Giobbe 19Giobbe si lamenta, ma egli sa che il suo Redentore è vivente Gb 16; Sl 88; 102:4-12 1 Allora Giobbe rispose e disse: 2 «Fino a quando mi affliggerete e mi tormenterete con i vostri discorsi? 3 Sono già dieci volte che m'insultate e non vi vergognate di malmenarmi. 4 Ammesso pure che io abbia sbagliato, il mio errore concerne me solo. 5 Ma se proprio volete insuperbire contro di me e rimproverarmi la vergogna in cui mi trovo, 6 allora sappiatelo: chi m'ha fatto torto e m'ha avvolto nella sua rete è Dio. 7 Ecco, io grido: "Violenza!" e nessuno risponde; imploro aiuto, ma non c'è giustizia! 8 Dio mi ha sbarrato la via e non posso passare, ha coperto di tenebre il mio cammino. 9 Mi ha spogliato della mia gloria, mi ha tolto dal capo la corona. 10 Mi ha demolito pezzo per pezzo, e io me ne vado. Ha sradicato come un albero la mia speranza. 11 Ha acceso la sua ira contro di me, mi ha considerato come suo nemico. 12 Le sue schiere sono venute tutte insieme, si sono spianate la strada fino a me, hanno posto il campo intorno alla mia tenda. 13 Egli ha allontanato da me i miei fratelli, i miei conoscenti sono diventati degli estranei per me. 14 Mi hanno abbandonato i miei parenti, gli intimi miei mi hanno dimenticato. 15 I miei domestici e le mie serve mi trattano come un estraneo; ai loro occhi io sono un intruso. 16 Chiamo il mio servo e non risponde, devo supplicarlo con la mia bocca. 17 Il mio fiato ripugna a mia moglie, faccio pietà a chi nacque dal grembo di mia madre. 18 Perfino i bimbi mi sprezzano; se cerco di alzarmi, mi deridono. 19 Tutti gli amici più stretti mi hanno in orrore, quelli che amavo si sono rivoltati contro di me. 20 Le mie ossa stanno attaccate alla mia pelle e alla mia carne, non m'è rimasta che la pelle dei denti. 21 Pietà, pietà di me, voi, amici miei, poiché la mano di Dio mi ha colpito. 22 Perché perseguitarmi come fa Dio? Perché non siete mai sazi della mia carne? (Mt 5:8; 1Gv 3:2-3) Gv 11:23-27 23 «Oh, se le mie parole fossero scritte! Se fossero impresse in un libro! 24 Se con lo scalpello di ferro e con il piombo fossero incise nella roccia per sempre! 25 Ma io so che il mio Redentore vive e che alla fine si alzerà sulla polvere. 26 E quando, dopo la mia pelle, sarà distrutto questo corpo, senza la mia carne, vedrò Dio. 27 Io lo vedrò a me favorevole; lo contempleranno i miei occhi, non quelli d'un altro; il cuore, dal desiderio, mi si consuma! 28 Se voi dite: "Come lo perseguiteremo?" - mentre la radice della tribolazione è già dentro di me - 29 temete invece per voi stessi la spada! Perché furiosi sono i castighi della spada, affinché sappiate che c'è una giustizia». | Giobbe 191 Giobbe allora rispose: 2 Fino a quando mi tormenterete e mi opprimerete con le vostre parole? 3 Son dieci volte che mi insultate e mi maltrattate senza pudore. 4 È poi vero che io abbia mancato e che persista nel mio errore? 5 Non è forse vero che credete di vincere contro di me, rinfacciandomi la mia abiezione? 6 Sappiate dunque che Dio mi ha piegato e mi ha avviluppato nella sua rete. 7 Ecco, grido contro la violenza, ma non ho risposta, chiedo aiuto, ma non c'è giustizia! 8 Mi ha sbarrato la strada perché non passi e sul mio sentiero ha disteso le tenebre. 9 Mi ha spogliato della mia gloria e mi ha tolto dal capo la corona. 10 Mi ha disfatto da ogni parte e io sparisco, mi ha strappato, come un albero, la speranza. 11 Ha acceso contro di me la sua ira e mi considera come suo nemico. 