C.E.I.:

Luca 5,37-18,18

5,37 E nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spacca gli otri, si versa fuori e gli otri vanno perduti. 38 Il vino nuovo bisogna metterlo in otri nuovi. 39 Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: Il vecchio è buono!».

6,1 Un giorno di sabato passava attraverso campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani. 2 Alcuni farisei dissero: «Perché fate ciò che non è permesso di sabato?». 3 Gesù rispose: «Allora non avete mai letto ciò che fece Davide, quando ebbe fame lui e i suoi compagni? 4 Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell'offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non fosse lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?». 5 E diceva loro: «Il Figlio dell'uomo è signore del sabato».
6 Un altro sabato egli entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. Ora c'era là un uomo, che aveva la mano destra inaridita. 7 Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva di sabato, allo scopo di trovare un capo di accusa contro di lui. 8 Ma Gesù era a conoscenza dei loro pensieri e disse all'uomo che aveva la mano inaridita: «Alzati e mettiti nel mezzo!». L'uomo, alzatosi, si mise nel punto indicato. 9 Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o perderla?». 10 E volgendo tutt'intorno lo sguardo su di loro, disse all'uomo: «Stendi la mano!». Egli lo fece e la mano guarì. 11 Ma essi furono pieni di rabbia e discutevano fra di loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.
12 In quei giorni Gesù se ne andò sulla montagna a pregare e passò la notte in orazione. 13 Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede il nome di apostoli: 14 Simone, che chiamò anche Pietro, Andrea suo fratello, Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, 15 Matteo, Tommaso, Giacomo d'Alfeo, Simone soprannominato Zelota, 16 Giuda di Giacomo e Giuda Iscariota, che fu il traditore.
17 Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, 18 che erano venuti per ascoltarlo ed esser guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti immondi, venivano guariti. 19 Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che sanava tutti.
20 Alzati gli occhi verso i suoi discepoli, Gesù diceva:
«Beati voi poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
21 Beati voi che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi che ora piangete,
perché riderete.
22 Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v'insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uomo. 23 Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti.
24 Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già la vostra consolazione.
25 Guai a voi che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi che ora ridete,
perché sarete afflitti e piangerete.
26 Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi.
Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti.
27 Ma a voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, 28 benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. 29 A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l'altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. 30 Da' a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. 31 Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. 32 Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. 33 E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. 34 E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. 35 Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell'Altissimo; perché egli è benevolo verso gl'ingrati e i malvagi.
36 Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. 37 Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; 38 date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio».
39 Disse loro anche una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutt'e due in una buca? 40 Il discepolo non è da più del maestro; ma ognuno ben preparato sarà come il suo maestro. 41 Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non t'accorgi della trave che è nel tuo? 42 Come puoi dire al tuo fratello: Permetti che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio, e tu non vedi la trave che è nel tuo? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e allora potrai vederci bene nel togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.
43 Non c'è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che faccia frutti buoni. 44 Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva da un rovo. 45 L'uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore; l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male, perché la bocca parla dalla pienezza del cuore.
46 Perché mi chiamate: Signore, Signore, e poi non fate ciò che dico? 47 Chi viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: 48 è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sopra la roccia. Venuta la piena, il fiume irruppe contro quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene. 49 Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la rovina di quella casa fu grande».

7,1 Quando ebbe terminato di rivolgere tutte queste parole al popolo che stava in ascolto, entrò in Cafarnao. 2 Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l'aveva molto caro. 3 Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo. 4 Costoro giunti da Gesù lo pregavano con insistenza: «Egli merita che tu gli faccia questa grazia, dicevano, 5 perché ama il nostro popolo, ed è stato lui a costruirci la sinagoga». 6 Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli: «Signore, non stare a disturbarti, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto; 7 per questo non mi sono neanche ritenuto degno di venire da te, ma comanda con una parola e il mio servo sarà guarito. 8 Anch'io infatti sono uomo sottoposto a un'autorità, e ho sotto di me dei soldati; e dico all'uno: Va' ed egli va, e a un altro: Vieni, ed egli viene, e al mio servo: Fa' questo, ed egli lo fa». 9 All'udire questo Gesù restò ammirato e rivolgendosi alla folla che lo seguiva disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!». 10 E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.
11 In seguito si recò in una città chiamata Nain e facevano la strada con lui i discepoli e grande folla. 12 Quando fu vicino alla porta della città, ecco che veniva portato al sepolcro un morto, figlio unico di madre vedova; e molta gente della città era con lei. 13 Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le disse: «Non piangere!». 14 E accostatosi toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Giovinetto, dico a te, alzati!». 15 Il morto si levò a sedere e incominciò a parlare. Ed egli lo diede alla madre. 16 Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi e Dio ha visitato il suo popolo». 17 La fama di questi fatti si diffuse in tutta la Giudea e per tutta la regione.
18 Anche Giovanni fu informato dai suoi discepoli di tutti questi avvenimenti. Giovanni chiamò due di essi 19 e li mandò a dire al Signore: «Sei tu colui che viene, o dobbiamo aspettare un altro?». 20 Venuti da lui, quegli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: Sei tu colui che viene o dobbiamo aspettare un altro?». 21 In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi. 22 Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi vengono sanati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunziata la buona novella. 23 E beato è chiunque non sarà scandalizzato di me!».
24 Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù cominciò a dire alla folla riguardo a Giovanni: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento? 25 E allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano vesti sontuose e vivono nella lussuria stanno nei palazzi dei re. 26 Allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, e più che un profeta. 27 Egli è colui del quale sta scritto:
Ecco io mando davanti a te il mio messaggero,
egli preparerà la via davanti
a te.
28 Io vi dico, tra i nati di donna non c'è nessuno più grande di Giovanni, e il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui. 29 Tutto il popolo che lo ha ascoltato, e anche i pubblicani, hanno riconosciuto la giustizia di Dio ricevendo il battesimo di Giovanni. 30 Ma i farisei e i dottori della legge non facendosi battezzare da lui hanno reso vano per loro il disegno di Dio.
31 A chi dunque paragonerò gli uomini di questa generazione, a chi sono simili? 32 Sono simili a quei bambini che stando in piazza gridano gli uni agli altri:
Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato;
vi abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!
33 È venuto infatti Giovanni il Battista che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: Ha un demonio. 34 È venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve, e voi dite: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. 35 Ma alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi figli».
36 Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. 37 Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; 38 e fermatasi dietro si rannicchiò piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato.
39 A quella vista il fariseo che l'aveva invitato pensò tra sé. «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice». 40 Gesù allora gli disse: «Simone, ho una cosa da dirti». Ed egli: «Maestro, di' pure». 41 «Un creditore aveva due debitori: l'uno gli doveva cinquecento denari, l'altro cinquanta. 42 Non avendo essi da restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più?». 43 Simone rispose: «Suppongo quello a cui ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». 44 E volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m'hai dato l'acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. 45 Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. 46 Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. 47 Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco». 48 Poi disse a lei: «Ti sono perdonati i tuoi peccati». 49 Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è quest'uomo che perdona anche i peccati?». 50 Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va' in pace!».

8,1 In seguito egli se ne andava per le città e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio. 2 C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette demòni, 3 Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni.
4 Poiché una gran folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, disse con una parabola: 5 «Il seminatore uscì a seminare la sua semente. Mentre seminava, parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la divorarono. 6 Un'altra parte cadde sulla pietra e appena germogliata inaridì per mancanza di umidità. 7 Un'altra cadde in mezzo alle spine e le spine, cresciute insieme con essa, la soffocarono. 8 Un'altra cadde sulla terra buona, germogliò e fruttò cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per intendere, intenda!».
9 I suoi discepoli lo interrogarono sul significato della parabola. 10 Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo in parabole, perché
vedendo non vedano
e udendo non intendano
.
11 Il significato della parabola è questo: Il seme è la parola di Dio. 12 I semi caduti lungo la strada sono coloro che l'hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la parola dai loro cuori, perché non credano e così siano salvati. 13 Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, accolgono con gioia la parola, ma non hanno radice; credono per un certo tempo, ma nell'ora della tentazione vengono meno. 14 Il seme caduto in mezzo alle spine sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano sopraffare dalle preoccupazioni, dalla ricchezza e dai piaceri della vita e non giungono a maturazione. 15 Il seme caduto sulla terra buona sono coloro che, dopo aver ascoltato la parola con cuore buono e perfetto, la custodiscono e producono frutto con la loro perseveranza.
16 Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la pone sotto un letto; la pone invece su un lampadario, perché chi entra veda la luce. 17 Non c'è nulla di nascosto che non debba essere manifestato, nulla di segreto che non debba essere conosciuto e venire in piena luce. 18 Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha sarà dato, ma a chi non ha sarà tolto anche ciò che crede di avere».
19 Un giorno andarono a trovarlo la madre e i fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. 20 Gli fu annunziato: «Tua madre e i tuoi fratelli sono qui fuori e desiderano vederti». 21 Ma egli rispose: «Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».
22 Un giorno salì su una barca con i suoi discepoli e disse: «Passiamo all'altra riva del lago». Presero il largo. 23 Ora, mentre navigavano, egli si addormentò. Un turbine di vento si abbattè sul lago, imbarcavano acqua ed erano in pericolo. 24 Accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: «Maestro, maestro, siamo perduti!». E lui, destatosi, sgridò il vento e i flutti minacciosi; essi cessarono e si fece bonaccia. 25 Allora disse loro: «Dov'è la vostra fede?». Essi intimoriti e meravigliati si dicevano l'un l'altro: «Chi è dunque costui che dà ordini ai venti e all'acqua e gli obbediscono?».
26 Approdarono nella regione dei Gerasèni, che sta di fronte alla Galilea. 27 Era appena sceso a terra, quando gli venne incontro un uomo della città posseduto dai demòni. Da molto tempo non portava vestiti, né abitava in casa, ma nei sepolcri. 28 Alla vista di Gesù gli si gettò ai piedi urlando e disse a gran voce: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi!». 29 Gesù infatti stava ordinando allo spirito immondo di uscire da quell'uomo. Molte volte infatti s'era impossessato di lui; allora lo legavano con catene e lo custodivano in ceppi, ma egli spezzava i legami e veniva spinto dal demonio in luoghi deserti. 30 Gesù gli domandò: «Qual è il tuo nome?». Rispose: «Legione», perché molti demòni erano entrati in lui. 31 E lo supplicavano che non ordinasse loro di andarsene nell'abisso.
32 Vi era là un numeroso branco di porci che pascolavano sul monte. Lo pregarono che concedesse loro di entrare nei porci; ed egli lo permise. 33 I demòni uscirono dall'uomo ed entrarono nei porci e quel branco corse a gettarsi a precipizio dalla rupe nel lago e annegò. 34 Quando videro ciò che era accaduto, i mandriani fuggirono e portarono la notizia nella città e nei villaggi. 35 La gente uscì per vedere l'accaduto, arrivarono da Gesù e trovarono l'uomo dal quale erano usciti i demòni vestito e sano di mente, che sedeva ai piedi di Gesù; e furono presi da spavento. 36 Quelli che erano stati spettatori riferirono come l'indemoniato era stato guarito. 37 Allora tutta la popolazione del territorio dei Gerasèni gli chiese che si allontanasse da loro, perché avevano molta paura. Gesù, salito su una barca, tornò indietro. 38 L'uomo dal quale erano usciti i demòni gli chiese di restare con lui, ma egli lo congedò dicendo: 39 «Torna a casa tua e racconta quello che Dio ti ha fatto». L'uomo se ne andò, proclamando per tutta la città quello che Gesù gli aveva fatto.
40 Al suo ritorno, Gesù fu accolto dalla folla, poiché tutti erano in attesa di lui. 41 Ed ecco venne un uomo di nome Giàiro, che era capo della sinagoga: gettatosi ai piedi di Gesù, lo pregava di recarsi a casa sua, 42 perché aveva un'unica figlia, di circa dodici anni, che stava per morire. Durante il cammino, le folle gli si accalcavano attorno. 43 Una donna che soffriva di emorragia da dodici anni, e che nessuno era riuscito a guarire, 44 gli si avvicinò alle spalle e gli toccò il lembo del mantello e subito il flusso di sangue si arrestò. 45 Gesù disse: «Chi mi ha toccato?». Mentre tutti negavano, Pietro disse: «Maestro, la folla ti stringe da ogni parte e ti schiaccia». 46 Ma Gesù disse: «Qualcuno mi ha toccato. Ho sentito che una forza è uscita da me». 47 Allora la donna, vedendo che non poteva rimanere nascosta, si fece avanti tremando e, gettatasi ai suoi piedi, dichiarò davanti a tutto il popolo il motivo per cui l'aveva toccato, e come era stata subito guarita. 48 Egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata, va' in pace!».
49 Stava ancora parlando quando venne uno della casa del capo della sinagoga a dirgli: «Tua figlia è morta, non disturbare più il maestro». 50 Ma Gesù che aveva udito rispose: «Non temere, soltanto abbi fede e sarà salvata». 51 Giunto alla casa, non lasciò entrare nessuno con sé, all'infuori di Pietro, Giovanni e Giacomo e il padre e la madre della fanciulla. 52 Tutti piangevano e facevano il lamento su di lei. Gesù disse: «Non piangete, perché non è morta, ma dorme». 53 Essi lo deridevano, sapendo che era morta, 54 ma egli, prendendole la mano, disse ad alta voce: «Fanciulla, alzati!». 55 Il suo spirito ritornò in lei ed ella si alzò all'istante. Egli ordinò di darle da mangiare. 56 I genitori ne furono sbalorditi, ma egli raccomandò loro di non raccontare a nessuno ciò che era accaduto.

9,1 Egli allora chiamò a sé i Dodici e diede loro potere e autorità su tutti i demòni e di curare le malattie. 2 E li mandò ad annunziare il regno di Dio e a guarire gli infermi. 3 Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né bisaccia, né pane, né denaro, né due tuniche per ciascuno. 4 In qualunque casa entriate, là rimanete e di là poi riprendete il cammino. 5 Quanto a coloro che non vi accolgono, nell'uscire dalla loro città, scuotete la polvere dai vostri piedi, a testimonianza contro di essi». 6 Allora essi partirono e giravano di villaggio in villaggio, annunziando dovunque la buona novella e operando guarigioni.
7 Intanto il tetrarca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risuscitato dai morti», 8 altri: «È apparso Elia», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti». 9 Ma Erode diceva: «Giovanni l'ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire tali cose?». E cercava di vederlo.
10 Al loro ritorno, gli apostoli raccontarono a Gesù tutto quello che avevano fatto. Allora li prese con sé e si ritirò verso una città chiamata Betsàida. 11 Ma le folle lo seppero e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlar loro del regno di Dio e a guarire quanti avevan bisogno di cure. 12 Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla, perché vada nei villaggi e nelle campagne dintorno per alloggiare e trovar cibo, poiché qui siamo in una zona deserta». 13 Gesù disse loro: «Dategli voi stessi da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». 14 C'erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai discepoli: «Fateli sedere per gruppi di cinquanta». 15 Così fecero e li invitarono a sedersi tutti quanti. 16 Allora egli prese i cinque pani e i due pesci e, levati gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero alla folla. 17 Tutti mangiarono e si saziarono e delle parti loro avanzate furono portate via dodici ceste.
18 Un giorno, mentre Gesù si trovava in un luogo appartato a pregare e i discepoli erano con lui, pose loro questa domanda: «Chi sono io secondo la gente?». 19 Essi risposero: «Per alcuni Giovanni il Battista, per altri Elia, per altri uno degli antichi profeti che è risorto». 20 Allora domandò: «Ma voi chi dite che io sia?». Pietro, prendendo la parola, rispose: «Il Cristo di Dio». 21 Egli allora ordinò loro severamente di non riferirlo a nessuno.
22 «Il Figlio dell'uomo, disse, deve soffrire molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il terzo giorno».
23 Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua.
24 Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà. 25 Che giova all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi si perde o rovina se stesso?
26 Chi si vergognerà di me e delle mie parole, di lui si vergognerà il Figlio dell'uomo, quando verrà nella gloria sua e del Padre e degli angeli santi.
27 In verità vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non morranno prima di aver visto il regno di Dio».
28 Circa otto giorni dopo questi discorsi, prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. 29 E, mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. 30 Ed ecco due uomini parlavano con lui: erano Mosè ed Elia, 31 apparsi nella loro gloria, e parlavano della sua dipartita che avrebbe portato a compimento a Gerusalemme. 32 Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; tuttavia restarono svegli e videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. 33 Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi stare qui. Facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli non sapeva quel che diceva. 34 Mentre parlava così, venne una nube e li avvolse; all'entrare in quella nube, ebbero paura. 35 E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo». 36 Appena la voce cessò, Gesù restò solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
37 Il giorno seguente, quando furon discesi dal monte, una gran folla gli venne incontro. 38 A un tratto dalla folla un uomo si mise a gridare: «Maestro, ti prego di volgere lo sguardo a mio figlio, perché è l'unico che ho. 39 Ecco, uno spirito lo afferra e subito egli grida, lo scuote ed egli dà schiuma e solo a fatica se ne allontana lasciandolo sfinito. 40 Ho pregato i tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti». 41 Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa, fino a quando sarò con voi e vi sopporterò? Conducimi qui tuo figlio». 42 Mentre questi si avvicinava, il demonio lo gettò per terra agitandolo con convulsioni. Gesù minacciò lo spirito immondo, risanò il fanciullo e lo consegnò a suo padre. 43 E tutti furono stupiti per la grandezza di Dio.
Mentre tutti erano sbalorditi per tutte le cose che faceva, disse ai suoi discepoli: 44 «Mettetevi bene in mente queste parole: Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato in mano degli uomini». 45 Ma essi non comprendevano questa frase; per loro restava così misteriosa che non ne comprendevano il senso e avevano paura a rivolgergli domande su tale argomento.
46 Frattanto sorse una discussione tra loro, chi di essi fosse il più grande. 47 Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un fanciullo, se lo mise vicino e disse: 48 «Chi accoglie questo fanciullo nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Poiché chi è il più piccolo tra tutti voi, questi è grande».
49 Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto un tale che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non è con noi tra i tuoi seguaci». 50 Ma Gesù gli rispose: «Non glielo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi».
51 Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal mondo, si diresse decisamente verso Gerusalemme 52 e mandò avanti dei messaggeri. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per fare i preparativi per lui. 53 Ma essi non vollero riceverlo, perché era diretto verso Gerusalemme. 54 Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». 55 Ma Gesù si voltò e li rimproverò. 56 E si avviarono verso un altro villaggio.
57 Mentre andavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». 58 Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo». 59 A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, concedimi di andare a seppellire prima mio padre». 60 Gesù replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu va' e annunzia il regno di Dio». 61 Un altro disse: «Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa». 62 Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».

10,1 Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. 2 Diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe. 3 Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; 4 non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. 5 In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. 6 Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. 7 Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l'operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa. 8 Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, 9 curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio. 10 Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle piazze e dite: 11 Anche la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino. 12 Io vi dico che in quel giorno Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città.
13 Guai a te, Corazin, guai a te, Betsàida! Perché se in Tiro e Sidone fossero stati compiuti i miracoli compiuti tra voi, già da tempo si sarebbero convertiti vestendo il sacco e coprendosi di cenere. 14 Perciò nel giudizio Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi.
15 E tu, Cafarnao,
sarai innalzata fino al cielo?
Fino agli inferi sarai precipitata
!
16 Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato».
17 I settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». 18 Egli disse: «Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore. 19 Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare. 20 Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli».
21 In quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: «Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto. 22 Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare».
23 E volgendosi ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. 24 Vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, ma non lo videro, e udire ciò che voi udite, ma non l'udirono».
25 Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?». 26 Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?». 27 Costui rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso». 28 E Gesù: «Hai risposto bene; fa' questo e vivrai».
29 Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?». 30 Gesù riprese:
«Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. 31 Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte. 32 Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. 33 Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione. 34 Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. 35 Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. 36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?». 37 Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va' e anche tu fa' lo stesso».
38 Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa. 39 Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; 40 Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse: «Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». 41 Ma Gesù le rispose: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, 42 ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta».

11,1 Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». 2 Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
Padre, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
3 dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
4 e perdonaci i nostri peccati,
perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore,
e non ci indurre in tentazione».
5 Poi aggiunse: «Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte a dirgli: Amico, prestami tre pani, 6 perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti; 7 e se quegli dall'interno gli risponde: Non m'importunare, la porta è già chiusa e i miei bambini sono a letto con me, non posso alzarmi per darteli; 8 vi dico che, se anche non si alzerà a darglieli per amicizia, si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono almeno per la sua insistenza.
9 Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. 10 Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. 11 Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe? 12 O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? 13 Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!».
14 Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle rimasero meravigliate. 15 Ma alcuni dissero: «È in nome di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». 16 Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. 17 Egli, conoscendo i loro pensieri, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull'altra. 18 Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl. 19 Ma se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano? Perciò essi stessi saranno i vostri giudici. 20 Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio.
21 Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, tutti i suoi beni stanno al sicuro. 22 Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via l'armatura nella quale confidava e ne distribuisce il bottino.
23 Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde.
24 Quando lo spirito immondo esce dall'uomo, si aggira per luoghi aridi in cerca di riposo e, non trovandone, dice: Ritornerò nella mia casa da cui sono uscito. 25 Venuto, la trova spazzata e adorna. 26 Allora va, prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui ed essi entrano e vi alloggiano e la condizione finale di quell'uomo diventa peggiore della prima».
27 Mentre diceva questo, una donna alzò la voce di mezzo alla folla e disse: «Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!». 28 Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».
29 Mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato nessun segno fuorché il segno di Giona. 30 Poiché come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione. 31 La regina del sud sorgerà nel giudizio insieme con gli uomini di questa generazione e li condannerà; perché essa venne dalle estremità della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, ben più di Salomone c'è qui. 32 Quelli di Nìnive sorgeranno nel giudizio insieme con questa generazione e la condanneranno; perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, ben più di Giona c'è qui.
33 Nessuno accende una lucerna e la mette in luogo nascosto o sotto il moggio, ma sopra il lucerniere, perché quanti entrano vedano la luce. 34 La lucerna del tuo corpo è l'occhio. Se il tuo occhio è sano, anche il tuo corpo è tutto nella luce; ma se è malato, anche il tuo corpo è nelle tenebre. 35 Bada dunque che la luce che è in te non sia tenebra. 36 Se il tuo corpo è tutto luminoso senza avere alcuna parte nelle tenebre, tutto sarà luminoso, come quando la lucerna ti illumina con il suo bagliore».
37 Dopo che ebbe finito di parlare, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli entrò e si mise a tavola. 38 Il fariseo si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo. 39 Allora il Signore gli disse: «Voi farisei purificate l'esterno della coppa e del piatto, ma il vostro interno è pieno di rapina e di iniquità. 40 Stolti! Colui che ha fatto l'esterno non ha forse fatto anche l'interno? 41 Piuttosto date in elemosina quel che c'è dentro, ed ecco, tutto per voi sarà mondo. 42 Ma guai a voi, farisei, che pagate la decima della menta, della ruta e di ogni erbaggio, e poi trasgredite la giustizia e l'amore di Dio. Queste cose bisognava curare senza trascurare le altre. 43 Guai a voi, farisei, che avete cari i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. 44 Guai a voi perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo».
45 Uno dei dottori della legge intervenne: «Maestro, dicendo questo, offendi anche noi». 46 Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito! 47 Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. 48 Così voi date testimonianza e approvazione alle opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite loro i sepolcri. 49 Per questo la sapienza di Dio ha detto: Manderò a loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno; 50 perché sia chiesto conto a questa generazione del sangue di tutti i profeti, versato fin dall'inizio del mondo, 51 dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l'altare e il santuario. Sì, vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. 52 Guai a voi, dottori della legge, che avete tolto la chiave della scienza. Voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare l'avete impedito».
53 Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo ostilmente e a farlo parlare su molti argomenti, 54 tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.

12,1 Nel frattempo, radunatesi migliaia di persone che si calpestavano a vicenda, Gesù cominciò a dire anzitutto ai discepoli: «Guardatevi dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia. 2 Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. 3 Pertanto ciò che avrete detto nelle tenebre, sarà udito in piena luce; e ciò che avrete detto all'orecchio nelle stanze più interne, sarà annunziato sui tetti.
4 A voi miei amici, dico: Non temete coloro che uccidono il corpo e dopo non possono far più nulla. 5 Vi mostrerò invece chi dovete temere: temete Colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna. Sì, ve lo dico, temete Costui. 6 Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. 7 Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete, voi valete più di molti passeri.
8 Inoltre vi dico: Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; 9 ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
10 Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato.
11 Quando vi condurranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi come discolparvi o che cosa dire; 12 perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».
13 Uno della folla gli disse: «Maestro, di' a mio fratello che divida con me l'eredità». 14 Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?». 15 E disse loro: «Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia, perché anche se uno è nell'abbondanza la sua vita non dipende dai suoi beni». 16 Disse poi una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un buon raccolto. 17 Egli ragionava tra sé: Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti? 18 E disse: Farò così: demolirò i miei magazzini e ne costruirò di più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. 19 Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e datti alla gioia. 20 Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato di chi sarà? 21 Così è di chi accumula tesori per sé, e non arricchisce davanti a Dio».
22 Poi disse ai discepoli: «Per questo io vi dico: Non datevi pensiero per la vostra vita, di quello che mangerete; né per il vostro corpo, come lo vestirete. 23 La vita vale più del cibo e il corpo più del vestito. 24 Guardate i corvi: non seminano e non mietono, non hanno ripostiglio né granaio, e Dio li nutre. Quanto più degli uccelli voi valete! 25 Chi di voi, per quanto si affanni, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? 26 Se dunque non avete potere neanche per la più piccola cosa, perché vi affannate del resto? 27 Guardate i gigli, come crescono: non filano, non tessono: eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. 28 Se dunque Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani si getta nel forno, quanto più voi, gente di poca fede? 29 Non cercate perciò che cosa mangerete e berrete, e non state con l'animo in ansia: 30 di tutte queste cose si preoccupa la gente del mondo; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno. 31 Cercate piuttosto il regno di Dio, e queste cose vi saranno date in aggiunta.
32 Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno.
33 Vendete ciò che avete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove i ladri non arrivano e la tignola non consuma. 34 Perché dove è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.
35 Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese; 36 siate simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito, appena arriva e bussa. 37 Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità vi dico, si cingerà le sue vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. 38 E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell'alba, li troverà così, beati loro! 39 Sappiate bene questo: se il padrone di casa sapesse a che ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. 40 Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate».
41 Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?». 42 Il Signore rispose: «Qual è dunque l'amministratore fedele e saggio, che il Signore porrà a capo della sua servitù, per distribuire a tempo debito la razione di cibo? 43 Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà al suo lavoro. 44 In verità vi dico, lo metterà a capo di tutti i suoi averi. 45 Ma se quel servo dicesse in cuor suo: Il padrone tarda a venire, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, 46 il padrone di quel servo arriverà nel giorno in cui meno se l'aspetta e in un'ora che non sa, e lo punirà con rigore assegnandogli il posto fra gli infedeli. 47 Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; 48 quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più.
49 Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso! 50 C'è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto!
51 Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione. 52 D'ora innanzi in una casa di cinque persone 53 si divideranno tre contro due e due contro tre;
padre contro figlio e figlio contro padre,
madre contro figlia e figlia contro madre,
suocera contro nuora e nuora contro suocera».
54 Diceva ancora alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade. 55 E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade. 56 Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo?
57 E perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto? 58 Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada procura di accordarti con lui, perché non ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all'esecutore e questi ti getti in prigione. 59 Ti assicuro, non ne uscirai finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo».

13,1 In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici. 2 Prendendo la parola, Gesù rispose: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? 3 No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. 4 O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? 5 No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
6 Disse anche questa parabola: «Un tale aveva un fico piantato nella vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. 7 Allora disse al vignaiolo: Ecco, son tre anni che vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne trovo. Taglialo. Perché deve sfruttare il terreno? 8 Ma quegli rispose: Padrone, lascialo ancora quest'anno finché io gli zappi attorno e vi metta il concime 9 e vedremo se porterà frutto per l'avvenire; se no, lo taglierai».
10 Una volta stava insegnando in una sinagoga il giorno di sabato. 11 C'era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo. 12 Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei libera dalla tua infermità», 13 e le impose le mani. Subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.
14 Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, rivolgendosi alla folla disse: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi curare e non in giorno di sabato». 15 Il Signore replicò: «Ipocriti, non scioglie forse, di sabato, ciascuno di voi il bue o l'asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? 16 E questa figlia di Abramo, che satana ha tenuto legata diciott'anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?». 17 Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.
18 Diceva dunque: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomiglierò? 19 È simile a un granellino di senapa, che un uomo ha preso e gettato nell'orto; poi è cresciuto e diventato un arbusto, e gli uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami».
20 E ancora: «A che cosa rassomiglierò il regno di Dio? 21 È simile al lievito che una donna ha preso e nascosto in tre staia di farina, finché sia tutta fermentata».
22 Passava per città e villaggi, insegnando, mentre camminava verso Gerusalemme. 23 Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Rispose: 24 «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno. 25 Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore, aprici. Ma egli vi risponderà: Non vi conosco, non so di dove siete. 26 Allora comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze. 27 Ma egli dichiarerà: Vi dico che non so di dove siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori d'iniquità! 28 Là ci sarà pianto e stridore di denti quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio e voi cacciati fuori. 29 Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. 30 Ed ecco, ci sono alcuni tra gli ultimi che saranno primi e alcuni tra i primi che saranno ultimi».
31 In quel momento si avvicinarono alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere». 32 Egli rispose: «Andate a dire a quella volpe: Ecco, io scaccio i demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno avrò finito. 33 Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io vada per la mia strada, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme.
34 Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che sono mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una gallina la sua covata sotto le ali e voi non avete voluto! 35 Ecco, la vostra casa vi viene lasciata deserta! Vi dico infatti che non mi vedrete più fino al tempo in cui direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!».

14,1 Un sabato era entrato in casa di uno dei capi dei farisei per pranzare e la gente stava ad osservarlo. 2 Davanti a lui stava un idropico. 3 Rivolgendosi ai dottori della legge e ai farisei, Gesù disse: «È lecito o no curare di sabato?». 4 Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò. 5 Poi disse: «Chi di voi, se un asino o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà subito fuori in giorno di sabato?». 6 E non potevano rispondere nulla a queste parole.
7 Osservando poi come gli invitati sceglievano i primi posti, disse loro una parabola: 8 «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più ragguardevole di te 9 e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: Cedigli il posto! Allora dovrai con vergogna occupare l'ultimo posto. 10 Invece quando sei invitato, va' a metterti all'ultimo posto, perché venendo colui che ti ha invitato ti dica: Amico, passa più avanti. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. 11 Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
12 Disse poi a colui che l'aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i ricchi vicini, perché anch'essi non ti invitino a loro volta e tu abbia il contraccambio. 13 Al contrario, quando dai un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; 14 e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
15 Uno dei commensali, avendo udito ciò, gli disse: «Beato chi mangerà il pane nel regno di Dio!». 16 Gesù rispose: «Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. 17 All'ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: Venite, è pronto. 18 Ma tutti, all'unanimità, cominciarono a scusarsi. Il primo disse: Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego, considerami giustificato. 19 Un altro disse: Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego, considerami giustificato. 20 Un altro disse: Ho preso moglie e perciò non posso venire. 21 Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al padrone. Allora il padrone di casa, irritato, disse al servo: Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui poveri, storpi, ciechi e zoppi. 22 Il servo disse: Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c'è ancora posto. 23 Il padrone allora disse al servo: Esci per le strade e lungo le siepi, spingili a entrare, perché la mia casa si riempia. 24 Perché vi dico: Nessuno di quegli uomini che erano stati invitati assaggerà la mia cena».
25 Siccome molta gente andava con lui, egli si voltò e disse: 26 «Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. 27 Chi non porta la propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo.
28 Chi di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolarne la spesa, se ha i mezzi per portarla a compimento? 29 Per evitare che, se getta le fondamenta e non può finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: 30 Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro. 31 Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? 32 Se no, mentre l'altro è ancora lontano, gli manda un'ambasceria per la pace. 33 Così chiunque di voi non rinunzia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo.
34 Il sale è buono, ma se anche il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si salerà? 35 Non serve né per la terra né per il concime e così lo buttano via. Chi ha orecchi per intendere, intenda».

