Nuova Riveduta:

Atti 17:18

E anche alcuni filosofi epicurei e stoici conversavano con lui. Alcuni dicevano: «Che cosa dice questo ciarlatano?» E altri: «Egli sembra essere un predicatore di divinità straniere», perché annunciava Gesù e la risurrezione.

C.E.I.:

Atti 17:18

Anche certi filosofi epicurei e stoici discutevano con lui e alcuni dicevano: «Che cosa vorrà mai insegnare questo ciarlatano?». E altri: «Sembra essere un annunziatore di divinità straniere»; poiché annunziava Gesù e la risurrezione.

Nuova Diodati:

Atti 17:18

Con lui discutevano pure alcuni filosofi epicurei e stoici. Alcuni dicevano: «Che vuol dire questo cianciatore?». E gli altri: «Egli pare essere un annunziatore di divinità straniere», perché annunziava loro Gesù e la risurrezione.

La Parola è Vita:

Atti 17:18

Ebbe anche un incontro con certi filosofi epicurei e stoici. Quando Paolo parlò loro di Gesù e della sua resurrezione, essi reagirono. «Che vuol dire questo chiacchierone?» dicevano, oppure: «Questo qui cerca d'introdurre qualche religione straniera...»

La Parola è Vita
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Riveduta:

Atti 17:18

E anche certi filosofi epicurei e stoici conferivan con lui. E alcuni dicevano: Che vuol dire questo cianciatore? E altri: Egli pare essere un predicatore di divinità straniere; perché annunziava Gesù e la risurrezione.

Diodati:

Atti 17:18

Ed alcuni de' filosofi Epicurei, e Stoici, conferivan con lui. Ed alcuni dicevano: Che vuol dire questo cianciatore? E gli altri: Egli pare essere annunziatore di dii stranieri; perciocchè egli evangelizzava loro Gesù, e la risurrezione.

Commentario abbreviato:

Atti 17:18

16 Versetti 16-21

Atene era allora famosa per l'erudizione, la filosofia e le belle arti; ma nessuno è più infantile e superstizioso, più empio o più credulone di alcune persone, ritenute eminenti per l'apprendimento e l'abilità. Era completamente dedita all'idolatria. Il difensore zelante della causa di Cristo sarà pronto a perorarla in tutte le compagnie, a seconda delle occasioni. La maggior parte di questi uomini eruditi non fece caso a Paolo; ma alcuni, i cui principi erano i più direttamente contrari al cristianesimo, fecero delle osservazioni su di lui. L'apostolo si è sempre soffermato su due punti, che sono in effetti le dottrine principali del cristianesimo: Cristo e uno stato futuro; Cristo la nostra via e il cielo il nostro fine. Essi consideravano tutto ciò molto diverso dalla conoscenza insegnata e professata da molti anni ad Atene; desideravano saperne di più, ma solo perché era nuovo e strano. Lo condussero nel luogo in cui sedevano i giudici che si occupavano di tali questioni. Gli chiesero della dottrina di Paolo, non perché fosse buona, ma perché era nuova. I grandi parlatori sono sempre dei gran chiacchieroni. Non impiegano il loro tempo in nient'altro, e chi lo impiega in questo modo deve dare un resoconto molto scomodo del proprio tempo. Il tempo è prezioso e ci preoccupiamo di impiegarlo bene, perché da esso dipende l'eternità, ma molto viene sprecato in conversazioni poco proficue.

Riferimenti incrociati:

Atti 17:18

Rom 1:22; 1Co 1:20,21; Col 2:8
At 6:9; Mar 9:14; Lu 11:53
Prov 23:9; 26:12; 1Co 3:18
At 17:31; 26:23; Rom 14:9,10; 1Co 15:3,4

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