Nuova Riveduta:

Giobbe 15:22

Non ha speranza di uscire dalle tenebre,
e si sente destinato alla spada.

C.E.I.:

Giobbe 15:22

Non crede di potersi sottrarre alle tenebre,
egli si sente destinato alla spada.

Nuova Diodati:

Giobbe 15:22

Non ha speranza di far ritorno dalle tenebre, e la spada lo aspetta.

La Parola è Vita:

Giobbe 15:22

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Giobbe 15:22

Non ha speranza d'uscir dalle tenebre, e si sente destinato alla spada.

Diodati:

Giobbe 15:22

Egli non si fida punto di potere uscir delle tenebre; Egli sta sempre in guato, aspettando la spada.

Commentario abbreviato:

Giobbe 15:22

17 Versetti 17-35

Elifaz sostiene che i malvagi sono certamente miserabili: da ciò dedurrebbe che i miserabili sono certamente malvagi, e quindi Giobbe lo era. Ma poiché molti del popolo di Dio hanno prosperato in questo mondo, non ne consegue che coloro che sono stati colpiti e resi poveri, come Giobbe, non siano il popolo di Dio. Elifaz mostra anche che i malvagi, in particolare gli oppressori, sono soggetti a un continuo terrore, vivono in modo molto scomodo e muoiono molto miseramente. La prosperità dei peccatori presuntuosi finirà miseramente come qui descritto? Allora le disgrazie che colpiscono gli altri siano il nostro monito. Anche se nessun castigo per il momento sembra essere gioioso, ma doloroso, tuttavia in seguito produce i frutti pacifici della giustizia a coloro che ne sono esercitati. Nessuna calamità, nessun problema, per quanto pesante, per quanto grave, può privare un seguace del Signore del suo favore. Cosa può separarlo dall'amore di Cristo?

Riferimenti incrociati:

Giobbe 15:22

Giob 6:11; 9:16; 2Re 6:33; Is 8:21,22; Mat 27:5
Giob 20:24,25

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