C.E.I.:

Romani 1,14-32

14 Poiché sono in debito verso i Greci come verso i barbari, verso i dotti come verso gli ignoranti: 15 sono quindi pronto, per quanto sta in me, a predicare il vangelo anche a voi di Roma.
16 Io infatti non mi vergogno del vangelo, poiché è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del Greco. 17 È in esso che si rivela la giustizia di Dio di fede in fede, come sta scritto: Il giusto vivrà mediante la fede.
18 In realtà l'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ogni ingiustizia di uomini che soffocano la verità nell'ingiustizia, 19 poiché ciò che di Dio si può conoscere è loro manifesto; Dio stesso lo ha loro manifestato. 20 Infatti, dalla creazione del mondo in poi, le sue perfezioni invisibili possono essere contemplate con l'intelletto nelle opere da lui compiute, come la sua eterna potenza e divinità; 21 essi sono dunque inescusabili, perché, pur conoscendo Dio, non gli hanno dato gloria né gli hanno reso grazie come a Dio, ma hanno vaneggiato nei loro ragionamenti e si è ottenebrata la loro mente ottusa. 22 Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti 23 e hanno cambiato la gloria dell'incorruttibile Dio con l'immagine e la figura dell'uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili.
24 Perciò Dio li ha abbandonati all'impurità secondo i desideri del loro cuore, sì da disonorare fra di loro i propri corpi, 25 poiché essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno venerato e adorato la creatura al posto del creatore, che è benedetto nei secoli. Amen.
26 Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. 27 Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s'addiceva al loro traviamento. 28 E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balìa d'una intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno, 29 colmi come sono di ogni sorta di ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d'invidia, di omicidio, di rivalità, di frodi, di malignità; diffamatori, 30 maldicenti, nemici di Dio, oltraggiosi, superbi, fanfaroni, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, 31 insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. 32 E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa.

Nuova Riveduta:

Romani 1,14-32

14 Io sono debitore verso i Greci come verso i barbari, verso i sapienti come verso gli ignoranti; 15 così, per quanto dipende da me, sono pronto ad annunciare il vangelo anche a voi che siete a Roma.

Giustizia attraverso la fede, tema della lettera
Mr 16:15-16; 1Co 1:18-24; Ro 3:21-25
16 Infatti non mi vergogno del vangelo; perché esso è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede; del Giudeo prima e poi del Greco; 17 poiché in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede, com'è scritto: «Il giusto per fede vivrà».

I peccati dei pagani
(Sl 19:1-4; At 14:16-17)(Sl 81:11-12; Is 44:9-20)(Ef 4:17-19; 1P 4:3-5)
18 L'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l'ingiustizia; 19 poiché quel che si può conoscere di Dio è manifesto in loro, avendolo Dio manifestato loro; 20 infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, essendo percepite per mezzo delle opere sue; perciò essi sono inescusabili, 21 perché, pur avendo conosciuto Dio, non lo hanno glorificato come Dio, né lo hanno ringraziato; ma si sono dati a vani ragionamenti e il loro cuore privo d'intelligenza si è ottenebrato. 22 Benché si dichiarino sapienti, sono diventati stolti, 23 e hanno mutato la gloria del Dio incorruttibile in immagini simili a quelle dell'uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili.
24 Per questo Dio li ha abbandonati all'impurità, secondo i desideri dei loro cuori, in modo da disonorare fra di loro i loro corpi; 25 essi, che hanno mutato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen.
26 Perciò Dio li ha abbandonati a passioni infami: infatti le loro donne hanno cambiato l'uso naturale in quello che è contro natura; 27 similmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri commettendo uomini con uomini atti infami, ricevendo in loro stessi la meritata ricompensa del proprio traviamento.
28 Siccome non si sono curati di conoscere Dio, Dio li ha abbandonati in balìa della loro mente perversa sì che facessero ciò che è sconveniente; 29 ricolmi di ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d'invidia, di omicidio, di contesa, di frode, di malignità; 30 calunniatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, 31 insensati, sleali, senza affetti naturali, spietati. 32 Essi, pur conoscendo che secondo i decreti di Dio quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette.

Nuova Diodati:

Romani 1,14-32

14 Io sono debitore ai Greci e ai barbari, ai savi e agli ignoranti. 15 Così, quanto a me, sono pronto ad evangelizzare anche voi che siete in Roma.

La giustizia per la fede; soggetto dell'epistola
16 Infatti io non mi vergogno dell'evangelo di Cristo, perché esso è la potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del Greco. 17 Perché la giustizia di Dio è rivelata in esso di fede in fede, come sta scritto: «Il giusto vivrà per fede».