12 Insieme sono accorse le sue schiere e si sono spianata la strada contro di me; hanno posto l'assedio intorno alla mia tenda. 13 I miei fratelli si sono allontanati da me, persino gli amici mi si sono fatti stranieri. 14 Scomparsi sono vicini e conoscenti, mi hanno dimenticato gli ospiti di casa; 15 da estraneo mi trattano le mie ancelle, un forestiero sono ai loro occhi. 16 Chiamo il mio servo ed egli non risponde, devo supplicarlo con la mia bocca. 17 Il mio fiato è ripugnante per mia moglie e faccio schifo ai figli di mia madre. 18 Anche i monelli hanno ribrezzo di me: se tento d'alzarmi, mi danno la baia. 19 Mi hanno in orrore tutti i miei confidenti: quelli che amavo si rivoltano contro di me. 20 Alla pelle si attaccano le mie ossa e non è salva che la pelle dei miei denti. 21 Pietà, pietà di me, almeno voi miei amici, perché la mano di Dio mi ha percosso! 22 Perché vi accanite contro di me, come Dio, e non siete mai sazi della mia carne? 23 Oh, se le mie parole si scrivessero, se si fissassero in un libro, 24 fossero impresse con stilo di ferro sul piombo, per sempre s'incidessero sulla roccia! 25 Io lo so che il mio Vendicatore è vivo e che, ultimo, si ergerà sulla polvere! 26 Dopo che questa mia pelle sarà distrutta, senza la mia carne, vedrò Dio. 27 Io lo vedrò, io stesso, e i miei occhi lo contempleranno non da straniero. Le mie viscere si consumano dentro di me. 28 Poiché dite: «Come lo perseguitiamo noi, se la radice del suo danno è in lui?», 29 temete per voi la spada, poiché punitrice d'iniquità è la spada, affinché sappiate che c'è un giudice. | Giobbe 19Quinta risposta di Giobbe: egli si sente schernito; tutto gli è contro 1 Allora Giobbe rispose e disse: 2 «Fino a quando affliggerete la mia anima e mi opprimerete coi vostri discorsi? 3 Sono già dieci volte che mi schernite e non vi vergognate di offendermi. 4 Anche se fosse vero che ho mancato, il mio errore riguarderebbe me solo. 5 Ma se proprio volete insuperbire contro di me rimproverandomi l'oggetto della mia vergogna, 6 sappiate allora che Dio mi ha trattato ingiustamente e mi ha avvolto nelle sue reti. 7 Ecco, io grido: "Violenza!", ma non ho alcuna risposta; grido per aiuto, ma non c'è giustizia! 8 Mi ha sbarrato la strada e così non posso passare; ha sparso le tenebre sul mio cammino. 9 Mi ha spogliato del mio onore e mi ha tolto dal capo la corona. 10 Mi ha demolito da ogni lato e io me ne vado; ha sradicato come un albero la mia speranza. 11 La sua ira si è accesa contro di me e mi considera come suo nemico. 12 Le sue schiere sono venute tutte insieme e hanno costruito la loro strada contro di me, si sono accampate intorno alla mia tenda. 13 Egli ha allontanato da me i miei fratelli, e i miei conoscenti si sono interamente estraniati da me. 14 I miei parenti mi hanno abbandonato e i miei intimi amici mi hanno dimenticato. 15 I miei domestici e le mie serve mi trattano come un estraneo, ai loro occhi sono un forestiero. 16 Chiamo il mio servo, ma egli non risponde; devo supplicarlo con la mia bocca. 17 Il mio fiato è ripugnante per mia moglie, e sono nauseante ai figli del mio stesso grembo. 18 Persino i bambini mi disprezzano; se provo ad alzarmi, parlano contro di me. 19 Tutti gli amici più intimi mi hanno in orrore, e quelli che amavo si sono rivoltati contro di me. 20 Le mie ossa si attaccano alla mia pelle e alla mia carne e non mi è rimasto che la pelle dei denti. 