C.E.I.:

Romani 9-11

9,1 Dico la verità in Cristo, non mentisco, e la mia coscienza me ne dà testimonianza nello Spirito Santo: 2 ho nel cuore un grande dolore e una sofferenza continua. 3 Vorrei infatti essere io stesso anàtema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli, miei consanguinei secondo la carne. 4 Essi sono Israeliti e possiedono l'adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse, 5 i patriarchi; da essi proviene Cristo secondo la carne, egli che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli. Amen.
6 Tuttavia la parola di Dio non è venuta meno. Infatti non tutti i discendenti di Israele sono Israele, 7 né per il fatto di essere discendenza di Abramo sono tutti suoi figli. No, ma: in Isacco ti sarà data una discendenza, 8 cioè: non sono considerati figli di Dio i figli della carne, ma come discendenza sono considerati solo i figli della promessa. 9 Queste infatti sono le parole della promessa: Io verrò in questo tempo e Sara avrà un figlio. 10 E non è tutto; c'è anche Rebecca che ebbe figli da un solo uomo, Isacco nostro padre: 11 quando essi ancora non eran nati e nulla avevano fatto di bene o di male - perché rimanesse fermo il disegno divino fondato sull'elezione non in base alle opere, ma alla volontà di colui che chiama - 12 le fu dichiarato: Il maggiore sarà sottomesso al minore, 13 come sta scritto:
Ho amato Giacobbe
e ho odiato Esaù
.
14 Che diremo dunque? C'è forse ingiustizia da parte di Dio? No certamente! 15 Egli infatti dice a Mosè:
Userò misericordia con chi vorrò,
e avrò pietà di chi vorrò averla
.
16 Quindi non dipende dalla volontà né dagli sforzi dell'uomo, ma da Dio che usa misericordia. 17 Dice infatti la Scrittura al faraone: Ti ho fatto sorgere per manifestare in te la mia potenza e perché il mio nome sia proclamato in tutta la terra. 18 Dio quindi usa misericordia con chi vuole e indurisce chi vuole
19 Mi potrai però dire: «Ma allora perché ancora rimprovera? Chi può infatti resistere al suo volere?». 20 O uomo, tu chi sei per disputare con Dio? Oserà forse dire il vaso plasmato a colui che lo plasmò: «Perché mi hai fatto così?». 21 Forse il vasaio non è padrone dell'argilla, per fare con la medesima pasta un vaso per uso nobile e uno per uso volgare? 22 Se pertanto Dio, volendo manifestare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con grande pazienza vasi di collera, già pronti per la perdizione, 23 e questo per far conoscere la ricchezza della sua gloria verso vasi di misericordia, da lui predisposti alla gloria, 24 cioè verso di noi, che egli ha chiamati non solo tra i Giudei ma anche tra i pagani, che potremmo dire?
25 Esattamente come dice Osea:
Chiamerò mio popolo quello che non era mio popolo
e mia diletta quella che non era la diletta.
26 E avverrà che nel luogo stesso dove fu detto loro:
«Voi non siete mio popolo»,
là saranno chiamati figli del Dio vivente
.
27 E quanto a Israele, Isaia esclama:
Se anche il numero dei figli d'Israele
fosse come la sabbia del mare,
sarà salvato solo il resto;
28 perché con pienezza e rapidità
il Signore compirà la sua parola sopra la terra
.
29 E ancora secondo ciò che predisse Isaia:
Se il Signore degli eserciti
non ci avesse lasciato una discendenza,
saremmo divenuti come Sòdoma
e resi simili a Gomorra
.
30 Che diremo dunque? Che i pagani, che non ricercavano la giustizia, hanno raggiunto la giustizia: la giustizia però che deriva dalla fede; 31 mentre Israele, che ricercava una legge che gli desse la giustizia, non è giunto alla pratica della legge. 32 E perché mai? Perché non la ricercava dalla fede, ma come se derivasse dalle opere. Hanno urtato così contro la pietra d'inciampo, 33 come sta scritto:
Ecco che io pongo in Sion una pietra di scandalo
e un sasso d'inciampo;
ma chi crede in lui non sarà deluso
.

10,1 Fratelli, il desiderio del mio cuore e la mia preghiera sale a Dio per la loro salvezza. 2 Rendo infatti loro testimonianza che hanno zelo per Dio, ma non secondo una retta conoscenza; 3 poiché, ignorando la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria, non si sono sottomessi alla giustizia di Dio. 4 Ora, il termine della legge è Cristo, perché sia data la giustizia a chiunque crede.
5 Mosè infatti descrive la giustizia che viene dalla legge così: L'uomo che la pratica vivrà per essa. 6 Invece la giustizia che viene dalla fede parla così: Non dire nel tuo cuore: Chi salirà al cielo? Questo significa farne discendere Cristo; 7 oppure: Chi discenderà nell'abisso? Questo significa far risalire Cristo dai morti. 8 Che dice dunque? Vicino a te è la parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore: cioè la parola della fede che noi predichiamo. 9 Poiché se confesserai con la tua bocca che Gesù è il Signore, e crederai con il tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. 10 Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza. 11 Dice infatti la Scrittura: Chiunque crede in lui non sarà deluso. 12 Poiché non c'è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che l'invocano. 13 Infatti: Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato.
14 Ora, come potranno invocarlo senza aver prima creduto in lui? E come potranno credere, senza averne sentito parlare? E come potranno sentirne parlare senza uno che lo annunzi? 15 E come lo annunzieranno, senza essere prima inviati? Come sta scritto: Quanto son belli i piedi di coloro che recano un lieto annunzio di bene!
16 Ma non tutti hanno obbedito al vangelo. Lo dice Isaia: Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione? 17 La fede dipende dunque dalla predicazione e la predicazione a sua volta si attua per la parola di Cristo. 18 Ora io dico: Non hanno forse udito? Tutt'altro:
per tutta la terra è corsa la loro voce,
e fino ai confini del mondo le loro parole
.
19 E dico ancora: Forse Israele non ha compreso? Già per primo Mosè dice:
Io vi renderò gelosi di un popolo che non è popolo;
contro una nazione senza intelligenza
susciterò il vostro sdegno
.
20 Isaia poi arriva fino ad affermare:
Sono stato trovato da quelli che non mi cercavano,
mi sono manifestato a quelli che non si rivolgevano a me
,
21 mentre di Israele dice: Tutto il giorno ho steso le mani verso un popolo disobbediente e ribelle!