Idolatria e depravazione dei gentili
18 Perché l'ira di Dio si rivela dal cielo sopra ogni empietà e ingiustizia degli uomini, che soffocano la verità nell'ingiustizia, 19 poiché ciò che si può conoscere di Dio è manifesto in loro, perché Dio lo ha loro manifestato. 20 Infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, essendo evidenti per mezzo delle sue opere fin dalla creazione del mondo, si vedono chiaramente, affinché siano inescusabili. 21 Poiché, pur avendo conosciuto Dio, non l'hanno però glorificato né l'hanno ringraziato come Dio, anzi sono divenuti insensati nei loro ragionamenti e il loro cuore senza intendimento si è ottenebrato. 22 Dichiarandosi di essere savi, sono diventati stolti, 23 e hanno mutato la gloria dell'incorruttibile Dio in un'immagine simile a quella di un uomo corruttibile, di uccelli, di bestie quadrupedi e di rettili. 24 Perciò Dio li ha abbandonati all'impurità nelle concupiscenze dei loro cuori, da vituperare i loro corpi tra loro stessi. 25 Essi che hanno cambiato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura, al posto del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen. 26 Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami, poiché anche le loro donne hanno mutato la relazione naturale in quella che è contro natura. 27 Nello stesso modo gli uomini, lasciata la relazione naturale con la donna, si sono accesi nella loro libidine gli uni verso gli altri, commettendo atti indecenti uomini con uomini, ricevendo in se stessi la ricompensa dovuta al loro traviamento. 28 E siccome non ritennero opportuno conoscere Dio, Dio li ha abbandonati ad una mente perversa, da far cose sconvenienti, 29 essendo ripieni d'ogni ingiustizia, fornicazione, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d'invidia, omicidio, contesa, frode, malignità, 30 ingannatori, maldicenti, nemici di Dio, ingiuriosi, superbi, vanagloriosi, ideatori di cose malvagie, disubbidienti ai genitori, 31 senza intendimento, senza affidamento, senza affetto naturale, implacabili, spietati. 32 Or essi, pur avendo riconosciuto il decreto di Dio secondo cui quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non solo le fanno, ma approvano anche coloro che le commettono.

Riveduta 2020:

Romani 1,14-32

14 Io sono debitore tanto ai Greci quanto ai Barbari, tanto ai sapienti quanto agli ignoranti; 15 così, per quanto dipende da me, io sono pronto ad annunciare l'evangelo anche a voi che siete in Roma.

Il giusto vivrà per fede
16 Poiché io non mi vergogno dell'evangelo, perché esso è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del Greco, 17 poiché in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede, com'è scritto: “Ma il giusto vivrà per fede”.

L'empietà e l'idolatria dei pagani
18 Poiché l'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l'ingiustizia, 19 infatti quel che si può conoscere di Dio è manifesto in loro, avendolo Dio loro manifestato, 20 poiché le perfezioni invisibili di lui, la sua eterna potenza e divinità si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, essendo intese per mezzo delle opere sue; perciò essi sono inescusabili, 21 perché, pur avendo conosciuto Dio, non l'hanno glorificato, né l'hanno ringraziato come Dio, ma si sono dati a vani ragionamenti e l'insensato loro cuore si è ottenebrato. 22 Dicendosi sapienti, sono diventati stolti 23 e hanno mutato la gloria dell'incorruttibile Dio in immagini simili a quelle dell'uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili.
24 Per questo Dio li ha abbandonati all'impurità, secondo le concupiscenze del loro cuore, perché disonorassero fra di loro i loro corpi; 25 essi, che hanno mutato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen.
26 Perciò Dio li ha abbandonati a passioni infami: le loro femmine hanno mutato l'uso naturale in quello che è contro natura; 27 allo stesso modo anche i maschi, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri, commettendo uomini con uomini cose ignobili, ricevendo in loro stessi la meritata ricompensa del proprio traviamento.
28 Siccome non si sono curati di ritenere la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati a una mente perversa, perché facessero le cose che sono sconvenienti, 29 ricolmi di ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia, pieni di invidia, d'omicidio, di contesa, di frode, di malignità, 30 calunniatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, inventori di mali, disubbidienti ai genitori, 31 insensati, senza fede nei patti, senza affetto naturale, spietati, 32 i quali, pur conoscendo che secondo il giudizio di Dio quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma approvano anche chi le commette.

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