C.E.I.:

Giudici 6-8

6,1 Gli Israeliti fecero ciò che è male agli occhi del Signore e il Signore li mise nelle mani di Madian per sette anni. 2 La mano di Madian si fece pesante contro Israele; per la paura dei Madianiti gli Israeliti adattarono per sé gli antri dei monti, le caverne e le cime scoscese. 3 Quando Israele aveva seminato, i Madianiti con i figli di Amalek e i figli dell'oriente venivano contro di lui, 4 si accampavano sul territorio degli Israeliti, distruggevano tutti i prodotti del paese fino all'ingresso di Gaza e non lasciavano in Israele mezzi di sussistenza: né pecore, né buoi, né asini. 5 Poiché venivano con i loro armenti e con le loro tende e arrivavano numerosi come le cavallette - essi e i loro cammelli erano senza numero - e venivano nel paese per devastarlo. 6 Israele fu ridotto in grande miseria a causa di Madian e gli Israeliti gridarono al Signore.
7 Quando gli Israeliti ebbero gridato a causa di Madian, 8 il Signore mandò loro un profeta che disse: «Dice il Signore, Dio d'Israele: Io vi ho fatti uscire dall'Egitto e vi ho fatti uscire dalla condizione servile; 9 vi ho liberati dalla mano degli Egiziani e dalla mano di quanti vi opprimevano; li ho scacciati davanti a voi, vi ho dato il loro paese 10 e vi ho detto: Io sono il Signore vostro Dio; non venerate gli dèi degli Amorrei, nel paese dei quali abitate. Ma voi non avete ascoltato la mia voce».
11 Ora l'angelo del Signore venne a sedere sotto il terebinto di Ofra, che apparteneva a Ioas, Abiezerita; Gedeone, figlio di Ioas, batteva il grano nel tino per sottrarlo ai Madianiti. 12 L'angelo del Signore gli apparve e gli disse: «Il Signore è con te, uomo forte e valoroso!». 13 Gedeone gli rispose: «Signor mio, se il Signore è con noi, perché ci è capitato tutto questo? Dove sono tutti i suoi prodigi che i nostri padri ci hanno narrato, dicendo: Il Signore non ci ha fatto forse uscire dall'Egitto? Ma ora il Signore ci ha abbandonati e ci ha messi nelle mani di Madian». 14 Allora il Signore si volse a lui e gli disse: «Va' con questa forza e salva Israele dalla mano di Madian; non ti mando forse io?». 15 Gli rispose: «Signor mio, come salverò Israele? Ecco, la mia famiglia è la più povera di Manàsse e io sono il più piccolo nella casa di mio padre». 16 Il Signore gli disse: «Io sarò con te e tu sconfiggerai i Madianiti come se fossero un uomo solo». 17 Gli disse allora: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, dammi un segno che proprio tu mi parli. 18 Intanto, non te ne andare di qui prima che io torni da te e porti la mia offerta da presentarti». Rispose: «Resterò finché tu torni». 19 Allora Gedeone entrò in casa, preparò un capretto e con un'efa di farina preparò focacce azzime; mise la carne in un canestro, il brodo in una pentola, gli portò tutto sotto il terebinto e glielo offrì. 20 L'angelo di Dio gli disse: «Prendi la carne e le focacce azzime, mettile su questa pietra e versavi il brodo». Egli fece così. 21 Allora l'angelo del Signore stese l'estremità del bastone che aveva in mano e toccò la carne e le focacce azzime; salì dalla roccia un fuoco che consumò la carne e le focacce azzime e l'angelo del Signore scomparve dai suoi occhi. 22 Gedeone vide che era l'angelo del Signore e disse: «Signore, ho dunque visto l'angelo del Signore faccia a faccia!». 23 Il Signore gli disse: «La pace sia con te, non temere, non morirai!». 24 Allora Gedeone costruì in quel luogo un altare al Signore e lo chiamò Signore-Pace. Esso esiste fino ad oggi a Ofra degli Abiezeriti.
25 In quella stessa notte il Signore gli disse: «Prendi il giovenco di tuo padre e un secondo giovenco di sette anni, demolisci l'altare di Baal fatto da tuo padre e taglia il palo sacro che gli sta accanto. 26 Costruisci un altare al Signore tuo Dio sulla cima di questa roccia, disponendo ogni cosa con ordine; poi prendi il secondo giovenco e offrilo in olocausto sulla legna del palo sacro che avrai tagliato». 27 Allora Gedeone prese dieci uomini fra i suoi servitori e fece come il Signore gli aveva ordinato; ma temendo di farlo di giorno, per paura dei suoi parenti e della gente della città, lo fece di notte. 28 Quando il mattino dopo la gente della città si alzò, vide che l'altare di Baal era stato demolito, che il palo sacro accanto era stato tagliato e che il secondo giovenco era offerto in olocausto sull'altare che era stato costruito. 29 Si dissero l'un altro: «Chi ha fatto questo?». Investigarono, si informarono e dissero: «Gedeone, figlio di Ioas, ha fatto questo». 30 Allora la gente della città disse a Ioas: «Conduci fuori tuo figlio e sia messo a morte, perché ha demolito l'altare di Baal e ha tagliato il palo sacro che gli stava accanto». 31 Ioas rispose a quanti insorgevano contro di lui: «Volete difendere voi la causa di Baal e venirgli in aiuto? Chi vorrà difendere la sua causa sarà messo a morte prima di domattina; se è Dio, difenda da sé la sua causa, per il fatto che hanno demolito il suo altare». 32 Perciò in quel giorno Gedeone fu chiamato Ierub-Baal, perché si disse: «Baal difenda la sua causa contro di lui, perché egli ha demolito il suo altare».
33 Ora tutti i Madianiti, Amalek e i figli dell'oriente si radunarono, passarono il Giordano e si accamparono nella pianura di Izreel. 34 Ma lo spirito del Signore investì Gedeone; egli suonò la tromba e gli Abiezeriti furono convocati per seguirlo. 35 Egli mandò anche messaggeri in tutto Manàsse, che fu pure chiamato a seguirlo; mandò anche messaggeri nelle tribù di Aser, di Zàbulon e di Nèftali, le quali vennero ad unirsi agli altri.
36 Gedeone disse a Dio: «Se tu stai per salvare Israele per mia mano, come hai detto, 37 ecco, io metterò un vello di lana sull'aia: se c'è rugiada soltanto sul vello e tutto il terreno resta asciutto, io saprò che tu salverai Israele per mia mano, come hai detto». 38 Così avvenne. La mattina dopo, Gedeone si alzò per tempo, strizzò il vello e ne spremette la rugiada: una coppa piena d'acqua. 39 Gedeone disse a Dio: «Non adirarti contro di me; io parlerò ancora una volta. Lasciami fare la prova con il vello, solo ancora una volta: resti asciutto soltanto il vello e ci sia la rugiada su tutto il terreno». 40 Dio fece così quella notte: il vello soltanto restò asciutto e ci fu rugiada su tutto il terreno.

