C.E.I.:

Geremia 22,26-34,37

22,26 Sbalzerò te e tua madre che ti ha generato in un paese dove non siete nati e là morirete. 27 Ma nel paese in cui brameranno tornare, là non torneranno. 28 È forse questo Conìa un vaso spregevole, rotto, oppure un vaso che non piace più a nessuno? Perché sono dunque scacciati, egli e la sua discendenza, e gettati in un paese che non conoscono?».
29 Terra, terra, terra! Ascolta la parola del Signore! 30 Dice il Signore: «Registrate quest'uomo come uno senza figli, un uomo che non ha successo nella sua vita, perché nessuno della sua stirpe avrà la fortuna di sedere sul trono di Davide né di regnare ancora su Giuda».

23,1 «Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo». Oracolo del Signore. 2 Perciò dice il Signore, Dio di Israele, contro i pastori che devono pascere il mio popolo: «Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate e non ve ne siete preoccupati; ecco io mi occuperò di voi e della malvagità delle vostre azioni. Oracolo del Signore. 3 Radunerò io stesso il resto delle mie pecore da tutte le regioni dove le ho lasciate scacciare e le farò tornare ai loro pascoli; saranno feconde e si moltiplicheranno. 4 Costituirò sopra di esse pastori che le faranno pascolare, così che non dovranno più temere né sgomentarsi; di esse non ne mancherà neppure una». Oracolo del Signore.
5 «Ecco, verranno giorni - dice il Signore -
nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto,
che regnerà da vero re e sarà saggio
ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra.
6 Nei suoi giorni Giuda sarà salvato
e Israele starà sicuro nella sua dimora;
questo sarà il nome con cui lo chiameranno:
Signore-nostra-giustizia.
7 Pertanto, ecco, verranno giorni - dice il Signore - nei quali non si dirà più: Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dal paese d'Egitto, 8 ma piuttosto: Per la vita del Signore che ha fatto uscire e che ha ricondotto la discendenza della casa di Israele dalla terra del settentrione e da tutte le regioni dove li aveva dispersi; costoro dimoreranno nella propria terra».
9 Contro i profeti.
Mi si spezza il cuore nel petto,
tremano tutte le mie membra,
sono come un ubriaco
e come chi è inebetito dal vino,
a causa del Signore e a causa delle sue sante parole.
10 «Poiché il paese è pieno di adùlteri;
a causa della maledizione tutto il paese è in lutto,
si sono inariditi i pascoli della steppa.
Il loro fine è il male
e la loro forza è l'ingiustizia.
11 Perfino il profeta, perfino il sacerdote sono empi,
perfino nella mia casa ho trovato la loro malvagità.
Oracolo del Signore.
12 Perciò la loro strada sarà per essi
come sentiero sdrucciolevole,
saranno sospinti nelle tenebre e cadranno in esse,
poiché io manderò su di essi la sventura,
nell'anno del loro castigo.
Oracolo del Signore.
13 Tra i profeti di Samaria
io ho visto cose stolte.
Essi profetavano in nome di Baal
e traviavano il mio popolo Israele.
14 Ma tra i profeti di Gerusalemme
ho visto cose nefande:
commettono adultèri e praticano la menzogna,
danno mano ai malfattori,
sì che nessuno si converte dalla sua malvagità;
per me sono tutti come Sòdoma
e i suoi abitanti come Gomorra».
15 Perciò dice il Signore degli eserciti contro i
profeti:
«Ecco farò loro ingoiare assenzio
e bere acque avvelenate,
perché dai profeti di Gerusalemme
l'empietà si è sparsa su tutto il paese».
16 Così dice il Signore degli eserciti: «Non ascoltate le parole dei profeti che profetizzano per voi; essi vi fanno credere cose vane, vi annunziano fantasie del loro cuore, non quanto viene dalla bocca del Signore.
17 Essi dicono a coloro
che disprezzano la parola del Signore:
Voi avrete la pace!
e a quanti seguono la caparbietà del loro cuore
dicono: Non vi coglierà la sventura.
18 Ma chi ha assistito al consiglio del Signore, chi l'ha visto e ha udito la sua parola? Chi ha ascoltato la sua parola e vi ha obbedito?
19 Ecco la tempesta del Signore, il suo furore si scatena,
una tempesta travolgente
si abbatte sul capo dei malvagi.
20 Non cesserà l'ira del Signore,
finché non abbia compiuto e attuato
i progetti del suo cuore.
Alla fine dei giorni comprenderete tutto!
21 Io non ho inviato questi profeti
ed essi corrono;
non ho parlato a loro
ed essi profetizzano.
22 Se hanno assistito al mio consiglio,
facciano udire le mie parole al mio popolo
e li distolgano dalla loro condotta perversa
e dalla malvagità delle loro azioni.
23 Sono io forse Dio solo da vicino - dice il Signore -
e non anche Dio da lontano?
24 Può forse nascondersi un uomo nei nascondigli
senza che io lo veda?
Non riempio io il cielo e la terra? Parola del Signore.
25 Ho sentito quanto affermano i profeti che predicono in mio nome menzogne: Ho avuto un sogno, ho avuto un sogno. 26 Fino a quando ci saranno nel mio popolo profeti che predicono la menzogna e profetizzano gli inganni del loro cuore? 27 Essi credono di far dimenticare il mio nome al mio popolo con i loro sogni, che si raccontano l'un l'altro, come i loro padri dimenticarono il mio nome per Baal! 28 Il profeta che ha avuto un sogno racconti il suo sogno; chi ha udito la mia parola annunzi fedelmente la mia parola.
Che cosa ha in comune la paglia con il grano?
Oracolo del Signore.
29 La mia parola non è forse come il fuoco
- oracolo del Signore -
e come un martello che spacca la roccia?
30 Perciò, eccomi contro i profeti
- oracolo del Signore -
i quali si rubano gli uni gli altri le mie parole.
31 Eccomi contro i profeti - oracolo del Signore -
che muovono la lingua per dare oracoli.
32 Eccomi contro i profeti di sogni menzogneri - dice il Signore - che li raccontano e traviano il mio popolo con menzogne e millanterie. Io non li ho inviati né ho dato alcun ordine; essi non gioveranno affatto a questo popolo». Parola del Signore.
33 Quando dunque questo popolo o un profeta o un sacerdote ti domanderà: «Qual è il peso del messaggio del Signore?», tu riferirai loro: «Voi siete il peso del Signore! Io vi rigetterò». Parola del Signore. 34 E il profeta o il sacerdote o il popolo che dica: «Peso del Signore!», io lo punirò nella persona e nella famiglia. 35 Direte l'uno all'altro: «Che cosa ha risposto il Signore?» e: «Che cosa ha detto il Signore?». 36 Non farete più menzione di peso del Signore, altrimenti per chiunque la sua stessa parola sarà considerata un peso per avere travisato le parole del Dio vivente, del Signore degli eserciti, nostro Dio. 37 Così dirai al profeta: «Che cosa ti ha risposto il Signore?» e: «Che cosa ha detto il Signore?». 38 Ma se direte «Peso del Signore», allora così parla il Signore: «Poiché ripetete: Peso del Signore, mentre vi avevo ordinato di non dire più: Peso del Signore, 39 ecco, proprio per questo, io mi caricherò di voi come di un peso e getterò lontano dal mio volto voi e la città che ho dato a voi e ai vostri padri. 40 Vi coprirò di obbrobrio perenne e di confusione perenne, che non sarà mai dimenticata».

24,1 Il Signore mi mostrò due canestri di fichi posti davanti al tempio, dopo che Nabucodònosor re di Babilonia aveva deportato da Gerusalemme Ieconia figlio di Ioiakìm re di Giuda, i capi di Giuda, gli artigiani e i fabbri e li aveva condotti a Babilonia. 2 Un canestro era pieno di fichi molto buoni, come i fichi primaticci, mentre l'altro canestro era pieno di fichi cattivi, così cattivi che non si potevano mangiare.
3 Il Signore mi disse: «Che cosa vedi, Geremia?». Io risposi: «Fichi; i fichi buoni sono molto buoni, i cattivi sono molto cattivi, tanto cattivi che non si possono mangiare».
4 Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: 5 «Dice il Signore Dio di Israele: Come si ha riguardo di questi fichi buoni, così io avrò riguardo, per il loro bene, dei deportati di Giuda che ho fatto andare da questo luogo nel paese dei Caldei. 6 Io poserò lo sguardo sopra di loro per il loro bene; li ricondurrò in questo paese, li ristabilirò fermamente e non li demolirò; li pianterò e non li sradicherò mai più. 7 Darò loro un cuore capace di conoscermi, perché io sono il Signore; essi saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio, se torneranno a me con tutto il cuore. 8 Come invece si trattano i fichi cattivi, che non si possono mangiare tanto sono cattivi - così parla il Signore - così io farò di Sedecìa re di Giuda, dei suoi capi e del resto di Gerusalemme, ossia dei superstiti in questo paese, e di coloro che abitano nel paese d'Egitto. 9 Li renderò oggetto di spavento per tutti i regni della terra, l'obbrobrio, la favola, lo zimbello e la maledizione in tutti i luoghi dove li scaccerò. 10 Manderò contro di loro la spada, la fame e la peste finché non scompariranno dal paese che io diedi a loro e ai loro padri».

25,1 Questa parola fu rivolta a Geremia per tutto il popolo di Giuda nel quarto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda - cioè nel primo anno di Nabucodònosor re di Babilonia -. 2 Il profeta Geremia l'annunciò a tutto il popolo di Giuda e a tutti gli abitanti di Gerusalemme dicendo: 3 «Dall'anno decimoterzo di Giosia figlio di Amòn, re di Giuda, fino ad oggi sono ventitré anni che mi è stata rivolta la parola del Signore e io ho parlato a voi premurosamente e continuamente, ma voi non avete ascoltato. 4 Il Signore vi ha inviato con assidua premura tutti i suoi servi, i profeti, ma voi non avete ascoltato e non avete prestato orecchio per ascoltare 5 quando vi diceva: Ognuno abbandoni la sua condotta perversa e le sue opere malvage; allora potrete abitare nel paese che il Signore ha dato a voi e ai vostri padri dai tempi antichi e per sempre. 6 Non seguite altri dèi per servirli e adorarli e non provocatemi con le opere delle vostre mani e io non vi farò del male. 7 Ma voi non mi avete ascoltato - dice il Signore - e mi avete provocato con l'opera delle vostre mani per vostra disgrazia. 8 Per questo dice il Signore degli eserciti: Poiché non avete ascoltato le mie parole, 9 ecco manderò a prendere tutte le tribù del settentrione, le manderò contro questo paese, contro i suoi abitanti e contro tutte le nazioni confinanti, voterò costoro allo sterminio e li ridurrò a oggetto di orrore, a scherno e a obbrobrio perenne. 10 Farò cessare in mezzo a loro le grida di gioia e le voci di allegria, la voce dello sposo e quella della sposa, il rumore della mola e il lume della lampada. 11 Tutta questa regione sarà abbandonata alla distruzione e alla desolazione e queste genti resteranno schiave del re di Babilonia per settanta anni. 12 Quando saranno compiuti i settanta anni, io punirò il re di Babilonia e quel popolo - dice il Signore - per i loro delitti, punirò il paese dei Caldei e lo ridurrò a una desolazione perenne. 13 Manderò dunque a effetto su questo paese tutte le parole che ho pronunziate a suo riguardo, quanto è scritto in questo libro, ciò che Geremia aveva predetto contro tutte le nazioni.
14 Nazioni numerose e re potenti ridurranno in schiavitù anche costoro, e così li ripagherò secondo le loro azioni, secondo le opere delle loro mani».
15 Così mi disse il Signore, Dio di Israele: «Prendi dalla mia mano questa coppa di vino della mia ira e falla bere a tutte le nazioni alle quali ti invio, 16 perché ne bevano, ne restino inebriate ed escano di senno dinanzi alla spada che manderò in mezzo a loro».
17 Presi dunque la coppa dalle mani del Signore e la diedi a bere a tutte le nazioni alle quali il Signore mi aveva inviato: 18 a Gerusalemme e alle città di Giuda, ai suoi re e ai suoi capi, per abbandonarli alla distruzione, alla desolazione, all'obbrobrio e alla maledizione, come avviene ancor oggi; 19 anche al faraone re d'Egitto, ai suoi ministri, ai suoi nobili e a tutto il suo popolo; 20 alla gente d'ogni razza e a tutti i re del paese di Uz, a tutti i re del paese dei Filistei, ad Ascalòn, a Gaza, a Ekròn e ai superstiti di Asdòd, 21 a Edom, a Moab e agli Ammoniti, 22 a tutti i re di Tiro e a tutti i re di Sidòne e ai re dell'isola che è al di là del mare, 23 a Dedan, a Tema, a Buz e a quanti si radono l'estremità delle tempie, 24 a tutti i re degli Arabi che abitano nel deserto, 25 a tutti i re di Zimrì, a tutti i re dell'Elam e a tutti i re della Media, 26 a tutti i re del settentrione, vicini e lontani, agli uni e agli altri e a tutti i regni che sono sulla terra; il re di Sesàch berrà dopo di essi.
27 «Tu riferirai loro: Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Bevete e inebriatevi, vomitate e cadete senza rialzarvi davanti alla spada che io mando in mezzo a voi. 28 Se poi rifiuteranno di prendere dalla tua mano il calice da bere, tu dirai loro: Dice il Signore degli eserciti: Certamente berrete! 29 Se io comincio a castigare proprio la città che porta il mio nome, pretendete voi di rimanere impuniti? No, impuniti non resterete, perché io chiamerò la spada su tutti gli abitanti della terra. Oracolo del Signore degli eserciti. 30 Tu preannunzierai tutte queste cose e dirai loro:
Il Signore ruggisce dall'alto,
dalla sua santa dimora fa udire il suo tuono;
alza il suo ruggito contro la prateria,
manda grida di giubilo come i pigiatori delle uve,
contro tutti gli abitanti del paese.
31 Il rumore giunge fino all'estremità della terra,
perché il Signore viene a giudizio con le nazioni;
egli istruisce il giudizio riguardo a ogni uomo,
abbandona gli empi alla spada.
Parola del Signore.
32 Dice il Signore degli eserciti:
Ecco, la sventura passa
di nazione in nazione,
un grande turbine si alza
dall'estremità della terra.
33 In quel giorno i colpiti dal Signore si troveranno da un'estremità all'altra della terra; non saranno pianti né raccolti né sepolti, ma saranno come letame sul suolo.
34 Urlate, pastori, gridate,
rotolatevi nella polvere, capi del gregge!
Perché sono compiuti i giorni per il vostro macello;
stramazzerete come scelti montoni.
35 Non ci sarà rifugio per i pastori
né scampo per i capi del gregge.
36 Sentite le grida dei pastori,
gli urli delle guide del gregge,
perché il Signore distrugge il loro pascolo;
37 sono devastati i prati tranquilli
a causa dell'ardente ira del Signore.
38 Il leone abbandona la sua tana,
poiché il loro paese è una desolazione
a causa della spada devastatrice
e a causa della sua ira ardente».

26,1 All'inizio del regno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, fu rivolta a Geremia questa parola da parte del Signore. 2 Disse il Signore: «Va' nell'atrio del tempio del Signore e riferisci a tutte le città di Giuda che vengono per adorare nel tempio del Signore tutte le parole che ti ho comandato di annunziare loro; non tralasciare neppure una parola. 3 Forse ti ascolteranno e ognuno abbandonerà la propria condotta perversa; in tal caso disdirò tutto il male che pensavo di fare loro a causa della malvagità delle loro azioni.
4 Tu dirai dunque loro: Dice il Signore: Se non mi ascolterete, se non camminerete secondo la legge che ho posto davanti a voi 5 e se non ascolterete le parole dei profeti miei servi che ho inviato a voi con costante premura, ma che voi non avete ascoltato, 6 io ridurrò questo tempio come quello di Silo e farò di questa città un esempio di maledizione per tutti i popoli della terra».
7 I sacerdoti, i profeti e tutto il popolo udirono Geremia che diceva queste parole nel tempio del Signore. 8 Ora, quando Geremia finì di riferire quanto il Signore gli aveva comandato di dire a tutto il popolo, i sacerdoti e i profeti lo arrestarono dicendo: «Devi morire! 9 Perché hai predetto nel nome del Signore: Questo tempio diventerà come Silo e questa città sarà devastata, disabitata?».
Tutto il popolo si radunò contro Geremia nel tempio del Signore. 10 I capi di Giuda vennero a sapere queste cose e salirono dalla reggia nel tempio del Signore e sedettero all'ingresso della Porta Nuova del tempio del Signore. 11 Allora i sacerdoti e i profeti dissero ai capi e a tutto il popolo: «Una sentenza di morte merita quest'uomo, perché ha profetizzato contro questa città come avete udito con i vostri orecchi!».
12 Ma Geremia rispose a tutti i capi e a tutto il popolo: «Il Signore mi ha mandato a profetizzare contro questo tempio e contro questa città le cose che avete ascoltate. 13 Or dunque migliorate la vostra condotta e le vostre azioni e ascoltate la voce del Signore vostro Dio e il Signore ritratterà il male che ha annunziato contro di voi. 14 Quanto a me, eccomi in mano vostra, fate di me come vi sembra bene e giusto; 15 ma sappiate bene che, se voi mi ucciderete, attirerete sangue innocente su di voi, su questa città e sui suoi abitanti, perché il Signore mi ha veramente inviato a voi per esporre ai vostri orecchi tutte queste cose».
16 I capi e tutto il popolo dissero ai sacerdoti e ai profeti: «Non ci deve essere sentenza di morte per quest'uomo, perché ci ha parlato nel nome del Signore nostro Dio».
17 Allora si alzarono alcuni anziani del paese e dissero a tutta l'assemblea del popolo: 18 «Michea il Morastita, che profetizzava al tempo di Ezechia, re di Giuda, affermò a tutto il popolo di Giuda: Dice il Signore degli eserciti:
Sion sarà arata come un campo,
Gerusalemme diventerà un cumulo di rovine,
il monte del tempio un'altura boscosa!
19 Forse Ezechia re di Giuda e tutti quelli di Giuda lo uccisero? Non temettero piuttosto il Signore e non placarono il volto del Signore e così il Signore disdisse il male che aveva loro annunziato? Noi, invece, stiamo per commettere una grave iniquità a nostro danno».
20 C'era anche un altro uomo che profetizzava nel nome del Signore, Uria figlio di Semaià da Kiriat-Iearìm; egli profetizzò contro questa città e contro questo paese con parole simili a quelle di Geremia. 21 Il re Ioiakìm, tutti i suoi prodi e tutti i magistrati udirono le sue parole e il re cercò di ucciderlo, ma Uria lo venne a sapere e per timore fuggì andandosene in Egitto. 22 Allora il re Ioiakìm inviò in Egitto uomini come Elnatàn figlio di Acbòr, e altri con lui. 23 Costoro fecero uscire dall'Egitto Uria e lo condussero al re Ioiakìm che lo fece uccidere di spada e fece gettare il suo cadavere nelle fosse della gente del popolo.
24 Ma la mano di Achikàm figlio di Safàn fu a favore di Geremia, perché non lo consegnassero in potere del popolo per metterlo a morte.

27,1 Al principio del regno di Sedecìa figlio di Giosia, re di Giuda, fu rivolta questa parola a Geremia da parte del Signore.
2 Mi dice il Signore: «Procùrati capestri e un giogo e mettili sul tuo collo. 3 Quindi manda un messaggio al re di Edom, al re di Moab, al re degli Ammoniti, al re di Tiro e al re di Sidòne per mezzo dei loro messaggeri venuti a Gerusalemme da Sedecìa, re di Giuda, 4 e affida loro questo mandato per i loro signori: Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele, così parlerete ai vostri signori: 5 Io ho fatto la terra, l'uomo e gli animali che sono sulla terra, con grande potenza e con braccio potente e li do a chi mi piace. 6 Ora ho consegnato tutte quelle regioni in potere di Nabucodònosor re di Babilonia, mio servo; a lui ho consegnato perfino le bestie selvatiche perché lo servano. 7 Tutte le nazioni saranno soggette a lui, a suo figlio e al nipote, finché anche per il suo paese non verrà il momento. Allora molte nazioni e re potenti lo assoggetteranno. 8 La nazione o il regno che non si assoggetterà a lui, Nabucodònosor, re di Babilonia, e che non sottoporrà il collo al giogo del re di Babilonia, io li punirò con la spada, la fame e la peste - dice il Signore - finché non li avrò consegnati in suo potere. 9 Voi non date retta ai vostri profeti né ai vostri indovini né ai vostri sognatori né ai vostri maghi né ai vostri stregoni, che vi dicono: Non sarete soggetti al re di Babilonia! 10 Costoro vi predicono menzogne per allontanarvi dal vostro paese e perché io vi disperda e così andiate in rovina. 11 Invece io lascerò stare tranquilla sul proprio suolo - dice il Signore - la nazione che sottoporrà il collo al giogo del re di Babilonia e gli sarà soggetta; essa lo coltiverà e lo abiterà».
12 A Sedecìa re di Giuda, io ho parlato proprio allo stesso modo: «Piegate il collo al giogo del re di Babilonia, siate soggetti a lui e al suo popolo e conserverete la vita. 13 Perché tu e il tuo popolo vorreste morire di spada, di fame e di peste, come ha preannunziato il Signore per la nazione che non si assoggetterà al re di Babilonia? 14 Non date retta alle parole dei profeti che vi dicono: Non sarete soggetti al re di Babilonia! perché essi vi predicono menzogne. 15 Io infatti non li ho mandati - dice il Signore - ed essi predicono menzogne in mio nome; perciò io sarò costretto a disperdervi e così perirete voi e i profeti che vi fanno tali profezie».
16 Ai sacerdoti e a tutto questo popolo ho detto: «Dice il Signore: Non ascoltate le parole dei vostri profeti che vi predicono che gli arredi del tempio del Signore saranno subito riportati da Babilonia, perché essi vi predicono menzogne. 17 Non ascoltateli! Siate piuttosto soggetti al re di Babilonia e conserverete la vita. Perché questa città dovrebbe esser ridotta in una desolazione? 18 Se quelli sono veri profeti e se la parola del Signore è con essi, intercedano dunque presso il Signore degli eserciti perché gli arredi rimasti nel tempio del Signore e nella casa del re di Giuda e a Gerusalemme non vadano a Babilonia».
19 Così dice il Signore degli eserciti riguardo alle colonne, al mare di bronzo, alle basi e al resto degli arredi che sono ancora in questa città 20 e che Nabucodònosor, re di Babilonia, non prese quando deportò Ieconia figlio di Ioiakìm, re di Giuda, da Gerusalemme in Babilonia con tutti i notabili di Giuda e di Gerusalemme. 21 Dice dunque così il Signore degli eserciti, Dio di Israele, riguardo agli arredi rimasti nel tempio del Signore, nella casa del re di Giuda e a Gerusalemme: 22 «Saranno portati a Babilonia e là rimarranno finché non li ricercherò - parola del Signore - e li porterò indietro e li riporrò in questo luogo».

28,1 In quell'anno, all'inizio del regno di Sedecìa re di Giuda, nell'anno quarto, quinto mese, Anania figlio di Azzùr, il profeta di Gàbaon, mi riferì nel tempio del Signore sotto gli occhi dei sacerdoti e di tutto il popolo queste parole: 2 «Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Io romperò il giogo del re di Babilonia! 3 Entro due anni farò ritornare in questo luogo tutti gli arredi del tempio del Signore che Nabucodònosor, re di Babilonia, prese da questo luogo e portò in Babilonia. 4 Farò ritornare in questo luogo - dice il Signore - Ieconia figlio di Ioiakìm, re di Giuda, con tutti i deportati di Giuda che andarono a Babilonia, poiché romperò il giogo del re di Babilonia».
5 Il profeta Geremia rispose al profeta Anania, sotto gli occhi dei sacerdoti e di tutto il popolo che stavano nel tempio del Signore. 6 Il profeta Geremia disse: «Così sia! Così faccia il Signore! Voglia il Signore realizzare le cose che hai predette, facendo ritornare gli arredi nel tempio e tutti i deportati da Babilonia in questo luogo!
7 Tuttavia ascolta ora la parola che sto per dire ai tuoi orecchi e agli orecchi di tutto il popolo. 8 I profeti che furono prima di me e di te dai tempi antichissimi predissero contro molti paesi, contro regni potenti, guerra, fame e peste. 9 Quanto al profeta che predice la pace, egli sarà riconosciuto come profeta mandato veramente dal Signore soltanto quando la sua parola si realizzerà».
10 Allora il profeta Anania strappò il giogo dal collo del profeta Geremia e lo ruppe; 11 Anania riferì a tutto il popolo: «Dice il Signore: A questo modo io romperò il giogo di Nabucodònosor re di Babilonia, entro due anni, sul collo di tutte le nazioni».
Il profeta Geremia se ne andò per la sua strada.
12 Ora, dopo che il profeta Anania ebbe rotto il giogo sul collo del profeta Geremia, la parola del Signore fu rivolta a Geremia: 13 «Va' e riferisci ad Anania: Così dice il Signore: Tu hai rotto un giogo di legno ma io, al suo posto, ne farò uno di ferro. 14 Infatti, dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Io porrò un giogo di ferro sul collo di tutte queste nazioni perché siano soggette a Nabucodònosor, re di Babilonia».
15 Allora il profeta Geremia disse al profeta Anania: «Ascolta, Anania! Il Signore non ti ha mandato e tu induci questo popolo a confidare nella menzogna; 16 perciò dice il Signore: Ecco, ti mando via dal paese; quest'anno tu morirai, perché hai predicato la ribellione contro il Signore».
17 Il profeta Anania morì in quello stesso anno, nel settimo mese.

29,1 Queste sono le parole della lettera che il profeta Geremia mandò da Gerusalemme al resto degli anziani in esilio, ai sacerdoti, ai profeti e a tutto il resto del popolo che Nabucodònosor aveva deportato da Gerusalemme a Babilonia; la mandò 2 dopo che il re Ieconia, la regina madre, i dignitari di corte, i capi di Giuda e di Gerusalemme, gli artigiani e i fabbri erano partiti da Gerusalemme. 3 Fu recata per mezzo di Elasà figlio di Safàn e di Ghemarìa figlio di Chelkia, che Sedecìa re di Giuda aveva inviati a Nabucodònosor re di Babilonia, in Babilonia.
Essa diceva:
4 «Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele, a tutti gli esuli che ho fatto deportare da Gerusalemme a Babilonia: 5 Costruite case e abitatele, piantate orti e mangiatene i frutti; 6 prendete moglie e mettete al mondo figli e figlie, scegliete mogli per i figli e maritate le figlie; costoro abbiano figlie e figli. Moltiplicatevi lì e non diminuite. 7 Cercate il benessere del paese in cui vi ho fatto deportare. Pregate il Signore per esso, perché dal suo benessere dipende il vostro benessere.
8 Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Non vi traggano in errore i profeti che sono in mezzo a voi e i vostri indovini; non date retta ai sogni, che essi sognano. 9 Poiché con inganno parlano come profeti a voi in mio nome; io non li ho inviati. Oracolo del Signore. 10 Pertanto dice il Signore: Solamente quando saranno compiuti, riguardo a Babilonia, settanta anni, vi visiterò e realizzerò per voi la mia buona promessa di ricondurvi in questo luogo. 11 Io, infatti, conosco i progetti che ho fatto a vostro riguardo - dice il Signore - progetti di pace e non di sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza. 12 Voi mi invocherete e ricorrerete a me e io vi esaudirò; 13 mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il cuore; 14 mi lascerò trovare da voi - dice il Signore - cambierò in meglio la vostra sorte e vi radunerò da tutte le nazioni e da tutti i luoghi dove vi ho disperso - dice il Signore - vi ricondurrò nel luogo da dove vi ho fatto condurre in esilio.
15 Certo voi dite: Il Signore ci ha suscitato profeti in Babilonia.
16 Ebbene, queste le parole del Signore al re che siede sul trono di Davide e a tutto il popolo che abita in questa città, ai vostri fratelli che non sono partiti con voi nella deportazione; 17 dice il Signore degli eserciti: Ecco, io manderò contro di essi la spada, la fame e la peste e li renderò come i fichi guasti, che non si possono mangiare tanto sono cattivi. 18 Li perseguiterò con la spada, la fame e la peste; li farò oggetto di orrore per tutti i regni della terra, oggetto di maledizione, di stupore, di scherno e di obbrobrio in tutte le nazioni nelle quali li ho dispersi, 19 perché non hanno ascoltato le mie parole - dice il Signore - quando mandavo loro i miei servi, i profeti, con continua premura, eppure essi non hanno ascoltato. Oracolo del Signore. 20 Voi però ascoltate la parola del Signore, voi deportati tutti, che io ho mandato da Gerusalemme a Babilonia.
21 Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele, riguardo ad Acab figlio di Kolaià, e a Sedecìa figlio di Maasià, che vi predicono menzogne in mio nome: Ecco, li darò in mano a Nabucodònosor re di Babilonia, il quale li ucciderà sotto i vostri occhi. 22 Da essi si trarrà una formula di maledizione in uso presso tutti i deportati di Giuda in Babilonia e si dirà: Il Signore ti tratti come Sedecìa e Acab, che il re di Babilonia fece arrostire sul fuoco! 23 Poiché essi hanno operato cose nefande in Gerusalemme, hanno commesso adulterio con le mogli del prossimo, hanno proferito in mio nome parole senza che io avessi dato loro alcun ordine. Io stesso lo so bene e ne sono testimone. Oracolo del Signore».
24 A Semaià il Nechelamita tu riferirai queste parole: 25 «Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Perché hai mandato in tuo nome lettere a tutto il popolo di Gerusalemme e a Sofonia figlio di Maasià, il sacerdote, e a tutti i sacerdoti, dicendo: 26 Il Signore ti ha costituito sacerdote al posto del sacerdote Ioiadà, perché fossi sovrintendente nel tempio del Signore, per reprimere qualunque forsennato che vuol fare il profeta, ponendolo in ceppi e in catene. 27 Orbene, perché non reprimi Geremia da Anatòt, che fa profezie fra di voi? 28 Infatti egli ci ha mandato a dire in Babilonia: Sarà lunga la cosa! Edificate case e abitatele, piantate orti e mangiatene i frutti!».
29 Il sacerdote Sofonia lesse questa lettera in presenza del profeta Geremia.
30 Allora la parola del Signore fu rivolta a Geremia: 31 «Invia questo messaggio a tutti i deportati: Così dice il Signore riguardo a Semaià il Nechelamita: Poiché Semaià ha parlato a voi come profeta mentre io non l'avevo mandato e vi ha fatto confidare nella menzogna, 32 per questo dice il Signore: Ecco punirò Semaià il Nechelamita e la sua discendenza; nessuno dei suoi dimorerà in mezzo a questo popolo, né vedrà il bene che farò al mio popolo - dice il Signore - perché ha predicato la ribellione contro il Signore».

