Una crisi da superare
Apocalisse 3:14-22
Scritto da alfio bosco.
3/12/2017
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UNA CRISI DA SUPERARE
Trattazione di Alfio Bosco, Biblista
Il cristianesimo in questo periodo sta attraversando un momento difficile e preoccupante. È molto debole spiritualmente, malato nella condotta e nei principi degli insegnamenti biblici.
Questa affermazione può infastidire alcuni e sconvolgere altri. Non bisogna essere dei teologi per capire che la chiesa sta vivendo lÂ’era dei Laodicea (<a href="javascript:popupRif('Ap3:14-22');" onmouseover="javascript:mover(event,'Ap3:14-22');" onmouseout="javascript:mout(event);" class="LPN">Ap3:14-22</a>).
In questi tempi è sempre più in crescita il modello di chiesa disattenta al messaggio biblico, e volta alla ricchezza e al potere temporale.
Se si esamina accuratamente il cristianesimo contemporaneo, si vedrà come esso sia stato assorbito dalla teologia orientata a servire “lÂ’ego dellÂ’uomo”.
Oggi non si parla più di regole, di rispetto, di solidarietà fraterna, di scambio di esperienza di fede sincero e costruttivo, ma di “stima di se stessi”, di eccitazioni emotive, di leadership, di primato ecc.
Gli attributi divini dellÂ’amore, della sovranità e della grazia sono stati distorti ed alterati: per non “offendere” o “respingere” lÂ’inserimento delle grandi masse allÂ’interno della chiesa.
Per molti responsabili di comunità o di movimenti cristiani la priorità numero uno non è più la gloria del Creatore, ma la soddisfazione emotiva della creatura. Alcuni predicavano l'Evangelo “di buon animo”, “sinceramente”, e “per amore”. Altri predicavano Cristo “con spirito di rivalità”, “non sinceramente”, “per invidia”. I predicatori si preoccupano più delle parole, della bella figura e della compiacenza che, del benefici spirituale che il messaggio dovrà dare allÂ’ascoltatore.
Le Chiese si adeguano ai tempi moderni. Usano le tecniche di marketing per il conseguimento degli obbiettivi numeri ed economici.
La predicazione della croce che è la potenza di Dio è stata sostituita con il “cult show”(<a href="javascript:popupRif('1Cor 1:17-19');" onmouseover="javascript:mover(event,'1Cor 1:17-19');" onmouseout="javascript:mout(event);" class="LPN">1Cor 1:17-19</a>).
Ognuno sceglie le persuasioni filosofiche e religiose a proprio piacimento: quelle che meglio rispondono ai propri gusti o “quelle in cui si sentono meglio a loro agio”.
Non ci si preoccupa più se una cosa sia “vera” o “no”, ma che “soddisfi”, “piaccia”, “affascini”, “impressioni”.
La sindrome da supermercato, ove ciascuno sceglie le sue “preferenze religiose” a seconda di quanto sia bene pubblicizzata è costantemente in crescita.
L'adesione personale, alla chiesa, dura fintanto che si condividono le sensazioni offerte. Quanto si ci stanca di esse si desidera provare “qualcos'altro”. Nei credenti non cÂ’è lÂ’impegno durevole e ordinato nella comunità.
Sin dallÂ’inizio della chiesa vi è stata una lotta costante fra il cristianesimo biblico e le contaminazioni umanistiche orientate sul primato. La storia dimostra come lÂ’arroganza umana abbia sempre voluto, a tutti i costi, un posto dÂ’onore nel cristianesimo.
Ciò che però sconcerta al riguardo del cristianesimo moderno è la prevalente accettazione di simili insegnamenti (2Tm 3:13). Peggio ancora, molti credenti a causa della loro superficiale conoscenza biblica e della loro pigrizia nello studio, non riesce a vedere come ciò sia del tutto incentrato nellÂ’uomo e su dio mammona. ( 2Tm 3:14; <a href="javascript:popupRif('At 17: 11');" onmouseover="javascript:mover(event,'At 17: 11');" onmouseout="javascript:mout(event);" class="LPN">At 17: 11</a>;<a href="javascript:popupRif('Lc 16: 1-13');" onmouseover="javascript:mover(event,'Lc 16: 1-13');" onmouseout="javascript:mout(event);" class="LPN">Lc 16: 1-13</a>).
Perché è accaduto questo nella Chiesa? Perché le emozioni dellÂ’uomo, lÂ’amicizia col denaro e con il potere sono diventate la priorità numero uno.
Dobbiamo esaminare noi stessi, quello che crediamo di Dio e della sua natura alla luce della rivelazione biblica.
Dobbiamo rivedere la nostra posizione davanti a Dio e il “nostro io reale” rispetto al Creatore sovrano.
Non risaneremo mai lÂ’epidemia antropocentrica fintanto che attribuiremo a noi stessi uno “status” più elevato di quello che abbiamo in realtà. Dobbiamo inoltre liberarci della nostra mentalità “tutta assorbita in noi stessi”, della concezione falsata della sovranità e preminenza di Dio, e capire bene che la nostra salvezza non è qualcosa che ci viene data per la nostra soddisfazione, ma per la gloria di Dio.