7,1 Ierub-Baal dunque, cioè Gedeone, con tutta la gente che era con lui, alzatosi di buon mattino, si accampò alla fonte di Carod. Il campo di Madian era al nord, verso la collina di More, nella pianura. 2 Il Signore disse a Gedeone: «La gente che è con te è troppo numerosa, perché io metta Madian nelle sue mani; Israele potrebbe vantarsi dinanzi a me e dire: La mia mano mi ha salvato. 3 Ora annunzia davanti a tutto il popolo: Chiunque ha paura e trema, torni indietro». Gedeone li mise così alla prova. Tornarono indietro ventiduemila uomini del popolo e ne rimasero diecimila. 4 Il Signore disse a Gedeone: «La gente è ancora troppo numerosa; falli scendere all'acqua e te li metterò alla prova. Quegli del quale ti dirò: Questi venga con te, verrà; e quegli del quale ti dirò: Questi non venga con te, non verrà». 5 Gedeone fece dunque scendere la gente all'acqua e il Signore gli disse: «Quanti lambiranno l'acqua con la lingua, come la lambisce il cane, li porrai da una parte; porrai da un'altra quanti, per bere, si metteranno in ginocchio». 6 Il numero di quelli che lambirono l'acqua portandosela alla bocca con la mano, fu di trecento uomini; tutto il resto della gente si mise in ginocchio per bere l'acqua. 7 Allora il Signore disse a Gedeone: «Con questi trecento uomini che hanno lambito l'acqua, io vi salverò e metterò i Madianiti nelle tue mani. Tutto il resto della gente se ne vada, ognuno a casa sua». 8 Egli prese dalle mani del popolo le brocche e le trombe; rimandò tutti gli altri Israeliti ciascuno alla sua tenda e tenne con sé i trecento uomini. L'accampamento di Madian gli stava al di sotto, nella pianura.
9 In quella stessa notte il Signore disse a Gedeone: «Alzati e piomba sul campo, perché io te l'ho messo nelle mani. 10 Ma se hai paura di farlo, scendivi con Pura tuo servo 11 e udrai quello che dicono; dopo, prenderai vigore per piombare sul campo». Egli scese con Pura suo servo fino agli avamposti dell'accampamento. 12 I Madianiti, gli Amaleciti e tutti i figli dell'oriente erano sparsi nella pianura e i loro cammelli erano senza numero come la sabbia che è sul lido del mare. 13 Quando Gedeone vi giunse, ecco un uomo raccontava un sogno al suo compagno e gli diceva: «Ho fatto un sogno. Mi pareva di vedere una pagnotta di orzo rotolare nell'accampamento di Madian: giunse alla tenda, la urtò e la rovesciò e la tenda cadde a terra». 14 Il suo compagno gli rispose: «Questo non è altro che la spada di Gedeone, figlio di Ioas, uomo di Israele; Dio ha messo nelle sue mani Madian e tutto l'accampamento». 15 Quando Gedeone ebbe udito il racconto del sogno e la sua interpretazione, si prostrò; poi tornò al campo di Israele e disse: «Alzatevi, perché il Signore ha messo nelle vostre mani l'accampamento di Madian».
16 Divise i trecento uomini in tre schiere, consegnò a tutti trombe e brocche vuote con dentro fiaccole; 17 disse loro: «Guardate me e fate come farò io, così farete voi. 18 Quando io, con quanti sono con me, suonerò la tromba, anche voi suonerete le trombe intorno a tutto l'accampamento e griderete: Per il Signore e per Gedeone!». 19 Gedeone e i cento uomini che erano con lui giunsero all'estremità dell'accampamento, all'inizio della veglia di mezzanotte, quando appena avevano cambiato le sentinelle. Egli suonò la tromba spezzando la brocca che aveva in mano. 20 Allora le tre schiere suonarono le trombe e spezzarono le brocche, tenendo le fiaccole con la sinistra e con la destra le trombe per suonare e gridarono: «La spada per il Signore e per Gedeone!». 21 Ognuno di essi rimase al suo posto, intorno all'accampamento; tutto il campo si mise a correre, a gridare, a fuggire. 22 Mentre quelli suonavano le trecento trombe, il Signore fece volgere la spada di ciascuno contro il compagno, per tutto l'accampamento. L'esercito fuggì fino a Bet-Sitta a Zerera fino alla riva di Abel-Mecola, sopra Tabbat.
23 Gli Israeliti di Nèftali, di Aser e di tutto Manàsse si radunarono e inseguirono i Madianiti. 24 Intanto Gedeone aveva mandato messaggeri per tutte le montagne di Efraim a dire: «Scendete contro i Madianiti e tagliate loro i guadi sul Giordano fino a Bet-Bara». Così tutti gli uomini di Efraim si radunarono e si impadronirono dei guadi sul Giordano fino a Bet-Bara. 25 Presero due capi di Madian, Oreb e Zeeb; uccisero Oreb alla roccia di Oreb e Zeeb al Torchio di Zeeb. Inseguirono i Madianiti e portarono le teste di Oreb e di Zeeb a Gedeone, oltre il Giordano.

8,1 Ma gli uomini di Efraim gli dissero: «Che azione ci hai fatto, non chiamandoci quando sei andato a combattere contro Madian?». Litigarono con lui violentemente. 2 Egli rispose loro: «Che ho fatto io in confronto a voi? La racimolatura di Efraim non vale più della vendemmia di Abiezer? 3 Dio vi ha messo nelle mani i capi di Madian, Oreb e Zeeb; che dunque ho potuto fare io in confronto a voi?». A tali parole, la loro ira contro di lui si calmò.
4 Gedeone arrivò al Giordano e lo attraversò. Ma egli e i suoi trecento uomini erano stanchi e affamati. 5 Disse a quelli di Succot: «Date focacce di pane alla gente che mi segue, perché è stanca e io sto inseguendo Zebach e Zalmunna, re di Madian». 6 Ma i capi di Succot risposero: «Tieni forse già nelle tue mani i polsi di Zebach e di Zalmunna, perché dobbiamo dare il pane al tuo esercito?». 7 Gedeone disse: «Ebbene, quando il Signore mi avrà messo nelle mani Zebach e Zalmunna, vi strazierò le carni con le spine del deserto e con i cardi». 8 Di là salì a Penuel e parlò agli uomini di Penuel nello stesso modo; essi gli risposero come avevano fatto quelli di Succot. 9 Egli disse anche agli uomini di Penuel: «Quando tornerò in pace, abbatterò questa torre».
10 Zebach e Zalmunna erano a Karkor con il loro accampamento di circa quindicimila uomini, quanti erano rimasti dell'intero esercito dei figli dell'oriente; centoventimila uomini armati di spada erano caduti. 11 Gedeone salì per la via dei nomadi a oriente di Nobach e di Iogbea e mise in rotta l'esercito che si credeva sicuro. 12 Zebach e Zalmunna si diedero alla fuga, ma egli li inseguì, prese i due re di Madian, Zebach e Zalmunna, e sbaragliò tutto l'esercito.
13 Poi Gedeone, figlio di Ioas, tornò dalla battaglia per la salita di Cheres. 14 Catturò un giovane della gente di Succot e lo interrogò; quegli gli mise per iscritto i nomi dei capi e degli anziani di Succot: settantasette uomini. 15 Poi venne alla gente di Succot e disse: «Ecco Zebach e Zalmunna, a proposito dei quali mi avete insultato dicendo: Hai tu forse già nelle mani i polsi di Zebach e Zalmunna perché dobbiamo dare il pane alla tua gente stanca?». 16 Prese gli anziani della città e con le spine del deserto e con i cardi castigò gli uomini di Succot. 17 Demolì la torre di Penuel e uccise gli uomini della città. 18 Poi disse a Zebach e a Zalmunna: «Come erano gli uomini che avete uccisi al Tabor?». Quelli risposero: «Erano come te; ognuno di loro aveva l'aspetto di un figlio di re». 19 Egli riprese: «Erano miei fratelli, figli di mia madre; per la vita del Signore, se aveste risparmiato loro la vita, io non vi ucciderei!». 20 Poi disse a Ieter, suo primogenito: «Su, uccidili!». Ma il giovane non estrasse la spada, perché aveva paura, poiché era ancora giovane. 21 Zebach e Zalmunna dissero: «Suvvia, colpisci tu stesso, poiché qual è l'uomo, tale è la sua forza». Gedeone si alzò e uccise Zebach e Zalmunna e prese le lunette che i loro cammelli portavano al collo.
22 Allora gli Israeliti dissero a Gedeone: «Regna su di noi tu e i tuoi discendenti, poiché ci hai liberati dalla mano di Madian». 23 Ma Gedeone rispose loro: «Io non regnerò su di voi né mio figlio regnerà; il Signore regnerà su di voi». 24 Poi Gedeone disse loro: «Una cosa voglio chiedervi: ognuno di voi mi dia un pendente del suo bottino». I nemici avevano pendenti d'oro, perché erano Ismaeliti. 25 Risposero: «Li daremo volentieri». Egli stese allora il mantello e ognuno vi gettò un pendente del suo bottino. 26 Il peso dei pendenti d'oro, che egli aveva chiesti, fu di millesettecento sicli d'oro, oltre le lunette, le catenelle e le vesti di porpora, che i re di Madian avevano addosso, e oltre le collane che i loro cammelli avevano al collo. 27 Gedeone ne fece un efod che pose in Ofra sua città; tutto Israele vi si prostrò davanti in quel luogo e ciò divenne una causa di rovina per Gedeone e per la sua casa. 28 Così Madian fu umiliato davanti agli Israeliti e non alzò più il capo; il paese rimase in pace per quarant'anni, durante la vita di Gedeone. 29 Ierub-Baal, figlio di Ioas, tornò a dimorare a casa sua. 30 Gedeone ebbe settanta figli che gli erano nati dalle molte mogli. 31 Anche la sua concubina che stava a Sichem gli partorì un figlio, che chiamò Abimèlech. 32 Poi Gedeone, figlio di Ioas, morì in buona vecchiaia e fu sepolto nella tomba di Ioas suo padre a Ofra degli Abiezeriti.
33 Dopo la morte di Gedeone gli Israeliti tornarono a prostituirsi a Baal e presero Baal-Berit come loro dio. 34 Gli Israeliti non si ricordarono del Signore loro Dio che li aveva liberati dalle mani di tutti i loro nemici all'intorno 35 e non dimostrarono gratitudine alla casa di Ierub-Baal, cioè di Gedeone, per tutto il bene che egli aveva fatto a Israele.

Nuova Riveduta:

Giudici 6-8

Peccato d'Israele; oppressione di Madian
(Gc 2:11-15; 10:6-16) 2P 2:20; Ap 3:19
6,1 Ma i figli d'Israele fecero ciò che è male agli occhi del SIGNORE, e il SIGNORE li diede nelle mani di Madian per sette anni. 2 La mano di Madian fu potente contro Israele; e, per la paura dei Madianiti, i figli d'Israele si fecero quelle grotte che sono nei monti, delle caverne e dei forti. 3 Quando Israele aveva seminato, i Madianiti con gli Amalechiti e con i popoli dell'oriente salivano contro di lui, 4 si accampavano contro gl'Israeliti, distruggevano tutti i prodotti del paese fino a Gaza e non lasciavano in Israele né viveri, né pecore, né buoi, né asini. 5 Infatti salivano con le loro greggi e con le loro tende e arrivavano come una moltitudine di cavallette; essi e i loro cammelli erano innumerevoli e venivano nel paese per devastarlo. 6 Israele dunque fu ridotto in grande miseria a causa di Madian; e i figli d'Israele gridarono al SIGNORE.
7 Quando i figli d'Israele gridarono al SIGNORE a causa di Madian, 8 il SIGNORE mandò ai figli d'Israele un profeta, che disse loro: «Così dice il SIGNORE, il Dio d'Israele: "Io vi feci salire dall'Egitto e vi feci uscire dalla casa di schiavitù; 9 vi liberai dalla mano degli Egiziani e dalla mano di tutti quelli che vi opprimevano; li scacciai davanti a voi, vi diedi il loro paese 10 e vi dissi: Io sono il SIGNORE, il vostro Dio; non adorate gli dèi degli Amorei nel paese dei quali abitate; ma voi non avete ascoltato la mia voce"».