30,1 Parola che fu rivolta a Geremia da parte del Signore: 2 Dice il Signore, Dio di Israele: «Scriviti in un libro tutte le cose che ti dirò, 3 perché, ecco, verranno giorni - dice il Signore - nei quali cambierò la sorte del mio popolo, di Israele e di Giuda - dice il Signore -; li ricondurrò nel paese che ho concesso ai loro padri e ne prenderanno possesso». 4 Queste sono le parole che il Signore pronunziò per Israele e per Giuda:
5 Così dice il Signore:
«Si ode un grido di spavento,
terrore, non pace.
6 Informatevi e osservate se un maschio può partorire.
Perché mai vedo tutti gli uomini
con le mani sui fianchi come una partoriente?
Perché ogni faccia è stravolta,
impallidita? Ohimé!
7 Perché grande è quel giorno,
non ce n'è uno simile!
Esso sarà un tempo di angoscia per Giacobbe,
tuttavia egli ne uscirà salvato.
8 In quel giorno - parola del Signore degli eserciti - romperò il giogo togliendolo dal suo collo, spezzerò le sue catene; non saranno più schiavi di stranieri. 9 Essi serviranno il Signore loro Dio e Davide loro re, che io susciterò loro.
10 Tu, poi, non temere, Giacobbe, mio servo.
Oracolo del Signore.
Non abbatterti, Israele,
poiché io libererò te dal paese lontano,
la tua discendenza dal paese del suo esilio.
Giacobbe ritornerà e godrà la pace,
vivrà tranquillo e nessuno lo molesterà.
11 Poiché io sono con te per salvarti, oracolo del Signore.
Sterminerò tutte le nazioni, in mezzo alle quali ti ho disperso;
ma con te non voglio operare una strage;
cioè ti castigherò secondo giustizia,
non ti lascerò del tutto impunito».
12 Così dice il Signore:
«La tua ferita è incurabile. la tua piaga è molto grave.
13 Per la tua piaga non ci sono rimedi,
non si forma nessuna cicatrice.
14 Tutti i tuoi amanti ti hanno dimenticato,
non ti cercano più;
poiché ti ho colpito come colpisce un nemico,
con un castigo severo,
per le tue grandi iniquità, per i molti tuoi peccati.
15 Perché gridi per la tua ferita?
Incurabile è la tua piaga.
A causa della tua grande iniquità, dei molti tuoi peccati,
io ti ho fatto questi mali.
16 Però quanti ti divorano saranno divorati,
i tuoi oppressori andranno tutti in schiavitù;
i tuoi saccheggiatori saranno abbandonati al saccheggio
e saranno oggetto di preda quanti ti avranno depredato.
17 Farò infatti cicatrizzare la tua ferita
e ti guarirò dalle tue piaghe.
Parola del Signore.
Poiché ti chiamano la ripudiata, o Sion,
quella di cui nessuno si cura»,
18 così dice il Signore:
«Ecco restaurerò la sorte delle tende di Giacobbe
e avrò compassione delle sue dimore.
La città sarà ricostruita sulle rovine
e il palazzo sorgerà di nuovo al suo posto.
19 Ne usciranno inni di lode, voci di gente festante.
Li moltiplicherò e non diminuiranno,
li onorerò e non saranno disprezzati,
20 i loro figli saranno come una volta,
la loro assemblea sarà stabile dinanzi a me;
mentre punirò tutti i loro avversari.
21 Il loro capo sarà uno di essi
e da essi uscirà il loro comandante;
io lo farò avvicinare ed egli si accosterà a me.
Poiché chi è colui che arrischia la vita
per avvicinarsi a me?
Oracolo del Signore.
22 Voi sarete il mio popolo
e io il vostro Dio.
23 Ecco la tempesta del Signore, il suo furore si scatena,
una tempesta travolgente;
si abbatte sul capo dei malvagi.
24 Non cesserà l'ira ardente del Signore,
finché non abbia compiuto e attuato
i progetti del suo cuore.
Alla fine dei giorni lo comprenderete!

31,1 In quel tempo - oracolo del Signore -
io sarò Dio per tutte le tribù di Israele
ed esse saranno il mio popolo».
2 Così dice il Signore:
«Ha trovato grazia nel deserto un popolo di scampati alla spada;
Israele si avvia a una quieta dimora».
3 Da lontano gli è apparso il Signore:
«Ti ho amato di amore eterno,
per questo ti conservo ancora pietà.
4 Ti edificherò di nuovo e tu sarai riedificata,
vergine di Israele.
Di nuovo ti ornerai dei tuoi tamburi
e uscirai fra la danza dei festanti.
5 Di nuovo pianterai vigne sulle colline di Samaria;
i piantatori, dopo aver piantato, raccoglieranno.
6 Verrà il giorno in cui grideranno le vedette
sulle montagne di Efraim:
Su, saliamo a Sion, andiamo dal Signore nostro Dio».
7 Poiché dice il Signore:
«Innalzate canti di gioia per Giacobbe,
esultate per la prima delle nazioni,
fate udire la vostra lode e dite:
Il Signore ha salvato il suo popolo, un resto di Israele».
8 Ecco, li riconduco dal paese del settentrione
e li raduno dall'estremità della terra;
fra di essi sono il cieco e lo zoppo,
la donna incinta e la partoriente;
ritorneranno qui in gran folla.
9 Essi erano partiti nel pianto, io li riporterò tra le consolazioni;
li condurrò a fiumi d'acqua
per una strada dritta in cui non inciamperanno;
perché io sono un padre per Israele,
Efraim è il mio primogenito.
10 Ascoltate la parola del Signore,
popoli, annunziatela alle isole lontane e dite:
«Chi ha disperso Israele lo raduna
e lo custodisce come fa un pastore con il gregge»,
11 perché il Signore ha redento Giacobbe,
lo ha riscattato dalle mani del più forte di lui.
12 Verranno e canteranno inni sull'altura di Sion,
affluiranno verso i beni del Signore,
verso il grano, il mosto e l'olio,
verso i nati dei greggi e degli armenti.
Essi saranno come un giardino irrigato,
non languiranno più.
13 Allora si allieterà la vergine della danza;
i giovani e i vecchi gioiranno.
Io cambierò il loro lutto in gioia,
li consolerò e li renderò felici, senza afflizioni.
14 Sazierò di delizie l'anima dei sacerdoti
e il mio popolo abbonderà dei miei beni.
Parola del Signore.
15 Così dice il Signore: «Una voce si ode da Rama,
lamento e pianto amaro:
Rachele piange i suoi figli,
rifiuta d'essere consolata perché non sono più».
16 Dice il Signore:
«Trattieni la voce dal pianto,
i tuoi occhi dal versare lacrime,
perché c'è un compenso per le tue pene;
essi torneranno dal paese nemico.
17 C'è una speranza per la tua discendenza:
i tuoi figli ritorneranno entro i loro confini.
18 Ho udito Efraim rammaricarsi:
Tu mi hai castigato e io ho subito il castigo
come un giovenco non domato.
Fammi ritornare e io ritornerò,
perché tu sei il Signore mio Dio.
19 Dopo il mio smarrimento, mi sono pentito;
dopo essermi ravveduto,
mi sono battuto l'anca.
Mi sono vergognato e ne provo confusione,
perché porto l'infamia della mia giovinezza.
20 Non è forse Efraim un figlio caro per me,
un mio fanciullo prediletto?
Infatti dopo averlo minacciato,
me ne ricordo sempre più vivamente.
Per questo le mie viscere si commuovono per lui,
provo per lui profonda tenerezza».
Oracolo del Signore.
21 Pianta dei cippi,
metti pali indicatori,
sta' bene attenta alla strada,
alla via che hai percorso.
Ritorna, vergine di Israele,
ritorna alle tue città.
22 Fino a quando andrai vagando, figlia ribelle?
Poiché il Signore crea una cosa nuova sulla terra:
la donna cingerà l'uomo!
23 Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: «Si dirà ancora questa parola nel paese di Giuda e nelle sue città, quando avrò cambiato la loro sorte: Il Signore ti benedica, o dimora di giustizia, monte santo. 24 Vi abiteranno insieme Giuda e tutte le sue città, agricoltori e allevatori di greggi. 25 Poiché ristorerò copiosamente l'anima stanca e sazierò ogni anima che languisce».
26 A questo punto mi sono destato e ho guardato; il mio sonno mi parve soave.
27 «Ecco verranno giorni - dice il Signore - nei quali renderò feconda la casa di Israele e la casa di Giuda per semenza di uomini e di bestiame. 28 Allora, come ho vegliato su di essi per sradicare e per demolire, per abbattere e per distruggere e per affliggere con mali, così veglierò su di essi per edificare e per piantare». Parola del Signore.
29 «In quei giorni non si dirà più:
I padri han mangiato uva acerba
e i denti dei figli si sono allegati!
30 Ma ognuno morirà per la sua propria iniquità; a ogni persona che mangi l'uva acerba si allegheranno i denti».
31 «Ecco verranno giorni - dice il Signore - nei quali con la casa di Israele e con la casa di Giuda io concluderò una alleanza nuova. 32 Non come l'alleanza che ho conclusa con i loro padri, quando li presi per mano per farli uscire dal paese d'Egitto, una alleanza che essi hanno violato, benché io fossi loro Signore. Parola del Signore. 33 Questa sarà l'alleanza che io concluderò con la casa di Israele dopo quei giorni, dice il Signore: Porrò la mia legge nel loro animo, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi il mio popolo. 34 Non dovranno più istruirsi gli uni gli altri, dicendo: Riconoscete il Signore, perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande, dice il Signore; poiché io perdonerò la loro iniquità e non mi ricorderò più del loro peccato».
35 Così dice il Signore
che ha fissato il sole come luce del giorno,
la luna e le stelle come luce della notte,
che solleva il mare e ne fa mugghiare le onde
e il cui nome è Signore degli eserciti:
36 «Quando verranno meno queste leggi
dinanzi a me - dice il Signore -
allora anche la progenie di Israele cesserà
di essere un popolo davanti a me per sempre».
37 Così dice il Signore:
«Se si possono misurare i cieli in alto
ed esplorare in basso le fondamenta della terra,
anch'io rigetterò tutta la progenie di Israele
per ciò che ha commesso». Oracolo del Signore.
38 «Ecco verranno giorni - dice il Signore - nei quali la città sarà riedificata per il Signore dalla torre di Cananeèl fino alla porta dell'Angolo. 39 La corda per misurare si stenderà in linea retta fino alla collina di Gàreb, volgendo poi verso Goà. 40 Tutta la valle dei cadaveri e delle ceneri e tutti i campi fino al torrente Cedron, fino all'angolo della porta dei Cavalli a oriente, saranno consacrati al Signore; non sarà più sconvolta né distrutta mai più».

32,1 Parola che fu rivolta a Geremia dal Signore nell'anno decimo di Sedecìa re di Giuda, cioè nell'anno decimo ottavo di Nabucodònosor. 2 L'esercito del re di Babilonia assediava allora Gerusalemme e il profeta Geremia era rinchiuso nell'atrio della prigione, nella reggia del re di Giuda, 3 e ve lo aveva rinchiuso Sedecìa re di Giuda, dicendo: «Perché profetizzi con questa minaccia: Dice il Signore: Ecco metterò questa città in potere del re di Babilonia ed egli la occuperà; 4 Sedecìa re di Giuda non scamperà dalle mani dei Caldei, ma sarà dato in mano del re di Babilonia e parlerà con lui faccia a faccia e si guarderanno negli occhi; 5 egli condurrà Sedecìa in Babilonia dove egli resterà finché io non lo visiterò - oracolo del Signore -; se combatterete contro i Caldei, non riuscirete a nulla»?
6 Geremia disse: Mi fu rivolta questa parola del Signore: 7 «Ecco Canamèl, figlio di Sallùm tuo zio, viene da te per dirti: Comprati il mio campo, che si trova in Anatòt, perché a te spetta il diritto di riscatto per acquistarlo». 8 Venne dunque da me Canamèl, figlio di mio zio, secondo la parola del Signore, nell'atrio della prigione e mi disse: «Compra il mio campo che si trova in Anatòt, perché a te spetta il diritto di acquisto e a te tocca il riscatto. Compratelo!».
Allora riconobbi che questa era la volontà del Signore 9 e comprai il campo da Canamèl, figlio di mio zio, e gli pagai il prezzo: diciassette sicli d'argento. 10 Stesi il documento del contratto, lo sigillai, chiamai i testimoni e pesai l'argento sulla stadera. 11 Quindi presi il documento di compra, quello sigillato e quello aperto, secondo le prescrizioni della legge. 12 Diedi il contratto di compra a Baruc figlio di Neria, figlio di Macsia, sotto gli occhi di Canamèl figlio di mio zio e sotto gli occhi dei testimoni che avevano sottoscritto il contratto di compra e sotto gli occhi di tutti i Giudei che si trovavano nell'atrio della prigione. 13 Diedi poi a Baruc quest'ordine: 14 «Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Prendi i contratti di compra, quello sigillato e quello aperto, e mettili in un vaso di terra, perché si conservino a lungo. 15 Poiché dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ancora si compreranno case, campi e vigne in questo paese».
16 Pregai il Signore, dopo aver consegnato il contratto di compra a Baruc figlio di Neria: 17 «Ah, Signore Dio, tu hai fatto il cielo e la terra con grande potenza e con braccio forte; nulla ti è impossibile. 18 Tu usi misericordia con mille e fai subire la pena dell'iniquità dei padri ai loro figli dopo di essi, Dio grande e forte, che ti chiami Signore degli eserciti. 19 Tu sei grande nei pensieri e potente nelle opere, tu, i cui occhi sono aperti su tutte le vie degli uomini, per dare a ciascuno secondo la sua condotta e il merito delle sue azioni. 20 Tu hai operato segni e miracoli nel paese di Egitto e fino ad oggi in Israele e fra tutti gli uomini e ti sei fatto un nome come appare oggi. 21 Tu hai fatto uscire dall'Egitto il tuo popolo Israele con segni e con miracoli, con mano forte e con braccio possente e incutendo grande spavento. 22 Hai dato loro questo paese, che avevi giurato ai loro padri di dare loro, terra in cui scorre latte e miele.
23 Essi vennero e ne presero possesso, ma non ascoltarono la tua voce, non camminarono secondo la tua legge, non fecero quanto avevi comandato loro di fare; perciò tu hai mandato su di loro tutte queste sciagure.
24 Ecco, le opere di assedio hanno raggiunto la città per occuparla; la città sarà data in mano ai Caldei che l'assediano con la spada, la fame e la peste. Ciò che tu avevi detto avviene; ecco, tu lo vedi. 25 E tu, Signore Dio, mi dici: Comprati il campo con denaro e chiama i testimoni, mentre la città sarà messa in mano ai Caldei».
26 Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: 27 «Ecco, io sono il Signore Dio di ogni essere vivente; qualcosa è forse impossibile per me? 28 Pertanto dice il Signore: Ecco io darò questa città in mano ai Caldei e a Nabucodònosor re di Babilonia, il quale la prenderà. 29 Vi entreranno i Caldei che combattono contro questa città, bruceranno questa città con il fuoco e daranno alle fiamme le case sulle cui terrazze si offriva incenso a Baal e si facevano libazioni agli altri dèi per provocarmi. 30 Gli Israeliti e i figli di Giuda non hanno fatto che quanto è male ai miei occhi fin dalla loro giovinezza; gli Israeliti hanno soltanto saputo offendermi con il lavoro delle loro mani. Oracolo del Signore.
31 Poiché causa della mia ira e del mio sdegno è stata questa città da quando la edificarono fino ad oggi; così io la farò scomparire dalla mia presenza, 32 a causa di tutto il male che gli Israeliti e i figli di Giuda commisero per provocarmi, essi, i loro re, i loro capi, i loro sacerdoti e i loro profeti, gli uomini di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme.
33 Essi mi voltarono la schiena invece della faccia; io li istruivo con continua premura, ma essi non ascoltarono e non impararono la correzione. 34 Essi collocarono i loro idoli abominevoli perfino nel tempio che porta il mio nome per contaminarlo 35 e costruirono le alture di Baal nella valle di Ben-Hinnòn per far passare per il fuoco i loro figli e le loro figlie in onore di Moloch - cosa che io non avevo comandato, anzi neppure avevo pensato di istituire un abominio simile -, per indurre a peccare Giuda».
36 Ora così dice il Signore Dio di Israele, riguardo a questa città che voi dite sarà data in mano al re di Babilonia per mezzo della spada, della fame e della peste: 37 «Ecco, li radunerò da tutti i paesi nei quali li ho dispersi nella mia ira, nel mio furore e nel mio grande sdegno; li farò tornare in questo luogo e li farò abitare tranquilli. 38 Essi saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio. 39 Darò loro un solo cuore e un solo modo di comportarsi perché mi temano tutti i giorni per il loro bene e per quello dei loro figli dopo di essi. 40 Concluderò con essi un'alleanza eterna e non mi allontanerò più da loro per beneficarli; metterò nei loro cuori il mio timore, perché non si distacchino da me. 41 Godrò nel beneficarli, li fisserò stabilmente in questo paese, con tutto il cuore e con tutta l'anima». 42 Poiché così dice il Signore: «Come ho mandato su questo popolo tutto questo grande male, così io manderò su di loro tutto il bene che ho loro promesso. 43 E compreranno campi in questo paese, di cui voi dite: È una desolazione, senza uomini e senza bestiame, lasciato in mano ai Caldei. 44 Essi si compreranno campi con denaro, stenderanno contratti e li sigilleranno e si chiameranno testimoni nella terra di Beniamino e nei dintorni di Gerusalemme, nelle città di Giuda e nelle città della montagna e nelle città della Sefèla e nelle città del mezzogiorno, perché cambierò la loro sorte». Oracolo del Signore.

33,1 La parola del Signore fu rivolta una seconda volta a Geremia, mentre egli era ancora chiuso nell'atrio della prigione: 2 «Così dice il Signore, che ha fatto la terra e l'ha formata per renderla stabile e il cui nome è Signore: 3 Invocami e io ti risponderò e ti annunzierò cose grandi e impenetrabili, che tu non conosci. 4 Poiché dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele, riguardo alle case di questa città e alle case dei re di Giuda, che saranno diroccate di fronte alle opere di assedio e alle armi 5 dei Caldei venuti a far guerra e a riempirle dei cadaveri degli uomini che io ho colpito nella mia ira e nel mio furore, poiché ho nascosto il volto distornandolo da questa città a causa di tutta la loro malvagità: 6 Ecco io farò rimarginare la loro piaga, li curerò e li risanerò; procurerò loro abbondanza di pace e di sicurezza. 7 Cambierò la sorte di Giuda e la sorte di Israele e li ristabilirò come al principio. 8 Li purificherò da tutta l'iniquità con cui hanno peccato contro di me e perdonerò tutte le iniquità che han commesso verso di me e per cui si sono ribellati contro di me. 9 Ciò sarà per me titolo di gioia, di lode e di gloria tra tutti i popoli della terra, quando sapranno tutto il bene che io faccio loro e temeranno e tremeranno per tutto il bene e per tutta la pace che concederò loro. 10 Dice il Signore: In questo luogo, di cui voi dite: Esso è desolato, senza uomini e senza bestiame; nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme, che sono desolate, senza uomini, senza abitanti e senza bestiame, si udranno ancora 11 grida di gioia e grida di allegria, la voce dello sposo e quella della sposa e il canto di coloro che dicono: Lodate il Signore degli eserciti, perché è buono, perché la sua grazia dura sempre, portando sacrifici di ringraziamento nel tempio del Signore, perché ristabilirò la sorte di questo paese come era prima, dice il Signore.
12 Così dice il Signore degli eserciti: In questo luogo desolato, senza uomini e senza bestiame, e in tutte le sue città ci saranno ancora luoghi di pastori che vi faranno riposare i greggi. 13 Nelle città dei monti, nelle città della Sefèla, nelle città del mezzogiorno, nella terra di Beniamino, nei dintorni di Gerusalemme e nelle città di Giuda passeranno ancora le pecore sotto la mano di chi le conta, dice il Signore.
14 Ecco verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali io realizzerò le promesse di bene che ho fatto alla casa di Israele e alla casa di Giuda. 15 In quei giorni e in quel tempo farò germogliare per Davide un germoglio di giustizia; egli eserciterà il giudizio e la giustizia sulla terra. 16 In quei giorni Giuda sarà salvato e Gerusalemme vivrà tranquilla. Così sarà chiamata: Signore-nostra-giustizia.
17 Così dice il Signore: Davide non sarà mai privo di un discendente che sieda sul trono della casa di Israele; 18 ai sacerdoti leviti non mancherà mai chi stia davanti a me per offrire olocausti, per bruciare l'incenso in offerta e compiere sacrifici tutti i giorni».
19 Questa parola del Signore fu poi rivolta a Geremia: 20 «Dice il Signore: Se voi potete spezzare la mia alleanza con il giorno e la mia alleanza con la notte, in modo che non vi siano più giorno e notte al tempo loro, 21 così sarà rotta anche la mia alleanza con Davide mio servo, in modo che non abbia un figlio che regni sul suo trono, e quella con i leviti sacerdoti che mi servono. 22 Come non si può contare la milizia del cielo né numerare la sabbia del mare, così io moltiplicherò la discendenza di Davide, mio servo, e i leviti che mi servono».
23 La parola del Signore fu ancora rivolta a Geremia: 24 «Non hai osservato ciò che questo popolo va dicendo: Il Signore ha rigettato le due famiglie che si era scelte! e così disprezzano il mio popolo quasi che non sia più una nazione ai loro occhi?». 25 Dice il Signore: «Se non sussiste più la mia alleanza con il giorno e con la notte, se io non ho stabilito le leggi del cielo e della terra, 26 in tal caso potrò rigettare la discendenza di Giacobbe e di Davide mio servo, così da non prendere più dai loro posteri coloro che governeranno sulla discendenza di Abramo, di Isacco e di Giacobbe. Poiché io cambierò la loro sorte e avrò pietà di loro».

34,1 Parola che fu rivolta a Geremia dal Signore, quando Nabucodònosor re di Babilonia con tutto il suo esercito e tutti i regni della terra sotto il suo dominio e tutti i popoli combattevano contro Gerusalemme e tutte le città dipendenti: 2 Così dice il Signore, Dio di Israele: «Va' a parlare a Sedecìa re di Giuda e digli: Così parla il Signore: Ecco io do questa città in mano al re di Babilonia, che la darà alle fiamme. 3 Tu non scamperai dalla sua mano, ma sarai preso e consegnato in suo potere. I tuoi occhi fisseranno gli occhi del re di Babilonia, gli parlerai faccia a faccia e poi andrai a Babilonia. 4 Tuttavia, ascolta la parola del Signore, o Sedecìa re di Giuda! Così dice il Signore a tuo riguardo: Non morirai di spada! 5 Morirai in pace e come si bruciarono aròmi per i funerali dei tuoi padri, gli antichi re di Giuda che furono prima di te, così si bruceranno per te e per te si farà il lamento dicendo: Ahimé, Signore! Questo ho detto». Oracolo del Signore.
6 Il profeta Geremia riferì a Sedecìa re di Giuda tutte queste parole in Gerusalemme. 7 Frattanto l'esercito del re di Babilonia muoveva guerra a Gerusalemme e a tutte le città di Giuda che ancora rimanevano, Lachis e Azekà, poiché solo queste fortezze erano rimaste fra le città di Giuda.
8 Questa parola fu rivolta a Geremia dal Signore, dopo che il re Sedecìa ebbe concluso un'alleanza con tutto il popolo che si trovava a Gerusalemme, di proclamare la libertà degli schiavi, 9 rimandando liberi ognuno il suo schiavo ebreo e la sua schiava ebrea, così che nessuno costringesse più alla schiavitù un Giudeo suo fratello.
10 Tutti i capi e tutto il popolo, che avevano aderito all'alleanza, acconsentirono a rimandare liberi ognuno il proprio schiavo e ognuno la propria schiava, così da non costringerli più alla schiavitù: acconsentirono dunque e li rimandarono effettivamente; 11 ma dopo si pentirono e ripresero gli schiavi e le schiave che avevano rimandati liberi e li ridussero di nuovo schiavi e schiave.
12 Allora questa parola del Signore fu rivolta a Geremia: 13 «Così dice il Signore, Dio di Israele: Io ho concluso un'alleanza con i vostri padri, quando li ho fatti uscire dal paese d'Egitto, da una condizione servile, dicendo: 14 Al compiersi di sette anni rimanderà ognuno il suo fratello ebreo che si sarà venduto a te; egli ti servirà sei anni, quindi lo rimanderai libero disimpegnato da te; ma i vostri padri non mi ascoltarono e non prestarono orecchio. 15 Ora voi oggi vi eravate ravveduti e avevate fatto ciò che è retto ai miei occhi, proclamando ciascuno la libertà del suo fratello; voi avevate concluso un patto davanti a me, nel tempio in cui è invocato il mio nome. 16 Ma poi, avete mutato di nuovo parere e profanando il mio nome avete ripreso ognuno gli schiavi e le schiave, che avevate rimandati liberi secondo il loro desiderio, e li avete costretti a essere ancora vostri schiavi e vostre schiave. 17 Perciò dice il Signore: Voi non avete dato ascolto al mio ordine che ognuno proclamasse la libertà del proprio fratello e del proprio prossimo: ora, ecco, io affiderò la vostra liberazione - parola del Signore - alla spada, alla peste e alla fame e vi farò oggetto di terrore per tutti i regni della terra. 18 Gli uomini che hanno trasgredito la mia alleanza, perché non hanno eseguito i termini dell'alleanza che avevano conclusa in mia presenza, io li renderò come il vitello che spaccarono in due passando fra le sue metà. 19 I capi di Giuda, i capi di Gerusalemme, gli eunuchi, i sacerdoti e tutto il popolo del paese, che passarono attraverso le due metà del vitello, 20 li darò in mano ai loro nemici e a coloro che attentano alla loro vita; i loro cadaveri saranno pasto agli uccelli dell'aria e alle bestie selvatiche. 21 Darò Sedecìa re di Giuda e i suoi capi in mano ai loro nemici, in mano a coloro che attentano alla loro vita e in mano all'esercito del re di Babilonia, che ora si è allontanato da voi. 22 Ecco, io darò un ordine - dice il Signore - e li farò tornare verso questa città, la assedieranno, la prenderanno e la daranno alle fiamme e le città di Giuda le renderò desolate, senza abitanti».

Nuova Riveduta:

Geremia 22,26-34,37

22,26 Caccerò te e tua madre che ti ha partorito,
in un paese straniero dove non siete nati,
e là morirete.
27 Ma quanto al paese in cui desiderano tornare,
essi non vi torneranno».
28 Questo Conia è dunque un vaso spezzato, infranto?
È forse un oggetto che non fa più alcun piacere?
Perché sono dunque cacciati, lui e la sua discendenza,
gettati in un paese che non conoscono?
29 O paese, o paese, o paese,
ascolta la parola del SIGNORE!
30 Così parla il SIGNORE:
«Iscrivete quest'uomo come privo di figli,
come un uomo che non prospererà durante i suoi giorni;
perché nessuno della sua discendenza giungerà
a sedersi sul trono di Davide,
e a regnare ancora su Giuda».

I pastori infedeli e i falsi profeti
Ez 34 (Is 11:1-9; Za 6:12-13; Lu 1:31-33)
23,1 «Guai ai pastori che distruggono e disperdono
il gregge del mio pascolo!», dice il SIGNORE.
2 Perciò così parla il SIGNORE, Dio d'Israele,
riguardo ai pastori che pascolano il mio popolo:
«Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate,
e non ne avete avuto cura;
ecco, io vi punirò, per la malvagità delle vostre azioni»,
dice il SIGNORE.
3 «Raccoglierò il rimanente delle mie pecore
da tutti i paesi dove le ho scacciate,
le ricondurrò ai loro pascoli,
saranno feconde e si moltiplicheranno.
4 Costituirò su di loro dei pastori che le porteranno al pascolo,
ed esse non avranno più paura né spavento,
e non ne mancherà nessuna», dice il SIGNORE.
5 «Ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE,
«in cui io farò sorgere a Davide un germoglio giusto,
il quale regnerà da re e prospererà;
eserciterà il diritto e la giustizia nel paese.
6 Nei suoi giorni Giuda sarà salvato
e Israele starà sicuro nella sua dimora;
questo sarà il nome con il quale sarà chiamato:
SIGNORE-nostra-giustizia.
7 Perciò, ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE,
«in cui non si dirà più: "Per la vita del SIGNORE
che condusse i figli d'Israele fuori dal paese d'Egitto",
8 ma: "Per la vita del SIGNORE
che ha portato fuori e ha ricondotto
la discendenza della casa d'Israele dal paese del settentrione,
e da tutti i paesi nei quali io li avevo cacciati";
ed essi abiteranno nel loro paese».

Gr 14:13-16; 27:9, ecc.; La 2:14; Ez 13
9 Contro i profeti.
Il cuore mi si spezza nel petto,
tutte le mie ossa tremano;
io sono come un ubriaco,
come un uomo sopraffatto dal vino,
a causa del SIGNORE e a causa delle sue parole sante.
10 Il paese infatti è pieno di adùlteri;
il paese infatti è tormentato a causa della maledizione che lo colpisce;
i pascoli del deserto sono inariditi.
La corsa di costoro è diretta al male,
la loro forza non tende al bene.
11 «Profeti e sacerdoti sono empi,
nella mia casa stessa ho trovato la loro malvagità»,
dice il SIGNORE.
12 «Perciò la loro via sarà per loro come luoghi sdrucciolevoli in mezzo alle tenebre;
essi vi saranno spinti e cadranno;
poiché io farò venire su di loro la calamità,
l'anno in cui li visiterò», dice il SIGNORE.
13 «Avevo ben visto cose insensate tra i profeti di Samaria;
profetizzavano nel nome di Baal
e traviavano il mio popolo Israele.
14 Ma in mezzo ai profeti di Gerusalemme ho visto cose nefande:
commettono adulteri, agiscono con ipocrisia,
rafforzano la mano ai malfattori,
al punto che nessuno si converte dalla sua malvagità;
tutti quanti sono per me come Sodoma,
e gli abitanti di Gerusalemme, come quelli di Gomorra».
15 Perciò così parla il SIGNORE degli eserciti riguardo ai profeti:
«Ecco, io farò loro mangiare assenzio,
e farò loro bere acqua avvelenata;
poiché dai profeti di Gerusalemme
l'empietà si è sparsa per tutto il paese».
16 Così parla il SIGNORE degli eserciti:
«Non ascoltate le parole dei profeti che vi profetizzano;
essi vi nutrono di cose vane;
vi espongono le visioni del proprio cuore,
e non ciò che proviene dalla bocca del SIGNORE.
17 Dicono a quelli che mi disprezzano:
"Il SIGNORE ha detto: 'Avrete pace';
e a tutti quelli che camminano seguendo la caparbietà del proprio cuore:
'Nessun male vi colpirà'".
18 Infatti chi ha assistito al consiglio del SIGNORE,
chi ha visto, chi ha udito la sua parola?
Chi ha prestato orecchio alla sua parola e l'ha udita?
19 Ecco, la tempesta del SIGNORE, il furore scoppia,
la tempesta scroscia,
scroscia sul capo degli empi.
20 L'ira del SIGNORE non si placherà,
finché non abbia eseguito, compiuto i disegni del suo cuore;
negli ultimi giorni, lo capirete appieno.
21 Io non ho mandato quei profeti; ed essi corrono;
io non ho parlato a loro, ed essi profetizzano.
22 Se avessero assistito al mio consiglio,
avrebbero fatto udire le mie parole al mio popolo;
li avrebbero distolti dalla loro cattiva via
e dalla malvagità delle loro azioni.
23 Sono io soltanto un Dio da vicino», dice il SIGNORE,
«e non un Dio da lontano?
24 Potrebbe uno nascondersi in luogo occulto
in modo che io non lo veda?», dice il SIGNORE.
«Io non riempio forse il cielo e la terra?», dice il SIGNORE.
25 «Io ho udito ciò che dicono i profeti
che profetizzano menzogne nel mio nome, dicendo:
"Ho avuto un sogno! ho avuto un sogno!"
26 Fino a quando durerà questo? Hanno essi in mente, questi profeti
che profetizzano menzogne,
questi profeti dell'inganno del loro cuore,
27 pensano forse di far dimenticare il mio nome al mio popolo
con i loro sogni che si raccontano l'un l'altro,
come i loro padri dimenticarono il mio nome per Baal?
28 Il profeta che ha avuto un sogno, racconti il sogno;
colui che ha udito la mia parola, riferisca la mia parola fedelmente.
Che ha da fare la paglia con il frumento?», dice il SIGNORE.
29 «La mia parola non è forse come un fuoco», dice il SIGNORE,
«e come un martello che spezza il sasso?
30 Perciò, ecco», dice il SIGNORE, «io vengo contro i profeti
che rubano gli uni agli altri le mie parole.
31 Ecco», dice il SIGNORE, «io vengo contro i profeti
che fanno parlare la loro propria lingua, eppure dicono: "Egli dice".
32 Ecco», dice il SIGNORE, «io vengo contro quelli che profetizzano sogni falsi,
che li raccontano e traviano il mio popolo
con le loro menzogne e con la loro temerarietà,
sebbene io non li abbia mandati e non abbia dato alcun ordine,
ed essi non possano recare alcun giovamento a questo popolo», dice il SIGNORE.

