C.E.I.:

Numeri 19:1-22:1

19:1 Il Signore disse ancora a Mosè e ad Aronne: 2 «Questa è una disposizione della legge che il Signore ha prescritta: Ordina agli Israeliti che ti portino una giovenca rossa, senza macchia, senza difetti, e che non abbia mai portato il giogo. 3 La darete al sacerdote Eleazaro, che la condurrà fuori del campo e la farà immolare in sua presenza. 4 Il sacerdote Eleazaro prenderà con il dito il sangue della giovenca e ne farà sette volte l'aspersione davanti alla tenda del convegno; 5 poi si brucerà la giovenca sotto i suoi occhi; se ne brucerà la pelle, la carne e il sangue con gli escrementi. 6 Il sacerdote prenderà legno di cedro, issòpo, colore scarlatto e getterà tutto nel fuoco che consuma la giovenca. 7 Poi il sacerdote laverà le sue vesti e farà un bagno al suo corpo nell'acqua; quindi rientrerà nel campo e il sacerdote rimarrà in stato d'immondezza fino alla sera. 8 Colui che avrà bruciato la giovenca si laverà le vesti nell'acqua, farà un bagno al suo corpo nell'acqua e sarà immondo fino alla sera. 9 Un uomo mondo raccoglierà le ceneri della giovenca e le depositerà fuori del campo in luogo mondo, dove saranno conservate per la comunità degli Israeliti per l'acqua di purificazione: è un rito espiatorio. 10 Colui che avrà raccolto le ceneri della giovenca si laverà le vesti e sarà immondo fino alla sera. Questa sarà una legge perenne per gli Israeliti e per lo straniero che soggiornerà presso di loro.
11 Chi avrà toccato un cadavere umano sarà immondo per sette giorni. 12 Quando uno si sarà purificato con quell'acqua il terzo e il settimo giorno, sarà mondo; ma se non si purifica il terzo e il settimo giorno, non sarà mondo. 13 Chiunque avrà toccato un cadavere, cioè il corpo di una persona umana morta, e non si sarà purificato, avrà profanato la Dimora del Signore e sarà sterminato da Israele. Siccome l'acqua di purificazione non è stata spruzzata su di lui, egli è in stato di immondezza; ha ancora addosso l'immondezza.
14 Questa è la legge per quando un uomo muore in una tenda: chiunque entrerà nella tenda e chiunque sarà nella tenda sarà immondo per sette giorni. 15 Ogni vaso scoperto, sul quale non sia un coperchio o una legatura, sarà immondo. 16 Chiunque per i campi avrà toccato un uomo ucciso di spada o morto di morte naturale o un osso d'uomo o un sepolcro sarà immondo per sette giorni.
17 Per colui che sarà divenuto immondo si prenderà la cenere della vittima bruciata per l'espiazione e vi si verserà sopra l'acqua viva, in un vaso; 18 poi un uomo mondo prenderà issòpo, lo intingerà nell'acqua e ne spruzzerà la tenda, tutti gli arredi e tutte le persone che vi stanno e colui che ha toccato l'osso o l'ucciso o chi è morto di morte naturale o il sepolcro. 19 L'uomo mondo spruzzerà l'immondo il terzo giorno e il settimo giorno e lo purificherà il settimo giorno; poi colui che è stato immondo si sciacquerà le vesti, si laverà con l'acqua e diventerà mondo alla sera. 20 Ma colui che, divenuto immondo, non si purificherà, sarà eliminato dalla comunità, perché ha contaminato il santuario del Signore e l'acqua della purificazione non è stata spruzzata su di lui; è immondo. 21 Sarà per loro una legge perenne. Colui che avrà spruzzato l'acqua di purificazione si laverà le vesti; chi avrà toccato l'acqua di purificazione sarà immondo fino alla sera. 22 Quanto l'immondo avrà toccato sarà immondo; chi lo avrà toccato sarà immondo fino alla sera».

20:1 Ora tutta la comunità degli Israeliti arrivò al deserto di Sin il primo mese e il popolo si fermò a Kades. Qui morì e fu sepolta Maria.
2 Mancava l'acqua per la comunità: ci fu un assembramento contro Mosè e contro Aronne. 3 Il popolo ebbe una lite con Mosè, dicendo: «Magari fossimo morti quando morirono i nostri fratelli davanti al Signore! 4 Perché avete condotto la comunità del Signore in questo deserto per far morire noi e il nostro bestiame? 5 E perché ci avete fatti uscire dall'Egitto per condurci in questo luogo inospitale? Non è un luogo dove si possa seminare, non ci sono fichi, non vigne, non melograni e non c'è acqua da bere».
6 Allora Mosè e Aronne si allontanarono dalla comunità per recarsi all'ingresso della tenda del convegno; si prostrarono con la faccia a terra e la gloria del Signore apparve loro. 7 Il Signore disse a Mosè: 8 «Prendi il bastone e tu e tuo fratello Aronne convocate la comunità e alla loro presenza parlate a quella roccia, ed essa farà uscire l'acqua; tu farai sgorgare per loro l'acqua dalla roccia e darai da bere alla comunità e al suo bestiame».
9 Mosè dunque prese il bastone che era davanti al Signore, come il Signore gli aveva ordinato. 10 Mosè e Aronne convocarono la comunità davanti alla roccia e Mosè disse loro: «Ascoltate, o ribelli: vi faremo noi forse uscire acqua da questa roccia?». 11 Mosè alzò la mano, percosse la roccia con il bastone due volte e ne uscì acqua in abbondanza; ne bevvero la comunità e tutto il bestiame.
12 Ma il Signore disse a Mosè e ad Aronne: «Poiché non avete avuto fiducia in me per dar gloria al mio santo nome agli occhi degli Israeliti, voi non introdurrete questa comunità nel paese che io le dò». 13 Queste sono le acque di Mèriba, dove gli Israeliti contesero con il Signore e dove Egli si dimostrò santo in mezzo a loro.
14 Mosè mandò da Kades messaggeri al re di Edom per dirgli: «Dice Israele tuo fratello: Tu sai tutte le tribolazioni che ci sono avvenute: 15 come i nostri padri scesero in Egitto e noi in Egitto dimorammo per lungo tempo e gli Egiziani maltrattarono noi e i nostri padri. 16 Noi gridammo al Signore ed egli udì la nostra voce e mandò un angelo e ci fece uscire dall'Egitto; eccoci ora in Kades, che è città ai tuoi estremi confini. 17 Permettici di passare per il tuo paese; non passeremo né per campi, né per vigne e non berremo l'acqua dei pozzi; seguiremo la via Regia, senza deviare né a destra né a sinistra, finché avremo oltrepassati i tuoi confini». 18 Ma Edom gli rispose: «Tu non passerai sul mio territorio; altrimenti uscirò contro di te con la spada». 19 Gli Israeliti gli dissero: «Passeremo per la strada maestra; se noi e il nostro bestiame berremo la tua acqua, te la pagheremo; lasciaci soltanto transitare a piedi». 20 Ma quegli rispose: «Non passerai!». Edom mosse contro Israele con molta gente e con mano potente. 21 Così Edom rifiutò a Israele il transito per i suoi confini e Israele si allontanò da lui.
22 Tutta la comunità degli Israeliti levò l'accampamento da Kades e arrivò al monte Cor. 23 Il Signore disse a Mosè e ad Aronne al monte Cor, sui confini del paese di Edom: 24 «Aronne sta per essere riunito ai suoi antenati e non entrerà nel paese che ho dato agli Israeliti, perché siete stati ribelli al mio comandamento alle acque di Mèriba. 25 Prendi Aronne e suo figlio Eleazaro e falli salire sul monte Cor. 26 Spoglia Aronne delle sue vesti e falle indossare a suo figlio Eleazaro; in quel luogo Aronne sarà riunito ai suoi antenati e morirà». 27 Mosè fece come il Signore aveva ordinato ed essi salirono sul monte Cor, in vista di tutta la comunità. 28 Mosè spogliò Aronne delle sue vesti e le fece indossare a Eleazaro suo figlio; Aronne morì in quel luogo sulla cima del monte. Poi Mosè ed Eleazaro scesero dal monte. 29 Quando tutta la comunità vide che Aronne era morto, tutta la casa d'Israele lo pianse per trenta giorni.

