C.E.I.:

Matteo 11-12

11,1 Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.
2 Giovanni intanto, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, mandò a dirgli per mezzo dei suoi discepoli: 3 «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo attenderne un altro?». 4 Gesù rispose: «Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete: 5 I ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano l'udito, i morti risuscitano, ai poveri è predicata la buona novella, 6 e beato colui che non si scandalizza di me». 7 Mentre questi se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? 8 Che cosa dunque siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano morbide vesti stanno nei palazzi dei re! 9 E allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, anche più di un profeta. 10 Egli è colui, del quale sta scritto:
Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero
che preparerà la tua via davanti a te
.
11 In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. 12 Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono. 13 La Legge e tutti i Profeti infatti hanno profetato fino a Giovanni. 14 E se lo volete accettare, egli è quell'Elia che deve venire. 15 Chi ha orecchi intenda.
16 Ma a chi paragonerò io questa generazione? Essa è simile a quei fanciulli seduti sulle piazze che si rivolgono agli altri compagni e dicono:
17 Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non avete pianto.
18 È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e hanno detto: Ha un demonio. 19 È venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. Ma alla sapienza è stata resa giustizia dalle sue opere».
20 Allora si mise a rimproverare le città nelle quali aveva compiuto il maggior numero di miracoli, perché non si erano convertite: 21 «Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsàida. Perché, se a Tiro e a Sidone fossero stati compiuti i miracoli che sono stati fatti in mezzo a voi, già da tempo avrebbero fatto penitenza, ravvolte nel cilicio e nella cenere. 22 Ebbene io ve lo dico: Tiro e Sidone nel giorno del giudizio avranno una sorte meno dura della vostra. 23 E tu, Cafarnao,
sarai forse innalzata fino al cielo?
Fino agli inferi precipiterai
!
Perché, se in Sòdoma fossero avvenuti i miracoli compiuti in te, oggi ancora essa esisterebbe! 24 Ebbene io vi dico: Nel giorno del giudizio avrà una sorte meno dura della tua!».
25 In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. 26 Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. 27 Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare.
28 Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. 29 Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. 30 Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero».

12,1 In quel tempo Gesù passò tra le messi in giorno di sabato, e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere spighe e le mangiavano. 2 Ciò vedendo, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare in giorno di sabato». 3 Ed egli rispose: «Non avete letto quello che fece Davide quando ebbe fame insieme ai suoi compagni? 4 Come entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell'offerta, che non era lecito mangiare né a lui né ai suoi compagni, ma solo ai sacerdoti? 5 O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio infrangono il sabato e tuttavia sono senza colpa? 6 Ora io vi dico che qui c'è qualcosa più grande del tempio. 7 Se aveste compreso che cosa significa: Misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste condannato individui senza colpa. 8 Perché il Figlio dell'uomo è signore del sabato».
9 Allontanatosi di là, andò nella loro sinagoga. 10 Ed ecco, c'era un uomo che aveva una mano inaridita, ed essi chiesero a Gesù: «È permesso curare di sabato?». Dicevano ciò per accusarlo. 11 Ed egli disse loro: «Chi tra voi, avendo una pecora, se questa gli cade di sabato in una fossa, non l'afferra e la tira fuori? 12 Ora, quanto è più prezioso un uomo di una pecora! Perciò è permesso fare del bene anche di sabato». 13 E rivolto all'uomo, gli disse: «Stendi la mano». Egli la stese, e quella ritornò sana come l'altra. 14 I farisei però, usciti, tennero consiglio contro di lui per toglierlo di mezzo.
15 Ma Gesù, saputolo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli guarì tutti, 16 ordinando loro di non divulgarlo, 17 perché si adempisse ciò che era stato detto dal profeta Isaia:
18 Ecco il mio servo che io ho scelto;
il mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto.
Porrò il mio spirito sopra di lui
e annunzierà la giustizia alle genti.
19 Non contenderà, né griderà,
né si udrà sulle piazze la sua voce.
20 La canna infranta non spezzerà,
non spegnerà il lucignolo fumigante,
finché abbia fatto trionfare la giustizia;
21 nel suo nome spereranno le genti.
22 In quel tempo gli fu portato un indemoniato, cieco e muto, ed egli lo guarì, sicché il muto parlava e vedeva. 23 E tutta la folla era sbalordita e diceva: «Non è forse costui il figlio di Davide?». 24 Ma i farisei, udendo questo, presero a dire: «Costui scaccia i demòni in nome di Beelzebùl, principe dei demòni».
25 Ma egli, conosciuto il loro pensiero, disse loro: «Ogni regno discorde cade in rovina e nessuna città o famiglia discorde può reggersi. 26 Ora, se satana scaccia satana, egli è discorde con se stesso; come potrà dunque reggersi il suo regno? 27 E se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri figli in nome di chi li scacciano? Per questo loro stessi saranno i vostri giudici. 28 Ma se io scaccio i demòni per virtù dello Spirito di Dio, è certo giunto fra voi il regno di Dio. 29 Come potrebbe uno penetrare nella casa dell'uomo forte e rapirgli le sue cose, se prima non lo lega? Allora soltanto gli potrà saccheggiare la casa. 30 Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde. 31 Perciò io vi dico: Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. 32 A chiunque parlerà male del Figlio dell'uomo sarà perdonato; ma la bestemmia contro lo Spirito, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro.
33 Se prendete un albero buono, anche il suo frutto sarà buono; se prendete un albero cattivo, anche il suo frutto sarà cattivo: dal frutto infatti si conosce l'albero. 34 Razza di vipere, come potete dire cose buone, voi che siete cattivi? Poiché la bocca parla dalla pienezza del cuore. 35 L'uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone, mentre l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae cose cattive. 36 Ma io vi dico che di ogni parola infondata gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio; 37 poiché in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato».
38 Allora alcuni scribi e farisei lo interrogarono: «Maestro, vorremmo che tu ci facessi vedere un segno». Ed egli rispose: 39 «Una generazione perversa e adultera pretende un segno! Ma nessun segno le sarà dato, se non il segno di Giona profeta. 40 Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell'uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra. 41 Quelli di Nìnive si alzeranno a giudicare questa generazione e la condanneranno, perché essi si convertirono alla predicazione di Giona. Ecco, ora qui c'è più di Giona! 42 La regina del sud si leverà a giudicare questa generazione e la condannerà, perché essa venne dall'estremità della terra per ascoltare la sapienza di Salomone; ecco, ora qui c'è più di Salomone!
43 Quando lo spirito immondo esce da un uomo, se ne va per luoghi aridi cercando sollievo, ma non ne trova. 44 Allora dice: Ritornerò alla mia abitazione, da cui sono uscito. E tornato la trova vuota, spazzata e adorna. 45 Allora va, si prende sette altri spiriti peggiori ed entra a prendervi dimora; e la nuova condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche a questa generazione perversa».
46 Mentre egli parlava ancora alla folla, sua madre e i suoi fratelli, stando fuori in disparte, cercavano di parlargli. 47 Qualcuno gli disse: «Ecco di fuori tua madre e i tuoi fratelli che vogliono parlarti». 48 Ed egli, rispondendo a chi lo informava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». 49 Poi stendendo la mano verso i suoi discepoli disse: «Ecco mia madre ed ecco i miei fratelli; 50 perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e madre».

