Nuova Riveduta:Giobbe 13Giobbe vuole difendere la sua causa davanti a Dio Gb 23; 9:32-35 | C.E.I.:Giobbe 131 Ecco, tutto questo ha visto il mio occhio, | Nuova Diodati:Giobbe 13Giobbe supplica Dio di parlargli | Riveduta 2020:Giobbe 131 Ecco, il mio occhio tutto questo lo ha visto; il mio orecchio lo ha udito e lo ha compreso. 2 Quello che sapete voi lo so anch'io, non vi sono per nulla inferiore. 3 Ma io vorrei parlare con l'Onnipotente, gradirei ragionare con Dio; 4 poiché voi siete dei fabbricanti di menzogne, siete tutti quanti dei medici da nulla. 5 Oh, se faceste silenzio! esso vi sarebbe contato come saggezza. 6 Ascoltate, vi prego, ciò che ho da rimproverarvi; state attenti alle ragioni delle mie labbra! 7 Volete dunque difendere Iddio parlando ingiustamente? sostenere la sua causa con parole ingannevoli? 8 Volete avere riguardo alla sua persona? e costituirvi difensori di Dio? 9 Sarà un bene per voi quando egli vi scruterà a fondo? credete di ingannarlo come si inganna un uomo? 10 Certo egli vi riprenderà severamente se nel vostro segreto avete dei riguardi personali. 11 La sua maestà non vi farà spavento? Il suo terrore non piomberà su di voi? 12 I vostri detti memorabili sono massime di cenere; i vostri baluardi sono baluardi di argilla. 13 Tacete! lasciatemi stare! voglio parlare io, e succeda quel che succeda! 14 Perché dovrei prendere la mia carne con i denti e mettere la mia vita nelle mie mani? 15 Anche se dovesse uccidermi, continuerò a sperare; ma io difenderò di fronte a lui il mio comportamento. 16 Anche questo servirà alla mia salvezza; poiché un empio non ardirebbe presentarsi a lui. 17 Ascoltate attentamente il mio discorso, porgete orecchio a quanto sto per dichiararvi. 18 Ecco, io ho preparato ogni cosa per la causa, so che sarò riconosciuto giusto. 19 C'è qualcuno che voglia farmi opposizione? Se c'è, io mi taccio e sarò pronto a morire. 20 Ma, o Dio, concedimi soltanto due cose, e non mi nasconderò dalla tua presenza: 21 ritira da me la tua mano e fa' che i tuoi terrori non mi spaventino più. 22 Poi interrogami, e io risponderò; o parlerò io, e tu replicherai. 23 Quante sono le mie iniquità, quanti i miei peccati? Fammi conoscere la mia trasgressione, il mio peccato! 24 Perché nascondi il tuo volto e mi consideri un nemico? 25 Vuoi tu atterrire una foglia portata via dal vento? Vuoi tu perseguitare una pagliuzza inaridita? 26 Tu che mi condanni a pene così amare, e mi fai espiare gli sbagli della mia gioventù, 27 tu che metti i miei piedi nei ceppi; che spii tutti i miei movimenti, e tracci una linea intorno alla pianta dei miei piedi? 28 Intanto questo mio corpo si disfa come legno tarlato, come un abito roso dalle tarme. | Riveduta:Giobbe 131 Ecco, l'occhio mio tutto questo l'ha veduto; l'orecchio mio l'ha udito e l'ha inteso. 2 Quel che sapete voi lo so pur io, non vi sono punto inferiore. 3 Ma io vorrei parlare con l'Onnipotente, avrei caro di ragionar con Dio; 4 giacché voi siete de' fabbri di menzogne, siete tutti quanti dei medici da nulla. 5 Oh se serbaste il silenzio! esso vi conterebbe come sapienza. 6 Ascoltate, vi prego, quel che ho da rimproverarvi; state attenti alle ragioni delle mie labbra! 7 Volete dunque difendere Iddio parlando iniquamente? sostener la sua causa con parole di frode? 8 Volete aver riguardo alla sua persona? e costituirvi gli avvocati di Dio? 9 Sarà egli un bene per voi quando vi scruterà a fondo? credete ingannarlo come s'inganna un uomo? 10 Certo egli vi riprenderà severamente se nel vostro segreto avete dei riguardi personali. 11 La maestà sua non vi farà sgomenti? Il suo terrore non piomberà su di voi? 12 I vostri detti memorandi son massime di cenere; i vostri baluardi son baluardi d'argilla. 13 Tacete! lasciatemi stare! voglio parlare io, e m'avvenga quello che può! 14 Perché prenderei la mia carne coi denti? Metterò piuttosto la mia vita nelle mie mani. 15 Ecco, egli m'ucciderà; non spero più nulla; ma io difenderò in faccia a lui la mia condotta! 16 Anche questo servirà alla mia salvezza; poiché un empio non ardirebbe presentarsi a lui. 17 Ascoltate attentamente il mio discorso, porgete orecchio a quanto sto per dichiararvi. 