15,1 Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. 2 I farisei e gli scribi mormoravano: «Costui riceve i peccatori e mangia con loro». 3 Allora egli disse loro questa parabola:
4 «Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? 5 Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento, 6 va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta. 7 Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione.
8 O quale donna, se ha dieci dramme e ne perde una, non accende la lucerna e spazza la casa e cerca attentamente finché non la ritrova? 9 E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo: Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta. 10 Così, vi dico, c'è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».
11 Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. 12 Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. 13 Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. 14 Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. 15 Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci. 16 Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. 17 Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! 18 Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; 19 non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. 20 Partì e si incamminò verso suo padre.
Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. 21 Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. 22 Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi. 23 Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, 24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa.
25 Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; 26 chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò. 27 Il servo gli rispose: È tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo. 28 Egli si arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo. 29 Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici. 30 Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso. 31 Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; 32 ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato».

16,1 Diceva anche ai discepoli: «C'era un uomo ricco che aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. 2 Lo chiamò e gli disse: Che è questo che sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non puoi più essere amministratore. 3 L'amministratore disse tra sé: Che farò ora che il mio padrone mi toglie l'amministrazione? Zappare, non ho forza, mendicare, mi vergogno. 4 So io che cosa fare perché, quando sarò stato allontanato dall'amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua. 5 Chiamò uno per uno i debitori del padrone e disse al primo: 6 Tu quanto devi al mio padrone? Quello rispose: Cento barili d'olio. Gli disse: Prendi la tua ricevuta, siediti e scrivi subito cinquanta. 7 Poi disse a un altro: Tu quanto devi? Rispose: Cento misure di grano. Gli disse: Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta. 8 Il padrone lodò quell'amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce.
9 Ebbene, io vi dico: Procuratevi amici con la disonesta ricchezza, perché, quand'essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne.
10 Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto.
11 Se dunque non siete stati fedeli nella disonesta ricchezza, chi vi affiderà quella vera? 12 E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?
13 Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire a Dio e a mammona».
14 I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si beffavano di lui. 15 Egli disse: «Voi vi ritenete giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che è esaltato fra gli uomini è cosa detestabile davanti a Dio.
16 La Legge e i Profeti fino a Giovanni; da allora in poi viene annunziato il regno di Dio e ognuno si sforza per entrarvi.
17 È più facile che abbiano fine il cielo e la terra, anziché cada un solo trattino della Legge.
18 Chiunque ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio; chi sposa una donna ripudiata dal marito, commette adulterio.
19 C'era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. 20 Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, 21 bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. 22 Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. 23 Stando nell'inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui. 24 Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura. 25 Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti. 26 Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi. 27 E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, 28 perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento. 29 Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro. 30 E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno. 31 Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi».

17,1 Disse ancora ai suoi discepoli: «È inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono. 2 È meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. 3 State attenti a voi stessi!
Se un tuo fratello pecca, rimproveralo; ma se si pente, perdonagli. 4 E se pecca sette volte al giorno contro di te e sette volte ti dice: Mi pento, tu gli perdonerai».
5 Gli apostoli dissero al Signore: 6 «Aumenta la nostra fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe.
7 Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà quando rientra dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola? 8 Non gli dirà piuttosto: Preparami da mangiare, rimboccati la veste e servimi, finché io abbia mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai anche tu? 9 Si riterrà obbligato verso il suo servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? 10 Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare».
11 Durante il viaggio verso Gerusalemme, Gesù attraversò la Samaria e la Galilea. 12 Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi i quali, fermatisi a distanza, 13 alzarono la voce, dicendo: «Gesù maestro, abbi pietà di noi!». 14 Appena li vide, Gesù disse: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono sanati. 15 Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce; 16 e si gettò ai piedi di Gesù per ringraziarlo. Era un Samaritano. 17 Ma Gesù osservò: «Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono? 18 Non si è trovato chi tornasse a render gloria a Dio, all'infuori di questo straniero?». E gli disse: 19 «Alzati e va'; la tua fede ti ha salvato!».
20 Interrogato dai farisei: «Quando verrà il regno di Dio?», rispose: 21 «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!».
22 Disse ancora ai discepoli: «Verrà un tempo in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell'uomo, ma non lo vedrete. 23 Vi diranno: Eccolo là, o: eccolo qua; non andateci, non seguiteli. 24 Perché come il lampo, guizzando, brilla da un capo all'altro del cielo, così sarà il Figlio dell'uomo nel suo giorno. 25 Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga ripudiato da questa generazione. 26 Come avvenne al tempo di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell'uomo: 27 mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca e venne il diluvio e li fece perire tutti. 28 Come avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; 29 ma nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti. 30 Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo si rivelerà. 31 In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza, se le sue cose sono in casa, non scenda a prenderle; così chi si troverà nel campo, non torni indietro. 32 Ricordatevi della moglie di Lot. 33 Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà. 34 Vi dico: in quella notte due si troveranno in un letto: l'uno verrà preso e l'altro lasciato; 35 due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l'una verrà presa e l'altra lasciata». 36  37 Allora i discepoli gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, là si raduneranno anche gli avvoltoi».

18,1 Disse loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi: 2 «C'era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno. 3 In quella città c'era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario. 4 Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, 5 poiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi». 6 E il Signore soggiunse: «Avete udito ciò che dice il giudice disonesto. 7 E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui, e li farà a lungo aspettare? 8 Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
9 Disse ancora questa parabola per alcuni che presumevano di esser giusti e disprezzavano gli altri: 10 «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano. 11 Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. 12 Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. 13 Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. 14 Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato».
15 Gli presentavano anche i bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli, vedendo ciò, li rimproveravano. 16 Allora Gesù li fece venire avanti e disse: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. 17 In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà».
18 Un notabile lo interrogò: «Maestro buono, che devo fare per ottenere la vita eterna?».

Nuova Riveduta:

Luca 5,37-18,18

5,37 Nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo fa scoppiare gli otri, il vino si spande, e gli otri vanno perduti. 38 Ma il vino nuovo va messo in otri nuovi. 39 E nessuno, che abbia bevuto vino vecchio, ne desidera del nuovo, perché dice: "Il vecchio è buono"».

Gesù, Signore del sabato
=(Mt 12:1-8; Mr 2:23-28)
6,1 Avvenne che in un giorno di sabato egli passava per i campi di grano. I suoi discepoli strappavano delle spighe e, sfregandole con le mani, mangiavano il grano. 2 E alcuni farisei dissero: «Perché fate ciò che non è lecito di sabato?» 3 Gesù rispose loro: «Non avete mai letto ciò che fece Davide, quando ebbe fame, egli e coloro che erano con lui? 4 Come entrò nella casa di Dio, e prese i pani di presentazione, ne mangiò e ne diede anche a quelli che erano con lui, benché non sia lecito mangiarne se non ai soli sacerdoti?» 5 E diceva loro: «Il Figlio dell'uomo è signore del sabato».

Gesù guarisce un uomo di sabato
=(Mt 12:9-14; Mr 3:1-6) Lu 14:1-6; 13:10-17
6 Un altro sabato egli entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C'era lì un uomo che aveva la mano destra paralizzata. 7 Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se avrebbe fatto una guarigione di sabato, per trovare di che accusarlo. 8 Ma egli conosceva i loro pensieri e disse all'uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati, e mettiti in mezzo!» Ed egli, alzatosi, stette in piedi. 9 Poi Gesù disse loro: «Io domando a voi: è lecito, di sabato, far del bene o far del male? Salvare una persona o ucciderla?» 10 E, girato lo sguardo intorno su tutti loro, disse a quell'uomo: «Stendi la mano!» Egli lo fece, e la sua mano fu guarita.
11 Ed essi furono pieni di furore e discutevano tra di loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.

Gesù sceglie i dodici apostoli
=Mr 3:13-19 (Mt 10:1-15; At 1:13)
12 In quei giorni egli andò sul monte a pregare, e passò la notte pregando Dio. 13 Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli:
14 Simone, che chiamò anche Pietro, e suo fratello Andrea; Giacomo e Giovanni; Filippo e Bartolomeo; 15 Matteo e Tommaso; Giacomo, figlio d'Alfeo, e Simone, chiamato Zelota; 16 Giuda, figlio di Giacomo, e Giuda Iscariota, che divenne traditore.

Gesù istruisce i discepoli
=Mt 4:23-25
17 Sceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante, dove si trovava una gran folla di suoi discepoli e un gran numero di persone di tutta la Giudea, di Gerusalemme e della costa di Tiro e di Sidone, 18 i quali erano venuti per udirlo e per essere guariti dalle loro malattie. 19 Quelli che erano tormentati da spiriti immondi erano guariti; e tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva un potere che guariva tutti.

=Mt 5:2-12
20 Egli, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Beati voi che siete poveri, perché il regno di Dio è vostro.
21 Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi che ora piangete, perché riderete. 22 Beati voi, quando gli uomini vi odieranno, e quando vi scacceranno da loro, e vi insulteranno e metteranno al bando il vostro nome come malvagio, a motivo del Figlio dell'uomo. 23 Rallegratevi in quel giorno e saltate di gioia, perché, ecco, il vostro premio è grande nei cieli; perché i padri loro facevano lo stesso ai profeti.
24 Ma guai a voi, ricchi, perché avete già la vostra consolazione.
25 Guai a voi che ora siete sazi, perché avrete fame.
Guai a voi che ora ridete, perché sarete afflitti e piangerete.
26 Guai a voi quando tutti gli uomini diranno bene di voi, perché i padri loro facevano lo stesso con i falsi profeti.

=Mt 5:38-48 (Ro 12:17-21)
27 Ma a voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici; fate del bene a quelli che vi odiano; 28 benedite quelli che vi maledicono, pregate per quelli che vi oltraggiano. 29 A chi ti percuote su una guancia, porgigli anche l'altra; e a chi ti toglie il mantello non impedire di prenderti anche la tunica. 30 Da' a chiunque ti chiede; e a chi ti toglie il tuo, non glielo ridomandare. 31 E come volete che gli uomini facciano a voi, fate voi pure a loro. 32 Se amate quelli che vi amano, quale grazia ve ne viene? Anche i peccatori amano quelli che li amano. 33 E se fate del bene a quelli che vi fanno del bene, quale grazia ve ne viene? Anche i peccatori fanno lo stesso. 34 E se prestate a quelli dai quali sperate di ricevere, qual grazia ne avete? Anche i peccatori prestano ai peccatori per riceverne altrettanto. 35 Ma amate i vostri nemici, fate del bene, prestate senza sperarne nulla e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell'Altissimo; poiché egli è buono verso gli ingrati e i malvagi. 36 Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro.

=Mt 7:1-5, 15-20; 12:33-37
37 Non giudicate, e non sarete giudicati; non condannate, e non sarete condannati; perdonate, e vi sarà perdonato. 38 Date, e vi sarà dato; vi sarà versata in seno buona misura, pigiata, scossa, traboccante; perché con la misura con cui misurate, sarà rimisurato a voi».
39 Poi disse loro anche una parabola: «Può un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso?
40 Un discepolo non è più grande del maestro; ma ogni discepolo ben preparato sarà come il suo maestro.
41 Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell'occhio tuo? 42 Come puoi dire a tuo fratello: "Fratello, lascia che io tolga la pagliuzza che hai nell'occhio", mentre tu stesso non vedi la trave che è nell'occhio tuo? Ipocrita, togli prima dall'occhio tuo la trave, e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello.
43 Non c'è infatti albero buono che faccia frutto cattivo, né vi è albero cattivo che faccia frutto buono; 44 perché ogni albero si riconosce dal proprio frutto; infatti non si colgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva dai rovi. 45 L'uomo buono dal buon tesoro del suo cuore tira fuori il bene, e l'uomo malvagio dal malvagio tesoro del suo cuore tira fuori il male; perché dall'abbondanza del cuore parla la sua bocca.

Parabola delle due case
=Mt 7:21-29 (2P 1:5-10)
46 «Perché mi chiamate: "Signore, Signore!" e non fate quello che dico? 47 Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, io vi mostrerò a chi assomiglia. 48 Assomiglia a un uomo il quale, costruendo una casa, ha scavato e scavato profondamente, e ha posto il fondamento sulla roccia; e, venuta un'alluvione, la fiumana ha investito quella casa e non ha potuto smuoverla perché era stata costruita bene. 49 Ma chi ha udito e non ha messo in pratica, assomiglia a un uomo che ha costruito una casa sul terreno, senza fondamenta; la fiumana l'ha investita, e subito è crollata; e la rovina di quella casa è stata grande».

Gesù guarisce il servo di un centurione romano
=Mt 8:5-13 (Mt 15:21-28)
7,1 Dopo che egli ebbe terminato tutti questi discorsi davanti al popolo che l'ascoltava, entrò in Capernaum.
2 Un centurione aveva un servo, molto stimato, che era infermo e stava per morire; 3 avendo udito parlare di Gesù, gli mandò degli anziani dei Giudei per pregarlo che venisse a guarire il suo servo. 4 Essi, presentatisi a Gesù, lo pregavano con insistenza, dicendo: «Egli merita che tu gli conceda questo; 5 perché ama la nostra nazione ed è lui che ci ha costruito la sinagoga». 6 Gesù s'incamminò con loro; ormai non si trovava più molto lontano dalla casa, quando il centurione mandò degli amici a dirgli: «Signore, non darti quest'incomodo, perché io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; 7 perciò non mi sono neppure ritenuto degno di venire da te; ma di' una parola e il mio servo sarà guarito. 8 Perché anch'io sono uomo sottoposto all'autorità altrui, e ho sotto di me dei soldati; e dico a uno: "Vai", ed egli va; a un altro: "Vieni", ed egli viene; e al mio servo: "Fa' questo", ed egli lo fa». 9 Udito questo, Gesù restò meravigliato di lui; e, rivolgendosi alla folla che lo seguiva, disse: «Io vi dico che neppure in Israele ho trovato una così gran fede!» 10 E quando gli inviati furono tornati a casa, trovarono il servo guarito.

Gesù risuscita il figlio della vedova di Nain
(Lu 8:49-56; Gv 11) 1R 17:17-24
11 Poco dopo egli si avviò verso una città chiamata Nain, e i suoi discepoli e una gran folla andavano con lui. 12 Quando fu vicino alla porta della città, ecco che si portava alla sepoltura un morto, figlio unico di sua madre, che era vedova; e molta gente della città era con lei. 13 Il Signore, vedutala, ebbe pietà di lei e le disse: «Non piangere!» 14 E, avvicinatosi, toccò la bara; i portatori si fermarono, ed egli disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!» 15 Il morto si alzò e si mise seduto, e cominciò a parlare. E Gesù lo restituì a sua madre. 16 Tutti furono presi da timore, e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra di noi»; e: «Dio ha visitato il suo popolo». 17 E questo dire intorno a Gesù si divulgò per tutta la Giudea e per tutto il paese intorno.

L'ambasciata di Giovanni il battista
=Mt 11:2-6 (Is 35:4-6; 61:1; Lu 4:16-21)
18 I discepoli di Giovanni gli riferirono tutte queste cose. 19 Ed egli, chiamati a sé due dei suoi discepoli, li mandò dal Signore a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettarne un altro?» 20 Quelli si presentarono a Gesù e gli dissero: «Giovanni il battista ci ha mandati da te a chiederti: "Sei tu colui che deve venire o ne aspetteremo un altro?"» 21 In quella stessa ora, Gesù guarì molti da malattie, da infermità e da spiriti maligni, e a molti ciechi restituì la vista. 22 Poi rispose loro: «Andate a riferire a Giovanni quello che avete visto e udito: i ciechi ricuperano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, il vangelo è annunciato ai poveri. 23 Beato colui che non si sarà scandalizzato di me!»

Gesù elogia Giovanni il battista
=Mt 11:7-19
24 Quando gli inviati di Giovanni se ne furono andati, Gesù cominciò a parlare di Giovanni alla folla: «Che cosa andaste a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento? 25 Ma che cosa andaste a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Ecco, quelli che portano degli abiti sontuosi e vivono in delizie stanno nei palazzi dei re. 26 Ma che andaste a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, e uno più di un profeta. 27 Egli è colui del quale è scritto:
"Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero,
che preparerà la tua via davanti a te
".
28 Io vi dico: fra i nati di donna nessuno è più grande di Giovanni; però, il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui. 29 Tutto il popolo che lo ha udito, anche i pubblicani, hanno riconosciuto la giustizia di Dio, facendosi battezzare del battesimo di Giovanni; 30 ma i farisei e i dottori della legge, non facendosi battezzare da lui, hanno respinto la volontà di Dio per loro.
31 A chi dunque paragonerò gli uomini di questa generazione? A chi sono simili? 32 Sono simili a bambini seduti in piazza, che gridano gli uni agli altri: "Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato; abbiamo cantato dei lamenti e non avete pianto". 33 Difatti è venuto Giovanni il battista che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: "Ha un demonio". 34 È venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve, e voi dite: "Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori!" 35 Ma alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi figli».

Gesù in casa di Simone, il fariseo
(Mt 26:1-13; Gv 12:1-8)(Mt 11:28; Gv 6:37)
36 Uno dei farisei lo invitò a pranzo; ed egli, entrato in casa del fariseo, si mise a tavola. 37 Ed ecco, una donna che era in quella città, una peccatrice, saputo che egli era a tavola in casa del fariseo, portò un vaso di alabastro pieno di olio profumato; 38 e, stando ai piedi di lui, di dietro, piangendo, cominciò a rigargli di lacrime i piedi; e li asciugava con i suoi capelli; e gli baciava e ribaciava i piedi e li ungeva con l'olio. 39 Il fariseo che lo aveva invitato, veduto ciò, disse fra sé: «Costui, se fosse profeta, saprebbe che donna è questa che lo tocca; perché è una peccatrice». 40 E Gesù, rispondendo gli disse: «Simone, ho qualcosa da dirti». Ed egli: «Maestro, di' pure». 41 «Un creditore aveva due debitori; l'uno gli doveva cinquecento denari e l'altro cinquanta. 42 E poiché non avevano di che pagare condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?» 43 Simone rispose: «Ritengo sia colui al quale ha condonato di più». Gesù gli disse: «Hai giudicato rettamente». 44 E, voltatosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Io sono entrato in casa tua, e tu non mi hai dato dell'acqua per i piedi; ma lei mi ha rigato i piedi di lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. 45 Tu non mi hai dato un bacio; ma lei, da quando sono entrato, non ha smesso di baciarmi i piedi. 46 Tu non mi hai versato l'olio sul capo; ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. 47 Perciò, io ti dico: i suoi molti peccati le sono perdonati, perché ha molto amato; ma colui a cui poco è perdonato, poco ama». 48 Poi disse alla donna: «I tuoi peccati sono perdonati». 49 Quelli che erano a tavola con lui, cominciarono a dire in loro stessi: «Chi è costui che perdona anche i peccati?» 50 Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va' in pace».

Le donne che accompagnavano Gesù
Mr 15:40-41
8,1 In seguito egli se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. 2 Con lui vi erano i dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti maligni e da malattie: Maria, detta Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; 3 Giovanna, moglie di Cuza, l'amministratore di Erode; Susanna e molte altre che assistevano Gesù e i dodici con i loro beni.

Il seminatore e i diversi terreni
=(Mt 13:1-23; Mr 4:1-25)
4 Or come si riuniva una gran folla e la gente di ogni città accorreva a lui, egli disse in parabola:
5 «Il seminatore uscì a seminare la sua semenza; e, mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada: fu calpestato e gli uccelli del cielo lo mangiarono. 6 Un'altra cadde sulla roccia: appena fu germogliato seccò, perché non aveva umidità. 7 Un'altra cadde in mezzo alle spine: le spine, crescendo insieme con esso, lo soffocarono. 8 Un'altra parte cadde in un buon terreno: quando fu germogliato, produsse il cento per uno». Dicendo queste cose, esclamava: «Chi ha orecchi per udire oda!»
9 I suoi discepoli gli domandarono che cosa volesse dire questa parabola. 10 Ed egli disse: «A voi è dato di conoscere i misteri del regno di Dio; ma agli altri se ne parla in parabole, affinché vedendo non vedano, e udendo non comprendano.
11 Or questo è il significato della parabola: il seme è la parola di Dio. 12 Quelli lungo la strada sono coloro che ascoltano, ma poi viene il diavolo e porta via la parola dal loro cuore, affinché non credano e non siano salvati. 13 Quelli sulla roccia sono coloro i quali, quando ascoltano la parola, la ricevono con gioia; ma costoro non hanno radice, credono per un certo tempo ma, quando viene la prova, si tirano indietro. 14 Quello che è caduto tra le spine sono coloro che ascoltano, ma se ne vanno e restano soffocati dalle preoccupazioni, dalle ricchezze e dai piaceri della vita, e non arrivano a maturità. 15 E quello che è caduto in un buon terreno sono coloro i quali, dopo aver udito la parola, la ritengono in un cuore onesto e buono, e portano frutto con perseveranza.

La lampada sul candeliere
Mt 5:15-16; Lu 11:33-36
16 «Nessuno accende una lampada e poi la copre con un vaso, o la mette sotto il letto; anzi la mette sul candeliere, perché chi entra veda la luce. 17 Poiché non c'è nulla di nascosto che non debba manifestarsi, né di segreto che non debba essere conosciuto e venire alla luce. 18 Attenti dunque a come ascoltate: perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, anche quello che pensa di avere gli sarà tolto».

La madre e i fratelli di Gesù
=(Mt 12:46-50; Mr 3:31-35)
19 Sua madre e i suoi fratelli vennero a trovarlo; ma non potevano avvicinarlo a motivo della folla. 20 Gli fu riferito: «Tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori, e vogliono vederti». 21 Ma egli rispose loro: «Mia madre e i miei fratelli sono quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».

Gesù calma la tempesta
=(Mt 8:23-27; Mr 4:35-41) Sl 107:23-31
22 Un giorno egli salì su una barca con i suoi discepoli, e disse loro: «Passiamo all'altra riva del lago». E presero il largo. 23 Mentre navigavano, egli si addormentò; e si abbatté sul lago un turbine di vento, tanto che la barca si riempiva d'acqua, ed essi erano in pericolo. 24 I discepoli, avvicinatisi, lo svegliarono, dicendo: «Maestro, Maestro, noi periamo!» Ma egli, destatosi, sgridò il vento e i flutti, che si calmarono, e si fece bonaccia. 25 Poi disse loro: «Dov'è la vostra fede?» Ma essi, impauriti e meravigliati, dicevano l'uno all'altro: «Chi è mai costui che comanda anche ai venti e all'acqua, e gli ubbidiscono?»

Gesù guarisce l'indemoniato di Gerasa
=(Mt 8:28-34; Mr 5:1-20)
26 Approdarono nel paese dei Gerasèni, che sta di fronte alla Galilea. 27 Quando egli fu sceso a terra, gli venne incontro un uomo della città: era posseduto da demòni e da molto tempo non indossava vestiti, non abitava in una casa, ma stava fra le tombe. 28 Appena vide Gesù, lanciò un grido, si inginocchiò davanti a lui e disse a gran voce: «Che c'è fra me e te, Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi». 29 Gesù, infatti, aveva comandato allo spirito immondo di uscire da quell'uomo, di cui si era impadronito da molto tempo; e, anche quando lo legavano con catene e lo custodivano in ceppi, spezzava i legami, e veniva trascinato via dal demonio nei deserti. 30 Gesù gli domandò: «Qual è il tuo nome?» Ed egli rispose: «Legione»; perché molti demòni erano entrati in lui. 31 Ed essi lo pregavano che non comandasse loro di andare nell'abisso. 32 C'era là un branco numeroso di porci che pascolava sul monte; e i demòni lo pregarono di permetter loro di entrare in quelli. Ed egli lo permise. 33 I demòni, usciti da quell'uomo, entrarono nei porci; e quel branco si gettò a precipizio giù nel lago e affogò. 34 Coloro che li custodivano videro ciò che era avvenuto, se ne fuggirono e portarono la notizia in città e per la campagna. 35 La gente uscì a vedere l'accaduto; e, venuta da Gesù, trovò l'uomo, dal quale erano usciti i demòni, che sedeva ai piedi di Gesù, vestito e sano di mente; e si impaurirono. 36 Quelli che avevano visto, raccontarono loro come l'indemoniato era stato liberato. 37 L'intera popolazione della regione dei Gerasèni pregò Gesù che se ne andasse via da loro; perché erano presi da grande spavento.
Egli, salito sulla barca, se ne tornò indietro. 38 L'uomo dal quale erano usciti i demòni, lo pregava di poter restare con lui, ma Gesù lo rimandò, dicendo: 39 «Torna a casa tua, e racconta le grandi cose che Dio ha fatte per te». Ed egli se ne andò per tutta la città, proclamando tutto quello che Gesù aveva fatto per lui.

Gesù guarisce una donna e risuscita la figlia di Iairo
=(Mt 9:1, 18-26; Mr 5:21-43) Lu 7:11-17
40 Al suo ritorno, Gesù fu accolto dalla folla, perché tutti lo stavano aspettando.
41 Ecco venire un uomo, di nome Iairo, che era capo della sinagoga; e, gettatosi ai piedi di Gesù, lo pregava di entrare in casa sua, 42 perché aveva una figlia unica di circa dodici anni, che stava per morire. Or mentre Gesù vi andava, la folla faceva ressa intorno a lui.
43 Una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva speso tutti i suoi beni con i medici senza poter essere guarita da nessuno, 44 si avvicinò di dietro e gli toccò il lembo della veste; e in quell'istante il suo flusso ristagnò. 45 E Gesù domandò: «Chi mi ha toccato?» E siccome tutti negavano, Pietro e quelli che erano con lui risposero: «Maestro, la folla ti stringe e ti preme». 46 Ma Gesù replicò: «Qualcuno mi ha toccato, perché ho sentito che una potenza è uscita da me». 47 La donna, vedendo che non era rimasta inosservata, venne tutta tremante e, gettatasi ai suoi piedi, dichiarò, in presenza di tutto il popolo, per quale motivo lo aveva toccato e come era stata guarita in un istante. 48 Ma egli le disse: «Figliola, la tua fede ti ha salvata; va' in pace».
49 Mentre egli parlava ancora, venne uno dalla casa del capo della sinagoga, a dirgli: «Tua figlia è morta; non disturbare più il Maestro». 50 Ma Gesù, udito ciò, rispose a Iairo: «Non temere; solo abbi fede, e sarà salva». 51 Arrivato alla casa, non permise a nessuno di entrare con lui all'infuori di Pietro, Giovanni, Giacomo, il padre e la madre della bambina. 52 Or tutti piangevano e facevano cordoglio per lei. Ma egli disse: «Non piangete, perché non è morta, ma dorme». 53 E ridevano di lui, sapendo che era morta. 54 Ma egli, prendendole la mano, disse ad alta voce: «Bambina, àlzati». 55 Lo spirito di lei ritornò ed ella si alzò subito; Gesù comandò che le dessero da mangiare. 56 E i genitori di lei rimasero sbalorditi; ma egli ordinò loro di non dire a nessuno quello che era avvenuto.

La missione dei dodici apostoli
=(Mt 10; Mr 6:7-13) Lu 6:12-16; 10:1-16
9,1 Gesù, convocati i dodici, diede loro l'autorità su tutti i demòni e il potere di guarire le malattie. 2 Li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire i malati. 3 E disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio: né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non abbiate tunica di ricambio. 4 In qualunque casa entrerete, in quella rimanete e da quella ripartite. 5 Quanto a quelli che non vi riceveranno, uscendo dalla loro città, scotete la polvere dai vostri piedi, in testimonianza contro di loro». 6 Ed essi, partiti, andavano di villaggio in villaggio, evangelizzando e operando guarigioni dappertutto.

Perplessità di Erode
=(Mt 14:1-2; Mr 6:14-16)
7 Erode, il tetrarca, udì parlare di tutti quei fatti; ne era perplesso, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risuscitato dai morti»; 8 altri dicevano: «È apparso Elia»; e altri: «È risuscitato uno degli antichi profeti». 9 Ma Erode disse: «Giovanni l'ho fatto decapitare; chi è dunque costui del quale sento dire queste cose?» E cercava di vederlo.

Moltiplicazione dei pani per cinquemila uomini
=(Mt 14:13-21; Mr 6:30-44; Gv 6:1-14) Mt 15:32-38
10 Gli apostoli ritornarono e raccontarono a Gesù tutte le cose che avevano fatte; ed egli li prese con sé e si ritirò in disparte verso una città chiamata Betsàida. 11 Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono; ed egli li accolse e parlava loro del regno di Dio, e guariva quelli che avevano bisogno di guarigione.
12 Or il giorno cominciava a declinare; e i dodici, avvicinatisi, gli dissero: «Lascia andare la folla, perché se ne vada per i villaggi e per le campagne vicine per trovarvi cena e alloggio, perché qui siamo in un luogo deserto». 13 Ma egli rispose: «Date loro voi da mangiare». Ed essi obiettarono: «Noi non abbiamo altro che cinque pani e due pesci; a meno che non andiamo noi a comprare dei viveri per tutta questa gente». 14 Perché c'erano cinquemila uomini. Ed egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di una cinquantina». 15 E così li fecero accomodare tutti. 16 Poi Gesù prese i cinque pani e i due pesci, alzò lo sguardo al cielo e li benedisse, li spezzò e li diede ai suoi discepoli perché li distribuissero alla gente. 17 Tutti mangiarono a sazietà e dei pezzi avanzati si portarono via dodici ceste.

Pietro riconosce in Gesù il Cristo
=(Mt 16:13-21; Mr 8:27-31) Gv 6:67-71
18 Mentre egli stava pregando in disparte, i discepoli erano con lui; ed egli domandò loro: «Chi dice la gente che io sia?» 19 E quelli risposero: «Alcuni dicono Giovanni il battista; altri, Elia, e altri, uno dei profeti antichi che è risuscitato». 20 Ed egli disse loro: «E voi, chi dite che io sia?» Pietro rispose: «Il Cristo di Dio». 21 Ed egli ordinò loro di non dirlo a nessuno, e aggiunse:
22 «Bisogna che il Figlio dell'uomo soffra molte cose e sia respinto dagli anziani, dai capi dei sacerdoti, dagli scribi, sia ucciso, e risusciti il terzo giorno».

Il prezzo del discepolato
=(Mt 16:24-28; Mr 8:34-9:1)
23 Diceva poi a tutti: «Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua. 24 Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la propria vita per amor mio, la salverà. 25 Infatti, che serve all'uomo guadagnare tutto il mondo, se poi perde o rovina se stesso? 26 Perché se uno ha vergogna di me e delle mie parole, il Figlio dell'uomo avrà vergogna di lui, quando verrà nella gloria sua e del Padre e dei santi angeli. 27 Ora io vi dico in verità che alcuni di quelli che sono qui presenti non gusteranno la morte, finché non abbiano visto il regno di Dio».

