C.E.I.:

Isaia 13-23

13,1 Oracolo su Babilonia, ricevuto in visione da Isaia figlio di Amoz.
2 Su un monte brullo issate un segnale,
alzate per essi un grido;
fate cenni con la mano perché varchino
le porte dei principi.
3 Io ho dato un ordine ai miei consacrati;
ho chiamato i miei prodi a strumento del mio sdegno,
entusiasti della mia grandezza.
4 Rumore di folla sui monti,
simile a quello di un popolo immenso.
Rumore fragoroso di regni,
di nazioni radunate.
Il Signore degli eserciti passa in rassegna
un esercito di guerra.
5 Vengono da un paese lontano,
dall'estremo orizzonte,
il Signore e gli strumenti della sua collera,
per devastare tutto il paese.
6 Urlate, perché è vicino il giorno del Signore;
esso viene come una devastazione
da parte dell'Onnipotente.
7 Perciò tutte le braccia sono fiacche,
ogni cuore d'uomo viene meno;
8 sono costernati, spasimi e dolori li prendono,
si contorcono come una partoriente;
ognuno osserva sgomento il suo vicino;
i loro volti sono volti di fiamma.
9 Ecco, il giorno del Signore arriva implacabile,
con sdegno, ira e furore,
per fare della terra un deserto,
per sterminare i peccatori.
10 Poiché le stelle del cielo e la costellazione di Orione
non daranno più la loro luce;
il sole si oscurerà al suo sorgere
e la luna non diffonderà la sua luce.
11 Io punirò il mondo per il male,
gli empi per la loro iniquità;
farò cessare la superbia dei protervi
e umilierò l'orgoglio dei tiranni.
12 Renderò l'uomo più raro dell'oro
e i mortali più rari dell'oro di Ofir.
13 Allora farò tremare i cieli
e la terra si scuoterà dalle fondamenta
per lo sdegno del Signore degli eserciti,
nel giorno della sua ira ardente.
14 Allora, come una gazzella impaurita
e come un gregge che nessuno raduna,
ognuno si dirigerà verso il suo popolo,
ognuno correrà verso la sua terra.
15 Quanti saranno trovati, saranno trafitti,
quanti saranno presi, periranno di spada.
16 I loro piccoli saranno sfracellati davanti ai loro occhi;
saranno saccheggiate le loro case,
disonorate le loro mogli.
17 Ecco, io eccito contro di loro i Medi
che non pensano all'argento,
né si curano dell'oro.
18 Con i loro archi abbatteranno i giovani,
non avranno pietà dei piccoli appena nati,
i loro occhi non avranno pietà dei bambini.
19 Babilonia, perla dei regni,
splendore orgoglioso dei Caldei,
sarà come Sòdoma e Gomorra sconvolte da Dio.
20 Non sarà abitata mai più né popolata
di generazione in generazione.
L'Arabo non vi pianterà la sua tenda
né i pastori vi faranno sostare i greggi.
21 Ma vi si stabiliranno gli animali del deserto,
i gufi riempiranno le loro case,
vi faranno dimora gli struzzi,
vi danzeranno i sàtiri.
22 Ululeranno le iene nei loro palazzi,
gli sciacalli nei loro edifici lussuosi.
La sua ora si avvicina,
i suoi giorni non saranno prolungati.

14,1 Il Signore infatti avrà pietà di Giacobbe e si sceglierà ancora Israele e li ristabilirà nel loro paese. A loro si uniranno gli stranieri, che saranno incorporati nella casa di Giacobbe. 2 I popoli li accoglieranno e li ricondurranno nel loro paese e se ne impossesserà la casa di Israele nel paese del Signore come schiavi e schiave; così faranno prigionieri coloro che li avevano resi schiavi e domineranno i loro avversari.
3 In quel giorno il Signore ti libererà dalle tue pene e dal tuo affanno e dalla dura schiavitù con la quale eri stato asservito. 4 Allora intonerai questa canzone sul re di Babilonia e dirai:
«Ah, come è finito l'aguzzino,
è finita l'arroganza!
5 Il Signore ha spezzato la verga degli iniqui,
il bastone dei dominatori,
6 di colui che percuoteva i popoli nel suo furore,
con colpi senza fine,
che dominava con furia le genti
con una tirannia senza respiro.
7 Riposa ora tranquilla tutta la terra
ed erompe in grida di gioia.
8 Persino i cipressi gioiscono riguardo a te
e anche i cedri del Libano:
Da quando tu sei prostrato, non salgono più
i tagliaboschi contro di noi.
9 Gli inferi di sotto si agitano per te,
per venirti incontro al tuo arrivo;
per te essi svegliano le ombre,
tutti i dominatori della terra,
e fanno sorgere dai loro troni tutti i re delle nazioni.
10 Tutti prendono la parola per dirti:
Anche tu sei stato abbattuto come noi,
sei diventato uguale a noi.
11 Negli inferi è precipitato il tuo fasto,
la musica delle tue arpe;
sotto di te v'è uno strato di marciume,
tua coltre sono i vermi.
12 Come mai sei caduto dal cielo,
Lucifero, figlio dell'aurora?
Come mai sei stato steso a terra,
signore di popoli?
13 Eppure tu pensavi:
Salirò in cielo,
sulle stelle di Dio
innalzerò il trono,
dimorerò sul monte dell'assemblea,
nelle parti più remote del settentrione.
14 Salirò sulle regioni superiori delle nubi,
mi farò uguale all'Altissimo.
15 E invece sei stato precipitato negli inferi,
nelle profondità dell'abisso!
16 Quanti ti vedono ti guardano fisso,
ti osservano attentamente.
È questo l'individuo che sconvolgeva la terra,
che faceva tremare i regni,
17 che riduceva il mondo a un deserto,
che ne distruggeva le città,
che non apriva ai suoi prigionieri la prigione?
18 Tutti i re dei popoli,
tutti riposano con onore,
ognuno nella sua tomba.
19 Tu, invece, sei stato gettato fuori del tuo sepolcro,
come un virgulto spregevole;
sei circondato da uccisi trafitti da spada,
come una carogna calpestata.
A coloro che sono scesi in una tomba di pietre
20 tu non sarai unito nella sepoltura,
perché hai rovinato il tuo paese,
hai assassinato il tuo popolo;
non sarà più nominata
la discendenza dell'iniquo.
21 Preparate il massacro dei suoi figli
a causa dell'iniquità del loro padre
e non sorgano più a conquistare la terra
e a riempire il mondo di rovine».
22 Io insorgerò contro di loro - parola del Signore degli eserciti -, sterminerò il nome di Babilonia e il resto, la prole e la stirpe - oracolo del Signore -. 23 Io la ridurrò a dominio dei ricci, a palude stagnante; la scoperò con la scopa della distruzione - oracolo del Signore degli eserciti -.
24 Il Signore degli eserciti ha giurato:
«In verità
come ho pensato, accadrà
e succederà come ho deciso.
25 Io spezzerò l'Assiro nella mia terra
e sui miei monti lo calpesterò.
Allora sparirà da loro il suo giogo,
il suo peso dalle loro spalle».
26 Questa è la decisione presa per tutta la terra
e questa è la mano stesa su tutte le genti.
27 Poiché il Signore degli eserciti
lo ha deciso; chi potrà renderlo vano?
La sua mano è stesa, chi gliela farà ritirare?
28 Nell'anno in cui morì il re Acaz fu comunicato questo oracolo:
29 «Non gioire, Filistea tutta,
perché si è spezzata la verga di chi ti percuoteva.
Poiché dalla radice del serpe uscirà una vipera
e il suo frutto sarà un drago alato.
30 I poveri pascoleranno sui miei prati
e i miseri vi riposeranno tranquilli;
ma farò morire di fame la tua stirpe
e ucciderò il tuo resto.
31 Urla, porta; grida, città;
trema, Filistea tutta,
perché dal settentrione si alza il fumo
e nessuno si sbanda dalle sue schiere».
32 Che si risponderà ai messaggeri delle nazioni?
«Il Signore ha fondato Sion
e in essa si rifugiano gli oppressi del suo popolo».

15,1 Oracolo su Moab.
È stata devastata di notte,
Ar-Moab è stata distrutta;
è stata devastata di notte,
Kir-Moab è stata distrutta.
2 È salita la gente di Dibon
sulle alture, per piangere;
su Nebo e su Màdaba
Moab innalza un lamento;
ogni testa è stata rasata,
ogni barba è stata tagliata.
3 Nelle sue strade si indossa il sacco,
sulle sue terrazze si fa il lamento.
Nelle sue piazze ognuno si lamenta,
si scioglie in lacrime.
4 Emettono urla Chesbòn ed Elealè,
le loro grida giungono fino a Iàas.
Per questo tremano le viscere di Moab,
freme la sua anima.
5 Il cuore di Moab geme;
i suoi fuggiaschi giungono fino a Zoar.
Ah, la salita di Luchìt salgono piangendo.
Sulla via di Coronàim
mandano grida strazianti.
6 Le acque di Nimrìm sono un deserto,
l'erba si è seccata, finita è la pastura;
non c'è più nulla di verde.
7 Per questo fanno provviste,
le loro riserve
trasportano al di là del torrente dei Salici.
8 Risuonano grida
per tutto il territorio di Moab;
fino a Eglaim giunge il suo urlo,
fino a Bir-Elim il suo urlo.
9 Le acque di Dimòn sono piene di sangue,
eppure colpirò Dimòn con altri mali;
un leone per i fuggiaschi di Moab
e per il resto del paese.

16,1 Mandate l'agnello al signore del paese,
dalla rupe verso il deserto
al monte della figlia di Sion.
2 Come un uccello fuggitivo,
come una nidiata dispersa
saranno le figlie di Moab
ai guadi dell'Arnon.
3 Dacci un consiglio,
prendi una decisione!
Rendi come la notte la tua ombra
in pieno mezzogiorno;
nascondi i dispersi,
non tradire i fuggiaschi.
4 Siano tuoi ospiti
i dispersi di Moab;
sii loro rifugio di fronte al devastatore.
Quando sarà estinto il tiranno
e finita la devastazione,
scomparso il distruttore della regione,
5 allora sarà stabilito un trono sulla mansuetudine,
vi siederà con tutta fedeltà, nella tenda di Davide,
un giudice sollecito del diritto
e pronto alla giustizia.
6 Abbiamo udito l'orgoglio di Moab,
l'orgogliosissimo,
la sua alterigia, la sua superbia, la sua tracotanza,
la vanità delle sue chiacchiere.
7 Per questo i Moabiti innalzano un lamento per Moab,
si lamentano tutti;
per le focacce di uva di Kir-Carèset
gemono tutti costernati.
8 Sono squallidi i campi di Chesbòn,
languiscono le viti di Sibmà.
Signori di popoli
ne hanno spezzato i tralci
che raggiungevano Iazèr,
penetravano fin nel deserto;
i loro rami si estendevano liberamente,
giungevano al mare.
9 Per questo io piangerò con il pianto di Iazèr
sui vigneti di Sibmà.
Ti inonderò con le mie lacrime,
Chesbòn, Elealè,
perché sui tuoi frutti e sulla tua vendemmia
è piombato il grido dei vignaioli.
10 Sono scomparse gioia e allegria dai frutteti;
nelle vigne non si levano più lieti clamori,
né si grida più allegramente.
Il vino nei tini nessuno lo ammosta,
l'evviva di gioia è cessato.
11 Perciò le mie viscere fremono
per Moab come una cetra,
il mio intimo freme per Kir-Carèset.
12 Moab si mostrerà e si stancherà sulle alture,
verrà nel suo santuario per pregare,
ma senza successo.
13 Questo è il messaggio che pronunziò un tempo il Signore su Moab. 14 Ma ora il Signore dice: «In tre anni, come gli anni di un salariato, sarà deprezzata la gloria di Moab con tutta la sua numerosa popolazione. Ne rimarrà solo un resto, piccolo e impotente».

17,1 Oracolo su Damasco.
Ecco, Damasco sarà eliminata dal numero delle città,
diverrà un cumulo di rovine.
2 Le sue borgate saranno abbandonate per sempre;
saranno pascolo dei greggi
che vi riposeranno senza esserne scacciati.
3 A Efraim sarà tolta la cittadella,
a Damasco la sovranità.
Al resto degli Aramei toccherà la stessa sorte
della gloria degli Israeliti,
oracolo del Signore degli eserciti.
4 In quel giorno verrà ridotta la gloria di Giacobbe
e la pinguedine delle sue membra dimagrirà.
5 Avverrà come quando il mietitore
prende una manciata di steli,
e con l'altro braccio falcia le spighe,
come quando si raccolgono le spighe
nella valle dei Rèfaim,
6 Vi resteranno solo racimoli,
come alla bacchiatura degli ulivi:
due o tre bacche sulla cima dell'albero,
quattro o cinque sui rami da frutto.
Oracolo del Signore, Dio di Israele.
7 In quel giorno si volgerà l'uomo al suo creatore
e i suoi occhi guarderanno al Santo di Israele.
8 Non si volgerà agli altari, lavoro delle sue mani;
non guarderà ciò che fecero le sue dita,
i pali sacri e gli altari per l'incenso.
9 In quel giorno avverrà alle tue fortezze
come alle città abbandonate
che l'Eveo e l'Amorreo evacuarono
di fronte agli Israeliti
e sarà una desolazione.
10 Perché hai dimenticato Dio tuo salvatore
e non ti sei ricordato della Roccia, tua fortezza.
Tu pianti perciò piante amene
e innesti tralci stranieri;
11 di giorno le pianti, le vedi crescere
e al mattino vedi fiorire i tuoi semi,
ma svanirà il raccolto in un giorno di malattia
e di dolore insanabile.
12 Ah, il rumore di popoli immensi,
rumore come il mugghio dei mari,
fragore di nazioni
come lo scroscio di acque che scorrono veementi.
13 Le nazioni fanno fragore
come il fragore di molte acque,
ma il Signore le minaccia, esse fuggono lontano;
come pula sono disperse sui monti dal vento
e come mulinello di polvere dinanzi al turbine.
14 Alla sera, ecco era tutto uno spavento,
prima del mattino non è già più.
Questo è il destino dei nostri predatori
e la sorte dei nostri saccheggiatori.

18,1 Ah! paese dagli insetti ronzanti,
che ti trovi oltre i fiumi di Etiopia,
2 che mandi ambasciatori per mare,
in canotti di papiro sulle acque:
«Andate, messaggeri veloci,
verso un popolo alto e abbronzato,
verso un popolo temuto ora e sempre,
un popolo potente e vittorioso,
il cui paese è solcato da fiumi».
3 O voi tutti abitanti del mondo, che dimorate sulla terra,
appena si alzerà un segnale sui monti, guardatelo!
Appena squillerà la tromba, ascoltatela!
4 Poiché questo mi ha detto il Signore:
«Io osserverò tranquillo dalla mia dimora,
come il calore sereno alla luce del sole,
come una nube di rugiada al calore della mietitura».
5 Poiché prima della raccolta, quando la fioritura è finita
e il fiore è diventato un grappolo maturo,
egli taglierà i tralci con roncole,
strapperà e getterà via i pampini.
6 Saranno abbandonati tutti insieme
agli avvoltoi dei monti e alle bestie selvatiche;
su di essi gli avvoltoi passeranno l'estate,
su di essi tutte le bestie selvatiche passeranno l'inverno.
7 In quel tempo saranno portate offerte al Signore degli eserciti da un popolo alto e abbronzato, da un popolo temuto ora e sempre, da un popolo potente e vittorioso, il cui paese è solcato da fiumi, saranno portate nel luogo dove è invocato il nome del Signore degli eserciti, sul monte Sion.

19,1 Oracolo sull'Egitto.
Ecco, il Signore cavalca una nube leggera
ed entra in Egitto.
Crollano gli idoli d'Egitto davanti a lui
e agli Egiziani vien meno il cuore nel petto.
2 Aizzerò gli Egiziani contro gli Egiziani:
combatterà fratello contro fratello,
uomo contro uomo,
città contro città, regno contro regno.
3 Gli Egiziani perderanno il senno
e io distruggerò il loro consiglio;
per questo ricorreranno agli idoli e ai maghi,
ai negromanti e agli indovini.
4 Ma io metterò gli Egiziani
in mano a un duro padrone, un re crudele li dominerà.
Oracolo del Signore, Dio degli eserciti.
5 Si prosciugheranno le acque del mare,
il fiume si inaridirà e seccherà.
6 I suoi canali diventeranno putridi,
diminuiranno e seccheranno i torrenti dell'Egitto,
canne e giunchi ingialliranno.
7 I giunchi sulle rive e alla foce del Nilo
e tutti i seminati del Nilo
seccheranno, saranno dispersi dal vento, non saranno più.
8 I pescatori si lamenteranno, gemeranno
quanti gettano l'amo nel Nilo,
quanti stendono le reti sull'acqua saranno desolati.
9 Saranno delusi i lavoratori del lino,
le cardatrici e i tessitori impallidiranno;
10 i tessitori saranno avviliti,
tutti i salariati saranno costernati.
11 Quanto sono stolti i principi di Tanis!
I più saggi consiglieri del faraone sono uno stupido consiglio.
Come osate dire al faraone:
«Sono figlio di saggi, figlio di re antichi»?
12 Dove sono, dunque, i tuoi saggi?
Ti rivelino e manifestino
quanto ha deciso il Signore degli eserciti
a proposito dell'Egitto.
13 Stolti sono i principi di Tanis;
si ingannano i principi di Menfi.
Hanno fatto traviare l'Egitto
i capi delle sue tribù.
14 Il Signore ha mandato in mezzo a loro
uno spirito di smarrimento;
essi fanno smarrire l'Egitto in ogni impresa,
come barcolla un ubriaco nel vomito.
15 Non riuscirà all'Egitto qualunque opera faccia:
il capo o la coda, la palma o il giunco.
16 In quel giorno gli Egiziani diventeranno come femmine, tremeranno e temeranno all'agitarsi della mano che il Signore degli eserciti agiterà contro di loro. 17 Il paese di Giuda sarà il terrore degli Egiziani; quando se ne parlerà, ne avranno spavento, a causa del proposito che il Signore degli eserciti ha formulato sopra di esso.
18 In quel giorno ci saranno cinque città nell'Egitto che parleranno la lingua di Canaan e giureranno per il Signore degli eserciti; una di esse si chiamerà Città del sole. 19 In quel giorno ci sarà un altare dedicato al Signore in mezzo al paese d'Egitto e una stele in onore del Signore presso la sua frontiera: 20 sarà un segno e una testimonianza per il Signore degli eserciti nel paese d'Egitto. Quando, di fronte agli avversari, invocheranno il Signore, allora egli manderà loro un salvatore che li difenderà e li libererà. 21 Il Signore si rivelerà agli Egiziani e gli Egiziani riconosceranno in quel giorno il Signore, lo serviranno con sacrifici e offerte, faranno voti al Signore e li adempiranno. 22 Il Signore percuoterà ancora gli Egiziani ma, una volta colpiti, li risanerà. Essi faranno ritorno al Signore ed egli si placherà e li risanerà.
23 In quel giorno ci sarà una strada dall'Egitto verso l'Assiria; l'Assiro andrà in Egitto e l'Egiziano in Assiria; gli Egiziani serviranno il Signore insieme con gli Assiri. 24 In quel giorno Israele sarà il terzo con l'Egitto e l'Assiria, una benedizione in mezzo alla terra. 25 Li benedirà il Signore degli eserciti: «Benedetto sia l'Egiziano mio popolo, l'Assiro opera delle mie mani e Israele mia eredità».

