Commentario abbreviato:Genesi 39:2119 Versetti 19-23 Il padrone di Giuseppe credette all'accusa. Potifar probabilmente scelse quella prigione perché era la peggiore, ma Dio decise di aprire la strada all'onore di Giuseppe. Giuseppe fu posseduto e giustificato dal suo Dio. Egli fu allontanato da tutti i suoi amici e dalla vita normale e sebbene non avesse più nessuno da aiutare o da consolare, tuttavia il Signore fu con Giuseppe e gli mostrò clemenza. Quelli che hanno una buona coscienza in prigione, avranno un Dio benevolo anche là. Dio gli diede grazia agli occhi del custode della prigione e questi ebbe fiducia in lui facendogli gestire i compiti della prigione. Un uomo buono farà del bene dovunque egli è e sarà una benedizione anche per chi è in prigione o messo al bando. Non dimentichiamo mai, mediante Giuseppe, di guardare a Gesù, che soffrì la tentazione senza avere mai peccato, che fu calunniato e perseguitato e incarcerato senza motivo e che per mezzo della croce salì al trono di grazia. Che il Signore ci conceda di seguire la stessa strada nella sottomissione e nella sofferenza per arrivare a quello stesso luogo di gloria. Riferimenti incrociati:Genesi 39:21Ge 39:2; 21:22; 49:23,24; Is 41:10; 43:2; Dan 6:22; Rom 8:31,32,37; 1P 3:13,14,17; 4:14-16 Dimensione testo: |