C.E.I.:

Numeri 22,2-25,9

22,2 Or Balak, figlio di Zippor, vide quanto Israele aveva fatto agli Amorrei 3 e Moab ebbe grande paura di questo popolo, che era così numeroso; Moab fu preso da spavento di fronte agli Israeliti. 4 Quindi Moab disse agli anziani di Madian: «Ora questa moltitudine divorerà quanto è intorno a noi, come il bue divora l'erba dei campi».
Balak, figlio di Zippor, era in quel tempo re di Moab. 5 Egli mandò messaggeri a Balaam, figlio di Beor, a Petor che sta sul fiume, nel paese dei figli di Amau, per chiamarlo e dirgli: «Ecco un popolo è uscito dall'Egitto; ricopre la terra e si è stabilito di fronte a me; 6 ora dunque, vieni e maledicimi questo popolo; poiché è troppo potente per me; forse così riusciremo a sconfiggerlo e potrò scacciarlo dal paese; so infatti che chi tu benedici è benedetto e chi tu maledici è maledetto».
7 Gli anziani di Moab e gli anziani di Madian partirono portando in mano il salario dell'indovino; arrivati da Balaam, gli riferirono le parole di Balak. 8 Balaam disse loro: «Alloggiate qui stanotte e vi darò la risposta secondo quanto mi dirà il Signore». I capi di Moab si fermarono da Balaam.
9 Ora Dio venne a Balaam e gli disse: «Chi sono questi uomini che stanno da te?». 10 Balaam rispose a Dio: «Balak, figlio di Zippor, re di Moab, mi ha mandato a dire: 11 Ecco, il popolo che è uscito dall'Egitto, ricopre la terra; ora vieni a maledirmelo; forse riuscirò così a batterlo e potrò scacciarlo». 12 Dio disse a Balaam: «Tu non andrai con loro, non maledirai quel popolo, perché esso è benedetto».
13 Balaam si alzò la mattina e disse ai capi di Balak: «Andatevene al vostro paese, perché il Signore si è rifiutato di lasciarmi venire con voi». 14 I capi di Moab si alzarono, tornarono da Balak e dissero: «Balaam si è rifiutato di venire con noi».
15 Allora Balak mandò di nuovo i capi, in maggior numero e più influenti di quelli di prima. 16 Vennero da Balaam e gli dissero: «Così dice Balak, figlio di Zippor: Nulla ti trattenga dal venire da me; 17 perché io ti colmerò di onori e farò quanto mi dirai; vieni dunque e maledicimi questo popolo». 18 Ma Balaam rispose e disse ai ministri di Balak: «Quand'anche Balak mi desse la sua casa piena d'argento e oro, non potrei trasgredire l'ordine del Signore, mio Dio, per fare cosa piccola o grande. 19 Nondimeno, trattenetevi qui anche voi stanotte, perché io sappia ciò che il Signore mi dirà ancora».
20 Dio venne la notte a Balaam e gli disse: «Se quegli uomini sono venuti a chiamarti, alzati e va' con loro; ma farai ciò che io ti dirò». 21 Balaam quindi si alzò la mattina, sellò l'asina e se ne andò con i capi di Moab.
22 Ma l'ira di Dio si accese perché egli era andato; l'angelo del Signore si pose sulla strada per ostacolarlo. Egli cavalcava l'asina e aveva con sé due servitori. 23 L'asina, vedendo l'angelo del Signore che stava sulla strada con la spada sguainata in mano, deviò dalla strada e cominciò ad andare per i campi. Balaam percosse l'asina per rimetterla sulla strada. 24 Allora l'angelo del Signore si fermò in un sentiero infossato tra le vigne, che aveva un muro di qua e un muro di là. 25 L'asina vide l'angelo del Signore, si serrò al muro e strinse il piede di Balaam contro il muro e Balaam la percosse di nuovo. 26 L'angelo del Signore passò di nuovo più avanti e si fermò in un luogo stretto, tanto stretto che non vi era modo di ritirarsi né a destra, né a sinistra. 27 L'asina vide l'angelo del Signore e si accovacciò sotto Balaam; l'ira di Balaam si accese ed egli percosse l'asina con il bastone. 28 Allora il Signore aprì la bocca all'asina ed essa disse a Balaam: «Che ti ho fatto perché tu mi percuota già per la terza volta?». 29 Balaam rispose all'asina: «Perché ti sei beffata di me! Se avessi una spada in mano, ti ammazzerei subito». 30 L'asina disse a Balaam: «Non sono io la tua asina sulla quale hai sempre cavalcato fino ad oggi? Sono forse abituata ad agire così?». Ed egli rispose: «No». 31 Allora il Signore aprì gli occhi a Balaam ed egli vide l'angelo del Signore, che stava sulla strada con la spada sguainata. Balaam si inginocchiò e si prostrò con la faccia a terra. 32 L'angelo del Signore gli disse: «Perché hai percosso la tua asina già tre volte? Ecco io sono uscito a ostacolarti il cammino, perché il cammino davanti a me va in precipizio. 33 Tre volte l'asina mi ha visto ed è uscita di strada davanti a me; se non fosse uscita di strada davanti a me, certo io avrei già ucciso te e lasciato in vita lei». 34 Allora Balaam disse all'angelo del Signore: «Io ho peccato, perché non sapevo che tu ti fossi posto contro di me sul cammino; ora se questo ti dispiace, io tornerò indietro». 35 L'angelo del Signore disse a Balaam: «Va' pure con quegli uomini; ma dirai soltanto quello che io ti dirò». Balaam andò con i capi di Balak.
36 Quando Balak udì che Balaam arrivava, gli andò incontro a Ir-Moab che è sul confine dell'Arnon, all'estremità del confine. 37 Balak disse a Balaam: «Non ti avevo forse mandato a chiamare con insistenza? Perché non sei venuto da me? Non sono forse in grado di farti onore?». 38 Balaam rispose a Balak: «Ecco, sono venuto da te; ma ora posso forse dire qualsiasi cosa? La parola che Dio mi metterà in bocca, quella dirò». 39 Balaam andò con Balak e giunsero a Kiriat-Cusot. 40 Balak immolò bestiame grosso e minuto e mandò parte della carne a Balaam e ai capi che erano con lui.
41 La mattina Balak prese Balaam e lo fece salire a Bamot-Baal, da dove si vedeva un'estremità dell'accampamento del popolo.

