C.E.I.:

Matteo 26

1 Terminati tutti questi discorsi, Gesù disse ai suoi discepoli: 2 «Voi sapete che fra due giorni è Pasqua e che il Figlio dell'uomo sarà consegnato per essere crocifisso».
3 Allora i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo si riunirono nel palazzo del sommo sacerdote, che si chiamava Caifa, 4 e tennero consiglio per arrestare con un inganno Gesù e farlo morire. 5 Ma dicevano: «Non durante la festa, perché non avvengano tumulti fra il popolo».
6 Mentre Gesù si trovava a Betània, in casa di Simone il lebbroso, 7 gli si avvicinò una donna con un vaso di alabastro di olio profumato molto prezioso, e glielo versò sul capo mentre stava a mensa. 8 I discepoli vedendo ciò si sdegnarono e dissero: «Perché questo spreco? 9 Lo si poteva vendere a caro prezzo per darlo ai poveri!». 10 Ma Gesù, accortosene, disse loro: «Perché infastidite questa donna? Essa ha compiuto un'azione buona verso di me. 11 I poveri infatti li avete sempre con voi, me, invece, non sempre mi avete. 12 Versando questo olio sul mio corpo, lo ha fatto in vista della mia sepoltura. 13 In verità vi dico: dovunque sarà predicato questo vangelo, nel mondo intero, sarà detto anche ciò che essa ha fatto, in ricordo di lei».
14 Allora uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai sommi sacerdoti 15 e disse: «Quanto mi volete dare perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d'argento. 16 Da quel momento cercava l'occasione propizia per consegnarlo.
17 Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che ti prepariamo, per mangiare la Pasqua?». 18 Ed egli rispose: «Andate in città, da un tale, e ditegli: Il Maestro ti manda a dire: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli». 19 I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.
20 Venuta la sera, si mise a mensa con i Dodici. 21 Mentre mangiavano disse: «In verità io vi dico, uno di voi mi tradirà». 22 Ed essi, addolorati profondamente, incominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». 23 Ed egli rispose: «Colui che ha intinto con me la mano nel piatto, quello mi tradirà. 24 Il Figlio dell'uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a colui dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito; sarebbe meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!». 25 Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l'hai detto».
26 Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: «Prendete e mangiate; questo è il mio corpo». 27 Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, 28 perché questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati. 29 Io vi dico che da ora non berrò più di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio».
30 E dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. 31 Allora Gesù disse loro: «Voi tutti vi scandalizzerete per causa mia in questa notte. Sta scritto infatti:
Percuoterò il pastore
e saranno disperse le pecore del gregge
,
32 ma dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea». 33 E Pietro gli disse: «Anche se tutti si scandalizzassero di te, io non mi scandalizzerò mai». 34 Gli disse Gesù: «In verità ti dico: questa notte stessa, prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte». 35 E Pietro gli rispose: «Anche se dovessi morire con te, non ti rinnegherò». Lo stesso dissero tutti gli altri discepoli.
36 Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsèmani, e disse ai discepoli: «Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare». 37 E presi con sé Pietro e i due figli di Zebedèo, cominciò a provare tristezza e angoscia. 38 Disse loro: «La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate con me». 39 E avanzatosi un poco, si prostrò con la faccia a terra e pregava dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!». 40 Poi tornò dai discepoli e li trovò che dormivano. E disse a Pietro: «Così non siete stati capaci di vegliare un'ora sola con me? 41 Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole». 42 E di nuovo, allontanatosi, pregava dicendo: «Padre mio, se questo calice non può passare da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà». 43 E tornato di nuovo trovò i suoi che dormivano, perché gli occhi loro si erano appesantiti. 44 E lasciatili, si allontanò di nuovo e pregò per la terza volta, ripetendo le stesse parole. 45 Poi si avvicinò ai discepoli e disse loro: «Dormite ormai e riposate! Ecco, è giunta l'ora nella quale il Figlio dell'uomo sarà consegnato in mano ai peccatori. 46 Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce si avvicina».
47 Mentre parlava ancora, ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una gran folla con spade e bastoni, mandata dai sommi sacerdoti e dagli anziani del popolo. 48 Il traditore aveva dato loro questo segnale dicendo: «Quello che bacerò, è lui; arrestatelo!». 49 E subito si avvicinò a Gesù e disse: «Salve, Rabbì!». E lo baciò. 50 E Gesù gli disse: «Amico, per questo sei qui!». Allora si fecero avanti e misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono. 51 Ed ecco, uno di quelli che erano con Gesù, messa mano alla spada, la estrasse e colpì il servo del sommo sacerdote staccandogli un orecchio.
52 Allora Gesù gli disse: «Rimetti la spada nel fodero, perché tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada. 53 Pensi forse che io non possa pregare il Padre mio, che mi darebbe subito più di dodici legioni di angeli? 54 Ma come allora si adempirebbero le Scritture, secondo le quali così deve avvenire?». 55 In quello stesso momento Gesù disse alla folla: «Siete usciti come contro un brigante, con spade e bastoni, per catturarmi. Ogni giorno stavo seduto nel tempio ad insegnare, e non mi avete arrestato. 56 Ma tutto questo è avvenuto perché si adempissero le Scritture dei profeti». Allora tutti i discepoli, abbandonatolo, fuggirono.
57 Or quelli che avevano arrestato Gesù, lo condussero dal sommo sacerdote Caifa, presso il quale già si erano riuniti gli scribi e gli anziani. 58 Pietro intanto lo aveva seguito da lontano fino al palazzo del sommo sacerdote; ed entrato anche lui, si pose a sedere tra i servi, per vedere la conclusione.
59 I sommi sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano qualche falsa testimonianza contro Gesù, per condannarlo a morte; 60 ma non riuscirono a trovarne alcuna, pur essendosi fatti avanti molti falsi testimoni. 61 Finalmente se ne presentarono due, che affermarono: «Costui ha dichiarato: Posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni». 62 Alzatosi il sommo sacerdote gli disse: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?». 63 Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: «Ti scongiuro, per il Dio vivente, perché ci dica se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio». 64 «Tu l'hai detto, gli rispose Gesù, anzi io vi dico:
d'ora innanzi vedrete il Figlio dell'uomo
seduto alla destra di Dio,
e venire sulle nubi del cielo
».
65 Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: «Ha bestemmiato! Perché abbiamo ancora bisogno di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia; 66 che ve ne pare?». E quelli risposero: «È reo di morte!». 67 Allora gli sputarono in faccia e lo schiaffeggiarono; altri lo bastonavano, 68 dicendo: «Indovina, Cristo! Chi è che ti ha percosso?».
69 Pietro intanto se ne stava seduto fuori, nel cortile. Una serva gli si avvicinò e disse: «Anche tu eri con Gesù, il Galileo!». 70 Ed egli negò davanti a tutti: «Non capisco che cosa tu voglia dire». 71 Mentre usciva verso l'atrio, lo vide un'altra serva e disse ai presenti: «Costui era con Gesù, il Nazareno». 72 Ma egli negò di nuovo giurando: «Non conosco quell'uomo». 73 Dopo un poco, i presenti gli si accostarono e dissero a Pietro: «Certo anche tu sei di quelli; la tua parlata ti tradisce!». 74 Allora egli cominciò a imprecare e a giurare: «Non conosco quell'uomo!». E subito un gallo cantò. 75 E Pietro si ricordò delle parole dette da Gesù: «Prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte». E uscito all'aperto, pianse amaramente.

