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Il lievito dei Farisei

Intanto adunatasi così gran folla da accalcarsi gli uni sugli altri, Gesù cominciò a dire a' suoi discepoli: «Guardatevi soprattutto dal lievito dei Farisei, che è ipocrisia; mentre non v'è nulla di nascosto che non debba essere rivelato, e nulla di segreto che non debba essere conosciuto. Perciò quanto avete detto nelle tenebre, sarà udito nella luce, e quanto avete detto in un orecchio, nell'interno della casa, sarà propalato sui tetti. Ora a voi, che siete miei amici, dico: - Non abbiate paura di coloro che uccidono il corpo, e dopo ciò non possono fare nulla di più; ma io vi mostrerò chi dobbiate temere: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettarvi nella Geenna -; sì, vi dico: - Temete colui. Cinque passeri non si vendono forse per due assi? Eppure nemmeno uno solo di questi è dimenticato davanti a Dio; anzi fino i capelli del vostro capo son tutti contati. Non temete dunque; voi, valete più di molti passeri. - Io vi dico ancora: - Chi avrà riconosciuto me davanti agli uomini sarà dal Figliuol dell'uomo riconosciuto dinanzi agli angeli di Dio; ma chi m'avrà rinnegato davanti agli uomini, sarà rinnegato dinanzi agli angeli di Dio. 10 E chiunque avrà parlato contro il Figliuol dell'uomo, otterrà il perdono; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non otterrà perdono. 11 Quando poi vi condurranno davanti alle sinagoghe, e ai magistrati ed alle autorità, non preoccupatevi del modo di rispondere, nè di quel che dovrete dire: 12 perchè lo Spirito Santo v'insegnerà in quel momento stesso, ciò che dovrete dire -».

 

L'avarizia e il cattivo ricco

13 Allora uno della folla gli disse: «Maestro, ordina a mio fratello di dividere con me l'eredità». 14 Gesù gli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice e arbitro tra voi?». 15 Poi rivolto al popolo: «Guardatevi dunque con ogni cura dall'avarizia, perchè la vita di un uomo non dipende dall'abbondanza dei beni che possiede». 16 E raccontò loro una parabola: «Un uomo ricco, a cui la campagna aveva fruttato copiosamente, 17 andava ragionando tra sè: Che farò? Perchè io non ho più posto dove riporre il mio raccolto. 18 E disse: - Ecco quel che farò; demolirò i miei granai, ne fabbricherò di più vasti, dove raccoglierò tutti i miei prodotti e i miei beni; 19 e dirò alla mia anima: O anima mia, tu hai messo in serbo molti beni per parecchi anni: riposati, mangia, bevi e godi. - 20 Ma Dio gli disse: - Stolto, questa notte stessa l'anima tua ti sarà ridomandata, e quanto hai preparato di chi sarà? - 21 Così è chi tesoreggia per sè e non arricchisce presso Dio».

 

Le vane preoccupazioni

22 Soggiunse poi a' suoi discepoli: «Perciò vi dico: - Non abbiate preoccupazioni per la vostra vita, riguardo al cibo, nè per il corpo, riguardo al vestito, 23 perchè la vita è più del cibo e il corpo è più del vestito. 24 Considerate i corvi; essi non seminano, non mietono, non hanno dispensa, nè granaio, eppure Dio li nutre. Quanto voi siete da più degli uccelli? 25 E chi di voi può, con tutta la sua preoccupazione, aggiungere un solo cubito alla sua statura? 26 Se voi dunque non potete fare nemmeno ciò che è piccolissimo, perchè preoccuparvi delle altre cose? 27 Osservate come crescono i gigli; essi non lavorano e non filano; eppure vi dico che nemmeno lo stesso Salomone in tutto il suo splendore, non fu mai vestito come uno di loro. 28 Ora se Dio riveste così l'erba, che oggi è nei campi e domani sarà gettata nel forno, quanto più lo farà con voi, o persone di poca fede! 29 Voi dunque non preoccupatevi di quel che mangerete o di quel che berrete e non vi tormentate lo spirito. 30 Perchè è la gente del mondo che ricerca queste cose; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno. 31 Cercate piuttosto il regno di Dio, e tutte le altre cose saran date in più. 32 Non temete, o piccolo gregge, perchè piacque al Padre vostro dare a voi il regno. 33 Vendete i vostri beni e fate elemosina. Fatevi delle borse che non si logorano, un tesoro che non vien mai meno nel cielo, dove il ladro non s'accosta e la tignola non consuma. 34 Perchè dov'è il nostro tesoro, là sarà pure il vostro cuore.

