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Commentario:Efesini 2:17Egli è venuto a recare il buon annunzio «della pace» a voi «che eravate lontani, ed a quelli che eran vicini» Egli è venuto... quando? Non quando prima apparve sulla terra (Crisostomo, Anselmo, Estio); che qui si tratta di un evento posteriore alla risurrezione. Non quando risuscitò (Ruckert e Bengel); che è troppo restringere il senso della frase apostolica. Non esclusivamente quando Ei venne per lo Spirito (Olshausen e Meyer), nè esclusivamente quando parlò per bocca degli apostoli (Calvino); ma in questi ultimi due modi d'interpretazione è tutto il senso del passo. Lo Spirito recò pace ai cristiani efesini per la stromentalità degli apostoli. Qui facit per alium, facit per se. Della pace. E qui al termine pace va dato il senso più largo; il senso, cioè, di pace fra giudei e pagani, e di pace dei giudei e dei pagani con Dio. Il limitare qui il senso del termine alla pace con Dio (Crisostomo) o alla pace fra le due razze (Meyer, De Wette) è un errore. A voi che eravate lontani (i pagani) ed a quelli che eran vicini (i giudei). L'apostolo cita qui Isaia 57:19. Riferimenti incrociati:Efesini 2:17Sal 85:10; Is 27:5; 52:7; 57:19-21; Zac 9:10; Mat 10:13; Lu 2:14; 15:5,6; At 2:39; 10:36; Rom 5:1; 2Co 5:20 Dimensione testo: Indirizzo di questa pagina: |