Commentario abbreviato:Atti 18:2524 Versetti 24-28 Apollo insegnava il Vangelo di Cristo, fino a dove il ministero di Giovanni lo avrebbe portato, e non oltre. Non possiamo non pensare che avesse sentito parlare della morte e della risurrezione di Cristo, ma non era informato sul mistero di esse. Pur non avendo i doni miracolosi dello Spirito, come gli apostoli, fece uso dei doni che aveva. La dispensazione dello Spirito, qualunque sia la sua misura, è data a ogni uomo per trarne profitto. Era un predicatore vivace e affettuoso, fervente nello spirito. Era pieno di zelo per la gloria di Dio e la salvezza di anime preziose. Si trattava di un uomo di Dio completo, perfettamente equipaggiato per la sua opera. Aquila e Priscilla incoraggiarono il suo ministero, frequentandolo. Non disprezzavano Apollo in prima persona, né lo sottovalutavano agli occhi degli altri, ma consideravano gli svantaggi che aveva subito. E avendo essi stessi acquisito conoscenza delle verità del Vangelo grazie alla lunga frequentazione con Paolo, gli riferirono ciò che sapevano. I giovani studiosi possono guadagnare molto conversando con i vecchi cristiani. Coloro che credono per grazia, hanno ancora bisogno di aiuto. Finché sono in questo mondo, c'è un residuo di incredulità, qualcosa che manca nella loro fede da perfezionare e l'opera della fede da compiere. Se i Giudei fossero convinti che Gesù è il Cristo, persino la loro stessa legge insegnerebbe loro ad ascoltarlo. Il compito dei ministri è quello di predicare Cristo. Non solo predicare la verità, ma dimostrarla e difenderla, con mitezza, ma con forza. Riferimenti incrociati:Atti 18:25At 13:10; 16:17; 19:9,23; Ge 18:19; Giudic 2:22; 1Sa 12:23; Sal 25:8,9; 119:1; Is 40:3; Ger 6:16; Os 14:9; Mat 3:3; Mar 1:3; 12:14; Lu 3:4; Giov 1:23 Dimensione testo: |