18 Ecco, io ho disposto ogni cosa per la causa, so che sarò riconosciuto giusto. 19 V'è qualcuno che voglia farmi opposizione? Se v'è io mi taccio e vo' morire. 20 Ma, o Dio, concedimi solo due cose, e non mi nasconderò dal tuo cospetto: 21 ritirami d'addosso la tua mano, e fa' che i tuoi terrori non mi spaventin più. 22 Poi interpellami, ed io risponderò; o parlerò io, e tu replicherai. 23 Quante sono le mie iniquità, quanti i miei peccati? Fammi conoscere la mia trasgressione, il mio peccato! 24 Perché nascondi il tuo volto, e mi tieni in conto di nemico? 25 Vuoi tu atterrire una foglia portata via dal vento? Vuoi tu perseguitare una pagliuzza inaridita? 26 tu che mi condanni a pene così amare, e mi fai espiare i falli della mia giovinezza, 27 tu che metti i miei piedi nei ceppi; che spii tutti i miei movimenti, e tracci una linea intorno alla pianta de' miei piedi? 28 Intanto questo mio corpo si disfa come legno tarlato, come un abito ròso dalle tignuole. | Ricciotti:Giobbe 131 Ecco, tutte queste cose ha viste l'occhio mio, ha udite il mio orecchio e tutte io le compresi; 2 quanto sapete voialtri lo so anch'io, nè a voialtri io sono inferiore. 3 Io invece all'Onnipotente parlo, e di discutere con Dio io bramo: 4 mostrando prima che siete fabbricatori di menzogna, e che asserite false dottrine. 5 Oh! se piuttosto serbaste silenzio, sì da farvi stimare sapienti! 6 Ascoltate dunque la mia riprensione, e alla sentenza delle mie labbra fate attenzione. 7 Ha forse bisogno Dio della vostra menzogna, perchè dobbiate asserire cose false in favor suo? 8 Vi mostrerete forse parziali con lui e vi sforzerete di far gli avvocati di Dio? 9 Ma ciò piacerà a lui a cui nulla si può celare? ovvero rimarrà egli, come uomo, ingannato dalle vostre frodi? 10 Egli stesso riprenderebbe voi altri, perchè in segreto vi mostrate parziali con lui; 11 tosto ch'ei si scotesse vi sbigottirebbe, ed il terrore di lui cadrebbe su voialtri; 12 i vostri memoriali sarebbero [sentenze da] cenere, e diventerebbero d'argilla i vostri cimieri. 13 Tacete alquanto, ed io parlerò tutto ciò che la mia mente mi dirà. 14 Perchè lacero io le mie carni con i miei denti, e perchè metto l'anima mia nelle mie mani? 15 Quand'anche egli mi uccidesse, in lui spererò, eppur la mia condotta innanzi a lui difenderò; 16 ed egli proprio sarà il mio salvatore, poichè in faccia a lui non comparisce alcun ipocrita. 17 Ascoltate la mia parola, ed alle mie sentenze porgete orecchio. 18 Se io sarò giudicato, so che verrò riconosciuto giusto. 19 Chi è che verrà meco in giudizio? Venga! Perchè dovrei consumarmi tacendo? 20 Soltanto due cose tu [o Dio], non dovrai fare con me, e allor dalla tua faccia non m'occulterò: 21 la tua mano ritira tu da me, e il tuo terrore non mi sbigottisca; 22 quindi interrogami ed io ti risponderò, ovvero parlerò io e tu rispondimi. 23 Quante sono le mie iniquità e peccati? le mie scelleratezze e delitti fammi conoscere! 24 Perchè mai nascondi tu il tuo volto, e mi reputi come tuo nemico? 25 Contro una foglia, che il vento rapisce, mostri la tua potenza, e perseguiti un'arida pagliuzza; 26 tu infatti decreti contro di me amarezze, e mi vuoi far consumar dai peccati della mia giovinezza: 27 mettesti nel ceppo i piedi miei, osservasti tutte le mie strade, e l'orme de' miei piedi scrutasti; 28 mentre io come [legno] tarlato devo consumarmi, e come veste ch'è corrosa dalla tignuola. | Tintori:Giobbe 13Giobbe spera difendere la sua innocenza solo davanti a Dio | Martini:Giobbe 13Giobbe per le loro stesse parole confuta gli amici, affermando, ch'ei saranno condannati da Dio: difende ancora contro gli amici la sua innocenza, e pazienza, domandando a Dio per quali peccati egli sia affitto sì gravemente. | Diodati:Giobbe 131 Ecco, l'occhio mio ha vedute tutte queste cose, L'orecchio mio le ha udite, e le ha intese. 2 Quanto sapete voi, so anch'io; Io non son da men di voi. 3 E pure io parlerò all'Onnipotente; Io avrò a grado di venire a ragione con lui. 4 Ma certo, quant'è a voi, voi siete rappezzatori di menzogna; Voi siete medici da nulla tutti quanti. 