23,1 Balaam disse a Balak: «Costruiscimi qui sette altari e preparami qui sette giovenchi e sette arieti». 2 Balak fece come Balaam aveva detto; Balak e Balaam offrirono un giovenco e un ariete su ciascun altare. 3 Balaam disse a Balak: «Fermati presso il tuo olocausto e io andrò; forse il Signore mi verrà incontro; quel che mi mostrerà io te lo riferirò». Andò su di una altura brulla.
4 Dio andò incontro a Balaam e Balaam gli disse: «Ho preparato i sette altari e ho offerto un giovenco e un ariete su ciascun altare». 5 Allora il Signore mise le parole in bocca a Balaam e gli disse: «Torna da Balak e parla così». 6 Balaam tornò da Balak che stava presso il suo olocausto: egli e tutti i capi di Moab. 7 Allora Balaam pronunziò il suo poema e disse:
«Dall'Aram mi ha fatto venire Balak,
il re di Moab dalle montagne di oriente:
Vieni, maledici per me Giacobbe;
vieni, inveisci contro Israele!
8 Come imprecherò, se Dio non impreca?
Come inveirò, se il Signore non inveisce?
9 Anzi, dalla cima delle rupi io lo vedo
e dalle alture lo contemplo:
ecco un popolo che dimora solo
e tra le nazioni non si annovera.
10 Chi può contare la polvere di Giacobbe?
Chi può numerare l'accampamento d'Israele?
Possa io morire della morte dei giusti
e sia la mia fine come la loro».
11 Allora Balak disse a Balaam: «Che mi hai fatto? Io t'ho fatto venire per maledire i miei nemici e tu invece li hai benedetti». 12 Rispose: «Non devo forse aver cura di dire solo quello che il Signore mi mette sulla bocca?».
13 Balak gli disse: «Vieni con me in altro luogo da dove tu possa vederlo: qui ne vedi solo un'estremità, non lo vedi tutto intero; di là me lo devi maledire». 14 Lo condusse al campo di Zofim, sulla cima del Pisga; costruì sette altari e offrì un giovenco e un ariete su ogni altare. 15 Allora Balaam disse a Balak: «Fermati presso il tuo olocausto e io andrò incontro al Signore». 16 Il Signore andò incontro a Balaam, gli mise le parole sulla bocca e gli disse: «Torna da Balak e parla così». 17 Balaam tornò da Balak che stava presso il suo olocausto insieme con i capi di Moab. Balak gli disse: «Che cosa ha detto il Signore?». 18 Allora Balaam pronunziò il suo poema e disse:
«Sorgi, Balak, e ascolta;
porgimi orecchio, figlio di Zippor!
19 Dio non è un uomo da potersi smentire,
non è un figlio dell'uomo da potersi pentire.
Forse Egli dice e poi non fa?
Promette una cosa che poi non adempie?
20 Ecco, di benedire ho ricevuto il comando
e la benedizione io non potrò revocare.
21 Non si scorge iniquità in Giacobbe,
non si vede affanno in Israele.
Il Signore suo Dio è con lui
e in lui risuona l'acclamazione per il re.
22 Dio, che lo ha fatto uscire dall'Egitto,
è per lui come le corna del bufalo.
23 Perché non vi è sortilegio contro Giacobbe
e non vi è magìa contro Israele:
a suo tempo vien detto a Giacobbe
e a Israele che cosa opera Dio.
24 Ecco un popolo che si leva come leonessa
e si erge come un leone;
non si accovaccia, finché non abbia divorato la preda
e bevuto il sangue degli uccisi».
25 Allora Balak disse a Balaam: «Se proprio non lo maledici, almeno non benedirlo!». 26 Rispose Balaam e disse a Balak: «Non ti ho già detto, che quanto il Signore dirà io dovrò eseguirlo?».
27 Balak disse a Balaam: «Vieni, ti condurrò in altro luogo: forse piacerà a Dio che tu me li maledica di là». 28 Così Balak condusse Balaam in cima al Peor, che è di fronte al deserto. 29 Balaam disse a Balak: «Costruiscimi qui sette altari e preparami sette giovenchi e sette arieti». 30 Balak fece come Balaam aveva detto e offrì un giovenco e un ariete su ogni altare.

24,1 Balaam vide che al Signore piaceva di benedire Israele e non volle rivolgersi come le altre volte alla magìa, ma voltò la faccia verso il deserto. 2 Balaam alzò gli occhi e vide Israele accampato, tribù per tribù. Allora lo spirito di Dio fu sopra di lui. 3 Egli pronunziò il suo poema e disse:
«Oracolo di Balaam, figlio di Beor,
e oracolo dell'uomo dall'occhio penetrante;
4 oracolo di chi ode le parole di Dio
e conosce la scienza dell'Altissimo,
di chi vede la visione dell'Onnipotente,
e cade ed è tolto il velo dai suoi occhi.
5 Come sono belle le tue tende, Giacobbe,
le tue dimore, Israele!
6 Sono come torrenti che si diramano,
come giardini lungo un fiume,
come àloe, che il Signore ha piantati,
come cedri lungo le acque.
7 Fluirà l'acqua dalle sue secchie
e il suo seme come acqua copiosa.
Il suo re sarà più grande di Agag
e il suo regno sarà celebrato.
8 Dio, che lo ha fatto uscire dall'Egitto,
è per lui come le corna del bùfalo.
Egli divora le genti che lo avversano,
addenta le loro ossa
e spezza le saette scagliate contro di lui.
9 Si è rannicchiato, si è accovacciato come un leone
e come una leonessa, chi oserà farlo alzare?
Chi ti benedice sia benedetto
e chi ti maledice sia maledetto!».
10 Allora l'ira di Balak si accese contro Balaam; Balak battè le mani e disse a Balaam: «Ti ho chiamato per maledire i miei nemici e tu invece per tre volte li hai benedetti! 11 Ora vattene al tuo paese! Avevo detto che ti avrei colmato di onori, ma ecco, il Signore ti ha impedito di averli». 12 Balaam disse a Balak: «Non avevo forse detto ai messaggeri che mi avevi mandato: 13 Quando anche Balak mi desse la sua casa piena d'argento e d'oro, non potrei trasgredire l'ordine del Signore per fare cosa buona o cattiva di mia iniziativa: ciò che il Signore dirà, quello soltanto dirò? 14 Ora sto per tornare al mio popolo; ebbene vieni: ti predirò ciò che questo popolo farà al tuo popolo negli ultimi giorni». 15 Egli pronunciò il suo poema e disse:
«Oracolo di Balaam, figlio di Beor,
oracolo dell'uomo dall'occhio penetrante,
16 oracolo di chi ode le parole di Dio
e conosce la scienza dell'Altissimo,
di chi vede la visione dell'Onnipotente,
e cade ed è tolto il velo dai suoi occhi.
17 Io lo vedo, ma non ora,
io lo contemplo, ma non da vicino:
Una stella spunta da Giacobbe
e uno scettro sorge da Israele,
spezza le tempie di Moab
e il cranio dei figli di Set,
18 Edom diverrà sua conquista
e diverrà sua conquista Seir, suo nemico,
mentre Israele compirà prodezze.
19 Uno di Giacobbe dominerà i suoi nemici
e farà perire gli scampati da Ar».
20 Poi vide Amalek, pronunziò il suo poema e disse:
«Amalek è la prima delle nazioni,
ma il suo avvenire sarà eterna rovina».
21 Poi vide i Keniti, pronunziò il suo poema e disse:
«Sicura è la tua dimora, o Caino,
e il tuo nido è aggrappato alla roccia.
22 Eppure sarà dato alla distruzione,
finché Assur ti deporterà in prigionia».
23 Pronunziò ancora il suo poema e disse:
«Ahimé! chi potrà sopravvivere,
dopo che il Signore avrà compiuto tal cosa?
24 Verranno navi dalla parte di Cipro
e opprimeranno Assur e opprimeranno Eber,
ma anch'egli andrà in perdizione».
25 Poi Balaam si alzò e tornò al suo paese, mentre Balak se ne andò per la sua strada.

25,1 Israele si stabilì a Sittim e il popolo cominciò a trescare con le figlie di Moab. 2 Esse invitarono il popolo ai sacrifici offerti ai loro dèi; il popolo mangiò e si prostrò davanti ai loro dèi. 3 Israele aderì al culto di Baal-Peor e l'ira del Signore si accese contro Israele.
4 Il Signore disse a Mosè: «Prendi tutti i capi del popolo e fa' appendere al palo i colpevoli, davanti al Signore, al sole, perché l'ira ardente del Signore si allontani da Israele». 5 Mosè disse ai giudici d'Israele: «Ognuno di voi uccida dei suoi uomini coloro che hanno aderito al culto di Baal-Peor».
6 Ed ecco uno degli Israeliti venne e condusse ai suoi fratelli una donna madianita, sotto gli occhi di Mosè e di tutta la comunità degli Israeliti, mentre essi stavano piangendo all'ingresso della tenda del convegno. 7 Vedendo ciò, Pincas figlio di Eleazaro, figlio del sacerdote Aronne, si alzò in mezzo alla comunità, prese in mano una lancia, 8 seguì quell'uomo di Israele nella tenda e li trafisse tutti e due, l'uomo di Israele e la donna, nel basso ventre. E il flagello cessò tra gli Israeliti. 9 Di quel flagello morirono ventiquattromila persone.

