C.E.I.:

Giovanni 1,35-12,50

1,35 Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli 36 e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l'agnello di Dio!». 37 E i due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. 38 Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse: «Che cercate?». Gli risposero: «Rabbì (che significa maestro), dove abiti?». 39 Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
40 Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. 41 Egli incontrò per primo suo fratello Simone, e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia (che significa il Cristo)» 42 e lo condusse da Gesù. Gesù, fissando lo sguardo su di lui, disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; ti chiamerai Cefa (che vuol dire Pietro)».
43 Il giorno dopo Gesù aveva stabilito di partire per la Galilea; incontrò Filippo e gli disse: «Seguimi». 44 Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro. 45 Filippo incontrò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret». 46 Natanaèle esclamò: «Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi». 47 Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità». 48 Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico». 49 Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!». 50 Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, credi? Vedrai cose maggiori di queste!». 51 Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell'uomo».

2,1 Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. 2 Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. 3 Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino». 4 E Gesù rispose: «Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora». 5 La madre dice ai servi: «Fate quello che vi dirà».
6 Vi erano là sei giare di pietra per la purificazione dei Giudei, contenenti ciascuna due o tre barili. 7 E Gesù disse loro: «Riempite d'acqua le giare»; e le riempirono fino all'orlo. 8 Disse loro di nuovo: «Ora attingete e portatene al maestro di tavola». Ed essi gliene portarono. 9 E come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, il maestro di tavola, che non sapeva di dove venisse (ma lo sapevano i servi che avevano attinto l'acqua), chiamò lo sposo 10 e gli disse: «Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un po' brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono». 11 Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
12 Dopo questo fatto, discese a Cafarnao insieme con sua madre, i fratelli e i suoi discepoli e si fermarono colà solo pochi giorni.
13 Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. 14 Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco. 15 Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi, 16 e ai venditori di colombe disse: «Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato». 17 I discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divora. 18 Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». 19 Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». 20 Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». 21 Ma egli parlava del tempio del suo corpo. 22 Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
23 Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa molti, vedendo i segni che faceva, credettero nel suo nome. 24 Gesù però non si confidava con loro, perché conosceva tutti 25 e non aveva bisogno che qualcuno gli desse testimonianza su un altro, egli infatti sapeva quello che c'è in ogni uomo.

3,1 C'era tra i farisei un uomo chiamato Nicodèmo, un capo dei Giudei. 2 Egli andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui». 3 Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio». 4 Gli disse Nicodèmo: «Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». 5 Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 6 Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito. 7 Non ti meravigliare se t'ho detto: dovete rinascere dall'alto. 8 Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito». 9 Replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». 10 Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro in Israele e non sai queste cose? 11 In verità, in verità ti dico, noi parliamo di quel che sappiamo e testimoniamo quel che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. 12 Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? 13 Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorché il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo. 14 E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, 15 perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».
16 Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. 17 Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. 18 Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio. 19 E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie. 20 Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. 21 Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio.
22 Dopo queste cose, Gesù andò con i suoi discepoli nella regione della Giudea; e là si trattenne con loro, e battezzava. 23 Anche Giovanni battezzava a Ennòn, vicino a Salìm, perché c'era là molta acqua; e la gente andava a farsi battezzare. 24 Giovanni, infatti, non era stato ancora imprigionato.
25 Nacque allora una discussione tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo riguardo la purificazione. 26 Andarono perciò da Giovanni e gli dissero: «Rabbì, colui che era con te dall'altra parte del Giordano, e al quale hai reso testimonianza, ecco sta battezzando e tutti accorrono a lui». 27 Giovanni rispose: «Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stato dato dal cielo. 28 Voi stessi mi siete testimoni che ho detto: Non sono io il Cristo, ma io sono stato mandato innanzi a lui. 29 Chi possiede la sposa è lo sposo; ma l'amico dello sposo, che è presente e l'ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è compiuta. 30 Egli deve crescere e io invece diminuire.
31 Chi viene dall'alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla della terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. 32 Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza; 33 chi però ne accetta la testimonianza, certifica che Dio è veritiero. 34 Infatti colui che Dio ha mandato proferisce le parole di Dio e dà lo Spirito senza misura. 35 Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. 36 Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio incombe su di lui».

4,1 Quando il Signore venne a sapere che i farisei avevan sentito dire: Gesù fa più discepoli e battezza più di Giovanni 2 - sebbene non fosse Gesù in persona che battezzava, ma i suoi discepoli -, 3 lasciò la Giudea e si diresse di nuovo verso la Galilea. 4 Doveva perciò attraversare la Samaria. 5 Giunse pertanto ad una città della Samaria chiamata Sicàr, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: 6 qui c'era il pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno. 7 Arrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua. Le disse Gesù: «Dammi da bere». 8 I suoi discepoli infatti erano andati in città a far provvista di cibi. 9 Ma la Samaritana gli disse: «Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani. 10 Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva». 11 Gli disse la donna: «Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest'acqua viva? 12 Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge?». 13 Rispose Gesù: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; 14 ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna». 15 «Signore, gli disse la donna, dammi di quest'acqua, perché non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». 16 Le disse: «Va' a chiamare tuo marito e poi ritorna qui». 17 Rispose la donna: «Non ho marito». Le disse Gesù: «Hai detto bene "non ho marito"; 18 infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». 19 Gli replicò la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta. 20 I nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che è Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». 21 Gesù le dice: «Credimi, donna, è giunto il momento in cui né su questo monte, né in Gerusalemme adorerete il Padre. 22 Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. 23 Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori. 24 Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità». 25 Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia (cioè il Cristo): quando egli verrà, ci annunzierà ogni cosa». 26 Le disse Gesù: «Sono io, che ti parlo».
27 In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliarono che stesse a discorrere con una donna. Nessuno tuttavia gli disse: «Che desideri?», o: «Perché parli con lei?». 28 La donna intanto lasciò la brocca, andò in città e disse alla gente: 29 «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia forse il Messia?». 30 Uscirono allora dalla città e andavano da lui.
31 Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». 32 Ma egli rispose: «Ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». 33 E i discepoli si domandavano l'un l'altro: «Qualcuno forse gli ha portato da mangiare?». 34 Gesù disse loro: «Mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. 35 Non dite voi: Ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: Levate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. 36 E chi miete riceve salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché ne goda insieme chi semina e chi miete. 37 Qui infatti si realizza il detto: uno semina e uno miete. 38 Io vi ho mandati a mietere ciò che voi non avete lavorato; altri hanno lavorato e voi siete subentrati nel loro lavoro».
39 Molti Samaritani di quella città credettero in lui per le parole della donna che dichiarava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». 40 E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregarono di fermarsi con loro ed egli vi rimase due giorni. 41 Molti di più credettero per la sua parola 42 e dicevano alla donna: «Non è più per la tua parola che noi crediamo; ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».
43 Trascorsi due giorni, partì di là per andare in Galilea. 44 Ma Gesù stesso aveva dichiarato che un profeta non riceve onore nella sua patria. 45 Quando però giunse in Galilea, i Galilei lo accolsero con gioia, poiché avevano visto tutto quello che aveva fatto a Gerusalemme durante la festa; anch'essi infatti erano andati alla festa.
46 Andò dunque di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l'acqua in vino. Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafarnao. 47 Costui, udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, si recò da lui e lo pregò di scendere a guarire suo figlio poiché stava per morire. 48 Gesù gli disse: «Se non vedete segni e prodigi, voi non credete». 49 Ma il funzionario del re insistette: «Signore, scendi prima che il mio bambino muoia». 50 Gesù gli risponde: «Va', tuo figlio vive». Quell'uomo credette alla parola che gli aveva detto Gesù e si mise in cammino. 51 Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i servi a dirgli: «Tuo figlio vive!». 52 S'informò poi a che ora avesse cominciato a star meglio. Gli dissero: «Ieri, un'ora dopo mezzogiorno la febbre lo ha lasciato». 53 Il padre riconobbe che proprio in quell'ora Gesù gli aveva detto: «Tuo figlio vive» e credette lui con tutta la sua famiglia. 54 Questo fu il secondo miracolo che Gesù fece tornando dalla Giudea in Galilea.

5,1 Vi fu poi una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. 2 V'è a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, una piscina, chiamata in ebraico Betzaetà, con cinque portici, 3 sotto i quali giaceva un gran numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici. 4 [Un angelo infatti in certi momenti discendeva nella piscina e agitava l'acqua; il primo ad entrarvi dopo l'agitazione dell'acqua guariva da qualsiasi malattia fosse affetto.] 5 Si trovava là un uomo che da trentotto anni era malato. 6 Gesù vedendolo disteso e, sapendo che da molto tempo stava così, gli disse: «Vuoi guarire?». 7 Gli rispose il malato: «Signore, io non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l'acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, qualche altro scende prima di me». 8 Gesù gli disse: «Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina». 9 E sull'istante quell'uomo guarì e, preso il suo lettuccio, cominciò a camminare.
Quel giorno però era un sabato. 10 Dissero dunque i Giudei all'uomo guarito: «È sabato e non ti è lecito prender su il tuo lettuccio». 11 Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: Prendi il tuo lettuccio e cammina». 12 Gli chiesero allora: «Chi è stato a dirti: Prendi il tuo lettuccio e cammina?». 13 Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato, essendoci folla in quel luogo. 14 Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco che sei guarito; non peccare più, perché non ti abbia ad accadere qualcosa di peggio». 15 Quell'uomo se ne andò e disse ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. 16 Per questo i Giudei cominciarono a perseguitare Gesù, perché faceva tali cose di sabato. 17 Ma Gesù rispose loro: «Il Padre mio opera sempre e anch'io opero». 18 Proprio per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo: perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
19 Gesù riprese a parlare e disse: «In verità, in verità vi dico, il Figlio da sé non può fare nulla se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa. 20 Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, e voi ne resterete meravigliati. 21 Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi vuole; 22 il Padre infatti non giudica nessuno ma ha rimesso ogni giudizio al Figlio, 23 perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato. 24 In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. 25 In verità, in verità vi dico: è venuto il momento, ed è questo, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e quelli che l'avranno ascoltata, vivranno. 26 Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso al Figlio di avere la vita in se stesso; 27 e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell'uomo. 28 Non vi meravigliate di questo, poiché verrà l'ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno: 29 quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna. 30 Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
31 Se fossi io a render testimonianza a me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera; 32 ma c'è un altro che mi rende testimonianza, e so che la testimonianza che egli mi rende è verace. 33 Voi avete inviato messaggeri da Giovanni ed egli ha reso testimonianza alla verità. 34 Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché possiate salvarvi. 35 Egli era una lampada che arde e risplende, e voi avete voluto solo per un momento rallegrarvi alla sua luce.
36 Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato. 37 E anche il Padre, che mi ha mandato, ha reso testimonianza di me. Ma voi non avete mai udito la sua voce, né avete visto il suo volto, 38 e non avete la sua parola che dimora in voi, perché non credete a colui che egli ha mandato. 39 Voi scrutate le Scritture credendo di avere in esse la vita eterna; ebbene, sono proprio esse che mi rendono testimonianza. 40 Ma voi non volete venire a me per avere la vita.
41 Io non ricevo gloria dagli uomini. 42 Ma io vi conosco e so che non avete in voi l'amore di Dio. 43 Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi ricevete; se un altro venisse nel proprio nome, lo ricevereste. 44 E come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene da Dio solo? 45 Non crediate che sia io ad accusarvi davanti al Padre; c'è già chi vi accusa, Mosè, nel quale avete riposto la vostra speranza. 46 Se credeste infatti a Mosè, credereste anche a me; perché di me egli ha scritto. 47 Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?».

6,1 Dopo questi fatti, Gesù andò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, 2 e una grande folla lo seguiva, vedendo i segni che faceva sugli infermi. 3 Gesù salì sulla montagna e là si pose a sedere con i suoi discepoli. 4 Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. 5 Alzati quindi gli occhi, Gesù vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove possiamo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». 6 Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva bene quello che stava per fare. 7 Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». 8 Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: 9 «C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?». 10 Rispose Gesù: «Fateli sedere». C'era molta erba in quel luogo. Si sedettero dunque ed erano circa cinquemila uomini. 11 Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a quelli che si erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero. 12 E quando furono saziati, disse ai discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». 13 Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d'orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
14 Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, cominciò a dire: «Questi è davvero il profeta che deve venire nel mondo!». 15 Ma Gesù, sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sulla montagna, tutto solo.
16 Venuta intanto la sera, i suoi discepoli scesero al mare 17 e, saliti in una barca, si avviarono verso l'altra riva in direzione di Cafarnao. Era ormai buio, e Gesù non era ancora venuto da loro. 18 Il mare era agitato, perché soffiava un forte vento. 19 Dopo aver remato circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. 20 Ma egli disse loro: «Sono io, non temete». 21 Allora vollero prenderlo sulla barca e rapidamente la barca toccò la riva alla quale erano diretti.
22 Il giorno dopo, la folla, rimasta dall'altra parte del mare, notò che c'era una barca sola e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma soltanto i suoi discepoli erano partiti. 23 Altre barche erano giunte nel frattempo da Tiberìade, presso il luogo dove avevano mangiato il pane dopo che il Signore aveva reso grazie. 24 Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafarnao alla ricerca di Gesù. 25 Trovatolo di là dal mare, gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
26 Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico, voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. 27 Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». 28 Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?». 29 Gesù rispose: «Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato».
30 Allora gli dissero: «Quale segno dunque tu fai perché vediamo e possiamo crederti? Quale opera compi? 31 I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo». 32 Rispose loro Gesù: «In verità, in verità vi dico: non Mosè vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo, quello vero; 33 il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». 34 Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». 35 Gesù rispose: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete. 36 Vi ho detto però che voi mi avete visto e non credete. 37 Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me; colui che viene a me, non lo respingerò, 38 perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. 39 E questa è la volontà di colui che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell'ultimo giorno. 40 Questa infatti è la volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; io lo risusciterò nell'ultimo giorno».
41 Intanto i Giudei mormoravano di lui perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo». 42 E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui conosciamo il padre e la madre. Come può dunque dire: Sono disceso dal cielo?».
43 Gesù rispose: «Non mormorate tra di voi. 44 Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 45 Sta scritto nei profeti: E tutti saranno ammaestrati da Dio. Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me. 46 Non che alcuno abbia visto il Padre, ma solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. 47 In verità, in verità vi dico: chi crede ha la vita eterna.
48 Io sono il pane della vita. 49 I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; 50 questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. 51 Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
52 Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». 53 Gesù disse: «In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. 54 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 55 Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. 56 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui. 57 Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me. 58 Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
59 Queste cose disse Gesù, insegnando nella sinagoga a Cafarnao. 60 Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: «Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo?». 61 Gesù, conoscendo dentro di sé che i suoi discepoli proprio di questo mormoravano, disse loro: «Questo vi scandalizza? 62 E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima? 63 È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che vi ho dette sono spirito e vita. 64 Ma vi sono alcuni tra voi che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. 65 E continuò: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre mio».
66 Da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui.
67 Disse allora Gesù ai Dodici: «Forse anche voi volete andarvene?». 68 Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna; 69 noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio». 70 Rispose Gesù: «Non ho forse scelto io voi, i Dodici? Eppure uno di voi è un diavolo!». Egli parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota: questi infatti stava per tradirlo, uno dei Dodici.

7,1 Dopo questi fatti Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più andare per la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.
2 Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, detta delle Capanne; 3 i suoi fratelli gli dissero: «Parti di qui e va' nella Giudea perché anche i tuoi discepoli vedano le opere che tu fai. 4 Nessuno infatti agisce di nascosto, se vuole venire riconosciuto pubblicamente. Se fai tali cose, manifèstati al mondo!». 5 Neppure i suoi fratelli infatti credevano in lui. 6 Gesù allora disse loro: «Il mio tempo non è ancora venuto, il vostro invece è sempre pronto. 7 Il mondo non può odiare voi, ma odia me, perché di lui io attesto che le sue opere sono cattive. 8 Andate voi a questa festa; io non ci vado, perché il mio tempo non è ancora compiuto». 9 Dette loro queste cose, restò nella Galilea.
10 Ma andati i suoi fratelli alla festa, allora vi andò anche lui; non apertamente però: di nascosto. 11 I Giudei intanto lo cercavano durante la festa e dicevano: «Dov'è quel tale?». 12 E si faceva sommessamente un gran parlare di lui tra la folla; gli uni infatti dicevano: «È buono!». Altri invece: «No, inganna la gente!». 13 Nessuno però ne parlava in pubblico, per paura dei Giudei.
14 Quando ormai si era a metà della festa, Gesù salì al tempio e vi insegnava. 15 I Giudei ne erano stupiti e dicevano: «Come mai costui conosce le Scritture, senza avere studiato?». 16 Gesù rispose: «La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato. 17 Chi vuol fare la sua volontà, conoscerà se questa dottrina viene da Dio, o se io parlo da me stesso. 18 Chi parla da se stesso, cerca la propria gloria; ma chi cerca la gloria di colui che l'ha mandato è veritiero, e in lui non c'è ingiustizia. 19 Non è stato forse Mosè a darvi la Legge? Eppure nessuno di voi osserva la Legge! Perché cercate di uccidermi?». 20 Rispose la folla: «Tu hai un demonio! Chi cerca di ucciderti?». 21 Rispose Gesù: «Un'opera sola ho compiuto, e tutti ne siete stupiti. 22 Mosè vi ha dato la circoncisione - non che essa venga da Mosè, ma dai patriarchi - e voi circoncidete un uomo anche di sabato. 23 Ora se un uomo riceve la circoncisione di sabato perché non sia trasgredita la Legge di Mosè, voi vi sdegnate contro di me perché ho guarito interamente un uomo di sabato? 24 Non giudicate secondo le apparenze, ma giudicate con giusto giudizio!».
25 Intanto alcuni di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? 26 Ecco, egli parla liberamente, e non gli dicono niente. Che forse i capi abbiano riconosciuto davvero che egli è il Cristo? 27 Ma costui sappiamo di dov'è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia». 28 Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure io non sono venuto da me e chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. 29 Io però lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato». 30 Allora cercarono di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettergli le mani addosso, perché non era ancora giunta la sua ora.
31 Molti della folla invece credettero in lui, e dicevano: «Il Cristo, quando verrà, potrà fare segni più grandi di quelli che ha fatto costui?».
32 I farisei intanto udirono che la gente sussurrava queste cose di lui e perciò i sommi sacerdoti e i farisei mandarono delle guardie per arrestarlo. 33 Gesù disse: «Per poco tempo ancora rimango con voi, poi vado da colui che mi ha mandato. 34 Voi mi cercherete, e non mi troverete; e dove sono io, voi non potrete venire». 35 Dissero dunque tra loro i Giudei: «Dove mai sta per andare costui, che noi non potremo trovarlo? Andrà forse da quelli che sono dispersi fra i Greci e ammaestrerà i Greci? 36 Che discorso è questo che ha fatto: Mi cercherete e non mi troverete e dove sono io voi non potrete venire?».
37 Nell'ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù levatosi in piedi esclamò ad alta voce: «Chi ha sete venga a me e beva 38 chi crede in me; come dice la Scrittura: fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno». 39 Questo egli disse riferendosi allo Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non c'era ancora lo Spirito, perché Gesù non era stato ancora glorificato.
40 All'udire queste parole, alcuni fra la gente dicevano: «Questi è davvero il profeta!». 41 Altri dicevano: «Questi è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? 42 Non dice forse la Scrittura che il Cristo verrà dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide?». 43 E nacque dissenso tra la gente riguardo a lui.
44 Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno gli mise le mani addosso. 45 Le guardie tornarono quindi dai sommi sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto?». 46 Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato come parla quest'uomo!». 47 Ma i farisei replicarono loro: «Forse vi siete lasciati ingannare anche voi? 48 Forse gli ha creduto qualcuno fra i capi, o fra i farisei? 49 Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!». 50 Disse allora Nicodèmo, uno di loro, che era venuto precedentemente da Gesù: 51 «La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?». 52 Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia e vedrai che non sorge profeta dalla Galilea».
53 E tornarono ciascuno a casa sua.

8,1 Gesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi. 2 Ma all'alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava. 3 Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, 4 gli dicono: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. 5 Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». 6 Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. 7 E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il capo e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei». 8 E chinatosi di nuovo, scriveva per terra. 9 Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi.
Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo. 10 Alzatosi allora Gesù le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». 11 Ed essa rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neanch'io ti condanno; va' e d'ora in poi non peccare più».
12 Di nuovo Gesù parlò loro: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».
13 Gli dissero allora i farisei: «Tu dai testimonianza di te stesso; la tua testimonianza non è vera». 14 Gesù rispose: «Anche se io rendo testimonianza di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove vengo e dove vado. Voi invece non sapete da dove vengo o dove vado. 15 Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno. 16 E anche se giudico, il mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato. 17 Nella vostra Legge sta scritto che la testimonianza di due persone è vera: 18 orbene, sono io che do testimonianza di me stesso, ma anche il Padre, che mi ha mandato, mi dà testimonianza». 19 Gli dissero allora: «Dov'è tuo padre?». Rispose Gesù: «Voi non conoscete né me né il Padre; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio». 20 Queste parole Gesù le pronunziò nel luogo del tesoro mentre insegnava nel tempio. E nessuno lo arrestò, perché non era ancora giunta la sua ora.
21 Di nuovo Gesù disse loro: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». 22 Dicevano allora i Giudei: «Forse si ucciderà, dal momento che dice: Dove vado io, voi non potete venire?». 23 E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. 24 Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che io sono, morirete nei vostri peccati». 25 Gli dissero allora: «Tu chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che vi dico. 26 Avrei molte cose da dire e da giudicare sul vostro conto; ma colui che mi ha mandato è veritiero, ed io dico al mondo le cose che ho udito da lui». 27 Non capirono che egli parlava loro del Padre. 28 Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora saprete che Io Sono e non faccio nulla da me stesso, ma come mi ha insegnato il Padre, così io parlo. 29 Colui che mi ha mandato è con me e non mi ha lasciato solo, perché io faccio sempre le cose che gli sono gradite». 30 A queste sue parole, molti credettero in lui.
31 Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: «Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; 32 conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». 33 Gli risposero: «Noi siamo discendenza di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi tu dire: Diventerete liberi?». 34 Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. 35 Ora lo schiavo non resta per sempre nella casa, ma il figlio vi resta sempre; 36 se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. 37 So che siete discendenza di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova posto in voi. 38 Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro!». 39 Gli risposero: «Il nostro padre è Abramo». Rispose Gesù: «Se siete figli di Abramo, fate le opere di Abramo! 40 Ora invece cercate di uccidere me, che vi ho detto la verità udita da Dio; questo, Abramo non l'ha fatto. 41 Voi fate le opere del padre vostro». Gli risposero: «Noi non siamo nati da prostituzione, noi abbiamo un solo Padre, Dio!». 42 Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro Padre, certo mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato. 43 Perché non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto alle mie parole, 44 voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è menzognero e padre della menzogna. 45 A me, invece, voi non credete, perché dico la verità. 46 Chi di voi può convincermi di peccato? Se dico la verità, perché non mi credete? 47 Chi è da Dio ascolta le parole di Dio: per questo voi non le ascoltate, perché non siete da Dio».
48 Gli risposero i Giudei: «Non diciamo con ragione noi che sei un Samaritano e hai un demonio?». 49 Rispose Gesù: «Io non ho un demonio, ma onoro il Padre mio e voi mi disonorate. 50 Io non cerco la mia gloria; vi è chi la cerca e giudica. 51 In verità, in verità vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte». 52 Gli dissero i Giudei: «Ora sappiamo che hai un demonio. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: "Chi osserva la mia parola non conoscerà mai la morte". 53 Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti; chi pretendi di essere?». 54 Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria non sarebbe nulla; chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: "È nostro Dio!", 55 e non lo conoscete. Io invece lo conosco. E se dicessi che non lo conosco, sarei come voi, un mentitore; ma lo conosco e osservo la sua parola. 56 Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegrò». 57 Gli dissero allora i Giudei: «Non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abramo?». 58 Rispose loro Gesù: «In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono». 59 Allora raccolsero pietre per scagliarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.

9,1 Passando vide un uomo cieco dalla nascita 2 e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché egli nascesse cieco?». 3 Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è così perché si manifestassero in lui le opere di Dio. 4 Dobbiamo compiere le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può più operare. 5 Finché sono nel mondo, sono la luce del mondo». 6 Detto questo sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco 7 e gli disse: «Va' a lavarti nella piscina di Sìloe (che significa Inviato)». Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. 8 Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, poiché era un mendicante, dicevano: «Non è egli quello che stava seduto a chiedere l'elemosina?». 9 Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!». 10 Allora gli chiesero: «Come dunque ti furono aperti gli occhi?». 11 Egli rispose: «Quell'uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, mi ha spalmato gli occhi e mi ha detto: Va' a Sìloe e lavati! Io sono andato e, dopo essermi lavato, ho acquistato la vista». 12 Gli dissero: «Dov'è questo tale?». Rispose: «Non lo so».
13 Intanto condussero dai farisei quello che era stato cieco: 14 era infatti sabato il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. 15 Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come avesse acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha posto del fango sopra gli occhi, mi sono lavato e ci vedo». 16 Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest'uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri dicevano: «Come può un peccatore compiere tali prodigi?». E c'era dissenso tra di loro. 17 Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu che dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». 18 Ma i Giudei non vollero credere di lui che era stato cieco e aveva acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista. 19 E li interrogarono: «È questo il vostro figlio, che voi dite esser nato cieco? Come mai ora ci vede?». 20 I genitori risposero: «Sappiamo che questo è il nostro figlio e che è nato cieco; 21 come poi ora ci veda, non lo sappiamo, né sappiamo chi gli ha aperto gli occhi; chiedetelo a lui, ha l'età, parlerà lui di se stesso». 22 Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. 23 Per questo i suoi genitori dissero: «Ha l'età, chiedetelo a lui!».
24 Allora chiamarono di nuovo l'uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da' gloria a Dio! Noi sappiamo che quest'uomo è un peccatore». 25 Quegli rispose: «Se sia un peccatore, non lo so; una cosa so: prima ero cieco e ora ci vedo». 26 Allora gli dissero di nuovo: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». 27 Rispose loro: «Ve l'ho già detto e non mi avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». 28 Allora lo insultarono e gli dissero: «Tu sei suo discepolo, noi siamo discepoli di Mosè! 29 Noi sappiamo infatti che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia». 30 Rispose loro quell'uomo: «Proprio questo è strano, che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. 31 Ora, noi sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma se uno è timorato di Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. 32 Da che mondo è mondo, non s'è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. 33 Se costui non fosse da Dio, non avrebbe potuto far nulla». 34 Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e vuoi insegnare a noi?». E lo cacciarono fuori.
35 Gesù seppe che l'avevano cacciato fuori, e incontratolo gli disse: «Tu credi nel Figlio dell'uomo?». 36 Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». 37 Gli disse Gesù: «Tu l'hai visto: colui che parla con te è proprio lui». 38 Ed egli disse: «Io credo, Signore!». E gli si prostrò innanzi. 39 Gesù allora disse: «Io sono venuto in questo mondo per giudicare, perché coloro che non vedono vedano e quelli che vedono diventino ciechi». 40 Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo forse ciechi anche noi?». 41 Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: Noi vediamo, il vostro peccato rimane».

10,1 «In verità, in verità vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore per la porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. 2 Chi invece entra per la porta, è il pastore delle pecore. 3 Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore una per una e le conduce fuori. 4 E quando ha condotto fuori tutte le sue pecore, cammina innanzi a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. 5 Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». 6 Questa similitudine disse loro Gesù; ma essi non capirono che cosa significava ciò che diceva loro.
7 Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. 8 Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. 9 Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo. 10 Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza. 11 Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per le pecore. 12 Il mercenario invece, che non è pastore e al quale le pecore non appartengono, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo le rapisce e le disperde; 13 egli è un mercenario e non gli importa delle pecore. 14 Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, 15 come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le pecore. 16 E ho altre pecore che non sono di quest'ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore. 17 Per questo il Padre mi ama: perché io offro la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. 18 Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poiché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo comando ho ricevuto dal Padre mio».
19 Sorse di nuovo dissenso tra i Giudei per queste parole. 20 Molti di essi dicevano: «Ha un demonio ed è fuori di sé; perché lo state ad ascoltare?». 21 Altri invece dicevano: «Queste parole non sono di un indemoniato; può forse un demonio aprire gli occhi dei ciechi?».
22 Ricorreva in quei giorni a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era d'inverno. 23 Gesù passeggiava nel tempio, sotto il portico di Salomone. 24 Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando terrai l'animo nostro sospeso? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente». 25 Gesù rispose loro: «Ve l'ho detto e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste mi danno testimonianza; 26 ma voi non credete, perché non siete mie pecore. 27 Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. 28 Io do loro la vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano. 29 Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti e nessuno può rapirle dalla mano del Padre mio. 30 Io e il Padre siamo una cosa sola».
31 I Giudei portarono di nuovo delle pietre per lapidarlo. 32 Gesù rispose loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre mio; per quale di esse mi volete lapidare?». 33 Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per la bestemmia e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio». 34 Rispose loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: Io ho detto: voi siete dèi? 35 Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio (e la Scrittura non può essere annullata), 36 a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo, voi dite: Tu bestemmi, perché ho detto: Sono Figlio di Dio? 37 Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; 38 ma se le compio, anche se non volete credere a me, credete almeno alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me e io nel Padre». 39 Cercavano allora di prenderlo di nuovo, ma egli sfuggì dalle loro mani.
40 Ritornò quindi al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui si fermò. 41 Molti andarono da lui e dicevano: «Giovanni non ha fatto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero». 42 E in quel luogo molti credettero in lui.

11,1 Era allora malato un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella. 2 Maria era quella che aveva cosparso di olio profumato il Signore e gli aveva asciugato i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. 3 Le sorelle mandarono dunque a dirgli: «Signore, ecco, il tuo amico è malato».
4 All'udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non è per la morte, ma per la gloria di Dio, perché per essa il Figlio di Dio venga glorificato». 5 Gesù voleva molto bene a Marta, a sua sorella e a Lazzaro. 6 Quand'ebbe dunque sentito che era malato, si trattenne due giorni nel luogo dove si trovava. 7 Poi, disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!». 8 I discepoli gli dissero: «Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?». 9 Gesù rispose: «Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; 10 ma se invece uno cammina di notte, inciampa, perché gli manca la luce». 11 Così parlò e poi soggiunse loro: «Il nostro amico Lazzaro s'è addormentato; ma io vado a svegliarlo». 12 Gli dissero allora i discepoli: «Signore, se s'è addormentato, guarirà». 13 Gesù parlava della morte di lui, essi invece pensarono che si riferisse al riposo del sonno. 14 Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto 15 e io sono contento per voi di non essere stato là, perché voi crediate. Orsù, andiamo da lui!». 16 Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse ai condiscepoli: «Andiamo anche noi a morire con lui!».
17 Venne dunque Gesù e trovò Lazzaro che era già da quattro giorni nel sepolcro. 18 Betània distava da Gerusalemme meno di due miglia 19 e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria per consolarle per il loro fratello. 20 Marta dunque, come seppe che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. 21 Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! 22 Ma anche ora so che qualunque cosa chiederai a Dio, egli te la concederà». 23 Gesù le disse: «Tuo fratello risusciterà». 24 Gli rispose Marta: «So che risusciterà nell'ultimo giorno». 25 Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; 26 chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno. Credi tu questo?». 27 Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che deve venire nel mondo».
28 Dopo queste parole se ne andò a chiamare di nascosto Maria, sua sorella, dicendo: «Il Maestro è qui e ti chiama». 29 Quella, udito ciò, si alzò in fretta e andò da lui. 30 Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. 31 Allora i Giudei che erano in casa con lei a consolarla, quando videro Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono pensando: «Va al sepolcro per piangere là». 32 Maria, dunque, quando giunse dov'era Gesù, vistolo si gettò ai suoi piedi dicendo: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». 33 Gesù allora quando la vide piangere e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente, si turbò e disse: 34 «Dove l'avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». 35 Gesù scoppiò in pianto. 36 Dissero allora i Giudei: «Vedi come lo amava!». 37 Ma alcuni di loro dissero: «Costui che ha aperto gli occhi al cieco non poteva anche far sì che questi non morisse?».
38 Intanto Gesù, ancora profondamente commosso, si recò al sepolcro; era una grotta e contro vi era posta una pietra. 39 Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, già manda cattivo odore, poiché è di quattro giorni». 40 Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se credi, vedrai la gloria di Dio?». 41 Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti ringrazio che mi hai ascoltato. 42 Io sapevo che sempre mi dai ascolto, ma l'ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». 43 E, detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». 44 Il morto uscì, con i piedi e le mani avvolti in bende, e il volto coperto da un sudario. Gesù disse loro: «Scioglietelo e lasciatelo andare».
45 Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di quel che egli aveva compiuto, credettero in lui. 46 Ma alcuni andarono dai farisei e riferirono loro quel che Gesù aveva fatto. 47 Allora i sommi sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dicevano: «Che facciamo? Quest'uomo compie molti segni. 48 Se lo lasciamo fare così, tutti crederanno in lui e verranno i Romani e distruggeranno il nostro luogo santo e la nostra nazione». 49 Ma uno di loro, di nome Caifa, che era sommo sacerdote in quell'anno, disse loro: «Voi non capite nulla 50 e non considerate come sia meglio che muoia un solo uomo per il popolo e non perisca la nazione intera». 51 Questo però non lo disse da se stesso, ma essendo sommo sacerdote profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione 52 e non per la nazione soltanto, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. 53 Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo.
54 Gesù pertanto non si faceva più vedere in pubblico tra i Giudei; egli si ritirò di là nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Efraim, dove si trattenne con i suoi discepoli.
55 Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione andarono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. 56 Essi cercavano Gesù e stando nel tempio dicevano tra di loro: «Che ve ne pare? Non verrà egli alla festa?». 57 Intanto i sommi sacerdoti e i farisei avevano dato ordine che chiunque sapesse dove si trovava lo denunziasse, perché essi potessero prenderlo.