Vocazione di Gedeone
Es 3:1-12; Gc 13:9-23; Eb 11:32
11 Poi venne l'angelo del SIGNORE e si sedette sotto il terebinto d'Ofra, che apparteneva a Ioas, abiezerita; e Gedeone, figlio di Ioas, trebbiava il grano nello strettoio per nasconderlo ai Madianiti. 12 L'angelo del SIGNORE gli apparve e gli disse: «Il SIGNORE è con te, o uomo forte e valoroso!» 13 Gedeone gli rispose: «Ahimè, mio signore, se il SIGNORE è con noi, perché ci è accaduto tutto questo? Dove sono tutte quelle sue meraviglie che i nostri padri ci hanno narrate dicendo: "Il SIGNORE non ci ha forse fatti uscire dall'Egitto?" Ma ora il SIGNORE ci ha abbandonati e ci ha dati nelle mani di Madian». 14 Allora il SIGNORE si rivolse a lui e gli disse: «Va' con questa tua forza e salva Israele dalla mano di Madian; non sono io che ti mando?» 15 Egli rispose: «Ah, signore mio, con che salverò Israele? Ecco, la mia famiglia è la più povera di Manasse, e io sono il più piccolo nella casa di mio padre». 16 Il SIGNORE gli disse: «Io sarò con te e tu sconfiggerai i Madianiti come se fossero un uomo solo». 17 Gedeone a lui: «Se ho trovato grazia agli occhi tuoi, dammi un segno che sei proprio tu che mi parli. 18 Ti prego, non te ne andare di qui prima che io torni da te, ti porti la mia offerta e te la metta davanti». Il SIGNORE disse: «Aspetterò finché tu ritorni».
19 Allora Gedeone entrò in casa, preparò un capretto e, con un efa di farina, fece delle focacce azzime; mise la carne in un canestro, il brodo in una pentola, gli portò tutto sotto il terebinto e glielo offrì. 20 L'angelo di Dio gli disse: «Prendi la carne e le focacce azzime, mettile su questa roccia, e versavi su il brodo». Egli fece così. 21 Allora l'angelo del SIGNORE stese la punta del bastone che aveva in mano e toccò la carne e le focacce azzime; e dalla roccia uscì un fuoco che consumò la carne e le focacce azzime; e l'angelo del SIGNORE scomparve dalla sua vista. 22 Allora Gedeone vide che era l'angelo del SIGNORE e disse: «Misero me, Signore, mio DIO, perché ho visto l'angelo del SIGNORE faccia a faccia!» 23 Il SIGNORE gli disse: «Sta' in pace, non temere, non morirai!» 24 Allora Gedeone costruì un altare al SIGNORE e lo chiamò SIGNORE-Pace. Esso esiste anche al giorno d'oggi, a Ofra degli Abiezeriti.

Distruzione dell'altare di Baal
1S 7:3, ecc.; Sl 40:8-11, 13-17
25 Quella stessa notte, il SIGNORE gli disse: «Prendi il toro di tuo padre e il secondo toro di sette anni, demolisci l'altare di Baal che è di tuo padre, abbatti l'idolo che gli sta vicino 26 e costruisci un altare al SIGNORE, al tuo Dio, in cima a questa roccia, disponendo ogni cosa con ordine; poi prendi il secondo toro e offrilo come olocausto usando il legno dell'idolo che avrai abbattuto». 27 Allora Gedeone prese dieci uomini tra i suoi servitori e fece come il SIGNORE gli aveva detto; ma non osando farlo di giorno, per paura della casa di suo padre e della gente della città, lo fece di notte. 28 Quando la gente della città l'indomani mattina si alzò, ecco che l'altare di Baal era stato demolito, che l'idolo postovi accanto era abbattuto e che il secondo toro era offerto in olocausto sull'altare che era stato costruito. 29 Si dissero l'un l'altro: «Chi ha fatto questo?» Dopo essersi informati e dopo aver fatto delle ricerche, fu loro detto: «Gedeone, figlio di Ioas, ha fatto questo». 30 Allora la gente della città disse a Ioas: «Conduci fuori tuo figlio e sia messo a morte, perché ha demolito l'altare di Baal e ha abbattuto l'idolo che gli stava vicino». 31 Ioas rispose a tutti quelli che insorgevano contro di lui: «Volete difendere la causa di Baal? Volete venirgli in soccorso? Chi vorrà difendere la sua causa sarà messo a morte prima di domattina; se esso è un dio, difenda egli stesso la sua causa, visto che hanno demolito il suo altare». 32 Perciò quel giorno Gedeone fu chiamato Ierubbaal, perché si disse: «Difenda Baal la sua causa contro di lui, visto che egli ha demolito il suo altare».
33 Tutti i Madianiti, gli Amalechiti e i popoli dell'oriente si radunarono, attraversarono il Giordano e si accamparono nella valle di Izreel. 34 Ma lo Spirito del SIGNORE rivestì Gedeone, il quale suonò la tromba, e gli Abiezeriti furono convocati per seguirlo. 35 Egli mandò anche dei messaggeri in tutto Manasse, invitandolo a seguirlo; mandò dei messaggeri nelle tribù di Ascer, di Zabulon e di Neftali, e anche queste salirono a incontrarli.

2R 20:8-11
36 Gedeone disse a Dio: «Se vuoi salvare Israele per mano mia, come hai detto, 37 ecco, io metterò un vello di lana sull'aia: se c'è della rugiada sul vello soltanto e tutto il terreno resta asciutto, io saprò che tu salverai Israele per mia mano come hai detto». 38 Così avvenne. La mattina dopo, Gedeone si alzò presto, strizzò il vello e ne spremette la rugiada: una coppa piena d'acqua. 39 Gedeone disse a Dio: «Non si accenda l'ira tua contro di me. Io non parlerò che questa volta soltanto. Permetti che io faccia un'altra prova con il vello: resti asciutto soltanto il vello e ci sia della rugiada su tutto il terreno». 40 Dio fece così quella notte: il vello soltanto restò asciutto e ci fu della rugiada su tutto il terreno.

Vittoria di Gedeone sui Madianiti
1S 14:1-23; Sl 60:12
7,1 Ierubbaal dunque, cioè Gedeone, con tutta la gente che era con lui, alzatosi la mattina presto, si accampò presso la sorgente di Carod. L'accampamento di Madian era a nord di quello di Gedeone, verso la collina di More, nella valle.
2 Il SIGNORE disse a Gedeone: «La gente che è con te è troppo numerosa perché io dia Madian nelle sue mani; Israele potrebbe vantarsi di fronte a me, e dire: "È stata la mia mano a salvarmi". 3 Fa' dunque proclamare questo, in maniera che il popolo l'oda: Chiunque ha paura e trema se ne torni indietro e si allontani dal monte di Galaad». E tornarono indietro ventiduemila uomini del popolo e ne rimasero diecimila.
4 Il SIGNORE disse a Gedeone: «La gente è ancora troppo numerosa; falla scendere all'acqua dove io li sceglierò per te. Quello del quale ti dirò: Questo vada con te, andrà con te; e quello del quale ti dirò: Questo non vada con te, non andrà». 5 Gedeone fece dunque scendere la gente all'acqua; e il SIGNORE gli disse: «Tutti quelli che leccheranno l'acqua con la lingua, come la lecca il cane, li metterai da parte; così pure tutti quelli che, per bere, si metteranno in ginocchio». 6 Il numero di quelli che leccarono l'acqua, portandosela alla bocca nella mano, fu di trecento uomini; tutto il resto della gente si mise in ginocchio per bere l'acqua. 7 Allora il SIGNORE disse a Gedeone: «Mediante questi trecento uomini che hanno leccato l'acqua io vi libererò e metterò i Madianiti nelle tue mani. Tutto il resto della gente se ne vada, ognuno a casa sua». 8 I trecento presero i viveri del popolo e le sue trombe; e Gedeone, rimandati tutti gli altri uomini d'Israele, ciascuno alla sua tenda, trattenne questi con sé. L'accampamento di Madian era sotto il suo, nella valle.
9 Quella stessa notte, il SIGNORE disse a Gedeone: «Àlzati, piomba sull'accampamento, perché io l'ho messo nelle tue mani. 10 Ma se hai paura di farlo, scendi con Pura, tuo servo, 11 e udrai quello che dicono; e, dopo questo, le tue mani saranno fortificate per piombare sull'accampamento». Egli dunque scese con Pura, suo servo, fino agli avamposti dell'accampamento. 12 I Madianiti, gli Amalechiti e tutti i popoli dell'oriente erano sparsi nella valle come una moltitudine di cavallette e i loro cammelli erano innumerevoli come la sabbia che è sulla riva del mare. 13 Quando Gedeone arrivò, un uomo stava raccontando un sogno a un suo compagno e gli diceva: «Ho fatto un sogno. C'era un pane tondo, d'orzo, che rotolava nell'accampamento di Madian, giungeva alla tenda, la investiva, in modo da farla cadere, da rovesciarla, da lasciarla per terra». 14 Il suo compagno gli rispose e gli disse: «Questo non è altro che la spada di Gedeone, figlio di Ioas, uomo d'Israele; Dio ha messo nelle sue mani Madian e tutto l'accampamento».
15 Quando Gedeone ebbe udito il racconto del sogno e la sua interpretazione, adorò Dio; poi tornò all'accampamento d'Israele e disse: «Alzatevi, perché il SIGNORE ha messo nelle vostre mani l'accampamento di Madian!» 16 Divise i trecento uomini in tre schiere, consegnò a tutti quanti delle trombe e delle brocche vuote con delle fiaccole nelle brocche; 17 e disse loro: «Guardate me e fate come farò io; quando sarò giunto all'estremità dell'accampamento, come farò io, così farete voi; 18 e quando io con tutti quelli che sono con me suonerò la tromba, anche voi suonerete le trombe intorno a tutto l'accampamento e direte: "Per il SIGNORE e per Gedeone!"»
19 Gedeone e i cento uomini che erano con lui giunsero all'estremità dell'accampamento, al principio del cambio di mezzanotte, quando si era appena dato il cambio alle sentinelle. Suonarono le trombe e spezzarono le brocche che tenevano in mano. 20 Allora le tre schiere suonarono le trombe e spezzarono le brocche; con la sinistra presero le fiaccole e con la destra le trombe per suonare, e si misero a gridare: «La spada per il SIGNORE e per Gedeone!» 21 Ognuno di loro rimase al suo posto, intorno all'accampamento; e tutti quelli dell'accampamento si misero a correre, a gridare, a fuggire. 22 Mentre quelli suonavano le trecento trombe, il SIGNORE fece rivolgere la spada di ciascuno contro il compagno per tutto l'accampamento. L'esercito madianita fuggì fino a Bet-Sitta, verso Serera, fino al limite d'Abel-Meola, presso Tabbat. 23 Gl'Israeliti di Neftali, di Ascer e di tutto Manasse si radunarono e inseguirono i Madianiti.
24 Gedeone mandò dei messaggeri per tutta la regione montuosa di Efraim a dire: «Scendete incontro ai Madianiti e tagliate loro il passo delle acque fino a Bet-Bara, e i guadi del Giordano». Così tutti gli uomini di Efraim furono radunati e si impadronirono dei passi delle acque fino a Bet-Bara e dei guadi del Giordano. 25 Presero due prìncipi di Madian, Oreb e Zeeb; uccisero Oreb alla roccia di Oreb, e Zeeb al torchio di Zeeb; inseguirono i Madianiti e portarono le teste di Oreb e di Zeeb a Gedeone, dall'altro lato del Giordano.

Altre vittorie di Gedeone sui Madianiti
Gc 12:1-6; Pr 15:1
8,1 Gli uomini di Efraim dissero a Gedeone: «Perché ci hai trattati in questo modo? Perché non ci hai chiamati quando sei andato a combattere contro Madian?» Ebbero con lui una disputa violenta. 2 Egli rispose loro: «Che ho fatto io in confronto a voi? La racimolatura di Efraim non vale forse più della vendemmia di Abiezer? 3 Dio vi ha messo in mano i prìncipi di Madian, Oreb e Zeeb; che dunque ho potuto fare in confronto a voi?» Quando egli ebbe loro detto quella parola, la loro ira contro di lui si calmò.

1S 25 (Is 9:3; Sl 83:11-12) Gc 5:23
4 Gedeone arrivò al Giordano, lo passò con i suoi trecento uomini, i quali, benché stanchi, continuavano a inseguire il nemico, 5 e disse a quelli di Succot: «Date, vi prego, dei pani alla gente che mi segue, perché è stanca, e io sto inseguendo Zeba e Salmunna, re di Madian». 6 Ma i capi di Succot risposero: «Zeba e Salmunna sono forse già nelle tue mani? Perché dovremmo dare del pane al tuo esercito?» 7 Gedeone disse: «Ebbene! Quando il SIGNORE avrà messo nelle mie mani Zeba e Salmunna, io vi lacererò le carni con delle spine del deserto e con dei rovi». 8 Di là salì a Penuel e fece la stessa richiesta a quelli di Penuel, ma essi gli risposero come avevano fatto quelli di Succot. 9 Egli disse anche a quelli di Penuel: «Quando tornerò in pace, abbatterò questa torre».
10 Zeba e Salmunna erano a Carcor con il loro esercito di circa quindicimila uomini, che era tutto quello che rimaneva dell'intero esercito dei popoli dell'oriente, poiché centoventimila uomini armati di spada erano stati uccisi. 11 Gedeone salì per la via dei nomadi, a oriente di Noba e di Iogbea, e sconfisse l'esercito, che si credeva sicuro. 12 Zeba e Salmunna si diedero alla fuga; ma egli li inseguì, prese i due re di Madian, Zeba e Salmunna, e sbaragliò tutto l'esercito.
13 Poi Gedeone, figlio di Ioas, tornò dalla battaglia, per la salita di Cheres; 14 prese un giovane di Succot, e lo interrogò; e quello gli diede per iscritto i nomi dei capi e degli anziani di Succot, che erano settantasette. 15 Poi Gedeone andò da quelli di Succot e disse: «Ecco Zeba e Salmunna, a proposito dei quali mi insultaste dicendo "Zeba e Salmunna sono forse già nelle tue mani? Perché dovremmo dare del pane alla tua gente esausta?"» 16 Poi prese gli anziani della città, e con delle spine del deserto e con dei rovi castigò gli uomini di Succot. 17 Abbatté la torre di Penuel e uccise la gente della città.
18 Poi disse a Zeba e a Salmunna: «Com'erano gli uomini che avete ucciso sul Tabor?» Quelli risposero: «Erano come te; ognuno di essi aveva l'aspetto di un figlio di re». 19 Ed egli riprese: «Erano miei fratelli, figli di mia madre; com'è vero che il SIGNORE vive, se aveste risparmiato la loro vita, io non vi ucciderei!» 20 Poi disse a Ieter, suo primogenito: «Àlzati, uccidili!» Ma il giovane non estrasse la spada, perché aveva paura, essendo ancora un ragazzo. 21 Zeba e Salmunna dissero: «Àlzati tu stesso e dacci il colpo mortale; poiché qual è l'uomo tale è la sua forza». Gedeone si alzò, uccise Zeba e Salmunna, e prese le mezzelune che i loro cammelli portavano al collo.

Gedeone giudice d'Israele
1S 8 (Gc 6:24; De 12:8-14; 1R 15:14) Ez 7:20
22 Allora gli uomini d'Israele dissero a Gedeone: «Regna su di noi, tu, tuo figlio, e il figlio di tuo figlio, poiché ci hai salvati dalla mano di Madian». 23 Ma Gedeone rispose loro: «Io non regnerò su di voi, né mio figlio regnerà su di voi; il SIGNORE è colui che regnerà su di voi!»
24 Poi Gedeone disse loro: «Una cosa voglio chiedervi: che ciascuno di voi mi dia gli anelli del suo bottino». - I nemici avevano degli anelli d'oro perché erano Ismaeliti. - 25 Quelli risposero: «Li daremo volentieri». E stesero un mantello, sul quale ciascuno gettò gli anelli del suo bottino. 26 Il peso degli anelli d'oro, che egli aveva chiesto, fu di millesettecento sicli d'oro, oltre alle mezzelune, ai pendenti e alle vesti di porpora che i re di Madian avevano addosso, e oltre ai collari che i loro cammelli avevano al collo. 27 Gedeone ne fece un efod, che pose in Ofra, sua città, e tutto Israele si prostituì al seguito di quello; ed esso diventò un'insidia per Gedeone e per la sua casa.
28 Così Madian fu umiliato davanti ai figli d'Israele e non alzò più il capo; e il paese ebbe pace per quarant'anni, durante la vita di Gedeone.
29 Ierubbaal, figlio di Ioas, tornò ad abitare a casa sua. 30 Gedeone ebbe settanta figli, che gli nacquero dalle sue molte mogli. 31 La sua concubina, che stava a Sichem, gli partorì anche lei un figlio, al quale pose nome Abimelec. 32 Poi Gedeone, figlio di Ioas, morì molto vecchio e fu sepolto nella tomba di Ioas suo padre, a Ofra degli Abiezeriti.

Abimelec re di Sichem
(Gc 2:19; 2Cr 24:17-18) Gc 8:22-23; 2R 11:1-3; Pr 18:19
33 Dopo la morte di Gedeone, i figli d'Israele ricominciarono a prostituirsi agl'idoli di Baal e presero Baal-Berit come loro dio. 34 I figli d'Israele non si ricordarono del SIGNORE, del loro Dio, che li aveva liberati dalle mani di tutti i nemici che li circondavano; 35 e non dimostrarono nessuna gratitudine alla casa di Ierubbaal, ossia di Gedeone, per tutto il bene che egli aveva fatto a Israele.