La lettera agli <a href="javascript:popupRif('Efesini 1:5,6');" onmouseover="javascript:mover(event,'Efesini 1:5,6');" onmouseout="javascript:mout(event);" class="LPN">Efesini 1:5,6</a> mostra come Dio ci abbia salvato secondo il disegno benevolo della sua volontà a lode della gloria della sua grazia.(<a href="javascript:popupRif('Rm 9:23');" onmouseover="javascript:mover(event,'Rm 9:23');" onmouseout="javascript:mout(event);" class="LPN">Rm 9:23</a>). Tutto è dovuto ai Suoi propositi ed è finalizzato alla Sua gloria.
LÂ’uomo carnale, incentrato su se stesso odia il pensiero stesso di una forza sovrana che soprassieda a tutto.(<a href="javascript:popupRif('Gn 11');" onmouseover="javascript:mover(event,'Gn 11');" onmouseout="javascript:mout(event);" class="LPN">Gn 11</a>).
La chiesa appartiene al Signore ed è stata chiamata allÂ’esistenza da Gesù Cristo per essere la comunità dei salvati, la luce del mondo e il sale della terra. (<a href="javascript:popupRif('Mt 5:13');" onmouseover="javascript:mover(event,'Mt 5:13');" onmouseout="javascript:mout(event);" class="LPN">Mt 5:13</a>).
La maggior parte delle chiese per darsi continuità storica si sono strutturate come istituzioni, regolate da norme sociale, religiose, giuridiche, e organizzate con tanta di autorità a vario livello [funzionari, impiegati, assemblee di gestione, leggi, regolamenti, bilanci, fabbricati ecc. paragonabili alla struttura degli Stati o delle società di questo mondo, sia in bene che in male.
Mi chiedo è davvero che la chiesa non può essere altro che istituzione? È questa la chiesa che il Nuovo Testamento presenta e definisce? La chiesa quando diventa istituzione, semina la propria corruzione e decadenza, perché la loro finalità primaria è la conservazione e la promozione di se stessa. I profeti spesso contestavano al popolo dÂ’Israele le motivazioni delle loro opere religiose finalizzate a se stessi(<a href="javascript:popupRif('Zc 7:5-6');" onmouseover="javascript:mover(event,'Zc 7:5-6');" onmouseout="javascript:mout(event);" class="LPN">Zc 7:5-6</a>).
LÂ’apostolo Paolo si rivolge a Timoteo in questo modo: “Ti scongiuro (ti prego insistente) davanti a Dio e a Cristo che deve giudicare i vivi e i morti, per lÂ’a sua apparizione e il suo regno: predica la parola, insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza. Infatti verrà il tempo che non sopporteranno la sana dottrina, ma, per prurito(desiderio o piacere) di udire si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie, e distoglieranno le orecchie dalla verità e si rivolgeranno alle favole (a racconti, fiabe inventati). Ma tu sii vigilante in ogni cosa, sopporta le sofferenze, svolgi il compito di evangelista, adempi fedelmente il tuo servizio”(2Tm 4:1-5).
La vera scelta sta nel sapere rompere del tutto con le dottrine confortevoli, personali ed egocentriche a cui molti si sono aggrappati fin troppo.
La chiesa di oggi ha bisogno di una potente iniezione d'umiltà ed un particolare bisogno di timore del Signore. (<a href="javascript:popupRif('At. 9:31');" onmouseover="javascript:mover(event,'At. 9:31');" onmouseout="javascript:mout(event);" class="LPN">At. 9:31</a>; <a href="javascript:popupRif('Sl 111:10; 2:11');" onmouseover="javascript:mover(event,'Sl 111:10; 2:11');" onmouseout="javascript:mout(event);" class="LPN">Sl 111:10; 2:11</a>; <a href="javascript:popupRif('Ap 14:7');" onmouseover="javascript:mover(event,'Ap 14:7');" onmouseout="javascript:mout(event);" class="LPN">Ap 14:7</a>).
Lo standard biblico del successo non è mai determinato dai numeri ma piuttosto dallÂ’accurata proclamazione della Verità e dalla Fedeltà alla sua Parola. (2 Tm 2:15; <a href="javascript:popupRif('Gc 3:1');" onmouseover="javascript:mover(event,'Gc 3:1');" onmouseout="javascript:mout(event);" class="LPN">Gc 3:1</a>).
Lo scopo della chiesa è quello d'essere “Colonna e sostegno della Verità” ed “Adunanza la dove si vive la spiritualità e la fede cristiana”. (1Tm 3:15).
Ogni pastore ha il dovere di dispensare rettamente la Parola e la conoscenza della Verità, che ci porta alla pietà e allÂ’obbedienza.(2Tm 2:15; <a href="javascript:popupRif('Tt 1:1');" onmouseover="javascript:mover(event,'Tt 1:1');" onmouseout="javascript:mout(event);" class="LPN">Tt 1:1</a>;1Pt1:22).