21 Pietà di me, pietà di me, almeno voi, amici miei, perché la mano di Dio mi ha colpito. 22 Perché mi perseguitate come fa Dio e non siete mai sazi della mia carne? Giobbe afferma che il suo Redentore vive 23 Oh, se le mie parole fossero scritte; oh, se fossero incise in un libro; 24 se fossero scolpite per sempre su una roccia con uno stilo di ferro e col piombo! 25 Ma io so che il mio Redentore vive e che alla fine si leverà sulla terra. 26 Dopo che questa mia pelle sarà distrutta, nella mia carne vedrò Dio. 27 Lo vedrò io stesso; i miei occhi lo contempleranno, e non un altro. Il mio cuore si strugge dentro di me. 28 Se dite: "Perché lo perseguitiamo?", quando la radice di questi mali si trova in me, 29 temete per voi stessi la spada, perché l'ira porta la punizione della spada, affinché sappiate che c'è un giudizio». | Giobbe 19Quinta replica di Giobbe 1 Allora Giobbe rispose e disse: 2 “Fino a quando affliggerete la mia anima e mi tormenterete con i vostri discorsi? 3 Sono già dieci volte che m'insultate e non vi vergognate di maltrattarmi. 4 Ammesso pure che io abbia sbagliato, il mio errore riguarda solo me. 5 Ma se proprio vi volete insuperbire contro di me e rimproverarmi la vergogna in cui mi trovo, 6 allora sappiatelo: chi mi ha fatto torto e mi ha avvolto nelle sue reti è Dio. 7 Ecco, io grido: 'Violenza!' e nessuno risponde; imploro aiuto, ma non c'è giustizia! 8 Dio mi ha sbarrato la via e non posso passare, ha coperto di tenebre il mio cammino. 9 Mi ha spogliato della mia gloria, mi ha tolto dal capo la corona. 10 Mi ha demolito pezzo per pezzo, e io me ne vado! Ha sradicato come un albero la mia speranza. 11 Ha acceso la sua ira contro di me e mi ha considerato come suo nemico. 12 Le sue schiere sono venute tutte insieme, si sono spianate la via fino a me e si sono accampate intorno alla mia tenda. 13 Egli ha allontanato da me i miei fratelli, i miei conoscenti si sono del tutto estraniati da me. 14 Mi hanno abbandonato i miei parenti, i miei intimi mi hanno dimenticato. 15 I miei domestici e le mie serve mi trattano da straniero; ai loro occhi io sono un estraneo. 16 Chiamo il mio servo, e non risponde, devo supplicarlo con la mia bocca. 17 Il mio fiato è ripugnante per mia moglie, faccio pietà a chi nacque dal grembo di mia madre. 18 Perfino i bimbi mi disprezzano; se cerco di alzarmi, mi deridono. 19 Tutti gli amici più stretti mi hanno in orrore, e quelli che amavo mi si sono rivoltati contro. 20 Le mie ossa stanno attaccate alla mia pelle, alla mia carne non è rimasta che la pelle dei denti. 21 Pietà, pietà di me, voi, amici miei! perché la mano di Dio mi ha colpito. 22 Perché perseguitarmi come fa Dio? Perché non siete mai sazi della mia carne? 23 Oh, se le mie parole fossero scritte! se fossero impresse in un libro! 24 se con lo scalpello di ferro e con il piombo fossero incise nella roccia per sempre! 25 Ma io so che il mio Redentore vive e che alla fine si alzerà sulla polvere. 26 E quando, dopo la mia pelle, questo corpo sarà distrutto, senza la mia carne, vedrò Iddio. 27 Lo vedrò a me favorevole; lo contempleranno i miei occhi, non quelli di un altro; il cuore, dal desiderio, mi si scioglie! 28 Se voi dite: 'Come lo perseguiteremo?' - se la radice del mio male già si trova in me - 29 Temete per voi stessi la spada, perché i castighi della spada sono furiosi, affinché sappiate che c'è una giustizia”. | Giobbe 19Quinta replica di Giobbe 1 Allora Giobbe rispose e disse: 2 «Fino a quando affliggerete l'anima mia e mi tormenterete coi vostri discorsi? 