Nuova Riveduta:

Genesi 8:6

Dopo quaranta giorni, Noè aprì la finestra che aveva fatta nell'arca

C.E.I.:

Genesi 8:6

Trascorsi quaranta giorni, Noè aprì la finestra che aveva fatta nell'arca e fece uscire un corvo per vedere se le acque si fossero ritirate.

Nuova Diodati:

Genesi 8:6

Così, in capo a quaranta giorni, avvenne che Noè aperse la finestra che aveva fatto nell'arca,

La Parola è Vita:

Genesi 8:6

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 8:6

E in capo a quaranta giorni, Noè aprì la finestra che avea fatta nell'arca,

Diodati:

Genesi 8:6

E, in capo di quaranta giorni, Noè aperse la finestra dell'Arca, ch'egli avea fatta.

Commentario abbreviato:

Genesi 8:6

4 Versetti 4-12

L'arca approdò sulla montagna guidata dalla saggezza e dalla dolce provvidenza di Dio affinché i suoi abitanti si ristorassero il più presto possibile. Dio ha i suoi tempi e i suoi modi di ristorare dalla fatica il suo popolo e molte volte egli li rende stabili in maniera facile e opportuna senza che esso non faccia nulla e, per giunta, ben al di là delle sue previsioni. Dio informò Noè quando sarebbe cominciato il diluvio ma non gli rivelò come e quando sarebbe terminato. Conoscere l'inizio del diluvio era necessario per costruire l'arca, ma sapere la fine sarebbe servito solo ad appagare la curiosità. Il nasconderglielo avrebbe così esercitato la fede e la pazienza di Noè. Egli fece uscire un corvo dall'arca, affinché, in volo, potesse alimentarsi con le carcasse che galleggiavano. Noè inviò, quindi, una colomba ed essa non portò buone notizie la prima volta, ma la seconda volta portò una foglia di oliva nel suo becco in modo da mostrare che gli alberi da frutto cominciarono ad emergere dall'acqua. Noè inviò la colomba la seconda volta, sette giorni dopo la prima e una terza volta avvenne ancora dopo sette giorni, probabilmente in giorno di sabato. Avendo dato il sabato a quella sua piccola chiesa, questa ha atteso e ha chiesto in quel giorno le benedizioni speciali dal Cielo. La colomba è un simbolo di un'anima dolce che, non trovando pace in questo diluvio che contaminò il mondo, ritorna a Cristo come alla sua arca e al suo Noè per riposarsi. Il mondo contaminato ritorni a Cristo come alla sua arca, come al suo Noè per riposarsi. Il cuore carnale, simboleggiato dal corvo, si fa prendere dal mondo e si alimenta delle carogne che vi trova, ma torna al tuo riposo, anima mia, al tuo Noè, come dice la parola, Salmo 116:7. E come Noè mise fuori la sua mano e prese la colomba e la tirò dentro l'arca, così Cristo salverà, aiuterà e accoglierà quelli che vanno a Lui per trovare ristoro. (Ge 8:13-19)

Riferimenti incrociati:

Genesi 8:6

Ge 6:16; Dan 6:10

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