12,1 Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. 2 E qui gli fecero una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. 3 Maria allora, presa una libbra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì del profumo dell'unguento. 4 Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che doveva poi tradirlo, disse: 5 «Perché quest'olio profumato non si è venduto per trecento denari per poi darli ai poveri?». 6 Questo egli disse non perché gl'importasse dei poveri, ma perché era ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. 7 Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché lo conservi per il giorno della mia sepoltura. 8 I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me».
9 Intanto la gran folla di Giudei venne a sapere che Gesù si trovava là, e accorse non solo per Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. 10 I sommi sacerdoti allora deliberarono di uccidere anche Lazzaro, 11 perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.
12 Il giorno seguente, la gran folla che era venuta per la festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, 13 prese dei rami di palme e uscì incontro a lui gridando:
Osanna!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore
,
il re d'Israele!
14 Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto:
15 Non temere, figlia di Sion!
Ecco, il tuo re viene,
seduto sopra un puledro d'asina
.
16 Sul momento i suoi discepoli non compresero queste cose; ma quando Gesù fu glorificato, si ricordarono che questo era stato scritto di lui e questo gli avevano fatto. 17 Intanto la gente che era stata con lui quando chiamò Lazzaro fuori dal sepolcro e lo risuscitò dai morti, gli rendeva testimonianza. 18 Anche per questo la folla gli andò incontro, perché aveva udito che aveva compiuto quel segno. 19 I farisei allora dissero tra di loro: «Vedete che non concludete nulla? Ecco che il mondo gli è andato dietro!».
20 Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa, c'erano anche alcuni Greci. 21 Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli chiesero: «Signore, vogliamo vedere Gesù». 22 Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. 23 Gesù rispose: «È giunta l'ora che sia glorificato il Figlio dell'uomo. 24 In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. 25 Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna. 26 Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo. Se uno mi serve, il Padre lo onorerà. 27 Ora l'anima mia è turbata; e che devo dire? Padre, salvami da quest'ora? Ma per questo sono giunto a quest'ora! 28 Padre, glorifica il tuo nome». Venne allora una voce dal cielo: «L'ho glorificato e di nuovo lo glorificherò!».
29 La folla che era presente e aveva udito diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». 30 Rispose Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. 31 Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. 32 Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me». 33 Questo diceva per indicare di qual morte doveva morire. 34 Allora la folla gli rispose: «Noi abbiamo appreso dalla Legge che il Cristo rimane in eterno; come dunque tu dici che il Figlio dell'uomo deve essere elevato? Chi è questo Figlio dell'uomo?». 35 Gesù allora disse loro: «Ancora per poco tempo la luce è con voi. Camminate mentre avete la luce, perché non vi sorprendano le tenebre; chi cammina nelle tenebre non sa dove va. 36 Mentre avete la luce credete nella luce, per diventare figli della luce».
Gesù disse queste cose, poi se ne andò e si nascose da loro.
37 Sebbene avesse compiuto tanti segni davanti a loro, non credevano in lui; 38 perché si adempisse la parola detta dal profeta Isaia:
Signore, chi ha creduto alla nostra parola?
E il braccio del Signore a chi è stato rivelato
?
39 E non potevano credere, per il fatto che Isaia aveva detto ancora:
40 Ha reso ciechi i loro occhi
e ha indurito il loro cuore,
perché non vedano con gli occhi
e non comprendano con il cuore, e si convertano
e io li guarisca
!
41 Questo disse Isaia quando vide la sua gloria e parlò di lui. 42 Tuttavia, anche tra i capi, molti credettero in lui, ma non lo riconoscevano apertamente a causa dei farisei, per non essere espulsi dalla sinagoga; 43 amavano infatti la gloria degli uomini più della gloria di Dio.
44 Gesù allora gridò a gran voce: «Chi crede in me, non crede in me, ma in colui che mi ha mandato; 45 chi vede me, vede colui che mi ha mandato. 46 Io come luce sono venuto nel mondo, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. 47 Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. 48 Chi mi respinge e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho annunziato lo condannerà nell'ultimo giorno. 49 Perché io non ho parlato da me, ma il Padre che mi ha mandato, egli stesso mi ha ordinato che cosa devo dire e annunziare. 50 E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico come il Padre le ha dette a me».

Giovanni 13,31-17,26

13,31 Quand'egli fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e anche Dio è stato glorificato in lui. 32 Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. 33 Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete, ma come ho già detto ai Giudei, lo dico ora anche a voi: dove vado io voi non potete venire. 34 Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. 35 Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri».
36 Simon Pietro gli dice: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado per ora tu non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». 37 Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». 38 Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte».

14,1 «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. 2 Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l'avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; 3 quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io. 4 E del luogo dove io vado, voi conoscete la via».
5 Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?». 6 Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 7 Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». 8 Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». 9 Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? 10 Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere. 11 Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse.
12 In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre. 13 Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.
15 Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. 16 Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre, 17 lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi. 18 Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi. 19 Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. 20 In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre e voi in me e io in voi. 21 Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui».
22 Gli disse Giuda, non l'Iscariota: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi e non al mondo?». 23 Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. 24 Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
25 Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi. 26 Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. 27 Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. 28 Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me. 29 Ve l'ho detto adesso, prima che avvenga, perché quando avverrà, voi crediate. 30 Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; egli non ha nessun potere su di me, 31 ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre e faccio quello che il Padre mi ha comandato. Alzatevi, andiamo via di qui».

15,1 «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. 2 Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. 3 Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato. 4 Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. 5 Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 6 Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. 7 Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. 8 In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. 9 Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. 10 Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. 11 Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
12 Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. 13 Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. 14 Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. 15 Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi. 16 Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. 17 Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri.
18 Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. 19 Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia. 20 Ricordatevi della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. 21 Ma tutto questo vi faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato. 22 Se non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero alcun peccato; ma ora non hanno scusa per il loro peccato. 23 Chi odia me, odia anche il Padre mio. 24 Se non avessi fatto in mezzo a loro opere che nessun altro mai ha fatto, non avrebbero alcun peccato; ora invece hanno visto e hanno odiato me e il Padre mio. 25 Questo perché si adempisse la parola scritta nella loro Legge: Mi hanno odiato senza ragione.
26 Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; 27 e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio.

16,1 Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. 2 Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, verrà l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. 3 E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. 4 Ma io vi ho detto queste cose perché, quando giungerà la loro ora, ricordiate che ve ne ho parlato.
Non ve le ho dette dal principio, perché ero con voi.
5 Ora però vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: Dove vai? 6 Anzi, perché vi ho detto queste cose, la tristezza ha riempito il vostro cuore. 7 Ora io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò. 8 E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. 9 Quanto al peccato, perché non credono in me; 10 quanto alla giustizia, perché vado dal Padre e non mi vedrete più; 11 quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato.
12 Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. 13 Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. 14 Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà. 15 Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l'annunzierà.
16 Ancora un poco e non mi vedrete; un po' ancora e mi vedrete». 17 Dissero allora alcuni dei suoi discepoli tra loro: «Che cos'è questo che ci dice: Ancora un poco e non mi vedrete, e un po' ancora e mi vedrete, e questo: Perché vado al Padre?». 18 Dicevano perciò: «Che cos'è mai questo "un poco" di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire». 19 Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «Andate indagando tra voi perché ho detto: Ancora un poco e non mi vedrete e un po' ancora e mi vedrete? 20 In verità, in verità vi dico: voi piangerete e vi rattristerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si cambierà in gioia.
21 La donna, quando partorisce, è afflitta, perché è giunta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell'afflizione per la gioia che è venuto al mondo un uomo. 22 Così anche voi, ora, siete nella tristezza; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e 23 nessuno vi potrà togliere la vostra gioia. In quel giorno non mi domanderete più nulla.
In verità, in verità vi dico: Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. 24 Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.
25 Queste cose vi ho dette in similitudini; ma verrà l'ora in cui non vi parlerò più in similitudini, ma apertamente vi parlerò del Padre. 26 In quel giorno chiederete nel mio nome e io non vi dico che pregherò il Padre per voi: 27 il Padre stesso vi ama, poiché voi mi avete amato, e avete creduto che io sono venuto da Dio. 28 Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo, e vado al Padre». 29 Gli dicono i suoi discepoli: «Ecco, adesso parli chiaramente e non fai più uso di similitudini. 30 Ora conosciamo che sai tutto e non hai bisogno che alcuno t'interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio». 31 Rispose loro Gesù: «Adesso credete? 32 Ecco, verrà l'ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto proprio e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me.
33 Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me. Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!».

17,1 Così parlò Gesù. Quindi, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, è giunta l'ora, glorifica il Figlio tuo, perché il Figlio glorifichi te. 2 Poiché tu gli hai dato potere sopra ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. 3 Questa è la vita eterna: che conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. 4 Io ti ho glorificato sopra la terra, compiendo l'opera che mi hai dato da fare. 5 E ora, Padre, glorificami davanti a te, con quella gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse.
6 Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me ed essi hanno osservato la tua parola. 7 Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, 8 perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro; essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato. 9 Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato, perché sono tuoi. 10 Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie, e io sono glorificato in loro. 11 Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi.
12 Quand'ero con loro, io conservavo nel tuo nome coloro che mi hai dato e li ho custoditi; nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si adempisse la Scrittura. 13 Ma ora io vengo a te e dico queste cose mentre sono ancora nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. 14 Io ho dato a loro la tua parola e il mondo li ha odiati perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
15 Non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal maligno. 16 Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. 17 Consacrali nella verità. La tua parola è verità. 18 Come tu mi hai mandato nel mondo, anch'io li ho mandati nel mondo; 19 per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità.
20 Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; 21 perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
22 E la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola. 23 Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me.
24 Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo.
25 Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; questi sanno che tu mi hai mandato. 26 E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l'amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».

Nuova Riveduta:

Giovanni 1,35-12,50

1,35 Il giorno seguente, Giovanni era di nuovo là con due dei suoi discepoli; 36 e fissando lo sguardo su Gesù, che passava, disse: «Ecco l'Agnello di Dio!» 37 I suoi due discepoli, avendolo udito parlare, seguirono Gesù. 38 Gesù, voltatosi, e osservando che lo seguivano, domandò loro: «Che cercate?» Ed essi gli dissero: «Rabbì (che, tradotto, vuol dire Maestro), dove abiti?» 39 Egli rispose loro: «Venite e vedrete». Essi dunque andarono, videro dove abitava e stettero con lui quel giorno. Era circa la decima ora.

I primi discepoli
Mr 1:16-20; Lu 5:1-11; Gv 6:37 (Mt 4:18-22; 9:9) Sl 112:4
40 Andrea, fratello di Simon Pietro, era uno dei due che avevano udito Giovanni e avevano seguito Gesù. 41 Egli per primo trovò suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» (che, tradotto, vuol dire Cristo); 42 e lo condusse da Gesù. Gesù lo guardò e disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; tu sarai chiamato Cefa» (che si traduce «Pietro»).
43 Il giorno seguente, Gesù volle partire per la Galilea; trovò Filippo, e gli disse: «Seguimi». 44 Filippo era di Betsàida, della città di Andrea e di Pietro.
45 Filippo trovò Natanaele e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella legge e i profeti: Gesù da Nazaret, figlio di Giuseppe». 46 Natanaele gli disse: «Può forse venir qualcosa di buono da Nazaret?» Filippo gli rispose: «Vieni a vedere». 47 Gesù vide Natanaele che gli veniva incontro e disse di lui: «Ecco un vero Israelita in cui non c'è falsità». 48 Natanaele gli chiese: «Da che cosa mi conosci?» Gesù gli rispose: «Prima che Filippo ti chiamasse, quando eri sotto il fico, io ti ho visto». 49 Natanaele gli rispose: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele». 50 Gesù rispose e gli disse: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, tu credi? Tu vedrai cose maggiori di queste». 51 Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico che vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell'uomo».

Primo miracolo a Cana
(Mt 22:2; Ap 19:9)(Gv 5:36; At 10:38) Mt 9:15
2,1 Tre giorni dopo ci fu un matrimonio in Cana di Galilea, e la madre di Gesù era là. 2 Anche Gesù fu invitato con i suoi discepoli al matrimonio. 3 Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino». 4 Gesù le disse: «Che c'è fra me e te, o donna? L'ora mia non è ancora venuta». 5 Sua madre disse ai servitori: «Fate tutto quel che vi dirà». 6 C'erano là sei recipienti di pietra, del tipo adoperato per la purificazione dei Giudei, i quali contenevano ciascuno due o tre misure. 7 Gesù disse loro: «Riempite d'acqua i recipienti». Ed essi li riempirono fino all'orlo. 8 Poi disse loro: «Adesso attingete e portatene al maestro di tavola». Ed essi gliene portarono. 9 Quando il maestro di tavola ebbe assaggiato l'acqua che era diventata vino (egli non ne conosceva la provenienza, ma la sapevano bene i servitori che avevano attinto l'acqua), chiamò lo sposo e gli disse: 10 «Ognuno serve prima il vino buono; e quando si è bevuto abbondantemente, il meno buono; tu, invece, hai tenuto il vino buono fino ad ora».
11 Gesù fece questo primo dei suoi segni miracolosi in Cana di Galilea, e manifestò la sua gloria, e i suoi discepoli credettero in lui.
12 Dopo questo, scese a Capernaum egli con sua madre, con i suoi fratelli e i suoi discepoli, e rimasero là alcuni giorni.

Gesù nel tempio
Mr 11:15-18, 27-33; 14:57-58; 15:29; Mt 12:38-40; Lu 19:45-46
13 La Pasqua dei Giudei era vicina e Gesù salì a Gerusalemme. 14 Trovò nel tempio quelli che vendevano buoi, pecore, colombi, e i cambiavalute seduti. 15 Fatta una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori dal tempio, pecore e buoi; sparpagliò il denaro dei cambiavalute, rovesciò le tavole, 16 e a quelli che vendevano i colombi disse: «Portate via di qui queste cose; smettete di fare della casa del Padre mio una casa di mercato». 17 E i suoi discepoli si ricordarono che sta scritto:
«Lo zelo per la tua casa mi consuma».
18 I Giudei allora presero a dirgli: «Quale segno miracoloso ci mostri per fare queste cose?» 19 Gesù rispose loro: «Distruggete questo tempio, e in tre giorni lo farò risorgere!» 20 Allora i Giudei dissero: «Quarantasei anni è durata la costruzione di questo tempio e tu lo faresti risorgere in tre giorni?» 21 Ma egli parlava del tempio del suo corpo. 22 Quando dunque fu risorto dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che egli aveva detto questo; e credettero alla Scrittura e alla parola che Gesù aveva detta.

Gr 17:9-10; Eb 4:12-13; Ap 2:23
23 Mentre egli era in Gerusalemme, alla festa di Pasqua, molti credettero nel suo nome, vedendo i segni miracolosi che egli faceva. 24 Ma Gesù non si fidava di loro, perché conosceva tutti 25 e perché non aveva bisogno della testimonianza di nessuno sull'uomo, poiché egli stesso conosceva quello che era nell'uomo.

Gesù e Nicodemo: la nuova nascita
(Mt 18:3; Ga 6:15; 2Co 5:17)(Gv 1:12-13; 1P 1:3, 23) Ez 36:25-27
3,1 C'era tra i farisei un uomo chiamato Nicodemo, uno dei capi dei Giudei. 2 Egli venne di notte da lui e gli disse: «Rabbì, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio; perché nessuno può fare questi segni miracolosi che tu fai, se Dio non è con lui». 3 Gesù gli rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio». 4 Nicodemo gli disse: «Come può un uomo nascere quando è già vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?» 5 Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 6 Quello che è nato dalla carne, è carne; e quello che è nato dallo Spirito, è spirito. 7 Non ti meravigliare se ti ho detto: "Bisogna che nasciate di nuovo". 8 Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito». 9 Nicodemo replicò e gli disse: «Come possono avvenire queste cose?» 10 Gesù gli rispose: «Tu sei maestro d'Israele e non sai queste cose? 11 In verità, in verità ti dico che noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo di ciò che abbiamo visto; ma voi non ricevete la nostra testimonianza. 12 Se vi ho parlato delle cose terrene e non credete, come crederete se vi parlerò delle cose celesti? 13 Nessuno è salito in cielo, se non colui che è disceso dal cielo: il Figlio dell'uomo.

(Nu 21:4-9; Gv 12:32-33) 1Gv 4:9-10 (Gv 6:40; 3:36)
14 «E, come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell'uomo sia innalzato, 15 affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna. 16 Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. 17 Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. 18 Chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio. 19 Il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno amato le tenebre più della luce, perché le loro opere erano malvagie. 20 Perché chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano scoperte; 21 ma chi mette in pratica la verità viene alla luce, affinché le sue opere siano manifestate, perché sono fatte in Dio».

Nuova testimonianza di Giovanni il battista
Gv 1:6-12, 19-34; Mr 16:15-16
22 Dopo queste cose, Gesù andò con i suoi discepoli nelle campagne della Giudea; là si trattenne con loro e battezzava. 23 Anche Giovanni stava battezzando a Enon, presso Salim, perché là c'era molta acqua; e la gente veniva a farsi battezzare. 24 Giovanni, infatti, non era ancora stato messo in prigione.
25 Nacque dunque una discussione sulla purificazione, tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo. 26 E andarono da Giovanni e gli dissero: «Rabbì, colui che era con te di là dal Giordano, e al quale rendesti testimonianza, eccolo che battezza, e tutti vanno da lui». 27 Giovanni rispose: «L'uomo non può ricevere nulla se non gli è dato dal cielo. 28 Voi stessi mi siete testimoni che ho detto: "Io non sono il Cristo, ma sono mandato davanti a lui". 29 Colui che ha la sposa è lo sposo; ma l'amico dello sposo, che è presente e l'ascolta, si rallegra vivamente alla voce dello sposo; questa gioia, che è la mia, è ora completa. 30 Bisogna che egli cresca, e che io diminuisca. 31 Colui che viene dall'alto è sopra tutti; colui che viene dalla terra è della terra e parla come uno che è della terra; colui che vien dal cielo è sopra tutti. 32 Egli rende testimonianza di quello che ha visto e udito, ma nessuno riceve la sua testimonianza. 33 Chi ha ricevuto la sua testimonianza ha confermato che Dio è veritiero. 34 Perché colui che Dio ha mandato dice le parole di Dio; Dio infatti non dà lo Spirito con misura. 35 Il Padre ama il Figlio, e gli ha dato ogni cosa in mano. 36 Chi crede nel Figlio ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio rimane su di lui».

Gesù e la donna samaritana
Is 55:1-3; Gv 7:37-39; Ap 22:17
4,1 Quando dunque Gesù seppe che i farisei avevano udito che egli faceva e battezzava più discepoli di Giovanni 2 (sebbene non fosse Gesù che battezzava, ma i suoi discepoli), 3 lasciò la Giudea e se ne andò di nuovo in Galilea.
4 Ora doveva passare per la Samaria. 5 Giunse dunque a una città della Samaria, chiamata Sicar, vicina al podere che Giacobbe aveva dato a suo figlio Giuseppe; 6 e là c'era la fonte di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del cammino, stava così a sedere presso la fonte. Era circa l'ora sesta.
7 Una donna della Samaria venne ad attingere l'acqua. Gesù le disse: «Dammi da bere». 8 (Infatti i suoi discepoli erano andati in città a comprare da mangiare.) 9 La donna samaritana allora gli disse: «Come mai tu che sei Giudeo chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?» Infatti i Giudei non hanno relazioni con i Samaritani. 10 Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è che ti dice: "Dammi da bere", tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli ti avrebbe dato dell'acqua viva». 11 La donna gli disse: «Signore, tu non hai nulla per attingere, e il pozzo è profondo; da dove avresti dunque quest'acqua viva? 12 Sei tu più grande di Giacobbe, nostro padre, che ci diede questo pozzo e ne bevve egli stesso con i suoi figli e il suo bestiame?» 13 Gesù le rispose: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; 14 ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d'acqua che scaturisce in vita eterna». 15 La donna gli disse: «Signore, dammi di quest'acqua, affinché io non abbia più sete e non venga più fin qui ad attingere». 16 Egli le disse: «Va' a chiamare tuo marito e vieni qua». 17 La donna gli rispose: «Non ho marito». E Gesù: «Hai detto bene: "Non ho marito"; 18 perché hai avuto cinque mariti; e quello che hai ora, non è tuo marito; ciò che hai detto è vero». 19 La donna gli disse: «Signore, vedo che tu sei un profeta. 20 I nostri padri hanno adorato su questo monte, ma voi dite che è a Gerusalemme il luogo dove bisogna adorare». 21 Gesù le disse: «Donna, credimi; l'ora viene che né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. 22 Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. 23 Ma l'ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori. 24 Dio è Spirito; e quelli che l'adorano, bisogna che l'adorino in spirito e verità». 25 La donna gli disse: «Io so che il Messia (che è chiamato Cristo) deve venire; quando sarà venuto ci annuncerà ogni cosa». 26 Gesù le disse: «Sono io, io che ti parlo!»

At 8:5-17, 25 (Mt 9:37-38; 1Co 3:5-9)
27 In quel mentre giunsero i suoi discepoli e si meravigliarono che egli parlasse con una donna; eppure nessuno gli chiese: «Che cerchi?» o: «Perché discorri con lei?» 28 La donna lasciò dunque la sua secchia, se ne andò in città e disse alla gente: 29 «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto; non potrebbe essere lui il Cristo?» 30 La gente uscì dalla città e andò da lui.
31 Intanto i discepoli lo pregavano, dicendo: «Rabbì, mangia». 32 Ma egli disse loro: «Io ho un cibo da mangiare che voi non conoscete». 33 Perciò i discepoli si dicevano gli uni gli altri: «Forse qualcuno gli ha portato da mangiare?» 34 Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato, e compiere l'opera sua. 35 Non dite voi che ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ebbene, vi dico: alzate gli occhi e guardate le campagne come già biancheggiano per la mietitura. 36 Il mietitore riceve una ricompensa e raccoglie frutto per la vita eterna, affinché il seminatore e il mietitore si rallegrino insieme. 37 Poiché in questo è vero il detto: "L'uno semina e l'altro miete". 38 Io vi ho mandati a mietere là dove voi non avete faticato; altri hanno faticato, e voi siete subentrati nella loro fatica».
39 Molti Samaritani di quella città credettero in lui a motivo della testimonianza resa da quella donna: «Egli mi ha detto tutto quello che ho fatto». 40 Quando dunque i Samaritani andarono da lui, lo pregarono di trattenersi da loro; ed egli si trattenne là due giorni. 41 E molti di più credettero a motivo della sua parola 42 e dicevano alla donna: «Non è più a motivo di quello che tu ci hai detto, che crediamo; perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il Salvatore del mondo».

Gesù in Galilea; guarigione del figlio di un ufficiale
Lu 7:1-10; 17:5
43 Trascorsi quei due giorni, egli partì di là per la Galilea; 44 poiché Gesù stesso aveva attestato che un profeta non è onorato nella sua patria. 45 Quando dunque giunse in Galilea, fu accolto dai Galilei, perché avevano visto le cose che egli aveva fatte in Gerusalemme durante la festa; essi pure infatti erano andati alla festa. 46 Egli dunque venne di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l'acqua in vino.
Vi era un ufficiale del re, il cui figlio era infermo a Capernaum. 47 Come egli ebbe udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, andò da lui e lo pregò che scendesse e guarisse suo figlio, perché stava per morire. 48 Perciò Gesù gli disse: «Se non vedete segni e prodigi, voi non crederete». 49 L'ufficiale del re gli disse: «Signore, scendi prima che il mio bambino muoia». 50 Gesù gli disse: «Va', tuo figlio vive». Quell'uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detta, e se ne andò. 51 E mentre già stava scendendo, i suoi servi gli andarono incontro e gli dissero che suo figlio viveva. 52 Allora egli domandò loro a che ora avesse cominciato a stare meglio; ed essi gli risposero: «Ieri, all'ora settima, la febbre lo lasciò». 53 Così il padre riconobbe che quella era l'ora in cui Gesù gli aveva detto: «Tuo figlio vive»; e credette, lui con tutta la sua casa.
54 Gesù fece questo secondo segno miracoloso tornando dalla Giudea in Galilea.

Gesù guarisce un paralitico a Betesda
Gv 7:19-24; 9:1-17
5,1 Dopo queste cose ci fu una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
2 Or a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, c'è una vasca, chiamata in ebraico Betesda, che ha cinque portici. 3 Sotto questi portici giaceva un gran numero d'infermi, di ciechi, di zoppi, di paralitici[, i quali aspettavano l'agitarsi dell'acqua; 4 perché un angelo, in determinati momenti, scendeva nella vasca e agitava l'acqua; e il primo che vi scendeva dopo che l'acqua era stata agitata, era guarito di qualunque malattia fosse colpito].
5 Là c'era un uomo che da trentotto anni era infermo. 6 Gesù, vedutolo che giaceva e sapendo che già da lungo tempo stava così, gli disse: «Vuoi guarire?» 7 L'infermo gli rispose: «Signore, io non ho nessuno che, quando l'acqua è mossa, mi metta nella vasca, e mentre ci vengo io, un altro vi scende prima di me». 8 Gesù gli disse: «Àlzati, prendi il tuo lettuccio e cammina». 9 In quell'istante quell'uomo fu guarito; e, preso il suo lettuccio, si mise a camminare.
10 Quel giorno era un sabato; perciò i Giudei dissero all'uomo guarito: «È sabato, e non ti è permesso portare il tuo lettuccio». 11 Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: "Prendi il tuo lettuccio e cammina"». 12 Essi gli domandarono: «Chi è l'uomo che ti ha detto: "Prendi il tuo lettuccio e cammina?"» 13 Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato, perché in quel luogo c'era molta gente. 14 Più tardi Gesù lo trovò nel tempio, e gli disse: «Ecco, tu sei guarito; non peccare più, ché non ti accada di peggio». 15 L'uomo se ne andò, e disse ai Giudei che colui che l'aveva guarito era Gesù. 16 Per questo i Giudei perseguitavano Gesù; perché faceva queste cose di sabato.

Gesù dichiara la sua uguaglianza con il Padre
Mr 2:28; Gv 10:30-38; Cl 2:9 (Gv 11:25-26; At 17:31; 2Co 5:10; Ap 20:4-6, 11-15)
17 Gesù rispose loro: «Il Padre mio opera fino ad ora, e anch'io opero». 18 Per questo i Giudei più che mai cercavano d'ucciderlo; perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
19 Gesù quindi rispose e disse loro: «In verità, in verità vi dico che il Figlio non può da se stesso fare cosa alcuna, se non ciò che vede fare dal Padre; perché le cose che il Padre fa, anche il Figlio le fa ugualmente. 20 Perché il Padre ama il Figlio, e gli mostra tutto quello che egli fa; e gli mostrerà opere maggiori di queste, affinché ne restiate meravigliati. 21 Infatti, come il Padre risuscita i morti e li vivifica, così anche il Figlio vivifica chi vuole. 22 Inoltre, il Padre non giudica nessuno, ma ha affidato tutto il giudizio al Figlio, 23 affinché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio non onora il Padre che lo ha mandato. 24 In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. 25 In verità, in verità vi dico: l'ora viene, anzi è già venuta, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio; e quelli che l'avranno udita, vivranno. 26 Perché come il Padre ha vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in se stesso; 27 e gli ha dato autorità di giudicare, perché è il Figlio dell'uomo. 28 Non vi meravigliate di questo; perché l'ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori; 29 quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio. 30 Io non posso fare nulla da me stesso; come odo, giudico; e il mio giudizio è giusto, perché cerco non la mia propria volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

Testimonianze che confermano quella di Gesù
Gv 1:19-34 (Lu 7:21-23; Gv 10:37-38) Mt 3:16-17 (At 3:22-24; Gv 3:19)
31 «Se io rendo testimonianza di me stesso, la mia testimonianza non è vera. 32 Vi è un altro che rende testimonianza di me; e so che la testimonianza che egli rende di me è vera. 33 Voi avete mandato a interrogare Giovanni, ed egli ha reso testimonianza alla verità. 34 Io però la testimonianza non la ricevo da un uomo, ma dico questo affinché voi siate salvati. 35 Egli era la lampada ardente e splendente, e voi avete voluto rallegrarvi per breve tempo alla sua luce. 36 Ma io ho una testimonianza maggiore di quella di Giovanni; perché le opere che il Padre mi ha date da compiere, quelle stesse opere che faccio, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato. 37 Il Padre che mi ha mandato, egli stesso ha reso testimonianza di me. La sua voce, voi non l'avete mai udita; il suo volto, non l'avete mai visto; 38 e la sua parola non dimora in voi, perché non credete in colui che egli ha mandato. 39 Voi investigate le Scritture, perché pensate d'aver per mezzo di esse vita eterna, ed esse sono quelle che rendono testimonianza di me; 40 eppure non volete venire a me per aver la vita!
41 Io non prendo gloria dagli uomini; 42 ma vi conosco: voi non avete l'amore di Dio in voi. 43 Io sono venuto nel nome del Padre mio, e voi non mi ricevete; se un altro verrà nel suo proprio nome, quello lo riceverete. 44 Come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri e non cercate la gloria che viene da Dio solo? 45 Non crediate che io sia colui che vi accuserà davanti al Padre; c'è chi vi accusa, ed è Mosè, nel quale avete riposto la vostra speranza. 46 Infatti, se credeste a Mosè, credereste anche a me; poiché egli ha scritto di me. 47 Ma se non credete ai suoi scritti, come crederete alle mie parole?»

Moltiplicazione dei pani per cinquemila uomini
(Mt 14:13-21; Mr 6:30-44; Lu 9:10-17) Mt 15:29-39; 2R 4:42-44
6,1 Dopo queste cose Gesù se ne andò all'altra riva del mare di Galilea, cioè il mare di Tiberiade. 2 Una gran folla lo seguiva, perché vedeva i segni miracolosi che egli faceva sugli infermi. 3 Ma Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli.
4 Or la Pasqua, la festa dei Giudei, era vicina.
5 Gesù dunque, alzati gli occhi e vedendo che una gran folla veniva verso di lui, disse a Filippo: «Dove compreremo del pane perché questa gente abbia da mangiare?» 6 Diceva così per metterlo alla prova; perché sapeva bene quello che stava per fare. 7 Filippo gli rispose: «Duecento denari di pani non bastano perché ciascuno ne riceva un pezzetto». 8 Uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro, gli disse: 9 «C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cosa sono per così tanta gente?» 10 Gesù disse: «Fateli sedere». C'era molta erba in quel luogo. La gente dunque si sedette, ed erano circa cinquemila uomini. 11 Gesù quindi prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì alla gente seduta; lo stesso fece dei pesci, quanti ne vollero. 12 Quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché niente si perda». 13 Essi quindi li raccolsero, e riempirono dodici ceste con i pezzi dei cinque pani d'orzo che erano avanzati a quelli che avevano mangiato.
14 La gente dunque, avendo visto il segno miracoloso che Gesù aveva fatto, disse: «Questi è certo il profeta che deve venire nel mondo». 15 Gesù, quindi, sapendo che stavano per venire a rapirlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, da solo.