Nuova Riveduta:

Numeri 22,2-25,9

22,2 Balac, figlio di Sippor, vide tutto quello che Israele aveva fatto agli Amorei, 3 e Moab ebbe grande paura di questo popolo, che era così numeroso; Moab fu preso dall'angoscia a causa dei figli d'Israele. 4 Perciò Moab disse agli anziani di Madian: «Ora questa moltitudine divorerà tutto ciò che è intorno a noi, come il bue divora l'erba dei campi». In quel tempo Balac, figlio di Sippor era re di Moab. 5 Egli mandò ambasciatori da Balaam, figlio di Beor, a Petor, che sta sul fiume, suo paese d'origine, per chiamarlo e dirgli: «Ecco, un popolo è uscito dall'Egitto; esso ricopre la faccia della terra e si è stabilito di fronte a me; 6 vieni dunque, te ne prego, e maledicimi questo popolo, poiché è troppo potente per me; forse così riusciremo a sconfiggerlo e potrò cacciarlo via dal paese; poiché so che chi tu benedici è benedetto, e chi tu maledici è maledetto».
7 Gli anziani di Moab e gli anziani di Madian partirono portando in mano la ricompensa per l'indovino; arrivati da Balaam, gli riferirono le parole di Balac. 8 Balaam disse loro: «Alloggiate qui stanotte; e vi darò la risposta secondo quello che mi dirà il SIGNORE». E i prìncipi di Moab stettero da Balaam.
9 Dio si avvicinò a Balaam e gli disse: «Chi sono questi uomini che stanno da te?» 10 Balaam rispose a Dio: «Balac, figlio di Sippor, re di Moab, mi ha mandato a dire: 11 "Ecco, il popolo che è uscito dall'Egitto ricopre la faccia della terra; ora vieni a maledirmelo; forse riuscirò così a combatterlo e potrò cacciarlo via"». 12 Dio disse a Balaam: «Tu non andrai con loro; non maledirai quel popolo perché è benedetto». 13 Balaam si alzò, la mattina, e disse ai prìncipi di Balac: «Andatevene al vostro paese, perché il SIGNORE non mi ha dato il permesso di andare con voi». 14 I prìncipi di Moab si alzarono, tornarono da Balac e dissero: «Balaam ha rifiutato di venire con noi».

(1Ti 6:9-10; 2P 2:15-16; Pr 28:18, 20) 1Gv 1:6; Lu 11:34-35
15 Allora Balac mandò di nuovo dei prìncipi, in maggior numero e più importanti di quelli di prima. 16 Questi arrivarono da Balaam e gli dissero: «Così dice Balac, figlio di Sippor: "Che nulla t'impedisca di venire da me, 17 poiché io ti colmerò di onori e farò tutto ciò che mi dirai; vieni dunque, te ne prego, e maledici questo popolo"». 18 Ma Balaam rispose e disse ai servi di Balac: «Anche se Balac mi desse la sua casa piena d'argento e d'oro, non potrei trasgredire l'ordine del SIGNORE, del mio Dio, per fare cosa piccola o grande che sia. 19 Nondimeno, trattenetevi qui, anche voi, stanotte, affinché io sappia ciò che il SIGNORE mi dirà ancora». 20 Durante la notte Dio venne da Balaam e gli disse: «Se quegli uomini sono venuti a chiamarti, àlzati e va' con loro; soltanto, farai ciò che io ti dirò». 21 Balaam quindi si alzò la mattina, sellò la sua asina e andò con i prìncipi di Moab.
22 Ma l'ira di Dio si accese perché egli era andato; e l'angelo del SIGNORE si mise sulla strada per ostacolarlo. Balaam cavalcava la sua asina e aveva con sé due servi. 23 L'asina vide l'angelo del SIGNORE che stava sulla strada con la spada sguainata in mano, svoltò e prese la via dei campi. Balaam percosse l'asina per rimetterla sulla strada. 24 Allora l'angelo del SIGNORE si fermò in un sentiero incavato che passava tra le vigne e aveva un muro di qua e un muro di là. 25 L'asina vide l'angelo del SIGNORE; si strinse al muro e schiacciò il piede di Balaam contro il muro; e Balaam la percosse di nuovo. 26 L'angelo del SIGNORE passò di nuovo oltre, e si fermò in un luogo stretto dove non c'era modo di voltarsi né a destra né a sinistra. 27 L'asina vide l'angelo del SIGNORE e si sdraiò sotto Balaam; l'ira di Balaam si accese ed egli percosse l'asina con un bastone.
28 Allora il SIGNORE aprì la bocca dell'asina, che disse a Balaam: «Che cosa ti ho fatto perché tu mi percuota già per la terza volta?» 29 Balaam rispose all'asina: «Perché ti sei fatta beffe di me. Ah, se avessi una spada in mano, ti ammazzerei all'istante!» 30 L'asina disse a Balaam: «Non sono forse la tua asina che hai sempre cavalcato fino ad oggi? Sono forse solita farti così?» Ed egli rispose: «No».
31 Allora il SIGNORE aprì gli occhi a Balaam ed egli vide l'angelo del SIGNORE che stava sulla strada, con la sua spada sguainata. Balaam s'inchinò e si prostrò con la faccia a terra. 32 L'angelo del SIGNORE gli disse: «Perché hai percosso già tre volte la tua asina? Ecco, io sono uscito per fermarti, perché la via che percorri è contraria al mio volere. 33 L'asina mi ha visto e per tre volte ha deviato davanti a me. Se non avesse deviato davanti a me, io ti avrei ucciso all'istante, ma lei l'avrei lasciata in vita!» 34 Allora Balaam disse all'angelo del SIGNORE: «Io ho peccato perché non sapevo che tu ti fossi messo contro di me sulla strada; e ora, se questo ti dispiace, io me ne ritornerò». 35 L'angelo del SIGNORE disse a Balaam: «Va' pure con quegli uomini; ma dirai soltanto quello che io ti dirò». E Balaam andò con i prìncipi di Balac.

Nu 24:10-13
36 Quando Balac udì che Balaam arrivava, gli andò incontro fino alla città di Moab che è sul confine segnato dall'Arnon, nel punto più lontano. 37 Balac disse a Balaam: «Non ti ho forse fatto chiamare con insistenza? Perché non sei venuto da me? Non sono proprio in grado di farti onore?» 38 Balaam rispose a Balac: «Ecco, sono venuto da te; ma potrei forse dire qualsiasi cosa? La parola che Dio mi metterà in bocca, quella dirò».
39 Balaam andò con Balac e giunsero a Chiriat-Usot. 40 Balac sacrificò buoi e pecore e mandò parte della carne a Balaam e ai prìncipi che erano con lui.
41 La mattina Balac prese Balaam e lo fece salire a Bamot-Baal, da dove Balaam vide l'estremità del campo d'Israele.

Benedizioni pronunciate da Balaam
De 23:3-5 (De 32:8-9; Sl 147:19-20) Ge 50:20; Gd 11
23,1 Balaam disse a Balac: «Costruiscimi qui sette altari e preparami qui sette tori e sette montoni». 2 Balac fece come Balaam aveva detto, e Balac e Balaam offrirono un toro e un montone su ciascun altare. 3 E Balaam disse a Balac: «Sta' vicino al tuo olocausto e io mi allontanerò; forse il SIGNORE mi verrà incontro; e io riferirò quello che mi avrà fatto vedere»; e andò sopra una nuda altura.
4 Dio venne incontro a Balaam, e Balaam gli disse: «Io ho preparato i sette altari e ho offerto un toro e un montone su ciascun altare». 5 Allora il SIGNORE mise delle parole in bocca a Balaam e gli disse: «Torna da Balac e parla così».
6 Balaam tornò da Balac, ed ecco che questi stava vicino al suo olocausto con tutti i prìncipi di Moab.
7 Allora Balaam pronunciò il suo oracolo:
«Balac mi ha fatto venire da Aram,
il re di Moab mi ha chiamato dalle montagne d'Oriente.
Vieni, disse, maledici Giacobbe per me!
Vieni, impreca contro Israele!
8 Come farò a maledirlo se Dio non l'ha maledetto?
Come farò a imprecare se il SIGNORE non ha imprecato?
9 Io lo guardo dalla sommità delle rupi
e lo contemplo dall'alto dei colli;
ecco, è un popolo che dimora solo
e non è contato nel numero delle nazioni.
10 Chi può contare la polvere di Giacobbe
o calcolare il quarto d'Israele?
Possa io morire della morte dei giusti
e possa la mia fine essere simile alla loro!»