11,1 Io domando dunque: Dio avrebbe forse ripudiato il suo popolo? Impossibile! Anch'io infatti sono Israelita, della discendenza di Abramo, della tribù di Beniamino. 2 Dio non ha ripudiato il suo popolo, che egli ha scelto fin da principio. O non sapete forse ciò che dice la Scrittura, nel passo in cui Elia ricorre a Dio contro Israele?
3 Signore, hanno ucciso i tuoi profeti,
hanno rovesciato i tuoi altari
e io sono rimasto solo e ora vogliono la mia vita
.
4 Cosa gli risponde però la voce divina?
Mi sono riservato settemila uomini, quelli che non hanno piegato il ginocchio davanti a Baal.
5 Così anche al presente c'è un resto, conforme a un'elezione per grazia. 6 E se lo è per grazia, non lo è per le opere; altrimenti la grazia non sarebbe più grazia.
7 Che dire dunque? Israele non ha ottenuto quello che cercava; lo hanno ottenuto invece gli eletti; gli altri sono stati induriti, 8 come sta scritto:
Dio ha dato loro uno spirito di torpore,
occhi per non vedere e orecchi per non sentire,
fino al giorno d'oggi
.
9 E Davide dice:
Diventi la loro mensa un laccio, un tranello
e un inciampo e serva loro di giusto castigo!
10 Siano oscurati i loro occhi sì da non vedere,
e fa' loro curvare la schiena per sempre
!
11 Ora io domando: Forse inciamparono per cadere per sempre? Certamente no. Ma a causa della loro caduta la salvezza è giunta ai pagani, per suscitare la loro gelosia. 12 Se pertanto la loro caduta è stata ricchezza del mondo e il loro fallimento ricchezza dei pagani, che cosa non sarà la loro partecipazione totale!
13 Pertanto, ecco che cosa dico a voi, Gentili: come apostolo dei Gentili, io faccio onore al mio ministero, 14 nella speranza di suscitare la gelosia di quelli del mio sangue e di salvarne alcuni. 15 Se infatti il loro rifiuto ha segnato la riconciliazione del mondo, quale potrà mai essere la loro riammissione, se non una risurrezione dai morti?
16 Se le primizie sono sante, lo sarà anche tutta la pasta; se è santa la radice, lo saranno anche i rami. 17 Se però alcuni rami sono stati tagliati e tu, essendo oleastro, sei stato innestato al loro posto, diventando così partecipe della radice e della linfa dell'olivo, 18 non menar tanto vanto contro i rami! Se ti vuoi proprio vantare, sappi che non sei tu che porti la radice, ma è la radice che porta te.
19 Dirai certamente: Ma i rami sono stati tagliati perché vi fossi innestato io! 20 Bene; essi però sono stati tagliati a causa dell'infedeltà, mentre tu resti lì in ragione della fede. Non montare dunque in superbia, ma temi! 21 Se infatti Dio non ha risparmiato quelli che erano rami naturali, tanto meno risparmierà te!
22 Considera dunque la bontà e la severità di Dio: severità verso quelli che sono caduti; bontà di Dio invece verso di te, a condizione però che tu sia fedele a questa bontà. Altrimenti anche tu verrai reciso. 23 Quanto a loro, se non persevereranno nell'infedeltà, saranno anch'essi innestati; Dio infatti ha la potenza di innestarli di nuovo! 24 Se tu infatti sei stato reciso dall'oleastro che eri secondo la tua natura e contro natura sei stato innestato su un olivo buono, quanto più essi, che sono della medesima natura, potranno venire di nuovo innestati sul proprio olivo!
25 Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, questo mistero, perché non siate presuntuosi: l'indurimento di una parte di Israele è in atto fino a che saranno entrate tutte le genti. 26 Allora tutto Israele sarà salvato come sta scritto:
Da Sion uscirà il liberatore,
egli toglierà le empietà da Giacobbe.
27 Sarà questa la mia alleanza con loro
quando distruggerò i loro peccati
.
28 Quanto al vangelo, essi sono nemici, per vostro vantaggio; ma quanto alla elezione, sono amati, a causa dei padri, 29 perché i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili! 30 Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia per la loro disobbedienza, 31 così anch'essi ora sono diventati disobbedienti in vista della misericordia usata verso di voi, perché anch'essi ottengano misericordia. 32 Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per usare a tutti misericordia!
33 O profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! Quanto sono imperscrutabili i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie!
34 Infatti, chi mai ha potuto conoscere il pensiero del Signore?
O chi mai è stato suo consigliere?
35 O chi gli ha dato qualcosa per primo,
sì che abbia a riceverne il contraccambio
?
36 Poiché da lui, grazie a lui e per lui sono tutte le cose. A lui la gloria nei secoli. Amen.

Nuova Riveduta:

Romani 9-11

I sentimenti di Paolo verso Israele
Ro 10:1; 11:28-29; 3:1-2; 1:1-4
9,1 Dico la verità in Cristo, non mento - poiché la mia coscienza me lo conferma per mezzo dello Spirito Santo -, 2 ho una grande tristezza e una sofferenza continua nel mio cuore; 3 perché io stesso vorrei essere anatema, separato da Cristo, per amore dei miei fratelli, miei parenti secondo la carne, 4 cioè gli Israeliti, ai quali appartengono l'adozione, la gloria, i patti, la legislazione, il servizio sacro e le promesse; 5 ai quali appartengono i padri e dai quali proviene, secondo la carne, il Cristo, che è sopra tutte le cose Dio benedetto in eterno. Amen!