Gesù cammina sul mare
(Mt 14:22-34; Mr 6:45-53)
16 Quando fu sera, i suoi discepoli scesero al mare 17 e, montati in una barca, si diressero all'altra riva, verso Capernaum. Era già buio e Gesù non era ancora venuto presso di loro. 18 Il mare era agitato, perché tirava un forte vento. 19 Come ebbero remato per circa venticinque o trenta stadi, videro Gesù camminare sul mare e accostarsi alla barca; ed ebbero paura. 20 Ma egli disse loro: «Sono io, non temete». 21 Essi dunque lo vollero prendere nella barca, e subito la barca toccò terra là dove erano diretti.

Gesù, il pane della vita
(Es 16:12-35; Sl 78:23-25; 1Co 10:3-4)(Is 55:1-3; Gv 3:14-16; 1Gv 5:10-13) 1Co 11:23-26
22 Il giorno seguente, la folla che era rimasta sull'altra riva del mare si rese conto che là non c'era altro che una sola barca e che Gesù non vi era salito con i suoi discepoli, ma che i discepoli erano partiti da soli. 23 Altre barche, intanto, erano giunte da Tiberiade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane dopo che il Signore aveva reso grazie. 24 La folla, dunque, quando ebbe visto che Gesù non era là e nemmeno i suoi discepoli, montò in quelle barche, e andò a Capernaum in cerca di Gesù. 25 Trovatolo di là dal mare, gli dissero: «Rabbì, quando sei giunto qui?» 26 Gesù rispose loro: «In verità, in verità vi dico che voi mi cercate, non perché avete visto dei segni miracolosi, ma perché avete mangiato dei pani e siete stati saziati. 27 Adoperatevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà; poiché su di lui il Padre, cioè Dio, ha apposto il proprio sigillo». 28 Essi dunque gli dissero: «Che dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?» 29 Gesù rispose loro: «Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato». 30 Allora essi gli dissero: «Quale segno miracoloso fai, dunque, affinché lo vediamo e ti crediamo? Che operi? 31 I nostri padri mangiarono la manna nel deserto, come è scritto:
"Egli diede loro da mangiare del pane venuto dal cielo"».
32 Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico che non Mosè vi ha dato il pane che viene dal cielo, ma il Padre mio vi dà il vero pane che viene dal cielo. 33 Poiché il pane di Dio è quello che scende dal cielo, e dà vita al mondo».
34 Essi quindi gli dissero: «Signore, dacci sempre di questo pane».
35 Gesù disse loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete. 36 Ma io ve l'ho detto: "Voi mi avete visto, eppure non credete!" 37 Tutti quelli che il Padre mi dà verranno a me; e colui che viene a me, non lo caccerò fuori; 38 perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. 39 Questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nessuno di quelli che egli mi ha dati, ma che li risusciti nell'ultimo giorno. 40 Poiché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figlio e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno».
41 Perciò i Giudei mormoravano di lui perché aveva detto: «Io sono il pane che è disceso dal cielo». 42 Dicevano: «Non è costui Gesù, il figlio di Giuseppe, del quale conosciamo il padre e la madre? Come mai ora dice: "Io sono disceso dal cielo"?»
43 Gesù rispose loro: «Non mormorate tra di voi. 44 Nessuno può venire a me se il Padre che mi ha mandato non lo attira; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 45 È scritto nei profeti:
"Saranno tutti istruiti da Dio".
Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me. 46 Perché nessuno ha visto il Padre, se non colui che è da Dio; egli ha visto il Padre. 47 In verità, in verità vi dico: chi crede in me ha vita eterna. 48 Io sono il pane della vita. 49 I vostri padri mangiarono la manna nel deserto e morirono. 50 Questo è il pane che discende dal cielo, affinché chi ne mangia non muoia. 51 Io sono il pane vivente che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; e il pane che io darò per la vita del mondo è la mia carne».
52 I Giudei dunque discutevano tra di loro, dicendo: «Come può costui darci da mangiare la sua carne?»
53 Perciò Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico che se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete vita in voi. 54 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 55 Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue è vera bevanda. 56 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me, e io in lui. 57 Come il Padre vivente mi ha mandato e io vivo a motivo del Padre, così chi mi mangia vivrà anch'egli a motivo di me. 58 Questo è il pane che è disceso dal cielo; non come quello che hanno mangiato i padri e sono morti; chi mangia di questo pane vivrà in eterno».
59 Queste cose disse Gesù, insegnando nella sinagoga di Capernaum.

Gesù mette alla prova la lealtà dei discepoli
(Mt 8:19-22; 10:36; Lu 9:23-26)(Mt 16:13-16; Mr 8:27-30; Lu 9:18-21) Eb 3:12; 4:12-13; 10:38-39; 1P 2:6-9
60 Perciò molti dei suoi discepoli, dopo aver udito, dissero: «Questo parlare è duro; chi può ascoltarlo?» 61 Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano di ciò, disse loro: «Questo vi scandalizza? 62 E che sarebbe se vedeste il Figlio dell'uomo ascendere dov'era prima? 63 È lo Spirito che vivifica; la carne non è di alcuna utilità; le parole che vi ho dette sono spirito e vita. 64 Ma tra di voi ci sono alcuni che non credono». Gesù sapeva infatti fin dal principio chi erano quelli che non credevano, e chi era colui che lo avrebbe tradito. 65 E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è dato dal Padre».
66 Da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui.
67 Perciò Gesù disse ai dodici: «Non volete andarvene anche voi?» 68 Simon Pietro gli rispose: «Signore, da chi andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna; 69 e noi abbiamo creduto e abbiamo conosciuto che tu sei il Santo di Dio». 70 Gesù rispose loro: «Non ho io scelto voi dodici? Eppure, uno di voi è un diavolo!» 71 Egli parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota, perché questi, uno dei dodici, stava per tradirlo.

I fratelli di Gesù non credono in lui
Le 23:34-43; Gv 5:44 (Gv 15:18-19; Mt 10:16; Ec 8:5)
7,1 Dopo queste cose, Gesù se ne andava per la Galilea, non volendo fare altrettanto in Giudea perché i Giudei cercavano di ucciderlo.
2 Or la festa dei Giudei, detta delle Capanne, era vicina. 3 Perciò i suoi fratelli gli dissero: «Parti di qua e va' in Giudea, affinché anche i tuoi discepoli vedano le opere che tu fai. 4 Poiché nessuno agisce in segreto quando cerca di essere riconosciuto pubblicamente. Se tu fai queste cose, manifèstati al mondo». 5 Poiché neppure i suoi fratelli credevano in lui. 6 Gesù quindi disse loro: «Il mio tempo non è ancora venuto; il vostro tempo, invece, è sempre pronto. 7 Il mondo non può odiare voi; ma odia me, perché io testimonio di lui che le sue opere sono malvagie. 8 Salite voi alla festa; io non salgo a questa festa, perché il mio tempo non è ancora compiuto». 9 Dette queste cose, rimase in Galilea.

Gesù alla festa delle Capanne
Lu 2:34 (Gv 3:34; 5:5-18; Ro 2:17-23) Gv 8:19-24
10 Ma quando i suoi fratelli furono saliti alla festa, allora vi salì anche lui; non palesemente, ma come di nascosto. 11 I Giudei dunque lo cercavano durante la festa, e dicevano: «Dov'è quel tale?» 12 Vi era tra la folla un gran mormorio riguardo a lui. Alcuni dicevano: «È un uomo per bene!» Altri dicevano: «No, anzi, svia la gente!» 13 Nessuno però parlava di lui apertamente, per paura dei Giudei.
14 Verso la metà della festa, Gesù salì al tempio e si mise a insegnare. 15 Perciò i Giudei si meravigliavano e dicevano: «Come mai conosce le Scritture senza aver fatto studi?» 16 Gesù rispose loro: «La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato. 17 Se uno vuole fare la volontà di lui, conoscerà se questa dottrina è da Dio o se io parlo di mio. 18 Chi parla di suo cerca la propria gloria; ma chi cerca la gloria di colui che l'ha mandato, è veritiero e non vi è ingiustizia in lui. 19 Mosè non vi ha forse dato la legge? Eppure nessuno di voi mette in pratica la legge! Perché cercate d'uccidermi?» 20 La gente rispose: «Tu hai un demonio! Chi cerca di ucciderti?» 21 Gesù rispose loro: «Un'opera sola ho fatto, e tutti ve ne meravigliate. 22 Mosè vi ha dato la circoncisione (non che venga da Mosè, ma viene dai padri); e voi circoncidete l'uomo in giorno di sabato. 23 Se un uomo riceve la circoncisione di sabato affinché la legge di Mosè non sia violata, vi adirate voi contro di me perché in giorno di sabato ho guarito un uomo tutto intero? 24 Non giudicate secondo l'apparenza, ma giudicate secondo giustizia».
25 Perciò alcuni di Gerusalemme dicevano: «Non è questi colui che cercano di uccidere? 26 Eppure, ecco, egli parla liberamente, e non gli dicono nulla. Che i capi abbiano riconosciuto per davvero che egli è il Cristo? 27 Eppure, costui sappiamo di dov'è; ma quando il Cristo verrà, nessuno saprà di dove egli sia». 28 Gesù dunque, insegnando nel tempio, esclamò: «Voi certamente mi conoscete e sapete di dove sono; però non sono venuto da me, ma colui che mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. 29 Io lo conosco, perché vengo da lui, ed è lui che mi ha mandato». 30 Cercavano perciò di arrestarlo, ma nessuno gli mise le mani addosso, perché l'ora sua non era ancora venuta.
31 Ma molti della folla credettero in lui, e dicevano: «Quando il Cristo sarà venuto, farà più segni miracolosi di quanti ne abbia fatto questi?» 32 I farisei udirono la gente mormorare queste cose di lui; e i capi dei sacerdoti e i farisei mandarono delle guardie per arrestarlo.
33 Perciò Gesù disse loro: «Io sono ancora con voi per poco tempo; poi me ne vado a colui che mi ha mandato. 34 Voi mi cercherete e non mi troverete; e dove io sarò, voi non potete venire». 35 Perciò i Giudei dissero tra di loro: «Dove andrà dunque ché noi non lo troveremo? Andrà forse da quelli che sono dispersi tra i Greci, a insegnare ai Greci? 36 Che significano queste sue parole: "Voi mi cercherete e non mi troverete"; e: "Dove io sarò, voi non potete venire?"»

Fiumi d'acqua viva
Gv 4:10-14; Ap 22:17; Is 55:1-3; Gl 2:28-29; At 2:2-4
37 Nell'ultimo giorno, il giorno più solenne della festa, Gesù stando in piedi esclamò: «Se qualcuno ha sete, venga a me e beva. 38 Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d'acqua viva sgorgheranno dal suo seno». 39 Disse questo dello Spirito, che dovevano ricevere quelli che avevano creduto in lui; lo Spirito, infatti, non era ancora stato dato, perché Gesù non era ancora glorificato.

Quel che la gente dice di Gesù
(At 28:23-27; Lu 12:51) Gr 8:8-9
40 Una parte dunque della gente, udite quelle parole, diceva: «Questi è davvero il profeta». 41 Altri dicevano: «Questi è il Cristo». Altri, invece, dicevano: «Ma è forse dalla Galilea che viene il Cristo? 42 La Scrittura non dice forse che il Cristo viene dalla discendenza di Davide e da Betlemme, il villaggio dove stava Davide?» 43 Vi fu dunque dissenso, tra la gente, a causa sua; 44 e alcuni di loro lo volevano arrestare, ma nessuno gli mise le mani addosso.
45 Le guardie dunque tornarono dai capi dei sacerdoti e dai farisei, i quali dissero loro: «Perché non lo avete portato?» 46 Le guardie risposero: «Mai un uomo ha parlato così!» 47 Perciò i farisei replicarono loro: «Siete stati sedotti anche voi? 48 Ha qualcuno dei capi o dei farisei creduto in lui? 49 Ma questo popolino, che non conosce la legge, è maledetto!» 50 Nicodemo (uno di loro, quello che prima era andato da lui) disse loro: 51 «La nostra legge giudica forse un uomo prima che sia stato udito e che si sappia quello che ha fatto?» 52 Essi gli risposero: «Sei anche tu di Galilea? Esamina, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta».
53 [E ognuno se ne andò a casa sua.

La donna adultera
De 22:22 (Sl 50:16-21; Ro 2:1-3, 17-23) Gv 3:17
8,1 Gesù andò al monte degli Ulivi. 2 All'alba tornò nel tempio, e tutto il popolo andò da lui; ed egli, sedutosi, li istruiva.
3 Allora gli scribi e i farisei condussero una donna colta in adulterio; e, fattala stare in mezzo, 4 gli dissero: «Maestro, questa donna è stata colta in flagrante adulterio. 5 Or Mosè, nella legge, ci ha comandato di lapidare tali donne; tu che ne dici?» 6 Dicevano questo per metterlo alla prova, per poterlo accusare. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere con il dito in terra. 7 E, siccome continuavano a interrogarlo, egli, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei». 8 E, chinatosi di nuovo, scriveva in terra. 9 Essi, udito ciò, uscirono a uno a uno, cominciando dai più vecchi; e Gesù fu lasciato solo con la donna che stava là in mezzo. 10 Gesù, alzatosi, le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?» 11 Ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neppure io ti condanno; va' e da ora in poi non peccare più».]

Gesù, la luce del mondo
Gv 1:4-5, 9-12; 5:36-37; 12:46-50
12 Gesù parlò loro di nuovo, dicendo: «Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».
13 Allora i farisei gli dissero: «Tu testimoni di te stesso; la tua testimonianza non è vera». 14 Gesù rispose loro: «Anche se io testimonio di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove sono venuto e dove vado; ma voi non sapete da dove io vengo né dove vado. 15 Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno. 16 E anche se giudico, il mio giudizio è veritiero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato. 17 D'altronde nella vostra legge è scritto che la testimonianza di due uomini è vera. 18 Ora sono io a testimoniare di me stesso, e anche il Padre che mi ha mandato testimonia di me». 19 Essi perciò gli dissero: «Dov'è tuo Padre?» Gesù rispose: «Voi non conoscete né me né il Padre mio; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio».
20 Queste parole le pronunciò nella sala del tesoro, insegnando nel tempio; e nessuno lo arrestò, perché l'ora sua non era ancora venuta.
21 Egli dunque disse loro di nuovo: «Io me ne vado e voi mi cercherete, e morirete nel vostro peccato; dove vado io, voi non potete venire». 22 Perciò i Giudei dicevano: «S'ucciderà forse, poiché dice: "Dove vado io, voi non potete venire"?» 23 Egli diceva loro: «Voi siete di quaggiù; io sono di lassù; voi siete di questo mondo; io non sono di questo mondo. 24 Perciò vi ho detto che morirete nei vostri peccati; perché se non credete che io sono, morirete nei vostri peccati». 25 Allora gli domandarono: «Chi sei tu?» Gesù rispose loro: «Sono per l'appunto quello che vi dico. 26 Ho molte cose da dire e da giudicare sul conto vostro; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udite da lui, le dico al mondo». 27 Essi non capirono che egli parlava loro del Padre. 28 Gesù dunque disse loro: «Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che io sono, e che non faccio nulla da me, ma dico queste cose come il Padre mi ha insegnato. 29 E colui che mi ha mandato è con me; egli non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli piacciono».

(Ro 6:12-23; 8:1-2) Ga 3:7, 29; 1Gv 3:8-10
30 Mentre egli parlava così, molti credettero in lui. 31 Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: «Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; 32 conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». 33 Essi gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abraamo, e non siamo mai stati schiavi di nessuno; come puoi tu dire: "Voi diverrete liberi"?» 34 Gesù rispose loro: «In verità, in verità vi dico che chi commette il peccato è schiavo del peccato. 35 Ora lo schiavo non dimora per sempre nella casa: il figlio vi dimora per sempre. 36 Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi. 37 So che siete discendenti di Abraamo; ma cercate di uccidermi, perché la mia parola non penetra in voi. 38 Io dico quel che ho visto presso il Padre mio; e voi pure fate le cose che avete udite dal padre vostro». 39 Essi gli risposero: «Nostro padre è Abraamo». Gesù disse loro: «Se foste figli di Abraamo, fareste le opere di Abraamo; 40 ora invece cercate di uccidermi, perché vi ho detto la verità che ho udita da Dio; Abraamo non fece così. 41 Voi fate le opere del padre vostro». Essi dunque gli dissero: «Noi non siamo nati da fornicazione; abbiamo un solo Padre: Dio». 42 Gesù disse loro: «Se Dio fosse vostro Padre, mi amereste, perché io sono proceduto e vengo da Dio; infatti io non sono venuto da me, ma è lui che mi ha mandato. 43 Perché non comprendete il mio parlare? Perché non potete dare ascolto alla mia parola. 44 Voi siete figli del diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c'è verità in lui. Quando dice il falso, parla di quel che è suo, perché è bugiardo e padre della menzogna. 45 A me, perché io dico la verità, voi non credete. 46 Chi di voi mi convince di peccato? Se dico la verità, perché non mi credete? 47 Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non le ascoltate; perché non siete da Dio».

Gesù e Abraamo
Eb 12:3 (Gv 10:26-33; Cl 1:17)
48 I Giudei gli risposero: «Non diciamo noi con ragione che sei un Samaritano e che hai un demonio?» 49 Gesù replicò: «Io non ho un demonio, ma onoro il Padre mio, e voi mi disonorate. 50 Io non cerco la mia gloria; v'è uno che la cerca e che giudica. 51 In verità, in verità vi dico che se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte». 52 I Giudei dunque gli dissero: «Ora sappiamo che tu hai un demonio. Abraamo e i profeti sono morti, e tu dici: "Se uno osserva la mia parola, non gusterà mai la morte". 53 Sei tu forse maggiore del padre nostro Abraamo il quale è morto? Anche i profeti sono morti; chi pretendi di essere?» 54 Gesù rispose: «Se io glorifico me stesso, la mia gloria è nulla; chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: "È nostro Dio!" 55 e non l'avete conosciuto; ma io lo conosco, e se dicessi di non conoscerlo, sarei un bugiardo come voi; ma io lo conosco e osservo la sua parola. 56 Abraamo, vostro padre, ha gioito nell'attesa di vedere il mio giorno; e l'ha visto, e se n'è rallegrato». 57 I Giudei gli dissero: «Tu non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abraamo?» 58 Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico: prima che Abraamo fosse nato, io sono».
59 Allora essi presero delle pietre per tirargliele; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.

Gesù guarisce un uomo cieco fin dalla nascita
Gv 8:12; Ml 4:2; Sl 112:4; Mr 8:22-25
9,1 Passando vide un uomo, che era cieco fin dalla nascita. 2 I suoi discepoli lo interrogarono, dicendo: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?» 3 Gesù rispose: «Né lui ha peccato, né i suoi genitori; ma è così, affinché le opere di Dio siano manifestate in lui. 4 Bisogna che io compia le opere di colui che mi ha mandato mentre è giorno; la notte viene in cui nessuno può operare. 5 Mentre sono nel mondo, io sono la luce del mondo».
6 Detto questo, sputò in terra, fece del fango con la saliva, gli spalmò il fango sugli occhi, 7 e gli disse: «Va', làvati nella vasca di Siloe» (che significa «mandato»). Egli dunque andò, si lavò, e tornò che ci vedeva. 8 Perciò i vicini e quelli che l'avevano visto prima, perché era mendicante, dicevano: «Non è questo colui che stava seduto a chieder l'elemosina?» 9 Alcuni dicevano: «È lui». Altri dicevano: «No, ma gli somiglia». Egli diceva: «Sono io». 10 Allora essi gli domandarono: «Com'è che ti sono stati aperti gli occhi?» 11 Egli rispose: «Quell'uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, me ne ha spalmato gli occhi e mi ha detto: "Va' a Siloe e làvati". Io quindi sono andato, mi sono lavato e ho ricuperato la vista». 12 Ed essi gli dissero: «Dov'è costui?» Egli rispose: «Non so».

(Gv 10:37-38; Is 6:9-10) Pr 29:25; Lu 6:22-23
13 Condussero dai farisei colui che era stato cieco. 14 Or era in giorno di sabato che Gesù aveva fatto il fango e gli aveva aperto gli occhi. 15 I farisei dunque gli domandarono di nuovo come egli avesse ricuperato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». 16 Perciò alcuni dei farisei dicevano: «Quest'uomo non è da Dio perché non osserva il sabato». Ma altri dicevano: «Come può un uomo peccatore compiere tali segni miracolosi?» E vi era disaccordo tra di loro. 17 Essi dunque dissero di nuovo al cieco: «Tu, che dici di lui, poiché ti ha aperto gli occhi?» Egli rispose: «È un profeta».
18 I Giudei però non credettero che lui fosse stato cieco e avesse ricuperato la vista, finché non ebbero chiamato i genitori di colui che aveva ricuperato la vista, 19 e li ebbero interrogati così: «È questo vostro figlio che dite essere nato cieco? Com'è dunque che ora ci vede?» 20 I suoi genitori allora risposero: «Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco; 21 ma come ora ci veda, non lo sappiamo, né sappiamo chi gli abbia aperto gli occhi; domandatelo a lui; egli è adulto, parlerà lui di sé». 22 Questo dissero i suoi genitori perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che se uno avesse riconosciuto Gesù come Cristo, sarebbe stato espulso dalla sinagoga. 23 Per questo i suoi genitori dissero: «Egli è adulto, domandatelo a lui».
24 Essi dunque chiamarono per la seconda volta l'uomo che era stato cieco, e gli dissero: «Da' gloria a Dio! Noi sappiamo che quest'uomo è un peccatore». 25 Egli dunque rispose: «Se egli sia un peccatore, non lo so; una cosa so, che ero cieco e ora ci vedo». 26 Essi allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti aprì gli occhi?» 27 Egli rispose loro: «Ve l'ho già detto e voi non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare suoi discepoli anche voi?» 28 Essi lo insultarono e dissero: «Tu sei discepolo di costui! Noi siamo discepoli di Mosè. 29 Noi sappiamo che a Mosè Dio ha parlato; ma in quanto a costui, non sappiamo di dove sia». 30 L'uomo rispose loro: «Questo poi è strano: che voi non sappiate di dove sia; eppure mi ha aperto gli occhi! 31 Si sa che Dio non esaudisce i peccatori; ma se uno è pio e fa la volontà di Dio, egli lo esaudisce. 32 Da che mondo è mondo non si è mai udito che uno abbia aperto gli occhi a uno nato cieco. 33 Se quest'uomo non fosse da Dio, non potrebbe fare nulla». 34 Essi gli risposero: «Tu sei tutto quanto nato nel peccato e insegni a noi?» E lo cacciarono fuori.

Lu 10:21; Gv 10:2-5; 1P 2:6-8; Is 42:16; 2Co 4:3-6
35 Gesù udì che lo avevano cacciato fuori; e, trovatolo, gli disse: «Credi nel Figlio dell'uomo?» 36 Quegli rispose: «Chi è, Signore, perché io creda in lui?» 37 Gesù gli disse: «Tu l'hai già visto; è colui che ti sta parlando». 38 Egli disse: «Signore, io credo». E l'adorò.
39 Gesù disse: «Io sono venuto in questo mondo per fare un giudizio, affinché quelli che non vedono vedano, e quelli che vedono diventino ciechi». 40 Alcuni farisei, che erano con lui, udirono queste cose e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?» 41 Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: "Noi vediamo", il vostro peccato rimane.

Gesù, il buon pastore
Gv 9:24-38; Ez 34:1-19; 1P 5:1-4; Eb 13:20
10,1 «In verità, in verità vi dico che chi non entra per la porta nell'ovile delle pecore, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. 2 Ma colui che entra per la porta è il pastore delle pecore. 3 A lui apre il portinaio, e le pecore ascoltano la sua voce, ed egli chiama le proprie pecore per nome e le conduce fuori. 4 Quando ha messo fuori tutte le sue pecore, va davanti a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. 5 Ma un estraneo non lo seguiranno; anzi, fuggiranno via da lui perché non conoscono la voce degli estranei».
6 Questa similitudine disse loro Gesù; ma essi non capirono quali fossero le cose che diceva loro.

Gv 14:6 (Is 40:11; Sl 23) 1P 2:24-25; Ef 5:2, 25-27; 2:11-19
7 Perciò Gesù di nuovo disse loro: «In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. 8 Tutti quelli che sono venuti prima di me, sono stati ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. 9 Io sono la porta; se uno entra per me, sarà salvato, entrerà e uscirà, e troverà pastura. 10 Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza.
11 Io sono il buon pastore; il buon pastore dà la sua vita per le pecore. 12 Il mercenario, che non è pastore, e al quale non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e si dà alla fuga (e il lupo le rapisce e disperde), 13 perché è mercenario e non si cura delle pecore. 14 Io sono il buon pastore, e conosco le mie, e le mie conoscono me, 15 come il Padre mi conosce e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. 16 Ho anche altre pecore, che non sono di quest'ovile; anche quelle devo raccogliere ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore. 17 Per questo mi ama il Padre; perché io depongo la mia vita per riprenderla poi. 18 Nessuno me la toglie, ma io la depongo da me. Ho il potere di deporla e ho il potere di riprenderla. Quest'ordine ho ricevuto dal Padre mio».
19 Nacque di nuovo un dissenso tra i Giudei per queste parole. 20 Molti di loro dicevano: «Ha un demonio ed è fuori di sé; perché lo ascoltate?» 21 Altri dicevano: «Queste non sono parole di un indemoniato. Può un demonio aprire gli occhi ai ciechi?»

Gesù afferma la sua deità
Gv 5:26-27; 20:28-29 (Ro 8:35-39; 1P 1:3-5)(Gv 8:51-59; 14:9-11)
22 In quel tempo ebbe luogo in Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era d'inverno, 23 e Gesù passeggiava nel tempio, sotto il portico di Salomone. 24 I Giudei dunque gli si fecero attorno e gli dissero: «Fino a quando terrai sospeso l'animo nostro? Se tu sei il Cristo, diccelo apertamente».
25 Gesù rispose loro: «Ve l'ho detto, e non lo credete; le opere che faccio nel nome del Padre mio, sono quelle che testimoniano di me; 26 ma voi non credete, perché non siete delle mie pecore. 27 Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco, ed esse mi seguono; 28 e io do loro la vita eterna e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano. 29 Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti; e nessuno può rapirle dalla mano del Padre. 30 Io e il Padre siamo uno».
31 I Giudei presero di nuovo delle pietre per lapidarlo.
32 Gesù disse loro: «Vi ho mostrato molte buone opere da parte del Padre; per quale di queste opere mi lapidate?» 33 I Giudei gli risposero: «Non ti lapidiamo per una buona opera, ma per bestemmia; e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio». 34 Gesù rispose loro: «Non sta scritto nella vostra legge:
"Io ho detto: voi siete dèi"?
35 Se chiama dèi coloro ai quali la parola di Dio è stata diretta (e la Scrittura non può essere annullata), 36 a colui che il Padre ha santificato e mandato nel mondo voi dite, "Tu bestemmi", perché ho detto: "Sono Figlio di Dio"? 37 Se non faccio le opere del Padre mio, non credetemi; 38 ma se le faccio, anche se non credete a me, credete alle opere, affinché sappiate e riconosciate che il Padre è in me e io sono nel Padre».
39 Essi perciò cercavano nuovamente di arrestarlo; ma egli sfuggì loro dalle mani.

Gv 11:53-54; Fl 1:12
40 Gesù se ne andò di nuovo oltre il Giordano, dove Giovanni da principio battezzava, e là si trattenne. 41 Molti vennero a lui e dicevano: «Giovanni, è vero, non fece nessun segno miracoloso; ma tutto quello che Giovanni disse di quest'uomo, era vero». 42 E là molti credettero in lui.

Gesù risuscita Lazzaro di Betania
Lu 10:38-42 (Gv 5:21, 26-29; 6:40) Mr 5:35-43; Lu 7:11-16; At 9:36-42
11,1 C'era un ammalato, un certo Lazzaro di Betania, del villaggio di Maria e di Marta sua sorella. 2 Maria era quella che unse il Signore di olio profumato e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; Lazzaro, suo fratello, era malato. 3 Le sorelle dunque mandarono a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato». 4 Gesù, udito ciò, disse: «Questa malattia non è per la morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio sia glorificato».
5 Or Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro; 6 come ebbe udito che egli era malato, si trattenne ancora due giorni nel luogo dove si trovava. 7 Poi disse ai discepoli: «Torniamo in Giudea!» 8 I discepoli gli dissero: «Rabbì, proprio adesso i Giudei cercavano di lapidarti, e tu vuoi tornare là?» 9 Gesù rispose: «Non vi sono dodici ore nel giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; 10 ma se uno cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui». 11 Così parlò; poi disse loro: «Il nostro amico Lazzaro si è addormentato; ma vado a svegliarlo». 12 Perciò i discepoli gli dissero: «Signore, se egli dorme sarà salvo». 13 Or Gesù aveva parlato della morte di lui, ma essi pensarono che avesse parlato del dormire del sonno. 14 Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto, 15 e per voi mi rallegro di non essere stato là, affinché crediate; ma ora, andiamo da lui!» 16 Allora Tommaso, detto Didimo, disse ai condiscepoli: «Andiamo anche noi, per morire con lui!»
17 Gesù dunque, arrivato, trovò che Lazzaro era già da quattro giorni nel sepolcro. 18 Or Betania distava da Gerusalemme circa quindici stadi, 19 e molti Giudei erano andati da Marta e Maria per consolarle del loro fratello.
20 Come Marta ebbe udito che Gesù veniva, gli andò incontro; ma Maria stava seduta in casa. 21 Marta dunque disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto; 22 ma anche adesso so che tutto quello che chiederai a Dio, Dio te lo darà». 23 Gesù le disse: «Tuo fratello risusciterà». 24 Marta gli disse: «Lo so che risusciterà, nella risurrezione, nell'ultimo giorno». 25 Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; 26 e chiunque vive e crede in me, non morirà mai. Credi tu questo?» 27 Ella gli disse: «Sì, Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che doveva venire nel mondo».
28 Detto questo, se ne andò, e chiamò di nascosto Maria, sua sorella, dicendole: «Il Maestro è qui, e ti chiama». 29 Ed ella, udito questo, si alzò in fretta e andò da lui. 30 Or Gesù non era ancora entrato nel villaggio, ma era sempre nel luogo dove Marta lo aveva incontrato. 31 Perciò i Giudei che erano in casa con lei e la consolavano, vedendo che Maria si era alzata in fretta ed era uscita, la seguirono, supponendo che si recasse al sepolcro a piangere.
32 Appena Maria fu giunta dov'era Gesù e lo ebbe visto, gli si gettò ai piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto». 33 Quando Gesù la vide piangere, e vide piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, fremette nello spirito, si turbò e disse: 34 «Dove lo avete deposto?» Essi gli dissero: «Signore, vieni a vedere!»
35 Gesù pianse.
36 Perciò i Giudei dicevano: «Guarda come lo amava!» 37 Ma alcuni di loro dicevano: «Non poteva, lui che ha aperto gli occhi al cieco, far sì che questi non morisse?»
38 Gesù dunque, fremendo di nuovo in se stesso, andò al sepolcro. Era una grotta, e una pietra era posta all'apertura. 39 Gesù disse: «Togliete la pietra!» Marta, la sorella del morto, gli disse: «Signore, egli puzza già, perché siamo al quarto giorno». 40 Gesù le disse: «Non ti ho detto che se credi, vedrai la gloria di Dio?» 41 Tolsero dunque la pietra. Gesù, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, ti ringrazio perché mi hai esaudito. 42 Io sapevo bene che tu mi esaudisci sempre; ma ho detto questo a motivo della folla che mi circonda, affinché credano che tu mi hai mandato». 43 Detto questo, gridò ad alta voce: «Lazzaro, vieni fuori!» 44 Il morto uscì, con i piedi e le mani avvolti da fasce, e il viso coperto da un sudario. Gesù disse loro: «Scioglietelo e lasciatelo andare».
45 Perciò molti Giudei che erano venuti da Maria, e avevano visto ciò che egli aveva fatto, credettero in lui. 46 Ma alcuni di loro andarono dai farisei e raccontarono loro quello che Gesù aveva fatto.