Nuova Riveduta:

Matteo 26

La Passione, 26-27
La congiura contro Gesù

=(Mr 14:1-2; Lu 22:1-2)
1 Quando Gesù ebbe finito tutti questi discorsi, disse ai suoi discepoli: 2 «Voi sapete che fra due giorni è la Pasqua, e il Figlio dell'uomo sarà consegnato per essere crocifisso».
3 Allora i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo si riunirono nel palazzo del sommo sacerdote che si chiamava Caiafa, 4 e deliberarono di prendere Gesù con inganno e di farlo morire. 5 Ma dicevano: «Non durante la festa, perché non accada qualche tumulto nel popolo».

Maria di Betania unge il capo a Gesù
=(Mr 14:3-9; Gv 12:1-8) Lu 7:36-50
6 Mentre Gesù era a Betania, in casa di Simone il lebbroso, 7 venne a lui una donna che aveva un vaso di alabastro pieno d'olio profumato di gran valore e lo versò sul capo di lui che stava a tavola. 8 Veduto ciò, i discepoli si indignarono e dissero: «Perché questo spreco? 9 Quest'olio si sarebbe potuto vendere caro e dare il denaro ai poveri». 10 Ma Gesù se ne accorse e disse loro: «Perché date noia a questa donna? Ha fatto una buona azione verso di me. 11 Perché i poveri li avete sempre con voi, ma me non mi avete sempre. 12 Versando quest'olio sul mio corpo, lo ha fatto in vista della mia sepoltura. 13 In verità vi dico che in tutto il mondo, dovunque sarà predicato questo vangelo, anche ciò che ella ha fatto sarà raccontato in memoria di lei».