Gs 24:9-10 (Ro 11:29; De 7:6, ecc.) Ro 8:33
11 Allora Balac disse a Balaam: «Che mi hai fatto? Ti ho preso per maledire i miei nemici ed ecco, non hai fatto che benedirli». 12 L'altro gli rispose e disse: «Non devo forse stare attento a dire soltanto ciò che il SIGNORE mi mette in bocca?» 13 E Balac gli disse: «Ti prego, vieni con me in un altro luogo, da dove tu lo potrai vedere; tu di qui non ne puoi vedere che una parte; non lo puoi vedere tutto quanto; di là me lo maledirai». 14 E lo condusse al campo di Sofim, sulla cima del Pisga; costruì sette altari e offrì un toro e un montone su ciascun altare. 15 E Balaam disse a Balac: «Stattene qui vicino al tuo olocausto, e io andrò a incontrare il SIGNORE». 16 E il SIGNORE venne incontro a Balaam, gli mise delle parole in bocca e gli disse: «Torna da Balac e parla così».
17 Balaam tornò da Balac, ed ecco che questi stava presso il suo olocausto, con i prìncipi di Moab. E Balac gli disse: «Che ha detto il SIGNORE?»
18 Allora Balaam pronunciò il suo oracolo e disse:
«Àlzati Balac, e ascolta!
Porgimi orecchio, figlio di Sippor!
19 Dio non è un uomo, da poter mentire,
né un figlio d'uomo, da doversi pentire.
Quando ha detto una cosa non la farà?
O quando ha parlato non manterrà la parola?
20 Ecco, ho ricevuto l'ordine di benedire;
egli ha benedetto; io non posso contraddire.
21 Egli non scorge iniquità in Giacobbe,
non vede perversità in Israele.
Il SIGNORE, il suo Dio, è con lui
e Israele lo acclama come suo re.
22 Dio lo ha fatto uscire dall'Egitto,
e gli dà il vigore del bufalo.
23 In Giacobbe non c'è magia,
in Israele non c'è divinazione;
a suo tempo viene detto a Giacobbe e a Israele
qual è l'opera che Dio compie.
24 Ecco un popolo che si leva come una leonessa
e si alza come un leone;
egli non si sdraia prima di aver divorato la preda e bevuto il sangue delle sue vittime».

De 33:26-29; 1R 4:20-25; Lu 1:54
25 Allora Balac disse a Balaam: «Non lo maledire, ma almeno non benedire». 26 Ma Balaam rispose e disse a Balac: «Non ti ho forse detto: Io farò tutto quello che il SIGNORE dirà?» 27 Balac disse a Balaam: «Ti prego, vieni, io ti condurrò in un altro luogo; forse piacerà a Dio che tu me lo maledica di là». 28 Balac dunque condusse Balaam in cima al Peor, che domina il deserto. 29 E Balaam disse a Balac: «Costruiscimi qui sette altari e preparami qui sette tori e sette montoni». 30 Balac fece come Balaam aveva detto, e offrì un toro e un montone su ciascun altare.

24,1 Balaam, vedendo che piaceva al SIGNORE benedire Israele, non ricorse come le altre volte alla magia, ma voltò la faccia verso il deserto. 2 E, alzati gli occhi, Balaam vide Israele accampato tribù per tribù; e lo Spirito di Dio fu sopra di lui.
3 E Balaam pronunciò il suo oracolo e disse:
«Così dice Balaam, figlio di Beor,
così dice l'uomo che ha l'occhio aperto,
4 così dice colui che ode le parole di Dio,
colui che contempla la visione dell'Onnipotente,
colui che si prostra e a cui si aprono gli occhi:
5 Come sono belle le tue tende, o Giacobbe,
le tue dimore, o Israele!
6 Esse si estendono come valli,
come giardini in riva a un fiume,
come aloe piantati dal SIGNORE,
come cedri vicini alle acque.
7 L'acqua trabocca dalle sue secchie, la sua semenza è ben irrigata,
il suo re sarà più in alto di Agag
e il suo regno sarà esaltato.
8 Dio, che lo ha fatto uscire dall'Egitto,
gli dà il vigore del bufalo.
Egli divorerà i popoli che gli sono avversari,
frantumerà loro le ossa, li trafiggerà con le sue frecce.
9 Egli si china, si accovaccia come un leone, come una leonessa:
chi lo farà alzare?
Benedetto chiunque ti benedice,
maledetto chiunque ti maledice!»
10 Allora l'ira di Balac si accese contro Balaam; e Balac, agitando le mani, disse a Balaam: «Io ti ho chiamato per maledire i miei nemici, ed ecco che li hai benedetti già per la terza volta. 11 Ora fuggi a casa tua! Io avevo detto che ti avrei colmato di onori. Ma ecco, il SIGNORE ti ha impedito di averli». 12 E Balaam rispose a Balac: «E non dissi io, fin da principio, agli ambasciatori che mi mandasti: 13 "Anche se Balac mi desse la sua casa piena d'argento e d'oro, non potrei trasgredire l'ordine del SIGNORE per fare di mia iniziativa alcun che di bene o di male; ciò che il SIGNORE dirà, quello dirò"? 14 E ora, ecco, io me ne vado al mio popolo; vieni, io ti annuncerò ciò che questo popolo farà al tuo popolo nei giorni a venire».

(2S 7:8-9; 8:2, 13-14) Sl 110; Mi 5:1, ecc.; Is 60:1, ecc.
15 Allora Balaam pronunciò il suo oracolo e disse:
«Così dice Balaam, figlio di Beor;
così dice l'uomo che ha l'occhio aperto,
16 così dice colui che ode le parole di Dio,
che conosce la scienza dell'Altissimo,
che contempla la visione dell'Onnipotente,
colui che si prostra e a cui si aprono gli occhi:
17 Lo vedo, ma non ora;
lo contemplo, ma non vicino:
un astro sorge da Giacobbe,
e uno scettro si eleva da Israele;
colpirà Moab da un capo all'altro
e abbatterà tutta quella razza turbolenta.
18 S'impadronirà di Edom,
s'impadronirà di Seir, suo nemico;
Israele farà prodezze.
19 Da Giacobbe verrà un dominatore che sterminerà i superstiti delle città».
20 Poi Balaam vide Amalec e pronunciò il suo oracolo, e disse:
«Amalec è la prima delle nazioni,
ma il suo avvenire va in rovina».
21 Poi vide i Chenei e pronunciò il suo oracolo, e disse:
«La tua abitazione è solida
e il tuo nido è posto nella roccia;
22 nondimeno, il Cheneo dovrà essere devastato,
finché l'Assiro ti conduca in prigionia».
23 Poi pronunciò di nuovo il suo oracolo, e disse:
«Ahimè! Chi resisterà quando Dio lo avrà stabilito?
24 Ma delle navi verranno dalle parti di Chittim
e umilieranno Assur, umilieranno Eber,
ed egli pure finirà per essere distrutto».
25 Poi Balaam si alzò, partì e se ne tornò a casa sua; e Balac pure se ne andò per la sua strada.

Idolatria d'Israele nelle pianure di Moab
Ap 2:14 (De 4:3-4; 1Co 10:8; Sl 106:28-31)
25,1 Or Israele era stanziato a Sittim e il popolo cominciò a fornicare con le figlie di Moab. 2 Esse invitarono il popolo ai sacrifici offerti ai loro dèi; e il popolo mangiò e si prostrò davanti ai loro dèi. 3 Israele si unì a Baal-Peor e l'ira del SIGNORE si accese contro Israele. 4 Il SIGNORE disse a Mosè: «Prendi tutti i capi del popolo e falli impiccare davanti al SIGNORE, alla luce del sole, affinché l'ardente ira del SIGNORE sia allontanata da Israele». 5 Mosè disse ai giudici d'Israele: «Ciascuno di voi uccida quelli dei suoi uomini che si sono uniti a Baal-Peor».
6 Ecco che uno dei figli d'Israele venne e condusse ai suoi fratelli una donna madianita, sotto gli occhi di Mosè e di tutta la comunità dei figli d'Israele, mentre essi stavano piangendo all'ingresso della tenda di convegno. 7 E Fineas, figlio di Eleazar, figlio del sacerdote Aaronne, lo vide, si alzò in mezzo alla comunità e afferrò una lancia; 8 poi andò dietro a quell'Israelita nella sua tenda e li trafisse tutti e due, l'uomo d'Israele e la donna, nel basso ventre. E il flagello cessò tra i figli d'Israele. 9 Di quel flagello morirono ventiquattromila persone.