 

La vigilanza

35 I vostri fianchi siano cinti e le vostre lampade accese; 36 e siate simili a coloro che aspettano il loro padrone, quando tornerà dalle nozze, per aprirgli appena giungerà e picchierà. 37 Beati quei servi che il padrone, al suo ritorno, troverà vigilanti! Io vi dico in verità che egli si cingerà, li farà sedere a tavola e si metterà a servirli. 38 E se giungerà alla seconda o alla terza vigilia e li troverà così, beati loro! 39 Ma sappiate che se il padron di casa sapesse a che ora il ladro ha da venire, veglierebbe e non si lascerebbe svaligiare la casa. 40 Voi pure state preparati, perchè nell'ora che non pensate, verrà il Figliuol dell'uomo -».

 

Il dispensiere fedele

41 Allora Pietro gli chiese: «Signore, questa parabola la dici per noi o per tutti?». 42 Il Signore rispose: «Quale è mai il dispensiere fedele e avveduto che il padrone metterà a capo dei suoi servi per dare loro a tempo opportuno la misura di frumento? 43 Beato quel servo, che il padrone, al suo ritorno, troverà a far così. 44 Vi dico in verità che lo metterà a capo di quanto possiede. 45 Ma se quel servitore dice in cuor suo: - Il mio padrone tarda a venire, - e comincia a battere i servi e le serve e a mangiare e bere, e ubriacarsi, 46 il padrone di questo servo verrà nel giorno che non si aspetta e nell'ora che non sa; e lo farà straziare e lo porrà tra gl'infedeli. 47 Ora il servo che ha conosciuta la volontà del padrone e non ha preparato nè fatto nulla per compiere tale volontà, sarà aspramente battuto. 48 Ma chi non l'ha conosciuta e ha fatto cose degne di castigo, sarà battuto meno aspramente. Molto sarà richiesto da colui al quale molto è stato dato, e sarà richiesto di più a colui al quale molto è stato affidato.

 

Ammaestramenti diversi

49 Sono venuto a portare fuoco sulla terra e che cosa desidero se non che si accenda? 50 Io devo ancora essere battezzato con un battesimo, e come sono angustiato finchè esso non si compia! 51 Credete che io sia venuto a portare pace sulla terra? 52 No, vi dico, ma la discordia; perchè d'ora innanzi se vi sono cinque persone in una casa, esse saranno divise tre contro due e due contro tre. 53 Il padre sarà contro il figliuolo e il figliuolo contro il padre; la madre contro la figliuola e la figliuola contro la madre; la suocera contro la nuora e la nuora contro la suocera». 54 Inoltre diceva al popolo: «Quando vedete una nuvola venire su da ponente, dite subito: - Viene la pioggia -; e così avviene. 55 E quando sentite soffiar lo scirocco, dite: - Farà caldo, - e avviene così. 56 Ipocriti, sapete distinguere l'aspetto del cielo e della terra; e come mai non sapete discernere il tempo in cui siamo? 57 E come mai non sapete distinguere da voi stessi quel che è giusto?

 

La riconciliazione

58 Quando vai col tuo avversario dal magistrato, per istrada cerca in tutti i modi di liberarti da lui, perchè non avvenga che egli ti trascini davanti al giudice e il giudice ti dia in mano all'esecutore e l'esecutore ti cacci in prigione. 59 Ti dico che non uscirai di là finchè tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo».