete dal portare dei carichi e dall'introdurli per le porte di Gerusalemme in giorno di sabato, io accenderò un fuoco alle porte della città, ed esso divorerà i palazzi di Gerusalemme, e non si estinguerà'”.

Il vasaio e il vaso
18,1 Questa è la parola che fu rivolta a Geremia da parte dell'Eterno:
2 “Alzati, scendi in casa del vasaio, e là ti farò udire le mie parole”. 3 Allora io scesi in casa del vasaio, ed ecco egli stava lavorando alla ruota; 4 e il vaso che faceva si guastò, come succede all'argilla nella mano del vasaio, ed egli da capo fece un altro vaso come a lui parve bene di farlo.
5 La parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: 6 “Casa d'Israele, non posso io fare di voi quello che fa questo vasaio?”, dice l'Eterno. “Ecco, quello che l'argilla è in mano al vasaio, voi lo siete in mano mia, o casa d'Israele! 7 A un dato momento io parlo riguardo a una nazione, riguardo a un regno, di sradicare, di abbattere, di distruggere; 8 ma se quella nazione contro la quale ho parlato, si converte dalla sua malvagità, io mi pento del male che avevo pensato di farle. 9 In un altro momento io parlo riguardo a una nazione, a un regno, di costruire e di piantare; 10 ma, se quella nazione fa ciò che è male ai miei occhi senza dare ascolto alla mia voce, io mi pento del bene di cui avevo parlato di colmarla.
11 Perciò ora parla agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme, e di':
'Così parla l'Eterno: Ecco, io preparo contro di voi del male, e formo contro di voi un disegno. Si converta ora ciascuno di voi dalla sua via malvagia, e correggete le vostre vie e le vostre azioni!'. 12 Ma costoro dicono: 'È inutile; noi vogliamo camminare seguendo i nostri propri pensieri, e vogliamo agire ciascuno seguendo la caparbietà del nostro cuore malvagio'.
13 Perciò, così parla l'Eterno: 'Chiedete dunque fra le nazioni chi ha udito tali cose! La vergine d'Israele ha fatto una cosa orribile, enorme. 14 La neve del Libano scompare mai dalle rocce che dominano la campagna? O le acque che vengono da lontano, fresche, correnti, si asciugano mai? 15 Eppure il mio popolo mi ha dimenticato, offre profumi agli idoli vani; lo hanno fatto inciampare nelle sue vie, che erano i sentieri antichi, per seguire sentieri laterali, una via non appianata, 16 e per fare così del loro paese una desolazione, un oggetto di continuo scherno; al punto che tutti quelli che vi passano rimangono stupiti e scuotono il capo. 17 Io li disperderò davanti al nemico, come fa il vento orientale; io volterò loro le spalle e non la faccia nel giorno della loro calamità'”.
18 Essi hanno detto: “Venite, tramiamo macchinazioni contro Geremia; poiché l'insegnamento della legge non verrà meno per mancanza di sacerdoti, né il consiglio per mancanza di saggi, né la parola per mancanza di profeti. Venite, colpiamolo con la lingua e non diamo retta a nessuna delle sue parole”.
19 Tu dunque, Eterno, rivolgi a me la tua attenzione e ascolta la voce di quelli che contendono con me. 20 Il male sarà forse reso in cambio del bene? Poiché essi hanno scavato una fossa per me. Ricordati come io mi sono presentato davanti a te per parlare in loro favore, e per allontanare da loro la tua ira. 21 Perciò abbandona i loro figli alla fame; dalli in balìa della spada; le loro mogli siano private di figli e rimangano vedove; i loro mariti siano feriti a morte; i loro giovani siano colpiti dalla spada in battaglia. 22 Un grido si oda uscire dalle loro case, quando tu farai piombare su di loro all'improvviso le bande nemiche: poiché hanno scavato una fossa per catturarmi, e hanno teso dei lacci ai miei piedi. 23 Tu, o Eterno, conosci tutti i loro disegni contro di me per farmi morire; non perdonare la loro iniquità, non cancellare il loro peccato davanti ai tuoi occhi! Siano essi abbattuti davanti a te! Agisci contro di loro nel giorno della tua ira!

