Nuova Riveduta:

Giobbe 17

1 «Il mio soffio vitale si spegne,
i miei giorni si estinguono,
il sepolcro m'aspetta!
2 Sono attorniato da schernitori
e non posso chiudere occhio a causa delle loro parole amare.
3 O Dio, deposita la mia cauzione presso di te;
se no, chi altro vorrebbe porgermi la mano?
4 Poiché tu hai chiuso il cuore di costoro alla ragione,
perciò non li farai trionfare.
5 Chi denuncia un amico perché diventi preda altrui,
vedrà accecare gli occhi dei suoi figli.
6 Egli mi ha reso la favola dei popoli,
e sono divenuto uno a cui si sputa in faccia.
7 L'occhio mio si oscura dal dolore,
le mie membra non sono più che un'ombra.
8 Gli uomini retti ne sono colpiti di stupore,
l'innocente si sdegna contro l'empio;
9 ma il giusto si attiene saldo alla sua via,
e chi ha le mani pure si fortifica sempre più.

(Gb 10:20-22; 19:10)
10 Quanto a voi tutti, tornate pure,
fatevi avanti,
ma fra voi non troverò un saggio.
11 I miei giorni passano; i miei disegni,
i disegni cari al mio cuore, sono distrutti;
12 e costoro pretendono che la notte sia giorno,
che la luce sia vicina, quando tutto è buio!
13 Se aspetto come casa mia il soggiorno dei morti,
se già mi sono fatto il letto nelle tenebre,
14 al sepolcro dico: "Tu sei mio padre",
e ai vermi: "Siete mia madre e mia sorella".
15 Dov'è dunque la mia speranza?
Questa speranza mia chi la può scorgere?
16 Essa scenderà alle porte del soggiorno dei morti,
quando nella polvere troveremo riposo assieme».

C.E.I.:

Giobbe 17

1 Il mio spirito vien meno,
i miei giorni si spengono;
non c'è per me che la tomba!
2 Non sono io in balìa di beffardi?
Fra i loro insulti veglia il mio occhio.
3 Sii tu la mia garanzia presso di te!
Qual altro vorrebbe stringermi la destra?
4 Poiché hai privato di senno la loro mente,
per questo non li lascerai trionfare.
5 Come chi invita gli amici a parte del suo pranzo,
mentre gli occhi dei suoi figli languiscono;
6 così son diventato ludibrio dei popoli,
sono oggetto di scherno davanti a loro.
7 Si offusca per il dolore il mio occhio
e le mie membra non sono che ombra.
8 Gli onesti ne rimangono stupiti
e l'innocente s'indigna contro l'empio.
9 Ma il giusto si conferma nella sua condotta
e chi ha le mani pure raddoppia il coraggio.
10 Su, venite di nuovo tutti:
io non troverò un saggio fra di voi.
11 I miei giorni sono passati, svaniti i miei
progetti,
i voti del mio cuore.
12 Cambiano la notte in giorno,
la luce - dicono - è più vicina delle tenebre.
13 Se posso sperare qualche cosa, la tomba è la mia
casa,
nelle tenebre distendo il mio giaciglio.
14 Al sepolcro io grido: «Padre mio sei tu!»
e ai vermi: «Madre mia, sorelle mie voi siete!».
15 E la mia speranza dov'è?
Il mio benessere chi lo vedrà?
16 Scenderanno forse con me nella tomba
o caleremo insieme nella polvere!

Nuova Diodati:

Giobbe 17

Giobbe dice che Dio lo ha reso la favola dei popoli
1 «Il mio spirito è infranto, i miei giorni si estinguono, il sepolcro mi aspetta. 2 Non sono io circondato da schernitori? Il mio occhio si sofferma sui loro insulti. 3 Dammi ora un pegno presso di te, altrimenti chi stringerebbe la mano con me come garante? 4 Poiché hai impedito alla loro mente di intendere, perciò non li farai trionfare. 5 Chi tradisce gli amici fino a depredarli, vedrà venir meno gli occhi dei suoi figli. 6 Ma egli mi ha reso la favola dei popoli, e sono divenuto uno a cui si sputa in faccia. 7 Il mio occhio si offusca per il dolore e tutte le mie membra non sono che ombra. 8 Gli uomini retti si stupiscono di questo, e l'innocente insorge contro l'empio. 9 Tuttavia il giusto rimane saldamente attaccato alla sua via, e chi ha le mani pure si fortifica sempre di più. 10 Quanto a voi tutti, ritornate, venite pure, perché tra di voi non trovo alcun saggio. 11 I miei giorni sono passati e i miei progetti sono stati stroncati, proprio quei desideri che nutrivo in cuore. 12 Costoro cambiano la notte in giorno, "la luce è vicina", dicono, a motivo delle tenebre. 13 Se aspetto lo Sceol come la mia casa, se distendo il mio giaciglio nelle tenebre, 14 se dico al sepolcro: "Tu sei mio padre", e ai vermi: "Siete mia madre e mia sorella", 15 dov'è dunque la mia speranza? Chi può scorgere alcuna speranza per me? 16 Scenderà forse alle porte dello Sceol, quando troveremo assieme riposo nella polvere?».