Congiura contro Gesù
Lu 16:31; Gv 15:24-25; Sl 71:10
47 I capi dei sacerdoti e i farisei, quindi, riunirono il sinedrio e dicevano: «Che facciamo? Perché quest'uomo fa molti segni miracolosi. 48 Se lo lasciamo fare, tutti crederanno in lui; e i Romani verranno e ci distruggeranno come città e come nazione». 49 Uno di loro, Caiafa, che era sommo sacerdote quell'anno, disse loro: «Voi non capite nulla, 50 e non riflettete come torni a vostro vantaggio che un uomo solo muoia per il popolo e non perisca tutta la nazione». 51 Or egli non disse questo di suo; ma siccome era sommo sacerdote in quell'anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; 52 e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire in uno i figli di Dio dispersi.
53 Da quel giorno dunque deliberarono di farlo morire. 54 Gesù quindi non andava più apertamente tra i Giudei, ma si ritirò nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Efraim; e là si trattenne con i suoi discepoli.

Gv 7:11; Sl 31:13
55 La Pasqua dei Giudei era vicina, e molti di quella regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. 56 Cercavano dunque Gesù; e, stando nel tempio, dicevano tra di loro: «Che ve ne pare? Verrà alla festa?» 57 Or i capi dei sacerdoti e i farisei avevano dato ordine che se qualcuno sapesse dov'egli era, ne facesse denuncia perché potessero arrestarlo.

Maria di Betania unge i piedi di Gesù
=(Mt 26:6-13; Mr 14:3-9)
12,1 Gesù dunque, sei giorni prima della Pasqua, andò a Betania dov'era Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. 2 Qui gli offrirono una cena; Marta serviva e Lazzaro era uno di quelli che erano a tavola con lui. 3 Allora Maria, presa una libbra d'olio profumato, di nardo puro, di gran valore, unse i piedi di Gesù e glieli asciugò con i suoi capelli; e la casa fu piena del profumo dell'olio. 4 Ma Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: 5 «Perché non si è venduto quest'olio per trecento denari e non si sono dati ai poveri?» 6 Diceva così non perché si curasse dei poveri, ma perché era ladro, e tenendo la borsa, ne portava via quello che vi si metteva dentro. 7 Gesù dunque disse: «Lasciala stare; ella lo ha conservato per il giorno della mia sepoltura. 8 Poiché i poveri li avete sempre con voi; ma me, non mi avete sempre».
9 Una gran folla di Giudei seppe dunque che egli era lì; e ci andarono non solo a motivo di Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. 10 Ma i capi dei sacerdoti deliberarono di far morire anche Lazzaro, 11 perché a causa sua molti Giudei andavano e credevano in Gesù.

Ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme
=(Mt 21:1-11; Mr 11:1-10; Lu 19:29-44) cfr. Za 9:9; cfr. Ap 19:11-16
12 Il giorno seguente, la gran folla che era venuta alla festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, 13 prese dei rami di palme, uscì a incontrarlo e gridava: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d'Israele!» 14 Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto:
15 «Non temere, figlia di Sion!
Ecco, il tuo re viene,
montato sopra un puledro d'asina

16 I suoi discepoli non compresero subito queste cose; ma quando Gesù fu glorificato, allora si ricordarono che queste cose erano state scritte di lui, e che essi gliele avevano fatte.
17 La folla dunque, che era con lui quando aveva chiamato Lazzaro fuori dal sepolcro e l'aveva risuscitato dai morti, ne rendeva testimonianza. 18 Per questo la folla gli andò incontro, perché avevano udito che egli aveva fatto quel segno miracoloso. 19 Perciò i farisei dicevano tra di loro: «Vedete che non guadagnate nulla? Ecco, il mondo gli corre dietro!»

Alcuni Greci desiderano vedere Gesù
(Is 49:6; 53:10-12)
20 Ora tra quelli che salivano alla festa per adorare c'erano alcuni Greci. 21 Questi dunque, avvicinatisi a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, gli fecero questa richiesta: «Signore, vorremmo vedere Gesù». 22 Filippo andò a dirlo ad Andrea; e Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù.

Gesù annuncia la sua crocifissione
Mt 16:24-27 (Eb 2:9-10, 14-15)(2Co 6:2; Eb 3:7-8)
23 Gesù rispose loro, dicendo: «L'ora è venuta, che il Figlio dell'uomo deve essere glorificato. 24 In verità, in verità vi dico che se il granello di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore, produce molto frutto. 25 Chi ama la sua vita la perde, e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà in vita eterna. 26 Se uno mi serve, mi segua; e là dove sono io sarà anche il mio servitore; se uno mi serve, il Padre l'onorerà. 27 Ora l'animo mio è turbato; e che dirò? Padre, salvami da quest'ora? Ma è per questo che sono venuto incontro a quest'ora. 28 Padre, glorifica il tuo nome!»
Allora venne una voce dal cielo: «L'ho glorificato, e lo glorificherò di nuovo!»
29 Perciò la folla che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Gli ha parlato un angelo».
30 Gesù disse: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. 31 Ora avviene il giudizio di questo mondo; ora sarà cacciato fuori il principe di questo mondo; 32 e io, quando sarò innalzato dalla terra, attirerò tutti a me». 33 Così diceva per indicare di qual morte doveva morire. 34 La folla quindi gli rispose: «Noi abbiamo udito dalla legge che il Cristo dimora in eterno; come mai dunque tu dici che il Figlio dell'uomo deve essere innalzato? Chi è questo Figlio dell'uomo?» 35 Gesù dunque disse loro: «La luce è ancora per poco tempo tra di voi. Camminate mentre avete la luce, affinché non vi sorprendano le tenebre; chi cammina nelle tenebre, non sa dove va. 36 Mentre avete la luce, credete nella luce, affinché diventiate figli di luce».
Gesù disse queste cose, poi se ne andò e si nascose da loro.

Is 6:1-12; De 18:18-19; Lu 9:26
37 Sebbene avesse fatto tanti segni miracolosi in loro presenza, non credevano in lui; 38 affinché si adempisse la parola detta dal profeta Isaia:
«Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione?
A chi è stato rivelato il braccio del Signore

39 Perciò non potevano credere, per la ragione detta ancora da Isaia:
40 «Egli ha accecato i loro occhi e ha indurito i loro cuori,
affinché non vedano con gli occhi,
non comprendano con il cuore,
non si convertano, e io non li guarisca
».
41 Queste cose disse Isaia, perché vide la gloria di lui e di lui parlò.
42 Ciò nonostante molti, anche tra i capi, credettero in lui; ma a causa dei farisei non lo confessavano, per non essere espulsi dalla sinagoga; 43 perché amarono la gloria degli uomini più della gloria di Dio.
44 Ma Gesù ad alta voce esclamò: «Chi crede in me, crede non in me, ma in colui che mi ha mandato; 45 e chi vede me, vede colui che mi ha mandato. 46 Io sono venuto come luce nel mondo, affinché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. 47 Se uno ode le mie parole e non le osserva, io non lo giudico; perché io non sono venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo. 48 Chi mi respinge e non riceve le mie parole ha chi lo giudica; la parola che ho annunciata è quella che lo giudicherà nell'ultimo giorno. 49 Perché io non ho parlato di mio; ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha comandato lui quello che devo dire e di cui devo parlare; 50 e so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre me le ha dette».

Giovanni 13,31-17,26

Gv 17:1-5, 11; 15:12-14, 17; 1Gv 3:10-19; 4:7-12
13,31 Quando egli fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell'uomo è glorificato e Dio è glorificato in lui. 32 Se Dio è glorificato in lui, Dio lo glorificherà anche in se stesso, e lo glorificherà presto.
33 Figlioli, è per poco che sono ancora con voi. Voi mi cercherete; e, come ho detto ai Giudei: "Dove vado io, voi non potete venire", così lo dico ora a voi. 34 Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri. 35 Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri».

Gesù annuncia il rinnegamento di Pietro
=(Mt 26:31-35; Mr 14:27-31; Lu 22:31-34)
36 Simon Pietro gli domandò: «Signore, dove vai?» Gesù gli rispose: «Dove vado io, non puoi seguirmi per ora; ma mi seguirai più tardi». 37 Pietro gli disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!» 38 Gesù rispose: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità ti dico che il gallo non canterà prima che tu non mi abbia rinnegato tre volte.

Gesù consola gli apostoli: egli ritornerà da loro
2Co 4:17-5:1; Eb 9:24; 10:19-22; Cl 3:1-4; 2:9-10; Gv 16:23-24
14,1 «Il vostro cuore non sia turbato; credete in Dio, e credete anche in me!
2 Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei detto forse che io vado a prepararvi un luogo? 3 Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi; 4 e del luogo dove io vado, sapete anche la via».
5 Tommaso gli disse: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo sapere la via?» 6 Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 7 Se avete conosciuto me, conoscerete anche mio Padre; e fin da ora lo conoscete, e l'avete visto».
8 Filippo gli disse: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». 9 Gesù gli disse: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai tu dici: "Mostraci il Padre"? 10 Non credi tu che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue. 11 Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se no, credete a causa di quelle stesse opere.
12 In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch'egli le opere che faccio io, e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre; 13 e quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.

Gesù promette lo Spirito Santo
(1Gv 5:3; 2:3-6) Gv 16:5-15, 33; Fl 4:6-7
15 «Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti; 16 e io pregherò il Padre, ed egli vi darà un altro Consolatore perché sia con voi per sempre: 17 lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi. 18 Non vi lascerò orfani; tornerò da voi. 19 Ancora un po', e il mondo non mi vedrà più; ma voi mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. 20 In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me e io in voi. 21 Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e io lo amerò e mi manifesterò a lui».
22 Giuda (non l'Iscariota) gli domandò: «Signore, come mai ti manifesterai a noi e non al mondo?» 23 Gesù gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l'amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui. 24 Chi non mi ama non osserva le mie parole; e la parola che voi udite non è mia, ma è del Padre che mi ha mandato.
25 Vi ho detto queste cose, stando ancora con voi; 26 ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto.
27 Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti.
28 Avete udito che vi ho detto: "Io me ne vado, e torno da voi"; se voi mi amaste, vi rallegrereste che io vada al Padre, perché il Padre è maggiore di me. 29 Ora ve l'ho detto prima che avvenga, affinché, quando sarà avvenuto, crediate. 30 Io non parlerò più con voi per molto, perché viene il principe del mondo. Egli non può nulla contro di me; 31 ma così avviene affinché il mondo conosca che amo il Padre e opero come il Padre mi ha ordinato. Alzatevi, andiamo via di qui.

La vite e i tralci
Cl 2:6-7; Ga 2:20; Ef 3:17-19; 2:10; Gv 14:21, 23; Lu 13:6-9
15,1 «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiuolo. 2 Ogni tralcio che in me non dà frutto, lo toglie via; e ogni tralcio che dà frutto, lo pota affinché ne dia di più. 3 Voi siete già puri a causa della parola che vi ho annunciata. 4 Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dare frutto se non rimane nella vite, così neppure voi, se non dimorate in me. 5 Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete fare nulla. 6 Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano. 7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto. 8 In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, così sarete miei discepoli.
9 Come il Padre mi ha amato, così anch'io ho amato voi; dimorate nel mio amore. 10 Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore; come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore. 11 Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia completa.

Gv 13:34-35; 1Gv 3:16-19; 4:7-12
12 Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi. 13 Nessuno ha amore più grande di quello di dare la sua vita per i suoi amici. 14 Voi siete miei amici, se fate le cose che io vi comando. 15 Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo signore; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio. 16 Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto, e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia. 17 Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.

L'odio del mondo verso coloro che credono in Cristo
(Mt 10:22-33; Gv 16:1-3, 33) Gv 3:18-19
18 «Se il mondo vi odia, sapete bene che prima di voi ha odiato me. 19 Se foste del mondo, il mondo amerebbe quello che è suo; siccome non siete del mondo, ma io ho scelto voi in mezzo al mondo, per questo il mondo vi odia. 20 Ricordatevi della parola che vi ho detta: "Il servo non è più grande del suo signore". Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. 21 Ma tutto questo ve lo faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato. 22 Se non fossi venuto e non avessi parlato, loro non avrebbero colpa; ma ora non hanno scusa per il loro peccato. 23 Chi odia me, odia anche il Padre mio. 24 Se non avessi fatto tra di loro le opere che nessun altro ha mai fatte, non avrebbero colpa; ma ora le hanno viste, e hanno odiato me e il Padre mio. 25 Ma questo è avvenuto affinché si adempisse la parola scritta nella loro legge: "Mi hanno odiato senza motivo".
26 Quando sarà venuto il Consolatore che io vi manderò da parte del Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli testimonierà di me; 27 e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio.

Gesù avverte i suoi delle persecuzioni future
Gv 15:18-25; Lu 6:22-23 (cfr. Mt 24:9-10; Lu 21:16-19)
16,1 «Io vi ho detto queste cose, affinché non siate sviati. 2 Vi espelleranno dalle sinagoghe; anzi, l'ora viene che chiunque vi ucciderà, crederà di rendere un culto a Dio. 3 Faranno questo perché non hanno conosciuto né il Padre né me. 4 Ma io vi ho detto queste cose affinché, quando sia giunta la loro ora, vi ricordiate che ve le ho dette. Non ve le dissi da principio perché ero con voi.

Lo Spirito agisce nel mondo e nei discepoli
(Gv 14:16-17, 26; 15:26) At 2; 1Co 2:7-16; 1Gv 2:20-21, 27
5 «Ma ora vado a colui che mi ha mandato; e nessuno di voi mi domanda: "Dove vai?" 6 Invece, perché vi ho detto queste cose, la tristezza vi ha riempito il cuore. 7 Eppure, io vi dico la verità: è utile per voi che io me ne vada; perché se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vado, io ve lo manderò. 8 Quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. 9 Quanto al peccato, perché non credono in me; 10 quanto alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; 11 quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato.
12 Ho ancora molte cose da dirvi; ma non sono per ora alla vostra portata; 13 quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire. 14 Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve lo annuncerà. 15 Tutte le cose che ha il Padre, sono mie; per questo ho detto che prenderà del mio e ve lo annuncerà.

Gesù parla della sua morte, della sua risurrezione e della sua venuta
Gv 14:18-19, 13-14; Lu 24; Ez 39:29
16 «Tra poco non mi vedrete più; e tra un altro poco mi vedrete».
17 Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra di loro: «Che cos'è questo che ci dice: "Tra poco non mi vedrete più" e: "Tra un altro poco mi vedrete" e: "Perché vado al Padre"?» 18 Dicevano dunque: «Che cos'è questo "tra poco" che egli dice? Noi non sappiamo quello che egli voglia dire».
19 Gesù comprese che volevano interrogarlo e disse loro: «Voi vi domandate l'un l'altro che cosa significano quelle mie parole: "Tra poco non mi vedrete più", e: "Tra un altro poco mi vedrete"? 20 In verità, in verità vi dico che voi piangerete e farete cordoglio, e il mondo si rallegrerà. Sarete rattristati, ma la vostra tristezza sarà cambiata in gioia. 21 La donna, quando partorisce, prova dolore perché è venuta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell'angoscia, per la gioia che sia venuta al mondo una creatura umana. 22 Così anche voi siete ora nel dolore; ma io vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà, e nessuno vi toglierà la vostra gioia. 23 In quel giorno non mi rivolgerete alcuna domanda. In verità, in verità vi dico che qualsiasi cosa domanderete al Padre nel mio nome, egli ve la darà. 24 Fino ad ora non avete chiesto nulla nel mio nome; chiedete e riceverete, affinché la vostra gioia sia completa.

Gv 14:18-23, 27; Ro 8:35-39
25 Vi ho detto queste cose in similitudini; l'ora viene che non vi parlerò più in similitudini, ma apertamente vi farò conoscere il Padre. 26 In quel giorno chiederete nel mio nome; e non vi dico che io pregherò il Padre per voi; 27 poiché il Padre stesso vi ama, perché mi avete amato e avete creduto che sono proceduto da Dio. 28 Sono proceduto dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio il mondo, e vado al Padre».
29 I suoi discepoli dissero: «Ecco, adesso tu parli apertamente, e non usi similitudini. 30 Ora sappiamo che sai ogni cosa e non hai bisogno che nessuno ti interroghi; perciò crediamo che sei proceduto da Dio». 31 Gesù rispose loro: «Adesso credete? 32 L'ora viene, anzi è venuta, che sarete dispersi, ciascuno per conto suo, e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me. 33 Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo».

La preghiera sacerdotale
Gv 13:1 (Ro 8:34; Eb 7:24-28; 4:14-16)
17,1 Gesù disse queste cose; poi, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, l'ora è venuta; glorifica tuo Figlio, affinché il Figlio glorifichi te, 2 poiché gli hai dato autorità su ogni carne, perché egli dia vita eterna a tutti quelli che tu gli hai dati. 3 Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo. 4 Io ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuto l'opera che tu mi hai data da fare. 5 Ora, o Padre, glorificami tu presso di te della gloria che avevo presso di te prima che il mondo esistesse.
6 Io ho manifestato il tuo nome agli uomini che tu mi hai dati dal mondo; erano tuoi e tu me li hai dati; ed essi hanno osservato la tua parola. 7 Ora hanno conosciuto che tutte le cose che mi hai date, vengono da te; 8 poiché le parole che tu mi hai date le ho date a loro; ed essi le hanno ricevute e hanno veramente conosciuto che io sono proceduto da te, e hanno creduto che tu mi hai mandato. 9 Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per quelli che tu mi hai dati, perché sono tuoi; 10 e tutte le cose mie sono tue, e le cose tue sono mie; e io sono glorificato in loro. 11 Io non sono più nel mondo, ma essi sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, conservali nel tuo nome, quelli che tu mi hai dati, affinché siano uno, come noi. 12 Mentre io ero con loro, io li conservavo nel tuo nome; quelli che tu mi hai dati, li ho anche custoditi, e nessuno di loro è perito, tranne il figlio di perdizione, affinché la Scrittura fosse adempiuta. 13 Ma ora io vengo a te; e dico queste cose nel mondo, affinché abbiano compiuta in se stessi la mia gioia. 14 Io ho dato loro la tua parola; e il mondo li ha odiati, perché non sono del mondo, come io non sono del mondo. 15 Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno. 16 Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. 17 Santificali nella verità: la tua parola è verità. 18 Come tu hai mandato me nel mondo, anch'io ho mandato loro nel mondo. 19 Per loro io santifico me stesso, affinché anch'essi siano santificati nella verità.
20 Non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola: 21 che siano tutti uno; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch'essi siano in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato. 22 Io ho dato loro la gloria che tu hai data a me, affinché siano uno come noi siamo uno; 23 io in loro e tu in me; affinché siano perfetti nell'unità e affinché il mondo conosca che tu mi hai mandato, e che li hai amati come hai amato me. 24 Padre, io voglio che dove sono io, siano con me anche quelli che tu mi hai dati, affinché vedano la mia gloria che tu mi hai data; poiché mi hai amato prima della fondazione del mondo. 25 Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato; 26 e io ho fatto loro conoscere il tuo nome, e lo farò conoscere, affinché l'amore del quale tu mi hai amato sia in loro, e io in loro».

Nuova Diodati:

Giovanni 1,35-12,50

I primi discepoli di Gesù
1,35 Il giorno seguente, Giovanni era nuovamente là con due dei suoi discepoli. 36 E, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l'Agnello di Dio». 37 E i due discepoli, avendolo sentito parlare, seguirono Gesù. 38 Ma Gesù, voltatosi e vedendo che lo seguivano, disse loro: «Che cercate?». Essi gli dissero: «Rabbi (che, tradotto, vuol dire maestro), dove abiti?». 39 Egli disse loro: «Venite e vedete». Essi dunque andarono e videro dove egli abitava, e stettero con lui quel giorno. Era circa l'ora decima. 40 Andrea, fratello di Simon Pietro, era uno dei due che avevano udito questo da Giovanni e avevano seguito Gesù. 41 Costui trovò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia che, tradotto, vuol dire: "Il Cristo"»; 42 e lo condusse da Gesù. Gesù allora, fissandolo, disse: «Tu sei Simone, figlio di Giona; tu sarai chiamato Cefa, che vuol dire: sasso». 43 Il giorno seguente, Gesù desiderava partire per la Galilea; trovò Filippo e gli disse: «Seguimi». 44 Or Filippo era di Betsaida, la stessa città di Andrea e di Pietro. 45 Filippo trovò Natanaele e gli disse: «Abbiamo trovato colui, del quale hanno scritto Mosè nella legge e i profeti: Gesù da Nazaret, il figlio di Giuseppe». 46 E Natanaele gli disse: «Può venire qualcosa di buono da Nazaret?». Filippo gli disse: «Vieni e vedi». 47 Gesù vide venirgli incontro Natanaele e disse di lui: «Ecco un vero Israelita, in cui non c'è inganno». 48 Natanaele gli disse: «Come fai a conoscermi?». Gesù gli rispose, dicendo: «Ti ho visto quando eri sotto il fico, prima che Filippo ti chiamasse». 49 Natanaele, rispondendogli, disse: «Maestro, tu sei il Figlio di Dio; tu sei il re d'Israele». 50 Gesù rispose e gli disse: «Poiché ho detto di averti visto sotto il fico, tu credi; vedrai cose maggiori di queste». 51 Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico che da ora in poi vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell'uomo».

Le nozze di Cana; l'acqua mutata in vino
2,1 Tre giorni dopo, si fecero delle nozze in Cana di Galilea, e la madre di Gesù si trovava là. 2 Or anche Gesù fu invitato alle nozze con i suoi discepoli. 3 Essendo venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino». 4 Gesù le disse: «Che cosa c'è tra te e me, o donna? L'ora mia non è ancora venuta». 5 Sua madre disse ai servi: «Fate tutto quello che egli vi dirà». 6 Or c'erano là sei recipienti di pietra, usati per la purificazione dei Giudei, che contenevano due o tre misure ciascuno. 7 Gesù disse loro: «Riempite d'acqua i recipienti». Ed essi li riempirono fino all'orlo. 8 Poi disse loro: «Ora attingete e portatene al maestro della festa». Ed essi gliene portarono. 9 E, come il maestro della festa assaggiò l'acqua mutata in vino (or egli non sapeva da dove venisse quel vino, ma ben lo sapevano i servi che avevano attinto l'acqua), il maestro della festa chiamò lo sposo, 10 e gli disse: «Ogni uomo presenta all'inizio il vino migliore e, dopo che gli invitati hanno copiosamente bevuto, il meno buono; tu, invece, hai conservato il buon vino fino ad ora». 11 Gesù fece questo inizio dei segni in Cana di Galilea e manifestò la sua gloria, e i suoi discepoli credettero in lui. 12 Dopo questo, egli discese a Capernaum con sua madre, i suoi fratelli e i suoi discepoli; ed essi rimasero lì pochi giorni.

Gesù purifica il tempio
13 Or la Pasqua dei Giudei era vicina, e Gesù salì a Gerusalemme. 14 E trovò nel tempio venditori di buoi, di pecore, di colombi, e i cambiamonete seduti; 15 fatta quindi una frusta di cordicelle, li scacciò tutti fuori del tempio insieme con i buoi e le pecore, e sparpagliò il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò le tavole, 16 e ai venditori di colombi disse: «Portate via da qui queste cose; non fate della casa del Padre mio una casa di mercato». 17 Così i suoi discepoli si ricordarono che stava scritto: «Lo zelo della tua casa mi ha divorato». 18 Allora i Giudei risposero e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». 19 Gesù rispose e disse loro: «Distruggete questo tempio e in tre giorni io lo ricostruirò». 20 Allora i Giudei dissero: «Ci son voluti quarantasei anni per edificare questo tempio, e tu lo ricostruiresti in tre giorni?». 21 Ma egli parlava del tempio del suo corpo. 22 Quando poi egli fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che egli aveva loro detto questo e credettero alla Scrittura e alle parole che Gesù aveva detto. 23 Ora, mentre egli si trovava in Gerusalemme alla festa della Pasqua, molti credettero nel suo nome vedendo i segni che faceva, 24 ma Gesù non si fidava di loro, perché li conosceva tutti, 25 e perché non aveva bisogno che alcuno gli testimoniasse dell'uomo, perché egli conosceva ciò che vi era nell'uomo.

Gesù ammaestra Nicodemo sulla nuova nascita
3,1 Or c'era fra i farisei un uomo di nome Nicodemo, un capo dei Giudei. 2 Questi venne a Gesù di notte e gli disse: «Maestro, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio, perché nessuno può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui». 3 Gesù gli rispose e disse: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio». 4 Nicodemo gli disse: «Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?». 5 Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 6 Ciò che è nato dalla carne è carne; ma ciò che è nato dallo Spirito è spirito. 7 Non meravigliarti se ti ho detto: "Dovete nascere di nuovo". 8 Il vento soffia dove vuole e tu ne odi il suono, ma non sai da dove viene né dove va; così è per chiunque è nato dallo Spirito». 9 Nicodemo, rispondendo, gli disse: «Come possono accadere queste cose?». 10 Gesù rispose e gli disse: «Tu sei il dottore d'Israele e non sai queste cose? 11 In verità, in verità ti dico che noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo visto, ma voi non accettate la nostra testimonianza. 12 Se vi ho parlato di cose terrene e non credete, come crederete se vi parlo di cose celesti? 13 Or nessuno è salito in cielo, se non colui che è disceso dal cielo, cioè il Figlio dell'uomo che è nel cielo. 14 E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell'uomo sia innalzato, 15 affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. 16 Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. 17 Dio infatti non ha mandato il proprio Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma affinché il mondo sia salvato per mezzo di lui. 18 Chi crede in lui non è condannato, ma chi non crede è già condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio. 19 Ora il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno amato le tenebre più che la luce, perché le loro opere erano malvagie. 20 Infatti chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano riprovate; 21 ma chi pratica la verità viene alla luce, affinché le sue opere siano manifestate, perché sono fatte in Dio».

Altra testimonianza di Giovanni Battista
22 Dopo queste cose, Gesù venne con i suoi discepoli nel territorio della Giudea, e là rimase con loro e battezzava. 23 Or anche Giovanni battezzava in Enon, vicino a Salim, perché là c'era abbondanza di acqua; e la gente veniva e si faceva battezzare, 24 perché Giovanni non era ancora stato gettato in prigione. 25 Sorse allora una discussione da parte dei discepoli di Giovanni con i Giudei intorno alla purificazione. 26 Così vennero da Giovanni e gli dissero: «Maestro, colui che era con te al di là del Giordano, a cui hai reso testimonianza, ecco che battezza e tutti vanno da lui». 27 Giovanni rispose e disse: «L'uomo non può ricevere nulla, se non gli è dato dal cielo. 28 Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto: "Io non sono il Cristo, ma sono stato mandato davanti a lui". 29 Colui che ha la sposa è lo sposo, ma l'amico dello sposo, che è presente e l'ode, si rallegra grandemente alla voce dello sposo; perciò questa mia gioia è completa. 30 Bisogna che egli cresca e che io diminuisca. 31 Colui che viene dall'alto è sopra tutti; colui che viene dalla terra è della terra e parla della terra; colui che viene dal cielo è sopra tutti. 32 Ed egli attesta ciò che ha visto e udito, ma nessuno riceve la sua testimonianza. 33 Colui che ha ricevuto la sua testimonianza ha solennemente dichiarato che Dio è verace. 34 Infatti colui che Dio ha mandato, proferisce le parole di Dio, perché Dio non gli dà lo Spirito con misura. 35 Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. 36 Chi crede nel Figlio ha vita eterna, ma chi non ubbidisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio dimora su di lui».

La donna di Samaria
4,1 Quando dunque il Signore seppe che i farisei avevano udito che Gesù stava facendo più discepoli e battezzando più di Giovanni 2 (sebbene non fosse Gesù stesso che battezzava ma i suoi discepoli), 3 lasciò la Giudea e se ne andò di nuovo in Galilea. 4 Or egli doveva passare per la Samaria. 5 Arrivò dunque in una città della Samaria, detta Sichar, vicino al podere che Giacobbe aveva dato a Giuseppe, suo figlio. 6 Or qui c'era il pozzo di Giacobbe. E Gesù, affaticato dal cammino, sedeva così presso il pozzo; era circa l'ora sesta. 7 Una donna di Samaria venne per attingere l'acqua. E Gesù le disse: «Dammi da bere», 8 perché i suoi discepoli erano andati in città a comperare del cibo. 9 Ma la donna samaritana gli disse: «Come mai tu che sei Giudeo chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?» (Infatti i Giudei non hanno rapporti con i Samaritani). 10 Gesù rispose e le disse: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere", tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli ti avrebbe dato dell'acqua viva». 11 La donna gli disse: «Signore, tu non hai neppure un secchio per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest'acqua viva? 12 Sei tu forse più grande di Giacobbe, nostro padre, che ci diede questo pozzo e ne bevve egli stesso, i suoi figli e il suo bestiame?». 13 Gesù rispose e le disse: «Chiunque beve di quest'acqua, avrà ancora sete, 14 ma chi beve dell'acqua che io gli darò non avrà mai più sete in eterno; ma l'acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d'acqua che zampilla in vita eterna». 15 La donna gli disse: «Signore, dammi quest'acqua, affinché io non abbia più sete e non venga più qui ad attingere». 16 Gesù le disse: «Va' a chiamare tuo marito e torna qui». 17 La donna rispose e gli disse: «Io non ho marito». Gesù le disse: «Hai detto bene: "Non ho marito", 18 perché tu hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto la verità». 19 La donna gli disse: «Signore, vedo che tu sei un profeta. 20 I nostri padri hanno adorato su questo monte, e voi dite che è a Gerusalemme il luogo dove si deve adorare». 21 Gesù le disse: «Donna, credimi: l'ora viene che né su questo monte, né a Gerusalemme adorerete il Padre. 22 Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo; perché la salvezza viene dai Giudei. 23 Ma l'ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità, perché tali sono gli adoratori che il Padre richiede. 24 Dio è Spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità». 25 La donna gli disse: «Io so che il Messia, che è chiamato Cristo, deve venire; quando sarà venuto lui ci annunzierà ogni cosa». 26 Gesù le disse: «Io sono, colui che ti parla». 27 In quel momento arrivarono i suoi discepoli e si meravigliarono che parlasse con una donna; nessuno però gli disse: «Che vuoi?» o: «Perché parli con lei?». 28 La donna allora, lasciato il suo secchio, se ne andò in città e disse alla gente: 29 «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che io ho fatto; non sarà forse lui il Cristo?». 30 Uscirono dunque dalla città e vennero da lui.

La mietitura e gli operai
31 Intanto i suoi discepoli lo pregavano dicendo: «Maestro, mangia». 32 Ma egli disse loro: «Io ho un cibo da mangiare che voi non conoscete». 33 I discepoli perciò si dicevano l'un l'altro: «Gli ha qualcuno forse portato da mangiare?». 34 Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e di compiere l'opera sua. 35 Non dite voi che vi sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: Alzate i vostri occhi e mirate le campagne come già biancheggiano per la mietitura. 36 Or il mietitore riceve il premio e raccoglie frutto per la vita eterna, affinché il seminatore e il mietitore si rallegrino insieme. 37 Poiché in questo è vero il detto: "L'uno semina e l'altro miete". 38 Io vi ho mandato a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete entrati nella loro fatica». 39 Ora, molti Samaritani di quella città credettero in lui, a motivo della parola che la donna aveva attestato: «Egli mi ha detto tutte le cose che io ho fatto». 40 Quando poi i Samaritani vennero da lui, lo pregarono di restare con loro; ed egli vi rimase due giorni. 41 E molti di più credettero a motivo della sua parola. 42 Ed essi dicevano alla donna: «Non è più a motivo delle tue parole che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che costui è veramente il Cristo, il Salvatore del mondo».

Guarigione del figlio del funzionario regio
43 Ora, passati quei due giorni, egli partì di là e andò in Galilea, 44 perché Gesù stesso aveva testimoniato che un profeta non è onorato nella propria patria. 45 Quando dunque giunse in Galilea, i Galilei lo ricevettero, perché avevano visto tutte le cose che egli aveva fatto in Gerusalemme durante la festa, poiché anch'essi erano andati alla festa. 46 Gesù dunque venne di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva mutato l'acqua in vino. Ora vi era un funzionario regio, il cui figlio era ammalato a Capernaum. 47 Avendo egli udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, andò da lui e lo pregò che scendesse e guarisse suo figlio, perché stava per morire. 48 Allora Gesù gli disse: «Se non vedete segni e miracoli, voi non credete». 49 Il funzionario regio gli disse: «Signore, scendi prima che il mio ragazzo muoia». 50 Gesù gli disse: «Va', tuo figlio vive!». E quell'uomo credette alla parola che gli aveva detto Gesù, e se ne andò. 51 Proprio mentre egli scendeva, gli vennero incontro i suoi servi e lo informarono, dicendo: «Tuo figlio vive». 52 Ed egli domandò loro a che ora era stato meglio; essi gli dissero: «Ieri all'ora settima la febbre lo lasciò». 53 Allora il padre riconobbe che era proprio in quell'ora in cui Gesù gli aveva detto: «Tuo figlio vive»; e credette lui con tutta la sua casa. 54 Gesù fece anche questo secondo segno quando tornò dalla Giudea in Galilea.