Is 5:18-19; Ez 12:21, ecc.; 2P 3:3-4
33 «Se questo popolo o un profeta o un sacerdote ti domandano:
"Qual è l'oracolo del SIGNORE?",
tu risponderai loro: "Ecco l'oracolo:
io vi rigetterò", dice il SIGNORE.
34 Quanto al profeta, al sacerdote o al popolo
che dirà: "Oracolo del SIGNORE",
io lo punirò: lui, e la sua casa.
35 Direte così, ognuno al suo vicino, ognuno al suo fratello:
"Che ha risposto il SIGNORE?
Che ha detto il SIGNORE?"
36 Ma l'oracolo del SIGNORE non lo nominerete più;
infatti la parola di ciascuno sarà per lui il suo oracolo,
poiché avete falsato le parole del Dio vivente,
del SIGNORE degli eserciti, nostro Dio.
37 Tu dirai così al profeta:
"Che ti ha risposto il SIGNORE?
Che ha detto il SIGNORE?"
38 Se dite ancora: "Oracolo del SIGNORE",
allora il SIGNORE parla così:
Siccome avete detto questa parola: "Oracolo del SIGNORE",
sebbene io vi avessi mandato a dire:
"Non dite più: Oracolo del SIGNORE",
39 ecco, io vi dimenticherò del tutto,
e vi rigetterò lontano dalla mia faccia, voi e la città che avevo data a voi e ai vostri padri,
40 e vi coprirò di un'infamia e di una vergogna eterne,
che non saranno mai dimenticate».

I due canestri di fichi; annuncio del ritorno di Giuda
Gr 29:1-19
24,1 Il SIGNORE mi fece vedere due canestri di fichi, posti davanti al tempio del SIGNORE, dopo che Nabucodonosor, re di Babilonia, ebbe deportato da Gerusalemme a Babilonia Ieconia, figlio di Ioiachim, re di Giuda, i capi di Giuda, i falegnami e i fabbri. 2 Uno dei canestri conteneva dei fichi molto buoni, come sono i fichi primaticci; e l'altro canestro conteneva dei fichi molto cattivi, che non si potevano mangiare, tanto erano cattivi. 3 Il SIGNORE mi disse: «Che vedi Geremia?» Io risposi: «Dei fichi; quelli buoni, molto buoni, e quelli cattivi, molto cattivi, da non potersi mangiare, tanto sono cattivi».
4 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: 5 «Così parla il SIGNORE, Dio d'Israele: "Quali sono questi fichi buoni, tali saranno quelli di Giuda che ho mandati da questo luogo in esilio nel paese dei Caldei; io li tratterò con riguardo; 6 metterò il mio occhio su di loro per il bene; li ricondurrò in questo paese; li stabilirò fermamente, e non li distruggerò; li pianterò, e non li sradicherò. 7 Darò loro un cuore per conoscere me che sono il SIGNORE; saranno mio popolo e io sarò loro Dio, perché si convertiranno a me con tutto il loro cuore. 8 Come invece si trattano i fichi cattivi che non si possono mangiare, tanto sono cattivi, così, dice il SIGNORE, io tratterò Sedechia, re di Giuda, e i suoi prìncipi, e il residuo di quelli di Gerusalemme, quelli che sono rimasti in questo paese e quelli che abitano nel paese d'Egitto; 9 farò in modo che saranno agitati e maltrattati per tutti i regni della terra; diventeranno oggetto d'obbrobrio, di proverbio, di sarcasmo e di maledizione in tutti i luoghi dove li caccerò. 10 Manderò contro di loro la spada, la fame, la peste, finché siano scomparsi dal suolo che avevo dato a loro e ai loro padri"».

I settant'anni di deportazione
Gr 7 (Da 1:1-6; 9:1-2; 2Cr 36:20-23)
25,1 Ecco la parola che fu rivolta a Geremia riguardo a tutto il popolo di Giuda, nel quarto anno di Ioiachim, figlio di Giosia, re di Giuda (era il primo anno di Nabucodonosor, re di Babilonia), 2 e che Geremia pronunciò davanti a tutto il popolo di Giuda e a tutti gli abitanti di Gerusalemme:
3 «Dal tredicesimo anno di Giosia, figlio di Amon, re di Giuda, sino a oggi, sono già ventitré anni che la parola del SIGNORE mi è stata rivolta e che io vi ho parlato di continuo, fin dal mattino, ma voi non avete dato ascolto. 4 Il SIGNORE vi ha pure mandato tutti i suoi servitori, i profeti; ve li ha mandati continuamente, fin dal mattino, ma voi non avete ubbidito, né avete prestato l'orecchio per ascoltare. 5 Essi hanno detto: "Si converta ciascuno di voi dalla sua cattiva via e dalla malvagità delle sue azioni, e voi abiterete di secolo in secolo sul suolo che il SIGNORE ha dato a voi e ai vostri padri; 6 non andate dietro ad altri dèi per servirli e per prostrarvi davanti a loro; non mi provocate con l'opera delle vostre mani, e io non vi farò nessun male». 7 "Ma voi non mi avete dato ascolto", dice il SIGNORE, "per provocarmi, a vostro danno, con l'opera delle vostre mani". 8 Perciò, così dice il SIGNORE degli eserciti: "Poiché non avete dato ascolto alle mie parole, 9 ecco, io manderò a prendere tutte le nazioni del settentrione", dice il SIGNORE, "e manderò a chiamare Nabucodonosor re di Babilonia, mio servitore, e le farò venire contro questo paese, contro i suoi abitanti e contro tutte le nazioni circostanti; li voterò allo sterminio e li abbandonerò alla desolazione, alla derisione, a una solitudine perenne. 10 Farò cessare in mezzo a loro il grido di gioia e il grido d'esultanza, il canto dello sposo e il canto della sposa, il rumore della macina e la luce della lampada. 11 Tutto questo paese sarà ridotto in una solitudine e in una desolazione, e queste nazioni serviranno il re di Babilonia per settant'anni.
12 Ma quando saranno compiuti i settant'anni, io punirò il re di Babilonia e quella nazione", dice il SIGNORE, "a causa della loro iniquità; punirò il paese dei Caldei e lo ridurrò in una desolazione perenne. 13 Farò venire su quel paese tutte le cose che ho annunciato contro di lui, tutto ciò che è scritto in questo libro, ciò che Geremia ha profetizzato contro tutte le nazioni. 14 Infatti, nazioni numerose e re potenti ridurranno in schiavitù i Caldei stessi; e io li retribuirò secondo le loro azioni, secondo l'opera delle loro mani".

Castigo di tutte le nazioni
Gr 27:1-8; 46-49; Ez 25-30
15 «Infatti così mi ha parlato il SIGNORE, Dio d'Israele:
"Prendi dalla mia mano questa coppa del vino della mia ira
e danne da bere a tutte le nazioni a cui ti manderò.
16 Esse berranno, barcolleranno, saranno come pazze,
a causa della spada che io manderò in mezzo a loro".
17 Io presi la coppa dalla mano del SIGNORE
e ne diedi da bere a tutte le nazioni
a cui il SIGNORE mi mandava:
18 a Gerusalemme e alle città di Giuda,
ai suoi re e ai suoi prìncipi,
per abbandonarli alla rovina,
alla desolazione, alla derisione, alla maledizione,
come oggi si vede;
19 al faraone, re d'Egitto,
ai suoi servitori, ai suoi prìncipi, a tutto il suo popolo;
20 a tutta la mescolanza di popoli, a tutti i re del paese di Uz,
a tutti i re del paese dei Filistei,
ad Ascalon, a Gaza, a Ecron, e al residuo di Asdod;
21 a Edom, a Moab, e ai figli di Ammon;
22 a tutti i re di Tiro, a tutti i re di Sidone,
e ai re delle isole d'oltremare;
23 a Dedan, a Tema, a Buz,
e a tutti quelli che si radono le tempie;
24 a tutti i re d'Arabia,
e a tutti i re della mescolanza di popoli che abita nel deserto;
25 a tutti i re di Zimri,
a tutti i re di Elam,
a tutti i re di Media
26 e a tutti i re del settentrione,
vicini e lontani,
agli uni e agli altri,
e a tutti i regni del mondo
che sono sulla faccia della terra.
Il re di Sesac ne berrà dopo di loro.
27 "Tu dirai loro:
Così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele:
'Bevete, ubriacatevi, vomitate,
cadete senza rialzarvi più,
davanti alla spada che io mando in mezzo a voi'.
28 Se rifiutano di prendere dalla tua mano la coppa per bere,
di' loro: Così dice il SIGNORE degli eserciti: 'Voi berrete in ogni modo!'
29 Poiché, ecco, io comincio a punire
la città sulla quale è invocato il mio nome,
e voi rimarreste del tutto impuniti?
Voi non rimarrete impuniti;
poiché io chiamerò la spada su tutti gli abitanti della terra",
dice il SIGNORE degli eserciti.
30 "Tu profetizza loro tutte queste cose
e di' loro: 'Il SIGNORE rugge dall'alto,
tuona la sua voce dalla sua santa abitazione;
egli rugge con potenza contro il suo territorio;
un grido, come quello dei pestatori d'uva,
arriva a tutti gli abitanti della terra.
31 Il rumore giunge fino alle estremità della terra;
poiché il SIGNORE ha una lite con le nazioni,
egli entra in giudizio contro ogni carne;
gli empi li dà in balìa della spada', dice il SIGNORE.

So 1:7, ecc.; 3:8
32 Così parla il SIGNORE degli eserciti:
'Ecco, una calamità passa di nazione in nazione,
e un gran turbine si alza dalle estremità della terra».
33 In quel giorno, gli uccisi dal SIGNORE copriranno la terra
dall'una all'altra estremità di essa,
non saranno rimpianti, né raccolti, né seppelliti;
serviranno di letame sulla faccia della terra'.
34 Urlate, pastori, gridate;
rotolatevi nella polvere, voi, guide del gregge!
Poiché è giunto il tempo in cui dovete essere scannati;
io vi frantumerò e cadrete come un vaso prezioso.
35 Ai pastori mancherà ogni rifugio,
le guide del gregge non avranno via di scampo.
36 Si ode il grido dei pastori,
l'urlo delle guide del gregge;
poiché il SIGNORE devasta il loro pascolo;
37 gli ovili di pace sono ridotti al silenzio,
a causa dell'ardente ira del SIGNORE.
38 Fuggono come un leoncello che abbandona la sua tana,
perché il loro paese è diventato una desolazione,
a causa del furore della spada crudele,
a causa dell'ardente ira del SIGNORE"».

Profezia sulla distruzione di Gerusalemme; Geremia minacciato di morte
Gr 7:1-15
26,1 Nel principio del regno di Ioiachim figlio di Giosia, re di Giuda, fu pronunciata questa parola da parte del SIGNORE:
2 «Così parla il SIGNORE: "Va' nel cortile della casa del SIGNORE, e di' a tutte le città di Giuda, che vengono a prostrarsi nella casa del SIGNORE, tutte le parole che io ti comando di dir loro; non omettere nessuna parola. 3 Forse daranno ascolto e si convertiranno ciascuno dalla sua via malvagia; e io mi pentirò del male che penso di far loro per la malvagità delle loro azioni. 4 Tu dirai loro: 'Così parla il SIGNORE: Se non date ascolto, se non camminate secondo la mia legge, che vi ho posta davanti, 5 se non date ascolto alle parole dei miei servitori, i profeti, i quali vi mando, che vi ho mandato fin dal mattino e non li avete ascoltati, 6 io tratterò questa casa come Silo, e farò in modo che questa città serva di maledizione presso tutte le nazioni della terra'"».

Gr 1:19; 5:12-13; 38:1-6; Am 7:8-13; 2Ti 4:2-5; Mt 10:16
7 I sacerdoti, i profeti e tutto il popolo udirono Geremia che pronunciava queste parole nella casa del SIGNORE. 8 Appena Geremia ebbe finito di pronunciare tutto quello che il SIGNORE gli aveva comandato di dire a tutto il popolo, i sacerdoti, i profeti e tutto il popolo lo presero e dissero: «Tu devi morire! 9 Perché hai profetizzato nel nome del SIGNORE, dicendo: "Questa casa sarà come Silo e questa città sarà devastata, e priva di abitanti"?» Tutto il popolo si radunò contro Geremia nella casa del SIGNORE. 10 Quando i capi di Giuda udirono queste cose, salirono dal palazzo del re al tempio del SIGNORE, e si sedettero all'ingresso della porta nuova del tempio del SIGNORE. 11 I sacerdoti e i profeti parlarono ai capi e a tutto il popolo, dicendo: «Quest'uomo merita la morte, perché ha profetizzato contro questa città, nel modo che avete udito con le vostre orecchie».
12 Allora Geremia parlò a tutti i capi e a tutto il popolo, dicendo: «Il SIGNORE mi ha mandato a profetizzare contro questo tempio e contro questa città tutte le cose che avete udite. 13 Ora, cambiate le vostre vie e le vostre azioni, date ascolto alla voce del SIGNORE, del vostro Dio, e il SIGNORE si pentirà del male che ha pronunciato contro di voi. 14 Quanto a me, eccomi nelle vostre mani; fate di me quello che vi parrà buono e giusto. 15 Soltanto sappiate per certo che, se mi uccidete, mettete del sangue innocente addosso a voi, a questa città e ai suoi abitanti, perché il SIGNORE mi ha veramente mandato da voi per farvi udire tutte queste parole».

(Gr 36:10-26; 38:7-13) At 5:34, ecc.; Sl 37:32-33
16 Allora i capi e tutto il popolo dissero ai sacerdoti e ai profeti: «Quest'uomo non merita la morte, perché ci ha parlato nel nome del SIGNORE, del nostro Dio». 17 Alcuni degli anziani del paese si alzarono e parlarono così a tutta l'assemblea del popolo: 18 «Michea, il Morasita, profetizzò ai giorni di Ezechia, re di Giuda, e parlò a tutto il popolo di Giuda in questi termini:
"Così dice il SIGNORE degli eserciti:
'Sion sarà arata come un campo,
Gerusalemme diventerà un mucchio di macerie,
e la montagna del tempio, un'altura boscosa'".
19 Ezechia, re di Giuda, e tutto Giuda lo misero a morte? Ezechia non temette forse il SIGNORE, e non supplicò il SIGNORE al punto che il SIGNORE si pentì del male che aveva pronunciato contro di loro? Ma noi stiamo per compiere un male gravissimo a nostro danno».
20 Vi fu anche un altro uomo che profetizzò nel nome del SIGNORE: Uria, figlio di Semaia di Chiriat-Iearim, il quale profetizzò contro questa città e contro questo paese, in tutto e per tutto come Geremia. 21 Il re Ioiachim, tutti i suoi uomini prodi e tutti i suoi capi udirono le sue parole; il re cercò di farlo morire; ma Uria lo seppe, ebbe paura, fuggì e andò in Egitto. 22 Il re Ioiachim mandò degli uomini in Egitto, cioè Elnatan, figlio di Acbor, e altra gente con lui. 23 Questi trassero Uria fuori d'Egitto, e lo condussero al re Ioiachim, il quale lo colpì con la spada, e gettò il suo cadavere fra le sepolture dei figli del popolo.
24 Ma la mano di Aicam, figlio di Safan, fu con Geremia, e impedì che fosse dato in mano del popolo per essere messo a morte.

Sottomissione a Nabucodonosor consigliata da Geremia
Gr 25:9-29; 2R 24:17-20
27,1 Nel principio del regno di Ioiachim, figlio di Giosia, re di Giuda, questa parola fu rivolta dal SIGNORE a Geremia in questi termini:
2 Così mi ha detto il SIGNORE: «Fatti delle catene e dei gioghi, e mettiteli sul collo; 3 poi mandali al re di Edom, al re di Moab, al re dei figli di Ammon, al re di Tiro e al re di Sidone, mediante gli ambasciatori che sono venuti a Gerusalemme da Sedechia, re di Giuda; 4 ordina loro che dicano ai loro signori: Così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele: Direte questo ai vostri signori: 5 "Io ho fatto la terra, gli uomini e gli animali che sono sulla faccia della terra, con la mia gran potenza e con il mio braccio steso; io do la terra a chi voglio. 6 Ora io do tutti questi paesi in mano a Nabucodonosor, re di Babilonia, mio servitore; gli do pure gli animali della campagna perché gli siano sottomessi. 7 Tutte le nazioni saranno sottomesse a lui, a suo figlio e al figlio di suo figlio, finché giunga il tempo anche per il suo paese; allora molte nazioni e grandi re lo ridurranno in schiavitù. 8 La nazione o il regno che non vorrà sottomettersi a lui, a Nabucodonosor re di Babilonia, e non vorrà piegare il collo sotto il giogo del re di Babilonia, quella nazione io la punirò", dice il SIGNORE, "con la spada, con la fame, con la peste, finché io non l'abbia sterminata per mano di lui. 9 Voi dunque non ascoltate i vostri profeti, né i vostri indovini, né i vostri sognatori, né i vostri pronosticatori, né i vostri maghi che vi dicono: 'Non sarete sottomessi al re di Babilonia!' 10 Essi infatti vi profetizzano menzogna, per allontanarvi dal vostro paese, perché io vi cacci e voi periate. 11 Ma la nazione che piegherà il suo collo sotto il giogo del re di Babilonia e gli sarà sottomessa, io la lascerò stare nel suo paese", dice il SIGNORE, "ed essa lo coltiverà e vi abiterà"».

2Cr 36:10-13; Gr 28
12 Io parlai dunque a Sedechia, re di Giuda, secondo tutte queste parole, e dissi: «Piegate il collo sotto il giogo del re di Babilonia, sottomettetevi a lui e al suo popolo, e vivrete. 13 Perché dovreste morire, tu e il tuo popolo, di spada, di fame e di peste, come il SIGNORE ha detto della nazione che non si lascerà sottomettere al re di Babilonia? 14 Non date ascolto alle parole dei profeti che vi dicono: "Non sarete sottomessi al re di Babilonia!", perché vi profetizzano menzogna. 15 "Io infatti non li ho mandati", dice il SIGNORE; "ma profetizzano falsamente nel mio nome, perché io vi cacci, e voi periate: voi e i profeti che vi profetizzano"».
16 Parlai pure ai sacerdoti e a tutto questo popolo, e dissi:
«Così parla il SIGNORE: "Non date ascolto alle parole dei vostri profeti i quali vi profetizzano, dicendo: 'Ecco, gli arredi della casa del SIGNORE saranno tra poco riportati da Babilonia', perché vi profetizzano menzogna. 17 Non date loro ascolto; sottomettetevi al re di Babilonia, e vivrete. Perché questa città dovrebbe essere ridotta in desolazione? 18 Se sono profeti, e se la parola del SIGNORE è con loro, intercedano ora presso il SIGNORE degli eserciti perché gli arredi rimasti nella casa del SIGNORE, nella casa del re di Giuda e in Gerusalemme, non vadano a Babilonia. 19 Perché così parla il SIGNORE degli eserciti riguardo alle colonne, al mare, alle basi e al resto degli arredi rimasti in questa città, 20 e che non furono presi da Nabucodonosor, re di Babilonia, quando deportò da Gerusalemme a Babilonia Ieconia, figlio di Ioiachim, re di Giuda, e tutti i nobili di Giuda, e di Gerusalemme; 21 così, dico, parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele, riguardo agli arredi che rimangono nella casa del SIGNORE, nella casa del re di Giuda e in Gerusalemme: 22 'Saranno portati a Babilonia, e là rimarranno, finché io li cercherò', dice il SIGNORE, 'e li farò risalire e ritornare in questo luogo'"».

Geremia e il falso profeta Anania
Gr 27; 29:24, ecc.
28,1 In quello stesso anno, al principio del regno di Sedechia, re di Giuda, l'anno quarto, il quinto mese, Anania, figlio di Azzur, profeta, nativo di Gabaon, mi parlò nella casa del SIGNORE, in presenza dei sacerdoti e di tutto il popolo, dicendo: 2 «Così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele: "Io spezzo il giogo del re di Babilonia. 3 Entro due anni io farò tornare in questo luogo tutti gli arredi della casa del SIGNORE, che Nabucodonosor, re di Babilonia, ha tolti da questo luogo e ha portati a Babilonia; 4 ricondurrò in questo luogo", dice il SIGNORE, "Ieconia, figlio di Ioiachim, re di Giuda, e tutti quelli di Giuda che sono deportati a Babilonia; perché spezzerò il giogo del re di Babilonia"».
5 Il profeta Geremia rispose al profeta Anania in presenza dei sacerdoti e in presenza di tutto il popolo che si trovava nella casa del SIGNORE. 6 Il profeta Geremia disse: «Amen! Così faccia il SIGNORE!
Il SIGNORE mandi ad effetto ciò che tu hai profetizzato, faccia tornare da Babilonia in questo luogo gli arredi della casa del SIGNORE e tutti quelli che sono stati condotti in esilio! 7 Però, ascolta ora questa parola che io pronuncio in presenza tua e in presenza di tutto il popolo. 8 I profeti che apparvero prima di me e prima di te, fin dai tempi antichi, profetarono contro molti paesi e contro grandi regni la guerra, la fame, la peste. 9 Quanto al profeta che profetizza la pace, una volta che si sarà adempiuta la sua parola, egli sarà riconosciuto come uno veramente inviato dal SIGNORE».
10 Allora il profeta Anania prese il giogo dal collo del profeta Geremia e lo spezzò. 11 Anania parlò in presenza di tutto il popolo, e disse: «Così parla il SIGNORE: "In questo modo io spezzerò il giogo di Nabucodonosor, re di Babilonia, togliendolo dal collo di tutte le nazioni, entro lo spazio di due anni"». Il profeta Geremia se ne andò.
12 Allora la parola del SIGNORE fu rivolta a Geremia, dopo che il profeta Anania ebbe spezzato il giogo togliendolo dal collo del profeta Geremia, e disse: 13 «Va' e di' ad Anania: "Così parla il SIGNORE: 'Tu hai spezzato un giogo di legno, ma hai fatto, invece di quello, un giogo di ferro'. 14 Infatti così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele: 'Io metto un giogo di ferro sul collo di tutte queste nazioni perché siano sottomesse a Nabucodonosor, re di Babilonia; ed esse gli saranno soggette; e gli do pure gli animali della campagna'"».
15 Il profeta Geremia disse al profeta Anania: «Ascolta, Anania! Il SIGNORE non ti ha mandato e tu hai spinto questo popolo a confidare nella menzogna. 16 Perciò, così parla il SIGNORE: "Ecco, io ti caccio dalla faccia della terra; quest'anno morirai, perché hai parlato di ribellione contro il SIGNORE"». 17 Il profeta Anania morì quello stesso anno, nel settimo mese.

Lettera di Geremia agli esuli di Babilonia
(Gr 24:1-7; 25:11-12; 2Cr 36:21-23) Gr 27:12, ecc.; Sl 103:8-9
29,1 Queste sono le parole della lettera che il profeta Geremia mandò da Gerusalemme al residuo degli anziani esiliati, ai sacerdoti, ai profeti e a tutto il popolo che Nabucodonosor aveva deportato da Gerusalemme a Babilonia, 2 dopo che il re Ieconia, la regina, gli eunuchi, i prìncipi di Giuda e di Gerusalemme, i falegnami e i fabbri furono usciti da Gerusalemme. 3 La lettera fu portata per mano di Elasa, figlio di Safan, e di Ghemaria, figlio di Chilchia, che Sedechia, re di Giuda, mandava a Babilonia da Nabucodonosor, re di Babilonia. Essa diceva:
4 «Così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele, a tutti i deportati che io ho fatto condurre da Gerusalemme a Babilonia: 5 "Costruite case e abitatele; piantate giardini e mangiatene il frutto; 6 prendete mogli e generate figli e figlie; prendete mogli per i vostri figli, date marito alle vostre figlie perché facciano figli e figlie; moltiplicate là dove siete, e non diminuite. 7 Cercate il bene della città dove io vi ho fatti deportare, e pregate il SIGNORE per essa; poiché dal bene di questa dipende il vostro bene".
8 Infatti così dice il SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele: "I vostri profeti, che sono in mezzo a voi, e i vostri indovini non v'ingannino, e non date retta ai sogni che fate. 9 Poiché quelli vi profetizzano falsamente nel mio nome; io non li ho mandati", dice il SIGNORE. 10 Poiché così parla il SIGNORE: "Quando settant'anni saranno compiuti per Babilonia, io vi visiterò e manderò a effetto per voi la mia buona parola facendovi tornare in questo luogo. 11 Infatti io so i pensieri che medito per voi", dice il SIGNORE: "pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza. 12 Voi m'invocherete, verrete a pregarmi e io vi esaudirò. 13 Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore; 14 io mi lascerò trovare da voi", dice il SIGNORE. "Vi farò tornare dalla vostra prigionia; vi raccoglierò da tutte le nazioni e da tutti i luoghi dove vi ho cacciati", dice il SIGNORE; "vi ricondurrò nel luogo da cui vi ho fatti deportare".

Gr 24:8-10
15 Voi dite: "Il SIGNORE ci ha suscitato dei profeti in Babilonia".
16 Ebbene, così parla il SIGNORE riguardo al re che siede sul trono di Davide, riguardo a tutto il popolo che abita in questa città, ai vostri fratelli che non sono stati deportati con voi; 17 così parla il SIGNORE degli eserciti: "Ecco, io manderò contro di loro la spada, la fame, la peste, e li renderò come quegli orribili fichi che non si possono mangiare, tanto sono cattivi. 18 Li inseguirò con la spada, con la fame, con la peste; farò in modo che saranno agitati fra tutti i regni della terra, e li abbandonerò alla esecrazione, allo stupore, alla derisione e al vituperio fra tutte le nazioni dove li scaccerò; 19 perché non hanno dato ascolto alle mie parole", dice il SIGNORE, "che io ho mandate loro a dire dai miei servitori i profeti, continuamente, fin dal mattino; ma essi non hanno dato ascolto", dice il SIGNORE.

Gr 23:13-32
20 Ascoltate dunque la parola del SIGNORE, voi tutti che ho fatto deportare da Gerusalemme a Babilonia!
21 Così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele, riguardo ad Acab, figlio di Colaia, e riguardo a Sedechia, figlio di Maaseia, che vi profetizzano la menzogna nel mio nome: "Ecco, io do costoro in mano di Nabucodonosor, re di Babilonia, ed egli li metterà a morte davanti ai vostri occhi. 22 Da essi si trarrà una formula di maledizione fra tutti quelli di Giuda che sono deportati a Babilonia, e si dirà: 'Il SIGNORE ti tratti come Sedechia e come Acab, che il re di Babilonia ha fatti arrostire al fuoco!' 23 Costoro infatti hanno compiuto cose nefande in Israele, hanno commesso adulterio con le mogli del loro prossimo e hanno pronunciato in mio nome parole di menzogna; il che io non avevo loro comandato. Io stesso lo so, e ne sono testimone", dice il SIGNORE».

Gr 20:1-6; 28; 2P 2:1
24 Quanto a Semaia, il Neelamita, gli parlerai in questo modo: 25 «Così dice il SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele: "Tu hai mandato in tuo nome una lettera a tutto il popolo residente a Gerusalemme, a Sofonia, figlio di Maaseia il sacerdote, e a tutti i sacerdoti, per dire: 26 'Il SIGNORE ti ha costituito sacerdote al posto del sacerdote Ieoiada, perché vi siano nella casa del SIGNORE dei sovrintendenti per sorvegliare ogni uomo che è pazzo e che fa il profeta, e perché tu lo incateni e lo metta nei ceppi. 27 Ora perché non tieni a freno Geremia di Anatot, che fa il profeta in mezzo a voi, 28 e ci ha perfino mandato a dire a Babilonia: L'esilio sarà lungo; costruitevi case e abitatele; piantate giardini e mangiatene il frutto'"». 29 Il sacerdote Sofonia lesse questa lettera in presenza del profeta Geremia. 30 La parola del SIGNORE fu rivolta a Geremia, dicendo:
31 «Manda a dire a tutti quelli che sono deportati: "Così parla il SIGNORE riguardo a Semaia il Neelamita: 'Poiché Semaia vi ha profetizzato, sebbene io non l'abbia mandato, e vi ha fatto confidare nella menzogna, 32 così parla il SIGNORE: Ecco, io punirò Semaia, il Neelamita, e la sua discendenza; non ci sarà nessuno dei suoi discendenti che abiti in mezzo a questo popolo, ed egli non vedrà il bene che io farò al mio popolo', dice il SIGNORE, 'poiché egli ha parlato di ribellione contro il SIGNORE'"».