3 Son già dieci volte che m'insultate, e non vi vergognate di malmenarmi. 4 Dato pure ch'io abbia errato, il mio errore concerne me solo. 5 Ma se proprio volete insuperbire contro di me e rimproverarmi la vergogna in cui mi trovo, 6 allora sappiatelo: chi m'ha fatto torto e m'ha avvolto nelle sue reti è Dio. 7 Ecco, io grido: 'Violenza!' e nessuno risponde; imploro aiuto, ma non c'è giustizia! 8 Dio m'ha sbarrato la via e non posso passare, ha coperto di tenebre il mio cammino. 9 M'ha spogliato della mia gloria, m'ha tolto dal capo la corona. 10 M'ha demolito a brano a brano, e io me ne vo! ha sradicata come un albero la mia speranza. 11 Ha acceso l'ira sua contro di me, e m'ha considerato come suo nemico. 12 Le sue schiere son venute tutte insieme, si sono spianata la via fino a me, han posto il campo intorno alla mia tenda. 13 Egli ha allontanato da me i miei fratelli, i miei conoscenti si son del tutto alienati da me. 14 M'hanno abbandonato i miei parenti, gl'intimi miei m'hanno dimenticato. 15 I miei domestici e le mie serve mi trattan da straniero; agli occhi loro io sono un estraneo. 16 Chiamo il mio servo, e non risponde, devo supplicarlo con la mia bocca. 17 Il mio fiato ripugna alla mia moglie, faccio pietà a chi nacque dal seno di mia madre. 18 Perfino i bimbi mi sprezzano; se cerco d'alzarmi, mi scherniscono. 19 Tutti gli amici più stretti m'hanno in orrore, e quelli che amavo mi si son vòlti contro. 20 Le mie ossa stanno attaccate alla mia pelle, alla mia carne, non m'è rimasto che la pelle de' denti. 21 Pietà, pietà di me, voi, miei amici! ché la man di Dio m'ha colpito. 22 Perché perseguitarmi come fa Dio? Perché non siete mai sazi della mia carne? 23 Oh se le mie parole fossero scritte! se fossero consegnate in un libro! 24 se con lo scarpello di ferro e col piombo fossero incise nella roccia per sempre!... 25 Ma io so che il mio Vindice vive, e che alla fine si leverà sulla polvere. 26 E quando, dopo la mia pelle, sarà distrutto questo corpo, senza la mia carne, vedrò Iddio. 27 Io lo vedrò a me favorevole; lo contempleranno gli occhi miei, non quelli d'un altro... il cuore, dalla brama, mi si strugge in seno! 28 Se voi dite: Come lo perseguiteremo, come troveremo in lui la causa prima dei suoi mali? 29 Temete per voi stessi la spada, ché furiosi sono i castighi della spada, affinché sappiate che v'è una giustizia». | Giobbe 19Seconda risposta di Giobbe a Baldad. 1 Ma Giobbe rispose e disse: 2 «Fino a quando affliggerete l'anima mia, e mi opprimerete con discorsi? 3 Son già dieci volte che voi m'ingiuriate, e non vi vergognate di maltrattarmi. 4 Eppure, quand'anche io fossi in ignoranza, presso di me rimarrebbe l'ignoranza mia. 5 Voi invece contro me v'insuperbite e mi rimproverate a motivo dei miei obbrobrii; 6 ebbene sappiate che Dio non mi affligge con giudizio giusto, sì da ricingermi con i suoi flagelli. 7 Ecco, io grido soffrendo violenza, ma nessuno m'ascolta, alzo le strida, ma nessuno fa giustizia. 8 Il mio sentiero [Dio] ha sbarrato, sì che non passo, e sulla mia strada ha posto le tenebre. 9 Dell'onor mio egli mi ha spogliato, e mi tolse la corona dalla testa. 10 Da ogni parte mi ha demolito, ed io perisco, la mia speranza ha distrutto come ad albero sradicato. 11 Divampò contro me la sua collera, mi ha considerato qual nemico suo. 12 Tutte irruppero le sue torme, apparecchiarono la loro strada contro di me, s'accamparono attorno alla mia tenda. 