Nuova Riveduta:

Filippesi 2:8

trovato esteriormente come un uomo, umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce.

C.E.I.:

Filippesi 2:8

umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e alla morte di croce.

Nuova Diodati:

Filippesi 2:8

e, trovato nell'esteriore simile ad un uomo, abbassò se stesso, divenendo ubbidiente fino alla morte e alla morte di croce.

La Parola è Vita:

Filippesi 2:8

Egli si abbassò talmente, da ubbidire fino al punto di morire sulla croce come un criminale.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Filippesi 2:8

ed essendo trovato nell'esteriore come un uomo, abbassò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte della croce.

Diodati:

Filippesi 2:8

e trovato nell'esteriore simile ad un uomo, abbassò sè stesso, essendosi fatto ubbidiente infino alla morte, e la morte della croce.

Commentario abbreviato:

Filippesi 2:8

5 Versetti 5-11

L'esempio di nostro Signore Gesù Cristo ci viene presentato. Dobbiamo assomigliare a lui nella sua vita, se vogliamo avere il beneficio della sua morte. Notate le due nature di Cristo: la sua natura divina e la sua natura umana. Il quale, essendo in forma di Dio, partecipando alla natura divina, come eterno e unigenito Figlio di Dio, Gv 1:1, non ha ritenuto una rapina essere uguale a Dio e ricevere il culto divino dagli uomini. La sua natura umana: in questo modo divenne simile a noi in tutto, tranne che nel peccato. Così in basso, di sua volontà, si è abbassato dalla gloria che aveva presso il Padre prima che il mondo fosse. Si notano i due stati di Cristo, l'umiliazione e l'esaltazione. Cristo non solo ha preso su di sé le sembianze e la forma di un uomo, ma di uno che si trova in uno stato basso, senza apparire nello splendore. Tutta la sua vita fu una vita di povertà e di sofferenza. Ma il passo più basso fu la morte di croce, la morte di un malfattore e di uno schiavo, esposto all'odio e al disprezzo pubblico. L'esaltazione è stata della natura umana di Cristo, in unione con quella divina. Al nome di Gesù, non al semplice suono della parola, ma all'autorità di Gesù, tutti devono rendere solenne omaggio. È a gloria di Dio Padre confessare che Gesù Cristo è il Signore, perché è sua volontà che tutti gli uomini onorino il Figlio come onorano il Padre (Gv 5:23). Qui vediamo tali motivazioni all'amore di sé che nient'altro può fornire. Amiamo e obbediamo così al Figlio di Dio?

Riferimenti incrociati:

Filippesi 2:8

Mat 17:2; Mar 9:2,3; Lu 9:29
Prov 15:33; At 8:33; Eb 5:5-7; 12:2
Sal 40:6-8; Is 50:5,6; Mat 26:39,42; Giov 4:34; 15:10; Eb 5:8,9; 10:7-9
De 21:23; Sal 22:16; Giov 10:18; 12:28-32; 14:31; Ga 3:13; Tit 2:14; Eb 12:2; 1P 2:24; 3:18

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