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Ricordati del tuo creatore nel tempo di tua gioventù, prima che vengano i dì dell'afflizione, e s'avvicinino gli anni di cui dirai: «Non mi piacciono!», prima che s'oscuri [per te] il sole e la luce e la luna e le stelle, e tornin le nubi dopo la pioggia; quando tremeranno i custodi della casa, e tentenneranno gli uomini [già] robustissimi, e smetteranno le [donne] macinanti, ridotte a poche, e resteran nelle tenebre quelle che guardan per le finestre, e [si] chiuderanno i battenti sulla via, mentre s'abbassa il rumor della mola, e si leverà [l'uomo] alla voce d'un uccellino, e s'affievoliranno tutte le figlie del canto; [quando] s'avrà sgomento delle salite e si sarà paurosi per via, e fiorirà il mandorlo e s'impinguerà la locusta, e perderà ogni forza il cappero; [quando cioè] l'uomo sta per andarsene alla casa della sua eternità, e s'aggireran per le vie i ploranti; prima che la funicella d'argento si rompa, e l'aurea palla s'infranga, e vada in pezzi la brocca sulla fonte, e si rompa la carrucola del pozzo; e torni la polvere alla terra, donde venne, e lo spirito torni a Dio che lo donò. Vanità delle vanità! - dice l'Ecclesiaste -Tutto è vanità!

 

Elogio dell'Ecclesiaste ed epilogo.

Poichè fu un gran sapiente l'Ecclesiaste, insegnava al popolo [il sapere], e raccontò [le esperienze] che aveva fatto e investigando compose molte sentenze. 10 Cercò di trovare utili [e piacevoli] detti, e scrisse parole piene di rettitudine e di verità. 11 Le parole de' sapienti son come pungoli e come chiodi profondamente confitti: le quali, mediante il consiglio dei maestri, derivan da un solo pastore. 12 Oltre a queste, o figliuolo, non cercare altro. A moltiplicare i libri non si finirebbe mai, e il troppo studio è travaglio del corpo. 13 La fine di [tutto] il discorso ascoltiamola insieme: Temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perchè tutto l'uomo sta qui! 14 Ogni opera invero Dio sottoporrà al giudizio, per quanto nascosta, sia essa buona o cattiva.