Guarigione del paralitico di Betesda
5,1 Dopo queste cose, ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. 2 Or a Gerusalemme, vicino alla porta delle pecore, c'è una piscina detta in ebraico Betesda, che ha cinque portici. 3 Sotto questi giaceva un gran numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici, i quali aspettavano l'agitarsi dell'acqua. 4 Perché un angelo, in determinati momenti, scendeva nella piscina e agitava l'acqua; e il primo che vi entrava, dopo che l'acqua era agitata, era guarito da qualsiasi malattia fosse affetto. 5 C'era là un uomo infermo da trentotto anni. 6 Gesù, vedendolo disteso e sapendo che si trovava in quello stato da molto tempo, gli disse: «Vuoi essere guarito?». 7 L'infermo gli rispose: «Signore, io non ho nessuno che mi metta nella piscina quando l'acqua è agitata, e, mentre io vado, un altro vi scende prima di me». 8 Gesù gli disse: «Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina». 9 L'uomo fu guarito all'istante, prese il suo lettuccio e si mise a camminare. Or quel giorno era sabato. 10 I Giudei perciò dissero a colui che era stato guarito: «È sabato; non ti è lecito portare il tuo lettuccio». 11 Egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: "Prendi il tuo lettuccio e cammina"». 12 Essi allora gli domandarono: «Chi è quell'uomo che ti ha detto: "Prendi il tuo lettuccio e cammina"?». 13 Ma colui che era stato guarito non sapeva chi egli fosse, perché Gesù si era allontanato a motivo della folla che era in quel luogo. 14 Più tardi Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco, tu sei stato guarito; non peccare più affinché non ti avvenga di peggio». 15 Quell'uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era Gesù colui che lo aveva guarito.

Gesù si dichiara Figlio di Dio, uno col Padre
16 Per questo i Giudei perseguitavano Gesù e cercavano di ucciderlo, perché faceva queste cose di sabato. 17 Ma Gesù rispose loro: «Il Padre mio opera fino ad ora, e anch'io opero». 18 Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non solo violava il sabato, ma addirittura chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio. 19 Allora Gesù rispose e disse loro: «In verità, in verità vi dico che il Figlio non può far nulla da se stesso, se non quello che vede fare dal Padre; le cose infatti che fa il Padre, le fa ugualmente anche il Figlio. 20 Poiché il Padre ama il Figlio e gli mostra tutte le cose che egli fa; e gli mostrerà opere più grandi di queste, affinché voi ne siate meravigliati. 21 Infatti come il Padre risuscita i morti e dà loro la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi vuole. 22 Poiché il Padre non giudica nessuno, ma ha dato tutto il giudizio al Figlio, 23 affinché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre; chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato. 24 In verità, in verità vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna, e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. 25 In verità, in verità vi dico: L'ora viene, anzi è venuta, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e coloro che l'avranno udita vivranno. 26 Poiché, come il Padre ha vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in se stesso; 27 e gli ha anche dato l'autorità di giudicare, perché è il Figlio dell'uomo. 28 Non vi meravigliate di questo, perché l'ora viene, in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce 29 e ne usciranno; quelli che hanno fatto il bene in risurrezione di vita, e quelli che hanno fatto il male in risurrezione di condanna. 30 Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo ciò che odo e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà del Padre che mi ha mandato. 31 Se io testimonio di me stesso, la mia testimonianza non è verace. 32 Vi è un altro che rende testimonianza di me, e io so che la testimonianza che egli rende di me è verace. 33 Voi avete mandato a interrogare Giovanni, ed egli ha reso testimonianza alla verità. 34 Ora io non prendo testimonianza da alcun uomo, ma dico queste cose affinché siate salvati. 35 Egli era una lampada ardente e lucente; e voi avete voluto gioire per breve tempo alla sua luce. 36 Ma la testimonianza che io ho è maggiore di quella di Giovanni; poiché le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle opere che io faccio testimoniano di me, che il Padre mi ha mandato. 37 E il Padre, che mi ha mandato, ha egli stesso testimoniato di me; voi non avete mai udito la sua voce, né avete visto il suo volto, 38 e non avete la sua parola che dimora in voi, perché non credete in colui che egli ha mandato. 39 Voi investigate le Scritture, perché pensate di aver per mezzo di esse vita eterna; ed esse sono quelle che testimoniano di me. 40 Ma voi non volete venire a me per avere la vita. 41 Io non prendo gloria dagli uomini. 42 Ma io vi conosco, che non avete l'amore di Dio in voi. 43 Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi ricevete; se un altro venisse nel suo proprio nome, voi lo ricevereste. 44 Come potete voi credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri e non cercate la gloria che viene da Dio solo? 45 Non pensate che io vi accusi presso il Padre; c'è chi vi accusa, Mosè, nel quale avete riposto la vostra speranza; 46 infatti se voi credeste a Mosè, credereste anche a me, perché egli ha scritto di me. 47 Ma se non credete ai suoi scritti, come crederete alle mie parole?».

La moltiplicazione dei pani
6,1 Dopo queste cose, Gesù se ne andò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberiade. 2 E una grande folla lo seguiva, perché vedevano i segni che egli faceva sugli infermi. 3 Ma Gesù salì sul monte e là si sedette con i suoi discepoli. 4 Or la Pasqua, la festa dei Giudei, era vicina. 5 Gesù dunque, alzati gli occhi e vedendo che una grande folla veniva da lui, disse a Filippo: «Dove compreremo del pane perché costoro possano mangiare?». 6 Or diceva questo per metterlo alla prova, perché egli sapeva quello che stava per fare. 7 Filippo gli rispose: «Duecento denari di pane non basterebbero per loro, perché ognuno di loro possa avere un pezzetto». 8 Andrea, fratello di Simon Pietro, uno dei suoi discepoli, gli disse: 9 «V'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due piccoli pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?». 10 E Gesù disse: «Fate sedere la gente!». Or c'era molta erba in quel luogo. La gente dunque si sedette ed erano in numero di circa cinquemila. 11 Poi Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì ai discepoli, e i discepoli alla gente seduta; lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero. 12 E, dopo che furono saziati, Gesù disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati perché niente si perda». 13 Essi dunque li raccolsero e riempirono dodici cesti con i pezzi di quei cinque pani d'orzo avanzati a coloro che avevano mangiato. 14 Allora la gente, avendo visto il segno che Gesù aveva fatto, disse: «Certamente costui è il profeta, che deve venire nel mondo». 15 Ma Gesù, sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, tutto solo.

Gesù cammina sulle acque
16 Quando fu sera, i suoi discepoli discesero al mare. 17 E, montati in barca, si diressero all'altra riva del mare, verso Capernaum; era ormai buio e Gesù non era ancora venuto da loro. 18 Il mare era agitato, perché soffiava un forte vento. 19 Ora, dopo aver remato circa venticinque o trenta stadi, videro Gesù che camminava sul mare e si accostava alla barca, ed ebbero paura. 20 Ma egli disse loro: «Sono io, non temete!». 21 Essi dunque volentieri lo ricevettero nella barca, e subito la barca approdò là dove essi erano diretti.

Gesù pane di vita per i credenti
22 Il giorno seguente la folla, che era rimasta sull'altra riva del mare, si rese conto che là non c'era che una piccola barca, quella in cui erano saliti i discepoli di Gesù, e che egli non vi era salito con loro, ma che i suoi discepoli erano partiti soli; 23 or altre barche erano venute da Tiberiade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane dopo che il Signore aveva reso grazie. 24 La folla, come vide che Gesù non era più là e neppure i suoi discepoli, salì anch'essa su quelle barche e venne a Capernaum, alla ricerca di Gesù. 25 Avendolo trovato di là dal mare, gli dissero: «Maestro, quando sei venuto qui?». 26 Gesù rispose loro e disse: «In verità, in verità vi dico che voi mi cercate non perché avete visto segni, ma perché avete mangiato dei pani e siete stati saziati. 27 Adoperatevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna, che il Figlio dell'uomo vi darà, perché su di lui il Padre, cioè Dio, ha posto il suo sigillo». 28 Gli chiesero allora: «Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?». 29 Gesù rispose e disse loro: «Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato». 30 Allora essi gli dissero: «Quale segno fai tu dunque, affinché lo vediamo e ti crediamo? Che opera compi? 31 I nostri padri mangiarono la manna nel deserto, come è scritto: "Egli diede loro da mangiare del pane venuto dal cielo"». 32 Allora Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico che non Mosè vi ha dato il pane che viene dal cielo, ma il Padre mio vi dà il vero pane che viene dal cielo. 33 Perché il pane di Dio è quello che discende dal cielo e dà vita al mondo». 34 Essi allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». 35 E Gesù disse loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà mai più fame e chi crede in me non avrà mai più sete. 36 Ma io ve l'ho detto: voi mi avete visto, ma non credete. 37 Tutto quello che il Padre mi dà verrà a me; e colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, 38 perché io sono disceso dal cielo, non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. 39 È questa la volontà del Padre che mi ha mandato: che io non perda niente di tutto quello che egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell'ultimo giorno. 40 Questa infatti è la volontà di colui che mi ha mandato: che chiunque viene alla conoscenza del Figlio e crede in lui, abbia vita eterna, e io lo risusciterò nell'ultimo giorno». 41 I Giudei dunque mormoravano di lui, perché aveva detto: «Io sono il pane che è disceso dal cielo», 42 e dicevano: «Non è costui Gesù, il figlio di Giuseppe, di cui conosciamo il padre e la madre? Come può egli dire: "Io sono disceso dal cielo"?». 43 Allora Gesù rispose e disse loro: «Non mormorate fra di voi. 44 Nessuno può venire a me, se il Padre che mi ha mandato non lo attira, e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 45 Sta scritto nei profeti: "E tutti saranno ammaestrati da Dio". Ogni uomo dunque che ha udito e imparato dal Padre, viene a me. 46 Non che alcuno abbia visto il Padre, se non colui che è da Dio; questi ha visto il Padre. 47 In verità, in verità vi dico: Chi crede in me ha vita eterna. 48 Io sono il pane della vita. 49 I vostri padri mangiarono la manna nel deserto e morirono. 50 Questo è il pane che discende dal cielo, affinché uno ne mangi e non muoia. 51 Io sono il pane vivente che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; or il pane che darò è la mia carne, che darò per la vita del mondo». 52 Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro, dicendo: «Come può costui darci da mangiare la sua carne?». 53 Perciò Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico che se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete la vita in voi. 54 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, ha vita eterna, e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 55 Poiché la mia carne è veramente cibo e il mio sangue è veramente bevanda. 56 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, dimora in me ed io in lui. 57 Come il Padre vivente mi ha mandato ed io vivo a motivo del Padre, così chi si ciba di me vivrà anch'egli a motivo di me. 58 Questo è il pane che è disceso dal cielo; non è come la manna che mangiarono i vostri padri e morirono; chi si ciba di questo pane vivrà in eterno». 59 Queste cose disse nella sinagoga, insegnando a Capernaum.

Gesù abbandonato da alcuni discepoli; confessione di Pietro
60 Udito questo, molti dei suoi discepoli dissero: «Questo parlare è duro, chi lo può capire?». 61 Ma Gesù, conoscendo in se stesso che i suoi discepoli mormoravano di questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? 62 Che sarebbe dunque se doveste vedere il Figlio dell'uomo salire dove era prima? 63 È lo Spirito che vivifica; la carne non giova a nulla; le parole che vi dico sono spirito e vita. 64 Ma vi sono alcuni tra voi che non credono»; Gesù infatti sapeva fin dal principio chi erano coloro che non credevano, e chi era colui che lo avrebbe tradito; 65 e diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è dato dal Padre mio». 66 Da quel momento molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui. 67 Allora Gesù disse ai dodici: «Volete andarvene anche voi?». 68 E Simon Pietro gli rispose: «Signore, da chi ce ne andremo? Tu hai parole di vita eterna. 69 E noi abbiamo creduto e abbiamo conosciuto che tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». 70 Gesù rispose loro: «Non ho io scelto voi dodici? Eppure uno di voi è un diavolo». 71 Or egli alludeva a Giuda Iscariota, figlio di Simone, perché egli stava per tradirlo, quantunque fosse uno dei dodici.

Incredulità dei fratelli di Gesù
7,1 Dopo queste cose, Gesù andava in giro per la Galilea, perché non voleva andare per la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo. 2 Ora la festa dei Giudei, quella dei Tabernacoli, era vicina. 3 Per cui i suoi fratelli gli dissero: «Parti di qui e va' in Giudea, affinché anche i tuoi discepoli vedano le opere che tu fai. 4 Nessuno infatti fa alcuna cosa in segreto, quando cerca di essere riconosciuto pubblicamente; se tu fai tali cose, palesati al mondo». 5 Neppure i suoi fratelli infatti credevano in lui. 6 Allora Gesù disse loro: «Il mio tempo non è ancora venuto; il vostro tempo invece è sempre pronto. 7 Il mondo non può odiare voi, ma odia me perché io testimonio di lui, che le sue opere sono malvagie. 8 Salite voi a questa festa; io non vi salgo ancora, perché il mio tempo non è ancora compiuto». 9 E, dette loro tali cose, rimase in Galilea.

Gesù insegna nel tempio, nella festa dei Tabernacoli
10 Dopo che i suoi fratelli furono saliti alla festa, allora anche lui vi salì, non pubblicamente, ma come di nascosto. 11 I Giudei dunque lo cercavano durante la festa e dicevano: «Dov'è quel tale?». 12 Fra le folle si faceva un gran parlottare intorno a lui; gli uni dicevano: «Egli è un uomo dabbene!». Altri dicevano: «No, anzi egli inganna la folla». 13 Nessuno però parlava di lui apertamente, per timore dei Giudei. 14 Ma, verso la metà della festa, Gesù salì al tempio e incominciò a insegnare. 15 E i Giudei si meravigliavano e dicevano: «Come mai costui sa di lettere, senza aver fatto studi?». 16 Gesù allora rispose loro e disse: «La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato. 17 Se qualcuno vuol fare la sua volontà, conoscerà se questa dottrina viene da Dio, oppure se io parlo da me stesso. 18 Chi parla da se stesso cerca la sua propria gloria, ma chi cerca la gloria di colui che l'ha mandato è verace, e in lui non vi è ingiustizia. 19 Non vi ha Mosè dato la legge? Eppure nessuno di voi mette in pratica la legge. Perché cercate di uccidermi?». 20 La folla rispose e disse: «Tu hai un demone; chi cerca di ucciderti?». 21 Gesù replicò e disse loro: «Io ho fatto un'opera e ne siete tutti meravigliati. 22 Ora Mosè vi ha dato la circoncisione, (non già che essa provenga da Mosè, ma dai padri); e voi circoncidete un uomo di sabato. 23 Se un uomo riceve la circoncisione di sabato, affinché la legge di Mosè non sia violata, vi adirate voi contro di me perché ho guarito interamente un uomo di sabato? 24 Non giudicate secondo l'apparenza, ma giudicate secondo giustizia». 25 Allora alcuni di Gerusalemme dicevano: «Non è questi colui che cercano di uccidere? 26 Eppure, ecco, egli parla liberamente e non gli dicono nulla; hanno i capi riconosciuto davvero che egli è il Cristo? 27 Ma noi sappiamo di dove sia costui; invece quando il Cristo verrà, nessuno saprà di dove egli sia». 28 Allora Gesù, insegnando nel tempio, esclamò e disse: «Voi mi conoscete e sapete da dove sono; tuttavia io non sono venuto da me stesso, ma colui che mi ha mandato è verace e voi non lo conoscete. 29 Io però lo conosco, perché vengo da lui ed è stato lui a mandarmi». 30 Perciò cercavano di prenderlo, ma nessuno gli mise le mani addosso, perché la sua ora non era ancora venuta. 31 Ma molti della folla credettero in lui e dicevano: «Il Cristo, quando verrà, farà più segni di quanti ne abbia fatti costui?». 32 I farisei udirono che la folla sussurrava queste cose a suo riguardo; perciò i farisei e i capi dei sacerdoti mandarono delle guardie per prenderlo. 33 Allora Gesù disse loro: «Io sono con voi ancora per poco tempo; poi me ne andrò da colui che mi ha mandato. 34 Voi mi cercherete e non mi troverete; e dove sarò io, voi non potete venire». 35 Dicevano perciò i Giudei tra loro: «Dove sta egli per andare che noi non lo troveremo? Andrà forse da quelli che sono dispersi fra i Greci, e ad insegnare ai Greci? 36 Cosa voleva dire quando disse: "Voi mi cercherete e non mi troverete"; e: "Dove sarò io, voi non potete venire"?». 37 Or nell'ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù si alzò in piedi ed esclamò dicendo: «Se qualcuno ha sete, venga a me e beva. 38 Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, da dentro di lui sgorgheranno fiumi d'acqua viva». 39 Or egli disse questo dello Spirito, che avrebbero ricevuto coloro che avrebbero creduto in lui; lo Spirito Santo infatti non era ancora stato dato, perché Gesù non era stato ancora glorificato. 40 Molti dunque della folla, udite queste parole, dicevano: «Costui è veramente il profeta». 41 Altri dicevano: «Costui è il Cristo». Alcuni invece dicevano: «Viene forse il Cristo dalla Galilea? 42 Non dice la Scrittura che il Cristo viene dalla progenie di Davide e da Betlemme, villaggio dove viveva Davide?». 43 Ci fu dunque dissenso fra la folla a motivo di lui. 44 E alcuni di loro lo volevano prendere, ma nessuno gli mise le mani addosso. 45 Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei, e questi dissero loro: «Perché non l'avete portato?». 46 Le guardie risposero: «Nessun uomo ha mai parlato come costui». 47 Perciò i farisei risposero loro: «Siete stati sedotti anche voi? 48 Ha qualcuno dei capi o dei farisei creduto in lui? 49 Ma questa plebaglia, che non conosce la legge, è maledetta». 50 Nicodemo, uno di loro, colui che era andato da Gesù di notte, disse loro: 51 «La nostra legge condanna forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che egli ha fatto?». 52 Essi risposero e gli dissero: «Sei forse anche tu Galileo? Ricerca le Scritture e vedrai che dalla Galilea non sorse mai alcun profeta». 53 E ciascuno se ne tornò a casa sua.

La donna adultera
8,1 E Gesù se ne andò al monte degli Ulivi. 2 Ma sul far del giorno tornò di nuovo nel tempio e tutto il popolo venne da lui; ed egli, postosi a sedere, li ammaestrava. 3 Allora i farisei e gli scribi gli condussero una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, 4 dissero a Gesù: «Maestro, questa donna è stata sorpresa sul fatto, mentre commetteva adulterio. 5 Ora, nella legge Mosè ci ha comandato di lapidare tali donne; ma tu, che ne dici?». 6 Or dicevano questo per metterlo alla prova e per aver di che accusarlo. Ma Gesù, fingendo di non sentire, chinatosi, scriveva col dito in terra. 7 E, come essi continuavano ad interrogarlo, egli si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei». 8 Poi, chinatosi di nuovo, scriveva in terra. 9 Quelli allora, udito ciò e convinti dalla coscienza, se ne andarono ad uno ad uno, cominciando dai più vecchi fino agli ultimi; così Gesù fu lasciato solo con la donna, che stava in mezzo. 10 Gesù dunque, alzatosi e non vedendo altri che la donna, le disse: «Donna, dove sono quelli che ti accusavano? Nessuno ti ha condannata?». 11 Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». Gesù allora le disse: «Neppure io ti condanno; va' e non peccare più».

Discorso di Gesù sulla sua missione divina
12 E Gesù di nuovo parlò loro, dicendo: «Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita». 13 Allora i farisei gli dissero: «Tu testimoni di te stesso; la tua testimonianza non è verace». 14 Gesù rispose e disse loro: «Anche se testimonio di me stesso, la mia testimonianza è verace, perché so da dove sono venuto e dove vado; voi invece, non sapete né da dove vengo, né dove vado. 15 Voi giudicate secondo la carne, io non giudico nessuno. 16 E, anche se giudico, il mio giudizio è verace, perché io non sono solo, ma sono io e il Padre che mi ha mandato. 17 Or anche nella vostra legge è scritto che la testimonianza di due uomini è verace. 18 Sono io che testimonio di me stesso, ed anche il Padre che mi ha mandato testimonia di me». 19 Gli dissero allora: «Dov'è tuo Padre?». Gesù rispose: «Voi non conoscete né me né il Padre mio; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio». 20 Gesù pronunziò queste parole nel luogo del tesoro, insegnando nel tempio; e nessuno lo prese, perché non era ancora venuta la sua ora. 21 Gesù dunque disse loro di nuovo: «Io me ne vado e voi mi cercherete, e morirete nel vostro peccato. Là dove vado io, voi non potete venire». 22 Dicevano perciò i Giudei: «Vuole forse uccidersi, perché dice: "Dove vado io, voi non potete venire"?». 23 Ed egli disse loro: «Voi siete di quaggiù, mentre io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. 24 Perciò vi ho detto che voi morirete nei vostri peccati, perché se non credete che io sono, voi morirete nei vostri peccati». 25 Allora essi gli dissero: «Chi sei tu?». E Gesù disse loro: «Proprio quello che vi dico. 26 Io ho, a vostro riguardo, molte cose da dire e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è verace, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». 27 Essi non capirono che parlava loro del Padre. 28 Quindi Gesù disse loro: «Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che io sono e che non faccio nulla da me stesso, ma dico queste cose come il Padre mi ha insegnato. 29 E colui che mi ha mandato è con me; il Padre non mi ha lasciato solo, perché faccio continuamente le cose che gli piacciono». 30 Mentre egli diceva queste cose, molti credettero in lui. 31 Gesù disse allora ai Giudei che avevano creduto in lui: «Se dimorate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; 32 conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». 33 Essi gli risposero: «Noi siamo progenie di Abrahamo e non siamo mai stati schiavi di nessuno; come puoi tu dire: "Diventerete liberi"?». 34 Gesù rispose loro: «In verità, in verità vi dico: Chi fa il peccato è schiavo del peccato. 35 Or lo schiavo non rimane sempre nella casa; il figlio invece vi rimane per sempre. 36 Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi».

La vera discendenza di Abrahamo
37 «Io so che siete progenie di Abrahamo, ma cercate di uccidermi, perché la mia parola non trova posto in voi. 38 Io parlo di ciò che ho visto presso il Padre mio, e anche voi fate le cose che avete visto presso il padre vostro». 39 Essi, rispondendo, gli dissero: «Il padre nostro è Abrahamo». Gesù disse loro: «Se foste figli di Abrahamo, fareste le opere di Abrahamo; 40 ma ora cercate di uccidere me, uno che vi ha detto la verità che ho udito da Dio; Abrahamo non fece questo. 41 Voi fate le opere del padre vostro». Perciò essi gli dissero: «Noi non siamo nati da fornicazione; noi abbiamo un solo Padre: Dio». 42 Allora Gesù disse loro: «Se Dio fosse vostro Padre, mi amereste, perché io sono proceduto e sono venuto da Dio; non sono venuto infatti da me stesso, ma è lui che mi ha mandato. 43 Perché non comprendete il mio parlare? Perché non potete ascoltare la mia parola. 44 Voi siete dal diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro; egli fu omicida fin dal principio e non è rimasto fermo nella verità, perché in lui non c'è verità. Quando dice il falso, parla del suo perché è bugiardo e padre della menzogna. 45 A me invece, perché vi dico la verità, voi non credete. 46 Chi di voi mi convince di peccato? Se dico la verità, perché non mi credete? 47 Chi è da Dio, ascolta le parole di Dio; perciò voi non le ascoltate, perché non siete da Dio». 48 Allora i Giudei gli risposero e gli dissero: «Non diciamo con ragione che sei un Samaritano e che hai un demone?». 49 Gesù rispose: «Io non ho un demone, ma onoro il Padre mio; voi invece mi disonorate. 50 Or io non cerco la mia gloria; v'è uno che la cerca e che giudica. 51 In verità, in verità vi dico che, se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte in eterno». 52 Gli dissero dunque i Giudei: «Ora conosciamo che tu hai un demone. Abrahamo e i profeti sono morti, tu invece dici: "Se uno osserva la mia parola, non gusterà mai la morte in eterno". 53 Sei tu più grande del padre nostro Abrahamo, il quale è morto? Anche i profeti sono morti; chi pretendi di essere?». 54 Gesù rispose: «Se io glorifico me stesso, la mia gloria non è nulla. È il mio Padre che mi glorifica, quello che voi dite essere vostro Dio. 55 Ma voi non l'avete conosciuto, io però lo conosco e se dicessi di non conoscerlo, sarei un bugiardo come voi; ma io lo conosco e osservo la sua parola. 56 Abrahamo, vostro padre, giubilò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegrò». 57 I Giudei dunque gli dissero: «Tu non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abrahamo?». 58 Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: Prima che Abrahamo fosse nato, io sono». 59 Allora essi presero delle pietre, per lanciarle addosso a lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio, passando in mezzo a loro, e così se ne andò.

Guarigione del cieco nato
9,1 Mentre passava, vide un uomo che era cieco fin dalla nascita. 2 E i suoi discepoli lo interrogarono, dicendo: «Maestro, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». 3 Gesù rispose: «Né lui né i suoi genitori hanno peccato, ma ciò è accaduto, affinché siano manifestate in lui le opere di Dio. 4 Bisogna che io compia le opere di colui che mi ha mandato, mentre è giorno; la notte viene in cui nessuno può operare. 5 Mentre sono nel mondo, io sono la luce del mondo». 6 Dopo aver detto queste cose, sputò in terra, con la saliva fece del fango e ne impiastrò gli occhi del cieco. 7 Poi gli disse: «Va', lavati nella piscina di Siloe» (che significa: "Mandato"); egli dunque vi andò, si lavò e ritornò che ci vedeva. 8 Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima cieco, dissero: «Non è questi colui che stava seduto a mendicare?». 9 Alcuni dicevano: «È lui». Altri: «Gli assomiglia». Ed egli diceva: «Io sono». 10 Gli dissero dunque: «Come ti sono stati aperti gli occhi?». 11 Egli rispose e disse: «Un uomo, chiamato Gesù, ha fatto del fango, mi ha spalmato gli occhi e mi ha detto: "Va' alla piscina di Siloe e lavati". Ed io vi sono andato, mi sono lavato e ho recuperato la vista». 12 E quelli gli dissero: «Dov'è costui?». Egli rispose: «Non lo so». 13 Allora essi condussero dai farisei colui che prima era stato cieco. 14 Ora era sabato quando Gesù fece del fango e gli aperse gli occhi. 15 Anche i farisei dunque gli domandarono di nuovo come avesse recuperato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». 16 Allora alcuni farisei dicevano: «Quest'uomo non è da Dio, perché non osserva il sabato». Altri dicevano: «Come può un uomo peccatore compiere tali segni?». E c'era divisione tra di loro. 17 Chiesero dunque di nuovo al cieco: «E tu, che dici di lui per il fatto che ti ha aperto gli occhi?». Egli disse: «È un profeta!». 18 Ma i Giudei non credettero che lui fosse stato cieco e avesse riacquistato la vista, finché ebbero chiamato i genitori di colui che aveva riacquistato la vista. 19 E chiesero loro: «È questo il vostro figlio che voi dite esser nato cieco? Come mai ora ci vede?». 20 I suoi genitori, rispondendo loro, dissero: «Noi sappiamo che costui è nostro figlio e che è nato cieco, 21 ma come ora ci veda, o chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo; domandatelo a lui; egli è adulto, parlerà lui stesso di sé». 22 Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che se uno avesse riconosciuto Gesù come il Cristo, sarebbe stato espulso dalla sinagoga. 23 Perciò i suoi genitori dissero: «È adulto, chiedetelo a lui». 24 Essi dunque chiamarono di nuovo l'uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da' gloria a Dio; noi sappiamo che quest'uomo è peccatore». 25 Egli allora rispose e disse: «Se sia peccatore, non lo so; ma una cosa so, che prima ero cieco e ora ci vedo». 26 Gli chiesero di nuovo: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». 27 Egli rispose loro: «Io ve l'ho già detto e voi non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». 28 Essi perciò l'ingiuriarono e dissero: «Tu sei suo discepolo; ma noi siamo discepoli di Mosè. 29 Noi sappiamo che Dio ha parlato a Mosè; ma quanto a costui non sappiamo da dove venga». 30 Quell'uomo rispose e disse loro: «Ebbene, è molto strano che voi non sappiate da dove venga; eppure egli mi ha aperto gli occhi. 31 Or noi sappiamo che Dio non esaudisce i peccatori, ma se uno è pio verso Dio e fa la sua volontà, egli lo esaudisce. 32 Da che mondo è mondo non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi ad un cieco nato. 33 Se costui non fosse da Dio, non avrebbe potuto fare nulla». 34 Essi risposero e gli dissero: «Tu sei nato completamente nei peccati e vuoi insegnare a noi?». E lo cacciarono fuori. 35 Gesù seppe che l'avevano cacciato fuori e, trovatolo, gli disse: «Credi tu nel Figlio di Dio?». 36 Egli rispose e disse: «Chi è, Signore, perché io creda in lui?». 37 E Gesù gli disse: «Tu l'hai visto; è proprio colui che ti sta parlando». 38 Allora egli disse: «Io credo, Signore»; e l'adorò. 39 Poi Gesù disse: «Io sono venuto in questo mondo per fare un giudizio, affinché quelli che non vedono vedano e quelli che vedono diventino ciechi». 40 Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste cose e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». 41 Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: "Noi vediamo", perciò il vostro peccato rimane».

Il buon pastore
10,1 «In verità, in verità io vi dico: Chi non entra per la porta nell'ovile delle pecore, ma vi sale da un'altra parte, quello è un ladro e un brigante; 2 ma chi entra per la porta è il pastore delle pecore. 3 A lui apre il portinaio; le pecore ascoltano la sua voce, ed egli chiama le sue pecore per nome e le conduce fuori. 4 E, quando ha fatto uscire le sue pecore, va davanti a loro; e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. 5 Non seguiranno però alcun estraneo, ma fuggiranno lontano da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». 6 Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa stesse loro parlando. 7 Perciò Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. 8 Tutti quelli che sono venuti prima di me sono stati ladri e briganti, ma le pecore non li hanno ascoltati. 9 Io sono la porta; se uno entra per mezzo di me, sarà salvato; entrerà, uscirà e troverà pascolo. 10 Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; ma io sono venuto affinché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza. 11 Io sono il buon pastore; il buon pastore depone la sua vita per le pecore. 12 Ma il mercenario, che non è pastore e a cui non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge; e il lupo rapisce e disperde le pecore. 13 Or il mercenario fugge, perché è mercenario e non si cura delle pecore. 14 Io sono il buon pastore, e conosco le mie pecore e le mie conoscono me, 15 come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e depongo la mia vita per le pecore. 16 Io ho anche delle altre pecore che non sono di quest'ovile; anche quelle io devo raccogliere, ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge e un solo pastore. 17 Per questo mi ama il Padre, perché io depongo la mia vita per prenderla di nuovo. 18 Nessuno me la toglie, ma la depongo da me stesso; io ho il potere di deporla e il potere di prenderla di nuovo; questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio». 19 Allora sorse di nuovo una divisione tra i Giudei per queste parole. 20 E molti di loro dicevano: «Egli ha un demone ed è fuori di sé; perché lo ascoltate?». 21 Altri dicevano: «Queste non sono parole di un indemoniato; può un demone aprire gli occhi ai ciechi?».

