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Commentario:Filippesi 3:6Quant'è allo zelo, persecutore della Chiesa. E l'ironia è più forte che mai. Dello zelo per la casa di Dio e per la legge, non ve ne dico nulla: «Fui persecutore della Chiesa... e basti» (cfr. Atti 21:20; 22:3; Romani 10:2)(cfr. Atti 1:58; 8:1,3; 9:1 seg.; Atti 26:10-12; 1Corinzi 15:9; Galati 1:13; 1Timoteo 1:13). E in fatto di giustizia legale, irreprensibile. E per quel che si riferisce al conformar la mia vita a quella norma suprema di condotta che è la legge, la legge di Mosè, espressione della voce di Dio, tutto è detto in una parola: irreprensibile; non ho omesso alcun dovere, non ho commesso violazione ad alcun precetto della legge. A giudizio suo e d'altri, per quel che concerneva l'osservanza esterna della legge che era giusto esigere da un giudeo sincero, egli potea dirsi senza macchia. Riferimenti incrociati:Filippesi 3:62Sa 21:2; 2Re 10:16; At 21:20; Rom 10:2; Ga 1:13,14 Dimensione testo: |