Il ritorno dall'esilio e il ristabilimento d'Israele
(Mi 4:10; Is 14:1-5; Ez 34:11-15, 23-31) Is 49:8, ecc.; La 3:31-33
30,1 Ecco la parola che fu rivolta a Geremia da parte del SIGNORE: 2 «Così parla il SIGNORE, Dio d'Israele: "Scrivi in un libro tutte le parole che ti ho dette: 3 poiché ecco, i giorni vengono", dice il SIGNORE, "in cui io riporterò dall'esilio il mio popolo d'Israele e di Giuda", dice il SIGNORE, "e li ricondurrò nel paese che diedi ai loro padri, ed essi lo possederanno"». 4 Queste sono le parole che il SIGNORE ha pronunciato riguardo a Israele e a Giuda.
5 «Così parla il SIGNORE:
"Noi udiamo un grido di terrore,
di spavento, e non di pace.
6 Informatevi e guardate se un maschio partorisce!
Perché dunque io vedo tutti gli uomini con le mani sui fianchi
come donna che partorisce?
Perché tutte le facce sono impallidite?
7 Ahimè, perché quel giorno è grande;
non ce ne fu mai altro di simile;
è un tempo di angoscia per Giacobbe;
ma tuttavia egli ne sarà salvato.
8 In quel giorno", dice il SIGNORE degli eserciti,
"io spezzerò il suo giogo dal tuo collo,
e romperò le tue catene;
gli stranieri non ti faranno più loro schiavo;
9 ma quelli d'Israele serviranno il SIGNORE, il loro Dio,
e Davide loro re, che io susciterò loro.
10 Tu dunque, Giacobbe, mio servitore, non temere", dice il SIGNORE;
"non ti sgomentare, Israele;
poiché, ecco, io ti salverò dal lontano paese,
salverò la tua discendenza dalla terra di schiavitù;
Giacobbe ritornerà, sarà in riposo, sarà tranquillo,
e nessuno più lo spaventerà.
11 Infatti io sono con te", dice il SIGNORE, "per salvarti.
Io annienterò tutte le nazioni fra le quali ti ho disperso,
ma non annienterò te;
però, ti castigherò con giusta misura
e non ti lascerò del tutto impunito".

(Gr 10:18-25; 32:26-44; 31:1-14)(Eb 12:11; 1P 2:6) Sl 102:13-22
12 Così parla il SIGNORE:
"La tua ferita è incurabile,
la tua piaga è grave.
13 Nessuno difende la tua causa;
per un'ulcera vi sono medicine,
ma per te non c'è guarigione.
14 Tutti i tuoi amanti ti hanno dimenticata,
non si preoccupano più per te;
poiché io ti ho percossa come si percuote un nemico,
ti ho inflitto la correzione di un uomo crudele,
per la tua grande iniquità,
perché i tuoi peccati sono andati aumentando.
15 Perché gridi a causa della tua ferita?
Il tuo dolore è insanabile.
Io ti ho fatto queste cose per la tua grande iniquità,
perché i tuoi peccati sono andati aumentando.
16 Tuttavia coloro che ti divorano saranno divorati,
tutti i tuoi nemici, tutti quanti saranno deportati;
quelli che ti spogliano saranno spogliati,
quelli che ti saccheggiano li abbandonerò al saccheggio.
17 Ma io medicherò le tue ferite, ti guarirò dalle tue piaghe",
dice il SIGNORE,
"poiché ti chiamano la scacciata,
la Sion di cui nessuno si cura".

Liberazione d'Israele
18 «Così parla il SIGNORE:
"Ecco, io riporto dall'esilio le tende di Giacobbe
e ho pietà delle sue abitazioni;
le città saranno ricostruite sulle loro macerie,
i palazzi saranno abitati come di consueto.
19 Ne usciranno ringraziamenti,
voci di gente festante.
Io li moltiplicherò e non saranno più ridotti a pochi;
li renderò onorati e non saranno più avviliti.
20 I suoi figli saranno come furono un tempo,
la sua comunità sarà stabilita davanti a me,
e io punirò tutti i loro oppressori.
21 Il loro principe sarà uno di essi
e chi li dominerà uscirà di mezzo a loro;
io lo farò avvicinare, ed egli verrà a me;
poiché chi disporrebbe il suo cuore ad avvicinarsi a me?",
dice il SIGNORE.
22 "Voi sarete mio popolo
e io sarò vostro Dio"».

=Gr 23:19-20 (Is 55:10-11)
23 Ecco la tempesta del SIGNORE; il furore scoppia;
la tempesta imperversa;
scroscia sul capo degli empi.
24 L'ardente ira del SIGNORE non si placherà,
finché non abbia eseguito, compiuto i disegni del suo cuore;
negli ultimi giorni, lo capirete.

(Gr 30:18-22; 33:6-13, 23-26) Sl 85; 126
31,1 «In quel tempo», dice il SIGNORE, «io sarò il Dio di tutte le famiglie d'Israele, ed esse saranno il mio popolo».
2 Così parla il SIGNORE:
«Il popolo scampato dalla spada
ha trovato grazia nel deserto;
io sto per dar riposo a Israele».
3 Da tempi lontani il SIGNORE mi è apparso.
«Sì, io ti amo di un amore eterno;
perciò ti prolungo la mia bontà.
4 Io ti ricostruirò, e tu sarai ricostruita,
vergine d'Israele!
Tu sarai di nuovo adorna dei tuoi tamburelli,
e uscirai in mezzo alle danze di quelli che gioiscono.
5 Pianterai ancora delle vigne sui monti di Samaria;
i piantatori pianteranno e raccoglieranno il frutto.
6 Infatti verrà il giorno in cui le guardie grideranno sul monte di Efraim:
"Alzatevi, saliamo a Sion, al SIGNORE, nostro Dio"».
7 Infatti così parla il SIGNORE:
«Innalzate canti di gioia per Giacobbe,
prorompete in grida, per il capo delle nazioni;
fate udire le vostre lodi, e dite:
"SIGNORE, salva il tuo popolo, il residuo d'Israele!"
8 Ecco, io li riconduco dal paese del settentrione,
e li raccolgo dalle estremità della terra;
tra di loro sono il cieco e lo zoppo,
la donna incinta e quella in doglie di parto:
una gran moltitudine, che ritorna qua.
9 Vengono piangenti e imploranti;
li guido, li conduco ai torrenti,
per una via diritta dove non inciamperanno;
perché sono diventato un padre per Israele,
ed Efraim è il mio primogenito.
10 Voi nazioni, ascoltate la parola del SIGNORE,
e proclamatela alle isole lontane;
dite: "Colui che ha disperso Israele lo raccoglie,
lo custodisce come fa il pastore con il suo gregge".
11 Infatti il SIGNORE ha riscattato Giacobbe,
l'ha salvato dalla mano d'uno più forte di lui.
12 Quelli verranno e canteranno di gioia sulle alture di Sion,
affluiranno verso i beni del SIGNORE:
al frumento, al vino, all'olio,
al frutto delle greggi e degli armenti;
essi saranno come un giardino annaffiato,
non continueranno più a languire.
13 Allora la vergine si rallegrerà nella danza,
i giovani gioiranno insieme ai vecchi;
io muterò il loro lutto in gioia, li consolerò,
li rallegrerò liberandoli del loro dolore.
14 Sazierò di grasso i sacerdoti
e il mio popolo sarà saziato dei miei beni», dice il SIGNORE.

Mt 2:16-18 (Le 26:39-45; Gr 50:4-8)
15 Così parla il SIGNORE:
«Si è udita una voce a Rama,
un lamento, un pianto amaro;
Rachele piange i suoi figli;
lei rifiuta di essere consolata dei suoi figli,
perché non sono più».
16 Così parla il SIGNORE:
«Trattieni la tua voce dal piangere,
i tuoi occhi dal versare lacrime;
poiché l'opera tua sarà ricompensata», dice il SIGNORE;
«essi ritorneranno dal paese del nemico;
17 c'è speranza per il tuo avvenire», dice il SIGNORE;
«i tuoi figli ritorneranno entro le loro frontiere.
18 Io odo, odo Efraim che si rammarica:
"Tu mi hai punito,
come un vitello non domato;
convertimi, e io mi convertirò,
poiché tu sei il SIGNORE, il mio Dio.
19 Dopo che mi sono sviato, io mi sono pentito;
dopo che ho riconosciuto il mio stato, mi sono battuto l'anca;
io sono coperto di vergogna, confuso,
perché porto l'infamia della mia giovinezza".
20 Efraim è dunque per me un figlio così caro?
un figlio prediletto?
Da quando io parlo contro di lui, è più vivo e continuo
il ricordo che ne ho;
perciò le mie viscere si commuovono per lui,
e io certo ne avrò pietà», dice il SIGNORE.
21 «Metti delle pietre miliari, fatti dei pali indicatori,
poni ben mente alla strada, alla via che hai seguita.
Ritorna, vergine d'Israele,
torna a queste città che sono tue!
22 Fino a quando te ne andrai vagabonda,
figlia infedele?
Poiché il SIGNORE crea una cosa nuova sulla terra:
la donna che corteggia l'uomo».

Za 8:1-8, 11-15
23 Così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele:
«Si dirà pure questa parola nel paese di Giuda e nelle sue città,
quando li avrò fatti tornare dalla deportazione:
Il SIGNORE ti benedica, territorio di giustizia, monte santo!
24 Là si stabiliranno assieme Giuda e tutte le sue città;
gli agricoltori e quelli che guidano le greggi.
25 Poiché io ristorerò l'anima stanca,
sazierò ogni anima languente».
26 A questo punto mi sono svegliato e ho guardato;
e il mio sonno mi era stato dolce.
27 «Ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE,
«in cui io seminerò la casa d'Israele e la casa di Giuda
di semenza d'uomini e di semenza d'animali.
28 Avverrà che, come ho vegliato su di loro
per sradicare e per demolire,
per abbattere,
per distruggere e per nuocere,
così veglierò su di loro per costruire e per piantare»,
dice il SIGNORE.
29 «In quei giorni non si dirà più:
"I padri hanno mangiato uva acerba
e i denti dei figli si sono allegati",
30 ma ognuno morirà per la propria iniquità;
chiunque mangerà l'uva acerba
avrà i denti allegati.

(Eb 8:6-13; 10:14-18)(Gr 32:37-40; Ez 36:24-28)
31 Ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE,
«in cui io farò un nuovo patto
con la casa d'Israele e con la casa di Giuda;
32 non come il patto che feci con i loro padri
il giorno che li presi per mano
per condurli fuori dal paese d'Egitto:
patto che essi violarono,
sebbene io fossi loro signore», dice il SIGNORE;
33 «ma questo è il patto che farò con la casa d'Israele,
dopo quei giorni», dice il SIGNORE:
«io metterò la mia legge nell'intimo loro,
la scriverò sul loro cuore,
e io sarò loro Dio,
ed essi saranno mio popolo.
34 Nessuno istruirà più il suo compagno
o il proprio fratello, dicendo:
"Conoscete il SIGNORE!",
poiché tutti mi conosceranno,
dal più piccolo al più grande», dice il SIGNORE.
«Poiché io perdonerò la loro iniquità,
non mi ricorderò del loro peccato».

Gr 33:20, ecc. (Gl 3:17; Ez 48:35) Sl 102:13-16
35 Così parla il SIGNORE, che ha dato il sole come luce del giorno
e le leggi alla luna e alle stelle perché siano luce alla notte;
che solleva il mare in modo che ne mugghiano le onde;
colui che ha nome: il SIGNORE degli eserciti.
36 «Se quelle leggi verranno a mancare davanti a me», dice il SIGNORE,
«allora anche la discendenza d'Israele cesserà di essere per sempre una nazione in mia presenza».
37 Così parla il SIGNORE: «Se i cieli di sopra possono essere misurati
e le fondamenta della terra di sotto, scandagliate,
allora anch'io rigetterò tutta la discendenza d'Israele
per tutto quello che essi hanno fatto», dice il SIGNORE.
38 «Ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE,
«che questa città sarà ricostruita in onore del SIGNORE,
dalla torre di Cananeel alla porta dell'Angolo.
39 Di là la corda per misurare sarà tirata in linea retta
fino al colle di Gareb
e girerà dal lato di Goa.
40 Tutta la valle dei cadaveri e delle ceneri
e tutti i campi fino al torrente Chidron,
fino all'angolo della porta dei Cavalli verso oriente,
saranno consacrati al SIGNORE,
e non saranno più sconvolti né distrutti, per sempre».

Geremia acquista un campo
Gr 34:1-6
32,1 Ecco la parola che fu rivolta a Geremia da parte del SIGNORE nel decimo anno di Sedechia, re di Giuda, che fu l'anno diciottesimo di Nabucodonosor.
2 L'esercito del re di Babilonia assediava allora Gerusalemme, e il profeta Geremia era rinchiuso nel cortile della prigione che era nella casa del re di Giuda. 3 L'aveva fatto rinchiudere Sedechia, re di Giuda, dicendo: «Tu, infatti, profetizzi e dici: "Così parla il SIGNORE: 'Ecco, io do questa città in mano del re di Babilonia, ed egli la prenderà; 4 Sedechia, re di Giuda, non scamperà dalle mani dei Caldei, ma sarà per certo dato in mano del re di Babilonia, e parlerà con lui bocca a bocca, e i suoi occhi vedranno gli occhi suoi; 5 Nabucodonosor deporterà Sedechia a Babilonia, ed egli resterà là finché io lo visiti', dice il SIGNORE; 'se combattete contro i Caldei, voi non avrete esito favorevole'"».

v. 42-44 (Le 25:24-34; Ru 4:1-4) 2Co 5:7
6 Geremia disse: «La parola del SIGNORE mi è stata rivolta in questi termini: 7 "Ecco, Canameel, figlio di Sallum, tuo zio, viene da te per dirti: 'Còmprati il mio campo che è ad Anatot, poiché tu hai il diritto di riscatto per comprarlo'"». 8 E Canameel, figlio di mio zio, venne da me, secondo la parola del SIGNORE, nel cortile della prigione, e mi disse: «Ti prego, compra il mio campo che è ad Anatot, nel territorio di Beniamino; poiché tu hai il diritto di successione e il diritto di riscatto, compratelo!» Allora riconobbi che questa era parola del SIGNORE. 9 Io comprai da Canameel, figlio di mio zio, il campo che era ad Anatot, e gli pesai il denaro, diciassette sicli d'argento. 10 Scrissi tutto questo in un documento, lo sigillai, chiamai i testimoni, e pesai il denaro nella bilancia. 11 Poi presi l'atto d'acquisto, quello sigillato contenente i termini e le condizioni, e quello aperto, 12 e consegnai l'atto di acquisto a Baruc, figlio di Neria, figlio di Maseia, in presenza di Canameel mio cugino, in presenza dei testimoni che avevano sottoscritto l'atto d'acquisto, e in presenza di tutti i Giudei che sedevano nel cortile della prigione. 13 Poi, davanti a loro, diedi quest'ordine a Baruc: 14 «Così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele: "Prendi questi atti, l'atto d'acquisto, sia quello sigillato, sia quello aperto, e mettili in un vaso di terra, perché si conservino a lungo".
15 Infatti così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele: "Si compreranno ancora case, campi e vigne, in questo paese"».

Conferma della restaurazione d'Israele
Ne 9:6-30 (Sl 92:5; Is 55:8-9)
16 Dopo che io ebbi consegnato l'atto d'acquisto a Baruc, figlio di Neria, pregai il SIGNORE, dicendo:
17 «Ah, Signore, DIO!
Ecco, tu hai fatto il cielo e la terra
con la tua gran potenza e con il tuo braccio steso;
non c'è nulla di troppo difficile per te;
18 tu usi benevolenza verso mille generazioni,
e dai la retribuzione per l'iniquità dei padri ai figli, dopo di loro;
tu sei Dio grande, potente,
il cui nome è: SIGNORE degli eserciti;
19 tu sei grande in pensieri e potente in opere;
hai gli occhi aperti su tutte le vie dei figli degli uomini,
per rendere a ciascuno secondo le sue opere
e secondo il frutto delle sue azioni;
20 tu hai fatto nel paese d'Egitto,
in Israele e fra gli altri uomini,
fino a questo giorno, miracoli e prodigi,
ti sei acquistato un nome qual esso è oggi;
21 tu conducesti il tuo popolo fuori dal paese d'Egitto
con miracoli e prodigi, con mano potente e braccio steso,
con gran terrore;
22 desti loro questo paese
che avevi giurato ai loro padri di dar loro:
un paese dove scorrono latte e miele.
23 Essi vi entrarono e ne presero possesso,
ma non hanno ubbidito alla tua voce
e non hanno camminato secondo la tua legge;
tutto quello che avevi loro comandato di fare essi non l'hanno fatto;
perciò tu hai riversato su di essi tutti questi mali.
24 Ecco, le opere d'assedio giungono fino alla città per prenderla;
la città, vinta dalla spada, dalla fame e dalla peste,
è data in mano dei Caldei che combattono contro di lei.
Quello che tu hai detto è avvenuto, ed ecco, tu lo vedi.
25 Eppure, Signore, DIO, tu mi hai detto:
"Còmprati con denaro il campo, e chiama dei testimoni",
ma la città è data in mano dei Caldei».

2Cr 36:14-19
26 Allora la parola del SIGNORE fu rivolta a Geremia in questi termini:
27 «Ecco, io sono il SIGNORE, Dio di ogni carne;
c'è forse qualcosa di troppo difficile per me?»
28 Perciò, così parla il SIGNORE:
«Ecco, io do questa città in mano dei Caldei,
in mano di Nabucodonosor, re di Babilonia,
il quale la conquisterà;
29 e i Caldei che combattono contro questa città vi entreranno,
vi appiccheranno il fuoco
e incendieranno le case sui cui tetti hanno offerto profumi a Baal
e fatto libazioni ad altri dèi,
per provocare la mia ira.
30 Poiché i figli d'Israele e i figli di Giuda
hanno fatto, sin dalla loro adolescenza, ciò che è male ai miei occhi;
poiché i figli d'Israele non hanno fatto che provocare la mia ira
con l'opera delle loro mani», dice il SIGNORE.
31 «Infatti questa città, dal giorno che fu costruita sino a oggi,
è stata una continua provocazione alla mia ira e al mio furore,
al punto che la voglio togliere via dalla mia presenza,
32 a causa di tutto il male che i figli d'Israele e i figli di Giuda
hanno fatto per provocare la mia ira:
essi, i loro re, i loro prìncipi, i loro sacerdoti, i loro profeti,
gli uomini di Giuda, e gli abitanti di Gerusalemme.
33 Mi hanno voltato non la faccia, ma le spalle;
sebbene io li abbia istruiti continuamente fin dalla mattina,
essi non hanno dato ascolto per ricevere la correzione.
34 Ma hanno messo le loro abominazioni
nella casa sulla quale è invocato il mio nome,
per profanarla.
35 Hanno costruito gli alti luoghi di Baal che sono nella valle dei figli di Innom,
per far passare per il fuoco i loro figli e le loro figlie offrendoli a Moloc;
una cosa che io non avevo comandata loro
e non mi era venuto in mente
che si dovesse commettere una tale abominazione,
facendo peccare Giuda.

(De 30:1-10; Ez 11:16-20; 36:24-38; Gr 31:31, ecc.)
36 Ma ora, in seguito a tutto questo, così parla il SIGNORE, Dio d'Israele,
riguardo a questa città, della quale voi dite:
"Essa è data in mano del re di Babilonia,
per la spada, per la fame e per la peste":
37 "Ecco, li raccoglierò da tutti i paesi dove li ho cacciati
nella mia ira, nel mio furore, nella mia grande indignazione;
li farò tornare in questo luogo
e ve li farò abitare al sicuro;
38 essi saranno mio popolo
e io sarò loro Dio;
39 darò loro uno stesso cuore, una stessa via,
perché mi temano per sempre,
per il loro bene e per quello dei loro figli dopo di loro.
40 Farò con loro un patto eterno,
che non mi allontanerò più da loro
per cessare di far loro del bene;
metterò il mio timore nel loro cuore,
perché non si allontanino da me.
41 Metterò la mia gioia nel far loro del bene
e li pianterò in questo paese con fedeltà,
con tutto il mio cuore, con tutta l'anima mia".
42 Poiché così parla il SIGNORE:
"Come ho fatto venire su questo popolo un gran male,
così farò venire su di lui tutto il bene che gli prometto.
43 Si compreranno dei campi in questo paese
del quale voi dite: 'È desolato; non c'è più né uomo né bestia;
è dato in mano dei Caldei'.
44 Si compreranno dei campi con denaro,
se ne scriveranno gli atti, si sigilleranno, si chiameranno testimoni,
nel paese di Beniamino e nei luoghi circostanti a Gerusalemme,
nelle città di Giuda, nelle città della regione montuosa,
nelle città della pianura, nelle città della regione meridionale;
poiché io farò tornare quelli che sono deportati", dice il SIGNORE».

Promessa della restaurazione d'Israele
(Gr 32:36, ecc.; 30:15-22)(Is 61:4-9; Am 9:11-15)
33,1 La parola del SIGNORE fu rivolta per la seconda volta a Geremia in questi termini, mentre egli era ancora rinchiuso nel cortile della prigione:
2 «Così parla il SIGNORE, che sta per fare questo;
il SIGNORE che lo concepisce per mandarlo ad effetto,
colui che ha nome il SIGNORE:
3 "Invocami, e io ti risponderò,
ti annuncerò cose grandi e impenetrabili
che tu non conosci".
4 Infatti così parla il SIGNORE, Dio d'Israele,
riguardo alle case di questa città
e riguardo alle case del re di Giuda
che saranno diroccate per far fronte ai terrapieni e alla spada del nemico,
5 quando si verrà a combattere contro i Caldei
e a riempire quelle case di cadaveri di uomini,
che io colpirò nella mia ira e nel mio furore,
e per le cui malvagità io nasconderò la mia faccia a questa città:
6 "Ecco, io recherò ad essa medicazione e rimedi, guarirò i suoi abitanti
e aprirò loro un tesoro di pace e di verità.
7 Farò tornare dalla deportazione Giuda e Israele,
li ristabilirò com'erano prima;
8 li purificherò di tutta l'iniquità, con cui hanno peccato contro di me;
perdonerò tutte le loro iniquità con cui hanno peccato contro di me
e si sono ribellati a me.
9 Questa città sarà per me un motivo di gioia, di lode e di gloria
fra tutte le nazioni della terra
che udranno tutto il bene che io sto per fare loro;
esse temeranno e tremeranno a causa di tutto il bene
e di tutta la pace che io procurerò a Gerusalemme".
10 Così parla il SIGNORE:
"In questo luogo,
del quale voi dite: 'È un deserto, non c'è più uomo né bestia',
nelle città di Giuda, e per le strade di Gerusalemme
che sono desolate e dove non è più né uomo, né abitante, né bestia,
11 si udrà ancora il grido di gioia e il grido d'esultanza,
il canto dello sposo e il canto della sposa,
la voce di quelli che dicono:
'Celebrate il SIGNORE degli eserciti,
poiché il SIGNORE è buono, poiché la sua bontà dura per sempre',
e che portano offerte di ringraziamento
nella casa del SIGNORE.
Poiché io farò tornare i deportati nel paese, e lo ristabilirò com'era prima",
dice il SIGNORE.
12 Così parla il SIGNORE degli eserciti:
"In questo luogo desolato,
dove non c'è più né uomo né bestia,
e in tutte le sue città
ci saranno ancora delle abitazioni di pastori,
che faranno riposare le loro greggi.
13 Nelle città della regione montuosa, nelle città della pianura,
nelle città del mezzogiorno,
nel paese di Beniamino, nei dintorni di Gerusalemme
e nelle città di Giuda
le pecore passeranno ancora sotto la mano di chi le conta",
dice il SIGNORE.

(Gr 23:5-8; Lu 1:31-33)(Sl 89:20-37; Is 55:3-4)
14 "Ecco, i giorni vengono", dice il SIGNORE,
"in cui io manderò ad effetto la buona parola
che ho pronunciata riguardo alla casa d'Israele e riguardo alla casa di Giuda.
15 In quei giorni e in quel tempo,
io farò germogliare per Davide un germoglio di giustizia,
ed esso eserciterà il diritto e la giustizia nel paese.
16 In quei giorni, Giuda sarà salvato
e Gerusalemme abiterà al sicuro;
questo è il nome con cui sarà chiamata:
SIGNORE nostra giustizia".
17 Poiché così parla il SIGNORE:
"Non verrà mai meno a Davide
chi sieda sul trono della casa d'Israele,
18 ai sacerdoti levitici non verrà mai meno, in mia presenza,
chi offra olocausti, chi faccia fumare le offerte,
e chi faccia tutti i giorni i sacrifici"».
19 La parola del SIGNORE fu rivolta a Geremia in questi termini:
20 «Così parla il SIGNORE:
"Se voi potete annullare il mio patto con il giorno
e il mio patto con la notte,
in maniera che il giorno e la notte non vengano al tempo loro,
21 allora si potrà anche annullare il mio patto con Davide mio servitore,
in modo che egli non abbia più figlio che regni sul suo trono,
e con i sacerdoti levitici miei ministri.
22 Come non si può contare l'esercito del cielo
né misurare la sabbia del mare,
così io moltiplicherò la discendenza di Davide, mio servitore,
e i Leviti che fanno il servizio in mio onore"».

Gr 31:35-40; Sl 94:14; Ro 11:29
23 La parola del SIGNORE fu rivolta a Geremia in questi termini:
24 «Non hai posto mente alle parole di questo popolo quando va dicendo:
"Le due famiglie che il SIGNORE aveva scelte, le ha rigettate"?
Così disprezzano il mio popolo,
che agli occhi loro non è più una nazione.
25 Così parla il SIGNORE:
"Se io non ho stabilito il mio patto con il giorno e con la notte,
e se non ho fissato le leggi del cielo e della terra,
26 allora rigetterò anche la progenie di Giacobbe e di Davide mio servitore,
e non prenderò più dai suoi discendenti coloro che governeranno
la discendenza di Abraamo, d'Isacco e di Giacobbe!
poiché io farò tornare i loro esuli, e avrò pietà di loro"».

Profezia sulla sorte di Sedechia
Gr 21:1-7; 32:1-5; 52:8-11
34,1 Ecco la parola che fu rivolta a Geremia da parte del SIGNORE, quando Nabucodonosor, re di Babilonia, tutto il suo esercito, tutti i regni della terra sottoposti al suo dominio, e tutti i popoli combattevano contro Gerusalemme e contro tutte le sue città:
2 «Così parla il SIGNORE, Dio d'Israele: Va', parla a Sedechia, re di Giuda, e digli: "Così parla il SIGNORE: Ecco, io do questa città in mano del re di Babilonia, il quale la darà alle fiamme; 3 tu non scamperai dalla sua mano, ma sarai certamente catturato, e sarai dato in sua mano; i tuoi occhi vedranno gli occhi del re di Babilonia; egli ti parlerà da bocca a bocca, e tu andrai a Babilonia. 4 Tuttavia, Sedechia, re di Giuda, ascolta la parola del SIGNORE: Così parla il SIGNORE, riguardo a te: Tu non morirai di spada; 5 tu morirai in pace; come si arsero aromi per i tuoi padri, gli antichi re tuoi predecessori, così se ne arderanno per te; si farà il lutto per te, dicendo: 'Ahimè, signore!', poiché sono io che pronuncio questa parola", dice il SIGNORE».
6 Il profeta Geremia disse tutte queste parole a Sedechia, re di Giuda, a Gerusalemme, 7 mentre l'esercito del re di Babilonia combatteva contro Gerusalemme e contro tutte le città di Giuda che resistevano ancora, cioè contro Lachis e Azeca, che erano tutto quello che rimaneva, in fatto di fortezze, fra le città di Giuda.

Asservimento degli schiavi affrancati
(De 15:12-15; Le 25:39-43) Ez 17:11-21; Mt 21:29; 7:21, ecc.
8 Ecco la parola che fu rivolta a Geremia da parte del SIGNORE dopo che il re Sedechia ebbe fatto un patto con tutto il popolo di Gerusalemme per proclamare l'emancipazione, 9 per la quale ognuno doveva rimandare in libertà il suo schiavo e la sua schiava, ebreo ed ebrea, e nessuno doveva tener più in schiavitù alcun suo fratello giudeo. 10 Tutti i capi e tutto il popolo che erano entrati nel patto di rimandare in libertà ciascuno il proprio servo e la propria serva e di non tenerli più in schiavitù ubbidirono, e li rimandarono; 11 ma poi cambiarono idea, e fecero ritornare gli schiavi e le schiave che avevano affrancati, e li riassoggettarono a essere loro schiavi e schiave.
12 La parola del SIGNORE fu dunque rivolta dal SIGNORE a Geremia, in questi termini: 13 «Così parla il SIGNORE, Dio d'Israele: "Io feci un patto con i vostri padri il giorno che li condussi fuori dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù, e dissi loro: 14 'Al termine di sette anni, ciascuno di voi rimandi libero il suo fratello ebreo, che si sarà venduto a lui; ti serva sei anni, poi rimandalo da casa tua libero'; ma i vostri padri non ubbidirono e non prestarono orecchio. 15 Voi eravate oggi tornati a fare ciò che è retto ai miei occhi, proclamando l'emancipazione ciascuno al suo prossimo, e avevate fatto un patto in mia presenza, nella casa sulla quale è invocato il mio nome; 16 ma siete tornati indietro, e avete profanato il mio nome; ciascuno di voi ha fatto ritornare il suo schiavo e la sua schiava che avevate rimandato in libertà a loro piacere, e li avete assoggettati a essere vostri schiavi e schiave".
17 Perciò così parla il SIGNORE: "Voi non mi avete ubbidito proclamando l'emancipazione ciascuno di suo fratello e ciascuno del suo prossimo; ecco: io proclamo la vostra emancipazione", dice il SIGNORE, "per andare incontro alla spada, alla peste e alla fame, e farò in modo che sarete agitati per tutti i regni della terra. 18 Darò gli uomini che hanno trasgredito il mio patto e non hanno messo in pratica le parole del patto che avevano stabilito in mia presenza, passando in mezzo alle parti del vitello che avevano tagliato in due; 19 darò, dico, i capi di Giuda e i capi di Gerusalemme, gli eunuchi, i sacerdoti e tutto il popolo del paese che passarono in mezzo alle parti del vitello, 20 in mano dei loro nemici, e in mano di quelli che cercano la loro vita; i loro cadaveri serviranno di pasto agli uccelli del cielo e alle bestie della terra. 21 Darò Sedechia, re di Giuda, e i suoi capi in mano dei loro nemici, in mano di quelli che cercano la loro vita, in mano dell'esercito del re di Babilonia, che si è allontanato da voi. 22 Ecco, io darò l'ordine", dice il SIGNORE, "e li farò ritornare contro questa città; essi combatteranno contro di lei, la conquisteranno, la daranno alle fiamme; io farò delle città di Giuda una desolazione senza abitanti"».

Nuova Diodati:

Geremia 22,26-34,37

22,26 Getterò te e tua madre che ti ha partorito, in un paese straniero dove non siete nati, e là morirete. 27 Ma nel paese in cui desiderano ardentemente di ritornare, non vi torneranno. 28 È forse quest'uomo Koniah un vaso spregevole, frantumato, o un oggetto in cui non si prova alcun piacere? Perché sono dunque scacciati, lui e la sua discendenza, e gettati in un paese che non conoscono? 29 O paese, o paese, o paese, ascolta la parola dell'Eterno! 30 Così dice l'Eterno: "Registrate quest'uomo come privo di figli, un uomo che non prospererà nei suoi giorni, perché nessuno della sua discendenza prospererà, giungendo a sedersi sul trono di Davide e a regnare ancora su Giuda"».