Nuova Riveduta:

Matteo 11-12

L'ambasciata di Giovanni il battista
=Lu 7:18-23 (Gv 5:36; Is 35:4-6; 61:1-3)
11,1 Quando ebbe finito di dare le sue istruzioni ai suoi dodici discepoli, Gesù se ne andò di là per insegnare e predicare nelle loro città.
2 Giovanni, avendo nella prigione udito parlare delle opere del Cristo, mandò a dirgli per mezzo dei suoi discepoli: 3 «Sei tu colui che deve venire, o dobbiamo aspettare un altro?» 4 Gesù rispose loro: «Andate a riferire a Giovanni quello che udite e vedete: 5 i ciechi ricuperano la vista e gli zoppi camminano; i lebbrosi sono purificati e i sordi odono; i morti risuscitano e il vangelo è annunciato ai poveri. 6 Beato colui che non si sarà scandalizzato di me!»

=Lu 7:24-35
7 Mentre essi se ne andavano, Gesù cominciò a parlare di Giovanni alla folla: «Che cosa andaste a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento? 8 Ma che cosa andaste a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Quelli che portano delle vesti morbide stanno nei palazzi dei re. 9 Ma perché andaste? Per vedere un profeta? Sì, vi dico, e più che profeta. 10 Egli è colui del quale è scritto:
"Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero
per preparare la tua via davanti a te
".
11 In verità io vi dico, che fra i nati di donna non è sorto nessuno maggiore di Giovanni il battista; eppure il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. 12 Dai giorni di Giovanni il battista fino a ora, il regno dei cieli è preso a forza e i violenti se ne impadroniscono. 13 Poiché tutti i profeti e la legge hanno profetizzato fino a Giovanni. 14 Se lo volete accettare, egli è l'Elia che doveva venire. 15 Chi ha orecchi per udire oda.
16 Ma a chi paragonerò questa generazione? È simile ai bambini seduti nelle piazze che gridano ai loro compagni e dicono: 17 "Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato; abbiamo cantato dei lamenti e non avete pianto". 18 Difatti è venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: "Ha un demonio!" 19 È venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e dicono: "Ecco un mangione e un beone, un amico dei pubblicani e dei peccatori!" Ma la sapienza è stata giustificata dalle sue opere».