5 Oh! vi taceste pur del tutto, Ciò vi sarebbe reputato in saviezza! 6 Deh! ascoltate la difesa della mia ragione, Ed attendete agli argomenti delle mie labbra. 7 Convienvisi in favor di Dio parlar perversamente, E per rispetto suo parlar frodolentemente? 8 Convienvisi aver riguardo alla qualità sua? Convienvisi litigar per Iddio? 9 Sarebbe egli ben per voi ch'egli vi esaminasse? Gabberestelo voi come si gabba un uomo? 10 Egli del certo vi arguirà, Se di nascosto avete riguardo alla qualità delle persone. 11 La sua altezza non vi sgomenterà ella? Lo spavento di lui non vi caderà egli addosso? 12 I vostri detti memorandi son simili a cenere; Ed i vostri sublimi ragionamenti a mucchi di fango. |
Commentario abbreviato:
Giobbe 13
1 Capitolo 13
Giobbe rimprovera i suoi amici Giob 13:1-12
Professa la sua fiducia in Dio Giob 13:13-22
Giobbe chiede di conoscere i suoi peccati Giob 13:23-28
Versetti 1-12
Con autocompiacimento, Giobbe dichiara di non aver bisogno di essere istruito da loro. Coloro che litigano sono tentati di magnificare se stessi e di abbassare i loro fratelli più di quanto sia opportuno. Quando siamo afflitti o angosciati dal timore dell'ira, dalla forza della tentazione o dal peso dell'afflizione, dobbiamo rivolgerci al Medico delle nostre anime, che non respinge mai nessuno, non prescrive mai male e non lascia mai nessun caso senza rimedio. A Lui possiamo rivolgerci in ogni momento. Per i cuori spezzati e le coscienze ferite, tutte le creature, senza Cristo, sono medici di nessun valore. Giobbe parla evidentemente con uno spirito molto arrabbiato contro i suoi amici. Essi avevano avanzato alcune verità che riguardavano quasi Giobbe, ma il cuore non ammutolito davanti a Dio non riceve mai docilmente i rimproveri degli uomini.
13 Versetti 13-22
Giobbe decise di attenersi alla testimonianza che la sua coscienza dava della sua rettitudine. Dipendeva da Dio per la giustificazione e la salvezza, le due grandi cose in cui speriamo attraverso Cristo. La salvezza temporale se l'aspettava poco, ma della salvezza eterna era molto fiducioso: Dio non sarebbe stato solo il suo Salvatore per renderlo felice, ma la sua salvezza, nella vista e nel godimento della quale sarebbe stato felice. Sapeva di non essere un ipocrita e concludeva che non sarebbe stato rifiutato. Dovremmo essere ben contenti di Dio come amico, anche quando sembra contro di noi come nemico. Dobbiamo credere che tutto opererà per il nostro bene, anche quando tutto sembrerà andare contro di noi. Dobbiamo aggrapparci a Dio, anche se per il momento non possiamo trovare conforto in Lui. In un'ora di morte, dobbiamo trarre da lui un conforto vivo; e questo significa confidare in lui, anche se ci uccide.
23 Versetti 23-28
Giobbe chiede che gli vengano rivelati i suoi peccati. Un vero penitente è disposto a conoscere il peggio di se stesso; e tutti noi dovremmo desiderare di sapere quali sono le nostre trasgressioni, per poterle confessare e per evitare di commetterle in futuro. Giobbe si lamenta dolorosamente della severità di Dio nei suoi confronti. Il tempo non consuma la colpa del peccato. Quando Dio scrive cose amare contro di noi, il suo scopo è quello di farci ricordare i peccati dimenticati e di portarci a pentircene, in modo da staccarci da essi. I giovani si guardino dall'indulgere nel peccato. Anche in questo mondo possono possedere i peccati della loro giovinezza, tanto da avere mesi di dolore per momenti di piacere. La loro saggezza consiste nel ricordare il loro Creatore nei primi giorni, in modo da avere una speranza sicura e una dolce pace di coscienza come conforto per gli anni che stanno per finire. Giobbe si lamenta anche del fatto che i suoi errori attuali sono tenuti in gran conto. Al contrario, Dio non ci tratta secondo i nostri meriti. Questo era il linguaggio della visione malinconica di Giobbe. Se Dio segna i nostri passi ed esamina attentamente i nostri sentieri, nel giudizio, sia il corpo che l'anima sentono la sua giusta vendetta. Questo sarà il caso terribile degli increduli, ma in Cristo c'è una salvezza pensata, fornita e resa nota.
