C.E.I.:Isaia 36,2-202 Il re di Assiria mandò poi da Lachis a Gerusalemme contro il re Ezechia il gran coppiere con un grande esercito. Egli fece sosta presso il canale della piscina superiore, sulla strada del campo del lavandaio. | Nuova Riveduta:Isaia 36,2-202 Il re d'Assiria mandò Rabsachè, da Lachis a Gerusalemme, al re Ezechia con un grande esercito; e Rabsachè si fermò presso l'acquedotto dello stagno superiore, sulla strada del campo del lavandaio. | Nuova Diodati:Isaia 36,2-202 Il re di Assiria mandò Rabshakeh da Lakish a Gerusalemme al re Ezechia con un grande esercito; egli si fermò presso l'acquedotto della piscina superiore, sulla strada del campo del lavandaio. 3 Allora Eliakim, figlio di Hilkiah, il prefetto del palazzo, Scebna il segretario, e Joah figlio di Asaf, l'archivista, si recarono da lui. 4 Rabshakeh disse loro: «Dite ad Ezechia: Così dice il gran re, il re di Assiria: Che fiducia è quella a cui ti affidi? 5 Io dico che consiglio e forza per fare la guerra non sono soltanto parole delle labbra; ora in chi poni la tua fiducia per esserti ribellato a me? 6 Ecco, tu confidi sul sostegno di questa canna rotta, che è l'Egitto, che penetra nella mano di chi vi si appoggia e la fora. Tale è appunto il Faraone, re d'Egitto, per tutti quelli che confidano in lui. 7 Se poi mi dici: "Noi confidiamo nell'Eterno, il nostro DIO", non è forse quello stesso di cui Ezechia ha rimosso gli alti luoghi e gli altari, dicendo a Giuda e a Gerusalemme: "Voi adorerete soltanto davanti a questo altare"? 8 Ora dunque fa' una scommessa con il mio signore, il re di Assiria; io ti darò duemila cavalli, se tu sei in grado di procurare i cavalieri che li montino. 9 Come potresti far retrocedere un solo capitano fra i più piccoli servi del mio signore? Ma tu confidi nell'Egitto per avere carri e cavalieri. 10 E ora sono forse salito senza il volere dell'Eterno contro questo paese per distruggerlo? L'Eterno mi ha detto: "Sali contro questo paese e distruggilo"». 11 Allora Eliakim, Scebna e Joah dissero a Rabshakeh: «Deh, parla ai tuoi servi in aramaico, perché noi lo comprendiamo, ma non parlarci in ebraico, in modo che oda il popolo che è sulle mura». 12 Ma Rabshakeh rispose: «Il mio signore mi ha forse mandato a dire queste parole al tuo signore e a te, e non piuttosto agli uomini che stanno sulle mura, ridotti a mangiare i loro escrementi e a bere la loro urina con voi?». 13 Rabshakeh allora si alzò in piedi e gridò a gran voce in ebraico, dicendo: «Ascoltate le parole del gran re, il re di Assiria! 14 Così dice il re: Non v'inganni Ezechia, perché egli non potrà liberarvi dalle mie mani; 15 né vi faccia Ezechia riporre la vostra fiducia nell'Eterno, dicendo: "Certamente l'Eterno ci libererà; questa città non sarà data nelle mani del re di Assiria". 16 Non date ascolto ad Ezechia, perché così dice il re di Assiria: Fate pace con me e arrendetevi, e ciascuno di voi potrà mangiare i frutti della sua vite e del suo fico, e ognuno potrà bere l'acqua della sua cisterna, 17 finché io non venga per condurvi in un paese simile al vostro, un paese di grano e di mosto, un paese di pane e di vigne. 18 Ezechia non vi inganni, dicendo: "L'Eterno ci libererà". Ha qualcuno degli dèi delle nazioni potuto liberare il suo paese dalle mani del re di Assiria? 19 Dove sono gli dèi di Hamath e di Arpad? Dove sono gli dèi di Sefarvaim? Hanno forse essi liberato Samaria dalle mie mani? 20 Chi fra tutti gli dèi di questi paesi ha liberato il proprio paese dalle mie mani, perché l'Eterno possa liberare Gerusalemme dalle mie mani?». | Riveduta 2020:Isaia 36,2-202 Il re di Assiria mandò Rabsaché da Lachis a Gerusalemme al re Ezechia con un grande esercito; e Rabsaché si fermò presso l'acquedotto dello stagno superiore, sulla strada del campo del lavandaio. 3 Allora Eliachim, figlio di Chilchia, prefetto del palazzo, Scebna, il segretario, e Ioa, figlio di Asaf, l'archivista, si recarono da lui. 4 Rabsaché disse loro: “Dite a Ezechia: 'Così parla il grande re, il re di Assiria: Che fiducia è questa che tu hai? 5 Io te lo dico, non sono che parole delle labbra; per la guerra ci vuole prudenza e forza; ora, in chi hai riposto la tua fiducia per ribellarti a me? 6 Ecco, tu confidi nell'Egitto, in quel sostegno di canna rotta, che entra nella mano di chi vi si appoggia e la fora; così è Faraone, re d'Egitto, per tutti quelli che confidano in lui. 7 E se mi dici: - Noi confidiamo nell'Eterno, nel nostro Dio -, non è forse quello stesso di cui Ezechia ha soppresso gli alti luoghi e gli altari, dicendo a Giuda e a Gerusalemme: - Vi prostrerete davanti a questo altare qui? - 8 Ora dunque fa' una scommessa con il mio signore, il re di Assiria: io ti darò duemila cavalli, se tu puoi fornire tanti cavalieri per cavalcarli. 9 Come potresti tu far voltare le spalle a un solo capitano fra i minimi servi del mio signore? Ma tu confidi nell'Egitto per avere dei carri e dei cavalieri. 10 D'altronde è forse senza il volere dell'Eterno che io sono salito contro questo paese per distruggerlo? È stato l'Eterno che mi ha detto: Sali contro questo paese e distruggilo!'”. 11 Allora Eliachim, Scebna e Ioa dissero a Rabsaché: “Ti prego, parla ai tuoi servi in lingua aramaica, poiché noi la comprendiamo; e non ci parlare in lingua giudaica, poiché il popolo che sta sulle mura ascolta”. 12 Ma Rabsaché rispose: “Il mio signore mi ha forse mandato a dire queste parole al tuo signore e a te? Non mi ha forse mandato a dirle a questi uomini che stanno sulle mura, e che presto saranno ridotti a mangiare i loro escrementi e a bere la loro urina con voi?”. 13 Poi Rabsaché si alzò in piedi e gridò ad alta voce in lingua giudaica: “Ascoltate le parole del grande re, del re di Assiria! 14 Così parla il re: 'Ezechia non vi inganni, perché egli non vi potrà liberare; 15 né vi faccia Ezechia riporre la vostra fiducia nell'Eterno, dicendo: L'Eterno ci libererà di certo; questa città non sarà data nelle mani del re di Assiria. 16 Non date retta a Ezechia, perché così dice il re di Assiria: Fate la pace con me, arrendetevi, e ciascuno di voi mangerà della sua vite e del suo fico, e berrà dell'acqua della sua cisterna, 17 finché io non venga e vi conduca in un paese simile al vostro: paese di grano e di vino, paese di pane e di vigne. 18 Guardate che Ezechia non vi seduca, dicendo: L'Eterno ci libererà. Ha qualcuno degli dèi delle nazioni potuto liberare il suo paese dalle mani del re di Assiria? 19 Dove sono gli dèi di Camat e di Arpad? Dove sono gli dèi di Sefarvaim? Hanno essi forse liberato Samaria dalle mie mani? 20 Fra tutti gli dèi di quei paesi, quali sono quelli che abbiano liberato il loro paese dalle mie mani? E l'Eterno dovrebbe liberare Gerusalemme dalle mie mani?'”. |
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