21:1 Il re cananeo di Arad, che abitava il Negheb, appena seppe che Israele veniva per la via di Atarim, attaccò battaglia contro Israele e fece alcuni prigionieri. 2 Allora Israele fece un voto al Signore e disse: «Se tu mi metti nelle mani questo popolo, le loro città saranno da me votate allo sterminio». 3 Il Signore ascoltò la voce di Israele e gli mise nelle mani i Cananei; Israele votò allo sterminio i Cananei e le loro città e quel luogo fu chiamato Corma.
4 Poi gli Israeliti partirono dal monte Cor, dirigendosi verso il Mare Rosso per aggirare il paese di Edom. Ma il popolo non sopportò il viaggio. 5 Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: «Perché ci avete fatti uscire dall'Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c'è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero». 6 Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti velenosi i quali mordevano la gente e un gran numero d'Israeliti morì. 7 Allora il popolo venne a Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; prega il Signore che allontani da noi questi serpenti». Mosè pregò per il popolo. 8 Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un'asta; chiunque, dopo essere stato morso, lo guarderà resterà in vita». 9 Mosè allora fece un serpente di rame e lo mise sopra l'asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di rame, restava in vita.
10 Poi gli Israeliti partirono e si accamparono a Obot; 11 partiti da Obot si accamparono a Iie-Abarim nel deserto che sta di fronte a Moab dal lato dove sorge il sole. 12 Di là partirono e si accamparono nella valle di Zered. 13 Poi di lì si mossero e si accamparono sull'altra riva dell'Arnon, che scorre nel deserto e proviene dai confini degli Amorrei; l'Arnon infatti è il confine di Moab fra Moab e gli Amorrei. 14 Per questo si dice nel libro delle Guerre del Signore:
«Vaeb in Sufa e i torrenti,
l'Arnon 15 e il pendio dei torrenti,
che declina verso la sede di Ar
e si appoggia alla frontiera di Moab».
16 Di là andarono a Beer. Questo è il pozzo di cui il Signore disse a Mosè: «Raduna il popolo e io gli darò l'acqua». 17 Allora Israele cantò questo canto:
«Sgorga, o pozzo: cantatelo!
18 Pozzo che i principi hanno scavato,
che i nobili del popolo hanno perforato
con lo scettro, con i loro bastoni».
Poi dal deserto andarono a Mattana, 19 da Mattana a Nacaliel, da Nacaliel a Bamot 20 e da Bamot alla valle che si trova nelle steppe di Moab presso la cima del Pisga, che è di fronte al deserto.
21 Israele mandò ambasciatori a Sicon, re degli Amorrei, per dirgli: 22 «Lasciami passare per il tuo paese; noi non devieremo per i campi, né per le vigne, non berremo l'acqua dei pozzi; seguiremo la via Regia finché abbiamo oltrepassato i tuoi confini». 23 Ma Sicon non permise a Israele di passare per i suoi confini; anzi radunò tutta la sua gente e uscì contro Israele nel deserto; giunse a Iaas e diede battaglia a Israele. 24 Israele lo sconfisse, passandolo a fil di spada, e conquistò il suo paese dall'Arnon fino allo Iabbok, estendendosi fino alla regione degli Ammoniti, perché la frontiera degli Ammoniti era forte.
25 Israele prese tutte quelle città e abitò in tutte le città degli Amorrei, cioè in Chesbon e in tutte le città del suo territorio; 26 Chesbon infatti era la città di Sicon, re degli Amorrei, il quale aveva mosso guerra al precedente re di Moab e gli aveva tolto tutto il suo paese fino all'Arnon. 27 Per questo dicono i poeti:
«Entrate in Chesbon!
Ben costruita e fondata
è la città di Sicon!
28 Perché un fuoco uscì da Chesbon,
una fiamma dalla città di Sicon
divorò Ar-Moab,
inghiottì le alture dell'Arnon.
29 Guai a te, Moab,
sei perduto, popolo di Camos!
Egli ha reso fuggiaschi i suoi figli
e le sue figlie ha dato in schiavitù
al re degli Amorrei Sicon.
30 Ma noi li abbiamo trafitti!
È rovinata Chesbon fino a Dibon.
Abbiamo devastato fino a Nofach
che è presso Madaba».
31 Israele si stabilì dunque nel paese degli Amorrei. 32 Poi Mosè mandò a esplorare Iazer e gli Israeliti presero le città del suo territorio e ne cacciarono gli Amorrei che vi si trovavano.
33 Poi mutarono direzione e salirono lungo la strada verso Basan. Og, re di Basan, uscì contro di loro con tutta la sua gente per dar loro battaglia a Edrei. 34 Ma il Signore disse a Mosè: «Non lo temere, perché io te lo dò in potere, lui, tutta la sua gente e il suo paese; trattalo come hai trattato Sicon, re degli Amorrei, che abitava a Chesbon». 35 Gli Israeliti batterono lui, con i suoi figli e con tutto il suo popolo, così che non gli rimase più superstite alcuno, e si impadronirono del suo paese.

22:1 Poi gli Israeliti partirono e si accamparono nelle steppe di Moab, oltre il Giordano verso Gerico.

