Geremia 4,19-3119 Le mie viscere, le mie viscere! Sono straziato. Le pareti del mio cuore! Il cuore mi batte forte; non riesco a tacere, perché ho udito uno squillo di tromba, un fragore di guerra. 20 Si annunzia rovina sopra rovina: tutto il paese è devastato. A un tratto sono distrutte le mie tende, in un attimo i miei padiglioni. 21 Fino a quando dovrò vedere segnali e udire squilli di tromba? 22 «Stolto è il mio popolo: non mi conoscono, sono figli insipienti, senza intelligenza; sono esperti nel fare il male, ma non sanno compiere il bene». 23 Guardai la terra ed ecco solitudine e vuoto, i cieli, e non v'era luce. 24 Guardai i monti ed ecco tremavano e tutti i colli ondeggiavano. 25 Guardai ed ecco non c'era nessuno e tutti gli uccelli dell'aria erano volati via. 26 Guardai ed ecco la terra fertile era un deserto e tutte le sue città erano state distrutte dal Signore e dalla sua ira ardente. 27 Poiché dice il Signore: «Devastato sarà tutto il paese; io compirò uno sterminio. 28 Pertanto la terra sarà in lutto e i cieli lassù si oscureranno, perché io l'ho detto e non me ne pento, l'ho stabilito e non ritratterò». 29 Per lo strepito di cavalieri e di arcieri ogni città è in fuga, vanno nella folta boscaglia e salgono sulle rupi. Ogni città è abbandonata, non c'è rimasto un sol uomo. 30 E tu, devastata, che farai? Anche se ti vestissi di scarlatto, ti adornassi di fregi d'oro e ti facessi gli occhi grandi con il bistro, invano ti faresti bella. I tuoi amanti ti disprezzano; essi vogliono la tua vita. 31 Sento un grido come di donna nei dolori, un urlo come di donna al primo parto, è il grido della figlia di Sion, che spasima e tende le mani: «Guai a me! Sono affranta, affranta per tutti gli uccisi». | Geremia 4,19-31Gr 10:19-22; 6:22, ecc. 19 Le mie viscere! Le mie viscere! Sento un gran dolore! Le pareti del mio cuore! Il mio cuore mi freme nel petto! Io non posso tacere; poiché io ho udito il suono della tromba, il grido di guerra. 20 Si annuncia rovina sopra rovina, poiché tutto il paese è devastato. Le mie tende sono distrutte all'improvviso, i miei teli in un attimo. 21 Fino a quando vedrò la bandiera e udrò il suono della tromba? 22 «Veramente il mio popolo è stolto, non mi conosce; sono figli insensati, non hanno intelligenza; sono saggi per fare il male, ma il bene non lo sanno fare». 23 Io guardo la terra, ed ecco è desolata e deserta; i cieli sono senza luce. 24 Guardo i monti, ed ecco tremano, tutti i colli sono agitati. 25 Guardo, ed ecco non c'è uomo; tutti gli uccelli del cielo sono volati via. 26 Guardo, ed ecco il Carmelo è un deserto; tutte le sue città sono abbattute davanti al SIGNORE, davanti alla sua ira furente. 27 Infatti così parla il SIGNORE: «Tutto il paese sarà desolato, ma io non lo finirò del tutto. 28 A causa di ciò, la terra è afflitta, e i cieli di sopra si oscurano; perché io l'ho detto, l'ho stabilito, e non me ne pento, e non ritratterò». 29 Al rumore dei cavalieri e degli arcieri tutte le città sono in fuga; tutti entrano nel folto dei boschi, montano sulle rocce; tutte le città sono abbandonate, e non c'è più nessun abitante. 30 E tu che stai per essere devastata, che fai? Hai un bel vestirti di scarlatto, un bel metterti i tuoi ornamenti d'oro, un bell'ingrandirti gli occhi con il belletto! Invano ti abbellisci; i tuoi amanti ti disprezzano, vogliono la tua vita. 31 Odo infatti dei gridi come di donna che è nei dolori; un'angoscia come quella di donna nel suo primo parto; è la voce della figlia di Sion, che sospira ansimando e stende le mani: «Ahi, me misera! perché io vengo meno davanti agli uccisori». | Geremia 4,19-3119 Le mie viscere, le mie viscere! Mi contorco dal dolore. Oh, le pareti del mio cuore! Il mio cuore batte forte dentro di me. Io non posso tacere, perché, o anima mia, ho udito il suono della tromba, il grido di guerra. 20 Si annunzia rovina sopra rovina, perché tutto il paese è devastato. Improvvisamente le mie tende sono distrutte, i miei padiglioni in un attimo. 21 Fino a quando vedrò la bandiera e udrò il suono della tromba? 22 «Sì, il mio popolo è stolto, non mi conosce; sono figli insensati e non hanno intendimento; sono esperti nel fare il male, ma non sanno fare il bene». 23 Guardai la terra, ed ecco era senza forma e vuota; i cieli, ed erano senza luce. 24 Guardai i monti, ed ecco tremavano, e tutti i colli ondeggiavano. 25 Guardai, ed ecco non c'era uomo e tutti gli uccelli del cielo erano fuggiti. 26 Guardai, ed ecco la terra fertile era un deserto, e tutte le sue città erano crollate davanti all'Eterno a motivo dell'ardente sua ira. 27 Poiché così dice l'Eterno: «Tutto il paese sarà desolato, ma non lo distruggerò completamente. 28 A motivo di questo la terra farà cordoglio e i cieli in alto si oscureranno, perché io ho parlato, ho deciso e non me ne pento né tornerò indietro. 29 Al rumore dei cavalieri e degli arcieri tutte le città sono in fuga; entrano nel folto dei boschi, salgono sulle rocce; tutte le città sono abbandonate e non vi è rimasto un sol uomo. 30 E tu, o devastata, che farai? Anche se ti vestissi di scarlatto, anche se ti abbigliassi con ornamenti d'oro, anche se ti ingrandissi gli occhi con lo stibio, invano ti faresti bella. I tuoi amanti ti disprezzano, vogliono la tua vita. 31 Poiché io odo un grido come di donna nelle doglie, un'angoscia come di donna al suo primo parto: è il grido della figlia di Sion, che respira affannosamente e distende le sue mani, dicendo: "Guai a me! L'anima mia viene meno per gli assassini"». | Geremia 4,19-3119 Le mie viscere! le mie viscere! Sento un grande dolore! Le pareti del mio cuore! Il mio cuore mi freme in petto! Io non posso tacere; poiché, anima mia, tu odi il suono della tromba, il grido di guerra. 20 Si annuncia rovina sopra rovina, poiché tutto il paese è devastato. Le mie tende sono distrutte all'improvviso, i miei padiglioni in un attimo. 21 Fino a quando vedrò la bandiera e udrò il suono della tromba? 22 “Veramente il mio popolo è stolto, non mi conosce; sono dei figli insensati e non hanno intelligenza; sono sapienti per fare il male; ma il bene non lo sanno fare”. 23 Io guardo la terra, ed ecco è desolata e deserta; i cieli, e sono senza luce. 24 Guardo i monti, ed ecco tremano e tutti i colli sono agitati. 25 Guardo, ed ecco non c'è uomo; tutti gli uccelli del cielo sono volati via. 26 Guardo, ed ecco il Carmelo è un deserto; tutte le sue città sono abbattute davanti all'Eterno, davanti alla sua ira ardente. 27 Poiché così parla l'Eterno: “Tutto il paese sarà desolato, ma io non lo finirò del tutto. 28 Per questo motivo, la terra fa cordoglio, e i cieli di sopra si oscurano; perché io l'ho detto, l'ho stabilito e non me ne pento, non ritratterò”. 29 Al rumore dei cavalieri e degli arcieri tutte le città sono in fuga; tutti entrano nel folto dei boschi, montano sulle rocce; tutte le città sono abbandonate e non c'è più nessun abitante. 30 E tu che stai per essere devastata, che fai? Hai un bel vestirti di scarlatto, un bel metterti i tuoi ornamenti d'oro, un bell'ingrandirti gli occhi con il belletto! Invano ti abbellisci; i tuoi amanti ti disprezzano, vogliono la tua vita. 31 Poiché io odo delle grida come di una donna che è nei dolori; un'angoscia come quella di una donna nel suo primo parto; è la voce della figlia di Sion, che sospira ansimando e stende le mani: “Ahi, povera me! La mia anima viene meno davanti agli assassini”. |