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Commentario abbreviato:Atti 4:3332 Versetti 32-37 I discepoli si amavano l'un l'altro. Questo fu il frutto benedetto del precetto di Cristo in punto di morte ai suoi discepoli e della sua preghiera in punto di morte per loro. Così fu allora e così sarà di nuovo, quando lo Spirito sarà riversato su di noi dall'alto. La dottrina predicata era la risurrezione di Cristo; un fatto che, debitamente spiegato, costituiva una sintesi di tutti i doveri, i privilegi e le comodità dei cristiani. C'erano evidenti frutti della grazia di Cristo in tutto ciò che dicevano e facevano. Erano morti a questo mondo. Questa era una grande prova della grazia di Dio in loro. Non toglievano i beni altrui, ma ne erano indifferenti. Non li chiamavano propri, perché, per affetto, avevano abbandonato tutto per Cristo e si aspettavano di essere spogliati di tutto per essergli fedeli. Non c'è da meravigliarsi che fossero di un cuore solo e di un'anima sola, quando erano così liberi dalle ricchezze di questo mondo. In effetti, avevano tutte le cose in comune: non c'era nessuno tra loro che mancasse, e si provvedeva a rifornirli. Il denaro fu deposto ai piedi degli apostoli. Nella distribuzione della carità pubblica si deve fare molta attenzione che venga data a coloro che hanno bisogno, a coloro che non sono in grado di procurarsi da soli il sostentamento; si deve provvedere a coloro che sono ridotti al bisogno per il bene e per la testimonianza di una buona coscienza. Qui viene menzionato uno in particolare, notevole per questa generosa carità: si tratta di Barnaba. Essendo destinato a essere un predicatore del Vangelo, si era distaccato dagli affari di questa vita. Quando queste disposizioni prevalgono e vengono esercitate secondo le circostanze del tempo, la testimonianza avrà un grande potere sugli altri. Riferimenti incrociati:Atti 4:33At 4:30; 1:8,22; 2:32,33; 3:15,16; 5:12-16; Mar 16:20; Lu 24:48,49; Rom 15:18,19; 1Te 1:5; Eb 2:4 Dimensione testo: |