La trasfigurazione
=(Mt 17:1-9; Mr 9:2-10; 2P 1:16-18) Ap 1:13-18
28 Circa otto giorni dopo questi discorsi, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo, e salì sul monte a pregare. 29 Mentre pregava, l'aspetto del suo volto fu mutato e la sua veste divenne di un candore sfolgorante. 30 Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elia, 31 i quali, apparsi in gloria, parlavano della sua dipartita che stava per compiersi in Gerusalemme. 32 Pietro e quelli che erano con lui erano oppressi dal sonno; e, quando si furono svegliati, videro la sua gloria e i due uomini che erano con lui. 33 Come questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bene che stiamo qui; facciamo tre tende: una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli non sapeva quello che diceva. 34 Mentre parlava così, venne una nuvola che li avvolse; e i discepoli temettero quando quelli entrarono nella nuvola. 35 E una voce venne dalla nuvola, dicendo: «Questi è mio Figlio, colui che io ho scelto: ascoltatelo». 36 Mentre la voce parlava, Gesù si trovò solo. Ed essi tacquero e in quei giorni non riferirono nulla a nessuno di quello che avevano visto.

Guarigione di un indemoniato
=(Mt 17:14-21; Mr 9:14-29) Mr 1:23-27
37 Il giorno seguente, quando essi scesero dal monte, una gran folla andò incontro a Gesù. 38 Un uomo dalla folla gridò: «Maestro, ti prego, volgi lo sguardo a mio figlio: è l'unico che io abbia. 39 Ecco, uno spirito si impadronisce di lui, e subito egli grida; e lo spirito lo contorce, facendolo schiumare, e a fatica si allontana da lui, dopo averlo straziato. 40 Ho pregato i tuoi discepoli di scacciarlo, ma non hanno potuto». 41 Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa, fino a quando sarò con voi e vi sopporterò? Porta qui tuo figlio». 42 Mentre il ragazzo si avvicinava, il demonio lo gettò per terra e cominciò a contorcerlo con le convulsioni; ma Gesù sgridò lo spirito immondo, guarì il ragazzo e lo rese a suo padre. 43 E tutti rimasero sbalorditi della grandezza di Dio. Mentre tutti si meravigliavano di tutte le cose che Gesù faceva, egli disse ai suoi discepoli:

=(Mt 17:22-23; Mr 9:30-32)
44 «Voi, tenete bene in mente queste parole: il Figlio dell'uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini». 45 Ma essi non capivano queste parole che erano per loro velate, così da risultare incomprensibili, e temevano di interrogarlo su quanto aveva detto.

L'umiltà, segreto della vera grandezza; condanna dello spirito settario
=(Mt 18:1-7; Mr 9:33-42)
46 Poi cominciarono a discutere su chi di loro fosse il più grande. 47 Ma Gesù, conosciuto il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo pose accanto e disse loro: 48 «Chi riceve questo bambino nel nome mio, riceve me; e chi riceve me, riceve Colui che mi ha mandato. Perché chi è il più piccolo tra di voi, quello è grande».
49 Allora Giovanni disse: «Maestro, noi abbiamo visto un tale che scacciava i demòni nel tuo nome, e glielo abbiamo vietato perché non ti segue con noi». 50 Ma Gesù gli disse: «Non glielo vietate, perché chi non è contro di voi è per voi».

Gesù in Samaria
2R 1:2-15; Nu 20:14-21; Gm 3:13-18
51 Poi, mentre si avvicinava il tempo in cui sarebbe stato tolto dal mondo, Gesù si mise risolutamente in cammino per andare a Gerusalemme. 52 Mandò davanti a sé dei messaggeri, i quali, partiti, entrarono in un villaggio dei Samaritani per preparargli un alloggio. 53 Ma quelli non lo ricevettero perché era diretto verso Gerusalemme. 54 Veduto ciò, i suoi discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che un fuoco scenda dal cielo e li consumi55 Ma egli si voltò verso di loro e li sgridò. 56 E se ne andarono in un altro villaggio.

Come seguire Gesù
=Mt 8:19-22
57 Mentre camminavano per la via, qualcuno gli disse: «Io ti seguirò dovunque andrai». 58 E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno delle tane e gli uccelli del cielo dei nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo». 59 A un altro disse: «Seguimi». Ed egli rispose: «Permettimi di andare prima a seppellire mio padre». 60 Ma Gesù gli disse: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; ma tu va' ad annunciare il regno di Dio». 61 Un altro ancora gli disse: «Ti seguirò, Signore, ma lasciami prima salutare quelli di casa mia». 62 Ma Gesù gli disse: «Nessuno che abbia messo la mano all'aratro e poi volga lo sguardo indietro, è adatto per il regno di Dio».

La missione dei settanta discepoli
Mt 10; 28:18-20; Mr 16:15-16
10,1 Dopo queste cose, il Signore designò altri settanta discepoli e li mandò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dov'egli stesso stava per andare. 2 E diceva loro: «La mèsse è grande, ma gli operai sono pochi; pregate dunque il Signore della mèsse perché spinga degli operai nella sua mèsse. 3 Andate; ecco, io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi. 4 Non portate né borsa, né sacca, né calzari, e non salutate nessuno per via. 5 In qualunque casa entriate, dite prima: "Pace a questa casa!" 6 Se vi è lì un figlio di pace, la vostra pace riposerà su di lui; se no, ritornerà a voi. 7 Rimanete in quella stessa casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l'operaio è degno del suo salario. Non passate di casa in casa. 8 In qualunque città entriate, se vi ricevono, mangiate ciò che vi sarà messo davanti, 9 guarite i malati che ci saranno e dite loro: "Il regno di Dio si è avvicinato a voi". 10 Ma in qualunque città entriate, se non vi ricevono, uscite sulle piazze e dite: 11 "Perfino la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scotiamo contro di voi; sappiate tuttavia questo, che il regno di Dio si è avvicinato a voi". 12 Io vi dico che in quel giorno la sorte di Sodoma sarà più tollerabile della sorte di quella città.

Gesù rimprovera le città impenitenti
Mt 11:20-24; Eb 2:1-4
13 «Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsàida; perché se in Tiro e in Sidone fossero state fatte le opere potenti compiute tra di voi, già da tempo si sarebbero ravvedute, prendendo il cilicio e sedendo nella cenere. 14 Perciò, nel giorno del giudizio, la sorte di Tiro e di Sidone sarà più tollerabile della vostra. 15 E tu, Capernaum, sarai forse innalzata fino al cielo? No, tu scenderai fino all'Ades.
16 Chi ascolta voi ascolta me; chi respinge voi respinge me, e chi rifiuta me rifiuta Colui che mi ha mandato».

(Mr 6:12-13, 30; 16:17-20) =Mt 11:25-27
17 Or i settanta tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni ci sono sottoposti nel tuo nome». 18 Ed egli disse loro: «Io vedevo Satana cadere dal cielo come folgore. 19 Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e su tutta la potenza del nemico; nulla potrà farvi del male. 20 Tuttavia, non vi rallegrate perché gli spiriti vi sono sottoposti, ma rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».
21 In quella stessa ora, Gesù, mosso dallo Spirito Santo, esultò e disse: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli! Sì, Padre, perché così ti è piaciuto! 22 Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno sa chi è il Figlio, se non il Padre; né chi è il Padre, se non il Figlio e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo». 23 E, rivolgendosi ai discepoli, disse loro privatamente: «Beati gli occhi che vedono quello che voi vedete! 24 Perché vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere quello che voi vedete, e non l'hanno visto; e udire quello che voi udite, e non l'hanno udito».

Il buon Samaritano
Mt 22:34-40; 7:12; Ro 13:8-10
25 Ed ecco, un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova, dicendo: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?» 26 Gesù gli disse: «Nella legge che cosa sta scritto? Come leggi?» 27 Egli rispose: «Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la forza tua, con tutta la mente tua, e il tuo prossimo come te stesso». 28 Gesù gli disse: «Hai risposto esattamente; fa' questo, e vivrai». 29 Ma egli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?» 30 Gesù rispose: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico, e s'imbatté nei briganti che lo spogliarono, lo ferirono e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. 31 Per caso un sacerdote scendeva per quella stessa strada, ma quando lo vide, passò oltre dal lato opposto. 32 Così pure un Levita, giunto in quel luogo, lo vide, ma passò oltre dal lato opposto. 33 Ma un Samaritano, che era in viaggio, giunse presso di lui e, vedendolo, ne ebbe pietà; 34 avvicinatosi, fasciò le sue piaghe versandovi sopra olio e vino, poi lo mise sulla propria cavalcatura, lo condusse a una locanda e si prese cura di lui. 35 Il giorno dopo, presi due denari, li diede all'oste e gli disse: "Prenditi cura di lui; e tutto ciò che spenderai di più, te lo rimborserò al mio ritorno". 36 Quale di questi tre ti pare essere stato il prossimo di colui che s'imbatté nei ladroni?» 37 Quegli rispose: «Colui che gli usò misericordia». Gesù gli disse: «Va', e fa' anche tu la stessa cosa».

Marta e Maria
(Gv 11:1-5; 12:1-7) Mt 6:33; Gr 15:16
38 Mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio; e una donna, di nome Marta, lo ospitò in casa sua. 39 Marta aveva una sorella chiamata Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola. 40 Ma Marta, tutta presa dalle faccende domestiche, venne e disse: «Signore, non ti importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». 41 Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e sei agitata per molte cose, ma una cosa sola è necessaria. 42 Maria ha scelto la parte buona che non le sarà tolta».

Istruzioni di Gesù sulla preghiera
=Mt 6:9-13
11,1 Gesù era stato in disparte a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». 2 Egli disse loro: «Quando pregate, dite:
"Padre, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; 3 dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano; 4 e perdonaci i nostri peccati, perché anche noi perdoniamo a ogni nostro debitore; e non ci esporre alla tentazione"».

=Mt 7:7-11 (Lu 18:1-8; Mt 15:22-28)(Gm 1:5-7; 1Gv 5:14-15)
5 Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte e gli dice: "Amico, prestami tre pani, 6 perché un amico mi è arrivato in casa da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti"; 7 e se quello dal di dentro gli risponde: "Non darmi fastidio; la porta è già chiusa, e i miei bambini sono con me a letto, io non posso alzarmi per darteli", 8 io vi dico che se anche non si alzasse a darglieli perché gli è amico, tuttavia, per la sua importunità, si alzerà e gli darà tutti i pani che gli occorrono. 9 Io altresì vi dico: chiedete con perseveranza, e vi sarà dato; cercate senza stancarvi, e troverete; bussate ripetutamente, e vi sarà aperto. 10 Perché chiunque chiede riceve, chi cerca trova, e sarà aperto a chi bussa. 11 E chi è quel padre fra di voi che, se il figlio gli chiede un pane, gli dia una pietra? O se gli chiede un pesce, gli dia invece un serpente? 12 Oppure se gli chiede un uovo, gli dia uno scorpione? 13 Se voi, dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!»

Guarigione di un indemoniato
=(Mt 12:22-37; Mr 3:22-30) Mt 9:32-34
14 Gesù stava scacciando un demonio che era muto; e, quando il demonio fu uscito, il muto parlò e la folla si stupì. 15 Ma alcuni di loro dissero: «È per l'aiuto di Belzebù, principe dei demòni, che egli scaccia i demòni». 16 Altri, per metterlo alla prova, gli chiedevano un segno dal cielo. 17 Ma egli, conoscendo i loro pensieri, disse loro: «Ogni regno diviso contro se stesso va in rovina, e casa crolla su casa. 18 Se dunque anche Satana è diviso contro se stesso, come potrà reggere il suo regno? Poiché voi dite che è per l'aiuto di Belzebù che io scaccio i demòni. 19 E se io scaccio i demòni con l'aiuto di Belzebù, con l'aiuto di chi li scacciano i vostri figli? Perciò, essi stessi saranno i vostri giudici. 20 Ma se è con il dito di Dio che io scaccio i demòni, allora il regno di Dio è giunto fino a voi. 21 Quando l'uomo forte, ben armato, guarda l'ingresso della sua casa, ciò che egli possiede è al sicuro; 22 ma quando uno più forte di lui sopraggiunge e lo vince, gli toglie tutta l'armatura nella quale confidava e ne divide il bottino. 23 Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde.

Il ritorno dello spirito immondo
=Mt 12:43-45
24 «Quando lo spirito immondo esce da un uomo, si aggira per luoghi aridi, cercando riposo; e, non trovandone, dice: "Ritornerò nella mia casa, dalla quale sono uscito"; 25 e, quando ci arriva, la trova spazzata e adorna. 26 Allora va e prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui, ed entrano ad abitarla; e l'ultima condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima».

Lu 8:21; Gm 1:25; Ap 22:14
27 Mentre egli diceva queste cose, dalla folla una donna alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti portò e le mammelle che tu poppasti!» Ma egli disse: 28 «Beati piuttosto quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica!»

Il segno del profeta Giona
=Mt 12:38-42; 16:1-4
29 Mentre la gente si affollava intorno a lui, egli cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; chiede un segno ma nessun segno le sarà dato, tranne il segno di Giona. 30 Infatti come Giona fu un segno per i Niniviti, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione. 31 Nel giorno del giudizio la regina del mezzogiorno si alzerà con gli uomini di questa generazione e li condannerà; perché ella venne dagli estremi confini della terra per udire la sapienza di Salomone; ed ecco qui c'è più di Salomone. 32 Nel giorno del giudizio i Niniviti si alzeranno con questa generazione e la condanneranno; perché essi si ravvidero alla predicazione di Giona; ed ecco qui c'è più di Giona.

Parabola della lampada e dell'occhio
=Mt 5:15; 6:22-23 (Mr 4:21-23; cfr. Lu 8:16-18)
33 «Nessuno, quando ha acceso una lampada, la mette in un luogo nascosto o sotto un vaso; anzi la mette sul candeliere, perché coloro che entrano vedano la luce. 34 La lampada del tuo corpo è l'occhio; se l'occhio tuo è limpido, anche tutto il tuo corpo è illuminato; ma se è malvagio, anche il tuo corpo è nelle tenebre. 35 Sta' quindi attento che la luce che è in te non sia tenebre. 36 Se dunque tutto il tuo corpo è illuminato, senza avere alcuna parte tenebrosa, sarà tutto illuminato come quando la lampada t'illumina con il suo splendore».

Gesù condanna i farisei
Mr 7:1-16; Mt 23:1-36
37 Mentre egli parlava, un fariseo lo invitò a pranzo da lui. Egli entrò e si mise a tavola. 38 Il fariseo, veduto questo, si meravigliò che non si fosse lavato prima del pranzo. 39 Il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l'esterno della coppa e del piatto, ma il vostro interno è pieno di rapina e di malvagità. 40 Stolti, Colui che ha fatto l'esterno, non ha fatto anche l'interno? 41 Date piuttosto in elemosina quello che è dentro il piatto; e ogni cosa sarà pura per voi.
42 Ma guai a voi, farisei, perché pagate la decima della menta, della ruta e di ogni erba, e trascurate la giustizia e l'amor di Dio! Queste sono le cose che bisognava fare, senza tralasciare le altre.
43 Guai a voi, farisei, perché amate i primi posti nelle sinagoghe, e i saluti nelle piazze.
44 Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono, e chi vi cammina sopra non ne sa niente».
45 Allora uno dei dottori della legge, rispondendo gli disse: «Maestro, parlando così, offendi anche noi». 46 Ed egli disse: «Guai anche a voi, dottori della legge, perché caricate la gente di pesi difficili da portare, e voi non toccate quei pesi neppure con un dito!
47 Guai a voi, perché costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li uccisero. 48 Voi dunque testimoniate delle opere dei vostri padri e le approvate; perché essi li uccisero e voi costruite loro dei sepolcri. 49 Per questo la sapienza di Dio ha detto: "Io manderò loro dei profeti e degli apostoli; ne uccideranno alcuni e ne perseguiteranno altri", 50 affinché del sangue di tutti i profeti sparso fin dall'inizio del mondo sia chiesto conto a questa generazione; 51 dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria che fu ucciso tra l'altare e il tempio; sì, vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione.
52 Guai a voi, dottori della legge, perché avete portato via la chiave della scienza! Voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare l'avete impedito».
53 E quando fu uscito di là gli scribi e i farisei cominciarono a contrastarlo duramente e a farlo parlare su molte cose; tendendogli insidie, 54 per cogliere qualche parola che gli uscisse di bocca.

Istruzioni varie di Gesù; il peccato imperdonabile; la bestemmia contro lo Spirito Santo
Mt 16:6-12; 10:16-39; Mr 8:14-21
12,1 Nel frattempo la gente si era riunita a migliaia, così da calpestarsi gli uni gli altri. Allora Gesù cominciò a dire prima di tutto ai suoi discepoli: «Guardatevi dal lievito dei farisei, che è ipocrisia. 2 Ma non c'è niente di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. 3 Perciò tutto quello che avete detto nelle tenebre, sarà udito nella luce; e quel che avete detto all'orecchio nelle stanze interne, sarà proclamato sui tetti. 4 Ma a voi, che siete miei amici, io dico: non temete quelli che uccidono il corpo ma, oltre a questo, non possono fare di più. 5 Io vi mostrerò chi dovete temere. Temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella geenna. Sì, vi dico, temete lui. 6 Cinque passeri non si vendono per due soldi? Eppure non uno di essi è dimenticato davanti a Dio; 7 anzi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete dunque; voi valete più di molti passeri.
8 Or io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo riconoscerà lui davanti agli angeli di Dio; 9 ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
10 E chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo, sarà perdonato; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato.
11 Quando poi vi condurranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi del come e del che risponderete a vostra difesa, o di quello che direte; 12 perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento stesso quello che dovrete dire».

Il ricco stolto
(Sl 49; 73) Mt 16:26; Lu 16:19-26; Gr 9:23; Ec 8:8; 9:12
13 Or uno della folla gli disse: «Maestro, di' a mio fratello che divida con me l'eredità». 14 Ma Gesù gli rispose: «Uomo, chi mi ha costituito su di voi giudice o spartitore?» 15 Poi disse loro: «State attenti e guardatevi da ogni avarizia; perché non è dall'abbondanza dei beni che uno possiede, che egli ha la sua vita». 16 E disse loro questa parabola:
«La campagna di un uomo ricco fruttò abbondantemente; 17 egli ragionava così, fra sé: "Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti?" E disse: 18 "Questo farò: demolirò i miei granai, ne costruirò altri più grandi, vi raccoglierò tutto il mio grano e i miei beni, 19 e dirò all'anima mia: 'Anima, tu hai molti beni ammassati per molti anni; ripòsati, mangia, bevi, divèrtiti'". 20 Ma Dio gli disse: "Stolto, questa notte stessa l'anima tua ti sarà ridomandata; e quello che hai preparato, di chi sarà?" 21 Così è di chi accumula tesori per sé e non è ricco davanti a Dio».

Le preoccupazioni
=Mt 6:19-34 (1Ti 6:6-8; Eb 13:5)
22 Poi disse ai suoi discepoli: «Perciò vi dico: non siate in ansia per la vita vostra, di quel che mangerete, né per il corpo, di che vi vestirete; 23 poiché la vita è più del nutrimento e il corpo più del vestito. 24 Osservate i corvi: non seminano, non mietono; non hanno dispensa né granaio, eppure Dio li nutre. E voi, quanto più degli uccelli valete! 25 E chi di voi può con la sua preoccupazione aggiungere un'ora sola alla durata della sua vita? 26 Se dunque non potete fare nemmeno ciò che è minimo, perché vi affannate per il resto? 27 Guardate i gigli, come crescono; non faticano e non filano; eppure io vi dico che Salomone stesso, con tutta la sua gloria, non fu mai vestito come uno di loro. 28 Ora se Dio riveste così l'erba che oggi è nel campo e domani è gettata nel forno, quanto più vestirà voi, gente di poca fede! 29 Anche voi non state a cercare che cosa mangerete e che cosa berrete, e non state in ansia! 30 Perché è la gente del mondo che ricerca tutte queste cose; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno. 31 Cercate piuttosto il suo regno, e queste cose vi saranno date in più.
32 Non temere, piccolo gregge; perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il regno.
33 Vendete i vostri beni, e dateli in elemosina; fatevi delle borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nel cielo, dove ladro non si avvicina e tignola non rode. 34 Perché dov'è il vostro tesoro, lì sarà anche il vostro cuore.

Parabola e avvertimento della seconda venuta del Cristo
Mr 13:33-37; Mt 24:42-44; 25:1-13
35 «I vostri fianchi siano cinti, e le vostre lampade accese; 36 siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando tornerà dalle nozze, per aprirgli appena giungerà e busserà. 37 Beati quei servi che il padrone, arrivando, troverà vigilanti! In verità io vi dico che egli si rimboccherà le vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. 38 Se giungerà alla seconda o alla terza vigilia e li troverà così, beati loro! 39 Sappiate questo, che se il padrone di casa conoscesse a che ora verrà il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. 40 Anche voi siate pronti, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate».

I due servi
=Mt 24:45-51; 25:14-30
41 Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi, o anche per tutti?» 42 Il Signore rispose: «Chi è dunque l'amministratore fedele e prudente che il padrone costituirà sui suoi domestici per dar loro a suo tempo la loro porzione di viveri? 43 Beato quel servo che il padrone, al suo arrivo, troverà intento a far così. 44 In verità vi dico che lo costituirà su tutti i suoi beni. 45 Ma se quel servo dice in cuor suo: "Il mio padrone tarda a venire"; e comincia a battere i servi e le serve, a mangiare, bere e ubriacarsi, 46 il padrone di quel servo verrà nel giorno che non se lo aspetta e nell'ora che non sa, e lo punirà severamente, e gli assegnerà la sorte degli infedeli. 47 Quel servo che ha conosciuto la volontà del suo padrone e non ha preparato né fatto nulla per compiere la sua volontà, riceverà molte percosse; 48 ma colui che non l'ha conosciuta e ha fatto cose degne di castigo, ne riceverà poche. A chi molto è stato dato, molto sarà richiesto; e a chi molto è stato affidato, tanto più si richiederà.

Cristo, causa di divisione
=Mt 10:34-36
49 «Io sono venuto ad accendere un fuoco sulla terra; e che mi resta da desiderare, se già è acceso? 50 Vi è un battesimo del quale devo essere battezzato; e sono angosciato finché non sia compiuto! 51 Voi pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, vi dico, ma piuttosto divisione; 52 perché, da ora in avanti, se vi sono cinque persone in una casa, saranno divise tre contro due e due contro tre; 53 saranno divisi il padre contro il figlio e il figlio contro il padre; la madre contro la figlia, la figlia contro la madre; la suocera contro la nuora e la nuora contro la suocera».

=(Mt 16:1-3; 5:25-26)
54 Diceva ancora alle folle: «Quando vedete una nuvola venire su da ponente, voi dite subito: "Viene la pioggia"; e così avviene. 55 Quando sentite soffiare lo scirocco, dite: "Farà caldo"; e così è. 56 Ipocriti, l'aspetto della terra e del cielo sapete riconoscerlo; come mai non sapete riconoscere questo tempo?
57 Perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto? 58 Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, fa' di tutto mentre sei per via per accordarti con lui, perché non ti porti davanti al giudice e il giudice ti consegni all'esecutore giudiziario, e l'esecutore ti metta in prigione. 59 Io ti dico che non uscirai di là, finché non avrai pagato fino all'ultimo centesimo».

Gli uomini non devono giudicare, ma ravvedersi
Ez 18:30-32; Ro 2:3-8; 3:21-23; Gv 8:24
13,1 In quello stesso tempo vennero alcuni a riferirgli il fatto dei Galilei il cui sangue Pilato aveva mescolato con i loro sacrifici. 2 Gesù rispose loro: «Pensate che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, perché hanno sofferto quelle cose? 3 No, vi dico; ma se non vi ravvedete, perirete tutti allo stesso modo. 4 O quei diciotto sui quali cadde la torre in Siloe e li uccise, pensate che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? 5 No, vi dico; ma se non vi ravvedete, perirete tutti come loro».

Parabola del fico
Is 5:1-7; Mt 21:18-19, 43; Mr 11:12-14, 20-26; Ro 2:4-5
6 Disse anche questa parabola: «Un tale aveva un fico piantato nella sua vigna; andò a cercarvi del frutto e non ne trovò. 7 Disse dunque al vignaiuolo: "Ecco, sono ormai tre anni che vengo a cercare frutto da questo fico, e non ne trovo; taglialo; perché sta lì a sfruttare il terreno?" 8 Ma l'altro gli rispose: "Signore, lascialo ancora quest'anno; gli zapperò intorno e gli metterò del concime. 9 Forse darà frutto in avvenire; se no, lo taglierai"».

Guarigione di una donna paralitica
(Mt 12:9-13; Lu 14:1-6) Sl 146:8
10 Gesù stava insegnando di sabato in una sinagoga. 11 Ecco una donna, che da diciotto anni aveva uno spirito che la rendeva inferma, ed era tutta curva e assolutamente incapace di raddrizzarsi. 12 Gesù, vedutala, la chiamò a sé e le disse: «Donna, tu sei liberata dalla tua infermità». 13 Pose le mani su di lei, e nello stesso momento ella fu raddrizzata e glorificava Dio. 14 Or il capo della sinagoga, indignato che Gesù avesse fatto una guarigione di sabato, disse alla folla: «Ci sono sei giorni nei quali si deve lavorare; venite dunque in quelli a farvi guarire, e non in giorno di sabato». 15 Ma il Signore gli rispose: «Ipocriti, ciascuno di voi non scioglie, di sabato, il suo bue o il suo asino dalla mangiatoia per condurlo a bere? 16 E questa, che è figlia di Abraamo, e che Satana aveva tenuto legata per ben diciotto anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?» 17 Mentre diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, e la moltitudine si rallegrava di tutte le opere gloriose da lui compiute.

Parabole del granello di senape e del lievito
=(Mt 13:31-33; Mr 4:30-32)
18 Diceva ancora: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo paragonerò? 19 È simile a un granello di senape che un uomo ha preso e gettato nel suo orto; ed è cresciuto ed è divenuto albero; e gli uccelli del cielo si sono riparati sui suoi rami».
20 E di nuovo disse: «A che cosa paragonerò il regno di Dio? 21 Esso è simile al lievito che una donna ha preso e mescolato in tre misure di farina, finché sia tutta lievitata».

Insegnamento di Gesù lungo la via per Gerusalemme
=(Mt 7:13-14, 21-23; 8:11-12; 19:30)
22 Egli attraversava città e villaggi, insegnando e avvicinandosi a Gerusalemme.
23 Un tale gli disse: «Signore, sono pochi i salvati?» Ed egli disse loro: 24 «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché io vi dico che molti cercheranno di entrare e non potranno. 25 Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, stando di fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: "Signore, aprici". Ed egli vi risponderà: "Io non so da dove venite". 26 Allora comincerete a dire: "Noi abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza, e tu hai insegnato nelle nostre piazze!" 27 Ed egli dirà: "Io vi dico che non so da dove venite. Allontanatevi da me, voi tutti, malfattori". 28 Là ci sarà pianto e stridor di denti, quando vedrete Abraamo, Isacco, Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio e voi ne sarete buttati fuori. 29 E ne verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno, e staranno a tavola nel regno di Dio. 30 Ecco, vi sono degli ultimi che saranno primi e dei primi che saranno ultimi».

(Mt 23:34-39; Lu 19:41-44) Gr 6:6-15, 27-30
31 In quello stesso momento vennero alcuni farisei a dirgli: «Parti, e vattene di qui, perché Erode vuol farti morire». 32 Ed egli disse loro: «Andate a dire a quella volpe: "Ecco, io scaccio i demòni, compio guarigioni oggi e domani, e il terzo giorno avrò terminato". 33 Ma bisogna che io cammini oggi, domani e dopodomani, perché non può essere che un profeta muoia fuori di Gerusalemme.
34 Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che ti sono mandati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come la chioccia raccoglie i suoi pulcini sotto le ali; e voi non avete voluto! 35 Ecco, la vostra casa sta per esservi lasciata deserta. Io vi dico che non mi vedrete più, fino al giorno in cui direte: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore!"»

Gesù guarisce un idropico
Lu 6:6-11; 13:10-17; Mt 12:9-13
14,1 Gesù entrò di sabato in casa di uno dei principali farisei per prendere cibo, ed essi lo stavano osservando, 2 quando si presentò davanti a lui un idropico. 3 Gesù prese a dire ai dottori della legge e ai farisei: «È lecito o no fare guarigioni in giorno di sabato?» Ma essi tacquero. 4 Allora egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò. 5 Poi disse loro: «Chi di voi, se gli cade nel pozzo un figlio o un bue, non lo tira subito fuori in giorno di sabato?» 6 Ed essi non potevano risponder nulla in contrario.

Lezioni di umiltà e di carità
Mt 23:5-12; Ro 12:3, 16; Fl 2:3
7 Notando poi come gli invitati sceglievano i primi posti, disse loro questa parabola: 8 «Quando sarai invitato a nozze da qualcuno, non ti mettere a tavola al primo posto, perché può darsi che sia stato invitato da lui qualcuno più importante di te, 9 e chi ha invitato te e lui venga a dirti: "Cedi il posto a questo!" e tu debba con tua vergogna andare allora a occupare l'ultimo posto. 10 Ma quando sarai invitato, va' a metterti all'ultimo posto, affinché quando verrà colui che ti ha invitato, ti dica: "Amico, vieni più avanti". Allora ne avrai onore davanti a tutti quelli che saranno a tavola con te. 11 Poiché chiunque si innalza sarà abbassato e chi si abbassa sarà innalzato».

(De 14:28-29; Ne 8:10, 12)
12 Diceva pure a colui che lo aveva invitato: «Quando fai un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i vicini ricchi; perché essi potrebbero a loro volta invitare te, e così ti sarebbe reso il contraccambio; 13 ma quando fai un convito, chiama poveri, storpi, zoppi, ciechi; 14 e sarai beato, perché non hanno modo di contraccambiare; infatti il contraccambio ti sarà reso alla risurrezione dei giusti».

Parabola del gran convito
Mt 22:2-14
15 Uno degli invitati, udite queste cose, gli disse: «Beato chi mangerà pane nel regno di Dio!» 16 Gesù gli disse: «Un uomo preparò una gran cena e invitò molti; 17 e all'ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: "Venite, perché tutto è già pronto". 18 Tutti insieme cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: "Ho comprato un campo e ho necessità di andarlo a vedere; ti prego di scusarmi". 19 Un altro disse: "Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi". 20 Un altro disse: "Ho preso moglie, e perciò non posso venire". 21 Il servo tornò e riferì queste cose al suo signore. Allora il padrone di casa si adirò e disse al suo servo: "Va' presto per le piazze e per le vie della città, e conduci qua poveri, storpi, ciechi e zoppi". 22 Poi il servo disse: "Signore, si è fatto come hai comandato e c'è ancora posto". 23 Il signore disse al servo: "Va' fuori per le strade e lungo le siepi e costringili a entrare, affinché la mia casa sia piena. 24 Perché io vi dico che nessuno di quegli uomini che erano stati invitati, assaggerà la mia cena"».

Il vero discepolo di Gesù
Mt 10:37-39; 16:24-26; Mr 9:49-50
25 Or molta gente andava con lui; ed egli, rivolto verso la folla disse:
26 «Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e persino la sua propria vita, non può essere mio discepolo. 27 E chi non porta la sua croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
28 Chi di voi, infatti, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolare la spesa per vedere se ha abbastanza per poterla finire? 29 Perché non succeda che, quando ne abbia posto le fondamenta e non la possa finire, tutti quelli che la vedranno comincino a beffarsi di lui, dicendo: 30 "Quest'uomo ha cominciato a costruire e non ha potuto terminare".
31 Oppure, qual è il re che, partendo per muovere guerra a un altro re, non si sieda prima a esaminare se con diecimila uomini può affrontare colui che gli viene contro con ventimila? 32 Se no, mentre quello è ancora lontano, gli manda un'ambasciata e chiede di trattare la pace.
33 Così dunque ognuno di voi, che non rinuncia a tutto quello che ha, non può essere mio discepolo.
34 Il sale, certo, è buono; ma se anche il sale diventa insipido, con che cosa gli si darà sapore? 35 Non serve né per il terreno, né per il concime; lo si butta via. Chi ha orecchi per udire oda».