Riferimenti incrociati:
Giobbe 13
1 Giob 5:9-16; 12:9-25; 42:3-6
Giob 4:12; 5:27; 8:8-10; 15:17,18; Sal 78:3,4; 1G 1:3
2 Giob 12:3; 15:8,9; 34:35; 35:16; 37:2; 40:4,5; 42:7; 1Co 8:1,2; 2Co 11:4,5,16-18; 12:11
3 Giob 13:22; 9:34,35; 11:5; 23:3-7; 31:35
Giob 9:3,14,15; Is 1:18-20; 41:21; Ger 12:1,2; Mic 6:2
4 Giob 4:7-11; 5:1-5; 8:3,4; 18:5-21; 21:27-34; 22:6-30; Eso 20:16; Sal 119:69
Giob 6:21; 16:2; Ger 6:14; 8:22; 30:13; 46:11; Ez 34:4; Os 5:13; Mar 2:17; 5:26
5 Giob 13:13; 11:3; 16:3; 18:2; 19:2; 21:2,3; 32:1
Prov 17:28; Ec 5:3; Am 5:13; Giac 1:19
6 Giob 21:2,3; 33:1-3; 34:2; Giudic 9:7; Prov 8:6,7
7 Giob 4:7; 11:2-4; 17:5; 32:21,22; 36:4; Giov 16:2; Rom 3:5-8; 2Co 4:2
8 Giob 32:21; 34:19; Eso 23:2,3; Prov 24:23; Mal 2:9
9 Giob 34:36; Sal 44:21; 139:23; Ger 17:10
Giob 17:2; Is 28:22; Ga 6:7,8
10 Giob 42:7,8; Sal 50:21,22; 82:2; Giac 2:9
11 Sal 119:120; Ger 5:22; 10:10; Mat 10:28; Ap 15:3,4
Giob 13:21; Eso 15:16; Is 8:13
12 Giob 18:17; Eso 17:14; Sal 34:16; 102:12; 109:15; Prov 10:7; Is 26:14
Ge 18:27
Giob 4:19; Ge 2:7; 2Co 5:1
13 Giob 13:5; 7:11; 10:1; 21:3
Giob 6:9,10; 7:15,16
14 Giob 18:4; Ec 4:5; Is 9:20; 49:26
Giudic 12:3; 1Sa 19:5; 28:21; Sal 119:109
15 Giob 13:18; 19:25-28; 23:10; Sal 23:4; Prov 14:32; Rom 8:38,39
Giob 10:7; 16:17,21; 23:4-7; 27:5; 31:31-37; 40:2,4,5,8; 1G 3:20
16 Eso 15:2; Sal 27:1; 62:6,7; 118:14,21; Is 12:2; Ger 3:23; At 13:47
Giob 8:13; 27:8-10; 36:13; Is 33:14
18 Giob 16:21; 23:4; 40:7
Giob 9:2,3,20; 40:7,8; Is 43:26; Rom 8:33,34; 2Co 1:12
19 Giob 19:5; 33:5-7,32; Is 50:7,8; Rom 8:33
Giob 13:13; 7:11; Ger 20:9
20 Giob 9:34,35
Ge 3:8-10; Sal 139:12; Ap 6:15,16
21 Giob 10:20; 22:15-17
Giob 13:11; 33:7; Sal 119:120
22 Giob 9:32; 38:3; 40:4,5; 42:3-6
23 Giob 22:5; Sal 44:20,21
Giob 36:8,9; Sal 139:23
24 Giob 10:2; 29:2,3; De 32:20; Sal 10:1; 13:1; 44:24; 77:6-9; 88:14; Is 8:17
Giob 16:9; 19:11; 30:21; 31:35; 33:10; 1Sa 28:16; Lam 2:5; 2Te 3:15
25 Giob 14:3; 1Sa 24:14; Is 17:13; Mat 12:20
26 Giob 3:20; Ru 1:20; Sal 88:3-18
Giob 20:11; Sal 25:7; Prov 5:11-13; Ger 31:19; Giov 5:5,14
27 Giob 33:11; 2Cron 16:10-12; Prov 7:22; At 16:24
Giob 10:6; 14:16; 16:9
Giob 2:7
28 Giob 30:17-19,29,30; Nu 12:12
Giob 4:19; Sal 39:11; Os 5:12
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