Nuova Riveduta:

2Cronache 6:16

Ora dunque, SIGNORE, Dio d'Israele, mantieni al tuo servo Davide, mio padre, la promessa che gli facesti dicendo: "Non ti mancherà mai qualcuno che sieda davanti a me sul trono d'Israele, purché i tuoi figli veglino sul loro comportamento, e camminino secondo la mia legge, come tu hai camminato in mia presenza".

C.E.I.:

2Cronache 6:16

Ora, Signore Dio di Israele, mantieni, nei riguardi del tuo servo Davide mio padre quanto gli hai promesso: Non ti mancherà mai un discendente, il quale stia davanti a me e sieda sul trono di Israele, purché i tuoi figli vigilino sulla loro condotta, secondo la mia legge, come hai fatto tu con me.

Nuova Diodati:

2Cronache 6:16

Ora dunque, o Eterno, DIO d'Israele, mantieni col tuo servo Davide, mio padre, ciò che gli hai promesso dicendo: "A te non mancherà mai alcuno che sieda davanti a me sul trono d'Israele, purché i tuoi figli veglino sulla loro condotta e per camminare nella mia legge, come tu hai camminato davanti a me".

La Parola è Vita:

2Cronache 6:16

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

2Cronache 6:16

Ora dunque, o Eterno, Dio d'Israele, mantieni al tuo servo Davide, mio padre, la promessa che gli facesti, dicendo: - Non ti mancherà mai qualcuno che segga nel mio cospetto sul trono d'Israele, purché i tuoi figliuoli veglino sulla loro condotta, e camminino secondo la mia legge, come tu hai camminato in mia presenza.

Diodati:

2Cronache 6:16

Ora dunque, o Signore Iddio d'Israele, osserva al tuo servitore Davide, mio padre, ciò che tu gli hai promesso, dicendo: Ei non ti verrà giammai meno, nel mio cospetto, uomo che segga sopra il trono d'Israele; purchè i tuoi figliuoli prendano guardia alla via loro, per camminar nella mia Legge, come tu sei camminato nel mio cospetto.

Commentario abbreviato:

2Cronache 6:16

Capitolo 1

La preghiera di Salomone alla dedicazione del tempio

Versetti 1-42

Bisogna osservare l'ordine della preghiera di Salomone. In primo luogo e principalmente, egli prega per il pentimento e il perdono, che è la benedizione principale e l'unico fondamento solido delle altre misericordie; poi prega per le misericordie temporali, insegnandoci così quali sono le cose da tenere presenti e desiderare di più nelle nostre preghiere. Questo ci ha insegnato anche Cristo nel suo perfetto modello e forma di preghiera, dove c'è una sola preghiera per le benedizioni esteriori e tutte le altre sono per le benedizioni spirituali. Il tempio indicava la natura umana di Cristo, nella quale abita corporalmente tutta la pienezza della Divinità. L'arca rappresentava la sua obbedienza e le sue sofferenze, grazie alle quali i peccatori pentiti hanno accesso a un Dio riconciliato e alla comunione con Lui. Geova ha fatto della nostra natura il suo luogo di riposo per sempre, nella persona dell'Emmanuele, e attraverso di lui abita e si diletta nella sua chiesa di peccatori redenti. Che i nostri cuori diventino il suo luogo di riposo; che Cristo vi abiti per fede, consacrandoli come suoi templi e spargendovi il suo amore. Che il Padre ci guardi in e attraverso il suo Unto; e che si ricordi e ci benedica in ogni cosa, secondo la sua misericordia verso i peccatori, in e attraverso Cristo.

Riferimenti incrociati:

2Cronache 6:16

Ez 36:37; Giov 15:14,15
2Cron 7:18; 2Sa 7:12-16; 1Re 2:4; 6:12; Sal 132:12
Sal 26:3; 119:1

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