C.E.I.:

Giacomo

1,1 Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù Cristo, alle dodici tribù disperse nel mondo, salute.
2 Considerate perfetta letizia, miei fratelli, quando subite ogni sorta di prove, 3 sapendo che la prova della vostra fede produce la pazienza. 4 E la pazienza completi l'opera sua in voi, perché siate perfetti e integri, senza mancare di nulla.
5 Se qualcuno di voi manca di sapienza, la domandi a Dio, che dona a tutti generosamente e senza rinfacciare, e gli sarà data. 6 La domandi però con fede, senza esitare, perché chi esita somiglia all'onda del mare mossa e agitata dal vento; 7 e non pensi di ricevere qualcosa dal Signore 8 un uomo che ha l'animo oscillante e instabile in tutte le sue azioni.
9 Il fratello di umili condizioni si rallegri della sua elevazione 10 e il ricco della sua umiliazione, perché passerà come fiore d'erba. 11 Si leva il sole col suo ardore e fa seccare l'erba e il suo fiore cade, e la bellezza del suo aspetto svanisce. Così anche il ricco appassirà nelle sue imprese.
12 Beato l'uomo che sopporta la tentazione, perché una volta superata la prova riceverà la corona della vita che il Signore ha promesso a quelli che lo amano.
13 Nessuno, quando è tentato, dica: «Sono tentato da Dio»; perché Dio non può essere tentato dal male e non tenta nessuno al male. 14 Ciascuno piuttosto è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce; 15 poi la concupiscenza concepisce e genera il peccato, e il peccato, quand'è consumato, produce la morte.
16 Non andate fuori strada, fratelli miei carissimi; 17 ogni buon regalo e ogni dono perfetto viene dall'alto e discende dal Padre della luce, nel quale non c'è variazione né ombra di cambiamento. 18 Di sua volontà egli ci ha generati con una parola di verità, perché noi fossimo come una primizia delle sue creature.
19 Lo sapete, fratelli miei carissimi: sia ognuno pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all'ira. 20 Perché l'ira dell'uomo non compie ciò che è giusto davanti a Dio. 21 Perciò, deposta ogni impurità e ogni resto di malizia, accogliete con docilità la parola che è stata seminata in voi e che può salvare le vostre anime. 22 Siate di quelli che mettono in pratica la parola e non soltanto ascoltatori, illudendo voi stessi. 23 Perché se uno ascolta soltanto e non mette in pratica la parola, somiglia a un uomo che osserva il proprio volto in uno specchio: 24 appena s'è osservato, se ne va, e subito dimentica com'era. 25 Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la legge della libertà, e le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla.
26 Se qualcuno pensa di essere religioso, ma non frena la lingua e inganna così il suo cuore, la sua religione è vana. 27 Una religione pura e senza macchia davanti a Dio nostro Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni e conservarsi puri da questo mondo.

2,1 Fratelli miei, non mescolate a favoritismi personali la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore della gloria. 2 Supponiamo che entri in una vostra adunanza qualcuno con un anello d'oro al dito, vestito splendidamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro. 3 Se voi guardate a colui che è vestito splendidamente e gli dite: «Tu siediti qui comodamente», e al povero dite: «Tu mettiti in piedi lì», oppure: «Siediti qui ai piedi del mio sgabello», 4 non fate in voi stessi preferenze e non siete giudici dai giudizi perversi?
5 Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri nel mondo per farli ricchi con la fede ed eredi del regno che ha promesso a quelli che lo amano? 6 Voi invece avete disprezzato il povero! Non sono forse i ricchi che vi tiranneggiano e vi trascinano davanti ai tribunali? 7 Non sono essi che bestemmiano il bel nome che è stato invocato sopra di voi? 8 Certo, se adempite il più importante dei comandamenti secondo la Scrittura: amerai il prossimo tuo come te stesso, fate bene; 9 ma se fate distinzione di persone, commettete un peccato e siete accusati dalla legge come trasgressori. 10 Poiché chiunque osservi tutta la legge, ma la trasgredisca anche in un punto solo, diventa colpevole di tutto; 11 infatti colui che ha detto: Non commettere adulterio, ha detto anche: Non uccidere.
Ora se tu non commetti adulterio, ma uccidi, ti rendi trasgressore della legge. 12 Parlate e agite come persone che devono essere giudicate secondo una legge di libertà, perché 13 il giudizio sarà senza misericordia contro chi non avrà usato misericordia; la misericordia invece ha sempre la meglio nel giudizio.
14 Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere? Forse che quella fede può salvarlo? 15 Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano 16 e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, che giova? 17 Così anche la fede: se non ha le opere, è morta in se stessa. 18 Al contrario uno potrebbe dire: Tu hai la fede ed io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, ed io con le mie opere ti mostrerò la mia fede. 19 Tu credi che c'è un Dio solo? Fai bene; anche i demòni lo credono e tremano! 20 Ma vuoi sapere, o insensato, come la fede senza le opere è senza valore? 21 Abramo, nostro padre, non fu forse giustificato per le opere, quando offrì Isacco, suo figlio, sull'altare? 22 Vedi che la fede cooperava con le opere di lui, e che per le opere quella fede divenne perfetta 23 e si compì la Scrittura che dice: E Abramo ebbe fede in Dio e gli fu accreditato a giustizia, e fu chiamato amico di Dio. 24 Vedete che l'uomo viene giustificato in base alle opere e non soltanto in base alla fede. 25 Così anche Raab, la meretrice, non venne forse giustificata in base alle opere per aver dato ospitalità agli esploratori e averli rimandati per altra via? 26 Infatti come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.

3,1 Fratelli miei, non vi fate maestri in molti, sapendo che noi riceveremo un giudizio più severo, 2 poiché tutti quanti manchiamo in molte cose. Se uno non manca nel parlare, è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo. 3 Quando mettiamo il morso in bocca ai cavalli perché ci obbediscano, possiamo dirigere anche tutto il loro corpo. 4 Ecco, anche le navi, benché siano così grandi e vengano spinte da venti gagliardi, sono guidate da un piccolissimo timone dovunque vuole chi le manovra. 5 Così anche la lingua: è un piccolo membro e può vantarsi di grandi cose. Vedete un piccolo fuoco quale grande foresta può incendiare! 6 Anche la lingua è un fuoco, è il mondo dell'iniquità, vive inserita nelle nostre membra e contamina tutto il corpo e incendia il corso della vita, traendo la sua fiamma dalla Geenna. 7 Infatti ogni sorta di bestie e di uccelli, di rettili e di esseri marini sono domati e sono stati domati dalla razza umana, 8 ma la lingua nessun uomo la può domare: è un male ribelle, è piena di veleno mortale. 9 Con essa benediciamo il Signore e Padre e con essa malediciamo gli uomini fatti a somiglianza di Dio. 10 È dalla stessa bocca che esce benedizione e maledizione. Non dev'essere così, fratelli miei! 11 Forse la sorgente può far sgorgare dallo stesso getto acqua dolce e amara? 12 Può forse, miei fratelli, un fico produrre olive o una vite produrre fichi? Neppure una sorgente salata può produrre acqua dolce.
13 Chi è saggio e accorto tra voi? Mostri con la buona condotta le sue opere ispirate a saggia mitezza. 14 Ma se avete nel vostro cuore gelosia amara e spirito di contesa, non vantatevi e non mentite contro la verità. 15 Non è questa la sapienza che viene dall'alto: è terrena, carnale, diabolica; 16 poiché dove c'è gelosia e spirito di contesa, c'è disordine e ogni sorta di cattive azioni. 17 La sapienza che viene dall'alto invece è anzitutto pura; poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, senza parzialità, senza ipocrisia. 18 Un frutto di giustizia viene seminato nella pace per coloro che fanno opera di pace.