Alla festa della Dedicazione, Gesù si proclama il Messia
22 Si celebrava allora a Gerusalemme la festa della Dedicazione, ed era inverno. 23 E Gesù passeggiava nel tempio, sotto il portico di Salomone. 24 Lo circondarono dunque i Giudei e gli dissero: «Fino a quando ci terrai con l'animo sospeso? Se tu sei il Cristo, diccelo apertamente». 25 Gesù rispose loro: «Io ve l'ho detto, ma voi non credete; le opere che faccio nel nome del Padre mio, sono quelle che testimoniano di me. 26 Ma voi non credete, perché non siete delle mie pecore, come vi ho detto. 27 Le mie pecore ascoltano la mia voce, io le conosco ed esse mi seguono; 28 e io do loro la vita eterna e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano. 29 Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti; e nessuno le può rapire dalla mano del Padre mio. 30 Io e il Padre siamo uno». 31 Perciò i Giudei raccolsero di nuovo delle pietre per lapidarlo. 32 Gesù rispose loro: «Io vi ho fatto vedere molte buone opere da parte del Padre mio; per quali di esse mi lapidate?». 33 I Giudei gli risposero, dicendo: «Noi non ti lapidiamo per nessuna opera buona, ma per bestemmia, e perché tu che sei uomo ti fai Dio». 34 Gesù rispose loro: «Non è scritto nella vostra legge: "Io ho detto: Voi siete dèi"? 35 Ora, se essa chiama dèi coloro a cui fu rivolta la parola di Dio (e la Scrittura non può essere annullata), 36 voi dite che colui, che il Padre ha santificato e ha mandato nel mondo, bestemmia, perché ha detto: "Io sono il Figlio di Dio"? 37 Se non faccio le opere del Padre mio, non credetemi, 38 ma se le faccio, anche se non credete a me, credete almeno alle opere, affinché conosciate e crediate che il Padre è in me e io in lui». 39 Perciò essi cercavano nuovamente di prenderlo, ma egli sfuggì dalle loro mani. 40 E se ne andò di nuovo al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava; e si fermò qui. 41 Or molti vennero da lui e dicevano: «Giovanni certamente non fece alcun segno, ma tutto quello che Giovanni disse di costui era vero». 42 E molti in quel luogo credettero in lui.

La risurrezione di Lazzaro
11,1 Era allora malato un certo Lazzaro di Betania, il villaggio di Maria e di Marta, sua sorella. 2 Or Maria era quella che unse di olio profumato il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; e suo fratello Lazzaro era malato. 3 Le sorelle dunque mandarono a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato». 4 E Gesù, udito ciò, disse: «Questa malattia non è a morte, ma per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio sia glorificato». 5 Or Gesù amava Marta, sua sorella e Lazzaro. 6 Come dunque ebbe inteso che Lazzaro era malato, si trattenne ancora due giorni nel luogo dove egli era. 7 Poi disse ai suoi discepoli: «Torniamo di nuovo in Giudea». 8 I discepoli gli dissero: «Maestro, i Giudei poco fa cercavano di lapidarti e tu vai di nuovo là?». 9 Gesù rispose: «Non vi sono forse dodici ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo, 10 ma se uno cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui». 11 Dopo aver detto queste cose, soggiunse: «Il nostro amico Lazzaro si è addormentato, ma io vado a svegliarlo». 12 Allora i suoi discepoli dissero: «Signore, se dorme si riprenderà». 13 Or Gesù aveva parlato della sua morte, essi invece pensavano che avesse parlato del riposo del sonno. 14 Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto. 15 Ed io mi rallegro per voi di non essere stato là, affinché crediate; ma andiamo da lui». 16 Allora Tommaso, detto Didimo, disse ai condiscepoli: «Andiamo anche noi a morire con lui». 17 Arrivato dunque Gesù, trovò che Lazzaro era già da quattro giorni nel sepolcro. 18 Or Betania distava da Gerusalemme circa quindici stadi. 19 E molti Giudei erano venuti da Marta e Maria per consolarle del loro fratello. 20 Marta dunque, come udì che Gesù veniva, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. 21 Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto, 22 ma anche adesso so che tutto quello che chiederai a Dio, Dio te lo darà». 23 Gesù le disse: «Tuo fratello risusciterà». 24 Marta gli disse: «Lo so che risusciterà nella risurrezione all'ultimo giorno». 25 Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chiunque crede in me, anche se dovesse morire, vivrà. 26 E chiunque vive e crede in me, non morrà mai in eterno. Credi tu questo?». 27 Ella gli disse: «Sì, Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, che doveva venire nel mondo». 28 E, detto questo, andò a chiamare di nascosto Maria, sua sorella, dicendo: «Il Maestro è qui e ti chiama». 29 Appena udito ciò, ella si alzò in fretta e venne da lui. 30 Or Gesù non era ancora giunto nel villaggio, ma si trovava nel luogo dove Marta lo aveva incontrato. 31 Perciò i Giudei che erano in casa con lei per consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono, dicendo: «Ella se ne va al sepolcro per piangere là». 32 Appena Maria giunse al luogo in cui si trovava Gesù, e lo vide, si gettò ai suoi piedi, dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto». 33 Gesù allora, come vide che lei e i Giudei che erano venuti con lei piangevano, fremé nello spirito e si turbò, 34 e disse: «Dove l'avete posto?». Essi gli dissero: «Signore, vieni e vedi». 35 Gesù pianse. 36 Dissero allora i Giudei: «Vedi come l'amava!». 37 Ma alcuni di loro dissero: «Non poteva costui che aprì gli occhi al cieco, far sì che questi non morisse?». 38 Perciò Gesù, fremendo di nuovo in se stesso, venne al sepolcro; or questo era una grotta davanti alla quale era stata posta una pietra. 39 Gesù disse: «Togliete via la pietra!». Marta, la sorella del morto, gli disse: «Signore, egli puzza già, poiché è morto da quattro giorni». 40 Gesù le disse: «Non ti ho detto che se credi, vedrai la gloria di Dio?». 41 Essi dunque tolsero la pietra dal luogo dove giaceva il morto. Gesù allora, alzati in alto gli occhi, disse: «Padre, ti ringrazio che mi hai esaudito. 42 Io sapevo bene che tu mi esaudisci sempre, ma ho detto ciò per la folla che sta attorno, affinché credano che tu mi hai mandato». 43 E, detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». 44 Allora il morto uscì, con le mani e i piedi legati con fasce e con la faccia avvolta in un asciugatoio. Gesù disse loro: «Scioglietelo e lasciatelo andare». 45 Allora molti dei Giudei, che erano venuti da Maria e avevano visto tutto quello che Gesù aveva fatto, credettero in lui.

I farisei deliberano di far morire Gesù
46 Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quanto Gesù aveva fatto. 47 Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dicevano: «Che facciamo? Quest'uomo fa molti segni. 48 Se lo lasciamo andare avanti così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro luogo e la nostra nazione». 49 Ma uno di loro, Caiafa, che era sommo sacerdote in quell'anno, disse loro: «Voi non capite nulla; 50 e non considerate che conviene per noi che un sol uomo muoia per il popolo e non perisca tutta la nazione». 51 Or egli non disse questo da se stesso; ma, essendo sommo sacerdote in quell'anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione, 52 e non solo per la nazione, ma anche per raccogliere in uno i figli di Dio dispersi. 53 Da quel giorno dunque deliberarono di farlo morire. 54 Perciò Gesù non si aggirava più pubblicamente tra i Giudei, ma si ritirò nella regione vicina al deserto, in una città detta Efraim, e lì rimase con i suoi discepoli. 55 Or la Pasqua dei Giudei era vicina, e molti di quella regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. 56 Cercavano dunque Gesù e, stando nel tempio, dicevano fra di loro: «Che ve ne pare? Non verrà egli alla festa?». 57 Or i capi dei sacerdoti e i farisei avevano dato ordine che, se qualcuno sapeva dove egli era, lo segnalasse affinché potessero prenderlo.

Maria unge d'olio i piedi di Gesù
12,1 Gesù dunque, sei giorni prima della Pasqua, si recò a Betania dove abitava Lazzaro, colui che era morto e che egli aveva risuscitato dai morti. 2 E qui gli fecero un convito; Marta serviva e Lazzaro era uno di quelli che erano a tavola con lui. 3 Maria allora prese una libbra di olio profumato di nardo autentico di gran prezzo, ne unse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli; e la casa fu ripiena del profumo di quest'olio. 4 Allora uno dei suoi discepoli, Giuda Iscariota, figlio di Simone, quello che stava per tradirlo, disse: 5 «Perché non si è venduto quest'olio per trecento denari e non si è dato il ricavato ai poveri?». 6 Or egli disse questo, non perché si curasse dei poveri, ma perché era ladro e, tenendo la borsa, ne sottraeva ciò che si metteva dentro. 7 Gesù dunque disse: «Lasciala; essa l'aveva conservato per il giorno della mia sepoltura. 8 I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me». 9 Intanto una grande folla di Giudei seppe che egli era là, e venne non solo a motivo di Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. 10 Or i capi dei sacerdoti deliberarono di far morire anche Lazzaro, 11 perché a motivo di lui molti lasciavano i Giudei e credevano in Gesù.

Ingresso trionfale di Gesù in Gerusalemme
12 Il giorno seguente, una grande folla che era venuta alla festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, 13 prese dei rami di palme e uscì incontro a lui, gridando: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d'Israele!». 14 E Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra come sta scritto: 15 «Non temere, o figlia di Sion; ecco, il tuo re viene, cavalcando un puledro d'asina». 16 Or i suoi discepoli non compresero sul momento queste cose, ma quando Gesù fu glorificato, allora si ricordarono che queste cose erano state scritte di lui, e che avevano fatte queste cose a lui. 17 La folla dunque, che era con lui quando aveva chiamato Lazzaro fuori dal sepolcro e l'aveva risuscitato dai morti, gli rendeva testimonianza. 18 Perciò la folla gli andò incontro, perché aveva udito che egli aveva fatto questo segno. 19 I farisei allora dissero tra di loro: «Vedete che non guadagnate nulla; ecco, il mondo gli va dietro».

Alcuni Greci vogliono vedere Gesù; egli parla della sua morte
20 Or tra quelli che erano saliti ad adorare durante la festa c'erano alcuni Greci. 21 Costoro dunque, accostatisi a Filippo, che era di Betsaida di Galilea, lo pregarono dicendo: «Signore, vorremmo vedere Gesù». 22 Filippo andò a dirlo ad Andrea; a loro volta, Andrea e Filippo lo dissero a Gesù. 23 Ma Gesù rispose loro, dicendo: «L'ora è venuta, in cui il Figlio dell'uomo deve essere glorificato. 24 In verità, in verità vi dico: Se il granel di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore, produce molto frutto. 25 Chi ama la sua vita la perderà, e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna. 26 Se uno mi serve, mi segua; e là dove sono io, là sarà anche il mio servo; se uno mi serve, il Padre l'onorerà. 27 Ora l'anima mia è turbata; e che dirò: Padre, salvami da quest'ora? Ma per questo io sono giunto a quest'ora. 28 Padre, glorifica il tuo nome!». Allora venne una voce dal cielo: «L'ho glorificato e lo glorificherò ancora». 29 La folla dunque, che era presente e aveva udito la voce, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». 30 E Gesù rispose e disse: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. 31 Ora è il giudizio di questo mondo; ora sarà cacciato fuori il principe di questo mondo. 32 Ed io, quando sarò innalzato dalla terra, attirerò tutti a me». 33 Or egli diceva questo, per indicare di qual morte egli doveva morire. 34 La folla gli rispose: «Noi abbiamo appreso dalla legge che il Cristo rimane in eterno; ora come puoi tu dire che il Figlio dell'uomo deve essere innalzato? Chi è questo Figlio dell'uomo?». 35 Gesù allora disse loro: «La luce è con voi ancora per un po'; camminate mentre avete la luce, affinché non vi sorprendano le tenebre; chi cammina nelle tenebre non sa dove va».

Gesù, luce del mondo
36 «Mentre avete la luce, credete nella luce, affinché diventiate figli di luce». Queste cose disse Gesù; poi se ne andò e si nascose da loro. 37 Sebbene avesse fatto tanti segni davanti a loro, non credevano in lui, 38 affinché si adempisse la parola detta dal profeta Isaia: «Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione? E a chi è stato rivelato il braccio del Signore?». 39 Perciò non potevano credere, perché Isaia disse ancora: 40 «Egli ha accecato i loro occhi e ha indurito il loro cuore, perché non vedano con gli occhi, non intendano col cuore, non si convertano e io non li guarisca». 41 Queste cose disse Isaia, quando vide la sua gloria e parlò di lui. 42 Tuttavia, anche tra i capi, molti credettero in lui; ma a motivo dei farisei non lo confessavano, per non essere espulsi dalla sinagoga, 43 perché amavano la gloria degli uomini più della gloria di Dio. 44 Or Gesù gridò e disse: «Chi crede in me, non crede in me, ma in colui che mi ha mandato. 45 E chi vede me, vede colui che mi ha mandato. 46 Io sono venuto come luce per il mondo, affinché chiunque crede in me non resti nelle tenebre. 47 E se uno ode le mie parole e non crede, io non lo giudico; perché io non sono venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo. 48 Chi mi respinge e non accoglie le mie parole, ha chi lo giudica; la parola che ho annunziata sarà quella che lo giudicherà nell'ultimo giorno. 49 Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre stesso mi ha mandato e mi ha comandato ciò che io devo dire ed annunziare. 50 Ed io so che il suo comandamento è vita eterna; le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre me le ha dette».

Giovanni 13,31-17,26

Le ragioni della sua partenza
13,31 Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell'uomo è glorificato, e Dio è glorificato in lui. 32 Se Dio è glorificato in lui, Dio lo glorificherà pure in se stesso e lo glorificherà subito. 33 Figlioli, per poco tempo sono ancora con voi; voi mi cercherete, ma come ho detto ai Giudei: "Dove io vado voi non potete venire". Così adesso lo dico anche a voi. 34 Vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, anche voi amatevi gli uni gli altri. 35 Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri». 36 Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gesù gli rispose: «Là dove io vado, tu non puoi seguirmi ora; ma mi seguirai più tardi». 37 Pietro gli disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te». 38 Gesù gli rispose: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità ti dico: il gallo non canterà, prima che tu non mi abbia rinnegato tre volte».

14,1 «Il vostro cuore non sia turbato; credete in Dio e credete anche in me. 2 Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, ve lo avrei detto; io vado a prepararvi un posto. 3 E quando sarò andato e vi avrò preparato il posto, ritornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi. 4 Voi sapete dove io vado e conoscete anche la via». 5 Tommaso gli disse: «Signore, noi non sappiamo dove vai; come dunque possiamo conoscere la via?». 6 Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 7 Se mi aveste conosciuto, avreste conosciuto anche mio Padre; fin da ora lo conoscete e l'avete visto». 8 Filippo gli disse: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». 9 Gesù gli disse: «Da tanto tempo io sono con voi e tu non mi hai ancora conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai dici: "Mostraci il Padre"? 10 Non credi che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso. Il Padre che dimora in me è colui che fa le opere. 11 Credetemi che io sono nel Padre e che il Padre è in me; se no, credetemi a motivo delle opere stesse. 12 In verità, in verità vi dico: chi crede in me farà anch'egli le opere che io faccio; anzi ne farà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. 13 E qualunque cosa chiederete nel nome mio la farò, affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14 Se chiedete qualche cosa nel nome mio, io la farò».

La promessa del Consolatore
15 «Se mi amate, osservate i miei comandamenti. 16 Ed io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, che rimanga con voi per sempre, 17 lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce; ma voi lo conoscete, perché dimora con voi e sarà in voi. 18 Non vi lascerò orfani; tornerò a voi. 19 Ancora un po' di tempo e il mondo non mi vedrà più, ma voi mi vedrete; poiché io vivo, anche voi vivrete. 20 In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e che voi siete in me ed io in voi. 21 Chi ha i miei comandamenti e li osserva, è uno che mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio; e io lo amerò e mi manifesterò a lui». 22 Giuda, non l'Iscariota, gli disse: «Signore, come mai ti manifesterai a noi e non al mondo?». 23 Gesù rispose e gli disse: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l'amerà, e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui. 24 Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che udite non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. 25 Vi ho detto queste cose, mentre ero con voi; 26 ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto. 27 Io vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi. 28 Avete udito che vi ho detto: "Io me ne vado e tornerò a voi". Se voi mi amaste, vi rallegrereste perché ho detto: "Io vado al Padre"; poiché il Padre è più grande di me. 29 E ora ve l'ho detto, prima che avvenga affinché, quando avverrà, crediate. 30 Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe di questo mondo e non ha nulla in me; 31 ma questo accade affinché il mondo conosca che io amo il Padre e che faccio come il Padre mi ha comandato. Alzatevi, andiamo via di qui».

Intima comunione fra Gesù e i suoi redenti
15,1 «Io sono la vera vite e il Padre mio è l'agricoltore. 2 Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie via; ma ogni tralcio che porta frutto, lo pota affinché ne porti ancora di più. 3 Voi siete già mondi a motivo della parola che vi ho annunziata. 4 Dimorate in me e io dimorerò in voi; come il tralcio non può da sé portare frutto se non dimora nella vite, così neanche voi, se non dimorate in me. 5 Io sono la vite, voi siete i tralci; chi dimora in me e io in lui, porta molto frutto, poiché senza di me non potete far nulla. 6 Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio e si secca; poi questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e sono bruciati. 7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto. 8 In questo è glorificato il Padre mio, che portiate molto frutto, e così sarete miei discepoli. 9 Come il Padre ha amato me, così io ho amato voi; dimorate nel mio amore. 10 Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore. 11 Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia piena. 12 Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi. 13 Nessuno ha amore più grande di questo: dare la propria vita per i suoi amici. 14 Voi siete miei amici, se fate le cose che io vi comando. 15 Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa ciò che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udito dal Padre mio. 16 Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi; e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto, e il vostro frutto sia duraturo, affinché qualunque cosa chiediate al Padre nel mio nome, egli ve la dia. 17 Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri. 18 Se il mondo vi odia, sappiate che ha odiato me prima di voi. 19 Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; ma poiché non siete del mondo, ma io vi ho scelto dal mondo, perciò il mondo vi odia. 20 Ricordatevi della parola che vi ho detto: "Il servo non è più grande del suo padrone". Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. 21 Tutte queste cose ve le faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato. 22 Se non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero colpa; ma ora non hanno alcuna scusa per il loro peccato. 23 Chi odia me, odia anche il Padre mio. 24 Se non avessi fatto in mezzo a loro le opere che nessun altro ha fatto, non avrebbero colpa; ora invece le hanno viste, e hanno odiato me e il Padre mio. 25 Ma questo è accaduto affinché si adempisse la parola scritta nella loro legge: "Mi hanno odiato senza motivo". 26 Ma quando verrà il Consolatore che vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre mio, egli testimonierà di me. 27 E anche voi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio».

Ultimi momenti con i discepoli; Gesù ripete la promessa del Consolatore e del proprio ritorno
16,1 «Vi ho detto queste cose, affinché non siate scandalizzati. 2 Vi espelleranno dalle sinagoghe; anzi l'ora viene che chiunque vi ucciderà penserà di rendere un servizio a Dio. 3 E vi faranno queste cose, perché non hanno conosciuto il Padre né me. 4 Ma vi ho detto queste cose affinché, quando sia giunto il momento, vi ricordiate che io ve le avevo dette; or da principio non vi dissi queste cose, perché ero con voi. 5 Ma ora vado da colui che mi ha mandato, e nessun di voi mi domanda: "Dove vai?". 6 Anzi, perché vi ho detto queste cose, la tristezza ha riempito il vostro cuore. 7 Tuttavia io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vado, io ve lo manderò. 8 E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo di peccato, di giustizia e di giudizio. 9 Di peccato, perché non credono in me; 10 di giustizia, perché io vado al Padre e non mi vedrete più; 11 di giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato. 12 Ho ancora molte cose da dirvi, ma non sono ancora alla vostra portata. 13 Ma quando verrà lui, lo Spirito di verità, egli vi guiderà in ogni verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutte le cose che ha udito e vi annunzierà le cose a venire. 14 Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve lo annunzierà. 15 Tutte le cose che il Padre ha sono mie; per questo ho detto che egli prenderà del mio e ve lo annunzierà. 16 Fra poco non mi vedrete più; e un altro poco e mi vedrete, perché me ne vado al Padre». 17 Allora alcuni dei suoi discepoli dissero fra di loro: «Che cosa è questo che egli ci dice: "Fra poco non mi vedrete più", e: "Un altro poco e mi vedrete" e: "Perché me ne vado al Padre"?». 18 Dicevano dunque: «Che cosa è questo "fra poco", di cui parla? Noi non sappiamo quello che vuol dire». 19 Gesù dunque comprese che lo volevano interrogare e disse loro: «Vi domandate l'un l'altro perché ho detto: "Fra poco non mi vedrete più", e: "Un altro poco e mi vedrete"? 20 In verità, in verità vi dico: voi piangerete e farete cordoglio, e il mondo si rallegrerà. Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione sarà mutata in gioia. 21 La donna quando partorisce sente dolore, perché è giunta la sua ora; ma appena ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell'angoscia per la gioia che è venuto al mondo un essere umano. 22 Così anche voi ora siete nel dolore, ma io vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà, e nessuno vi toglierà la vostra gioia. 23 In quel giorno non mi farete più alcuna domanda. In verità, in verità vi dico che tutto ciò che domanderete al Padre nel mio nome, egli ve lo darà. 24 Finora non avete chiesto nulla nel mio nome; chiedete e riceverete, affinché la vostra gioia sia completa. 25 Vi ho detto queste cose in similitudini, ma l'ora viene in cui non vi parlerò più in similitudini, ma vi parlerò del Padre apertamente. 26 In quel giorno chiederete nel mio nome; e non vi dico che io pregherò il Padre per voi; 27 il Padre stesso infatti vi ama, poiché voi mi avete amato e avete creduto che io sono proceduto da Dio. 28 Io sono proceduto dal Padre e sono venuto nel mondo; di nuovo lascio il mondo e torno al Padre». 29 I suoi discepoli gli dissero: «Ecco, adesso tu parli apertamente e non usi alcuna similitudine. 30 Ora conosciamo che sai tutto e non hai bisogno che qualcuno ti interroghi; per questo crediamo che sei proceduto da Dio». 31 Gesù rispose loro: «Credete ora? 32 Ecco l'ora viene, anzi è già venuta, in cui sarete dispersi, ciascuno per conto suo, e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me. 33 Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me; nel mondo avrete tribolazione, ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo».

Preghiera di Gesù per i suoi discepoli
17,1 Queste cose disse Gesù, poi alzò gli occhi al cielo e disse: «Padre, l'ora è venuta; glorifica il Figlio tuo, affinché anche il Figlio glorifichi te, 2 poiché tu gli hai dato potere sopra ogni carne, affinché egli dia vita eterna a tutti coloro che tu gli hai dato. 3 Or questa è la vita eterna, che conoscano te, il solo vero Dio, e Gesù Cristo che tu hai mandato. 4 Io ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuta l'opera che tu mi hai dato da fare. 5 Ora dunque, o Padre, glorificami presso di te della gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse. 6 Io ho manifestato il tuo nome agli uomini, che tu mi hai dato dal mondo; erano tuoi, e tu me li hai dati; ed essi hanno osservato la tua parola. 7 Ora essi hanno conosciuto che tutte le cose che tu mi hai dato vengono da te, 8 perché ho dato loro le parole che tu hai dato a me; ed essi le hanno accolte e hanno veramente conosciuto che io sono proceduto da te, e hanno creduto che tu mi hai mandato. 9 Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. 10 E tutte le cose mie sono tue, e le cose tue sono mie; e io sono glorificato in loro. 11 Ora io non sono più nel mondo, ma essi sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, conservali nel tuo nome, quelli che tu mi hai dato, affinché siano uno come noi. 12 Mentre ero con loro nel mondo, io li ho conservati nel tuo nome; io ho custodito coloro che tu mi hai dato, e nessuno di loro è perito, tranne il figlio della perdizione, affinché si adempisse la Scrittura. 13 Ma ora io vengo a te e dico queste cose nel mondo, affinché la mia gioia giunga a compimento in loro. 14 Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché non sono del mondo, come neppure io sono del mondo. 15 Io non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno. 16 Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. 17 Santificali nella tua verità; la tua parola è verità. 18 Come tu hai mandato me nel mondo, così ho mandato loro nel mondo. 19 E per loro santifico me stesso, affinché essi pure siano santificati in verità. 20 Or io non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me per mezzo della loro parola, 21 affinché siano tutti uno, come tu, o Padre, sei in me e io in te; siano anch'essi uno in noi, affinché il mondo creda che tu mi hai mandato. 22 E io ho dato loro la gloria che tu hai dato a me, affinché siano uno, come noi siamo uno. 23 Io sono in loro e tu in me, affinché siano perfetti nell'unità, e affinché il mondo conosca che tu mi hai mandato e li hai amati, come hai amato me. 24 Padre, io voglio che dove sono io, siano con me anche coloro che tu mi hai dato, affinché vedano la mia gloria che tu mi hai dato, perché tu mi hai amato prima della fondazione del mondo. 25 Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; e costoro hanno conosciuto che tu mi hai mandato. 26 E io ho fatto loro conoscere il tuo nome e lo farò conoscere ancora, affinché l'amore, del quale tu mi hai amato, sia in loro e io in loro».

Riveduta 2020:

Giovanni 1,35-12,50

1,35 Il giorno seguente Giovanni era di nuovo là con due dei suoi discepoli 36 e, avendo fissato lo sguardo su Gesù che stava passando, disse: “Ecco l'Agnello di Dio!”. 37 I suoi due discepoli, avendolo udito parlare, seguirono Gesù. 38 Gesù, voltatosi e osservando che lo seguivano, domandò loro: “Che cercate?”. Ed essi gli dissero: “Rabbì (che, interpretato, vuol dire: 'Maestro'), dove abiti?”. 39 Egli rispose loro: “Venite e vedrete”. Essi dunque andarono, videro dove abitava e stettero con lui quel giorno. Era circa la decima ora.

I primi discepoli
40 Andrea, il fratello di Simon Pietro, era uno dei due che avevano udito Giovanni e avevano seguito Gesù. 41 Egli per primo trovò suo fratello Simone e gli disse: “Abbiamo trovato il Messia” (che, interpretato, vuol dire: 'Cristo') e lo condusse da Gesù. 42 Gesù, fissando lo sguardo su di lui, disse: “Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; tu sarai chiamato Cefa” (che significa Pietro).
43 Il giorno seguente Gesù volle partire per la Galilea; trovò Filippo e gli disse: “Seguimi”. 44 Filippo era di Betsaida, della città di Andrea e di Pietro.
45 Filippo trovò Natanaele e gli disse: “Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella legge e i profeti: Gesù figlio di Giuseppe, da Nazaret”. 46 E Natanaele gli disse: “Può forse venire qualcosa di buono da Nazaret?”. Filippo gli rispose: “Vieni a vedere”. 47 Gesù vide Natanaele che gli veniva incontro e disse di lui: “Ecco un vero israelita in cui non c'è frode”. 48 Natanaele gli chiese: “Da cosa mi conosci?”. Gesù gli rispose: “Prima che Filippo ti chiamasse, quand'eri sotto il fico, io ti ho visto”. 49 Natanaele gli rispose: “Maestro, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il Re d'Israele”. 50 Gesù rispose e gli disse: “Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, tu credi? Tu vedrai cose maggiori di queste”. 51 Poi gli disse: “In verità, in verità vi dico che vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell'uomo”.

Il primo miracolo in Cana di Galilea
2,1 Tre giorni dopo, ci fu una festa nuziale in Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. 2 Alle nozze fu invitato anche Gesù con i suoi discepoli. 3 Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: “Non hanno più vino”. 4 Gesù le disse: “Che c'è fra me e te, o donna? La mia ora non è ancora venuta”. 5 Sua madre disse ai servitori: “Fate tutto quello che vi dirà”. 6 C'erano là sei pile di pietra, destinate alla purificazione dei Giudei, le quali contenevano ciascuna due o tre misure. 7 Gesù disse loro: “Riempite di acqua le pile”. Ed essi le riempirono fino all'orlo. 8 Poi disse loro: “Ora attingete e portatene al maestro di tavola”. Ed essi gliene portarono. 9 Quando il maestro di tavola ebbe assaggiato l'acqua che era diventata vino (egli non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano bene i servitori che avevano attinto l'acqua), chiamò lo sposo e gli disse: 10 “Ognuno serve prima il vino buono, e, quando si è bevuto abbondantemente, il meno buono; tu, invece, hai conservato il vino buono fino a ora”.
11 Gesù fece questo primo dei suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
12 Dopo questo, scese a Capernaum, egli con sua madre, con i suoi fratelli e i suoi discepoli, e rimasero là non molti giorni.

La purificazione del tempio
(Cfr. Matteo 21:12-17; Marco 11:11-16; Luca 19:45, 46)
13 La Pasqua dei Giudei era vicina e Gesù salì a Gerusalemme. 14 Trovò nel tempio quelli che vendevano buoi, pecore e colombi, e i cambiamonete seduti. 15 Fatta una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori dal tempio, pecore e buoi; sparpagliò il denaro dei cambiamonete e rovesciò le tavole; 16 a quelli che vendevano i colombi disse: “Portate via di qui queste cose; non fate della casa del Padre mio una casa di mercato”. 17 E i suoi discepoli si ricordarono che sta scritto:
Lo zelo per la tua casa mi consuma”.
18 I Giudei allora presero a dirgli: “Quale segno ci mostri tu che fai queste cose?”. 19 Gesù rispose loro: “Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere”. 20 Allora i Giudei dissero: “Quarantasei anni è durata la costruzione di questo tempio e tu lo faresti risorgere in tre giorni?”. 21 Ma egli parlava del tempio del suo corpo. 22 Quando dunque fu risorto dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che egli aveva detto questo e credettero alla Scrittura e alla parola che Gesù aveva detta.
23 Mentre egli era in Gerusalemme, alla festa di Pasqua, molti credettero nel suo nome vedendo i miracoli che egli faceva. 24 Ma Gesù non si fidava di loro, perché conosceva tutti, 25 e perché non aveva bisogno della testimonianza di nessuno sull'uomo, poiché egli stesso conosceva quello che era nell'uomo.

Gesù e Nicodemo: la nuova nascita
3,1 C'era tra i farisei un uomo, chiamato Nicodemo, uno dei capi dei Giudei. 2 Egli venne di notte a Gesù e gli disse: “Maestro, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio, perché nessuno può fare questi miracoli che tu fai, se Dio non è con lui”. 3 Gesù gli rispose dicendo: “In verità, in verità io ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio”. 4 Nicodemo gli disse: “Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?”. 5 Gesù rispose: “In verità, in verità io ti dico che, se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 6 Quello che è nato dalla carne è carne e quello che è nato dallo Spirito è spirito. 7 Non ti meravigliare se ti ho detto: 'Bisogna che nasciate di nuovo'. 8 Il vento soffia dove vuole e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito”. 9 Nicodemo replicò e gli disse: “Come possono avvenire queste cose?”. 10 Gesù gli rispose: “Tu sei il dottore d'Israele e non sai queste cose? 11 In verità, in verità io ti dico che noi parliamo di quello che sappiamo e testimoniamo di quello che abbiamo visto, ma voi non ricevete la nostra testimonianza. 12 Se vi ho parlato delle cose terrene e non credete, come crederete se vi parlerò delle cose celesti? 13 E nessuno è salito in cielo, se non colui che è disceso dal cielo: il Figlio dell'uomo che è nel cielo.
14 E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così è necessario che il Figlio dell'uomo sia innalzato, 15 affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna. 16 Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. 17 Infatti Dio non ha mandato il suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. 18 Chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio. 19 E il giudizio è questo: che la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno amato le tenebre più che la luce, perché le loro opere erano malvagie. 20 Poiché chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, perché le sue opere non siano riprovate, 21 ma chi mette in pratica la verità viene alla luce, affinché le sue opere siano manifestate, perché sono fatte in Dio”.