20,1 Nell'anno in cui il Tartàn, mandato ad Asdòd da Sargon re di Assiria, giunse ad Asdòd, la assalì e la prese.
2 In quel tempo il Signore disse per mezzo di Isaia figlio di Amoz: «Va', sciogliti il sacco dai fianchi e togliti i sandali dai piedi!». Così egli fece, andando spoglio e scalzo.
3 Il Signore poi disse: «Come il mio servo Isaia è andato spoglio e scalzo per tre anni, come segno e simbolo per l'Egitto e per l'Etiopia, 4 così il re di Assiria condurrà i prigionieri d'Egitto e i deportati dell'Etiopia, giovani e vecchi, spogli e scalzi e con le natiche scoperte, vergogna per l'Egitto. 5 Allora saranno abbattuti e confusi a causa dell'Etiopia, loro speranza, e a causa dell'Egitto, di cui si vantavano. 6 In quel giorno gli abitanti di questo lido diranno: Ecco che cosa è successo al paese al quale ci eravamo rivolti e nel quale cercavamo rifugio per essere aiutati e liberati dal re di Assiria! Ora come ci salveremo?».

21,1 Oracolo sul deserto del mare.
Come i turbini che si scatenano nel Negheb,
così egli viene dal deserto, da una terra orribile.
2 Una visione angosciosa mi fu mostrata:
il saccheggiatore che saccheggia,
il distruttore che distrugge.
Salite, o Elamiti,
assediate, o Medi!
Io faccio cessare ogni gemito.
3 Per questo i miei reni tremano,
mi hanno colto i dolori come di una partoriente;
sono troppo sconvolto per udire,
troppo sbigottito per vedere.
4 Smarrito è il mio cuore,
la costernazione mi invade;
il crepuscolo tanto desiderato
diventa il mio terrore.
5 Si prepara la tavola,
si stende la tovaglia,
si mangia, si beve.
«Alzatevi, o capi,
ungete gli scudi!».
6 Poiché così mi ha detto il Signore:
«Va', metti una sentinella
che annunzi quanto vede.
7 Se vede cavalleria,
coppie di cavalieri,
gente che cavalca asini,
gente che cavalca cammelli,
osservi attentamente,
con grande attenzione».
8 La vedetta ha gridato:
«Al posto di osservazione, Signore,
io sto sempre, tutto il giorno,
e nel mio osservatorio
sto in piedi, tutta la notte.
9 Ecco, arriva una schiera di cavalieri,
coppie di cavalieri».
Essi esclamano e dicono: «È caduta,
è caduta Babilonia!
Tutte le statue dei suoi dèi
sono a terra, in frantumi».
10 O popolo mio, calpestato,
che ho trebbiato come su un'aia,
ciò che ho udito
dal Signore degli eserciti,
Dio di Israele,
a voi ho annunziato.
11 Oracolo sull'Idumea.
Mi gridano da Seir:
«Sentinella, quanto resta della notte?
Sentinella, quanto resta della notte?».
12 La sentinella risponde:
«Viene il mattino, poi anche la notte;
se volete domandare, domandate,
convertitevi, venite!».
13 Oracolo sull'Arabia.
Nel bosco, nell'Arabia, passate la notte,
carovane di Dedan;
14 andando incontro agli assetati,
portate acqua.
Abitanti del paese di Tema,
presentatevi ai fuggiaschi con pane per loro.
15 Perché essi fuggono di fronte alle spade,
di fronte alla spada affilata,
di fronte all'arco teso,
di fronte al furore della battaglia.
16 Poiché mi ha detto il Signore: «Ancora un anno, contato alla maniera degli anni di un salariato, e scomparirà tutta la potenza gloriosa di Kedàr. 17 E il numero degli archi dei prodi di Kedàr resterà molto esiguo, perché il Signore Dio di Israele ha parlato».

22,1 Oracolo sulla valle della Visione.
Che hai tu dunque, che sei salita
tutta sulle terrazze,
2 città rumorosa e tumultuante,
città gaudente?
I tuoi caduti non sono caduti di spada
né sono morti in battaglia.
3 Tutti i tuoi capi sono fuggiti insieme,
fatti prigionieri senza un tiro d'arco;
tutti i tuoi prodi sono stati catturati insieme,
o fuggirono lontano.
4 Per questo dico: «Stornate lo sguardo da me,
che io pianga amaramente;
non cercate di consolarmi
per la desolazione della figlia del mio popolo».
5 Poiché è un giorno di panico,
di distruzione e di smarrimento,
voluto dal Signore, Dio degli eserciti.
Nella valle della Visione un diroccare di mura
e un invocare aiuto verso i monti.
6 Gli Elamiti hanno preso la faretra;
gli Aramei montano i cavalli,
Kir ha tolto il fodero allo scudo.
7 Le migliori tra le tue valli
sono piene di carri;
i cavalieri si sono disposti contro la porta.
8 Così egli toglie la protezione di Giuda.
Voi guardavate in quel giorno
alle armi del palazzo della Foresta;
9 le brecce della città di Davide
avete visto quante fossero;
avete raccolto le acque della piscina inferiore,
10 avete contato le case di Gerusalemme
e demolito le case per fortificare le mura;
11 avete costruito un serbatoio fra i due muri
per le acque della piscina vecchia;
ma voi non avete guardato a chi ha fatto queste cose,
né avete visto chi ha preparato ciò da tempo.
12 Vi invitava il Signore, Dio degli eserciti, in quel giorno
al pianto e al lamento,
a rasarvi il capo e a vestire il sacco.
13 Ecco invece si gode e si sta allegri,
si sgozzano buoi e si scannano greggi,
si mangia carne e si beve vino:
«Si mangi e si beva, perché domani moriremo!».
14 Ma il Signore degli eserciti si è rivelato ai miei orecchi:
«Certo non sarà espiato questo vostro peccato,
finché non sarete morti»,
dice il Signore, Dio degli eserciti.
15 Così dice il Signore, Dio degli eserciti:
«Rècati da questo ministro,
presso Sebnà, il maggiordomo,
16 che si taglia in alto il sepolcro
e si scava nella rupe la tomba:
Che cosa possiedi tu qui e chi hai tu qui,
che ti stai scavando qui un sepolcro?
17 Ecco, il Signore ti scaglierà giù a precipizio, o uomo,
ti afferrerà saldamente,
18 ti rotolerà ben bene a rotoli
come palla, verso un esteso paese.
Là morirai e là finiranno i tuoi carri superbi,
o ignominia del palazzo del tuo padrone!
19 Ti toglierò la carica,
ti rovescerò dal tuo posto.
20 In quel giorno chiamerò il mio servo
Eliakìm, figlio di Chelkia;
21 lo rivestirò con la tua tunica,
lo cingerò della tua sciarpa
e metterò il tuo potere nelle sue mani.
Sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme
e per il casato di Giuda.
22 Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide;
se egli apre, nessuno chiuderà;
se egli chiude, nessuno potrà aprire.
23 Lo conficcherò come un paletto in luogo solido
e sarà un trono di gloria per la casa di suo padre.
24 A lui attaccheranno ogni gloria della casa di suo padre: discendenti e nipoti, ogni vaso anche piccolo, dalle tazze alle anfore».
25 In quel giorno - oracolo del Signore degli eserciti - cederà il paletto conficcato in luogo solido, si spezzerà, cadrà e andrà in frantumi tutto ciò che vi era appeso, perché il Signore ha parlato.

23,1 Oracolo su Tiro.
Fate il lamento, navi di Tarsis,
perché è stato distrutto il vostro rifugio!
Mentre tornavano dal paese dei Kittim,
ne fu data loro notizia.
2 Ammutolite, abitanti della costa,
mercanti di Sidòne,
i cui agenti attraversavano
3 grandi acque.
Il frumento del Nilo, il raccolto del fiume
era la sua ricchezza; era il mercato dei popoli.
4 Vergognati, Sidòne,
perché ha parlato il mare, la fortezza marinara, dicendo:
«Io non ho avuto doglie, non ho partorito,
non ho allevato giovani,
non ho fatto crescere ragazze».
5 Appena si saprà in Egitto,
saranno addolorati per la notizia di Tiro.
6 Passate in Tarsis, fate il lamento, abitanti della costa.
7 È questa la vostra città gaudente,
le cui origini risalgono a un'antichità remota,
i cui piedi la portavano lontano
per fissarvi dimore?
8 Chi ha deciso questo
contro Tiro l'incoronata,
i cui mercanti erano principi,
i cui trafficanti erano i più nobili della terra?
9 Il Signore degli eserciti lo ha deciso
per svergognare l'orgoglio
di tutto il suo fasto,
per umiliare i più nobili sulla terra.
10 Coltiva la tua terra come il Nilo, figlia di Tarsis;
il porto non esiste più.
11 Ha steso la mano verso il mare,
ha sconvolto i regni,
il Signore ha decretato per Canaan
di abbattere le sue fortezze.
12 Egli ha detto: «Non continuerai a far baldoria,
tu duramente oppressa, vergine figlia di Sidòne.
Alzati, va' pure dai Kittim;
neppure là ci sarà pace per te».
13 Ecco il paese da lui fondato per marinai, che ne avevano innalzato le torri; ne han demoliti i palazzi: egli l'ha ridotto a un cumulo di rovine.
14 Fate il lamento, navi di Tarsis,
perché è stato distrutto il vostro rifugio.
15 In quel giorno Tiro sarà dimenticata per settant'anni, quanti sono gli anni di un re. Alla fine dei settanta anni a Tiro si applicherà la canzone della prostituta:
16 «Prendi la cetra,
gira per la città, prostituta dimenticata;
suona con abilità,
moltiplica i canti,
perché qualcuno si ricordi di te».
17 Ma alla fine dei settant'anni il Signore visiterà Tiro, che ritornerà ai suoi guadagni; essa trescherà con tutti i regni del mondo sulla terra. 18 Il suo salario e il suo guadagno saranno sacri al Signore. Non sarà ammassato né custodito il suo salario, ma andrà a coloro che abitano presso il Signore, perché possano nutrirsi in abbondanza e vestirsi con decoro.

Isaia 51

1 Ascoltatemi, voi che siete in cerca di giustizia,
voi che cercate il Signore;
guardate alla roccia da cui siete stati tagliati,
alla cava da cui siete stati estratti.
2 Guardate ad Abramo vostro padre,
a Sara che vi ha partorito;
poiché io chiamai lui solo,
lo benedissi e lo moltiplicai.
3 Davvero il Signore ha pietà di Sion,
ha pietà di tutte le sue rovine,
rende il suo deserto come l'Eden,
la sua steppa come il giardino del Signore.
Giubilo e gioia saranno in essa,
ringraziamenti e inni di lode!
4 Ascoltatemi attenti, o popoli;
nazioni, porgetemi l'orecchio.
Poiché da me uscirà la legge,
il mio diritto sarà luce dei popoli.
5 La mia vittoria è vicina,
si manifesterà come luce la mia salvezza;
le mie braccia governeranno i popoli.
In me spereranno le isole,
avranno fiducia nel mio braccio.
6 Alzate al cielo i vostri occhi e guardate la terra di sotto,
poiché i cieli si dissolveranno come fumo,
la terra si logorerà come una veste
e i suoi abitanti moriranno come larve.
Ma la mia salvezza durerà sempre,
la mia giustizia non sarà annientata.
7 Ascoltatemi, esperti della giustizia,
popolo che porti nel cuore la mia legge.
Non temete l'insulto degli uomini,
non vi spaventate per i loro scherni;
8 poiché le tarme li roderanno come una veste
e la tignola li roderà come lana,
ma la mia giustizia durerà per sempre,
la mia salvezza di generazione in generazione.
9 Svegliati, svegliati, rivestiti di forza,
o braccio del Signore.
Svegliati come nei giorni antichi,
come tra le generazioni passate.
Non hai tu forse fatto a pezzi Raab,
non hai trafitto il drago?
10 Forse non hai prosciugato il mare,
le acque del grande abisso
e non hai fatto delle profondità del mare una strada,
perché vi passassero i redenti?
11 I riscattati dal Signore ritorneranno
e verranno in Sion con esultanza;
felicità perenne sarà sul loro capo;
giubilo e felicità li seguiranno;
svaniranno afflizioni e sospiri.
12 Io, io sono il tuo consolatore.
Chi sei tu perché tema
uomini che muoiono e un figlio dell'uomo
che avrà la sorte dell'erba?
13 Hai dimenticato il Signore tuo creatore,
che ha disteso i cieli
e gettato le fondamenta della terra.
Avevi sempre paura, tutto il giorno,
davanti al furore dell'avversario,
perché egli tentava di distruggerti.
Ma dove è ora il furore dell'avversario?
14 Il prigioniero sarà presto liberato; egli non morirà nella fossa né mancherà di pane. 15 Io sono il Signore tuo Dio, che sconvolge il mare così che ne fremano i flutti, e si chiama Signore degli eserciti. 16 Io ho posto le mie parole sulla tua bocca, ti ho nascosto sotto l'ombra della mia mano, quando ho disteso i cieli e fondato la terra, e ho detto a Sion: «Tu sei mio popolo».
17 Svegliati, svegliati,
alzati, Gerusalemme,
che hai bevuto dalla mano del Signore
il calice della sua ira;
la coppa della vertigine
hai bevuto, l'hai vuotata.
18 Nessuno la guida
tra tutti i figli che essa ha partorito;
nessuno la prende per mano
tra tutti i figli che essa ha allevato.
19 Due mali ti hanno colpito,
chi avrà pietà di te?
Desolazione e distruzione, fame e spada,
chi ti consolerà?
20 I tuoi figli giacciono privi di forze
agli angoli di tutte le strade,
come antilope in una rete,
pieni dell'ira del Signore,
della minaccia del tuo Dio.
21 Perciò ascolta anche questo, o misera,
o ebbra, ma non di vino.
22 Così dice il tuo Signore Dio,
il tuo Dio che difende la causa del suo popolo:
«Ecco io ti tolgo di mano
il calice della vertigine,
la coppa della mia ira;
tu non lo berrai più.
23 Lo metterò in mano ai tuoi torturatori
che ti dicevano: Cùrvati che noi ti passiamo sopra.
Tu facevi del tuo dorso un suolo
e come una strada per i passanti».

Isaia 59,15-19

15 Così la verità è abbandonata,
chi disapprova il male viene spogliato.
Ha visto questo il Signore ed è male ai suoi occhi
che non ci sia più diritto.
16 Egli ha visto che non c'era alcuno,
si è meravigliato perché nessuno intercedeva.
Ma lo ha soccorso il suo braccio,
la sua giustizia lo ha sostenuto.
17 Egli si è rivestito di giustizia come di una corazza,
e sul suo capo ha posto l'elmo della salvezza.
Ha indossato le vesti della vendetta,
si è avvolto di zelo come di un manto.
18 Il retributore ripagherà le azioni come si deve:
con sdegno ai suoi avversari,
con vergogna ai suoi nemici.
19 In occidente vedranno il nome del Signore
e in oriente la sua gloria,
perché egli verrà come un fiume irruente,
sospinto dal vento del Signore.

Isaia 63,1-6

1 Chi è costui che viene da Edom,
da Bozra con le vesti tinte di rosso?
Costui, splendido nella sua veste,
che avanza nella pienezza della sua forza?
- «Io, che parlo con giustizia,
sono grande nel soccorrere».
2 - Perché rossa è la tua veste
e i tuoi abiti come quelli di chi pigia nel tino?
3 - «Nel tino ho pigiato da solo
e del mio popolo nessuno era con me.
Li ho pigiati con sdegno,
li ho calpestati con ira.
Il loro sangue è sprizzato sulle mie vesti
e mi sono macchiato tutti gli abiti,
4 poiché il giorno della vendetta era nel mio cuore
e l'anno del mio riscatto è giunto.
5 Guardai: nessuno aiutava;
osservai stupito: nessuno mi sosteneva.
Allora mi prestò soccorso il mio braccio,
mi sostenne la mia ira.
6 Calpestai i popoli con sdegno, li stritolai con ira,
feci scorrere per terra il loro sangue».

Nuova Riveduta:

Isaia 13-23

Profezia contro Babilonia
(Is 21:1-10; 47; Gr 50; 51)
13,1 Oracolo contro Babilonia, rivelato a Isaia, figlio di Amots.
2 Sopra un nudo monte, innalzate un vessillo,
chiamateli a gran voce,
fate segno con la mano,
ed entrino nelle porte dei prìncipi!
3 Io ho dato ordini a quelli che mi sono consacrati,
ho chiamato i miei prodi, ministri della mia ira,
quelli che esultano nella mia grandezza.
4 Si ode sui monti un rumore di gente,
come quello di un popolo immenso;
il rumore di un tumulto di regni, di nazioni radunate:
il SIGNORE degli eserciti passa in rivista l'esercito che va a combattere.
5 Vengono da un paese lontano,
dall'estremità dei cieli,
il SIGNORE e gli strumenti della sua ira,
per distruggere tutto il paese.
6 Urlate, poiché il giorno del SIGNORE è vicino;
esso viene come una devastazione dell'Onnipotente.
7 Perciò, tutte le mani diventano fiacche,
ogni cuor d'uomo viene meno.
8 Sono colti da spavento,
sono presi da spasimi e da doglie;
si contorcono come donna che partorisce,
si guardano l'un l'altro sbigottiti,
le loro facce sono facce di fuoco.
9 Ecco il giorno del SIGNORE giunge:
giorno crudele, d'indignazione e d'ira furente,
che farà della terra un deserto
e ne distruggerà i peccatori.
10 Poiché le stelle e le costellazioni del cielo
non faranno più brillare la loro luce;
il sole si oscurerà mentre sorge,
la luna non farà più risplendere il suo chiarore.
11 Io punirò il mondo per la sua malvagità
e gli empi per la loro iniquità;
farò cessare l'alterigia dei superbi
e abbatterò l'arroganza dei tiranni.
12 Renderò gli uomini più rari dell'oro fino,
più rari dell'oro di Ofir.
13 Perciò farò tremare i cieli,
e la terra sarà scossa dal suo luogo
per l'indignazione del SIGNORE degli eserciti,
nel giorno della sua ira furente.
14 Allora, come gazzella inseguita,
o come pecora che nessuno raccoglie,
ognuno si volgerà verso il suo popolo,
ognuno fuggirà al proprio paese.
15 Chiunque sarà trovato, sarà trafitto,
chiunque sarà preso, cadrà di spada.
16 I loro bimbi saranno schiacciati davanti ai loro occhi,
le loro case saranno saccheggiate, le loro mogli saranno violentate.
17 Ecco, io spingo contro di loro i Medi,
i quali non fanno alcun caso dell'argento
e non prendono alcun piacere nell'oro.
18 I loro archi atterreranno i giovani
ed essi non avranno pietà del frutto del seno:
l'occhio loro non risparmierà i bambini.
19 Babilonia, lo splendore dei regni,
la superba bellezza dei Caldei,
sarà come Sodoma e Gomorra quando Dio le distrusse.
20 Essa non sarà mai più abitata,
di epoca in epoca nessuno vi si stabilirà più;
l'Arabo non vi pianterà più la sua tenda,
né i pastori vi faranno più riposare le loro greggi;
21 ma vi riposeranno le bestie del deserto
e le sue case saranno piene di gufi;
vi faranno dimora gli struzzi,
le capre selvatiche vi balleranno.
22 Gli sciacalli ululeranno nei suoi palazzi,
i cani selvatici nelle sue ville deliziose.
Il suo tempo sta per venire,
i suoi giorni non saranno prolungati.