13 I miei fratelli allontanò egli da me, e i miei conoscenti come stranieri da me si ritirarono; 14 i miei vicini mi hanno abbandonato, e quei che mi conoscevano mi hanno dimenticato; 15 gl'inquilini di mia casa e le mie serve qual forestiero mi stimano, e qual pellegrino son diventato agli occhi loro. 16 Chiamo il mio servo, ma egli non risponde, di bocca mia io sto a supplicarlo! 17 L'alito mio fa nausea a mia moglie, e mi raccomando ai figli del mio seno. 18 Perfin gli stolti mi hanno disprezzato, e pur se m'allontano essi mi beffeggiano. 19 Quei che già furono miei consiglieri mi hanno abominato, e chi ebbi in sommo amore mi si è voltato contro. 20 Alla mia pelle, consuntasi la carne, s'è attaccato il mio scheletro, e sono rimaste solo le labbra attorno ai miei denti. 21 Pietà di me, pietà di me, almeno voi amici miei, perchè la mano del Signore mi ha toccato! 22 Perchè mi perseguitate, come [fa] Dio, e vi state a satollare delle mie carni? 23 Oh! venissero pur scritte le mie parole, oh! fossero vergate nel libro, 24 oh con scalpello di ferro e lamina di piombo nella dura selce fossero incise! 25 Io so infatti che il mio redentore vive, e nell'ultimo giorno io sorgerò dalla terra, 26 e che nuovamente mi circonderò della mia pelle, e nella mia carne vedrò il mio Dio. 27 [Quel Dio] che vedrò io stesso, e contempleranno i miei occhi, e non [quelli di] un altro! Questa mia speranza è riposta nel mio seno. 28 Perchè mai dunque voi esclamate: - Esaminiamo costui, e la radice della questione troveremo in lui? - 29 Guardatevi piuttosto voialtri dalla spada, poichè c'è una spada che vendica l'iniquità: e sappiate che v'è un giudizio!». | Giobbe 19Giobbe insiste sulla sua innocenza e si appella a Pio suo redentore 1 Allora Giobbe rispose, dicendo: 2 «Fino a quando affliggerete l'anima mia e mi tormenterete coi vostri discorsi? 3 Già per la decima volta m'insultate e non vi vergognate di malmenarmi. 4 Anche dato ch'io abbia sbagliato per ignoranza, il mio sbaglio ricadrà su me. 5 Ma voi vi alzate contro di me a rimproverarmi delle mie ignominie. 6 Almeno ora intendetelo che non per giusto giudizio Dio m'ha afflitto, e mi ha circondato coi suoi flagelli. 7 Ecco, oppresso dalla violenza io grido, ma nessuno ascolta; alzo la voce, ma non ottengo giustizia. 8 (Dio) ha sbarrato il mio cammino, non posso passare, ha coperto di tenebre il mio sentiero. 9 M'ha spogliato della mia gloria, m'ha levato dal capo la mia corona, 10 m'ha disfatto da ogni parte, ed io muoio, e come ad un albero sradicato, m'ha tolta la speranza. 11 La sua collera divampa contro di me e mi ha trattato come suo nemico. 12 Le sue schiere son venute tutte insieme, si son aperta una via contro di me, ed hanno assediata da ogni lato la mia tenda. 13 Egli ha allontanati da me i miei fratelli: i miei amici si son ritirati da me come stranieri, 14 i miei vicini mi hanno abbandonato, i miei conoscenti m'hanno dimenticato. 15 La mia gente di casa e le mie serve mi han trattato come straniero, davanti ai loro occhi io sono stato come un pellegrino: 16 chiamai il mio servo e non rispose, eppure lo supplicavo colla mia bocca. 17 La mia moglie ha avuto a schifo il mio fiato e io mi raccomandavo ai figli usciti dal mio seno. 18 Anche gli stolti mi disprezzavano e appena m'ero allontanato da loro sparlavano di me. 19 Quelli che una volta eran miei consiglieri mi aborrono, e quello da me più amato s'è volto contro di me. 20 Le mie ossa, consunte le carni, stanno attaccate alla pelle, e mi son restate soltanto le labbra intorno ai denti. 