Nuova Riveduta:

Giobbe 13

Giobbe vuole difendere la sua causa davanti a Dio
Gb 32:3, ecc.; 42:7-8
1 «L'occhio mio tutto questo l'ha visto;
l'orecchio mio l'ha udito e l'ha inteso.
2 Quel che sapete voi lo so anch'io,
non vi sono affatto inferiore.
3 Ma io vorrei parlare con l'Onnipotente,
ci terrei a ragionare con Dio;
4 poiché voi siete inventori di menzogne,
siete tutti quanti medici da nulla.
5 Oh, se faceste silenzio!
Esso vi sarebbe contato come saggezza.
6 Ascoltate, vi prego, quel che ho da rimproverarvi;
state attenti alle repliche delle mie labbra!
7 Volete dunque difendere Dio parlando con menzogna?
Sostenere la sua causa con parole di frode?
8 Volete aver riguardo alla sua persona?
E costituirvi difensori di Dio?
9 Sarà un bene per voi quando egli vi scruterà a fondo?
Credete di ingannarlo come s'inganna un uomo?
10 Certo egli vi riprenderà severamente,
se nel vostro segreto avete dei riguardi personali.
11 La sua maestà non vi farà sgomenti?
Il suo terrore non piomberà su di voi?
12 I vostri detti memorabili sono massime di cenere;
i vostri baluardi sono baluardi d'argilla.

Gb 23; 9:32-35
13 Tacete, lasciatemi stare; voglio parlare io,
succeda quel che succeda!
14 Perché dovrei prendere la mia carne con i denti?
E trattenere la mia vita con le mie mani?
15 Ecco, mi uccida pure!
Oh, continuerò a sperare.
Soltanto, io difenderò in faccia a lui il mio comportamento!
16 Anche questo servirà alla mia salvezza;
poiché un empio non ardirebbe presentarsi a lui.
17 Ascoltate attentamente il mio discorso,
porgete orecchio a quanto sto per dichiararvi.
18 Ecco, io ho predisposto ogni elemento per la causa;
so che sarò riconosciuto giusto.
19 C'è qualcuno che voglia farmi opposizione?
Se c'è, io taccio e sono pronto a morire.
20 Ma, o Dio, concedimi solo due cose,
e non mi nasconderò dalla tua presenza:
21 ritira da me la tua mano
e fa che i tuoi terrori non mi spaventino più.
22 Poi interrogami e io risponderò;
oppure parlerò io, e tu replicherai.
23 Quante sono le mie iniquità,
quanti i miei peccati?
Fammi conoscere la mia trasgressione, il mio peccato!
24 Perché nascondi il tuo volto
e mi consideri un nemico?
25 Vuoi dunque atterrire una foglia portata via dal vento?
Vuoi forse perseguitare una pagliuzza inaridita?
26 Tu mi condanni a pene così amare,
e mi fai espiare gli sbagli della mia giovinezza;
27 tu metti i miei piedi nei ceppi,
spii tutti i miei movimenti,
e prendi nota delle orme dei miei piedi.
28 Intanto questo mio corpo si disfa come legno tarlato,
come un abito roso dal tarlo.

C.E.I.:

Giobbe 13

1 Ecco, tutto questo ha visto il mio occhio,
l'ha udito il mio orecchio e l'ha compreso.
2 Quel che sapete voi, lo so anch'io;
non sono da meno di voi.
3 Ma io all'Onnipotente vorrei parlare,
a Dio vorrei fare rimostranze.
4 Voi siete raffazzonatori di menzogne,
siete tutti medici da nulla.
5 Magari taceste del tutto!
sarebbe per voi un atto di sapienza!
6 Ascoltate dunque la mia riprensione
e alla difesa delle mie labbra fate attenzione.
7 Volete forse in difesa di Dio dire il falso
e in suo favore parlare con inganno?
8 Vorreste trattarlo con parzialità
e farvi difensori di Dio?
9 Sarebbe bene per voi se egli vi scrutasse?
Come s'inganna un uomo, credete di ingannarlo?
10 Severamente vi redarguirà,
se in segreto gli siete parziali.
11 Forse la sua maestà non vi incute spavento
e il terrore di lui non vi assale?
12 Sentenze di cenere sono i vostri moniti,
difese di argilla le vostre difese.
13 Tacete, state lontani da me: parlerò io,
mi capiti quel che capiti.
14 Voglio afferrare la mia carne con i denti
e mettere sulle mie mani la mia vita.
15 Mi uccida pure, non me ne dolgo;
voglio solo difendere davanti a lui la mia condotta!
16 Questo mi sarà pegno di vittoria,
perché un empio non si presenterebbe davanti a lui.
17 Ascoltate bene le mie parole
e il mio esposto sia nei vostri orecchi.
18 Ecco, tutto ho preparato per il giudizio,
son convinto che sarò dichiarato innocente.
19 Chi vuol muover causa contro di me?
Perché allora tacerò, pronto a morire.
20 Solo, assicurami due cose
e allora non mi sottrarrò alla tua presenza;
21 allontana da me la tua mano
e il tuo terrore più non mi spaventi;
22 poi interrogami pure e io risponderò
oppure parlerò io e tu mi risponderai.
23 Quante sono le mie colpe e i miei peccati?
Fammi conoscere il mio misfatto e il mio peccato.
24 Perché mi nascondi la tua faccia
e mi consideri come un nemico?
25 Vuoi spaventare una foglia dispersa dal vento
e dar la caccia a una paglia secca?
26 Poiché scrivi contro di me sentenze amare
e mi rinfacci i miei errori giovanili;
27 tu metti i miei piedi in ceppi,
spii tutti i miei passi
e ti segni le orme dei miei piedi.
28 Intanto io mi disfò come legno tarlato
o come un vestito corroso da tignola.

Nuova Diodati:

Giobbe 13

Giobbe supplica Dio di parlargli
1 «Ecco, tutto questo il mio occhio l'ha visto, e il mio orecchio l'ha udito e l'ha compreso. 2 Quel che voi sapete lo so anch'io; non sono da meno di voi. 3 Ma vorrei parlare all'Onnipotente, avrei piacere di discutere con Dio; 4 perché voi siete dei fabbricanti di menzogne, siete tutti medici da nulla. 5 Oh, se taceste del tutto, questo sarebbe la vostra sapienza. 6 Ascoltate ora la mia difesa e fate attenzione alle dichiarazioni delle mie labbra. 7 Volete forse parlare iniquamente in difesa di Dio e parlare in suo favore con inganno? 8 Vorreste usare parzialità con lui o patrocinare una causa per Dio? 9 Sarebbe bene per voi se egli vi scrutasse, o vi beffate di lui come ci si beffa di un uomo? 10 Certamente egli vi riprenderà, se in segreto usate parzialità. 11 La sua maestà non vi incuterà forse paura e il suo terrore non piomberà su di voi? 12 I vostri detti memorandi sono massime di cenere, i vostri migliori argomenti non sono che argomenti d'argilla. 13 Tacete e lasciate parlare me, e mi avvenga poi quel che vuole. 14 Perché dovrei tenere la mia carne con i denti, e mettere la mia vita nelle mie mani? 15 Ecco, egli mi ucciderà, non ho più speranza; tuttavia difenderò in faccia a lui la mia condotta. 16 Egli sarà anche la mia salvezza, perché un empio non ardirebbe presentarsi a lui. 17 Ascoltate attentamente il mio discorso e le mie dichiarazioni con i vostri orecchi. 18 Ecco, io ho preparato la mia causa; so che sarò riconosciuto giusto. 19 Chi vuole dunque contendere con me? Perché allora tacerei e morirei. 20 Soltanto non fare due cose con me, e non mi nasconderò dalla tua presenza: 21 ritira da me la tua mano, e il tuo terrore non mi spaventi più. 22 Poi chiamami pure e io risponderò, oppure parlerò io e tu risponderai. 23 Quante sono le mie colpe e i miei peccati? Fammi conoscere la mia trasgressione e il mio peccato! 24 Perché nascondi il tuo volto e mi consideri come un tuo nemico? 25 Vuoi forse spaventare una foglia sospinta qua e là e dar la caccia a della paglia secca? 26 Perché tu scrivi contro di me cose amare e mi fai pesare l'eredità delle colpe della mia giovinezza? 27 Tu metti i miei piedi nei ceppi e osservi attentamente le mie vie; tu stabilisci un limite per la pianta dei miei piedi. 28 Intanto il mio corpo si disfa come un oggetto rotto, come un vestito corroso dalle tarme».