Nuova Diodati:

Giudici 6-8

Israele oppresso dai Madianiti
6,1 Ora i figli d'Israele fecero ciò che è male agli occhi dell'Eterno, e l'Eterno li diede nelle mani di Madian per sette anni. 2 La mano di Madian si fece forte contro Israele; per paura dei Madianiti, i figli d'Israele si fecero le caverne che sono nei monti, e le spelonche e i forti. 3 Quando Israele aveva seminato, i Madianiti con gli Amalekiti e con i figli dell'est salivano contro di lui, 4 si accampavano contro gl'Israeliti, distruggevano tutti i prodotti del paese fin verso Gaza e non lasciavano in Israele né mezzi di sussistenza, né pecore, né buoi, né asini. 5 Poiché salivano col loro bestiame e con le loro tende, e arrivavano numerosi come locuste; essi e i loro cammelli erano innumerevoli, e venivano nel paese per devastarlo. 6 Israele fu perciò ridotto in grande povertà a motivo di Madian, e i figli d'Israele gridarono all'Eterno. 7 Quando i figli d'Israele gridarono all'Eterno a motivo di Madian, 8 l'Eterno mandò ai figli d'Israele un profeta, che disse loro: «Così dice l'Eterno, il DIO d'Israele: Io vi feci salire dall'Egitto e vi ho fatto uscire dalla casa di schiavitù; 9 vi liberai dalla mano degli Egiziani e dalla mano di tutti coloro che vi opprimevano; li scacciai davanti a voi e vi diedi il loro paese, 10 e vi dissi: "Io sono l'Eterno, il vostro DIO; non temete gli dèi degli Amorei nel paese dei quali abitate"; ma voi non avete dato ascolto alla mia voce».

Dio chiama Gedeone, che distrugge l'altare di Baal
11 Poi venne l'Angelo dell'Eterno e si sedette sotto la quercia di Ofrah, che apparteneva a Joash, Abiezerita, mentre suo figlio Gedeone batteva il grano nello strettoio, per sottrarlo ai Madianiti. 12 L'Angelo dell'Eterno gli apparve e gli disse: «L'Eterno è con te, o guerriero valoroso!». 13 Gedeone gli rispose: «Signore mio, se l'Eterno è con noi, perché mai ci è avvenuto tutto questo? Dove sono tutti i suoi prodigi che i nostri padri ci hanno narrato dicendo: "Non ci fece l'Eterno uscire dall'Egitto?". Ma ora l'Eterno ci ha abbandonato e ci ha dato nelle mani di Madian». 14 Allora l'Eterno si volse a lui e gli disse: «Va' con questa tua forza e salva Israele dalla mano di Madian. Non sono io che ti mando?». 15 Egli gli rispose: «O mio Signore, come salverò Israele? Ecco, la mia famiglia è la più debole di Manasse, e io sono il più piccolo nella casa di mio padre». 16 L'Eterno gli disse: «Ma io sarò con te e tu sconfiggerai i Madianiti come se fossero un uomo solo». 17 Gli disse allora Gedeone: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, dammi un segno che sei tu che parli con me. 18 Deh, non te ne andare di qui prima che io torni da te, ti porti la mia oblazione di cibo e te la metta davanti». L'Eterno disse: «Aspetterò finché tu ritorni». 19 Allora Gedeone entrò in casa e preparò un capretto e delle focacce azzime con un'efa di farina; mise la carne in un canestro e il brodo in una pentola, li portò a lui sotto la quercia e glieli offrì. 20 L'Angelo di DIO gli disse: «Prendi la carne e le focacce azzime, mettile su questa roccia e versavi sopra il brodo». Ed egli fece così. 21 Allora l'Angelo dell'Eterno stese la punta del bastone che aveva in mano e toccò la carne e le focacce azzime; e dalla roccia salì un fuoco che consumò la carne e le focacce azzime; poi l'Angelo dell'Eterno scomparve dai suoi occhi. 22 Così Gedeone si rese conto che era l'Angelo dell'Eterno, e disse: «Ahimè, o Signore, o Eterno! Poiché ho visto l'Angelo dell'Eterno faccia a faccia!». 23 L'Eterno gli disse: «La pace sia con te; non temere, non morrai!». 24 Allora Gedeone costruì in quel luogo un altare all'Eterno e lo chiamò «Jehovah Shalom». Esso si trova anche oggi a Ofrah degli Abiezeriti. 25 In quella stessa notte l'Eterno gli disse: «Prendi il toro di tuo padre e il secondo toro di sette anni, demolisci l'altare di Baal che appartiene a tuo padre e abbatti l'Ascerah che gli sta vicino; 26 poi costruisci un altare all'Eterno, il tuo DIO, in cima a questa roccia nell'ordine dovuto; prendi quindi il secondo toro e offrilo in olocausto sulla legna dell'Ascerah che avrai abbattuto». 27 Allora Gedeone prese dieci uomini fra i suoi servi e fece come l'Eterno gli aveva detto; ma poiché aveva paura della casa di suo padre e della gente della città, invece di farlo di giorno, lo fece di notte. 28 Quando il mattino seguente la gente della città si alzò, vide che l'altare di Baal era stato demolito, che l'Ascerah postovi accanto era abbattuto e che il secondo toro era offerto in olocausto sull'altare che era stato costruito. 29 E si dissero l'un l'altro: «Chi ha fatto questo?». Quando poi si informarono e chiesero, fu loro detto: «Gedeone, figlio di Joash ha fatto questo». 30 Allora la gente della città disse a Joash: «Conduci fuori tuo figlio e sia messo a morte, perché ha demolito l'altare di Baal e ha abbattuto l'Ascerah che gli stava vicino». 31 Joash rispose a tutti quelli che si levavano contro di lui: «Volete voi difendere la causa di Baal o venirgli in aiuto? Chi vorrà difendere la sua causa sarà messo a morte prima di domani mattina. Se egli è dio, difenda da sé la sua causa, poiché hanno demolito il suo altare». 32 Perciò quel giorno Gedeone fu chiamato Jerubbaal, perché si disse: «Sia Baal a combattere contro di lui, poiché egli ha demolito il suo altare». 33 Or tutti i Madianiti, gli Amalekiti e i figli dell'est si radunarono, passarono il Giordano, e si accamparono nella valle di Jezreel. 34 Ma lo Spirito dell'Eterno investì Gedeone che suonò la tromba; e gli Abiezeriti furono convocati per seguirlo. 35 Egli mandò anche messaggeri in tutto Manasse, che fu pure convocato per seguirlo; mandò inoltre messaggeri nelle tribù di Ascer, Zabulon e di Neftali, le quali salirono a incontrare gli altri.

Il segno del vello
36 Poi Gedeone disse a DIO: «Se intendi salvare Israele per mia mano, come hai detto, 37 ecco, io metterò un vello di lana sull'aia: se c'è rugiada soltanto sul vello e tutto il terreno all'intorno rimane asciutto, allora saprò che intendi salvare Israele per mia mano, come hai detto». 38 E così avvenne. Il mattino dopo Gedeone si levò per tempo, strizzò il vello e ne spremette la rugiada; ne uscì una coppa piena d'acqua. 39 Ma Gedeone disse ancora a DIO: «Non si accenda la tua ira contro di me; io parlerò ancora una volta. Deh, lasciami fare la prova col vello ancora una volta soltanto. Rimanga asciutto solo il vello e ci sia rugiada su tutto il terreno all'intorno». 40 E DIO fece così quella notte: soltanto il vello rimase asciutto, e ci fu rugiada su tutto il terreno all'intorno.