(Ge 21:1-12; Ga 4:22-31)(Ge 25:21-26; Eb 11:8-9)
6 Però non è che la parola di Dio sia caduta a terra; infatti non tutti i discendenti d'Israele sono Israele; 7 né, per il fatto di essere stirpe di Abraamo, sono tutti figli di Abraamo; anzi: «È in Isacco che ti sarà riconosciuta una discendenza». 8 Cioè, non i figli della carne sono figli di Dio; ma i figli della promessa sono considerati come discendenza. 9 Infatti, questa è la parola della promessa: «In questo tempo verrò, e Sara avrà un figlio». 10 Ma c'è di più! Anche a Rebecca avvenne la medesima cosa quando ebbe concepito figli da un solo uomo, da Isacco nostro padre; 11 poiché, prima che i gemelli fossero nati e che avessero fatto del bene o del male (affinché rimanesse fermo il proponimento di Dio, secondo elezione, 12 che dipende non da opere, ma da colui che chiama), le fu detto:
«Il maggiore servirà il minore»; 13 com'è scritto:
«Ho amato Giacobbe e ho odiato Esaù».

Sovranità di Dio
(Es 9:15-16; Is 6:9-13)(Is 45:9; Gr 18:1-6)(Sl 62:12; 145:17) Ro 11:22, 30-36
14 Che diremo dunque? Vi è forse ingiustizia in Dio? No di certo! 15 Poiché egli dice a Mosè: «Io avrò misericordia di chi avrò misericordia e avrò compassione di chi avrò compassione». 16 Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia. 17 La Scrittura infatti dice al faraone: «Appunto per questo ti ho suscitato: per mostrare in te la mia potenza e perché il mio nome sia proclamato per tutta la terra». 18 Così dunque egli fa misericordia a chi vuole e indurisce chi vuole.
19 Tu allora mi dirai: «Perché dunque rimprovera egli ancora? Poiché chi può resistere alla sua volontà?» 20 Piuttosto, o uomo, chi sei tu che replichi a Dio? La cosa plasmata dirà forse a colui che la plasmò: «Perché mi hai fatta così?» 21 Il vasaio non è forse padrone dell'argilla per trarre dalla stessa pasta un vaso per uso nobile e un altro per uso ignobile? 22 Che c'è da contestare se Dio, volendo manifestare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con grande pazienza dei vasi d'ira preparati per la perdizione, 23 e ciò per far conoscere la ricchezza della sua gloria verso dei vasi di misericordia che aveva già prima preparati per la gloria, 24 cioè verso di noi, che egli ha chiamato non soltanto fra i Giudei ma anche fra gli stranieri? 25 Così egli dice appunto in Osea: «Io chiamerò "mio popolo" quello che non era mio popolo e "amata" quella che non era amata»; 26 e «Avverrà che nel luogo dov'era stato detto: "Voi non siete mio popolo", là saranno chiamati "figli del Dio vivente"». 27 Isaia poi esclama riguardo a Israele:
«Anche se il numero dei figli d'Israele fosse come la sabbia del mare,
solo il resto sarà salvato;
28 perché il Signore eseguirà la sua parola sulla terra in modo rapido e definitivo».
29 Come Isaia aveva detto prima:
«Se il Signore degli eserciti
non ci avesse lasciato una discendenza,
saremmo diventati come Sodoma
e saremmo stati simili a Gomorra
».

Israele e la giustizia che si ottiene per fede
Ro 10:3, 16-21; 1P 2:6-10
30 Che diremo dunque? Diremo che degli stranieri, i quali non ricercavano la giustizia, hanno conseguito la giustizia, però la giustizia che deriva dalla fede; 31 mentre Israele, che ricercava una legge di giustizia, non ha raggiunto questa legge. 32 Perché? Perché l'ha ricercata non per fede ma per opere. Essi hanno urtato nella pietra d'inciampo, 33 come è scritto:
«Ecco, io metto in Sion un sasso d'inciampo
e una pietra di scandalo;
ma chi crede in lui non sarà deluso
».

Ro 9:1-5, 31-33; 3:19-29; Ga 3:8-14, 21-29
10,1 Fratelli, il desiderio del mio cuore e la mia preghiera a Dio per loro è che siano salvati. 2 Io rendo loro testimonianza infatti che hanno zelo per Dio, ma zelo senza conoscenza. 3 Perché, ignorando la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria giustizia, non si sono sottomessi alla giustizia di Dio; 4 poiché Cristo è il termine della legge, per la giustificazione di tutti coloro che credono.
5 Infatti Mosè descrive così la giustizia che viene dalla legge: «L'uomo che farà quelle cose vivrà per esse». 6 Invece la giustizia che viene dalla fede dice così: «Non dire in cuor tuo: "Chi salirà in cielo?" (questo è farne scendere Cristo), né: 7 "Chi scenderà nell'abisso?" (questo è far risalire Cristo dai morti)». 8 Che cosa dice invece? «La parola è vicino a te, nella tua bocca e nel tuo cuore». Questa è la parola della fede che noi annunciamo; 9 perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato; 10 infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati. 11 Difatti la Scrittura dice:
«Chiunque crede in lui, non sarà deluso».
12 Poiché non c'è distinzione tra Giudeo e Greco, essendo egli lo stesso Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. 13 Infatti chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato.