La pecora smarrita
Mt 9:10-13; =18:11-14
15,1 Tutti i pubblicani e i peccatori si avvicinavano a lui per ascoltarlo. 2 Ma i farisei e gli scribi mormoravano, dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».
3 Ed egli disse loro questa parabola: 4 «Chi di voi, avendo cento pecore, se ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e non va dietro a quella perduta finché non la ritrova? 5 E trovatala, tutto allegro se la mette sulle spalle; 6 e giunto a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: "Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la mia pecora che era perduta". 7 Vi dico che, allo stesso modo, ci sarà più gioia in cielo per un solo peccatore che si ravvede che per novantanove giusti che non hanno bisogno di ravvedimento.

La dramma perduta
8 «Oppure, qual è la donna che se ha dieci dramme e ne perde una, non accende un lume e non spazza la casa e non cerca con cura finché non la ritrova? 9 Quando l'ha trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo: "Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta". 10 Così, vi dico, v'è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si ravvede».

Il figlio prodigo
v. 1-10; 19:1-10; Mt 21:18-32; Os 14; 1Gv 3:1; Mi 7:7-8
11 Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. 12 Il più giovane di loro disse al padre: "Padre, dammi la parte dei beni che mi spetta". Ed egli divise fra loro i beni. 13 Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, messa insieme ogni cosa, partì per un paese lontano e vi sperperò i suoi beni, vivendo dissolutamente. 14 Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una gran carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. 15 Allora si mise con uno degli abitanti di quel paese, il quale lo mandò nei suoi campi a pascolare i maiali. 16 Ed egli avrebbe voluto sfamarsi con i baccelli che i maiali mangiavano, ma nessuno gliene dava. 17 Allora, rientrato in sé, disse: "Quanti servi di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! 18 Io mi alzerò e andrò da mio padre, e gli dirò: 'Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te: 19 non sono più degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi servi'". 20 Egli dunque si alzò e tornò da suo padre. Ma mentre egli era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò. 21 E il figlio gli disse: "Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te: non sono più degno di essere chiamato tuo figlio". 22 Ma il padre disse ai suoi servi: "Presto, portate qui la veste più bella e rivestitelo, mettetegli un anello al dito e dei calzari ai piedi; 23 portate fuori il vitello ingrassato, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, 24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita; era perduto ed è stato ritrovato". E si misero a fare gran festa. 25 Or il figlio maggiore si trovava nei campi, e mentre tornava, come fu vicino a casa, udì la musica e le danze. 26 Chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa succedesse. 27 Quello gli disse: "È tornato tuo fratello e tuo padre ha ammazzato il vitello ingrassato, perché lo ha riavuto sano e salvo". 28 Egli si adirò e non volle entrare; allora suo padre uscì e lo pregava di entrare. 29 Ma egli rispose al padre: "Ecco, da tanti anni ti servo e non ho mai trasgredito un tuo comando; a me però non hai mai dato neppure un capretto per far festa con i miei amici; 30 ma quando è venuto questo tuo figlio che ha sperperato i tuoi beni con le prostitute, tu hai ammazzato per lui il vitello ingrassato". 31 Il padre gli disse: "Figliolo, tu sei sempre con me e ogni cosa mia è tua; 32 ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita; era perduto ed è stato ritrovato"».

Parabola del fattore infedele
(1Ti 6:17-19; Lu 12:33) Mt 25:14-30; 6:19-20, 24
16,1 Gesù diceva ancora ai suoi discepoli: «Un uomo ricco aveva un fattore, il quale fu accusato davanti a lui di sperperare i suoi beni. 2 Egli lo chiamò e gli disse: "Che cos'è questo che sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché tu non puoi più essere mio fattore". 3 Il fattore disse fra sé: "Che farò, ora che il padrone mi toglie l'amministrazione? Di zappare non sono capace; di mendicare mi vergogno. 4 So quello che farò, perché qualcuno mi riceva in casa sua quando dovrò lasciare l'amministrazione". 5 Fece venire uno per uno i debitori del suo padrone, e disse al primo: "Quanto devi al mio padrone?" 6 Quello rispose: "Cento bati d'olio". Egli disse: "Prendi la tua scritta, siedi, e scrivi presto: cinquanta". 7 Poi disse a un altro: "E tu, quanto devi?" Quello rispose: "Cento cori di grano". Egli disse: "Prendi la tua scritta, e scrivi: ottanta". 8 E il padrone lodò il fattore disonesto perché aveva agito con avvedutezza; poiché i figli di questo mondo, nelle relazioni con quelli della loro generazione, sono più avveduti dei figli della luce.
9 E io vi dico: fatevi degli amici con le ricchezze ingiuste; perché quando esse verranno a mancare, quelli vi ricevano nelle dimore eterne. 10 Chi è fedele nelle cose minime, è fedele anche nelle grandi; e chi è ingiusto nelle cose minime, è ingiusto anche nelle grandi. 11 Se dunque non siete stati fedeli nelle ricchezze ingiuste, chi vi affiderà quelle vere? 12 E, se non siete stati fedeli nei beni altrui, chi vi darà i vostri? 13 Nessun domestico può servire due padroni; perché o odierà l'uno e amerà l'altro, o avrà riguardo per l'uno e disprezzo per l'altro. Voi non potete servire Dio e Mammona».

Gesù condanna l'avarizia
Mt 23:23-28; 5:17-20
14 I farisei, che amavano il denaro, udivano tutte queste cose e si beffavano di lui. 15 Ed egli disse loro: «Voi vi proclamate giusti davanti agli uomini; ma Dio conosce i vostri cuori; perché quello che è eccelso tra gli uomini, è abominevole davanti a Dio.
16 La legge e i profeti hanno durato fino a Giovanni; da quel tempo è annunciata la buona notizia del regno di Dio, e ciascuno vi entra a forza. 17 È più facile che passino cielo e terra, anziché cada un solo apice della legge.

Il ripudio
Mt 5:31-32; 19:1-9; Mr 10:2-12; cfr. Ro 7:1-3; 1Co 7:10-16
18 «Chiunque manda via la moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio; e chiunque sposa una donna mandata via dal marito, commette adulterio.

Il ricco e Lazzaro
v. 9-12; Sl 49; 73; Pr 19:6-7 (Lu 12:15-21; 6:20-21, 24-25)
19 «C'era un uomo ricco, che si vestiva di porpora e di bisso, e ogni giorno si divertiva splendidamente; 20 e c'era un mendicante, chiamato Lazzaro, che stava alla porta di lui, pieno di ulceri, 21 e bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; e perfino i cani venivano a leccargli le ulceri. 22 Avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abraamo; morì anche il ricco, e fu sepolto. 23 E nell'Ades, essendo nei tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abraamo, e Lazzaro nel suo seno; 24 ed esclamò: "Padre Abraamo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell'acqua per rinfrescarmi la lingua, perché sono tormentato in questa fiamma". 25 Ma Abraamo disse: "Figlio, ricòrdati che tu nella tua vita hai ricevuto i tuoi beni e che Lazzaro similmente ricevette i mali; ma ora qui egli è consolato, e tu sei tormentato. 26 Oltre a tutto questo, fra noi e voi è posta una grande voragine, perché quelli che vorrebbero passare di qui a voi non possano, né di là si passi da noi". 27 Ed egli disse: "Ti prego, dunque, o padre, che tu lo mandi a casa di mio padre, 28 perché ho cinque fratelli, affinché attesti loro queste cose, e non vengano anche loro in questo luogo di tormento". 29 Abraamo disse: "Hanno Mosè e i profeti; ascoltino quelli". 30 Ed egli: "No, padre Abraamo; ma se qualcuno dai morti va a loro, si ravvedranno". 31 Abraamo rispose: "Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscita"».

Il perdono e la fede
=Mt 18:6-9, 21-35 (1Co 8:9-13; 10:32); Mr 11:22-26
17,1 Gesù disse ai suoi discepoli: «È impossibile che non avvengano scandali, ma guai a colui per colpa del quale avvengono! 2 Sarebbe meglio per lui che una macina da mulino gli fosse messa al collo e fosse gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno solo di questi piccoli. 3 State attenti a voi stessi! Se tuo fratello pecca, riprendilo; e se si ravvede, perdonalo. 4 Se ha peccato contro di te sette volte al giorno, e sette volte torna da te e ti dice: "Mi pento", perdonalo».
5 Allora gli apostoli dissero al Signore: «Aumentaci la fede!» 6 Il Signore disse: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo sicomoro: "Sràdicati e trapiàntati nel mare", e vi ubbidirebbe.

Dovere del servo
Ro 11:35-36; Ga 3:10
7 «Se uno di voi ha un servo che ara o bada alle pecore, gli dirà forse, quando quello torna a casa dai campi: "Vieni subito a metterti a tavola"? 8 Non gli dirà invece: "Preparami la cena, rimbòccati le vesti e servimi finché io abbia mangiato e bevuto, poi mangerai e berrai tu"? 9 Si ritiene forse obbligato verso quel servo perché ha fatto quello che gli era stato comandato? 10 Così, anche voi, quando avrete fatto tutto ciò che vi è comandato, dite: "Noi siamo servi inutili; abbiamo fatto quello che eravamo in obbligo di fare"».

Gesù guarisce dieci lebbrosi
Lu 5:12-14; Mt 8:2-4; 2R 5:1-15
11 Nel recarsi a Gerusalemme, Gesù passava sui confini della Samaria e della Galilea. 12 Come entrava in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, i quali si fermarono lontano da lui, 13 e alzarono la voce, dicendo: «Gesù, Maestro, abbi pietà di noi!» 14 Vedutili, egli disse loro: «Andate a mostrarvi ai sacerdoti». E, mentre andavano, furono purificati. 15 Uno di loro vedendo che era purificato, tornò indietro, glorificando Dio ad alta voce; 16 e si gettò ai piedi di Gesù con la faccia a terra, ringraziandolo. Or questo era un Samaritano. 17 Gesù, rispondendo, disse: «I dieci non sono stati tutti purificati? Dove sono gli altri nove? 18 Non si è trovato nessuno che sia tornato per dare gloria a Dio tranne questo straniero?» 19 E gli disse: «Àlzati e va'; la tua fede ti ha salvato».

Mr 4:26-29; Lu 19:11-27
20 Interrogato poi dai farisei sul quando verrebbe il regno di Dio, rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare gli sguardi; né si dirà: 21 "Eccolo qui", o "eccolo là"; perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi».

Gesù annuncia la sua seconda venuta
De 30:3; Da 9:26; Mt 24:3-42; At 1:11
22 Disse pure ai suoi discepoli: «Verranno giorni che desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell'uomo, e non lo vedrete. 23 E vi si dirà: "Eccolo là", o "eccolo qui". Non andate, e non li seguite; 24 perché com'è il lampo che balenando risplende da una estremità all'altra del cielo, così sarà il Figlio dell'uomo nel suo giorno. 25 Ma prima bisogna che egli soffra molte cose, e sia respinto da questa generazione.
26 Come avvenne ai giorni di Noè, così pure avverrà ai giorni del Figlio dell'uomo. 27 Si mangiava, si beveva, si prendeva moglie, si andava a marito, fino al giorno che Noè entrò nell'arca, e venne il diluvio che li fece perire tutti. 28 Similmente, come avvenne ai giorni di Lot: si mangiava, si beveva, si comprava, si vendeva, si piantava, si costruiva; 29 ma nel giorno che Lot uscì da Sodoma piovve dal cielo fuoco e zolfo, che li fece perire tutti. 30 Lo stesso avverrà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo sarà manifestato.
31 In quel giorno, chi sarà sulla terrazza e avrà le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così pure chi sarà nei campi non torni indietro. 32 Ricordatevi della moglie di Lot. 33 Chi cercherà di salvare la sua vita, la perderà; ma chi la perderà, la preserverà. 34 Io vi dico: in quella notte, due saranno in un letto; l'uno sarà preso, e l'altro lasciato. 35 Due donne macineranno assieme; l'una sarà presa e l'altra lasciata. 36 [Due uomini saranno nei campi; l'uno sarà preso e l'altro lasciato.]»
37 I discepoli risposero: «Dove sarà, Signore?» Ed egli disse loro: «Dove sarà il corpo, là pure si raduneranno le aquile».

La vedova e il giudice
Lu 11:5-10; Mr 7:24-30; Ge 32:24-29; Is 62:6-7
18,1 Propose loro ancora questa parabola per mostrare che dovevano pregare sempre e non stancarsi: 2 «In una certa città vi era un giudice, che non temeva Dio e non aveva rispetto per nessuno; 3 e in quella città vi era una vedova, la quale andava da lui e diceva: "Rendimi giustizia sul mio avversario". 4 Egli per qualche tempo non volle farlo; ma poi disse fra sé: "Benché io non tema Dio e non abbia rispetto per nessuno, 5 pure, poiché questa vedova continua a importunarmi, le renderò giustizia, perché, venendo a insistere, non finisca per rompermi la testa"». 6 Il Signore disse: «Ascoltate quel che dice il giudice ingiusto. 7 Dio non renderà dunque giustizia ai suoi eletti che giorno e notte gridano a lui? Tarderà nei loro confronti? 8 Io vi dico che renderà giustizia con prontezza. Ma quando il Figlio dell'uomo verrà, troverà la fede sulla terra?»

Il fariseo e il pubblicano
Pr 28:9, 13; 30:12-13; Gm 4:6, 9-10; 1P 5:5-6
9 Disse ancora questa parabola per certuni che erano persuasi di essere giusti e disprezzavano gli altri: 10 «Due uomini salirono al tempio per pregare; uno era fariseo, e l'altro pubblicano. 11 Il fariseo, stando in piedi, pregava così dentro di sé: "O Dio, ti ringrazio che io non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri; neppure come questo pubblicano. 12 Io digiuno due volte la settimana; pago la decima su tutto quello che possiedo". 13 Ma il pubblicano se ne stava a distanza e non osava neppure alzare gli occhi al cielo; ma si batteva il petto, dicendo: "O Dio, abbi pietà di me, peccatore!" 14 Io vi dico che questo tornò a casa sua giustificato, piuttosto che quello; perché chiunque s'innalza sarà abbassato; ma chi si abbassa sarà innalzato».

Gesù benedice i bambini
=(Mt 19:13-15; Mr 10:13-16) Mt 18:1-4
15 Portavano a Gesù anche i bambini, perché li toccasse; ma i discepoli, vedendo, li sgridavano. 16 Allora Gesù li chiamò a sé e disse: «Lasciate che i bambini vengano a me, e non glielo vietate, perché il regno di Dio è per chi assomiglia a loro. 17 In verità vi dico: chiunque non accoglierà il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà affatto».

Il giovane ricco
=(Mt 19:16-30; Mr 10:17-31) Mt 5:29-30; Lu 10:25-37
18 Uno dei capi lo interrogò, dicendo: «Maestro buono, che devo fare per ereditare la vita eterna?»

Nuova Diodati:

Luca 5,37-18,18

5,37 E nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo rompe gli otri, ed esso si spande e gli otri vanno perduti. 38 Ma bisogna mettere il vino nuovo in otri nuovi, così tutti e due si conservano. 39 Nessuno poi, avendo bevuto del vino vecchio, ne vuole subito del nuovo, perché egli dice: "Il vecchio è migliore"».

Gesù, signore del sabato
6,1 Or avvenne in un giorno di sabato, dopo il grande sabato, che egli camminava attraverso i campi di grano, ed i suoi discepoli coglievano delle spighe e le mangiavano, sfregandole con le mani. 2 E alcuni dei farisei dissero loro: «Perché fate ciò che non è lecito fare nei giorni di sabato?». 3 Ma Gesù, rispondendo, disse loro: «Non avete voi letto ciò che fece Davide e coloro che erano con lui quando ebbe fame? 4 Come egli entrò nella casa di Dio, prese i pani della presentazione, e ne mangiò e ne diede anche a quelli che erano con lui, sebbene non fosse lecito mangiarne se non ai soli sacerdoti?». 5 Poi disse loro: «Il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato».

Guarigione dell'uomo dalla mano secca
6 Or avvenne in un altro sabato che egli entrò nella sinagoga e insegnava; or là c'era un uomo la cui mano destra era secca. 7 E i farisei e gli scribi lo stavano osservando se lo avesse guarito di sabato, per poi accusarlo. 8 Ma egli conosceva i loro pensieri e disse all'uomo dalla mano secca: «Alzati e mettiti qui nel mezzo». Ed egli si alzò in piedi. 9 Quindi Gesù disse loro: «Io vi domando: È lecito, nei giorni di sabato, fare del bene o del male, salvare una persona o ucciderla?». 10 E, volgendo lo sguardo intorno su tutti loro, disse a quell'uomo: «Stendi la tua mano!». Ed egli lo fece, e la sua mano fu resa sana come l'altra. 11 Ma essi furono pieni di rabbia e discutevano fra loro che cosa potessero fare a Gesù.

Elezione dei dodici
12 Or avvenne in quei giorni che egli se ne andò sul monte a pregare, e passò la notte in preghiera a Dio. 13 E quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli, e ne scelse dodici ai quali diede anche il nome di apostoli: 14 Simone, che soprannominò Pietro, e Andrea suo fratello, Giacomo e Giovanni, Filippo e Bartolomeo, 15 Matteo e Tommaso, Giacomo d'Alfeo e Simone, chiamato Zelota, 16 Giuda, fratello di Giacomo e Giuda Iscariota, che fu anche il traditore.

Il sermone ai piedi del monte
17 Poi, sceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante, con la folla dei suoi discepoli e con un gran numero di popolo da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, che erano venuti per udirlo e per essere guariti dalle loro malattie; 18 e anche quelli che erano tormentati da spiriti immondi erano guariti. 19 E tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una potenza che guariva tutti. 20 Quindi egli, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. 21 Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. 22 Beati voi, quando gli uomini vi odieranno, vi scomunicheranno e vitupereranno, e bandiranno il vostro nome come malvagio, a causa del Figlio dell'uomo. 23 Rallegratevi in quel giorno e saltate di gioia, perché ecco, il vostro premio è grande in cielo; nello stesso modo infatti i loro padri trattavano i profeti. 24 Ma guai a voi ricchi, perché avete la vostra consolazione. 25 Guai a voi che siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi che ora ridete, perché farete cordoglio e piangerete. 26 Guai a voi, quando tutti gli uomini diranno bene di voi, perché allo stesso modo facevano i padri loro verso i falsi profeti. 27 Ma io dico a voi che udite: Amate i vostri nemici; fate del bene a coloro che vi odiano. 28 Benedite coloro che vi maledicono e pregate per coloro che vi maltrattano. 29 Se qualcuno ti percuote su una guancia, porgigli anche l'altra; e a chi ti toglie il mantello, non impedire di prenderti anche la tunica. 30 Da' a chiunque ti chiede; e se qualcuno ti toglie il tuo, non glielo ridomandare. 31 Ma come volete che gli uomini facciano a voi, così fate a loro. 32 Ma se amate coloro che vi amano, che merito ne avrete? Poiché anche i peccatori amano coloro che li amano. 33 E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Poiché i peccatori fanno lo stesso. 34 E se prestate a coloro dai quali sperate di riavere, che merito ne avrete? Anche i peccatori prestano ai peccatori, per riceverne altrettanto. 35 Ma amate i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete i figli dell'Altissimo, perché egli è benigno verso gli ingrati e i malvagi. 36 Siate dunque misericordiosi, come anche il Padre vostro è misericordioso. 37 Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato. 38 Date e vi sarà dato: una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata in seno, perché con la misura con cui misurate, sarà altresì misurato a voi». 39 Poi egli disse loro una parabola: «Può un cieco far da guida a un altro cieco? Non cadranno tutti e due nella fossa? 40 Nessun discepolo è da più del suo maestro, anzi ogni discepolo ben addestrato sarà come il suo maestro. 41 Ora, perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello e non scorgi la trave che è nel tuo proprio occhio? 42 O come puoi dire al tuo fratello: "Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio", quando tu stesso non vedi la trave che è nel tuo proprio occhio? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e allora potrai vedere bene per togliere la pagliuzza dall'occhio di tuo fratello. 43 Poiché non c'è albero buono che faccia frutto cattivo, né albero cattivo che faccia frutto buono. 44 Ogni albero infatti lo si riconosce dal proprio frutto, perché non si raccolgono fichi dalle spine e non si vendemmia uva da un rovo. 45 L'uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae il bene; e l'uomo malvagio dal malvagio tesoro del suo cuore trae il male, perché la bocca di uno parla dall'abbondanza del cuore. 46 Ora, perché mi chiamate, "Signore, Signore", e non fate quello che dico? 47 Chiunque viene a me, e ode le mie parole e le mette in pratica, io vi mostrerò a chi è simile. 48 Egli è simile ad un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto il fondamento sopra la roccia, e venuta una piena, il torrente ha investito quella casa, ma non l'ha potuta scrollare perché era stata fondata sulla roccia. 49 Chi invece le ha udite e non le ha messe in pratica, è simile a un uomo che ha edificato una casa sopra la terra senza fondamento; quando il torrente l'ha investita, essa è subito caduta, e la sua rovina è stata grande».

Il centurione di Capernaum
7,1 Ora, dopo che ebbe terminato tutto questo suo discorso al popolo che udiva, entrò in Capernaum. 2 Ora il servo di un centurione, che gli era molto caro, era malato e stava per morire. 3 E il centurione, avendo sentito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei, pregandolo di venire a guarire il suo servo. 4 Ed essi, giunti da Gesù, lo pregarono con insistenza dicendo: «Egli merita che tu gli conceda questo, 5 perché egli ama la nostra nazione, ed è stato lui a costruirci la sinagoga». 6 Allora Gesù andò con loro. Egli non era molto lontano dalla casa, quando il centurione gli mandò degli amici per dirgli: «Signore, non disturbarti, perché io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto. 7 Per questo neppure mi sono ritenuto degno di venire da te; ma di' una parola e il mio servo sarà guarito. 8 Poiché anch'io sono un uomo sottoposto all'autorità altrui e ho sotto di me dei soldati; e dico ad uno: "Va'", ed egli va; e a un altro: "Vieni", ed egli viene; e al mio servo: "Fa' questo", ed egli lo fa». 9 Quando Gesù udì queste cose, si meravigliò di lui e, rivolgendosi alla folla che lo seguiva, disse: «Io vi dico, che neppure in Israele ho trovato una fede così grande». 10 E, quando gli inviati fecero ritorno a casa, trovarono il servo, che era stato infermo, guarito.

Il figlio della vedova di Nain
11 E il giorno dopo egli si recò in una città, chiamata Nain; e con lui andavano molti dei suoi discepoli e una grande folla. 12 E quando fu vicino alla porta della città, ecco che si portava a seppellire un morto, figlio unico di sua madre, che era vedova; e una grande folla della città era con lei. 13 Appena la vide, il Signore ne ebbe compassione e le disse: «Non piangere!». 14 Accostatosi, toccò la bara, e i portatori si fermarono; allora egli disse: «Giovinetto, io ti dico, alzati!». 15 E il morto si mise a sedere e cominciò a parlare. E Gesù lo consegnò a sua madre. 16 Allora furono tutti presi da meraviglia e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto fra noi» e: «Dio ha visitato il suo popolo». 17 E questo detto a suo riguardo si sparse per tutta la Giudea e per tutta la regione all'intorno.

L'ambasciata di Giovanni
18 Or Giovanni venne informato dai suoi discepoli di tutte queste cose. 19 E Giovanni, chiamati a sé due dei suoi discepoli, li mandò da Gesù a dirgli: «Sei tu colui che ha da venire, oppure dobbiamo aspettarne un altro?». 20 Quegli uomini, dunque, andarono da lui e gli dissero: «Giovanni Battista ci ha mandati da te, a dirti: "Sei tu colui che deve venire, oppure dobbiamo aspettarne un altro?"». 21 In quella stessa ora Gesù ne guarì molti da infermità, da calamità e da spiriti maligni, e a molti ciechi donò la vista. 22 E Gesù, rispondendo, disse loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi recuperano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono mondati, i sordi odono, i morti risuscitano, e l'evangelo è annunziato ai poveri. 23 E beato è colui che non si scandalizza di me!». 24 Quando i messaggeri di Giovanni se ne furono andati, egli prese a dire alle folle riguardo a Giovanni: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento? 25 Ma che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con morbide vesti? Ecco, coloro che portano splendide vesti e vivono in delizie stanno nei palazzi dei re. 26 Ma che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, ancor più di un profeta. 27 Egli è colui del quale è scritto: "Ecco, io mando il mio messaggero davanti alla tua faccia, il quale preparerà la tua strada davanti a te". 28 Perché io vi dico che fra i nati di donna, non vi è alcun profeta più grande di Giovanni Battista; tuttavia il minimo nel regno di Dio è più grande di lui». 29 E tutto il popolo che lo aveva udito, e i pubblicani riconobbero la giustizia di Dio, e si fecero battezzare del battesimo di Giovanni. 30 Ma i farisei e i dottori della legge respinsero il disegno di Dio per loro e non si fecero battezzare. 31 Allora il Signore disse: «A che cosa dunque paragonerò gli uomini di questa generazione? E a chi somigliano? 32 Sono simili ai fanciulli che siedono in piazza e gridano gli uni agli altri, dicendo: "Noi vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato; vi abbiamo cantato dei lamenti e non avete pianto". 33 È venuto infatti Giovanni Battista che non mangia pane né beve vino, e voi dite: "Egli ha un demone". 34 È venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve, e voi dite: "Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori". 35 Ma alla sapienza è stata fatta giustizia da tutti i suoi figli».

La peccatrice che unge i piedi di Gesù
36 Or uno dei farisei lo invitò a mangiare con lui; ed egli, entrato in casa del fariseo, si mise a tavola. 37 Ed ecco una donna della città, che era una peccatrice, saputo che egli era a tavola in casa del fariseo, portò un vaso di alabastro pieno di olio profumato. 38 E, stando ai suoi piedi, di dietro, piangendo, cominciò a bagnargli di lacrime i piedi e ad asciugarli con i capelli del suo capo; e glieli baciava e li ungeva con l'olio profumato. 39 Al vedere questo, il fariseo che lo aveva invitato disse fra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e quale genere di persona è la donna che lo tocca, perché è una peccatrice». 40 E Gesù, rispondendo, gli disse: «Simone, ho qualche cosa da dirti». Ed egli disse: «Maestro, di' pure». 41 E Gesù gli disse: «Un creditore aveva due debitori; l'uno gli doveva cinquecento denari e l'altro cinquanta. 42 Non avendo essi di che pagare, egli condonò il debito ad entrambi. Secondo te, chi di loro lo amerà di più?». 43 E Simone, rispondendo, disse: «Suppongo sia colui, al quale egli ha condonato di più». E Gesù gli disse: «Hai giudicato giustamente». 44 Poi, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Io sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato dell'acqua per lavare i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i capelli del suo capo. 45 Tu non mi hai dato neppure un bacio; ma lei da quando sono entrato, non ha smesso di baciarmi i piedi. 46 Tu non mi hai unto il capo di olio; ma lei, ha unto i miei piedi di olio profumato. 47 Perciò ti dico che i suoi molti peccati le sono perdonati, perché ha molto amato; ma colui al quale poco è perdonato, poco ama». 48 Poi disse a lei: «I tuoi peccati ti sono perdonati». 49 Allora quelli che erano a tavola con lui cominciarono a dire fra loro: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». 50 Ma Gesù disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va' in pace!».

Le donne che servivano Gesù
8,1 E in seguito avvenne che egli andava attorno per le città e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio; con lui vi erano i dodici, 2 e certe donne, che erano state guarite da spiriti maligni e da infermità: Maria, detta Maddalena, dalla quale erano usciti sette demoni, 3 Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, le quali lo sostenevano con i loro beni.

Parabola del seminatore
4 Ora, mentre si radunava una grande folla ed accorreva a lui gente da ogni città, egli disse in parabola: 5 «Un seminatore uscì a seminare la sua semente; e mentre egli seminava, una parte cadde lungo la via, fu calpestata e gli uccelli del cielo la mangiarono. 6 Un'altra parte cadde sulla roccia e, appena germogliata, seccò per mancanza di umidità. 7 Un'altra parte cadde fra le spine; e le spine, cresciute insieme, la soffocarono. 8 Una parte invece cadde in buona terra, germogliò e fruttò il cento per uno». Dette queste cose, esclamò: «Chi ha orecchi da udire, oda!». 9 Allora i suoi discepoli gli domandarono che cosa significasse quella parabola. 10 Ed egli disse: «A voi è dato di conoscere i misteri del regno di Dio; ma agli altri essi sono proposti in parabole, affinché vedendo non vedano e udendo non intendano. 11 Or questo è il significato della parabola: La semente è la parola di Dio. 12 Quelli lungo la strada sono coloro che odono la parola; ma poi viene il diavolo e porta via la parola dal loro cuore, affinché non credano e non siano salvati. 13 Quelli sulla roccia sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la parola con gioia; costoro però non hanno radice, credono per un certo tempo, ma al momento della prova, si tirano indietro. 14 E la parte che è caduta fra le spine sono coloro che hanno udito la parola; ma, strada facendo, sono soffocati dalle sollecitudini, dalle ricchezze e dai piaceri di questa vita, e non giungono a maturità. 15 Ma la parte che è caduta in buona terra sono coloro che, dopo aver udita la parola, la ritengono in un cuore onesto e buono e portano frutto con perseveranza».

Parabola della lampada
16 «E nessuno, accesa una lampada, la copre con un vaso o la mette sotto il letto, ma la mette sul candeliere, affinché coloro che entrano vedano la luce. 17 Poiché non vi è nulla di nascosto che non sarà manifestato, né di segreto che non debba essere conosciuto e portato alla luce. 18 Fate dunque attenzione a come ascoltate, perché a chi ha sarà dato, ma a chi non ha sarà tolto anche quello che pensa di avere».

La famiglia di Gesù
19 Or sua madre e i suoi fratelli vennero da lui, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. 20 E da alcuni gli fu riferito: «Tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori e ti vogliono vedere». 21 Ma egli, rispondendo, disse loro: «Mia madre e i miei fratelli sono quelli che odono la parola di Dio e la mettono in pratica».

Gesù acqueta la tempesta
22 Ora uno di quei giorni avvenne che egli salì su una barca con i suoi discepoli e disse loro: «Passiamo all'altra riva del lago». Ed essi presero il largo. 23 Mentre navigavano, egli si addormentò; e un turbine di vento si abbattè sul lago, tanto che la barca si riempiva, ed erano in pericolo. 24 Allora essi, accostatisi, lo svegliarono, dicendo: «Maestro, maestro, noi periamo!». Ed egli, destatosi, sgridò il vento e la furia dell'acqua; e questi si acquetarono e si fece bonaccia. 25 E Gesù disse ai suoi discepoli: «Dov'è la vostra fede?». Ed essi, impauriti, si meravigliavano e si dicevano l'un l'altro: «Chi è mai costui, che comanda anche al vento e all'acqua, e gli ubbidiscono?».