Gedeone sceglie trecento uomini e sconfigge i Madianiti
7,1 Jerubbaal dunque (cioè Gedeone) e tutta la gente che era con lui si levarono al mattino presto e si accamparono presso la sorgente di Harod. L'accampamento di Madian era a nord del loro, presso la collina di Moreh, nella valle. 2 Allora l'Eterno disse a Gedeone: «Per me la gente che è con te è troppo numerosa, perché io dia Madian nelle sue mani; Israele potrebbe vantarsi di fronte a me e dire: "È la mia mano che mi ha salvato". 3 Ora dunque proclama a tutto il popolo, dicendo: "Chiunque ha paura e trema, torni indietro e si allontani dal monte Galaad"». Allora tornarono indietro ventiduemila uomini del popolo, e ne rimasero diecimila. 4 L'Eterno disse a Gedeone: «La gente è ancora troppo numerosa; falli scendere all'acqua, e là io li metterò alla prova per te. Colui del quale ti dirò: "Questi venga con te", verrà con te; e colui del quale ti dirò: "Questi non venga con te", non verrà». 5 Gedeone fece dunque scendere la gente all'acqua; e l'Eterno gli disse: «Tutti quelli che lambiranno l'acqua con la lingua, come la lambisce il cane, li metterai da parte; e così farai con tutti quelli che per bere si metteranno in ginocchio». 6 Il numero di quelli che lambirono l'acqua portandosela alla bocca nella mano fu di trecento uomini; tutto il resto della gente si mise in ginocchio per bere l'acqua. 7 Allora l'Eterno disse a Gedeone: «Mediante questi trecento uomini che hanno lambito l'acqua io vi salverò e darò i Madianiti nelle tue mani. Tutti gli altri tornino ciascuno a casa sua». 8 Allora i trecento uomini presero nelle loro mani le provviste e le loro trombe; così Gedeone rimandò tutti gli altri uomini d'Israele, ciascuno alla sua tenda, ma tenne con sé i trecento uomini. Or l'accampamento di Madian si trovava sotto a lui, nella valle. 9 In quella stessa notte l'Eterno disse a Gedeone: «Levati e piomba sull'accampamento, perché io te l'ho dato nelle mani. 10 Ma se hai paura di farlo, scendi all'accampamento con Purah, tuo servo, 11 e udrai quello che dicono; dopo ciò, le tue mani saranno fortificate per piombare sull'accampamento». Egli dunque scese con Purah, suo servo, fino agli avamposti dell'accampamento. 12 Or i Madianiti, gli Amalekiti e tutti i figli dell'est erano sparsi nella valle come una moltitudine di locuste, e i loro cammelli erano innumerevoli come la sabbia che è sul lido del mare. 13 Quando Gedeone arrivò, ecco un uomo raccontava un sogno al suo compagno e diceva: «Ho appena fatto un sogno; mi pareva di vedere un pane d'orzo rotolare nell'accampamento di Madian, giungere alla tenda e colpirla, così da farla cadere, rovesciarla e farla crollare». 14 Allora il suo compagno gli rispose e disse: «Questo non è altro che la spada di Gedeone, figlio di Joash, uomo d'Israele; nelle sue mani DIO ha dato Madian e l'intero accampamento». 15 All'udire il racconto del sogno e la sua interpretazione, Gedeone si prostrò in adorazione; poi tornò all'accampamento d'Israele e disse: «Levatevi, perché l'Eterno ha dato nelle vostre mani l'accampamento di Madian!». 16 Divise quindi i trecento uomini in tre schiere e consegnò a tutti trombe e brocche vuote con fiaccole dentro alle brocche; 17 e disse loro: «Guardate me e fate come farò io; quando sarò giunto ai margini dell'accampamento voi farete esattamente come faccio io. 18 Quando suonerò la tromba, io e tutti quelli che sono con me, anche voi suonerete le trombe intorno a tutto l'accampamento e griderete: "Per l'Eterno e per Gedeone"». 19 Gedeone e i cento uomini che erano con lui giunsero ai margini dell'accampamento all'inizio della vigilia di mezzanotte, appena dopo il cambio delle sentinelle. Essi suonarono le trombe e spezzarono le brocche che tenevano in mano. 20 Allora le tre schiere suonarono le trombe e spezzarono le brocche tenendo con la sinistra le fiaccole e con la destra le trombe per suonare, e si misero a gridare: «La spada dell'Eterno e di Gedeone!». 21 Ognuno di loro rimase al suo posto intorno all'accampamento; l'intero esercito nemico invece si mise a correre, a gridare e a fuggire. 22 Mentre i trecento uomini suonavano le trombe, l'Eterno fece volgere la spada di ciascuno contro il proprio compagno per tutto l'accampamento. L'esercito nemico fuggì fino a Beth-Scittah, verso Tserah, fino ai margini di Abel-Meholah presso Tabbath. 23 Allora gli Israeliti di Neftali, di Ascer e di tutto Manasse si radunarono e inseguirono i Madianiti. 24 Gedeone mandò quindi messaggeri per tutta la regione montuosa di Efraim a dire: «Scendete contro i Madianiti e impadronitevi dei guadi delle acque fino a Beth-Barah e al Giordano». Così tutti gli uomini di Efraim si radunarono e si impadronirono dei guadi delle acque fino a Beth-Barah e al Giordano. 25 E presero due principi di Madian, Oreb e Zeeb; uccisero Oreb al masso di Oreb, e Zeeb allo strettoio di Zeeb. Inseguirono i Madianiti e portarono le teste di Oreb e di Zeeb a Gedeone, dall'altro lato del Giordano.

Gedeone sbaraglia i re di Madian, Zebah e Tsalmunna
8,1 Gli uomini di Efraim dissero a Gedeone: «Perché ti sei comportato in questo modo con noi, non chiamandoci quando sei andato a combattere contro Madian?». Ed ebbero con lui un'aspra contesa. 2 Egli rispose loro: «Che ho fatto io a vostro confronto? La racimolatura di Efraim non vale forse di più della vendemmia di Abiezer? 3 DIO vi ha dato nelle mani i principi di Madian, Oreb e Zeeb; che cosa ho potuto fare io a vostro confronto?». Quando disse questo, la loro ira contro di lui si calmò. 4 Gedeone arrivò quindi al Giordano e lo passò con i trecento uomini che erano con lui; benché stanchi, essi continuavano a inseguire il nemico. 5 Disse a quelli di Sukkoth: «Date, vi prego, dei pani alla gente che mi segue, perché è stanca, e io sto inseguendo Zebah e Tsalmunna, re di Madian». 6 Ma i capi di Sukkoth risposero: «Sono forse Zebah e Tsalmunna già nelle tue mani, perché dobbiamo dare del pane al tuo esercito?». 7 Allora Gedeone disse: «Per questo, quando l'Eterno mi avrà dato nelle mani Zebah e Tsalmunna, lacererò il vostro corpo con le spine del deserto e con i rovi». 8 Di là salì a Penuel e parlò a quei di Penuel nello stesso modo; gli uomini di Penuel gli risposero come avevano fatto gli uomini di Sukkoth. 9 Così egli parlò anche agli uomini di Penuel, dicendo: «Quando tornerò in pace, abbatterò questa torre». 10 Or Zebah e Tsalmunna erano a Karkor col loro esercito di circa quindicimila uomini, tutto ciò che rimaneva dell'intero esercito dei figli dell'est, poiché centoventimila uomini che brandivano la spada erano stati uccisi. 11 Gedeone salì per la via di quelli che abitavano in tende, a est di Nobah e di Jogbehah, e sconfisse l'esercito che si credeva al sicuro. 12 E Zebah e Tsalmunna si diedero alla fuga; ma egli li inseguì, prese i due re di Madian, Zebah e Tsalmunna, e sbaragliò l'intero esercito. 13 Poi Gedeone, figlio di Joash, tornò alla battaglia per la salita di Heres. 14 Catturò un giovane della gente di Sukkoth e lo interrogò, ed egli gli mise per scritto i nomi dei capi e degli anziani di Sukkoth, settantasette uomini. 15 Poi venne dagli uomini di Sukkoth e disse: «Ecco Zebah e Tsalmunna, a proposito dei quali mi avete deriso dicendo: "Sono forse Zebah e Tsalmunna già nelle tue mani, perché dobbiamo dare del pane alla tua gente stanca?"». 16 Prese quindi gli anziani della città e con le spine del deserto e con i rovi diede una lezione agli uomini di Sukkoth. 17 Abbatté pure la torre di Penuel e uccise gli uomini della città. 18 Poi disse a Zebah e a Tsalmunna: «Come erano gli uomini che avete ucciso al Tabor?». Essi risposero: «Erano come te; ognuno di loro aveva l'aspetto di un figlio di re». 19 Egli riprese: «Erano miei fratelli, figli di mia madre; come è vero che l'Eterno vive, se aveste risparmiato la loro vita, io non vi ucciderei!». 20 Poi disse a Jether, suo primogenito: «Levati e uccidili!». Ma il giovane non estrasse la spada, perché aveva paura, poiché era ancora giovane. 21 Allora Zebah e Tsalmunna dissero: «Levati tu stesso e dacci addosso, poiché qual è l'uomo tale è la sua forza». Così Gedeone si levò e uccise Zebah e Tsalmunna, e prese le mezzelune che i loro cammelli portavano al collo. 22 Allora gli uomini d'Israele dissero a Gedeone: «Regna su di noi tu, tuo figlio e il figlio di tuo figlio, perché ci hai liberati dalla mano di Madian». 23 Ma Gedeone rispose loro: «Io non regnerò su di voi, e neppure mio figlio regnerà su di voi, l'Eterno regnerà su di voi!». 24 Poi Gedeone disse loro: «Voglio però chiedervi una cosa: ciascuno di voi mi dia gli orecchini del suo bottino». Essi avevano degli orecchini d'oro perché erano Ismaeliti. 25 Essi risposero: «Noi li daremo volentieri». Così stesero un mantello e ciascuno vi gettò gli orecchini del suo bottino. 26 Il peso degli orecchini d'oro che egli aveva chiesto fu di millesettecento sicli d'oro, oltre le mezzelune, i pendenti e le vesti di porpora che i re di Madian indossavano, e oltre i collari che i loro cammelli avevano al collo. 27 Poi Gedeone ne fece un efod, che pose in Ofrah, sua città; tutto Israele vi andò a prostituirsi con esso, e diventò un laccio per Gedeone e per la sua casa.

Quarant'anni di pace e morte di Gedeone
28 Così Madian fu umiliato davanti ai figli d'Israele e non alzò più il capo; e il paese ebbe riposo per quarant'anni, durante la vita di Gedeone. 29 Poi Jerubbaal, figlio di Joash, tornò a dimorare a casa sua. 30 Or Gedeone ebbe settanta figli che uscirono dai suoi lombi, perché ebbe molte mogli. 31 La sua concubina, che stava a Sichem, gli partorì anch'ella un figlio, a cui pose nome Abimelek. 32 Poi Gedeone, figlio di Joash, morì in buona vecchiaia e fu sepolto nella tomba di Joash suo padre, a Ofrah degli Abiezeriti. 33 Dopo la morte di Gedeone i figli d'Israele ricominciarono a prostituirsi ai Baal, e presero Baal-Berith come loro dio. 34 I figli d'Israele non si ricordarono dell'Eterno, il loro DIO, che li aveva liberati dalle mani di tutti i loro nemici tutt'intorno, 35 e non dimostrarono alcuna gratitudine alla casa di Jerubbaal (cioè di Gedeone) per tutto il bene che egli aveva fatto a Israele.