21 Abbiate pietà di me, abbiate pietà di me almeno voi, o miei amici, giacché la mano del Signore m'ha percosso! 22 Perchè mi perseguitate come Dio, e vi satollate colle mie carni? 23 Chi mi darà di fare scrivere le mie parole? Chi mi darà di farle tracciare in un libro con stile di ferro, 24 e su lamina di piombo e di farle incidere collo scalpello sulla pietra? 25 Io so infatti che il mio redentore vive, e che nell'ultimo giorno io risorgerò dalla terra, 26 e, circondato di nuovo dalla mia pelle, nella mia carne vedrò il mio Dio. 27 Io, proprio io lo vedrò: lo vedranno i miei occhi, e non altri. Questa è la speranza che ho riposta nel mio seno. 28 Perchè dunque voi ora dite: Perseguitiamolo, troviamo la radice delle parole contro di lui? 29 fuggite adunque davanti alla spada, perchè la spada è vendicatrice dell'iniquità, e sappiate che v'è un giudizio». | Giobbe 19Giobbe accusa i suoi amici di crudeltà; dice, che è flagellato da Dio senza merito, non pelle sue scelleraggini, ma per altre giuste cagioni, mostrando l'acerbità di sue afflizioni, e come è abbandonato dagli amici, onde si consola colla futura risurrezione. 1 Ma Giobbe rispose, e disse: 2 Sino a quando affliggerete voi l'anima mia, e mi struggerete co' vostri ragionamenti? 3 Ecco che per la decima volta voi mi svergognate, e non avete rossore di opprimermi. 4 Certamente quando io sia nell'ignoranza, l'ignoranza mia resterà con me. 5 Ma voi vi alzate contro di me, e mi rimproverate le mie umiliazioni. 6 Almeno adesso intendete, che Dio non per effetto di suo retto giudicio mi ha afflitto, e mi ha investito co' suoi flagelli. 7 Se violentato ad alta voce io mi querelo, nissuno ascolta, e se getto strida nissuno mi fa ragione. 8 Egli mi ha serrata da tutte parti la strada, onde non ho passaggio, ed ha ingombrato di tenebre il mio cammino. 9 Mi ha spogliato della mia gloria, e mi ha levata di capo la mia corona. 10 Egli d'ogni parte mi strugge, ed io perisco, ed ogni speranza a me toglie come a pianta che è sradicata. 11 Il suo furore arde contro di me, ed ei mi ha trattato come nemico. 12 Son venute tutte insieme le sue milizie, e si sono fatta strada sopra di me, ed hanno assediata la mia casa da ogni lato. 13 Ha tenuti lungi da me i miei fratelli, e i miei familiari si son ritirati da me quasi fossero estranei. 14 I miei parenti mi han lasciato in abbandono, e chiunque mi conosceva si è scordato di me. 15 Quelli che nella casa mia abitavano, e le mie serve, mi han riguardato, come uomo non più veduto, e agli occhi loro comparisco come straniero. 16 Chiamai il mio servo, e non mi rispose, benché di propria bocca il pregassi. 17 La mia moglie ha avuto a schifo il mio alito; e a' miei figliuoli lo porgeva preghiere. 18 Gli stolti ancora mi dispregiavano, e dietro alle mie spalle sparlavan di me. 19 Quelli che erano una volta miei consiglieri mi hanno in abominio, e l'amico più caro mi ha voltato le spalle. 20 Le ossa mie, consunte le carni, stanno attaccate alla pelle, e le sole labbra sono rimase attorno a' miei denti. 21 Abbiate pietà di me, abbiate di me pietà almen voi, amici miei, perocché la man del Signore mi ha percosso. 22 Perché mi perseguitate voi come fa Dio, e vi satollate delle mie carni. 