Giuda decide di tradire Gesù
=(Mr 14:10-11; Lu 22:3-6) Es 12:3
14 Allora uno dei dodici, che si chiamava Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti, 15 e disse loro: «Che cosa siete disposti a darmi, se io ve lo consegno?» Ed essi gli fissarono trenta sicli d'argento. 16 Da quell'ora cercava il momento opportuno per consegnarlo.

L'ultima Pasqua
=Mr 14:12-21; Lu 22:7-18, 21-23; Gv 13:1-30
17 Il primo giorno degli azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che ti prepariamo la Pasqua?» 18 Egli disse: «Andate in città dal tale e ditegli: "Il Maestro dice: 'Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te, con i miei discepoli'"». 19 E i discepoli fecero come Gesù aveva loro ordinato e prepararono la Pasqua.
20 Quando fu sera, si mise a tavola con i dodici.

La cena del Signore
21 Mentre mangiavano, disse: «In verità vi dico: Uno di voi mi tradirà». 22 Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono a dirgli uno dopo l'altro: «Sono forse io, Signore?» 23 Ma egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, quello mi tradirà. 24 Certo, il Figlio dell'uomo se ne va, come è scritto di lui; ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo è tradito! Meglio sarebbe per quell'uomo se non fosse mai nato». 25 E Giuda, il traditore, prese a dire: «Sono forse io, Rabbì?» E Gesù a lui: «Lo hai detto».

La santa Cena
=(Mr 14:22-25; Lu 22:15-20; 1Co 11:23-25)(1Co 10:16-17)
26 Mentre mangiavano, Gesù prese del pane e, dopo aver detto la benedizione, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli dicendo: «Prendete, mangiate, questo è il mio corpo». 27 Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, 28 perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per il perdono dei peccati. 29 Vi dico che da ora in poi non berrò più di questo frutto della vigna, fino al giorno che lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio».

Gesù predice il rinnegamento di Pietro
=Mr 14:26-31; Lu 22:31-39; Gv 13:36-38
30 Dopo che ebbero cantato l'inno, uscirono per andare al monte degli Ulivi.
31 Allora Gesù disse loro: «Questa notte voi tutti avrete in me un'occasione di caduta; perché è scritto: "Io percoterò il pastore e le pecore del gregge saranno disperse". 32 Ma dopo che sarò risuscitato, vi precederò in Galilea». 33 Pietro, rispondendo, gli disse: «Quand'anche tu fossi per tutti un'occasione di caduta, non lo sarai mai per me». 34 Gesù gli disse: «In verità ti dico che questa stessa notte, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». 35 E Pietro a lui: «Quand'anche dovessi morire con te, non ti rinnegherò». E lo stesso dissero pure tutti i discepoli.

Agonia di Gesù nel giardino di Getsemani
=Mr 14:32-42; Lu 22:39-46; Gv 18:1 (Eb 5:7)
36 Allora Gesù andò con loro in un podere chiamato Getsemani e disse ai discepoli: «Sedete qui finché io sia andato là e abbia pregato». 37 E, presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a essere triste e angosciato. 38 Allora disse loro: «L'anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate con me». 39 E, andato un po' più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi». 40 Poi tornò dai discepoli e li trovò addormentati. E disse a Pietro: «Così, non siete stati capaci di vegliare con me un'ora sola? 41 Vegliate e pregate, affinché non cadiate in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole». 42 Di nuovo, per la seconda volta, andò e pregò, dicendo: «Padre mio, se non è possibile che questo calice passi oltre da me, senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà». 43 E, tornato, li trovò addormentati, perché i loro occhi erano appesantiti. 44 Allora, lasciatili, andò di nuovo e pregò per la terza volta, ripetendo le medesime parole. 45 Poi tornò dai discepoli e disse loro: «Dormite pure oramai, e riposatevi! Ecco, l'ora è vicina, e il Figlio dell'uomo è dato nelle mani dei peccatori. 46 Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce è vicino».

Arresto di Gesù
=Mr 14:43-50; Lu 22:47-53; Gv 18:3-11
47 Mentre parlava ancora, ecco arrivare Giuda, uno dei dodici, e insieme a lui una gran folla con spade e bastoni, da parte dei capi dei sacerdoti e degli anziani del popolo. 48 Colui che lo tradiva, aveva dato loro un segnale, dicendo: «Quello che bacerò, è lui; prendetelo». 49 E in quell'istante, avvicinatosi a Gesù, gli disse: «Ti saluto, Rabbì!» e lo baciò. 50 Ma Gesù gli disse: «Amico, che cosa sei venuto a fare?» Allora, avvicinatisi, gli misero le mani addosso e lo presero.
51 Ed ecco, uno di quelli che erano con lui, stesa la mano, prese la spada, la sfoderò e, colpito il servo del sommo sacerdote, gli recise l'orecchio. 52 Allora Gesù gli disse: «Riponi la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada, periranno di spada. 53 Credi forse che io non potrei pregare il Padre mio che mi manderebbe in questo istante più di dodici legioni d'angeli? 54 Come dunque si adempirebbero le Scritture, secondo le quali bisogna che così avvenga?»
55 In quel momento Gesù disse alla folla: «Voi siete usciti con spade e bastoni, come contro un brigante, per prendermi. Ogni giorno sedevo nel tempio a insegnare e voi non mi avete preso; 56 ma tutto questo è avvenuto affinché si adempissero le Scritture dei profeti».
Allora tutti i discepoli l'abbandonarono e fuggirono.

