Nuova Riveduta:

2Cronache 26:22

Il rimanente delle azioni di Uzzia, le prime e le ultime, è stato scritto dal profeta Isaia, figlio di Amots.

C.E.I.:

2Cronache 26:22

Le altre gesta di Ozia, le prime come le ultime, le ha descritte il profeta Isaia, figlio di Amoz.

Nuova Diodati:

2Cronache 26:22

Il resto delle gesta di Uzziah, dalle prime alle ultime, sono state scritte dal profeta Isaia, figlio di Amots.

La Parola è Vita:

2Cronache 26:22

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

2Cronache 26:22

Il rimanente delle azioni di Uzzia, le prime e le ultime, è stato scritto dal profeta Isaia, figliuolo di Amots.

Diodati:

2Cronache 26:22

Ora, quant'è al rimanente de' fatti di Uzzia, primi ed ultimi, il profeta Isaia, figliuolo di Amos, li ha descritti.

Commentario abbreviato:

2Cronache 26:22

16 Versetti 16-23

La trasgressione dei re prima di Uzzia fu quella di abbandonare il tempio del Signore e di bruciare incenso su altari idolatri. Ma la sua trasgressione fu quella di entrare nel luogo santo e tentare di bruciare incenso sull'altare di Dio. Vedete come è difficile evitare un estremo e non incorrere in un altro. Alla base del suo peccato c'era l'orgoglio del cuore, una brama che rovina molti. Invece di innalzare il nome di Dio in segno di gratitudine verso colui che aveva fatto tanto per lui, il suo cuore si era innalzato per fargli del male. La pretesa di conoscenze proibite e la ricerca di cose troppo alte per gli uomini sono dovute all'orgoglio del cuore. L'incenso delle nostre preghiere deve essere messo, per fede, nelle mani del Signore Gesù, il grande Sommo Sacerdote della nostra professione, altrimenti non possiamo aspettarci che sia accettato da Dio (Re 8,3). Anche se Uzziah litigò con i sacerdoti, non volle litigare con il suo Creatore. Ma fu punito per la sua trasgressione; rimase lebbroso fino alla morte, escluso dalla società. La punizione rispondeva al peccato come se fosse un volto in un bicchiere. L'orgoglio era alla base della sua trasgressione, e così Dio lo umiliò e lo disonorò. Chi brama gli onori proibiti, perde quelli consentiti. Adamo, afferrando l'albero della conoscenza di cui non poteva mangiare, si privò dell'albero della vita di cui avrebbe potuto mangiare. Chiunque legga dica: "Il Signore è giusto". E quando il Signore riterrà opportuno gettare via uomini prosperi e utili, come vasi rotti, se ne susciterà altri al loro posto, essi potranno rallegrarsi di rinunciare a tutte le preoccupazioni mondane e impiegare i loro giorni rimanenti nella preparazione alla morte.

Riferimenti incrociati:

2Cronache 26:22

2Cron 9:29; 12:15
Is 1:1; 6:1

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