Gesù rimprovera le città impenitenti
=Lu 10:10-16; 12:47-48
20 Allora egli prese a rimproverare le città nelle quali era stata fatta la maggior parte delle sue opere potenti, perché non si erano ravvedute: 21 «Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida! perché se in Tiro e Sidone fossero state fatte le opere potenti compiute tra di voi, già da molto tempo si sarebbero pentite, con cilicio e cenere. 22 Perciò vi dichiaro che nel giorno del giudizio la sorte di Tiro e di Sidone sarà più tollerabile della vostra. 23 E tu, o Capernaum, sarai forse innalzata fino al cielo? No, tu scenderai fino all'Ades. Perché se in Sodoma fossero state fatte le opere potenti compiute in te, essa sarebbe durata fino ad oggi. 24 Perciò, vi dichiaro, nel giorno del giudizio la sorte del paese di Sodoma sarà più tollerabile della tua».

La relazione personale del discepolo con il suo Signore
=Lu 10:17-22; 1:51-53; 1Co 1:26-29; Is 55:1-3
25 In quel tempo Gesù prese a dire: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli. 26 Sì, Padre, perché così ti è piaciuto. 27 Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno conosce il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio, e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo.
28 Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo. 29 Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; 30 poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero».

Gesù, Signore del sabato
=(Mr 2:23-28; Lu 6:1-5) Mt 11:30
12,1 In quel tempo Gesù attraversò di sabato dei campi di grano; e i suoi discepoli ebbero fame e si misero a strappare delle spighe e a mangiare. 2 I farisei, veduto ciò, gli dissero: «Vedi! i tuoi discepoli fanno quello che non è lecito fare di sabato». 3 Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando ebbe fame, egli insieme a coloro che erano con lui? 4 Come egli entrò nella casa di Dio e come mangiarono i pani di presentazione che non era lecito mangiare né a lui, né a quelli che erano con lui, ma solamente ai sacerdoti? 5 O non avete letto nella legge che ogni sabato i sacerdoti nel tempio violano il sabato e non ne sono colpevoli? 6 Ora io vi dico che c'è qui qualcosa di più grande del tempio. 7 Se sapeste che cosa significa: "Voglio misericordia e non sacrificio", non avreste condannato gli innocenti; 8 perché il Figlio dell'uomo è signore del sabato».

Guarigione di un uomo dalla mano paralizzata; il giorno del sabato
Mr 3:1-6; Lu 6:6-11
9 Poi se ne andò, e giunse nella loro sinagoga 10 dove c'era un uomo che aveva una mano paralizzata. Allora essi, per poterlo accusare, fecero a Gesù questa domanda: «È lecito fare guarigioni in giorno di sabato?» 11 Ed egli disse loro: «Chi è colui tra di voi che, avendo una pecora, se questa cade in giorno di sabato in una fossa, non la prenda e la tiri fuori? 12 Certo un uomo vale molto più di una pecora! È dunque lecito far del bene in giorno di sabato». 13 Allora disse a quell'uomo: «Stendi la tua mano». Ed egli la stese, e la mano divenne sana come l'altra.

Numerose guarigioni
=Mr 3:7-12 (Is 42:1-4); Lu 6:17-19
14 I farisei, usciti, tennero consiglio contro di lui, per farlo morire. 15 Ma Gesù, saputolo, si allontanò di là; molti lo seguirono ed egli li guarì tutti; 16 e ordinò loro di non divulgarlo, 17 affinché si adempisse quanto era stato detto per bocca del profeta Isaia:
18 «Ecco il mio servitore che ho scelto; il mio diletto, in cui l'anima mia si è compiaciuta.
Io metterò lo Spirito mio sopra di lui,
ed egli annuncerà la giustizia alle genti.
19 Non contenderà, né griderà
e nessuno udrà la sua voce sulle piazze.
20 Egli non triterà la canna rotta
e non spegnerà il lucignolo fumante,
finché non abbia fatto trionfare la giustizia.
21 E nel nome di lui le genti spereranno».

I farisei accusano Gesù
(Mr 3:20-27) Lu 11:14-23
22 Allora gli fu presentato un indemoniato, cieco e muto; ed egli lo guarì, in modo che il muto parlava e vedeva. 23 E tutta la folla stupiva e diceva: «Non è questi il Figlio di Davide?»
24 Ma i farisei, udendo ciò, dissero: «Costui non scaccia i demòni se non per l'aiuto di Belzebù, principe dei demòni». 25 Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse loro: «Ogni regno diviso contro se stesso va in rovina; e ogni città o casa divisa contro se stessa non potrà reggere. 26 Se Satana scaccia Satana, egli è diviso contro se stesso; come dunque potrà sussistere il suo regno? 27 E se io scaccio i demòni con l'aiuto di Belzebù, con l'aiuto di chi li scacciano i vostri figli? Per questo, essi stessi saranno i vostri giudici. 28 Ma se è con l'aiuto dello Spirito di Dio che io scaccio i demòni, è dunque giunto fino a voi il regno di Dio. 29 Come può uno entrare nella casa dell'uomo forte e rubargli la sua roba, se prima non lega l'uomo forte? Allora soltanto gli saccheggerà la casa. 30 Chi non è con me è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde.