Mr 16:15-16, 20; At 13:45-49; Is 49:4-6
14 Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? E come potranno sentirne parlare, se non c'è chi lo annunci? 15 E come annunceranno se non sono mandati? Com'è scritto:
«Quanto sono belli
i piedi di quelli che annunciano buone notizie

16 Ma non tutti hanno ubbidito alla buona notizia; Isaia infatti dice:
«Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione
17 Così la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo.
18 Ma io dico: forse non hanno udito? Anzi,
la loro voce è andata per tutta la terra
e le loro parole fino agli estremi confini del mondo
.
19 Allora dico: forse Israele non ha compreso? Mosè per primo dice: «Io vi renderò gelosi con una nazione che non è nazione; provocherò il vostro sdegno con una nazione senza intelligenza». 20 Isaia poi osa affermare:
«Sono stato trovato da quelli che non mi cercavano;
mi sono manifestato a quelli che non chiedevano di me
».
21 Ma riguardo a Israele afferma:
«Tutto il giorno ho teso le mani verso un popolo disubbidiente e contestatore».

Dio non ha rinnegato il suo popolo
1S 12:22-25; 1R 19:9-18; Is 6:9-13
11,1 Dico dunque: Dio ha forse ripudiato il suo popolo? No di certo! Perché anch'io sono israelita, della discendenza di Abraamo, della tribù di Beniamino. 2 Dio non ha ripudiato il suo popolo, che ha preconosciuto. Non sapete ciò che la Scrittura dice a proposito di Elia? Come si rivolse a Dio contro Israele, dicendo: 3 «Signore, hanno ucciso i tuoi profeti, hanno demolito i tuoi altari, io sono rimasto solo e cercano la mia vita»? 4 Ma che cosa gli rispose la voce divina? «Mi sono riservato settemila uomini che non hanno piegato il ginocchio davanti a Baal». 5 Così, anche al presente, c'è un residuo eletto per grazia. 6 Ma se è per grazia, non è più per opere; altrimenti, la grazia non è più grazia.
7 Che dunque? Quello che Israele cerca, non lo ha ottenuto; mentre lo hanno ottenuto gli eletti; e gli altri sono stati induriti, 8 com'è scritto:
«Dio ha dato loro uno spirito di torpore,
occhi per non vedere
e orecchie per non udire,
fino a questo giorno
».
9 E Davide dice:
«La loro mensa sia per loro una trappola,
una rete,
un inciampo e una retribuzione.
10 Siano gli occhi loro oscurati perché non vedano
e rendi curva la loro schiena per sempre
».

Avvertimento rivolto ai credenti stranieri
(Mt 21:40-43; Ef 2:7-13)(1Co 4:7; 10:11-12) Za 1:17; 8:13
11 Ora io dico: sono forse inciampati perché cadessero? No di certo! Ma a causa della loro caduta la salvezza è giunta agli stranieri per provocare la loro gelosia. 12 Ora, se la loro caduta è una ricchezza per il mondo e la loro diminuzione è una ricchezza per gli stranieri, quanto più lo sarà la loro piena partecipazione! 13 Parlo a voi, stranieri; in quanto sono apostolo degli stranieri, faccio onore al mio ministero, 14 sperando in qualche maniera di provocare la gelosia di quelli del mio sangue, e di salvarne alcuni. 15 Infatti, se il loro ripudio è stato la riconciliazione del mondo, che sarà la loro riammissione, se non un rivivere dai morti?
16 Se la primizia è santa, anche la massa è santa; se la radice è santa, anche i rami sono santi. 17 Se alcuni rami sono stati troncati, mentre tu, che sei olivo selvatico, sei stato innestato al loro posto e sei diventato partecipe della radice e della linfa dell'olivo, 18 non insuperbirti contro i rami; ma se ti insuperbisci, sappi che non sei tu che porti la radice, ma è la radice che porta te. 19 Allora tu dirai: «Sono stati troncati i rami perché fossi innestato io». 20 Bene: essi sono stati troncati per la loro incredulità e tu rimani stabile per la fede; non insuperbirti, ma temi. 21 Perché se Dio non ha risparmiato i rami naturali, non risparmierà neppure te. 22 Considera dunque la bontà e la severità di Dio: la severità verso quelli che sono caduti; ma verso di te la bontà di Dio, purché tu perseveri nella sua bontà; altrimenti, anche tu sarai reciso. 23 Allo stesso modo anche quelli, se non perseverano nella loro incredulità, saranno innestati; perché Dio ha la potenza di innestarli di nuovo. 24 Infatti, se tu sei stato tagliato dall'olivo selvatico per natura e sei stato contro natura innestato nell'olivo domestico, quanto più essi, che sono i rami naturali, saranno innestati nel loro proprio olivo.

La salvezza futura d'Israele
Is 59:19-21; Gr 31:31-40; Ez 36:23, ecc.; Ez 37; Os 3:4-5; Is 54:7-10; cfr. Is 66:8
25 Infatti, fratelli, non voglio che ignoriate questo mistero, affinché non siate presuntuosi: un indurimento si è prodotto in una parte d'Israele, finché non sia entrata la totalità degli stranieri; 26 e tutto Israele sarà salvato, così come è scritto:
«Il liberatore verrà da Sion.
27 Egli allontanerà da Giacobbe l'empietà;
e questo sarà il mio patto con loro,
quando toglierò via i loro peccati
».
28 Per quanto concerne il vangelo, essi sono nemici per causa vostra; ma per quanto concerne l'elezione, sono amati a causa dei loro padri; 29 perché i doni e la vocazione di Dio sono irrevocabili. 30 Come in passato voi siete stati disubbidienti a Dio, e ora avete ottenuto misericordia per la loro disubbidienza, 31 così anch'essi sono stati ora disubbidienti, affinché, per la misericordia a voi usata, ottengano anch'essi misericordia. 32 Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disubbidienza per far misericordia a tutti.
33 Oh, profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! Quanto inscrutabili sono i suoi giudizi e ininvestigabili le sue vie! 34 Infatti
«chi ha conosciuto il pensiero del Signore?
O chi è stato suo consigliere?
» 35 «O chi gli ha dato qualcosa per primo,
sì da riceverne il contraccambio?
»
36 Perché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui sia la gloria in eterno. Amen.

