C.E.I.:

Luca 23,1-56

1 Tutta l'assemblea si alzò, lo condussero da Pilato 2 e cominciarono ad accusarlo: «Abbiamo trovato costui che sobillava il nostro popolo, impediva di dare tributi a Cesare e affermava di essere il Cristo re». 3 Pilato lo interrogò: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici». 4 Pilato disse ai sommi sacerdoti e alla folla: «Non trovo nessuna colpa in quest'uomo». 5 Ma essi insistevano: «Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea fino a qui».
6 Udito ciò, Pilato domandò se era Galileo 7 e, saputo che apparteneva alla giurisdizione di Erode, lo mandò da Erode che in quei giorni si trovava anch'egli a Gerusalemme.
8 Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto, perché da molto tempo desiderava vederlo per averne sentito parlare e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui. 9 Lo interrogò con molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla. 10 C'erano là anche i sommi sacerdoti e gli scribi, e lo accusavano con insistenza. 11 Allora Erode, con i suoi soldati, lo insultò e lo schernì, poi lo rivestì di una splendida veste e lo rimandò a Pilato. 12 In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici; prima infatti c'era stata inimicizia tra loro.
13 Pilato, riuniti i sommi sacerdoti, le autorità e il popolo, 14 disse: «Mi avete portato quest'uomo come sobillatore del popolo; ecco, l'ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in lui nessuna colpa di quelle di cui lo accusate; 15 e neanche Erode, infatti ce l'ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la morte. 16 Perciò, dopo averlo severamente castigato, lo rilascerò». 17  18 Ma essi si misero a gridare tutti insieme: «A morte costui! Dacci libero Barabba!». 19 Questi era stato messo in carcere per una sommossa scoppiata in città e per omicidio.
20 Pilato parlò loro di nuovo, volendo rilasciare Gesù. 21 Ma essi urlavano: «Crocifiggilo, crocifiggilo!». 22 Ed egli, per la terza volta, disse loro: «Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato nulla in lui che meriti la morte. Lo castigherò severamente e poi lo rilascerò». 23 Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso; e le loro grida crescevano. 24 Pilato allora decise che la loro richiesta fosse eseguita. 25 Rilasciò colui che era stato messo in carcere per sommossa e omicidio e che essi richiedevano, e abbandonò Gesù alla loro volontà.
26 Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirène che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù. 27 Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. 28 Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. 29 Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato.
30 Allora cominceranno a dire ai monti:
Cadete su di noi!
e ai colli:
Copriteci
!
31 Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?».
32 Venivano condotti insieme con lui anche due malfattori per essere giustiziati.
33 Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra. 34 Gesù diceva: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno».
Dopo essersi poi divise le sue vesti, le tirarono a sorte.
35 Il popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: «Ha salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto». 36 Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli dell'aceto, e dicevano: 37 «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». 38 C'era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei.
39 Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!». 40 Ma l'altro lo rimproverava: «Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena? 41 Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male». 42 E aggiunse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». 43 Gli rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso».
44 Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. 45 Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. 46 Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo spirò.
47 Visto ciò che era accaduto, il centurione glorificava Dio: «Veramente quest'uomo era giusto». 48 Anche tutte le folle che erano accorse a questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornavano percuotendosi il petto. 49 Tutti i suoi conoscenti assistevano da lontano e così le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, osservando questi avvenimenti.
50 C'era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona buona e giusta. 51 Non aveva aderito alla decisione e all'operato degli altri. Egli era di Arimatèa, una città dei Giudei, e aspettava il regno di Dio. 52 Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. 53 Lo calò dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora deposto. 54 Era il giorno della parascève e già splendevano le luci del sabato. 55 Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono la tomba e come era stato deposto il corpo di Gesù, 56 poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo secondo il comandamento.