Il peccato imperdonabile; la bestemmia contro lo Spirito Santo
Mr 3:28-30; Eb 6:4-8; 10:26-29
31 «Perciò io vi dico: ogni peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. 32 A chiunque parli contro il Figlio dell'uomo, sarà perdonato; ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo né in quello futuro. 33 O fate l'albero buono e buono pure il suo frutto, o fate l'albero cattivo e cattivo pure il suo frutto; perché dal frutto si conosce l'albero. 34 Razza di vipere, come potete dir cose buone, essendo malvagi? Poiché dall'abbondanza del cuore la bocca parla. 35 L'uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone; e l'uomo malvagio dal suo malvagio tesoro trae cose malvagie. 36 Io vi dico che di ogni parola oziosa che avranno detta, gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio; 37 poiché in base alle tue parole sarai giustificato, e in base alle tue parole sarai condannato».

Il segno di Giona; la regina di Saba
=Lu 11:29-32 (Mt 16:1-4; 11:20-24; 23:32-38)(cfr. Gn 2:1; 2Cr 9:1-12)
38 Allora alcuni scribi e farisei presero a dirgli: «Maestro, noi vorremmo vederti fare un segno». 39 Ma egli rispose loro: «Questa generazione malvagia e adultera chiede un segno; e segno non le sarà dato, tranne il segno del profeta Giona. 40 Poiché, come Giona stette nel ventre del pesce tre giorni e tre notti, così il Figlio dell'uomo starà nel cuore della terra tre giorni e tre notti. 41 I Niniviti compariranno nel giudizio con questa generazione e la condanneranno, perché essi si ravvidero alla predicazione di Giona; ed ecco, qui c'è più che Giona! 42 La regina del mezzogiorno comparirà nel giudizio con questa generazione e la condannerà; perché ella venne dalle estremità della terra per udire la sapienza di Salomone; ed ecco, qui c'è più che Salomone!

Il ritorno dello spirito immondo
(Lu 11:24-26)
43 «Quando lo spirito immondo esce da un uomo, si aggira per luoghi aridi cercando riposo e non lo trova. 44 Allora dice: "Ritornerò nella mia casa da dove sono uscito"; e quando ci arriva, la trova vuota, spazzata e adorna. 45 Allora va e prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui, i quali, entrati, vi prendono dimora; e l'ultima condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche a questa malvagia generazione».

La madre e i fratelli di Gesù
=(Mr 3:31-35; Lu 8:19-21) Eb 2:11-13
46 Mentre Gesù parlava ancora alle folle, ecco sua madre e i suoi fratelli che, fermatisi di fuori, cercavano di parlargli. 47 E uno gli disse: «Tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori che cercano di parlarti». 48 Ma egli rispose a colui che gli parlava: «Chi è mia madre, e chi sono i miei fratelli?» 49 E, stendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! 50 Poiché chiunque avrà fatto la volontà del Padre mio, che è nei cieli, mi è fratello e sorella e madre».

Nuova Diodati:

Matteo 11-12

L'ambasciata di Giovanni Battista
11,1 E dopo che Gesù ebbe finito di dare disposizioni ai suoi dodici discepoli, se ne andò di là, per insegnare e predicare nelle loro città. 2 Or Giovanni, avendo in prigione sentito parlare delle opere del Cristo, mandò due dei suoi discepoli a dirgli: 3 «Sei tu colui che deve venire, oppure dobbiamo aspettarne un altro?» 4 E Gesù, rispondendo, disse loro: «Andate e riferite a Giovanni le cose che udite e vedete: 5 I ciechi riacquistano la vista e gli zoppi camminano; i lebbrosi sono mondati e i sordi odono; i morti risuscitano e l'evangelo è annunziato ai poveri. 6 Beato è colui che non si sarà scandalizzato di me!». 7 Ora, come essi se ne andavano, Gesù prese a dire alle folle intorno a Giovanni: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? 8 Ma che cosa siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Ecco, coloro che portano vesti morbide abitano nei palazzi dei re. 9 Insomma, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, egli è più che un profeta. 10 Perché questi è colui del quale è scritto: "Ecco, io mando il mio messaggero davanti alla tua faccia; egli preparerà la tua strada davanti a te". 11 In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto mai nessuno più grande di Giovanni Battista; ma il minimo nel regno dei cieli è più grande di lui. 12 E dai giorni di Giovanni Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti lo rapiscono. 13 Poiché tutti i profeti e la legge hanno profetizzato fino a Giovanni. 14 E se lo volete accettare, egli è l'Elia che doveva venire. 15 Chi ha orecchi da udire, oda! 16 Ma a chi paragonerò questa generazione? Essa è simile a fanciulli seduti nelle piazze, che si rivolgono ai loro compagni 17 e dicono: "Noi vi abbiamo sonato il flauto e voi non avete ballato; abbiamo intonato lamenti e voi non avete fatto cordoglio". 18 Difatti è venuto Giovanni, che non mangia né beve, ed essi dicono: "Egli ha un demone". 19 È venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve, ed essi dicono: "Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori". Ma alla sapienza è stata resa giustizia dai suoi figli».