Riveduta 2020:

Giobbe 13

1 Ecco, il mio occhio tutto questo lo ha visto; il mio orecchio lo ha udito e lo ha compreso. 2 Quello che sapete voi lo so anch'io, non vi sono per nulla inferiore. 3 Ma io vorrei parlare con l'Onnipotente, gradirei ragionare con Dio; 4 poiché voi siete dei fabbricanti di menzogne, siete tutti quanti dei medici da nulla. 5 Oh, se faceste silenzio! esso vi sarebbe contato come saggezza. 6 Ascoltate, vi prego, ciò che ho da rimproverarvi; state attenti alle ragioni delle mie labbra! 7 Volete dunque difendere Iddio parlando ingiustamente? sostenere la sua causa con parole ingannevoli? 8 Volete avere riguardo alla sua persona? e costituirvi difensori di Dio? 9 Sarà un bene per voi quando egli vi scruterà a fondo? credete di ingannarlo come si inganna un uomo? 10 Certo egli vi riprenderà severamente se nel vostro segreto avete dei riguardi personali. 11 La sua maestà non vi farà spavento? Il suo terrore non piomberà su di voi? 12 I vostri detti memorabili sono massime di cenere; i vostri baluardi sono baluardi di argilla. 13 Tacete! lasciatemi stare! voglio parlare io, e succeda quel che succeda! 14 Perché dovrei prendere la mia carne con i denti e mettere la mia vita nelle mie mani? 15 Anche se dovesse uccidermi, continuerò a sperare; ma io difenderò di fronte a lui il mio comportamento. 16 Anche questo servirà alla mia salvezza; poiché un empio non ardirebbe presentarsi a lui. 17 Ascoltate attentamente il mio discorso, porgete orecchio a quanto sto per dichiararvi. 18 Ecco, io ho preparato ogni cosa per la causa, so che sarò riconosciuto giusto. 19 C'è qualcuno che voglia farmi opposizione? Se c'è, io mi taccio e sarò pronto a morire. 20 Ma, o Dio, concedimi soltanto due cose, e non mi nasconderò dalla tua presenza: 21 ritira da me la tua mano e fa' che i tuoi terrori non mi spaventino più. 22 Poi interrogami, e io risponderò; o parlerò io, e tu replicherai. 23 Quante sono le mie iniquità, quanti i miei peccati? Fammi conoscere la mia trasgressione, il mio peccato! 24 Perché nascondi il tuo volto e mi consideri un nemico? 25 Vuoi tu atterrire una foglia portata via dal vento? Vuoi tu perseguitare una pagliuzza inaridita? 26 Tu che mi condanni a pene così amare, e mi fai espiare gli sbagli della mia gioventù, 27 tu che metti i miei piedi nei ceppi; che spii tutti i miei movimenti, e tracci una linea intorno alla pianta dei miei piedi? 28 Intanto questo mio corpo si disfa come legno tarlato, come un abito roso dalle tarme.

Riveduta:

Giobbe 13

1 Ecco, l'occhio mio tutto questo l'ha veduto; l'orecchio mio l'ha udito e l'ha inteso. 2 Quel che sapete voi lo so pur io, non vi sono punto inferiore. 3 Ma io vorrei parlare con l'Onnipotente, avrei caro di ragionar con Dio; 4 giacché voi siete de' fabbri di menzogne, siete tutti quanti dei medici da nulla. 5 Oh se serbaste il silenzio! esso vi conterebbe come sapienza. 6 Ascoltate, vi prego, quel che ho da rimproverarvi; state attenti alle ragioni delle mie labbra! 7 Volete dunque difendere Iddio parlando iniquamente? sostener la sua causa con parole di frode? 8 Volete aver riguardo alla sua persona? e costituirvi gli avvocati di Dio? 9 Sarà egli un bene per voi quando vi scruterà a fondo? credete ingannarlo come s'inganna un uomo? 10 Certo egli vi riprenderà severamente se nel vostro segreto avete dei riguardi personali. 11 La maestà sua non vi farà sgomenti? Il suo terrore non piomberà su di voi? 12 I vostri detti memorandi son massime di cenere; i vostri baluardi son baluardi d'argilla. 13 Tacete! lasciatemi stare! voglio parlare io, e m'avvenga quello che può! 14 Perché prenderei la mia carne coi denti? Metterò piuttosto la mia vita nelle mie mani. 15 Ecco, egli m'ucciderà; non spero più nulla; ma io difenderò in faccia a lui la mia condotta! 16 Anche questo servirà alla mia salvezza; poiché un empio non ardirebbe presentarsi a lui. 17 Ascoltate attentamente il mio discorso, porgete orecchio a quanto sto per dichiararvi. 18 Ecco, io ho disposto ogni cosa per la causa, so che sarò riconosciuto giusto. 19 V'è qualcuno che voglia farmi opposizione? Se v'è io mi taccio e vo' morire. 20 Ma, o Dio, concedimi solo due cose, e non mi nasconderò dal tuo cospetto: 21 ritirami d'addosso la tua mano, e fa' che i tuoi terrori non mi spaventin più. 22 Poi interpellami, ed io risponderò; o parlerò io, e tu replicherai. 23 Quante sono le mie iniquità, quanti i miei peccati? Fammi conoscere la mia trasgressione, il mio peccato! 24 Perché nascondi il tuo volto, e mi tieni in conto di nemico? 25 Vuoi tu atterrire una foglia portata via dal vento? Vuoi tu perseguitare una pagliuzza inaridita? 26 tu che mi condanni a pene così amare, e mi fai espiare i falli della mia giovinezza, 27 tu che metti i miei piedi nei ceppi; che spii tutti i miei movimenti, e tracci una linea intorno alla pianta de' miei piedi? 28 Intanto questo mio corpo si disfa come legno tarlato, come un abito ròso dalle tignuole.

Ricciotti:

Giobbe 13

1 Ecco, tutte queste cose ha viste l'occhio mio, ha udite il mio orecchio e tutte io le compresi; 2 quanto sapete voialtri lo so anch'io, nè a voialtri io sono inferiore. 3 Io invece all'Onnipotente parlo, e di discutere con Dio io bramo: 4 mostrando prima che siete fabbricatori di menzogna, e che asserite false dottrine. 5 Oh! se piuttosto serbaste silenzio, sì da farvi stimare sapienti! 6 Ascoltate dunque la mia riprensione, e alla sentenza delle mie labbra fate attenzione. 7 Ha forse bisogno Dio della vostra menzogna, perchè dobbiate asserire cose false in favor suo? 8 Vi mostrerete forse parziali con lui e vi sforzerete di far gli avvocati di Dio? 9 Ma ciò piacerà a lui a cui nulla si può celare? ovvero rimarrà egli, come uomo, ingannato dalle vostre frodi? 10 Egli stesso riprenderebbe voi altri, perchè in segreto vi mostrate parziali con lui; 11 tosto ch'ei si scotesse vi sbigottirebbe, ed il terrore di lui cadrebbe su voialtri; 12 i vostri memoriali sarebbero [sentenze da] cenere, e diventerebbero d'argilla i vostri cimieri. 13 Tacete alquanto, ed io parlerò tutto ciò che la mia mente mi dirà. 14 Perchè lacero io le mie carni con i miei denti, e perchè metto l'anima mia nelle mie mani? 15 Quand'anche egli mi uccidesse, in lui spererò, eppur la mia condotta innanzi a lui difenderò; 16 ed egli proprio sarà il mio salvatore, poichè in faccia a lui non comparisce alcun ipocrita. 17 Ascoltate la mia parola, ed alle mie sentenze porgete orecchio. 18 Se io sarò giudicato, so che verrò riconosciuto giusto. 19 Chi è che verrà meco in giudizio? Venga! Perchè dovrei consumarmi tacendo? 20 Soltanto due cose tu [o Dio], non dovrai fare con me, e allor dalla tua faccia non m'occulterò: 21 la tua mano ritira tu da me, e il tuo terrore non mi sbigottisca; 22 quindi interrogami ed io ti risponderò, ovvero parlerò io e tu rispondimi. 23 Quante sono le mie iniquità e peccati? le mie scelleratezze e delitti fammi conoscere! 24 Perchè mai nascondi tu il tuo volto, e mi reputi come tuo nemico? 25 Contro una foglia, che il vento rapisce, mostri la tua potenza, e perseguiti un'arida pagliuzza; 26 tu infatti decreti contro di me amarezze, e mi vuoi far consumar dai peccati della mia giovinezza: 27 mettesti nel ceppo i piedi miei, osservasti tutte le mie strade, e l'orme de' miei piedi scrutasti; 28 mentre io come [legno] tarlato devo consumarmi, e come veste ch'è corrosa dalla tignuola.