Nuova Riveduta:

Luca 23,1-56

Gesù davanti a Pilato
=(Mt 27:2, 11-14; Mr 15:2-5; Gv 18:28-38)
1 Poi tutta l'assemblea si alzò e lo condussero da Pilato.
2 E cominciarono ad accusarlo, dicendo: «Abbiamo trovato quest'uomo che sovvertiva la nostra nazione, istigava a non pagare i tributi a Cesare e diceva di essere lui il Cristo re». 3 Pilato lo interrogò, dicendo: «Sei tu il re dei Giudei?» E Gesù gli rispose: «Tu lo dici».
4 Pilato disse ai capi dei sacerdoti e alla folla: «Non trovo nessuna colpa in quest'uomo». 5 Ma essi insistevano, dicendo: «Egli sobilla il popolo insegnando per tutta la Giudea; ha cominciato dalla Galilea ed è giunto fin qui».

Pilato manda Gesù da Erode
Sl 2:1-3; At 4:25-28
6 Quando Pilato udì questo, domandò se quell'uomo fosse Galileo. 7 Saputo che egli era della giurisdizione di Erode, lo mandò da Erode, che si trovava anch'egli a Gerusalemme in quei giorni.
8 Quando vide Gesù, Erode se ne rallegrò molto, perché da lungo tempo desiderava vederlo, avendo sentito parlare di lui; e sperava di vedergli fare qualche miracolo. 9 Gli rivolse molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla. 10 Or i capi dei sacerdoti e gli scribi stavano là, accusandolo con veemenza. 11 Erode, con i suoi soldati, dopo averlo vilipeso e schernito, lo vestì di un manto splendido, e lo rimandò da Pilato. 12 In quel giorno, Erode e Pilato divennero amici; prima infatti erano stati nemici.

Gesù o Barabba?
=(Mt 27:15-30; Mr 15:6-19; Gv 18:38-19:16)
13 Pilato, riuniti i capi dei sacerdoti, i magistrati e il popolo, disse loro: 14 «Avete fatto comparire davanti a me quest'uomo come sovversivo; ed ecco, dopo averlo esaminato in presenza vostra, non ho trovato in lui nessuna delle colpe di cui l'accusate; 15 e neppure Erode, poiché egli l'ha rimandato da noi; ecco egli non ha fatto nulla che sia degno di morte. 16 Perciò, dopo averlo castigato lo libererò».
17 [Ora egli aveva l'obbligo di liberare loro un carcerato in occasione della festa;] 18 ma essi gridarono tutti insieme: «Fa' morire costui e liberaci Barabba!» 19 Barabba era stato messo in prigione a motivo di una sommossa avvenuta in città e di un omicidio. 20 E Pilato parlò loro di nuovo perché desiderava liberare Gesù; 21 ma essi gridavano: «Crocifiggilo, crocifiggilo!» 22 Per la terza volta egli disse loro: «Ma che male ha fatto? Io non ho trovato nulla in lui, che meriti la morte. Perciò, dopo averlo castigato, lo libererò». 23 Ma essi insistevano a gran voce, chiedendo che fosse crocifisso; e le loro grida finirono per avere il sopravvento. 24 Pilato decise che fosse fatto quello che domandavano: 25 liberò colui che era stato messo in prigione per sommossa e omicidio, e che essi avevano richiesto; ma abbandonò Gesù alla loro volontà.

In cammino verso il Golgota
=(Mt 27:31-38; Mr 15:20-28; Gv 19:16-24) Ga 3:13
26 Mentre lo portavano via, presero un certo Simone, di Cirene, che veniva dalla campagna, e gli misero addosso la croce perché la portasse dietro a Gesù.
27 Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che facevano cordoglio e lamento per lui. 28 Ma Gesù, voltatosi verso di loro, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete per me, ma piangete per voi stesse e per i vostri figli. 29 Perché, ecco, i giorni vengono nei quali si dirà: "Beate le sterili, i grembi che non hanno partorito e le mammelle che non hanno allattato". 30 Allora cominceranno a dire ai monti: "Cadeteci addosso"; e ai colli: "Copriteci". 31 Perché se fanno questo al legno verde, che cosa sarà fatto al secco?»
32 Ora, altri due, malfattori, erano condotti per essere messi a morte insieme a lui.

La crocifissione di Gesù
=(Mt 27:39-44; Mr 15:29-32; Gv 19:25-27) Sl 22:6-18
33 Quando furono giunti al luogo detto «il Teschio», vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra.
34 Gesù diceva: «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno». Poi divisero le sue vesti, tirandole a sorte.
35 Il popolo stava a guardare. E anche i magistrati si beffavano di lui, dicendo: «Ha salvato altri, salvi se stesso, se è il Cristo, l'Eletto di Dio!» 36 Pure i soldati lo schernivano, accostandosi, presentandogli dell'aceto e dicendo: 37 «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso!»
38 Vi era anche questa iscrizione sopra il suo capo: QUESTO È IL RE DEI GIUDEI.
39 Uno dei malfattori appesi lo insultava, dicendo: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!» 40 Ma l'altro lo rimproverava, dicendo: «Non hai nemmeno timor di Dio, tu che ti trovi nel medesimo supplizio? 41 Per noi è giusto, perché riceviamo la pena che ci meritiamo per le nostre azioni; ma questi non ha fatto nulla di male». 42 E diceva: «Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno!» 43 Ed egli gli disse: «Io ti dico in verità, oggi tu sarai con me in paradiso».

Morte di Gesù
=(Mt 27:47-56; Mr 15:33-41; Gv 19:28-37) Is 53:5-12; Gv 1:29; Ro 5:6-8; 1P 2:24; Ap 1:5
44 Era circa l'ora sesta, e si fecero tenebre su tutto il paese fino all'ora nona; 45 il sole si oscurò. La cortina del tempio si squarciò nel mezzo.
46 Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani rimetto lo spirito mio». Detto questo, spirò.
47 Il centurione, veduto ciò che era accaduto, glorificava Dio dicendo: «Veramente, quest'uomo era giusto».
48 E tutta la folla che assisteva a questo spettacolo, vedute le cose che erano accadute, se ne tornava battendosi il petto. 49 Ma tutti i suoi conoscenti e le donne che lo avevano accompagnato dalla Galilea stavano a guardare queste cose da lontano.

Il seppellimento di Gesù
=(Mt 27:57-61; Mr 15:42-47; Gv 19:38-42)
50 C'era un uomo, di nome Giuseppe, che era membro del Consiglio, uomo giusto e buono, 51 il quale non aveva acconsentito alla deliberazione e all'operato degli altri. Egli era di Arimatea, città della Giudea, e aspettava il regno di Dio. 52 Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. 53 E, trattolo giù dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo mise in una tomba scavata nella roccia, dove nessuno era ancora stato deposto. 54 Era il giorno della Preparazione, e stava per cominciare il sabato.
55 Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea, seguito Giuseppe, guardarono la tomba, e come vi era stato deposto il corpo di Gesù. 56 Poi, tornarono indietro e prepararono aromi e profumi. Durante il sabato si riposarono, secondo il comandamento.

Nuova Diodati:

Luca 23,1-56

Gesù davanti a Pilato ed Erode
1 Allora tutta l'assemblea si alzò e lo condusse da Pilato. 2 E cominciarono ad accusarlo, dicendo: «Noi abbiamo sorpreso costui che sovvertiva la nazione e proibiva di dare i tributi a Cesare, affermando di essere un re, il Cristo». 3 Allora Pilato lo interrogò, dicendo: «Sei tu il re dei Giudei?». E Gesù gli rispose e disse: «Tu lo dici». 4 Pilato quindi disse ai capi dei sacerdoti e alle turbe: «Io non trovo nessuna colpa in quest'uomo». 5 Ma quelli insistevano, dicendo: «Egli solleva il popolo insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea fin qua». 6 Allora Pilato, avendo udito nominare la Galilea, domandò se quell'uomo fosse Galileo. 7 E, saputo che apparteneva alla giurisdizione di Erode, lo mandò da Erode, che in quei giorni si trovava anch'egli a Gerusalemme. 8 Quando Erode vide Gesù, se ne rallegrò grandemente; da molto tempo infatti desiderava vederlo, perché aveva sentito dire molte cose di lui e sperava di vederlo compiere qualche miracolo. 9 Egli gli rivolse molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla. 10 Intanto i capi dei sacerdoti e gli scribi stavano accusandolo con veemenza. 11 Allora Erode, con i suoi soldati, dopo averlo oltraggiato e schernito, lo rivestì di una veste splendida e lo rimandò da Pilato. 12 In quel giorno Erode e Pilato divennero amici, mentre prima erano stati nemici. 13 Allora Pilato, riuniti i capi dei sacerdoti, i magistrati e il popolo, 14 disse loro: «Voi mi avete portato quest'uomo, come uno che perverte il popolo; ed ecco, dopo averlo esaminato alla vostra presenza, non ho trovato in lui nessuna delle colpe di cui lo accusate, 15 e neppure Erode, perché lo ha rimandato a noi; in realtà egli non ha fatto nulla che meriti la morte. 16 Perciò, dopo averlo fatto flagellare, lo rilascerò». 17 Ora, in occasione della festa di Pasqua, il governatore doveva liberare qualcuno. 18 Ma essi tutti insieme gridarono, dicendo: «A morte costui, e liberaci Barabba». 19 Questi era stato incarcerato per una sedizione fatta in città e per omicidio. 20 Perciò Pilato, desiderando liberare Gesù, parlò loro di nuovo. 21 Ma essi gridavano, dicendo: «Crocifiggilo, crocifiggilo». 22 Per la terza volta, egli disse loro: «Ma che male ha fatto costui? Io non ho trovato in lui alcuna colpa che meriti la morte. Perciò, dopo averlo fatto flagellare, lo rilascerò». 23 Ma quelli insistevano con grandi grida, chiedendo che fosse crocifisso; e le loro grida e quelle dei capi dei sacerdoti finirono per prevalere. 24 Pilato allora decise che fosse fatto ciò che chiedevano. 25 E rilasciò loro colui che era stato incarcerato per sedizione e per omicidio e che essi avevano richiesto; e consegnò Gesù alla loro volontà.

Gesù sulla via del Golgota
26 Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirene che veniva dai campi, e gli misero addosso la croce, perché la portasse dietro a Gesù. 27 Or lo seguiva una grande folla di popolo e di donne, che facevano cordoglio e lamenti su di lui. 28 Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete per me, ma piangete per voi stesse e per i vostri figli. 29 Perché ecco, verranno i giorni in cui si dirà: "Beate le sterili e beati i grembi che non hanno partorito e le mammelle che non hanno allattato!". 30 Allora cominceranno a dire ai monti: "Cadeteci addosso"; e alle colline: "Copriteci"! 31 Perché, se tali cose si fanno al legno verde, che cosa sarà fatto al legno secco?». 32 Or venivano condotti con lui anche due malfattori per essere messi a morte.

La crocifissione
33 E quando giunsero al luogo, detto del Teschio, là crocifissero lui e i malfattori, l'uno a destra e l'altro a sinistra. 34 E Gesù diceva: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno». Poi, spartite le sue vesti, le tirarono a sorte. 35 E il popolo stava a guardare; ed anche i magistrati col popolo lo beffavano, dicendo: «Egli ha salvati gli altri, salvi se stesso se veramente egli è il Cristo, l'eletto di Dio». 36 Anche i soldati lo schernivano, accostandosi e presentandogli dell'aceto, 37 e dicendo: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». 38 Sopra il suo capo, inoltre vi era una scritta, in caratteri greci, latini ed ebraici: "COSTUI È IL RE DEI GIUDEI". 39 Or uno dei malfattori appesi lo ingiuriava, dicendo: «Se tu sei il Cristo, salva te stesso e noi». 40 Ma l'altro, rispondendo, lo sgridava dicendo: «Non hai neppure timore di Dio, trovandoti sotto la medesima condanna? 41 Noi in realtà siamo giustamente condannati, perché riceviamo la dovuta pena dei nostri misfatti, ma costui non ha commesso alcun male». 42 Poi disse a Gesù: «Signore, ricordati di me quando verrai nel tuo regno». 43 Allora Gesù gli disse: «In verità ti dico: oggi tu sarai con me in paradiso». 44 Era circa l'ora sesta, e si fece buio su tutto il paese fino all'ora nona. 45 Il sole si oscurò e la cortina del tempio si squarciò in mezzo. 46 E Gesù, gridando con gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani rimetto il mio spirito». E detto questo, rese lo spirito. 47 Allora il centurione, visto quanto era accaduto, glorificò Dio, dicendo: «Veramente quest'uomo era giusto». 48 E tutta la folla che si era radunata per osservare ciò che accadeva, alla vista di questo, se ne tornò a casa battendosi il petto.

Il seppellimento
49 Ma tutti i suoi conoscenti e le donne che l'avevano seguito dalla Galilea se ne stavano a distanza, osservando queste cose. 50 Or vi era un uomo di nome Giuseppe, che era membro del sinedrio, uomo giusto e buono, 51 il quale non aveva acconsentito alla deliberazione e all'operato degli altri. Egli era di Arimatea, città dei Giudei, e aspettava anch'egli il regno di Dio. 52 Costui si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. 53 E, dopo averlo tirato giù dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia, dove nessuno era ancora stato sepolto. 54 Era il giorno della Preparazione, e il sabato stava per cominciare. 55 Le donne, che erano venute con Gesù dalla Galilea seguendolo da vicino, osservarono il sepolcro e come vi era stato deposto il corpo di Gesù; 56 poi esse tornarono a casa e prepararono gli aromi e gli unguenti; e durante il sabato si riposarono, secondo il comandamento.

Riveduta 2020:

Luca 23,1-56

Gesù davanti a Pilato
(Matteo 27:2, 11-14; Marco 15:2-5; Giovanni 18:28-38)
1 Poi tutta l'assemblea si alzò e lo condussero da Pilato.
2 E cominciarono ad accusarlo, dicendo: “Abbiamo trovato costui che sovvertiva la nostra nazione, vietava di pagare i tributi a Cesare e diceva di essere lui il Cristo re”. 3 Pilato lo interrogò, dicendo: “Sei tu il re dei Giudei?”. Ed egli, rispondendo, gli disse: “Tu lo dici”.
4 Allora Pilato disse ai capi sacerdoti e alla folla: “Io non trovo nessuna colpa in quest'uomo”. 5 Ma essi insistevano, dicendo: “Egli solleva il popolo insegnando per tutta la Giudea; ha cominciato dalla Galilea ed è giunto fin qui”.

Gesù davanti a Erode
6 Quando Pilato udì questo, domandò se quell'uomo fosse Galileo. 7 E, saputo che egli era della giurisdizione di Erode, lo mandò da Erode, perché anche lui era a Gerusalemme in quei giorni.
8 Erode, come vide Gesù, se ne rallegrò grandemente, perché da lungo tempo desiderava vederlo, avendo sentito parlare di lui, e sperava di vedergli fare qualche miracolo. 9 Gli rivolse molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla. 10 Ora i capi sacerdoti e gli scribi stavano là, accusandolo con veemenza. 11 Erode, con i suoi soldati, dopo averlo insultato e schernito, lo vestì di un manto splendido e lo rimandò a Pilato. 12 In quel giorno, Erode e Pilato divennero amici, prima infatti erano stati nemici.

La folla sceglie Barabba
(Matteo 27:15-30; Marco 15:6-19; Giovanni 18:38-19:16)
13 Pilato, riuniti i capi sacerdoti, i magistrati e il popolo, disse loro: 14 “Voi mi avete fatto comparire davanti quest'uomo come sovvertitore del popolo ed ecco, dopo averlo esaminato in vostra presenza, non ho trovato in lui nessuna delle colpe di cui lo accusate 15 e neppure Erode, poiché egli l'ha rimandato a noi; ed ecco, egli non ha fatto nulla che sia degno di morte. 16 Io dunque, dopo averlo castigato, lo libererò”.
17 [Ora egli era in obbligo di liberare loro un carcerato in occasione della festa.] 18 Ma essi gridarono tutti insieme: “Fa' morire costui e liberaci Barabba!”. 19 Barabba era stato messo in prigione a motivo di una insurrezione avvenuta in città e di un omicidio. 20 Pilato parlò loro di nuovo, desiderando liberare Gesù, 21 ma essi gridavano: “Crocifiggilo, crocifiggilo!”. 22 Per la terza volta egli disse loro: “Ma che male ha fatto? Io non ho trovato nulla in lui che meriti la morte. Io dunque, dopo averlo castigato, lo libererò”. 23 Ma essi insistevano con gran grida, chiedendo che fosse crocifisso e le loro grida finirono con avere il sopravvento. 24 Allora Pilato sentenziò che fosse fatto quello che domandavano. 25 Liberò colui che era stato messo in prigione per insurrezione e omicidio e che essi avevano richiesto, ma abbandonò Gesù alla loro volontà.