Le tre città impenitenti
20 Allora egli cominciò a rimproverare quelle città, in cui la maggior parte delle sue opere potenti erano state fatte, perché esse non si erano ravvedute, dicendo: 21 «Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida! Perché se in Tiro e Sidone fossero state fatte le opere potenti che sono state compiute tra di voi, già da tempo si sarebbero pentite con sacco e cenere. 22 Perciò io vi dico che nel giorno del giudizio, Tiro e Sidone saranno trattate con più tolleranza di voi. 23 E tu, o Capernaum, che sei stata innalzata fino al cielo, sarai abbassata fino all'inferno, perché se in Sodoma fossero state fatte le opere potenti compiute in te, essa esisterebbe ancora oggi. 24 Pertanto io vi dico che nel giorno del giudizio la sorte del paese di Sodoma sarà più tollerabile della tua».

Il giogo di Cristo
25 In quel tempo Gesù prese a dire: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai savi e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli. 26 Sì, o Padre, perché così ti è piaciuto. 27 Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio, e nessuno conosce il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio e colui al quale il Figlio avrà voluto rivelarlo. 28 Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo. 29 Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo per le vostre anime. 30 Perché il mio giogo è dolce e il mio peso è leggero!».

Gesù, signore del sabato
12,1 In quel tempo Gesù camminava in giorno di sabato tra i campi di grano; ora i suoi discepoli ebbero fame e si misero a svellere delle spighe e a mangiarle. 2 Ma i farisei, veduto ciò, gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli fanno quello che non è lecito fare in giorno di sabato». 3 Ed egli disse loro: «Non avete letto ciò che fece Davide, quando ebbe fame, egli e quelli che erano con lui? 4 Come egli entrò nella casa di Dio e mangiò i pani della presentazione, che non era lecito mangiare né a lui, né a quelli che erano con lui, ma solo ai sacerdoti? 5 Ovvero, non avete letto nella legge che nel tempio i sacerdoti, nei giorni di sabato, trasgrediscono il sabato e tuttavia sono senza colpa? 6 Ora io vi dico che qui c'è qualcuno più grande del tempio. 7 Ora, se voi sapeste che cosa significa: "Io voglio misericordia e non sacrificio", non avreste condannato gl'innocenti. 8 Perché il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato».

Guarigione dell'uomo dalla mano secca
9 Poi, partitosi di là, entrò nella loro sinagoga; 10 ed ecco, vi era un uomo che aveva una mano secca. Ed essi domandarono a Gesù, per poterlo poi accusare: «È lecito guarire qualcuno in giorno di sabato?». 11 Ed egli disse loro: «Chi è l'uomo fra voi che avendo una pecora, se questa cade in giorno di sabato in una fossa, non la prenda e non la tiri fuori? 12 Ora, quanto vale un uomo più di una pecora! È dunque lecito fare del bene in giorno di sabato?». 13 Allora egli disse a quell'uomo: «Stendi la tua mano!». Ed egli la stese e fu resa sana come l'altra. 14 Ma i farisei, usciti fuori, tennero consiglio contro di lui, del come farlo morire. 15 Ma Gesù, conoscendo ciò, si allontanò di là; grandi folle lo seguirono, ed egli li guarì tutti, 16 e ordinò loro severamente di non dire chi egli fosse, 17 affinché si adempisse ciò che fu detto dal profeta Isaia che dice: 18 «Ecco il mio servo che io ho scelto; l'amato mio in cui l'anima mia si è compiaciuta. Io metterò il mio Spirito su di lui, ed egli annunzierà la giustizia alle genti. 19 Egli non disputerà e non griderà e nessuno udirà la sua voce per le piazze. 20 Egli non frantumerà la canna rotta e non spegnerà il lucignolo fumante, finché non abbia fatto trionfare la giustizia. 21 E le genti spereranno nel suo nome».