L'opera del futuro Messia, il germoglio giusto
23,1 «Guai ai pastori che distruggono e disperdono il gregge del mio pascolo», dice l'Eterno. 2 Perciò così dice l'Eterno, il DIO d'Israele, contro i pastori che pascolano il mio popolo: «Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate e non ne avete avuto cura; ecco, io vi punirò per la malvagità delle vostre azioni», dice l'Eterno. 3 «Ma radunerò il resto delle mie pecore da tutti i paesi dove le ho disperse e le ricondurrò ai loro pascoli, e saranno feconde e si moltiplicheranno. 4 Costituirò su di esse pastori che le pascoleranno, e non avranno più paura né spavento; non ne mancherà neppure una», dice l'Eterno. 5 «Ecco, i giorni vengono», dice l'Eterno, «nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto, che regnerà da re, prospererà, ed eserciterà il giudizio e la giustizia nel paese. 6 Nei suoi giorni Giuda sarà salvato e Israele dimorerà al sicuro. Questo sarà il nome con cui sarà chiamato: "L'Eterno nostra giustizia". 7 Perciò ecco, i giorni vengono», dice l'Eterno, «nei quali non si dirà più: "Per l'Eterno vivente che ha fatto uscire i figli d'Israele dal paese d'Egitto", 8 ma: "Per l'Eterno vivente che ha fatto uscire e ha ricondotto la progenie della casa d'Israele dal paese del nord e da tutti i paesi dove io li avevo dispersi"; ed essi dimoreranno nel loro paese».

Contro i falsi profeti
9 Il mio cuore è rotto dentro di me a motivo dei profeti, tutte le mie ossa tremano. Sono come un ubriaco, come un uomo sopraffatto dal vino, a causa dell'Eterno e a causa delle sue parole sante. 10 Poiché il paese è pieno di adùlteri, a causa della maledizione il paese è in lutto, i pascoli del deserto sono inariditi. La loro corsa è perversa e la loro forza non è retta. 11 «Tanto il sacerdote che il profeta sono corrotti; sì, ho trovato la loro malvagità nella mia stessa casa», dice l'Eterno. 12 «Perciò la loro strada sarà per loro come sentieri sdrucciolevoli; essi saranno sospinti nelle tenebre e in esse cadranno, perché farò venire su di loro la calamità, nell'anno della loro punizione», dice l'Eterno. 13 «Tra i profeti di Samaria ho visto stupidità: profetizzavano in nome di Baal e traviavano il mio popolo Israele. 14 Anche tra i profeti di Gerusalemme ho visto cose nefande: commettono adulteri, camminano con falsità, rafforzano le mani dei malfattori, e così nessuno si converte dalla sua malvagità. Per me sono tutti come Sodoma, e i suoi abitanti come Gomorra». 15 Perciò così dice l'Eterno degli eserciti riguardo ai profeti: «Ecco, io li nutrirò di assenzio e farò loro bere acqua avvelenata, perché dai profeti di Gerusalemme l'empietà si è sparsa per tutto il paese». 16 Così dice l'Eterno degli eserciti: «Non ascoltate le parole dei profeti che vi profetizzano. Essi vi fanno diventare spregevoli; vi espongono le visioni del loro cuore e non ciò che procede dalla bocca dell'Eterno. 17 Dicono del continuo a quelli che mi disprezzano: "L'Eterno ha detto: Avrete pace"; e a tutti quelli che camminano nella caparbietà del proprio cuore: "Nessun male verrà su di voi". 18 Ma chi ha assistito al consiglio dell'Eterno? Chi ha visto, chi ha udito la sua parola? Chi ha prestato attenzione alla sua parola e l'ha udita? 19 Ecco, la tempesta dell'Eterno si scatena furiosamente, una tempesta spaventevole si abbatterà sul capo degli empi. 20 L'ira dell'Eterno non si acqueterà finché non abbia eseguito e compiuto i disegni del suo cuore; negli ultimi giorni lo capirete perfettamente. 21 Io non ho mandato quei profeti; ma essi sono corsi; non ho parlato loro, ma essi hanno profetizzato. 22 Ma se avessero assistito al mio consiglio, allora avrebbero fatto udire le mie parole al mio popolo, e così li avrebbero fatti allontanare dalla loro cattiva via e dalla malvagità delle loro azioni. 23 Sono io soltanto un DIO da vicino», dice l'Eterno, «e non anche un DIO da lontano? 24 Potrebbe uno nascondersi nei nascondigli senza che io lo veda?», dice l'Eterno. «Non riempio io il cielo e la terra?», dice l'Eterno. 25 «Ho udito ciò che dicono i profeti che profetizzano menzogne nel mio nome, dicendo: "Ho avuto un sogno, ho avuto un sogno!". 26 Fino a quando durerà questo nel cuore di questi profeti che profetizzano menzogne e profetizzano l'inganno del loro cuore? 27 Essi pensano di far dimenticare il mio nome al mio popolo con i loro sogni che si raccontano l'un l'altro, come i loro padri dimenticarono il mio nome per Baal. 28 Il profeta che ha avuto un sogno racconti il sogno, ma chi ha la mia parola riferisca la mia parola fedelmente. Che ha da fare la paglia col frumento?», dice l'Eterno. 29 «La mia parola non è come il fuoco?», dice l'Eterno, «e come un martello che spezza il sasso? 30 Perciò ecco», dice l'Eterno, «io sono contro i profeti che rubano gli uni agli altri le mie parole. 31 Ecco», dice l'Eterno, «io sono contro i profeti che usano la loro lingua e dicono: "Egli dice". 32 Ecco, io sono contro quelli che profetizzano sogni falsi», dice l'Eterno, «e li raccontano e traviano il mio popolo con le loro menzogne e con le loro millanterie, benché io non li abbia mandati né abbia dato loro alcun ordine; perciò non saranno di alcuna utilità a questo popolo», dice l'Eterno. 33 «Se pertanto questo popolo o un profeta o un sacerdote ti domanderà, dicendo: "Qual è l'oracolo dell'Eterno?", tu risponderai loro: Quale oracolo? Io vi rigetterò», dice l'Eterno. 34 «Quanto poi al profeta, al sacerdote o al popolo che dirà: "Oracolo dell'Eterno", io punirò quel tale e la sua casa. 35 Così direte, ognuno al proprio vicino e ognuno al proprio fratello: "Che cosa ha risposto l'Eterno?" e "Che cosa ha detto l'Eterno?". 36 Ma l'oracolo dell'Eterno non lo menzionerete più, perché la parola di ciascuno sarà il suo oracolo, perché avete distorto le parole del DIO vivente, l'Eterno degli eserciti, il nostro DIO. 37 Così dirai al profeta: "Che cosa ti ha risposto l'Eterno?" e "Che cosa ha detto l'Eterno?". 38 Ma se dite ancora: "Oracolo dell'Eterno", allora così dice l'Eterno: Poiché dite questa parola: "Oracolo dell'Eterno", anche se io vi avevo mandato a dire: Non dite più: "Oracolo dell'Eterno", 39 ecco, io mi dimenticherò interamente di voi e vi getterò lontano dalla mia faccia, voi e la città che avevo dato a voi e ai vostri padri, 40 e vi coprirò di un obbrobrio eterno e di una eterna vergogna, che non saranno mai dimenticati».

L'avvenire di Giuda simboleggiato da due cesti di fichi
24,1 L'Eterno mi fece vedere due cesti di fichi posti davanti al tempio dell'Eterno, dopo che Nebukadnetsar, re di Babilonia, aveva portato in cattività da Gerusalemme Jekoniah, figlio di Jehoiakim, re di Giuda, i principi di Giuda assieme agli artigiani e ai fabbri e li aveva condotti a Babilonia. 2 Uno dei cesti conteneva fichi molto buoni, come i fichi primaticci, mentre l'altro cesto conteneva fichi molto cattivi, tanto cattivi che non si potevano mangiare. 3 Allora l'Eterno mi disse: «Che cosa vedi, Geremia?». Io risposi: «Dei fichi; i fichi buoni sono molto buoni, mentre quelli cattivi sono molto cattivi, tanto cattivi che non si possono mangiare». 4 La parola dell'Eterno mi fu nuovamente rivolta, dicendo: 5 «Così dice l'Eterno, il DIO d'Israele: Come questi fichi sono buoni, così io avrò cura di quelli di Giuda portati in cattività, che io ho scacciato da questo luogo nel paese dei Caldei per il loro bene. 6 Io poserò con favore i miei occhi su di loro e li ricondurrò in questo paese, li farò prosperare e non li distruggerò più, li pianterò e non li sradicherò più. 7 Darò loro un cuore per conoscere me che sono l'Eterno; essi saranno il mio popolo e io sarò il loro DIO, perché ritorneranno a me con tutto il loro cuore. 8 Come invece questi fichi sono cattivi, tanto cattivi che non si possono mangiare», così dice l'Eterno, «così abbandonerò Sedekia, re di Giuda, i suoi principi e il resto di Gerusalemme che rimarrà in questo paese e quelli che abitano nel paese d'Egitto. 9 Li abbandonerò ad essere maltrattati e travagliati in tutti i regni della terra, e diventeranno un obbrobrio, una favola, un sarcasmo e una maledizione in tutti i luoghi dove li disperderò. 10 Manderò contro di loro la spada, la fame e la peste, finché siano interamente distrutti dal suolo che avevo dato loro e ai loro padri».

Profezia dei settant'anni di cattività
25,1 La parola che fu rivolta a Geremia riguardo a tutto il popolo di Giuda, nel quarto anno di Jehoiakim, figlio di Giosia, re di Giuda (che era il primo anno di Nebukadnetsar, re di Babilonia), 2 e che Geremia pronunciò davanti a tutto il popolo di Giuda e a tutti gli abitanti di Gerusalemme, dicendo: 3 «Dal tredicesimo anno di Giosia, figlio di Amon, re di Giuda, fino a questo giorno sono ventitrè anni che la parola dell'Eterno mi è stata rivolta, e io vi ho parlato con urgenza ed insistenza, ma voi non avete ascoltato. 4 L'Eterno vi ha pure mandato tutti i suoi servi, i profeti con urgenza ed insistenza, ma voi non avete ascoltato né prestato l'orecchio per ascoltare. 5 Essi dicevano: "Si converta ciascuno dalla sua via malvagia e dalle sue cattive azioni, e abiterete nel paese che l'Eterno ha dato a voi e ai vostri padri da sempre e per sempre. 6 Non andate dietro ad altri dèi per servirli e per prostrarvi davanti a loro e non provocatemi a ira con l'opera delle vostre mani, e io non vi farò male alcuno". 7 Ma voi non mi avete ascoltato», dice l'Eterno, «e mi avete provocato ad ira con l'opera delle vostre mani a vostro danno. 8 Perciò così dice l'Eterno degli eserciti: Poiché non avete ascoltato le mie parole, 9 ecco, io manderò a prendere tutte le nazioni del nord», dice l'Eterno, «e Nebukadnetsar re di Babilonia, mio servo, e le farò venire contro questo paese e contro i suoi abitanti e contro tutte le nazioni all'intorno e li voterò allo sterminio e li renderò un oggetto di stupore, uno scherno e una desolazione perpetua. 10 Farò cessare in mezzo a loro le grida di gioia e le grida di allegrezza, la voce dello sposo e la voce della sposa, il rumore della macina e la luce della lampada. 11 Tutto questo paese diventerà una desolazione e un oggetto di stupore e queste nazioni serviranno il re di Babilonia per settant'anni».

Il giudizio che attende Babilonia e le altre nazioni
12 «Quando però saranno compiuti i settant'anni, io punirò il re di Babilonia e quella nazione, il paese dei Caldei», dice l'Eterno, «a motivo della loro iniquità, e lo ridurrò a una desolazione perpetua. 13 Così farò venire su quel paese tutte le cose che ho pronunciato contro di esso, tutto ciò che è scritto in questo libro e che Geremia ha profetizzato contro tutte le nazioni. 14 Infatti molte nazioni e re potenti ridurranno in servitù i Caldei stessi e li ripagherò secondo le loro azioni e secondo l'opera delle loro mani». 15 Poiché così mi ha detto l'Eterno, il DIO d'Israele: «Prendi dalla mia mano questa coppa del vino della mia ira e falla bere a tutte le nazioni alle quali ti manderò. 16 Esse berranno, barcolleranno e impazziranno a motivo della spada che manderò in mezzo a loro». 17 Allora presi la coppa dalla mano dell'Eterno e la feci bere a tutte le nazioni alle quali l'Eterno mi aveva mandato: 18 Gerusalemme e le città di Giuda, i suoi re e i suoi principi, per ridurli a una desolazione, a un oggetto di stupore, a uno scherno e a una maledizione, come avviene oggi; 19 il Faraone, re d'Egitto, i suoi servi, i suoi principi e tutto il suo popolo; 20 tutta la popolazione mista, tutti i re del paese di Uz, tutti i re del paese dei Filistei (cioè Ashkelon, Gaza, Ekron e i superstiti di Ashdod); 21 Edom, Moab e i figli di Ammon; 22 tutti i re di Tiro, tutti i re di Sidone e i re delle isole al di là del mare; 23 Dedan, Tema, Buz e tutti quelli che si tagliano gli angoli della barba; 24 tutti i re di Arabia e tutti i re della popolazione mista che abita nel deserto; 25 tutti i re di Zimri, tutti i re di Elam, 26 tutti i re della Media e tutti i re del nord, vicini o lontani, gli uni e gli altri, e tutti i regni del mondo che sono sulla faccia della terra. E il re di Sceshak berrà dopo di loro. 27 «Tu dunque dirai loro: Così dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: Bevete, ubriacatevi e vomitate; cadete senza più rialzarvi di fronte alla spada che manderò in mezzo a voi. 28 Se poi rifiuteranno di prendere dalla tua mano la coppa da bere, di' loro: Così dice l'Eterno degli eserciti: Voi certamente berrete. 29 Poiché ecco, io incomincio a punire la città sulla quale è invocato il mio nome, e rimarreste voi completamente impuniti? No, non rimarrete impuniti, perché io chiamerò la spada su tutti gli abitanti della terra», dice l'Eterno degli eserciti. 30 «Perciò profetizza contro di loro tutte queste cose e di' loro: L'Eterno ruggirà dall'alto e farà sentire la sua voce dalla sua santa dimora; egli ruggirà con forza contro il suo ovile; manderà un grido come i pigiatori d'uva contro tutti gli abitanti della terra. 31 Il clamore giungerà fino all'estremità della terra, perché l'Eterno ha una contesa con le nazioni, egli entrerà in giudizio con ogni carne e darà gli empi in balìa della spada, dice l'Eterno». 32 Così dice l'Eterno degli eserciti: «Ecco, una calamità passerà di nazione in nazione e un gran turbine si leverà dalle estremità della terra. 33 In quel giorno gli uccisi dall'Eterno saranno ovunque, da una estremità all'altra della terra; non saranno rimpianti né raccolti né sepolti, ma diventeranno letame sulla faccia del suolo. 34 Urlate, o pastori, e gridate; voltolatevi nella polvere, o guide del gregge, perché i giorni del vostro macello sono compiuti, e cadrete come un vaso prezioso. 35 I pastori non avranno alcuna possibilità di fuggire, e le guide del gregge alcuna via di scampo. 36 Si udrà il grido dei pastori e il gemito delle guide del gregge, perché l'Eterno sta distruggendo il loro pascolo, 37 e gli ovili tranquilli sono devastati a motivo dell'ardente ira dell'Eterno. 38 Egli ha lasciato come un leoncello il suo rifugio, perché il loro paese è diventato una desolazione a motivo del furore dell'oppressore, a motivo dell'ardente ira dell'Eterno».

Geremia è minacciato di morte per aver detto quanto l'Eterno gli aveva comandato
26,1 All'inizio del regno di Jehoiakim, figlio di Giosia, re di Giuda, dall'Eterno fu rivolta questa parola, dicendo: 2 «Così dice l'Eterno: Presentati nel cortile della casa dell'Eterno e di' a tutte le città di Giuda che vengono ad adorare nella casa dell'Eterno, tutte le parole che io ti comando di dir loro; non tralasciare nemmeno una parola. 3 Forse ascolteranno e si convertiranno ciascuno dalla sua via malvagia, e io mi pentirò del male che penso di far venire su di loro per la malvagità delle loro azioni. 4 Tu dirai loro: Così dice l'Eterno: Se non darete ascolto camminando nella mia legge che ho posto davanti a voi 5 e prestando attenzione alle parole dei miei servi, i profeti, che vi ho mandato con urgenza ed insistenza (ma che voi non avete ascoltato), 6 io renderò questo tempio come Sciloh e renderò questa città una maledizione per tutte le nazioni della terra». 7 Così i sacerdoti, i profeti e tutto il popolo udirono Geremia che pronunciava queste parole nella casa dell'Eterno. 8 E avvenne che, come Geremia ebbe finito di pronunciare tutto ciò che l'Eterno gli aveva comandato di dire a tutto il popolo, i sacerdoti, i profeti e tutto il popolo lo presero, dicendo: «Tu devi morire! 9 Perché hai profetizzato nel nome dell'Eterno, dicendo: "Questo tempio sarà come Sciloh e questa città sarà devastata e senza abitanti"?». Tutto il popolo si radunò contro Geremia nella casa dell'Eterno. 10 Quando i principi di Giuda udirono queste cose, salirono dalla casa del re alla casa dell'Eterno e si sedettero all'ingresso della porta nuova della casa dell'Eterno. 11 Quindi i sacerdoti e i profeti parlarono ai principi e a tutto il popolo, dicendo: «Quest'uomo merita la morte, perché ha profetizzato contro questa città come avete udito con i vostri stessi orecchi». 12 Allora Geremia parlò a tutti i principi e a tutto il popolo, dicendo: «L'Eterno mi ha mandato a profetizzare contro questa casa e contro questa città tutte le cose che avete udito. 13 Perciò ora emendate le vostre vie e le vostre azioni e ascoltate la voce dell'Eterno, il vostro DIO, e l'Eterno si pentirà del male che ha pronunciato contro di voi. 14 Quanto a me, eccomi nelle vostre mani; fate di me come vi sembra bene e giusto. 15 Ma sappiate per certo che se mi fate morire, attirerete sangue innocente su di voi, su questa città e sui suoi abitanti, perché l'Eterno mi ha veramente mandato a voi, per dichiarare ai vostri orecchi tutte queste parole». 16 Allora i principi e tutto il popolo dissero ai sacerdoti e ai profeti: «Quest'uomo non merita la morte, perché ci ha parlato nel nome dell'Eterno, il nostro DIO». 17 Quindi si alzarono alcuni degli anziani del paese e parlarono a tutta l'assemblea del popolo, dicendo: 18 «Michea, il Morashtita, profetizzò ai giorni di Ezechia, re di Giuda, e parlò a tutto il popolo di Giuda, dicendo: "Così dice l'Eterno degli eserciti: Sion sarà arata come un campo, Gerusalemme diventerà un cumulo di rovine e il monte del tempio un'altura boscosa". 19 Lo misero forse a morte Ezechia, re di Giuda, e tutto Giuda? Non temette piuttosto egli l'Eterno e non supplicò forse la faccia dell'Eterno, e così l'Eterno si pentì del male che aveva pronunciato contro di loro? Noi stiamo invece facendo un gran male contro noi stessi». 20 Ci fu anche un altro uomo che profetizzò nel nome dell'Eterno, Uria, figlio di Scemaiah, di Kiriath-Jearim; egli profetizzò contro questa città e contro questo paese con parole in tutto simili a quelle di Geremia. 21 Quando il re Jehoiakim, tutti i suoi uomini prodi e tutti i suoi principi udirono le sue parole, il re cercò di metterlo a morte, ma Uria lo venne a sapere e ne ebbe paura; perciò fuggì e andò in Egitto. 22 Allora il re Jehoiakim mandò degli uomini in Egitto, Elnathan, figlio di Akbor, e altri uomini con lui in Egitto. 23 Costoro fecero uscire Uria dall'Egitto, e lo condussero al re Jehoiakim, che lo colpì con la spada e gettò il suo cadavere fra le tombe dei figli del popolo. 24 Ma la mano di Ahikam, figlio di Shafan, fu con Geremia, perché non lo consegnassero nelle mani del popolo per metterlo a morte.

Geremia esorta Giuda a sottomettersi e servire il re di Babilonia
27,1 All'inizio del regno di Jehoiakim, figlio di Giosia, re di Giuda, questa parola fu rivolta dall'Eterno a Geremia, dicendo: 2 «Così mi ha detto l'Eterno: Fatti dei legami e dei gioghi e mettili sul tuo collo; 3 poi mandali al re di Edom, al re di Moab, al re dei figli di Ammon, al re di Tiro e al re di Sidone, per mezzo degli ambasciatori che sono venuti a Gerusalemme da Sedekia, re di Giuda; 4 e comanda loro che dicano ai loro signori: "Così dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: Così direte ai vostri signori: 5 Io ho fatto la terra, gli uomini e gli animali che sono sulla faccia della terra, con la mia grande potenza e col mio braccio steso, e la do a chi sembra bene ai miei occhi. 6 E ora ho dato tutti questi paesi in mano di Nebukadnetsar, re di Babilonia, mio servo; a lui ho pure dato le bestie della campagna perché lo servano. 7 Così tutte le nazioni serviranno a lui, a suo figlio e al figlio di suo figlio, finché verrà il tempo anche per il suo paese; allora molte nazioni e re potenti lo ridurranno in servitù. 8 E avverrà che la nazione o il regno che non vorrà servire a lui, a Nebukadnetsar re di Babilonia, e non vorrà porre il suo collo sotto il giogo del re di Babilonia, quella nazione io la punirò"», dice l'Eterno, «con la spada, con la fame e con la peste, finché non li abbia sterminati per mano sua. 9 Perciò non ascoltate i vostri profeti né i vostri indovini né i vostri sognatori né i vostri maghi né i vostri stregoni che vi dicono: "Non sarete asserviti al re di Babilonia!". 10 Sì, essi vi profetizzano menzogna, per allontanarvi dal vostro paese, perché io vi disperda e voi periate. 11 Ma la nazione che porrà il suo collo sotto il giogo del re di Babilonia e lo servirà, io la lascerò stare nel suo paese», dice l'Eterno, «ed essa lo coltiverà e vi dimorerà». 12 Io parlai dunque a Sedekia, re di Giuda, in conformità a tutte queste parole e dissi: «Piegate il vostro collo sotto il giogo del re di Babilonia, servite lui e il suo popolo e vivrete. 13 Perché tu e il tuo popolo vorreste morire di spada, di fame e di peste, come l'Eterno ha parlato contro la nazione che non vuole servire il re di Babilonia? 14 Perciò non date ascolto alle parole dei profeti che vi dicono: "Non servirete il re di Babilonia", perché vi profetizzano menzogna». 15 «Poiché io non li ho mandati», dice l'Eterno, «ma profetizzano menzogna nel mio nome, perché io vi disperda e voi periate, voi e i profeti che vi profetizzano». 16 Parlai pure ai sacerdoti e a tutto questo popolo, dicendo: «Così dice l'Eterno: Non date ascolto alle parole dei vostri profeti che vi profetizzano dicendo: "Ecco, ora gli arredi della casa dell'Eterno saranno presto riportati da Babilonia", perché vi profetizzano menzogna. 17 Non date loro ascolto! Servite il re di Babilonia e vivrete. Perché questa città dovrebbe essere ridotta a una desolazione? 18 Se sono profeti e se la parola dell'Eterno è con loro, intercedano ora presso l'Eterno degli eserciti, perché gli arredi che sono rimasti nella casa dell'Eterno, nella casa del re di Giuda e in Gerusalemme, non vadano a Babilonia». 19 Così dice l'Eterno degli eserciti riguardo alle colonne, al mare, ai carrelli e al resto degli arredi rimasti in questa città, 20 che Nebukadnetsar, re di Babilonia, non prese, quando deportò Jekoniah figlio di Jehoiakim, re di Giuda, da Gerusalemme a Babilonia assieme a tutti i nobili di Giuda e di Gerusalemme; 21 sì, così dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele, riguardo agli arredi che rimangono nella casa dell'Eterno, nella casa del re di Giuda e in Gerusalemme: 22 «Saranno portati a Babilonia e là resteranno, finché io li cercherò», dice l'Eterno, «e li farò risalire e li riporterò in questo luogo».

Il conflitto di Geremia col falso profeta Hananiah
28,1 In quello stesso anno, all'inizio del regno di Sedekia, re di Giuda, nell'anno quarto, il quinto mese, avvenne che Hananiah, figlio di Azzur, il profeta, che era di Gabaon, mi parlò nella casa dell'Eterno, in presenza dei sacerdoti e di tutto il popolo, dicendo: 2 «Così dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: Io spezzo il giogo del re di Babilonia. 3 Entro due anni io farò ritornare in questo luogo tutti gli arredi della casa dell'Eterno, che Nebukadnetsar, re di Babilonia, prese da questo luogo e portò a Babilonia. 4 Ricondurrò pure in questo luogo», dice l'Eterno, «Jekoniah, figlio di Jehoiakim, re di Giuda, con tutti i deportati di Giuda che sono andati in cattività a Babilonia, perché spezzerò il giogo del re di Babilonia». 5 Allora il profeta Geremia rispose al profeta Hananiah in presenza dei sacerdoti e in presenza di tutto il popolo che si trovava nella casa dell'Eterno. 6 Il profeta Geremia disse: «Amen! Così faccia l'Eterno! L'Eterno mandi ad effetto ciò che hai profetizzato, facendo tornare da Babilonia in questo luogo gli arredi della casa dell'Eterno e tutti quelli che sono stati portati in cattività! 7 Tuttavia ascolta ora questa parola che sto per dire ai tuoi orecchi e agli orecchi di tutto il popolo. 8 I profeti che vennero prima di me e prima di te, fin dai tempi antichi profetizzarono contro molti paesi e contro grandi regni, guerra, fame e peste. 9 Il profeta che profetizza pace, quando la sua parola si adempirà, sarà riconosciuto come vero profeta mandato dall'Eterno». 10 Allora il profeta Hananiah prese il giogo dal collo del profeta Geremia e lo spezzò. 11 Quindi Hananiah parlò alla presenza di tutto il popolo, dicendo: «Così dice l'Eterno: In questo modo io spezzerò il giogo di Nebukadnetsar, re di Babilonia, entro due anni, dal collo di tutte le nazioni». Il profeta Geremia se ne andò per la sua strada. 12 Dopo che il profeta Hananiah ebbe spezzato il giogo dal collo del profeta Geremia, la parola dell'Eterno fu rivolta a Geremia, dicendo: 13 «Va' e di' ad Hananiah: Così dice l'Eterno: Tu hai spezzato dei gioghi di legno, ma al loro posto hai fatto dei gioghi di ferro. 14 Così infatti dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: Io metto un giogo di ferro sul collo di tutte queste nazioni perché servano Nebukadnetsar, re di Babilonia, ed esse lo serviranno. A lui ho pure dato gli animali della campagna». 15 Poi il profeta Geremia disse al profeta Hananiah: «Ascolta, Hananiah, l'Eterno non ti ha mandato, e tu hai indotto questo popolo a confidare nella menzogna. 16 Perciò così dice l'Eterno: "Ecco, io ti scaccerò dalla faccia della terra. Quest'anno morirai, perché hai parlato di ribellione contro l'Eterno"». 17 Il profeta Hananiah morì quello stesso anno, nel settimo mese.

Lettera di Geremia agli esuli di Babilonia
29,1 Queste sono le parole della lettera che il profeta Geremia mandò da Gerusalemme al residuo degli anziani in cattività, ai sacerdoti, ai profeti e a tutto il popolo che Nebukadnetsar aveva condotto in cattività da Gerusalemme a Babilonia. 2 (Questo avvenne dopo che il re Jekoniah, la regina, gli eunuchi, i principi di Giuda e di Gerusalemme, gli artigiani e i fabbri furono usciti da Gerusalemme). 3 La lettera fu recata per mezzo di Elasah, figlio di Shafan, e di Ghemariah, figlio di Hilkiah, che Sedekia, re di Giuda, aveva mandato a Babilonia da Nebukadnetsar, re di Babilonia. Essa diceva: 4 «Così dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele, a tutti i deportati che io ho fatto condurre in cattività da Gerusalemme a Babilonia: 5 Costruite case e abitatele, piantate giardini e mangiate i loro frutti. 6 Prendete mogli e generate figli e figlie; prendete mogli per i vostri figli e date le vostre figlie a marito, perché generino figli e figlie e perché là moltiplichiate e non diminuiate. 7 Cercate il bene della città dove vi ho fatti condurre in cattività e pregate l'Eterno per essa, perché dal suo benessere dipende il vostro benessere. 8 Così dice infatti l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: Non vi traggano in inganno i vostri profeti e i vostri indovini che sono in mezzo a voi, e non date retta ai sogni che fate. 9 Poiché vi profetizzano falsamente nel mio nome; io non li ho mandati», dice l'Eterno. 10 «Così dice l'Eterno: Quando saranno compiuti settant'anni per Babilonia, io vi visiterò e manderò ad effetto per voi la mia buona parola, facendovi ritornare in questo luogo. 11 Poiché io conosco i pensieri che ho per voi», dice l'Eterno, «pensieri di pace e non di male, per darvi un futuro e una speranza. 12 Mi invocherete e verrete a pregarmi, e io vi esaudirò. 13 Mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore. 14 Io mi farò trovare da voi», dice l'Eterno, «e vi farò tornare dalla vostra cattività; vi raccoglierò da tutte le nazioni e da tutti i luoghi dove vi ho dispersi», dice l'Eterno; «e vi ricondurrò nel luogo da cui vi ho fatto condurre in cattività. 15 Poiché dite: "L'Eterno ci ha suscitato dei profeti in Babilonia", 16 così dice l'Eterno riguardo al re che siede sul trono di Davide, riguardo a tutto il popolo che abita in questa città, ai vostri fratelli che non sono andati con voi in cattività»; 17 , così dice l'Eterno degli eserciti: «Ecco, io manderò contro di loro la spada, la fame e la peste, e li renderò come fichi nauseanti che non si possono mangiare, tanto sono cattivi. 18 Li inseguirò con la spada, con la fame e con la peste; li farò essere maltrattati in tutti i regni della terra ed essere una maledizione, un oggetto di stupore, uno scherno e un obbrobrio in mezzo a tutte le nazioni dove li ho dispersi, 19 perché non hanno ascoltato le mie parole», dice l'Eterno, «che io ho mandato loro per mezzo dei miei servi, i profeti, con urgenza ed insistenza; ma voi non avete dato ascolto», dice l'Eterno. 20 «Ascoltate dunque la parola dell'Eterno, o voi tutti, che io ho mandato in cattività da Gerusalemme a Babilonia! 21 Così dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele, riguardo ad Achab, figlio di Kolaiah, e riguardo a Sedekia, figlio di Maaseiah, che vi profetizzano menzogna nel mio nome: Ecco, io li darò in mano di Nebukadnetsar, re di Babilonia, ed egli li ucciderà sotto i vostri occhi. 22 Da essi si trarrà una formula di maledizione che sarà usata da tutti quelli di Giuda che sono in cattività in Babilonia, e si dirà: "L'Eterno ti tratti come Sedekia e come Achab, che il re di Babilonia ha fatto arrostire nel fuoco!". 23 Poiché essi hanno fatto cose ignominiose in Israele, hanno commesso adulterio con le mogli del loro prossimo, e hanno pronunciato in mio nome parole di menzogna, che non avevo loro comandato. Io stesso lo so e ne sono testimone, dice l'Eterno. 24 Parlerai pure a Scemaiah il Nehelamita, dicendo: 25 Così dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: Tu hai mandato in tuo nome lettere a tutto il popolo che è in Gerusalemme, al sacerdote Sofonia, figlio di Maaseiah, e a tutti i sacerdoti, dicendo: 26 "L'Eterno ti ha costituito sacerdote al posto del sacerdote Jehoiada, perché vi siano sovrintendenti nella casa dell'Eterno per sorvegliare ogni uomo pazzo che fa il profeta, perché tu lo metta in prigione e in catene". 27 E ora perché non hai rimproverato Geremia di Anathoth che fa il profeta tra di voi? 28 Infatti egli ci ha mandato a dire in Babilonia: "La cattività sarà lunga; costruite case e abitatele, piantate giardini e mangiate i loro frutti"». 29 Il sacerdote Sofonia lesse questa lettera in presenza del profeta Geremia. 30 Allora la parola dell'Eterno fu rivolta a Geremia, dicendo: 31 «Manda a dire a tutti quelli che sono in cattività: Così parla l'Eterno riguardo a Scemaiah il Nehelamita: Poiché Scemaiah vi ha profetizzato, anche se io non l'ho mandato, e vi ha fatto confidare nella menzogna, 32 così dice l'Eterno: Ecco, io punirò Scemaiah il Nehelamita e la sua discendenza; non avrà nessuno dei suoi discendenti che abiterà in mezzo a questo popolo, e non vedrà il bene che io farò al mio popolo, dice l'Eterno, perché ha parlato di ribellione contro l'Eterno».