Nuova Diodati:

Numeri 22,2-25,9

22,2 Or Balak, figlio di Tsippor, vide tutto quello che Israele aveva fatto agli Amorei; 3 e Moab ebbe una gran paura di questo popolo, che era così numeroso; Moab fu preso da grande spavento a motivo dei figli d'Israele. 4 Così Moab disse agli anziani di Madian: «Ora questa moltitudine divorerà tutto ciò che è intorno a noi, come il bue divora l'erba dei campi». Balak, figlio di Tsippor era in quel tempo re di Moab. 5 Egli mandò ambasciatori a Balaam, figlio di Beor, a Pethor che è vicino al Fiume, nel paese dei figli del suo popolo, per chiamarlo e dirgli: «Ecco, un popolo è uscito dall'Egitto; esso ricopre la faccia della terra e si è stabilito di fronte a me. 6 Orsù vieni, ti prego, e maledici per me questo popolo, perché è troppo potente per me; forse riuscirò a sconfiggerlo e potrò scacciarlo dal paese; poiché so che chi tu benedici è benedetto e chi tu maledici è maledetto». 7 Allora gli anziani di Moab e gli anziani di Madian partirono con nelle loro mani la ricompensa dell'indovino; e, arrivati da Balaam, gli riferirono le parole di Balak. 8 Or Balaam disse loro: «Passate la notte qui e vi riferirò la risposta che l'Eterno mi darà». Così i principi di Moab rimasero con Balaam. 9 Allora Dio venne da Balaam e gli disse: «Chi sono questi uomini che stanno con te?». 10 E Balaam rispose a DIO: «Balak, figlio di Tsippor, re di Moab, mi ha mandato a dire: 11 "Ecco, il popolo che è uscito dall'Egitto ricopre la faccia della terra; or vieni e maledicilo per me; forse riuscirò a batterlo e potrò scacciarlo"». 12 E Dio disse a Balaam: «Tu non andrai con loro, non maledirai quel popolo, perché esso è benedetto». 13 Così Balaam si levò la mattina e disse ai principi di Balak: «Ritornate al vostro paese, perché l'Eterno mi ha rifiutato il permesso di venire con voi». 14 I principi di Moab quindi si levarono, tornarono da Balak e dissero: «Balaam ha rifiutato di venire con noi». 15 Allora Balak mandò di nuovo dei principi, in maggior numero e più ragguardevoli di quelli di prima. 16 Essi vennero da Balaam e gli dissero: «Così dice Balak, figlio di Tsippor: "Deh, nulla ti trattenga dal venire da me, 17 perché io ti ricolmerò di onori e farò tutto ciò che mi dirai; vieni dunque, ti prego, e maledici questo popolo per me"». 18 Ma Balaam rispose e disse ai servi di Balak: «Anche se Balak mi desse la sua casa piena di argento e d'oro, non potrei trasgredire l'ordine dell'Eterno, il mio DIO, per fare cosa piccola o grande. 19 Ora perciò, vi prego, rimanete qui anche voi questa notte, affinché sappia che altro l'Eterno mi dirà». 20 E DIO venne di notte a Balaam e gli disse: «Se questi uomini sono venuti a chiamarti, alzati e va' con loro; ma farai solo ciò che io ti dirò». 21 Così Balaam si levò la mattina, sellò la sua asina e se ne andò con i principi di Moab. 22 Ma l'ira di DIO si accese perché egli era andato; e l'Angelo dell'Eterno si pose sulla strada come nemico contro di lui. Or egli cavalcava la sua asina e aveva con sé due servi. 23 L'asina vide l'Angelo dell'Eterno che stava sulla strada con la sua spada sguainata in mano, uscì dalla strada ed entrò nei campi. Balaam allora percosse l'asina per farla ritornare sulla strada. 24 Ma l'Angelo dell'Eterno si fermò in uno stretto sentiero tra le vigne, che aveva un muro da una parte e un muro dall'altra. 25 Quando l'asina vide l'Angelo dell'Eterno, si strinse contro il muro e schiacciò il piede di Balaam contro il muro; così Balaam la percosse di nuovo. 26 Allora l'Angelo dell'Eterno andò oltre e si fermò in un luogo stretto dove non c'era modo di muoversi né a destra né a sinistra. 27 L'asina vide l'Angelo dell'Eterno e si accovacciò sotto Balaam; l'ira di Balaam si accese ed egli percosse l'asina col suo bastone. 28 Allora l'Eterno aperse la bocca dell'asina che disse a Balaam: «Che ti ho fatto per percuotermi in questo modo ben tre volte?». 29 E Balaam rispose all'asina: «Perché ti sei burlata di me; se avessi una spada in mano, ora ti ammazzerei». 30 L'asina disse a Balaam: «Non sono forse la tua asina sulla quale hai sempre cavalcato fino a quest'oggi? Sono forse abituata a comportarmi così con te?». Ed egli rispose: «No». 31 Allora l'Eterno aperse gli occhi a Balaam, ed egli vide l'Angelo dell'Eterno che stava sulla strada con la sua spada sguainata in mano. E Balaam si inchinò e si prostrò con la faccia a terra. 32 L'Angelo dell'Eterno gli disse: «Perché hai percosso la tua asina ben tre volte? Ecco, io sono uscito come tuo nemico perché la via che batti è contraria al mio volere; 33 l'asina mi ha visto e mi ha schivato ben tre volte; se non mi avesse schivato, io ti avrei certamente ucciso lasciando in vita lei». 34 Allora Balaam disse all'Angelo dell'Eterno: «Io ho peccato, perché non sapevo che tu stavi sulla strada contro di me; ora perciò, se ciò che sto facendo ti dispiace, tornerò indietro». 35 Ma l'Angelo dell'Eterno disse a Balaam: «Va' pure con quegli uomini; ma dirai soltanto quello che io ti dirò». Così Balaam andò con i principi di Balak. 36 Quando Balak udì che Balaam arrivava, andò ad incontrarlo alla città di Moab che è sul confine segnato dall'Arnon, al margine estremo del suo territorio. 37 Così Balak disse a Balaam: «Non ti avevo forse mandato a chiamare con urgenza? Perché non sei venuto da me? Non sono forse in grado di onorarti?». 38 Balaam rispose a Balak: «Ecco, sono venuto da te; ma ora posso dire qualcosa? La parola che DIO mi metterà in bocca, quella dirò». 39 Balaam andò con Balak, e giunsero a Kirjath-Hutsoth. 40 Balak quindi sacrificò buoi e pecore e ne mandò alcuni a Balaam e ai principi che erano con lui. 41 Al mattino Balak prese Balaam e lo fece salire a Bamoth Baal, e di là egli vide la parte estrema del popolo.

Il primo oracolo di Balaam su Israele
23,1 Poi Balaam disse a Balak: «Costruiscimi qui sette altari e preparami qui sette torelli e sette montoni». 2 Balak fece come Balaam aveva detto, quindi Balak e Balaam offrirono un torello e un montone su ciascun altare. 3 Balaam disse poi a Balak: «Rimani presso il tuo olocausto e io andrò: forse l'Eterno verrà ad incontrarmi; e quel che mi mostrerà io te lo riferirò». Così egli andò su un'altura brulla. 4 E DIO venne incontro a Balaam, e Balaam gli disse: «Io ho preparato sette altari, e ho offerto un torello e un montone su ciascun altare». 5 Allora l'Eterno mise un messaggio in bocca a Balaam e gli disse: «Torna da Balak e parla così». 6 Ritornò da lui, ed ecco che egli stava presso l'olocausto, lui e tutti i principi di Moab. 7 Allora Balaam pronunciò il suo oracolo e disse: «Balak, il re di Moab, mi ha fatto venire da Aram, dai monti d'Oriente: "Vieni, maledici per me Giacobbe, vieni, accusa Israele!". 8 Come posso maledire colui che Dio non ha maledetto? Come posso accusare colui che l'Eterno non ha accusato? 9 Io lo vedo dalla cima delle rupi e lo contemplo dalle alture; ecco, è un popolo che dimora solo e non è annoverato fra le nazioni. 10 Chi può calcolare la polvere di Giacobbe o contare il quarto d'Israele? Possa io morire della morte dei giusti e possa la mia fine essere come la loro!». 11 Allora Balak disse a Balaam: «Che mi hai fatto? Ti ho preso per maledire i miei nemici, invece tu li hai grandemente benedetti». 12 Ma egli rispose e disse: «Non devo io farmi premura di dire ciò che l'Eterno mi mette in bocca?».