Riveduta 2020:

Giobbe 17

1 Il mio soffio vitale si spegne, i miei giorni si estinguono, il sepolcro mi aspetta! 2 Sono circondato da schernitori e non posso chiudere occhio a causa delle loro parole amare. 3 O Dio, dammi un pegno, sii tu il mio garante presso di te; se no, chi altro vorrebbe porgermi la mano? 4 Poiché tu hai chiuso il cuore di costoro alla ragione, perciò non li farai trionfare. 5 Chi denuncia un amico perché diventi preda altrui, vedrà venire meno gli occhi dei suoi figli. 6 Egli mi ha reso la favola dei popoli, e sono diventato un essere a cui si sputa in faccia. 7 Il mio occhio si oscura per il dolore, tutte le mie membra non sono più che un'ombra. 8 Gli uomini retti sono colpiti di stupore e l'innocente insorge contro l'empio, 9 ma il giusto si attiene saldo alla sua via, e chi ha le mani pure si fortifica sempre di più. 10 Quanto a voi tutti, tornate pure, fatevi avanti, ma fra voi non troverò alcun saggio. 11 I miei giorni passano, i miei disegni, i disegni cari al mio cuore, sono distrutti, 12 e costoro pretendono che la notte sia giorno, che la luce sia vicina, quando tutto è buio! 13 Se aspetto come casa mia il soggiorno dei morti, se già mi sono fatto il letto nelle tenebre, 14 se ormai dico al sepolcro: 'Tu sei mio padre' e ai vermi: 'Siete mia madre e mia sorella', 15 dov'è dunque la mia speranza? questa speranza mia chi la può scorgere? 16 Essa scenderà alle porte del soggiorno dei morti, quando nella polvere troveremo riposo assieme”.

Riveduta:

Giobbe 17

1 Il mio soffio vitale si spenge, i miei giorni si estinguono, il sepolcro m'aspetta! 2 Sono attorniato di schernitori e non posso chiuder occhio per via delle lor parole amare. 3 O Dio, da' un pegno, sii tu il mio mallevadore presso di te; se no, chi metterà la sua nella mia mano? 4 Poiché tu hai chiuso il cuor di costoro alla ragione, e però non li farai trionfare. 5 Chi denunzia un amico sì che diventi preda altrui, vedrà venir meno gli occhi de' suoi figli. 6 Egli m'ha reso la favola dei popoli, e son divenuto un essere a cui si sputa in faccia. 7 L'occhio mio si oscura pel dolore, tutte le mie membra non son più che un'ombra. 8 Gli uomini retti ne son colpiti di stupore, e l'innocente insorge contro l'empio; 9 ma il giusto si attiene saldo alla sua via, e chi ha le mani pure viepiù si fortifica. 10 Quanto a voi tutti, tornate pure, fatevi avanti, ma fra voi non troverò alcun savio. 11 I miei giorni passano, i miei disegni, i disegni cari al mio cuore, sono distrutti, 12 e costoro pretendon che la notte sia giorno, che la luce sia vicina, quando tutto è buio! 13 Se aspetto come casa mia il soggiorno de' morti, se già mi son fatto il letto nelle tenebre, 14 se ormai dico al sepolcro 'tu sei mio padre' e ai vermi: 'siete mia madre e mia sorella', 15 dov'è dunque la mia speranza? questa speranza mia chi la può scorgere? 16 Essa scenderà alle porte del soggiorno de' morti, quando nella polvere troverem riposo assieme».