4,1 Da che cosa derivano le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che combattono nelle vostre membra? 2 Bramate e non riuscite a possedere e uccidete; invidiate e non riuscite ad ottenere, combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete; 3 chiedete e non ottenete perché chiedete male, per spendere per i vostri piaceri. 4 Gente infedele! Non sapete che amare il mondo è odiare Dio?
Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio. 5 O forse pensate che la Scrittura dichiari invano: fino alla gelosia ci ama lo Spirito che egli ha fatto abitare in noi? 6 Ci dà anzi una grazia più grande; per questo dice:
Dio resiste ai superbi;
agli umili invece dà la sua grazia
.
7 Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi. 8 Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi. Purificate le vostre mani, o peccatori, e santificate i vostri cuori, o irresoluti. 9 Gemete sulla vostra miseria, fate lutto e piangete; il vostro riso si muti in lutto e la vostra allegria in tristezza. 10 Umiliatevi davanti al Signore ed egli vi esalterà.
11 Non sparlate gli uni degli altri, fratelli. Chi sparla del fratello o giudica il fratello, parla contro la legge e giudica la legge. E se tu giudichi la legge non sei più uno che osserva la legge, ma uno che la giudica. 12 Ora, uno solo è legislatore e giudice, Colui che può salvare e rovinare; ma chi sei tu che ti fai giudice del tuo prossimo?
13 E ora a voi, che dite: «Oggi o domani andremo nella tal città e vi passeremo un anno e faremo affari e guadagni», 14 mentre non sapete cosa sarà domani!
Ma che è mai la vostra vita? Siete come vapore che appare per un istante e poi scompare. 15 Dovreste dire invece: Se il Signore vorrà, vivremo e faremo questo o quello. 16 Ora invece vi vantate nella vostra arroganza; ogni vanto di questo genere è iniquo. 17 Chi dunque sa fare il bene e non lo compie, commette peccato.

5,1 E ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le sciagure che vi sovrastano! 2 Le vostre ricchezze sono imputridite, 3 le vostre vesti sono state divorate dalle tarme; il vostro oro e il vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine si leverà a testimonianza contro di voi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato tesori per gli ultimi giorni! 4 Ecco, il salario da voi defraudato ai lavoratori che hanno mietuto le vostre terre grida; e le proteste dei mietitori sono giunte alle orecchie del Signore degli eserciti. 5 Avete gozzovigliato sulla terra e vi siete saziati di piaceri, vi siete ingrassati per il giorno della strage. 6 Avete condannato e ucciso il giusto ed egli non può opporre resistenza.
7 Siate dunque pazienti, fratelli, fino alla venuta del Signore. Guardate l'agricoltore: egli aspetta pazientemente il prezioso frutto della terra finché abbia ricevuto le piogge d'autunno e le piogge di primavera. 8 Siate pazienti anche voi, rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina. 9 Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli altri, per non essere giudicati; ecco, il giudice è alle porte. 10 Prendete, o fratelli, a modello di sopportazione e di pazienza i profeti che parlano nel nome del Signore. 11 Ecco, noi chiamiamo beati quelli che hanno sopportato con pazienza. Avete udito parlare della pazienza di Giobbe e conoscete la sorte finale che gli riserbò il Signore, perché il Signore è ricco di misericordia e di compassione.
12 Soprattutto, fratelli miei, non giurate, né per il cielo, né per la terra, né per qualsiasi altra cosa; ma il vostro «sì» sia sì, e il vostro «no» no, per non incorrere nella condanna.
13 Chi tra voi è nel dolore, preghi; chi è nella gioia salmeggi. 14 Chi è malato, chiami a sé i presbiteri della Chiesa e preghino su di lui, dopo averlo unto con olio, nel nome del Signore. 15 E la preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo rialzerà e se ha commesso peccati, gli saranno perdonati. 16 Confessate perciò i vostri peccati gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri per essere guariti. Molto vale la preghiera del giusto fatta con insistenza. 17 Elia era un uomo della nostra stessa natura: pregò intensamente che non piovesse e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi. 18 Poi pregò di nuovo e il cielo diede la pioggia e la terra produsse il suo frutto. 19 Fratelli miei, se uno di voi si allontana dalla verità e un altro ve lo riconduce, 20 costui sappia che chi riconduce un peccatore dalla sua via di errore, salverà la sua anima dalla morte e coprirà una moltitudine di peccati.

Nuova Riveduta:

Giacomo

(Tt 3:8)
Indirizzo e saluti
1,1 Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù Cristo, alle dodici tribù che sono disperse nel mondo: salute.

Prove e tentazioni
(Ro 5:3-5; Gm 5:7-11)(Mt 7:7-11; Mr 11:24; Eb 11:6)
2 Fratelli miei, considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate, 3 sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. 4 E la costanza compia pienamente l'opera sua in voi, perché siate perfetti e completi, di nulla mancanti.
5 Se poi qualcuno di voi manca di saggezza, la chieda a Dio che dona a tutti generosamente senza rinfacciare, e gli sarà data. 6 Ma la chieda con fede, senza dubitare; perché chi dubita è simile a un'onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e là. 7 Un tale uomo non pensi di ricevere qualcosa dal Signore, 8 perché è di animo doppio, instabile in tutte le sue vie.

Gr 9:23-24; Ez 7:19; Ap 2:10
9 Il fratello di umile condizione sia fiero della sua elevazione; 10 e il ricco, della sua umiliazione, perché passerà come il fiore dell'erba. 11 Infatti il sole sorge con il suo calore ardente e fa seccare l'erba, e il suo fiore cade e la sua bella apparenza svanisce; anche il ricco appassirà così nelle sue imprese.
12 Beato l'uomo che sopporta la prova; perché, dopo averla superata, riceverà la corona della vita, che il Signore ha promessa a quelli che lo amano.