Nuova testimonianza di Giovanni il battista
22 Dopo queste cose, Gesù venne con i suoi discepoli nelle campagne della Giudea; là si trattenne con loro e battezzava. 23 Anche Giovanni stava battezzando a Enon, presso Salim, perché là c'era molta acqua e la gente veniva a farsi battezzare. 24 Poiché Giovanni non era ancora stato messo in prigione.
25 Nacque dunque una discussione sulla purificazione fra i discepoli di Giovanni e un Giudeo. 26 E andarono a Giovanni e gli dissero: “Maestro, colui che era con te di là dal Giordano e al quale tu rendesti testimonianza, eccolo che battezza e tutti vanno da lui”. 27 Giovanni rispose, dicendo: “L'uomo non può ricevere nulla, se non gli è dato dal cielo. 28 Voi stessi mi siete testimoni che ho detto: 'Io non sono il Cristo, ma sono mandato davanti a lui'. 29 Colui che ha la sposa è lo sposo, ma l'amico dello sposo, che è presente e l'ascolta, si rallegra grandemente alla voce dello sposo; questa gioia, che è la mia, è perciò completa. 30 Bisogna che egli cresca e che io diminuisca. 31 Colui che viene dall'alto è sopra tutti; colui che viene dalla terra è della terra e parla come uno della terra; colui che viene dal cielo è sopra tutti. 32 Egli rende testimonianza di quello che ha visto e udito, ma nessuno riceve la sua testimonianza. 33 Chi ha ricevuto la sua testimonianza ha confermato che Dio è veritiero. 34 Poiché colui che Dio ha mandato, dice le parole di Dio, perché Dio non gli dà lo Spirito con misura. 35 Il Padre ama il Figlio e gli ha dato ogni cosa in mano. 36 Chi crede nel Figlio ha vita eterna; chi rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio resta sopra lui”.

Gesù e la donna samaritana
4,1 Quando dunque il Signore ebbe saputo che i farisei avevano udito che egli faceva e battezzava più discepoli di Giovanni 2 (sebbene non fosse Gesù che battezzava, ma i suoi discepoli), 3 lasciò la Giudea e se ne andò di nuovo in Galilea.
4 Ora doveva passare per la Samaria. 5 Giunse dunque a una città della Samaria, chiamata Sicar, vicina al podere che Giacobbe diede a suo figlio Giuseppe; 6 e là c'era la fonte di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del cammino, stava così a sedere presso la fonte. Era circa l'ora sesta.
7 Una donna samaritana venne ad attingere l'acqua. Gesù le disse: “Dammi da bere” 8 (Perché i suoi discepoli erano andati in città a comprare da mangiare). 9 La samaritana allora gli disse: “Come mai tu che sei giudeo chiedi da bere a me che sono una donna samaritana?”. Infatti i Giudei non hanno relazioni con i Samaritani. 10 Gesù rispose e le disse: “Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è che ti dice: 'Dammi da bere', tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato dell'acqua viva”. 11 La donna gli disse: “Signore, tu non hai nulla per attingere e il pozzo è profondo, dove hai dunque quest'acqua viva? 12 Sei tu più grande di Giacobbe nostro padre che ci diede questo pozzo e ne bevve egli stesso con i suoi figli e il suo bestiame?”. 13 Gesù rispose e le disse: “Chiunque beve di quest'acqua avrà sete di nuovo, 14 ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi l'acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d'acqua che scaturisce in vita eterna”. 15 La donna gli disse: “Signore, dammi di quest'acqua, affinché io non abbia più sete e non venga più fin qui ad attingere”. 16 Gesù le disse: “Va' a chiamare tuo marito e vieni qua”. 17 La donna gli rispose: “Non ho marito”. E Gesù: “Hai detto bene: 'Non ho marito', 18 perché hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero”. 19 La donna gli disse: “Signore, io vedo che tu sei un profeta. 20 I nostri padri hanno adorato su questo monte, ma voi dite che è a Gerusalemme il luogo dove bisogna adorare”. 21 Gesù le disse: “Donna, credimi; l'ora viene che né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. 22 Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. 23 Ma l'ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità, poiché tali sono gli adoratori che il Padre richiede. 24 Dio è Spirito e quelli che l'adorano bisogna che lo adorino in spirito e verità”. 25 La donna gli disse: “Io so che il Messia (che è chiamato Cristo) deve venire; quando sarà venuto, ci annuncerà ogni cosa”. 26 Gesù le disse: “Sono io che ti parlo!”.
27 In quel mentre giunsero i suoi discepoli e si meravigliarono che egli parlasse con una donna, ma pure nessuno gli chiese: “Che cerchi?” o: “Perché discorri con lei?”. 28 La donna lasciò dunque la sua secchia, se ne andò in città e disse alla gente: 29 “Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto; non potrebbe essere lui il Cristo?”. 30 La gente uscì dalla città e veniva a lui.
31 Intanto i discepoli lo pregavano, dicendo: “Maestro, mangia”. 32 Ma egli disse loro: “Io ho un cibo da mangiare che voi non conoscete”. 33 Perciò i discepoli si dicevano l'uno all'altro: “Forse qualcuno gli ha portato da mangiare?”. 34 Gesù disse loro: “Il mio cibo è di fare la volontà di colui che mi ha mandato e di compiere l'opera sua. 35 Non dite voi che ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: Alzate gli occhi e guardate le campagne come già sono bianche da mietere. 36 Il mietitore riceve premio e raccoglie frutto per la vita eterna, affinché il seminatore e il mietitore si rallegrino insieme. 37 Poiché in questo è vero il detto: 'L'uno semina e l'altro miete'. 38 Io vi ho mandati a mietere là dove non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete entrati nella loro fatica”.
39 Molti Samaritani di quella città credettero in lui a motivo della testimonianza resa da quella donna: “Egli mi ha detto tutte le cose che ho fatto”. 40 Quando dunque i Samaritani andarono da lui, lo pregarono di trattenersi da loro ed egli si trattenne là due giorni. 41 E molti di più credettero a motivo della sua parola 42 e dicevano alla donna: “Non è più a motivo di quello che tu ci hai detto, che crediamo, perché abbiamo udito da noi e sappiamo che questi è veramente il Salvatore del mondo”.

Gesù in Galilea
43 Passati quei due giorni, egli partì di là per andare in Galilea, 44 poiché Gesù stesso aveva attestato che un profeta non è onorato nella sua patria. 45 Quando dunque fu venuto in Galilea, fu accolto dai Galilei, perché avevano visto tutte le cose che egli aveva fatto in Gerusalemme alla festa, poiché anch'essi erano andati alla festa.
46 Gesù dunque venne di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l'acqua in vino.

Guarigione del figlio di un ufficiale reale
Vi era un ufficiale del re, il cui figlio era infermo a Capernaum. 47 Come egli ebbe udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, andò a lui e lo pregò che scendesse e guarisse suo figlio, perché stava per morire. 48 Perciò Gesù gli disse: “Se non vedete segni e miracoli, voi non crederete”. 49 L'ufficiale reale gli disse: “Signore, scendi prima che il mio bambino muoia”. 50 Gesù gli disse: “Va', tuo figlio vive”. Quell'uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detto e se ne andò. 51 E, come già stava scendendo, i suoi servitori gli vennero incontro e gli dissero: “Tuo figlio vive”. 52 Allora egli domandò loro a che ora avesse cominciato a stare meglio ed essi gli risposero: “Ieri, all'ora settima, la febbre lo lasciò”. 53 Così il padre riconobbe che ciò era avvenuto nell'ora in cui Gesù gli aveva detto: “Tuo figlio vive” e credette, lui con tutta la sua casa.
54 Questo fu il secondo miracolo fatto da Gesù, tornando dalla Giudea in Galilea.

Gesù guarisce un paralitico a Betesda
5,1 Dopo queste cose ci fu una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
2 Ora a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, c'è una vasca, chiamata in ebraico Betesda, che ha cinque portici. 3 Sotto questi portici giaceva un gran numero d'infermi, di ciechi, di zoppi e di paralitici, [i quali aspettavano l'agitarsi dell'acqua, 4 perché un angelo, in determinati momenti, scendeva nella vasca e agitava l'acqua e il primo che vi scendeva, dopo che l'acqua era stata agitata, era guarito di qualunque malattia fosse colpito.]
5 Là c'era un uomo, che da trentotto anni era infermo. 6 Gesù, vedutolo che giaceva e sapendo che già da lungo tempo stava così, gli disse: “Vuoi essere guarito?”. 7 L'infermo gli rispose: “Signore, io non ho nessuno che, quando l'acqua è mossa, mi metta nella vasca e, mentre ci vengo io, un altro vi scende prima di me”. 8 Gesù gli disse: “Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina”. 9 In quell'istante quell'uomo fu risanato e, preso il suo lettuccio, si mise a camminare.
10 Quel giorno era un sabato, perciò i Giudei dissero all'uomo guarito: “È sabato e non ti è lecito portare il tuo lettuccio”. 11 Ma egli rispose loro: “È colui che mi ha guarito, che mi ha detto: 'Prendi il tuo lettuccio e cammina'”. 12 Essi gli domandarono: “Chi è quell'uomo che ti ha detto: 'Prendi il tuo lettuccio e cammina?'”. 13 Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse, infatti Gesù si era allontanato, essendovi molta gente in quel luogo. 14 Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: “Ecco, tu sei guarito; non peccare più, che non ti accada di peggio”. 15 Quell'uomo se ne andò e disse ai Giudei che colui che lo aveva risanato era Gesù. 16 Per questo i Giudei perseguitavano Gesù e cercavano di ucciderlo, perché faceva quelle cose di sabato.

Gesù attesta la Sua uguaglianza con il Padre
17 Gesù rispose loro: “Il Padre mio opera fino a ora e anche io opero”. 18 Perciò dunque i Giudei più che mai cercavano di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
19 Gesù quindi rispose e disse loro: “In verità, in verità io vi dico che il Figlio non può da sé stesso fare cosa alcuna, se non la vede fare dal Padre, perché le cose che il Padre fa, anche il Figlio le fa ugualmente. 20 Poiché il Padre ama il Figlio e gli mostra tutto quello che egli fa e gli mostrerà delle opere maggiori di queste, affinché ne restiate meravigliati. 21 Difatti, come il Padre risuscita i morti e li vivifica, così anche il Figlio vivifica chi vuole. 22 Oltre a ciò, il Padre non giudica nessuno, ma ha affidato tutto il giudizio al Figlio, 23 affinché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che l'ha mandato. 24 In verità, in verità io vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. 25 In verità, in verità io vi dico: L'ora viene, anzi è già venuta, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l'avranno udita, vivranno. 26 Perché, come il Padre ha vita in sé stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in sé stesso 27 e gli ha dato autorità di giudicare, perché è il Figlio dell'uomo. 28 Non vi meravigliate di questo, perché l'ora viene in cui tutti quelli che sono nei sepolcri udranno la sua voce e ne verranno fuori: 29 quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita e quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio. 30 Io non posso fare nulla da me stesso; come odo, giudico e il mio giudizio è giusto, perché cerco non la mia propria volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato”.

Testimonianze che confermano quella di Gesù
31 “Se io rendo testimonianza di me stesso, la mia testimonianza non è vera. 32 Vi è un altro che rende testimonianza di me e io so che la testimonianza che egli rende di me è vera. 33 Voi avete mandato a interrogare Giovanni ed egli ha reso testimonianza alla verità. 34 Io però la testimonianza non la prendo dall'uomo, ma dico questo affinché voi siate salvati. 35 Egli era la lampada ardente e splendente, e voi avete voluto per breve tempo godere alla sua luce. 36 Ma io ho una testimonianza maggiore di quella di Giovanni, perché le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle opere stesse che faccio, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato. 37 Il Padre che mi ha mandato, ha egli stesso reso testimonianza di me. La sua voce voi non l'avete mai udita né avete mai visto il suo volto 38 e la sua parola non dimora in voi, perché non credete in colui che egli ha mandato. 39 Voi investigate le Scritture, perché pensate di avere per mezzo di esse vita eterna, ed esse sono quelle che rendono testimonianza di me, 40 eppure non volete venire a me per avere la vita! 41 Io non prendo gloria dagli uomini, 42 ma io vi conosco, so che non avete l'amore di Dio in voi. 43 Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi ricevete; se un altro verrà nel suo proprio nome, voi lo riceverete. 44 Come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri e non cercate la gloria che viene da Dio solo? 45 Non crediate che sia io colui che vi accuserà davanti al Padre; c'è chi vi accusa ed è Mosè, nel quale avete riposto la vostra speranza. 46 Perché, se credeste a Mosè, credereste anche a me, poiché egli ha scritto di me. 47 Ma, se non credete ai suoi scritti, come crederete alle mie parole?”.

Prima moltiplicazione dei pani
(Matteo 14:13-21; Marco 6:30-44; Luca 9:10-17)
6,1 Dopo queste cose, Gesù se ne andò all'altra riva del mar di Galilea, che è il mar di Tiberiade. 2 E una gran folla lo seguiva, perché vedeva i miracoli che egli faceva sugli infermi. 3 Ma Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli.
4 Ora la Pasqua, la festa dei Giudei, era vicina.
5 Gesù dunque, alzati gli occhi e vedendo che una gran folla veniva a lui, disse a Filippo: “Dove compreremo noi del pane perché questa gente abbia da mangiare?”. 6 Diceva così per provarlo, perché sapeva bene quello che stava per fare. 7 Filippo gli rispose: “Duecento denari di pane non bastano perché ciascuno ne riceva un pezzetto”. 8 Uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro, gli disse: 9 “C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci, ma che cosa sono per tanta gente?”. 10 Gesù disse: “Fateli sedere”. C'era molta erba in quel luogo. La gente dunque si sedette ed erano circa cinquemila uomini. 11 Gesù quindi prese i pani e, dopo aver rese grazie, li distribuì alla gente seduta; lo stesso fece dei pesci, quanto volevano. 12 Quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: “Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla se ne perda”. 13 Essi quindi li raccolsero e riempirono dodici ceste di pezzi che di quei cinque pani d'orzo erano avanzati a quelli che avevano mangiato.
14 La gente dunque, avendo visto il miracolo che Gesù aveva fatto, disse: “Costui è certamente il profeta che deve venire nel mondo”. 15 Gesù quindi, sapendo che stavano per venire a rapirlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, tutto solo.

Gesù cammina sul mare
(Matteo 14:22-33; Marco 6:45-52)
16 Quando fu sera, i suoi discepoli scesero al mare 17 e, montati in una barca, si dirigevano all'altra riva, verso Capernaum. Già era buio e Gesù non era ancora venuto da loro. 18 Il mare era agitato, perché tirava un gran vento. 19 Come ebbero remato circa venticinque o trenta stadi, videro Gesù che camminava sul mare e si accostava alla barca ed ebbero paura. 20 Ma egli disse loro: “Sono io, non temete”. 21 Essi dunque lo vollero prendere nella barca e subito la barca toccò terra là dove erano diretti.

“Io sono il pane della vita”
22 Il giorno seguente la folla, che era rimasta all'altra riva del mare, aveva notato che là non c'era altro che una barca sola e che Gesù non vi era entrato con i suoi discepoli, ma che i discepoli erano partiti soli. 23 Altre barche erano giunte da Tiberiade, presso il luogo dove avevano mangiato il pane dopo che il Signore aveva reso grazie. 24 La folla dunque, quando l'indomani ebbe visto che Gesù non era là, né che c'erano i suoi discepoli, montò in quelle barche e venne a Capernaum in cerca di Gesù. 25 Trovatolo al di là del mare, gli dissero: “Maestro, quando sei giunto qui?”. 26 Gesù rispose loro e disse: “In verità, in verità vi dico che voi mi cercate, non perché avete visto dei miracoli, ma perché avete mangiato dei pani e siete stati saziati. 27 Adoperatevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna, il quale il Figlio dell'uomo vi darà, poiché su lui il Padre, cioè Dio, ha apposto il proprio sigillo”. 28 Essi dunque gli dissero: “Che dobbiamo fare per operare le opere di Dio?”. 29 Gesù rispose e disse loro: “Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato”. 30 Allora essi gli dissero: “Quale segno fai tu dunque perché lo vediamo e ti crediamo? Che operi? 31 I nostri padri mangiarono la manna nel deserto, com'è scritto:
'Egli diede loro da mangiare del pane venuto dal cielo'”.
32 Gesù disse loro: “In verità vi dico che non Mosè vi ha dato il pane che viene dal cielo, ma il Padre mio vi dà il vero pane che viene dal cielo. 33 Poiché il pane di Dio è quello che scende dal cielo e dà vita al mondo”.
34 Essi quindi gli dissero: “Signore, dacci sempre di questo pane”.
35 Gesù disse loro: “Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà mai più sete. 36 Ma io ve l'ho detto: 'Voi mi avete visto, eppure non credete!'. 37 Tutto quello che il Padre mi dà, verrà a me e colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, 38 perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. 39 E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di tutto quello che egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell'ultimo giorno. 40 Poiché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figlio e crede in lui, abbia vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno”.
41 Perciò i Giudei mormoravano di lui, perché aveva detto: “Io sono il pane che è disceso dal cielo”. 42 E dicevano: “Non è costui Gesù, il figlio di Giuseppe, del quale conosciamo il padre e la madre? Come mai ora dice: 'Io sono disceso dal cielo?'”.
43 Gesù rispose e disse loro: “Non mormorate fra voi. 44 Nessuno può venire a me se non lo attira il Padre che mi ha mandato e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 45 È scritto nei profeti:
'Saranno tutti istruiti da Dio'.
Ogni uomo che ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me. 46 Perché nessuno ha visto il Padre, se non colui che è da Dio; egli ha visto il Padre. 47 In verità, in verità io vi dico: Chi crede ha vita eterna. 48 Io sono il pane della vita. 49 I vostri padri mangiarono la manna nel deserto e morirono. 50 Questo è il pane che discende dal cielo, affinché chi ne mangia non muoia. 51 Io sono il pane vivente, che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane, vivrà in eterno e il pane che darò è la mia carne, che darò per la vita del mondo”.
52 I Giudei dunque disputavano fra di loro, dicendo: “Come può costui darci da mangiare la sua carne?”.
53 Perciò Gesù disse loro: “In verità, in verità io vi dico che se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete la vita in voi. 54 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 55 Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue è vera bevanda. 56 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui. 57 Come il Padre vivente mi ha mandato e io vivo a motivo del Padre, così chi mi mangia vivrà anch'egli a motivo di me. 58 Questo è il pane che è disceso dal cielo; non come quello che i padri mangiarono e morirono; chi mangia di questo pane vivrà in eterno”.
59 Queste cose disse Gesù, insegnando nella sinagoga di Capernaum.

“Parole di vita eterna”
(Cfr. Matteo 16:13-16; Marco 8:27-30; Luca 9:18-20)
60 Perciò molti dei suoi discepoli, dopo averlo ascoltato, dissero: “Questo parlare è duro; chi lo può ascoltare?”. 61 Ma Gesù, conoscendo in sé stesso che i suoi discepoli mormoravano di ciò, disse loro: “Questo vi scandalizza? 62 E che sarebbe se vedeste il Figlio dell'uomo ascendere dov'era prima? 63 È lo Spirito che vivifica; la carne non giova a nulla; le parole che vi ho detto sono spirito e vita. 64 Ma fra di voi ci sono alcuni che non credono”. Poiché Gesù sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. 65 E diceva: “Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è dato dal Padre”.
66 Da allora molti suoi discepoli si trassero indietro e non andavano più con lui.
67 Perciò Gesù disse ai dodici: “Non ve ne volete andare anche voi?”. 68 Simon Pietro gli rispose: “Signore, da chi ce ne andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna 69 e noi abbiamo creduto e abbiamo conosciuto che tu sei il Santo di Dio”. 70 Gesù rispose loro: “Non ho io scelto voi dodici? Eppure uno di voi è un diavolo”. 71 Egli parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota, perché era lui, uno di quei dodici, che stava per tradirlo.

I fratelli di Gesù non credono in Lui
7,1 Dopo queste cose, Gesù se ne andava per la Galilea, infatti non voleva più andare per la Giudea perché i Giudei cercavano di ucciderlo.
2 Ora la festa dei Giudei, detta delle Capanne, era vicina. 3 Perciò i suoi fratelli gli dissero: “Parti di qua e vattene in Giudea, affinché i tuoi discepoli vedano anche loro le opere che tu fai. 4 Poiché nessuno fa cosa alcuna in segreto, quando cerca di essere riconosciuto pubblicamente. Se tu fai queste cose, manifestati al mondo”. 5 Poiché neppure i suoi fratelli credevano in lui. 6 Gesù quindi disse loro: “Il mio tempo non è ancora venuto; il vostro tempo, invece, è sempre pronto. 7 Il mondo non può odiare voi, ma odia me perché io testimonio di lui che le sue opere sono malvagie. 8 Salite voi alla festa; io non salgo ancora a questa festa, perché il mio tempo non è ancora compiuto”. 9 E, dette loro queste cose, rimase in Galilea.

Gesù alla festa delle Capanne
10 Quando poi i suoi fratelli furono saliti alla festa, allora vi salì anche lui; non palesemente, ma come di nascosto. 11 I Giudei dunque lo cercavano durante la festa e dicevano: “Lui dov'è?”. 12 Vi era tra la folla un gran mormorio riguardo a lui. Alcuni dicevano: “È un uomo perbene!”. Altri dicevano: “No, anzi svia la gente!”. 13 Nessuno però parlava di lui apertamente, per paura dei Giudei.
14 Verso la metà della festa, Gesù salì al tempio e si mise a insegnare. 15 Perciò i Giudei si meravigliavano e dicevano: “Come mai costui conosce così bene le Scritture, senza aver fatto studi?”. 16 E Gesù rispose loro: “La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato. 17 Se uno vuol fare la sua volontà, conoscerà se questa dottrina è da Dio o se io parlo di mio. 18 Chi parla di suo cerca la propria gloria, ma chi cerca la gloria di colui che l'ha mandato è veritiero e non c'è ingiustizia in lui. 19 Mosè non vi ha forse dato la legge? Eppure nessuno di voi mette in pratica la legge! Perché cercate d'uccidermi?”. 20 La gente rispose: “Tu hai un demonio! Chi cerca d'ucciderti?”. 21 Gesù rispose e disse loro: “Un'opera sola ho fatto e tutti ve ne meravigliate. 22 Mosè vi ha dato la circoncisione (non che venga da Mosè, ma viene dai padri) e voi circoncidete l'uomo in giorno di sabato. 23 Se un uomo riceve la circoncisione di sabato affinché la legge di Mosè non sia violata, voi vi adirate contro di me perché in giorno di sabato ho guarito un uomo tutto intero? 24 Non giudicate secondo l'apparenza, ma giudicate con giusto giudizio”.
25 Alcuni di Gerusalemme dicevano: “Non è questi colui che cercano di uccidere? 26 Eppure, ecco, egli parla liberamente e non gli dicono nulla. Che forse i capi abbiano riconosciuto davvero che egli è il Cristo? 27 Eppure costui sappiamo di dov'è ma, quando il Cristo verrà, nessuno saprà di dove egli sia”. 28 Gesù dunque, insegnando nel tempio, esclamò: “Voi mi conoscete e sapete di dove sono, però io non sono venuto da me, ma colui che mi ha mandato è verità e voi non lo conoscete. 29 Io lo conosco, perché vengo da lui ed è Lui che mi ha mandato”. 30 Cercavano perciò di arrestarlo, ma nessuno gli mise le mani addosso, perché la sua ora non era ancora venuta.
31 Ma molti della folla credettero in lui e dicevano: “Quando il Cristo sarà venuto, farà più miracoli di quanti ne abbia fatti costui?”. 32 I farisei udirono la gente mormorare queste cose di lui; e i capi sacerdoti e i farisei mandarono delle guardie per arrestarlo.
33 Perciò Gesù disse loro: “Io sono ancora con voi per poco tempo, poi me ne vado a colui che mi ha mandato. 34 Voi mi cercherete e non mi troverete e dove io sarò voi non potete venire”. 35 Perciò i Giudei dissero fra loro: “Dove dunque andrà egli che noi non lo troveremo? Andrà forse a quelli che sono dispersi fra i Greci a insegnare ai Greci? 36 Che significa questo suo dire: 'Voi mi cercherete e non mi troverete'; e: 'Dove io sarò voi non potete venire'?

Fiumi d'acqua viva
37 Nell'ultimo giorno, il gran giorno della festa, Gesù, stando in piedi, esclamò: “Se qualcuno ha sete, venga a me e beva. 38 Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d'acqua viva sgorgheranno dal suo seno”. 39 Disse questo dello Spirito che dovevano ricevere quelli che avrebbero creduto in lui, poiché lo Spirito non era ancora stato dato, perché Gesù non era ancora glorificato.

Il dissenso della gente a causa di Gesù
40 Dunque una parte della gente, udite quelle parole, diceva: “Costui è davvero il profeta”. 41 Altri dicevano: “Questi è il Cristo”. Altri, invece, dicevano: “Ma è forse dalla Galilea che viene il Cristo? 42 La Scrittura non ha forse detto che il Cristo viene dalla discendenza di Davide e da Betlemme, il villaggio dove stava Davide?”. 43 Vi fu dunque dissenso fra la gente, a causa sua; 44 e alcuni di loro lo volevano arrestare, ma nessuno gli mise le mani addosso.
45 Le guardie dunque tornarono dai capi sacerdoti e dai farisei, i quali dissero loro: “Perché non l'avete condotto?”. 46 Le guardie risposero: “Nessun uomo parlò mai come quest'uomo!”. 47 Perciò i farisei replicarono loro: “Siete stati sedotti anche voi? 48 Qualcuno dei capi o dei farisei ha forse creduto in lui? 49 Ma questa plebe, che non conosce la legge, è maledetta!”. 50 Nicodemo (uno di loro, quello che prima era andato da lui) disse loro: 51 “La nostra legge giudica forse un uomo prima che sia stato udito e che si sappia quello che ha fatto?”. 52 Essi gli risposero: “Sei anche tu della Galilea? Investiga e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta”.
53 [E ognuno se ne andò a casa sua.

La donna colta in adulterio
8,1 Gesù andò al monte degli Ulivi. 2 Sul far del giorno tornò nel tempio, tutto il popolo venne a lui ed egli, sedutosi, li istruiva.
3 Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna còlta in adulterio e, fattala stare in mezzo, 4 gli dissero: “Maestro, questa donna è stata còlta in flagrante adulterio. 5 Ora Mosè, nella legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa; tu che ne dici?”. 6 Dicevano questo per metterlo alla prova, per poterlo accusare. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere con il dito in terra. 7 E siccome continuavano a interrogarlo, egli, alzatosi, disse loro: “Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei”. 8 E chinatosi di nuovo, scriveva in terra. 9 Essi, udito ciò, e, accusati dalla loro coscienza, uscirono a uno a uno, cominciando dai più vecchi fino agli ultimi e Gesù fu lasciato solo con la donna che stava là in mezzo. 10 Gesù, alzatosi, e non vedendo altri che la donna, le disse: “Donna, dove sono quei tuoi accusatori? Nessuno ti ha condannata?”. 11 Ella rispose: “Nessuno, Signore”. E Gesù le disse: “Neppure io ti condanno; va' e non peccare più”.]

“Io sono la luce del mondo”
12 Gesù parlò loro di nuovo, dicendo: “Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”.
13 Allora i farisei gli dissero: “Tu testimoni di te stesso; la tua testimonianza non è vera”. 14 Gesù rispose e disse loro: “Anche se io testimonio di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove sono venuto e dove vado, ma voi non sapete da dove vengo né dove vado. 15 Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno. 16 E, anche se giudico, il mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma sono io con il Padre che mi ha mandato. 17 D'altronde nella vostra legge è scritto che la testimonianza di due uomini è vera. 18 Ora sono io a testimoniare di me stesso e anche il Padre che mi ha mandato testimonia di me”. 19 Essi perciò gli dissero: “Dov'è tuo padre?”. Gesù rispose: “Voi non conoscete né me né il Padre mio: se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio”.
20 Gesù disse queste parole nel luogo del tesoro, insegnando nel tempio, e nessuno lo prese, perché la sua ora non era ancora venuta.
21 Egli dunque disse loro di nuovo: “Io me ne vado e voi mi cercherete, e morirete nel vostro peccato; dove vado io, voi non potete venire”. 22 Perciò i Giudei dicevano: “Si ucciderà forse, poiché dice: 'Dove vado io voi non potete venire'?”. 23 Egli diceva loro: “Voi siete di quaggiù; io sono di lassù; voi siete di questo mondo; io non sono di questo mondo. 24 Perciò vi ho detto che morirete nei vostri peccati, perché, se non credete che io sono [il Cristo], morirete nei vostri peccati”. 25 Allora gli domandarono: “Chi sei tu?”. Gesù rispose loro: “Sono ciò che vi ho detto da principio. 26 Ho molte cose da dire e da giudicare sul vostro conto, ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui le dico al mondo”. 27 Essi non capirono che egli parlava loro del Padre. 28 Gesù dunque disse loro: “Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che io sono [il Cristo] e che non faccio nulla da me, ma dico queste cose come il Padre mi ha insegnato. 29 E colui che mi ha mandato è con me; egli non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli piacciono”.
30 Mentre egli parlava così, molti credettero in lui. 31 Gesù allora prese a dire a quei Giudei che avevano creduto in lui: “Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; 32 conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”. 33 Essi gli risposero: “Noi siamo discendenza di Abraamo e non siamo mai stati schiavi di nessuno; come puoi tu dire: 'Voi diverrete liberi'?”. 34 Gesù rispose loro: “In verità, in verità vi dico che chi commette il peccato è schiavo del peccato. 35 Ora lo schiavo non dimora per sempre nella casa: il figlio vi dimora per sempre. 36 Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi. 37 Io so che siete discendenza di Abraamo, ma cercate di uccidermi, perché la mia parola non penetra in voi. 38 Io dico quello che ho visto presso il Padre mio e voi pure fate le cose che avete udito dal padre vostro”. 39 Essi risposero e gli dissero: “Nostro padre è Abraamo”. Gesù disse loro: “Se foste figli di Abraamo, fareste le opere di Abraamo, 40 ma ora cercate di uccidere me, che vi ho detto la verità che ho udito da Dio; Abraamo non fece così. 41 Voi fate le opere del padre vostro”. Essi gli dissero: “Noi non siamo nati da fornicazione; abbiamo un solo Padre: Dio”. 42 Gesù disse loro: “Se Dio fosse vostro Padre, amereste me, perché io sono proceduto e vengo da Dio, perché io non sono venuto da me, ma è Lui che mi ha mandato. 43 Perché non comprendete il mio parlare? Perché non potete dare ascolto alla mia parola. 44 Voi siete dal diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c'è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è bugiardo e padre della menzogna. 45 E a me, perché dico la verità, voi non credete. 46 Chi di voi mi convince di peccato? Se vi dico la verità, perché non mi credete? 47 Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non le ascoltate; perché non siete da Dio”.

“Prima che Abraamo fosse nato, io sono”
48 I Giudei risposero e gli dissero: “Non diciamo noi bene che sei un Samaritano e che hai un demonio?”. 49 Gesù rispose: “Io non ho un demonio, ma onoro il Padre mio e voi mi disonorate. 50 Ma io non cerco la mia gloria; c'è Uno che la cerca e che giudica. 51 In verità, in verità vi dico che, se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte”. 52 I Giudei gli dissero: “Ora sappiamo che tu hai un demonio. Abraamo e i profeti sono morti e tu dici: 'Se uno osserva la mia parola, non gusterà mai la morte'. 53 Sei tu forse maggiore di nostro padre Abraamo, il quale è morto? Anche i profeti sono morti; chi pretendi di essere?”. 54 Gesù rispose: “Se io glorifico me stesso, la mia gloria è un nulla; chi mi glorifica è il Padre mio, che voi dite essere vostro Dio 55 e non l'avete conosciuto, ma io lo conosco e, se dicessi di non conoscerlo, sarei un bugiardo come voi, ma io lo conosco e osservo la sua parola. 56 Abraamo, vostro padre, ha giubilato nella speranza di vedere il mio giorno; l'ha visto e se ne è rallegrato”. 57 I Giudei gli dissero: “Tu non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abraamo?”. 58 Gesù disse loro: “In verità, in verità vi dico: Prima che Abraamo fosse nato, io sono”.
59 Allora essi presero delle pietre per tirargliele, ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.