23 Chi mi darà, che siano scritte le mie parole? Chi mi darà, che siano impresse in un libro con istile di ferro, 24 E scolpite rimangano in tavola di piombo, ovver sulla pietra collo scalpello? 25 Imperocché io so, che vive il mio Redentore, e che nell'ultimo giorno io risorgerò della terra: 26 E di nuovo sarò rivestito di questa mia pelle, e nella mia carne vedrò il mio Dio, 27 Cui vedrò io medesimo, e non un altro, e in cui fisserò io stesso i miei occhi: questa è la speranza che nel mio seno io tengo riposta. 28 Perché adunque dite voi ora: Perseguitiamolo, e attacchiamoci alle sue parole per accusarlo? 29 Fuggite adunque il lampeggiar della spada; perocché spada vi è ultrice delle iniquità: sappiate che v'ha un giudizio. | Giobbe 191 E GIOBBE rispose, e disse: 2 Infino a quando addoglierete voi l'anima mia, E mi triterete con parole? 3 Già dieci volte voi mi avete fatta onta; Non vi vergognate voi di procedere così stranamente meco? 4 Ma pure, sia così certamente che io abbia fallito, Il mio fallo dimorerà meco. 5 Se pur volete innalzarvi sopra a me, E volete rimproverarmi il mio vituperio, 6 Sappiate ora che Iddio mi ha sovvertito, E ch'egli mi ha intorniato della sua rete. 7 Ecco, io grido violenza, e non sono esaudito; Io sclamo, e non mi si fa ragione. 8 Egli ha abbarrata la mia via sì che io non posso passare; Ed ha poste le tenebre sopra i miei sentieri. 9 Egli mi ha spogliato della mia gloria, E mi ha tolta la corona del mio capo. 10 Egli mi ha disfatto d'ogn'intorno, sì che io me ne vo via; Ed ha fatta dileguar la mia speranza, come quella di un albero; 11 Ed ha accesa la sua ira contro a me, E mi ha reputato per uno de' suoi nemici. 12 Le sue schiere son venute tutte insieme, E si hanno spianata la via contro a me, E si sono accampate intorno al mio tabernacolo. 13 Egli ha allontanati d'appresso a me i miei fratelli; I miei conoscenti si son del tutto alienati da me. 14 I miei prossimi se ne son rimasti, Ed i miei conoscenti mi hanno dimenticato. 15 I miei famigliari, e le mie serventi, mi tengono per istraniero; Io paio loro un forestiere. 16 Io chiamo il mio servitore, ed egli non risponde, Quantunque io lo preghi di mia bocca. 17 Il mio fiato è divenuto stranio alla mia moglie, Benchè io la supplichi per li figliuoli del mio ventre. 18 Fino a' piccoli fanciulli mi disdegnano; Se io mi levo, sparlano di me. 19 Tutti i miei consiglieri segreti mi abbominano; E quelli che io amava si son rivolti contro a me. 20 Le mie ossa sono attaccate alla mia pelle ed alla mia carne; E non mi è rimasto altro di salvo che la pelle d'intorno a' miei denti. 21 Abbiate pietà di me, abbiate pietà di me, o voi amici miei; Perciocchè la mano del Signore mi ha toccato. 22 Perchè mi perseguitate voi come Iddio, E non vi saziate della mia carne? 23 Oh! fosser pur ora scritti i miei ragionamenti! Oh! fosser pure stampati in un libro! 24 Oh! fossero in sempiterno intagliati con uno scarpello di ferro E con del piombo, sopra un sasso! 25 Ora, quant'è a me, io so che il mio Redentore vive, E che nell'ultimo giorno egli si leverà sopra la polvere; 26 E quantunque, dopo la mia pelle, questo corpo sia roso, Pur vedrò con la carne mia Iddio; 27 Il quale io vedrò, gli occhi miei lo vedranno, e non un altro; Le mie reni si consumano in me. 28 Anzi dovreste dire: Perchè lo perseguitiamo noi? Poichè la radice della parola si ritrova in me. 29 Temiate della spada; Perciocchè il supplicio dell'iniquità è la spada; Acciocchè sappiate che vi è un giudicio. |