Nuova Diodati:

Romani 9-11

Dolore di Paolo per l'incredulità d'Israele
9,1 Io dico la verità in Cristo, non mento, perché me lo attesta la mia coscienza nello Spirito Santo; 2 ho grande tristezza e continuo dolore nel mio cuore. 3 Infatti desidererei essere io stesso anatema e separato da Cristo per i miei fratelli, miei parenti secondo la carne, 4 che sono Israeliti, dei quali sono l'adozione, la gloria, i patti, la promulgazione della legge, il servizio divino e le promesse; 5 dei quali sono i padri e dai quali proviene secondo la carne il Cristo che è sopra tutte le cose Dio, benedetto in eterno. Amen.

Libertà assoluta della grazia di Dio
6 Tuttavia non è che la parola di Dio sia caduta a terra, poiché non tutti quelli che sono d'Israele sono Israele. 7 E neppure perché sono progenie di Abrahamo sono tutti figli; ma: «In Isacco ti sarà nominata una progenie». 8 Cioè, non i figli della carne sono figli di Dio, ma i figli della promessa sono considerati come progenie. 9 Questa fu infatti la parola della promessa: «In questo tempo ritornerò e Sara avrà un figlio». 10 E non solo questo, ma anche Rebecca concepì da un solo uomo, Isacco nostro padre. 11 (infatti, quando non erano ancora nati i figli e non avevano fatto bene o male alcuno, affinché rimanesse fermo il proponimento di Dio secondo l'elezione e non a motivo delle opere, ma per colui che chiama), 12 le fu detto: «Il maggiore servirà al minore», 13 come sta scritto: «Io ho amato Giacobbe e ho odiato Esaù». 14 Che diremo dunque? C'è ingiustizia presso Dio? Così non sia. 15 Egli dice infatti a Mosè: «Io avrò misericordia di chi avrò misericordia, e avrò compassione di chi avrò compassione». 16 Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia. 17 Dice infatti la Scrittura al Faraone: «Proprio per questo ti ho suscitato, per mostrare in te la mia potenza e affinché il mio nome sia proclamato in tutta la terra». 18 Così egli fa misericordia a chi vuole e indurisce chi vuole. 19 Tu mi dirai dunque: «Perché trova ancora egli da ridire? Chi può infatti resistere alla sua volontà?». 20 Piuttosto chi sei tu, o uomo, che disputi con Dio? La cosa formata dirà a colui che la formò: «Perché mi hai fatto così?». 21 Non ha il vasaio autorità sull'argilla, per fare di una stessa pasta un vaso ad onore e un altro a disonore? 22 E che dire se Dio, volendo mostrare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con molta pazienza i vasi d'ira preparati per la perdizione? 23 E questo per far conoscere le ricchezze della sua gloria verso dei vasi di misericordia, che lui ha già preparato per la gloria, 24 cioè noi che egli ha chiamato, non solo fra i Giudei ma anche fra i gentili? 25 Come ancora egli dice in Osea: «Io chiamerò il mio popolo quello che non è mio popolo, e amata quella che non è amata. 26 E avverrà che là dove fu loro detto: "Voi non siete mio popolo", saranno chiamati figli del Dio vivente». 27 Ma Isaia esclama riguardo a Israele: «Anche se il numero dei figli d'Israele fosse come la sabbia del mare, solo il residuo sarà salvato». 28 Infatti egli manda ad effetto la decisione con giustizia, perché il Signore manderà ad effetto e accelererà la decisione sopra la terra. 29 E come Isaia aveva predetto: «Se il Signore degli eserciti non ci avesse lasciato un seme, saremmo diventati come Sodoma e saremmo stati simili a Gomorra». 30 Che diremo dunque? Che i gentili, che non cercavano la giustizia, hanno ottenuta la giustizia, quella giustizia però che deriva dalla fede, 31 mentre Israele, che cercava la legge della giustizia, non è arrivato alla legge della giustizia. 32 Perché? Perché la cercava non mediante la fede ma mediante le opere della legge; essi infatti hanno urtato nella pietra d'inciampo, 33 come sta scritto: «Ecco, io pongo in Sion una pietra d'inciampo e una roccia di scandalo, ma chiunque crede in lui non sarà svergognato».

I Giudei hanno respinto la giustizia di Dio
10,1 Fratelli, il desiderio del mio cuore e la preghiera che rivolgo a Dio per Israele è per la sua salvezza. 2 Rendo loro testimonianza infatti che hanno lo zelo per Dio, ma non secondo conoscenza. 3 Poiché, ignorando la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria giustizia, non si sono sottoposti alla giustizia di Dio, 4 perché il fine della legge è Cristo, per la giustificazione di ognuno che crede. 5 Mosè infatti descrive così la giustizia che proviene dalla legge: «L'uomo che fa quelle cose, vivrà per esse». 6 Ma la giustizia che proviene dalla fede dice così: «Non dire in cuor tuo: Chi salirà in Cielo?». Questo significa farne discendere Cristo. 7 Ovvero: «Chi scenderà nell'abisso?». Questo significa far risalire Cristo dai morti. 8 Ma che dice essa? «La parola è presso di te, nella tua bocca e nel tuo cuore». Questa è la parola della fede, che noi predichiamo; 9 poiché se confessi con la tua bocca il Signore Gesù, e credi nel tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato. 10 Col cuore infatti si crede per ottenere giustizia e con la bocca si fa confessione per ottenere salvezza, 11 perché la Scrittura dice: «Chiunque crede in lui non sarà svergognato». 12 Poiché non c'è distinzione fra il Giudeo e il Greco, perché uno stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. 13 Infatti: «Chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato». 14 Come dunque invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno udito parlare? E come udiranno, se non c'è chi predichi? 15 E come predicheranno, se non sono mandati? Come sta scritto: «Quanto sono belli i piedi di coloro che annunziano la pace, che annunziano buone novelle!». 16 Ma non tutti hanno ubbidito all'evangelo, perché Isaia dice: «Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione?». 17 La fede dunque viene dall'udire, e l'udire viene dalla parola di Dio. 18 Ma io dico: Non hanno essi udito? Anzi, «La loro voce è corsa per tutta la terra, e le loro parole fino agli estremi confini del mondo». 19 Ma io dico: Non ha Israele compreso? Mosè dice per primo: «Io vi muoverò a gelosia per una nazione che non è nazione; vi provocherò a sdegno per una nazione stolta». 20 E Isaia arditamente dice: «Io sono stato trovato da quelli che non mi cercavano, mi sono manifestato a quelli che non chiedevano di me». 21 Ma riguardo ad Israele dice: «Tutto il giorno ho steso le mani verso un popolo disubbidiente e contraddicente».