Tintori:

Giobbe 13

Giobbe spera difendere la sua innocenza solo davanti a Dio
1 «Ecco, tutte queste cose le ha già viste il mio occhio, le ha udite il mio orecchio, le ho capite, e tutte. 2 Quel che sapete voi lo so anch'io, e non vi son per niente inferiore. 3 Ma io vorrei parlare Coll'Onnipotente, trattare con Dio, 4 e mostrare prima di tutto che voi siete fabbricatori di menzogne, attaccati a massime perverse. 5 Oh! se ve ne steste un po' zitti per apparire sapienti! 6 Udite adunque la mia difesa, ponete mente al giudizio delle mie labbra. 7 Ha forse Dio bisogno delle vostre menzogne e che parliate con frode in suo favore? 8 siete forse i suoi adulatori, e vi sforzate di farne gli avvocati? 9 E questo potrà piacere a lui a cui nulla può esser nascosto? Potrà Egli esser gabbato come un uomo dai vostri inganni? 10 Egli stesso vi condannerà; perchè segretamente siete suoi partigiani. 11 Appena si moverà vi spaventerà; il terrore di lui vi piomberà addosso: 12 la vostra memoria sarà come la cenere, le vostre cervici saran ridotte in fango. 13 State un po' zitti, chè parli io, qualunque cosa mi suggerirà la mente. 14 Perchè lacero le mie carni coi miei denti e porto l'anima mia nelle mie mani? 15 Anche se mi facesse morire spererò in lui ma difenderò davanti a lui la mia condotta, 16 ed Egli sarà il mio salvatore, chè nessun ipocrita ardirà presentarsi al suo cospetto. 17 Ascoltate le mie parole, porgete orecchio ai miei enimmi. 18 Se sarò giudicato, son certo d'esser trovato giusto. 19 Chi è che voglia venir meco in giudizio? Venga pure. Perchè mi devo struggere a stare zitto? 20 Tu però assicurami due cose, e allora non mi nasconderò dalla tua faccia: 21 ritira da me la tua mano, non mi spaventi il tuo terrore. 22 E allora domandami e io ti risponderò, oppure parlerò io e tu rispondimi. 23 Quante iniquità, quanti peccati ho commessi? Mostrami le mie scelleraggini, i miei delitti. 24 Perchè nascondi la tua faccia, e mi consideri come tuo nemico? 25 Mostri la tua potenza contro una foglia portata via dal vento e perseguiti una paglia secca. 26 Infatti tu scrivi contro di me delle cose amare, e mi vuoi finire per i peccati della mia adolescenza. 27 Hai messi nei ceppi i miei piedi, spii tutti i miei passi, seguendo le orme dei miei piedi; 28 mentre io devo essere consumato come la putredine e come una veste rosa dalla tignola».

Martini:

Giobbe 13

Giobbe per le loro stesse parole confuta gli amici, affermando, ch'ei saranno condannati da Dio: difende ancora contro gli amici la sua innocenza, e pazienza, domandando a Dio per quali peccati egli sia affitto sì gravemente.
1 Tutte queste cose l'occhio mio già le vide, e l'orecchio le ascoltò, e ad una ad una io le compresi. 2 Quel che sapete voi io pur lo so, ne sono inferiore a voi. 3 Con tutto questo io parlerò all'Onnipotente, e con Dio bramo discorrerla: 4 Facendo prima vedere come voi fabbri siete di menzogne, e sostenitori di false dottrine. 5 E piacesse a Dio, che steste in silenzio per farvi creder sapienti. 6 Udite adunque la mia correzione, e ponete mente alla sentenza, che uscirà dalle mie labbra. 7 Ha egli forse bisogno Iddio di vostre menzogne, onde per lui parliate con fraude? 8 Forse volete prestargli favore? ovver tentate di patrocinar la causa di Dio? 9 Sarà egli ciò grato a lui, cui nulla può essere ascoso? o sarà egli deluso, come il sarebbe un uomo, da' vostri inganni? 10 Egli stesso vi condannerà, perché occultamente cercate il suo favore. 11 Tosto che egli si moverà vi porrà in iscompiglio, e co' suoi terrori vi scuoterà. 12 La vostra memoria sarà come cenere, si ridurranno in fango le vostre cervici. 13 Tacete un tantino, affinchè io dica tutto quello, che la mente mi suggerisca. 14 Per qual motivo mi straccio co' miei denti le carni, e l'anima mia porto nelle mie mani? 15 Quand'anche egli mi desse morte, in lui spererò; ma accuserò le opere mie dinanzi a lui. 16 Ed egli sarà mio Salvatore; perocché non comparirà dinanzi a lui verun degli ipocriti. 17 Ponete mente alle mie parole, e le orecchie porgete a' miei enimmi. 18 Se sarò giudicato, io so, che sarò riconosciuto per giusto. 19 Chi è che voglia venir con me in giudizio? venga pure. Perché mi consumo tacendo? 20 Sol due cose non fare a me (o Signore); e allora non mi nasconderò dalla tua faccia: 21 Ritira da me la tua mano, e non mi sbigottire co' tuoi terrori. 22 Interrogami, ed io risponderò; o permetti ch'io parli, e tu rispondimi. 23 Quante ho io iniquitadi, e peccati? fammi conoscere le mie scelleraggini, e i miei delitti. 24 Perché nascondi il tuo volto, e mi consideri per tuo nimico? 25 Contro una foglia, che il vento disperde dimostri la tua possanza, e ad una secca paglia fai guerra: 26 Perocché amare cose tu scrivi contro di me, e consunto mi vuoi pei peccati di mia adolescenza. 27 Mi hai inceppati i piedi, hai notati tutti i miei andamenti, e hai posto mente a tutte le orme de' passi miei: 28 Di me che debbo ridurmi in putredine, ed essere come una veste rosa dalle tignuole.

Diodati:

Giobbe 13

1 Ecco, l'occhio mio ha vedute tutte queste cose, L'orecchio mio le ha udite, e le ha intese. 2 Quanto sapete voi, so anch'io; Io non son da men di voi. 3 E pure io parlerò all'Onnipotente; Io avrò a grado di venire a ragione con lui. 4 Ma certo, quant'è a voi, voi siete rappezzatori di menzogna; Voi siete medici da nulla tutti quanti. 5 Oh! vi taceste pur del tutto, Ciò vi sarebbe reputato in saviezza! 6 Deh! ascoltate la difesa della mia ragione, Ed attendete agli argomenti delle mie labbra. 7 Convienvisi in favor di Dio parlar perversamente, E per rispetto suo parlar frodolentemente? 8 Convienvisi aver riguardo alla qualità sua? Convienvisi litigar per Iddio? 9 Sarebbe egli ben per voi ch'egli vi esaminasse? Gabberestelo voi come si gabba un uomo? 10 Egli del certo vi arguirà, Se di nascosto avete riguardo alla qualità delle persone. 11 La sua altezza non vi sgomenterà ella? Lo spavento di lui non vi caderà egli addosso? 12 I vostri detti memorandi son simili a cenere; Ed i vostri sublimi ragionamenti a mucchi di fango.
13 Tacetevi, e lasciatemi stare, ed io parlerò; E passimi addosso che che sia. 14 Perchè mi strappo io la carne co' denti, E perchè tengo l'anima mia nella palma della mia mano? 15 Ecco, uccidami egli pure; sì spererò in lui; Ma tuttavia difenderò le mie vie nel suo cospetto. 16 Ed egli stesso mi sarà in salvazione; Perciocchè l'ipocrita non gli verrà davanti. 17 Ascoltate attentamente il mio ragionamento; Ed entrivi negli orecchi la mia dichiarazione. 18 Ecco ora, quando io avrò esposta per ordine la mia ragione, Io so che sarò trovato giusto. 19 Chi è colui che voglia litigar meco? Conciossiachè di presente mi tacerò, e spirerò. 20 Sol non farmi due cose, Ed allora io non mi nasconderò dal tuo cospetto. 21 Allontana la tua mano d'addosso a me, E non mi spaventi il tuo terrore. 22 E poi chiama, ed io risponderò; Ovvero, io parlerò, e tu rispondimi.
23 Quante iniquità e peccati ho io? Mostrami il mio misfatto, e il mio peccato. 24 Perchè nascondi la tua faccia, E mi reputi tuo nemico? 25 Stritolerai tu una fronda sospinta? O perseguiterai tu della stoppia secca? 26 Che tu mi sentenzii a pene amare, E mi faccia eredar l'iniquità della mia fanciullezza! 27 E metta i miei piedi ne' ceppi, E spii tutti i miei sentieri, E stampi le tue pedate in su le radici de' miei piedi! 28 Onde costui si disfa come del legno intarlato, Come un vestimento roso dalle tignuole.