Il secondo oracolo di Balaam
13 Poi Balak gli disse: «Deh, vieni con me in un altro luogo, da dove tu lo possa vedere, anche se ne vedrai solo l'estremità e non lo potrai vedere tutto quanto, e di là lo maledirai per me». 14 Così lo condusse al campo di Tsofim, sulla cima del Pisgah; costruì sette altari e offrì un torello e un montone su ciascun altare. 15 Balaam quindi disse a Balak: «Rimani qui presso il tuo olocausto e io andrò a incontrare l'Eterno lassù». 16 E l'Eterno si fece incontro a Balaam, gli mise un messaggio in bocca e gli disse: «Torna da Balak e parla così». 17 Così ritornò da lui, ed ecco che egli stava presso il suo olocausto con i principi di Moab. Balak gli disse: «Che cosa ha detto l'Eterno?». 18 Allora Balaam pronunciò il suo oracolo e disse: «Levati, Balak, e ascolta! Porgimi orecchio, figlio di Tsippor! 19 Dio non è un uomo, perché possa mentire, né un figlio d'uomo, perché possa pentirsi. Quando ha detto una cosa, non la farà? O quando ha dichiarato una cosa, non la compirà? 20 Ecco, ho ricevuto l'ordine di benedire; sì, egli ha benedetto e io non revocherò la benedizione. 21 Egli non ha scorto iniquità in Giacobbe e non ha visto perversità in Israele. L'Eterno, il suo DIO, è con lui, e il grido di un re è tra di loro. 22 Dio, che lo ha fatto uscire dall'Egitto, è per lui come le corna poderose del bufalo. 23 Non c'è sortilegio contro Giacobbe, non c'è divinazione contro Israele. Ora bisogna dire di Giacobbe e d'Israele che cosa Dio ha compiuto. 24 Ecco, un popolo si leverà come una leonessa e si rizzerà come un leone; e non si accovaccerà prima di aver divorato la preda e di aver bevuto il sangue di quelli che ha ucciso». 25 Allora Balak disse a Balaam: «Non maledirlo affatto, ma neppure benedicilo». 26 Ma Balaam rispose e disse a Balak: «Non ti ho forse detto che io avrei fatto tutto ciò che l'Eterno avrebbe detto?». 27 Balak disse quindi a Balaam: «Deh, vieni, io ti condurrò in un altro luogo; forse piacerà a DIO che di là tu lo maledica per me». 28 Così Balak condusse Balaam in cima al Peor che sovrasta il deserto. 29 E Balaam disse a Balak: «Costruiscimi qui sette altari e preparami qui sette torelli e sette montoni». 30 E Balak fece come Balaam aveva detto, e offrì un torello e un montone su ciascun altare.

Il terzo oracolo di Balaam
24,1 Quando Balaam si avvide che agli occhi dell'Eterno era buono benedire Israele, non ricorse come le altre volte all'uso di sortilegi, ma voltò la faccia verso il deserto. 2 E, alzati gli occhi, Balaam vide Israele accampato tribù per tribù, e lo Spirito di DIO venne su di lui. 3 Allora pronunciò il suo oracolo e disse: «Così dice Balaam, figlio di Beor, così dice l'uomo i cui occhi sono stati aperti, 4 così dice colui che ode le parole di Dio, colui che mira la visione dell'Onnipotente, colui che cade, ma ha gli occhi aperti: 5 "Come sono belle le tue tende, o Giacobbe, le tue dimore, o Israele! 6 Esse si estendono come valli, come giardini lungo un fiume, come aloe che l'Eterno ha piantati, come cedri vicini alle acque. 7 Verserà acqua dalle sue secchie, la sua progenie abiterà presso molte acque, il suo re si ergerà più in alto di Agag e il suo regno sarà esaltato. 8 Dio, che lo ha fatto uscire dall'Egitto, è per lui come le corna poderose del bufalo. Egli divorerà nazioni che gli sono nemiche, frantumerà le loro ossa e le trafiggerà con le sue frecce. 9 Egli si china, si accovaccia come un leone; e come una leonessa: chi oserà farlo alzare? Sia benedetto chi ti benedice e sia maledetto chi ti maledice!"». 10 Allora l'ira di Balak si accese contro Balaam; così egli battè le mani e Balak disse a Balaam: «Io ti ho chiamato per maledire i miei nemici, ed ecco tu li hai benedetti per ben tre volte. 11 Or dunque fuggi a casa tua! Avevo detto che ti avrei colmato di onori; ma ecco, l'Eterno ti ha impedito di riceverli». 12 Così Balaam rispose a Balak: «Non avevo forse parlato agli ambasciatori che mi avevi mandato, dicendo: 13 "Anche se Balak mi dovesse dare la sua casa piena d'argento e d'oro, non potrei trasgredire l'ordine dell'Eterno per fare sia bene che male di mia propria iniziativa, ma dovrò dire ciò che l'Eterno dirà"? 14 Ed ecco, ora ritornerò al mio popolo; vieni, io ti annunzierò ciò che questo popolo farà al tuo popolo negli ultimi giorni».

Il quarto oracolo di Balaam
15 Allora pronunciò il suo oracolo e disse: «Così dice Balaam figlio di Beor; così dice l'uomo i cui occhi sono stati aperti, 16 così dice colui che ode le parole di Dio, che conosce la scienza dell'Altissimo, che mira la visione dell'Onnipotente, colui che cade, ma ha gli occhi aperti: 17 Lo vedo, ma non ora; lo contemplo, ma non vicino: una stella sorgerà da Giacobbe e uno scettro si alzerà da Israele, che schiaccerà Moab da un capo all'altro e abbatterà tutti i figli di Sceth. 18 Edom diventerà sua proprietà e anche Seir, suo nemico, diventerà sua proprietà: Israele farà prodezze. 19 Da Giacobbe verrà un dominatore che sterminerà i superstiti delle città».

Oracoli di Balaam su altri popoli
20 Poi guardò su Amalek e pronunciò il suo oracolo, dicendo: «Amalek era la prima delle nazioni, ma la sua fine culminerà in rovina». 21 Guardò anche sui Kenei e pronunciò il suo oracolo, dicendo: «La tua dimora è solida e il tuo nido è posto nella roccia; 22 nondimeno il Keneo dovrà essere devastato, finché l'Assiro ti porterà in cattività». 23 Poi pronunciò di nuovo il suo oracolo e disse: «Ahimè! Chi sussisterà quando Dio compirà questo? 24 Ma delle navi verranno da Kittim; esse umilieranno Assur e umilieranno Eber, ed egli pure finirà per essere distrutto». 25 Poi Balaam si levò, partì e fece ritorno a casa sua, e anche Balak se ne andò per la sua strada.

Fornicazione d'Israele con le figlie di Moab
25,1 Mentre Israele si trovava a Scittim, il popolo cominciò a darsi alla fornicazione con le figlie di Moab. 2 Esse invitarono il popolo ai sacrifici dei loro dèi, e il popolo mangiò e si prostrò davanti ai loro dèi. 3 Così Israele si unì a Baal-Peor, e l'ira dell'Eterno si accese contro Israele. 4 L'Eterno quindi disse a Mosè: «Prendi tutti i capi del popolo e falli uccidere ed impiccare davanti all'Eterno all'aperto, in pieno sole, affinché l'ardente ira dell'Eterno si allontani da Israele». 5 Così Mosè disse ai giudici d'Israele: «Ciascuno di voi uccida dei suoi uomini coloro che si sono uniti a Baal-Peor».

Finehas arresta la calamità
6 Ed ecco uno dei figli d'Israele venne e presentò ai suoi fratelli una donna madianita, sotto gli occhi di Mosè e di tutta l'assemblea dei figli d'Israele, mentre essi stavano piangendo all'ingresso della tenda di convegno. 7 Al vedere questo, Finehas figlio di Eleazar, figlio del sacerdote Aaronne, si alzò in mezzo all'assemblea e prese in mano una lancia, 8 seguì quindi l'uomo d'Israele nella sua alcova e li trafisse ambedue, l'uomo d'Israele e la donna, nel basso ventre. Così la calamità tra i figli d'Israele fu arrestata. 9 Di quella calamità morirono ventiquattromila persone.