Promessa del ritorno dalla cattività e della restaurazione d'Israele
30,1 La parola che fu rivolta a Geremia da parte dell'Eterno, dicendo: 2 «Così dice l'Eterno, il DIO d'Israele: Scriviti in un libro tutte le parole che ti ho detto, 3 perché, ecco, i giorni vengono, dice l'Eterno, nei quali io farò ritornare dalla cattività il mio popolo d'Israele e di Giuda, dice l'Eterno, e li ricondurrò nel paese che diedi ai loro padri, ed essi lo possederanno». 4 Queste sono le parole che l'Eterno pronunciò riguardo ad Israele e a Giuda: 5 «Così dice l'Eterno: Noi abbiamo udito un grido di terrore, di spavento e non di pace. 6 Informatevi e vedete se un maschio può partorire. Perché dunque vedo tutti gli uomini con le mani sui loro lombi come una donna che sta per partorire? Perché tutte le facce sono diventate pallide? 7 Ahimè, perché quel giorno è grande; non ve ne fu mai alcuno simile; sarà un tempo di angoscia per Giacobbe, ma egli ne sarà salvato. 8 In quel giorno avverrà», dice l'Eterno degli eserciti, «che io spezzerò il suo giogo dal tuo collo e romperò i tuoi legami; gli stranieri non ti faranno più loro schiavo. 9 Ma quei d'Israele serviranno l'Eterno, il loro DIO, e Davide, loro re, che io susciterò per loro. 10 Tu dunque, o mio servo Giacobbe, non temere», dice l'Eterno; «non spaventarti o Israele, perché, ecco, io ti salverò dal lontano paese e la tua discendenza dal paese della sua cattività. Giacobbe ritornerà, avrà riposo, starà tranquillo e nessuno più lo spaventerà. 11 Poiché io sono con te», dice l'Eterno, «per salvarti. Io sterminerò tutte le nazioni in mezzo alle quali ti ho disperso; tuttavia non sterminerò te, ma ti castigherò con giustizia e non ti lascerò del tutto impunito». 12 Così dice l'Eterno: «Il tuo male è incurabile, la tua ferita è grave. 13 Nessuno difende la tua causa; così non c'è nessuna medicina per la tua ferita guarigione per te. 14 Tutti i tuoi amanti ti hanno dimenticata, non si prendono cura di te, perché ti ho colpito con percossa da nemico, con un castigo di uno crudele, per la grandezza della tua iniquità, per la moltitudine dei tuoi peccati. 15 Perché gridi a causa del tuo male? Il tuo dolore è insanabile. Io ti ho fatto queste cose per la grandezza della tua iniquità, per la moltitudine dei tuoi peccati. 16 Ma tutti quelli che ti divorano saranno divorati, tutti i tuoi nemici, tutti quanti, andranno in cattività; quelli che ti saccheggiano saranno abbandonati al saccheggio e i tuoi depredatori li lascerò essere depredati. 17 Sì, io ti ridarò salute e ti guarirò dalle tue ferite», dice l'Eterno, «perché ti chiamano "la scacciata", dicendo: "Questa è Sion di cui nessuno si prende cura"». 18 Così dice l'Eterno: «Ecco, io farò ritornare dalla cattività le tende di Giacobbe e avrò pietà delle sue dimore; la città sarà ricostruita sulle sue rovine e il palazzo sarà stabilito nel suo giusto posto. 19 Usciranno da essi canti di ringraziamento e voci di gente in festa; li farò moltiplicare e non diminuire; li renderò onorati e non saranno più umiliati. 20 I suoi figli saranno come una volta e la sua assemblea sarà resa stabile davanti a me, ma punirò tutti i loro oppressori. 21 Il suo principe sarà uno di essi, e il suo dominatore uscirà di mezzo a loro; io lo farò avvicinare ed egli si accosterà a me. Chi infatti disporrebbe il suo cuore per avvicinarsi a me?», dice l'Eterno. 22 «Voi sarete il mio popolo, e io sarò il vostro Dio». 23 Ecco la tempesta dell'Eterno si scatena furiosa, una tempesta travolgente cadrà violentemente sul capo degli empi. 24 L'ardente ira dell'Eterno non si acquieterà, finché non abbia compiuto e finché non abbia realizzato i disegni del suo cuore. Negli ultimi giorni lo capirete.

31,1 «In quel tempo», dice l'Eterno, «io sarò il DIO di tutte le famiglie d'Israele, ed esse saranno il mio popolo». 2 Così dice l'Eterno: «Il popolo scampato dalla spada ha trovato grazia nel deserto; io darò riposo a Israele». 3 Molto tempo fa l'Eterno mi è apparso, dicendo: «Sì, ti ho amata di un amore eterno; per questo ti ho attirata con benevolenza. 4 Io ti riedificherò e tu sarai riedificata, o vergine d'Israele. Sarai di nuovo adorna dei tuoi tamburelli e uscirai in mezzo alle danze di quelli che fanno festa. 5 Pianterai ancora vigne sui monti di Samaria; i piantatori pianteranno e raccoglieranno il frutto. 6 Verrà il giorno in cui le sentinelle grideranno sul monte Efraim: "Levatevi, saliamo a Sion, all'Eterno, il nostro DIO"». 7 Poiché così dice l'Eterno: «Innalzate canti di gioia per Giacobbe e mandate grida per il capo delle nazioni; proclamate, cantate lodi e dite: O Eterno, salva il tuo popolo, il residuo d'Israele. 8 Ecco, li riconduco dal paese del nord e li raduno dalle estremità della terra. Tra di essi c'è il cieco e lo zoppo, la donna incinta e insieme quella che sta per partorire: una grande moltitudine ritornerà qui. 9 Verranno piangendo, li condurrò con suppliche. Li farò camminare lungo corsi d'acqua, per una via diritta sulla quale non inciamperanno, perché sono un padre per Israele, ed Efraim è il mio primogenito. 10 O nazioni, ascoltate la parola dell'Eterno e annunziatela nelle isole lontane, e dite: Chi ha disperso Israele lo raduna e lo custodisce come un pastore fa col suo gregge. 11 Poiché l'Eterno ha riscattato Giacobbe, l'ha redento dalla mano di uno più forte di lui. 12 Essi verranno e canteranno di gioia sulle alture di Sion e affluiranno verso i beni dell'Eterno: verso il frumento, il vino e l'olio, e verso i nati del gregge e dell'armento; la loro vita sarà come un giardino annaffiato e non languiranno più. 13 Allora la vergine si rallegrerà nella danza e i giovani insieme ai vecchi, perché muterò il loro lutto in gioia, li consolerò e li rallegrerò dopo il loro dolore. 14 Sazierò l'anima dei sacerdoti con grande abbondanza e il mio popolo sarà colmato dei miei beni», dice l'Eterno. 15 Così dice l'Eterno: «S'è udita una voce in Ramah, un lamento e un pianto amaro: Rachele piange i suoi figli e rifiuta di essere consolata per i suoi figli, perché non sono più». 16 Così dice l'Eterno: «Trattieni la tua voce dal piangere, i tuoi occhi dal versare lacrime, perché la tua opera sarà ricompensata», dice l'Eterno; «essi ritorneranno dal paese del nemico. 17 C'è speranza per la tua discendenza», dice l'Eterno; «i tuoi figli ritorneranno entro i loro confini. 18 Ho ripetutamente udito Efraim lamentarsi: "Tu mi hai castigato e io sono stato castigato come un torello non domato; fammi ritornare e io ritornerò, perché tu sei l'Eterno, il mio DIO. 19 Dopo essermi sviato, mi sono pentito; dopo aver riconosciuto il mio stato, mi sono battuto l'anca. Mi sono vergognato e ho provato confusione perché porto l'obbrobrio della mia giovinezza". 20 È dunque Efraim un figlio caro per me, un figlio delle mie delizie? Infatti, anche dopo aver parlato contro di lui, lo ricordo ancora vivamente. Perciò le mie viscere si commuovono per lui, e avrò certamente compassione di lui», dice l'Eterno. 21 «Rizza per te dei ceppi, fatti dei pali indicatori, fa' molta attenzione alla strada, alla via che hai seguito. Ritorna, o vergine d'Israele, ritorna a queste tue città. 22 Fino a quando andrai vagando, o figlia ribelle? Poiché l'Eterno crea una cosa nuova sulla terra: la donna che corteggia l'uomo». 23 Così dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: «Si dirà ancora questa parola nel paese di Giuda e nelle sue città, quando li avrò fatti tornare dalla cattività: "L'Eterno ti benedica, o dimora di giustizia, o monte di santità!". 24 Là abiteranno Giuda e tutte le sue città insieme, gli agricoltori e quelli che conducono le greggi. 25 Poiché io sazierò l'anima stanca e ricolmerò ogni anima languente». 26 Dopo questo mi sono svegliato e ho guardato, e il mio sonno mi è stato dolce.

Promessa di un nuovo patto
27 «Ecco, verranno i giorni», dice l'Eterno, «nei quali seminerò la casa d'Israele e la casa di Giuda con seme di uomini e con seme di animali. 28 E avverrà che come ho vegliato su di loro per sradicare, per demolire e per abbattere, per distruggere e per far del male, così veglierò su di loro per edificare e per piantare», dice l'Eterno. 29 «In quei giorni non si dirà più: "I padri hanno mangiato l'uva acerba e i denti dei figli sono rimasti allegati". 30 Ma ognuno morirà per la propria iniquità; chiunque mangerà l'uva acerba rimarrà con i denti allegati. 31 Ecco, verranno i giorni», dice l'Eterno, «nei quali stabilirò un nuovo patto con la casa d'Israele e con la casa di Giuda; 32 non come il patto che ho stabilito con i loro padri nel giorno in cui li presi per mano per farli uscire dal paese di Egitto, perché essi violarono il mio patto, benché io fossi loro Signore», dice l'Eterno. 33 «Ma questo è il patto che stabilirò con la casa d'Israele dopo quei giorni», dice l'Eterno: «Metterò la mia legge nella loro mente e la scriverò sul loro cuore, e io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. 34 Non insegneranno più ciascuno il proprio vicino né ciascuno il proprio fratello, dicendo: "Conoscete l'Eterno!", perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande», dice l'Eterno. «Poiché io perdonerò la loro iniquità e non mi ricorderò più del loro peccato». 35 Così dice l'Eterno, che ha dato il sole per la luce di giorno e le leggi alla luna e alle stelle per la luce di notte, che solleva il mare e ne fa mugghiare le onde, il cui nome è l'Eterno degli eserciti. 36 «Se quelle leggi venissero meno davanti a me», dice l'Eterno, «allora anche la progenie d'Israele cesserebbe di essere una nazione davanti a me per sempre». 37 Così dice l'Eterno: «Se si potessero misurare i cieli in alto, o esplorare le fondamenta della terra in basso, allora anch'io rigetterei tutta la progenie d'Israele per tutto ciò che hanno fatto, dice l'Eterno. 38 Ecco, verranno i giorni, dice l'Eterno, nei quali questa città sarà ricostruita per l'Eterno dalla torre di Hananeel alla porta dell'Angolo. 39 Di là la corda per misurare sarà ancora tesa in linea retta fino al colle di Gareb, voltando poi verso Goah. 40 Tutta la valle dei cadaveri e delle ceneri e tutti i campi fino al torrente Kidron, fino all'angolo della porta dei Cavalli verso est, saranno consacrati all'Eterno. Non sarà mai più distrutta né demolita in perpetuo».

Geremia riafferma che Gerusalemme sarà data nelle mani del re di Babilonia, e profetizza il ritorno del suo popolo a Gerusalemme
32,1 La parola che fu rivolta a Geremia da parte dell'Eterno nel decimo anno di Sedekia, re di Giuda, che fu l'anno diciottesimo di Nebukadnetsar. 2 L'esercito del re di Babilonia assediava allora Gerusalemme e il profeta Geremia era rinchiuso nel cortile della prigione che era nella casa del re di Giuda. 3 Lo aveva fatto rinchiudere Sedekia, re di Giuda, dicendo: «Perché profetizzi, dicendo: "Così dice l'Eterno: Ecco, io darò questa città in potere del re di Babilonia ed egli la prenderà. 4 Sedekia, re di Giuda non scamperà dalle mani dei Caldei, ma sarà certamente dato in potere del re di Babilonia e parlerà con lui faccia a faccia e lo vedrà con i suoi stessi occhi. 5 Poi egli condurrà Sedekia a Babilonia, dove egli resterà finché io lo visiterò, dice l'Eterno. Se combattete contro i Caldei non riuscirete a nulla"!». 6 Allora Geremia disse: «La parola dell'Eterno mi è stata rivolta, dicendo: 7 Ecco, Hanameel, figlio di Shallum tuo zio, viene da te per dirti: "Comprati il mio campo che è in Anathoth, perché tu hai il diritto di riscatto per comprarlo"». 8 Perciò Hanameel, figlio di mio zio, venne da me nel cortile della prigione, secondo la parola dell'Eterno, e mi disse: «Ti prego, compra il mio campo che è in Anathoth, nel territorio di Beniamino, perché tu hai il diritto di eredità e il diritto di riscatto. Compratelo!». Allora riconobbi che questa era la parola dell'Eterno. 9 Così comprai da Hanameel, figlio di mio zio, il campo che era in Anathoth e gli pesai il denaro: diciassette sicli d'argento. 10 Firmai l'atto, lo sigillai, chiamai i testimoni e pesai il denaro sulle bilance. 11 Quindi presi l'atto di compra, quello sigillato secondo la legge e gli statuti e quello aperto, 12 e consegnai l'atto di compra a Baruk, figlio di Neriah, figlio di Mahseiah, in presenza di Hanameel mio cugino, in presenza dei testimoni che avevano firmato l'atto di compra, e in presenza di tutti i Giudei che sedevano nel cortile della prigione. 13 Poi davanti a loro diedi quest'ordine a Baruk: 14 «Così dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: Prendi questi atti, l'atto di compra, tanto quello sigillato quanto quello aperto, e mettili in un vaso di terra, perché si conservino per molti giorni. 15 Poiché così dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: In questo paese si compreranno ancora case, campi e vigne». 16 Dopo che ebbi consegnato l'atto di compra a Baruk, figlio di Neriah, pregai l'Eterno, dicendo: 17 «Ah, Signore, Eterno! Ecco, tu hai fatto il cielo e la terra con la tua grande potenza e con il tuo braccio disteso. Non c'è nulla troppo difficile per te. 18 Tu usi benignità verso mille e ripaghi l'iniquità dei padri in seno ai loro figli dopo di essi, Dio grande e potente, il cui nome è l'Eterno degli eserciti. 19 Tu sei grande in consiglio e potente in opere e hai gli occhi aperti su tutte le vie dei figli degli uomini, per dare a ciascuno secondo le sue opere e secondo il frutto delle sue azioni. 20 Tu hai operato fino al giorno d'oggi segni e prodigi nel paese d'Egitto, in Israele e in mezzo ad altri uomini, e ti sei fatto un nome come è quest'oggi. 21 Tu facesti uscire il tuo popolo dal paese d'Egitto con segni e prodigi, con mano potente e braccio disteso e con grande terrore. 22 Tu desti loro questo paese che avevi giurato ai loro padri di dare loro, un paese ove scorre latte e miele. 23 Essi entrarono e ne presero possesso, ma non hanno ubbidito alla tua voce e non hanno camminato nella tua legge; non hanno fatto tutto ciò che avevi comandato loro di fare; perciò tu hai fatto venire su di loro tutta questa calamità. 24 Ecco, i terrapieni giungono fino alla città per prenderla; e la città è data in mano dei Caldei che combattono contro di essa con la spada, la fame e la peste. Ciò che tu hai detto è avvenuto; ecco, tu lo vedi. 25 Eppure, o Signore, o Eterno, tu mi hai detto: "Comprati con denaro il campo e chiama i testimoni, mentre la città è data in mano dei Caldei"». 26 Allora la parola dell'Eterno fu rivolta a Geremia, dicendo: 27 «Ecco, io sono l'Eterno, il DIO di ogni carne; c'è forse qualcosa troppo difficile per me?». 28 Perciò così dice l'Eterno: «Ecco, io darò questa città in mano dei Caldei, in mano di Nebukadnetsar, re di Babilonia, il quale la prenderà. 29 I Caldei che combattono contro questa città entreranno, appiccheranno il fuoco a questa città e la bruceranno insieme alle case sui cui tetti hanno bruciato incenso a Baal e fatto libazioni ad altri dèi per provocarmi ad ira. 30 Poiché i figli d'Israele e i figli di Giuda hanno fatto soltanto ciò che è male ai miei occhi fin dalla loro fanciullezza. I figli d'Israele infatti non hanno fatto che provocarmi ad ira con l'opera delle loro mani, dice l'Eterno. 31 Poiché questa città, dal giorno che fu edificata fino ad oggi, è stata per me una provocazione della mia ira e del mio furore; perciò la farò scomparire dalla mia presenza, 32 a motivo di tutto il male che i figli d'Israele e i figli di Giuda hanno fatto per provocarmi ad ira, essi, i loro re, i loro principi, i loro sacerdoti, i loro profeti, gli uomini di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme. 33 Mi hanno voltato non la faccia, ma le spalle; e sebbene io li abbia ammaestrati con urgenza ed insistenza essi non hanno ascoltato per ricevere correzione. 34 Ma hanno messo le loro abominazioni nella casa sulla quale è invocato il mio nome per contaminarla. 35 Hanno anche costruito gli alti luoghi di Baal che sono nella valle dei figli di Hinnom per far passare attraverso il fuoco i loro figli e le loro figlie in onore di Molek, ciò che non avevo comandato loro, e non mi era mai venuto in mente che dovessero commettere una tale abominazione, facendo peccare Giuda». 36 Perciò ora così dice l'Eterno, il DIO d'Israele, riguardo a questa città, di cui voi dite: «Essa sarà data in mano del re di Babilonia, per mezzo della spada, della fame e della peste». 37 «Ecco, li radunerò da tutti i paesi dove li ho dispersi nella mia ira, nel mio furore, nella mia grande indignazione; li farò tornare in questo luogo e li farò abitare al sicuro. 38 Essi saranno per me il mio popolo e io sarò per loro il loro DIO. 39 Darò loro un solo cuore, una sola via, perché mi temano per sempre per il bene loro e dei loro figli dopo di loro. 40 Farò con loro un patto eterno: non mi ritirerò più da loro, facendo loro del bene, e metterò il mio timore nel loro cuore, perché non si allontanino da me. 41 Gioirò nel far loro del bene e li pianterò stabilmente in questo paese con tutto il mio cuore e con tutta la mia anima». 42 Poiché così dice l'Eterno: «Come ho fatto venire su questo popolo tutta questa grande calamità, così farò venire su di loro tutto il bene che ho loro promesso. 43 Si compreranno ancora campi in questo paese, di cui voi dite: "È una desolazione, senza più uomo o bestia; è stato dato in mano dei Caldei". 44 Si compreranno campi con denaro, si firmeranno gli atti, si sigilleranno, si chiameranno testimoni nel paese di Beniamino e nei dintorni di Gerusalemme, nelle città di Giuda, nelle città della regione montuosa, nelle città della pianura, nelle città del Neghev, perché io farò tornare quelli che sono in cattività», dice l'Eterno.

Promessa della futura restaurazione
33,1 La parola dell'Eterno fu rivolta una seconda volta a Geremia, mentre era ancora rinchiuso nel cortile della prigione, dicendo: 2 «Così dice l'Eterno che fa questo, l'Eterno che lo forma per stabilirlo, il cui nome è l'Eterno: 3 Invocami e io ti risponderò, e ti annunzierò cose grandi e impenetrabili che tu non conosci. 4 Poiché così dice l'Eterno, il DIO d'Israele, riguardo alle case di questa città e riguardo alle case dei re di Giuda che saranno demolite di fronte ai terrapieni e alla spada. 5 Essi verranno a combattere con i Caldei, ma solo a riempirle di cadaveri di uomini, che io percuoterò nella mia ira e nel mio furore, perché nasconderò la mia faccia da questa città per tutta la loro malvagità. 6 Ecco, io recherò ad essa benessere e guarigione; li guarirò e svelerò loro l'abbondanza della pace e della verità. 7 Farò tornare gli esuli di Giuda e gli esuli d'Israele e li ristabilirò come al principio. 8 Li purificherò di ogni loro iniquità con la quale hanno peccato contro di me e perdonerò tutte le loro iniquità con le quali hanno peccato e con le quali si sono ribellati contro di me. 9 E questa città sarà per me un titolo di gioia, di lode e di gloria davanti a tutte le nazioni della terra, quando verranno a sapere di tutto il bene che io faccio loro; e temeranno e tremeranno a motivo di tutto il bene e di tutta la pace che io procurerò a lei». 10 Così dice l'Eterno: «In questo luogo, di cui voi dite: "È una desolazione, senza più uomo o bestia", nelle città di Giuda e per le vie di Gerusalemme che sono desolate, senza più né uomo né abitante né bestia, si udranno ancora 11 grida di gioia e grida di allegrezza, la voce dello sposo e la voce della sposa, la voce di quelli che dicono: "Celebrate l'Eterno degli eserciti, poiché l'Eterno è buono, perché la sua benignità dura in eterno", e di quelli che portano offerte di ringraziamento nella casa dell'Eterno. Poiché io farò tornare gli esuli del paese e lo ristabilirò come al principio», dice l'Eterno. 12 Così dice l'Eterno degli eserciti: «In questo luogo che è una desolazione, senza più uomo o bestia, e in tutte le sue città vi saranno ancora delle dimore di pastori che faranno riposare le loro greggi. 13 Nelle città della regione montuosa, nelle città della pianura, nelle città del Neghev, nel paese di Beniamino, nei dintorni di Gerusalemme e nelle città di Giuda, le pecore passeranno ancora sotto la mano di colui che le conta», dice l'Eterno. 14 «Ecco, verranno i giorni», dice l'Eterno, «nei quali io manderò ad effetto la buona parola che ho pronunciato riguardo alla casa d'Israele e riguardo alla casa di Giuda. 15 In quei giorni e in quel tempo farò germogliare per Davide un germoglio di giustizia, che eserciterà giudizio e giustizia nel paese. 16 In quei giorni Giuda sarà salvato e Gerusalemme abiterà al sicuro. Questo sarà il nome con cui sarà chiamata: "L'Eterno, nostra giustizia"». 17 Infatti così dice l'Eterno: «Non verrà mai meno a Davide chi segga sul trono della casa d'Israele, 18 e ai sacerdoti Leviti non verrà mai meno davanti a me chi offra olocausti, faccia fumare le offerte di cibo e compia sacrifici tutti i giorni». 19 La parola dell'Eterno fu rivolta a Geremia, dicendo: 20 «Così dice l'Eterno: Se voi potete annullare il mio patto con il giorno e il patto con la notte, in modo che non ci sia più giorno o notte al loro tempo, 21 allora si potrà anche annullare il mio patto con Davide mio servo, in modo che non abbia un figlio che regni sul suo trono, e con i sacerdoti Leviti, miei ministri. 22 Come non si può contare l'esercito del cielo né misurare la sabbia del mare, così io moltiplicherò i discendenti di Davide, mio servo, e i Leviti che mi servono». 23 La parola dell'Eterno fu ancora rivolta a Geremia, dicendo: 24 «Non hai fatto attenzione a ciò che questo popolo ha affermato, dicendo: "Le due famiglie che l'Eterno aveva scelto, le ha rigettate"? Così disprezzano il mio popolo, che ai loro occhi non è più una nazione». 25 Così dice l'Eterno: «Se io non ho stabilito il mio patto con il giorno e con la notte e se non ho fissato le leggi del cielo e della terra, 26 allora rigetterò anche la discendenza di Giacobbe e di Davide, mio servo, e non prenderò più dalla sua discendenza i reggitori della progenie di Abrahamo, di Isacco e di Giacobbe. Ma io farò ritornare i loro esuli e avrò compassione di loro».

Profezia contro Sedekia
34,1 La parola che fu rivolta dall'Eterno a Geremia, quando Nebukadnetsar re di Babilonia con tutto il suo esercito e tutti i regni della terra su cui egli dominava e tutti i popoli combattevano contro Gerusalemme e contro tutte le sue città, dicendo: 2 «Così dice l'Eterno, il DIO d'Israele: Va' e parla a Sedekia, re di Giuda, e digli: Così dice l'Eterno: Ecco, io do questa città in mano del re di Babilonia, che la darà alle fiamme. 3 Tu non scamperai dalla sua mano, ma sarai certamente preso e dato in suo potere; i tuoi occhi vedranno gli occhi del re di Babilonia, egli ti parlerà faccia a faccia e tu andrai a Babilonia». 4 Tuttavia ascolta la parola dell'Eterno, o Sedekia, re di Giuda: «Così dice l'Eterno riguardo a te: Non morirai di spada. 5 Ma morirai in pace; e come bruciarono aromi per i tuoi padri, gli antichi re che furono prima di te, così bruceranno aromi per te e faranno cordoglio per te, dicendo: "Ahimè, Signore!". Sì, io ho pronunciato questa parola», dice l'Eterno. 6 Il profeta Geremia disse tutte queste parole a Sedekia, re di Giuda, in Gerusalemme, 7 mentre l'esercito del re di Babilonia combatteva contro Gerusalemme e contro tutte le città di Giuda che ancora rimanevano, cioè contro Lakish e Azekah, che erano le uniche città fortificate rimaste fra le città di Giuda.

Minacce a motivo dell'asservimento degli schiavi già rimessi in libertà
8 Questa è la parola che fu rivolta dall'Eterno a Geremia, dopo che il re Sedekia ebbe fatto un patto con tutto il popolo che era in Gerusalemme per proclamare ad essi libertà: 9 cioè che ognuno rimandasse liberi i suoi schiavi ebrei, tanto maschi che femmine, uomo o donna, affinché nessuno tenesse più schiavo alcun suo fratello giudeo. 10 Tutti i principi e tutto il popolo che avevano aderito al patto acconsentirono a rimandare liberi ognuno il proprio schiavo e la propria schiava e a non tenerli più in schiavitù, e li rimandarono. 11 In seguito però cambiarono parere e fecero ritornare gli schiavi e le schiave che avevano rimandati liberi e li assoggettarono di nuovo come loro schiavi e schiave. 12 La parola dell'Eterno fu quindi rivolta dall'Eterno a Geremia, dicendo: 13 «Così dice l'Eterno, il DIO d'Israele: Io stabilii un patto con i vostri padri il giorno che li feci uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di servitù, dicendo: 14 Al termine di sette anni ognuno rimanderà libero il proprio fratello ebreo che gli è stato venduto; egli ti servirà sei anni, poi lo manderai via da te libero. Ma i vostri padri non mi ubbidirono e non prestarono orecchio. 15 Voi oggi eravate tornati a fare ciò che è retto ai miei occhi, proclamando ciascuno la libertà del proprio fratello, e avevate stabilito un patto davanti a me, nel tempio, dove è invocato il mio nome. 16 In seguito però avete cambiato parere e avete profanato il mio nome, perché avete fatto ritornare ciascuno il suo schiavo e la sua schiava che avevate rimandati liberi a loro piacere, e li avete assoggettati ad esservi come schiavi e schiave». 17 Perciò così dice l'Eterno: «Voi non mi avete ubbidito proclamando la libertà ciascuno del proprio fratello e ciascuno del proprio prossimo. Ora ecco, io proclamo a voi la libertà», dice l'Eterno, «per la spada, per la peste e per la fame e vi abbandonerò ad essere maltrattati in tutti i regni della terra. 18 E darò gli uomini che hanno trasgredito il mio patto e non hanno eseguito le parole del patto che avevano stabilito davanti a me, passando in mezzo alle parti del vitello che avevano tagliato in due: 19 i principi di Giuda e i principi di Gerusalemme, gli eunuchi, i sacerdoti e tutto il popolo del paese che passarono in mezzo alle parti del vitello, 20 li darò in mano dei loro nemici e in mano di quelli che cercano la loro vita; e i loro cadaveri saranno pasto per gli uccelli del cielo e per le bestie della terra. 21 Darò Sedekia, re di Giuda, e i suoi principi in mano dei loro nemici, in mano di quelli che cercano la loro vita e in mano dell'esercito del re di Babilonia, che si è allontanato da voi. 22 Ecco, io darò l'ordine», dice l'Eterno, «e li farò ritornare contro questa città, combatteranno contro di lei, la prenderanno, la daranno alle fiamme; e farò delle città di Giuda una desolazione senza abitanti».

Riveduta 2020:

Geremia 22,26-34,37

22,26 Scaccerò te e tua madre, che ti ha partorito, in un paese straniero dove non siete nati e là morirete. 27 Ma quanto al paese al quale desidereranno tornare, essi non vi torneranno”.
28 Questo Conia è dunque un vaso spezzato, infranto? È forse un oggetto che non fa più alcun piacere? Perché sono dunque scacciati, lui e la sua discendenza, lanciati in un paese che non conoscono? 29 O paese, o paese, o paese, ascolta la parola dell'Eterno! 30 Così parla l'Eterno: “Iscrivete quest'uomo come privo di figli, come un uomo che non prospererà durante i suoi giorni; perché nessuno della sua discendenza giungerà a sedersi sul trono di Davide, e a regnare ancora su Giuda”.