Gesù davanti a Caiafa e al sinedrio
=Mr 14:53-65; Lu 22:54, 63-65; Gv 18:12-13, 19-24
57 Quelli che avevano preso Gesù, lo condussero da Caiafa, sommo sacerdote, presso il quale erano riuniti gli scribi e gli anziani. 58 Pietro lo seguiva da lontano, finché giunsero al cortile del sommo sacerdote; ed entrò, mettendosi a sedere con le guardie, per vedere come la vicenda sarebbe finita.
59 I capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano qualche falsa testimonianza contro Gesù per farlo morire; 60 e non ne trovavano, benché si fossero fatti avanti molti falsi testimoni. 61 Finalmente, se ne fecero avanti due che dissero: «Costui ha detto: "Io posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni"». 62 E il sommo sacerdote, alzatosi in piedi, gli disse: «Non rispondi nulla? Non senti quello che testimoniano costoro contro di te?» 63 Ma Gesù taceva. E il sommo sacerdote gli disse: «Ti scongiuro per il Dio vivente di dirci se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio». 64 Gesù gli rispose: «Tu l'hai detto; anzi vi dico che da ora in poi vedrete il Figlio dell'uomo seduto alla destra della Potenza, e venire sulle nuvole del cielo». 65 Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti, dicendo: «Egli ha bestemmiato; che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Ecco, ora avete udito la sua bestemmia; 66 che ve ne pare?» Ed essi risposero: «È reo di morte». 67 Allora gli sputarono in viso e gli diedero dei pugni e altri lo schiaffeggiarono, 68 dicendo: «O Cristo profeta, indovina! Chi ti ha percosso?»

Gesù rinnegato tre volte da Pietro
=Mr 14:66-72; Lu 22:55-62; Gv 18:15-18, 25-27
69 Pietro, intanto, stava seduto fuori nel cortile e una serva gli si avvicinò, dicendo: «Anche tu eri con Gesù il Galileo». 70 Ma egli lo negò davanti a tutti, dicendo: «Non so che cosa dici». 71 Come fu uscito nell'atrio, un'altra lo vide e disse a coloro che erano là: «Anche costui era con Gesù Nazareno». 72 Ed egli negò di nuovo giurando: «Non conosco quell'uomo». 73 Di lì a poco, coloro che erano presenti si avvicinarono e dissero a Pietro: «Certo anche tu sei di quelli, perché anche il tuo parlare ti fa riconoscere». 74 Allora egli cominciò a imprecare e a giurare: «Non conosco quell'uomo!» In quell'istante il gallo cantò. 75 Pietro si ricordò delle parole di Gesù che gli aveva dette: «Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». E, andato fuori, pianse amaramente.

Nuova Diodati:

Matteo 26

Complotto dei sacerdoti
1 E avvenne che, quando Gesù ebbe finito tutti questi discorsi, disse ai suoi discepoli: 2 «Voi sapete che fra due giorni è la Pasqua, e il Figlio dell'uomo sarà consegnato per esser crocifisso». 3 Allora i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani del popolo si riunirono nella corte del sommo sacerdote di nome Caiafa. 4 E tennero consiglio per prendere Gesù con inganno e farlo morire; 5 ma dicevano: «Non durante la festa, perché non nasca tumulto fra il popolo».

Il convito di Betania
6 Ora, essendo Gesù in Betania, in casa di Simone il lebbroso, 7 gli si avvicinò una donna con un alabastro di olio profumato di gran prezzo, e lo versò sul suo capo, mentre egli era a tavola. 8 Visto ciò, i suoi discepoli s'indignarono e dissero: «Perché mai questo spreco? 9 Quest'olio, infatti, si poteva vendere a gran prezzo e darne il ricavato ai poveri». 10 Ma Gesù, conosciuto ciò, disse loro: «Perché mai infastidite questa donna? Ella infatti ha compiuto una buona azione verso di me. 11 Perché avrete sempre i poveri con voi, ma non avrete sempre me. 12 Poiché, versando questo olio profumato sul mio corpo, ella lo ha fatto per preparare il mio corpo per la sepoltura. 13 Io vi dico in verità, che in tutto il mondo, dovunque sarà predicato questo evangelo, si racconterà anche ciò che costei ha fatto, in memoria di lei».

