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Commentario:Apocalisse 2:8Sezione quarta. Apocalisse 2:8-11. IL MESSAGGIO DI CRISTO ALLA CHIESA DI SMIRNE Il messaggio alla chiesa di Smirne è il più breve dei sette; non contiene biasimo alcuno, ma piuttosto incoraggiamenti e promesse. E all'angelo della chiesa di Smirne scrivi: Smirne fondata un migliaio d'anni prima di Cristo; patria presunta d'Omero, distrutta dai Lidii nel 6o secolo A.C. e di poi riedificata, occupava ed occupa tuttora uno dei siti più belli in fondo al golfo dell'Egeo che porta il suo nome. Era come Efeso città commerciale e ricca. Il culto di Bacco colle relative feste baccanali vi contribuiva alla corruzione dei costumi. Non abbiamo dati circa la fondazione della chiesa cristiana in Smirne; ma si presume che avvenisse durante il soggiorno di Paolo in Efeso, giacchè Demetrio si lagna Atti 19:26 che l'apostolo «abbia sviato gran moltitudine non solo in Efeso ma quasi in tutta l'Asia (proconsolare) dicendo che quelli fatti con le mani non son dèi». Ora Smirne era la seconda città della provincia, e non distava da Efeso che un 50 chilometri. Parecchi interpreti credono che il conduttore (l'angelo) della chiesa fosse, fin dagli ultimi anni di Domiziano, Policarpo che ad ogni modo fu vescovo di Smirne per lunghi anni fino al suo martirio avvenuto nel 155 o secondo altri nel 160 o 168, in tarda età. Nel 107 Ignazio, mandato a Roma in catene per esservi giudicato, ebbe occasione di fermarsi a Smirne e di farvi la conoscenza di Policarpo e dei cristiani ai quali scrisse poi una lettera in cui li dice «uniti in una fede salda... fermi nella carità», ringraziandoli per l'accoglienza fattagli. Queste cose dice il primo e l'ultimo, che fu morto e tornò in vita (lett. visse). Le espressioni colle quali Cristo caratterizza se stesso son tolte da Apocalisse 1:17-18, e sono atte a confortare una chiesa che soffre e che deve prepararsi a sofferenze ancor più gravi. Cristo è l'eterno, 'lo stesso ieri, oggi, e in eterno', ha sperimentato la morte ma è uscito vittorioso dalla tomba; egli può quindi sostener chi è chiamato a sacrificar la vita del corpo, e assicurargli la vita eterna presso di sé. Riferimenti incrociati:Apocalisse 2:8Dimensione testo: |