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Commentario:Galati 2:5A costoro noi non vedemmo neppure un istante per sottometterci alle loro esigenze, affinchè la verità del Vangelo fosse mantenuta presso di voi. Il greco porta: ai quali non cedemmo... per sottomissione... Se si fosse trattato di non scandalizzare dei fratelli deboli, Paolo e Barnaba sarebbero stati disposti a rinunziare ai loro diritti; ma si trattava di resistere alle esigenze che dei falsi fratelli mettevano innanzi come condizione di salvezza, sovvertendo il vangelo; perciò si mostrano saldi come rupe e non transigono. Si tratta della verità ch'è il contenuto essenziale del Vangelo di Dio, ed essi non possono lasciarla alterare. Se avessero ceduto la dottrina della salvazione per grazia e della libertà cristiana sarebbe stata compromessa presso tutte le chiese etniche presenti e future e ad esse si sarebbe imposto il giogo legale. Per conservar a quelle chiese e quindi anche a quelle di Galazia, sebbene allora non fossero ancora fondato il tesoro della verità evangelica in tutta la sua purezza, Paolo coi delegati antiocheni si è mostrato irremovibile in Gerusalemme e in Antiochia. C'è forse nel presso di voi in rimprovero indiretto ai Galati che si mostravano così pronti a cedere alle mene dei giudaizzanti, e a rinunziare alla verità che l'apostolo si era sforzato di conservar loro. Riferimenti incrociati:Galati 2:5Ga 3:1,2; At 15:2; Col 2:4-8; Giuda 1:3 Dimensione testo: |