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Commentario:Efesini 4:3Sforzandovi di conservare l'unità dello spirito col vincolo della pace. Di conservare; l'apostolo dunque suppone codesta unità già esistente fra i suoi lettori. L'unità dello spirito. Parecchi interpreti intendono che si tratti qui dello «spirito umano», della «animorum concordia» (Anselmo, Erasmo, Calvino, Estio, Meier ecc.). Noi col Crisostomo, con Teofilatto, con lo Harless, con il Meyer e lo Eadie, intendiamo invece che si tratta dello Spirito di Dio o di quella unità che lo Spirito di Dio crea e mantiene. Ed è interpretazione confermata dal vers. Efesini 4:4. Col vincolo della pace. Anche qui due interpretazioni diverse. Alcuni interpreti prendono questo genitivo «vincolo della pace» per un genitivo d'oggetto, e intendono così, «Sforzandovi di conservare l'unità dello Spirito col vincolo che mantiene la pace, e che si chiama l'amore» (Teofilatto, Bengel, Meier, Harless, Stier). E l'idea, senza dubbio, non è estranea alla mente di Paolo; ma qui non è questo ch'egli, secondo me, vuol dire. Io prendo quindi il genitivo come un genitivo d'apposizione, e intendo: «Sforzandovi di conservare l'unità dello spirito con quel vincolo che si chiama: la pace» (Meyer, Olshausen, Eadie). È la pace che costituisce quel legame per il quale l'unità dello Spirito è tutelata e conservata. Riferimenti incrociati:Efesini 4:3Dimensione testo: Indirizzo di questa pagina: |