Nuova Riveduta:

2Cronache 16:2

Allora Asa prese dell'argento e dell'oro dai tesori della casa del SIGNORE e del palazzo del re, e inviò dei messaggeri a Ben-Adad, re di Siria, che abitava a Damasco, per dirgli:

C.E.I.:

2Cronache 16:2

Asa tirò fuori dai tesori del tempio e della reggia argento e oro e li mandò a Ben-Hadàd, re di Aram residente in Damasco, con questa proposta:

Nuova Diodati:

2Cronache 16:2

Allora Asa tirò fuori dai tesori della casa dell'Eterno e del palazzo reale argento e oro e li mandò a Ben-Hadad, re di Siria, che abitava a Damasco, dicendo:

La Parola è Vita:

2Cronache 16:2

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La Parola è Vita
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Riveduta:

2Cronache 16:2

Allora Asa trasse dell'argento e dell'oro dai tesori della casa dell'Eterno e della casa del re, e inviò dei messi a Ben-Hadad, re di Siria, che abitava a Damasco, per dirgli:

Diodati:

2Cronache 16:2

Laonde Asa trasse fuori argento, ed oro, da' tesori della Casa del Signore, e della casa reale, e lo mandò a Benhadad, re di Siria, il quale abitava in Damasco, dicendo:

Commentario abbreviato:

2Cronache 16:2

Capitolo 16

Asa cerca l'aiuto dei Siri, la sua morte

Versetti 1-14

Un profeta del Signore rimproverò apertamente e fedelmente Asa per aver stretto una lega con la Siria. Dio è dispiaciuto quando si diffida di lui e quando ci si affida a un braccio di carne più che alla sua potenza e alla sua bontà. È sciocco appoggiarsi a una canna spezzata, quando abbiamo la Roccia dei secoli su cui contare. Per convincere Asa della sua follia, il profeta mostra che lui, tra tutti gli uomini, non aveva motivo di diffidare di Dio, che gli aveva trovato un aiuto così potente. Le numerose esperienze che abbiamo avuto della bontà di Dio nei nostri confronti, aggravano la nostra sfiducia in lui. Confidiamo in Dio quando non abbiamo altro a cui affidarci, quando il bisogno ci spinge a lui; ma quando abbiamo altre cose su cui contare, siamo portati a dipendere troppo da esse. Osservate il dispiacere di Asa per questo rimprovero. Che cos'è l'uomo, quando Dio lo abbandona a se stesso! Chi ha abusato del suo potere per perseguitare il profeta di Dio, è stato lasciato a se stesso, per abusarne ulteriormente per schiacciare i suoi stessi sudditi. Due anni prima di morire, Asa era malato ai piedi. Ricorrere ai medici era un suo dovere; ma confidare in loro e aspettarsi da loro ciò che si può ottenere solo da Dio, furono il suo peccato e la sua follia. In tutti i conflitti e le sofferenze dobbiamo guardare soprattutto al nostro cuore, affinché sia perfetto nei confronti di Dio, attraverso la fede, la pazienza e l'obbedienza.

Riferimenti incrociati:

2Cronache 16:2

2Cron 28:21; 2Re 12:18; 16:8; 18:15

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