Commentario abbreviato:

Giobbe 13

1 Capitolo 13

Giobbe rimprovera i suoi amici Giob 13:1-12

Professa la sua fiducia in Dio Giob 13:13-22

Giobbe chiede di conoscere i suoi peccati Giob 13:23-28

Versetti 1-12

Con autocompiacimento, Giobbe dichiara di non aver bisogno di essere istruito da loro. Coloro che litigano sono tentati di magnificare se stessi e di abbassare i loro fratelli più di quanto sia opportuno. Quando siamo afflitti o angosciati dal timore dell'ira, dalla forza della tentazione o dal peso dell'afflizione, dobbiamo rivolgerci al Medico delle nostre anime, che non respinge mai nessuno, non prescrive mai male e non lascia mai nessun caso senza rimedio. A Lui possiamo rivolgerci in ogni momento. Per i cuori spezzati e le coscienze ferite, tutte le creature, senza Cristo, sono medici di nessun valore. Giobbe parla evidentemente con uno spirito molto arrabbiato contro i suoi amici. Essi avevano avanzato alcune verità che riguardavano quasi Giobbe, ma il cuore non ammutolito davanti a Dio non riceve mai docilmente i rimproveri degli uomini.

13 Versetti 13-22

Giobbe decise di attenersi alla testimonianza che la sua coscienza dava della sua rettitudine. Dipendeva da Dio per la giustificazione e la salvezza, le due grandi cose in cui speriamo attraverso Cristo. La salvezza temporale se l'aspettava poco, ma della salvezza eterna era molto fiducioso: Dio non sarebbe stato solo il suo Salvatore per renderlo felice, ma la sua salvezza, nella vista e nel godimento della quale sarebbe stato felice. Sapeva di non essere un ipocrita e concludeva che non sarebbe stato rifiutato. Dovremmo essere ben contenti di Dio come amico, anche quando sembra contro di noi come nemico. Dobbiamo credere che tutto opererà per il nostro bene, anche quando tutto sembrerà andare contro di noi. Dobbiamo aggrapparci a Dio, anche se per il momento non possiamo trovare conforto in Lui. In un'ora di morte, dobbiamo trarre da lui un conforto vivo; e questo significa confidare in lui, anche se ci uccide.

23 Versetti 23-28

Giobbe chiede che gli vengano rivelati i suoi peccati. Un vero penitente è disposto a conoscere il peggio di se stesso; e tutti noi dovremmo desiderare di sapere quali sono le nostre trasgressioni, per poterle confessare e per evitare di commetterle in futuro. Giobbe si lamenta dolorosamente della severità di Dio nei suoi confronti. Il tempo non consuma la colpa del peccato. Quando Dio scrive cose amare contro di noi, il suo scopo è quello di farci ricordare i peccati dimenticati e di portarci a pentircene, in modo da staccarci da essi. I giovani si guardino dall'indulgere nel peccato. Anche in questo mondo possono possedere i peccati della loro giovinezza, tanto da avere mesi di dolore per momenti di piacere. La loro saggezza consiste nel ricordare il loro Creatore nei primi giorni, in modo da avere una speranza sicura e una dolce pace di coscienza come conforto per gli anni che stanno per finire. Giobbe si lamenta anche del fatto che i suoi errori attuali sono tenuti in gran conto. Al contrario, Dio non ci tratta secondo i nostri meriti. Questo era il linguaggio della visione malinconica di Giobbe. Se Dio segna i nostri passi ed esamina attentamente i nostri sentieri, nel giudizio, sia il corpo che l'anima sentono la sua giusta vendetta. Questo sarà il caso terribile degli increduli, ma in Cristo c'è una salvezza pensata, fornita e resa nota.

