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Il discorso della montagna. Le beatitudini

Gesù vista tanta folla, salì sul monte e, quando fu seduto, gli s'accostarono i discepoli. Allora incominciò ad ammaestrarli, dicendo: Beati i poveri in ispirito, perchè di loro è il regno dei cieli. Beati i mansueti, perchè essi possederanno la terra. Beati coloro che piangono, perchè essi saranno consolati. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perchè essi saranno saziati. Beati i misericordiosi, perchè essi troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perchè essi vedranno Dio. Beati i pacifici, perchè saranno chiamati figli di Dio. 10 Beati quelli che soffrono persecuzioni per causa della giustizia, perchè di loro è il regno dei cieli. 11 Beati voi, quando vi oltraggeranno, e mentendo, diranno di voi ogni male per causa mia; 12 rallegratevi ed esultate, perchè grande è la vostra ricompensa, nei cieli; poichè così han perseguitato i profeti che vi precedettero.

 

Il sale della terra e la luce del mondo

13 Voi siete il sale della terra. Ora se il sale diventa insipido, con che gli si renderà il suo sapore? Non è più buono ad altro che ad essere buttato via e calpestato dalla gente. 14 Voi siete la luce del mondo. Una città posta su un monte non può rimaner nascosta, 15 e non si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sul candeliere, perchè faccia lume a tutti quelli che sono in casa. 16 La vostra luce risplenda dinanzi agli uomini in modo tale che, vedendo le vostre opere buone, diano gloria al Padre vostro, che è nei cieli.

 

La legge e i profeti

17 Non vogliate credere che io sia venuto per abolire la legge o i Profeti: non son venuto per abolirli, ma per completarli. 18 In verità vi dico che finchè non passeranno cielo e terra, non perirà neppure uno jota o un apice della legge, prima che tutto sia adempito. 19 Chi dunque violerà un solo di questi minimi precetti e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà chiamato minimo nel regno dei cieli; chi invece li metterà in pratica e li insegnerà, sarà chiamato grande nel regno dei cieli. 20 E io vi dico che se la vostra giustizia non sarà maggiore di quella degli Scribi e dei Farisei non entrerete nel regno dei cieli.

 

La legge antica e la nuova

21 Voi avete udito che fu detto agli antichi: - Non uccidere - e chi ucciderà sarà sottoposto al giudizio. 22 Io invece dico a voi: - Chiunque si adira contro il suo fratello, merita di essere giudicato. E chi dirà al fratel suo: "Raca", sarà sottoposto al Sinedrio. E chi gli dirà "Stolto", sarà condannato al fuoco della Geenna. - 23 Se dunque tu, nel fare la tua offerta sull'altare, ti rammenti che il tuo fratello ha qualcosa contro di te, 24 lascia lì la tua offerta davanti all'altare e va' prima a riconciliarti col tuo fratello; poi ritorna a fare l'offerta. 25 Mettiti presto d'accordo col tuo avversario mentre te ne vai con lui affinchè il tuo avversario non ti consegni al giudice e questi alle guardie e tu venga gettato nel carcere. 26 In verità ti dico che tu non ne uscirai prima d'aver pagato l'ultimo centesimo. 27 Voi avete udito che fu detto agli antichi: - Non commettete adulterio. - 28 Io invece dico a voi: - Chiunque guarda una donna per desiderarla ha già, in cuor suo, commesso adulterio con lei. -

 

Altre guarigioni

29 Ora se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo devi strappartelo e gettarlo lungi da te; è molto meglio per te che perisca un solo tuo membro, piuttosto che l'intero tuo corpo sia gettato nella Geenna. 30 E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala via e gettala lungi da te; meglio per te perdere un solo membro, piuttosto che andare nella Geenna con tutto il corpo. 31 Fu anche detto: - Chiunque rimanda la propria moglie, le dia il libello del divorzio. - 32 Io invece dico a voi: - Chiunque manda via la propria moglie, salvo il caso di fornicazione, la rende adultera, e chiunque sposa la donna mandata via, commette adulterio. - 33 Voi avete anche udito che fu detto agli antichi: - Non spergiurare, ma mantieni al Signore i tuoi giuramenti. - 34 Io invece dico a voi di non far giuramenti, nè per il cielo, che è il trono di Dio, 35 nè per la terra, che è lo sgabello dei suoi piedi, nè per Gerusalemme, che è la città del gran re. 36 Non giurare neppure per il tuo capo, mentre non puoi far bianco o nero uno solo dei tuoi capelli. 37 Ma il vostro linguaggio sia: - Sì, sì, no, no. - Ciò che si dice in più, vien dal maligno.

 

Il perdono delle offese

38 Voi avete udito che è stato detto: - Occhio per occhio e dente per dente. - 39 Io invece dico a voi di non far resistenza al malvagio; ma se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche la sinistra; 40 e a chi vuol chiamarti in giudizio per toglierti la tunica, cedigli anche il mantello; 41 e con chi ti vuole obbligare a fare un miglio con lui, fanne due. 42 Dà a chi ti domanda, e non voltar le spalle a chi ti chiede un prestito. 43 Voi avete udito che è stato detto: - Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. - 44 Io invece dico a voi: - Amate i vostri nemici, fate del bene a chi vi odia e pregate per quelli che vi perseguitano e vi calunniano, 45 affinchè siate figli del Padre vostro, che è nei cieli, il quale fa sorgere il sole sui buoni e sui cattivi e fa piovere sui giusti e sugl'ingiusti. - 46 Infatti se voi amate coloro che vi amano, qual ricompensa meritate? Non fanno forse altrettanto anche i pubblicani? 47 E se voi salutate soltanto i vostri fratelli, che fate di straordinario? Non fanno forse altrettanto anche i Gentili? 48 Siate dunque perfetti com'è perfetto il Padre vostro, che è nei cieli.