Il prezzo del tradimento
14 Allora uno dei dodici, di nome Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti, 15 e disse loro: «Quanto mi volete dare, perché io ve lo consegni?». Ed essi gli contarono trenta sicli d'argento. 16 E da quell'ora egli cercava l'opportunità di tradirlo.

La cena pasquale
17 Or il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si accostarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che ti apparecchiamo per mangiare la Pasqua?». 18 Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: "Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua in casa tua con i miei discepoli"». 19 Allora i discepoli fecero come Gesù aveva loro ordinato e apparecchiarono la Pasqua. 20 E quando fu sera, egli si mise a tavola con i dodici; 21 e, mentre mangiavano, disse: «In verità vi dico che uno di voi mi tradirà». 22 Ed essi si rattristarono grandemente, e ciascuno di loro prese a dirgli: «Sono io quello, Signore?». 23 Ed egli, rispondendo, disse: «Colui che ha intinto con me la mano nel piatto mi tradirà. 24 Il Figlio dell'uomo certo se ne va secondo che è scritto di lui; ma guai a quell'uomo per mezzo del quale il Figlio dell'uomo è tradito! Sarebbe stato meglio per lui di non essere mai nato». 25 E Giuda, colui che lo avrebbe tradito, prese a dire: «Maestro, sono io quello?». Egli gli disse: «Tu l'hai detto!». 26 Ora, mentre mangiavano, Gesù prese il pane e lo benedisse, lo ruppe e lo diede ai discepoli e disse: «Prendete, mangiate; questo è il mio corpo». 27 Poi prese il calice e rese grazie, e lo diede loro dicendo: «Bevetene tutti, 28 perché questo è il mio sangue, il sangue del nuovo patto che è sparso per molti per il perdono dei peccati. 29 Ed io vi dico, che da ora in poi io non berrò più di questo frutto della vigna, fino a quel giorno in cui io lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio». 30 E, dopo aver cantato l'inno, se ne uscirono verso il monte degli Ulivi.

Pietro avvisato
31 Allora Gesù disse loro: «Voi tutti questa notte sarete scandalizzati per causa mia, perché sta scritto: "Percuoterò il pastore e le pecore del gregge saranno disperse". 32 Ma, dopo che sarò risorto, vi precederò in Galilea». 33 Allora Pietro, rispondendo, gli disse: «Quand'anche tutti si scandalizzassero per causa tua, io non mi scandalizzerò mai!». 34 Gesù gli disse: «In verità ti dico che questa stessa notte, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». 35 Pietro gli disse: «Anche se dovessi morire con te, non ti rinnegherò in alcun modo». Lo stesso dissero anche tutti i discepoli.

Gesù nel Getsemani
36 Allora Gesù andò con loro in un luogo, chiamato Getsemani, e disse ai discepoli: «Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare». 37 E, presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a provare tristezza e grande angoscia. 38 Allora egli disse loro: «L'anima mia è profondamente triste, fino alla morte; restate qui e vegliate con me». 39 E, andato un poco in avanti, si gettò con la faccia a terra e pregava dicendo: «Padre mio, se è possibile, allontana da me questo calice; tuttavia, non come io voglio, ma come vuoi tu». 40 Poi tornò dai discepoli e li trovò che dormivano, e disse a Pietro: «Così non avete potuto vegliare neppure un'ora con me? 41 Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione; poiché lo spirito è pronto, ma la carne è debole». 42 Si allontanò di nuovo per la seconda volta e pregò, dicendo: «Padre mio, se non è possibile che questo calice si allontani da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà!». 43 Poi, tornato di nuovo, li trovò che dormivano, perché i loro occhi erano appesantiti. 44 E, lasciatili, si allontanò di nuovo e pregò per la terza volta, dicendo le medesime parole. 45 Ritornò poi dai suoi discepoli e disse loro: «Da ora in poi dormite pure e riposatevi; ecco l'ora è giunta e il Figlio dell'uomo è dato nelle mani dei peccatori. 46 Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce è vicino».