Ge 3:6, ecc.; 4:7
13 Nessuno, quando è tentato, dica: «Sono tentato da Dio»; perché Dio non può essere tentato dal male, ed egli stesso non tenta nessuno; 14 invece ognuno è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce. 15 Poi la concupiscenza, quando ha concepito, partorisce il peccato; e il peccato, quando è compiuto, produce la morte.

Mettere in pratica la Parola di Dio
Gv 3:27; 1P 1:23-25; 2:1-2 (Mt 7:21-27; Ga 6:7-10)
16 Non v'ingannate, fratelli miei carissimi; 17 ogni cosa buona e ogni dono perfetto vengono dall'alto e discendono dal Padre degli astri luminosi presso il quale non c'è variazione né ombra di mutamento. 18 Egli ha voluto generarci secondo la sua volontà mediante la parola di verità, affinché in qualche modo siamo le primizie delle sue creature. 19 Sappiate questo, fratelli miei carissimi: che ogni uomo sia pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all'ira; 20 perché l'ira dell'uomo non compie la giustizia di Dio. 21 Perciò, deposta ogni impurità e residuo di malizia, ricevete con dolcezza la parola che è stata piantata in voi, e che può salvare le anime vostre.
22 Ma mettete in pratica la parola e non ascoltatela soltanto, illudendo voi stessi. 23 Perché, se uno è ascoltatore della parola e non esecutore, è simile a un uomo che guarda la sua faccia naturale in uno specchio; 24 e quando si è guardato se ne va, e subito dimentica com'era. 25 Ma chi guarda attentamente nella legge perfetta, cioè nella legge della libertà, e in essa persevera, non sarà un ascoltatore smemorato, ma uno che la mette in pratica; egli sarà felice nel suo operare.
26 Se uno pensa di essere religioso, ma poi non tiene a freno la sua lingua e inganna se stesso, la sua religione è vana. 27 La religione pura e senza macchia davanti a Dio e Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni, e conservarsi puri dal mondo.

Condanna del favoritismo
(Le 19:15; De 25:13-15; Sl 82; At 10:34-35)(Ro 13:8-10; Mt 5:7, 19; 7:1-2, 12)
2,1 Fratelli miei, la vostra fede nel nostro Signore Gesù Cristo, il Signore della gloria, sia immune da favoritismi.
2 Infatti, se nella vostra adunanza entra un uomo con un anello d'oro, vestito splendidamente, e vi entra pure un povero vestito malamente, 3 e voi avete riguardo a quello che veste elegantemente e gli dite: «Tu, siedi qui al posto d'onore»; e al povero dite: «Tu, stattene là in piedi», o «siedi in terra accanto al mio sgabello», 4 non state forse usando un trattamento diverso e giudicando in base a ragionamenti malvagi?
5 Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto quelli che sono poveri secondo il mondo perché siano ricchi in fede ed eredi del regno che ha promesso a quelli che lo amano? 6 Voi invece avete disprezzato il povero! Non sono forse i ricchi quelli che vi opprimono e vi trascinano davanti ai tribunali? 7 Non sono essi quelli che bestemmiano il buon nome che è stato invocato su di voi?
8 Certo, se adempite la legge regale, come dice la Scrittura: «Ama il tuo prossimo come te stesso», fate bene; 9 ma se avete riguardi personali, voi commettete un peccato e siete condannati dalla legge quali trasgressori. 10 Chiunque infatti osserva tutta la legge, ma la trasgredisce in un punto solo, si rende colpevole su tutti i punti. 11 Poiché colui che ha detto: «Non commettere adulterio», ha detto anche: «Non uccidere». Quindi, se tu non commetti adulterio ma uccidi, sei trasgressore della legge.
12 Parlate e agite come persone che devono essere giudicate secondo la legge di libertà. 13 Perché il giudizio è senza misericordia contro chi non ha usato misericordia. La misericordia invece trionfa sul giudizio.

La fede e le opere
(Ga 5:6; Gm 1:22-27; Mt 7:21-27) Eb 11:17-19, 31; 1Gv 2:3-6
14 A che serve, fratelli miei, se uno dice di aver fede ma non ha opere? Può la fede salvarlo? 15 Se un fratello o una sorella non hanno vestiti e mancano del cibo quotidiano, 16 e uno di voi dice loro: «Andate in pace, scaldatevi e saziatevi», ma non date loro le cose necessarie al corpo, a che cosa serve? 17 Così è della fede; se non ha opere, è per se stessa morta. 18 Anzi uno piuttosto dirà: «Tu hai la fede, e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le tue opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede». 19 Tu credi che c'è un solo Dio, e fai bene; anche i demòni lo credono e tremano.
20 Insensato! Vuoi renderti conto che la fede senza le opere non ha valore? 21 Abraamo, nostro padre, non fu forse giustificato per le opere quando offrì suo figlio Isacco sull'altare? 22 Tu vedi che la fede agiva insieme alle sue opere e che per le opere la fede fu resa completa; 23 così fu adempiuta la Scrittura che dice: «Abraamo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto come giustizia»; e fu chiamato amico di Dio. 24 Voi vedete dunque che l'uomo è giustificato per opere, e non per fede soltanto. 25 E così Raab, la prostituta, non fu anche lei giustificata per le opere quando accolse gli inviati e li fece ripartire per un'altra strada? 26 Infatti, come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.

Esortazione a tenere a freno la lingua
(Pr 10:19; 13:3; 18:21; Ro 3:13-14)(Mt 15:18-20; 12:33-37)
3,1 Fratelli miei, non siate in molti a fare da maestri, sapendo che ne subiremo un più severo giudizio, 2 poiché manchiamo tutti in molte cose. Se uno non sbaglia nel parlare è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo. 3 Se mettiamo il freno in bocca ai cavalli perché ci ubbidiscano, noi possiamo guidare anche tutto il loro corpo. 4 Ecco, anche le navi, benché siano così grandi e siano spinte da venti impetuosi, sono guidate da un piccolo timone, dovunque vuole il timoniere. 5 Così anche la lingua è un piccolo membro, eppure si vanta di grandi cose. Osservate: un piccolo fuoco può incendiare una grande foresta! 6 Anche la lingua è un fuoco, è il mondo dell'iniquità. Posta com'è fra le nostre membra, contamina tutto il corpo e, infiammata dalla geenna, dà fuoco al ciclo della vita. 7 Ogni specie di bestie, uccelli, rettili e animali marini si può domare, ed è stata domata dalla razza umana; 8 ma la lingua, nessun uomo la può domare; è un male continuo, è piena di veleno mortale. 9 Con essa benediciamo il Signore e Padre; e con essa malediciamo gli uomini che sono fatti a somiglianza di Dio. 10 Dalla medesima bocca escono benedizioni e maledizioni. Fratelli miei, non dev'essere così. 11 La sorgente getta forse dalla medesima apertura il dolce e l'amaro? 12 Può forse, fratelli miei, un fico produrre olive, o una vite fichi? Neppure una sorgente salata può dare acqua dolce.