Nuova Riveduta:

Numeri 19:1-22:1

La giovenca rossa; l'acqua di purificazione
(Eb 13:11-12; 9:13-14; 10:22) Le 14:1-9; 15:31; Ez 36:25
19:1 Il SIGNORE disse ancora a Mosè e ad Aaronne:
2 «Ecco quanto prescrive la legge ordinata dal SIGNORE, che disse: Di' ai figli d'Israele che portino una giovenca rossa, senza macchia, senza difetti, e che non abbia mai portato il giogo. 3 La darete al sacerdote Eleazar, che la condurrà fuori dal campo e la farà scannare in sua presenza. 4 Il sacerdote Eleazar prenderà con il dito un po' di sangue della giovenca, e farà sette aspersioni dal lato dell'ingresso della tenda di convegno; 5 poiché si brucerà la giovenca sotto i suoi occhi; se ne brucerà la pelle, la carne e il sangue con i suoi escrementi. 6 Il sacerdote prenderà quindi del legno di cedro, dell'issopo, della stoffa scarlatta, e getterà tutto in mezzo al fuoco che consuma la giovenca. 7 Poi il sacerdote si laverà le vesti e il corpo nell'acqua; dopo di che rientrerà nel campo e sarà impuro fino alla sera. 8 Colui che avrà bruciato la giovenca si laverà le vesti e il corpo nell'acqua e sarà impuro fino alla sera. 9 Un uomo puro raccoglierà le ceneri della giovenca e le depositerà fuori del campo in un luogo puro, dove saranno conservate per la comunità dei figli d'Israele come acqua di purificazione: è un sacrificio per il peccato. 10 Colui che avrà raccolto le ceneri della giovenca si laverà le vesti e sarà impuro fino alla sera.
Questa sarà una legge perenne per i figli d'Israele e per lo straniero che soggiornerà da loro: 11 chi avrà toccato il cadavere di una persona umana sarà impuro sette giorni. 12 Quando uno si sarà purificato con quell'acqua il terzo e il settimo giorno, sarà puro; ma se non si purifica il terzo e il settimo giorno, non sarà puro. 13 Chiunque tocchi un morto, cioè il corpo di una persona umana che sia morta, e non si purifica, contamina la dimora del SIGNORE; e quel tale sarà tolto via da Israele. Siccome l'acqua di purificazione non è stata spruzzata su di lui, egli è impuro; ha ancora addosso la sua impurità.
14 Questa è la legge: quando un uomo sarà morto in una tenda, chiunque entrerà nella tenda e chiunque sarà nella tenda sarà impuro per sette giorni. 15 Ogni vaso scoperto sul quale non sia un coperchio ben fermo sarà impuro. 16 Chiunque, nei campi, avrà toccato un uomo ucciso da un'arma o morto per cause naturali, o delle ossa umane, o un sepolcro, sarà impuro per sette giorni. 17 Per colui che sarà divenuto impuro si prenderà della cenere della vittima arsa per il peccato, e vi si verserà su dell'acqua di fonte, in un vaso; 18 poi un uomo puro prenderà dell'issopo, lo intingerà nell'acqua e spruzzerà la tenda, tutti gli utensili, tutte le persone presenti e colui che ha toccato l'osso o l'ucciso o il morto o il sepolcro. 19 L'uomo puro spruzzerà l'impuro il terzo giorno e il settimo giorno, e lo purificherà il settimo giorno; poi l'impuro si laverà le vesti, laverà se stesso nell'acqua e sarà puro la sera. 20 Ma colui che, divenuto impuro, non si purificherà, sarà tolto via dal mezzo dell'assemblea, perché ha contaminato il santuario del SIGNORE; l'acqua della purificazione non è stata spruzzata su di lui; è impuro. 21 Sarà per loro una legge perenne: colui che avrà spruzzato l'acqua di purificazione si laverà le vesti; e chi avrà toccato l'acqua di purificazione sarà impuro fino alla sera. 22 E tutto quello che l'impuro avrà toccato sarà impuro; e la persona che avrà toccato lui sarà impura fino alla sera».

Morte di Maria. Le acque di Meriba
Es 17:1-7 (Sl 106:32-33; De 32:48-52)(Gm 1:19-20; 3:13-18) Sl 99:8
20:1 Or tutta la comunità dei figli d'Israele arrivò al deserto di Sin il primo mese, e il popolo si fermò a Cades. Là morì e fu sepolta Maria.
2 Non c'era acqua per la comunità; perciò ci fu un assembramento contro Mosè e contro Aaronne. 3 Il popolo si mise a contestare Mosè, e disse: «Fossimo pur morti quando morirono i nostri fratelli davanti al SIGNORE! 4 Perché avete condotto l'assemblea del SIGNORE in questo deserto per morire qui noi e il nostro bestiame? 5 Perché ci avete fatti salire dall'Egitto per condurci in questo luogo detestabile? Non è un luogo dove si possa seminare; non ci sono fichi, né vigne, né melograni e non c'è acqua da bere».
6 Allora Mosè e Aaronne si allontanarono dall'assemblea per recarsi all'ingresso della tenda di convegno; si prostrarono con la faccia a terra, e la gloria del SIGNORE apparve loro.
7 Il SIGNORE disse a Mosè: 8 «Prendi il bastone; tu e tuo fratello Aaronne convocate la comunità e parlate a quella roccia, in loro presenza, ed essa darà la sua acqua; tu farai sgorgare per loro acqua dalla roccia e darai da bere alla comunità e al suo bestiame». 9 Mosè dunque prese il bastone che era davanti al SIGNORE, come il SIGNORE gli aveva comandato. 10 Mosè e Aaronne convocarono l'assemblea di fronte alla roccia, e Mosè disse loro: «Ora ascoltate, o ribelli; faremo uscire per voi acqua da questa roccia?» 11 E Mosè alzò la mano, percosse la roccia con il suo bastone due volte, e ne uscì acqua in abbondanza; e la comunità e il suo bestiame bevvero.
12 Poi il SIGNORE disse a Mosè e ad Aaronne: «Siccome non avete avuto fiducia in me per dare gloria al mio santo nome agli occhi dei figli d'Israele, voi non condurrete questa assemblea nel paese che io le do».
13 Queste sono le acque di Meriba dove i figli d'Israele contestarono il SIGNORE, che si fece riconoscere come il Santo in mezzo a loro.

Il re di Edom rifiuta il transito a Israele
(Gc 11:16-18; De 2:1-8)(Ro 12:13; Eb 13:1-2)(Ge 25:30; Ad 10)
14 Poi Mosè mandò da Cades degli ambasciatori al re di Edom per dirgli: «Così dice Israele tuo fratello: Tu conosci tutte le tribolazioni che abbiamo avute: 15 come i nostri padri scesero in Egitto e noi in Egitto abitammo per lungo tempo e gli Egiziani maltrattarono noi e i nostri padri. 16 Noi gridammo al SIGNORE ed egli udì la nostra voce e mandò un angelo e ci fece uscire dall'Egitto; ed eccoci ora a Cades, città situata all'estremo limite del tuo territorio. 17 Ti prego, lasciaci passare per il tuo paese, noi non passeremo né per campi né per vigneti, e non berremo l'acqua dei pozzi; seguiremo la strada principale senza deviare né a destra né a sinistra finché abbiamo oltrepassato i tuoi confini». 18 Ma Edom gli rispose: «Tu non passerai sul mio territorio; altrimenti, marcerò contro di te con la spada». 19 I figli d'Israele dissero: «Noi saliremo per la strada maestra; e se noi e il nostro bestiame berremo dell'acqua tua, te la pagheremo; lasciaci semplicemente transitare a piedi». 20 Ma quello rispose: «Non passerai!» E Edom mosse contro Israele con molta gente e con mano potente. 21 Così Edom rifiutò a Israele il transito sul suo territorio; perciò Israele si allontanò da lui.
22 Tutta la comunità dei figli d'Israele partì da Cades e arrivò al monte Or.