Riveduta 2020:

Numeri 22,2-25,9

22,2 Ora Balac, figlio di Sippor, vide tutto quello che Israele aveva fatto agli Amorei; 3 e Moab ebbe grande paura di questo popolo, che era così numeroso; Moab fu preso dall'angoscia a causa dei figli d'Israele. 4 Così Moab disse agli anziani di Madian: “Ora questa moltitudine divorerà tutto ciò che è intorno a noi, come il bue divora l'erba dei campi”. Ora Balac, figlio di Sippor era, in quel tempo, re di Moab. 5 Egli mandò ambasciatori a Balaam, figlio di Beor, a Petor che sta sul fiume, nel paese dei figli del suo popolo per chiamarlo e dirgli: “Ecco, un popolo è uscito dall'Egitto; esso ricopre la faccia della terra, e si è stabilito di fronte a me; 6 vieni, dunque, te ne prego, e maledici per me questo popolo; poiché è troppo potente per me; forse così riusciremo a sconfiggerlo, e potrò scacciarlo dal paese; poiché so che chi tu benedici è benedetto, e chi tu maledici è maledetto”. 7 Gli anziani di Moab e gli anziani di Madian partirono portando in mano il salario dell'indovino e, arrivati da Balaam, gli riferirono le parole di Balac. 8 Allora Balaam disse loro: “Alloggiate qui stanotte; e vi darò la risposta secondo quello che mi dirà l'Eterno”. E i prìncipi di Moab stettero da Balaam. 9 Ora Dio venne a Balaam e gli disse: “Chi sono questi uomini che stanno da te?”. 10 E Balaam rispose a Dio: “Balac, figlio di Sippor, re di Moab, mi ha mandato a dire: 11 'Ecco, il popolo che è uscito dall'Egitto ricopre la faccia della terra; ora vieni a maledirlo per me; forse riuscirò così a batterlo e potrò scacciarlo'”. 12 E Dio disse a Balaam: “Tu non andrai con loro, non maledirai quel popolo, perché è benedetto”. 13 Balaam si alzò, la mattina, e disse ai prìncipi di Balac: “Andatevene al vostro paese, perché l'Eterno mi ha negato il permesso di venire con voi”. 14 E i prìncipi di Moab si alzarono, tornarono da Balac e dissero: “Balaam ha rifiutato di venire con noi”. 15 Allora Balac mandò di nuovo dei prìncipi, in maggior numero e più importanti di quelli di prima. 16 Costoro andarono da Balaam e gli dissero: “Così dice Balac, figlio di Sippor: 'Ti prego, nulla ti trattenga dal venire da me; 17 poiché io ti colmerò di onori e farò tutto ciò che mi dirai; vieni dunque, ti prego, e maledici per me questo popolo'”. 18 Ma Balaam rispose ai servi di Balac e disse: “Anche se Balac mi desse la sua casa piena d'argento e d'oro, non potrei trasgredire l'ordine dell'Eterno, del mio Dio, per fare qualcosa piccola o grande che sia. 19 Tuttavia, trattenetevi qui, anche voi, stanotte, affinché io sappia ciò che l'Eterno mi dirà ancora”. 20 E Dio venne di notte a Balaam e gli disse: “Se quegli uomini sono venuti a chiamarti, alzati e va' con loro; soltanto, farai ciò che io ti dirò”. 21 Balaam quindi si alzò la mattina, sellò la sua asina e se ne andò con i prìncipi di Moab. 22 Ma l'ira di Dio si accese perché egli se ne era andato; e l'angelo dell'Eterno si pose sulla strada per fargli da ostacolo. Ora egli cavalcava la sua asina e aveva con sé due servitori. 23 L'asina, vedendo l'angelo dell'Eterno che stava sulla strada con la sua spada sguainata in mano, uscì dalla strada e cominciò ad andare per i campi. Balaam percosse l'asina per rimetterla sulla strada. 24 Allora l'angelo dell'Eterno si fermò in un sentiero infossato che passava tra le vigne e aveva un muro di qua e un muro di là. 25 L'asina vide l'angelo dell'Eterno; si strinse al muro e schiacciò il piede di Balaam contro il muro; e Balaam la percosse di nuovo. 26 L'angelo dell'Eterno passò di nuovo oltre, e si fermò in un luogo stretto dove non c'era modo di volgersi né a destra né a sinistra. 27 L'asina vide l'angelo dell'Eterno e si sdraiò sotto Balaam; l'ira di Balaam si accese, ed egli percosse l'asina con un bastone. 28 Allora l'Eterno aprì la bocca all'asina, che disse a Balaam: “Che ti ho fatto che tu mi percuoti già per la terza volta?”. 29 E Balaam rispose all'asina: “Perché ti sei beffata di me. Ah se avessi una spada in mano! Ti ammazzerei all'istante”. 30 L'asina disse a Balaam: “Non sono io la tua asina che hai sempre cavalcato fino a quest'oggi? Sono io solita farti così?”. Ed egli rispose: “No”. 31 Allora l'Eterno aprì gli occhi a Balaam, ed egli vide l'angelo dell'Eterno che stava sulla strada, con la sua spada sguainata. Balaam si inchinò e si prostrò con la faccia a terra. 32 L'angelo dell'Eterno gli disse: “Perché hai percosso la tua asina già tre volte? Ecco, io sono uscito per farti da ostacolo, perché la via che percorri è contraria al mio volere; 33 e l'asina mi ha visto ed è uscita di strada davanti a me queste tre volte; se non fosse uscita di strada davanti a me, certo io avrei già ucciso te e lasciato in vita lei”. 34 Allora Balaam disse all'angelo dell'Eterno: “Io ho peccato, perché non sapevo che tu ti fossi messo contro di me sulla strada; e ora, se questo ti dispiace, io me ne ritornerò”. 35 E l'angelo dell'Eterno disse a Balaam: “Va' pure con quegli uomini; ma dirai soltanto quello che io ti dirò”. E Balaam se ne andò con i prìncipi di Balac. 36 Quando Balac udì che Balaam arrivava, gli andò incontro a Ir-Moab che è sul confine segnato dall'Arnon, alla frontiera estrema. 37 E Balac disse a Balaam: “Non ti ho mandato a chiamare con insistenza? perché non sei venuto da me? non sono proprio in grado di farti onore?”. 38 E Balaam rispose a Balac: “Ecco, sono venuto da te, ma posso adesso dire qualsiasi cosa? la parola che Dio mi metterà in bocca, quella dirò”. 39 Balaam andò con Balac, e giunsero a Chiriat-Usot. 40 E Balac sacrificò buoi e pecore e mandò parte delle carni a Balaam e ai prìncipi che erano con lui. 41 La mattina Balac prese Balaam e lo fece salire a Bamot-Baal, da dove Balaam vide l'estremità del campo d'Israele.