L'indemoniato Gadareno
26 Poi navigarono verso la regione dei Gadareni che sta di fronte alla Galilea; 27 e, quando scese a terra, gli venne incontro un uomo di quella città, il quale già da lungo tempo era posseduto da demoni, e non indossava vesti, e non abitava in alcuna casa, ma tra i sepolcri. 28 Quando vide Gesù, lanciò un grido, gli si gettò ai piedi e disse a gran voce: «Che vi è fra me e te, o Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi!». 29 Gesù comandava infatti allo spirito immondo di uscire da quell'uomo, perché molte volte se ne era impossessato e, benché fosse stato legato con catene e con ceppi e fosse sorvegliato, egli spezzava i legami ed era spinto dal demone nei deserti. 30 E Gesù lo interrogò, dicendo: «Qual è il tuo nome?». Ed egli disse: «Legione». Perché molti demoni erano entrati in lui. 31 Ed essi lo pregavano che non comandasse loro di andare nell'abisso. 32 Or c'era là un numeroso branco di porci che pascolavano sul monte, e quei demoni lo pregarono che permettesse loro di entrare in quelli. Ed egli lo permise loro. 33 I demoni allora, usciti da quell'uomo, entrarono nei porci, e quel branco si precipitò dal dirupo nel lago ed annegò. 34 E quando videro ciò che era accaduto, quelli che li custodivano fuggirono e andarono a portare la notizia in città e per le campagne. 35 La gente allora uscì per vedere ciò che era accaduto e venne da Gesù, e trovò l'uomo dal quale erano usciti i demoni seduto ai piedi di Gesù, vestito e sano di mente, ed ebbe paura. 36 Or quelli che avevano visto l'accaduto, raccontarono loro come l'indemoniato era stato liberato. 37 Allora tutta la popolazione della regione dei Gadareni chiese a Gesù di allontanarsi da loro, perché erano in preda a un grande spavento. E Gesù, salito sulla barca, tornò indietro. 38 Intanto l'uomo, da cui erano usciti i demoni, lo pregava di poter restare con lui; ma Gesù lo congedò, dicendo: 39 «Ritorna a casa tua e racconta quali grandi cose Dio ha fatto per te». Ed egli se ne andò per tutta la città proclamando le grandi cose che Gesù aveva fatto per lui.

La donna dal flusso di sangue; la figlia di Iairo
40 Or avvenne che, quando Gesù fu ritornato, la folla lo accolse perché tutti lo aspettavano. 41 Ed ecco venire un uomo di nome Iairo, che era capo della sinagoga; gettatosi ai piedi di Gesù, lo pregava di andare a casa sua, 42 perché egli aveva una figlia unica di circa dodici anni, che stava per morire. Or mentre vi andava, la folla gli si accalcava attorno. 43 E una donna, che aveva un flusso di sangue da dodici anni ed aveva speso con i medici tutti i suoi beni senza poter essere guarita da alcuno, 44 si avvicinò di dietro e toccò il lembo del suo vestito, e in quell'istante il suo flusso di sangue si arrestò. 45 E Gesù disse: «Chi mi ha toccato?». Siccome tutti lo negavano, Pietro e coloro che erano con lui dissero: «Maestro, le folle ti stringono e ti premono e tu dici: "Chi mi ha toccato?"». 46 Ma Gesù disse: «Qualcuno mi ha toccato, perché ho sentito che una potenza è uscita da me». 47 Allora la donna, vedendo che non era rimasta inosservata, venne tutta tremante e, gettandosi ai suoi piedi, gli dichiarò in presenza di tutto il popolo per quale motivo lo aveva toccato e come era stata guarita all'istante. 48 Ed egli le disse: «Fatti animo, figliola; la tua fede ti ha guarita; va' in pace!». 49 Mentre egli parlava ancora, venne uno dalla casa del capo della sinagoga, e gli disse: «La tua figlia è morta, non disturbare il maestro». 50 Ma Gesù, udito ciò, gli disse: «Non temere; credi solamente ed ella sarà guarita». 51 Giunto alla casa, non permise ad alcuno di entrare, eccetto Pietro, Giovanni e Giacomo, e il padre e la madre della fanciulla. 52 Or tutti piangevano e facevano cordoglio per lei. Ma egli disse: «Non piangete; ella non è morta, ma dorme». 53 Ed essi lo deridevano, sapendo che era morta. 54 Ma egli, dopo aver messo tutti fuori, le prese la mano ed esclamò dicendo: «Fanciulla, alzati!». 55 E il suo spirito ritornò in lei e subito ella si alzò; Gesù poi comandò che le si desse da mangiare. 56 E i suoi genitori rimasero stupefatti. Ma Gesù raccomandò loro di non dire a nessuno quanto era accaduto.

La missione dei dodici
9,1 Poi, chiamati insieme i suoi dodici discepoli, diede loro potere ed autorità sopra tutti i demoni e di guarire le malattie. 2 E li mandò a predicare il regno di Dio e a guarire i malati. 3 E disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio: né bastoni, né sacca, né pane, né denari, e non abbiate due tuniche ciascuno. 4 In qualunque casa entrerete, là rimanete e da quella ripartite. 5 Se poi alcuni non vi ricevono, uscendo da quella città, scuotete anche la polvere dai vostri piedi, in testimonianza contro di loro». 6 Allora essi partirono e andavano per i villaggi, evangelizzando e operando guarigioni dovunque.

Erode il tetrarca e Giovanni Battista
7 Or Erode, il tetrarca, sentì parlare di tutte le cose fatte da Gesù e ne era perplesso, perché alcuni dicevano che Giovanni era risuscitato dai morti, 8 altri invece che Elia era apparso, e altri ancora che era risuscitato uno degli antichi profeti. 9 Ma Erode disse: «Giovanni l'ho decapitato io; chi è dunque costui del quale sento dire tali cose?». E cercava di vederlo.

Prima moltiplicazione dei pani
10 Quando gli apostoli ritornarono, raccontarono a Gesù tutte le cose che avevano fatto. Allora egli li prese con sé e si ritirò in disparte in un luogo deserto di una città, detta Betsaida. 11 Ma quando le folle lo vennero a sapere, lo seguirono; ed egli le accolse e parlava loro del regno di Dio, e guariva coloro che avevano bisogno di guarigione. 12 Or il giorno cominciava a declinare; e i dodici, accostatisi, gli dissero: «Congeda la folla, perché se ne vada per i villaggi e per le campagne d'intorno a trovare alloggio e nutrimento, perché qui siamo in un luogo deserto». 13 Ma egli disse loro: «Date voi ad essi da mangiare». Essi risposero: «Noi non abbiamo altro che cinque pani e due pesci, a meno che andiamo noi stessi a comprare dei viveri per tutta questa gente». 14 Erano infatti circa cinquemila uomini. Ma egli disse ai suoi discepoli: «Fateli accomodare a gruppi di cinquanta». 15 Essi fecero così e fecero accomodare tutti. 16 Egli allora prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzò e li diede ai suoi discepoli, perché li distribuissero alla folla. 17 E tutti mangiarono e furono saziati; e dei pezzi avanzati ne raccolsero dodici ceste.

La confessione di Pietro
18 Or avvenne che, mentre egli si trovava in disparte a pregare, i discepoli erano con lui. Ed egli li interrogò, dicendo: «Chi dicono le folle che io sia?». 19 Ed essi, rispondendo, dissero: «Alcuni dicono "Giovanni Battista", altri "Elia", ed altri uno degli antichi profeti che è risuscitato». 20 Ed egli disse loro: «E voi, chi dite che io sia?». Pietro allora, rispondendo, disse: «Il Cristo di Dio». 21 Allora egli ingiunse loro severamente e comandò di non dirlo ad alcuno, 22 dicendo: «È necessario che il Figlio dell'uomo soffra molte cose, sia rigettato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, sia ucciso e risusciti il terzo giorno».

Del prendere la propria croce
23 Poi disse a tutti: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua. 24 Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi perderà la sua vita per causa mia, la salverà. 25 Che giova infatti all'uomo guadagnare tutto il mondo, se poi rovina se stesso e va in perdizione? 26 Perché, se uno ha vergogna di me e delle mie parole, anche il Figlio dell'uomo avrà vergogna di lui, quando verrà nella gloria sua e del Padre e dei santi angeli. 27 Or io vi dico in verità che vi sono alcuni qui presenti che non gusteranno la morte, prima di aver visto il regno di Dio».

La trasfigurazione
28 Or avvenne che circa otto giorni dopo questi discorsi, egli prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte per pregare. 29 E mentre egli pregava, l'aspetto del suo volto cambiò e la sua veste divenne candida e sfolgorante. 30 Ed ecco, due uomini parlavano con lui; essi erano Mosè ed Elia, 31 i quali, apparsi in gloria, parlavano della sua dipartita che stava per compiersi a Gerusalemme. 32 Or Pietro e i suoi compagni erano appesantiti dal sonno; ma, quando furono completamente svegli, videro la sua gloria e i due uomini che erano con lui. 33 E mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bene per noi stare qui; facciamo dunque tre tende: una per te, una per Mosè e una per Elia»; ma egli non sapeva quello che diceva. 34 E, mentre egli parlava così, venne una nuvola che li avvolse nella sua ombra; e i discepoli temettero, quando essi entrarono nella nuvola. 35 E una voce venne dalla nuvola dicendo: «Questi è il mio amato Figlio; ascoltatelo». 36 E, mentre quella voce parlava, Gesù si trovò tutto solo. Or essi tacquero, e in quei giorni non raccontarono nulla a nessuno di ciò che avevano visto.

Guarigione del fanciullo epilettico
37 Or il giorno seguente, quando discesero dal monte, avvenne che una gran folla venne incontro a Gesù. 38 Ed ecco, un uomo fra la folla si mise a gridare, dicendo: «Maestro, ti prego, volgi lo sguardo su mio figlio perché è l'unico che ho. 39 Ed ecco, uno spirito lo prende e subito egli grida; poi lo contorce e lo fa schiumare, e se ne va da lui a fatica, dopo averlo straziato. 40 Io ho pregato i tuoi discepoli di scacciarlo, ma non hanno potuto». 41 E Gesù, rispondendo, disse: «O generazione incredula e perversa, fino a quando sarò con voi e vi sopporterò? Porta qui tuo figlio». 42 E mentre il fanciullo si avvicinava, il demone lo contorse e lo straziò. Ma Gesù sgridò lo spirito immondo, guarì il fanciullo e lo rese a suo padre. 43 E tutti rimasero sbalorditi della magnificenza di Dio. Ora, mentre tutti si meravigliavano per tutte le cose che Gesù faceva, egli disse ai suoi discepoli: 44 «Voi, riponete queste parole nei vostri orecchi, perché il Figlio dell'uomo sarà dato nelle mani degli uomini». 45 Ma essi non compresero questo parlare; ed era loro velato per cui non lo potevano intendere, e temevano di interrogarlo in merito a ciò che aveva detto.

Il maggiore nel regno dei cieli
46 Poi sorse fra loro una disputa: chi di loro fosse il maggiore. 47 Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un piccolo fanciullo e se lo pose accanto, 48 e disse loro: «Chi riceve questo piccolo fanciullo nel nome mio, riceve me; e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato, perché chi è il più piccolo di tutti voi, questi sarà grande».

Chi non è contro di noi è per noi
49 Or Giovanni prese la parola e gli disse: «Maestro, noi abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel tuo nome e glielo abbiamo proibito, perché non ti segue con noi». 50 Ma Gesù gli disse: «Non glielo proibite, perché chi non è contro di noi è per noi».

I Samaritani respingono Gesù
51 Or avvenne che, mentre si stava compiendo il tempo in cui egli doveva essere portato in cielo, egli diresse risolutamente la sua faccia per andare a Gerusalemme, 52 e mandò dei messaggeri davanti a sé. Ed essi, partiti, entrarono in un villaggio dei Samaritani, per preparargli un alloggio. 53 Ma quelli del villaggio non lo vollero ricevere, perché egli camminava con la faccia rivolta a Gerusalemme. 54 Visto ciò, i suoi discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda fuoco dal cielo e li consumi, come fece anche Elia?». 55 Ma egli si voltò verso di loro e li sgridò, dicendo: «Voi non sapete di quale spirito siete; 56 poiché il Figlio dell'uomo non è venuto per distruggere le anime degli uomini, ma per salvarle». Poi andarono in un altro villaggio.

Del seguire Gesù
57 Or avvenne che, mentre camminavano per la via, qualcuno gli disse: «Signore, io ti seguirò dovunque andrai». 58 Ma Gesù gli disse: «Le volpi hanno delle tane e gli uccelli del cielo dei nidi; ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo». 59 Poi disse ad un altro: «Seguimi!». Ma quello rispose: «Signore, permettimi prima di andare a seppellire mio padre». 60 Gesù gli disse: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; ma tu va' ad annunziare il regno di Dio». 61 Ancora un altro gli disse: «Signore, io ti seguirò, ma permettimi prima di congedarmi da quelli di casa mia». 62 Gesù gli disse: «Nessuno che ha messo la mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».

La missione dei settanta
10,1 Dopo queste cose, il Signore ne designò altri settanta e li mandò a due a due davanti a sé, in ogni città e luogo dove egli stava per recarsi. 2 E diceva loro: «La mèsse è grande, ma gli operai sono pochi; pregate dunque il Signore della mèsse che spinga degli operai nella sua mèsse. 3 Andate; ecco, io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi. 4 Non portate borsa, né sacca, né sandali, e non salutate alcuno per via. 5 E in qualunque casa entriate, dite prima: "Pace a questa casa". 6 E se lì vi è un figlio di pace, la vostra pace si poserà su di lui; se no, essa ritornerà a voi. 7 Rimanete quindi nella stessa casa, mangiando e bevendo ciò che vi daranno, perché l'operaio è degno della sua ricompensa. Non passate di casa in casa. 8 E in qualunque città entriate, se vi ricevono, mangiate di ciò che vi sarà messo davanti. 9 E guarite i malati che saranno in essa e dite loro: "Il regno di Dio si è avvicinato a voi". 10 Ma in qualunque città entriate, se non vi ricevono, uscite nelle strade di quella e dite: 11 "Noi scuotiamo contro di voi la polvere stessa della vostra città che si è attaccata a noi; sappiate tuttavia questo, che il regno di Dio si è avvicinato a voi". 12 Io vi dico che in quel giorno Sodoma sarà trattata con più tolleranza di quella città. 13 Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida! Perché se in Tiro e in Sidone fossero state fatte le potenti opere compiute in voi, già da tempo si sarebbero ravvedute, vestendosi di sacco e sedendo nella cenere. 14 Perciò nel giorno del giudizio Tiro e Sidone saranno trattate con più tolleranza di voi. 15 E tu, Capernaum, che sei stata innalzata fino al cielo, sarai abbassata fin nell'inferno. 16 Chi ascolta voi, ascolta me; chi disprezza voi, disprezza me; e chi disprezza me, disprezza colui che mi ha mandato». 17 Or i settanta tornarono con allegrezza, dicendo: «Signore, anche i demoni ci sono sottoposti nel nome tuo». 18 Ed egli disse loro: «Io vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. 19 Ecco, io vi ho dato il potere di calpestare serpenti e scorpioni, e su tutta la potenza del nemico; e nulla potrà farvi del male. 20 Tuttavia non vi rallegrate del fatto che gli spiriti vi sono sottoposti, ma rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli». 21 In quella stessa ora Gesù giubilò nello spirito e disse: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai savi e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli fanciulli. Sì, o Padre, perché così ti è piaciuto. 22 Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno conosce chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare». 23 Poi, rivolto verso i discepoli, disse loro in disparte: «Beati gli occhi che vedono le cose che voi vedete, 24 perché vi dico che molti profeti e re hanno desiderato di vedere le cose che voi vedete e non le hanno viste, e di udire le cose che voi udite e non le hanno udite».

Il buon Samaritano
25 Allora ecco, un certo dottore della legge si levò per metterlo alla prova e disse: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?». 26 Ed egli disse: «Che cosa sta scritto nella legge? Come leggi?». 27 E quegli, rispondendo, disse: «Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il prossimo tuo come te stesso». 28 Ed egli gli disse: «Hai risposto esattamente; fa' questo e vivrai». 29 Ma egli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?». 30 Gesù allora rispose e disse: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei ladroni i quali, dopo averlo spogliato e coperto di ferite, se ne andarono lasciandolo mezzo morto. 31 Per caso un sacerdote scendeva per quella stessa strada e, veduto quell'uomo, passò oltre, dall'altra parte. 32 Similmente anche un levita si trovò a passare da quel luogo, lo vide e passò oltre, dall'altra parte. 33 Ma un Samaritano, che era in viaggio, passò accanto a lui, lo vide e ne ebbe compassione. 34 E, accostatosi, fasciò le sue piaghe, versandovi sopra olio e vino; poi lo mise sulla propria cavalcatura, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. 35 E il giorno dopo, prima di partire, prese due denari e li diede al locandiere, dicendogli: "Prenditi cura di lui e tutto quello che spenderai in più, te lo renderò al mio ritorno". 36 Quale dunque di questi tre ti pare sia stato il prossimo di colui che cadde nelle mani dei ladroni?». 37 E quello disse: «Colui che usò misericordia verso di lui». Gesù allora gli disse: «Va' e fa' lo stesso anche tu».

Marta e Maria
38 Ora, mentre essi erano in cammino, avvenne che egli entrò in un villaggio; e una certa donna, di nome Marta, lo ricevette in casa sua. 39 Or ella aveva una sorella che si chiamava Maria, la quale si pose a sedere ai piedi di Gesù, e ascoltava la sua parola. 40 Ma Marta, tutta presa dalle molte faccende, si avvicinò e disse: «Signore, non t'importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». 41 Ma Gesù, rispondendo, le disse: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti inquieti per molte cose; 42 ma una sola cosa è necessaria, e Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

Preghiera modello
11,1 E avvenne che egli si trovava in un certo luogo a pregare e, come ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». 2 Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite: "Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà sulla terra, come nel cielo. 3 Dacci di giorno in giorno il nostro pane necessario. 4 E perdona i nostri peccati, perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore; e non esporci alla tentazione, ma liberaci dal maligno"».

Parabola dell'amico importuno
5 Poi disse loro: «Chi è fra voi colui che ha un amico, che va da lui a mezzanotte, dicendogli: "Amico, prestami tre pani, 6 perché un mio amico in viaggio è arrivato da me, e io non ho cosa mettergli davanti"; 7 e quello di dentro, rispondendo, gli dice: "Non darmi fastidio, la porta è già chiusa e i miei bambini sono a letto con me; non posso alzarmi per darteli"? 8 Io vi dico che anche se non si alzasse a darglieli perché gli è amico, nondimeno per la sua insistenza si alzerà e gli darà tutti i pani di cui ha bisogno. 9 Perciò vi dico: Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto. 10 Poiché chiunque chiede riceve, chi cerca trova e sarà aperto a chi bussa. 11 E chi è tra voi quel padre che, se il figlio gli chiede del pane, gli dà una pietra? O se gli chiede un pesce gli dà al posto del pesce una serpe? 12 O se gli chiede un uovo, gli dà uno scorpione? 13 Se voi dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il vostro Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono».

La bestemmia dei farisei
14 Or egli stava scacciando un demone che era muto; e avvenne che, quando il demone fu uscito, il muto parlò e le folle si meravigliarono. 15 Ma alcuni di loro dissero: «Egli scaccia i demoni per mezzo di Beelzebub, il principe dei demoni». 16 Altri invece, per metterlo alla prova, chiedevano da lui un segno dal cielo. 17 Ma egli, conoscendo i loro pensieri, disse loro: «Ogni regno diviso contro se stesso va in rovina, e ogni casa divisa contro se stessa crolla. 18 Se dunque anche Satana è diviso contro se stesso, come può durare il suo regno? Poiché voi dite che io scaccio i demoni per mezzo di Beelzebub. 19 Or se io scaccio i demoni per mezzo di Beelzebub, per mezzo di chi li scacciano i vostri figli? Perciò essi saranno i vostri giudici. 20 Ma se io scaccio i demoni col dito di Dio, il regno di Dio è dunque giunto fino a voi. 21 Quando l'uomo forte, ben armato, custodisce la sua casa, i suoi beni stanno al sicuro. 22 Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, questi gli toglie l'armatura nella quale confidava e ne divide le sue spoglie. 23 Chi non è con me è contro di me; e chi non raccoglie con me disperde. 24 Quando lo spirito immondo esce da un uomo, vaga per luoghi aridi, cercando riposo; e, non trovandone, dice: "Ritornerò nella mia casa dalla quale sono uscito". 25 E, se quando torna, la trova spazzata e adorna, 26 allora va e prende con sé sette altri spiriti peggiori di lui, ed essi entrano là e vi abitano; e l'ultima condizione di quell'uomo diviene peggiore della prima». 27 Or avvenne che, mentre egli diceva queste cose, una donna della folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e le mammelle che ti hanno allattato». 28 Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che odono la parola di Dio e l'osservano».

Il segno di Giona
29 Ora, come le folle gli si stringevano attorno, egli cominciò a dire: «Questa generazione è malvagia; essa chiede un segno, ma nessun segno le sarà dato se non il segno del profeta Giona. 30 Infatti, come Giona fu un segno per i Niniviti, così anche il Figlio dell'uomo sarà un segno per questa generazione. 31 La regina del Mezzodì si leverà nel giudizio con gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché essa venne dagli estremi confini della terra per udire la sapienza di Salomone; ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. 32 I Niniviti risorgeranno nel giudizio con questa generazione e la condanneranno, perché essi si ravvidero alla predicazione di Giona; ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».

La lampada del corpo
33 «Or nessuno, quando ha acceso una lampada, la mette in un luogo nascosto o sotto il moggio, ma sul candeliere, affinché coloro che entrano vedano la luce. 34 La lampada del corpo è l'occhio; se dunque il tuo occhio è sano, tutto il tuo corpo sarà illuminato; ma se il tuo occhio è malato, anche tutto il tuo corpo sarà pieno di tenebre. 35 Bada perciò che la luce che è in te non sia tenebre. 36 Se quindi tutto il tuo corpo è illuminato senza avere alcuna parte tenebrosa, tutto sarà illuminato, come quando la lampada ti illumina col suo splendore».

Gesù censura i farisei e gli scribi
37 Ora, mentre egli parlava, un certo fariseo lo invitò a pranzo in casa sua. Ed egli entrò e si mise a tavola. 38 Il fariseo notò questo e si meravigliò che non si fosse lavato prima del pranzo. 39 E il Signore gli disse: «Ora voi farisei pulite l'esterno della coppa e del piatto, ma il vostro interno è pieno di rapina e di malvagità. 40 Stolti! Colui che ha fatto l'esterno, non ha fatto anche l'interno? 41 Ma date in elemosina quel che c'è dentro, e ogni cosa sarà pura per voi. 42 Ma guai a voi farisei! Poiché voi pagate la decima della ruta, della menta e di ogni erba, e poi trascurate la giustizia e l'amore di Dio. Dovevate fare queste cose, senza trascurare le altre. 43 Guai a voi farisei! Perché amate il primo posto nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze. 44 Guai a voi scribi e farisei ipocriti! Perché siete come i sepolcri che non si vedono, e gli uomini vi camminano sopra senza accorgersene». 45 Allora uno dei dottori della legge, rispondendo, gli disse: «Maestro, dicendo queste cose, tu offendi anche noi». 46 Ed egli disse: «Guai anche a voi, dottori della legge! Perché caricate gli uomini di pesi difficili da portare, e voi non toccate questi pesi neppure con un dito. 47 Guai a voi! Perché voi edificate i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. 48 Così facendo, voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri; infatti essi uccisero i profeti e voi edificate i loro sepolcri. 49 Per questa ragione anche la sapienza di Dio ha detto: "Io manderò loro dei profeti e degli apostoli, ed essi ne uccideranno alcuni ed altri li perseguiteranno". 50 Affinché sia chiesto conto a questa generazione del sangue di tutti i profeti, che è stato sparso fin dalla fondazione del mondo: 51 dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l'altare e il tempio; sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. 52 Guai a voi dottori della legge! Perché avete sottratto la chiave della scienza; voi stessi non siete entrati e ne avete impedito l'accesso a coloro che entravano». 53 Ora, mentre egli diceva loro queste cose, gli scribi e i farisei cominciarono ad irritarsi grandemente contro di lui e ad assalirlo con molte domande, 54 tendendogli tranelli, per coglierlo in fallo e poterlo accusare per qualche sua parola.

12,1 Nel frattempo, essendosi radunata la folla a migliaia, così da calpestarsi gli uni gli altri, Gesù prese a dire ai suoi discepoli: «Prima di ogni cosa guardatevi dal lievito dei farisei, che è ipocrisia. 2 Ma non vi è nulla di nascosto che non debba essere palesato, né di occulto che non debba essere conosciuto. 3 Perciò tutto quello che avete detto nelle tenebre sarà udito nella luce; e ciò che avete detto all'orecchio nelle stanze interne, sarà predicato sui tetti delle case».

Chi si deve temere
4 «Or dico a voi, amici miei, non temete coloro che uccidono il corpo, ma dopo questo non possono far niente di più. 5 Io vi mostrerò chi dovete temere: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna; sì, vi dico, temete lui. 6 Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure neanche uno di essi è dimenticato davanti a Dio. 7 Anzi, persino i capelli del vostro capo sono tutti contati; non temete dunque, voi valete più di molti passeri. 8 Or io vi dico: Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio. 9 Ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio. 10 E chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo sarà perdonato, ma chi bestemmierà contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato. 11 Quando poi vi condurranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa rispondere a vostra difesa, o di quel che dovrete dire, 12 perché lo Spirito Santo in quello stesso momento vi insegnerà ciò che dovrete dire».

Parabola del ricco stolto
13 Or qualcuno della folla gli disse: «Maestro, di' a mio fratello che divida con me l'eredità». 14 Ma egli gli disse: «O uomo, chi mi ha costituito giudice e arbitro su di voi?». 15 Poi disse loro: «Fate attenzione e guardatevi dall'avarizia, perché la vita di uno non consiste nell'abbondanza delle cose che possiede». 16 Ed egli disse loro una parabola: «La tenuta di un uomo ricco diede un abbondante raccolto; 17 ed egli ragionava fra sé dicendo: "Che farò, perché non ho posto dove riporre i miei raccolti?". 18 E disse: "Questo farò, demolirò i miei granai e ne costruirò di più grandi, dove riporrò tutti i miei raccolti e i miei beni, 19 poi dirò all'anima mia: Anima, tu hai molti beni riposti per molti anni; riposati, mangia, bevi e godi". 20 Ma Dio gli disse: "Stolto, questa stessa notte l'anima tua ti sarà ridomandata e di chi saranno le cose che tu hai preparato?". 21 Così avviene a chi accumula tesori per sé e non è ricco verso Dio».

Le sollecitudini
22 Poi disse ai suoi discepoli: «Perciò vi dico: Non siate in ansia per la vostra vita di che mangerete, né per il vostro corpo di che vi vestirete. 23 La vita vale più del nutrimento e il corpo più del vestito. 24 Osservate i corvi, essi non seminano e non mietono, non hanno dispensa né granaio, eppure Dio li nutre; ebbene, voi valete molto più degli uccelli. 25 E chi di voi può con la sua ansietà aggiungere alla sua statura un sol cubito? 26 Se dunque non potete far neppure ciò che è minimo, perché siete in ansia per il resto? 27 Osservate come crescono i gigli: essi non lavorano e non filano; eppure io vi dico che Salomone stesso, in tutta la sua gloria, non fu vestito come uno di loro. 28 Ora se Dio riveste così l'erba che oggi è nel campo e domani è gettata nel forno, quanto maggiormente rivestirà voi, o gente di poca fede? 29 Inoltre non cercate che cosa mangerete o che cosa berrete, e non ne state in ansia, 30 perché le genti del mondo cercano tutte queste cose, ma il Padre vostro sa che voi ne avete bisogno. 31 Cercate piuttosto il regno di Dio, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte. 32 Non temere, o piccol gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il regno. 33 Vendete i vostri beni e dateli in elemosina; fatevi delle borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove il ladro non giunge e la tignola non rode. 34 Poiché dov'è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore».

Parabola dei servi vigilanti
35 «I vostri lombi siano cinti e le vostre lampade accese. 36 E siate simili a coloro che aspettano il loro padrone quando ritorna dalle nozze, per aprirgli appena egli arriva e bussa. 37 Beati quei servi che il padrone troverà vigilanti quando egli verrà. In verità vi dico che egli si cingerà e li farà mettere a tavola, ed egli stesso si metterà a servirli. 38 E se verrà alla seconda o alla terza vigilia e li troverà così, beati quei servi. 39 Or sappiate questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe forzare la casa. 40 Anche voi dunque siate pronti, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate». 41 E Pietro gli disse: «Signore, questa parabola la dici per noi soli o per tutti?». 42 E il Signore disse: «Chi è dunque quell'amministratore fedele e saggio, che il padrone costituirà sui suoi domestici per dar loro a suo tempo la porzione di viveri? 43 Beato quel servo che il suo padrone, arrivando, troverà a far così. 44 In verità vi dico che lo costituirà su tutti i suoi beni. 45 Ma se quel servo dice in cuor suo: "Il mio padrone tarda a venire", e comincia a battere i servi e le serve, e a mangiare, a bere e a ubriacarsi, 46 il padrone di quel servo verrà nel giorno in cui non se l'aspetta e nell'ora che egli non sa; lo punirà severamente e gli assegnerà la sorte con gli infedeli. 47 Ora quel servo che ha conosciuto la volontà del suo padrone e non si è preparato e non ha fatto la sua volontà, riceverà molte battiture. 48 Ma colui che non l'ha conosciuta, se fa cose che meritano le battiture, ne riceverà poche. A chiunque è stato dato molto, sarà domandato molto; e a chi molto è stato affidato, molto più sarà richiesto».

Gesù getta sulla terra fuoco e discordia
49 «Io sono venuto a gettare fuoco sulla terra e quanto desidero che fosse già acceso. 50 Ora io ho un battesimo di cui devo essere battezzato, e come sono angustiato finché non sia compiuto. 51 Pensate voi che sia venuto a mettere pace sulla terra? No, vi dico, ma piuttosto divisione; 52 perché, d'ora in avanti, cinque persone in una casa saranno divise; tre contro due e due contro tre. 53 Il padre sarà diviso contro il figlio e il figlio contro il padre; la madre contro la figlia e la figlia contro la madre; la suocera contro la sua nuora e la nuora contro la sua suocera».

I segni dei tempi
54 Or egli disse ancora alle folle: «Quando voi vedete una nuvola alzarsi da ponente, subito dite: "Viene la pioggia", e così avviene; 55 quando invece soffia lo scirocco, dite: "Farà caldo", e così avviene. 56 Ipocriti! Voi sapete discernere l'aspetto del cielo e della terra, ma come mai non discernete questo tempo? 57 E perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto? 58 Quando vai col tuo avversario dal magistrato, per strada fa' di tutto per accordarti con lui, perché non ti trascini dal giudice e il giudice ti consegni all'ufficiale giudiziario e l'ufficiale ti metta in prigione. 59 Io ti dico che non ne uscirai, finché tu abbia pagato fino all'ultimo spicciolo».

La strage dei Galilei e la torre di Siloe
13,1 In quello stesso tempo, c'erano lì alcuni che gli raccontarono di quei Galilei il cui sangue Pilato aveva mescolato con i loro sacrifici. 2 E Gesù, rispondendo, disse loro: «Pensate voi che quei Galilei fossero più peccatori di tutti gli altri Galilei, perché hanno sofferto tali cose? 3 No, vi dico; ma se non vi ravvedete, perirete tutti allo stesso modo. 4 Oppure pensate voi che quei diciotto, sui quali cadde la torre in Siloe e li uccise, fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? 5 No, vi dico; ma se non vi ravvedete, perirete tutti allo stesso modo».

Parabola del fico sterile
6 Or disse questa parabola: «Un uomo aveva un fico piantato nella sua vigna; venne a cercarvi del frutto ma non ne trovò. 7 Disse allora al vignaiolo: "Ecco, sono già tre anni che io vengo a cercare frutto su questo fico, e non ne trovo; taglialo; perché deve occupare inutilmente il terreno?". 8 Ma quegli gli rispose e disse: "Signore, lascialo ancora quest'anno, finché lo scalzi e gli metta del letame 9 e se fa frutto, bene; altrimenti, in avvenire lo taglierai"».

Guarigione di una donna paralitica
10 Or egli insegnava in una delle sinagoghe in giorno di sabato. 11 Ed ecco vi era una donna, che da diciotto anni aveva uno spirito di infermità, ed era tutta curva e non poteva in alcun modo raddrizzarsi. 12 Or Gesù, vedutala, la chiamò a sé e le disse: «Donna, tu sei liberata dalla tua infermità». 13 E pose le mani su di lei ed ella fu subito raddrizzata, e glorificava Dio. 14 Ma il capo della sinagoga, indignato che Gesù avesse guarito in giorno di sabato, si rivolse alla folla e disse: «Vi sono sei giorni in cui si deve lavorare; venite dunque in quelli a farvi guarire e non in giorno di sabato». 15 Allora il Signore gli rispose e disse: «Ipocriti! Ciascun di voi non slega forse di sabato dalla mangiatoia, il suo bue o il suo asino per condurlo a bere? 16 Non doveva quindi essere sciolta da questo legame, in giorno di sabato, costei che è figlia di Abrahamo e che Satana aveva tenuta legata per ben diciotto anni?». 17 E mentre egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari erano svergognati; tutta la folla invece si rallegrava di tutte le opere gloriose da lui compiute.

Parabola del granel di senape e del lievito
18 Quindi egli disse: «A cosa è simile il regno di Dio, e a che lo paragonerò? 19 È simile a un granel di senape che un uomo ha preso e gettato nel suo orto; poi è cresciuto ed è diventato un grande albero, e gli uccelli del cielo sono venuti a cercar riparo tra i suoi rami». 20 Poi disse di nuovo: «A che paragonerò il regno di Dio? 21 Esso è simile al lievito che una donna prende e ripone in tre staia di farina, finché sia tutta lievitata».

La porta stretta
22 Ed egli andava in giro per città e villaggi insegnando, e intanto si avvicinava a Gerusalemme. 23 Or un tale gli chiese: «Signore, sono pochi coloro che si salvano?». Egli disse loro: 24 «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché vi dico che molti cercheranno di entrare e non potranno. 25 Una volta che il padrone di casa si è alzato ed ha chiuso la porta, voi allora, stando di fuori, comincerete a bussare alla porta dicendo: "Signore, Signore, aprici". Ma egli, rispondendo, vi dirà: "Io non so da dove venite". 26 Allora comincerete a dire: "Noi abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza, e tu hai insegnato nelle nostre piazze". 27 Ma egli dirà: "Io vi dico che non so da dove venite; via da me voi tutti operatori d'iniquità". 28 Lì sarà pianto e stridor di denti, quando vedrete Abrahamo, Isacco, Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, mentre voi ne sarete cacciati fuori. 29 Ne verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno, e sederanno a tavola nel regno di Dio. 30 Ed ecco, vi sono alcuni fra gli ultimi che saranno i primi, e alcuni fra i primi che saranno gli ultimi».

Gesù messo in guardia nei confronti di Erode
31 In quello stesso giorno alcuni farisei vennero a dirgli: «Parti e vattene da qui, perché Erode vuole ucciderti». 32 Ed egli disse loro: «Andate a dire a quella volpe: "Ecco, oggi e domani io scaccio i demoni e compio guarigioni, e il terzo giorno giungo al termine della mia corsa". 33 Ma oggi, domani e dopodomani devo camminare, perché non può essere che un profeta muoia fuori di Gerusalemme. 34 Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che ti sono mandati! Quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come la gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ali, ma voi non avete voluto! 35 Ecco, la vostra casa vi è lasciata deserta. Or io vi dico che non mi vedrete più finché venga il tempo in cui direte: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore"».

Guarigione di un uomo idropico
14,1 Or avvenne che, come egli entrò in casa di uno dei capi dei farisei in giorno di sabato per mangiare, essi lo osservavano; 2 ed ecco, davanti a lui c'era un uomo idropico. 3 E Gesù, rispondendo ai dottori della legge e ai farisei, disse: «È lecito guarire in giorno di sabato?». 4 Ma essi tacquero. Allora egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò. 5 Poi, rispondendo loro disse: «Chi di voi se il suo asino o bue cade in un pozzo, non lo tira subito fuori in giorno di sabato?». 6 Ma essi non gli potevano rispondere nulla in merito a queste cose.

Parabola dei primi posti e degli inviti
7 Ora, notando come essi sceglievano i primi posti a tavola, propose agli invitati questa parabola, dicendo: 8 «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché quel tale potrebbe aver invitato un altro più importante di te, 9 e chi ha invitato te e lui non venga a dirti: "Cedi il posto a questi". E allora tu, pieno di vergogna, non vada ad occupare l'ultimo posto. 10 Ma quando sei invitato, va' a metterti all'ultimo posto affinché, venendo chi ti ha invitato, ti dica: "Amico, sali più su". Allora ne avrai onore davanti a coloro che sono a tavola con te. 11 Perché chiunque si innalza sarà abbassato, e chi si abbassa sarà innalzato». 12 Or egli disse a colui che lo aveva invitato: «Quando fai un pranzo o una cena, non chiamare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i vicini ricchi, affinché essi non invitino a loro volta te, e ti sia reso il contraccambio. 13 Ma quando fai un banchetto, chiama i mendicanti, i mutilati, gli zoppi, i ciechi; 14 e sarai beato, perché essi non hanno modo di contraccambiarti; ma il contraccambio ti sarà reso alla risurrezione dei giusti».

Parabola del gran convito
15 Or uno dei commensali, udite queste cose, gli disse: «Beato chi mangerà del pane nel regno di Dio». 16 Allora Gesù gli disse: «Un uomo fece una gran cena e invitò molti; 17 e, all'ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: "Venite, perché è già tutto pronto". 18 Ma tutti allo stesso modo cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: "Ho comprato un podere e devo andare a vederlo; ti prego di scusarmi". 19 E un altro disse: "Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi". 20 Un altro ancora disse: "Ho preso moglie e perciò non posso venire". 21 Così quel servo tornò e riferì queste cose al suo signore. Allora il padrone di casa, pieno di sdegno, disse al suo servo: "Presto, va' per le piazze e per le strade della città, conduci qua i mendicanti, i mutilati, gli zoppi e i ciechi". 22 Poi il servo gli disse: "Signore, è stato fatto come hai comandato, ma c'è ancora posto". 23 Allora il signore disse al servo: "Va' fuori per le vie e lungo le siepi e costringili ad entrare, affinché la mia casa sia piena. 24 Perché io vi dico che nessuno di quegli uomini che erano stati invitati gusterà la mia cena"».

Il vero discepolo; la previdenza
25 Or grandi folle andavano a lui, ed egli si rivolse loro e disse: 26 «Se uno viene a me e non odia suo padre e sua madre, moglie e figli, fratelli e sorelle e perfino la sua propria vita, non può essere mio discepolo. 27 E chiunque non porta la sua croce e mi segue, non può essere mio discepolo. 28 Chi di voi infatti, volendo edificare una torre, non si siede prima a calcolarne il costo, per vedere se ha abbastanza per portarla a termine? 29 Che talora, avendo posto il fondamento e non potendola finire, tutti coloro che la vedono non comincino a beffarsi di lui, 30 dicendo: "Quest'uomo ha cominciato a costruire e non è stato capace di terminare". 31 Ovvero quale re, andando a far guerra contro un altro re, non si siede prima a determinare se può con diecimila affrontare colui che gli viene contro con ventimila? 32 Se no, mentre quello è ancora lontano, gli manda un'ambasciata per trattar la pace. 33 Così dunque, ognuno di voi che non rinunzia a tutto ciò che ha, non può essere mio discepolo. 34 Il sale è buono, ma se il sale diviene insipido, con che cosa gli si renderà il sapore? 35 Esso non serve né per la terra, né per il concime, ma è gettato via. Chi ha orecchi da udire oda».

Parabola della pecora e della dramma smarrite
15,1 Or tutti i pubblicani e i peccatori, si accostavano a lui per udirlo. 2 E i farisei e gli scribi mormoravano, dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». 3 Allora egli disse loro questa parabola: 4 «Qual uomo fra voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e non va dietro alla perduta finché non la ritrova? 5 E quando la ritrova, se la mette sulle spalle tutto contento; 6 e, giunto a casa, convoca gli amici e i vicini e dice loro: "Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la mia pecora che era perduta". 7 Io vi dico che allo stesso modo vi sarà in cielo più gioia per un solo peccatore che si ravvede, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di ravvedimento. 8 O quale donna, se ha dieci dramme e ne perde una, non accende la lampada, non spazza la casa e non cerca accuratamente finché non la ritrova? 9 E quando l'ha trovata, chiama insieme le amiche e le vicine, dicendo: "Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta". 10 Allo stesso modo vi dico, vi sarà gioia presso gli angeli di Dio per un solo peccatore che si ravvede».

Parabole del figlio prodigo
11 Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. 12 Il più giovane di loro disse al padre: "Padre, dammi la parte dei beni che mi spetta". E il padre divise fra loro i beni. 13 Pochi giorni dopo il figlio più giovane, raccolta ogni cosa, se ne andò in un paese lontano e là dissipò le sue sostanze vivendo dissolutamente. 14 Ma quando ebbe speso tutto, in quel paese sopraggiunse una grave carestia, ed egli cominciò ad essere nel bisogno. 15 Allora andò a mettersi con uno degli abitanti di quel paese, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. 16 Ed egli desiderava riempire il ventre con le carrube che i porci mangiavano, ma nessuno gliene dava. 17 Allora, rientrato in sé, disse: "Quanti lavoratori salariati di mio padre hanno pane in abbondanza, io invece muoio di fame! 18 Mi leverò e andrò da mio padre, e gli dirò: Padre, ho peccato contro il cielo e davanti a te; 19 non sono più degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi lavoratori salariati". 20 Egli dunque si levò e andò da suo padre. Ma mentre era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò. 21 E il figlio gli disse: "Padre, ho peccato contro il cielo e davanti a te e non sono più degno di essere chiamato tuo figlio". 22 Ma il padre disse ai suoi servi: "Portate qui la veste più bella e rivestitelo, mettetegli un anello al dito e dei sandali ai piedi. 23 Portate fuori il vitello ingrassato e ammazzatelo; mangiamo e rallegriamoci, 24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato". E si misero a fare grande festa. 25 Or il suo figlio maggiore era nei campi; e come ritornava e giunse vicino a casa, udì la musica e le danze. 26 Chiamato allora un servo, gli domandò cosa fosse tutto ciò. 27 E quello gli disse: "È tornato tuo fratello e tuo padre ha ammazzato il vitello ingrassato, perché lo ha riavuto sano e salvo". 28 Udito ciò, egli si adirò e non volle entrare; allora suo padre uscì e lo pregava di entrare. 29 Ma egli, rispose al padre e disse: "Ecco, son già tanti anni che io ti servo e non ho mai trasgredito alcun tuo comandamento, eppure non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. 30 Ma quando è tornato questo tuo figlio, che ha divorato i tuoi beni con le meretrici, tu hai ammazzato per lui il vitello ingrassato". 31 Allora il padre gli disse: "Figlio, tu sei sempre con me, e ogni cosa mia è tua. 32 Ma si doveva fare festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato"».

Parabola del fattore infedele
16,1 Or egli disse ancora ai suoi discepoli: «Vi era un uomo ricco che aveva un fattore; e questi fu accusato davanti a lui di dissipare i suoi beni. 2 Allora egli lo chiamò e gli disse: "Che cosa è questo che sento dire di te? Rendi ragione della tua amministrazione, perché tu non puoi più essere mio fattore". 3 E il fattore disse fra se stesso: "Che farò ora, dato che il mio padrone mi toglie l'amministrazione? A zappare non son capace, e a mendicare mi vergogno. 4 Io so cosa fare affinché, quando io sarò rimosso dall'amministrazione, mi accolgano nelle loro case". 5 Chiamati dunque ad uno ad uno i debitori del suo padrone, disse al primo: "Quanto devi al mio padrone?". 6 Quello rispose: "Cento bati di olio". Allora egli gli disse: "Prendi la tua ricevuta, siedi e scrivi subito cinquanta". 7 Poi disse ad un altro: "E tu quanto devi?". Ed egli disse: "Cento cori di grano". Allora egli gli disse: "Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta". 8 Il padrone lodò il fattore disonesto, perché aveva agito con avvedutezza, poiché i figli di questo mondo, nella loro generazione, sono più avveduti dei figli della luce. 9 Or io vi dico: Fatevi degli amici con le ricchezze ingiuste perché, quando esse verranno a mancare, vi ricevano nelle dimore eterne. 10 Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è ingiusto nel poco, è ingiusto anche nel molto. 11 Se dunque voi non siete stati fedeli nelle ricchezze ingiuste, chi vi affiderà le vere? 12 E se non siete stati fedeli nelle ricchezze altrui, chi vi darà le vostre? 13 Nessun servo può servire a due padroni; perché o odierà l'uno e amerà l'altro, o si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro; voi non potete servire a Dio e a mammona».

L'autorità della legge
14 Or i farisei, che erano amanti del denaro, udivano tutte queste cose e si beffavano di lui. 15 Ed egli disse loro: «Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori; poiché ciò che è grandemente stimato tra gli uomini è cosa abominevole davanti a Dio. 16 La legge e i profeti arrivano fino a Giovanni; da allora in poi il regno di Dio è annunziato e ognuno si sforza di entrarvi. 17 Ma è più facile che passino il cielo e la terra, piuttosto che cada un sol apice della legge. 18 Chiunque manda via la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio; e chiunque sposa una donna mandata via dal marito, commette adulterio».

Il ricco e il mendicante Lazzaro
19 «Or vi era un uomo ricco, che si vestiva di porpora e bisso, e ogni giorno se la godeva splendidamente. 20 Vi era anche un mendicante chiamato Lazzaro, che giaceva alla sua porta tutto coperto di piaghe ulcerose, 21 e desiderava saziarsi delle briciole che cadevano dalla tavola del ricco; e perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. 22 Or avvenne che il mendicante morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abrahamo; morì anche il ricco e fu sepolto. 23 E, essendo tra i tormenti nell'inferno, alzò gli occhi e vide da lontano Abrahamo e Lazzaro nel suo seno. 24 Allora, gridando, disse: "Padre Abrahamo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito per rinfrescarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma". 25 Ma Abrahamo disse: "Figlio, ricordati che tu hai ricevuto i tuoi beni durante la tua vita e Lazzaro similmente i mali; ora invece egli è consolato e tu soffri. 26 Oltre a tutto ciò, fra noi e voi è posto un grande baratro, in modo tale che coloro che vorrebbero da qui passare a voi non possono; così pure nessuno può passare di là a noi". 27 Ma quello disse: "Ti prego dunque, o padre, di mandarlo a casa di mio padre, 28 perché io ho cinque fratelli, affinché li avverta severamente, e così non vengano anch'essi in questo luogo di tormento". 29 Abrahamo rispose: "Hanno Mosè e i profeti, ascoltino quelli". 30 Quello disse: "No, padre Abrahamo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno". 31 Allora egli gli disse: "Se non ascoltano Mosè e i profeti, non crederanno neppure se uno risuscitasse dai morti"».

Gli scandali; il perdono; la potenza della fede; i servi inutili
17,1 Or egli disse ai suoi discepoli: «È impossibile che non avvengano scandali; ma guai a colui per colpa del quale avvengono! 2 Sarebbe meglio per lui che gli fosse messa al collo una macina da mulino e fosse gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno solo di questi piccoli. 3 State attenti a voi stessi! Se tuo fratello pecca contro di te, riprendilo; e se si pente, perdonagli. 4 E se anche peccasse sette volte al giorno contro di te, e sette volte al giorno ritorna a te, dicendo: "Mi pento", perdonagli». 5 Allora gli apostoli dissero al Signore: «Accresci a noi la fede». 6 E il Signore disse: «Se aveste tanta fede quanto un granel di senape, potreste dire a questo gelso: "Sradicati e trapiantati in mare", ed esso vi ubbidirebbe. 7 Ora chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge gli dirà quando è tornato a casa dai campi: "Vieni subito a metterti a tavola"? 8 Non gli dirà piuttosto: "Preparami la cena, rimboccati le vesti e servimi affinché io abbia mangiato e bevuto, poi mangerai e berrai tu"? 9 Ringrazierà forse quel servo perché ha fatto le cose che gli erano state comandate? Non lo penso. 10 Così anche voi, quando avrete fatto tutte le cose che vi sono comandate, dite: "Siamo servi inutili. Abbiamo fatto ciò che dovevamo fare"».

Guarigione di dieci lebbrosi
11 Or avvenne che, nel suo cammino verso Gerusalemme, egli passò attraverso la Samaria e la Galilea. 12 E, come egli entrava in un certo villaggio, gli vennero incontro dieci uomini lebbrosi, i quali si fermarono a distanza, 13 e alzarono la voce, dicendo: «Maestro, Gesù, abbi pietà di noi». 14 Ed egli, vedutili, disse loro: «Andate a mostrarvi ai sacerdoti». E avvenne che, mentre se ne andavano, furono mondati. 15 E uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro glorificando Dio ad alta voce. 16 E si gettò con la faccia a terra ai piedi di Gesù, ringraziandolo. Or questi era un Samaritano. 17 Gesù allora prese a dire: «Non sono stati guariti tutti e dieci? Dove sono gli altri nove? 18 Non si è trovato nessuno che sia ritornato per dare gloria a Dio, se non questo straniero?». 19 E disse a questi: «Alzati e va'; la tua fede ti ha guarito».

La venuta improvvisa del regno di Dio
20 Ora, interrogato dai farisei sul quando verrebbe il regno di Dio, rispose loro e disse: «Il regno di Dio non viene in maniera che si possa osservare; 21 né si dirà: "Eccolo qui" o: "Eccolo là"; poiché, ecco, il regno di Dio è dentro di voi». 22 Poi disse ai suoi discepoli: «Verranno i giorni in cui desidererete vedere uno dei giorni del Figlio dell'uomo, ma non lo vedrete. 23 E vi si dirà: "Eccolo qui" o: "Eccolo là"; non vi andate e non li seguite. 24 Perché come il lampo che, guizzando da una estremità all'altra del cielo, illumina ogni cosa, così sarà anche il Figlio dell'uomo nel suo giorno. 25 Ma prima è necessario che egli soffra molte cose e sia rigettato da questa generazione. 26 E, come avvenne ai giorni di Noè, così avverrà anche nei giorni del Figlio dell'uomo. 27 Le persone mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca; e venne il diluvio e li fece perire tutti. 28 Lo stesso avvenne anche ai giorni di Lot: la gente mangiava, beveva, comperava, vendeva, piantava ed edificava; 29 ma nel giorno in cui Lot uscì da Sodoma, piovve dal cielo fuoco e zolfo e li fece perire tutti. 30 Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo sarà manifestato. 31 In quel giorno chi si troverà sul tetto della casa, non scenda in casa a prendere le sue cose; così pure chi si troverà nei campi, non torni indietro. 32 Ricordatevi della moglie di Lot. 33 Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la salverà. 34 Io vi dico: In quella notte due saranno in un letto; l'uno sarà preso e l'altro lasciato. 35 Due donne macineranno insieme; l'una sarà presa e l'altra lasciata. 36 Due uomini saranno nei campi; l'uno sarà preso e l'altro lasciato». 37 I discepoli allora, rispondendo, gli dissero: «Dove Signore?» Ed egli disse loro: «Dove sarà il corpo, là si raduneranno le aquile».

Parabola del giudice iniquo
18,1 Poi propose loro ancora una parabola, per mostrare che bisogna continuamente pregare senza stancarsi, 2 dicendo: «C'era in una città un giudice che non temeva Dio e non aveva rispetto per alcun uomo. 3 Or in quella stessa città c'era una vedova che andava da lui, dicendo: "Fammi giustizia del mio avversario". 4 Per un certo tempo egli si rifiutò di farlo, ma poi disse fra sé: "Anche se non temo Dio e non ho rispetto per alcun uomo, 5 tuttavia, poiché questa vedova continua a infastidirmi, le farò giustizia perché a forza di venire, alla fine non mi esaurisca"». 6 E il Signore disse: «Ascoltate ciò che dice il giudice iniquo. 7 Non vendicherà Dio i suoi eletti che gridano a lui giorno e notte. Tarderà egli forse a intervenire a loro favore? 8 Sì, io vi dico che li vendicherà prontamente. Ma quando il Figlio dell'uomo verrà, troverà la fede sulla terra?».

Parabola del fariseo e del pubblicano
9 Disse ancora questa parabola per certuni che presumevano di essere giusti e disprezzavano gli altri. 10 «Due uomini salirono al tempio per pregare; uno era fariseo e l'altro pubblicano. 11 Il fariseo, stando in piedi, dentro di sé pregava così: "O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, rapaci, ingiusti, adulteri, e neppure come quel pubblicano. 12 Io digiuno due volte la settimana e pago la decima di tutto ciò che possiedo". 13 Il pubblicano invece, stando lontano, non ardiva neppure alzare gli occhi al cielo; ma si batteva il petto, dicendo: "O Dio, sii placato verso me peccatore". 14 Io vi dico che questi, e non l'altro, ritornò a casa sua giustificato; perché chiunque si innalza sarà abbassato e chi si abbassa sarà innalzato».

Gesù benedice i fanciulli
15 Gli presentarono anche dei piccoli fanciulli perché li toccasse; ma i discepoli, vedendo ciò, li sgridavano. 16 Gesù allora, chiamati a sé i fanciulli, disse: «Lasciate che i piccoli fanciulli vengano a me e non glielo impedite, perché di tali è il regno di Dio. 17 In verità vi dico che chi non riceve il regno di Dio come un piccolo fanciullo, non vi entrerà».

Il giovane ricco
18 Uno dei capi lo interrogò, dicendo: «Maestro buono, che devo fare per ereditare la vita eterna?».

Riveduta 2020:

Luca 5,37-18,18

5,37 E nessuno mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino nuovo rompe gli otri vecchi, si spande e gli otri vanno perduti. 38 Ma il vino nuovo va messo in otri nuovi. 39 E nessuno che abbia bevuto del vino vecchio, ne desidera del nuovo, perché dice: 'Il vecchio è buono'”.

Gesù, il Signore del sabato
(Matteo 12:1-8; Marco 2:23-28)
6,1 Avvenne che in un giorno di sabato egli passava per i campi di grano; i suoi discepoli strappavano delle spighe e, sfregandole con le mani, mangiavano. 2 E alcuni dei farisei dissero: “Perché fate quello che non è lecito nel giorno del sabato?”. 3 Gesù, rispondendo, disse loro: “Non avete letto neppure ciò che fece Davide, quando ebbe fame, egli e coloro che erano con lui? 4 Come entrò nella casa di Dio, e prese i pani di presentazione, ne mangiò e ne diede anche a coloro che erano con lui, benché non sia lecito mangiarne se non ai soli sacerdoti?”. 5 E diceva loro: “Il Figlio dell'uomo è Signore del sabato”.

La guarigione dell'uomo dalla mano secca
(Matteo 12:9-14; Marco 3:1-6)
6 Avvenne che in un giorno di sabato egli entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C'era lì un uomo che aveva la mano destra secca. 7 Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se avrebbe fatto una guarigione in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo. 8 Ma egli conosceva i loro pensieri e disse all'uomo che aveva la mano secca: “Alzati e mettiti nel mezzo!”. Ed egli, alzatosi, stette su. 9 Poi Gesù disse loro: “Io vi domando: è lecito, in giorno di sabato, fare del bene o fare del male? Salvare una persona o ucciderla?”. 10 E, girato lo sguardo intorno su tutti loro, disse a quell'uomo: “Stendi la mano!”. Egli fece così e la sua mano tornò sana.
11 Ed essi furono ripieni di furore e discutevano fra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.

I dodici e la loro missione
(Matteo 10:1-4; 4:23-25; 5:2-12, 38-48; Marco 3:13-19)
12 In quei giorni egli se ne andò sul monte a pregare e passò la notte in preghiera a Dio. 13 Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne elesse dodici, ai quali diede anche il nome di “apostoli”:
14 Simone, detto anche Pietro, e suo fratello Andrea, Giacomo e Giovanni, Filippo e Bartolomeo, 15 Matteo e Tommaso, Giacomo d'Alfeo e Simone chiamato Zelota, 16 Giuda di Giacomo e Giuda Iscariota, che divenne traditore.
17 Sceso con loro, si fermò sopra una pianura, insieme con una gran folla dei suoi discepoli e gran quantità di popolo da tutta la Giudea e da Gerusalemme e dalla marina di Tiro e di Sidone, 18 i quali erano venuti per udirlo e per essere guariti dalle loro infermità. 19 Quelli che erano tormentati da spiriti immondi erano guariti e tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una potenza che sanava tutti.
20 Egli, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: “Beati voi che siete poveri, perché il Regno di Dio è vostro.
21 Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi che ora piangete, perché riderete. 22 Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi scacceranno da loro, quando vi insulteranno e metteranno al bando il vostro nome come malvagio a motivo del Figlio dell'uomo. 23 Rallegratevi in quel giorno e saltate di gioia perché, ecco, il vostro premio è grande nei cieli, poiché i loro padri facevano lo stesso ai profeti.
24 Ma guai a voi, ricchi, perché avete già la vostra consolazione.
25 Guai a voi che siete ora sazi, perché avrete fame. Guai a voi che ora ridete, perché sarete afflitti e piangerete.
26 Guai a voi quando tutti gli uomini diranno bene di voi, perché i padri loro facevano lo stesso con i falsi profeti.
27 Ma a voi che ascoltate io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, 28 benedite quelli che vi maledicono, pregate per quelli che vi oltraggiano. 29 A chi ti percuote su una guancia porgi anche l'altra e a chi ti toglie il mantello non impedire di prenderti anche la tunica. 30 Da' a chiunque ti chiede e a chi ti toglie il tuo non glielo ridomandare. 31 E come volete che gli uomini facciano a voi, fate anche a loro. 32 Ma se amate quelli che vi amano, quale grazia ve ne viene? Poiché anche i peccatori amano quelli che li amano. 33 E se fate del bene a quelli che vi fanno del bene, quale grazia ve ne viene? Anche i peccatori fanno lo stesso. 34 E se prestate a quelli dai quali sperate ricevere, quale grazia ne avete? Anche i peccatori prestano ai peccatori per riceverne altrettanto. 35 Ma amate i vostri nemici, fate del bene, prestate senza sperarne alcunché e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell'Altissimo, poiché egli è benigno verso gli ingrati e i malvagi. 36 Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro.

Non giudicare gli altri
(Matteo 7:1-5)
37 Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato. 38 Date e vi sarà dato: vi sarà versata in seno buona misura, pigiata, scossa, traboccante, perché con la misura con cui misurate, sarà rimisurato a voi”.
39 Poi disse loro anche una parabola: “Un cieco può guidare un cieco? Non cadranno entrambi nella fossa?
40 Un discepolo non è più grande del maestro, ma ogni discepolo perfetto sarà come il suo maestro.
41 Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell'occhio tuo? 42 Come puoi dire a tuo fratello: 'Fratello, lascia che io ti tolga la pagliuzza che hai nell'occhio', mentre tu stesso non vedi la trave che è nell'occhio tuo? Ipocrita, togli prima dall'occhio tuo la trave, e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello.

Il frutto buono e il buon tesoro
(Matteo 15-20; 12:33-37)
43 Non c'è infatti albero buono che faccia frutto cattivo né c'è albero cattivo che faccia frutto buono, 44 poiché ogni albero si riconosce dal suo proprio frutto, perché non si colgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva dal pruno. 45 L'uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene e l'uomo malvagio dal malvagio tesoro del suo cuore trae fuori il male, poiché dall'abbondanza del cuore parla la sua bocca”.

Le due case
(Matteo 7:21-29)
46 “Perché mi chiamate: 'Signore, Signore' e non fate quello che dico? 47 Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, io vi mostrerò a chi somiglia. 48 Somiglia a un uomo il quale, edificando una casa, ha scavato e scavato profondo e ha posto il fondamento sulla roccia; e, venuta una piena, la fiumana ha investito quella casa e non ha potuto scrollarla perché era stata edificata bene. 49 Ma chi ha udito e non ha messo in pratica somiglia a un uomo che ha edificato una casa sulla terra, senza fondamento; la fiumana l'ha investita, e subito è crollata e la rovina di quella casa è stata grande”.

Gesù elogia la fede del centurione e guarisce il suo servo
(Matteo 8:5-13)
7,1 Dopo che egli ebbe finito tutti i suoi ragionamenti al popolo che l'ascoltava, entrò in Capernaum.
2 Il servo di un certo centurione, che gli era molto caro, era malato e stava per morire; 3 il centurione, avendo udito di Gesù, gli mandò degli anziani dei Giudei per pregarlo che venisse a salvare il suo servo. 4 Ed essi, presentatisi a Gesù, lo pregavano con insistenza, dicendo: “Egli è degno che tu gli conceda questo, 5 perché ama la nostra nazione ed è lui che ci ha edificato la sinagoga”. 6 Gesù s'incamminò con loro e ormai non si trovava più molto lontano dalla casa, quando il centurione mandò degli amici a dirgli: “Signore, non ti dare questo incomodo, perché io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, 7 perciò non mi sono neppure reputato degno di venire da te, ma di' una parola e il mio servo sarà guarito. 8 Poiché anch'io sono uomo sottoposto all'autorità altrui e ho sotto di me dei soldati; e dico a uno: 'Va'' ed egli va; a un altro: 'Vieni' ed egli viene; e al mio servo: 'Fa' questo' ed egli lo fa”. 9 Udito questo, Gesù restò meravigliato di lui e, rivoltosi alla folla che lo seguiva, disse: “Io vi dico che neppure in Israele ho trovato una fede così grande!”. 10 E quando gli inviati furono tornati a casa, trovarono il servo guarito.

Gesù riporta in vita il figlio della vedova di Nain
11 In seguito egli si avviò a una città chiamata Nain, e i suoi discepoli e una gran folla andavano con lui. 12 Quando fu vicino alla porta della città, ecco che si portava a seppellire un morto, figlio unico di sua madre, che era vedova, e molta gente della città era con lei. 13 Il Signore, vedutala, ebbe pietà di lei e le disse: “Non piangere!”. 14 E, accostatosi, toccò la bara; i portatori si fermarono ed egli disse: “Ragazzo, dico a te, alzati!”. 15 Il morto si alzò, si mise seduto e cominciò a parlare. E Gesù lo diede a sua madre. 16 Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: “Un gran profeta è sorto fra noi” e: “Dio ha visitato il suo popolo”. 17 E questo dire intorno a Gesù si sparse per tutta la Giudea e per tutto il paese circostante.

L'ambasciata di Giovanni il battista
(Matteo 11:2-6)
18 I discepoli di Giovanni gli riferirono tutte queste cose. 19 Ed egli, chiamati a sé due dei suoi discepoli, li mandò al Signore a dirgli: “Sei tu colui che deve venire o ne aspetteremo noi un altro?”. 20 E quelli, presentatisi a Gesù, gli dissero: “Giovanni il battista ci ha mandati da te a dirti: 'Sei tu colui che deve venire o ne aspetteremo un altro?'”. 21 In quella stessa ora, Gesù guarì molti da malattie, da infermità e da spiriti maligni, e a molti ciechi donò la vista. 22 E, rispondendo, disse loro: “Andate a riferire a Giovanni quello che avete visto e udito: i ciechi recuperano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, l'evangelo è annunciato ai poveri. 23 Beato colui che non si sarà scandalizzato di me!”.

