![]() |
|||||||||
Commentario:Filippesi 4:152. Il ricordo di precedenti atti di liberalità: Filippesi 4:15-17. Un legame tutto speciale unisce l'apostolo ai filippesi fin dai primordi della sua predicazione in Grecia. Nell'atto di partire dalla Macedonia per il mezzogiorno, egli ha ricevuto da loro dei soccorsi in cambio dei doni spirituali che egli avea loro recati. Essi costituiscono la sola chiesa verso la quale egli sia così divenuto debitore al tempo istesso che creditore. Codeste relazioni hanno anzi cominciato dal giorno della sua dimora in Tessalonica. S'egli ricorda loro tutte queste cose, non è che gli premano i regali; egli se ne rallegra per loro, che raccoglieranno il frutto di questo loro modo di fare (Godet). Anche voi lo sapete, o filippesi, che quando cominciai a predicar l'evangelo, allorchè lasciai la Macedonia, niuna chiesa aprì meco un conto di Dare e d'Avere, meno voi soli. Poichè anche a Tessalonica una prima volta e poi una, seconda mi avete mandato di che sovvenire ai miei bisogni. Non già che io cerchi i regali; io cerco il frutto che va abbondando a conto vostro. Anche voi lo sapete come lo so io, che quando cominciai a predicar l'evangelo, s'intende, in Macedonia ecc. L'apostolo allude evidentemente a del danaro mandatogli dai filippesi prima o nel momento del suo partire dalla Macedonia Atti 17:14. Riferimenti incrociati:Filippesi 4:15Dimensione testo: |