Il vaso infranto e la rovina di Gerusalemme
19,1 Così ha detto l'Eterno: “Va', compra una brocca di terracotta da un vasaio e prendi con te alcuni degli anziani del popolo e degli anziani dei sacerdoti; 2 recati nella valle del figlio di Innom che è all'ingresso della porta dei Vasai, e là proclama le parole che io ti dirò.
3 Dirai così: 'Ascoltate la parola dell'Eterno, o re di Giuda, e abitanti di Gerusalemme! Così parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Ecco, io faccio venire sopra questo luogo una calamità, che farà stordire gli orecchi di chi ne udrà parlare; 4 poiché mi hanno abbandonato, hanno profanato questo luogo e vi hanno offerto profumi ad altri dèi, che né essi, né i loro padri, né i re di Giuda hanno conosciuto, e hanno riempito questo luogo di sangue di innocenti; 5 hanno costruito degli alti luoghi a Baal, per bruciare nel fuoco i loro figli in olocausto a Baal; cosa che io non avevo comandato, della quale non avevo mai parlato, e che non mi era mai venuta in cuore. 6 Perciò, ecco, i giorni vengono', dice l'Eterno, 'che questo luogo non sarà più chiamato Tofet, né la valle del figlio di Innom, ma la valle del Massacro. 7 Io renderò vani i disegni di Giuda e di Gerusalemme in questo luogo, e farò in modo che costoro cadano per la spada davanti ai loro nemici, e per mano di quanti cercano la loro vita; e darò i loro cadaveri in pasto agli uccelli del cielo e alle bestie della terra. 8 Farò di questa città una desolazione, un oggetto di scherno; chiunque passerà presso di lei rimarrà stupito e si metterà a fischiare per tutte le sue piaghe. 9 E farò mangiare loro la carne dei loro figli e la carne delle loro figlie, e mangeranno la carne gli uni degli altri, durante l'assedio e l'angoscia in cui li stringeranno i loro nemici e quelli che cercano la loro vita'.
10 Poi tu spezzerai la brocca alla presenza di quegli uomini che saranno andati con te, e dirai loro:
11 'Così parla l'Eterno degli eserciti: Così spezzerò questo popolo e questa città, come si spezza un vaso di vasaio, che non si può più riparare; e si seppelliranno i morti a Tofet, per mancanza di spazio per seppellire. 12 Così', dice l'Eterno, 'farò a questo luogo e ai suoi abitanti, rendendo questa città simile a Tofet. 13 Le case di Gerusalemme, e le case dei re di Giuda, saranno come il luogo di Tofet, immonde; tutte le case, cioè, sopra i cui tetti essi hanno offerto profumi a tutto l'esercito del cielo, e hanno fatto libazioni ad altri dèi'”.
14 Geremia tornò da Tofet, dove l'Eterno lo aveva mandato a profetizzare; si fermò nel cortile della casa dell'Eterno e disse a tutto il popolo: 15 “Così parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: 'Ecco, io faccio venire sopra questa città e sopra tutte le città che da lei dipendono tutte le calamità che ho annunciato contro di lei, perché hanno indurito il loro collo, per non dare ascolto alle mie parole'”.