Sapienza umana e sapienza che viene dall'alto
Ef 4:1-3; 1Co 3:3 (1P 3:4, 8-12; Ro 14:19)
13 Chi fra voi è saggio e intelligente? Mostri con la buona condotta le sue opere compiute con mansuetudine e saggezza. 14 Ma se avete nel vostro cuore amara gelosia e spirito di contesa, non vi vantate e non mentite contro la verità. 15 Questa non è la saggezza che scende dall'alto; ma è terrena, naturale e diabolica. 16 Infatti dove c'è invidia e contesa, c'è disordine e ogni cattiva azione. 17 La saggezza che viene dall'alto anzitutto è pura; poi pacifica, mite, conciliante, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale, senza ipocrisia. 18 Il frutto della giustizia si semina nella pace per coloro che si adoperano per la pace.

L'amicizia del mondo è inimicizia verso Dio
Gm 3:14-16 (Sl 66:18; 1Ti 2:8) 1Gv 2:15-17 (1P 5:5-9; Lu 18:13-14) Le 19:16
4,1 Da dove vengono le guerre e le contese tra di voi? Non derivano forse dalle passioni che si agitano nelle vostre membra? 2 Voi bramate e non avete; voi uccidete e invidiate e non potete ottenere; voi litigate e fate la guerra; non avete, perché non domandate; 3 domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri.
4 O gente adultera, non sapete che l'amicizia del mondo è inimicizia verso Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio. 5 Oppure pensate che la Scrittura dichiari invano che: «Lo Spirito che egli ha fatto abitare in noi ci brama fino alla gelosia»? 6 Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura dice:
«Dio resiste ai superbi
e dà grazia agli umili
».
7 Sottomettetevi dunque a Dio; ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi. 8 Avvicinatevi a Dio, ed egli si avvicinerà a voi. Pulite le vostre mani, o peccatori; e purificate i vostri cuori, o doppi d'animo! 9 Siate afflitti, fate cordoglio e piangete! Sia il vostro riso convertito in lutto, e la vostra allegria in tristezza! 10 Umiliatevi davanti al Signore, ed egli v'innalzerà.
11 Non sparlate gli uni degli altri, fratelli. Chi dice male del fratello, o chi giudica il fratello, parla male della legge e giudica la legge. Ora, se tu giudichi la legge, non sei uno che la mette in pratica, ma un giudice. 12 Uno soltanto è legislatore e giudice, colui che può salvare e perdere; ma tu chi sei, che giudichi il tuo prossimo?

Condanna dei trafficanti e dei ricchi oppressori
Lu 12:16-20; Pr 27:1
13 E ora a voi che dite: «Oggi o domani andremo nella tale città, vi staremo un anno, trafficheremo e guadagneremo»; 14 mentre non sapete quel che succederà domani! Che cos'è infatti la vostra vita? Siete un vapore che appare per un istante e poi svanisce. 15 Dovreste dire invece: «Se Dio vuole, saremo in vita e faremo questo o quest'altro». 16 Invece voi vi vantate con la vostra arroganza. Un tale vanto è cattivo. 17 Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato.

Gb 20:4-29; Am 6:1-8; 5:11-12; Ml 3:5; 4:1
5,1 A voi ora, o ricchi! Piangete e urlate per le calamità che stanno per venirvi addosso! 2 Le vostre ricchezze sono marcite e le vostre vesti sono tarlate. 3 Il vostro oro e il vostro argento sono arrugginiti, e la loro ruggine sarà una testimonianza contro di voi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato tesori negli ultimi giorni. 4 Ecco, il salario da voi frodato ai lavoratori che hanno mietuto i vostri campi grida; e le grida di quelli che hanno mietuto sono giunte agli orecchi del Signore degli eserciti. 5 Sulla terra siete vissuti sfarzosamente e nelle baldorie sfrenate; avete impinguato i vostri cuori in tempo di strage. 6 Avete condannato, avete ucciso il giusto. Egli non vi oppone resistenza.

Esortazioni diverse
Eb 10:35-37; 6:11-12; 1P 2:19-23; 4:12-19; Gm 1:12; Mt 5:33-37
7 Siate dunque pazienti, fratelli, fino alla venuta del Signore. Osservate come l'agricoltore aspetta il frutto prezioso della terra pazientando, finché esso abbia ricevuto la pioggia della prima e dell'ultima stagione. 8 Siate pazienti anche voi; fortificate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina.
9 Fratelli, non lamentatevi gli uni degli altri, affinché non siate giudicati; ecco, il giudice è alla porta. 10 Prendete, fratelli, come modello di sopportazione e di pazienza i profeti che hanno parlato nel nome del Signore. 11 Ecco, noi definiamo felici quelli che hanno sofferto pazientemente. Avete udito parlare della costanza di Giobbe, e conoscete la sorte finale che gli riserbò il Signore, perché il Signore è pieno di compassione e misericordioso.
12 Soprattutto, fratelli miei, non giurate né per il cielo né per la terra, né con altro giuramento; ma il vostro sì sia sì, e il vostro no sia no, affinché non cadiate sotto il giudizio.

(Sl 50:15; Mr 11:24)(Nu 14:11-20; 1R 17; 18) Da 12:3
13 C'è tra di voi qualcuno che soffre? Preghi. C'è qualcuno d'animo lieto? Canti degli inni. 14 C'è qualcuno che è malato? Chiami gli anziani della chiesa ed essi preghino per lui, ungendolo d'olio nel nome del Signore: 15 la preghiera della fede salverà il malato e il Signore lo ristabilirà; se egli ha commesso dei peccati, gli saranno perdonati.
16 Confessate dunque i vostri peccati gli uni agli altri, pregate gli uni per gli altri affinché siate guariti; la preghiera del giusto ha una grande efficacia. 17 Elia era un uomo sottoposto alle nostre stesse passioni, e pregò intensamente che non piovesse, e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi. 18 Pregò di nuovo, e il cielo diede la pioggia, e la terra produsse il suo frutto.
19 Fratelli miei, se qualcuno tra di voi si svia dalla verità e uno lo riconduce indietro, 20 costui sappia che chi avrà riportato indietro un peccatore dall'errore della sua via salverà l'anima del peccatore dalla morte e coprirà una gran quantità di peccati.

Nuova Diodati:

Giacomo

Indirizzo e saluti
1,1 Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù Cristo, alle dodici tribù che sono disperse nel mondo: salute.