L'avvenire d'Israele
11,1 Io dico dunque: Ha Dio rigettato il suo popolo? Così non sia, perché anch'io sono Israelita, della progenie di Abrahamo, della tribù di Beniamino. 2 Dio non ha rigettato il suo popolo, che ha preconosciuto. Non sapete voi ciò che la Scrittura dice nella storia di Elia? Come egli si rivolge a Dio contro Israele, dicendo: 3 «Signore, hanno ucciso i tuoi profeti e hanno distrutto i tuoi altari, e io sono rimasto solo, ed essi cercano la mia vita». 4 Ma che gli disse la voce divina? «Io mi sono riservato settemila uomini, che non hanno piegato il ginocchio davanti a Baal». 5 Così dunque, anche nel tempo presente è stato lasciato un residuo secondo l'elezione della grazia. 6 E se è per grazia, non è più per opere, altrimenti la grazia non sarebbe più grazia; ma se è per opere, non è più grazia, altrimenti l'opera non sarebbe più opera. 7 Che dunque? Israele non ha ottenuto quello che cercava, ma gli eletti l'hanno ottenuto, e gli altri sono stati induriti, 8 come sta scritto: «Dio ha dato loro uno spirito di stordimento, occhi per non vedere e orecchi per non udire». 9 E Davide dice: «La loro mensa diventi per loro un laccio, una trappola, un intoppo e una retribuzione. 10 Siano oscurati i loro occhi da non vedere, e piega loro la schiena del continuo». 11 Io dico dunque: Hanno inciampato perché cadessero? Così non sia; ma per la loro caduta la salvezza è giunta ai gentili per provocarli a gelosia. 12 Ora, se la loro caduta è la ricchezza del mondo e la loro diminuzione la ricchezza dei gentili, quanto più lo sarà la loro pienezza? 13 Infatti io parlo a voi gentili, in quanto sono apostolo dei gentili; io onoro il mio ministero, 14 per provare se in qualche maniera posso provocare a gelosia quelli della mia carne e salvarne alcuni. 15 Infatti, se il loro rigetto è la riconciliazione del mondo, che sarà la loro riammissione, se non la vita dai morti? 16 Ora, se le primizie sono sante, anche la massa è santa; e se la radice è santa, anche i rami sono santi. 17 E se pure alcuni rami sono stati troncati, e tu che sei olivastro sei stato innestato al loro posto e fatto partecipe della radice e della grassezza dell'olivo, 18 non vantarti contro i rami, ma se ti vanti contro di loro ricordati che non sei tu a portare la radice, ma è la radice che porta te. 19 Forse dunque dirai: «I rami sono stati troncati, affinché io fossi innestato». 20 Bene; essi sono stati troncati per l'incredulità e tu stai ritto per la fede; non insuperbirti, ma temi. 21 Se Dio infatti non ha risparmiato i rami naturali, guarda che talora non risparmi neanche te. 22 Vedi dunque la bontà e la severità di Dio: la severità su quelli che sono caduti, e la bontà verso di te, se pure perseveri nella bontà, altrimenti anche tu sarai reciso. 23 E anche essi, se non perseverano nell'incredulità, saranno innestati, perché Dio è potente da innestarli di nuovo. 24 Infatti, se tu sei stato tagliato dall'olivo per natura selvatico e innestato contro natura nell'olivo domestico, quanto più costoro, che sono rami naturali, saranno innestati nel proprio olivo. 25 Perché non voglio, fratelli, che ignoriate questo mistero, affinché non siate presuntuosi in voi stessi, che ad Israele è avvenuto un indurimento parziale finché sarà entrata la pienezza dei gentili, 26 e così tutto Israele sarà salvato come sta scritto: «Il liberatore verrà da Sion, e rimuoverà l'empietà da Giacobbe. 27 E questo sarà il mio patto con loro, quando io avrò tolto via i loro peccati». 28 Quanto all'evangelo, essi sono nemici per causa vostra, ma quanto all'elezione, sono amati a causa dei padri, 29 perché i doni e la vocazione di Dio sono senza pentimento. 30 Come infatti pure voi una volta foste disubbidienti a Dio, ma ora avete ottenuta misericordia per la disubbidienza di costoro, 31 così anche costoro al presente sono stati disubbidienti affinché, per la misericordia a voi fatta, anch'essi ottengano misericordia. 32 Poiché Dio ha rinchiuso tutti nella disubbidienza, per far misericordia a tutti.

Inno di adorazione
33 O profondità di ricchezze, di sapienza e di conoscenza di Dio! Quanto imperscrutabili sono i suoi giudizi e inesplorabili le sue vie! 34 «Chi infatti ha conosciuto la mente del Signore? O chi è stato suo consigliere? 35 O chi gli ha dato per primo, sì che ne abbia a ricevere la ricompensa?». 36 Poiché da lui, per mezzo di lui e in vista di lui sono tutte le cose. A lui sia la gloria in eterno. Amen.

Riveduta 2020:

Romani 9-11

Il problema della reiezione d'Israele
9,1 Io dico la verità in Cristo, non mento, la mia coscienza me lo attesta per lo Spirito Santo: 2 ho una grande tristezza e un continuo dolore nel mio cuore, 3 perché vorrei essere io stesso anatema, separato da Cristo, per amore dei miei fratelli, miei parenti secondo la carne, 4 che sono Israeliti, ai quali appartengono l'adozione, la gloria, i patti, la legislazione, il culto e le promesse, 5 ai quali appartengono i padri e dai quali è venuto, secondo la carne, il Cristo, che è sopra tutte le cose Dio benedetto in eterno. Amen!
6 Però non è che la parola di Dio sia caduta a terra, perché non tutti i discendenti da Israele sono Israele, 7 né per il fatto che sono discendenza di Abraamo, sono tutti figli di Abraamo, anzi: “In Isacco ti sarà nominata una discendenza”. 8 Cioè, non i figli della carne sono figli di Dio, ma i figli della promessa sono considerati come discendenza. 9 Poiché questa è la parola della promessa: “In questa stagione io verrò, e Sara avrà un figlio”. 10 Non solo, ma anche a Rebecca avvenne la medesima cosa quando ebbe concepito da uno stesso uomo, vale a dire Isacco nostro padre, due gemelli, 11 poiché, prima che fossero nati e che avessero fatto alcunché di bene o di male, affinché rimanesse fermo il proponimento dell'elezione di Dio, che dipende non dalle opere ma da colui che chiama, 12 le fu detto: “Il maggiore servirà al minore”; 13 com'è scritto: “Ho amato Giacobbe, ma ho odiato Esaù”.

Sovranità e grazia divine
14 Che diremo dunque? Vi è forse ingiustizia in Dio? Assolutamente no! 15 Poiché egli dice a Mosè: “Io avrò misericordia di chi avrò misericordia, e avrò compassione di chi avrò compassione”. 16 Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia. 17 Poiché la Scrittura dice a Faraone: “Appunto per questo ti ho suscitato: per mostrare in te la mia potenza e perché il mio nome sia proclamato per tutta la terra”. 18 Così dunque egli fa misericordia a chi vuole e indurisce chi vuole.
19 Tu allora mi dirai: “Perché rimprovera egli ancora? Poiché chi può resistere alla sua volontà?”. 20 Piuttosto, o uomo, chi sei tu che replichi a Dio? La cosa formata dirà a colui che la formò: “Perché mi facesti così?”. 21 Il vasaio non è forse padrone dell'argilla per trarre dalla stessa pasta un vaso per uso nobile e un altro per uso ignobile? 22 Che c'è da contestare se Dio, volendo mostrare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con molta pazienza dei vasi d'ira preparati per la perdizione 23 e se, per far conoscere le ricchezze della sua gloria verso dei vasi di misericordia che aveva già prima preparati per la gloria, 24 li ha anche chiamati (parlo di noi) non soltanto fra i Giudei ma anche fra i Gentili? 25 Così egli dice anche in Osea: “Io chiamerò 'mio popolo' quello che non era mio popolo, e 'amata' quella che non era amata26 e “avverrà che nel luogo dov'era loro stato detto: 'Voi non siete mio popolo', là saranno chiamati 'figli del Dio vivente'”. 27 E Isaia esclama riguardo a Israele:
Quand'anche il numero dei figli d'Israele fosse come la sabbia del mare, soltanto il resto sarà salvato; 28 perché il Signore eseguirà la sua parola sulla terra, in modo completo e rapido”.
29 E come Isaia aveva già detto prima:
Se il Signore degli eserciti non ci avesse lasciato un seme, saremmo diventati come Sodoma e saremmo stati simili a Gomorra”.

Israele e la Pietra d'inciampo
30 Che diremo dunque? Diremo che i Gentili, i quali non cercavano la giustizia, hanno conseguito la giustizia, ma la giustizia che viene dalla fede, 31 mentre Israele, che cercava una legge che lo avrebbe condotto alla giustizia, non ha conseguito quella legge. 32 Perché? Perché l'ha cercata non per fede, ma per opere. Essi hanno urtato nella pietra d'inciampo, 33 come è scritto:
Ecco, io pongo in Sion un sasso d'inciampo e una pietra di scandalo; ma chi crede in lui non sarà svergognato”.

La giustizia di Dio respinta dai Giudei
10,1 Fratelli, il desiderio del mio cuore e la mia preghiera a Dio per loro è che siano salvati. 2 Poiché io rendo loro testimonianza che hanno zelo per le cose di Dio, ma zelo senza conoscenza. 3 Perché, ignorando la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria, non si sono sottoposti alla giustizia di Dio, 4 poiché il termine della legge è Cristo, per essere giustizia a ognuno che crede.
5 Infatti Mosè descrive così la giustizia che viene dalla legge: “L'uomo che farà quelle cose, vivrà per esse”. 6 Ma la giustizia che viene dalla fede dice così: “Non dire in cuor tuo: 'Chi salirà in cielo?' (questo è un farne scendere Cristo) né: 7 'Chi scenderà nell'abisso?' (questo è un far risalire Cristo dai morti)”. 8 Ma che dice invece? “La parola è presso di te, nella tua bocca e nel tuo cuore”; questa è la parola della fede che noi proclamiamo, 9 perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato; 10 infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati. 11 Difatti la Scrittura dice:
Chiunque crede in lui, non sarà svergognato”.
12 Poiché non vi è distinzione fra Giudeo e Greco, perché lo stesso Signore è Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano, 13 infatti chiunque avrà invocato il nome del Signore, sarà salvato.
14 Come dunque invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? E come udranno, se non c'è chi predichi? 15 E come predicheranno, se non sono mandati? Com'è scritto:
Quanto sono belli i piedi di quelli che annunciano buone novelle!”.
16 Ma tutti non hanno ubbidito all'evangelo, perché Isaia dice:
Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione?”.
17 Così la fede viene dall'udire e l'udire si ha per mezzo della parola di Cristo.
18 Ma io dico: Non hanno essi udito? Anzi
la loro voce è andata per tutta la terra, e le loro parole fino agli estremi confini del mondo”.
19 Ma io dico: Israele non ha compreso? Mosè per primo dice: “Io vi muoverò a gelosia di una nazione che non è nazione; contro una nazione senza intelletto provocherò il vostro sdegno”. 20 E Isaia si fa ardito quando dice:
Sono stato trovato da quelli che non mi cercavano; mi sono manifestato a quelli che non chiedevano di me”.
21 Ma riguardo a Israele dice:
Tutto il giorno ho teso le mani verso un popolo disubbidiente e contestatore”.