Balaam offre i suoi sacrifici e benedice due volte il popolo d'Israele
23,1 Balaam disse a Balac: “Costruiscimi qui sette altari e preparami qui sette giovenchi e sette montoni”. 2 Balac fece come Balaam aveva detto, e Balac e Balaam offrirono un giovenco e un montone su ciascun altare. 3 E Balaam disse a Balac: “Stattene vicino al tuo olocausto, e io andrò: forse l'Eterno mi verrà incontro; e quello che mi avrà fatto vedere, te lo riferirò”. E se ne andò sopra una nuda altura. 4 E Dio venne incontro a Balaam, e Balaam gli disse: “Io ho preparato i sette altari, e ho offerto un giovenco e un montone su ciascun altare”. 5 Allora l'Eterno mise delle parole in bocca a Balaam e gli disse: “Torna da Balac e parla così”. 6 Balaam tornò da Balac, ed ecco che questi stava vicino al suo olocausto: egli con tutti i prìncipi di Moab. 7 Allora Balaam pronunciò il suo oracolo e disse:
“Balac mi ha fatto venire da Aram, il re di Moab, dalle montagne d'Oriente. 'Vieni', disse, 'maledici Giacobbe per me! Vieni, impreca contro Israele!'. 8 Come farò a maledire? Iddio non l'ha maledetto. Come farò a imprecare? L'Eterno non ha imprecato. 9 Io lo guardo dalla sommità delle rupi e lo contemplo dall'alto dei colli; ecco, è un popolo che dimora solo e non è contato nel numero delle nazioni. 10 Chi può contare la polvere di Giacobbe o calcolare il quarto d'Israele? Possa io morire della morte dei giusti, e possa la mia fine essere simile alla loro!”.
11 Allora Balac disse a Balaam: “Che mi hai fatto? Ti ho preso per maledire i miei nemici, ed ecco, non hai fatto che benedirli”. 12 L'altro gli rispose e disse: “Non devo io stare attento a dire soltanto ciò che l'Eterno mi mette in bocca?”. 13 Allora Balac gli disse: “Ti prego, vieni con me in un altro luogo, da dove lo potrai vedere; tu, di qui, non ne puoi vedere che una estremità; non lo puoi vedere tutto quanto; e di là lo maledirai per me”. 14 E lo condusse al campo di Sofim, sulla cima del Pisga; costruì sette altari e offrì un giovenco e un montone su ciascun altare. 15 E Balaam disse a Balac: “Stattene qui vicino al tuo olocausto, e io andrò a incontrare l'Eterno”. 16 E l'Eterno venne incontro a Balaam, gli mise delle parole in bocca e gli disse: “Torna da Balac e parla così”. 17 Balaam tornò da Balac, ed ecco che questi stava vicino al suo olocausto, con i prìncipi di Moab. E Balac gli disse: “Che ha detto l'Eterno?”. 18 Allora Balaam pronunciò il suo oracolo e disse:
“Alzati, Balac, e ascolta! Porgimi orecchio, figlio di Sippor! 19 Iddio non è un uomo, da poter mentire, né un figlio d'uomo, che debba pentirsi. Quando ha detto una cosa non la farà? o quando ha parlato non manterrà la parola? 20 Ecco, ho ricevuto l'ordine di benedire; egli ha benedetto; io non revocherò la benedizione. 21 Egli non scorge iniquità in Giacobbe, non vede perversità in Israele. L'Eterno, il suo Dio, è con lui, e Israele lo acclama come suo re. 22 Iddio lo ha fatto uscire dall'Egitto, e gli dà il vigore del bufalo. 23 In Giacobbe non c'è magia, in Israele non c'è divinazione; a suo tempo viene detto a Giacobbe e a Israele qual è l'opera che Iddio compie. 24 Ecco un popolo che si alza come una leonessa, e si alza come un leone; egli non si sdraia prima di aver divorato la preda e bevuto il sangue di quelli che ha ucciso”.
25 Allora Balac disse a Balaam: “Non lo maledire, ma almeno non lo benedire”. 26 Ma Balaam rispose e disse a Balac: “Non ti ho detto espressamente: 'Io farò tutto quello che l'Eterno dirà?'”. 27 E Balac disse a Balaam: “Ti prego, vieni, io ti condurrò in un altro luogo; forse piacerà a Dio che tu lo maledica per me di là”. 28 Balac dunque condusse Balaam in cima al Peor che domina il deserto. 29 E Balaam disse a Balac: “Costruiscimi qui sette altari, e preparami qui sette giovenchi e sette montoni”. 30 Balac fece come Balaam aveva detto, e offrì un giovenco e un montone su ciascun altare.

Balaam benedice di nuovo Israele
24,1 E Balaam, vedendo che piaceva all'Eterno di benedire Israele, non ricorse come le altre volte alla magia, ma voltò la faccia verso il deserto. 2 E, alzati gli occhi, Balaam vide Israele accampato tribù per tribù; e lo Spirito di Dio fu sopra lui. 3 E Balaam pronunciò il suo oracolo e disse:
“Così dice Balaam, figlio di Beor, così dice l'uomo che ha l'occhio aperto, 4 così dice colui che ode le parole di Dio, colui che contempla la visione dell'Onnipotente, colui che si prostra e a cui si aprono gli occhi: 5 'Come sono belle le tue tende, o Giacobbe, le tue dimore, o Israele! 6 Esse si estendono come valli, come giardini in riva a un fiume, come aloe piantati dall'Eterno, come cedri vicini alle acque. 7 L'acqua trabocca dalle sue secchie, la sua semenza è bene irrigata, il suo re sarà più in alto di Agag, e il suo regno sarà esaltato. 8 Iddio che lo ha fatto uscire dall'Egitto, gli dà il vigore del bufalo. Egli divorerà i popoli che gli sono avversari, frantumerà loro le ossa, li trafiggerà con le sue frecce. 9 Egli si china, si accovaccia come un leone, come una leonessa: chi lo farà alzare? Benedetto chiunque ti benedice, maledetto chiunque ti maledice!'”.

Balaam scacciato da Balac
10 Allora l'ira di Balac si accese contro Balaam; e Balac, battendo le mani, disse a Balaam: “Io ti ho chiamato per maledire i miei nemici, ed ecco che li hai benedetti già per la terza volta. 11 Ora dunque fuggi a casa tua! Io avevo detto che ti avrei colmato di onori; ma, ecco, l'Eterno ti rifiuta gli onori”. 12 E Balaam rispose a Balac: “E non dissi io, fin da principio, agli ambasciatori che mi mandasti: 13 'Anche se Balac mi desse la sua casa piena d'argento e d'oro, non potrei trasgredire l'ordine dell'Eterno per fare di mia iniziativa alcun che di bene o di male; ciò che l'Eterno dirà, quello dirò'? 14 E ora, ecco, io me ne vado al mio popolo; vieni, io ti annuncerò ciò che questo popolo farà al popolo tuo nei giorni a venire”.

Balaam preannuncia di nuovo la gloria d'Israele
15 Allora Balaam pronunciò il suo oracolo e disse:
“Così dice Balaam, figlio di Beor; così dice l'uomo che ha l'occhio aperto, 16 così dice colui che ode le parole di Dio, che conosce la scienza dell'Altissimo, che contempla la visione dell'Onnipotente, colui che si prostra e a cui si aprono gli occhi: 17 'Lo vedo, ma non ora; lo contemplo, ma non vicino: un astro sorge da Giacobbe, e uno scettro si eleva da Israele, colpirà Moab da un capo all'altro e abbatterà tutta quella razza turbolenta. 18 Si impadronirà di Edom, si impadronirà di Seir, suo nemico; Israele farà prodezze. 19 Da Giacobbe verrà un dominatore che sterminerà i superstiti delle città'”.
20 Balaam vide anche Amalec e pronunciò il suo oracolo, dicendo:
“Amalec è la prima delle nazioni ma il suo avvenire fa capo alla rovina”.
21 Vide anche i Chenei e pronunciò il suo oracolo, dicendo:
“La tua dimora è solida e il tuo nido è posto nella roccia; 22 tuttavia, il Cheneo dovrà essere devastato, finché l'Assiro ti conduca in prigionia”.
23 Poi pronunciò di nuovo il suo oracolo e disse:
“Ahimè! Chi sussisterà quando Iddio lo avrà stabilito? 24 Ma delle navi verranno dalle parti di Chittim e umilieranno Assur, umilieranno Eber, ed egli pure finirà per essere distrutto”.
25 Poi Balaam si alzò, partì e se ne tornò a casa; e Balac pure se ne andò per la sua strada.

Idolatria d'Israele nelle pianure di Moab
25,1 Ora Israele era stanziato a Sittim, e il popolo cominciò a darsi alla fornicazione con le figlie di Moab. 2 Esse invitarono il popolo ai sacrifici offerti ai loro dèi, e il popolo mangiò e si prostrò davanti ai loro dèi. 3 Israele si unì a Baal-Peor, e l'ira dell'Eterno si accese contro Israele. 4 E l'Eterno disse a Mosè: “Prendi tutti i capi del popolo e falli impiccare davanti all'Eterno, alla luce del sole, affinché l'ardente ira dell'Eterno sia rimossa da Israele”. 5 E Mosè disse ai giudici d'Israele: “Ciascuno di voi uccida quelli dei suoi uomini che si sono uniti a Baal-Peor”. 6 Ed ecco che uno dei figli d'Israele venne e condusse ai suoi fratelli una donna Madianita, sotto gli occhi di Mosè e di tutta la comunità dei figli d'Israele, mentre essi stavano piangendo all'ingresso della tenda di convegno. 7 Fineas, figlio di Eleazar, figlio del sacerdote Aaronne, avendo visto questo, si alzò in mezzo alla comunità e prese una lancia; 8 andò dietro a quell'uomo d'Israele nella sua tenda e li trafisse entrambi nel basso ventre, l'uomo d'Israele e la donna. E il flagello cessò tra i figli d'Israele. 9 Di quel flagello morirono ventiquattromila persone.

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