23,1 “Guai ai pastori che distruggono e disperdono il gregge del mio pascolo!”, dice l'Eterno. 2 Perciò così parla l'Eterno, l'Iddio d'Israele, riguardo ai pastori che pasturano il mio popolo: “Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate e non ne avete avuto cura; ecco, io vi punirò per la malvagità delle vostre azioni”, dice l'Eterno. 3 “Raccoglierò il rimanente delle mie pecore da tutti i paesi dove le ho scacciate, le ricondurrò ai loro pascoli, saranno feconde e moltiplicheranno. 4 E costituirò su di loro dei pastori che le pastureranno, ed esse non avranno più paura né spavento e non ne mancherà nessuna”, dice l'Eterno.
5 “Ecco, i giorni vengono”, dice l'Eterno, “in cui io farò sorgere a Davide un germoglio giusto, il quale regnerà da re e prospererà, eserciterà il diritto e la giustizia nel paese. 6 Nei suoi giorni Giuda sarà salvato e Israele starà sicuro nella sua dimora; questo sarà il nome con il quale sarà chiamato: 'Eterno nostra giustizia'. 7 Perciò, ecco, i giorni vengono”, dice l'Eterno, “in cui non si dirà più: 'Per la vita dell'Eterno, che condusse i figli d'Israele fuori dal paese d'Egitto', 8 ma: 'Per la vita dell'Eterno che ha fatto uscire e ha ricondotto la discendenza della casa d'Israele dal paese del settentrione, e da tutti i paesi dove io li avevo scacciati'; ed essi abiteranno nel loro paese”.

Contro i falsi profeti
9 Contro i profeti.
Il cuore mi si spezza nel petto, tutte le mie ossa tremano; io sono come un ubriaco, come un uomo sopraffatto dal vino, a causa dell'Eterno e a causa delle sue parole sante. 10 Poiché il paese è pieno di adùlteri; poiché il paese fa cordoglio a motivo della maledizione che lo colpisce; i pascoli del deserto sono inariditi. La corsa di costoro è diretta al male, la loro forza non tende al bene. 11 “Profeti e sacerdoti sono empi, nella mia stessa casa ho trovato la loro malvagità”, dice l'Eterno. 12 “Perciò la loro via sarà per loro come luoghi sdrucciolevoli in mezzo alle tenebre; essi vi saranno spinti e cadranno, poiché io farò venire su di loro la calamità, l'anno in cui li visiterò”, dice l'Eterno.
13 “Avevo ben visto cose insensate tra i profeti di Samaria; profetizzavano nel nome di Baal e traviavano il mio popolo Israele. 14 Ma fra i profeti di Gerusalemme ho visto cose abominevoli: commettono adultèri, agiscono con falsità, fortificano le mani dei malfattori, al punto che nessuno si converte dalla sua malvagità; tutti quanti sono per me come Sodoma, e gli abitanti di Gerusalemme come quelli di Gomorra. 15 Perciò così parla l'Eterno degli eserciti riguardo ai profeti: Ecco, io farò loro mangiare dell'assenzio, e farò loro bere dell'acqua avvelenata; poiché dai profeti di Gerusalemme l'empietà si è sparsa per tutto il paese”.
16 Così parla l'Eterno degli eserciti: “Non ascoltate le parole dei profeti che vi profetizzano, essi vi nutrono di cose vane; vi espongono le visioni del loro cuore, e non ciò che procede dalla bocca dell'Eterno. 17 Dicono sempre a quelli che mi disprezzano: 'L'Eterno ha detto: Avrete pace'; e a tutti quelli che camminano seguendo la caparbietà del proprio cuore: 'Nessun male vi colpirà'; 18 poiché chi ha assistito al consiglio dell'Eterno, chi ha visto, chi ha udito la sua parola? Chi ha prestato orecchio alla sua parola e l'ha udita? 19 Ecco la tempesta dell'Eterno! il furore scoppia, la tempesta scroscia, scroscia sul capo degli empi. 20 L'ira dell'Eterno non si placherà, finché non abbia eseguito, compiuto i disegni del suo cuore; negli ultimi giorni lo capirete appieno. 21 Io non ho mandato quei profeti, ed essi sono corsi; io non ho parlato loro, ed essi hanno profetizzato. 22 Se avessero assistito al mio consiglio, avrebbero fatto udire le mie parole al mio popolo, e li avrebbero distolti dalla loro cattiva via e dalla malvagità delle loro azioni.
23 Sono io soltanto un Dio da vicino”, dice l'Eterno, “e non un Dio da lontano? 24 Potrebbe uno nascondersi in luogo occulto in modo che io non lo veda?” dice l'Eterno. “Non riempio io il cielo e la terra?” dice l'Eterno. 25 “Io ho udito quello che dicono i profeti che profetizzano menzogne nel mio nome, dicendo: 'Ho avuto un sogno! ho avuto un sogno!'. 26 Fino a quando durerà questo? Hanno qualcosa in mente, questi profeti che profetizzano menzogne, questi profeti dell'inganno del loro cuore, 27 pensano essi di far dimenticare il mio nome al mio popolo con i loro sogni che si raccontano l'uno all'altro, come i loro padri dimenticarono il mio nome per Baal? 28 Il profeta che ha avuto un sogno, racconti il sogno, e chi ha udito la mia parola riferisca la mia parola fedelmente. Che ha da fare la paglia con il frumento?”, dice l'Eterno. 29 “La mia parola non è forse come il fuoco?”, dice l'Eterno, “come un martello che spezza il sasso? 30 Perciò, ecco”, dice l'Eterno, “io vengo contro i profeti che rubano gli uni agli altri le mie parole. 31 Ecco”, dice l'Eterno, “io vengo contro i profeti che fanno parlare la loro lingua, eppure dicono: 'Egli dice'. 32 Ecco”, dice l'Eterno, “io vengo contro quelli che profetizzano sogni falsi, che li raccontano e traviano il mio popolo con le loro menzogne e con le loro millanterie, benché io non li abbia mandati e non abbia dato loro nessun ordine, ed essi non possano portare nessun giovamento a questo popolo”, dice l'Eterno.
33 “Se questo popolo o un profeta o un sacerdote ti domandano: 'Qual è l'oracolo dell'Eterno?'. Tu risponderai loro: 'Quale oracolo? Io vi rigetterò, dice l'Eterno'. 34 Quanto al profeta, al sacerdote o al popolo che dirà: 'Oracolo dell'Eterno', io lo punirò: lui, e la sua casa. 35 Direte così, ognuno al suo vicino, ognuno al suo fratello: 'Che ha risposto l'Eterno?' e: 'Che ha detto l'Eterno?'. 36 Ma l'oracolo dell'Eterno non lo menzionerete più; infatti la parola di ciascuno sarà per lui il suo oracolo, poiché avete distorto le parole dell'Iddio vivente, dell'Eterno degli eserciti, del nostro Dio. 37 Tu dirai così al profeta: 'Che ti ha risposto l'Eterno?' e: 'Che ha detto l'Eterno?'. 38 E se dite ancora: 'Oracolo dell'Eterno', allora l'Eterno parla così: 'Siccome avete detto questa parola 'oracolo dell'Eterno', benché io vi avessi mandato a dire: 'Non dite più: Oracolo dell'Eterno', 39 ecco, io vi dimenticherò del tutto, e vi rigetterò lontano dalla mia faccia, voi e la città che avevo dato a voi e ai vostri padri, 40 e vi coprirò di un obbrobrio eterno e di un'eterna vergogna, che non saranno mai dimenticati”.

I due canestri di fichi e l'avvenire del popolo
24,1 L'Eterno mi fece vedere due canestri di fichi, posti davanti al tempio dell'Eterno, dopo che Nabucodonosor, re di Babilonia, ebbe deportato da Gerusalemme a Babilonia Ieconia, figlio di Ioiachim, re di Giuda, i capi di Giuda, i falegnami e i fabbri. 2 Uno dei canestri conteneva dei fichi molto buoni, come sono i fichi primaticci; e l'altro canestro conteneva dei fichi molto cattivi, che non si potevano mangiare, tanto erano cattivi. 3 E l'Eterno mi disse: “Che vedi, Geremia?”, io risposi: “Dei fichi; quelli buoni, molto buoni, e quelli cattivi, molto cattivi, da non potersi mangiare, tanto sono cattivi”. 4 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: 5 “Così parla l'Eterno, l'Iddio d'Israele: 'Come sono questi fichi buoni, così saranno quelli di Giuda che ho mandato da questo luogo in esilio nel paese dei Caldei; io li tratterò con riguardo; 6 il mio occhio si poserà con favore su di loro; e li ricondurrò in questo paese; li stabilirò fermamente e non li distruggerò più; li pianterò e non li sradicherò più. 7 Darò loro un cuore per conoscere me che sono l'Eterno; saranno mio popolo e io sarò loro Dio, perché si convertiranno a me con tutto il loro cuore. 8 Come invece si trattano questi fichi cattivi che non si possono mangiare, tanto sono cattivi, così', dice l'Eterno, 'io tratterò Sedechia, re di Giuda, i suoi prìncipi e il residuo di quelli di Gerusalemme, quelli che sono rimasti in questo paese e quelli che abitano nel paese d'Egitto. 9 Farò in modo che saranno agitati e maltrattati per tutti i regni della terra; diventeranno oggetto di obbrobrio, di proverbio, di sarcasmo e di maledizione in tutti i luoghi dove li scaccerò. 10 E manderò contro di loro la spada, la fame, la peste, finché non siano scomparsi dal suolo che avevo dato a loro e ai loro padri'”.

I settant'anni di deportazione. Castigo di Babilonia e di tutte le nazioni
25,1 Questa è la parola che fu rivolta a Geremia riguardo a tutto il popolo di Giuda, nel quarto anno di Ioiachim, figlio di Giosia, re di Giuda (era il primo anno di Nabucodonosor, re di Babilonia), 2 e che Geremia pronunciò davanti a tutto il popolo di Giuda e a tutti gli abitanti di Gerusalemme: 3 “Dal tredicesimo anno di Giosia, figlio di Amon, re di Giuda, fino a oggi, sono già ventitré anni che la parola dell'Eterno mi è stata rivolta e che io vi ho parlato sempre, fin dal mattino, ma voi non avete dato ascolto. 4 L'Eterno vi ha pure mandato tutti i suoi servitori, i profeti; ve li ha mandati sempre fin dal mattino, ma voi non avete ubbidito, né avete prestato l'orecchio per ascoltare. 5 Essi hanno detto: 'Si converta ciascuno di voi dalla sua cattiva via e dalla malvagità delle sue azioni, e voi abiterete di secolo in secolo sul suolo che l'Eterno ha dato a voi e ai vostri padri; 6 e non andate dietro ad altri dèi per servirli e per prostrarvi davanti a loro; non mi provocate con l'opera delle vostre mani, e io non vi farò nessun male'. 7 'Ma voi non mi avete dato ascolto', dice l'Eterno, 'per provocarmi, a vostro danno, con l'opera delle vostre mani'. 8 Perciò, così dice l'Eterno degli eserciti: 'Poiché non avete dato ascolto alle mie parole, ecco 9 io manderò a prendere tutte le nazioni del settentrione', dice l'Eterno, 'e manderò a chiamare Nabucodonosor re di Babilonia, mio servitore e le farò venire contro questo paese e contro i suoi abitanti, e contro tutte le nazioni che gli stanno intorno, li voterò allo sterminio e li abbandonerò alla desolazione, alla derisione, a una solitudine perenne. 10 Farò cessare fra loro le grida di gioia e le grida di esultanza, il canto dello sposo e il canto della sposa, il rumore della macina e la luce della lampada. 11 Tutto questo paese sarà ridotto in una solitudine e in una desolazione, e queste nazioni serviranno il re di Babilonia per settant'anni. 12 Ma quando saranno compiuti i settant'anni, io punirò il re di Babilonia e quella nazione', dice l'Eterno, 'a causa della loro iniquità; punirò il paese dei Caldei e lo ridurrò in una desolazione perenne. 13 E farò venire su quel paese tutte le cose che ho annunciato contro di lui, tutto ciò che è scritto in questo libro, ciò che Geremia ha profetizzato contro tutte le nazioni. 14 Infatti, nazioni numerose e re potenti ridurranno in servitù i Caldei stessi; e io li retribuirò secondo le loro azioni, secondo l'opera delle loro mani'”.
15 Infatti così mi ha parlato l'Eterno, l'Iddio d'Israele: “Prendi dalla mia mano questa coppa del vino della mia ira, e danne da bere a tutte le nazioni alle quali ti manderò. 16 Esse berranno, barcolleranno, saranno come pazze, a causa della spada che io manderò fra loro”. 17 Io presi la coppa dalla mano dell'Eterno, e ne diedi da bere a tutte le nazioni alle quali l'Eterno mi mandava: 18 a Gerusalemme e alle città di Giuda, ai suoi re e ai suoi prìncipi, per abbandonarli alla rovina, alla desolazione, alla derisione, alla maledizione, come oggi si vede; 19 al Faraone, re d'Egitto, ai suoi servitori, ai suoi prìncipi, a tutto il suo popolo; 20 a tutta la mescolanza di popoli, a tutti i re del paese di Ur, a tutti i re del paese dei Filistei, ad Ascalon, a Gaza, a Ecron, e al residuo di Asdod; 21 a Edom, a Moab e ai figli di Ammon; 22 a tutti i re di Tiro, a tutti i re di Sidone, e ai re delle isole al di là del mare; 23 a Dedan, a Tema, a Buz e a tutti quelli che si radono le tempie; 24 a tutti i re d'Arabia e a tutti i re della mescolanza di popoli che abita nel deserto; 25 a tutti i re di Zimri, a tutti i re di Elam, 26 a tutti i re di Media e a tutti i re del settentrione, vicini o lontani, agli uni e agli altri, e a tutti i regni del mondo che sono sulla faccia della terra. E il re di Sesac ne berrà dopo di loro.
27 “Tu dirai loro: 'Così parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Bevete, ubriacatevi, vomitate, cadete senza rialzarvi più, davanti alla spada che io mando fra voi'. 28 Se rifiutano di prendere dalla tua mano la coppa per bere, di' loro: 'Così dice l'Eterno degli eserciti: Voi berrete in ogni modo! 29 Poiché, ecco, io comincio a punire la città sulla quale è invocato il mio nome, e voi rimarreste del tutto impuniti? Voi non rimarrete impuniti; poiché io chiamerò la spada su tutti gli abitanti della terra', dice l'Eterno degli eserciti. 30 Tu profetizza tutte queste cose e di' loro: 'L'Eterno ruggisce dall'alto e fa risuonare la sua voce dalla sua santa dimora; egli ruggisce con potenza contro la sua residenza; manda un grido, come quelli che pigiano l'uva, contro tutti gli abitanti della terra. 31 Il rumore giunge fino all'estremità della terra; poiché l'Eterno ha una lite con le nazioni, egli entra in giudizio contro ogni carne; gli empi, li dà in balìa della spada', dice l'Eterno”.
32 “Così parla l'Eterno degli eserciti: 'Ecco, una calamità passa di nazione in nazione, e un gran turbine si alza dalle estremità della terra. 33 In quel giorno gli uccisi dall'Eterno copriranno la terra dall'una all'altra estremità di essa, e non saranno rimpianti, né raccolti, né seppelliti; serviranno di letame sulla faccia della terra'. 34 Urlate pastori, gridate, rotolatevi nella polvere o guide del gregge! Poiché è giunto il tempo in cui dovete essere sgozzati; io vi frantumerò e cadrete come un vaso prezioso. 35 Ai pastori mancherà ogni rifugio e le guide del gregge non avranno via di scampo. 36 Si ode il grido dei pastori e l'urlo delle guide del gregge; poiché l'Eterno devasta il loro pascolo; 37 i tranquilli ovili sono ridotti al silenzio, a causa dell'ira ardente dell'Eterno. 38 Egli ha lasciato il suo rifugio, come un leoncello, perché il loro paese è diventato una desolazione, a causa del furore della spada crudele, a causa dell'ardente ira dell'Eterno”.

Geremia predice la distruzione di Gerusalemme e del tempio ed è minacciato di morte
26,1 Nel principio del regno di Ioiachim, figlio di Giosia, re di Giuda, fu pronunciata questa parola da parte dell'Eterno: 2 “Così parla l'Eterno: 'Va' nel cortile della casa dell'Eterno, e di' a tutte le città di Giuda che vengono a prostrarsi nella casa dell'Eterno, tutte le parole che io ti comando di dire loro; non tralasciare nessuna parola. 3 Forse daranno ascolto e si convertiranno ciascuno dalla sua via malvagia; e io mi pentirò del male che penso di fare loro per la malvagità delle loro azioni. 4 Tu dirai loro: Così parla l'Eterno: Se non date ascolto, se non camminate secondo la mia legge che vi ho messo davanti, 5 se non date ascolto alle parole dei miei servitori, i profeti, i quali vi mando, che vi ho mandato fin dal mattino e non li avete ascoltati, 6 io tratterò questa casa come Silo, e farò in modo che questa città serva di maledizione presso tutte le nazioni della terra'”. 7 I sacerdoti, i profeti e tutto il popolo udirono Geremia che pronunciava queste parole nella casa dell'Eterno. 8 E avvenne che, come Geremia ebbe finito di pronunciare tutto quello che l'Eterno gli aveva comandato di dire a tutto il popolo, i sacerdoti, i profeti e tutto il popolo lo presero, dicendo: “Tu devi morire! 9 Perché hai profetizzato nel nome dell'Eterno dicendo: 'Questa casa sarà come Silo e questa città sarà devastata, e priva di abitanti?'”. Tutto il popolo si radunò contro Geremia nella casa dell'Eterno. 10 Quando i capi di Giuda ebbero udito queste cose, salirono dalla casa del re alla casa dell'Eterno e si sedettero all'ingresso della porta nuova della casa dell'Eterno. 11 I sacerdoti e i profeti parlarono ai capi e a tutto il popolo, dicendo: “Quest'uomo merita la morte, perché ha profetizzato contro questa città, nel modo che avete udito con le vostre orecchie”. 12 Allora Geremia parlò a tutti i capi e a tutto il popolo, dicendo: “L'Eterno mi ha mandato a profetizzare contro questa casa e contro questa città tutte le cose che avete udito. 13 Ora dunque, correggete le vostre vie e le vostre azioni, date ascolto alla voce dell'Eterno, del vostro Dio, e l'Eterno si pentirà del male che ha pronunciato contro di voi. 14 Quanto a me, eccomi nelle vostre mani; fate di me quello che vi sembrerà buono e giusto. 15 Soltanto sappiate per certo che, se mi fate morire, mettete del sangue innocente addosso a voi, a questa città e ai suoi abitanti, perché l'Eterno mi ha veramente mandato da voi per farvi udire tutte queste parole”. 16 Allora i capi e tutto il popolo dissero ai sacerdoti e ai profeti: “Quest'uomo non merita la morte, perché ci ha parlato nel nome dell'Eterno, del nostro Dio”. 17 Alcuni degli anziani del paese si alzarono e parlarono così a tutta l'assemblea del popolo: 18 “Michea, il Morasita, profetizzò ai giorni di Ezechia, re di Giuda, e parlò a tutto il popolo di Giuda in questi termini: 'Così dice l'Eterno degli eserciti: Sion sarà arata come un campo, Gerusalemme diventerà un monte di rovine e la montagna del tempio un'altura boscosa'. 19 Ezechia, re di Giuda, e tutto Giuda lo misero a morte? Ezechia non temette forse l'Eterno e non supplicò l'Eterno al punto che l'Eterno si pentì del male che aveva pronunciato contro di loro? E noi stiamo per fare un grande male a nostro danno”. 20 Vi fu anche un altro uomo che profetizzò nel nome dell'Eterno: Uria, figlio di Semaia di Chiriat-Iearim, il quale profetizzò contro questa città e contro questo paese, in tutto e per tutto come Geremia; 21 quando il re Ioiachim, tutti i suoi uomini valorosi e tutti i suoi capi ebbero udito le sue parole, il re cercò di farlo morire; ma Uria lo seppe, ebbe paura, fuggì e andò in Egitto; 22 e il re Ioiachim mandò degli uomini in Egitto, cioè Elnatan, figlio di Acbor, e altra gente con lui. 23 Questi fecero uscire Uria dall'Egitto e lo condussero al re Ioiachim, il quale lo colpì con la spada, e gettò il suo cadavere fra le sepolture dei figli del popolo. 24 Ma la mano di Aicam, figlio di Safan, fu con Geremia e impedì che fosse dato nelle mani del popolo per essere messo a morte.

Geremia consiglia ai Giudei di sottomettersi al re di Babilonia
27,1 Nel principio del regno di Ioiachim, figlio di Giosia, re di Giuda, questa parola fu rivolta dall'Eterno a Geremia in questi termini: 2 Così mi ha detto l'Eterno: “Fatti delle catene e dei gioghi, e mettiteli sul collo; 3 poi mandali al re di Edom, al re di Moab, al re dei figli di Ammon, al re di Tiro e al re di Sidone, mediante gli ambasciatori che sono venuti a Gerusalemme da Sedechia, re di Giuda; 4 e ordina loro che dicano ai loro signori: Così parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Direte questo ai vostri signori: 5 'Io ho fatto la terra, gli uomini e gli animali che sono sulla faccia della terra, con la mia grande potenza e con il mio braccio steso; io do la terra a chi voglio. 6 E ora do tutti questi paesi in mano a Nabucodonosor, re di Babilonia, mio servitore; gli do pure gli animali della campagna perché gli siano sottomessi. 7 Tutte le nazioni saranno sottomesse a lui, a suo figlio e al figlio di suo figlio, finché verrà il tempo anche per il suo paese; e allora molte nazioni e grandi re lo ridurranno in schiavitù. 8 Avverrà che la nazione o il regno che non vorrà sottomettersi a lui, a Nabucodonosor re di Babilonia, e non vorrà piegare il collo sotto il giogo del re di Babilonia, quella nazione io la punirò', dice l'Eterno, 'con la spada, con la fame, con la peste, finché io non l'abbia sterminata per mano sua. 9 Voi dunque non ascoltate i vostri profeti, né i vostri indovini, né i vostri sognatori, né i vostri pronosticatori, né i vostri maghi che vi dicono: Non sarete sottomessi al re di Babilonia! 10 Poiché essi vi profetizzano menzogna, per allontanarvi dal vostro paese, perché io vi scacci e voi periate. 11 Ma la nazione che piegherà il suo collo sotto il giogo del re di Babilonia e gli sarà sottomessa, io la lascerò stare nel suo paese', dice l'Eterno; 'ed essa lo coltiverà e vi dimorerà'”. 12 Io parlai dunque a Sedechia, re di Giuda, in conformità a tutte queste parole, e dissi: “Piegate il collo sotto il giogo del re di Babilonia, sottomettetevi a lui e al suo popolo, e vivrete. 13 Perché dovreste morire, tu e il tuo popolo, per la spada, per la fame e per la peste, come l'Eterno ha detto della nazione che non si sottometterà al re di Babilonia? 14 E non date ascolto alle parole dei profeti che vi dicono: 'Non sarete sottomessi al re di Babilonia!' perché vi profetizzano menzogna. 15 'Poiché io non li ho mandati', dice l'Eterno, 'ma profetizzano falsamente nel mio nome, perché io vi scacci e voi periate: voi e i profeti che vi profetizzano'”. 16 Parlai pure ai sacerdoti e a tutto questo popolo, e dissi: “Così parla l'Eterno: 'Non date ascolto alle parole dei vostri profeti i quali vi profetizzano, dicendo: Ecco, gli arredi della casa dell'Eterno saranno in breve riportati da Babilonia, perché vi profetizzano menzogna. 17 Non date loro ascolto; sottomettetevi al re di Babilonia, e vivrete. Perché questa città dovrebbe essere ridotta una desolazione? 18 Se sono profeti e se la parola dell'Eterno è con loro, intercedano ora presso l'Eterno degli eserciti perché gli arredi che sono rimasti nella casa dell'Eterno, nella casa del re di Giuda e in Gerusalemme, non vadano a Babilonia. 19 Perché così parla l'Eterno degli eserciti riguardo alle colonne, al mare, alle basi e al resto degli arredi rimasti in questa città 20 e che non furono presi da Nabucodonosor, re di Babilonia, quando deportò da Gerusalemme a Babilonia, Ieconia, figlio di Ioiachim, re di Giuda, e tutti i nobili di Giuda e di Gerusalemme; 21 così, dico, parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele, riguardo agli arredi che rimangono nella casa dell'Eterno, nella casa del re di Giuda e in Gerusalemme: 22 saranno portati a Babilonia, e là resteranno, finché io li cercherò', dice l'Eterno, 'e li farò risalire e ritornare in questo luogo'”.

Conflitto tra Geremia e il falso profeta Anania
28,1 In quello stesso anno, al principio del regno di Sedechia, re di Giuda, il quarto anno, il quinto mese, Anania, figlio di Azzur, profeta, che era di Gabaon, mi parlò nella casa dell'Eterno, in presenza dei sacerdoti e di tutto il popolo, dicendo: 2 “Così parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: 'Io spezzo il giogo del re di Babilonia. 3 Entro due anni, io farò tornare in questo luogo tutti gli arredi della casa dell'Eterno, che Nabucodonosor, re di Babilonia, ha tolto da questo luogo e ha portato a Babilonia; 4 e ricondurrò in questo luogo', dice l'Eterno, 'Ieconia, figlio di Ioiachim, re di Giuda, e tutti quelli di Giuda che sono stati deportati a Babilonia; perché spezzerò il giogo del re di Babilonia'”. 5 Il profeta Geremia rispose al profeta Anania in presenza dei sacerdoti e in presenza di tutto il popolo che si trovava nella casa dell'Eterno. 6 Il profeta Geremia disse: “Amen! Così faccia l'Eterno! L'Eterno mandi a effetto quello che tu hai profetizzato, e faccia tornare da Babilonia in questo luogo gli arredi della casa dell'Eterno e tutti quelli che sono stati deportati! 7 Però, ascolta ora questa parola che io pronuncio in presenza tua e in presenza di tutto il popolo. 8 I profeti che apparvero prima di me e prima di te fin dai tempi antichi, profetizzarono contro molti paesi e contro grandi regni la guerra, la fame, la peste. 9 Quanto al profeta che profetizza la pace, quando si sarà adempiuta la sua parola, egli sarà riconosciuto come veramente mandato dall'Eterno”. 10 Allora il profeta Anania prese il giogo dal collo del profeta Geremia e lo spezzò. 11 Anania parlò in presenza di tutto il popolo, e disse: “Così parla l'Eterno: 'In questo modo io spezzerò il giogo di Nabucodonosor, re di Babilonia, dal collo di tutte le nazioni, entro due anni'”. Il profeta Geremia se ne andò. 12 Allora la parola dell'Eterno fu rivolta a Geremia, dopo che il profeta Anania ebbe spezzato il giogo dal collo del profeta Geremia, e disse: 13 “Va', e di' ad Anania: 'Così parla l'Eterno: Tu hai spezzato un giogo di legno, ma hai fatto, al suo posto, un giogo di ferro. 14 Poiché così parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Io metto un giogo di ferro sul collo di tutte queste nazioni perché siano sottomesse a Nabucodonosor, re di Babilonia; ed esse gli saranno sottomesse; gli do pure gli animali della campagna'”. 15 Il profeta Geremia disse al profeta Anania: “Ascolta, Anania! L'Eterno non ti ha mandato e tu hai indotto questo popolo a confidare nella menzogna. 16 Perciò, così parla l'Eterno: 'Ecco, io ti scaccio dalla faccia della terra; quest'anno morirai, perché hai parlato di ribellione contro l'Eterno'”. 17 E il profeta Anania morì quello stesso anno, nel settimo mese.

Lettera di Geremia agli esuli di Babilonia
29,1 Queste sono le parole della lettera che il profeta Geremia mandò da Gerusalemme al residuo degli anziani esiliati, ai sacerdoti, ai profeti e a tutto il popolo che Nabucodonosor aveva deportato da Gerusalemme a Babilonia, 2 dopo che il re Ieconia, la regina, gli eunuchi, i prìncipi di Giuda e di Gerusalemme, i falegnami e i fabbri furono usciti da Gerusalemme. 3 La lettera fu portata per mano di Elasa, figlio di Safan, e di Ghemaria, figlio di Chilchia, che Sedechia, re di Giuda, mandava a Babilonia da Nabucodonosor, re di Babilonia. Essa diceva: 4 “Così parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele, a tutti i deportati che egli ha fatto condurre da Gerusalemme a Babilonia: 5 'Costruite delle case e abitatele; piantate dei giardini e mangiatene il frutto; 6 prendete delle mogli e generate figli e figlie; prendete delle mogli per i vostri figli, date marito alle vostre figlie perché facciano figli e figlie; moltiplicate là dove siete e non diminuite. 7 Cercate il bene della città dove io vi ho fatti deportare e pregate l'Eterno per essa; poiché dal bene di essa dipende il vostro bene'. 8 Poiché così dice l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: 'I vostri profeti che sono in mezzo a voi e i vostri indovini non vi ingannino e non date retta ai sogni che fate. 9 Poiché quelli vi profetizzano falsamente nel mio nome; io non li ho mandati', dice l'Eterno. 10 Poiché così parla l'Eterno: 'Quando settant'anni saranno compiuti per Babilonia, io vi visiterò e manderò a effetto per voi la mia buona parola, facendovi tornare in questo luogo. 11 Infatti io so i pensieri che medito per voi', dice l'Eterno: 'pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza. 12 Voi mi invocherete, verrete a pregarmi e io vi esaudirò. 13 Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore; 14 io mi lascerò trovare da voi', dice l'Eterno, 'e vi farò tornare dalla vostra prigionia; vi raccoglierò da tutte le nazioni e da tutti i luoghi dove vi ho scacciati', dice l'Eterno, 'e vi ricondurrò nel luogo da cui vi ho fatti deportare'. 15 Voi dite: 'L'Eterno ci ha suscitato dei profeti in Babilonia'. 16 Ebbene, così parla l'Eterno riguardo al re che siede sul trono di Davide, riguardo a tutto il popolo che abita in questa città, ai vostri fratelli che non sono stati deportati; 17 così parla l'Eterno degli eserciti: 'Ecco, io manderò contro di loro la spada, la fame, la peste, e li renderò come quegli orribili fichi che non si possono mangiare, tanto sono cattivi. 18 E li inseguirò con la spada, con la fame, con la peste; farò in modo che saranno agitati fra tutti i regni della terra, e li abbandonerò al disprezzo, allo stupore, alla derisione e all'infamia fra tutte le nazioni dove li scaccerò; 19 perché non hanno dato ascolto alle mie parole', dice l'Eterno, 'che io ho mandato loro a dire dai miei servitori i profeti, sempre, fin dal mattino; ma essi non hanno dato ascolto', dice l'Eterno. 20 Ascoltate dunque la parola dell'Eterno, o voi tutti, che io ho fatto deportare da Gerusalemme a Babilonia! 21 Così parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele, riguardo ad Acab, figlio di Colaia, e riguardo a Sedechia, figlio di Maaseia, che vi profetizzano la menzogna nel mio nome: 'Ecco, io do costoro in mano di Nabucodonosor, re di Babilonia, ed egli li metterà a morte davanti ai vostri occhi; 22 da essi trarrà una formula di maledizione fra tutti quelli di Giuda che sono deportati a Babilonia, e si dirà: L'Eterno ti tratti come Sedechia e come Acab, che il re di Babilonia ha fatto arrostire al fuoco! 23 Perché costoro hanno fatto delle cose abominevoli in Israele, hanno commesso adulterio con le mogli del loro prossimo e hanno pronunciato nel mio nome parole di menzogna, che io non avevo loro comandato. Io stesso lo so e ne sono testimone', dice l'Eterno. 24 E quanto a Semaia il Neelamita, gli parlerai in questo modo: 25 'Così dice l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Tu hai mandato in tuo nome una lettera a tutto il popolo che è in Gerusalemme, a Sofonia, figlio di Maaseia, il sacerdote, e a tutti i sacerdoti, per dire: 26 L'Eterno ti ha costituito sacerdote al posto del sacerdote Ieoiada, perché vi siano nella casa dell'Eterno dei sovrintendenti per sorvegliare ogni uomo che è pazzo e che fa il profeta, e perché tu lo metta nei ceppi e in catene. 27 Ora perché non reprimi Geremia di Anatot che fa il profeta tra di voi, 28 e ci ha perfino mandato a dire a Babilonia: L'esilio sarà lungo; fabbricate delle case e abitatele, piantate dei giardini e mangiatene il frutto?'”. 29 Il sacerdote Sofonia lesse questa lettera in presenza del profeta Geremia. 30 La parola dell'Eterno fu rivolta a Geremia, dicendo: 31 “Manda a dire a tutti quelli che sono deportati: 'Così parla l'Eterno riguardo a Semaia il Neelamita: Poiché Semaia vi ha profetizzato, benché io non lo abbia mandato, e vi ha fatto confidare nella menzogna, 32 così parla l'Eterno: Ecco, io punirò Semaia il Neelamita, e la sua discendenza; non ci sarà nessuno dei suoi discendenti che abiti in mezzo a questo popolo, ed egli non vedrà il bene che io farò al mio popolo', dice l'Eterno; 'poiché egli ha parlato di ribellione contro l'Eterno'”.