Delle prove e delle tentazioni
2 Considerate una grande gioia, fratelli miei, quando vi trovate di fronte a prove di vario genere, 3 sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. 4 E la costanza compia in voi un'opera perfetta, affinché siate perfetti e completi, in nulla mancanti. 5 Ma se qualcuno di voi manca di sapienza, la chieda a Dio che dona a tutti liberamente senza rimproverare, e gli sarà data. 6 Ma la chieda con fede senza dubitare, perché chi dubita è simile all'onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e là. 7 Non pensi infatti un tal uomo di ricevere qualcosa dal Signore, 8 perché è un uomo dal cuore doppio, instabile in tutte le sue vie. 9 Or il fratello di umili condizioni si glori della sua elevazione, 10 e il ricco del suo abbassamento, perché passerà come un fiore di erba. 11 Infatti, come si leva il sole col suo calore ardente e fa seccare l'erba, e il suo fiore cade e la bellezza del suo aspetto perisce, così anche il ricco appassirà nelle sue imprese. 12 Beato l'uomo che persevera nella prova, perché, uscendone approvato, riceverà la corona della vita, che il Signore ha promesso a coloro che l'amano. 13 Nessuno, quando è tentato dica: «Io sono tentato da Dio», perché Dio non può essere tentato dal male, ed egli stesso non tenta nessuno. 14 Ciascuno invece è tentato quando è trascinato e adescato dalla propria concupiscenza. 15 Poi, quando la concupiscenza ha concepito, partorisce il peccato e il peccato, quando è consumato, genera la morte. 16 Non lasciatevi ingannare, fratelli miei carissimi; 17 ogni buona donazione e ogni dono perfetto vengono dall'alto e discendono dal Padre dei lumi, presso il quale non vi è mutamento né ombra di rivolgimento. 18 Egli ci ha generati di sua volontà mediante la parola di verità, affinché siamo in certo modo le primizie delle sue creature.

Del mettere in pratica la parola di Dio
19 Perciò, fratelli miei carissimi, sia ogni uomo pronto ad ascoltare, lento a parlare e lento all'ira, 20 perché l'ira dell'uomo non promuove la giustizia di Dio. 21 Perciò, deposta ogni lordura e residuo di malizia, ricevete con mansuetudine la parola piantata in voi, la quale può salvare le anime vostre. 22 E siate facitori della parola e non uditori soltanto, ingannando voi stessi. 23 Poiché, se uno è uditore della parola e non facitore, è simile a un uomo che osserva la sua faccia naturale in uno specchio; 24 egli osserva se stesso e poi se ne va, dimenticando subito com'era. 25 Ma chi esamina attentamente la legge perfetta, che è la legge della libertà, e persevera in essa, non essendo un uditore dimentichevole ma un facitore dell'opera, costui sarà beato nel suo operare. 26 Se qualcuno fra voi pensa di essere religioso, ma non tiene a freno la sua lingua, certamente egli inganna il suo cuore, la religione di quel tale è vana. 27 La religione pura e senza macchia davanti a Dio e Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni e conservarsi puro dal mondo.

Del non avere riguardo alla qualità delle persone
2,1 Fratelli miei, non associate favoritismi personali alla fede del nostro Signore Gesù Cristo, il Signore della gloria. 2 Se nella vostra assemblea, infatti, entra un uomo con un anello d'oro, vestito splendidamente, ed entra anche un povero con un vestito sporco, 3 e voi avete un particolare riguardo a colui che porta la veste splendida e gli dite: «Tu siediti qui in un bel posto», e al povero dite: «Tu stattene là in piedi», oppure: «Siediti qui vicino al mio sgabello», 4 non avete fatto una discriminazione fra voi stessi, divenendo così giudici dai ragionamenti malvagi? 5 Ascoltate, fratelli miei carissimi, non ha Dio scelto i poveri del mondo, perché siano ricchi in fede ed eredi del regno, che egli ha promesso a coloro che lo amano? 6 Ma voi avete disonorato il povero! Non sono forse i ricchi quelli che vi tiranneggiano? Non sono essi quelli che vi trascinano davanti ai tribunali? 7 Non sono essi quelli che bestemmiano il glorioso nome che è stato invocato su di voi? 8 Se veramente adempite la legge regale secondo la Scrittura: «Ama il tuo prossimo come te stesso», fate bene; 9 ma se usate favoritismi personali, commettete peccato e siete condannati dalla legge come trasgressori. 10 Chiunque infatti osserva tutta la legge, ma viene meno in un sol punto, è colpevole su tutti i punti. 11 Difatti, colui che ha detto: «Non commettere adulterio», ha anche detto: «Non uccidere». Per cui se tu non commetti adulterio ma uccidi, sei trasgressore della legge. 12 Parlate quindi e agite come se doveste essere giudicati dalla legge della libertà, 13 perché il giudizio sarà senza misericordia contro chi non ha usato misericordia; e la misericordia trionfa sul giudizio.

Inutilità delle fede senza le opere
14 A che giova, fratelli miei, se uno dice di aver fede ma non ha opere? Può la fede salvarlo? 15 Or, se un fratello o una sorella sono nudi e mancano del cibo quotidiano, 16 e qualcuno di voi dice loro: «Andatevene in pace, scaldatevi e saziatevi», ma non date loro le cose di cui hanno bisogno per il corpo, a che giova? 17 Così è pure della fede; se non ha le opere, per se stessa è morta. 18 Ma qualcuno dirà: «Tu hai la fede, e io ho le opere»; mostrami la tua fede senza le tue opere e io ti mostrerò la mia fede con le mie opere. 19 Tu credi che c'è un solo Dio. Fai bene; anche i demoni credono e tremano. 20 Ma vuoi renderti conto, o insensato, che la fede senza le opere è morta? 21 Abrahamo, nostro padre, non fu forse giustificato per mezzo delle opere, quando offrì il proprio figlio Isacco sull'altare? 22 Tu vedi che la fede operava insieme alle opere di lui, e che per mezzo delle opere la fede fu resa perfetta. 23 Così si adempì la Scrittura, che dice: «Or Abrahamo credette a Dio, e ciò gli fu imputato a giustizia»; e fu chiamato amico di Dio. 24 Perciò vedete che l'uomo è giustificato per le opere e non per fede soltanto. 25 Similmente anche Rahab, la prostituta, non fu essa giustificata per le opere quando accolse i messi e li rimandò per un'altra strada? 26 Infatti, come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.