Gioia d'Israele dopo la sconfitta di Babilonia
Ed 1; Sl 126
14,1 Il SIGNORE infatti avrà pietà di Giacobbe,
sceglierà ancora Israele,
e li ristabilirà sul loro suolo;
lo straniero si unirà a essi
e si stringerà alla casa di Giacobbe.
2 I popoli li prenderanno e li ricondurranno al loro luogo,
e la casa d'Israele li possederà nel paese del SIGNORE
come servi e come serve;
essi terranno prigionieri quelli che li avevano fatti prigionieri
e domineranno sui loro oppressori.
3 Il giorno che il SIGNORE ti avrà dato riposo
dal tuo affanno, dalle tue agitazioni
e dalla dura schiavitù alla quale eri stato assoggettato,
tu pronuncerai questo canto sul re di Babilonia
e dirai:

Da 5 (Ez 31; 32:18, ecc.) Gr 50:17-40
4 «Come! Il tiranno è finito?
È finito il tormento?
5 Il SIGNORE ha spezzato il bastone degli empi,
lo scettro dei despoti.
6 Colui che furiosamente percoteva i popoli
con colpi senza tregua,
colui che dominava rabbiosamente sulle nazioni,
è inseguito senza misericordia.
7 Tutta la terra è in riposo, è tranquilla,
la gente manda grida di gioia.
8 Perfino i cipressi e i cedri del Libano si rallegrano a motivo di te.
"Da quando tu sei atterrato", essi dicono, "il boscaiolo non sale più contro di noi".
9 Il soggiorno dei morti, laggiù, si agita per te,
per venire a incontrarti al tuo arrivo;
esso sveglia per te le ombre, tutti i prìncipi della terra;
fa alzare dai loro troni tutti i re delle nazioni.
10 Tutti prendono la parola e ti dicono:
«Anche tu dunque sei diventato debole come noi?
Anche tu sei divenuto dunque simile a noi?»
11 Il tuo fasto e il suono dei tuoi saltèri sono stati fatti scendere nel soggiorno dei morti;
sotto di te sta un letto di vermi,
e i vermi sono la tua coperta.
12 Come mai sei caduto dal cielo,
astro mattutino, figlio dell'aurora?
Come mai sei atterrato,
tu che calpestavi le nazioni?
13 Tu dicevi in cuor tuo: «Io salirò in cielo,
innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio;
mi siederò sul monte dell'assemblea,
nella parte estrema del settentrione;
14 salirò sulle sommità delle nubi,
sarò simile all'Altissimo».
15 Invece ti hanno fatto discendere nel soggiorno dei morti,
nelle profondità della fossa!
16 Coloro che ti vedono fissano in te lo sguardo,
ti esaminano attentamente,
e dicono: «È questo l'uomo che faceva tremare la terra,
che agitava i regni,
17 che riduceva il mondo in un deserto,
ne distruggeva le città,
e non rimandava mai liberi a casa i suoi prigionieri?»
18 Tutti i re delle nazioni,
tutti quanti riposano gloriosi, ciascuno nella propria casa;
19 ma tu sei stato gettato lontano dalla tua tomba
come un rampollo abominevole
coperto di uccisi trafitti con la spada,
calati sotto i sassi della fossa,
come un cadavere calpestato.
20 Tu non sarai riunito a loro nella sepoltura,
perché hai distrutto il tuo paese, hai ucciso il tuo popolo;
della razza dei malfattori non si parlerà mai più.
21 Preparate il massacro dei suoi figli,
a causa della iniquità dei loro padri!
Che non si rialzino più a conquistare la terra,
a riempire il mondo di città!
22 «Io sorgerò contro di loro»,
dice il SIGNORE degli eserciti;
«sterminerò di Babilonia il nome, i superstiti,
la razza e la discendenza», dice il SIGNORE.
23 «Ne farò dominio del porcospino, un luogo di paludi,
la spazzerò con la scopa della distruzione»,
dice il SIGNORE degli eserciti.

Profezia contro l'Assiria
Is 10:5, ecc.; 37:21, ecc.; Sl 135:5-6
24 Il SIGNORE degli eserciti l'ha giurato, dicendo:
«In verità, come io penso, così sarà;
come ho deciso, così avverrà.
25 Frantumerò l'Assiro nel mio paese,
lo calpesterò sui miei monti;
allora il suo giogo sarà tolto da essi
e il suo carico sarà tolto dalle loro spalle».
26 Questo è il piano deciso contro tutta la terra;
questa è la mano stesa contro tutte le nazioni.
27 Il SIGNORE degli eserciti ha fatto questo piano; chi potrà frustrarlo?
La sua mano è stesa; chi gliela farà ritirare?

Profezia contro i Filistei
(2Cr 28:18; 2R 18:8) Ez 25:15-17
28 L'anno della morte di Acaz fu pronunciata questa profezia:
29 Non ti rallegrare, o Filistia tutta quanta,
perché la verga che ti colpiva è spezzata.
Poiché dalla radice del serpente uscirà una vipera
e il suo frutto sarà un drago volante.
30 I più poveri avranno di che pascersi
e i bisognosi riposeranno al sicuro;
ma io farò morir di fame la tua radice
e quel che rimarrà di te sarà ucciso.
31 Urla, o porta! Grida, o città!
Trema, o Filistia tutta quanta!
Poiché dal nord viene un fumo
e nessuno si sbanda dalla sua schiera.
32 Che cosa si risponderà ai messaggeri di questa nazione?
«Che il SIGNORE ha fondato Sion
e che in essa gli afflitti del suo popolo trovano rifugio».

Profezia contro Moab
(Gr 48; Ez 25:8-11; Am 2:1-3)
15,1 Oracolo su Moab.
Sì, nella notte in cui è devastata,
Ar-Moab perisce!
Sì, nella notte in cui è devastata,
Chir-Moab perisce!
2 Si sale al tempio e a Dibon,
sugli alti luoghi, per piangere;
Moab urla su Nebo e su Medeba:
tutte le teste sono rase,
tutte le barbe sono tagliate.
3 Per le strade tutti indossano sacchi,
sui tetti e per le piazze
ognuno urla, piangendo a dirotto.
4 Chesbon ed Eleale gridano;
la loro voce si ode fino a Iaas;
perciò i guerrieri di Moab si lamentano,
il loro cuore trema.
5 Il mio cuore geme per Moab,
i cui fuggiaschi sono già a Soar,
a Eglat-Selisia;
perché fanno, piangendo, la salita di Luit
e mandano grida d'angoscia sulla via di Coronaim;
6 perché le acque di Nimrim sono un deserto,
l'erba è seccata, l'erba minuta è scomparsa,
non c'è più verdura;
7 perciò le ricchezze che hanno accumulate,
le provviste che hanno fatte,
essi le trasportano oltre il torrente dei salici.
8 Le grida fanno il giro dei confini di Moab,
il suo urlo rintrona fino a Eglaim,
il suo urlo rintrona fino a Beer-Elim.
9 Le acque di Dimon sono piene di sangue,
ma infliggerò a Dimon nuovi guai:
un leone contro gli scampati di Moab
e contro quel che resta del paese.

Angoscia di Moab
16,1 Mandate gli agnelli per il dominatore del paese,
mandateli da Sela, per la via del deserto,
al monte della figlia di Sion!
2 Come uccelli che fuggono, come una nidiata dispersa,
così saranno le figlie di Moab ai guadi dell'Arnon.
3 Consigliaci, fa' giustizia!
In pieno mezzogiorno, stendi su di noi l'ombra tua densa come la notte,
nascondi gli esuli,
non tradire i fuggiaschi;
4 lascia abitare presso di te gli esuli di Moab,
sii tu per loro un rifugio contro il devastatore!
L'oppressione infatti è finita, la devastazione è cessata,
gli invasori sono scomparsi dal paese.
5 Il trono è stabilito fermamente sulla clemenza
e sul trono sta seduto fedelmente, nella tenda di Davide,
un giudice amico del diritto e pronto a far giustizia.
6 Noi conosciamo l'orgoglio di Moab, l'orgogliosissima,
la sua alterigia, la sua superbia, la sua arroganza, il suo vantarsi senza fondamento!
7 Perciò gema Moab per Moab, tutti gemano!
Rimpiangete, costernati, i grappoli d'uva di Chir-Areset!
8 Poiché le campagne di Chesbon languono;
languono i vigneti di Sibma, le cui viti scelte, che inebriavano i padroni delle nazioni,
arrivavano fino a Iazer, erravano per il deserto,
e avevano propaggini che si espandevano lontano, e attraversavano il mare.
9 Piango, perciò, come piange Iazer, i vigneti di Sibma;
io vi inondo con le mie lacrime, o Chesbon, o Eleale!
Poiché sui vostri frutti d'estate e sulla vostra mietitura
si è abbattuto un grido di guerra.
10 La gioia, l'esultanza sono scomparse dalla fertile campagna;
nelle vigne non ci sono più canti, né grida di gioia;
il vendemmiatore non pigia più l'uva nei tini;
io ho fatto cessare il grido di gioia della vendemmia.
11 Perciò le mie viscere fremono per Moab come un'arpa
e geme il mio cuore per Chir-Eres.
12 Quando Moab si presenterà, quando si affaticherà sull'alto luogo
ed entrerà nel suo santuario a pregare, esso nulla otterrà.
13 Questa è la parola che il SIGNORE già da lungo tempo pronunciò contro Moab.
14 Ora il SIGNORE parla e dice:
«Fra tre anni, contati come quelli di un operaio,
la gloria di Moab cadrà in disprezzo,
nonostante i suoi numerosi abitanti;
e ciò che ne resterà sarà poca, pochissima cosa, senza forza».

Profezia contro la Siria
(Am 1:3-5; Gr 49:23-27) Is 7:1-9; 8:1-4 (2R 16:9; 17:1-6) 2Cr 30:1-11, 18
17,1 Oracolo contro Damasco.
«Ecco, Damasco è tolto dal numero delle città
e non sarà più che un ammasso di rovine.
2 Le città d'Aroer sono abbandonate;
sono lasciate alle mandrie che vi si riposano,
e nessuno le spaventa.
3 Non ci sarà più fortezza in Efraim
né reame in Damasco;
del residuo di Siria avverrà ciò che è avvenuto della gloria dei figli d'Israele»,
dice il SIGNORE degli eserciti.
4 «In quel giorno, la gloria di Giacobbe sarà diminuita
e il grasso del suo corpo dimagrirà.
5 Avverrà come quando il mietitore raccoglie il grano
e con il braccio falcia le spighe;
avverrà come quando si raccolgon le spighe
nella valle di Refaim.
6 Vi rimarrà qualcosa da spigolare, come quando si scuote l'olivo,
restano due o tre olive nelle cime più alte,
quattro o cinque nei rami più carichi»,
dice il SIGNORE, Dio d'Israele.
7 In quel giorno, l'uomo volgerà lo sguardo verso il suo Creatore
e i suoi occhi guarderanno al Santo d'Israele;
8 non volgerà più lo sguardo verso gli altari,
opera delle sue mani;
non guarderà più a ciò che le sue dita hanno fatto,
agli idoli di Astarte e alle colonne solari.
9 In quel giorno, le sue fortezze saranno abbandonate,
come le foreste e le sommità dei monti furono abbandonate
all'avvicinarsi dei figli d'Israele:
sarà una desolazione.
10 Poiché hai dimenticato il Dio della tua salvezza
e non ti sei ricordato della Rocca della tua forza,
ti sei fatto piantagioni piacevoli,
e hai piantato tralci stranieri.
11 Il giorno che li piantasti li circondasti di una siepe
e ben presto facesti fiorire le tue piante,
ma la raccolta ti sfugge nel giorno dell'angoscia,
del disperato dolore.

(Is 30:27-33; 37:33-38) Sl 93:3-4
12 Oh, che rumore di popoli numerosi!
muggono, come muggono i mari.
Che tumulto di nazioni!
13 Le nazioni rumoreggiano come rumoreggiano le grandi acque.
Ma Egli le minaccia, ed esse fuggono lontano,
cacciate, come la pula dei monti dal vento,
come un turbine di polvere dall'uragano.
14 Alla sera, ecco il terrore;
prima del mattino, non sono più.
Ecco la fine di quanti ci spogliano,
ecco la sorte di chi ci saccheggia!

Il disastro degli Assiri annunciato all'Etiopia
Is 20; Sl 68:31
18,1 Oh, paese dalle ali strepitanti
oltre i fiumi dell'Etiopia,
2 che invia messaggeri per mare
in navicelle di papiro, voganti a pelo d'acqua!
Andate, veloci messaggeri, verso la nazione dall'alta statura e dalla pelle lucida,
verso il popolo temuto fin nelle regioni lontane,
nazione potente che calpesta tutto,
il cui paese è solcato da fiumi!
3 Voi tutti, abitanti del mondo, voi tutti che abitate sulla terra,
quando il vessillo sarà issato sui monti, guardate!
Quando la tromba suonerà, ascoltate!
4 Poiché così mi ha detto il SIGNORE:
«Io me ne starò tranquillo e guarderò dal mio posto,
come un calore sereno alla luce del sole,
come una nube di rugiada nel calore della mietitura».
5 Ma prima della mietitura, quando la fioritura sarà passata
e il fiore sarà divenuto grappolo formato,
egli taglierà i tralci con il coltello,
taglierà e reciderà i pampini.
6 Gli Assiri saranno tutti assieme abbandonati agli uccelli rapaci dei monti
e alle bestie della terra:
gli uccelli rapaci passeranno l'estate sui loro cadaveri
e le bestie della terra vi passeranno l'inverno.
7 In quel tempo, offerte saranno portate al SIGNORE degli eserciti
dalla nazione dall'alta statura e dalla pelle lucida,
dal popolo temuto fin nelle regioni lontane,
dalla nazione potente che calpesta tutto,
il cui paese è solcato da fiumi:
saranno portate al luogo dov'è il nome del SIGNORE degli eserciti,
sul monte Sion.

Profezia contro l'Egitto
Gr 46; Ez 29-32
19,1 Oracolo sull'Egitto.
Ecco, il SIGNORE cavalca una nuvola leggera ed entra in Egitto;
gli idoli d'Egitto tremano davanti a lui
e all'Egitto si scioglie il cuore nel petto.
2 «Io inciterò Egiziani contro Egiziani,
combatteranno il fratello contro il fratello, il vicino contro il vicino,
città contro città, regno contro regno.
3 Lo spirito che anima l'Egitto svanirà,
io renderò vani i suoi disegni;
quelli consulteranno gli idoli, gli incantatori,
gli evocatori di spiriti e gli indovini.
4 Io darò l'Egitto in mano di un signore duro,
un re crudele dominerà su di lui»,
dice il Signore, DIO degli eserciti.
5 Le acque verranno meno al mare,
il fiume diverrà secco, arido;
6 i ruscelli diventeranno infetti,
i canali d'Egitto scemeranno, e resteranno asciutti,
le canne e i giunchi deperiranno.
7 Le praterie lungo il Nilo e alla foce del Nilo,
tutti i seminati presso il Nilo seccheranno,
diverranno brulli, spariranno.
8 I pescatori gemeranno,
tutti quelli che gettano l'amo nel Nilo saranno in lutto;
quelli che stendono le reti sulle acque languiranno.
9 Coloro che lavorano il lino pettinato
e i tessitori di cotone saranno confusi.
10 Le colonne del paese saranno infrante,
tutti quelli che vivono di un salario saranno nella tristezza.
11 I prìncipi di Soan non sono che degli stolti;
i più saggi tra i consiglieri del faraone danno dei consigli insensati.
Come potete mai dire al faraone:
«Io sono figlio dei saggi, figlio degli antichi re?»
12 Dove sono i tuoi saggi?
Te lo annuncino essi
e lo riconoscano essi stessi ciò che il SIGNORE degli eserciti ha deciso contro l'Egitto!
13 I prìncipi di Soan sono diventati stolti,
i prìncipi di Nof s'ingannano;
hanno traviato l'Egitto, essi, la pietra angolare delle sue tribù.
14 Il SIGNORE ha messo in loro uno spirito di vertigine
ed essi fanno barcollare l'Egitto in ogni sua impresa,
come l'ubriaco, che barcolla vomitando.
15 Nulla gioverà all'Egitto
di ciò che potranno fare il capo o la coda,
la palma o il giunco.
16 In quel giorno, l'Egitto sarà come le donne:
tremerà, sarà spaventato,
vedendo la mano del SIGNORE degli eserciti che si agita,
che si agita minacciosa contro di lui.
17 Il paese di Giuda sarà il terrore dell'Egitto;
tutte le volte che gli verrà menzionato, ne sarà spaventato
a causa della decisione presa contro di lui dal SIGNORE degli eserciti.

Za 2:11-12; 8:20-23; Is 2:3; Mi 7:12
18 In quel giorno, vi saranno nel paese d'Egitto cinque città
che parleranno la lingua di Canaan
e che giureranno per il SIGNORE degli eserciti;
una di esse si chiamerà: Città del sole.
19 In quel giorno, in mezzo al paese d'Egitto,
ci sarà un altare eretto al SIGNORE;
e presso la frontiera, una colonna consacrata al SIGNORE.
20 Sarà per il SIGNORE degli eserciti un segno e una testimonianza nel paese d'Egitto;
quando essi grideranno al SIGNORE a motivo dei loro oppressori,
egli manderà loro un salvatore e un difensore a liberarli.
21 Il SIGNORE si farà conoscere all'Egitto
e gli Egiziani, in quel giorno, conosceranno il SIGNORE,
gli offriranno un culto con sacrifici e offerte,
faranno voti al SIGNORE e li adempiranno.
22 Così il SIGNORE colpirà gli Egiziani:
li colpirà e li guarirà;
essi si convertiranno al SIGNORE,
che si arrenderà alle loro suppliche e li guarirà.
23 In quel giorno, ci sarà una strada dall'Egitto in Assiria;
gli Assiri andranno in Egitto, e gli Egiziani in Assiria;
gli Egiziani serviranno il SIGNORE con gli Assiri.
24 In quel giorno, Israele sarà terzo
con l'Egitto e con l'Assiria,
e tutti e tre saranno una benedizione in mezzo alla terra.
25 Il SIGNORE degli eserciti li benedirà, dicendo:
«Benedetti siano l'Egitto, mio popolo,
l'Assiria, opera delle mie mani,
e Israele, mia eredità!»

Gli Egiziani e gli Etiopi, schiavi del re d'Assiria
Is 31:1-3; 36:4-6; 37:9
20,1 L'anno in cui Tartan, mandato da Sargon, re d'Assiria, marciò contro Asdod, la cinse d'assedio e la prese, 2 verso quel tempo, il SIGNORE parlò per mezzo d'Isaia, figlio di Amots, e gli disse: «Va', sciogliti il sacco dai fianchi e togliti i calzari dai piedi». Questi fece così e camminò seminudo e scalzo.
3 Il SIGNORE disse: «Come il mio servo Isaia è andato seminudo e scalzo, segno e presagio, per tre anni, contro l'Egitto e contro l'Etiopia, 4 così il re d'Assiria condurrà via i prigionieri dall'Egitto e i deportati dall'Etiopia, giovani e vecchi, seminudi e scalzi, con le natiche scoperte, a vergogna dell'Egitto.
5 Quelli saranno costernati e confusi, a causa dell'Etiopia in cui avevano riposto la loro speranza, e a causa dell'Egitto di cui si vantavano. 6 Gli abitanti di questa costa diranno in quel giorno: «Ecco a che è ridotto il paese in cui speravamo, al quale avevamo ricorso in cerca d'aiuto, per essere liberati dal re d'Assiria! Ora noi come faremo a scampare?»

La caduta di Babilonia
Is 13; 14; Da 5
21,1 Oracolo contro il deserto marittimo.
Come gli uragani, quando si scatenano, nella regione meridionale,
egli viene dal deserto, da un paese spaventoso.
2 Una visione terribile mi è stata data:
il perfido agisce con perfidia, il devastatore devasta.
Sali, Elam! Metti l'assedio, Media!
Io faccio cessare ogni gemito.
3 Perciò i miei fianchi sono pieni di dolori;
delle doglie mi hanno còlto,
come le doglie di una partoriente;
io mi contorco, per quello che sento;
sono spaventato da ciò che vedo.
4 Il mio cuore si smarrisce,
il terrore s'impossessa di me;
la sera, alla quale anelavo, è diventata per me uno spavento.
5 Si prepara la mensa, vegliano le guardie, si mangia, si beve.
In piedi, o capi! Ungete lo scudo!
6 Poiché così mi ha parlato il Signore:
«Va', metti una sentinella;
che essa annunci quanto vedrà!
7 Vedrà carri, cavalieri a due a due,
truppa a dorso d'asini, truppa a dorso di cammelli;
osservi, osservi attentamente».
8 Poi la vedetta gridò:
«Signore, di giorno io sto sempre sulla torre di vedetta
e tutte le notti sono in piedi nel mio posto di guardia.
9 Ed ecco venire un carro con un uomo e due cavalli.
Quello gridava:
"Caduta, caduta è Babilonia!
E tutte le immagini scolpite dei suoi dèi sono frantumate al suolo"».
10 Popolo mio, che sei trebbiato come il grano della mia aia,
ciò che ho udito dal SIGNORE degli eserciti, dal Dio d'Israele,
io te l'ho annunciato!

Profezia contro Edom e l'Arabia
(Gr 49:7-22; Ad 1) Gr 49:28-33
11 Oracolo contro Duma.
Mi si grida da Seir:
«Sentinella, a che punto è la notte?
Sentinella, a che punto è la notte?»
12 La sentinella risponde:
«Viene la mattina, e viene anche la notte.
Se volete interrogare, interrogate pure;
tornate un'altra volta».
13 Oracolo contro l'Arabia.
Passerete la notte nelle foreste, in Arabia,
o carovane dei Dedaniti!
14 Venite incontro all'assetato con acqua,
o abitanti del paese di Tema;
portate pane ai fuggiaschi.
15 Poiché essi fuggono davanti alle spade,
davanti alla spada sguainata, davanti all'arco teso,
davanti al furore della battaglia.
16 Poiché così mi ha parlato il Signore:
«Fra un anno, contato come quello di un operaio,
tutta la gloria di Chedar sarà svanita;
17 ciò che resterà del numero dei valorosi arcieri di Chedar sarà poca cosa»;
poiché il SIGNORE, Dio d'Israele, l'ha detto.

Profezia contro Gerusalemme
Pr 1:30-32; La 3:64-66
22,1 Oracolo contro la Valle della Visione.
Che hai tu dunque che sei tutta quanta salita sui tetti,
2 o città piena di clamori, città di tumulti,
città piena di gaiezza?
I tuoi uccisi non sono uccisi di spada
né morti in battaglia.
3 Tutti i tuoi capi fuggono assieme,
sono fatti prigionieri senza che l'arco sia stato tirato;
tutti quelli dei tuoi che sono trovati sono fatti prigionieri,
benché fuggiti lontano.
4 Perciò dico: «Distogliete da me lo sguardo,
io voglio piangere amaramente;
non insistete a volermi consolare
del disastro della figlia del mio popolo!»
5 È infatti un giorno di tumulto, di calpestio, di perplessità,
il giorno del Signore, DIO degli eserciti,
nella Valle delle Visioni.
Si abbattono le mura,
il grido d'angoscia giunge fino ai monti.
6 Elam porta la faretra
con delle truppe sui carri, e dei cavalieri;
Chir snuda lo scudo.
7 Le tue più belle valli sono piene di carri,
i cavalieri prendono posizione davanti alle tue porte.
8 Il velo è strappato a Giuda;
in quel giorno, ecco che volgete lo sguardo all'arsenale della casa della Foresta,
9 osservate che le brecce della città di Davide sono numerose
e raccogliete le acque del serbatoio di sotto;
10 contate le case di Gerusalemme
e demolite le case per fortificare le mura;
11 fate un bacino fra le due mura
per le acque del serbatoio antico,
ma non volgete lo sguardo a colui che ha fatto queste cose
e non vedete colui che da lungo tempo le ha preparate.
12 Il Signore, DIO degli eserciti, vi chiama in questo giorno a piangere, a fare lamento,
a radervi il capo, a indossare il sacco,
13 ed ecco che tutto è gioia, tutto è festa!
Si ammazzano buoi, si scannano pecore,
si mangia carne, si beve vino.
«Mangiamo e beviamo, poiché domani morremo!»
14 Ma il SIGNORE degli eserciti me l'ha rivelato chiaramente:
«No, questa iniquità non la potrete espiare che con la vostra morte»,
dice il Signore, DIO degli eserciti.

Sl 75:4-8; Da 4:37
15 Così parla il SIGNORE, Dio degli eserciti:
«Va' a trovare questo cortigiano,
Sebna, prefetto del palazzo, e digli:
16 "Che hai tu qui, e chi hai tu qui,
che ti sei fatto scavare qui un sepolcro?
Scavarsi un sepolcro in alto!...
Lavorarsi una dimora nella roccia!...
17 Ecco, il SIGNORE ti lancerà via con braccio vigoroso,
farà di te un gomitolo,
18 ti farà rotolare, rotolare, come una palla
sopra una spaziosa pianura.
Laggiù morirai, laggiù saranno i tuoi carri superbi,
o vergogna della casa del tuo Signore!
19 Io ti scaccerò dal tuo ufficio
e tu sarai buttato giù dal tuo posto!
20 In quel giorno,
io chiamerò il mio servo Eliachim, figlio di Chilchia;
21 lo vestirò della tua tunica, gli allaccerò la tua cintura,
rimetterò la tua autorità nelle sue mani;
egli sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme
e per la casa di Giuda.
22 Metterò sulla sua spalla la chiave della casa di Davide;
egli aprirà, e nessuno chiuderà;
egli chiuderà, e nessuno aprirà.
23 Lo pianterò come un chiodo in un luogo solido;
egli diverrà un trono di gloria per la casa di suo padre.
24 A lui sarà sospesa tutta la gloria della casa di suo padre,
i suoi rampolli nobili e ignobili,
tutti i vasi più piccoli,
dalle coppe alle bottiglie"».
25 «In quel giorno» dice il SIGNORE degli eserciti,
«il chiodo piantato in luogo solido sarà tolto,
sarà strappato, cadrà;
tutto ciò che vi era appeso sarà distrutto»,
poiché il SIGNORE l'ha detto.

Profezia contro Tiro
Gr 25:22; Ez 26-28; Am 1:9-10; Za 9:2-4
23,1 Oracolo contro Tiro.
Urlate, o navi di Tarsis!
Essa infatti è distrutta; non più case! Non c'è più nessuno che entri in essa!
Dalla terra di Chittim è giunta loro la notizia.
2 Siate pieni di stupore, o abitanti della costa,
che i mercanti di Sidone, solcando il mare, affollavano!
3 Attraverso le grandi acque, il grano del Nilo,
il raccolto del fiume, erano la sua entrata;
essa era il mercato delle nazioni.
4 Vergognati, o Sidone!
Poiché così parla il mare, la fortezza del mare:
«Io non sono stata in doglie, e non ho partorito,
non ho nutrito giovani, non ho allevato vergini».
5 Quando la notizia giungerà in Egitto,
tutti saranno addolorati a sentir le notizie di Tiro.
6 Passate a Tarsis,
urlate, o abitanti della costa!
7 È questa la vostra città sempre gaia,
la cui origine data dai giorni antichi?
I suoi piedi la portavano in terre lontane a soggiornarvi.
8 Chi mai ha decretato questo contro Tiro,
la dispensatrice di corone,
i cui mercanti erano prìncipi,
i cui negozianti erano dei nobili della terra?
9 L'ha decretato il SIGNORE degli eserciti,
per offuscare l'orgoglio di ogni splendore,
per avvilire tutti i grandi della terra.
10 Percorri liberamente il tuo paese, come fa il Nilo,
figlia di Tarsis! Non c'è più giogo!
11 Il SIGNORE ha steso la sua mano sul mare,
ha fatto tremare i regni,
ha ordinato riguardo a Canaan che siano distrutte le sue fortezze,
12 e ha detto: «Tu non continuerai più a far festa,
o figlia di Sidone, vergine disonorata!
Àlzati, passa nel paese di Chittim!
Neppure là troverai riposo».
13 Ecco il paese dei Caldei, di questo popolo che già non esisteva,
il paese che l'Assiro assegnò a questi abitatori del deserto.
Essi innalzano le loro torri d'assedio, distruggono i palazzi di Tiro,
ne fanno un monte di rovine.
14 Urlate, o navi di Tarsis,
perché la vostra fortezza è distrutta.

Gr 25:11-14 (At 21:3-6; Sl 45:12)
15 In quel giorno, Tiro cadrà nell'oblio per settant'anni,
per la durata della vita di un re.
Dopo settant'anni, avverrà di Tiro
ciò che dice la canzone della prostituta:
16 «Prendi la cetra, va' attorno per la città,
o prostituta dimenticata;
suona bene, moltiplica i canti,
perché qualcuno si ricordi di te».
17 Dopo settant'anni, il SIGNORE visiterà Tiro
ed essa tornerà ai suoi guadagni;
si prostituirà con tutti i regni del mondo
sulla faccia della terra.
18 Ma i suoi guadagni e i suoi salari impuri saranno consacrati al SIGNORE;
non saranno accumulati né riposti;
poiché i suoi guadagni andranno a quelli che stanno in presenza del SIGNORE,
perché mangino, si sazino e si vestano d'abiti sontuosi.

Isaia 51

Promesse di liberazione
(Is 49:18-20; Ez 36:33-35)(Is 42:1-6; 45:22-25) Sl 103:15-18
1 «Ascoltatemi, voi che perseguite la giustizia,
che cercate il SIGNORE!
Considerate la roccia da cui foste tagliati,
la buca della cava da cui foste cavati.
2 Considerate Abraamo vostro padre
e Sara che vi partorì;
poiché io lo chiamai, quando egli era solo,
lo benedissi e lo moltiplicai.
3 Così il SIGNORE sta per consolare Sion,
consolerà tutte le sue rovine;
renderà il suo deserto pari a un Eden,
la sua solitudine pari a un giardino del SIGNORE.
Gioia ed esultanza si troveranno in mezzo a lei,
inni di lode e melodia di canti.
4 Prestami attenzione, popolo mio!
Porgimi orecchio, mia nazione!
Poiché la legge procederà da me
e io porrò il mio diritto come luce dei popoli.
5 La mia giustizia è vicina, la mia salvezza sta per apparire,
le mie braccia giudicheranno i popoli;
le isole spereranno in me,
confideranno nel mio braccio.
6 Alzate i vostri occhi al cielo e abbassateli sulla terra!
I cieli infatti si dilegueranno come fumo,
la terra invecchierà come un vestito;
anche i suoi abitanti moriranno;
ma la mia salvezza durerà in eterno,
la mia giustizia non verrà mai meno.
7 Ascoltatemi, voi che conoscete la giustizia,
popolo che hai nel cuore la mia legge!
Non temete gli insulti degli uomini,
né siate sgomenti per i loro oltraggi.
8 Infatti la tignola li divorerà come un vestito,
e la tarma li roderà come la lana;
ma la mia giustizia rimarrà in eterno,
la mia salvezza, per ogni epoca».

Sl 74:12-23 (Is 35:3-4, 10; 65:17-19)
9 Risvègliati, risvègliati, rivèstiti di forza, braccio del SIGNORE!
Risvègliati come nei giorni di una volta,
come nelle antiche età!
Non sei tu che facesti a pezzi Raab,
che trafiggesti il dragone?
10 Non sei tu che prosciugasti il mare,
le acque del grande abisso,
che facesti delle profondità del mare
una via per il passaggio dei redenti?
11 I riscattati del SIGNORE torneranno,
verranno con canti di gioia a Sion;
letizia eterna coronerà il loro capo,
otterranno felicità e gioia;
il dolore e il gemito fuggiranno.
12 «Io, io sono colui che vi consola;
chi sei tu che temi l'uomo che deve morire,
il figlio dell'uomo che passerà come l'erba?
13 Hai dimenticato il SIGNORE che ti ha fatto,
che ha disteso i cieli e fondato la terra?
Tu tremi continuamente, tutto il giorno,
davanti al furore dell'oppressore,
quando si prepara a distruggere.
Ma dov'è il furore dell'oppressore?
14 Colui che è curvo nei ceppi sarà presto liberato:
non morirà nella fossa,
non gli mancherà il pane.
15 Io infatti sono il SIGNORE, il tuo Dio.
Io sollevo il mare, e ne faccio muggire le onde;
il mio nome è il SIGNORE degli eserciti.
16 Io ho messo le mie parole nella tua bocca
e ti ho coperto con l'ombra della mia mano
per spiegare nuovi cieli e fondare una nuova terra,
per dire a Sion: "Tu sei il mio popolo"».

Gr 50:17, ecc.; Sl 129
17 Risvègliati, risvègliati, àlzati, Gerusalemme,
che hai bevuto il calice, la coppa di stordimento,
e l'hai succhiata sino in fondo!
18 Fra tutti i figli da lei partoriti
non c'è nessuno che la guidi;
fra tutti i figli da lei allevati
non c'è nessuno che la prenda per mano.
19 Queste due cose ti sono avvenute:
- chi ti compiangerà? -
Desolazione e rovina, fame e spada;
- e chi ti consolerà? -
20 I tuoi figli venivano meno, gettati a ogni angolo di strada,
come un'antilope nella rete,
prostrati dal furore del SIGNORE,
dalle minacce del tuo Dio.
21 Perciò, ascolta ora questo, o infelice e ubriaca,
ma non di vino!
22 Così parla il tuo Signore, il SIGNORE,
il tuo Dio, che difende la causa del suo popolo:
«Io ti tolgo di mano la coppa di stordimento, il calice, la coppa del mio furore;
tu non la berrai più!
23 Io la metterò in mano ai tuoi persecutori,
che ti dicevano: "Chìnati, ché ti passiamo addosso!"
Tu facevi del tuo dorso un suolo,
una strada per i passanti!»

Isaia 59,15-19

15 la verità è scomparsa,
e chi si allontana dal male si espone a essere spogliato.

Giudizio contro Giuda; promessa di un redentore
(De 32:35-43; Is 63:1-6) Ro 11:25-27
Il SIGNORE ha visto, e gli è dispiaciuto
che non vi sia più rettitudine;
16 ha visto che non c'era più un uomo
e si è stupito che nessuno intervenisse;
allora il suo braccio gli è venuto in aiuto,
la sua giustizia lo ha sorretto;
17 egli si è rivestito di giustizia come di una corazza,
si è messo in capo l'elmo della salvezza,
ha indossato gli abiti della vendetta,
si è avvolto di gelosia come in un mantello.
18 Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere;
il furore ai suoi avversari,
il contraccambio ai suoi nemici;
alle isole darà la loro retribuzione.
19 Così si temerà il nome del SIGNORE dall'occidente,
e la sua gloria dall'oriente;
quando l'avversario verrà come una fiumana,
lo Spirito del SIGNORE lo metterà in fuga.

Isaia 63,1-6

Il giorno della vendetta
Is 2:10-22; 34:1-8; Ap 19:11, ecc.
1 Chi è costui che giunge da Edom,
da Bosra, vestito splendidamente?
Costui, magnificamente ammantato,
che cammina fiero della grandezza della sua forza?
«Sono io, che parlo con giustizia,
che sono potente a salvare».
2 Perché questo rosso sul tuo mantello
e perché le tue vesti sono come quelle di chi calca l'uva nel tino?
3 «Io sono stato solo a calcare l'uva nel tino,
e nessun uomo di fra i popoli è stato con me;
io li ho calcati nella mia ira,
li ho calpestati nel mio furore;
il loro sangue è spruzzato sulle mie vesti,
ho macchiato tutti i miei abiti.
4 Poiché il giorno della vendetta, che era nel mio cuore,
e il mio anno di redenzione sono giunti.
5 Io guardai, ma non c'era chi mi aiutasse;
fui stupito che nessuno mi sostenesse;
allora il mio braccio mi ha salvato,
e il mio furore mi ha sostenuto.
6 Ho calpestato popoli nella mia ira,
li ho ubriacati nel mio furore,
ho fatto scorrere il loro sangue sulla terra».

Nuova Diodati:

Isaia 13-23

Profezia contro Babilonia
13,1 Profezia su Babilonia, data in visione a Isaia, figlio di Amots. 2 «Issate una bandiera su un alto monte, alzate la voce verso di loro, agitate la mano perché entrino nelle porte dei principi. 3 Io ho dato ordini a quelli che sono a me consacrati, ho chiamato i miei prodi per eseguire la mia ira, quelli che esultano nella mia grandezza. 4 C'è il rumore di una grande moltitudine sui monti, simile a quello di un popolo immenso; il rumore tumultuoso di regni, di nazioni radunate. L'Eterno degli eserciti passa in rassegna l'esercito per la battaglia. 5 Vengono da un paese lontano, dalla estremità dei cieli, l'Eterno e gli strumenti della sua ira, per distruggere tutta la terra. 6 Urlate, perché il giorno dell'Eterno è vicino; esso viene come una devastazione da parte dell'Onnipotente. 7 Perciò tutte le mani saranno fiacche e ogni cuor d'uomo verrà meno. 8 Saranno colti da spavento, spasimi e dolori li prenderanno, si contorceranno come una partoriente, si guarderanno l'un l'altro sbigottiti, le loro facce saranno facce di fuoco. 9 Ecco, il giorno dell'Eterno viene: giorno crudele, d'indignazione e d'ira ardente, per fare della terra un deserto e sterminare da essa i peccatori. 10 Poiché le stelle del cielo e le loro costellazioni non faranno più brillare la loro luce; il sole si oscurerà al suo sorgere e la luna non diffonderà più la sua luce. 11 Io punirò il mondo per la sua malvagità e gli empi per la loro iniquità; metterò fine all'alterigia dei superbi e abbatterò l'arroganza dei tiranni. 12 Renderò l'uomo mortale più raro dell'oro fino, l'umanità più rara dell'oro di Ofir. 13 Perciò farò tremare i cieli, e la terra sarà scossa dal suo luogo a causa dell'indignazione dell'Eterno degli eserciti nel giorno della sua ira ardente. 14 Allora, come una gazzella inseguita o come un gregge che nessuno raduna, ognuno si volgerà verso il suo popolo, ognuno fuggirà al proprio paese. 15 Chiunque sarà trovato sarà trafitto, e chiunque sarà preso cadrà di spada. 16 I loro bambini saranno sfracellati davanti ai loro occhi, le loro case saranno saccheggiate e le loro mogli saranno violentate. 17 Ecco, io suscito contro di essi i Medi che non penseranno all'argento e non prenderanno alcun piacere nell'oro. 18 I loro archi atterreranno i giovani; non avranno pietà del frutto del grembo; il loro occhio non risparmierà i bambini. 19 Così Babilonia, lo splendore dei regni, la gloria dell'orgoglio dei Caldei, sarà come Sodoma e Gomorra quando DIO le sovvertì. 20 Essa non sarà mai più abitata né popolata di generazione in generazione; l'Arabo non vi pianterà più la tenda, né i pastori vi faranno sostare le greggi. 21 Ma vi riposeranno le fiere del deserto, le sue case saranno piene di gufi, vi dimoreranno gli struzzi, vi danzeranno i satiri. 22 Le iene ululeranno nelle sue case desolate, gli sciacalli nei suoi palazzi lussuosi. Il suo tempo si avvicina, i suoi giorni non saranno prolungati».

Liberazione d'Israele, che si farà beffe di Babilonia
14,1 Poiché l'Eterno avrà pietà di Giacobbe, sceglierà ancora Israele e li ristabilirà sulla loro terra; gli stranieri si uniranno a loro e si stringeranno alla casa di Giacobbe. 2 I popoli li prenderanno e li ricondurranno nel loro paese e la casa d'Israele li possederà nel paese dell'Eterno come servi e serve; faranno prigionieri quelli che li avevano fatti prigionieri e regneranno sui loro oppressori. 3 Così nel giorno in cui l'Eterno ti avrà dato riposo dal tuo affanno, dalla tua agitazione e dalla dura schiavitù alla quale eri stato asservito, 4 tu pronunzierai questa sentenza sul re di Babilonia e dirai: «Come è finito l'oppressore, l'esattrice d'oro è finita. 5 L'Eterno ha spezzato il bastone degli empi, lo scettro dei despoti. 6 Colui che nel suo furore percuoteva i popoli con colpi incessanti, colui che dominava con ira sulle nazioni è inseguito senza misericordia. 7 Tutta la terra riposa tranquilla, la gente erompe in gridi di gioia. 8 Perfino i cipressi e i cedri del Libano gioiscono per te e dicono: "Da quando sei atterrato, nessun tagliabosco è più salito contro di noi". 9 Lo Sceol di sotto è in agitazione per te, per farsi incontro al tuo arrivo; esso risveglia gli spiriti dei trapassati, tutti i principi della terra; ha fatto alzare dai loro troni tutti i re delle nazioni. 10 Tutti prendono la parola per dirti: "Anche tu sei diventato debole come noi e sei divenuto simile a noi. 11 Il tuo fasto è precipitato nello Sceol assieme al suono delle tue arpe; sotto di te si stende un letto di vermi e i vermi sono la tua coperta". 12 Come mai sei caduto dal cielo, o Lucifero, figlio dell'aurora? Come mai sei stato gettato a terra, tu che atterravi le nazioni? 13 Tu dicevi in cuor tuo: "Io salirò in cielo, innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; mi siederò sul monte dell'assemblea, nella parte estrema del nord; 14 salirò sulle parti più alte delle nubi, sarò simile all'Altissimo". 15 Invece sarai precipitato nello Sceol, nelle profondità della fossa. 16 Quanti ti vedono ti guardano fisso, ti osservano attentamente e dicono: "È questo l'uomo che faceva tremare la terra, che scuoteva i regni, 17 che ridusse il mondo come un deserto, distrusse le sue città e non lasciò mai andar liberi i suoi prigionieri?". 18 Tutti i re delle nazioni, tutti quanti riposano in gloria, ciascuno nel proprio sepolcro; 19 tu invece sei stato gettato lontano dalla tua tomba come un germoglio abominevole, come un vestito di uccisi trafitti colla spada, che scendono sui sassi della fossa, come un cadavere calpestato. 20 Tu non sarai riunito a loro nella sepoltura, perché hai distrutto il tuo paese e hai ucciso il tuo popolo; la discendenza dei malfattori non sarà più nominata. 21 Preparate il massacro dei suoi figli a causa della iniquità dei loro padri, perché non si alzino più a prendere possesso della terra e a riempire la faccia del mondo di città. 22 "Io mi leverò contro di loro", dice l'Eterno degli eserciti, "e sterminerò da Babilonia il nome e i superstiti, la progenie e la discendenza", dice l'Eterno. 23 "Ne farò il dominio del porcospino e paludi di acqua; la spazzerò con la scopa della distruzione", dice l'Eterno degli eserciti».

Profezia contro gli Assiri
24 L'Eterno degli eserciti ha giurato, dicendo: «In verità come ho pensato, così sarà, e come ho deciso, così accadrà. 25 Frantumerò l'Assiro nel mio paese e lo calpesterò sui miei monti; allora il suo giogo sarà rimosso da essi, e il suo carico sarà rimosso dalle loro spalle. 26 Questo è il piano deciso contro tutta la terra e questa è la mano stesa contro tutte le nazioni. 27 Poiché l'Eterno degli eserciti ha deciso questo e chi potrà annullarlo? La sua mano è stesa e chi potrà fargliela ritirare?».

Profezia contro i Filistei
28 Nell'anno della morte del re Achaz fu pronunciata questa profezia: 29 «Non ti rallegrare, o Filistia tutta quanta, perché la verga che ti colpiva è spezzata! Poiché dalla radice del serpente uscirà una vipera, e il suo frutto sarà un serpente ardente e volante. 30 I primogeniti dei poveri avranno di che cibarsi e i bisognosi riposeranno al sicuro; ma farò morire di fame la tua radice, e questo distruggerà il tuo residuo. 31 Urla, o porta, grida, o città! Struggi, o Filistia tutta quanta, perché dal nord viene un fumo, e nessuno lascia il suo posto nelle sue schiere». 32 Che si risponderà ai messaggeri di questa nazione? «Che l'Eterno ha fondato Sion e in essa gli afflitti del suo popolo trovano rifugio».

Profezia contro Moab
15,1 Profezia su Moab.
Ar-Moab è stato devastato di notte ed è stato distrutto. Sì, Kir-Moab è stato devastato di notte ed è stato distrutto. 2 È salito al tempio e a Didon, sugli alti luoghi, per piangere; Moab innalza un lamento su Nebo e su Medeba; tutte le teste sono rasate, tutte le barbe tagliate. 3 Nelle sue strade indossano sacchi, sui tetti e nelle piazze ognuno si lamenta piangendo a dirotto. 4 Heshbon ed Elealeh urlano, il loro grido si ode fino a Jahats, perciò i guerrieri di Moab mandano grida di dolore; la sua anima freme. 5 Il mio cuore geme per Moab, i cui fuggiaschi arrivano fino a Tsoar, come una giovenca di tre anni. Sì, essi fanno piangendo la salita di Luhith e mandano grida di distruzione sulla via di Horonaim; 6 perché le acque di Nimrim sono una desolazione, l'erba è seccata, l'erba tenera è scomparsa, non c'è più nulla di verde. 7 Per questo le ricchezze che hanno acquisito e quelle cose che hanno accumulato, le trasportano oltre il torrente dei salici. 8 Le grida risuonano per tutto il territorio di Moab, il suo urlo giunge fino ad Eglaim, il suo urlo giunge fino a Beer-Elim. 9 Le acque di Dimon sono piene di sangue, perché infliggerò a Dimon altri mali: un leone per gli scampati di Moab e per quelli rimasti nel paese.

16,1 «Mandate un agnello al dominatore del paese, da Sela verso il deserto, al monte della figlia di Sion. 2 Poiché avverrà che ai guadi dell'Arnon le figlie di Moab saranno come un uccello scacciato dal nido. 3 Dacci un consiglio, fa' giustizia! Rendi la tua ombra come la notte in pieno mezzodì; nascondi i dispersi, non tradire i fuggiaschi. 4 O Moab, lascia dimorare presso di te i miei dispersi, sii per loro un rifugio di fronte al devastatore. Poiché il tiranno non c'è più, la devastazione è cessata, gli oppressori sono scomparsi dal paese. 5 Allora un trono sarà reso stabile nella misericordia, e su di esso siederà nella fedeltà, nella tenda di Davide, uno che giudicherà, eserciterà il giudizio e sarà pronto a far giustizia». 6 «Noi abbiamo sentito parlare dell'orgoglio di Moab, estremamente orgoglioso, della sua alterigia, della sua superbia, della sua arroganza, del suo vantarsi senza fondamento». 7 Per questo Moab innalzerà un lamento per Moab, tutti si lamenteranno. Voi piangerete costernati per le focacce di uva di Kir-Hareseth. 8 Poiché le campagne di Heshbon languiscono, come pure le vigne di Sibmah; i padroni delle nazioni hanno distrutto le sue piante migliori che arrivavano fino a Jazer e erravano per il deserto; i suoi rami si estendevano e oltrepassavano il mare. 9 Perciò con il pianto di Jazer piangerò le vigne di Sibmah; ti inzupperò con le mie lacrime, o Heshbon, o Elealeh, perché sui tuoi frutti d'estate e sulle tue messi si è abbattuto un grido di guerra. 10 La gioia e il giubilo sono scomparsi dalla fertile campagna; nelle vigne non ci sono più canti, né grida d'allegrezza; il pigiatore non pigia più il vino nei tini; io ho fatto cessare il grido di gioia. 11 Perciò le mie viscere fremono per Moab come un'arpa, e il mio interiore per Kir-Heres. 12 E avverrà che quando Moab si presenterà e si stancherà sull'alto luogo, entrerà nel suo santuario per pregare, ma non otterrà nulla. 13 Questa è la parola che l'Eterno indirizzò un tempo a Moab. 14 Ma ora l'Eterno ha parlato, dicendo: «Entro tre anni, come gli anni di un bracciante salariato, la gloria di Moab cadrà in disprezzo insieme a tutta quella grande moltitudine; e rimarrà solamente un numero molto piccolo e debole».

Profezia contro Damasco e Samaria
17,1 Profezia contro Damasco.
«Ecco, Damasco cesserà di essere una città e diventerà un cumulo di rovine. 2 Le città di Aroer saranno abbandonate; diventeranno pascolo per le greggi che vi riposeranno senza che alcuno le spaventi. 3 A Efraim sarà tolta la fortezza, a Damasco il regno; e il residuo di Siria sarà come la gloria dei figli d'Israele», dice l'Eterno degli eserciti. 4 «In quel giorno avverrà che la gloria di Giacobbe svanirà e la pinguedine del suo corpo sarà consumata. 5 Avverrà come quando il mietitore raccoglie il grano e col suo braccio taglia le spighe; avverrà come quando si raccolgono le spighe nella valle di Refaim. 6 Vi rimarranno alcuni grappoli da racimolare, come quando si bacchiano le olive: due o tre olive in cima ai rami più alti, quattro o cinque sui rami più carichi», dice l'Eterno, il DIO d'Israele. 7 In quel giorno l'uomo volgerà lo sguardo al suo Creatore e i suoi occhi guarderanno al Santo d'Israele. 8 Non si volgerà più agli altari, opera delle sue mani e non guarderà più a quel che le sue dita hanno fatto, agli Ascerim e agli altari per l'incenso. 9 In quel giorno le sue città fortificate saranno come un luogo abbandonato nella foresta o come un ramo abbandonato davanti ai figli d'Israele, e sarà una desolazione. 10 Poiché hai dimenticato il DIO della tua salvezza e non ti sei ricordato della Rocca della tua forza, perciò hai piantato piantagioni e le hai innestate con ramoscelli stranieri. 11 Il giorno che le piantasti le circondasti con una siepe; al mattino fai germogliare i tuoi semi, ma il raccolto sarà un cumulo di rovine nel giorno di malattia e dolore incurabile. 12 Ah, il tumulto di un gran numero di popoli, che rumoreggiano come il muggito dei mari e come il fragore delle nazioni, rumoreggiano come il fragore di acque potenti! 13 Le nazioni rumoreggiano come il fragore di molte acque, ma Dio le minaccia, ed esse fuggono lontano, sospinte come la pula dei monti davanti al vento, come un mulinello di polvere davanti al turbine. 14 Alla sera, ecco il terrore, e prima del mattino non c'è più nulla. Questa è la parte di quelli che ci depredano, la sorte di quelli che ci saccheggiano.

Profezia contro l'Etiopia
18,1 Guai al paese dalle ali strepitanti che si trova oltre i fiumi di Etiopia, 2 che manda ambasciatori per mare in navicelle di papiro sulle acque, dicendo: «Andate, o veloci messaggeri, verso una nazione di alta statura e dalla pelle lucida, verso un popolo temuto dai suoi inizi in poi, nazione potente che calpesta tutto, il cui paese è solcato da fiumi». 3 Voi tutti, abitanti del mondo e quanti dimorate sulla terra, quando la bandiera sarà issata sui monti, guardate, e quando la tromba suonerà, ascoltate! 4 Poiché così mi ha detto l'Eterno: «Starò tranquillo e guarderò dalla mia dimora, come un calore sereno e luminoso alla luce del sole, come una nube di rugiada nel calore della mietitura». 5 Poiché prima della mietitura, quando la fioritura è finita e il fiore è diventato un grappolo in fase di maturazione, egli taglierà i ramoscelli con le roncole, e strapperà via e troncherà i tralci. 6 Essi saranno abbandonati tutti insieme agli uccelli rapaci dei monti e alle bestie della terra: gli uccelli rapaci passeranno sopra di essi l'estate e le bestie della terra passeranno sopra di essi l'inverno. 7 In quel tempo saranno portate offerte all'Eterno degli eserciti da una nazione di alta statura e dalla pelle lucida, da un popolo temuto dai suoi inizi in poi, una nazione potente che calpesta tutto, il cui paese è solcato da fiumi; saranno portate al luogo in cui si trova il nome dell'Eterno degli eserciti, sul monte Sion.

Profezia contro l'Egitto
19,1 Profezia sull'Egitto.
Ecco l'Eterno che cavalca su una nuvola leggera ed entra in Egitto. Gli idoli d'Egitto barcollano davanti a lui, e il cuore degli Egiziani viene meno dentro di loro. 2 «Aizzerò Egiziani contro Egiziani, ognuno combatterà contro il proprio fratello, e ognuno contro il proprio vicino, città contro città, regno contro regno. 3 Lo spirito dell'Egitto verrà meno nel suo mezzo, e io distruggerò i suoi disegni; così essi consulteranno gli idoli e gli incantatori, i medium e i maghi. 4 Consegnerò l'Egitto nelle mani di un duro padrone, e un re crudele lo dominerà», dice il Signore, l'Eterno degli eserciti. 5 Le acque del mare si prosciugheranno, il fiume inaridirà e seccherà. 6 I fiumi diventeranno nauseabondi, i canali d'Egitto si svuoteranno e si seccheranno e le canne e i giunchi inaridiranno. 7 I prati accanto al Nilo, alla foce del Nilo e tutti i campi seminati lungo il fiume seccheranno, saranno spazzati via e spariranno. 8 I pescatori gemeranno, tutti quelli che gettano l'amo nel Nilo si lamenteranno e quelli che stendono le reti sulle acque languiranno. 9 Quelli che lavorano il lino pettinato e i tessitori di cotone saranno confusi. 10 Le loro fondamenta saranno infrante e tutti i lavoratori salariati saranno contristati. 11 Certamente i principi di Tsoan sono stolti; i più saggi consiglieri del Faraone danno consigli insensati. Come potete dire al Faraone: «Io sono figlio di saggi, figlio di antichi re»? 12 Dove sono ora i tuoi saggi? Te lo dichiarino ora e riconoscano ciò che l'Eterno degli eserciti ha deciso contro l'Egitto. 13 I principi di Tsoan sono diventati stolti, i principi di Nof si ingannano; quelli che sono la pietra angolare delle sue tribù hanno fatto traviare l'Egitto. 14 L'Eterno ha mescolato nel suo mezzo uno spirito di perversione, ed essi hanno fatto fuorviare l'Egitto in ogni sua impresa, come barcolla l'ubriaco nel suo vomito. 15 E nulla potrà fare l'Egitto: il capo o la coda, la palma o il giunco. 16 In quel giorno l'Egitto sarà come le donne, e tremerà e sarà spaventato di fronte alla mano che l'Eterno degli eserciti agiterà contro di lui. 17 Il paese di Giuda sarà il terrore dell'Egitto; ogni volta che se ne farà menzione, sarà un vero spavento a motivo della decisione presa contro di lui dall'Eterno degli eserciti. 18 In quel giorno vi saranno nel paese d'Egitto cinque città che parleranno la lingua di Canaan e giureranno per l'Eterno degli eserciti; una di esse si chiamerà "la città della distruzione". 19 In quel giorno in mezzo al paese d'Egitto vi sarà un altare consacrato all'Eterno, e una stele eretta all'Eterno presso la sua frontiera. 20 Sarà un segno e una testimonianza per l'Eterno degli eserciti nel paese d'Egitto; quando essi grideranno all'Eterno a motivo dei loro oppressori, egli manderà loro un salvatore e uno potente che li libererà. 21 L'Eterno si farà conoscere all'Egitto e gli Egiziani conosceranno l'Eterno in quel giorno; gli offriranno sacrifici e oblazioni di cibo, faranno voti all'Eterno e li adempiranno. 22 L'Eterno colpirà gli Egiziani, li colpirà e li guarirà; essi ritorneranno all'Eterno, che darà ascolto alle loro preghiere e li guarirà. 23 In quel giorno vi sarà una strada dall'Egitto all'Assiria; gli Assiri andranno in Egitto e gli Egiziani in Assiria, e gli Egiziani serviranno con gli Assiri. 24 In quel giorno Israele, il terzo con l'Egitto e con l'Assiria, sarà una benedizione in mezzo alla terra. 25 L'Eterno degli eserciti li benedirà, dicendo: «Benedetto sia l'Egitto mio popolo, l'Assiria opera delle mie mani e Israele mia eredità!».

Profezia contro l'Egitto e l'Etiopia
20,1 Nell'anno in cui Tartan venne a Ashdod, mandato da Sargon, re di Assiria, egli combattè contro Ashdod e la prese. 2 In quel tempo l'Eterno parlò per mezzo di Isaia, figlio di Amots, e gli disse: «Va' e rimuovi il sacco dai tuoi lombi e togli i calzari dai tuoi piedi». Egli fece così, andando nudo e scalzo. 3 Quindi l'Eterno disse: «Come il mio servo Isaia è andato nudo e scalzo per tre anni quale segno e presagio contro l'Egitto e contro l'Etiopia, 4 così il re di Assiria condurrà via i prigionieri dell'Egitto e i deportati dell'Etiopia, giovani e vecchi, nudi e scalzi, con le natiche scoperte, a vergogna dell'Egitto. 5 Allora essi saranno spaventati e confusi, a causa dell'Etiopia, loro speranza, e a causa dell'Egitto, loro gloria. 6 In quel giorno gli abitanti di questa regione costiera diranno: «Ecco, che cosa è avvenuto a quelli nei quali riponevamo la nostra speranza e presso i quali ci eravamo rifugiati in cerca di aiuto, per essere liberati dal re di Assiria. Come scamperemo noi?».

La caduta di Babilonia
21,1 Profezia contro il deserto del mare.
Come i turbini passano velocemente, attraverso il Neghev, così un invasore viene dal deserto, da un paese spaventevole. 2 Una visione terribile mi è stata mostrata: Il perfido agisce con perfidia e il devastatore devasta. Sali, o Elam. Stringi d'assedio, o Media! Ho fatto cessare ogni suo gemito. 3 Per questo i miei lombi sono pieni di dolori; le doglie mi hanno colto, come le doglie di una donna partoriente; sono sconvolto per ciò che ho udito, sono spaventato per ciò che ho visto. 4 Il mio cuore è smarrito lo spavento mi ha preso; la notte che tanto desideravo è diventata per me uno spavento. 5 Mentre si prepara la tavola, si sta di guardia sulla torre di vedetta, si mangia e si beve. «Alzatevi, o capi e ungete gli scudi». 6 Poiché così mi ha detto il Signore: «Va', metti una sentinella, che annunzi ciò che vede». 7 Essa vide carri e coppie di cavalieri, alcuni che cavalcavano asini e altri che cavalcavano cammelli, e osservò con attenzione, con molta attenzione. 8 Poi gridò come un leone: «O Signore, di giorno io sto sempre sulla torre di vedetta, e tutte le notti sto in piedi al mio posto di guardia. 9 Ed ecco arrivare dei carri e delle coppie di cavalieri». Allora essa riprese a dire: «È caduta, è caduta Babilonia! Tutte le immagini scolpite dei suoi dèi giacciono a terra frantumate. 10 O popolo mio, che ho trebbiato e calpestato nella mia aia, ciò che ho udito dall'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele, io te l'ho annunziato!».

Profezia contro Dumah
11 Profezia contro Dumah.
Mi gridano da Seir: «Sentinella, a che punto è giunta la notte? Sentinella, a che punto è giunta la notte?». 12 La sentinella risponde: «Vien la mattina, poi anche la notte. Se volete interrogare, interrogate pure; ritornate, venite».

Profezia contro l'Arabia
13 Profezia contro l'Arabia.
Passerete la notte nelle foreste dell'Arabia, o carovane dei Dedaniti. 14 Andate incontro all'assetato portando acqua, o abitanti del paese di Tema; sono venuti incontro al fuggiasco col loro pane. 15 Poiché essi fuggono davanti alle spade, davanti alla spada sguainata, davanti all'arco teso, davanti al furore della battaglia. 16 Poiché così mi ha detto il Signore: «Fra un anno, come l'anno di un bracciante salariato, tutta la gloria di Kedar scomparirà; 17 e ciò che resterà del numero degli arcieri, gli uomini valorosi dei figli di Kedar, sarà poca cosa, poiché l'Eterno, il DIO d'Israele, ha parlato».

Profezia contro Gerusalemme
22,1 Profezia contro la Valle della Visione.
Che hai tu ora, che sei salita tutta quanta sui tetti, 2 tu che sei piena di clamori, città tumultuante, città gaudente? I tuoi uccisi non sono stati uccisi di spada né sono morti in battaglia. 3 Tutti i tuoi capi sono fuggiti insieme, sono stati fatti prigionieri senza arco; tutti quelli trovati in te sono stati fatti prigionieri, benché fossero fuggiti lontano. 4 Perciò dico: «Allontanate lo sguardo da me; io piangerò amaramente. Non cercate di consolarmi per la desolazione della figlia del mio popolo». 5 Poiché è un giorno di costernazione, di distruzione e di perplessità, da parte del Signore, l'Eterno degli eserciti; nella Valle delle Visioni le mura sono abbattute e il grido di aiuto giunge fino al monte. 6 Elam ha preso la faretra con carri di uomini e cavalieri, Kir ha scoperto lo scudo. 7 Avverrà che le tue migliori valli saran piene di carri e i cavalieri prenderanno posizione davanti alle tue porte. 8 Poi egli rimosse la protezione di Giuda, e in quel giorno tu hai rivolto lo sguardo all'arsenale del palazzo della Foresta. 9 Avete pure visto quanto numerose fossero le brecce della città di Davide, e avete raccolto le acque della piscina inferiore. 10 Avete contato le case di Gerusalemme e demolito le case per fortificare le mura. 11 Avete inoltre costruito un serbatoio tra i due muri per le acque della vecchia piscina, ma non avete guardato a chi ha fatto questo, né avete preso in considerazione chi ha ideato questo da lungo tempo. 12 In quel giorno il Signore, l'Eterno degli eserciti, vi ha chiamati a piangere, a far cordoglio, a radervi il capo e a cingervi di sacco. 13 Invece ecco gioia e allegria, si ammazzano buoi e si scannano pecore, si mangia carne e si beve vino: «Mangiamo e beviamo, poiché domani moriremo!». 14 Ma l'Eterno degli eserciti ha rivelato ai miei orecchi: «Questo vostro peccato non sarà espiato, finché non sarete morti», dice il Signore, l'Eterno degli eserciti.

Destituzione di Scebna, innalzamento di Eliakim
15 Così dice il Signore, l'Eterno degli eserciti: «Su, va' da questo amministratore, da Scebna, il maggiordomo, e digli: 16 "Che cosa possiedi qui e chi hai qui, che ti sei fatto scavare qui un sepolcro, come chi si scava un sepolcro in alto e si taglia una tomba nella roccia?". 17 Ecco, l'Eterno ti scaglierà via con violenza, o uomo potente, e ti afferrerà saldamente. 18 Ti farà rotolare ben bene e ti scaglierà via come una palla in un paese spazioso. Là morrai e là finiranno i tuoi carri superbi, o vituperio della casa del tuo signore. 19 Ti scaccerò dal tuo ufficio e sarai strappato giù dal tuo posto! 20 In quel giorno avverrà che chiamerò il mio servo Eliakim, figlio di Hilkiah; 21 lo vestirò con la tua tunica, lo cingerò con la tua cintura e rimetterò la tua autorità nelle sue mani; ed egli sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme e per la casa di Giuda. 22 Metterò sulla sua spalla la chiave della casa di Davide; così egli aprirà e nessuno potrà chiudere, chiuderà e nessuno potrà aprire. 23 Lo pianterò come un chiodo in un luogo sicuro, ed egli diventerà un trono di gloria per la casa di suo padre. 24 A lui sarà sospesa tutta la gloria della casa di suo padre, i discendenti e i rami collaterali, tutti i vasi anche piccoli, dalle coppe alle anfore di ogni specie. 25 «In quel giorno, dice l'Eterno degli eserciti, il chiodo piantato in luogo sicuro sarà tolto, sarà strappato giù e cadrà; e tutto il peso che vi era attaccato sarà distrutto, perché l'Eterno ha parlato».

Profezia contro Tiro
23,1 Profezia contro Tiro.
Gemete, o navi di Tarshish, perché Tiro è stata distrutta, e non è rimasta più né casa né porto. È giunta loro notizia dal paese di Kittim. 2 State in silenzio, o abitanti della costa, o mercanti di Sidone; quelli che solcano il mare vi hanno colmato di ricchezze. 3 Attraverso le grandi acque il grano di Scihor, il raccolto del fiume, era la sua entrata; ed essa era il mercato delle nazioni. 4 Vergognati, o Sidone, perché ha parlato il mare, la fortezza del mare, dicendo: «Io non ho avuto doglie né ho dato alla luce figli, non ho nutrito giovani ho allevato vergini». 5 Quando la notizia arriverà in Egitto, saranno addolorati per la notizia di Tiro. 6 Passate a Tarshish, gemete o abitanti della costa! 7 È questa la vostra città gaudente, la cui origine risale a giorni antichi? I suoi piedi la portavano a dimorare in terre lontane. 8 Chi mai ha deciso questo contro Tiro, la dispensatrice di corone, i cui mercanti erano principi e i cui negozianti erano gli uomini onorati della terra? 9 L'ha deciso l'Eterno degli eserciti, per offuscare l'orgoglio di ogni splendore, per abbassare tutti gli uomini onorati della terra. 10 Passa attraverso il tuo paese come il Nilo, o figlia di Tarshish, non c'è più forza. 11 L'Eterno ha steso la sua mano sul mare, ha fatto tremare i regni, ha ordinato riguardo a Canaan di distruggere le sue fortezze. 12 Egli ha detto: «Tu non continuerai più a rallegrarti, o figlia di Sidone, vergine disonorata». Alzati, passa nel paese di Kittim; neppure là troverai riposo. 13 Ecco il paese dei Caldei: questo popolo non esisteva neppure, l'Assiro lo fondò per le bestie del deserto. Essi hanno innalzato le loro torri, hanno distrutto i palazzi di Tiro e l'hanno ridotto a un cumulo di rovine. 14 Gemete, o navi di Tarshish, perché la vostra fortezza è distrutta. 15 In quel giorno avverrà che Tiro sarà dimenticata per settant'anni, quanti sono gli anni di un re. Al termine dei settant'anni avverrà a Tiro come dice la canzone della prostituta: 16 «Prendi la cetra, va' attorno per la città, o prostituta dimenticata; suona con bravura, moltiplica i canti per poter essere ricordata». 17 Al termine dei settant'anni avverrà che l'Eterno visiterà Tiro, che ritornerà alla sua paga e si prostituirà con tutti i regni del mondo sulla faccia della terra. 18 Ma il guadagno del suo commercio e la sua paga saranno consacrati all'Eterno; non sarà né ammassato né messo da parte, perché il guadagno del suo commercio andrà a quelli che dimorano davanti all'Eterno, perché mangino a sazietà e vestano splendidamente.

Isaia 51

L'eterna salvezza promessa a Sion
1 Ascoltatemi, voi che perseguite la giustizia e cercate l'Eterno! Guardate alla roccia da cui siete stati tagliati e alla buca della cava da cui siete stati cavati. 2 Guardate ad Abrahamo vostro padre e a Sara che vi ha partorito, perché lo chiamai quando era solo, lo benedissi e lo moltiplicai. 3 L'Eterno infatti sta per consolare Sion, consolerà tutte le sue rovine, renderà il suo deserto come l'Eden e la sua solitudine come il giardino dell'Eterno. Gioia ed allegrezza si troveranno in lei, ringraziamento e suono di canti. 4 Prestami attenzione, o popolo mio, ascoltami, o mia nazione, perché da me procederà la legge e stabilirò il mio diritto come luce dei popoli. 5 La mia giustizia è vicina, la mia salvezza sarà manifestata e le mie braccia giudicheranno i popoli; le isole spereranno in me e avranno fiducia nel mio braccio. 6 Alzate i vostri occhi al cielo e guardate la terra di sotto, perché i cieli si dilegueranno come fumo, la terra si logorerà come un vestito e similmente i suoi abitanti moriranno; ma la mia salvezza durerà per sempre e la mia giustizia non verrà mai meno. 7 Ascoltatemi, o voi che conoscete la giustizia, o popolo, che ha nel cuore la mia legge. Non temete l'obbrobrio degli uomini, né spaventatevi dei loro oltraggi. 8 Poiché la tignola li divorerà come un vestito e la tarma li roderà come la lana, ma la mia giustizia rimarrà per sempre e la mia salvezza di generazione in generazione. 9 Risvegliati, risvegliati, rivestiti di forza, o braccio dell'Eterno, risvegliati come nei giorni antichi, come nelle generazioni passate! Non sei tu che hai fatto a pezzi Rahab, che hai trafitto il dragone? 10 Non sei tu che hai prosciugato il mare, le acque del grande abisso, che hai fatto delle profondità del mare una strada, perché i redenti vi passassero? 11 Così i riscattati dall'Eterno torneranno, verranno a Sion con grida di gioia e un'allegrezza eterna coronerà il loro capo; otterranno gioia e letizia, e il dolore e il gemito fuggiranno. 12 Io, io stesso, sono colui che vi consola; chi sei tu da dover temere l'uomo che muore e il figlio dell'uomo destinato ad essere come erba? 13 Tu hai dimenticato l'Eterno che ti ha fatto, che ha disteso i cieli e gettato le fondamenta della terra. Avevi sempre paura, tutto il giorno, davanti al furore dell'oppressore, quando si preparava a distruggere. Ma dov'è ora il furore dell'oppressore? 14 L'esule in cattività sarà presto liberato, non morirà nella fossa né gli mancherà il pane. 15 Poiché io sono l'Eterno, il tuo DIO, che agita il mare e ne fa muggire le onde; il suo nome è l'Eterno degli eserciti. 16 Io ho posto le mie parole nella tua bocca e ti ho coperto con l'ombra della mia mano per stabilire i cieli e mettere le fondamenta della terra, e per dire a Sion: «Tu sei il mio popolo».

La coppa del furore dell'Eterno
17 Risvegliati, risvegliati, levati, o Gerusalemme, che hai bevuto dalla mano dell'Eterno la coppa del suo furore, che hai bevuto la feccia del calice di stordimento fino a scolarla completamente. 18 Fra tutti i figli che ha partorito non c'è nessuno che la guidi; fra tutti i figli che ha allevato non c'è nessuno che la prenda per mano. 19 Queste due cose ti sono avvenute, chi ti compiangerà? Desolazione e distruzione, fame e spada, chi ti consolerà? 20 I tuoi figli venivano meno, giacevano all'inizio di tutte le vie come un'antilope nella rete, pieni del furore dell'Eterno, della minaccia del tuo DIO. 21 Perciò, ora ascolta questo, o afflitta ed ebbra ma non di vino. 22 Così dice il tuo Signore, l'Eterno, il tuo DIO, che difende la causa del suo popolo: «Ecco, io ti tolgo di mano la coppa di stordimento, la feccia del calice del mio furore; tu non la berrai più. 23 La metterò invece in mano a quelli che ti affliggevano e che ti dicevano: "Stenditi a terra, che ti passiamo sopra", e tu facevi del tuo dorso un suolo, una strada per i passanti».

Isaia 59,15-19

15 Così la verità è scomparsa, e chi si ritrae dal male si rende una facile preda. L'Eterno ha visto questo e gli è dispiaciuto che non vi sia più rettitudine.

La promessa di un redentore
16 Egli ha visto che non c'era più nessuno e si è stupito che nessuno intercedesse; allora il suo braccio gli è venuto in aiuto e la sua giustizia lo ha sostenuto, 17 si è rivestito di giustizia come di una corazza e si è posto in capo l'elmo della salvezza, ha indossato gli abiti della vendetta e si è ricoperto di gelosia come di un manto. 18 Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere; il furore ai suoi avversari, la ricompensa ai suoi nemici; alle isole darà una retribuzione piena. 19 Così si temerà il nome dell'Eterno dall'ovest, e la sua gloria dall'est; quando l'avversario verrà come una fiumana, lo Spirito dell'Eterno alzerà contro di lui una bandiera.

Isaia 63,1-6

La vendetta di Dio sulle nazioni
1 Chi è costui che viene da Edom, da Botsrah, con le vesti tinte di scarlatto? Costui, splendido nella sua veste, che procede nella grandezza della sua forza? «Sono io che parlo con giustizia e sono potente nel salvare». 2 Perché la tua veste è rossa e i tuoi abiti come quelli di chi pigia nel tino? 3 «Il tino l'ho pigiato da solo e dei popoli nessuno è stato con me. Li ho pigiati nella mia ira e li ho calpestati nel mio furore. Il loro sangue è spruzzato sulle mie vesti e ho macchiato tutti i miei abiti. 4 Poiché il giorno della vendetta era nel mio cuore e l'anno della mia redenzione è giunto. 5 Guardai, ma non c'era nessuno che mi aiutasse; rimasi stupito che nessuno mi sostenesse. Allora il mio stesso braccio mi ha salvato e il mio furore mi ha sostenuto. 6 Ho calpestato i popoli nella mia ira, li ho resi ubriachi nel mio furore e ho fatto scorrere il loro sangue sulla terra».

Riveduta 2020:

Isaia 13-23

PROFEZIE RELATIVE ALLE NAZIONI PAGANE
(capitoli 13-27)
Rovina di Babilonia e liberazione d'Israele
13,1 Profezia contro Babilonia, rivelata a Isaia, figlio di Amots.
2 Sopra un nudo monte, issate una bandiera, chiamateli a gran voce, fate segno con la mano ed entrino nelle porte dei prìncipi! 3 Io ho dato ordini a quelli che mi sono consacrati, ho chiamato i miei prodi, ministri della mia ira, quelli che esultano nella mia grandezza. 4 Si ode sui monti un rumore di gente, come quello di un popolo immenso; il rumore di un tumulto di regni, di nazioni radunate: l'Eterno degli eserciti passa in rivista l'esercito che va a combattere.
5 Vengono da un paese lontano, dall'estremità dei cieli, l'Eterno e gli strumenti della sua ira, per distruggere tutto il paese. 6 Urlate, poiché il giorno dell'Eterno è vicino; esso viene come una devastazione dell'Onnipotente. 7 Perciò, tutte le mani diventano fiacche, e ogni cuore d'uomo viene meno. 8 Sono colti da spavento, sono presi da spasimi e da dolori; si contorcono come donna che partorisce, si guardano l'uno con l'altro sbigottiti, le loro facce sono facce di fuoco.
9 Ecco, il giorno dell'Eterno giunge: giorno crudele, di indignazione e di ira ardente, che farà della terra un deserto e ne distruggerà i peccatori. 10 Poiché le stelle e le costellazioni del cielo non faranno più brillare la loro luce; il sole si oscurerà mentre sorge, e la luna non farà più risplendere il suo chiarore. 11 Io punirò il mondo per la sua malvagità e gli empi per la loro iniquità; farò cessare l'alterigia dei superbi e abbatterò l'arroganza dei tiranni. 12 Renderò gli uomini più rari dell'oro fino, più rari dell'oro di Ofir.
13 Perciò farò tremare i cieli, e la terra sarà scossa dal suo luogo per l'indignazione dell'Eterno degli eserciti, nel giorno della sua ira ardente. 14 Allora, come una gazzella inseguita o come una pecora che nessuno raccoglie, ognuno si volgerà verso il suo popolo, ognuno fuggirà al proprio paese. 15 Chiunque sarà trovato sarà trafitto, chiunque sarà preso cadrà di spada. 16 I loro bimbi saranno schiacciati davanti ai loro occhi, le loro case saranno saccheggiate, le loro mogli saranno violentate.
17 Ecco, io suscito contro di loro i Medi, i quali non fanno nessun caso all'argento e non prendono nessun piacere nell'oro. 18 I loro archi atterreranno i giovani ed essi non avranno pietà del frutto del grembo: il loro occhio non risparmierà i bambini. 19 Babilonia, lo splendore dei regni, la superba bellezza dei Caldei, sarà come Sodoma e Gomorra quando Dio le sconvolse.
20 Essa non sarà mai più abitata, di generazione in generazione nessuno vi si stabilirà più; l'Arabo non vi pianterà più la sua tenda, né i pastori vi faranno più riposare le loro greggi, 21 ma vi riposeranno le bestie del deserto e le sue case saranno piene di gufi; vi faranno la loro dimora gli struzzi, vi danzeranno le capre selvatiche. 22 Le iene ululeranno nei suoi palazzi, gli sciacalli nelle sue ville deliziose. Il suo tempo sta per venire, i suoi giorni non saranno prolungati.

14,1 L'Eterno infatti avrà pietà di Giacobbe, sceglierà ancora Israele e li ristabilirà sul loro suolo; lo straniero si unirà a essi e si stringerà alla casa di Giacobbe. 2 I popoli li prenderanno e li ricondurranno al loro luogo, la casa d'Israele li possederà nel paese dell'Eterno come servi e come serve; essi terranno prigionieri quelli che li avevano fatti prigionieri e domineranno sui loro oppressori. 3 Il giorno che l'Eterno ti avrà dato riposo dal tuo affanno, dalle tue agitazioni e dalla dura schiavitù alla quale eri stato assoggettato, tu pronuncerai questo canto sul re di Babilonia e dirai:
4 “Come! l'oppressore ha finito? la furia insolente è finita? 5 L'Eterno ha spezzato il bastone degli empi, lo scettro dei despoti. 6 Colui che furiosamente percuoteva i popoli con colpi senza tregua, colui che dominava rabbiosamente sulle nazioni, è inseguito senza misericordia. 7 Tutta la terra è in riposo, è tranquilla, la gente manda grida di gioia. 8 Perfino i cipressi e i cedri del Libano si rallegrano a causa tua. 'Da quando tu sei atterrato', essi dicono, 'il boscaiolo non sale più contro di noi'.
9 Il soggiorno dei morti, laggiù, si agita per te, per venire a incontrarti al tuo arrivo; esso sveglia per te le ombre, tutti i prìncipi della terra; fa alzare dai loro troni tutti i re delle nazioni. 10 Tutti prendono la parola e ti dicono: 'Anche tu dunque sei diventato debole come noi? anche tu sei dunque divenuto simile a noi?'. 11 Il tuo fasto e il suono dei tuoi saltèri sono stati fatti scendere nel soggiorno dei morti; sotto di te sta un letto di vermi, e i vermi sono la tua coperta.
12 Come mai sei caduto dal cielo, astro mattutino, figlio dell'aurora? Come mai sei atterrato, tu che calpestavi le nazioni? 13 Nel tuo cuore dicevi: 'Io salirò in cielo, eleverò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; io mi siederò sul monte dell'assemblea, nella parte estrema del settentrione; 14 salirò sulle parti più alte delle nubi, sarò simile all'Altissimo'. 15 Invece ti hanno fatto scendere nel soggiorno dei morti, nelle profondità della fossa!
16 Quelli che ti vedono fissano su di te lo sguardo, ti considerano attentamente, e dicono: 'È questo l'uomo che faceva tremare la terra, che agitava i regni, 17 che riduceva il mondo in un deserto, ne distruggeva le città, e non rimandava mai liberi a casa i suoi prigionieri?'.
18 Tutti i re delle nazioni, tutti quanti riposano in gloria ciascuno nella propria casa; 19 ma tu sei stato gettato lontano dalla tua tomba come un rampollo abominevole coperto di uccisi trafitti con la spada, calati sotto i sassi della fossa, come un cadavere calpestato. 20 Tu non sarai riunito a loro nella sepoltura perché hai distrutto il tuo paese, hai ucciso il tuo popolo; della razza dei malfattori non si parlerà mai più. 21 Preparate il massacro dei suoi figli, a causa dell'iniquità dei loro padri! Che non si rialzino più a conquistare la terra, a riempire il mondo di città!
22 Io sorgerò contro di loro”, dice l'Eterno degli eserciti, “sterminerò di Babilonia il nome, i superstiti, la razza e la discendenza”, dice l'Eterno. 23 “Ne farò il dominio del porcospino, un luogo di paludi, la spazzerò con la scopa della distruzione”, dice l'Eterno degli eserciti.

Profezia contro gli Assiri
24 L'Eterno degli eserciti lo ha giurato, dicendo: “In verità, come io penso, così sarà; come ho deciso, così avverrà. 25 Frantumerò l'Assiro nel mio paese, lo calpesterò sui miei monti; allora il suo giogo sarà tolto da essi, e il suo carico sarà tolto dalle loro spalle”. 26 Questo è il piano deciso contro tutta la terra; questa è la mano stesa contro tutte le nazioni. 27 L'Eterno degli eserciti ha fatto questo piano; chi lo renderà vano? La sua mano è stesa, chi gliela farà ritirare?

Profezia contro i Filistei
28 L'anno della morte di Acaz fu pronunciato questa profezia:
29 “Non ti rallegrare, o Filistia tutta quanta, perché la verga che ti colpiva è spezzata! poiché dalla radice del serpente uscirà una vipera, e il suo frutto sarà un drago volante. 30 I più poveri avranno di che nutrirsi, e i bisognosi riposeranno al sicuro; ma io farò morire di fame la tua radice e quello che rimarrà di te sarà ucciso. 31 Urla, o porta! grida, o città! Trema, o Filistia tutta quanta! Poiché dal nord viene un fumo, e nessuno si sbanda dalla sua schiera”. 32 E che cosa si risponderà ai messaggeri di questa nazione? “Che l'Eterno ha fondato Sion e che in essa gli afflitti del suo popolo trovano rifugio”.

Profezia contro Moab
15,1 Profezia su Moab.
Sì, nella notte in cui è devastata, Ar-Moab perisce! Sì, nella notte in cui è devastata, Chir-Moab perisce! 2 Si sale al tempio e a Dibon, sugli alti luoghi, per piangere; Moab urla su Nebo e su Medeba: tutte le teste sono rasate, tutte le barbe tagliate. 3 Per le strade tutti indossano sacchi, sui tetti e per le piazze ognuno urla, piangendo a dirotto. 4 Chesbon ed Eleale gridano; la loro voce si ode fino a Iaas; perciò i guerrieri di Moab si lamentano, la loro anima trema. 5 Il mio cuore geme per Moab, i cui fuggiaschi sono già a Soar, a Eglat-Selisia; perché fanno, piangendo, la salita di Luit e mandano grida di angoscia sulla via di Coronaim; 6 perché le acque di Nimrim sono una desolazione, l'erba è seccata, l'erba minuta è scomparsa, non c'è più verdura; 7 perciò le ricchezze che hanno accumulato, le provviste che hanno tenuto accumulate, essi le trasportano oltre il torrente dei salici. 8 Le grida fanno il giro dei confini di Moab, il suo urlo rintrona fino a Eglaim, il suo urlo rintrona fino a Beer-Elim. 9 Le acque di Dimon sono piene di sangue; infliggerò a Dimon dei nuovi guai: un leone contro gli scampati di Moab e contro quello che resta del paese.

16,1 Mandate l'agnello al signore del paese, da Sela, per la via del deserto, al monte della figlia di Sion! 2 Come uccelli che fuggono, come una nidiata dispersa, così saranno le figlie di Moab ai guadi dell'Arnon. 3 Consigliaci, fa' giustizia! In pieno mezzogiorno, stendi su di noi la tua ombra densa come la notte, nascondi gli esuli, non tradire i fuggiaschi; 4 lascia abitare presso di te gli esuli di Moab, sii tu per loro un rifugio contro il devastatore! Poiché l'oppressione è finita, la devastazione è cessata, gli invasori sono scomparsi dal paese, 5 il trono è stabilito fermamente sulla clemenza, e sul trono sta seduto fedelmente, nella tenda di Davide, un giudice amico del diritto e pronto a fare giustizia.
6 Noi conosciamo l'orgoglio di Moab, l'orgogliosissima, la sua alterigia, la sua superbia, la sua arroganza, il suo vantarsi senza fondamento! 7 Perciò gema Moab per Moab, tutti gemano! Rimpiangete, costernati, i grappoli di uva di Chir-Areset! 8 Poiché le campagne di Chesbon languono; languono i vigneti di Sibma, le cui viti scelte, che inebriavano i padroni delle nazioni, arrivavano fino a Iazer, erravano per il deserto e avevano propaggini che si estendevano lontano e passavano il mare. 9 Piango, perciò, come piange Iazer, i vigneti di Sibma; io vi inondo delle mie lacrime, o Chesbon, o Eleale! poiché sui vostri frutti d'estate e sulla vostra mietitura si è abbattuto un grido di guerra. 10 La gioia, l'esultanza, sono scomparse dalla fertile campagna; e nelle vigne non ci sono più canti, né grida di gioia; il vendemmiatore non pigia più l'uva nei tini; io ho fatto cessare il grido di gioia della vendemmia. 11 Perciò le mie viscere fremono per Moab come un'arpa, e il mio cuore geme per Chir-Eres. 12 Quando Moab si presenterà, quando si affaticherà sull'alto luogo ed entrerà nel suo santuario a pregare, non otterrà nulla.
13 Questa è la parola che l'Eterno già da lungo tempo pronunciò contro Moab. 14 E ora l'Eterno parla e dice: “Fra tre anni, contati come quelli di un operaio, la gloria di Moab cadrà in disprezzo, nonostante i suoi numerosi abitanti; e ciò che ne resterà sarà poca, pochissima cosa, senza forza”.

Profezia contro Damasco ed Efraim
17,1 Profezia contro Damasco.
“Ecco, Damasco è tolto dal numero delle città e non sarà più che un ammasso di rovine. 2 Le città di Aroer sono abbandonate; sono lasciate alle mandrie che vi si riposano, e nessuno le spaventa. 3 Non vi sarà più fortezza in Efraim né reame in Damasco; e del residuo della Siria avverrà ciò che è avvenuto della gloria dei figli d'Israele”, dice l'Eterno degli eserciti.
4 “In quel giorno, la gloria di Giacobbe sarà diminuita, e il grasso del suo corpo dimagrirà. 5 Avverrà come quando il mietitore raccoglie il grano e con il braccio falcia le spighe; avverrà come quando si raccolgono le spighe nella valle di Refaim. 6 Vi rimarrà qualcosa da spigolare, come quando si scuote l'ulivo restano due o tre olive nelle cime più alte, quattro o cinque nei rami più carichi”, dice l'Eterno, l'Iddio d'Israele.
7 In quel giorno l'uomo volgerà lo sguardo verso il suo Creatore, e i suoi occhi guarderanno al Santo d'Israele; 8 e non volgerà più lo sguardo verso gli altari, opera delle sue mani; e non guarderà più a quello che le sue dita hanno fatto, agli idoli di Astarte e alle colonne solari. 9 In quel giorno, le sue città forti saranno abbandonate, come furono abbandonate le foreste e le vette dei monti all'avvicinarsi dei figli d'Israele: sarà una desolazione.
10 Perché hai dimenticato l'Iddio della tua salvezza e non ti sei ricordato della Rocca della tua forza, ti sei fatto delle piantagioni piacevoli e hai piantato dei tralci stranieri. 11 Il giorno che li piantasti li circondasti di una siepe e ben presto facesti fiorire le tue piante: ma la raccolta ti sfugge nel giorno dell'angoscia, del disperato dolore.

L'esercito assiro distrutto
12 Oh, che rumore di popoli numerosi! muggiscono, come muggiscono i mari. 13 Che tumulto di nazioni! le nazioni rumoreggiano come rumoreggiano le grandi acque. Ma egli le minaccia, ed esse fuggono lontano, scacciate, come la pula dei monti dal vento, come un turbine di polvere dall'uragano. 14 Alla sera, ecco il terrore; prima del mattino, non sono più. Ecco la parte di quelli che ci spogliano, ecco la sorte di chi ci saccheggia!

Il disastro degli Assiri annunciato all'Etiopia
18,1 O paese dalle ali strepitanti oltre i fiumi d'Etiopia, 2 che invia messaggeri per mare in navicelle di papiro, remanti a pelo d'acqua! Andate, o veloci messaggeri, verso la nazione dall'alta statura e dalla pelle lucida, verso il popolo temuto fin nelle regioni lontane, nazione potente che calpesta tutto, il cui paese è solcato da fiumi! 3 Voi tutti, abitanti del mondo, voi tutti che abitate sulla terra, quando la bandiera sarà issata sui monti, guardate! Quando la tromba suonerà, ascoltate!
4 Poiché così mi ha detto l'Eterno: “Io me ne starò tranquillo e guarderò dalla mia dimora, come un calore sereno alla luce del sole, come una nube di rugiada nel calore della mietitura”. 5 Ma prima della mietitura, quando la fioritura sarà passata e il fiore sarà diventato grappolo formato, egli taglierà i tralci con delle roncole, taglierà e reciderà i pampini. 6 Gli Assiri saranno abbandonati, tutti assieme, agli uccelli rapaci dei monti e alle bestie della terra: gli uccelli rapaci passeranno l'estate sui loro cadaveri e le bestie della terra vi passeranno l'inverno.
7 In quel tempo, saranno portate delle offerte all'Eterno degli eserciti dalla nazione dall'alta statura e dalla pelle lucida, dal popolo temuto fin nelle regioni lontane, dalla nazione potente che calpesta tutto, il cui paese è solcato da fiumi: saranno portate al luogo dov'è il nome dell'Eterno degli eserciti, sul monte Sion.

Profezia contro l'Egitto
19,1 Profezia sull'Egitto.
Ecco l'Eterno che cavalca una nuvola leggera ed entra in Egitto; gli idoli d'Egitto tremano davanti a lui, e all'Egitto si scioglie il cuore nel petto. 2 “Io inciterò Egiziani contro Egiziani, combatteranno il fratello contro il fratello, il vicino contro il vicino, città contro città, regno contro regno. 3 Lo spirito che anima l'Egitto svanirà, io renderò vani i suoi disegni; quelli consulteranno gli idoli, gli incantatori, gli evocatori di spiriti e gli indovini. 4 Io darò l'Egitto nelle mani di un signore duro e un re crudele dominerà su di lui”, dice il Signore, l'Eterno degli eserciti.
5 Le acque del mare si prosciugheranno, il fiume diventerà secco e arido; 6 i ruscelli diventeranno infetti, i canali d'Egitto scemeranno e resteranno asciutti, le canne e i giunchi deperiranno. 7 Le praterie sul Nilo, lungo le rive del Nilo, tutti i seminati presso il fiume seccheranno, diventeranno spogli, spariranno. 8 I pescatori gemeranno, tutti quelli che gettano l'amo nel Nilo saranno in lutto e quelli che stendono le reti sulle acque languiranno. 9 Coloro che lavorano il lino pettinato e i tessitori di cotone saranno confusi. 10 Le colonne del paese saranno infrante, tutti quelli che vivono di un salario saranno nella tristezza.
11 I prìncipi di Soan non sono che degli stolti; i più saggi tra i consiglieri del Faraone danno consigli insensati. Come potete mai dire al Faraone: “Io sono figlio dei saggi, figlio degli antichi re?”. 12 Dove sono i tuoi saggi? Te lo annuncino essi e lo riconoscano essi stessi quello che l'Eterno degli eserciti ha deciso contro l'Egitto! 13 I prìncipi di Soan sono diventati stolti, i prìncipi di Nof si ingannano; hanno traviato l'Egitto, essi, la pietra angolare delle sue tribù. 14 L'Eterno ha messo in loro uno spirito di vertigine; fanno barcollare l'Egitto in ogni sua impresa, come l'ubriaco che barcolla vomitando. 15 Non gioverà nulla all'Egitto di quello che potranno fare il capo o la coda, la palma o il giunco.
16 In quel giorno, l'Egitto sarà come le donne: tremerà, sarà spaventato, vedendo la mano dell'Eterno degli eserciti che si agita, che si agita minacciosa contro di lui. 17 Il paese di Giuda sarà il terrore dell'Egitto; tutte le volte che gli verrà menzionato, l'Egitto sarà spaventato a causa della decisione presa contro di lui dall'Eterno degli eserciti.
18 In quel giorno, vi saranno nel paese d'Egitto cinque città che parleranno la lingua di Canaan e che giureranno per l'Eterno degli eserciti; una di esse si chiamerà “Città del sole”.
19 In quel giorno, in mezzo al paese d'Egitto, ci sarà un altare eretto all'Eterno e, presso la frontiera, una colonna consacrata all'Eterno. 20 Sarà per l'Eterno degli eserciti un segno e una testimonianza nel paese d'Egitto; quando essi grideranno all'Eterno a causa dei loro oppressori, egli manderà loro un salvatore e un difensore a liberarli. 21 L'Eterno si farà conoscere all'Egitto e gli Egiziani, in quel giorno, conosceranno l'Eterno, gli offriranno un culto con sacrifici e offerte, faranno voti all'Eterno e li adempiranno. 22 L'Eterno colpirà gli Egiziani: li colpirà e li guarirà ed essi si convertiranno all'Eterno, che si arrenderà alle loro suppliche e li guarirà.
23 In quel giorno, ci sarà una strada dall'Egitto all'Assiria; gli Assiri andranno in Egitto, e gli Egiziani in Assiria; gli Egiziani serviranno l'Eterno con gli Assiri. 24 In quel giorno, Israele sarà terzo con l'Egitto e con l'Assiria, e tutti e tre saranno una benedizione in mezzo alla terra. 25 L'Eterno degli eserciti li benedirà, dicendo: “Benedetti siano l'Egitto, mio popolo, l'Assiria, opera delle mie mani, e Israele, mia eredità!”.