Riferimenti incrociati:

Giobbe 13

1 Giob 5:9-16; 12:9-25; 42:3-6
Giob 4:12; 5:27; 8:8-10; 15:17,18; Sal 78:3,4; 1G 1:3

2 Giob 12:3; 15:8,9; 34:35; 35:16; 37:2; 40:4,5; 42:7; 1Co 8:1,2; 2Co 11:4,5,16-18; 12:11

3 Giob 13:22; 9:34,35; 11:5; 23:3-7; 31:35
Giob 9:3,14,15; Is 1:18-20; 41:21; Ger 12:1,2; Mic 6:2

4 Giob 4:7-11; 5:1-5; 8:3,4; 18:5-21; 21:27-34; 22:6-30; Eso 20:16; Sal 119:69
Giob 6:21; 16:2; Ger 6:14; 8:22; 30:13; 46:11; Ez 34:4; Os 5:13; Mar 2:17; 5:26

5 Giob 13:13; 11:3; 16:3; 18:2; 19:2; 21:2,3; 32:1
Prov 17:28; Ec 5:3; Am 5:13; Giac 1:19

6 Giob 21:2,3; 33:1-3; 34:2; Giudic 9:7; Prov 8:6,7

7 Giob 4:7; 11:2-4; 17:5; 32:21,22; 36:4; Giov 16:2; Rom 3:5-8; 2Co 4:2

8 Giob 32:21; 34:19; Eso 23:2,3; Prov 24:23; Mal 2:9

9 Giob 34:36; Sal 44:21; 139:23; Ger 17:10
Giob 17:2; Is 28:22; Ga 6:7,8

10 Giob 42:7,8; Sal 50:21,22; 82:2; Giac 2:9

11 Sal 119:120; Ger 5:22; 10:10; Mat 10:28; Ap 15:3,4
Giob 13:21; Eso 15:16; Is 8:13

12 Giob 18:17; Eso 17:14; Sal 34:16; 102:12; 109:15; Prov 10:7; Is 26:14
Ge 18:27
Giob 4:19; Ge 2:7; 2Co 5:1

13 Giob 13:5; 7:11; 10:1; 21:3
Giob 6:9,10; 7:15,16

14 Giob 18:4; Ec 4:5; Is 9:20; 49:26
Giudic 12:3; 1Sa 19:5; 28:21; Sal 119:109

15 Giob 13:18; 19:25-28; 23:10; Sal 23:4; Prov 14:32; Rom 8:38,39
Giob 10:7; 16:17,21; 23:4-7; 27:5; 31:31-37; 40:2,4,5,8; 1G 3:20

16 Eso 15:2; Sal 27:1; 62:6,7; 118:14,21; Is 12:2; Ger 3:23; At 13:47
Giob 8:13; 27:8-10; 36:13; Is 33:14

17 Giob 13:6; 33:1

18 Giob 16:21; 23:4; 40:7
Giob 9:2,3,20; 40:7,8; Is 43:26; Rom 8:33,34; 2Co 1:12

19 Giob 19:5; 33:5-7,32; Is 50:7,8; Rom 8:33
Giob 13:13; 7:11; Ger 20:9

20 Giob 9:34,35
Ge 3:8-10; Sal 139:12; Ap 6:15,16

21 Giob 10:20; 22:15-17
Giob 13:11; 33:7; Sal 119:120

22 Giob 9:32; 38:3; 40:4,5; 42:3-6

23 Giob 22:5; Sal 44:20,21
Giob 36:8,9; Sal 139:23

24 Giob 10:2; 29:2,3; De 32:20; Sal 10:1; 13:1; 44:24; 77:6-9; 88:14; Is 8:17
Giob 16:9; 19:11; 30:21; 31:35; 33:10; 1Sa 28:16; Lam 2:5; 2Te 3:15

25 Giob 14:3; 1Sa 24:14; Is 17:13; Mat 12:20

26 Giob 3:20; Ru 1:20; Sal 88:3-18
Giob 20:11; Sal 25:7; Prov 5:11-13; Ger 31:19; Giov 5:5,14

27 Giob 33:11; 2Cron 16:10-12; Prov 7:22; At 16:24
Giob 10:6; 14:16; 16:9
Giob 2:7

28 Giob 30:17-19,29,30; Nu 12:12
Giob 4:19; Sal 39:11; Os 5:12

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