Nuova Riveduta:Esodo 34:25Non offrirai con pane lievitato il sangue della vittima immolata a me, e il sacrificio della festa di Pasqua non sarà conservato fino al mattino. | C.E.I.:Esodo 34:25Non sacrificherai con pane lievitato il sangue della mia vittima sacrificale; la vittima sacrificale della festa di pasqua non dovrà rimanere fino alla mattina. | Nuova Diodati:Esodo 34:25Non offrirai con pane lievitato il sangue della vittima immolata a me; il sacrificio della festa di Pasqua non sarà lasciato fino al mattino. | Riveduta 2020:Esodo 34:25Non offrirai con pane lievitato il sangue della vittima immolata a me; e il sacrificio della festa di Pasqua non sarà serbato fino al mattino. | La Parola è Vita:Esodo 34:25Non ci sono versetti che hanno questo riferimento. La Parola è Vita | Riveduta:Esodo 34:25Non offrirai con pane lievitato il sangue della vittima immolata a me; e il sacrifizio della festa di Pasqua non sarà serbato fino al mattino. | Ricciotti:Esodo 34:25Non m'offrirai con pane lievitato il sangue della mia vittima; né rimarrà sino all'indomani qualcosa della vittima della solennità di Pasqua. | Tintori:Esodo 34:25Non immolerai con pane fermentato il sangue della mia vittima, e della vittima della solennità di Pasqua nulla resterà fino al mattino. | Martini:Esodo 34:25Non offerirai il sangue della mia vittima col fermentato: e non rimarrà pel mattino parte alcuna di quella vittima solenne della Pasqua. | Diodati:Esodo 34:25Scannando il mio sacrificio, non ispandere il sangue di esso con pan lievitato; e non sia il sacrificio della festa della Pasqua guardato la notte infino alla mattina. |
Commentario abbreviato:
Esodo 34:25
18 Versetti 18-27
Una volta alla settimana essi dovevano riposare, anche in viaggio o al tempo della raccolta. Tutti gli affari terreni devono lasciare strada a quel riposo santo; anche la raccolta prospererà maggiormente se osserviamo religiosamente il sabato nel periodo del raccolto. Dobbiamo mostrare di preferire la comunione con Dio e il servizio a Lui, piuttosto che gli affari o la gioia del raccolto. Tre volte all'anno essi dovevano presentarsi al Signore, il Dio d'Israele. Canan era una terra desiderabile e le nazioni vicine ne erano avide; tuttavia Dio dice: "Essi non lo chiederanno". Sottomettiamo tutti i desideri peccaminosi contro Dio e la sua gloria e abbiamo fede che egli sottometterà tutti i desideri peccaminosi degli altri contro di noi. Solo la via della fede è quella sicura. Coloro che si avventurano con Lui non si perderanno mai. Vengono qui menzionate tre festività:
1. La Pasqua, in ricordo della liberazione dall'Egitto.
2. La festa delle settimane o la festa di Pentecoste, a cui viene aggiunta la legge delle primizie.
3. La festa dei Tabernacoli. Mosè deve scrivere queste parole affinché la gente potesse conoscerle meglio. Non possiamo mai essere sufficientemente grati a Dio per la sua parola scritta. Dio fece un patto con Israele, in Mosè quale mediatore. Il patto della grazia è così stabilito con i credenti attraverso Cristo.
Riferimenti incrociati:
Esodo 34:25
Eso 12:20; 23:18; De 16:3; 1Co 5:7,8
Eso 12:10; 23:18; 29:34; Lev 7:15; Nu 9:12
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