Ricciotti:

Giobbe 17

1 Il mio spirito s'attenua, i miei giorni s'accorciano, e per me non resta che il sepolcro! 2 Io non ho peccato, eppur nelle amarezze s'intrattiene l'occhio mio. 3 Liberami, o Signore, e mettimi vicino a te, e poi mi combatta pur la mano di chiunque. 4 Il cuor di costoro tu tenesti lontano dall'intelligenza, perciò essi non trionferanno. 5 Si promette del bottino ai compagni, mentre gli occhi dei propri figli si consumano [in vana attesa]. 6 Eppur egli mi ha ridotto a proverbio della plebe, e [spaventoso] esempio io sono per essi. 7 S'ottenebrò pel corruccio l'occhio mio, e le mie membra sono ridotte ad un nulla. 8 I giusti sono sgomenti di questo, e l'innocente insorge contro l'ipocrita; 9 ma il giusto s'attiene alla sua strada, e chi è puro di mani accresce la costanza. 10 Perciò voi tutti volgetevi e venite, ed io non troverò fra voi alcun sapiente! 11 I miei giorni passarono, i miei progetti furono dispersi, tormentandomi il cuore. 12 La notte [per me] s'è cambiata in giorno, e di nuovo dopo le tenebre aspetto la luce. 13 Se ho una speranza, è che gl'ìnferi diventino la mia dimora, e che nelle tenebre [della morte] io stenda il mio giaciglio; 14 alla putredine io esclamo: - Tu sei il padre mio! Mamma mia! e Sorella mia! - [chiamo] la verminaia. 15 Ov'è mai dunque la mia speranza [umana], e la mia felicità chi può scoprirla? 16 Nei profondissimi ìnferi scenderà ogni mia cosa: non potrò almeno laggiù trovar la mia pace?».

Tintori:

Giobbe 17

Giobbe prega Dio a difenderlo dagli empi
1 «Il mio spirito si consuma, i miei giorni finiscono, e non mi resta altro che il sepolcro, 2 sebbene non abbia peccato, il mio occhio vive nelle amarezze. 3 Liberami, Signore, mettimi accanto a te, e allora vengano pure a combattere contro di me. 4 Hai allontanato il loro cuore dalla sapienza, e per questo non trionferanno. 5 Egli promette la preda ai compagni, mentre gli occhi dei suoi figli si struggono. 6 Mi ha fatto la favola del volgo, e come un esempio dinanzi a loro. 7 Ho perso il lume degli occhi dall'indignazione e le mie membra son quasi ridotte a nulla, 8 i giusti ne stupiranno, e l'innocente si leverà contro l'ipocrita, 9 il giusto terrà la sua strada, e chi ha le mani pure raddoppierà il coraggio. 10 Andate dunque voi tutti a mutar pensiero e poi tornate, chè non mi riesce trovare tra voi un sapiente, 11 i miei giorni son passati, i miei disegni, affanno del mio cuore, sono svaniti, 12 han cambiata la notte in giorno. Spero che dopo le tenebre venga di nuovo la luce. 13 Ma quando avrò aspettato, il soggiorno dei morti sarà la mia casa: nelle tenebre ho già disteso il mio letto. 14 Ho detto alla putredine: Tu sei mio padre, e ai vermi: Voi siete mia madre e mie sorelle. 15 Dov'è dunque ciò che aspetto? E la mia pazienza chi la considera? 16 Scenderanno tutte le mie cose nell'Abisso? E potrò almeno laggiù aver requie?».

Martini:

Giobbe 17

Giobbe per la sua grande afflizione afferma, che nulla più per lui vi rimane, fuorché, la morte, e accusa gli amici di stoltezza, perchè la sola presente rimunerazione stabiliscono: egli poi aspetta la requie futura.
1 Si va consumando il mio spirito, si accorciano i giorni miei, e solo per me vi resta il sepolcro. 2 Io non peccai, e gli occhi miei nuotano nelle amarezze. 3 Liberami, o Signore, e pommi presso di te, e chicchessia armi sua mano a combattere contro di me. 4 Il loro cuore hai tenuto lontano dalla saggezza; per questo ei non saranno esaltati. 5 Egli promette acquisti a' suoi compagni; ma gli occhi de' suoi figliuoli verranno meno. 6 Egli mi ha renduto quasi favola del volgo, e sono negli occhi loro oggetto di orrore. 7 Pel gran dispetto ho perduto il lume degli occhi, e le mie membra son quasi ridotte nel nulla. 8 Rimarranno di ciò stupefatti i giusti, e l'innocente si leverà contro l'ipocrita. 9 Ma il giusto terrà sua strada, e quegli, che ha pure le mani crescerà in fortezza. 10 Voi pertanto cangiate di parere, e venite, ed io non troverò tra voi verun capiente. 11 Sen fuggono i giorni miei, i miei disegni si risolvono in fumo, e mi tormentano il cuore. 12 La notte hanno cambiata in giorno, e di nuovo dopo le tenebre spero la luce. 13 Quand'io avrò aspettato pazientemente, la mia casa el' è il sepolcro, e nelle tenebre ho disteso il mio letticciuolo. 14 Alla putredine ho detto tu se' mio padre, e ai vermi voi siete mia madre, e mia sorella, 15 Dov' è adunque adesso la mia espettazione, e chi è che consideri la mia pazienza? 16 Nel cupo sepolcro scenderà ogni cosa con me; credi tu che ivi almeno io avrò requie?

