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Commentario:1Corinzi 12:28E Dio ha costituiti gli uni nella chiesa. s'intende qui nel senso più largo: la chiesa universale, primieramente apostoli, secondariamente profeti, in terzo luogo dottori... Paolo principia la sua frase come se volesse dire: gli uni apostoli, gli altri, ecc. Ma poi introdotto ch'egli ha il «primieramente» continua col 2o e col 3o. Sebbene il titolo di apostoli sia dato talvolta a uomini come Barnaba. Giacomo il giusto, Andronico ed altri, pare doversi qui intendere nel senso più stretto dei testimoni della risurrezione di Gesù. Sono mentovati in primo luogo per la importanza del loro ufficio. «Dopo il testimone dei fatti, viene l'interprete ispirato di essi (il profeta); e dopo questi, l'insegnante non ispirato» (Edwards). I dottori sono coloro che espongono, in modo sistematico, la verità cristiana. Il loro ufficio richiede lavoro, riflessione, preparazione sotto la guida dello Spirito; poichè essi non parlano, come i profeti, sotto l'impulso subitaneo dello Spirito rivelatore. Ai dottori si appartiene la «parola di sapienza e la parola di conoscenza» di cui a 1Corinzi 12:8. Il loro ufficio è mentovato ugualmente nelle enumerazioni Romani 12:7 e Efesini 4:11. Nelle Epistole pastorali Paolo richiede dal vescovo (sorvegliante) la capacità d'insegnare (1Timoteo 3:2; Tito 1:9; cfr. 1Timoteo 5:17-18). poi le potenti operazioni lett. «le potenze». Nel rimanente dell'enumerazione Paolo tralascia il numero d'ordine perchè non c'è più tra gli ultimi doni una marcata gradazione in fatto d'importanza. Parimente, Per abbreviare, indica i doni in forma astratta, Perchè ciascun di essi accenna ad una categoria colle sue varie ramificazioni. Le assistenze o «soccorsi» (per il verbo originale cfr. Luca 1:54; Atti 20:35) comprendono le varie forme di assistenza ai malati, ai poveri, alle vedove, agli orfani, ai perseguitati Romani 12:6-8; Atti 6; 1Timoteo 5. Queste assistenze erano uno dei «ministerii» di 1Corinzi 12:5. Ne erano specialmente incaricati i diaconi e le diaconesse. I governi sono i doni necessari alla direzione ed all'amministrazione della chiesa. Li dovevano possedere gli anziani chiamati a reggere le chiese, e che son detti ancora «conduttori», «sorveglianti», «presidenti», «pastori» Romani 12:7; 1Tessalonicesi 5:12; Ebrei 13:7,17. Riferimenti incrociati:1Corinzi 12:281Co 12:7-11; Lu 6:14; At 13:1-3; 20:28; Rom 12:6-8; Ef 2:20; 3:5; 4:11-13; Eb 13:17,24; 1P 5:1-4 Dimensione testo: |