Morte di Aaronne
Nu 33:37-39 (De 32:48-52; 34:1-8)
23 Il SIGNORE parlò a Mosè e ad Aaronne, al monte Or, ai confini del paese di Edom, e disse: 24 «Aaronne sta per ricongiungersi ai suoi padri, e non entrerà nel paese che ho dato ai figli d'Israele, perché siete stati ribelli al mio comandamento alle acque di Meriba. 25 Prendi Aaronne ed Eleazar suo figlio e falli salire sul monte Or. 26 Spoglia Aaronne dei suoi paramenti e rivestine Eleazar suo figlio; qui Aaronne morrà e si ricongiungerà ai suoi padri». 27 Mosè fece come il SIGNORE aveva ordinato; ed essi salirono sul monte Or, sotto gli occhi di tutta la comunità. 28 Mosè spogliò Aaronne dei suoi paramenti e ne rivestì il figlio Eleazar; là morì Aaronne, sulla cima del monte. Poi Mosè ed Eleazar scesero dal monte. 29 Quando tutta la comunità vide che Aaronne era morto, tutta la casa d'Israele lo pianse per trenta giorni.

Il serpente di rame
(Nu 33:40; Gc 1:17) Is 49:24-26
21:1 Il re cananeo di Arad, che abitava nella regione meridionale, avendo udito che Israele veniva per la via di Atarim, combattè contro Israele e fece alcuni prigionieri. 2 Allora Israele fece un voto al SIGNORE e disse: «Se tu dai nelle mie mani questo popolo, le loro città saranno da me votate allo sterminio». 3 Il SIGNORE ascoltò la voce d'Israele e gli diede nelle mani i Cananei; Israele votò allo sterminio i Cananei e le loro città e a quel luogo fu messo il nome di Corma.

1Co 10:9; Gv 3:14-16 (2R 18:4) 2Co 5:20
4 Poi gli Israeliti partirono dal monte Or, andarono verso il mar Rosso per fare il giro del paese di Edom; durante il viaggio il popolo si perse d'animo. 5 Il popolo parlò contro Dio e contro Mosè, e disse: «Perché ci avete fatti salire fuori d'Egitto per farci morire in questo deserto? Poiché qui non c'è né pane né acqua, e siamo nauseati di questo cibo tanto leggero». 6 Allora il SIGNORE mandò tra il popolo dei serpenti velenosi i quali mordevano la gente, e gran numero d'Israeliti morirono. 7 Il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il SIGNORE e contro di te; prega il SIGNORE che allontani da noi questi serpenti». E Mosè pregò per il popolo. 8 Il SIGNORE disse a Mosè: «Fòrgiati un serpente velenoso e mettilo sopra un'asta: chiunque sarà morso, se lo guarderà, resterà in vita». 9 Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra un'asta; e avveniva che, quando un serpente mordeva qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita.

Nu 33:41-47; De 8:2
10 Poi i figli d'Israele partirono e si accamparono a Obot;
11 e, dopo essere partiti da Obot, si accamparono a Iie-Abarim nel deserto che è di fronte a Moab dal lato dove sorge il sole.
12 Di là partirono e si accamparono nella valle di Zered.
13 Poi partirono di là e si accamparono dall'altro lato dell'Arnon, che scorre nel deserto, e nasce sul territorio degli Amorei; poiché l'Arnon è il confine di Moab, tra Moab e gli Amorei. 14 Per questo è detto nel libro delle guerre del SIGNORE: «...Vaeb in Sufa e gli affluenti dell'Arnon 15 e i letti dei torrenti che scendono verso le dimore di Ar e si appoggiano alla frontiera di Moab».
16 Di là andarono a Beer, che è il pozzo a proposito del quale il SIGNORE disse a Mosè: «Raduna il popolo e io gli darò l'acqua». 17 Fu in quell'occasione che Israele cantò questo cantico:
«Scaturisci, o pozzo! Salutatelo con canti!
18 Pozzo che i capi hanno scavato,
che i nobili del popolo hanno aperto con lo scettro, con i loro bastoni!»
19 Poi dal deserto andarono a Mattana; da Mattana a Naaliel; da Naaliel a Bamot, 20 e da Bamot nella valle che è nella campagna di Moab, verso l'altura del Pisga che domina il deserto.

Conquista dei due regni amorei
De 2:24-37; 3:1-20; Gs 24:8; Sl 136:17-22
21 Israele mandò ambasciatori a Sicon, re degli Amorei, per dirgli: 22 «Lasciami passare per il tuo paese; noi non ci svieremo per i campi né per le vigne, non berremo l'acqua dei pozzi; seguiremo la strada pubblica finché abbiamo oltrepassato i tuoi confini». 23 Ma Sicon non permise a Israele di passare per il suo territorio; anzi radunò tutta la sua gente e uscì fuori contro Israele nel deserto; giunse a Iaas e affrontò Israele. 24 Israele lo sconfisse passandolo a fil di spada, e conquistò il suo paese dall'Arnon fino al Iabboc, fino ai confini degli Ammoniti, poiché la frontiera degli Ammoniti era forte. 25 Israele prese tutte queste città e abitò in tutte le città degli Amorei: a Chesbon e in tutte le città del suo territorio; 26 poiché Chesbon era la città di Sicon, re degli Amorei, il quale aveva mosso guerra al precedente re di Moab, e gli aveva tolto tutto il suo paese fino all'Arnon.
27 Per questo dicono i poeti:
«Venite a Chesbon!
La città di Sicon sia ricostruita e fortificata!
28 Poiché un fuoco è uscito da Chesbon, una fiamma dalla città di Sicon;
essa ha divorato Ar di Moab,
29 i dominatori delle alture dell'Arnon.
Guai a te, Moab!
Sei perduto, o popolo di Chemos!
Chemos ha fatto dei suoi figli tanti fuggiaschi
e ha dato le sue figlie come schiave a Sicon, re degli Amorei.
30 Noi abbiamo scagliato su di loro le nostre frecce;
Chesbon è distrutta fino a Dibon.
Abbiamo tutto devastato fino a Nofa,
il fuoco è giunto fino a Medeba».
31 Così Israele si stabilì nel paese degli Amorei. 32 Poi Mosè mandò a esplorare Iaezer, e gl'Israeliti presero le città del suo territorio e ne scacciarono gli Amorei che vi si trovavano.
33 Mutata direzione, risalirono il paese in direzione di Basan; e Og, re di Basan, uscì contro di loro con tutta la sua gente per dar loro battaglia a Edrei. 34 Ma il SIGNORE disse a Mosè: «Non lo temere, poiché io lo do nelle tue mani: lui, tutta la gente e il suo paese; trattalo come hai trattato Sicon, re degli Amorei che abitava a Chesbon». 35 E gli Israeliti sconfissero lui, con i suoi figli e con tutto il suo popolo, finché non ne rimase in vita neppure uno; e si impadronirono del suo paese.

Balac e Balaam
(De 23:3-4; Gs 24:9-10)
22:1 Poi i figli d'Israele partirono e si accamparono nelle pianure di Moab, oltre il Giordano di Gerico.

Nuova Diodati:

Numeri 19:1-22:1

La giovenca rossa, e la purificazione di persone e oggetti impuri
19:1 L'Eterno parlò ancora a Mosè e ad Aaronne, dicendo: 2 «Questo è lo statuto della legge che l'Eterno ha comandato, dicendo: "Di' ai figli d'Israele che ti portino una giovenca rossa, senza macchia, senza difetti, e su cui non è mai stato posto alcun giogo. 3 La darete al sacerdote Eleazar, che la condurrà fuori dell'accampamento e la farà scannare in sua presenza. 4 Il sacerdote Eleazar prenderà col dito un po' del suo sangue e lo spruzzerà sette volte sul davanti della tenda di convegno; 5 poi si brucerà la giovenca sotto i suoi occhi; la sua pelle, la sua carne, il suo sangue e i suoi escrementi saranno bruciati. 6 Il sacerdote prenderà quindi del legno di cedro, dell'issopo, del panno scarlatto, e li getterà in mezzo al fuoco che consuma la giovenca. 7 Poi il sacerdote laverà le sue vesti e laverà il suo corpo nell'acqua, e dopo rientrerà nell'accampamento; il sacerdote sarà impuro fino a sera. 8 Anche colui che ha bruciato la giovenca laverà le sue vesti nell'acqua e laverà il suo corpo nell'acqua, e sarà impuro fino a sera. 9 Un uomo puro raccoglierà le ceneri della giovenca e le depositerà fuori dell'accampamento in luogo puro, dove saranno conservate per l'assemblea dei figli d'Israele come acqua di purificazione: è per purificare dal peccato. 10 E colui che ha raccolto le ceneri della giovenca laverà le sue vesti e sarà impuro fino a sera. Questo sarà uno statuto perpetuo per i figli d'Israele e per lo straniero che risiede in mezzo a loro. 11 Chi tocca il corpo morto di qualsiasi persona sarà impuro per sette giorni. 12 Egli si purificherà con quell'acqua il terzo e il settimo giorno, e sarà puro; ma se non si purificherà il terzo e il settimo giorno, non sarà puro. 13 Chiunque tocca il corpo di una persona morta e non si purifica, contamina la dimora dell'Eterno; quella persona sarà sterminata dal mezzo d'Israele. Poiché l'acqua di purificazione non è stata spruzzata su di lui, egli è impuro; la sua impurità è ancora su di lui. 14 Questa è la legge per quando un uomo muore in una tenda: chiunque entra in una tenda e chiunque è nella tenda sarà impuro per sette giorni. 15 E ogni vaso aperto su cui non è fissato un coperchio, sarà impuro. 16 Chiunque nei campi tocca uno ucciso per la spada o morto di morte naturale, o un osso d'uomo, o un sepolcro, sarà impuro per sette giorni. 17 E per una persona impura si prenderà della cenere della vittima arsa per purificare dal peccato e si verserà su di essa dell'acqua corrente, in un vaso; 18 poi un uomo puro prenderà dell'issopo, lo intingerà nell'acqua e ne spruzzerà la tenda, tutti gli utensili, tutte le persone che si trovano là e colui che ha toccato un osso o l'ucciso o il morto di morte naturale o il sepolcro. 19 L'uomo puro spruzzerà l'impuro il terzo giorno e il settimo giorno; nel settimo giorno l'uomo impuro si purificherà: laverà le sue vesti, laverà se stesso nell'acqua, e alla sera sarà puro. 20 Ma colui che è impuro e non si purifica, sarà sterminato dal mezzo dell'assemblea, perché ha contaminato il santuario dell'Eterno; l'acqua della purificazione non è stata spruzzata su di lui; è impuro. 21 Sarà per loro uno statuto perpetuo. Colui che spruzza l'acqua di purificazione laverà le sue vesti; e chi tocca l'acqua di purificazione sarà impuro fino alla sera. 22 Tutto ciò che la persona impura tocca sarà impuro; e la persona che tocca questo sarà impura fino alla sera"».

Morte di Miriam. Le acque di Meriba
20:1 Poi tutta l'assemblea dei figli d'Israele arrivò al deserto di Sin nel primo mese, e il popolo si fermò a Kadesh. Là morì Miriam e là fu sepolta. 2 Or mancava l'acqua per l'assemblea, per cui si radunarono contro Mosè e contro Aaronne. 3 Così il popolo contese con Mosè e gli parlò, dicendo: «Fossimo morti quando morirono i nostri fratelli davanti all'Eterno! 4 Perché avete condotto l'assemblea dell'Eterno in questo deserto a morirvi, noi e il nostro bestiame? 5 E perché ci avete fatti salire dall'Egitto per condurci in questo brutto luogo? Non è un luogo di grano o di fichi o di vigne o di melograni, e non c'è acqua da bere». 6 Allora Mosè ed Aaronne si allontanarono dall'assemblea per recarsi all'ingresso della tenda di convegno e si prostrarono con la faccia a terra; e la gloria dell'Eterno apparve loro.

Il comando di Dio e il peccato di Mosè
7 Poi l'Eterno parlò a Mosè, dicendo: 8 «Prendi il bastone; tu e tuo fratello Aaronne convocate l'assemblea e davanti ai loro occhi parlate alla roccia, ed essa darà la sua acqua; così farai sgorgare per loro acqua dalla roccia e darai da bere all'assemblea e al suo bestiame». 9 Mosè dunque prese il bastone che era davanti all'Eterno, come l'Eterno gli aveva ordinato. 10 Così Mosè ed Aaronne convocarono l'assemblea davanti alla roccia e Mosè disse loro: «Ora ascoltate, o ribelli; dobbiamo far uscire acqua per voi da questa roccia?». 11 Poi Mosè alzò la mano, percosse la roccia col suo bastone due volte, e ne uscì acqua in abbondanza; e l'assemblea e il suo bestiame bevvero. 12 Allora l'Eterno disse a Mosè e ad Aaronne: «Poiché non avete creduto in me per dare gloria a me agli occhi dei figli d'Israele, voi non introdurrete questa assemblea nel paese che io ho dato loro». 13 Queste sono le acque di Meriba dove i figli d'Israele contesero con l'Eterno, ed egli si mostrò Santo in mezzo a loro.

Il re di Edom rifiuta di lasciar passare Israele
14 Poi Mosè mandò da Kadesh degli ambasciatori al re di Edom a dirgli: «Così dice Israele tuo fratello: Tu conosci tutte le avversità che abbiamo incontrato, 15 come i nostri padri scesero in Egitto e noi dimorammo in Egitto per lungo tempo, e gli Egiziani maltrattarono noi e i nostri padri. 16 Ma, quando gridammo all'Eterno, egli udì la nostra voce e mandò un Angelo, e ci fece uscire dall'Egitto; ed eccoci ora in Kadesh, una città ai margini dei tuoi confini. 17 Deh, lasciaci passare per il tuo paese, noi non passeremo né per campi né per vigne e non berremo l'acqua dei pozzi; seguiremo la via Regia, senza deviare né a destra né a sinistra, finché avremo oltrepassati i tuoi confini». 18 Ma Edom rispose: «Tu non passerai sul mio territorio, altrimenti ti verrò contro con la spada». 19 I figli d'Israele gli dissero: «Noi saliremo per la strada maestra; e se noi e il nostro bestiame berremo della tua acqua, te la pagheremo; lasciami soltanto transitare a piedi e niente più». 20 Ma egli rispose: «Non passerai!». E Edom uscì contro Israele con molta gente e con mano forte. 21 Così Edom rifiutò di lasciar passare Israele attraverso il suo territorio, per cui Israele si allontanò da lui.

Morte di Aaronne
22 Allora i figli d'Israele, tutta l'assemblea, partirono da Kadesh e arrivarono al monte Hor. 23 E l'Eterno parlò a Mosè e ad Aaronne al monte Hor, sui confini del paese di Edom, dicendo: 24 «Aaronne sta per essere riunito al suo popolo, e non entrerà nel paese che ho dato ai figli d'Israele, perché vi siete ribellati al mio comando alle acque di Meriba. 25 Prendi Aaronne ed Eleazar suo figlio e falli salire sul monte Hor. 26 Spoglia Aaronne delle sue vesti e falle indossare a Eleazar suo figlio; e là Aaronne sarà riunito al suo popolo e morrà». 27 Così Mosè fece come l'Eterno aveva ordinato; ed essi salirono sul monte Hor davanti agli occhi di tutta l'assemblea. 28 Mosè spogliò Aaronne delle sue vesti e le fece indossare a Eleazar, suo figlio; e Aaronne morì là, sulla cima del monte. Poi Mosè ed Eleazar scesero dal monte. 29 Quando tutta l'assemblea vide che Aaronne era morto, tutta la casa d'Israele pianse Aaronne per trenta giorni.

Vittoria di Israele sui Cananei
21:1 Quando il re cananeo di Arad, che abitava nel Neghev, udì che Israele veniva per la via di Atharim, combattè contro Israele e fece alcuni prigionieri. 2 Allora Israele fece un voto all'Eterno e disse: «Se tu mi darai nelle mani questo popolo, distruggerò completamente le loro città». 3 L'Eterno diede ascolto alla voce d'Israele e gli diede nelle mani i Cananei; ed essi li distrussero completamente con le loro città, e quel luogo fu chiamato Hormah.

I serpenti ardenti e il serpente di bronzo
4 Poi i figli d'Israele partirono dal monte Hor, dirigendosi verso il Mar Rosso, per fare il giro del paese di Edom; e il popolo si scoraggiò a motivo del viaggio. 5 Il popolo quindi parlò contro Dio e contro Mosè, dicendo: «Perché ci avete fatti uscire dall'Egitto per farci morire in questo deserto? Poiché qui non c'è né pane né acqua e siamo nauseati di questo miserabile cibo». 6 Allora l'Eterno mandò fra il popolo dei serpenti ardenti i quali mordevano la gente, e molti Israeliti morirono. 7 Così il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro l'Eterno e contro di te; prega l'Eterno che allontani da noi questi serpenti». E Mosè pregò per il popolo. 8 L'Eterno disse quindi a Mosè: «Fa' un serpente ardente e mettilo sopra un'asta; e avverrà che chiunque sarà morso e lo guarderà, vivrà». 9 Mosè fece allora un serpente di bronzo e lo mise sopra un'asta; e avveniva che, quando un serpente mordeva qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, viveva. 10 Poi i figli d'Israele partirono e si accamparono a Oboth. 11 Partiti da Oboth, si accamparono a Ije-Abarim nel deserto che è di fronte a Moab, dal lato dove sorge il sole. 12 Di là partirono e si accamparono nella valle di Zered. 13 Poi partirono di là e si accamparono dall'altro lato dell'Arnon, che scorre nel deserto e proviene dai confini degli Amorei: poiché l'Arnon fa da confine a Moab, fra Moab e gli Amorei. 14 Per questo è detto nel Libro delle Guerre dell'Eterno: «Vaheb in Sufah, le valli dell'Arnon 15 e il pendio delle valli che si estende verso le dimore di Ar e si appoggia alla frontiera di Moab». 16 E di là andarono a Beer, che è il pozzo di cui l'Eterno aveva detto a Mosè: «Raduna il popolo e io gli darò dell'acqua». 17 Allora Israele cantò questo cantico: «Sgorga, o pozzo! Cantate a lui! 18 Il pozzo la cui acqua i principi hanno cercato e che i nobili del popolo hanno scavato alla parola del legislatore, coi loro bastoni». Poi dal deserto andarono a Mattanah; 19 da Mattanah a Nahaliel; e da Nahaliel a Bamoth, 20 e da Bamoth nella valle che è nella campagna di Moab, verso l'altura del Pisgah che domina il deserto.

Vittoria d'Israele sugli Amorei
21 Israele quindi mandò ambasciatori a Sihon, re degli Amorei, per dirgli: 22 «Lasciami passare per il tuo paese; noi non entreremo nei campi o nelle vigne, non berremo l'acqua dei pozzi; seguiremo la via Regia finché avremo oltrepassato i tuoi confini». 23 Ma Sihon non permise a Israele di passare per il suo territorio; anzi Sihon radunò tutta la sua gente e uscì contro Israele nel deserto; giunse a Jahats e combattè contro Israele. 24 Israele lo sconfisse passandolo a fil di spada, e conquistò il suo paese dall'Arnon fino allo Jabbock, fino ai confini dei figli di Ammon, perché la frontiera dei figli di Ammon era forte. 25 Così Israele prese tutte quelle città e abitò in tutte le città degli Amorei, in Heshbon e in tutte le città del suo territorio, 26 poiché Heshbon era la città di Sihon, re degli Amorei, il quale aveva mosso guerra al precedente re di Moab e gli aveva tolto di mano tutto il suo paese fino all'Arnon. 27 Per questo dicono i poeti: «Venite a Heshbon! La città di Sihon sia ricostruita e fortificata! 28 Poiché un fuoco è uscito da Heshbon, una fiamma dalla città di Sihon; essa ha divorato Ar di Moab, i padroni delle alture dell'Arnon. 29 Guai a te, o Moab! Sei perduto, o popolo di Kemosh! Egli ha reso i suoi figli fuggiaschi, e ha dato le sue figlie come schiave a Sihon, re degli Amorei. 30 Ma noi li abbiamo colpiti con frecce; Heshbon è distrutta fino a Dibon. Abbiamo devastato tutto fino a Nofah, che è presso Medeba». 31 Così Israele si stabilì nel paese degli Amorei. 32 Poi Mosè mandò a esplorare Jaazer, e gli Israeliti presero le città del suo territorio e ne scacciarono gli Amorei che vi si trovavano.

Vittoria di Israele su Bashan
33 Poi cambiarono direzione e salirono per la strada di Bashan; e Og, re di Bashan, uscì contro di loro con tutta la sua gente per dar loro battaglia a Edrei. 34 Ma l'Eterno disse a Mosè: «Non aver paura di lui, perché io lo do nelle tue mani con tutta la sua gente e il suo paese; trattalo come hai trattato Sihon, re degli Amorei che abitava a Heshbon. 35 Così gli Israeliti batterono lui, i suoi figli e tutto il suo popolo, finché non gli rimase più alcun superstite, e si impadronirono del suo paese.

Balak manda a chiamare Balaam
22:1 Poi i figli d'Israele partirono e si accamparono nelle pianure di Moab, oltre il Giordano sulla sponda opposta a Gerico.