Moderazione nell'uso della lingua
3,1 Fratelli miei, non siate in molti a far da maestri, sapendo che ne riceveremo un più severo giudizio, 2 poiché tutti manchiamo in molte cose. Se uno non sbaglia nel parlare, è un uomo perfetto, ed è pure capace di tenere a freno tutto il corpo. 3 Ecco, noi mettiamo il freno nella bocca dei cavalli, perché ci ubbidiscano, e così possiamo guidare tutto il loro corpo. 4 Ecco, anche le navi, benché siano tanto grandi e siano spinte da forti venti, sono guidate da un piccolissimo timone dovunque vuole il timoniere. 5 Così anche la lingua è un piccolo membro, ma si vanta di grandi cose. Considerate come un piccolo fuoco incendi una grande foresta! 6 Anche la lingua è un fuoco, è il mondo dell'iniquità. Posta com'è fra le nostre membra, la lingua contamina tutto il corpo, infiamma il corso della vita ed è infiammata dalla Geenna. 7 Infatti ogni sorta di bestie, di uccelli, di rettili e di animali marini può essere domata, ed è stata domata dalla razza umana, 8 ma la lingua nessun uomo la può domare; è un male che non si può frenare, è piena di veleno mortifero. 9 Con essa benediciamo Dio e Padre, e con essa malediciamo gli uomini che sono fatti a somiglianza di Dio. 10 Dalla stessa bocca esce benedizione e maledizione. Fratelli miei, le cose non devono andare così. 11 La fonte emette forse dalla stessa apertura il dolce e l'amaro? 12 Può, fratelli miei, un fico produrre olive, o una vite fichi? Così nessuna fonte può dare acqua salata e acqua dolce.

La sapienza che discende dall'alto
13 Chi è savio e intelligente fra voi? Mostri con la buona condotta le sue opere fatte con mansuetudine di sapienza. 14 Ma se nel vostro cuore avete amara gelosia e spirito di contesa, non vantatevi e non mentite contro la verità. 15 Questa non è la sapienza che discende dall'alto, ma è terrena, animale e diabolica. 16 Dove infatti c'è invidia e contesa, lì c'è turbamento ed ogni sorta di opere malvagie. 17 Ma la sapienza che viene dall'alto prima di tutto è pura, poi pacifica, mite, docile, piena di misericordia e di frutti buoni, senza parzialità e senza ipocrisia. 18 Or il frutto della giustizia si semina nella pace per quelli che si adoperano alla pace.

Del resistere alle passioni
4,1 Da dove vengono le guerre e le contese fra voi? Non provengono forse dalle passioni che guerreggiano nelle vostre membra? 2 Voi desiderate e non avete, voi uccidete e portate invidia, e non riuscite ad ottenere; voi litigate e combattete, e non avete, perché non domandate. 3 Voi domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri. 4 Adulteri e adultere, non sapete che l'amicizia del mondo è inimicizia contro Dio? Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio. 5 Pensate che la Scrittura dica invano: «Lo Spirito che abita in noi ci brama fino alla gelosia»? 6 Ma egli dà una grazia ancor più grande; perciò dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili». 7 Sottomettetevi dunque a Dio, resistete al diavolo ed egli fuggirà da voi. 8 Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi; nettate le vostre mani, o peccatori; e purificate i vostri cuori, o voi dal cuore doppio! 9 Affliggetevi, fate cordoglio e piangete; il vostro riso si cambi in duolo e la vostra gioia in tristezza. 10 Umiliatevi davanti al Signore, ed egli vi innalzerà. 11 Non parlate gli uni contro gli altri, fratelli; chi parla contro il fratello e giudica il proprio fratello, parla contro la legge e giudica la legge; ora se giudichi la legge, tu non sei un esecutore della legge, ma un giudice. 12 C'è un solo Legislatore, che può salvare e mandare in perdizione; ma tu chi sei, che giudichi un altro?

Incertezze del giorno di domani
13 E ora a voi che dite: «Oggi o domani andremo nella tale città, e vi dimoreremo un anno, commerceremo e guadagneremo», 14 mentre non sapete ciò che accadrà l'indomani. Cos'è infatti la vostra vita? In verità essa è un vapore che appare per un po' di tempo, e poi svanisce. 15 Dovreste invece dire: «Se piace al Signore e se saremo in vita, noi faremo questo o quello». 16 Voi invece vi vantate nella vostra arroganza; ogni vanto di questo genere è cattivo. 17 Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato.

Condanna dei ricchi oppressori
5,1 E ora a voi ricchi: piangete e urlate per le sciagure che stanno per cadervi addosso. 2 Le vostre ricchezze sono marcite e i vostri vestiti sono rosi dalle tarme. 3 Il vostro oro e il vostro argento sono arrugginiti, e la loro ruggine sarà una testimonianza contro di voi e divorerà le vostre carni come un fuoco; avete accumulato tesori negli ultimi giorni. 4 Ecco, il salario da voi defraudato agli operai che hanno mietuto i vostri campi grida; e le grida di coloro che hanno mietuto sono giunte agli orecchi del Signore degli eserciti. 5 Sulla terra siete vissuti nelle delizie e morbidezze; avete pasciuto i vostri cuori come per il giorno della strage. 6 Avete condannato e ucciso il giusto, che non vi oppone resistenza.

Esortazione alla pazienza; il giuramento, la preghiera, la conversione dei peccatori
7 Or dunque, fratelli, siate pazienti fino alla venuta del Signore; guardate come l'agricoltore aspetta il prezioso frutto della terra con pazienza, finché abbia ricevuto la pioggia della prima e dell'ultima stagione. 8 Siate pazienti anche voi; rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina. 9 Non lamentatevi gli uni degli altri, fratelli, affinché non siate giudicati; ecco, il giudice è alle porte. 10 Fratelli miei, prendete come modello di sofferenza e di pazienza i profeti, che hanno parlato nel nome del Signore. 11 Ecco, noi proclamiamo beati coloro che hanno perseverato; avete udito parlare della pazienza di Giobbe, e avete visto la sorte finale che il Signore gli riserbò, poiché il Signore è pieno di misericordia e di compassione. 12 Ora prima di tutto, fratelli miei, non giurate né per il cielo né per la terra né fate alcun altro giuramento; ma sia il vostro «sì», «sì» e il «no», «no», per non cadere sotto il giudizio. 13 C'è qualcuno di voi sofferente? Preghi. C'è qualcuno d'animo lieto? Canti inni di lode. 14 Qualcuno di voi è infermo? Chiami gli anziani della chiesa, ed essi preghino su di lui, ungendolo di olio nel nome del Signore, 15 e la preghiera della fede salverà il malato e il Signore lo risanerà; e se ha commesso dei peccati, gli saranno perdonati. 16 Confessate i vostri falli gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri, affinché siate guariti; molto può la preghiera del giusto, fatta con efficacia. 17 Elia era un uomo sottoposto alle stesse nostre passioni, eppure pregò intensamente che non piovesse, e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi. 18 Poi pregò di nuovo, e il cielo diede la pioggia e la terra produsse il suo frutto. 19 Fratelli, se uno di voi si svia dalla verità e qualcuno lo converte, 20 sappia costui che chi allontana un peccatore dall'errore della sua via, salverà un'anima dalla morte e coprirà una moltitudine di peccati.