Pasur fa arrestare Geremia. Lamento del profeta
20,1 Pasur, figlio di Immer, sacerdote e capo-sovrintendente della casa dell'Eterno, udì Geremia che profetizzava queste cose. 2 Pasur percosse il profeta Geremia e lo mise nei ceppi nella prigione che era nella porta superiore di Beniamino, nella casa dell'Eterno. 3 Il giorno seguente, Pasur fece uscire Geremia dal carcere. E Geremia gli disse: “L'Eterno non ti chiama più Pasur, ma Magor-Missabib. 4 Poiché così parla l'Eterno: 'Io ti renderò un oggetto di terrore per te stesso e per tutti i tuoi amici; essi cadranno per la spada dei loro nemici e i tuoi occhi lo vedranno; darò tutto Giuda in mano del re di Babilonia, che li deporterà a Babilonia e li colpirà con la spada. 5 Darò tutte le ricchezze di questa città, tutto il suo guadagno e tutte le sue cose preziose, darò tutti i tesori dei re di Giuda in mano dei loro nemici che ne faranno loro preda, li prenderanno e li porteranno via a Babilonia. 6 E tu, Pasur, e tutti quelli che abitano in casa tua, sarete deportati; tu andrai a Babilonia e là morirai; là sarai sepolto tu, con tutti i tuoi amici, ai quali hai profetizzato menzogne'”.
7 Tu mi hai persuaso, o Eterno, e io mi sono lasciato persuadere, tu mi hai fatto forza e mi hai vinto; io sono diventato, ogni giorno, un oggetto di scherno; ognuno si fa beffe di me. 8 Poiché ogni volta che io parlo, grido, grido: “Violenza e saccheggio!”. Sì, la parola dell'Eterno è per me un motivo di obbrobrio, uno scherno ogni giorno. 9 Se io dico: “Io non lo menzionerò più, non parlerò più nel suo nome”, c'è nel mio cuore come un fuoco ardente, chiuso nelle mie ossa; mi sforzo di contenerlo, ma non posso. 10 Poiché odo le diffamazioni di molti, lo spavento mi viene da ogni lato: “Denunciatelo, e noi lo denunceremo”. Tutti quelli con i quali vivevo in pace spiano se io inciampo, e dicono: “Forse si lascerà sedurre, noi prevarremo contro di lui e ci vendicheremo di lui”. 11 Ma l'Eterno è con me, come un potente eroe; perciò i miei persecutori inciamperanno e non prevarranno; saranno coperti di confusione, perché non riusciranno; la loro vergogna sarà eterna, non sarà dimenticata. 12 Eterno degli eserciti, che provi il giusto, che vedi le reni e il cuore, io vedrò, sì, la tua vendetta su di loro, poiché a te io affido la mia causa! 13 Cantate all'Eterno, lodate l'Eterno, poiché egli libera la vita dell'infelice dalla mano dei malfattori!
14 Maledetto sia il giorno che io nacqui! Il giorno che mia madre mi partorì non sia benedetto! 15 Maledetto sia l'uomo che portò a mio padre la notizia: “Ti è nato un maschio”, e lo riempì di gioia! 16 Sia quell'uomo come le città che l'Eterno ha distrutto senza pentirsene! Oda egli delle grida il mattino e clamori di guerra a mezzogiorno; 17 poiché egli non mi ha fatto morire fin dal grembo materno. Così mia madre sarebbe stata la mia tomba e la sua gravidanza senza fine. 18 Perché sono uscito dal grembo materno per vedere tormento e dolore e per finire i miei giorni nella vergogna?