Riveduta 2020:

Giudici 6-8

Israele oppresso dai Madianiti. Gedeone chiamato da Dio a salvare il popolo
6,1 Ma i figli d'Israele fecero ciò che è male agli occhi dell'Eterno, e l'Eterno li diede nelle mani di Madian per sette anni. 2 La mano di Madian fu potente contro Israele; e, per la paura dei Madianiti, i figli d'Israele si fecero quelle caverne che sono nei monti, e delle spelonche e dei forti. 3 Quando Israele aveva seminato, i Madianiti con gli Amalechiti e con i figli dell'oriente salivano contro di lui, 4 si accampavano contro gli Israeliti, distruggevano tutti i prodotti del paese fin verso Gaza, e non lasciavano in Israele né viveri, né pecore, né buoi, né asini. 5 Poiché salivano con le loro greggi e con le loro tende, e arrivavano come una moltitudine di cavallette; essi e i loro cammelli erano innumerevoli, e venivano nel paese per devastarlo. 6 Israele dunque fu ridotto in grande miseria a causa di Madian, e i figli d'Israele gridarono all'Eterno. 7 E avvenne che, quando i figli d'Israele ebbero gridato all'Eterno a causa di Madian, 8 l'Eterno mandò ai figli d'Israele un profeta, che disse loro: “Così dice l'Eterno, l'Iddio d'Israele: 'Io vi feci salire dall'Egitto e vi trassi fuori dalla casa di schiavitù; 9 vi liberai dalla mano degli Egiziani e dalla mano di tutti quelli che vi opprimevano; li scacciai davanti a voi, vi diedi il loro paese, e vi dissi: 10 Io sono l'Eterno, il vostro Dio; non adorate gli dèi degli Amorei nel paese dei quali abitate; ma voi non avete dato ascolto alla mia voce'”. 11 Poi venne l'angelo dell'Eterno e si sedette sotto il terebinto d'Ofra, che apparteneva a Ioas, Abiezerita; e Gedeone, figlio di Ioas, batteva il grano nello strettoio, per metterlo al sicuro dai Madianiti. 12 L'angelo dell'Eterno gli apparve e gli disse: “L'Eterno è con te, o uomo forte e valoroso!”. 13 E Gedeone gli rispose: “Ahimè, signor mio, se l'Eterno è con noi, perché ci è avvenuto tutto questo? e dove sono tutte quelle sue meraviglie che i nostri padri ci hanno narrato dicendo: 'L'Eterno non ci trasse forse fuori dall'Egitto?'. Ma ora l'Eterno ci ha abbandonato e ci ha dato nelle mani di Madian”. 14 Allora l'Eterno si rivolse a lui, e gli disse: “Va' con questa tua forza, e salva Israele dalla mano di Madian; non sono io che ti mando?”. 15 Ed egli a lui: “Ah, signor mio, con che salverò io Israele? Ecco, la mia famiglia è la più povera di Manasse, e io sono il più piccolo nella casa di mio padre”. 16 L'Eterno gli disse: “Perché io sarò con te, tu sconfiggerai i Madianiti come se fossero un uomo solo”. 17 E Gedeone a lui: “Se ho trovato grazia agli occhi tuoi, dammi un segno che sei proprio tu che mi parli. 18 Ti prego, non te ne andare di qui prima che io torni da te, ti porti la mia offerta, e te la metta davanti”. E l'Eterno disse: “Aspetterò finché tu ritorni”. 19 Allora Gedeone entrò in casa, preparò un capretto e, con un efa di farina, fece delle focacce azzime; mise la carne in un canestro, il brodo in una pentola, gli portò tutto sotto il terebinto, e glielo offrì. 20 E l'angelo di Dio gli disse: “Prendi la carne e le focacce azzime, mettile su questa roccia, e versaci su il brodo”. Ed egli fece così. 21 Allora l'angelo dell'Eterno stese la punta del bastone che aveva in mano e toccò la carne e le focacce azzime; e salì dalla roccia un fuoco, che consumò la carne e le focacce azzime; e l'angelo dell'Eterno scomparve dalla vista di lui. 22 E Gedeone vide che era l'angelo dell'Eterno, e disse: “Misero me, o Signore, o Eterno! poiché ho visto l'angelo dell'Eterno faccia a faccia!”. 23 E l'Eterno gli disse: “Sta' in pace, non temere, non morirai!”. 24 Allora Gedeone costruì un altare all'Eterno e lo chiamò “l'Eterno pace”. Esso esiste anche al giorno d'oggi a Ofra degli Abiezeriti. 25 In quella stessa notte, l'Eterno gli disse: “Prendi il giovenco di tuo padre e il secondo toro di sette anni, demolisci l'altare di Baal che è di tuo padre, abbatti l'idolo che gli sta vicino, 26 e costruisci un altare all'Eterno, al tuo Dio, in cima a questa roccia, disponendo ogni cosa con ordine; poi prendi il secondo toro e offrilo in olocausto sulla legna dell'idolo che avrai abbattuto”. 27 Allora Gedeone prese dieci uomini fra i suoi servitori e fece come l'Eterno gli aveva detto; ma, non osando farlo di giorno, per paura della casa di suo padre e della gente della città, lo fece di notte. 28 E quando la gente della città l'indomani mattina si alzò, ecco che l'altare di Baal era stato demolito, che l'idolo posto accanto era abbattuto, e che il secondo toro era offerto in olocausto sull'altare che era stato costruito. 29 E dissero l'uno all'altro: “Chi ha fatto questo?”. Ed essendosi informati e avendo fatto delle ricerche, fu loro detto: “Gedeone, figlio di Ioas, ha fatto questo”. 30 Allora la gente della città disse a Ioas: “Conduci fuori tuo figlio, e sia messo a morte, perché ha demolito l'altare di Baal e ha abbattuto l'idolo che gli stava vicino”. 31 E Ioas rispose a tutti quelli che insorgevano contro di lui: “Volete voi difendere la causa di Baal? volete venirgli in soccorso? chi vorrà difendere la sua causa sarà messo a morte prima di domattina; se esso è dio, difenda da sé la sua causa, poiché hanno demolito il suo altare”. 32 Perciò quel giorno Gedeone fu chiamato Ierubbaal, perché si disse: “Difenda Baal la sua causa contro di lui, poiché egli ha demolito il suo altare”. 33 Ora tutti i Madianiti, gli Amalechiti e i figli dell'oriente si radunarono, passarono il Giordano e si accamparono nella valle di Izreel. 34 Ma lo Spirito dell'Eterno rivestì Gedeone, il quale suonò la tromba, e gli Abiezeriti furono convocati per seguirlo. 35 Egli mandò anche dei messaggeri in tutto Manasse, che fu convocato per seguirlo; mandò anche dei messaggeri nelle tribù di Ascer, di Zabulon e di Neftali, le quali salirono a incontrare gli altri. 36 E Gedeone disse a Dio: “Se vuoi salvare Israele per mia mano, come hai detto, 37 ecco, io metterò un vello di lana sull'aia: se c'è della rugiada sul vello soltanto e tutto il terreno resta asciutto, io conoscerò che tu salverai Israele per mia mano come hai detto”. 38 E così avvenne. La mattina dopo, Gedeone si alzò in tempo, strizzò il vello e ne spremette la rugiada: una coppa piena d'acqua. 39 E Gedeone disse a Dio: “Non si accenda l'ira tua contro di me; io non parlerò più che questa volta. Ti prego, che io faccia ancora un'altra prova sola con il vello: resti asciutto soltanto il vello, e ci sia della rugiada su tutto il terreno”. 40 E Dio fece così quella notte: il vello soltanto restò asciutto, e ci fu della rugiada su tutto il terreno.