Diodati:

Giobbe 17

1 Il mio spirito si dissolve, I miei giorni sono spenti, I sepolcri mi aspettano. 2 Non ho io appresso di me degli schernitori? E l'occhio mio non dev'egli sopportare le loro provocazioni? 3 Deh! metti pegno, dammi sicurtà per piatir teco; Chi sarà colui che mi toccherà nella mano? 4 Perciocchè, quant'è a costoro, tu hai nascosto il senno al cuor loro, E però tu non li innalzerai. 5 Di chi parla fra gli amici per lusinga Anche gli occhi de' figliuoli saranno consumati. 6 Egli mi ha posto per servir di proverbio a' popoli, Ed io sono pubblicamente menato attorno in sul tamburo. 7 E l'occhio mio è tutto raggrinzato di sdegno, E tutte le mie membra son simili ad un'ombra. 8 Gli uomini diritti stupiranno di questo, E l'innocente se ne commoverà per cagion dell'ipocrita. 9 Ma pure il giusto si atterrà alla sua via, E colui ch'è puro di mani vie più si raffermerà.
10 Or ravvedetevi pure voi tutti, e poi venite; Non troverò io alcun savio fra voi? 11 I miei giorni son passati via; I miei disegni, i proponimenti del mio cuore son rotti. 12 La notte mi è cangiata in giorno, La luce è di presso seguita dalle tenebre. 13 Se io mi trattengo di speranza, il sepolcro sarà la mia casa, Io farò il mio letto nelle tenebre. 14 Già ho gridato alla fossa: Tu sei mio padre; Ed a' vermini: Voi siete la madre, e la sorella mia. 15 Ed ove è ora la mia speranza? Sì, la mia speranza? chi la potrà vedere? 16 Le mie speranze scenderanno nel fondo del sepolcro; Conciossiachè il riposo di tutti ugualmente sia nella polvere.

Commentario abbreviato:

Giobbe 17

1 Capitolo 17

Giobbe si appella da uomo a Dio Giob 17:1-9

La sua speranza non è nella vita, ma nella morte Giob 17:10-16

Versetti 1-9

Giobbe riflette sulle dure censure che i suoi amici gli hanno rivolto e, guardandosi come un uomo morente, si appella a Dio. Il nostro tempo sta finendo. Dobbiamo riscattare con cura i giorni del tempo e spenderli per prepararci all'eternità. Vediamo il buon uso che il giusto dovrebbe fare delle afflizioni di Giobbe da parte di Dio, dei nemici e degli amici. Invece di scoraggiarsi nel servizio di Dio, a causa delle dure prove che questo fedele servitore di Dio ha incontrato, dovrebbero avere il coraggio di procedere e perseverare. Coloro che tengono gli occhi al cielo come fine, manterranno i piedi nei sentieri della religione come loro strada, indipendentemente dalle difficoltà e dagli scoraggiamenti che possono incontrare.

10 Versetti 10-16

Gli amici di Giobbe avevano preteso di confortarlo con la speranza di un suo ritorno a una situazione di prosperità; egli mostra qui che non sono saggi coloro che, nell'opera di conforto degli afflitti, traggono il loro conforto dalla possibilità di guarigione in questo mondo. È saggio consolare noi stessi e gli altri nell'angoscia con ciò che non verrà meno: la promessa di Dio, il suo amore e la sua grazia, e una speranza fondata di vita eterna. Guardate come Giobbe si riconcilia con la tomba. Questo fa sì che i credenti siano disposti a morire: non è altro che andare a letto; sono stanchi ed è ora che vadano a letto. Perché non dovrebbero andare volentieri quando il Padre li chiama? Ricordiamoci che i nostri corpi sono alleati della corruzione, del verme e della polvere; e cerchiamo quella viva speranza che si realizzerà, quando la speranza degli empi sarà spenta nelle tenebre; affinché quando i nostri corpi saranno nella tomba, le nostre anime possano godere del riposo riservato al popolo di Dio.