La bestemmia dei farisei
22 Allora gli fu presentato un indemoniato, cieco e muto; ed egli lo guarì, sicché il cieco e muto parlava e vedeva. 23 E tutte le folle stupivano e dicevano: «Non è costui il Figlio di Davide?». 24 Ma i farisei, udito ciò, dicevano: «Costui scaccia i demoni solo per virtù di Beelzebub, principe dei demoni». 25 E Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse loro: «Ogni regno diviso contro se stesso va in rovina; ed ogni città o casa, divisa contro se stessa non può durare. 26 Ora, se Satana scaccia Satana, egli è diviso contro se stesso, come dunque può durare il suo regno? 27 E se io scaccio i demoni con l'aiuto di Beelzebub, con l'aiuto di chi li scacciano i vostri figli? Per questo essi saranno i vostri giudici. 28 Ma, se io scaccio i demoni per mezzo dello Spirito di Dio, allora il regno di Dio è giunto in mezzo a voi. 29 Ovvero, come può uno entrare nella casa dell'uomo forte e rapirgli i suoi beni, se prima non lega l'uomo forte? Allora soltanto riuscirà a saccheggiare la sua casa. 30 Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde. 31 Perciò io vi dico: Ogni peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà loro perdonata. 32 E chiunque parla contro il Figlio dell'uomo, sarà perdonato; ma chi parla contro lo Spirito Santo, non gli sarà perdonato, né in questa età né in quella futura».

Alberi e frutti
33 «O fate l'albero buono e il suo frutto sarà buono, o fate l'albero malvagio e il suo frutto sarà malvagio; infatti l'albero lo si conosce dal frutto. 34 Razza di vipere! Come potete dir cose buone, essendo malvagi? Poiché la bocca parla dall'abbondanza del cuore. 35 L'uomo buono dal buon tesoro del cuore trae cose buone; ma l'uomo malvagio dal suo malvagio tesoro trae cose malvagie. 36 Or io dico che nel giorno del giudizio gli uomini renderanno conto di ogni parola oziosa che avranno detta. 37 Poiché in base alle tue parole sarai giustificato, e in base alle tue parole sarai condannato».

Il segno di Giona
38 Allora alcuni scribi e farisei lo interrogarono, dicendo: «Maestro, noi vorremmo vedere da te qualche segno». 39 Ma egli, rispondendo, disse loro: «Questa malvagia e adultera generazione chiede un segno, ma nessun segno le sarà dato, se non il segno del profeta Giona. 40 Infatti, come Giona fu tre giorni e tre notti nel ventre del grosso pesce, così starà il Figlio dell'uomo tre giorni e tre notti nel cuore della terra. 41 I Niniviti risorgeranno nel giudizio con questa generazione e la condanneranno, perché essi si ravvidero alla predicazione di Giona; ed ecco, qui c'è uno più grande di Giona. 42 La regina del mezzogiorno risusciterà nel giudizio con questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per udire la sapienza di Salomone; ed ecco, qui c'è uno più grande di Salomone. 43 Ora, quando lo spirito immondo è uscito da un uomo, vaga per luoghi aridi, cercando riposo e non lo trova. 44 Allora dice: "Ritornerò nella mia casa da dove sono uscito"; ma quando giunge, la trova vuota, spazzata e adorna; 45 va allora a prendere con sé altri sette spiriti peggiori di lui, i quali entrano e vi prendono dimora; e l'ultima condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche a questa generazione malvagia».

La famiglia di Gesù
46 Ora, mentre egli parlava ancora alle folle, ecco sua madre e i suoi fratelli i quali, fermatisi fuori, cercavano di parlargli. 47 E qualcuno gli disse: «Ecco tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori e cercano di parlarti». 48 Ma egli rispondendo, disse a colui che lo aveva informato: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». 49 E, distesa la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli. 50 Poiché chiunque fa la volontà del Padre mio, che è nei cieli, mi è fratello, sorella e madre».

Riveduta 2020:

Matteo 11-12

11,1 Quando ebbe finito di dare le sue istruzioni ai suoi dodici discepoli, Gesù partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.

L'ambasciata di Giovanni il battista
(Luca 7:18-23)
2 Giovanni, avendo udito parlare delle opere del Cristo nella prigione, mandò a dirgli per mezzo dei suoi discepoli: 3 “Sei tu colui che deve venire, o ne aspetteremo un altro?”. 4 Gesù rispondendo disse loro: “Andate a riferire a Giovanni quello che udite e vedete: 5 i ciechi recuperano la vista e gli zoppi camminano; i lebbrosi sono purificati e i sordi odono; i morti risuscitano e l'evangelo è annunciato ai poveri. 6 Beato colui che non si sarà scandalizzato di me!”.