Gesù elogia Giovanni il battista
(Matteo 11:7-19)
24 Quando gli inviati di Giovanni se ne furono andati, Gesù cominciò a parlare di Giovanni alla folla: “Che andaste a vedere nel deserto? Una canna dimenata dal vento? 25 Ma che andaste a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Ecco, quelli che portano degli abiti magnifici e vivono in delizie stanno nei palazzi dei re. 26 Ma che andaste a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, e uno più che profeta. 27 Egli è colui del quale è scritto:
'Ecco, io mando il mio messaggero davanti al tuo cospetto che preparerà la tua via davanti a te'.
28 Io vi dico: Fra i nati di donna non ve n'è nessuno maggiore di Giovanni; però, il minimo nel regno di Dio è maggiore di lui. 29 E tutto il popolo che l'ha udito, anche i pubblicani, hanno reso giustizia a Dio, facendosi battezzare del battesimo di Giovanni, 30 ma i farisei e i dottori della legge, non facendosi battezzare da lui, hanno reso vano il consiglio di Dio per loro.
31 A chi dunque paragonerò gli uomini di questa generazione? E a chi sono simili? 32 Sono simili ai fanciulli che stanno a sedere in piazza e gridano gli uni agli altri: 'Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato; abbiamo cantato dei lamenti e non avete pianto'. 33 Difatti è venuto Giovanni il battista, non mangiando pane né bevendo vino, e voi dite: 'Ha un demonio'. 34 È venuto il Figlio dell'uomo, mangiando e bevendo, e voi dite: 'Ecco un mangione e un beone, un amico dei pubblicani e dei peccatori!'. 35 Ma alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi figli”.

Gesù unto d'olio profumato a casa di Simone il fariseo
36 Uno dei farisei gli chiese di mangiare da lui ed egli, entrato in casa del fariseo, si mise a tavola. 37 Ed ecco, una donna che era in quella città, una peccatrice, saputo che egli era a tavola in casa del fariseo, portò un vaso di alabastro pieno di olio profumato; 38 e, stando ai suoi piedi, di dietro, piangendo cominciò a rigargli di lacrime i piedi e li asciugava con i suoi capelli; e gli baciava e ribaciava i piedi e li ungeva con l'olio. 39 Il fariseo che lo aveva invitato, visto ciò, disse fra sé: “Costui, se fosse profeta, saprebbe chi e quale sia la donna che lo tocca, perché è una peccatrice”. 40 E Gesù, rispondendo, gli disse: “Simone, ho qualcosa da dirti”. Ed egli: “Maestro, di' pure”. 41 “Un creditore aveva due debitori; l'uno gli doveva cinquecento denari e l'altro cinquanta. 42 E non avendo essi di che pagare, condonò il debito a entrambi. Chi di loro dunque lo amerà di più?”. 43 Simone, rispondendo, disse: “Suppongo sia colui al quale ha condonato di più”. Gesù gli disse: “Hai giudicato rettamente”. 44 E, voltandosi verso la donna, disse a Simone: “Vedi questa donna? Io sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato dell'acqua ai piedi, ma lei mi ha rigato i piedi di lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. 45 Tu non mi hai dato alcun bacio, ma lei, da quando sono entrato, non ha smesso di baciarmi i piedi. 46 Tu non mi hai unto il capo d'olio, ma lei mi ha unto i piedi di profumo. 47 Perciò io ti dico: Le sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato, ma colui a cui poco è perdonato, poco ama”. 48 Poi disse alla donna: “I tuoi peccati ti sono perdonati”. 49 E quelli che erano a tavola con lui cominciarono a dire dentro di sé: “Chi è costui che perdona anche i peccati?”. 50 Ma egli disse alla donna: “La tua fede ti ha salvata; va' in pace”.

Le donne che accompagnavano Gesù
8,1 In seguito egli se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio; 2 con lui erano i dodici e certe donne che erano state guarite da spiriti maligni e da infermità: Maria, detta Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; 3 Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre che assistevano Gesù e i suoi con i loro beni.

La parabola del seminatore
(Matteo 13:1-9; Marco 4:1-9)
4 Ora come si riuniva gran folla e la gente di ogni città accorreva a lui, egli disse in parabola:
5 “Il seminatore uscì a seminare la sua semenza; mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada, fu calpestato e gli uccelli del cielo lo mangiarono. 6 Un'altra cadde sulla roccia e, come fu nato, seccò perché non aveva umidità. 7 Un'altra cadde in mezzo alle spine e le spine, nate insieme con il seme, lo soffocarono. 8 Un'altra parte cadde nella buona terra e, germogliata, fruttò il cento per uno”. Dicendo queste cose, esclamava: “Chi ha orecchi da udire, oda!”.

Spiegazione della parabola del seminatore
(Matteo 13:10-23; Marco 4:10-20)
9 I suoi discepoli gli domandarono che volesse dire questa parabola. 10 Ed egli disse: “A voi è dato di conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri se ne parla in parabole, affinché vedendo non vedano, e udendo non intendano.
11 Ora questo è il senso della parabola: il seme è la parola di Dio. 12 Quelli lungo la strada sono coloro che hanno udito, ma poi viene il diavolo e porta via la Parola dal loro cuore, affinché non credano e non siano salvati. 13 Quelli sulla roccia sono coloro i quali, quando hanno udito la Parola, la ricevono con gioia, ma costoro non hanno radice, credono per un tempo e, quando viene la prova, si tirano indietro. 14 E quello che è caduto fra le spine, sono coloro che hanno udito, ma se ne vanno e restano soffocati dalle preoccupazioni, dalle ricchezze e dai piaceri della vita e non arrivano a maturità. 15 E quello che è in buona terra, sono coloro i quali, dopo aver udito la Parola, la ritengono in un cuore onesto e buono e portano frutto con perseveranza”.

La parabola della lampada
(Matteo 5:15, 16; 10:26; Marco 4:21-25)
16 “Nessuno, accesa una lampada, la copre con un vaso o la mette sotto il letto; anzi, la mette sul candeliere, perché chi entra veda la luce. 17 Poiché non c'è nulla di nascosto che non debba manifestarsi né di segreto che non debba sapersi e venire alla luce. 18 Badate dunque a come ascoltate, perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, anche ciò che pensa di avere gli sarà tolto”.

La madre e i fratelli di Gesù
(Matteo 12:46-50; Marco 3:31-35)
19 Sua madre e i suoi fratelli vennero a lui, ma non potevano avvicinarglisi a motivo della folla. 20 Allora gli fu riferito: “Tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori, che ti vogliono vedere”. 21 Ma egli, rispondendo, disse loro: “Mia madre e miei fratelli sono quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica”.

Gesù calma la tempesta
(Matteo 8:23-27; Marco 4:35-41)
22 Un giorno egli entrò in una barca con i suoi discepoli e disse loro: “Passiamo all'altra riva del lago”. E presero il largo. 23 Mentre navigavano, egli si addormentò; e si abbatté sul lago un turbine di vento, tanto che la barca si riempiva d'acqua, ed essi erano in pericolo. 24 Essi, accostatisi, lo svegliarono, dicendo: “Maestro, Maestro, siamo perduti!”. Ma egli, destatosi, sgridò il vento e i flutti che si calmarono, e si fece bonaccia. 25 Poi disse loro: “Dov'è la vostra fede?”. Ma essi, impauriti e meravigliati, dicevano l'uno all'altro: “Chi è mai costui che comanda anche ai venti e all'acqua e gli ubbidiscono?”.

Gesù libera l'indemoniato di Gerasa
(Matteo 8:28-34; Marco 5:1-20)
26 Approdarono nel paese dei Geraseni, che sta di fronte alla Galilea. 27 Quando egli fu sceso a terra, gli venne incontro un uomo della città, il quale era posseduto da demòni; da lungo tempo non indossava vestiti e non abitava in una casa, ma stava fra i sepolcri. 28 Quando vide Gesù, dato un gran grido, gli si prostrò davanti e disse a gran voce: “Che c'è fra me e te, o Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non mi tormentare”. 29 Poiché Gesù comandava allo spirito immondo di uscire da quell'uomo; molte volte, infatti, esso se ne era impadronito e, benché lo si fosse legato con catene e custodito in ceppi, aveva spezzato i legami ed era portato via dal demonio nei deserti. 30 Gesù gli domandò: “Qual è il tuo nome?”. Ed egli rispose: “Legione”, perché molti demòni erano entrati in lui. 31 Ed essi lo pregavano che non comandasse loro di andare nell'abisso. 32 C'era là un branco numeroso di porci che pascolava sul monte e quei demòni lo pregarono di permettere loro di entrare in quelli. Ed egli lo permise. 33 I demòni, usciti da quell'uomo, entrarono nei porci; quel branco si avventò a precipizio giù nel lago e affogò. 34 Quando quelli che li pasturavano videro ciò che era avvenuto, se ne fuggirono e portarono la notizia in città e per la campagna. 35 La gente uscì a vedere l'accaduto; e, venuta a Gesù, trovò l'uomo, dal quale erano usciti i demòni, che sedeva ai piedi di Gesù, vestito e sano di mente, e si impaurì. 36 E quelli che avevano visto, raccontarono loro come l'indemoniato era stato liberato. 37 E l'intera popolazione della circostante regione dei Geraseni pregò Gesù che se ne andasse via da loro, perché erano presi da grande spavento. Egli, montato nella barca, se ne tornò indietro. 38 L'uomo dal quale erano usciti i demòni lo pregava di poter stare con lui, ma Gesù lo rimandò, dicendo: 39 “Torna a casa tua e racconta le grandi cose che Dio ha fatto per te”. Ed egli se ne andò per tutta la città, proclamando tutte le grandi cose che Gesù aveva fatto per lui.

Gesù guarisce una donna e riporta in vita la figlia di Iairo
(Matteo 9:18-26; Marco 5:21-43)
40 Al suo ritorno, Gesù fu accolto dalla folla, perché tutti lo stavano aspettando.
41 Ed ecco venire un uomo, chiamato Iairo, che era capo della sinagoga e, gettatosi ai piedi di Gesù, lo pregava di entrare in casa sua, 42 perché aveva una figlia unica di circa dodici anni, che stava per morire. Ora, mentre Gesù vi andava, la folla faceva ressa intorno a lui.
43 Una donna che aveva un flusso di sangue da dodici anni e aveva speso nei medici tutte le sue sostanze senza poter essere guarita da nessuno, 44 accostatasi da dietro, gli toccò il lembo della veste e in quell'istante il suo flusso ristagnò. 45 E Gesù disse: “Chi mi ha toccato?”. E siccome tutti negavano, Pietro e quelli che erano con lui risposero: “Maestro, la folla ti stringe e ti preme”. 46 Ma Gesù replicò: “Qualcuno mi ha toccato, perché ho sentito che una potenza è uscita da me”. 47 E la donna, vedendo che non era rimasta inosservata, venne tutta tremante e, gettatasi ai suoi piedi, dichiarò, in presenza di tutto il popolo, per quale motivo l'aveva toccato e come era stata guarita in un istante. 48 Ma egli le disse: “Figliola, la tua fede ti ha salvata; va' in pace”.
49 Mentre egli parlava ancora, venne uno dalla casa del capo della sinagoga, a dirgli: “Tua figlia è morta; non incomodare più oltre il Maestro”. 50 Ma Gesù, udito ciò, rispose a Iairo: “Non temere; solo abbi fede e lei sarà salva”. 51 E, arrivato alla casa, non permise a nessuno di entrarvi con lui, salvo che a Pietro, a Giovanni, a Giacomo e al padre e alla madre della fanciulla. 52 Ora tutti piangevano e facevano cordoglio per lei. Ma egli disse: “Non piangete; lei non è morta, ma dorme”. 53 E ridevano di lui, sapendo che era morta. 54 Ma egli, presala per la mano, disse ad alta voce: “Fanciulla, alzati!”. 55 E il suo spirito tornò; ella si alzò subito ed egli comandò che le si desse da mangiare. 56 I suoi genitori rimasero sbigottiti, ma egli ordinò loro di non dire a nessuno quello che era avvenuto.

La missione dei dodici apostoli
(Matteo 10:1, 7, 9-14; Marco 6:7-13)
9,1 Ora Gesù, convocati i dodici, diede loro l'autorità su tutti i demòni e il potere di guarire le malattie. 2 Li mandò a predicare il regno di Dio e a guarire gli infermi. 3 E disse loro: “Non prendete nulla per il viaggio: né bastone, né sacca, né pane, né denaro e non abbiate tunica di ricambio. 4 In qualunque casa sarete entrati, in quella dimorate e da quella ripartite. 5 Quanto a quelli che non vi riceveranno, uscendo dalla loro città, scuotete la polvere dai vostri piedi, come testimonianza contro di loro”. 6 Ed essi, partiti, andavano di villaggio in villaggio, evangelizzando e operando guarigioni dappertutto.

Perplessità di Erode riguardo a Gesù
(Matteo 14:1, 2; Marco 6:14-16)
7 Erode il tetrarca udì parlare di tutti quei fatti e ne era perplesso, perché alcuni dicevano: “Giovanni è risuscitato dai morti”, 8 altri dicevano: “È apparso Elia”, e altri: “È risuscitato uno degli antichi profeti”. 9 Ma Erode disse: “Giovanni l'ho fatto decapitare; chi è dunque costui del quale sento dire tali cose?”. E cercava di vederlo.

Prima moltiplicazione dei pani
(Matteo 14:13-21; Marco 6:30-44; Giovanni 6:1-15)
10 Gli apostoli, essendo ritornati, raccontarono a Gesù tutte le cose che avevano fatte ed egli, presili con sé, si ritirò in disparte verso una città chiamata Betsaida. 11 Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono; ed egli, accoltele, parlava loro del regno di Dio e guariva quelli che avevano bisogno di guarigione.
12 Ora il giorno cominciava a declinare e i dodici, accostatisi, gli dissero: “Lascia andare la folla, affinché se ne vada per i villaggi e per le campagne vicine per albergarvi e per trovarvi da mangiare, perché qui siamo in un luogo deserto”. 13 Ma egli disse loro: “Date loro voi da mangiare”. Ed essi risposero: “Noi non abbiamo altro che cinque pani e due pesci; a meno che non andiamo noi a comprare dei viveri per tutta questa gente”. 14 Poiché c'erano cinquemila uomini. Ed egli disse ai suoi discepoli: “Fateli accomodare a gruppi di una cinquantina”. 15 E così li fecero accomodare tutti. 16 Poi Gesù prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzò e li diede ai suoi discepoli perché li distribuissero alla gente. 17 Tutti mangiarono e furono sazi e dei pezzi loro avanzati si portarono via dodici ceste.

La confessione di Pietro: Gesù è il Cristo
(Matteo 16:13-20; Marco 8:27-30)
18 Mentre egli stava pregando in disparte, i discepoli erano con lui ed egli domandò loro: “Chi dice la gente che io sia?”. 19 E quelli risposero: “Alcuni dicono Giovanni il battista; altri, Elia; e altri, uno dei profeti antichi risuscitato”. 20 Ed egli disse loro: “E voi, chi dite che io sia?”. E Pietro, rispondendo, disse: “Il Cristo di Dio”. 21 Ed egli vietò loro severamente di dirlo ad alcuno, e aggiunse:
22 “È necessario che il Figlio dell'uomo soffra molte cose e sia respinto dagli anziani, dai capi sacerdoti e dagli scribi, sia ucciso e risusciti il terzo giorno”.

Dell'abnegazione cristiana
(Matteo 16:24-28; Marco 8:34; 9:1)
23 Diceva poi a tutti: “Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a sé stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua. 24 Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà, ma chi avrà perduto la propria vita per me, la salverà. 25 Infatti, che giova all'uomo aver guadagnato tutto il mondo, se poi ha perduto o rovinato sé stesso? 26 Perché, se uno ha vergogna di me e delle mie parole, il Figlio dell'uomo avrà vergogna di lui, quando verrà nella gloria sua, del Padre e dei santi angeli. 27 Ora io vi dico in verità che alcuni di coloro che sono qui presenti non gusteranno la morte, finché non abbiano visto il regno di Dio”.

La trasfigurazione
(Matteo 17:1-13; Marco 9:2-13)
28 Circa otto giorni dopo questi ragionamenti, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo, e salì sul monte per pregare. 29 Mentre pregava, l'aspetto del suo volto fu mutato e la sua veste divenne candida sfolgorante. 30 Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elia, 31 i quali, apparsi in gloria, parlavano della sua dipartita che stava per compiersi in Gerusalemme. 32 Pietro e quelli che erano con lui erano aggravati dal sonno e, quando si furono svegliati, videro la sua gloria e i due uomini che erano con lui. 33 E come questi si partivano da lui, Pietro disse a Gesù: “Maestro, è bene che stiamo qui; facciamo tre tende: una per te, una per Mosè e una per Elia”, non sapendo quello che diceva. 34 Mentre diceva così, venne una nuvola che li coprì della sua ombra e i discepoli temettero quando quelli entrarono nella nuvola. 35 E una voce venne dalla nuvola, dicendo: “Questi è mio Figlio, l'eletto mio; ascoltatelo”. 36 E, mentre la voce parlava, Gesù si trovò solo. Allora essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno nulla di quello che avevano visto.

Gesù guarisce un fanciullo indemoniato
(Matteo 17:14-23; Marco 9:14-32)
37 Il giorno seguente, quando essi scesero dal monte, una gran folla andò incontro a Gesù. 38 Ed ecco, un uomo dalla folla esclamò: “Maestro, te ne prego, volgi lo sguardo a mio figlio; è l'unico che io abbia; 39 Ecco, uno spirito lo prende e subito egli grida; lo spirito lo contorce con delle convulsioni facendolo schiumare e a fatica si allontana da lui, dopo averlo straziato. 40 Ho pregato i tuoi discepoli di scacciarlo, ma non hanno potuto”. 41 Gesù, rispondendo, disse: “O generazione incredula e perversa, fino a quando sarò io con voi e vi sopporterò? 42 Porta qui tuo figlio”. Mentre il fanciullo si avvicinava, il demonio lo gettò per terra e lo contorse con delle convulsioni, ma Gesù sgridò lo spirito immondo, guarì il fanciullo e lo rese a suo padre. 43 E tutti sbigottivano della grandezza di Dio.
44 Ora, mentre tutti si meravigliavano delle cose che Gesù faceva, egli disse ai suoi discepoli: “Voi tenete bene a mente queste parole: il Figlio dell'uomo sta per essere dato nelle mani degli uomini”. 45 Ma essi non capivano quelle parole che erano per loro coperte da un velo, in modo che non lo intendevano, e temevano di interrogarlo su quanto aveva detto.

L'umiltà, segreto della vera grandezza; condanna dello spirito settario
(Matteo 18:1-14; Marco 9:33-37)
46 Poi sorse fra loro una disputa su chi di loro fosse il maggiore. 47 Ma Gesù, conosciuto il pensiero del loro cuore, prese un piccolo fanciullo, se lo pose accanto e disse loro: 48 “Chi riceve questo piccolo fanciullo nel mio nome, riceve me e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato. Poiché chi è il minimo fra tutti voi, quello è grande”.
49 Allora Giovanni prese a dirgli: “Maestro, noi abbiamo visto un tale che scacciava i demòni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non ti segue con noi”. 50 Ma Gesù gli disse: “Non glielo vietate, perché chi non è contro di voi è per voi”.

Gesù in Samaria
51 Poi, come si avvicinava il tempo della sua assunzione, Gesù si mise risolutamente in cammino verso Gerusalemme. 52 E mandò davanti a sé dei servitori, i quali, partiti, entrarono in un villaggio dei Samaritani per preparargli alloggio. 53 Ma quelli non lo ricevettero perché era diretto verso Gerusalemme. 54 Visto ciò, i suoi discepoli Giacomo e Giovanni dissero: “Signore, vuoi tu che diciamo che scenda fuoco dal cielo e li consumi?”. 55 Ma egli, voltatosi, li sgridò. 56 E se ne andarono in un altro villaggio.

Seguire Gesù senza riserve
(Matteo 8:18-22)
57 Mentre camminavano per la via, qualcuno gli disse: “Io ti seguirò dovunque tu andrai”. 58 E Gesù gli rispose: “Le volpi hanno delle tane e gli uccelli del cielo dei nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo”. 59 E a un altro disse: “Seguimi”. Ed egli rispose: “Permettimi prima di andare a seppellire mio padre”. 60 Ma Gesù gli disse: “Lascia i morti seppellire i loro morti, ma tu va' ad annunciare il regno di Dio”. 61 Un altro ancora gli disse: “Ti seguirò, Signore, ma permettimi prima di salutare quelli di casa mia”. 62 Ma Gesù gli disse: “Nessuno che abbia messo la mano all'aratro e poi riguardi indietro, è adatto al regno di Dio”.

La missione dei settanta
(Cfr. Matteo 9:37, 38; 10; 28:18-20)
10,1 Dopo queste cose, il Signore designò altri settanta discepoli e li mandò a due a due davanti a sé, in ogni città e luogo dove egli stesso stava per andare. 2 E diceva loro: “La mèsse è grande, ma gli operai sono pochi; pregate dunque il Signore della mèsse che spinga degli operai nella sua mèsse. 3 Andate; ecco, io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi. 4 Non portate né borsa, né sacca, né calzari e non salutate nessuno per via. 5 In qualunque casa sarete entrati, dite prima: 'Pace a questa casa!'. 6 Se lì vi è un figlio di pace, la vostra pace riposerà su lui; se no, tornerà a voi. 7 Dimorate in quella stessa casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l'operaio è degno del suo salario. Non passate di casa in casa. 8 In qualunque città sarete entrati, se vi ricevono, mangiate di ciò che vi sarà messo davanti, 9 guarite gli infermi che saranno in essa e dite loro: 'Il regno di Dio si è avvicinato a voi'. 10 Ma in qualunque città sarete entrati, se non vi ricevono, uscite sulle piazze e dite: 11 'Perfino la polvere che dalla vostra città si è attaccata ai nostri piedi noi la scuotiamo contro di voi; sappiate tuttavia questo, che il regno di Dio si è avvicinato a voi'. 12 Io vi dico che in quel giorno la sorte di Sodoma sarà più tollerabile della sorte di quella città”.

Rimprovero alle città impenitenti
(Cfr. Matteo 11:21-24)
13 “Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida! Perché, se in Tiro e in Sidone fossero state fatte le opere potenti compiute fra voi, già anticamente si sarebbero ravvedute, prendendo il cilicio e sedendo nella cenere. 14 Perciò, nel giorno del giudizio la sorte di Tiro e di Sidone sarà più tollerabile della vostra. 15 E tu, o Capernaum, sarai tu forse innalzata fino al cielo? No, tu sarai abbassata fino nell'Ades!
16 Chi ascolta voi ascolta me; chi respinge voi respinge me e chi rifiuta me rifiuta colui che mi ha mandato”.

Il ritorno dei settanta dalla loro missione
(Matteo 11:25-30; 13:16, 17)
17 Ora i settanta tornarono pieni di gioia, dicendo: “Signore, anche i demòni ci sono sottoposti nel tuo nome”. 18 Ed egli disse loro: “Io vedevo Satana cadere dal cielo come folgore. 19 Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e su tutta la potenza del nemico; nulla potrà farvi del male. 20 Eppure, non vi rallegrate perché gli spiriti vi sono sottoposti, ma rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli”.
21 In quella stessa ora, Gesù giubilò per lo Spirito Santo e disse: “Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli! Sì, o Padre, perché così ti è piaciuto. 22 Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio e nessuno conosce chi è il Figlio, se non il Padre, né chi è il Padre, se non il Figlio e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo”. 23 E, rivoltosi ai suoi discepoli, disse loro in disparte: “Beati gli occhi che vedono le cose che voi vedete! 24 Poiché vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere le cose che voi vedete e non le hanno viste, udire le cose che voi udite e non le hanno udite”.

Il buon Samaritano
25 Ed ecco, un certo dottore della legge si alzò per metterlo alla prova e gli disse: “Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?”. 26 Ed egli gli disse: “Nella legge che sta scritto? Come leggi?”. 27 Egli, rispondendo, disse: “Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l'anima tua, e con tutta la forza tua, e con tutta la mente tua, e il tuo prossimo come te stesso”. 28 Gesù gli disse: “Tu hai risposto rettamente; fa' questo e vivrai”. 29 Ma egli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: “E chi è il mio prossimo?”. 30 Gesù, replicando, disse: “Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e s'imbatté nei briganti i quali, spogliatolo e feritolo, se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. 31 Per caso un sacerdote scendeva per quella stessa via; lo vide, ma passò oltre dal lato opposto. 32 Così pure un levita, giunto in quel luogo, lo vide, ma passò oltre dal lato opposto. 33 Ma un samaritano che era in viaggio, giunto presso di lui, lo vide, ne ebbe compassione 34 e, accostatosi, fasciò le sue piaghe, versandovi sopra dell'olio e del vino; poi lo mise sulla propria cavalcatura, lo condusse a un albergo e si prese cura di lui. 35 Il giorno dopo, presi due denari, li diede all'oste e gli disse: 'Prenditi cura di lui; e tutto ciò che spenderai di più, quando tornerò, te lo renderò'. 36 Quale di questi tre ti pare essere stato il prossimo di colui che s'imbatté nei ladroni?”. 37 E quello rispose: “Colui che gli usò misericordia”. E Gesù gli disse: “Va' e fa' anche tu la stessa cosa”.

Marta e Maria
38 Mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una certa donna, di nome Marta, lo ricevette in casa sua. 39 Marta aveva una sorella chiamata Maria la quale, postasi a sedere ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola. 40 Ma Marta, tutta presa dalle faccende domestiche, venne e disse: “Signore, non ti importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti”. 41 Ma il Signore, rispondendo, le disse: “Marta, Marta, ti affanni e ti inquieti di molte cose, ma una cosa è necessaria. 42 Maria ha scelto la buona parte che non le sarà tolta”.

Istruzioni di Gesù sulla preghiera
(Matteo 6:7-13; 7:7-11)
11,1 Gesù era in disparte a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: “Signore, insegnaci a pregare come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli”. 2 Ed egli disse loro: “Quando pregate, dite: 'Padre, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; 3 dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano; 4 e perdonaci i nostri peccati, poiché anche noi perdoniamo a ogni nostro debitore; e non ci esporre alla tentazione'”.
5 Poi disse loro: “Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte e gli dice: 'Amico, prestami tre pani, 6 perché un amico mi è arrivato in casa da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti'; 7 e se colui da dentro gli risponde: 'Non darmi fastidio; la porta è già chiusa e i miei bambini sono con me a letto; io non posso alzarmi per darteli', 8 io vi dico che, seppure non si alzasse a darglieli perché gli è amico, tuttavia, per la sua importunità, si alzerà e gliene darà quanti ne ha di bisogno”. 9 Io altresì vi dico: “Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto. 10 Poiché chiunque chiede riceve, chi cerca trova e sarà aperto a chi bussa. 11 E chi è quel padre tra voi che, se il figlio gli chiede un pane, gli dia una pietra? O, se gli chiede un pesce, gli dia invece una serpe? 12 Oppure, anche se gli chiede un uovo, gli dia uno scorpione? 13 Se voi dunque che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il vostro Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo domandano!”.

Gesù e Belzebù
(Matteo 12:22-37; Marco 3:22-29)
14 Gesù stava scacciando un demonio che era muto; quando il demonio fu uscito, il muto parlò e la folla si stupì. 15 Ma alcuni di loro dissero: “È per l'aiuto di Belzebù, principe dei demòni, che egli scaccia i demòni”. 16 Altri, per metterlo alla prova, chiedevano da lui un segno dal cielo. 17 Ma egli, conoscendo i loro pensieri, disse loro: “Ogni regno diviso in parti contrarie è ridotto in deserto e una casa divisa contro sé stessa va in rovina. 18 Se dunque anche Satana è diviso contro sé stesso, come potrà reggere il suo regno? Poiché voi dite che è per l'aiuto di Belzebù che io scaccio i demòni. 19 E se io scaccio i demòni per l'aiuto di Belzebù, i vostri figli per l'aiuto di chi li scacciano? Perciò, essi stessi saranno i vostri giudici. 20 Ma se è per il dito di Dio che io scaccio i demòni, allora il regno di Dio è giunto fino a voi. 21 Quando l'uomo forte, ben armato, guarda l'ingresso della sua dimora, quello che egli possiede è al sicuro, 22 ma, quando uno più forte di lui sopraggiunge e lo vince, gli toglie tutta l'armatura nella quale confidava e ne spartisce le spoglie. 23 Chi non è con me, è contro di me e chi non raccoglie con me, disperde”.

Il ritorno dello spirito immondo
(Matteo 12:43-45)
24 “Quando lo spirito immondo è uscito da un uomo, si aggira per luoghi aridi, cercando riposo; e, non trovandone, dice: 'Ritornerò nella mia casa da dove sono uscito' 25 e, giuntovi, la trova spazzata e adorna. 26 Allora va e prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui ed entrano ad abitarla; e l'ultima condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima”.
27 Mentre egli diceva queste cose, dalla folla una donna alzò la voce e gli disse: “Beato il grembo che ti portò e i seni che tu poppasti!”. Ma egli disse: 28 “Beati piuttosto quelli che odono la parola di Dio e la osservano!”.

Il segno del profeta Giona
(Matteo 12:38-42; 16:1-4)
29 Mentre la gente si affollava intorno, egli cominciò a dire: “Questa generazione è una generazione malvagia; essa chiede un segno, ma segno non le sarà dato, tranne il segno di Giona. 30 Poiché come Giona fu un segno per i Niniviti, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione. 31 La regina del Mezzogiorno risusciterà nel giudizio con gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché lei venne dalle estremità della terra per udire la sapienza di Salomone; ed ecco, qui c'è più che Salomone. 32 I Niniviti risusciteranno nel giudizio con questa generazione e la condanneranno, perché essi si ravvidero alla predicazione di Giona; ed ecco, qui c'è più che Giona”.

La parabola della lampada e dell'occhio
(Matteo 6:22, 23)
33 “Nessuno, quando ha acceso una lampada, la mette in un luogo nascosto o sotto un vaso; anzi, la mette sul candeliere, affinché quelli che entrano vedano la luce. 34 La lampada del tuo corpo è l'occhio; se l'occhio tuo è sano, anche tutto il tuo corpo è illuminato ma, se è viziato, anche il tuo corpo è nelle tenebre. 35 Guarda dunque che la luce che è in te non sia tenebre. 36 Se dunque tutto il tuo corpo è illuminato, senza avere alcuna parte tenebrosa, sarà tutto illuminato come quando la lampada ti illumina con il suo splendore”.

Gesù condanna i farisei
(Cfr. Matteo 23:1-36)
37 Mentre egli parlava, un fariseo lo invitò a pranzo da lui. Ed egli, entrato, si mise a tavola. 38 Il fariseo, visto questo, si meravigliò che non si fosse lavato prima del pranzo. 39 Il Signore gli disse: “Voi farisei pulite l'esterno della coppa e del piatto, ma il vostro interno è pieno di rapina e di malvagità. 40 Stolti, colui che ha fatto l'esterno, non ha anche fatto l'interno? 41 Date piuttosto in elemosina quello che è dentro il piatto e ogni cosa sarà pulita per voi.
42 Ma guai a voi, farisei, poiché pagate la decima della menta, della ruta e di ogni erba e trascurate la giustizia e l'amore di Dio! Queste sono le cose che bisognava fare, senza tralasciare le altre.
43 Guai a voi, farisei, perché amate i primi seggi nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze.
44 Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e chi vi cammina sopra non ne sa niente”.
45 Allora uno dei dottori della legge, rispondendo, gli disse: “Maestro, parlando così, offendi anche noi”. 46 Ed egli disse: “Guai anche a voi, dottori della legge, perché caricate la gente di pesi difficili da portare e voi non toccate quei pesi neppure con un dito!
47 Guai a voi, perché edificate i sepolcri dei profeti e i vostri padri li uccisero. 48 Voi dunque testimoniate delle opere dei vostri padri e le approvate, perché essi li uccisero e voi edificate loro dei sepolcri. 49 Per questo la sapienza di Dio ha detto: 'Io manderò loro dei profeti e degli apostoli; ne uccideranno alcuni e ne perseguiteranno altri', 50 affinché il sangue di tutti i profeti sparso dalla fondazione del mondo sia ridomandato a questa generazione, 51 dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso fra l'altare e il tempio; sì, vi dico, sarà ridomandato a questa generazione.
52 Guai a voi, dottori della legge, poiché avete tolto la chiave della scienza! Voi stessi non siete entrati e l'avete impedito a quelli che volevano entrare”.
53 Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a incalzarlo duramente e a fargli domande su molte cose, tendendogli insidie, 54 per cogliere qualche parola che gli uscisse di bocca.