Profezia della presa di Gerusalemme per mano di Nabucodonosor
21,1 Questa è la parola che fu rivolta a Geremia da parte dell'Eterno, quando il re Sedechia gli mandò Pasur, figlio di Malchia, e Sefonia, figlio di Maaseia, il sacerdote, per dirgli: 2 “Ti prego, consulta per noi l'Eterno, poiché Nabucodonosor, re di Babilonia, ci fa la guerra; forse l'Eterno farà in nostro favore qualcuna delle sue meraviglie, in modo che si ritiri da noi”. 3 Allora Geremia disse loro: “Direte così a Sedechia: 4 'Così parla l'Eterno, l'Iddio d'Israele: Ecco, io sto per far rientrare nelle città le armi di guerra che sono nelle vostre mani e con le quali voi combattete, fuori delle mura, contro il re di Babilonia, e contro i Caldei che vi assediano, e le raccoglierò in mezzo a questa città. 5 Io stesso combatterò contro di voi con mano stesa e con braccio potente, con ira, con furore, con grande indignazione. 6 Colpirò gli abitanti di questa città, uomini e bestie, e moriranno di un'orrenda peste. 7 Poi', dice l'Eterno, 'io darò Sedechia, re di Giuda, i suoi servi, il popolo e coloro che in questa città saranno scampati alla peste, alla spada e alla fame, in mano di Nabucodonosor re di Babilonia, in mano dei loro nemici, in mano di quelli che cercano la loro vita; Nabucodonosor li passerà a fil di spada; non li risparmierà e non ne avrà né pietà né compassione'. 8 A questo popolo dirai: 'Così parla l'Eterno: Ecco, io pongo davanti a voi la via della vita e la via della morte. 9 Colui che rimarrà in questa città morirà per la spada, per la fame o per la peste; ma chi ne uscirà per arrendersi ai Caldei che vi assediano vivrà, e avrà la vita come suo bottino. 10 Poiché io volgo la mia faccia contro questa città per farle del male e non del bene', dice l'Eterno; 'essa sarà data in mano del re di Babilonia, ed egli la darà alle fiamme'. 11 Alla casa dei re di Giuda di': 'Ascoltate la parola dell'Eterno:
12 Casa di Davide, così dice l'Eterno: Amministrate la giustizia fin dal mattino, liberate dalla mano dell'oppressore colui a cui è tolto il suo, affinché la mia ira non divampi come un fuoco e arda al punto che nessuno la possa spegnere, per la malvagità delle vostre azioni. 13 Eccomi contro di te, o abitante della valle, roccia della pianura', dice l'Eterno. 'Voi che dite: Chi scenderà contro di noi? Chi entrerà nelle nostre abitazioni? 14 Io vi punirò secondo il frutto delle vostre azioni', dice l'Eterno, 'e appiccherò il fuoco a questa selva di Gerusalemme, ed esso divorerà tutto quello che la circonda'”.

Contro la casa reale di Giuda
22,1 Così parla l'Eterno: “Scendi nella casa del re di Giuda, e là pronuncia questa parola: 2 'Ascolta la parola dell'Eterno, o re di Giuda, che siedi sul trono di Davide: tu, i tuoi servitori e il tuo popolo, che entrate per queste porte! 3 Così parla l'Eterno: Praticate il diritto e la giustizia, liberate dalla mano dell'oppressore colui al quale è tolto il suo, non fate torto né violenza allo straniero, all'orfano e alla vedova e non spargete sangue innocente in questo luogo. 4 Poiché, se metterete realmente in pratica questa parola, dei re seduti sul trono di Davide entreranno per le porte di questa casa su carri e su cavalli: essi, i loro servitori e il loro popolo. 5 Ma, se non date ascolto a queste parole, io giuro per me stesso', dice l'Eterno, 'che questa casa sarà ridotta in una rovina'”. 6 Poiché così parla l'Eterno riguardo alla casa del re di Giuda: “Tu eri per me come Galaad, come la vetta del Libano. Ma, certo, io ti ridurrò simile a un deserto, a delle città disabitate. 7 Preparo contro di te dei devastatori, armati ciascuno delle sue armi; essi abbatteranno i tuoi cedri più belli e li getteranno nel fuoco. 8 Molte nazioni passeranno presso questa città e ognuno dirà all'altro: 'Perché l'Eterno ha fatto così a questa grande città?'. 9 E si risponderà: 'Perché hanno abbandonato il patto dell'Eterno, del loro Dio, perché si sono prostrati davanti ad altri dèi, e li hanno serviti'”.
10 Non piangete per il morto, non vi affliggete per lui; ma piangete, piangete per chi se ne va, perché non tornerà più e non vedrà più il suo paese natìo. 11 Infatti così parla l'Eterno riguardo a Sallum, figlio di Giosia, re di Giuda, che regnava al posto di Giosia suo padre e che è uscito da questo luogo: “Egli non vi ritornerà più, 12 ma morirà nel luogo dove lo hanno deportato, e non vedrà più questo paese”.
13 “Guai a colui che costruisce la sua casa senza giustizia, e le sue camere senza equità; che fa lavorare il prossimo per nulla, non gli paga il suo salario 14 e dice: 'Mi costruirò una casa grande e delle camere spaziose al piano di sopra'. Egli vi fa delle finestre, la riveste di legno di cedro e la dipinge di rosso! 15 Regni tu forse perché hai la passione del cedro? Tuo padre forse non mangiava e non beveva? Ma faceva ciò che è retto e giusto, e tutto gli andava bene. 16 Egli giudicava la causa del povero e del bisognoso, e tutto gli andava bene. Questo non è forse conoscermi?”, dice l'Eterno. 17 “Ma tu non hai occhi né cuore che per la tua avidità, per spargere sangue innocente e per fare oppressione e violenza”. 18 Perciò, così parla l'Eterno riguardo a Ioiachim, figlio di Giosia, re di Giuda: “Non se ne farà cordoglio, dicendo: 'Ahimè, fratello mio, ahimè sorella!'. Non se ne farà cordoglio, dicendo: 'Ahimè, signore, ahimè sua maestà!'. 19 Sarà sepolto come si seppellisce un asino, trascinato e gettato fuori dalle porte di Gerusalemme”.
20 “Sali sul Libano e grida, alza la voce in Basan e grida dall'Abarim, perché tutti i tuoi amanti sono distrutti. 21 Io ti ho parlato al tempo della tua prosperità, ma tu dicevi: 'Io non ascolterò'. Questo è stato il tuo modo di fare fin dalla tua infanzia; tu non hai mai dato ascolto alla mia voce. 22 Tutti i tuoi pastori saranno pastura del vento e i tuoi amanti saranno deportati; allora sarai svergognata, confusa, per tutta la tua malvagità. 23 Tu che abiti sul Libano, che ti annidi fra i cedri, come farai pietà quando ti coglieranno i dolori, le doglie pari a quelle di una donna che partorisce!
24 Com'è vero che io vivo”, dice l'Eterno, “anche se Conia, figlio di Ioiachim, re di Giuda, fosse un sigillo nella mia destra, io ti strapperei da lì. 25 Io ti darò in mano di quelli che cercano la tua vita, in mano di quelli dei quali hai paura, in mano di Nabucodonosor, re di Babilonia, in mano dei Caldei. 26 Scaccerò te e tua madre, che ti ha partorito, in un paese straniero dove non siete nati e là morirete. 27 Ma quanto al paese al quale desidereranno tornare, essi non vi torneranno”.
28 Questo Conia è dunque un vaso spezzato, infranto? È forse un oggetto che non fa più alcun piacere? Perché sono dunque scacciati, lui e la sua discendenza, lanciati in un paese che non conoscono? 29 O paese, o paese, o paese, ascolta la parola dell'Eterno! 30 Così parla l'Eterno: “Iscrivete quest'uomo come privo di figli, come un uomo che non prospererà durante i suoi giorni; perché nessuno della sua discendenza giungerà a sedersi sul trono di Davide, e a regnare ancora su Giuda”.

23,1 “Guai ai pastori che distruggono e disperdono il gregge del mio pascolo!”, dice l'Eterno. 2 Perciò così parla l'Eterno, l'Iddio d'Israele, riguardo ai pastori che pasturano il mio popolo: “Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate e non ne avete avuto cura; ecco, io vi punirò per la malvagità delle vostre azioni”, dice l'Eterno. 3 “Raccoglierò il rimanente delle mie pecore da tutti i paesi dove le ho scacciate, le ricondurrò ai loro pascoli, saranno feconde e moltiplicheranno. 4 E costituirò su di loro dei pastori che le pastureranno, ed esse non avranno più paura né spavento e non ne mancherà nessuna”, dice l'Eterno.
5 “Ecco, i giorni vengono”, dice l'Eterno, “in cui io farò sorgere a Davide un germoglio giusto, il quale regnerà da re e prospererà, eserciterà il diritto e la giustizia nel paese. 6 Nei suoi giorni Giuda sarà salvato e Israele starà sicuro nella sua dimora; questo sarà il nome con il quale sarà chiamato: 'Eterno nostra giustizia'. 7 Perciò, ecco, i giorni vengono”, dice l'Eterno, “in cui non si dirà più: 'Per la vita dell'Eterno, che condusse i figli d'Israele fuori dal paese d'Egitto', 8 ma: 'Per la vita dell'Eterno che ha fatto uscire e ha ricondotto la discendenza della casa d'Israele dal paese del settentrione, e da tutti i paesi dove io li avevo scacciati'; ed essi abiteranno nel loro paese”.

Contro i falsi profeti
9 Contro i profeti.
Il cuore mi si spezza nel petto, tutte le mie ossa tremano; io sono come un ubriaco, come un uomo sopraffatto dal vino, a causa dell'Eterno e a causa delle sue parole sante. 10 Poiché il paese è pieno di adùlteri; poiché il paese fa cordoglio a motivo della maledizione che lo colpisce; i pascoli del deserto sono inariditi. La corsa di costoro è diretta al male, la loro forza non tende al bene. 11 “Profeti e sacerdoti sono empi, nella mia stessa casa ho trovato la loro malvagità”, dice l'Eterno. 12 “Perciò la loro via sarà per loro come luoghi sdrucciolevoli in mezzo alle tenebre; essi vi saranno spinti e cadranno, poiché io farò venire su di loro la calamità, l'anno in cui li visiterò”, dice l'Eterno.
13 “Avevo ben visto cose insensate tra i profeti di Samaria; profetizzavano nel nome di Baal e traviavano il mio popolo Israele. 14 Ma fra i profeti di Gerusalemme ho visto cose abominevoli: commettono adultèri, agiscono con falsità, fortificano le mani dei malfattori, al punto che nessuno si converte dalla sua malvagità; tutti quanti sono per me come Sodoma, e gli abitanti di Gerusalemme come quelli di Gomorra. 15 Perciò così parla l'Eterno degli eserciti riguardo ai profeti: Ecco, io farò loro mangiare dell'assenzio, e farò loro bere dell'acqua avvelenata; poiché dai profeti di Gerusalemme l'empietà si è sparsa per tutto il paese”.
16 Così parla l'Eterno degli eserciti: “Non ascoltate le parole dei profeti che vi profetizzano, essi vi nutrono di cose vane; vi espongono le visioni del loro cuore, e non ciò che procede dalla bocca dell'Eterno. 17 Dicono sempre a quelli che mi disprezzano: 'L'Eterno ha detto: Avrete pace'; e a tutti quelli che camminano seguendo la caparbietà del proprio cuore: 'Nessun male vi colpirà'; 18 poiché chi ha assistito al consiglio dell'Eterno, chi ha visto, chi ha udito la sua parola? Chi ha prestato orecchio alla sua parola e l'ha udita? 19 Ecco la tempesta dell'Eterno! il furore scoppia, la tempesta scroscia, scroscia sul capo degli empi. 20 L'ira dell'Eterno non si placherà, finché non abbia eseguito, compiuto i disegni del suo cuore; negli ultimi giorni lo capirete appieno. 21 Io non ho mandato quei profeti, ed essi sono corsi; io non ho parlato loro, ed essi hanno profetizzato. 22 Se avessero assistito al mio consiglio, avrebbero fatto udire le mie parole al mio popolo, e li avrebbero distolti dalla loro cattiva via e dalla malvagità delle loro azioni.