Gesù elogia Giovanni il battista
(Luca 7:24-35)
7 Mentre essi se ne andavano, Gesù cominciò a parlare di Giovanni alla folla: “Che andaste a vedere nel deserto? Una canna dimenata dal vento? Ma che andaste a vedere? 8 Un uomo avvolto in morbide vesti? Ecco, quelli che portano delle vesti morbide stanno nelle dimore dei re. 9 Ma perché andaste? Per vedere un profeta? Sì, vi dico, è più che un profeta. 10 Egli è colui del quale è scritto:
'Ecco, io mando il mio messaggero davanti al tuo cospetto, che preparerà la via davanti a te'.
11 In verità io vi dico che fra i nati di donna non è sorto nessuno maggiore di Giovanni il battista, però il minimo nel regno dei cieli è maggiore di lui. 12 Dai giorni di Giovanni il battista fino ad ora, il regno dei cieli è preso a forza e i violenti se ne impadroniscono. 13 Poiché tutti i profeti e la legge hanno profetizzato fino a Giovanni. 14 E, se lo volete accettare, egli è l'Elia che doveva venire. 15 Chi ha orecchi per udire, oda. 16 Ma a chi paragonerò io questa generazione? Essa è simile ai fanciulli seduti nelle piazze che gridano ai loro compagni e dicono: 17 'Vi abbiamo suonato il flauto e voi non avete ballato; abbiamo cantato dei lamenti e voi non avete fatto cordoglio'. 18 Difatti è venuto Giovanni, non mangiando né bevendo, e dicono: 'Ha un demonio!'. 19 È venuto il Figlio dell'uomo, mangiando e bevendo, e dicono: 'Ecco un mangiatore e un beone, un amico dei pubblicani e dei peccatori!'. Ma la sapienza è stata giustificata dalle sue opere”.

Rimprovero alle città impenitenti
(Luca 10:12-15)
20 Allora egli iniziò a rimproverare le città nelle quali era stata fatta la maggior parte delle sue opere potenti, perché non si erano ravvedute: 21 “Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida! Perché, se in Tiro e Sidone fossero state fatte le opere potenti compiute fra voi, già da molto tempo si sarebbero pentite, con cilicio e cenere. 22 Perciò vi dichiaro che nel giorno del giudizio la sorte di Tiro e di Sidone sarà più tollerabile della vostra. 23 E tu, o Capernaum, sarai tu forse innalzata fino al cielo? No, tu scenderai fino nell'Ades, perché se in Sodoma fossero state fatte le opere potenti compiute in te, essa sarebbe durata fino a oggi. 24 Perciò, io lo dichiaro, nel giorno del giudizio la sorte del paese di Sodoma sarà più tollerabile della tua”.

L'evangelo rivelato ai piccoli, il riposo di Gesù
(Luca 10:21, 22)
25 In quel tempo Gesù prese a dire: “Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli fanciulli. 26 Sì, Padre, perché così ti è piaciuto. 27 Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno conosce appieno il Figlio, se non il Padre, e nessuno conosce appieno il Padre, se non il Figlio e colui al quale il Figlio avrà voluto rivelarlo.
28 Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati e io vi darò riposo. 29 Prendete su voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore e voi troverete riposo alle anime vostre, 30 poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero”.

Le spighe di grano e il sabato
(Marco 2:23-28; Luca 6:1-15)
12,1 In quel tempo Gesù passò in giorno di sabato per i seminati; i suoi discepoli ebbero fame e si misero a strappare delle spighe e a mangiare. 2 I farisei, visto ciò, gli dissero: “Ecco, i tuoi discepoli fanno quello che non è lecito fare in giorno di sabato”. 3 Ma egli disse loro: “Non avete voi letto quello che fece Davide quando ebbe fame, egli e coloro che erano con lui? 4 Come egli entrò nella casa di Dio e come mangiarono i pani di presentazione che non era lecito mangiare né a lui, né a quelli che erano con lui, ma ai soli sacerdoti? 5 Ovvero, non avete voi letto nella legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio violano il sabato e non ne sono colpevoli? 6 Ora io vi dico che c'è qui qualcosa di più grande del tempio. 7 E se sapeste che cosa significhi:
'Voglio misericordia e non sacrificio',
voi non avreste condannato gli innocenti, 8 perché il Figlio dell'uomo è Signore del sabato”.

La guarigione dell'uomo dalla mano secca
(Marco 3:1-6; Luca 6:6-11)
9 Poi se ne andò e giunse nella loro sinagoga. 10 Ed ecco un uomo che aveva una mano secca. Essi, per poterlo accusare, fecero a Gesù questa domanda: “È lecito fare delle guarigioni in giorno di sabato?”. 11 Ed egli disse loro: “Chi è colui fra voi che, avendo una pecora, se cade in giorno di sabato in una fossa non la prenda e la tiri fuori? 12 Certo un uomo vale più di una pecora! È dunque lecito fare del bene in giorno di sabato”. 13 Allora disse a quell'uomo: “Stendi la tua mano”. Egli la stese ed essa tornò sana come l'altra. 14 Ma i farisei, usciti, tennero consiglio contro di lui, per farlo morire. 15 Ma Gesù, saputolo, partì di là; molti lo seguirono ed egli li guarì tutti 16 e ordinò loro severamente di non rivelare chi fosse 17 affinché si adempisse quanto era stato detto per bocca del profeta Isaia:
18 “Ecco il mio Servitore che ho scelto; il mio diletto, in cui l'anima mia si è compiaciuta. Io metterò lo Spirito mio sopra lui, ed egli annuncerà la giustizia alle genti. 19 Non contenderà, né griderà, né alcuno udrà la sua voce nelle piazze. 20 Egli non triterà la canna rotta e non spegnerà il lucignolo fumante, finché non abbia fatto trionfare la giustizia. 21 E nel suo nome le genti spereranno”.