Il lievito dei farisei e altri insegnamenti
(Cfr. Matteo 16:6-12; 10:28-33)
12,1 Intanto, la gente si era riunita a migliaia, così da calpestarsi gli uni gli altri, Gesù cominciò prima di tutto a dire ai suoi discepoli: “Guardatevi dal lievito dei farisei, che è ipocrisia. 2 Ma non c'è niente di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. 3 Perciò tutto quello che avete detto nelle tenebre, sarà udito nella luce e ciò che avete detto all'orecchio nelle stanze interne, sarà proclamato sui tetti. 4 Ma a voi che siete miei amici io dico: Non temete quelli che uccidono il corpo ma che, oltre a questo, non possono fare nulla di più. 5 Io vi mostrerò chi dovete temere: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella geenna. Sì, vi dico, temete Lui. 6 Cinque passeri non si vendono per due soldi? Eppure non uno di essi è dimenticato davanti a Dio; 7 anzi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete dunque; voi valete di più di molti passeri.
8 Ora io vi dico: Chiunque mi avrà riconosciuto davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo riconoscerà lui davanti agli angeli di Dio, 9 ma chi mi avrà rinnegato davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.

La bestemmia contro lo Spirito Santo
(Marco 12:31, 32)
10 Chiunque avrà parlato contro il Figlio dell'uomo sarà perdonato, ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato.
11 Quando poi vi condurranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di cosa rispondere a vostra difesa o di quello che dovrete dire, 12 perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quello stesso momento ciò che dovrete dire”.

La parabola del ricco stolto
13 Ora, uno della folla gli disse: “Maestro, di' a mio fratello che divida con me l'eredità”. 14 Ma Gesù gli rispose: “O uomo, chi mi ha costituito su voi giudice o spartitore?”. Poi disse loro: 15 “Badate e guardatevi da ogni avarizia, perché non è dall'abbondanza dei beni che uno possiede che egli ha la sua vita”. 16 E disse loro questa parabola: “La campagna di un certo uomo ricco fruttò in abbondanza; 17 egli ragionava così fra sé: 'Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti?'. E disse: 18 'Questo farò: demolirò i miei granai, ne fabbricherò di più grandi, vi raccoglierò tutto il mio grano e i miei beni 19 e dirò all'anima mia: 'Anima tu hai molti beni riposti per molti anni; riposati, mangia, bevi, godi'. 20 Ma Dio gli disse: 'Stolto, questa notte stessa l'anima tua ti sarà ridomandata e quello che hai preparato di chi sarà?'. 21 Così è di chi accumula tesori per sé e non è ricco davanti a Dio”.

Non essere ansiosi
(Matteo 6:19-34)
22 Poi disse ai suoi discepoli: “Perciò vi dico: Non siate in ansia per la vostra vita, di ciò che mangerete, né per il corpo, di che vi vestirete; 23 poiché la vita è più del nutrimento e il corpo è più del vestito. 24 Considerate i corvi: non seminano, non mietono, non hanno dispensa né granaio, eppure Dio li nutre. E voi, quanto più degli uccelli valete! 25 E chi di voi può con la propria ansietà aggiungere alla sua statura un solo cubito? 26 Se dunque non potete fare nemmeno ciò che è minimo, perché siete in ansia per il resto? 27 Considerate come crescono i gigli: non faticano e non filano, eppure io vi dico che Salomone stesso, con tutta la sua gloria, non fu vestito come uno di loro. 28 Ora, se Dio riveste così l'erba che oggi è nel campo e domani è gettata nel forno, quanto più vestirà voi, o gente di poca fede! 29 Anche voi non cercate che mangerete e che berrete e non state in ansia, 30 poiché è la gente del mondo che ricerca tutte queste cose, ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno. 31 Cercate piuttosto il suo regno, e queste cose vi saranno sopraggiunte.
32 Non temere, o piccolo gregge, poiché al Padre vostro è piaciuto di darvi il regno.
33 Vendete i vostri beni e fatene elemosina; fatevi delle borse che non invecchiano, un tesoro che non venga meno nei cieli, dove ladro non si accosta e tignola non guasta. 34 Perché dov'è il vostro tesoro, lì sarà anche il vostro cuore”.

Essere pronti per la venuta di Cristo
(Matteo 24:42-51; 25:1-13)
35 “I vostri fianchi siano cinti e le vostre lampade accese; 36 siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando tornerà dalle nozze, per aprirgli subito, appena giungerà e busserà. 37 Beati quei servitori che il padrone, arrivando, troverà vigilanti! In verità io vi dico che egli si cingerà, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. 38 Se giungerà alla seconda o alla terza vigilia e li troverà così, beati loro! 39 Sappiate questo, che se il padrone di casa sapesse a che ora verrà il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. 40 Anche voi siate pronti, perché nell'ora che non pensate, il Figlio dell'uomo verrà”.
41 Pietro disse: “Signore, questa parabola la dici tu per noi o anche per tutti?”. 42 E il Signore rispose: “Chi è mai quell'economo fedele e avveduto che il padrone costituirà sui suoi domestici per dare loro a suo tempo la loro porzione di viveri? 43 Beato quel servo che il padrone, al suo arrivo, troverà intento a fare così. 44 In verità io vi dico che lo costituirà su tutti i suoi beni. 45 Ma se quel servo dice in cuor suo: 'Il mio padrone tarda a venire' e comincia a battere i servi e le serve, a mangiare, bere e ubriacarsi, 46 il padrone di quel servo verrà nel giorno che non se l'aspetta e nell'ora che non sa; lo farà lacerare a colpi di flagello e gli assegnerà la sorte degli infedeli. 47 Quel servo, che ha conosciuto la volontà del suo padrone e non ha preparato né fatto nulla per compiere la sua volontà, sarà battuto con molti colpi, 48 ma colui che non l'ha conosciuta e ha fatto cose degne di castigo, sarà battuto con pochi colpi. A chi molto è stato dato, molto sarà ridomandato e a chi molto è stato affidato, tanto più si richiederà”.

Cristo, causa di divisione
(Matteo 10:34, 35; 16:1-3; 5:25, 26)
49 “Io sono venuto ad accendere un fuoco sulla terra e che mi resta da desiderare, se già è acceso? 50 Ma c'è un battesimo del quale devo essere battezzato e come sono angosciato finché non sia compiuto! 51 Pensate voi che io sia venuto a mettere pace in terra? No, vi dico, ma piuttosto divisione, 52 perché, da ora in avanti, se vi sono cinque persone in una casa, saranno divise tre contro due e due contro tre; 53 saranno divisi il padre contro il figlio e il figlio contro il padre; la madre contro la figlia, la figlia contro la madre; la suocera contro la nuora e la nuora contro la suocera”.
54 Diceva poi ancora alle folle: “Quando vedete una nuvola venire su da ponente, voi dite subito: 'Viene la pioggia' e così succede. 55 Quando sentite soffiare lo scirocco, dite: 'Farà caldo' e avviene così. 56 Ipocriti, sapete discernere bene l'aspetto della terra e del cielo; come mai non sapete discernere questo tempo?
57 Perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto? 58 Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, fa' di tutto, mentre sei per via, per accordarti con lui, affinché non ti porti davanti al giudice e il giudice ti consegni all'esecutore giudiziario e l'esecutore ti metta in prigione. 59 Io ti dico che non uscirai di là, finché tu non abbia pagato fino all'ultimo centesimo”.

Non giudicare ma ravvedersi
13,1 In quello stesso tempo vennero alcuni a riferirgli il fatto dei Galilei il cui sangue Pilato aveva mescolato con i loro sacrifici. 2 Gesù, rispondendo, disse loro: “Pensate che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei perché hanno sofferto tali cose? 3 No, vi dico, ma, se non vi ravvedete, tutti, allo stesso modo, perirete”. 4 O quei diciotto sui quali cadde la torre in Siloe e li uccise, pensate che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? 5 No, vi dico, ma, se non vi ravvedete, tutti, allo stesso modo, perirete”.

La parabola del fico sterile
6 Disse pure questa parabola: “Un tale aveva un fico piantato nella sua vigna; andò a cercarvi del frutto e non ne trovò. 7 Disse dunque al vignaiuolo: 'Ecco, sono ormai tre anni che vengo a cercare frutto da questo fico e non ne trovo; taglialo, perché sta lì a rendere improduttivo anche il terreno?'. 8 Ma l'altro, rispondendo, gli disse: 'Signore, lascialo ancora quest'anno, finché io gli zappi attorno e vi metta del concime; 9 forse darà frutto in avvenire; se no, lo taglierai'”.

Guarigione di una donna disabile
10 Gesù stava insegnando in una delle sinagoghe in giorno di sabato. 11 Ed ecco una donna che da diciotto anni aveva uno spirito d'infermità, era tutta curvata e incapace di raddrizzarsi in alcun modo. 12 E Gesù, vedutala, la chiamò a sé e le disse: “Donna, tu sei liberata dalla tua infermità”. 13 Pose le mani su lei e in quell'istante fu raddrizzata e glorificava Dio. 14 Ora il capo della sinagoga, sdegnato che Gesù avesse fatto una guarigione in giorno di sabato, prese a dire alla folla: “Ci sono sei giorni nei quali si deve lavorare; venite dunque in quelli a farvi guarire e non in giorno di sabato”. 15 Ma il Signore gli rispose: “Ipocriti, non scioglie ciascuno di voi, di sabato, il suo bue o il suo asino dalla mangiatoia per condurlo a bere? 16 E questa, che è figlia di Abraamo e che Satana aveva tenuto legata per ben diciotto anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?”. 17 Mentre diceva queste cose, tutti i suoi avversari erano confusi e la moltitudine si rallegrava di tutte le opere gloriose da lui compiute.

Parabole del granello di senape e del lievito
(Matteo 13:31-33; Marco 4:30-32)
18 Diceva dunque: “A che cosa è simile il regno di Dio e a che cosa lo paragonerò? 19 Esso è simile a un granello di senape che un uomo ha preso e gettato nel suo orto; ed è cresciuto ed è divenuto albero e gli uccelli del cielo si sono riparati sui suoi rami”.
20 E di nuovo disse: “A che cosa paragonerò il regno di Dio? 21 Esso è simile al lievito che una donna ha preso e nascosto in tre misure di farina, finché sia tutta lievitata”.

La porta stretta
(Matteo 7:13-23; 8:11, 12)
22 Egli attraversava città e villaggi, insegnando e avvicinandosi a Gerusalemme.
23 Un tale gli disse: “Signore, sono pochi i salvati?”. 24 Ed egli disse loro: “Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché io vi dico che molti cercheranno di entrare e non potranno. 25 Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, stando di fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: 'Signore, aprici', ma egli, rispondendo, vi dirà: 'Io non so da dove venite'. 26 Allora comincerete a dire: 'Noi abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze!'. 27 Ed egli dirà: 'Io vi dico che non so da dove venite; allontanatevi da me, voi tutti operatori di iniquità'. 28 Là ci sarà il pianto e lo stridore di denti, quando vedrete Abraamo e Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio e voi ne sarete cacciati fuori. 29 E ne verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno, e si siederanno a tavola nel regno di Dio. 30 Ed ecco, ve ne sono degli ultimi che saranno primi e dei primi che saranno ultimi”.

Lamento su Gerusalemme
(Matteo 23:37-39)
31 In quello stesso momento vennero alcuni farisei a dirgli: “Parti e vattene di qui, perché Erode vuole farti morire”. 32 Ed egli disse loro: “Andate a dire a quella volpe: 'Ecco, io scaccio i demòni, compio guarigioni oggi e domani e il terzo giorno giungo al mio termine'. 33 D'altronde, bisogna che io cammini oggi e domani e dopodomani, perché non può essere che un profeta muoia fuori di Gerusalemme.
34 Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono mandati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come la chioccia raccoglie i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! 35 Ecco, la vostra casa sta per esservi lasciata deserta. Io vi dico che non mi vedrete più, finché venga il giorno che diciate: 'Benedetto colui che viene nel nome del Signore!'”.

Gesù guarisce in giorno di sabato
14,1 Gesù entrò in casa di uno dei principali farisei in giorno di sabato per prendere cibo; essi lo stavano osservando. 2 Ed ecco, gli stava davanti un uomo idropico. 3 Gesù prese a dire ai dottori della legge e ai farisei: “È lecito o no fare guarigioni in giorno di sabato?”. Ma essi tacquero. 4 Allora egli, presolo, lo guarì e lo congedò. 5 Poi disse loro: “Chi di voi, se un figlio o un bue cade in un pozzo, non lo tira subito fuori in giorno di sabato?”. 6 Ed essi non potevano rispondere nulla in contrario.

Lezioni di umiltà e di amore
7 Notando poi come gli invitati sceglievano i primi posti, disse loro questa parabola: 8 “Quando sarai invitato a nozze da qualcuno, non ti mettere a tavola al primo posto, perché può darsi che sia stato invitato da lui qualcuno più importante di te 9 e chi ha invitato te e lui non venga a dirti: 'Cedi il posto a questo!' e tu debba, con tua vergogna, cominciare allora a occupare l'ultimo posto. 10 Ma quando sarai invitato, va' a metterti all'ultimo posto, affinché, quando colui che ti ha invitato verrà, ti dica: 'Amico, sali più in su'. Allora ne avrai onore davanti a tutti quelli che saranno a tavola con te. 11 Poiché chiunque si innalza sarà abbassato e chi si abbassa sarà innalzato”.
12 Diceva pure a chi lo aveva invitato: “Quando fai un pranzo o una cena, non chiamare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i vicini ricchi, affinché anche loro t'invitino e ti sia reso il contraccambio; 13 ma quando fai un convito, chiama i poveri, gli storpi, gli zoppi, i ciechi 14 e sarai beato, perché non hanno modo di rendertene il contraccambio; infatti il contraccambio ti sarà reso alla risurrezione dei giusti”.

La parabola del gran convito
(Cfr. Matteo 22:1-14)
15 Uno degli invitati, udite queste cose, gli disse: “Beato chi mangerà del pane nel regno di Dio!”. 16 Ma Gesù gli disse: “Un uomo fece una gran cena e invitò molti; 17 e, all'ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: 'Venite, perché tutto è già pronto'. 18 Tutti insieme cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: 'Ho comprato un campo e ho necessità di andarlo a vedere; ti prego di scusarmi'. 19 Un altro disse: 'Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi'. 20 Un altro disse: 'Ho preso moglie e perciò non posso venire'. 21 E il servo, tornato, riferì queste cose al suo signore. Allora il padrone di casa, adiratosi, disse al suo servo: 'Va' presto per le piazze e per le vie della città e conduci qua i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi'. 22 Poi il servo disse: 'Signore, si è fatto come hai comandato e c'è ancora posto'. 23 E il signore disse al servo: 'Va' fuori per le strade e lungo le siepi e costringili a entrare, affinché la mia casa sia piena. 24 Perché io vi dico che nessuno di quegli uomini che erano stati invitati assaggerà la mia cena'”.

Il prezzo del discepolato
(Matteo 10:37, 38; 5:13; Marco 9:50)
25 Ora molta gente andava con lui ed egli, voltatosi, disse loro:
26 “Se uno viene a me e non odia suo padre e sua madre, la moglie e i figli, i fratelli e le sorelle e persino la propria vita, non può essere mio discepolo. 27 E chi non porta la sua croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
28 Infatti, chi è fra voi colui che, volendo edificare una torre, non si metta prima a sedere e calcoli la spesa per vedere se ha da poterla finire? 29 Perché non succeda che, quando ne abbia posto le fondamenta e non la possa finire, tutti quelli che la vedranno comincino a beffarsi di lui, dicendo: 30 'Quest'uomo ha cominciato a edificare e non ha potuto finire'.
31 Ovvero, qual è il re che, partendo per muovere guerra a un altro re, non si metta prima a sedere ed esamini se possa, con diecimila uomini, affrontare chi gli viene contro con ventimila? 32 Altrimenti, mentre quello è ancora lontano, gli manda un'ambasciata e chiede di trattare la pace.
33 Così dunque ognuno di voi, che non rinunci a tutto quello che ha, non può essere mio discepolo.
34 Il sale, certo, è buono ma, se anche il sale diventa insipido, con che gli si darà sapore? 35 Non serve né per terra, né per concime; lo si butta via. Chi ha orecchi da udire, oda”.

La parabola della pecora smarrita
(Matteo 18:12-14)
15,1 Tutti i pubblicani e i peccatori si accostavano a lui per udirlo. 2 E così i farisei come gli scribi mormoravano, dicendo: “Costui accoglie i peccatori e mangia con loro”. 3 Ed egli disse loro questa parabola: 4 “Chi è l'uomo fra voi che, avendo cento pecore, se ne perde una, non lasci le novantanove nel deserto e non vada dietro alla perduta finché non l'abbia ritrovata? 5 E, trovatala, tutto allegro se la mette sulle spalle 6 e, giunto a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: 'Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la mia pecora che era perduta'. 7 Io vi dico che così vi sarà in cielo più gioia per un solo peccatore che si ravvede, che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di ravvedimento”.

La parabola della dramma perduta
8 “Ovvero, qual è la donna che, avendo dieci dramme, se ne perde una, non accende un lume e non spazzi la casa e non cerchi con cura finché non l'abbia ritrovata? 9 Quando l'ha trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo: 'Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perduto'. 10 Così, vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si ravvede”.

La parabola del figlio prodigo
11 Disse ancora: “Un uomo aveva due figli; 12 il più giovane di loro disse al padre: 'Padre, dammi la parte dei beni che mi tocca'. Ed egli spartì fra loro i beni. 13 Di lì a poco il figlio più giovane, messa insieme ogni cosa, se ne partì per un paese lontano e vi dissipò la sua sostanza, vivendo dissolutamente. 14 E quando ebbe speso ogni cosa, una gran carestia venne in quel paese, tanto che cominciò a essere nel bisogno. 15 Allora si mise con uno degli abitanti di quel paese, il quale lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. 16 Egli avrebbe bramato sfamarsi con i baccelli che i porci mangiavano, ma nessuno gliene dava. 17 Allora, rientrato in sé, disse: 'Quanti servi di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! 18 Io mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: 'Padre, ho peccato contro il cielo e contro te: 19 non sono più degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi servi'. 20 Egli dunque si alzò e tornò da suo padre, ma, mentre era ancora lontano, suo padre lo vide e fu mosso a compassione; corse, gli si gettò al collo, lo baciò e ribaciò. 21 E il figlio gli disse: 'Padre, ho peccato contro il cielo e contro te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio'. 22 Ma il padre disse ai suoi servitori: 'Presto, portate qua la veste più bella e rivestitelo, mettetegli un anello al dito e dei calzari ai piedi; 23 portate fuori il vitello ingrassato, ammazzatelo, mangiamo e rallegriamoci, 24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato a vita; era perduto ed è stato ritrovato'. E si misero a fare gran festa. 25 Ora il figlio maggiore era ai campi; tornando, mentre fu vicino alla casa, udì la musica e le danze. 26 Chiamato uno dei servitori, gli domandò che cosa stesse succedendo. 27 Quello gli disse: 'È giunto tuo fratello e tuo padre ha ammazzato il vitello ingrassato, perché l'ha riavuto sano e salvo'. 28 Egli si adirò e non volle entrare; allora suo padre uscì fuori e lo pregava d'entrare. 29 Ma egli, rispondendo, disse al padre: 'Ecco, da tanti anni ti servo e non ho mai trasgredito un tuo comando; a me però non hai mai dato neppure un capretto per far festa con i miei amici, 30 ma, quando è venuto questo tuo figlio che ha divorato i tuoi beni con le prostitute, tu hai ammazzato per lui il vitello ingrassato'. 31 Allora il padre gli disse: 'Figliolo, tu sei sempre con me e ogni cosa mia è tua, 32 ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato a vita; era perduto ed è stato ritrovato'”.

La parabola dell'amministratore infedele
(Matteo 11:12-13; 6:24; 5:18, 32)
16,1 Gesù diceva ancora ai suoi discepoli: “Un uomo ricco aveva un economo, il quale fu accusato davanti a lui di dissipare i suoi beni. 2 Egli lo chiamò e gli disse: 'Che cos'è questo che sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché tu non puoi più essere mio amministratore'. 3 Allora l'economo disse fra sé: 'Che farò io, ora che il padrone mi toglie l'amministrazione? A zappare non sono capace; a mendicare mi vergogno. 4 So bene quello che farò, affinché, quando dovrò lasciare l'amministrazione, ci sia chi mi riceva in casa sua'. 5 Chiamati quindi a sé uno per uno i debitori del suo padrone, disse al primo: 6 'Quanto devi al mio padrone?'. Quello rispose: 'Cento bati d'olio'. Egli disse: 'Prendi la tua scritta, siedi e scrivi presto: cinquanta'. 7 Poi disse a un altro: 'E tu, quanto devi?'. Quello rispose: 'Cento cori di grano'. Egli disse: 'Prendi la tua scritta e scrivi: ottanta'. 8 E il padrone lodò l'amministratore infedele perché aveva operato con avvedutezza; poiché i figli di questo secolo, nelle relazioni con quelli della loro generazione, sono più accorti dei figli della luce.
9 E io vi dico: fatevi degli amici con le ricchezze ingiuste, affinché, quando esse verranno meno, quelli vi ricevano nei tabernacoli eterni. 10 Chi è fedele nelle cose minime, è fedele anche nelle grandi e chi è ingiusto nelle cose minime, è ingiusto anche nelle grandi. 11 Se dunque non siete stati fedeli nelle ricchezze ingiuste, chi vi affiderà le vere? 12 E, se non siete stati fedeli nell'altrui, chi vi darà il vostro? 13 Nessun domestico può servire due padroni: perché o odierà l'uno e amerà l'altro, o avrà riguardo per l'uno e disprezzo per l'altro. Voi non potete servire Dio e Mammona”.

La legge e il regno di Dio
14 I farisei, che amavano il denaro, udivano tutte queste cose e si beffavano di lui. 15 Ed egli disse loro: “Voi siete quelli che vi proclamate giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce il vostro cuore, poiché quello che è eccelso fra gli uomini è abominazione davanti a Dio”.
16 La legge e i profeti sono durati fino a Giovanni; da quel tempo è annunciata la buona notizia del regno di Dio e ognuno vi entra a forza. 17 È più facile che passino il cielo e la terra, che cada un solo apice della legge”.

Il ripudio
18 “Chiunque manda via la moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio e chiunque sposa una donna mandata via dal marito, commette adulterio”.

Il ricco e Lazzaro
19 “C'era un uomo ricco, il quale vestiva porpora e bisso e ogni giorno festeggiava sontuosamente, 20 e c'era un mendicante chiamato Lazzaro, che giaceva alla sua porta, pieno di ulcere, 21 bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; e perfino i cani venivano a leccargli le ulcere. 22 Avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abraamo; morì anche il ricco e fu sepolto. 23 E nell'Ades, essendo nei tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abraamo e Lazzaro nel suo seno 24 ed esclamò: 'Padre Abraamo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell'acqua per rinfrescarmi la lingua, perché sono tormentato in questa fiamma'. 25 Ma Abraamo disse: 'Figlio, ricordati che tu ricevesti i tuoi beni in vita tua e che Lazzaro similmente ricevette i mali, ma ora qui egli è consolato e tu sei tormentato. 26 E oltre a tutto questo, fra noi e voi è posta una gran voragine, perché quelli che vorrebbero passare di qui a voi non possano, né di là si passi da noi'. 27 Ed egli disse: 'Ti prego, dunque, o padre, che tu lo mandi a casa di mio padre, 28 perché ho cinque fratelli, affinché attesti loro queste cose e non vengano anche loro in questo luogo di tormento'. 29 Abraamo disse: 'Hanno Mosè e i profeti; ascoltino quelli'. 30 Ed egli: 'No, padre Abraamo, ma se uno va a loro dai morti, si ravvedranno'. 31 Ma Abraamo rispose: 'Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscitasse'”.

Gli scandali, il perdono e la fede
(Matteo 18:6-9, 21-35)
17,1 Disse poi ai suoi discepoli: “È impossibile che non avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono! 2 Sarebbe meglio per lui che gli fosse messa al collo una macina da mulino e fosse gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno solo di questi piccoli. 3 Badate a voi stessi! Se tuo fratello pecca, riprendilo e, se si pente, perdonalo. 4 E se ha peccato contro te sette volte al giorno e sette volte torna a te e ti dice: 'Mi pento', perdonalo”.
5 Allora gli apostoli dissero al Signore: “Aumentaci la fede”. 6 Il Signore disse: “Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo sicomoro: 'Sradicati e trapiantati nel mare' e vi ubbidirebbe”.

Servi inutili
7 “Se uno di voi ha un servo che ara o bada alle pecore, quando quello torna a casa dai campi, gli dirà: 'Vieni presto a metterti a tavola'? 8 Non gli dirà invece: 'Preparami la cena, rimboccati la veste e vieni a servirmi finché io abbia mangiato e bevuto, poi mangerai e berrai tu'? 9 Si ritiene forse obbligato verso il suo servo perché ha fatto le cose che gli erano state comandate? 10 Così anche voi, quando avrete fatto tutto ciò che vi è comandato, dite: 'Noi siamo servi inutili; abbiamo fatto quello che eravamo in obbligo di fare'”.

Gesù guarisce dieci lebbrosi
11 Nel recarsi a Gerusalemme, egli passava sui confini della Samaria e della Galilea. 12 Come entrava in un certo villaggio, gli vennero incontro dieci uomini lebbrosi, i quali, fermatisi a distanza, 13 alzarono la voce dicendo: “Gesù, Maestro, abbi pietà di noi!”. 14 Vedutili, egli disse loro: “Andate a mostrarvi ai sacerdoti”. E, mentre andavano, furono purificati. 15 Uno di loro, vedendo che era guarito, tornò indietro glorificando Dio ad alta voce 16 e si gettò ai suoi piedi con la faccia a terra, ringraziandolo; e questo era un samaritano. 17 Gesù, rispondendo, disse: “I dieci non sono stati tutti purificati? E gli altri nove dove sono? 18 Non si è trovato nessuno che sia tornato per dare gloria a Dio tranne questo straniero?”. 19 E gli disse: “Alzati e va': la tua fede ti ha salvato”.
20 Interrogato poi dai farisei sul quando verrebbe il regno di Dio, rispose loro dicendo: “Il regno di Dio non viene in modo da attirare gli sguardi, né si dirà: 21 'Eccolo qui' o: 'Eccolo là', perché, ecco, il regno di Dio è dentro di voi”.

Gesù annuncia la Sua seconda venuta
(Cfr. Matteo 24:15-44; 10:39)
22 Disse pure ai suoi discepoli: “Verranno giorni che desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell'uomo e non lo vedrete. 23 E vi si dirà: 'Eccolo là' o: 'Eccolo qui'; non andate e non li seguite, 24 perché com'è il lampo, che balenando risplende da un'estremità all'altra del cielo, così sarà il Figlio dell'uomo nel suo giorno. 25 Ma prima bisogna che egli soffra molte cose e sia respinto da questa generazione.
26 E come avvenne ai giorni di Noè, così pure avverrà ai giorni del Figlio dell'uomo. 27 Si mangiava, si beveva, si prendeva moglie e si andava a marito, fino al giorno che Noè entrò nell'arca e venne il diluvio che li fece perire tutti. 28 Avvenne allo stesso modo anche ai giorni di Lot: si mangiava, si beveva, si comprava, si vendeva, si piantava e si edificava, 29 ma nel giorno in cui Lot uscì da Sodoma piovve dal cielo fuoco e zolfo, che li fece perire tutti. 30 Lo stesso avverrà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo sarà manifestato.
31 In quel giorno, chi sarà sulla terrazza e avrà la sua roba in casa, non scenda a prenderla; così pure chi sarà nei campi, non torni indietro. 32 Ricordatevi della moglie di Lot. 33 Chi cercherà di salvare la sua vita, la perderà, ma chi la perderà, la preserverà. 34 Io vi dico: In quella notte, due saranno in un letto; l'uno sarà preso e l'altro lasciato. 35 Due donne macineranno assieme; l'una sarà presa e l'altra lasciata. 36 [Due uomini saranno ai campi, l'uno sarà preso e l'altro lasciato”.]
37 I discepoli risposero: “Dove sarà, Signore?”. Ed egli disse loro: “Dove sarà il corpo, là pure si raduneranno le aquile”.

La vedova insistente e il giudice ingiusto
18,1 Propose loro ancora questa parabola per mostrare che dovevano pregare sempre e non stancarsi: 2 “In una certa città vi era un giudice, che non temeva Dio né aveva rispetto per alcun uomo; 3 e in quella città vi era una vedova, la quale andava da lui dicendo: 'Fammi giustizia del mio avversario'. 4 Egli per un tempo non volle farlo, poi disse fra sé: 'Benché io non tema Dio e non abbia rispetto per alcun uomo, 5 tuttavia, poiché questa vedova continua a darmi fastidio, le farò giustizia, perché, a forza di venire, non finisca per sfiancarmi”. 6 Il Signore disse: “Ascoltate ciò che dice il giudice ingiusto. 7 Dio non renderà forse giustizia ai suoi eletti che giorno e notte gridano a lui? Tarderà nei loro confronti? 8 Io vi dico che farà loro subito giustizia. Ma quando il Figlio dell'uomo verrà, troverà la fede sulla terra?”.

Il fariseo e il pubblicano
9 [Gesù] Disse ancora questa parabola per alcuni che confidavano in sé stessi di essere giusti e disprezzavano gli altri: 10 “Due uomini salirono al tempio per pregare, uno fariseo e l'altro pubblicano. 11 Il fariseo, stando in piedi, pregava così dentro di sé: 'O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, rapaci, ingiusti, adulteri; neppure come quel pubblicano. 12 Io digiuno due volte la settimana; pago la decima su tutto quello che possiedo'. 13 Il pubblicano, invece, se ne stava a distanza e non osava neppure alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto, dicendo: 'O Dio, sii placato verso me peccatore!'. 14 Io vi dico che questo tornò a casa sua giustificato, piuttosto che quell'altro, perché chiunque si innalza sarà abbassato, ma chi si abbassa sarà innalzato”.

Gesù benedice i bambini
(Matteo 19:13-15; Marco 10:13-16)
15 Portavano a Gesù anche i bambini, perché li toccasse, ma i discepoli, vedendo, li sgridavano. 16 Allora Gesù li chiamò a sé e disse: “Lasciate i piccoli fanciulli venire a me e non glielo vietate, perché il regno di Dio appartiene a chi è come loro. 17 In verità io vi dico che chiunque non avrà ricevuto il regno di Dio come un piccolo fanciullo, non vi entrerà affatto”.

Il giovane ricco
(Matteo 19:16-29; Marco 10:17-30)
18 E uno dei capi lo interrogò, dicendo: “Maestro buono, che farò io per ereditare la vita eterna?”.

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