Arresto di Gesù
47 E mentre egli parlava ancora, ecco Giuda, uno dei dodici, arrivò, e con lui una grande turba con spade e bastoni, mandati dai capi dei sacerdoti e dagli anziani del popolo. 48 Or colui che lo tradiva aveva dato loro un segnale, dicendo: «Quello che io bacerò, è lui; prendetelo». 49 E in quell'istante, accostatosi a Gesù, gli disse: «Salve, Maestro!». E lo baciò caldamente. 50 E Gesù gli disse: «Amico, cosa sei venuto a fare?». Allora essi, accostatisi a Gesù, gli posero le mani addosso e lo presero. 51 Ed ecco, uno di quelli che erano con Gesù, stesa la mano, trasse fuori la sua spada e percosse il servo del sommo sacerdote, recidendogli un orecchio. 52 Allora Gesù gli disse: «Riponi la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che mettono mano alla spada, periranno di spada. 53 Pensi forse che io non potrei adesso pregare il Padre mio, perché mi mandi più di dodici legioni di angeli? 54 Come dunque si adempirebbero le Scritture, le quali dicono che deve avvenire così?». 55 In quello stesso momento Gesù disse alle turbe: «Voi siete usciti a prendermi con spade e bastoni, come contro un brigante; eppure ogni giorno ero seduto in mezzo a voi nel tempio ad insegnare, e non mi avete preso. 56 Ma tutto questo è avvenuto affinché si adempissero le Scritture dei profeti». Allora tutti i discepoli, lasciatolo, se ne fuggirono.

Gesù davanti al sinedrio
57 Or quelli che avevano arrestato Gesù lo condussero da Caiafa, sommo sacerdote, presso il quale già si erano riuniti gli scribi e gli anziani. 58 E Pietro lo seguì da lontano fino al cortile del sommo sacerdote, e, entrato dentro, si pose a sedere con le guardie per vedere la fine. 59 Ora i capi dei sacerdoti, gli anziani e tutto il sinedrio cercavano qualche falsa testimonianza contro Gesù, per farlo morire, 60 ma non ne trovavano alcuna; sebbene si fossero fatti avanti molti falsi testimoni, non ne trovarono. Ma alla fine vennero avanti due falsi testimoni 61 i quali dissero: «Costui ha detto: "Io posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni"». 62 Allora il sommo sacerdote, alzatosi, gli disse: «Non rispondi nulla a ciò che costoro testimoniano contro di te?». 63 Ma Gesù taceva. E il sommo sacerdote replicò dicendo: «Io ti scongiuro per il Dio vivente di dirci se sei il Cristo, il Figlio di Dio». 64 Gesù gli disse: «Tu l'hai detto! Anzi io vi dico che in avvenire voi vedrete il Figlio dell'uomo sedere alla destra della Potenza, e venire sulle nuvole del cielo». 65 Allora il sommo sacerdote stracciò le sue vesti, dicendo: «Egli ha bestemmiato; quale bisogno abbiamo più di testimoni? Ecco, ora avete udito la sua bestemmia. 66 Che ve ne pare?». Ed essi, rispondendo, dissero: «Egli è reo di morte!». 67 Allora gli sputarono in faccia e lo schiaffeggiarono; ed altri lo percossero con pugni, 68 dicendo: «O Cristo, indovina! Chi ti ha percosso?».

Gesù rinnegato da Pietro
69 Ora Pietro sedeva fuori nel cortile e una serva si accostò a lui, dicendo: «Anche tu eri con Gesù il Galileo». 70 Ma egli lo negò davanti a tutti, dicendo: «Non so di che stai parlando». 71 Come egli uscì nell'atrio, un'altra lo vide e disse a quelli che erano là: «Anche costui era con Gesù il Nazareno!». 72 Ma egli di nuovo lo negò con giuramento, dicendo: «Io non conosco quell'uomo». 73 Poco dopo anche gli astanti, accostatisi, dissero a Pietro: «Certo, anche tu sei uno di loro, perché il tuo parlare ti tradisce». 74 Allora egli cominciò a maledire e a giurare, dicendo: «Io non conosco quell'uomo». E in quell'istante il gallo cantò. 75 Allora Pietro si ricordò di quello che Gesù gli aveva detto: «Prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte». Ed egli uscì, e pianse amaramente.

Riveduta 2020:

Matteo 26

Congiura contro Gesù
(Marco 14:1, 2; Luca 22:1, 2; Giovanni 11:47-53)
1 Quando Gesù ebbe finito tutti questi ragionamenti, disse ai suoi discepoli: 2 “Voi sapete che fra due giorni è la Pasqua e il Figlio dell'uomo sarà consegnato per essere crocifisso”. 3 Allora i capi sacerdoti e gli anziani del popolo si riunirono nella corte del sommo sacerdote detto Caiafa 4 e deliberarono nel loro consiglio di prendere Gesù con l'inganno e di farlo morire. 5 Ma dicevano: “Non durante la festa, perché non accada tumulto nel popolo”.