Verso il Golgota
(Matteo 27:31-38; Marco 15:20-28; Giovanni 19:16-24)
26 Mentre lo portavano via, presero un certo Simone, Cireneo, che veniva dalla campagna, e gli misero addosso la croce perché la portasse dietro a Gesù.
27 Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che facevano cordoglio e lamento per lui. 28 Ma Gesù, voltatosi verso di loro, disse: “Figlie di Gerusalemme, non piangete per me, ma piangete per voi stesse e per i vostri figli. 29 Perché, ecco, vengono i giorni nei quali si dirà: 'Beate le sterili, i grembi che non hanno partorito e i seni che non hanno allattato'. 30 Allora inizieranno a dire ai monti: 'Cadeteci addosso'; e ai colli: 'Copriteci'. 31 Poiché, se fanno queste cose al legno verde, che cosa sarà fatto al secco?”.
32 Ora altri due, malfattori, erano condotti con lui per essere messi a morte.

La crocifissione di Gesù
(Matteo 27:39-44; Marco 15:29-32; Giovanni 19:25-27)
33 Quando furono giunti al luogo detto “il Teschio”, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra.
34 Gesù diceva: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno”. Poi, dividendo le sue vesti, le trassero a sorte.
35 Il popolo stava a guardare. E anche i magistrati si beffavano di lui, dicendo: “Ha salvato altri, salvi sé stesso, se è il Cristo, l'Eletto di Dio!”. 36 E pure i soldati lo schernivano, accostandosi, presentandogli dell'aceto e dicendo: 37 “Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso!”. 38 Vi era anche questa iscrizione sopra il suo capo: “Questo è il Re dei Giudei”.
39 Uno dei malfattori appesi lo ingiuriava, dicendo: “Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!”. 40 Ma l'altro, rispondendo, lo sgridava e diceva: “Non hai nemmeno timore di Dio, tu che ti trovi nel medesimo supplizio? 41 Per noi è giusto, perché riceviamo la giusta pena per le nostre azioni, ma costui non ha fatto nulla di male”. 42 E diceva: “Gesù, ricordati di me quando verrai nel tuo regno!”. 43 E Gesù gli disse: “Io ti dico in verità che oggi tu sarai con me in paradiso”.

La morte di Gesù
(Matteo 27:47-56; Marco 15:33-41; Giovanni 19:28-37)
44 Era circa l'ora sesta e si fecero tenebre per tutto il paese, fino all'ora nona, essendosi oscurato il sole. 45 La cortina del tempio si squarciò nel mezzo.
46 E Gesù, gridando a gran voce, disse: “Padre, nelle tue mani rimetto il mio spirito”. E, detto questo, spirò.
47 Il centurione, visto ciò che era accaduto, glorificava Dio, dicendo: “Veramente quest'uomo era giusto”.
48 E tutta la folla che assisteva a questo spettacolo, viste le cose che erano accadute, se ne tornava battendosi il petto. 49 Ma tutti i suoi conoscenti e le donne che lo avevano accompagnato dalla Galilea, stavano a guardare queste cose da lontano.

Il seppellimento di Gesù
(Matteo 27:57-61; Marco 15:42-47; Giovanni 19:38-42)
50 Ed ecco un uomo di nome Giuseppe, membro del Consiglio, uomo buono e giusto, 51 il quale non aveva consentito alla deliberazione e all'operato degli altri; egli era di Arimatea, città dei Giudei, e aspettava il regno di Dio. 52 Si recò da Pilato e chiese il corpo di Gesù. 53 E, calatolo giù dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo pose in una tomba scavata nella roccia, dove nessuno era ancora stato deposto. 54 Era il giorno della Preparazione e stava per cominciare il sabato.
55 Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea, avendo seguito Giuseppe, guardarono la tomba e come vi era stato deposto il corpo di Gesù. 56 Poi, tornate indietro, prepararono aromi e oli profumati. Durante il sabato si riposarono, secondo il comandamento.

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