Commentario abbreviato:Genesi 39:4Capitolo 39 Giuseppe preferito da Potifar Gen 39:1-6 Giuseppe resiste alla tentazione Gen 39:7-12 Giuseppe è accusato dalla sua padrona ingiustamente Gen 39:13-18 Egli è gettato in prigione ma Dio è con lui Gen 39:19-23 Versetti 1-6 I nemici possono privarci dei nostri possessi materiali ma non possono privarci della saggezza e della grazia, possono separarci da amici, parenti e dal nostro paese ma non possono toglierci la presenza del Signore. Essi possono privarci di benefici esterni, derubarci della libertà e rinchiuderci in prigioni sotterranee ma essi non possono tagliarci fuori dalla comunione con Dio, dal trono di grazia o privarci dei benefici della salvezza. Giuseppe fu benedetto e benedetto grandemente perfino nella casa dove fu schiavo. La presenza di Dio in noi ci fa prosperare in tutto ciò che facciamo. I buoni sono la benedizione del luogo dove vivono e i buoni servi possono anch'essi così stimati tali. La prosperità del malvagio, in un modo o in un altro, favorisce i buoni. Qui troviamo una famiglia malvagia benedetta per amore di un loro buon servo. Riferimenti incrociati:Genesi 39:4Ge 39:21; 18:3; 19:19; 32:5; 33:8,10; 1Sa 16:22; Ne 2:4,5; Prov 16:7 Dimensione testo: |