Gli Egiziani e gli Etiopi, schiavi del re di Assiria
20,1 L'anno che Tartan, mandato da Sargon, re di Assiria, mosse contro Asdod, la cinse d'assedio e la prese, 2 in quel tempo, l'Eterno parlò per mezzo di Isaia, figlio di Amots, e gli disse: “Va', sciogliti il sacco dai fianchi e togliti i calzari dai piedi”. Questi fece così, e camminò seminudo e scalzo. 3 E l'Eterno disse: “Come il mio servo Isaia va seminudo e scalzo, segno e presagio, per tre anni, contro l'Egitto e contro l'Etiopia, 4 così il re di Assiria condurrà via i prigionieri dall'Egitto e i deportati dell'Etiopia, giovani e vecchi, seminudi e scalzi, con le natiche scoperte, a vergogna dell'Egitto. 5 Quelli saranno costernati e confusi, a causa dell'Etiopia in cui avevano riposto la loro speranza, e a causa dell'Egitto di cui si vantavano. 6 Gli abitanti di questa costa diranno in quel giorno: 'Ecco a cosa è ridotto il paese in cui speravamo, a cui ci eravamo rivolti in cerca di aiuto, per essere liberati dal re di Assiria! Come faremo a scampare?'”.

La caduta di Babilonia
21,1 Profezia contro il deserto marittimo.
Come gli uragani, quando si scatenano, nella regione meridionale, egli viene dal deserto, da un paese spaventoso. 2 Una visione terribile mi è stata data: il perfido agisce con perfidia, il devastatore devasta. Sali, o Elam! Metti l'assedio, o Media! Io faccio cessare ogni gemito. 3 Perciò i miei fianchi sono pieni di dolori; delle doglie mi hanno colto, come le doglie di una donna partoriente; io mi contorco, per quello che sento; sono spaventato da ciò che vedo. 4 Il mio cuore si smarrisce, il terrore s'impossessa di me; la sera, alla quale anelavo, è diventata per me uno spavento. 5 Si prepara la mensa, vegliano le guardie, si mangia, si beve. In piedi, o capi! ungete lo scudo!
6 Poiché così mi ha parlato il Signore: “Va', metti una sentinella; che essa annunci quanto vedrà!”. 7 Vide dei carri, dei cavalieri a due a due, delle truppe che cavalcavano asini, delle truppe che cavalcavano cammelli; e quella osservava, osservava attentamente. 8 Poi gridò come un leone: “O Signore, di giorno io sto sempre sulla torre di vedetta, e tutte le notti sono in piedi al mio posto di guardia. 9 Ed ecco venire dei carri, dei cavalieri a due a due”. Ed essa riprese a dire: “Caduta, caduta è Babilonia! e tutte le immagini scolpite dei suoi dèi giacciono frantumate al suolo”. 10 Popolo mio, che sei trebbiato come il grano della mia aia, ciò che ho udito dall'Eterno degli eserciti, dall'Iddio d'Israele, io te l'ho annunciato!

Profezia contro Duma
11 Profezia contro Duma.
Mi si grida da Seir: “Sentinella, a che punto è la notte? Sentinella, a che punto è la notte?”. 12 La sentinella risponde: “Viene la mattina, e viene anche la notte. Se volete interrogare, interrogate pure; tornate un'altra volta”.

Profezia contro l'Arabia
13 Profezia contro l'Arabia.
Passerete la notte nelle foreste, in Arabia, o carovane dei Dedaniti! 14 Venite incontro all'assetato con dell'acqua, o abitanti del paese di Tema; portate del pane ai fuggiaschi. 15 Poiché essi fuggono davanti alle spade, davanti alla spada sguainata, davanti all'arco teso, davanti al furore della battaglia.
16 Poiché così mi ha parlato il Signore: “Fra un anno, contato come quello di un operaio, tutta la gloria di Chedar sarà venuta meno; 17 e ciò che resterà del numero dei valorosi arcieri di Chedar sarà poca cosa; poiché l'Eterno, l'Iddio d'Israele, lo ha detto”.

Gerusalemme stretta dal nemico
22,1 Profezia contro la Valle della Visione.
Che hai tu dunque che sei tutta quanta salita sui tetti, 2 o città piena di clamori, città di tumulti, città gaudente? I tuoi uccisi non sono uccisi di spada né morti in battaglia. 3 Tutti i tuoi capi fuggono assieme, sono fatti prigionieri senza che l'arco sia stato tirato; tutti quelli dei tuoi che sono trovati sono fatti prigionieri, benché fuggiti lontano. 4 Perciò dico: “Distogliete da me lo sguardo, io voglio piangere amaramente; non insistete a volermi consolare del disastro della figlia del mio popolo!”. 5 Poiché è un giorno di tumulto, di calpestio, di perplessità, il giorno del Signore, dell'Eterno degli eserciti, nella Valle della Visione. Si abbattono le mura, il grido di angoscia giunge fino ai monti. 6 Elam porta la faretra con delle truppe sui carri, e dei cavalieri; Chir sfodera lo scudo. 7 Le tue più belle valli sono piene di carri e i cavalieri prendono posizione davanti alle tue porte. 8 Il velo è strappato a Giuda; in quel giorno, ecco che volgete lo sguardo all'arsenale del palazzo della Foresta; 9 osservate come sono numerose le brecce della città di Davide e raccogliete le acque del serbatoio di sotto; 10 contate le case di Gerusalemme e demolite le case per fortificare le mura; 11 fate un bacino fra le due mura per le acque del serbatoio antico, ma non volgete lo sguardo a colui che ha fatto queste cose e non vedete colui che da lungo tempo le ha preparate. 12 Il Signore, l'Eterno degli eserciti, in questo giorno vi chiama a piangere, a fare lamento, a radervi il capo, a indossare il sacco, 13 ed ecco che tutto è gioia, tutto è festa! Si ammazzano buoi, si sgozzano pecore, si mangia carne, si beve vino. “Mangiamo e beviamo poiché domani moriremo!”. 14 Ma l'Eterno degli eserciti me lo ha rivelato chiaramente: “No, questa iniquità non la potrete espiare che con la vostra morte”, dice il Signore, l'Iddio degli eserciti.

Annuncio della destituzione di Scebna
15 Così parla il Signore, l'Eterno degli eserciti: “Va' a trovare questo cortigiano, Scebna, prefetto del palazzo, e digli: 16 'Che cosa hai tu qui, e chi hai tu qui, che ti sei fatto scavare qui un sepolcro? Scavarsi un sepolcro in alto!... Lavorarsi una dimora nella roccia!... 17 Ecco, l'Eterno ti lancerà via con braccio vigoroso, farà di te un gomitolo, 18 ti farà rotolare, rotolare, come una palla sopra una pianura spaziosa. Là morirai, là finiranno i tuoi carri superbi, o vergogna della casa del tuo Signore! 19 Io ti scaccerò dal tuo ufficio e sarai buttato giù dal tuo posto!
20 In quel giorno, io chiamerò il mio servo Eliachim, figlio di Chilchia; 21 lo vestirò della tua tunica, lo cingerò con la tua cintura, rimetterò la tua autorità nelle sue mani; egli sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme e per la casa di Giuda. 22 Metterò sulla sua spalla la chiave della casa di Davide: egli aprirà e nessuno chiuderà; egli chiuderà e nessuno aprirà. 23 Lo pianterò come un chiodo in un luogo solido e diventerà un trono di gloria per la casa di suo padre. 24 A lui sarà sospesa tutta la gloria della casa di suo padre, i suoi rampolli nobili e ignobili, tutti i vasi più piccoli, dalle coppe alle bottiglie'”.
25 “In quel giorno”, dice l'Eterno degli eserciti, “il chiodo piantato in luogo solido sarà tolto, sarà strappato, cadrà; e tutto ciò che vi era appeso sarà distrutto”, poiché l'Eterno lo ha detto.

Profezia contro Tiro
23,1 Profezia contro Tiro.
Urlate, o navi di Tarsis! Essa infatti è distrutta; non ci sono più case! non c'è più nessuno che entri in essa! Dalla terra di Chittim è giunta loro la notizia. 2 Siate stupefatti, o abitanti della costa, che i mercanti di Sidone, passando il mare, affollavano! 3 Attraverso le grandi acque, il grano del Nilo, il raccolto del fiume, erano la sua entrata; essa era il mercato delle nazioni. 4 Vergognati, o Sidone! Poiché così parla il mare, la fortezza del mare: “Io non sono stata in doglie e non ho partorito, non ho nutrito dei giovani, non ho allevato delle vergini”. 5 Quando la notizia giungerà in Egitto, tutti saranno addolorati a sentire le notizie di Tiro.
6 Passate a Tarsis, urlate, o abitanti della costa! 7 È questa la vostra città sempre gaia, la cui origine risale ai giorni antichi? I suoi piedi la portavano in terre lontane a soggiornarvi. 8 Chi mai ha decretato questo contro Tiro, la dispensatrice di corone, i cui mercanti erano prìncipi, i cui negozianti erano dei nobili della terra? 9 Lo ha decretato l'Eterno degli eserciti, per offuscare l'orgoglio di ogni splendore, per avvilire tutti i grandi della terra. 10 Percorri liberamente il tuo paese, come fa il Nilo, figlia di Tarsis! Non c'è più giogo! 11 L'Eterno ha steso la sua mano sul mare, ha fatto tremare i regni, ha ordinato riguardo a Canaan che siano distrutte le sue fortezze 12 e ha detto: “Tu non continuerai più a rallegrarti, o figlia di Sidone, vergine disonorata!”. Alzati, passa nel paese di Chittim! Neppure lì troverai riposo. 13 Ecco il paese dei Caldei, di questo popolo che già non esisteva, il paese che l'Assiro assegnò a questi abitanti del deserto. Essi innalzano le loro torri di assedio, distruggono i palazzi di Tiro, ne fanno un monte di rovine. 14 Urlate, o navi di Tarsis, perché la vostra fortezza è distrutta.
15 In quel giorno, Tiro cadrà nell'oblio per settant'anni, per la durata della vita di un re. Dopo settant'anni, avverrà di Tiro ciò che dice la canzone della prostituta: 16 “Prendi la cetra, va' attorno per la città, o prostituta dimenticata; suona bene, moltiplica i canti, perché qualcuno si ricordi di te”. 17 E dopo settant'anni, l'Eterno visiterà Tiro, ed essa tornerà ai suoi guadagni, si prostituirà con tutti i regni del mondo sulla faccia della terra. 18 Ma i suoi guadagni e i suoi salari impuri saranno consacrati all'Eterno; non saranno accumulati, né riposti, poiché i suoi guadagni andranno a quelli che stanno alla presenza dell'Eterno, perché mangino, si sazino, e si vestano di abiti sontuosi.

Isaia 51

La liberazione e il ritorno d'Israele
1 “Ascoltatemi, voi che perseguite la giustizia, che cercate l'Eterno! Considerate la roccia da cui foste tagliati e la buca della cava da cui foste cavati. 2 Considerate Abraamo vostro padre, e Sara che vi partorì; poiché io lo chiamai, quando egli era solo, lo benedissi e lo moltiplicai. 3 Così l'Eterno sta per consolare Sion, consolerà tutte le sue rovine; renderà il suo deserto pari a un Eden, e la sua solitudine pari a un giardino dell'Eterno. Gioia e allegrezza si troveranno in mezzo a lei, inni di lode e melodia di canti.
4 Prestami attenzione, o popolo mio! Porgimi orecchio, mia nazione! Poiché la legge procederà da me e io porrò il mio diritto come luce dei popoli. 5 La mia giustizia è vicina, la mia salvezza sta per apparire, le mie braccia giudicheranno i popoli; le isole spereranno in me e confideranno nel mio braccio. 6 Alzate i vostri occhi al cielo e abbassateli sulla terra! Poiché i cieli si dilegueranno come fumo, la terra invecchierà come un vestito, anche i suoi abitanti moriranno; ma la mia salvezza durerà in eterno e la mia giustizia non verrà mai meno.
7 Ascoltatemi, voi che conoscete la giustizia, popolo che hai nel cuore la mia legge! Non temete gli insulti degli uomini, né siate intimoriti per i loro oltraggi. 8 Poiché la tignola li divorerà come un vestito e la tarma li roderà come la lana; ma la mia giustizia rimarrà in eterno e la mia salvezza per ogni generazione”.
9 Risvègliati, risvègliati, rivèstiti di forza, braccio dell'Eterno! Risvègliati come nei giorni di una volta, come nelle antiche età! Non sei tu che facesti a pezzi Raab, che trafiggesti il dragone? 10 Non sei tu che prosciugasti il mare, le acque del grande abisso, che facesti delle profondità del mare una via per il passaggio dei redenti? 11 I riscattati dall'Eterno torneranno, verranno con canti di gioia a Sion, una gioia eterna coronerà il loro capo; otterranno felicità e gioia, il dolore e il gemito fuggiranno.
12 “Io, io sono colui che vi consola. Chi sei tu che temi l'uomo che deve morire, e il figlio dell'uomo che passerà come l'erba, 13 che tu dimentichi l'Eterno, che ti ha fatto, che ha disteso i cieli e fondato la terra? che tu tremi continuamente, tutto il giorno, davanti al furore dell'oppressore, quando si prepara a distruggere? E dov'è dunque il furore dell'oppressore? 14 Colui che è curvo nei ceppi sarà presto liberato; non morirà nella fossa, e non gli mancherà il pane. 15 Poiché io sono l'Eterno, il tuo Dio, che solleva il mare e ne fa muggire le onde; il cui nome è: l'Eterno degli eserciti. 16 Io ho messo le mie parole nella tua bocca, ti ho coperto con l'ombra della mia mano per spiegare dei cieli e fondare una terra, e per dire a Sion: 'Tu sei il mio popolo'”.
17 Risvègliati, risvègliati, alzati o Gerusalemme, tu che hai bevuto dalla mano dell'Eterno la coppa del suo furore, che hai bevuto il calice, la coppa di stordimento, e l'hai succhiata fino in fondo! 18 Fra tutti i figli che ha partorito non c'è nessuno che la guidi; fra tutti i figli che ha allevato non c'è nessuno che la prenda per mano. 19 Queste due cose ti sono avvenute; chi ti compiangerà? desolazione e rovina, fame e spada; chi ti consolerà? 20 I tuoi figli venivano meno, giacevano a tutti i capi delle strade, come un'antilope nella rete, prostrati dal furore dell'Eterno, dalle minacce del tuo Dio. 21 Perciò, ascolta ora questo, o infelice e ubriaca, ma non di vino! 22 Così parla il tuo Signore, l'Eterno, il tuo Dio, che difende la causa del suo popolo: “Ecco, io ti tolgo di mano la coppa di stordimento, il calice, la coppa del mio furore; tu non la berrai più! 23 Io la metterò in mano dei tuoi persecutori, che dicevano alla tua anima: 'Chinati, che ti passiamo addosso!' e tu facevi del tuo dorso un suolo, una strada per i passanti!”.

Isaia 59,15-19

15 la verità è scomparsa e chi si allontana dal male si espone a essere spogliato.
L'Eterno ha visto, e gli è dispiaciuto che non ci sia più rettitudine; 16 ha visto che non c'era più un uomo e si è stupito che nessuno intervenisse; allora il suo braccio gli è venuto in aiuto, e la sua giustizia lo ha sostenuto; 17 egli si è rivestito di giustizia come di una corazza, si è messo in capo l'elmo della salvezza, ha indossato gli abiti della vendetta, si è avvolto di gelosia come in un manto. 18 Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere: il furore ai suoi avversari, il contraccambio ai suoi nemici; alle isole darà la loro retribuzione. 19 Così si temerà il nome dell'Eterno dall'occidente e la sua gloria dall'oriente; quando l'avversario verrà come una fiumana, lo Spirito dell'Eterno lo metterà in fuga.

Isaia 63,1-6

Il giorno della vendetta
1 Chi è costui che giunge da Edom, da Bosra, con le vesti splendide? costui, magnificamente ammantato, che cammina fiero nella grandezza della sua forza? “Sono io, che parlo con giustizia, che sono potente a salvare”. 2 Perché questo rosso sul tuo mantello e perché le tue vesti sono come quelle di chi pigia l'uva nel tino? 3 “Io sono stato solo a pigiare l'uva nel tino e nessun uomo fra i popoli è stato con me; io li ho pigiati nella mia ira, li ho calpestati nel mio furore; il loro sangue è spruzzato sulle mie vesti, e ho macchiato tutti i miei abiti. 4 Poiché il giorno della vendetta, che era nel mio cuore, e il mio anno di redenzione sono giunti. 5 Io guardai, ma non c'era chi mi aiutasse; osservai stupito, ma nessuno mi sosteneva; allora il mio braccio mi ha salvato e il mio furore mi ha sostenuto. 6 Ho calpestato dei popoli nella mia ira, li ho ubriacati del mio furore e ho fatto scorrere il loro sangue sulla terra”.

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