23 Sono io soltanto un Dio da vicino”, dice l'Eterno, “e non un Dio da lontano? 24 Potrebbe uno nascondersi in luogo occulto in modo che io non lo veda?” dice l'Eterno. “Non riempio io il cielo e la terra?” dice l'Eterno. 25 “Io ho udito quello che dicono i profeti che profetizzano menzogne nel mio nome, dicendo: 'Ho avuto un sogno! ho avuto un sogno!'. 26 Fino a quando durerà questo? Hanno qualcosa in mente, questi profeti che profetizzano menzogne, questi profeti dell'inganno del loro cuore, 27 pensano essi di far dimenticare il mio nome al mio popolo con i loro sogni che si raccontano l'uno all'altro, come i loro padri dimenticarono il mio nome per Baal? 28 Il profeta che ha avuto un sogno, racconti il sogno, e chi ha udito la mia parola riferisca la mia parola fedelmente. Che ha da fare la paglia con il frumento?”, dice l'Eterno. 29 “La mia parola non è forse come il fuoco?”, dice l'Eterno, “come un martello che spezza il sasso? 30 Perciò, ecco”, dice l'Eterno, “io vengo contro i profeti che rubano gli uni agli altri le mie parole. 31 Ecco”, dice l'Eterno, “io vengo contro i profeti che fanno parlare la loro lingua, eppure dicono: 'Egli dice'. 32 Ecco”, dice l'Eterno, “io vengo contro quelli che profetizzano sogni falsi, che li raccontano e traviano il mio popolo con le loro menzogne e con le loro millanterie, benché io non li abbia mandati e non abbia dato loro nessun ordine, ed essi non possano portare nessun giovamento a questo popolo”, dice l'Eterno.
33 “Se questo popolo o un profeta o un sacerdote ti domandano: 'Qual è l'oracolo dell'Eterno?'. Tu risponderai loro: 'Quale oracolo? Io vi rigetterò, dice l'Eterno'. 34 Quanto al profeta, al sacerdote o al popolo che dirà: 'Oracolo dell'Eterno', io lo punirò: lui, e la sua casa. 35 Direte così, ognuno al suo vicino, ognuno al suo fratello: 'Che ha risposto l'Eterno?' e: 'Che ha detto l'Eterno?'. 36 Ma l'oracolo dell'Eterno non lo menzionerete più; infatti la parola di ciascuno sarà per lui il suo oracolo, poiché avete distorto le parole dell'Iddio vivente, dell'Eterno degli eserciti, del nostro Dio. 37 Tu dirai così al profeta: 'Che ti ha risposto l'Eterno?' e: 'Che ha detto l'Eterno?'. 38 E se dite ancora: 'Oracolo dell'Eterno', allora l'Eterno parla così: 'Siccome avete detto questa parola 'oracolo dell'Eterno', benché io vi avessi mandato a dire: 'Non dite più: Oracolo dell'Eterno', 39 ecco, io vi dimenticherò del tutto, e vi rigetterò lontano dalla mia faccia, voi e la città che avevo dato a voi e ai vostri padri, 40 e vi coprirò di un obbrobrio eterno e di un'eterna vergogna, che non saranno mai dimenticati”.