Gesù guarisce l'uomo nato cieco
9,1 Passando vide un uomo che era cieco fin dalla nascita. 2 I suoi discepoli lo interrogarono, dicendo: “Maestro, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?”. 3 Gesù rispose: “Non hanno peccato né lui né i suoi genitori, ma è così, affinché le opere di Dio siano manifestate in lui. 4 Bisogna che io compia le opere di colui che mi ha mandato, mentre è giorno; la notte viene in cui nessuno può operare. 5 Mentre sono nel mondo, io sono la luce del mondo”. 6 Detto questo, sputò in terra, fece del fango con la saliva, ne spalmò gli occhi del cieco 7 e gli disse: “Va', làvati nella vasca di Siloe (che significa 'Mandato')”. Egli dunque andò, si lavò e tornò che ci vedeva. 8 Perciò i vicini e quelli che l'avevano visto prima, perché era mendicante, dicevano: “Non è questi colui che stava seduto a chiedere l'elemosina?”. 9 Alcuni dicevano: “È lui”. Altri dicevano: “No, ma gli somiglia”. Egli diceva: “Sono io”. 10 Allora essi gli domandarono: “Com'è che ti sono stati aperti gli occhi?”. 11 Egli rispose: “Quell'uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, me ne ha spalmato gli occhi e mi ha detto: 'Va' a Siloe e làvati'. Io quindi sono andato, mi sono lavato e ho recuperato la vista”. 12 Ed essi gli dissero: “Dov'è costui?”. Egli rispose: “Non so”.
13 Condussero dai farisei colui che era stato cieco. 14 Ora era in giorno di sabato che Gesù aveva fatto il fango e gli aveva aperto gli occhi. 15 I farisei dunque gli domandarono di nuovo anche loro come egli avesse recuperato la vista. Ed egli disse loro: “Egli mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo”. 16 Perciò alcuni dei farisei dicevano: “Quest'uomo non è da Dio perché non osserva il sabato”. Ma altri dicevano: “Come può un uomo peccatore fare tali miracoli?”. E vi era disaccordo fra loro. 17 Essi dunque dissero di nuovo al cieco: “E tu, che dici di lui, poiché ti ha aperto gli occhi?”. Egli rispose: “È un profeta”.
18 I Giudei dunque non credettero che lui fosse stato cieco e avesse recuperato la vista, finché non ebbero chiamato i genitori di colui che aveva recuperato la vista, 19 e li ebbero interrogati così: “È questo vostro figlio che dite essere nato cieco? Come mai dunque ora ci vede?”. 20 I suoi genitori risposero: “Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco, 21 ma come ora ci veda, non lo sappiamo né sappiamo chi gli abbia aperto gli occhi; domandatelo a lui; egli è adulto, parlerà lui di sé”. 22 I suoi genitori dissero questo perché avevano paura dei Giudei, poiché i Giudei avevano già stabilito che, se uno avesse riconosciuto Gesù come Cristo, sarebbe stato espulso dalla sinagoga. 23 Per questo i suoi genitori dissero: “Egli è adulto, domandatelo a lui”.
24 Essi dunque chiamarono per la seconda volta l'uomo che era stato cieco e gli dissero: “Da' gloria a Dio! Noi sappiamo che quell'uomo è un peccatore”. 25 Egli rispose: “Se egli sia un peccatore, non so, una cosa so: che ero cieco e ora ci vedo”. 26 Essi allora gli chiesero: “Che ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?”. 27 Egli rispose loro: “Ve l'ho già detto e voi non avete ascoltato, perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?”. 28 Essi lo insultarono e dissero: “Sei tu discepolo di costui, ma noi siamo discepoli di Mosè. 29 Noi sappiamo che a Mosè Dio ha parlato, ma riguardo a costui non sappiamo di dove sia”. 30 Quell'uomo rispose e disse loro: “Questo poi è strano: che voi non sappiate di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi! 31 Si sa che Dio non ascolta i peccatori, ma, se uno è pio verso Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. 32 Da che mondo è mondo non si è mai udito che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. 33 Se quest'uomo non fosse da Dio, non potrebbe fare nulla”. 34 Essi risposero e gli dissero: “Tu sei tutto quanto nato nel peccato e insegni a noi?”. E lo cacciarono fuori.
35 Gesù udì che l'avevano cacciato fuori e, trovatolo, gli disse: “Credi tu nel Figlio di Dio?”. 36 Colui rispose: “Chi è, Signore, perché io creda in lui?”. 37 Gesù gli disse: “Tu l'hai già visto; egli è colui che ti sta parlando”. 38 Ed egli disse: “Signore, io credo”. E lo adorò.
39 Gesù disse: “Io sono venuto in questo mondo per fare un giudizio, affinché quelli che non vedono vedano e quelli che vedono diventino ciechi”. 40 Quelli dei farisei che erano con lui udirono queste cose e gli dissero: “Siamo ciechi anche noi?”. 41 Gesù rispose loro: “Se foste ciechi, non avreste alcun peccato, ma, siccome dite: 'Noi vediamo', il vostro peccato rimane”.

“Io sono la porta delle pecore”
10,1 “In verità, in verità io vi dico che chi non entra per la porta nell'ovile delle pecore, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. 2 Ma colui che entra per la porta è il pastore delle pecore. 3 A lui apre il portinaio, le pecore ascoltano la sua voce, ed egli chiama le proprie pecore per nome e le conduce fuori. 4 Quando ha messo fuori tutte le sue pecore, va davanti a loro e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. 5 Ma un estraneo non lo seguiranno, anzi fuggiranno via da lui perché non conoscono la voce degli estranei”. 6 Gesù disse loro questa similitudine ma essi non capirono di che cosa parlasse loro.
7 Perciò Gesù di nuovo disse loro: “In verità, in verità vi dico: Io sono la porta delle pecore. 8 Tutti quelli che sono venuti prima di me, sono stati ladri e briganti, ma le pecore non li hanno ascoltati. 9 Io sono la porta; se uno entra per me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pastura. 10 Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano a esuberanza.

“Io sono il buon pastore”
11 Io sono il buon pastore; il buon pastore depone la sua vita per le pecore. 12 Il mercenario, che non è pastore, a cui non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e si dà alla fuga, e il lupo le rapisce e disperde. 13 Il mercenario si dà alla fuga perché è mercenario e non si cura delle pecore. 14 Io sono il buon pastore, conosco le mie e le mie mi conoscono, 15 come il Padre mi conosce e io conosco il Padre; e do la mia vita per le pecore. 16 Ho anche delle altre pecore, che non sono di questo ovile; anche quelle devo raccogliere ed esse ascolteranno la mia voce e vi sarà un solo gregge, un solo pastore. 17 Per questo mi ama il Padre, perché io depongo la mia vita, per riprenderla poi. 18 Nessuno me la toglie, ma la depongo da me. Io ho il potere di deporla e ho il potere di riprenderla. Quest'ordine ho ricevuto dal Padre mio”.
19 Nacque di nuovo un dissenso fra i Giudei a motivo di queste parole. 20 E molti di loro dicevano: “Egli ha un demonio ed è fuori di sé, perché lo ascoltate?”. 21 Altri dicevano: “Queste non sono parole di un indemoniato. Può un demonio aprire gli occhi ai ciechi?”.

“Io e il Padre siamo uno”
22 In quel tempo ebbe luogo in Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era d'inverno 23 e Gesù passeggiava nel tempio, sotto il portico di Salomone. 24 I Giudei dunque gli si fecero attorno e gli dissero: “Fino a quando terrai sospeso l'animo nostro? Se tu sei il Cristo, diccelo apertamente”.
25 Gesù rispose loro: “Ve l'ho detto e non lo credete; le opere che faccio nel nome del Padre mio, sono quelle che testimoniano di me, 26 ma voi non credete, perché non siete delle mie pecore. 27 Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco, ed esse mi seguono; 28 e io do loro la vita eterna e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano. 29 Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti e nessuno può rapirle dalla mano del Padre. 30 Io e il Padre siamo uno”.
31 I Giudei presero di nuovo delle pietre per lapidarlo.
32 Gesù disse loro: “Vi ho mostrato molte buone opere da parte del Padre mio; per quale di queste opere voi mi lapidate?”. 33 I Giudei gli risposero: “Non ti lapidiamo per una buona opera, ma per bestemmia e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio”. 34 Gesù rispose loro: “Non è scritto nella vostra legge:
'Io ho detto: Voi siete dèi?'.
35 Se chiama dèi coloro ai quali la parola di Dio è stata diretta (e la Scrittura non può essere annullata), 36 come mai voi dite a colui che il Padre ha santificato e mandato nel mondo, che bestemmia, perché ho detto: 'Sono Figlio di Dio?'. 37 Se non faccio le opere del Padre mio, non mi credete, 38 ma se le faccio, anche se non credete a me, credete alle opere, affinché sappiate e riconosciate che il Padre è in me e che io sono nel padre”.
39 Essi cercavano di nuovo di arrestarlo, ma egli sfuggì loro dalle mani.
40 Gesù se ne andò di nuovo al di là del Giordano, nel luogo dove Giovanni da principio battezzava, e là si trattenne. 41 E molti vennero a lui e dicevano: “Giovanni, è vero, non fece alcun miracolo, ma tutto quello che Giovanni disse di quest'uomo era vero”. 42 E là molti credettero in lui.

“Io sono la risurrezione e la vita”
11,1 C'era un ammalato, un certo Lazzaro di Betania, del villaggio di Maria e di Marta, sua sorella. 2 Maria era quella che unse il Signore di olio profumato e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; Lazzaro, suo fratello, era malato. 3 Le sorelle dunque mandarono a dire a Gesù: “Signore, ecco, colui che tu ami è malato”. 4 Gesù, udito ciò, disse: “Questa malattia non è per la morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio sia glorificato”.
5 Ora Gesù amava Marta, sua sorella e Lazzaro. 6 Come dunque ebbe udito che egli era malato, si trattenne ancora due giorni nel luogo dov'era, 7 poi disse ai discepoli: “Torniamo in Giudea!”. 8 I discepoli gli dissero: “Maestro, i Giudei cercavano proprio ora di lapidarti e tu vuoi tornare là?”. 9 Gesù rispose: “Non vi sono dodici ore in un giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo, 10 ma se uno cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui”. 11 Così parlò e poi disse loro: “Il nostro amico Lazzaro si è addormentato, ma io vado a svegliarlo”. 12 Perciò i discepoli gli dissero: “Signore, se egli dorme, sarà salvo”. 13 Gesù aveva parlato della sua morte, ma essi pensarono che avesse parlato del dormire del sonno. 14 Allora Gesù disse loro apertamente: “Lazzaro è morto 15 e per voi mi rallegro di non essere stato là, affinché crediate, ma ora andiamo da lui!”. 16 Allora Tommaso, detto Didimo, disse ai suoi condiscepoli: “Andiamo anche noi, per morire con lui!”.
17 Gesù dunque, arrivato, trovò che Lazzaro era già da quattro giorni nel sepolcro. 18 Ora Betania non distava da Gerusalemme che circa quindici stadi 19 e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria per consolarle del loro fratello.
20 Come dunque Marta ebbe udito che Gesù veniva, gli andò incontro, ma Maria stava seduta in casa. 21 Marta dunque disse a Gesù: “Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto 22 e anche adesso so che tutto quello che chiederai a Dio, Dio te lo darà”. 23 Gesù le disse: “Tuo fratello risusciterà”. 24 Marta gli disse: “Lo so che risusciterà, nella risurrezione, nell'ultimo giorno”. 25 Gesù le disse: “Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà 26 e chiunque vive e crede in me, non morirà mai. Credi tu questo?”. 27 Ella gli disse: “Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che doveva venire nel mondo”.
28 Detto questo, se ne andò e chiamò di nascosto Maria, sua sorella, dicendole: “Il Maestro è qui e ti chiama”. 29 Ed ella, udito questo, si alzò in fretta e andò da lui. 30 Ora Gesù non era ancora entrato nel villaggio, ma era sempre nel luogo dove Marta lo aveva incontrato. 31 Quando i Giudei, che erano in casa con lei e la consolavano, videro che Maria si era alzata in fretta ed era uscita, la seguirono, supponendo che si recasse al sepolcro a piangere. 32 Appena Maria fu giunta dov'era Gesù e l'ebbe visto, gli si gettò ai piedi dicendogli: “Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto”. 33 Quando Gesù la vide piangere e vide i Giudei che erano venuti con lei piangere anch'essi, fremette nello spirito, si turbò e disse: 34 “Dove l'avete posto?”. Essi gli dissero: “Signore, vieni a vedere!”.
35 Gesù pianse.
36 Perciò i Giudei dicevano: “Guarda come lo amava!”. 37 Ma alcuni di loro dicevano: “Non poteva, lui che ha aperto gli occhi al cieco, anche far sì che questi non morisse?”.
38 Gesù dunque, fremendo di nuovo in sé stesso, venne al sepolcro. Era una grotta e una pietra era posta all'apertura. 39 Gesù disse: “Togliete via la pietra!”. Marta, la sorella del morto, gli disse: “Signore, egli puzza già, perché siamo al quarto giorno”. 40 Gesù le disse: “Non ti ho detto che, se credi, vedrai la gloria di Dio?”. 41 Tolsero dunque la pietra. E Gesù, alzati gli occhi in alto, disse: “Padre, ti ringrazio che mi hai esaudito. 42 Io sapevo bene che tu mi esaudisci sempre, ma ho detto questo a motivo della folla che mi circonda, affinché credano che tu mi hai mandato”. 43 E detto questo, gridò ad alta voce: “Lazzaro, vieni fuori!”. 44 Il morto uscì, avendo i piedi e le mani legati da fasce e il viso coperto da un sudario. Gesù disse loro: “Scioglietelo, e lasciatelo andare”.
45 Perciò molti Giudei che erano venuti da Maria e avevano visto le cose fatte da Gesù, credettero in lui. 46 Ma alcuni di loro andarono dai farisei e raccontarono loro quello che Gesù aveva fatto.

Congiura contro Gesù
(Matteo 26:1-5; Marco 14:1, 2; Luca 22:1, 2)
47 I capi sacerdoti e i farisei, quindi, radunarono il Sinedrio e dicevano: “Che facciamo? Perché quest'uomo fa molti miracoli. 48 Se lo lasciamo fare, tutti crederanno in lui; e i Romani verranno e ci distruggeranno, città e nazione”. 49 Uno di loro, Caiafa, che era sommo sacerdote di quell'anno, disse loro: “Voi non capite nulla 50 e non riflettete come torni a vostro vantaggio che un uomo solo muoia per il popolo e non perisca tutta la nazione”. 51 Ora egli non disse questo di suo, ma, siccome era sommo sacerdote di quell'anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione 52 e non soltanto per la nazione, ma anche per raccogliere in uno i figli di Dio dispersi.
53 Da quel giorno dunque deliberarono di farlo morire. 54 Gesù quindi non andava più apertamente fra i Giudei, ma si ritirò di là nella regione vicina al deserto, in una città detta Efraim; là si trattenne con i suoi discepoli.
55 La Pasqua dei Giudei era vicina e molti di quella regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. 56 Cercavano dunque Gesù e, stando nel tempio, dicevano tra loro: “Che ve ne pare? Verrà alla festa?”. 57 Ora i capi sacerdoti e i farisei avevano dato ordine che, se qualcuno avesse saputo dove egli era, lo avrebbe dovuto denunciare per poterlo arrestare.

Maria unge i piedi di Gesù d'olio profumato
(Matteo 26:6-13; Marco 14:3-9)
12,1 Gesù dunque, sei giorni prima della Pasqua, venne a Betania dov'era Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. 2 Qui gli prepararono una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno di quelli che erano a tavola con lui. 3 Allora Maria, presa una libbra d'olio profumato di nardo puro, di gran valore, unse i piedi di Gesù, glieli asciugò con i suoi capelli e la casa fu ripiena del profumo dell'olio. 4 Ma Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: 5 “Perché non si è venduto quest'olio per trecento denari e non si sono dati ai poveri?”. 6 Diceva così, non perché si curasse dei poveri, ma perché era ladro e, tenendo la borsa, ne portava via ciò che vi si metteva dentro. 7 Gesù dunque disse: “Lasciala stare; lei lo ha conservato per il giorno della mia sepoltura. 8 Poiché i poveri li avete sempre con voi, ma non sempre avrete me”.
9 La gran folla dei Giudei seppe dunque che egli era lì e vennero non soltanto a motivo di Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. 10 Ma i capi sacerdoti deliberarono di far morire anche Lazzaro, 11 perché, a causa sua, molti Giudei andavano e credevano in Gesù.

Gesù entra a Gerusalemme
(Matteo 21:1-11; Marco 11:1-10; Luca 19:29-44)
12 Il giorno seguente, la gran folla che era venuta alla festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, 13 prese dei rami di palme, uscì a incontrarlo e gridava: “Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il Re d'Israele!”. 14 Gesù, trovato un asinello, vi montò su, secondo quanto scritto:
15 “Non temere, o figlia di Sion! Ecco, il tuo Re viene, montato sopra un puledro d'asina!”.
16 I suoi discepoli inizialmente non intesero queste cose, ma, quando Gesù fu glorificato, allora si ricordarono che queste cose erano state scritte di lui e che essi gliele avevano fatte.
17 La folla dunque, che era con lui quando aveva chiamato Lazzaro fuori dal sepolcro e l'aveva risuscitato dai morti, ne rendeva testimonianza. 18 Per questo la folla gli andò incontro, perché aveva udito che egli aveva fatto quel miracolo. 19 Perciò i farisei dicevano fra loro: “Vedete che non guadagnate nulla? Ecco, il mondo gli corre dietro!”.

Alcuni Greci desiderano vedere Gesù
20 Ora tra quelli che salivano alla festa per adorare c'erano certi Greci. 21 Questi dunque, accostatisi a Filippo, che era di Betsaida di Galilea, gli fecero questa richiesta: “Signore, vorremmo vedere Gesù”. 22 Filippo lo venne a dire ad Andrea; Andrea e Filippo vennero a dirlo a Gesù.

Gesù annuncia la Sua morte
23 Gesù rispose loro, dicendo: “L'ora è venuta, in cui il Figlio dell'uomo deve essere glorificato. 24 In verità, in verità io vi dico che, se il granello di frumento caduto in terra non muore, rimane solo, ma, se muore, produce molto frutto. 25 Chi ama la sua vita, la perde e chi odia la sua vita in questo mondo, la conserverà in vita eterna. 26 Se uno mi serve, mi segua e là dove sono io sarà anche il mio servitore; se uno mi serve, il Padre l'onorerà. 27 Ora l'anima mia è turbata; e che dirò? Padre, salvami da quest'ora? Ma è per questo che sono venuto incontro a quest'ora. 28 Padre, glorifica il tuo nome!”. Allora venne una voce dal cielo: “L'ho glorificato e lo glorificherò di nuovo!”.
29 Perciò la folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: “Un angelo gli ha parlato”.
30 Gesù rispose e disse: “Questa voce non è venuta per me, ma per voi. 31 Ora avviene il giudizio di questo mondo; ora sarà cacciato fuori il principe di questo mondo 32 e io, quando sarò innalzato dalla terra, attirerò tutti a me”. 33 Così diceva per indicare di quale morte doveva morire. 34 La folla quindi gli rispose: “Noi abbiamo udito dalla legge che il Cristo dimora in eterno: come dunque dici tu che bisogna che il Figlio dell'uomo sia innalzato? Chi è questo Figlio dell'uomo?”. 35 Gesù dunque disse loro: “Ancora per poco la luce è fra voi. Camminate mentre avete la luce, affinché non vi colgano le tenebre; chi cammina nelle tenebre non sa dove va. 36 Mentre avete la luce, credete nella luce, affinché diventiate figli di luce”. Queste cose disse Gesù, poi se ne andò e si nascose da loro.

Incredulità della gente
37 Sebbene avesse fatto tanti miracoli in loro presenza, non credevano in lui, 38 affinché si adempisse la parola detta dal profeta Isaia:
Signore, chi ha creduto a quello che ci è stato predicato? E a chi è stato rivelato il braccio del Signore?”.
39 Perciò non potevano credere, per la ragione detta ancora da Isaia:
40 “Egli ha accecato i loro occhi e ha indurito il loro cuore, affinché non vedano con gli occhi, e non intendano con il cuore, e non si convertano, e io non li guarisca”.
41 Queste cose disse Isaia, perché vide la gloria di lui e di lui parlò.
42 Tuttavia molti, anche fra i capi, credettero in lui, ma a causa dei farisei non lo confessavano, per non essere espulsi dalla sinagoga, 43 perché amarono la gloria degli uomini più della gloria di Dio.
44 Ma Gesù ad alta voce aveva detto: “Chi crede in me, crede non in me, ma in colui che mi ha mandato 45 e chi vede me, vede colui che mi ha mandato. 46 Io sono venuto come luce nel mondo, affinché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. 47 E, se uno ode le mie parole e non le osserva, io non lo giudico, perché io non sono venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo. 48 Chi mi respinge e non accetta le mie parole, ha chi lo giudica: la parola che ho annunciato è quella che lo giudicherà nell'ultimo giorno. 49 Perché io non ho parlato di mio, ma il Padre che mi ha mandato mi ha comandato lui quello che devo dire e di che devo parlare 50 e io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che dico, così le dico, come il Padre me le ha dette”.

Giovanni 13,31-17,26

Un comandamento nuovo
13,31 Quand'egli fu uscito, Gesù disse: “Ora il Figlio dell'uomo è glorificato e Dio è glorificato in lui. 32 Se Dio è glorificato in lui, Dio lo glorificherà anche in sé stesso e presto lo glorificherà.
33 Figlioli, è per poco che sono ancora con voi. Voi mi cercherete e, come ho detto ai Giudei: 'Dove vado io, voi non potete venire', così lo dico ora a voi. 34 Io vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri. 35 Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri”.

Gesù avverte Pietro del suo rinnegamento
(Matteo 26:30-35; Marco 14:26-31; Luca 22:31-34)
36 Simon Pietro gli domandò: “Signore, dove vai?”. Gesù rispose: “Dove vado io, non puoi seguirmi per ora, ma mi seguirai più tardi”. 37 Pietro gli disse: “Signore, perché non posso seguirti ora? Metterò la mia vita per te!”. 38 Gesù gli rispose: “Metterai la tua vita per me? In verità, in verità ti dico che il gallo non canterà prima che tu non mi abbia rinnegato tre volte”.

“Io sono la via, la verità e la vita”
14,1 “Il vostro cuore non sia turbato; abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me!
2 Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, ve l'avrei detto; io vado a prepararvi un luogo 3 e, quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi; 4 e del dove io vado sapete anche la via”.
5 Tommaso gli disse: “Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo sapere la via?”. 6 Gesù gli disse: “Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 7 Se mi aveste conosciuto, avreste conosciuto anche mio Padre; fin da ora lo conoscete e l'avete visto”.
8 Filippo gli disse: “Signore, mostraci il Padre e ci basta”. 9 Gesù gli disse: “Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai dici tu: 'Mostraci il Padre?'. 10 Non credi tu che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio, ma il Padre che dimora in me fa le opere sue. 11 Credetemi che io sono nel Padre e che il Padre è in me; se no, credete a causa di quelle stesse opere.
12 In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anche egli le opere che faccio io e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre 13 e quello che chiederete nel mio nome, lo farò, affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14 Se chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò”.

Gesù promette lo Spirito Santo
15 “Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti. 16 Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, perché stia con voi per sempre, 17 lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi. 18 Non vi lascerò orfani; tornerò a voi. 19 Ancora un po' e il mondo non mi vedrà più, ma voi mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. 20 In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me e io in voi. 21 Chi ha i miei comandamenti, e li osserva, quello mi ama e chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e io lo amerò e mi manifesterò a lui”.
22 Giuda (non l'Iscariota) gli domandò: “Signore, come mai ti manifesterai a noi e non al mondo?”. 23 Gesù rispose e gli disse: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui. 24 Chi non mi ama non osserva le mie parole e la parola che voi udite non è mia, ma è del Padre che mi ha mandato.
25 Vi ho detto queste cose stando ancora con voi; 26 ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto.
27 Io vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti.
28 Avete udito che vi ho detto: 'Io me ne vado e torno a voi'; se voi mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è maggiore di me. 29 E ora ve l'ho detto prima che avvenga, affinché, quando sarà avvenuto, crediate. 30 Io non parlerò più molto con voi, perché viene il principe di questo mondo. Ed egli non ha nulla in me, 31 ma così avviene, affinché il mondo conosca che amo il Padre e opero come il Padre mi ha ordinato. Alzatevi, andiamo via di qui”.

“Io sono la vera vite”
15,1 “Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiuolo. 2 Ogni tralcio che in me non dà frutto, lo toglie via, e ogni tralcio che dà frutto, lo pota affinché ne dia di più. 3 Voi siete già puri a motivo della parola che vi ho annunciata. 4 Dimorate in me e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dare frutto se non rimane nella vite, così neppure voi, se non dimorate in me. 5 Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto, perché senza di me non potete fare nulla. 6 Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano. 7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto. 8 In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, così sarete miei discepoli.
9 Come il Padre mi ha amato, così anch'io ho amato voi; dimorate nel mio amore. 10 Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore; come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore. 11 Vi ho detto queste cose affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia completa.
12 Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi. 13 Nessuno ha amore più grande che quello di dare la sua vita per i suoi amici. 14 Voi siete miei amici, se fate le cose che vi comando. 15 Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo signore, ma voi vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio. 16 Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto sia permanente; affinché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, egli ve lo dia. 17 Vi comando questo: che vi amiate gli uni gli altri.

L'odio del mondo
18 Se il mondo vi odia, sapete bene che prima di voi ha odiato me. 19 Se foste del mondo, il mondo amerebbe quello che è suo; siccome non siete del mondo, ma io vi ho scelti in mezzo al mondo, perciò il mondo vi odia. 20 Ricordatevi della parola che vi ho detta: 'Il servo non è più grande del suo signore'. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. 21 Ma tutto questo ve lo faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato. 22 Se io non fossi venuto e non avessi loro parlato, non avrebbero colpa, ma ora non hanno scusa del loro peccato. 23 Chi odia me, odia anche il Padre mio. 24 Se non avessi fatto tra loro le opere che nessun altro ha mai fatto, non avrebbero colpa, ma ora le hanno viste e hanno odiato me e il Padre mio. 25 Ma questo è avvenuto affinché sia adempiuta la parola scritta nella loro legge: 'Mi hanno odiato senza motivo'.
26 Ma quando sarà venuto il Consolatore, che io vi manderò da parte del Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli testimonierà di me 27 e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio”.

Gesù avverte i Suoi discepoli delle persecuzioni future
16,1 “Vi ho detto queste cose, affinché non siate scandalizzati. 2 Vi espelleranno dalle sinagoghe, anzi l'ora viene che chiunque vi ucciderà, crederà di rendere un culto a Dio. 3 E questo faranno, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. 4 Ma io vi ho detto queste cose, affinché, quando sia giunta l'ora in cui avverranno, vi ricordiate che ve le ho dette. Non ve le dissi da principio, perché ero con voi.

L'opera dello Spirito Santo nel mondo e nei discepoli
5 Ma ora me ne vado a colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: 'Dove vai?'. 6 Invece, perché vi ho detto queste cose, la tristezza vi ha riempito il cuore. 7 Pure, io vi dico la verità: è utile per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore, ma, se me ne vado, io ve lo manderò.
8 Quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. 9 Quanto al peccato, perché non credono in me; 10 quanto alla giustizia, perché me ne vado al Padre e non mi vedrete più; 11 quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato.
12 Molte cose ho ancora da dirvi, ma non sono per ora alla vostra portata, 13 però quando sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito e vi annuncerà le cose a venire. 14 Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve l'annuncerà. 15 Tutte le cose che ha il Padre, sono mie: per questo ho detto che prenderà del mio e ve lo annuncerà.

Gesù preannuncia la risurrezione
16 Fra poco non mi vedrete più e fra un altro poco mi vedrete, perché me ne vado al Padre”.
17 Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: “Che cos'è questo che ci dice: 'Fra poco non mi vedrete più' e: 'Fra un altro poco mi vedrete' e: 'Perché me ne vado al Padre'?”. 18 Dicevano dunque: “Che cos'è questo 'fra poco' che egli dice? Noi non sappiamo quello che egli voglia dire”.
19 Gesù conobbe che lo volevano interrogare e disse loro: “Vi domandate l'un l'altro che significhi quel mio dire: 'Fra poco non mi vedrete più' e: 'Fra un altro poco mi vedrete'? 20 In verità, in verità vi dico che voi piangerete e farete cordoglio, e il mondo si rallegrerà. Voi sarete rattristati, ma la vostra tristezza sarà mutata in gioia. 21 La donna, quando partorisce, è in dolore, perché è venuta la sua ora, ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell'angoscia, per la gioia che sia venuta al mondo una creatura umana. 22 Così anche voi siete ora nel dolore, ma io vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà, e nessuno vi toglierà la vostra gioia. 23 In quel giorno non mi rivolgerete alcuna domanda. In verità, in verità vi dico che tutto ciò che chiederete al Padre, egli ve lo darà nel nome mio. 24 Fino ad ora non avete chiesto nulla nel nome mio; chiedete e riceverete, affinché la vostra gioia sia completa.

“Io ho vinto il mondo”
25 Vi ho detto queste cose in similitudini; l'ora viene in cui non vi parlerò più in similitudini, ma vi farò conoscere apertamente il Padre. 26 In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che io pregherò il Padre per voi, 27 poiché il Padre stesso vi ama, perché mi avete amato e avete creduto che sono proceduto da Dio. 28 Sono proceduto dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio il mondo e torno al Padre”.
29 I suoi discepoli gli dissero: “Ecco, adesso tu parli apertamente e non usi similitudine. 30 Ora sappiamo che sai ogni cosa e non hai bisogno che nessuno t'interroghi, perciò crediamo che sei proceduto da Dio”. 31 Gesù rispose loro: “Adesso credete? 32 Ecco, l'ora viene, anzi è venuta, in cui sarete dispersi, ciascuno per conto suo, e mi lascerete solo, ma io non sono solo, perché il Padre è con me. 33 Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione, ma fatevi animo, io ho vinto il mondo”.

Gesù prega per i Suoi discepoli
17,1 Gesù disse queste cose, poi, alzati gli occhi al cielo, disse: “Padre, l'ora è venuta; glorifica tuo Figlio, affinché il Figlio glorifichi te, 2 perché gli hai dato autorità su ogni carne, perché egli dia vita eterna a tutti quelli che tu gli hai dato. 3 Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo. 4 Io ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuto l'opera che tu mi hai data da fare. 5 Ora, o Padre, glorificami tu presso te stesso della gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse.
6 Io ho manifestato il tuo nome agli uomini che tu mi hai dati dal mondo; erano tuoi e tu me li hai dati; ed essi hanno osservato la tua parola. 7 Ora hanno conosciuto che tutte le cose che tu mi hai date vengono da te, 8 poiché le parole che tu mi hai date, le ho date a loro; ed essi le hanno ricevute e hanno veramente conosciuto che io sono proceduto da te, e hanno creduto che tu mi hai mandato. 9 Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per quelli che tu mi hai dato, perché sono tuoi; 10 tutte le cose mie sono tue, e le cose tue sono mie; e io sono glorificato in loro. 11 Io non sono più nel mondo, ma essi sono nel mondo e io vengo a te. Padre santo, conservali nel tuo nome, quelli che tu mi hai dato, affinché siano uno, come noi. 12 Mentre io ero con loro, io li conservavo nel tuo nome; quelli che tu mi hai dati, li ho anche custoditi e nessuno di loro è perito, tranne il figlio di perdizione, affinché la Scrittura fosse adempiuta. 13 Ma ora io vengo a te e dico queste cose nel mondo, affinché abbiano compiuta in sé stessi la mia gioia. 14 Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché non sono del mondo, come io non sono del mondo. 15 Io non ti prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno. 16 Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. 17 Santificali nella verità: la tua parola è verità. 18 Come tu hai mandato me nel mondo, anch'io ho mandato loro nel mondo. 19 E per loro io santifico me stesso, affinché anch'essi siano santificati nella verità.
20 Io non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola: 21 che siano tutti uno; che, come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch'essi siano in noi, affinché il mondo creda che tu mi hai mandato. 22 Io ho dato loro la gloria che tu hai dato a me, affinché siano uno come noi siamo uno; 23 io in loro e tu in me, affinché siano perfetti nell'unità e affinché il mondo conosca che tu mi hai mandato, e che li ami come hai amato me. 24 Padre, io voglio che dove sono io, siano con me anche quelli che tu mi hai dati, affinché vedano la mia gloria che tu mi hai data, poiché tu mi hai amato prima della fondazione del mondo. 25 Padre giusto, il mondo non t'ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato; 26 io ho fatto loro conoscere il tuo nome e lo farò conoscere, affinché l'amore del quale tu mi hai amato sia in loro e io in loro”.

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