Dio non ha ripudiato il Suo popolo
11,1 Io dico dunque: Dio ha forse ripudiato il suo popolo? Assolutamente no! Perché anch'io sono Israelita, della discendenza di Abraamo, della tribù di Beniamino. 2 Dio non ha ripudiato il suo popolo, che ha preconosciuto. Non sapete ciò che la Scrittura dice a proposito di Elia? Come egli si rivolge a Dio contro Israele, dicendo: 3 “Signore, hanno ucciso i tuoi profeti, hanno demolito i tuoi altari, e io sono rimasto solo, e cercano la mia vita?”. 4 Ma che cosa gli rispose la voce divina? “Mi sono riservato settemila uomini, che non hanno piegato il ginocchio davanti a Baal”. 5 Così anche nel tempo presente c'è un residuo eletto per grazia. 6 Ma se è per grazia non è più per opere, altrimenti grazia non è più grazia.
7 Che dunque? Quello che Israele cerca, non lo ha ottenuto, mentre il residuo eletto lo ha ottenuto e gli altri sono stati induriti, 8 com'è scritto:
Dio ha dato loro uno spirito di stordimento, degli occhi per non vedere e degli orecchi per non udire, fino a questo giorno”.
9 E Davide dice:
La loro mensa sia per loro un laccio, una rete, un inciampo, e una retribuzione. 10 Siano gli occhi loro oscurati perché non vedano, e piega la loro schiena per sempre”.

Avvertimento rivolto ai Gentili
11 Io dico dunque: sono forse inciampati perché cadessero? Assolutamente no! Ma per la loro caduta la salvezza è giunta ai Gentili per provocare la loro gelosia. 12 Ora, se la loro caduta è una ricchezza del mondo e la loro diminuzione è una ricchezza per i Gentili, quanto più lo sarà la loro pienezza! 13 Ma io parlo a voi, o Gentili, perché io sono apostolo dei Gentili, onoro il mio ministerio, 14 nella speranza di provocare a gelosia quelli del mio sangue e di salvarne alcuni. 15 Infatti, se il loro ripudio è stato la riconciliazione del mondo, che sarà la loro riammissione, se non un rivivere dai morti?
16 Se la primizia è santa, anche la massa è santa e se la radice è santa, anche i rami sono santi. 17 Sebbene alcuni rami sono stati troncati e tu, che sei olivo selvatico, sei stato innestato al posto loro e sei divenuto partecipe della radice e della grassezza dell'ulivo, 18 non ti insuperbire contro i rami, ma, se ti insuperbisci, sappi che non sei tu che porti la radice, ma è la radice che porta te. 19 Allora tu dirai: “Sono stati troncati dei rami perché io fossi innestato”. 20 Bene: sono stati troncati per la loro incredulità e tu sussisti per la fede; non ti insuperbire, ma temi. 21 Perché, se Dio non ha risparmiato i rami naturali, non risparmierà neppure te. 22 Considera dunque la bontà e la severità di Dio: severità verso quelli che sono caduti, ma verso te la bontà di Dio, se perseveri nella sua bontà, altrimenti anche tu sarai reciso. 23 E anche quelli, se non perseverano nella loro incredulità, saranno innestati, perché Dio è potente da innestarli di nuovo. 24 Poiché, se tu sei stato tagliato dall'ulivo per sua natura selvatico e sei stato contro natura innestato nell'ulivo domestico, quanto più essi, che sono dei rami naturali, saranno innestati nel loro proprio ulivo.

Il mistero della salvezza d'Israele
25 Perché, fratelli, non voglio che ignoriate questo mistero, affinché non siate presuntuosi, che cioè un indurimento parziale si è prodotto in Israele, finché sia entrata la pienezza dei Gentili 26 e tutto Israele sarà salvato, così come è scritto:
Il liberatore verrà da Sion; 27 Egli allontanerà da Giacobbe l'empietà; e questo sarà il mio patto con loro, quando io toglierò via i loro peccati”.
28 Per quanto concerne l'evangelo, essi sono nemici per causa vostra, ma quanto all'elezione sono amati per via dei loro padri, 29 perché i doni e la vocazione di Dio sono senza pentimento. 30 Come in passato voi siete stati disubbidienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia per la loro disubbidienza, 31 così anch'essi sono stati ora disubbidienti, affinché, per la misericordia a voi usata, ottengano anch'essi misericordia. 32 Poiché Dio ha rinchiuso tutti nella disubbidienza per far misericordia a tutti.
33 O profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio! Quanto inscrutabili sono i suoi giudizi e incomprensibili le sue vie! 34 Poiché:
Chi ha conosciuto il pensiero del Signore? O chi è stato il suo consigliere? 35 O chi gli ha dato per primo, e gli sarà contraccambiato?”.
36 Poiché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui sia la gloria in eterno. Amen.

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