L'indemoniato cieco e muto. La bestemmia contro lo Spirito Santo
(Marco 3:20-30; Luca 11:14-22)
22 Allora gli fu presentato un indemoniato, cieco e muto, ed egli lo sanò, in modo che il muto parlava e vedeva. 23 E tutta la folla stupiva e diceva: “Non è costui il Figlio di Davide?”. 24 Ma i farisei, udendo ciò, dissero: “Costui non scaccia i demòni se non per l'aiuto di Belzebù, principe dei demòni”. 25 E Gesù, conosciuti i loro pensieri, disse loro: “Ogni regno diviso in parti contrarie sarà ridotto in deserto e ogni città o casa divisa in parti contrarie non potrà reggere. 26 E se Satana scaccia Satana, egli è diviso contro sé stesso; come dunque potrà sussistere il suo regno? 27 E se io scaccio i demòni per l'aiuto di Belzebù, per l'aiuto di chi li scacciano i vostri figli? Per questo essi stessi saranno i vostri giudici. 28 Ma se è per l'aiuto dello Spirito di Dio che io scaccio i demòni, è dunque giunto fino a voi il regno di Dio. 29 Ovvero, come può uno entrare nella casa dell'uomo forte e rubargli le sue masserizie, se prima non abbia legato l'uomo forte? Soltanto allora gli saccheggerà la casa. 30 Chi non è con me, è contro di me e chi non raccoglie con me, disperde. 31 Perciò io vi dico: Ogni peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. 32 E a chiunque parli contro il Figlio dell'uomo, sarà perdonato, ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo né in quello a venire. 33 O voi fate l'albero buono e buono pure il suo frutto, o fate l'albero cattivo e cattivo pure il suo frutto, perché dal frutto si conosce l'albero. 34 Razza di vipere, come potete dire cose buone, essendo malvagi? Poiché dall'abbondanza del cuore la bocca parla. 35 L'uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone e l'uomo malvagio dal suo malvagio tesoro trae cose malvagie. 36 Io vi dico che di ogni parola oziosa che avranno detta gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio, 37 poiché dalle tue parole sarai giustificato e dalle tue parole sarai condannato”.

Il segno di Giona. La regina del mezzogiorno
(Luca 11:29-32)
38 Allora alcuni degli scribi e dei farisei presero a dirgli: “Maestro, noi vorremmo vederti operare un segno”. 39 Ma egli rispose loro: “Questa generazione malvagia e adultera chiede un segno e segno non le sarà dato, tranne il segno del profeta Giona. 40 Poiché, come Giona stette nel ventre del pesce tre giorni e tre notti, così starà il Figlio dell'uomo nel cuore della terra tre giorni e tre notti. 41 I Niniviti risorgeranno nel giudizio con questa generazione e la condanneranno, perché essi si ravvidero alla predicazione di Giona; ed ecco, qui c'è più che Giona! 42 La regina del mezzogiorno risusciterà nel giudizio con questa generazione e la condannerà, perché lei venne dalle estremità della terra per udire la sapienza di Salomone; ed ecco, qui c'è più che Salomone!

Il ritorno dello spirito immondo
(Luca 11:24-26)
43 Quando lo spirito immondo è uscito da un uomo, si aggira per luoghi aridi, cercando riposo, e non lo trova. 44 Allora dice: 'Ritornerò nella mia casa da dove sono uscito' e, giuntovi, la trova vuota, spazzata e adorna. 45 Allora va e prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui, i quali, entrati, vi prendono dimora e l'ultima condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche a questa generazione malvagia”.

La madre e i fratelli di Gesù
(Marco 3:31-35; Luca 8:19-21)
46 Mentre Gesù parlava ancora alle folle, ecco sua madre e i suoi fratelli che, fermatisi di fuori, cercavano di parlargli. 47 [E uno gli disse: “Ecco, tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori che cercano di parlarti”.] 48 Ma egli, rispondendo, disse a colui che gli parlava: “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?”. 49 E, stendendo la mano sui suoi discepoli, disse: “Ecco mia madre e i miei fratelli! 50 Poiché chiunque avrà fatta la volontà del Padre mio che è nei cieli, mi è fratello e sorella e madre”.

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