Riveduta 2020:

Giacomo

Indirizzo e saluti
1,1 Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù Cristo, alle dodici tribù che sono nella dispersione, salute.

Prove e tentazioni
2 Fratelli miei, considerate una grande gioia le prove svariate in cui venite a trovarvi, 3 sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. 4 E la costanza compia appieno l'opera sua in voi, perché siate perfetti e completi, di nulla mancanti.
5 Se poi qualcuno di voi manca di sapienza, la chieda a Dio che dona a tutti generosamente senza rinfacciare, e gli sarà donata. 6 Ma chieda con fede, senza dubitare, perché chi dubita è simile a un'onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e là. 7 Non pensi già quel tale di ricevere nulla dal Signore, 8 essendo uomo di animo doppio, instabile in tutte le sue vie.
9 Il fratello di umile condizione si glori della sua elevazione 10 e il ricco, della sua umiliazione, perché passerà come il fiore dell'erba. 11 Infatti il sole sorge con il suo calore ardente e fa seccare l'erba, il suo fiore cade e la sua bella apparenza svanisce; così anche il ricco appassirà nelle sue imprese.
12 Beato l'uomo che sostiene la prova, perché, una volta approvato, riceverà la corona della vita, che il Signore ha promessa a quelli che lo amano.
13 Nessuno, quando è tentato, dica: “Io sono tentato da Dio”, perché Dio non può essere tentato dal male né egli stesso tenta alcuno, 14 ma ognuno è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo adesca. 15 Poi la concupiscenza, avendo concepito, partorisce il peccato e il peccato, quando è compiuto, produce la morte.

Udire e praticare la Parola di Dio
16 Non v'ingannate, fratelli miei carissimi; 17 ogni cosa buona e ogni dono perfetto vengono dall'alto, discendendo dal Padre degli astri luminosi presso il quale non c'è variazione né ombra di mutamento. 18 Egli ci ha di sua volontà generati mediante la parola di verità, affinché siamo in certo modo le primizie delle sue creature. 19 Questo lo sapete, fratelli miei carissimi, ma sia ogni uomo pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all'ira, 20 perché l'ira dell'uomo non mette in opera la giustizia di Dio. 21 Perciò, deposta ogni impurità e resto di malizia, ricevete con mansuetudine la parola che è stata piantata in voi e che può salvare le anime vostre.
22 Ma siate facitori della parola e non soltanto ascoltatori, illudendo voi stessi. 23 Perché, se uno è ascoltatore della parola e non esecutore, è simile a un uomo che guarda la sua faccia naturale in uno specchio; 24 e quando si è guardato se ne va e subito dimentica com'era. 25 Ma chi guarda attentamente nella legge perfetta, che è la legge della libertà, e persevera, questi, non essendo un ascoltatore smemorato ma facitore dell'opera, sarà beato nel suo operare.
26 Se uno pensa di essere religioso e non tiene a freno la sua lingua ma seduce il cuor suo, la religione di quel tale è vana. 27 La religione pura e immacolata davanti a Dio e Padre è questa: prendersi cura degli orfani e delle vedove nelle loro afflizioni e conservarsi puri dal mondo.

Non avere riguardi personali
2,1 Fratelli miei, la vostra fede nel nostro Signore Gesù Cristo, il Signore della gloria, sia immune da riguardi personali. 2 Perché, se nella vostra assemblea entra un uomo con l'anello d'oro, vestito splendidamente, e vi entra pure un povero con vesti sudicie, 3 voi avete riguardo a quello che veste splendidamente e gli dite: “Tu, siedi qui in un posto onorevole” e al povero dite: “Tu, stattene là in piedi o siedi in terra accanto al mio sgabello”, 4 non fate in voi stessi una discriminazione e non diventate giudici dai pensieri malvagi?
5 Ascoltate, fratelli miei diletti: Dio non ha forse scelto quelli che sono poveri secondo il mondo perché siano ricchi in fede ed eredi del regno che ha promesso a quelli che lo amano? 6 Ma voi avete disprezzato il povero! Non sono forse i ricchi quelli che vi opprimono e che vi trascinano davanti ai tribunali? 7 Non sono essi quelli che bestemmiano il buon nome che è stato invocato su di voi?
8 Certo, se adempite la legge regale, come dice la Scrittura: “Ama il tuo prossimo come te stesso”, fate bene; 9 ma se avete dei riguardi personali, voi commettete un peccato essendo dalla legge convinti quali trasgressori. 10 Poiché chiunque avrà osservato tutta la legge e avrà fallito in un solo punto, si rende colpevole su tutti i punti. 11 Poiché colui che ha detto: “Non commettere adulterio” ha detto anche: “Non uccidere”. Ora, se tu non commetti adulterio ma uccidi, sei diventato trasgressore della legge.
12 Parlate e agite, perciò, come dovendo essere giudicati da una legge di libertà. 13 Perché il giudizio è senza misericordia per colui che non ha usato misericordia: la misericordia invece trionfa sul giudizio.

La fede e le opere
14 A che giova, fratelli miei, se uno dice di avere fede ma non ha opere? Può la fede salvarlo? 15 Se un fratello o una sorella sono nudi e mancanti del cibo quotidiano, 16 e uno di voi dice loro: “Andatevene in pace, scaldatevi e saziatevi”, ma non date loro le cose necessarie al corpo, a che giova? 17 Così è della fede; se non ha opere, è per sé stessa morta. 18 Anzi uno piuttosto dirà: “Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le tue opere e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede”. 19 Tu credi che c'è un solo Dio e fai bene, anche i demòni lo credono e tremano.
20 Ma vuoi, o insensato, renderti conto che la fede senza le opere non ha valore? 21 Abraamo, nostro padre, non fu egli giustificato per le opere quando offrì suo figlio Isacco sull'altare? 22 Tu vedi che la fede operava insieme con le sue opere e che per le opere la sua fede fu resa completa; 23 così fu adempiuta la Scrittura che dice: “Abraamo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto come giustizia” e fu chiamato amico di Dio. 24 Voi vedete che l'uomo è giustificato per opere e non per fede soltanto. 25 E così Raab, la prostituta, non fu anche lei giustificata per le opere quando accolse gli inviati e li mandò via per un'altra strada? 26 Infatti, come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.