Il ritorno dall'esilio e il ristabilimento d'Israele
30,1 Questa è la parola che fu rivolta a Geremia dall'Eterno: 2 “Così parla l'Eterno, l'Iddio d'Israele: 'Scrivi in un libro tutte le parole che ti ho detto; 3 poiché, ecco, i giorni vengono', dice l'Eterno, 'in cui io riporterò dall'esilio il mio popolo d'Israele e di Giuda', dice l'Eterno, 'e li ricondurrò nel paese che diedi ai loro padri, ed essi lo possederanno'”. 4 Queste sono le parole che l'Eterno ha pronunciato riguardo a Israele e a Giuda.
5 “Così parla l'Eterno: 'Noi udiamo un grido di terrore, di spavento e non di pace. 6 Informatevi e guardate se un maschio partorisce! Perché dunque vedo tutti gli uomini con le mani sui fianchi come una donna che partorisce? Perché tutte le facce sono diventate pallide? 7 Ahimè, perché quel giorno è grande; non ce ne fu mai altro simile; è un tempo di angoscia per Giacobbe; tuttavia egli ne sarà salvato. 8 In quel giorno', dice l'Eterno degli eserciti, 'io spezzerò il suo giogo dal tuo collo e romperò le tue catene; gli stranieri non ti faranno più loro schiavo, 9 ma quelli d'Israele serviranno l'Eterno, il loro Dio, e Davide loro re, che io susciterò loro. 10 Tu dunque, o Giacobbe, mio servitore, non temere', dice l'Eterno, 'non ti sgomentare, o Israele; poiché, ecco, io ti salverò dal lontano paese, salverò la tua discendenza dalla terra del suo esilio; Giacobbe ritornerà, sarà in riposo, sarà tranquillo, e nessuno più lo spaventerà. 11 Poiché io sono con te', dice l'Eterno, 'per salvarti; io annienterò tutte le nazioni fra le quali ti ho disperso, ma non annienterò te; però, ti castigherò con giusta misura e non ti lascerò del tutto impunito'”.
12 “Così parla l'Eterno: 'La tua ferita è incurabile, la tua piaga è grave. 13 Nessuno difende la tua causa per fasciare la tua piaga; tu non hai medicine adatte a guarirla. 14 Tutti i tuoi amanti ti hanno dimenticata, non si curano più di te; poiché io ti ho percossa come si percuote un nemico, ti ho inflitto la correzione di un uomo crudele, per la grandezza della tua iniquità, perché i tuoi peccati sono andati aumentando. 15 Perché gridi a causa della tua ferita? Il tuo dolore è insanabile. Io ti ho fatto queste cose per la grandezza della tua iniquità, perché i tuoi peccati sono andati aumentando. 16 Tuttavia, tutti quelli che ti divorano saranno divorati, tutti i tuoi nemici, tutti quanti, saranno deportati; quelli che ti spogliano saranno spogliati, quelli che ti saccheggiano li abbandonerò al saccheggio. 17 Ma io medicherò le tue ferite, ti guarirò delle tue piaghe', dice l'Eterno, 'poiché ti chiamano la scacciata, la Sion di cui nessuno si cura'”.
18 “Così parla l'Eterno: 'Ecco, io riporto dall'esilio le tende di Giacobbe e ho pietà delle sue abitazioni; le città saranno ricostruite sulle loro rovine e i palazzi saranno abitati come di consueto. 19 Ne usciranno ringraziamenti, voci di gente festeggiante. Io li moltiplicherò e non saranno più ridotti a pochi; li renderò onorati e non saranno più avviliti. 20 I suoi figli saranno come furono un tempo, la sua comunità sarà stabilita davanti a me e io punirò tutti i loro oppressori. 21 Il loro principe sarà uno di essi, e chi li dominerà uscirà di mezzo a loro; io lo farò avvicinare, ed egli verrà a me; poiché chi disporrebbe il suo cuore ad avvicinarsi a me?' dice l'Eterno. 22 'Voi sarete mio popolo e io sarò vostro Dio'”.
23 Ecco la tempesta dell'Eterno; il furore scoppia; la tempesta imperversa, scroscia sul capo degli empi. 24 L'ardente ira dell'Eterno non si placherà, finché non abbia eseguito, compiuto i disegni del suo cuore; negli ultimi giorni, lo capirete.

31,1 “In quel tempo”, dice l'Eterno, “io sarò l'Iddio di tutte le famiglie d'Israele, ed esse saranno il mio popolo”. 2 Così parla l'Eterno: “Il popolo scampato dalla spada ha trovato grazia nel deserto; io sto per dare riposo a Israele”. 3 Da tempi lontani l'Eterno mi è apparso. “Sì, io ti amo di un amore eterno; perciò ti prolungo la mia bontà. 4 Io ti ricostruirò e tu sarai ricostruita, vergine d'Israele! Tu sarai di nuovo adorna dei tuoi tamburelli e uscirai in mezzo alle danze di quelli che si rallegrano. 5 Pianterai ancora delle vigne sui monti di Samaria; i piantatori pianteranno e raccoglieranno il frutto. 6 Poiché il giorno verrà, quando le guardie grideranno sul monte di Efraim: 'Alzatevi, saliamo a Sion, all'Eterno, che è il nostro Dio'”.
7 Poiché così parla l'Eterno: “Innalzate canti di gioia per Giacobbe, gridate per il capo delle nazioni; fate udire delle lodi e dite: 'O Eterno, salva il tuo popolo, il residuo d'Israele!'. 8 Ecco, io li riconduco dal paese del settentrione e li raccolgo dalle estremità della terra; fra loro ci sono il cieco e lo zoppo, la donna incinta e quella in doglie di parto: una grande moltitudine che ritorna qua. 9 Vengono piangenti, li conduco imploranti, li guido ai torrenti di acqua, per una via diritta dove non inciamperanno; perché sono diventato un padre per Israele, ed Efraim è il mio primogenito.
10 Nazioni, ascoltate la parola dell'Eterno, proclamatela alle isole lontane e dite: 'Colui che ha disperso Israele lo raccoglie e lo custodisce come fa un pastore con il suo gregge'. 11 Poiché l'Eterno ha riscattato Giacobbe, lo ha salvato dalla mano di uno più forte di lui. 12 Quelli verranno e canteranno di gioia sulle alture di Sion, affluiranno verso i beni dell'Eterno: al frumento, al vino, all'olio, al frutto delle greggi e degli armenti; la loro anima sarà come un giardino annaffiato, non continueranno più a languire. 13 Allora la vergine si rallegrerà nella danza, i giovani gioiranno insieme ai vecchi; io cambierò il loro lutto in gioia, li consolerò, li rallegrerò liberandoli dal loro dolore. 14 Sazierò di grasso l'anima dei sacerdoti e il mio popolo sarà saziato dei miei beni”, dice l'Eterno.
15 Così parla l'Eterno: “Si è udita una voce in Rama, un lamento, un pianto amaro; Rachele piange i suoi figli; lei rifiuta di essere consolata dei suoi figli, perché non sono più”.
16 Così parla l'Eterno: “Trattieni la tua voce dal piangere, i tuoi occhi dal versare lacrime; poiché la tua opera sarà ricompensata”, dice l'Eterno, “essi ritorneranno dal paese del nemico; 17 e c'è speranza per il tuo avvenire”, dice l'Eterno, “i tuoi figli ritorneranno entro i loro confini. 18 Io odo, odo Efraim che si rammarica: 'Tu mi hai castigato e io sono stato castigato, come un torello non domato; convertimi e io mi convertirò, poiché tu sei l'Eterno, il mio Dio. 19 Dopo che mi sono sviato, io mi sono pentito; dopo che ho riconosciuto il mio stato, mi sono battuto l'anca; io sono coperto di vergogna, confuso, perché porto l'infamia della mia giovinezza'. 20 Efraim è dunque per me un figlio così caro? un figlio prediletto? Da quando io parlo contro di lui, è più vivo e continuo il ricordo che ne ho; perciò le mie viscere si commuovono per lui, e io certo ne avrò pietà”, dice l'Eterno.
21 “Metti delle pietre miliari, fatti dei pali indicatori, poni ben mente alla strada, alla via che hai seguito. Ritorna, vergine d'Israele, torna a queste città che sono tue! 22 Fino a quando te ne andrai vagabonda, figlia infedele? Poiché l'Eterno crea una cosa nuova sulla terra: la donna che corteggia l'uomo”.
23 Così parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: “Si dirà ancora questa parola nel paese di Giuda e nelle sue città, quando li avrò fatti tornare dalla deportazione: 'L'Eterno ti benedica, dimora di giustizia, monte di santità!'. 24 Là si stabiliranno assieme Giuda e tutte le sue città: gli agricoltori e quelli che guidano le greggi. 25 Poiché io ristorerò l'anima stanca e sazierò ogni anima languente”.
26 A questo punto mi sono svegliato e ho guardato; il mio sonno era stato dolce.
27 “Ecco, i giorni vengono”, dice l'Eterno, “che io seminerò la casa d'Israele e la casa di Giuda di semenza di uomini e di semenza di animali. 28 Avverrà che, come ho vegliato su di loro per sradicare e per demolire, per abbattere, per distruggere e per nuocere, così veglierò su di loro per costruire e per piantare”, dice l'Eterno. 29 “In quei giorni non si dirà più: 'I padri hanno mangiato uva acerba e i denti dei figli si sono allegati', 30 ma ognuno morirà per la propria iniquità: chiunque mangerà l'uva acerba avrà i denti allegati. 31 Ecco, i giorni vengono”, dice l'Eterno, “che io farò un nuovo patto con la casa d'Israele e con la casa di Giuda; 32 non come il patto che stabilii con i loro padri il giorno che li presi per mano per farli uscire dal paese d'Egitto: patto che essi violarono, benché io fossi loro Signore”, dice l'Eterno; 33 “ma questo è il patto che farò con la casa d'Israele, dopo quei giorni”, dice l'Eterno, “io metterò la mia legge nel loro intimo, la scriverò sul loro cuore, io sarò loro Dio ed essi saranno mio popolo. 34 Non insegneranno più ciascuno il proprio compagno e ciascuno il proprio fratello, dicendo: 'Conoscete l'Eterno!' poiché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande”, dice l'Eterno. “Poiché io perdonerò la loro iniquità e non mi ricorderò più del loro peccato”. 35 Così parla l'Eterno, che ha dato il sole come luce del giorno e le leggi alla luna e alle stelle perché siano luce alla notte; che solleva il mare in modo che ne muggiscano le onde; colui che si chiama: l'Eterno degli eserciti. 36 “Se quelle leggi vengono a mancare davanti a me”, dice l'Eterno, “allora anche la discendenza d'Israele cesserà di essere per sempre una nazione in mia presenza”. 37 Così parla l'Eterno: “Se i cieli di sopra possono essere misurati e le fondamenta della terra di sotto scandagliate, allora anche io rigetterò tutta la discendenza d'Israele per tutto quello che essi hanno fatto”, dice l'Eterno.
38 “Ecco, i giorni vengono”, dice l'Eterno, “che questa città sarà ricostruita in onore dell'Eterno, dalla torre di Cananeel alla porta dell'Angolo. 39 Di là la corda per misurare sarà tirata in linea retta fino al colle di Gareb, e girerà dal lato di Goa. 40 Tutta la valle dei cadaveri e delle ceneri e tutti i campi fino al torrente Chidron, fino all'angolo della porta dei Cavalli verso oriente, saranno consacrati all'Eterno, e non saranno più sconvolti né distrutti, per sempre”.

Prossima rovina di Gerusalemme e ritorno degli esuli dalla cattività
32,1 Questa è la parola che fu rivolta a Geremia dall'Eterno nel decimo anno di Sedechia, re di Giuda, che fu il diciottesimo anno di Nabucodonosor. 2 L'esercito del re di Babilonia assediava allora Gerusalemme e il profeta Geremia era rinchiuso nel cortile della prigione che era nella casa del re di Giuda. 3 Lo aveva fatto rinchiudere Sedechia, re di Giuda, dicendo: “Tu, infatti, profetizzi dicendo: 'Così parla l'Eterno: Ecco, io do questa città in mano del re di Babilonia, ed egli la prenderà; 4 e Sedechia, re di Giuda, non scamperà dalle mani dei Caldei, ma sarà per certo dato in mano del re di Babilonia, e parlerà con lui bocca a bocca e lo vedrà faccia a faccia; 5 e Nabucodonosor condurrà Sedechia a Babilonia, ed egli resterà là finché io lo visiti', dice l'Eterno; 'se combattete contro i Caldei voi non riuscirete in nulla'”. 6 E Geremia disse: “La parola dell'Eterno mi è stata rivolta in questi termini: 7 'Ecco, Canameel, figlio di Sallum, tuo zio, viene da te per dirti: Comprati il mio campo che è ad Anatot, poiché tu hai il diritto di riscatto per comprarlo'”. 8 E Canameel, figlio di mio zio, venne da me, secondo la parola dell'Eterno, nel cortile della prigione, e mi disse: “Ti prego, compra il mio campo che è ad Anatot, nel territorio di Beniamino; poiché tu hai il diritto di successione e il diritto di riscatto, compratelo!”. Allora riconobbi che questa era parola dell'Eterno. 9 E io comprai da Canameel, figlio di mio zio, il campo che era ad Anatot, gli pesai il denaro, diciassette sicli d'argento. 10 Scrissi tutto questo in un atto, lo sigillai, chiamai i testimoni, e pesai il denaro nella bilancia. 11 Poi presi l'atto di acquisto, quello sigillato contenente i termini e le condizioni e quello aperto, 12 e consegnai l'atto di acquisto a Baruc, figlio di Neria, figlio di Maseia, in presenza di Canameel mio cugino, in presenza dei testimoni che avevano sottoscritto l'atto di acquisto e in presenza di tutti i Giudei che sedevano nel cortile della prigione. 13 Poi, davanti a loro, diedi questo ordine a Baruc: 14 “Così parla l'Eterno degli eserciti, Dio d'Israele: 'Prendi questi atti, l'atto di acquisto, tanto quello che è sigillato quanto quello che è aperto, e mettili in un vaso di terra, perché si conservino per lungo tempo'. 15 Poiché così parla l'Eterno degli eserciti, Dio d'Israele: 'Si compreranno ancora delle case, dei campi e delle vigne in questo paese'”. 16 Dopo che io ebbi consegnato l'atto di acquisto a Baruc, figlio di Neria, pregai l'Eterno, dicendo: 17 “Ah, Signore, Eterno! Ecco, tu hai fatto il cielo e la terra con la tua grande potenza e con il tuo braccio steso: non c'è nulla di troppo difficile per te; 18 tu usi benignità verso mille generazioni, e retribuisci l'iniquità dei padri ai figli dopo di loro; tu sei l'Iddio grande, potente, il cui nome è: l'Eterno degli eserciti; 19 tu sei grande in consiglio e potente in opere; e hai gli occhi aperti su tutte le vie dei figli degli uomini, per rendere a ciascuno secondo le sue opere e secondo il frutto delle sue azioni; 20 tu hai fatto nel paese d'Egitto, in Israele e fra gli altri uomini, fino a questo giorno, miracoli e prodigi e ti sei acquistato un nome quale esso è oggi; 21 tu facesti uscire il tuo popolo dal paese d'Egitto con miracoli e prodigi, con mano potente e braccio steso, con grande terrore; 22 gli desti questo paese che avevi giurato ai loro padri di dare loro: un paese dove scorre il latte e il miele. 23 Essi vi entrarono e ne presero possesso, ma non hanno ubbidito alla tua voce e non hanno camminato secondo la tua legge; tutto quello che avevi loro comandato di fare essi non lo hanno fatto; perciò tu hai fatto venire su di loro tutti questi mali. 24 Ecco, le opere di assedio giungono fino alla città per prenderla; la città, vinta dalla spada, dalla fame e dalla peste, è data in mano ai Caldei che combattono contro di lei. Quello che tu hai detto è avvenuto, ed ecco, tu lo vedi. 25 Eppure, Signore, Eterno, tu mi hai detto: 'Comprati con denaro il campo e chiama dei testimoni', ma la città è data in mano dei Caldei”. 26 Allora la parola dell'Eterno fu rivolta a Geremia in questi termini: 27 “Ecco, io sono l'Eterno, l'Iddio di ogni carne; c'è forse qualcosa di troppo difficile per me?”. 28 Perciò, così parla l'Eterno: “Ecco, io do questa città in mano dei Caldei, in mano di Nabucodonosor, re di Babilonia, il quale la prenderà; 29 i Caldei che combattono contro questa città vi entreranno, vi appiccheranno il fuoco e la incendieranno, con le case sui cui tetti hanno offerto profumi a Baal e fatto libazioni ad altri dèi, per provocarmi a ira. 30 Poiché i figli d'Israele e i figli di Giuda, non hanno fatto altro, fin dalla loro fanciullezza, che ciò che è male ai miei occhi; poiché i figli d'Israele non hanno fatto che provocarmi a ira con l'opera delle loro mani”, dice l'Eterno. 31 “Poiché questa città, dal giorno che fu costruita fino a oggi, è stata una continua provocazione alla mia ira e al mio furore, perciò la voglio togliere via dalla mia presenza, 32 a causa di tutto il male che i figli d'Israele e i figli di Giuda hanno fatto per provocarmi a ira; essi, i loro re, i loro prìncipi, i loro sacerdoti, i loro profeti, gli uomini di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme. 33 Mi hanno voltato non la faccia, ma le spalle; sebbene io li abbia istruiti sempre, fin dal mattino, essi non hanno dato ascolto per ricevere la correzione. 34 Ma hanno messo le loro abominazioni nella casa sulla quale è invocato il mio nome, per contaminarla. 35 Hanno costruito gli alti luoghi di Baal che sono nella valle dei figli di Innom, per far passare per il fuoco i loro figli e le loro figlie offrendoli a Moloc; una cosa simile io non l'ho comandata loro; non mi è venuto mai in mente che si dovesse commettere una tale abominazione, facendo peccare Giuda. 36 Ma ora, in seguito a tutto questo, così parla l'Eterno, l'Iddio d'Israele, riguardo a questa città, della quale voi dite: 'Essa è data in mano del re di Babilonia, per la spada, per la fame e per la peste': 37 'Ecco, li raccoglierò da tutti i paesi dove li ho scacciati nella mia ira, nel mio furore, nella mia grande indignazione; li farò tornare in questo luogo e li farò abitare al sicuro; 38 essi saranno mio popolo e io sarò loro Dio; 39 darò loro uno stesso cuore, una stessa via, perché mi temano per sempre per il loro bene e per quello dei loro figli dopo di loro. 40 Farò con loro un patto eterno, che non mi allontanerò più da loro per cessare di fare loro del bene; metterò il mio timore nel loro cuore, perché non si allontanino da me. 41 Metterò la mia gioia nel fare loro del bene e li pianterò in questo paese con fedeltà, con tutto il mio cuore, con tutta la mia anima'. 42 Poiché così parla l'Eterno: 'Come ho fatto venire su questo popolo tutto questo grande male, così farò venire su di lui tutto il bene che gli prometto. 43 Si compreranno dei campi in questo paese, del quale voi dite: È desolato; non c'è più né uomo né bestia; è dato in mano dei Caldei. 44 Si compreranno dei campi con denaro, se ne scriveranno gli atti, si sigilleranno, si chiameranno testimoni, nel paese di Beniamino e nei luoghi intorno a Gerusalemme, nelle città di Giuda, nelle città della regione montuosa, nelle città della pianura, nelle città del meridione; poiché io farò tornare quelli che sono deportati', dice l'Eterno”.

33,1 La parola dell'Eterno fu rivolta per la seconda volta a Geremia in questi termini, mentre egli era ancora rinchiuso nel cortile della prigione:
2 “Così parla l'Eterno, che sta per fare questo, l'Eterno che lo concepisce per mandarlo a effetto, colui che ha nome l'Eterno: 3 'Invocami e io ti risponderò, ti annuncerò cose grandi e impenetrabili, che tu non conosci'.
4 Infatti così parla l'Eterno, l'Iddio d'Israele, riguardo alle case di questa città e riguardo alle case dei re di Giuda che saranno diroccate per far fronte ai terrapieni e alla spada del nemico, 5 quando si verrà a combattere contro i Caldei e a riempire quelle case di cadaveri di uomini, che io colpirò nella mia ira e nel mio furore, e per le cui malvagità io nasconderò la mia faccia a questa città: 6 'Ecco, io porterò a essa medicazione e rimedi, guarirò i suoi abitanti e aprirò loro un tesoro di pace e di verità. 7 Farò tornare dalla deportazione Giuda e Israele e li ristabilirò come erano prima; 8 li purificherò di tutta l'iniquità con la quale hanno peccato contro di me; perdonerò loro tutte le iniquità con le quali hanno peccato contro di me e si sono ribellati a me. 9 Questa città sarà per me un motivo di gioia, di lode e di gloria fra tutte le nazioni della terra, che udranno tutto il bene che io sto per fare loro, e temeranno e tremeranno a causa di tutto il bene e di tutta la pace che io procurerò a Gerusalemme'. 10 Così parla l'Eterno: 'In questo luogo, del quale voi dite: È un deserto, non c'è più uomo né bestia, nelle città di Giuda e per le strade di Gerusalemme che sono desolate e dove non c'è più né uomo, né abitante, né bestia, 11 si udranno ancora grida di gioia, grida di esultanza, la voce dello sposo e la voce della sposa, la voce di quelli che dicono: Celebrate l'Eterno degli eserciti, poiché l'Eterno è buono, poiché la sua benignità dura in eterno, e che portano offerte di ringraziamento nella casa dell'Eterno. Poiché io farò tornare i deportati del paese e lo ristabilirò come era prima', dice l'Eterno. 12 Così parla l'Eterno degli eserciti: 'In questo luogo che è deserto, dove non c'è più né uomo né bestia, e in tutte le sue città ci saranno ancora delle dimore di pastori, che faranno riposare le loro greggi. 13 Nelle città della regione montuosa, nelle città della pianura, nelle città del mezzogiorno, nel paese di Beniamino, nei dintorni di Gerusalemme e nelle città di Giuda le pecore passeranno ancora sotto la mano di colui che le conta', dice l'Eterno. 14 'Ecco, i giorni vengono', dice l'Eterno, 'che io manderò a effetto la buona parola che ho pronunciato riguardo alla casa d'Israele e riguardo alla casa di Giuda.
15 In quei giorni e in quel tempo, io farò germogliare a Davide un germoglio di giustizia, ed esso eserciterà il diritto e la giustizia nel paese. 16 In quei giorni, Giuda sarà salvato e Gerusalemme abiterà al sicuro; questo è il nome con cui sarà chiamata: Eterno, nostra giustizia'.
17 Poiché così parla l'Eterno: 'Non verrà mai meno a Davide chi sieda sul trono della casa d'Israele, 18 ai sacerdoti levitici non verrà mai meno, in mia presenza, chi offra olocausti, chi faccia bruciare le offerte e chi faccia tutti i giorni i sacrifici'”.
19 La parola dell'Eterno fu rivolta a Geremia in questi termini:
20 “Così parla l'Eterno: 'Se voi potete annullare il mio patto con il giorno e il mio patto con la notte, in modo che il giorno e la notte non vengano al loro tempo, 21 allora si potrà anche annullare il mio patto con Davide mio servitore, in modo che egli non abbia più un figlio che regni sul suo trono, e con i sacerdoti levitici miei ministri. 22 Come non si può contare l'esercito del cielo né misurare la sabbia del mare, così io moltiplicherò la discendenza di Davide, mio servitore, e i Leviti che svolgono il mio servizio'”.
23 La parola dell'Eterno fu rivolta a Geremia in questi termini: 24 “Non hai posto mente alle parole di questo popolo quando va dicendo: 'Le due famiglie che l'Eterno aveva scelto, le ha rigettate'? Così disprezzano il mio popolo, che ai loro occhi non è più una nazione. 25 Così parla l'Eterno: 'Se io non ho stabilito il mio patto con il giorno e con la notte, e se non ho fissato le leggi del cielo e della terra, 26 allora rigetterò anche la discendenza di Giacobbe e di Davide mio servitore, e non prenderò più dai suoi discendenti quelli che governeranno la discendenza di Abraamo, di Isacco e di Giacobbe! poiché io farò tornare i loro esuli e avrò pietà di loro'”.

Profezia sulla sorte di Sedechia
34,1 La parola che fu rivolta dall'Eterno a Geremia, quando Nabucodonosor, re di Babilonia, tutto il suo esercito, tutti i regni della terra sottoposti al suo dominio, e tutti i popoli combattevano contro Gerusalemme e contro tutte le sue città: 2 “Così parla l'Eterno, l'Iddio d'Israele: Va', parla a Sedechia, re di Giuda, e digli: Così parla l'Eterno: 'Ecco, io do questa città in mano del re di Babilonia, il quale la darà alle fiamme; 3 tu non scamperai dalla sua mano, ma sarai certamente preso e sarai dato in sua mano; i tuoi occhi vedranno gli occhi del re di Babilonia; egli ti parlerà da bocca a bocca, e tu andrai a Babilonia'. 4 Tuttavia, Sedechia, re di Giuda, ascolta la parola dell'Eterno: Così parla l'Eterno riguardo a te: 'Tu non morirai per la spada, 5 tu morirai in pace; come si bruciarono aromi per i tuoi padri, gli antichi re tuoi predecessori, così se ne bruceranno per te; si farà cordoglio per te, dicendo: Ahimè, signore! poiché sono io che pronuncio questa parola', dice l'Eterno”. 6 Il profeta Geremia disse tutte queste parole a Sedechia, re di Giuda, a Gerusalemme, 7 mentre l'esercito del re di Babilonia combatteva contro Gerusalemme e contro tutte le città di Giuda che resistevano ancora, cioè contro Lachis e Azeca, che erano tutto quello che rimaneva, in fatto di città fortificate, fra le città di Giuda.

Minacce a causa dell'asservimento degli schiavi affrancati
8 La parola che fu rivolta dall'Eterno a Geremia, dopo che il re Sedechia ebbe fatto un patto con tutto il popolo di Gerusalemme per proclamare l'emancipazione, 9 per la quale ognuno doveva rimandare in libertà il suo schiavo e la sua schiava, ebreo ed ebrea, e nessuno doveva tenere più in schiavitù nessun suo fratello giudeo. 10 Tutti i capi e tutto il popolo che erano entrati nel patto di rimandare in libertà ciascuno il proprio servo e la propria serva e di non tenerli più in schiavitù ubbidirono e li rimandarono; 11 ma poi cambiarono idea e fecero ritornare gli schiavi e le schiave che avevano liberato, e li riassoggettarono a essere loro schiavi e schiave. 12 La parola dell'Eterno fu dunque rivolta dall'Eterno a Geremia, in questi termini: 13 “Così parla l'Eterno, l'Iddio d'Israele: 'Io stabilii un patto con i vostri padri il giorno che li feci uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù, e dissi loro: 14 Al termine di sette anni, ciascuno di voi rimandi libero il proprio fratello ebreo, che si sarà venduto a lui; ti serva sei anni, poi rimandalo da casa tua libero; ma i vostri padri non ubbidirono e non prestarono orecchio. 15 Voi oggi eravate tornati a fare ciò che è retto ai miei occhi, proclamando l'emancipazione ciascuno al suo prossimo, e avevate fatto un patto in mia presenza, nella casa sulla quale è invocato il mio nome; 16 ma siete tornati indietro e avete profanato il mio nome; ciascuno di voi ha fatto ritornare il suo schiavo e la sua schiava che avevate rimandato in libertà a loro piacere, e li avete assoggettati a essere vostri schiavi e schiave'. 17 Perciò, così parla l'Eterno: 'Voi non mi avete ubbidito proclamando l'emancipazione ciascuno di suo fratello e ciascuno del suo prossimo; ecco, io proclamo la vostra emancipazione', dice l'Eterno, 'per andare incontro alla spada, alla peste e alla fame, e farò in modo che sarete agitati per tutti i regni della terra. 18 Darò gli uomini che hanno trasgredito il mio patto e non hanno messo in pratica le parole del patto che avevano stabilito in mia presenza, passando in mezzo alle parti del vitello che avevano tagliato in due; 19 darò, dico, i capi di Giuda e i capi di Gerusalemme, gli eunuchi, i sacerdoti e tutto il popolo del paese che passarono in mezzo alle parti del vitello, 20 in mano dei loro nemici, e in mano di quelli che cercano la loro vita; i loro cadaveri serviranno da pasto agli uccelli del cielo e alle bestie della terra. 21 Darò Sedechia, re di Giuda, e i suoi capi in mano dei loro nemici, in mano di quelli che cercano la loro vita, e in mano dell'esercito del re di Babilonia, che si è allontanato da voi. 22 Ecco, io darò l'ordine', dice l'Eterno, 'e li farò ritornare contro questa città; essi combatteranno contro di lei, la prenderanno, la daranno alle fiamme; io farò delle città di Giuda una desolazione senza abitanti'”.

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