Riveduta 2020:

Numeri 19:1-22:1

La giovenca rossa; l'acqua di purificazione
19:1 L'Eterno parlò ancora a Mosè e ad Aaronne, dicendo: 2 “Questo è l'ordine della legge che l'Eterno ha prescritto dicendo: 'Di' ai figli d'Israele che ti portino una giovenca rossa, senza macchia, senza difetti, e che non abbia mai portato il giogo. 3 E la darete al sacerdote Eleazar, che la condurrà fuori dall'accampamento e la farà sgozzare in sua presenza. 4 Il sacerdote Eleazar prenderà con il dito del sangue della giovenca e ne farà sette volte l'aspersione dal lato dell'ingresso della tenda di convegno; 5 poi si brucerà la giovenca sotto i suoi occhi; se ne brucerà la pelle, la carne e il sangue con i suoi escrementi. 6 Il sacerdote prenderà quindi del legno di cedro, dell'issopo, della stoffa scarlatta, e getterà tutto in mezzo al fuoco che consuma la giovenca. 7 Poi il sacerdote si laverà le vesti e il corpo nell'acqua; dopo di che rientrerà nell'accampamento, e il sacerdote sarà impuro fino alla sera. 8 E colui che avrà bruciato la giovenca si laverà le vesti nell'acqua, farà un lavaggio del corpo nell'acqua, e sarà impuro fino alla sera. 9 Un uomo puro raccoglierà le ceneri della giovenca e le depositerà fuori dall'accampamento in luogo puro, dove saranno conservate per la comunità dei figli d'Israele come acqua di purificazione: è un sacrificio per il peccato. 10 E colui che avrà raccolto le ceneri della giovenca si laverà le vesti e sarà impuro fino alla sera. E questa sarà una legge perenne per i figli d'Israele e per lo straniero che soggiornerà da loro: 11 chi avrà toccato il cadavere di una persona umana sarà impuro sette giorni. 12 Quando uno si sarà purificato con quell'acqua il terzo e il settimo giorno, sarà puro; ma se non si purifica il terzo e il settimo giorno, non sarà puro. 13 Chiunque avrà toccato un morto, il corpo di una persona umana che sia morta e non si sarà purificato, avrà contaminato la dimora dell'Eterno; e quel tale sarà tolto di mezzo da Israele. Siccome l'acqua di purificazione non è stata spruzzata su lui, egli è impuro; ha ancora addosso la sua impurità.

Legge relativa alla purificazione delle persone e degli oggetti impuri
14 Questa è la legge: Quando un uomo sarà morto in una tenda, chiunque entrerà nella tenda e chiunque sarà nella tenda sarà impuro sette giorni. 15 E ogni vaso scoperto sul quale non sia attaccato un coperchio, sarà impuro. 16 E chiunque, per i campi, avrà toccato un uomo ucciso per la spada o morto da sé, o un osso d'uomo, o un sepolcro, sarà impuro sette giorni. 17 E per colui che sarà divenuto impuro si prenderà della cenere della vittima arsa per il peccato, e vi si verserà su dell'acqua viva, in un vaso: 18 poi un uomo puro prenderà dell'issopo, lo intingerà nell'acqua, e ne spruzzerà la tenda, tutti gli utensili e tutte le persone che sono lì, e colui che ha toccato l'osso o l'ucciso o il morto da sé o il sepolcro. 19 L'uomo puro spruzzerà l'impuro il terzo giorno e il settimo giorno, e lo purificherà il settimo giorno; poi colui che è stato immondo si laverà le vesti, laverà sé stesso nell'acqua, e sarà puro la sera. 20 Ma colui che, divenuto impuro, non si purificherà, sarà tolto di mezzo dalla comunità, perché ha contaminato il santuario dell'Eterno; l'acqua della purificazione non è stata spruzzata su di lui; è impuro. 21 Sarà per loro una legge perenne: Colui che avrà spruzzato l'acqua di purificazione si laverà le vesti; e chi avrà toccato l'acqua di purificazione sarà impuro fino alla sera. 22 E tutto quello che l'impuro avrà toccato sarà impuro; e la persona che avrà toccato lui sarà impura fino alla sera'”.

Morte di Miriam. Le acque di Meriba
20:1 Ora tutta la comunità dei figli d'Israele arrivò al deserto di Sin il primo mese, e il popolo si fermò a Cades. Là morì e fu sepolta Miriam. 2 E mancava l'acqua per la comunità; così ci fu un assembramento contro Mosè e contro Aaronne. 3 E il popolo contese con Mosè, dicendo: “Fossimo pur morti quando morirono i nostri fratelli davanti all'Eterno! 4 E perché avete condotto l'assemblea dell'Eterno in questo deserto per morire qui noi e il nostro bestiame? 5 E perché ci avete fatti salire dall'Egitto per condurci in questo luogo inospitale? Non è un luogo dove si possa seminare; non ci sono fichi, né vigne, né melagrane, e non c'è acqua da bere”. 6 Allora Mosè e Aaronne si allontanarono dall'assemblea per recarsi all'ingresso della tenda di convegno; si prostrarono con la faccia a terra, e la gloria dell'Eterno apparve loro. 7 E l'Eterno parlò a Mosè, dicendo: 8 “Prendi il bastone; e tu e tuo fratello Aaronne convocate la comunità e parlate a quella roccia, in loro presenza, ed essa darà la sua acqua; e tu farai sgorgare per loro l'acqua dalla roccia e darai da bere alla comunità e al suo bestiame”. 9 Mosè dunque prese il bastone che era davanti all'Eterno, come l'Eterno gli aveva ordinato. 10 E Mosè e Aaronne convocarono la comunità davanti alla roccia, e Mosè disse loro: “Ora ascoltate, o ribelli; vi faremo uscire dell'acqua da questa roccia?”. 11 E Mosè alzò la mano, percosse la roccia con il suo bastone due volte, e ne uscì dell'acqua in abbondanza; e l'assemblea e il suo bestiame bevvero. 12 Poi l'Eterno disse a Mosè e ad Aaronne: “Siccome non avete avuto fiducia in me per dare gloria al mio santo nome agli occhi dei figli d'Israele, voi non introdurrete questa comunità nel paese che io le do”. 13 Queste sono le acque di Meriba dove i figli d'Israele contesero con l'Eterno che si fece riconoscere come il Santo in mezzo a loro.

Il re di Edom rifiuta il transito a Israele
14 Poi Mosè mandò da Cades degli ambasciatori al re di Edom per dirgli: “Così dice Israele tuo fratello: 'Tu conosci tutte le tribolazioni che ci sono avvenute: 15 come i nostri padri scesero in Egitto e noi in Egitto abitammo per lungo tempo e gli Egiziani maltrattarono noi e i nostri padri. 16 E noi gridammo all'Eterno ed egli udì la nostra voce e mandò un angelo e ci fece uscire dall'Egitto; ed eccoci ora a Cades, che è città ai tuoi estremi confini. 17 Ti prego, lasciaci passare per il tuo paese; noi non passeremo né per i campi né per le vigne, e non berremo l'acqua dei pozzi; seguiremo la strada pubblica senza deviare né a destra né a sinistra finché abbiamo oltrepassato i tuoi confini'”. 18 Ma Edom gli rispose: “Tu non passerai sul mio territorio; altrimenti, ti verrò contro con la spada”. 19 I figli d'Israele gli dissero: “Noi saliremo per la strada maestra; e se noi e il nostro bestiame berremo dell'acqua tua, te la pagheremo; lasciaci semplicemente transitare a piedi”. 20 Ma quello rispose: “Non passerai!”. Ed Edom uscì contro Israele con molta gente e con mano potente. 21 Così Edom rifiutò a Israele il transito per i suoi confini; perciò Israele si allontanò da lui.