Maria unge il capo di Gesù d'olio profumato
(Marco 14:3-9; Giovanni 12:1-8)
6 Mentre Gesù era a Betania, in casa di Simone il lebbroso, 7 venne a lui una donna che aveva un vaso di alabastro d'olio profumato di gran valore e lo versò sul capo di lui che stava a tavola. 8 Visto ciò, i discepoli furono indignati e dissero: “Perché questo spreco? 9 Quest'olio si sarebbe potuto vendere caro e il denaro darlo ai poveri”. 10 Ma Gesù se ne accorse e disse loro: “Perché date noia a questa donna? Lei ha fatto un'azione buona verso di me. 11 Perché i poveri li avete sempre con voi, ma me non mi avete sempre. 12 Poiché costei, versando quest'olio sul mio corpo, lo ha fatto in vista della mia sepoltura. 13 In verità vi dico che per tutto il mondo, dovunque sarà predicato questo evangelo, anche ciò che lei ha fatto sarà raccontato in memoria di lei”.

Il traditore
(Marco 14:10, 11; Luca 22:3-6)
14 Allora uno dei dodici, detto Giuda Iscariota, andò dai capi sacerdoti e disse loro: 15 “Che cosa siete disposti a darmi, se ve lo consegno?”. Ed essi gli contarono trenta sicli d'argento. 16 E da quell'ora cercava il momento opportuno per tradirlo.

L'ultima Pasqua
(Marco 14:12-21; Luca 22:7-18, 21-23; Giovanni 13:1-30)
17 Il primo giorno degli Azzimi i discepoli si accostarono a Gesù e gli dissero: “Dove vuoi che ti prepariamo per mangiare la Pasqua?”. 18 Egli disse: “Andate in città dal tale e ditegli: 'Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli'”. 19 E i discepoli fecero come Gesù aveva loro ordinato e prepararono la Pasqua. 20 Quando fu sera, si mise a tavola con i dodici discepoli. 21 E, mentre mangiavano, disse: “In verità io vi dico: 'Uno di voi mi tradirà'”. 22 Ed essi, grandemente rattristati, cominciarono a dirgli uno dopo l'altro: “Sono io quello, Signore?”. 23 Ma egli, rispondendo, disse: “Colui che ha messo con me la mano nel piatto, quello mi tradirà. 24 Certo, il Figlio dell'uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a quell'uomo per cui il Figlio dell'uomo è tradito! Meglio sarebbe per quell'uomo, se non fosse mai nato”. 25 E Giuda, che lo tradiva, prese a dire: “Sono io quello, Maestro?”. E Gesù a lui: “L'hai detto”.

La cena del Signore
(Marco 14:22-25; Luca 22:15-20; I Corinzi 11:23-29)
26 Mentre mangiavano, Gesù prese del pane e, pronunciata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli, dicendo: “Prendete, mangiate, questo è il mio corpo”. 27 Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, dicendo: 28 “Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per il perdono dei peccati. 29 Io vi dico che da ora in poi non berrò più di questo frutto della vigna, fino al giorno che lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio”.

Gesù avverte Pietro del suo rinnegamento
(Marco 14:26-31; Luca 22:31-34; Giovanni 13:36-38)
30 Dopo che ebbero cantato l'inno, uscirono per andare al monte degli Ulivi.
31 Allora Gesù disse loro: “Questa notte voi tutti avrete in me un'occasione di caduta, perché è scritto: 'Io colpirò il pastore e le pecore del gregge saranno disperse'. 32 Ma, dopo che sarò risuscitato, vi precederò in Galilea”. 33 Ma Pietro, rispondendo, gli disse: “Quand'anche tu fossi per tutti un'occasione di caduta, non lo sarai mai per me”. 34 Gesù gli disse: “In verità ti dico che questa stessa notte, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte”. 35 E Pietro a lui: “Quand'anche dovessi morire con te, non ti rinnegherò”. E lo stesso dissero pure tutti i discepoli.

Gesù nel giardino del Getsemani
(Marco 14:32-42; Luca 22:39-46; Giovanni 18:1)
36 Allora Gesù si recò con loro in un podere chiamato Getsemani e disse ai discepoli: “Sedete qui finché io sia andato là e abbia pregato”. 37 E, presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a essere rattristato e angosciato. 38 Allora disse loro: “L'anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate con me”. 39 E, andato un po' più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando e dicendo: “Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi”. 40 Poi tornò dai discepoli, li trovò che dormivano e disse a Pietro: “Così, non siete stati capaci di vegliare con me un'ora sola? 41 Vegliate e pregate, affinché non cadiate in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole”. 42 Di nuovo, per la seconda volta, andò e pregò, dicendo: “Padre mio, se non è possibile che questo calice passi oltre da me, senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà”. 43 E, tornato, li trovò che dormivano, perché gli occhi loro si erano appesantiti. 44 E, lasciatili, andò di nuovo e pregò per la terza volta, ripetendo le medesime parole. 45 Poi venne ai discepoli e disse loro: “Dormite pure ormai e riposatevi! Ecco, l'ora e giunta e il Figlio dell'uomo è dato nelle mani dei peccatori. 46 Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce è vicino”.