I due canestri di fichi e l'avvenire del popolo
24,1 L'Eterno mi fece vedere due canestri di fichi, posti davanti al tempio dell'Eterno, dopo che Nabucodonosor, re di Babilonia, ebbe deportato da Gerusalemme a Babilonia Ieconia, figlio di Ioiachim, re di Giuda, i capi di Giuda, i falegnami e i fabbri. 2 Uno dei canestri conteneva dei fichi molto buoni, come sono i fichi primaticci; e l'altro canestro conteneva dei fichi molto cattivi, che non si potevano mangiare, tanto erano cattivi. 3 E l'Eterno mi disse: “Che vedi, Geremia?”, io risposi: “Dei fichi; quelli buoni, molto buoni, e quelli cattivi, molto cattivi, da non potersi mangiare, tanto sono cattivi”. 4 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: 5 “Così parla l'Eterno, l'Iddio d'Israele: 'Come sono questi fichi buoni, così saranno quelli di Giuda che ho mandato da questo luogo in esilio nel paese dei Caldei; io li tratterò con riguardo; 6 il mio occhio si poserà con favore su di loro; e li ricondurrò in questo paese; li stabilirò fermamente e non li distruggerò più; li pianterò e non li sradicherò più. 7 Darò loro un cuore per conoscere me che sono l'Eterno; saranno mio popolo e io sarò loro Dio, perché si convertiranno a me con tutto il loro cuore. 8 Come invece si trattano questi fichi cattivi che non si possono mangiare, tanto sono cattivi, così', dice l'Eterno, 'io tratterò Sedechia, re di Giuda, i suoi prìncipi e il residuo di quelli di Gerusalemme, quelli che sono rimasti in questo paese e quelli che abitano nel paese d'Egitto. 9 Farò in modo che saranno agitati e maltrattati per tutti i regni della terra; diventeranno oggetto di obbrobrio, di proverbio, di sarcasmo e di maledizione in tutti i luoghi dove li scaccerò. 10 E manderò contro di loro la spada, la fame, la peste, finché non siano scomparsi dal suolo che avevo dato a loro e ai loro padri'”.

I settant'anni di deportazione. Castigo di Babilonia e di tutte le nazioni
25,1 Questa è la parola che fu rivolta a Geremia riguardo a tutto il popolo di Giuda, nel quarto anno di Ioiachim, figlio di Giosia, re di Giuda (era il primo anno di Nabucodonosor, re di Babilonia), 2 e che Geremia pronunciò davanti a tutto il popolo di Giuda e a tutti gli abitanti di Gerusalemme: 3 “Dal tredicesimo anno di Giosia, figlio di Amon, re di Giuda, fino a oggi, sono già ventitré anni che la parola dell'Eterno mi è stata rivolta e che io vi ho parlato sempre, fin dal mattino, ma voi non avete dato ascolto. 4 L'Eterno vi ha pure mandato tutti i suoi servitori, i profeti; ve li ha mandati sempre fin dal mattino, ma voi non avete ubbidito, né avete prestato l'orecchio per ascoltare. 5 Essi hanno detto: 'Si converta ciascuno di voi dalla sua cattiva via e dalla malvagità delle sue azioni, e voi abiterete di secolo in secolo sul suolo che l'Eterno ha dato a voi e ai vostri padri; 6 e non andate dietro ad altri dèi per servirli e per prostrarvi davanti a loro; non mi provocate con l'opera delle vostre mani, e io non vi farò nessun male'. 7 'Ma voi non mi avete dato ascolto', dice l'Eterno, 'per provocarmi, a vostro danno, con l'opera delle vostre mani'. 8 Perciò, così dice l'Eterno degli eserciti: 'Poiché non avete dato ascolto alle mie parole, ecco 9 io manderò a prendere tutte le nazioni del settentrione', dice l'Eterno, 'e manderò a chiamare Nabucodonosor re di Babilonia, mio servitore e le farò venire contro questo paese e contro i suoi abitanti, e contro tutte le nazioni che gli stanno intorno, li voterò allo sterminio e li abbandonerò alla desolazione, alla derisione, a una solitudine perenne. 10 Farò cessare fra loro le grida di gioia e le grida di esultanza, il canto dello sposo e il canto della sposa, il rumore della macina e la luce della lampada. 11 Tutto questo paese sarà ridotto in una solitudine e in una desolazione, e queste nazioni serviranno il re di Babilonia per settant'anni. 12 Ma quando saranno compiuti i settant'anni, io punirò il re di Babilonia e quella nazione', dice l'Eterno, 'a causa della loro iniquità; punirò il paese dei Caldei e lo ridurrò in una desolazione perenne. 13 E farò venire su quel paese tutte le cose che ho annunciato contro di lui, tutto ciò che è scritto in questo libro, ciò che Geremia ha profetizzato contro tutte le nazioni.

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