Riferimenti incrociati:

Giobbe 17

1 Giob 19:17
Giob 6:11; 42:16; Is 57:16
Giob 17:13,14; Sal 88:3-5; Is 38:10-14

2 Giob 12:4; 13:9; 16:20; 21:3; Sal 35:14-16; Mat 27:39-44
Sal 25:13; 91:1
1Sa 1:6,7

3 Giob 9:33; Ge 43:9; 44:32; Prov 11:15; 20:16; Eb 7:22
Prov 6:11; 11:15; 17:18; 22:26

4 2Sa 15:31; 17:14; 2Cron 25:16; Is 19:14; Mat 11:25; 13:11; Rom 11:8; 1Co 1:20

5 Giob 32:21,22; Sal 12:2,3; Prov 20:19; 29:5; 1Te 2:5
Eso 20:5; De 28:65; 1Re 11:12; Lam 4:17

6 Giob 30:9; 1Re 9:7; Sal 44:14
Ge 31:27; Is 5:12

7 Giob 16:16; Sal 6:7; 31:9,10; Lam 5:17
Giob 17:11
Sal 109:23; Ec 6:12

8 Sal 73:12-15; Ec 5:8; Abac 1:13; Rom 11:33
Giob 34:30; At 13:46

9 Sal 84:7,11; Prov 4:18; 14:16; Is 35:8-10; 1P 1:5; 1G 2:19
Ge 20:5; Sal 24:4; 26:6; 73:13; Is 1:15,16; Mar 7:2
Is 40:29-31; 2Co 12:9,10

10 Giob 6:29; Mal 3:18
Giob 17:4; 15:9; 32:9; 42:7; 1Co 1:20; 6:5

11 Giob 7:6; 9:25,26; Is 38:10
Prov 16:9; 19:21; Ec 9:10; Is 8:10; Lam 3:37; Rom 1:13; 2Co 1:15-17; Giac 4:13-15

12 Giob 7:3,4,13,14; 24:14-16; De 28:67

13 Giob 14:14; Sal 27:14; Lam 3:25,26
Giob 17:1; 10:21,22; 30:23
Sal 139:8; Is 57:2

14 Giob 21:32,33; Sal 16:10; 49:9; At 2:27-31; 13:34-37; 1Co 15:42,53,54
Giob 19:26; 24:20; Is 14:11

15 Giob 4:6; 6:11; 13:15; 19:10

16 Giob 18:13,14; 33:18-28; Sal 88:4-8; 143:7; Is 38:17,18; Gion 2:6
Giob 3:17-19; Ez 37:11; 2Co 1:9

Dimensione testo:


Visualizzare un brano della Bibbia


     

Aiuto Aiuto per visualizzare la Bibbia

Ricercare nella Bibbia


      


     

Ricerca avanzata

Aiuto Aiuto per ricercare la Bibbia

Indirizzo di questa pagina:
https://www.laparola.net/testo.php?riferimento=Giobbe17&versioni[]=Nuova+Riveduta&versioni[]=C.E.I.&versioni[]=Nuova+Diodati&versioni[]=Riveduta+2020&versioni[]=Riveduta&versioni[]=Ricciotti&versioni[]=Tintori&versioni[]=Martini&versioni[]=Diodati&versioni[]=Commentario&versioni[]=Riferimenti+incrociati

Indirizzo del testo continuo:
https://www.laparola.net/app/?w1=bible&t1=local%3Anr&v1=JB17_1&w2=bible&t2=local%3Acei1974&v2=JB17_1&w3=bible&t3=local%3And&v3=JB17_1&w4=bible&t4=local%3Ar2&v4=JB17_1&w5=bible&t5=local%3Aluzzi&v5=JB17_1&w6=bible&t6=local%3Aricciotti&v6=JB17_1&w7=bible&t7=local%3Atintori&v7=JB17_1&w8=bible&t8=local%3Amartini&v8=JB17_1&w9=bible&t9=local%3Adio&v9=JB17_1&w10=commentary&t10=local%3Acommabbrmh&v10=JB17_1&w11=commentary&t11=local%3Arifinc&v11=JB17_1