Tenere a freno la lingua
3,1 Fratelli miei, non siate molti a fare da maestri, sapendo che ne riceveremo un più severo giudizio. 2 Poiché tutti sbagliamo in molte cose. Se uno non sbaglia nel parlare, è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo. 3 Se mettiamo il morso in bocca ai cavalli perché ci ubbidiscano, noi guidiamo anche tutto quanto il loro corpo. 4 Ecco, anche le navi, benché siano così grandi e siano sospinte da venti impetuosi, sono dirette da un piccolissimo timone, dovunque vuole il timoniere. 5 Così anche la lingua è un piccolo membro e si vanta di grandi cose. Vedete un piccolo fuoco, che grande foresta incendia! 6 Anche la lingua è un fuoco, è il mondo dell'ingiustizia. Posta com'è fra le nostre membra, contamina tutto il corpo, infiamma il corso della vita ed è infiammata dalla geenna. 7 Ogni sorta di bestie e di uccelli, di rettili e di animali marini si doma, ed è stata domata dalla razza umana, 8 ma la lingua nessun uomo la può domare: è un male senza posa, è piena di veleno mortale. 9 Con essa benediciamo il Signore e Padre e con essa malediciamo gli uomini che sono fatti a somiglianza di Dio. 10 Dalla medesima bocca procede benedizione e maledizione. 11 Fratelli miei, non dev'essere così. La fonte getta forse dalla medesima apertura il dolce e l'amaro? 12 Può, fratelli miei, un fico fare olive o una vite fichi? Neppure una fonte salata può dare acqua dolce.

La sapienza che viene dall'alto
13 Chi è saggio e intelligente fra voi? Mostri con la buona condotta le sue opere in mansuetudine di sapienza. 14 Ma, se avete nel vostro cuore dell'invidia amara e uno spirito di contesa, non vi gloriate e non mentite contro la verità. 15 Questa non è la sapienza che scende dall'alto, anzi è terrena, carnale, diabolica. 16 Poiché dove sono invidia e contesa, c'è disordine e ogni cattiva azione. 17 Ma la sapienza dall'alto prima è pura, poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, senza parzialità e senza ipocrisia. 18 Il frutto della giustizia si semina nella pace per quelli che si adoperano alla pace.

L'amicizia del mondo è inimicizia contro Dio
4,1 Da dove vengono le guerre e le contese fra voi? Non è forse dalle passioni che si agitano nelle vostre membra? 2 Voi bramate e non avete; voi uccidete e invidiate e non potete ottenere; voi contendete e guerreggiate; non avete, perché non domandate; 3 domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri.
4 O gente adultera, non sapete voi che l'amicizia del mondo è inimicizia contro Dio? Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio. 5 Oppure pensate che la Scrittura dichiari invano che lo Spirito che egli ha fatto abitare in noi ci brama fino alla gelosia? 6 Ma egli dà una grazia maggiore, perciò la Scrittura dice:
Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili”.
7 Sottomettetevi dunque a Dio, ma resistete al diavolo ed egli fuggirà da voi. 8 Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi. Pulite le vostre mani, o peccatori, e purificate i vostri cuori, o doppi d'animo! 9 Siate afflitti, fate cordoglio e piangete! Sia il vostro riso convertito in lutto e la vostra gioia in tristezza! 10 Umiliatevi davanti al Signore ed egli v'innalzerà.

La maldicenza e l'incertezza della vita
11 Non parlate gli uni contro gli altri, fratelli. Chi parla contro un fratello o giudica suo fratello, parla contro la legge e giudica la legge. Ora, se tu giudichi la legge, non sei uno che osserva la legge, ma un giudice. 12 Uno soltanto è il legislatore e il giudice, colui che può salvare e perdere; ma tu chi sei, che giudichi il tuo prossimo?
13 E ora a voi che dite: “Oggi o domani andremo nella tale città e vi staremo un anno, trafficheremo e guadagneremo”, 14 mentre non sapete quel che avverrà domani! Che cos'è la vita vostra? Poiché siete un vapore che appare per un po' di tempo e poi svanisce. 15 Invece dovreste dire: “Se piace al Signore, saremo in vita e faremo questo o quest'altro”. 16 Ma ora vi vantate con la vostra arroganza. Tale vanto è cattivo. 17 Colui dunque che sa fare il bene e non lo fa commette peccato.

Condanna dei ricchi sfruttatori
5,1 A voi ora, o ricchi: piangete e urlate per le calamità che stanno per venirvi addosso! 2 Le vostre ricchezze sono marcite e le vostre vesti sono rose dai tarli. 3 Il vostro oro e il vostro argento sono arrugginiti, la loro ruggine sarà una testimonianza contro di voi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato tesori negli ultimi giorni. 4 Ecco, il salario dei lavoratori, che hanno mietuto i vostri campi e del quale li avete frodati, grida e le grida di quelli che hanno mietuto sono giunte agli orecchi del Signore degli eserciti. 5 Voi siete vissuti sulla terra nelle delizie e vi siete dati ai piaceri; avete pasciuto i vostri cuori in giorno di strage. 6 Avete condannato, avete ucciso il giusto; egli non vi resiste.

Pazienza e sofferenza
7 Siate dunque pazienti, fratelli, fino alla venuta del Signore. Ecco, l'agricoltore aspetta il prezioso frutto della terra pazientando, finché esso abbia ricevuto la pioggia della prima e dell'ultima stagione. 8 Siate anche voi pazienti; rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina.
9 Fratelli, non mormorate gli uni contro gli altri, affinché non siate giudicati; ecco, il Giudice è alle porte. 10 Prendete, fratelli, per esempio di sofferenza e di pazienza i profeti che hanno parlato nel nome del Signore. 11 Ecco, noi chiamiamo beati quelli che hanno sofferto con costanza. Avete udito parlare della costanza di Giobbe e conoscete la sorte finale che gli riserbò il Signore, perché il Signore è pieno di compassione e misericordioso.
12 Soprattutto, fratelli miei, non giurate né per il cielo né per la terra né con altro giuramento, ma sia il vostro sì, sì, e il vostro no, no, affinché non cadiate sotto giudizio.

La preghiera della fede
13 C'è fra voi qualcuno che soffre? Preghi. C'è qualcuno d'animo lieto? Salmeggi. 14 C'è qualcuno fra voi infermo? Chiami gli anziani della chiesa e preghino su lui, ungendolo d'olio nel nome del Signore; 15 la preghiera della fede salverà il malato e il Signore lo ristabilirà; se egli ha commesso dei peccati, gli saranno rimessi.
16 Confessate dunque i vostri peccati gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri affinché siate guariti; molto può la preghiera del giusto, fatta con efficacia. 17 Elia era un uomo sottoposto alle nostre stesse passioni, pregò ardentemente che non piovesse e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi. 18 Pregò di nuovo, il cielo diede la pioggia e la terra produsse il suo frutto.
19 Fratelli miei, se qualcuno fra voi si svia dalla verità e uno lo fa tornare indietro, 20 costui sappia che chi avrà riportato indietro un peccatore dall'errore della sua via salverà l'anima sua dalla morte e coprirà una gran quantità di peccati.

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