Vittoria di Gedeone sui Madianiti
7,1 Ierubbaal dunque, vale a dire Gedeone, con tutta la gente che era con lui, alzatosi la mattina di buon'ora, si accampò presso la sorgente di Carod. L'accampamento di Madian era a nord di quello di Gedeone, verso la collina di More, nella valle. 2 E l'Eterno disse a Gedeone: “La gente che è con te è troppo numerosa perché io dia Madian nelle sue mani; Israele potrebbe vantarsi di fronte a me, e dire: 'La mia mano è quella che mi ha salvato'. 3 Ora dunque fa' proclamare questo, in modo che il popolo l'oda: 'Chiunque ha paura e trema se ne torni indietro e si allontani dal monte di Galaad'”. E tornarono indietro ventiduemila uomini del popolo, e ne rimasero diecimila. 4 L'Eterno disse a Gedeone: “La gente è ancora troppo numerosa; falla scendere all'acqua, e là io farò per te la scelta. Quello del quale ti dirò: 'Questo vada con te', andrà con te; e quello del quale ti dirò: 'Questo non vada con te', non andrà”. 5 Gedeone fece dunque scendere la gente all'acqua; e l'Eterno gli disse: “Tutti quelli che lambiranno l'acqua con la lingua, come la lambisce il cane, li metterai da parte; così pure tutti quelli che, per bere, si metteranno in ginocchio”. 6 E il numero di quelli che lambirono l'acqua portandosela alla bocca nella mano, fu di trecento uomini; tutto il resto della gente si mise in ginocchio per bere l'acqua. 7 Allora l'Eterno disse a Gedeone: “Mediante questi trecento uomini che hanno lambito l'acqua io vi libererò e darò i Madianiti nelle tue mani. Tutto il resto della gente se ne vada, ognuno a casa sua”. 8 I trecento presero i viveri del popolo e le sue trombe; e Gedeone, rimandati tutti gli altri uomini d'Israele, ciascuno alla sua tenda, tenne questi con sé. Ora l'accampamento di Madian era sotto quello di lui, nella valle. 9 In quella stessa notte, l'Eterno disse a Gedeone: “Alzati, piomba sull'accampamento, perché io te l'ho dato nelle mani. 10 Ma se hai paura di farlo, scendi con Pura tuo servo, 11 e udrai quello che dicono; e, dopo questo, le tue mani saranno fortificate per piombare sull'accampamento”. Egli dunque scese con Pura, suo servo, fino agli avamposti dell'accampamento. 12 Ora i Madianiti, gli Amalechiti e tutti i figli dell'oriente erano sparsi nella valle come una moltitudine di cavallette, e i loro cammelli erano innumerevoli, come la sabbia che è sul lido del mare. 13 E quando Gedeone vi giunse, ecco che un uomo raccontava un sogno al suo compagno, e gli diceva: “Io ho fatto un sogno; mi sembrava che un pane tondo, d'orzo, rotolasse nell'accampamento di Madian, giungesse alla tenda, la investisse, in modo da farla cadere, da rovesciarla, da lasciarla per terra”. 14 E il suo compagno gli rispose e gli disse: “Questo non è altro che la spada di Gedeone, figlio di Ioas, uomo d'Israele; nelle sue mani Iddio ha dato Madian e tutto l'accampamento”. 15 Quando Gedeone ebbe udito il racconto del sogno e la sua interpretazione, adorò Dio; poi tornò all'accampamento d'Israele, e disse: “Alzatevi, perché l'Eterno ha dato nelle vostre mani l'accampamento di Madian!”. 16 E divise i trecento uomini in tre schiere, consegnò a tutti quanti delle trombe e delle brocche vuote con delle fiaccole dentro le brocche; 17 e disse loro: “Guardate me e fate come farò io; quando sarò giunto all'estremità dell'accampamento, come farò io, così farete voi; 18 e quando io con tutti quelli che sono con me suonerò la tromba, anche voi suonerete le trombe intorno a tutto l'accampamento, e direte: 'Per l'Eterno e per Gedeone!'”. 19 Gedeone e i cento uomini che erano con lui giunsero all'estremità del campo, al principio della vigilia di mezzanotte, quando si era appena dato il cambio alle sentinelle. Suonarono le trombe e spezzarono le brocche che tenevano in mano. 20 Allora le tre schiere suonarono le trombe, spezzarono le brocche; con la sinistra presero le fiaccole, e con la destra le trombe per suonare, e si misero a gridare: “La spada per l'Eterno e per Gedeone!”. 21 Ognuno di loro rimase al suo posto, intorno all'accampamento; e tutto l'accampamento si mise a correre, a gridare, a fuggire. 22 E mentre quelli suonavano le trecento trombe, l'Eterno fece volgere la spada di ciascuno contro il compagno, per tutto l'accampamento. E l'accampamento fuggì fino a Bet-Sitta, verso Serera, fino all'orlo di Abel-Meola presso Tabbat. 23 Gli Israeliti di Neftali, di Ascer e di tutto Manasse si radunarono e inseguirono i Madianiti. 24 E Gedeone mandò dei messaggeri per tutta la regione montuosa di Efraim a dire: “Scendete incontro ai Madianiti e tagliate loro il passo delle acque fino a Bet-Bara, e i guadi del Giordano”. Così tutti gli uomini di Efraim si radunarono e si impadronirono dei passi delle acque fino a Bet-Bara e dei guadi del Giordano. 25 E presero due prìncipi di Madian, Oreb e Zeeb; uccisero Oreb al masso di Oreb, e Zeeb allo strettoio di Zeeb: inseguirono i Madianiti e portarono le teste di Oreb e di Zeeb a Gedeone, dall'altro lato del Giordano.

Altre vittorie di Gedeone sui Madianiti. Morte di Gedeone
8,1 Gli uomini di Efraim dissero a Gedeone: “Che azione è questa che tu ci hai fatto, non chiamandoci quando sei andato a combattere contro Madian?”. Ed ebbero con lui una disputa violenta. 2 Ed egli rispose loro: “Che ho fatto io in confronto a voi? la racimolatura di Efraim non vale forse più della vendemmia di Abiezer? 3 Iddio vi ha dato nelle mani i prìncipi di Madian, Oreb e Zeeb! che dunque ho potuto fare in confronto a voi?”. Quando egli ebbe detto loro quelle parole, la loro ira contro di lui si calmò. 4 E Gedeone arrivò al Giordano, e lo passò con i trecento uomini che erano con lui; i quali, benché stanchi, continuavano a inseguire il nemico. 5 E disse a quelli di Succot: “Date, vi prego, dei pani alla gente che mi segue, perché è stanca, e io sto inseguendo Zeba e Salmunna, re di Madian”. 6 Ma i capi di Succot risposero: “Tieni tu forse già nelle tue mani i polsi di Zeba e di Salmunna, che dobbiamo dare del pane al tuo esercito?”. 7 E Gedeone disse: “Ebbene! quando l'Eterno mi avrà dato nelle mani Zeba e Salmunna, io vi lacererò le carni con delle spine del deserto e con dei rovi”. 8 Di là salì a Penuel, e parlò a quelli di Penuel nello stesso modo; ed essi gli risposero come avevano fatto quelli di Succot. 9 Ed egli disse anche a quelli di Penuel: “Quando tornerò in pace, abbatterò questa torre”. 10 Ora Zeba e Salmunna erano a Carcor con il loro esercito di circa quindicimila uomini, che era tutto quello che rimaneva dell'intero esercito dei figli dell'oriente, poiché centoventimila uomini che portavano la spada erano stati uccisi. 11 Gedeone salì per la via dei nomadi a oriente di Noba e di Iogbea, e sconfisse l'esercito che si credeva al sicuro. 12 E Zeba e Salmunna si diedero alla fuga; ma egli li inseguì, prese i due re di Madian, Zeba e Salmunna, e sbaragliò tutto l'esercito. 13 Poi Gedeone, figlio di Ioas, tornò dalla battaglia, per la salita di Cheres. 14 Mise le mani sopra un giovane della gente di Succot, e lo interrogò; ed egli gli diede per iscritto i nomi dei capi e degli anziani di Succot, che erano settantasette uomini. 15 Poi andò dalla gente di Succot, e disse: “Ecco Zeba e Salmunna, a proposito dei quali mi insultaste dicendo: 'Hai tu forse già nelle mani i polsi di Zeba e di Salmunna, che noi dobbiamo dare del pane alla tua gente stanca?'”. 16 E prese gli anziani della città, e con delle spine del deserto e con dei rovi castigò gli uomini di Succot. 17 E abbatté la torre di Penuel e uccise la gente della città. 18 Poi disse a Zeba e a Salmunna: “Come erano gli uomini che avete uccisi al Tabor?”. Quelli risposero: “Erano come te; ognuno di essi aveva l'aspetto di un figlio di re”. 19 Ed egli riprese: “Erano miei fratelli, figli di mia madre; come è vero che l'Eterno vive, se aveste risparmiato loro la vita, io non vi ucciderei!”. 20 Poi disse a Ieter, suo primogenito: “Alzati, uccidili!”. Ma il giovane non tirò la spada, perché aveva paura, essendo ancora un ragazzo. 21 E Zeba e Salmunna dissero: “Alzati tu stesso e dacci il colpo mortale; poiché qual è l'uomo tale è la sua forza”. E Gedeone si alzò e uccise Zeba e Salmunna, e prese le mezzelune che i loro cammelli portavano al collo. 22 Allora gli uomini d'Israele dissero a Gedeone: “Regna su di noi tu e tuo figlio e il figlio di tuo figlio, poiché ci hai salvati dalla mano di Madian”. 23 Ma Gedeone rispose loro: “Io non regnerò su di voi, né mio figlio regnerà su di voi; l'Eterno è colui che regnerà su di voi!”. 24 Poi Gedeone disse loro: “Una cosa voglio chiedervi: che ciascuno di voi mi dia gli anelli del suo bottino” (i nemici avevano degli anelli d'oro perché erano Ismaeliti). 25 Quelli risposero: “Li daremo volentieri”. E stesero un mantello, sul quale ciascuno gettò gli anelli del suo bottino. 26 Il peso degli anelli d'oro che egli aveva chiesto fu di millesettecento sicli d'oro, oltre le mezzelune, i pendenti e le vesti di porpora che i re di Madian avevano addosso, e oltre i collari che i loro cammelli avevano al collo. 27 E Gedeone ne fece un efod, che pose a Ofra, sua città; tutto Israele vi andò a prostituirsi, ed esso diventò un'insidia per Gedeone e per la sua casa. 28 Così Madian fu umiliato davanti ai figli d'Israele e non alzò più il capo; e il paese ebbe pace per quarant'anni, durante la vita di Gedeone. 29 Ierubbaal figlio di Ioas, tornò ad abitare a casa sua. 30 Ora Gedeone ebbe settanta figli, che gli nacquero dalle molte mogli che ebbe. 31 E la sua concubina, che stava a Sichem, gli partorì anche lei un figlio che chiamò Abimelec. 32 Poi Gedeone, figlio di Ioas, morì in buona vecchiaia e fu sepolto nella tomba di Ioas suo padre, a Ofra degli Abiezeriti. 33 Dopo che Gedeone fu morto, i figli d'Israele ricominciarono a prostituirsi agli idoli di Baal, e presero Baal-Berit come loro dio. 34 I figli d'Israele non si ricordarono dell'Eterno, del loro Dio, che li aveva liberati dalle mani di tutti i loro nemici che li circondavano; 35 e non dimostrarono nessuna gratitudine alla casa di Ierubbaal, ossia di Gedeone, per tutto il bene che egli aveva fatto a Israele.

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