Tradimento di Giuda e arresto di Gesù
(Marco 14:43-50; Luca 22:47-53; Giovanni 18:2-11)
47 Mentre stava ancora parlando, ecco arrivare Giuda, uno dei dodici, e con lui una gran folla con spade e bastoni, da parte dei capi sacerdoti e degli anziani del popolo. 48 Colui che lo tradiva aveva dato loro un segnale, dicendo: “Quello che bacerò, è lui; prendetelo”. 49 E in quell'istante, accostatosi a Gesù, gli disse: “Ti saluto, Maestro!” e gli diede un lungo bacio. 50 Ma Gesù gli disse: “Amico, che sei venuto a fare?”. Allora, accostatisi, gli misero le mani addosso e lo presero. 51 Ed ecco, uno di quelli che erano con Gesù, messa mano alla spada, la estrasse e, colpito il servitore del sommo sacerdote, gli recise l'orecchio. 52 Allora Gesù gli disse: “Riponi la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada periranno di spada. 53 Credi forse che io non potrei pregare il Padre mio, che mi manderebbe in questo istante più di dodici legioni d'angeli? 54 Come dunque si adempirebbero le Scritture, secondo le quali bisogna che così avvenga?”. 55 A quel punto Gesù disse alla folla: “Voi siete usciti con spade e bastoni come contro un ladrone, per prendermi. Ogni giorno sedevo nel tempio a insegnare e voi non mi avete preso, 56 ma tutto questo è avvenuto affinché si adempissero le Scritture dei profeti”. Allora tutti i discepoli, lasciatolo, se ne fuggirono.

Gesù davanti al Sinedrio
(Marco 14:53-65; Luca 22:63-71; Giovanni 18:12-27)
57 Quelli che avevano preso Gesù lo condussero a Caiafa, sommo sacerdote, presso il quale erano riuniti gli scribi e gli anziani. 58 E Pietro lo seguiva da lontano, finché giunsero alla corte del sommo sacerdote; ed entrato, si pose a sedere con le guardie per vedere la fine della vicenda. 59 I capi sacerdoti e tutto il Sinedrio cercavano qualche falsa testimonianza contro Gesù per farlo morire 60 e non ne trovavano alcuna, benché si fossero fatti avanti molti falsi testimoni. 61 Alla fine, se ne fecero avanti due che dissero: “Costui ha detto: 'Io posso distruggere il tempio di Dio e riedificarlo in tre giorni'”. 62 E il sommo sacerdote, alzatosi in piedi, gli disse: “Non rispondi nulla? Non senti quello che testimoniano costoro contro di te?”. Ma Gesù taceva. 63 E il sommo sacerdote gli disse: “Ti scongiuro per il Dio vivente di dirci se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio”. 64 Gesù gli rispose: “Tu l'hai detto, anzi vi dico che da ora in poi vedrete il Figlio dell'uomo sedere alla destra della Potenza e venire sulle nuvole del cielo”. 65 Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti, dicendo: “Egli ha bestemmiato: che bisogno abbiamo più di testimoni? Ecco, ora avete udito la sua bestemmia; 66 che ve ne pare?”. Ed essi, rispondendo, dissero: “È reo di morte”. 67 Allora gli sputarono in viso e gli diedero dei pugni; altri lo schiaffeggiarono, 68 dicendo: “O Cristo profeta, indovina: chi ti ha percosso?”.

Gesù rinnegato da Pietro
(Marco 14:66-72; Luca 22:54-62; Giovanni 18:15-18, 25-27)
69 Pietro, intanto, stava seduto fuori nel cortile e una serva gli si avvicinò, dicendo: “Anche tu eri con Gesù il Galileo”. 70 Ma egli lo negò davanti a tutti, dicendo: “Non so quello che dici”. 71 E come fu uscito nell'atrio, un'altra lo vide e disse a coloro che erano là: “Anche costui era con Gesù Nazareno”. 72 Ed egli, di nuovo, lo negò giurando: “Non conosco quell'uomo”. 73 Di lì a poco i presenti, accostatisi, dissero a Pietro: “Sicuramente anche tu sei di quelli, perché anche il tuo modo di parlare ti fa riconoscere”. 74 Allora egli cominciò a imprecare e a giurare: “Non conosco quell'uomo!”. E in quell'istante il gallo cantò. 75 E Pietro si ricordò della parola di Gesù che gli aveva detto: “Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte”. E, andato fuori, pianse amaramente.

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