Morte di Aaronne
22 Tutta la comunità dei figli d'Israele partì da Cades e arrivò al monte Or. 23 E l'Eterno parlò a Mosè e ad Aaronne al monte Or ai confini del paese di Edom, dicendo: 24 “Aaronne sta per essere riunito ai suoi antenati e non entrerà nel paese che ho dato ai figli d'Israele, perché siete stati ribelli al mio comandamento alle acque di Meriba. 25 Prendi Aaronne ed Eleazar suo figlio e falli salire sul monte Or. 26 Spoglia Aaronne dei suoi paramenti, e falli indossare a Eleazar suo figlio; là Aaronne sarà riunito ai suoi antenati e morirà”. 27 Mosè fece come aveva ordinato l'Eterno; ed essi salirono sul monte Or, davanti agli occhi di tutta la comunità. 28 Mosè spogliò Aaronne dei suoi paramenti, e li fece indossare a Eleazar, suo figlio; e Aaronne morì là sulla cima del monte. Poi Mosè ed Eleazar scesero dal monte. 29 E quando tutta la comunità vide che Aaronne era morto, tutta la casa d'Israele lo pianse per trenta giorni.

Sconfitta del re di Arad
21:1 Il re cananeo di Arad, che abitava nella regione meridionale, avendo udito che Israele veniva per la via di Atarim, combatté contro Israele e fece alcuni prigionieri. 2 Allora Israele fece un voto all'Eterno, e disse: “Se tu dai nelle mie mani questo popolo, le loro città saranno votate da me allo sterminio”. 3 L'Eterno ascoltò la voce d'Israele e gli diede nelle mani i Cananei; e Israele votò allo sterminio i Cananei e le loro città, e quel luogo fu chiamato Corma.

I serpenti velenosi e il serpente di bronzo
4 Poi gli Israeliti partirono dal monte Or, dirigendosi verso il Mar Rosso per fare il giro del paese di Edom; e il popolo si fece impaziente durante il viaggio. 5 E il popolo parlò contro Dio e contro Mosè, dicendo: “Perché ci avete fatti salire fuori dall'Egitto per farci morire in questo deserto? Poiché qui non c'è né pane né acqua, e l'anima nostra è nauseata di questo cibo tanto leggero”. 6 Allora l'Eterno mandò fra il popolo dei serpenti velenosi i quali mordevano la gente, e un gran numero d'Israeliti morirono. 7 Allora il popolo venne a Mosè e disse: “Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro l'Eterno e contro te; prega l'Eterno che allontani da noi questi serpenti”. E Mosè pregò per il popolo. 8 E l'Eterno disse a Mosè: “Fatti un serpente ardente e mettilo sopra un'asta; e avverrà che chiunque sarà morso e lo guarderà, scamperà”. 9 Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra un'asta; e avveniva che, quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita. 10 Poi i figli d'Israele partirono e si accamparono a Obot; 11 e partiti da Obot, si accamparono a Iie-Abarim nel deserto che è di fronte a Moab dal lato dove sorge il sole. 12 Di là partirono e si accamparono nella valle di Zered. 13 Poi partirono di là e si accamparono dall'altro lato dell'Arnon, che scorre nel deserto e nasce sui confini degli Amorei; poiché l'Arnon è il confine di Moab, fra Moab e gli Amorei. 14 Per questo è detto nel Libro delle Guerre dell'Eterno: “...Vaeb in Sufa, le valli dell'Arnon 15 e i pendii delle valli che si estendono verso le dimore di Ar e si appoggiano alla frontiera di Moab”. 16 Di là andarono a Beer, che è il pozzo a proposito del quale l'Eterno disse a Mosè: “Raduna il popolo e io gli darò dell'acqua”. 17 Fu in quell'occasione che Israele cantò questo cantico: “Scaturisci, o pozzo! Salutatelo con canti! 18 Pozzo che i prìncipi hanno scavato, che i nobili del popolo hanno aperto con lo scettro, con i loro bastoni!”. 19 Poi dal deserto andarono a Mattana; da Mattana a Naaliel; da Naaliel a Bamot, 20 e da Bamot nella valle che è nella campagna di Moab, verso l'altura del Pisga che domina il deserto.

Conquista dei due regni Amorei
21 Israele mandò ambasciatori a Sicon, re degli Amorei, per dirgli: 22 “Lasciami passare per il tuo paese; noi non ci svieremo per i campi né per le vigne, non berremo l'acqua dei pozzi; seguiremo la strada pubblica finché abbiamo oltrepassato i tuoi confini”. 23 Ma Sicon non permise a Israele di passare per i suoi confini; anzi radunò tutta la sua gente e uscì fuori contro Israele nel deserto; giunse a Iaas e diede battaglia a Israele. 24 Israele lo sconfisse passandolo a fil di spada, e conquistò il suo paese dall'Arnon fino allo Iabboc, fino ai confini dei figli di Ammon, poiché la frontiera dei figli di Ammon era forte. 25 E Israele prese tutte quelle città e abitò in tutte le città degli Amorei: in Chesbon e in tutte le città del suo territorio; 26 poiché Chesbon era la città di Sicon, re degli Amorei, il quale aveva mosso guerra al precedente re di Moab, e gli aveva tolto tutto il suo paese fino all'Arnon. 27 Per questo dicono i poeti: “Venite a Chesbon! La città di Sicon sia ricostruita e fortificata! 28 Poiché un fuoco è uscito da Chesbon, una fiamma dalla città di Sicon; essa ha divorato Ar di Moab, 29 i padroni delle alture dell'Arnon. Guai a te, o Moab! Sei perduto, o popolo di Chemos! Chemos ha fatto dei suoi figli tanti fuggiaschi, e ha dato le sue figlie come schiave a Sicon, re degli Amorei. 30 Noi abbiamo scagliato su di loro le nostre frecce; Chesbon è distrutta fino a Dibon. Abbiamo devastato tutto fino a Nofa, il fuoco è giunto fino a Medeba”. 31 Così Israele si stabilì nel paese degli Amorei. 32 Poi Mosè mandò a esplorare Iaezer, e gli Israeliti presero le città del suo territorio e scacciarono gli Amorei che vi si trovavano. 33 E, cambiata direzione, risalirono il paese in direzione di Basan; e Og, re di Basan, uscì contro di loro con tutta la sua gente per dar loro battaglia a Edrei. 34 Ma l'Eterno disse a Mosè: “Non lo temere; poiché io lo do nelle tue mani: lui, tutta la sua gente e il suo paese; trattalo come hai trattato Sicon, re degli Amorei che abitava a Chesbon”. 35 E gli Israeliti sconfissero lui, con i suoi figli e con tutto il suo popolo, finché non ne rimase in vita neppure uno; e si impadronirono del suo paese.

Balac e Balaam
22:1 Poi i figli d'Israele partirono e si accamparono nelle pianure di Moab, oltre il Giordano di Gerico.

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